Post on 16-Feb-2019
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Giovanni Di Bartolomeo
gdibartolomeo@unite.it
Corso interfacoltà in Economia
Politica economica e finanza
Modulo in Teoria e politica monetaria
Le teorie macroeconomiche
“Fazioni”: Una tassonomia complessa
• Marginalisti (Wicksell, Walras …)
• Keynesiani (Keynes/Tobin …)
• “Neoclassici”– Monetaristi (Friedman …)
– Nuova teoria classica (Lucas …)
• …
• L’approccio moderno al ciclo economico– Real Business Cycle (RBC) moderni “neoclassici”
– Approccio New Keynesian moderni “keynesiani”
Teoria quantitativa nel modello AD/AS
• Marginalisti: La moneta è un velo e la politica monetaria inutile
Y
P LRAS=AS
AD1
AD2P1
P2Aumento dei prezziIl reddito non varia
Reddito naturaleDeterminato dai fattori reali
∆M = ∆P
La crisi del 29’
• Ma se i prezzi e i salari (perfettamente flessibili) si aggiustano velocemente e portano l’economia sull’equilibrio di lungo periodo (quello concorrenziale che è efficiente) …
Keynes nel modello AD/AS (IS/LM)
• Variazione della AD (↑M/↓i) “Nel lungo periodo saremo tutti morti!!!”
Y
P
AS
AD1
AD2
P1=P2I prezzi non variano(sono rigidi)
Y1 Y2Il reddito varia
Effetti reali della politica monetaria
Si ricorda che lo stesso effetto su Y si può ottenere attraverso una politica fiscale espansiva, ma vi sarà una diversa composi-zione di Y (più C, meno I), vedi lo schema IS/LM.
Possibile equilibrio di sottoccupazione, dati
i prezzi ogni punto sullaAD è un equilibrio IS/LM
In una versione in cui si considerano anche i prezzi, il governo espandendo la domanda espande il reddito (riduce la disoccupazione) accettando un costo di maggiori prezzi (inflazione) e viceversa.
Y
P
AS
AD1
AD22P
Il policy menù: La “curva di Phillips”
P1A
B
Y1 Y2
Dal modello AD/AD al policy menù
u%0
π%
4 7
B
A
6
2
Y8,0007,5000
106
102
P
A
B
u=4%u=7% Y=8000Y=7500
AS
AD2
AD1
Policy menù
Tassi di disoccupazione associati ai valori del PIL(si veda la legge di Okun)
La stagflazione• La crisi petrolifera degli anni ’70 provocò un aumento dei costi di produzione. – Ne derivò un aumento dei prezzi applicati ed un aumento del markup.
– La conseguenza fu un aumento dell’inflazione senza una riduzione della disoccupazione.
• Si determinò il fenomeno della stagflazione– Il termine stagflazione indica una situazione in cui un alto livello di disoccupazione (e un basso livello di produzione) è associato ad un alto livello di inflazione
• La stagflazione è un fenomeno paradossale che contraddice la relazione originale di Phillips
Che fare? Politica monetaria espansiva? (aumenta l’inflazione)
Politica restrittiva per ridurre l’inflazione? Costosa!!!!
Uno shock dei prezzi del petrolio aumenta i costi di produzione,quindi sposta a sinistra la curva del costo marginale per ogni dato livello di prezzo.
Y
P
SRAS1
SRAS2
AD1
2P
Shock di offerta
P1A
C
Y2 Y1
Nel tempo, tutti gli operatori rivedono i prezzi e la SRAS si sposta in alto, l’equilibrio viene ristabilito, ad un maggiore livello dei prezzi.
Si consideri uno shock positivo della AD, non tutti aggiustano subito i prezzi (informazione imperfetta, nessuno sa se l’aumento di domanda è relativo o generale), l’output aumenta così i prezzi.
Y
P LRAS
SRAS1
SRAS2
AD1
AD22P
2Y
Friedman e le aspettative (modello AD/AS)
P1
P3
A
BC
Politiche sono inefficaci nel lungo periodo
Tasso naturale di disoccupazione
Policy menù di LP
0
Curva di Phillips
π
B
A
YN0
P2
P1
AD1
LRAS
Modello AS / AD
P
AD2
uY
La nuova macroeconomia classica
• La nuova macroeconomia classica– Metodo: microfondazioni e aspettative razionali (non si commettono errori sistematici)
– Teoria: mercati concorrenziali con prezzi flessibili
• La politica economica secondo R. Lucas– I mercati reagiscono agli shock in modo ottimale
– La politica monetaria ha effetti solo se non èanticipata, ma in questo caso è destabilizzante
• Fondamento dell’approccio real business cycle (fluttuazioni dipendono da shock reali)
Microfondazioni
• Le relazioni macroeconomiche sono derivate dalla soluzione di problemi di ottimizzazione microeconomici, dove gli agenti (e le loro aspettative) sono razionali (non commettono errori sistemativi)– Esempio: La curva di offerta aggregata ricavata dalla massimizzazione del profitto della singola impresa
• Problemi– Aggregazione
– Interazioni strategiche
Real bussiness cycle (RBC)
• Le fluttuazioni dipendono da shock della produttività (reali)
• Questi shock sono misurati dal residuo di Solow – quello che resta per spiegare la produttività una volta che si è considerato l’apporto di variazioni del lavoro e capitale
• Per la RBC il residuo e fortemente correlato con l’output
Fondamenti
• Fondamenti– I mercati sono sempre in equilibrio prezzi e salari flessibili (concorrenza perfetta o monopolistica)
– Micro‐fondazioni
• Critiche– Si osservano rigidità dei prezzi e salari (stickiness)
– Schema rigoroso, ma corretto? Si osserva che gli agenti spesso non si comportano in modo razionale
Implicazioni
• Implicazioni– La politica monetaria è neutrale (o destabilizzante)
– Le fluttuazioni sono desiderabili perché legate agli aggiustamenti dei salari e prezzi a seguito degli shock
• Critiche– A variazioni degli aggregati monetari seguono variazioni delle variabili reali (ma c’è il problema di causalità)
– Problema empirico• Empiricamente l’approccio di RBC non spiega bene le correlazioni (il modo si variare assieme delle variabili osservate)
• Quantitativamente occorrerebbero shock troppo grandi per spiegare le fluttuazioni osservate
“Fazioni”: Una sintesi• Marginalisti
– Teoria quantitativa della moneta (moneta = merce)
– Dicotomia e neutralità della moneta
• Keynesiani– Moneta = riserva di valore (Keynes‐Tobin)
– Moneta (spesso) non neutrale
• Monetaristi– Effetti temporanei (Friedman)
• Nuova teoria classica– Effetti temporanei solo delle politiche non previste
– RBC modelli (in genere) senza la moneta
“Fazioni”: Una sintesi• Marginalisti
– Teoria quantitativa della moneta (moneta = merce)
– Dicotomia e neutralità della moneta
• Keynesiani– Moneta = riserva di valore (Keynes‐Tobin)
– Moneta (spesso) non neutrale
• Monetaristi– Effetti temporanei (Friedman)
• Nuova teoria classica– Effetti temporanei delle politiche non previste
– RBC modelli (in genere) senza la moneta
Approccio moderno: New Keynesian(Neokeynesiano)
Approccio New Keynesian
• Parte da quello RBC da cui eredita il metodo
• Aggiunge– Mercati imperfetti (esempio concorrenza monopolistica)
– Rigidità nominali nei prezzi o salari• Costi di listino (small menu cost)
• Aggiustamenti su altre variabili di costo (qualità)
• Contatti nominali
• Contratti impliciti
• Prezzo = qualità per il consumatore
• Effetto prezzo (9.99€)
• Implicazione la moneta conta (nel breve periodo)
Il modello New Keynesian
• Il modello si fonda su una curva IS (consumo intertemporale) e una curva di Phillips
x = − σ (i − πe) + xe + εDπ = β πe + γ x + εS
• x = C − CN = output gap (differenza tra l’output e il suo valore naturale)
• semplifichiamo I=0 e G=0, quindi C=Y
• εD e εS shock di domanda e di offerta.
• Nel lungo periodo: εD = εS = xe = πe = 0, si avràcosì x = π = i = 0 ⇒ (C = CN, Y = YN)
Come funziona la politica monetaria?
• Il modello
x = − σ (i − πe) + xe + εDπ = β πe + γ x + εS
• Una variazione (aumento) di i riduce l’output (sposta la IS), la variazione dell’output ha effetto negativo sull’inflazione (curva di Phillips)
• In sintesi: ↑i⇒↓x ⇒↓πoppure (↓i⇒↑x ⇒↑π)
Inefficienza
• Nota che x = C − CN è inefficiente• In concorrenza monopolistica i prezzi sono fissati per ottenere un markup sul costo marginale P=(1+µ)CMA, ma l’efficienza richiede invece che siano uguali al costo marginale (µ=0).– Concorrenza monopolistica (YN) P>CMA=RMA
– Concorrenza perfetta (YP) P=CMA=RMA
• L’output di concorrenza monopolistica èquindi troppo basso (prezzi troppo alti).
Inefficienza
• Nota che x = C − CN è inefficiente• In concorrenza monopolistica i prezzi sono fissati per ottenere un markup sul costo marginale P=(1+µ)CMA, ma l’efficienza richiede invece che siano uguali al costo marginale (µ=0).– Concorrenza monopolistica (YN) P>CMA=RMA
– Concorrenza perfetta (YP) P=CMA=RMA
• L’output di concorrenza monopolistica èquindi troppo basso (prezzi troppo alti).
L’obbiettivo è comunque π=0 e Y= YN la politica monetaria non può influenzare Y nel lungo periodo setentasse di farlo produrrebbe solo inflazione, quindi, si deve“accontentare” di stabilizzare il ciclo economico attorno a YN
Y
P LRAS (Curva di Phillips con π=πe)SRAS
AD (IS)
Modello AD/AS
0P
L’equilibrio nel lungo periodo: assumiamo Po=0, in modo taleche se varia P, il nuovo P sarà il tasso di inflazione (π=P–Po)
YN
π=0, x=0 (poiché Y=YN)
E
Shock da domanda
• Cosa fare se c’è uno shock da domanda (εD)?x = − σ (i − πe) + xe + εD
π = β πe + γ x• Provate i = εD/σ, che succede?
x = πe + xe
π = β πe + γ x• Soluzione x = xe = π = πe = 0!!• Lo shock è totalmente stabilizzato
Y
P LRASSRAS
AD=AD1
Shock di domanda: politica ottimale
=1 0P P ADS
SP
YS
La banca centrale attua una politica restrittiva riportando la domanda aggregata nella posizione iniziale
E
Y
P LRASSRAS
AD
Shock di offerta (εS)
0P
SRASS
SP
YS
Lo shock sposta l’offertaaggregata a sinistra
La politica monetaria può spostare la AD, In questo caso quindi non si può tornare all’equilibrio di lungo periodo!!!!
Y
P LRASSRAS
AD
Shock di offerta: politica ottima
0P
SRASS
SP
YS
AD1
La banca centrale attua il trade off tra inflazione e output fino ad E
E
Spostando la AD (politica restrittiva)si riduce l’inflazione, ma si deve accettare un maggiore gap rispetto alreddito naturale.
Meccanismo di trasmissione
• Il modellox = − σ (i − πe) + xe + εDπ = β πe + γ x + εS
• Nel breve periodo (↑∆i⇒↓σ∆x ⇒↓σγ∆π)↑εD ⇒ ↑x e ↑π↑εS ⇒ ↑π
• Politica monetaria↑εD ⇒ ↑x (↑π) ⇒ ↑ i ⇒ ↓x (↓π) stabilizzazione
↑εS ⇒ ↑π ⇒ ↑i ⇒ ↓x ⇒ ↓π trade‐off
Politiche economiche
• Politica monetaria– Efficace nel breve periodo per stabilizzare gli shock
• Neutralizza quelli di domanda
• Affronta un trade‐off tra inflazione e reddito con quelli di offerta
– Non efficace nel lungo periodo per ridurre la differenza tra output potenziale e naturale
• Politica fiscale– Poco efficace = moltiplicatori piccoli (anche minori di uno)
– Effetti di spiazzamento (per ↑i e ↑P che riducono I e M/P)– Equivalenza Barro‐Ricardo (se aumenta G, ci si attende aumenti delle tasse future, così non si consuma di più, ma si risparmia e Y non cresce)