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L l d ll t Leggere e conoscere con la voce della mente.
Lerida CisottoUniversità di Padova lerida cisotto@unipd itUniversità di Padova, lerida.cisotto@unipd.it
d dLeggere per comprendere e per studiare.
Modelli teorici e tecnologie testualiModelli teorici e tecnologie testuali
Montebelluna, 5 settembre, 2013
LETTURA E COMPRENSIONE
La lettura è l’atto estremo di ospitalità poiché non La lettura è l atto estremo di ospitalità, poiché non si può neppure rifiutare un testo
senza averlo prima onestamente ospitatoS. Nucera
Se la conoscenza è potere la parola è la chiave Se la conoscenza è potere, la parola è la chiave del regno e il fondamento della libertà
(I li l 2008)(Ippolito, Steele, Samson, 2008).
E i nativi digitali?g
La
Terza
Fase
Lerida Cisotto, marzo 2010
LA PRIMA FASE: CULTURE ORALI
TEMPI E SPAZI DELL’ORALITA’:
Le culture a tutto tondo: proverbi, narrazioni, miti, leggende
MAGIA ED ESPERIENZAMAGIA ED ESPERIENZA
L’AUTARCHIA DELLA CONOSCENZAL’AUTARCHIA DELLA CONOSCENZA
ARISTOTELEARISTOTELEPLATONE E SOCRATEPLATONE E SOCRATEPLATONE E SOCRATEPLATONE E SOCRATE
La parola scrittaLa parola scritta
La logicaLa logica
Il dialogismo
« Lo scritto non mi risponde»
Il dialogismo
« Lo scritto non mi risponde» gg
La disciplinaLa disciplina
pp
Lerida Cisotto, marzo 2010
LA SECONDA FASE: CIVILTA’ DELLA SCRITTURA
Agli inizi: LA PAROLA SCRITTA AI SACERDOTI :
L’OLIGARCHIA DELLA CONOSCENZA
Dopo il ‘500: LA STAMPA Dopo il 500: LA STAMPA
LA PAROLA SCRITTA A PORTATA DI MANO: IL LIBRO
LA DEMOCRAZIA DELLA CONOSCENZA
Lutero: La libertà di pensiero assegnata dalla parola scrittaGalileo e l’alfabeto: La nascita della Scienza.
Il pensiero affidato alla carta perde di magia: diventa oggetto di analisi critica revisione
Lerida Cisotto, marzo 2010
diventa oggetto di analisi, critica, revisione…
Pensiero disciplinato e conoscenza disciplinata
LE DISCIPLINEStrutture concettuali e sintattiche: ApprendereStrutture concettuali e sintattiche: Apprendereconoscenze e concetti, imparando a ragionare sul testo
Comprensione e produzione del testo, lo studio:A li i i i i l ifi i Analisi, sintesi, ragionamento, classificazione …
Pensiero formale, logico-deduttivo: concettualizzazione, g
D d ll D ff l à d dLa Descrizione delle Difficoltà di apprendimento
R.Simone, La Terza Fase. Forme di sapere che stiamo perdendo
Figli dell’ immagine in movimento e del touch and go:«La conoscenza in diretta»«La conoscenza in diretta»
Ragionamento PartecipazionegDeduzione
AnalisiCollaborazione
Partecipazione
AnalisiSintesi Intuizione
Flessibilità
Generalizzazione
LA MOTIVAZIONE: L’occhio e l’energia dell’insegnante ll’ llsull’allievo
NUCLEI CONCETTUALI DEL CURRICOLO NUCLEI CONCETTUALI DEL CURRICOLO per l’educazione linguisticaper l’educazione linguistica
PRIMACOMPOSIZIONE
per l educazione linguisticaper l educazione linguistica
PRIMAALFABETIZZAZIONE
SCRITTALa componente espressivo-La componente espressivo
euristica La componente strumentale
INTERPRETAZIONEINTERPRETAZIONELa componente estetico-
immaginativa
APPRENDIMENTO DAL TESTO : Lo studio
COMPRENSIONEDAL TESTO : Lo studio
La componente logicaLa componente semantica
Lerida Cisotto, marzo 2010
Il processo di comprensione“Sette banche internazionali hanno annunciato che daranno vita a una
piattaforma per negoziare le blue chip europee e abbassare i costi di trading”
“Gianni aveva molta fame quando entrò nel ristorante prese posto ad
“E’ una sfida o una minaccia per le borse?“
Gianni aveva molta fame quando entrò nel ristorante, prese posto ad un tavolo e notò che il cameriere era vicino. Improvvisamente però si
accorse di aver dimenticato gli occhiali da vista”.
“Che cosa servono gli occhiali da vista a Gianni in ristorante?”
ATTIVITÀ COGNITIVA LETTORE(conoscenze, esperienze precedenti)
ASPETTI LINGUISTICI (Il Testo)
ATTIVITÀ DI COSTRUZIONE DEL SIGNIFICATOATTIVITÀ DI COSTRUZIONE DEL SIGNIFICATO
Livelli di comprensione
1- LIVELLO DI ANALISI : COMPRENSIONE LETTERALE
Decodifica e prima elaborazione della frase.Decodifica e prima elaborazione della frase.
Individuare i nodi del testo e le loro attribuzioni.
2 -LIVELLO DI COERENZA LOCALE : COMPRENSIONE INFERENZIALE
Costruzione del significato circoscritta alla sequenza di alcune frasiCostruzione del significato circoscritta alla sequenza di alcune frasi.
Ricerca di relazioni tra “i nodi” del testo.
3 - LIVELLO DI RAPPRESENTAZIONE SEMANTICA:
Costruzione del significato generale del testoCostruzione del significato generale del testo
a) La coerenza b) Le relazioni causali e temporali
c) l’organizzazione gerarchicac) l organizzazione gerarchica
Script e schemi
SCRIPT: SCHEMI:
MEMORIA AUTOBIOGRAFICA
Relazioni spazio- temporali
MEMORIA SEMANTICA
Relazioni logicheRelazioni spazio temporali
I i i li t
g
Es. Ora tocca a te. E nella voce di mia madre c’era il timore per il patire che mi aspettava
Es. I pesci sono animali verte-brati che vivono nell’acqua dei laghi dei mari dei fiumiper il patire che mi aspettava.
Ma io salivo baldanzosamente sul predellino dell’alta poltrona
dei laghi,dei mari,dei fiumi. Si muovono con le pinne,che si possono paragonare aglip p
e, seduto, rovesciavo indietro la testa con atto di sfida.
p p g garti inferiori e posteriori degli
altri vertebrati.
Il processo inferenziale
SCRIPT E SCHEMI INFERENZE
INFORMAZIONI TACIUTE, CHE NEL TESTO RIMANGONO IMPLICITE,MA CHE IL LETTORE ATTIVA DURANTE LA LETTURA,
RECUPERANDOLE DALLA SUA ENCICLOPEDIA DEL MONDORECUPERANDOLE DALLA SUA ENCICLOPEDIA DEL MONDO.
L’informazione taciuta è:- un’informazioni nascosta, ma ricostruibile: inferenze ponte, p
- un’integrazione/costruzione: il riassunto
- una conoscenza: kajmak l’amaro del kefir/ sfrigolio della cipolla- una conoscenza: kajmak, l amaro del kefir/ sfrigolio della cipolla
- un argomento: Io e lei, La carriola
l d ll’ t - lo scopo dell’autore: Kamante, La notte
l ll
IL PROCESSO INFERENZIALE
1. Si attiva a livello «macro» per anticipare, costruire e ricostruire il significato generale del testo (Rappr. semantica)2. Si attiva a livello «micro» per collegare, stabilire coerenzafra singole parole e frasi del testof g p f
Inferenzet tti t i f i i i t ti• retroattive o ponte : informazioni integrative
• proattive o anticipazioni: aspettative coerenti• pragmatiche e logiche: conoscenze autobiografiche/obbligate • culturali e di contesto: argomento, modello di situazioneg• sulle emozioni: stati emozionali e reazioni interne• sull’autore e sullo scopo dell’autore: biografia e intenzionisull autore e sullo scopo dell autore: biografia e intenzioni• su usi e funzioni linguistiche: allusioni, stili (La notte)
Le inferenze ponte:
Gianni lasciò cadere la buccia di banana Ho sentito uno strattone alla canna.………………………………………………..
………………………………………………………………………
Ho sentito uno strattone alla canna.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
La donna ruzzolò e cadde Aiuto! Chi mi dà una mano a
risalire?
Il bambino sta mangiando un gelato.
…………………………………………………
Il bambino era in casa, solo.
…………………………………………
……………………………………………………………………….
La mamma, arrabbiata: “Te l’avevo detto…………………………………………………………….
Il bambino fece un balzo all’indietro,di stare attento!”. terrorizzato.
L’informazione taciuta è un argomento IO E LEI
Si può vedere intera, mezza, a quarti, a fette, a falci. Una notte della
settimana scorsa era piena e ha cercato di prendere il mio posto. Poveretta,
è così gelosa di me che vorrebbe vedermi morto e stecchito per sempre! Sapete
che cosa ha fatto? Ha dipinto la notte di verde per far credere a tutti che
fosse un bel prato e si è messa un vestito arancione per assomigliare a un sole.
Ma a forza di stare al buio è diventata mezza cieca e non distingue più i cani dai
gatti. Non vede che io sono rosso, rosso come la vernice rossa, come la fiamma,
come una palla rossa, insomma rosso rosso? Lei, invece, sembra una zucca. Una
l d d L ll bl zucca o un melone, non importa; sono tutte e due cose da mangiare. La stella blu
che, quando è in missione segreta si trasforma in una stella di filo nero per non
f i i i è t l fi t t l d f d farsi riconoscere, si è nascosta nel finto prato e la guardava con profondo
disprezzo. Ed è bastato il volo di una rondine codalunga, che le è passata accanto
come un razzo a spaventarla a mortecome un razzo, a spaventarla a morte.Tratto da O. Sala, Il diario del sole rosso, Vallardi
?????, da K. Blixen, La mia Africa Lo scopo dell’autore?
La prima volta incontrai Kamante, un bambino kikuyu figlio di uno dei mieisquatters, mentre passavo a cavallo per la pianura . Stava pascolando lecapre. Era la creatura più degna di pietà che avessi mai visto. Aveva latesta grossa e il corpo spaventosamente piccolo e magro, i gomiti e leginocchia puntuti come i nodi di un ramo, le gambe, tutte, dalla coscia alg p , g , ,tallone, coperte di pieghe profonde. Qui, in mezzo alla pianura, sembravaincredibilmente piccolo: pareva impossibile che tanta sofferenza fosseconcentrata in un punto solo Quando mi fermai e gli rivolsi la parola non miconcentrata in un punto solo. Quando mi fermai e gli rivolsi la parola non mirispose: pareva quasi non mi vedesse. Nel viso piatto, angoloso,infinitamente paziente, gli occhi erano senza luce, annebbiati, come di unmorto Sembrava non potesse avere più di qualche settimana di vita: simorto. Sembrava non potesse avere più di qualche settimana di vita: siaveva la sensazione di vedere da un momento all’altro gli avvoltoivolteggiare in alto, sopra la sua testa, nell’aria chiara e fiammeggiante. Glidissi di ni s mi l m ttin d p V l t nt di l Q sidissi di venire a casa mia, la mattina dopo. Volevo tentare di curarlo. Quasiogni mattina, dalle nove alle dieci, facevo la medichessa per la gente dellafattoria. Come tutti i grandi ciarlatani avevo una clientela vastissima, in
d d d d lgenere da due a dodici visite al giorno.
C'era già la guerra nell'aria e io da incosciente mi godevo la città che
Ricordate Totò? Che stupefacente, misteriosa apparizione! La prima volta che lo vidi, molti anni fa, non sapevo niente di lui, non ne avevo mai sentito parlare.… C'era già la guerra nell'aria e io, da incosciente, mi godevo la città chel'oscuramento, con le sue luci schermate e verniciate di blu, rendeva piùsuggestiva e misteriosa. M’ero infilato in un piccolo cinema. Dopo il film' l' l i i hi d d llc'era l'avanspettacolo, e io ero stato risucchiato dentro, come sempre, dalla
gigantografia della soubrette, una moracciona con la frangetta allaClaudette Colbert e i fianchi da mongolfiera. Mi ricordo ancora come sichiamava, poiché anche il suo nome prometteva deliri : Olimpia Cavalli!Come mi piacerebbe rivederla! Entrai che il film era appena finito, siaccendevano le luci e la platea, in un marasma fumoso e vociante, sip , ,concedeva urla, sghignazzamenti da manicomio, giaccate in faccia. Mi eroappena seduto in quella stiva di pirati, quando si fece sentire via via piùsonora e pungente una musichetta da circo una tarantella pazza e sinistrasonora e pungente una musichetta da circo, una tarantella pazza e sinistrache percorse lo sgangherato stanzone come un irresistibile solletico. Laplatea si agitava tutta, allargava le cosce, sbracandosi nella posizione piùcomoda con ingordigia: era scoccato il segnale che un accadimentocomoda, con ingordigia: era scoccato il segnale che un accadimentogolosamente atteso stava arrivando.... Arrivò dal fondo della platea, simaterializzò all’improvviso: avanzò rapidissimo lungo il corridoio centrale…Scivolava come su delle rotelline, una candela accesa in mano, il frac da becchino e, sotto l’ala della bombetta, due occhi allucinati, dolcissimi …
Modelli di comprensione di Kintsch e van Dijk
a) Il modello basato su macroregole (1978)- livello di superficie del testo o microstrutturale:p
le singole proposizioni e loro relazioni. - il livello base o macrostrutturale: il testo nell’insieme
Dal livello di superficie al livello base: 3 macroregole
Cancellazione Generalizzazione Costruzione: operazioni Cancellazione, Generalizzazione, Costruzione: operazioni di riassunto
b) Il modello di situazione (1983)centralità delle conoscenze del lettore: lo sfondo
c) Il modello di costruzione-integrazione
ruolo del contesto
Livelli di comprensione
- Che cosa ha apertoUN BAMBINO “IN FUGA” Che cosa ha apertoil bambino?- Dove ha passeggiato il bambino?
UN BAMBINO “IN FUGA”
Un bimbo di tre anni ieri sera è "scappato“di casa. -Che cosa indossava almomento della fuga?
La domestica, in assenza dei genitori del bambino,lo ha messo a letto. Certa che dormisse, se n’è andata a riposare anche lei. Sergio è arrivato al
- Il bambino volevascappare?-Perché la domestica
p gportoncino è riuscito ad aprirlo e a richiuderselo alle spalle. Ha passeggiato nei dintorni tranquillo,nel suo pigiamino rosa senza che nessuno lo no-
non lo ha fermato?-Perché ha pensato adun “rapimento”?
nel suo pigiamino rosa, senza che nessuno lo notasse. Lo hanno rintracciato gli uomini di una “vo-lante" messi in allarme dal maresciallo Carità, alquale di servizio al "113" era stato segnalato il
-Qual è il significato gene-rale del testo? (2 frasi)
quale, di servizio al 113 era stato segnalato il "rapimento" dalla domestica.
Didattica per la comprensionea) Strategie per il lavoro sui contenuti del testo:
gli argomenti, script, schemi, accesso lessicale, g g , p , , ,tecnologia testuale…; (conoscenza dell’argomento)
b) Str t i sull l ttur c m pr tic :b) Strategie sulla lettura come pratica:tipi di lettura, struttura del testo, processi e operazioni richieste dal tipo di testo e dallo scopo per il quale si legge (conoscenza del testo e dell’attività di lettura)
c) Strategie per il sé come lettorefunzionamento personale nell’attività di lettura: funzionamento personale nell attività di lettura: monitoraggio, auto-interrogazione, richiesta di aiuto, interrogazione del testo (Conoscenza del sé come lettore)interrogazione del testo … (Conoscenza del sé come lettore)
Didattica per la comprensione a)
• Gli organizzatori anticipati : nuclei con funzione di ancoraggio concettualedi ancoraggio concettuale
• Recupero di conoscenze precedenti, matrici p pcognitive e mappe concettuali
• La guida progressiva dei processi inferenziali• La guida progressiva dei processi inferenziali• Il pensiero ad alta vocep
• L’insegnamento reciproco• Rendere accessibili testi complessi (co-referenza)
• Verifica dei diversi livelli di comprensione• Verifica dei diversi livelli di comprensione
Didattica per la comprensione b e c)L’ ti l id t iti L’expertise e le guide metacognitive:
Rendere esplicite e modellare procedure implicite
Che cosa avete pensato leggendo le prime righe?Potete spiegarmi in che modo avete letto?p gProvate a spiegarmi che cosa avete fatto per cercare di capire meglio il testo.
- Le informazioni del testo - Le mie ipotesiLe informazioni del testo Le mie ipotesi- Confronta le tue ipotesi con quelle dei tuoi compagni- Elimina ipotesi non coerenti con le informazioni rilevate e spiega perchép p g p- Come ho fatto a capire?
Ho provato a … crearmi un’immagine mentale per capire.Ho trovato facile capire cosa sono i perliniHo trovato facile… capire cosa sono i perlini.Ho trovato difficile /Quando ho avuto difficoltà … ho riletto il testo.
Apprendere dal testo e imparare a studiareIl testo espositivoIl testo espositivo
ESPONE, DIMOSTRA, SPIEGA CONCETTI E TEORIE
• PRESENTA INFORMAZIONI NON FAMILIARIIDEA SOVRA-
ORDINATA
• LESSICO AD ALTO LIVELLO DI ASTRAZIONE
• SI APPOGGIA ALLA MEMORIA SEMANTICA IDEE LIVELLOINTERMEDIO• ORGANIZZAZIONE GERARCHICA DI INFORMAZIONI
• RELAZIONI DI TIPO LOGICO: PREDICATI RETORICI
INTERMEDIO
IDEE BASSO• NON HA UNA STRUTTURA TIPICA
IDEE BASSOLIVELLO
TESTO PARTICOLARMENTE ADATTO AD INSEGNARE A PENSARE
Lo studio e le sue fasi
STUDIO LETTURA ATTENTA, SELETTIVA PER:RICORDO
COMPRENSIONE, MEMORIZZAZIONE, USO DI
CONOSCENZE IN VISTA DI UN COMPITO.COMPREN-
PRE LETTURA SONDAGGIO PRELIMINARE
SFORZO DELIBERATO, NATURA STRATEGICA. SIONE
- PRE- LETTURA: SONDAGGIO PRELIMINARESchema anticipatorio del brano, pianificazione dello studio CONTROLLO
ESECUTIVO- LETTURA: COMPRENSIONE CONCETTI Costruzione di un’organizzazione concettuale significativa
ESECUTIVO
- POST-LETTURA: STRATEGIE PER APPRENDERE: controllo comprensione, previsione del compito,
AUTORE-GOLAZIONEp p p
riassunto
TEXTUMn.° 1 Gli insetti
Gli insetti conosciuti sono un milione e mezzo. L’insetto è diviso in tre parti: il
capo, il torace e l’addome. Ci sono insetti con le zampe per nuotare, per sca-
vare e per saltare. Gli insetti sono senza ossa. Gli insetti hanno sei zampe.
Gli insetti hanno gli occhi uno vicino all’altro.
n.° 2Gli insetti costituiscono il gruppo più numeroso di animali. Anche se diversi tra
loro, questi animali hanno molte cose in comune: sono invertebrati, ossia sen-
za ossa; li ricopre però una pelle molto dura che fa anche da scheletro. Il corpo
è suddiviso in tre parti: capo, torace e addome. Essi hanno sei zampe.
Laureanda SFP: relazione finale:• L’ argomento della mia relazione è la progettazione e realizzazione di un• L argomento della mia relazione è la progettazione e realizzazione di unpercorso di educazione interculturale attivato all’interno di una sezione dibambini di cinque anni.
Il tt h t bi tti i l t i d ll’ id tità l• Il progetto ha avuto come obiettivi la maturazione dell’ identità personaledel bambino attraverso la conoscenza di sé e degli altri e l’educazione al rispetto delle diversità.• Il mio progetto ha avuto come punto centrale l’attività ludica, che costitui-sce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni.• L’attività ludica infatti favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno cognitivopp ge relazionale e consente al bambino di realizzare le sue potenzialità e di trasformare la realtà secondo le sue esigenze. • Ho proposto attività manipolative ed espressive giochi provenienti daHo proposto attività manipolative ed espressive, giochi provenienti da diverse parti del mondo, lettura di immagini e osservazione e descrizionedelle caratteristiche personali. • Posso affermare che l’intercultura è educazione e che quindi necessita di• Posso affermare che l intercultura è educazione e che quindi necessita diun tempo non definito, ma di una dedizione continua in classe e a casa.• L’ educazione interculturale deve essere uno degli obiettivi fondamentali di l d l t t lt h t ddi una scuola del nostro tempo, oltre che un nostro dovere.
Riassunto : La medicina di IppocrateRiassunto : La medicina di Ippocrate
Riassunto: La medicina di Ippocrate
Riassunto: La medicina di Ippocrate
Stile cognitivo e di apprendimentoH. Gardner (1991): Profili attitudinali nello studioa) elaborazione precoce dei profili di studio: osservazione dinamica a) elaborazione precoce dei profili di studio: osservazione dinamica
degli studenti impegnati in attività di studio;b) i piani di studio liberi: contesti di apprendimento potenziati;p pp pc) moltiplicare le forme di rappresentazione delle conoscenze
R J St nb (1996): T i T i hi d ll’int lli nR. J. Sternberg (1996): Teoria Triarchica dell intelligenzaPensiero analitico, creativo, pratico
Programma a quattro fasi:g q fa) acquisizione di strategie b) problem-solving intragruppale) p g g ppc) problem-solving intergruppaled) problem-solving individuale ) p m ng n u
Mappa prodotta da alunni di classe III pr. dal testo : Gli Ebrei
EBREI DOCICI TRIBU’MESOPOTAMIA PALESTINA
erano divisi in che provenivano dalla che raggiunsero
UNICO DIO L’EGITTOcredevano si fermarono
REGNO D’ISRAELEcostruirono uno stato:
GERUSALEMMEche aveva come capitale
Mappa n°2
GLI EBREI
raggiunsero era la città piùmigrarono dalla anche importante per
PALESTINAUNICO DIO EGITTO
MESOPOTAMIA
GERUSALEMMEche viveva nel tempio diera chiamata anche
aveva come capitale
GERUSALEMME
REGNO DI ISRAELE
La demotivazione verso lo studio
• STILE D’APPRENDIMENTO: Strategie, preferenze personali
• LE CREDENZE -FILTRI DELL’ATTITUDINE VERSO LOSTUDIO: La riuscita e il valore del Sé come studente
• GLI OBIETTIVI PERSONALI: le forze dinamiche
• L’AUTOREGOLAZIONE : dalla dipendenza all’autonomia
Profili attitudinali nello studio: prestazioni, strategie e processiComportamento differenziale degli insegnanti verso
studenti ad alto o basso rendimento
Lerida Cisotto, marzo 2010
Dalla scoperta del Sé al valore del Sé
Dal concetto del Sé
La stima - apprezzamento del Sé
ammirazione / deprezzamento
Il valore del Sé
Q t i t i t t hi?Quanto mi sento importante e per chi?
Il i tt “d l” “ ” il Sé Il rispetto “del” e “per” il Sé
Il “Gusto” del Sé:
il piacere di stare con sé, di abitare il sé e desiderio di coltivarsi
Lerida Cisotto, marzo 2010
Interpretazione: Interpretazione: Momenti di essereMomenti di essere
Senti la trasparenza delle parole …Senti la trasparenza delle parole …p pp p
Quando esse cessano di essere parole Quando esse cessano di essere parole
e diventano così intensee diventano così intense
che ti pare di viverle, di saperle. che ti pare di viverle, di saperle.
Come se elaborassero un sentimento Come se elaborassero un sentimento
che già provi che già provi (Vi i i W lf)(Virginia Wolf)
I CARDINI DELLE NARRATIVE
La materia narrativa- I temi generativi
Il discorso narrativoIl linguaggio dell’evocareI temi generativi
- Reale e possibile: “Lospazio dell’immaginazione”
- Il linguaggio dell evocareambiguità, vaghezze, allusioni le violazioni spazio dell immaginazione
- Ordinarietà e conflittoallusioni, le violazioni …
- Gli artifizi stilistico-retorici: lessico e - I tipi umani
- Il rapporto autore-
retorici: lessico e relazioni semantiche, costruzione del periodo..pp
lettore- personaggio- Le metafore organizzatrici
costruzione del periodo..
- “Tensione-orientamento” del testo: il principio g
- Scenario dell’azione e scenario della coscienza
del testo: il principio dell’iceberg (cono zoom)
Di i i à i- Diacronicità narrativa
Il bambino indigeno, da K. Blixen, La mia Africa,
La prima volta incontrai Kamante, un bambino kikuyu figlio di uno dei miei squatters, mentre passavo a cavallo per la pianura.Stava pascolando le capre. q , p p p p pEra la creatura più degna di pietà che avessi mai visto. Aveva la testa grossa e il corpo spaventosamente piccolo e magro, i gomiti e le ginocchia puntuti come i nodi di un ramo, le gambe, tutte, dalla coscia al tallone,copertepuntuti come i nodi di un ramo, le gambe, tutte, dalla coscia al tallone,coperte di pieghe profonde. Qui, in mezzo alla pianura, sembrava incredibilmente piccolo: pareva impossibile che tanta sofferenza fosse concentrata in un punto solo Quando mi fermai e gli rivolsi la parola non mi rispose: parevapunto solo. Quando mi fermai e gli rivolsi la parola non mi rispose: pareva quasi non mi vedesse. Nel viso piatto, angoloso, infinitamente paziente, gli occhi erano senza luce, annebbiati, come di un morto. Sembrava non potes-
iù di l h tti di it i l i di d dse avere più di qualche settimana di vita: si aveva la sensazione di vedere da un momento all’altro gli avvoltoi volteggiare in alto, sopra la sua testa, nell’aria chiara e fiammeggiante. Gli dissi di venire a casa mia, la mattina dopo. Volevo tentare di curarlo. Quasi ogni mattina, dalle nove alle dieci, facevo la medichessa per la gente della fattoria. Come tutti i grandi ciarlatani avevo una clientela vastissima, in genere da due a dodici visite al giorno.
IL LINGUAGGIO DELL’EVOCARE: L d tL d t
Nel pomeriggio ci misero in fila. Tre prigionieri portarono un
La prosa secca, nuda, rassegnataLa prosa secca, nuda, rassegnata
Nel pomeriggio ci misero in fila. Tre prigionieri portarono untavolo e degli strumenti chirurgici. Con la manica del bracciosinistro tirata su, ognuno doveva passare davanti alla tavola.Tre anziani, ago alla mano, incidevano un numero sul braccio sinistro … […]I giorni passavano Al mattino caffé nero A mezzogiornoI giorni passavano. Al mattino, caffé nero. A mezzogiorno, zuppa. Alle sei del pomeriggio, l’appello. Alle nove, a letto.……………………………………………………………………………………………………………
Un giorno riuscii ad alzarmi dopo aver raccolto tutte le mie forze.Volevo vedermi allo specchio: non mi ero mai più visto dalp pghetto. Dal fondo dello specchio un cadavere mi contemplava. Il suo sguardo nei miei occhi non mi lascia più.
E. Wiesel, La notte
H i f l tt hi d i d i tti l t di i h iHai un fazzoletto, chiedeva mia madre ogni mattina sul portone di casa, prima che io uscissi. Non ne avevo. E poiché non ne avevo, tornavo di nuovo in camera e mi pren-devo un fazzoletto. Ogni mattina non ne avevo, perché ogni mattina attendevo la do-manda. Il fazzoletto era la prova che mia madre, di mattina, mi proteggeva. La doman-da hai un fazzoletto era una tenerezza indiretta. Una diretta sarebbe stata imbarazzante,insolita presso i contadini. L’amore si è travestito da domanda. Il fatto che la voce fosse brusca enfatizzava ancor di più la tenerezza. Ogni mattina mi trovavo davanti al portonesenza un fazzoletto e una seconda volta con un fazzoletto. Solo allora uscivo in strada come se con il fazzoletto ci fosse anche la madre. ……………………..come se con il fazzoletto ci fosse anche la madre. ……………………..E vent’anni dopo ero da sola, per conto mio in città, a lungo traduttrice in una fabbricadi ingegneria meccanica. Una mattina arrivai in fabbrica e i miei grossi dizionari giacevano per terra in corridoio Aprii alla mia scrivania sedeva u n ingegnere Disse:giacevano per terra in corridoio. Aprii, alla mia scrivania sedeva u n ingegnere. Disse:“Qui si bussa quando si entra. Qui ci sto io, non è più il tuo posto”. … Andai su e giù per le scale un paio di volte – d’un tratto ero di nuovo la bambina di mia madre. Stesi il fa oletto s n gradino tra il primo e il secondo piano lo stirai in modo che stessefazzoletto su un gradino tra il primo e il secondo piano, lo stirai in modo che stesse ordinato e mi ci sedetti sopra. Ero una barzelletta e il mio ufficio un fazzoletto.
H. Muller, Discorso per il Nobel 2009, I miei libri sono nati dal fazzoletto di mia madre
Poco prima di emigrare dalla Romania, mia madre fu prelevata di buon mattino dalpoliziotto del Paese. Era già sul portone, quando le venne i n mente: “Hai un
f
p g p , qfazzoletto?” Non ne aveva. Benché il poliziotto fosse impaziente, tornò di nuovoin casa e si prese un fazzoletto. … Per le prime ore rimase seduta al tavolo di lui e pianse … Poi iniziò a togliere laPer le prime ore rimase seduta al tavolo di lui e pianse … Poi iniziò a togliere lapolvere dai mobili con il fazzoletto bagnato di lacrime. “Come puoi pulire l’ufficioa quello le chiesi?. Senza vergognarsi lei disse: “Mi sono cercata un lavoro in modo che il tempo passasse E l’ufficio era così sporco Fortunatamente mi eromodo che il tempo passasse. E l ufficio era così sporco. Fortunatamente mi eroportata uno dei grandi fazzoletti da uomo. Solo allora capii: in questo gesto, attraverso un’umiliazione supplementare, ma
l t i l i tt di ità tvolontaria, lei otteneva dignità per se stessa….
Ma ciò che non si può dire si può scrivere. Perché la scrittura è un atto silenziosoche dalla testa confluisce nelle mani …. Mi auguro di poter dire una frase a tutti quelli cui viene tolta la dignità nelle dittature … e che sia una frase con la parola Fazzoletto. Può essere che da sempre la richiesta del fazzoletto non intenda affattoil fazzoletto, bensì l’acuta solitudine dell’uomo?
Riferimenti Bibliografici• Bruner J.S., 1998, La mente a più dimensioni, Bari, Laterza• Cerami V.,2000,Consigli a un giovane scrittore,Torino, Einaudi• Cisotto L., 1998, Scrittura e metacognizione. Linee teoriche e proposte , , g p p
operative, Trento Erickson• Cisotto L.,(a cura di) 2001, Il pensiero nei territori del testo, Quaderno di
laboratorio, Padova, CLEUPlaboratorio, Padova, CLEUP• Cisotto L., 2005, Psicopedagogia e Didattica, Processi di insegnamento
e di apprendimento, Roma, Carocci• Cisotto L 2006 Didattica del testo Processi e competenze Roma Carocci• Cisotto L.,2006,Didattica del testo. Processi e competenze, Roma,Carocci• Cisotto L. e Gruppo RDL, 2009, Prime competenze di letto-scrittura,
Trento, Erickson Ci tt L P l t E F B V i V 2011 Il P tf li l i• Cisotto L., Polato E., Farnea B., Vergani V. 2011, Il Portfolio per la prima
alfabetizzazione, Trento Erickson • Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT (2002). Imparare a studiare 2,
Trento, Erickson.• Levorato M. C., 2000, Le emozioni della lettura, Bologna,Il Mulino• Pinto G., 2003, Il suono, il segno, il significato, Roma, Carocci
Esempio da un test di accesso universitario
La domanda seguente è un quesito di rielaborazione di brani e va risolto individuando tra le alternative proposte la rielaborazione che meglio sintetizza il contenuto del testo di partenza in base ai criteri seguenti:sintetizza il contenuto del testo di partenza in base ai criteri seguenti:
• chiarezza: la rielaborazione deve esprimere chiaramente e completamente l’argomentazione principale del testo;
• essenzialità : la rielaborazione deve evitare ridondanze e argomentazioni secondarie o subordinate e non può riportare informazioni addizionali o diverse da quelle contenute nel testo di partenza;diverse da quelle contenute nel testo di partenza;
• somiglianza: la rielaborazione deve contenere tutti i principali concetti espressi nel testo di partenza.p pBRANO
“Con il termine "volgare" si definisce ognuna delle lingue o dei dialetti nati dall'evoluzione del latino. In Italia, quando il volgare di Firenze si affermò su tutti gli altri, nacque l'italiano come lingua nazionale, anche se al principio soltanto come lingua letteraria. Nel parlato restavano, p p g p ,invece,ancora evidenti le differenze tra regione e regione.
Alternative di risposta date
Individuare l’alternativa che meglio sintetizza il testo secondo i criteri indicati.
a) L'italiano deriva dal volgare fiorentino, che veniva usato però soltanto inambito letterario. Oralmente nelle diverse regioni italiane si parlavano dialetti differentidialetti differenti.
b) “Volgare” indica ogni lingua o dialetto derivati dall'evoluzione del latino. L'it li d l l fi ti li i l l tt iL'italiano nacque dal volgare fiorentino, come lingua nazionale letteraria; nel parlato restavano grandi differenze tra regione e regione.
) Q d l li it li d i t d l l fi ti i diff i t ttc) Quando la lingua italiana, derivata dal volgare fiorentino, si diffuse in tutto il territorio nazionale, non vennero più parlati i dialetti locali.
d) L li i l h i ff ò i It li f il l h d i d ld) La lingua nazionale che si affermò in Italia fu il volgare, che deriva dal latino letterario.
Questo brano è seguito da uno o più quesiti, la cui soluzione deve essere individuata in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicita-mente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.g
La "sindrome di Peter Pan", la volontà di non crescere, è diventata una vera e propria "malattia dell’anima". Lo psicologo americano Dan Kiley a essa ha d di t ddi itt lib it ll t d i it li l 1985 (Glidedicato addirittura un libro, uscito nella traduzione italiana nel 1985 (Gli uomini che hanno paura di crescere), in cui mette bene in luce il doloroso scontro con il "principio di realtà" che sempre più drammaticamente coinvolge gli adolescenti moderni, portandoli a opporre una resistenza strenua al fatto di dover diventare adulti. Secondo lui la causa di tutto questo è nella famiglia: «I genitori permissivi –osserva- hanno fatto sì che i bambini si convincessero che le regole, nel loro caso, non si applicassero mai». Le conseguenze sono sconfortanti: «I ragazzi se seguono le orme di Peter Pan sono condannati ad accumulare sensazioni di isolamento dagli altri e di fallimento, via via che siaccumulare sensazioni di isolamento dagli altri e di fallimento, via via che si compie l’ingresso definitivo in una società dotata di assai poca pazienza con gli adulti che si comportano da bambini.
Alternative di risposta
Secondo lo psicologo americano Dan Kiley, quali caratteristiche accomunanogli adolescenti di oggi che “seguono le orme di Peter Pan”?• Allegria, spensieratezza, narcisismo• Solitudine, modestia, felicitàSolitudine, modestia, felicità• Irresponsabilità, isolamento, narcisismo, paura dell’abbandono• Irragionevolezza, solitudine, vanagloria, sicumera
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Un corvo di buona pasta mentre stava sull’albero con un formaggio nelUn corvo di buona pasta, mentre stava sull albero con un formaggio nelbecco, fu ingannato dalla volpe che seppe fargli aprire la tenaglia con undiscorso adulatorio e avere per sé il boccone che quello contava dip qgodersi: ma, consigliato nottetempo da un gufo, il corvo si prese poi unavendetta astuta.Att l l d l lit lb d l b h diAttese la ladra sul solito suo albero, serrando nel becco un sasso che dilontano poteva parer formaggio, e, dopo alquante parolette di lei che,questa volta, sentiva di doverne spendere molte in lungo rigiro prima diquesta o ta, se t a d do e e spe de e o te u go g o p a dcondurlo alla medesima sciocchezza, lasciò cadere il pondo.La volpe, nell’addentar di furia la seconda preda, si rovinò la bocca;tuttavia non dette segno di vero disappunto.- Bravo - disse, guardandolo lassù con simpatia. - Adesso è tempo che tranoi savi si faccia societànoi savi si faccia società.
(Tratto da A. Loria, Settanta favole, Sansoni)