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Lezione 1
Che cos’è l’Antropologia?
STEREOTIPO: l’immagine o l’atteggiamento che si mantiene nei confronti di individui o di interi gruppi basandosi non già sull’osservazione e l’esperienza ma su idee preconcette. Spesso gli stereotipi sono analizzati come aspetti del simbolismo dei rapporti sociali e di gruppo in quanto riflettono e perpetuano le divisioni sociali. Stereotipi negativi degli attributi o delle caratteristiche di un determinato gruppo sono parte integrante della DISCRIMINAZIONE e dei PREGIUDIZI.
ANTROPOLOGIA: la scienza che studia i tipi e gli aspetti umani dal punto di vista morfologico, psicologico, fisiologico e culturale. L’antropologia può essere definita come lo studio della natura, della società, della cultura e del passato dell’uomo ed ha per obiettivo la descrizione nel senso più ampio possibile del termine di che cosa significhi essere uomo. Comprende diverse aree di specializzazione: antropologia biologica, antropologia culturale, antropologia linguistica, antropologia applicata. (Composto di “antropo” e “logia”).
Antropologia
Studio integrato della natura,della società e della storia umana
Antropologia applicata
Antropologia medica
Antropologia dello sviluppo
Antropologia urbana
Antropologia biologica
Paleoantropologia
Biologia e variazione umana
Primatologia
Antropologia culturale
Parentela e organizzazione
sociale
Vita materiale e tecnologia
Sussistenza ed economia
Visione del mondo
Archeologia
Archeologia preistorica
Archeologia storica
Antropologia linguistica
Linguistica descrittiva
Linguistica comparativa
Linguistica storica
ANTROPOLOGIA CULTURALE: branca dell’antropologia che mostra come la variazione nei comportamenti e nelle credenze dei diversi gruppi umani sia frutto di idee e comportamenti appresi dagli esseri umani in quanto membri della società, cioè culturalmente. Questa disciplina comprende l’ETNOGRAFIA e l’ETNOLOGIA.
Antropologia applicata
Antropologia applicata
Antropologia applicata
Antropologia medica
Antropologia medica
Antropologia dell’educazion
e
Antropologia dell’educazion
e
Antropologia dell’impresaAntropologia dell’impresa
Studio dell’impatto di piani di cooperazione e di sviluppo rivolti
a paesi del Terzo mondo
Significato culturale delle malattie; sistemi, teorie e
pratiche sanitarie
Significati culturali del sistema educativo, sua flessibilità alla
diversità culturale
Aspetti qualitativi, dimensioni simboliche e culturali di
un’azienda, «culture dell’impresa»
Lezione 2
Antropologia: un modo di vedere il
mondo?
RIFLESSIVITA’: il pensare criticamente al modo nel quale si
pensa; il riflettere sulla propria esperienza. La ricerca sul campo
in antropologia è esperienza altamente riflessiva tanto per gli
antropologi che per gli informatori. L’adesione alla riflessività ha avuto conseguenze di vasta
portata sul modo di fare ricerca.
Un esempio per decodificare i messaggi
Lo studio di Maurizio Corte sui mass media per l’Università di Verona Centro Studi Interculturali
ANSA tra il 1998-1999 usa nel 92% dei casi termini negativi per descrivere i migranti
Quando iniziano e quali sono i contatti tra
Occidente e resto del mondo? Quali le
conseguenze politiche, economiche, sociali e
culturali?
I resoconti dell’altro: le retoriche e gli stereotipi e l’altro come
strumento per “parlare” dell’Occidente
- Dal “selvaggio” come degenerazione dell’essere umano al- Mito del “Buon Selvaggio”
Esotismo: la mitizzazione dell’altro costituita dal desiderio di allontanarsi dal proprio ambiente. L’esotismo rappresenta una specie di “paradiso perduto, proiettato in un’ alterità radicale che appare come l’inversione delle insoddisfazioni e delle frustrazioni legate alla cultura d’appartenenza”.
La nascita dell’antropologia
1)La Società degli Osservatori dell’Uomo (1799)
2)Il creazionismo e il degenerazionismo
3)L’evoluzionismo
La nascita dell’antropologia
EVOLUZIONISMO CULTURALE UNILINEARE: teoria ottocentesca secondo la quale tutte le società devono passare (o sono passate) attraverso una serie di stadi per giungere alla civiltà. Utilizza un sistema di classificazione basato su tipologie ed ha un approccio nomotetico ed universalista. Si inserisce all’interno del pensiero positivista.
La nascita dell’antropologia
NOMOTETICO: tipo di studio volto alla ricerca di leggi generali e alla formulazione di teorie comprensive di intere classi di casi.POSITIVISMO: concezione secondo la quale esistono una realtà “esterna” conoscibile per mezzo dei sensi e un’unica serie appropriata di metodi scientifici per investigarla.
E’ possibile l’antropologia come scienza esatta? E’ possibile studiare gli esseri umani come un “laboratorio vivente”?
Esponenti evoluzionismo unilineare 1) In Inghilterra: Tylor, padre fondatore dell’antropologia
2) In America: Morgan
Tylor
• Scienza delle società primitive
• Centralità concetto cultura• Idea cumulatività e crescita
civiltà• Stadi culturali• sopravvivenze
Morgan
• Articolazione stadi evolutivi in periodi etnici
• Sistemi classificatori e sistemi descrittivi
• Evoluzione organizzazione sociale da parentela a Stato
Gli stadi etnici di MorganStato selvaggioInferiore (Infanzia della razza umana)Intermedio (alimentazione ittica e uso del fuoco)Superiore (invenzione dell’arco e delle frecce)BarbarieInferiore (invenzione tecniche ceramica)Intermedia (domest. Animali, coltivazione, uso pietra e argilla cotta al sole)Superiore (lavorazione ferro)Civiltà (invenzione alfabeto fonico, uso scrittura)
Il PARTICOLARISMO STORICO di Franz Boas nasce da una forte critica all’evoluzionismo unilineare. Ricerca le cause storiche delle differenze/omogeneità culturali e studia le culture nella loro singolarità.
Nasce il DIFFUSIONISMO: che si basa sull’idea del prestito culturale nel tempo di determinati tratti culturali in aree culturali specifiche. Utilizza un approccio idiografico e relativista.
AREA CULTURALE:
area delimitata dal prestito, o diffusione, di un tratto o di una serie di
tratti particolari.
TRATTI CULTURALI:
certi caratteri a parti di una tradizione culturale, come una danza, un rituale,
uno stile ceramico.
• Evoluzionismo: approccio nomotetico (tipo di studio volto alla
ricerca di leggi generali e alla formulazione di teorie comprensive
di intere classi di casi.)• Particolarismo storico o
diffusionismo: approccio idiografico (di studio o ricerca
relativi a casi particolari o singoli.)
ETNOCENTRISMO
L’opinione secondo la quale il proprio modo di vita è corretto e naturale, anzi il solo vero modo di essere pienamente uomini. Questo avviene perché si ha la tendenza a giudicare o interpretare le culture altrui in base ai criteri della propria.
RELATIVISMO CULTURALE
La comprensione di un’altra cultura alle sue condizioni in modo abbastanza simpatetico da farla apparire come progetto di vita coerente e significativo”.
La messa in discussione dell’evoluzionismo anche nell’antropologia britannica (crisi delle certezze, declino Gran Bretagna coloniale ed economico, etc)
Dall’ «antropologia da tavolino» all’ «antropologia sul campo»
Rivers precursore Malinowski sia nella metodologia…
«Un caso tipico di lavoro intensivo è quello per cui il ricercatore sul campo vive per un
anno o più in una comunità di quattro-cinquecento persone studiando tutti i dettagli della loro vita e della loro cultura; in cui egli giunge a conoscere personalmente tutti i membri della comunità; in cui egli non si mostra pago di informazioni generali, ma
studia ogni aspetto della vita e delle usanze nei dettagli pratici e mediante l’uso della
lingua locale… E’ solo attraverso un simile lavoro che diventa possibile scoprire il
carattere incompleto quando non addirittura fuorviante di gran parte della vasta massa di
survey che forma l’attuale base dell’antropologia» (1913)
… che nel nuovo approccio funzionalista:
«Nulla è più inutile per il ricercatore che il fatto di limitare il proprio studio alla sociologia, alla religione o alla tecnologia di un popolo. E’ inutile sperare di ottenere un quadro completo della religione di una popolazione senza studiare contemporaneamente il suo modo di vita, la sociologia, la lingua e la tecnologia» (1912)
Dal paradigma evoluzionista al paradigma funzionalista
FUNZIONALISMO: termine applicato a teorie o modelli delle scienze sociali che spiegano le
istituzioni, i rapporti e il comportamento sociale e culturale
in base alle funzioni che essi svolgono nei sistemi socio-
culturali. La società viene vista come una TOTALITA’
INTEGRATA
La rivoluzione etnografica di Malinowski
• La nascita del metodo etnografico e l’osservazione
partecipante
• Cogliere il punto di vista dei nativi
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La rivoluzione etnografica di Malinowski
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE: questa tecnica risale a Malinowski
(1922) ed è il metodo impiegato dagli antropologi per raccogliere
informazioni, vivendo il più possibile a contatto con i portatori della cultura
studiata e partecipando alla loro vita. Col tempo questa tecnica è stata riesaminata criticamente in modo
particolare l’assunto della “neutralità dell’osservatore”.
La rivoluzione etnografica di Malinowski
La pubblicazione dei diari segreti e i problemi epistemologici della
ricerca sul campo
Documentario BBC su Malinowski
http://www.youtube.com/watch?v=f22VsAlOwbc
Lezione 3
La ricerca sul campo
1) Il progetto di ricerca
2) I finanziamenti e i rapporti con le istituzioni
3) Ricerca sul campo
- Osservazione partecipante
- Interviste
- Diario di campo
PROGETTO DI RICERCA
Introduzione1) La definizione dell’oggetto
della ricerca 2) La formulazione dell’ipotesi
di ricerca3) La definizione del modello
teorico di riferimento4) Gli obiettivi e le eventuali
finalità 5) La presentazione del luogo e
dei soggetti da coinvolgere6) Analisi dello stato dell’arte
PROGETTO DI RICERCA
Metodo1)La scelta del metodo di ricerca2)Gli strumenti e le tecniche che ci
si propone di utilizzareTempi previsti
1)I tempi previsti2)Le fasi della ricerca
Bibliografia
Ricerca sul campo
Lungo periodo di stretto contatto con la gente alla cui lingua o modo di vita ci si interessa,
durante il quale gli antropologi raccolgono di solito la maggior
parte dei dati.
Osservazione partecipante o partecipazione osservante
Questa tecnica risale a Malinowski (1922) ed è il metodo impiegato dagli
antropologi per raccogliere informazioni, vivendo il più possibile a
contatto con i portatori della cultura studiata e partecipando alla loro vita.
Col tempo questa tecnica è stata riesaminata criticamente in modo
particolare l’assunto della “neutralità dell’osservatore”.
EMICO-ETICO
Termini coniati dal linguista Kenneth Pike 81954) e derivati dalle parole “fonemico” e “fonetico”. La distinzione è stata impiegata
per contrapporre l’illustrazione e l’esposizione della realtà da parte dell’osservato a quella dell’”osservatore”. Quindi le analisi emiche
sono quelle che pongono in rilievo i significati soggettivi condivisi da un gruppo sociale e il
loro modello di esperienza culturalmente specifico; al contrario l’analisi etica concerne lo sviluppo e l’applicazione di modelli desunti dalle categorie teoriche e formali dell’analista
Punto cruciale antropologia
Coinvolgimento personale antropologo come fulcro del
metodo
INFORMATORI
Persone di una particolare cultura che lavorano con gli antropologi,
fornendo loro conoscenze sul proprio modo di vita. Sono chiamati anche intervistati,
interlocutori, insegnanti o amici.
SIGNIFICATI INTERSOGGETTIVI
I sistemi simbolici pubblici e condivisi di una cultura.
RIFLESSIVITA’
Il pensare criticamente al modo nel quale si pensa; il riflettere sulla propria
esperienza. La ricerca sul campo in antropologia è esperienza altamente riflessiva tanto per gli antropologi che
per gli informatori. L’adesione alla riflessività ha avuto conseguenze di
vasta portata sul modo di fare ricerca.
INTERPRETAZIONE
Processo che porta alla comprensione. Nell’antropologia contemporanea
l’interpretazione delle azioni e delle idee di altri esseri umani si basa sulla riflessività e
non sull’oggettività. Per l’antropologo la comprensione antropologica dell’altro
culturale è costruita intersoggettivamente, utilizzando strumenti tratti dal sistema
culturale sia dell’antropologo che dell’informatore. Afferrando il significato culturale dell’altro, scopriamo in parte il
significato della nostra identità.
La dialettica della ricerca sul campo
Olismo dialettico
Nuova conoscenza della cultura che è più della somma delle sue
parti
La costruzione del significato
Il significato è sempre negoziato e soggetto a continue traduzioni
culturali sia da parte del ricercatore che da parte
dell’interlocutore
Gli effetti della ricerca sul campo
Sugli “informatori”
Sugli antropologi
SHOCK CULTURALE
Reazione psicologica che si scatena quando ci si trova in una società e/o
contesto sconosciuto e non si comprende quel che accade. In
situazioni di contatto culturale questo shock può essere reciproco. Le sue componenti sono sia emotive che
cognitive. Il termine di fatto abbraccia un’ampia gamma di possibili reazioni a
questo tipo di tensione, incluso disorientamento, depressione, apatia,
risposte irrazionali e così via.
I FATTI dell’antropologia
I fatti dell’antropologia sono creati e ricreati 1) sul campo 2) quando
il ricercatore, tornato a casa, riesamina le note e ripercorre l’esperienza di ricerca, e 3)
quando discute le sue esperienze con altri antropologi.
Lezione 4
Che cos’è la CULTURA?
CULTURA
Insieme di idee e comportamenti appresi che gli esseri umani acquisiscono in quanto membri della società e che usano per adattarsi al mondo nel quale vivono e per trasformarlo
CULTURA
Dal modello stratigrafico al modello interattivo
Uomo come produttore cultura ma anche come suo prodotto
Il processo di evoluzione degli ominidi
• Australopiteci (alimentazione carnivora, organizzazione per caccia e difesa)
• H. habilis (strumenti in pietra, campi-base)
• H. erectus (fuoco, strumenti migliori, cottura cibo, cooperazione e linguaggio)
• H. sapiens (abiti, nuovi utensili, sepoltura dei morti)
• Homo sapiens sapiens (capacità di astrazione, simbolismo, attività artistiche)
La cultura è:
1) Appresa (formale, informale, linguistico, corporale). Nozione habitus
2) Condivisa (inculturazione, acculturazione)
3) Adattiva (flessibile, cambia nel tempo)4) Simbolica (cultura come campo
semiotico; significato/significante; teoria referenziale, teoria dell’uso)
INCULTURAZIONE
processo grazie al quale gli esseri umani che vivono insieme devono venire a patti con i modi di pensare e di sentire ritenuti appropriati nelle rispettive culture.
ACCULTURAZIONE
termine utilizzato fin dal XIX secolo per descrivere i processi di accomodamento e mutamento nel contatto culturale. A partire dagli anni Trenta gli studi sull’acculturazione cercavano di descrivere i processi di cambiamento, partendo da una base di modelli culturali anteriori al contatto. In pratica si concentrarono prevalentemente sull’influenza che le società industriali ebbero sulle popolazioni native non tenendo conto delle influenze reciproche e dei fenomeni di SINCRETISMO, RIVITALIZZAZIONE, ASSIMILAZIONE, etc.
La cultura rappresenta la continuità nell’evoluzione della
specie umana
1) Trasmissione2) Memoria3) Reiterazione4) Innovazione5) Selezione
Uomo per primo sviluppa la codificazione simbolica complessa
Uomo come organismo bioculturale
Che cos’è l’uomo ?
Le spiegazioni della condizione umana
1)Dualismo2) Idealismo3)Materialismo4)Determinismo ambientale5)Determinismo culturale6)Olismo
OLISMO
Caratteristica della prospettiva antropologica che descrive il tentativo dell’antropologia di integrare tutte le conoscenze sugli essere umani e le loro attività a livello più alto e comprensivo. E’ una prospettiva per la quale mente e corpo, individui e società, e individui e ambiente si compenetrano e si definiscono a vicenda.
ETNOCENTRISMO
L’opinione secondo la quale il proprio modo di vita è corretto e naturale, anzi il solo vero modo di essere pienamente uomini. Questo avviene perché si ha la tendenza a giudicare o interpretare le culture altrui in base ai criteri della propria.
RELATIVISMO CULTURALE
La comprensione di un’altra cultura alle sue condizioni in modo abbastanza simpatetico da farla apparire come progetto di vita coerente e significativo”.
Relativismo culturale diverso dal determinismo culturale perché:
1)Le culture non sono chiuse ermeticamente
2)Le culture non sono monolitiche
3)Esseri umani non sono delle pedine mosse dalla cultura ma presenza del libero arbitrio
Le culture come sistemi aperti
Le aree culturali e i tratti culturali di Franz Boas e la teoria diffusionista
Traduzione Culturale
Nella ricerca antropologica sul campo, processo grazie al quale si impara a descrivere una cultura in forma comprensibile ai membri di un’altra. In tale traduzione l’informatore è impegnato attivamente tanto quanto l’antropologo.
Alcuni esempi
• Il potlatch• Kula• I duelli canori degli Inuit• Il Muru in Nuova Zelanda
Le zone del potlatch
Nativi americani al potlatch
Durante il potlatch
Nativi americani durante il potlatch
I più importanti donatori durante il potlatch
Il potlatch nell’800
Il potlatch oggi
Il Kula nelle Trobriand. Malinowski
Il Kula nelle Trobriand. Malinowski
Il Kula nelle Trobriand. Malinowski
Il ring del Kula
La canoa del Kula
Duelli canori
Lezione 5
Che cos’è il linguaggio?
LINGUAGGIO
Sistema di simboli vocali arbitrari usato dagli esseri umani per codificare e comunicare
l’esperienza di sé e del mondo. Il linguaggio è un fenomeno bio-culturale
Linguaggio e cultura
• L’interesse antropologico per il linguaggio (linguaggio, lingue, comunicazione, contesto)
• Parlare dell’esperienza (comunanza interlinguistica, varietà risorse espressive, strutture e funzioni)
Caratteri formali del linguaggio umano (Hockett, 1966)
• Apertura o produttività
• Dislocazione o distanziamento
• Arbitrarietà
• Dualità configurazioni o duplicità strutture
• Semanticità
• Prevaricazione
LINGUAGGIO E CONTESTO
• Competenza linguistica (Chomsky)
• competenza comunicativa (Hymes)
Dialetto parlato nella regione centrale di Giava dalle persone non nobili, di città e con una certa istruzione (Da Geertz, 1960)
Antropologia linguistica
Non strutture linguistiche universali ma il modo in cui le persone utilizzano le strutture linguistiche nello spazio e nel tempo
Lingua come pratica culturale in determinati contesti
Che relazione c’è tra LINGUA, CULTURA e PENSIERO? La lingua plasma la visione del
mondo?
Ipotesi Sapir-Whorf e il relativismo linguistico
Struttura e vocabolario lingua determinati da esperienza e ne rappresentano una codificazione
ma a loro volta orientano la percezione e il pensiero degli individui sulla base di
quell’esperienza codificata
I componenti della lingua
• Fonologia: i suoni
• Morfologia: la struttura della parola
• Sintassi: la struttura delle frasi
• Semantica: il significato
• Pragmatica: contesti d’uso
• Etnopragmatica
Le ineguaglianze linguistiche
• Lingue pidgin e creole (negoziare il significato)
• La lingua degli afro-americani (etnocentrismo linguistico)
• Usi femminili e maschili della lingua
Lezione 6
Che cos’è la PARENTELA?
PARENTELA
Rapporti sociali che derivano dalle esperienze universali dell’accoppiamento,
della nascita e dell’allevamento.
Matrimonio: istituzione che trasforma lo status dei partecipanti, implica l’accesso sessuale, dà alla prole una posizione in seno alla società e stabilisce rapporti tra parenti dei coniugi.
Discendenza:principio basato sul riconoscimento culturale dei rapporti di filiazione che definiscono le categorie sociali di appartenenza.
Adozione: rapporti di parentela basati sull’allevamento, spesso indipendenti dalla procreazione.
TIPI DI DISCENDENZA
• DISCENDENZA BILATERALE
• DISCENDENZA UNILINEARE
1) Patrilineare
2) matrilineare
7 CRITERI DI DISTINZIONE (dal più frequente al meno frequente)
1) Generazione
2) Sesso
3) Affinità
4) Collateralità
5) Biforcazione
6) Età relativa
7) Sesso parente che fa da tramite
TERMINILOGIE DI PARENTELA. Sono sei i modelli terminologici principali a seconda della classificazione dei
cugini
• Modello eschimese
• Modello hawaiano
• Modello irochese
• Modello crow
• Modello omaha
• Modello sudanese
Terminologia eschimese
Terminologia hawaiana e terminologia irochese
1)Status ascritti
2)Status acquisiti (adozione, compadrazgo, etc)• Es. altipiani Ecuador, comunità di Zumbagua• Es negoziazione parentela tra i Kung• Es. la parentela e le tecnologie assistite• Es. compadrazgo in America Latina• Es. Ie nel Giappone
Matrimonio
Istituzione che trasforma lo status dei partecipanti, implica l’accesso sessuale, dà alla prole una posizione in seno alla
società e stabilisce rapporti tra parenti dei coniugi.
Il matrimonio come processo sociale
1) Crea relazioni affinità (in contrapposizione con quelle di consanguineità)
2) Endogamia ed esogamia (tabù incesto)
Modelli residenziali
• Neolocale
• Patrilocale e virilocale
• Matrilocale e uxorilocale
• Avuncolocale
• Ambilocale
• Duolocale o Natolocale (es Nayar del Kerala)
FORME MATRIMONIO
1) Monogamia
2) Poligamia
- Poliginia
- Poliandria:
a) poliandria fraterna
b) poliandria associata
c) matrimonio secondario
LA STRUTTURA DELLA FAMIGLIA
1) Famiglia nucleare: famiglia composta da due generazioni: genitori e figli non sposati
2) Famiglia poliginica: composto da uomo con le sue comogli e dai loro figli
3) Famiglia estesa: famiglia composta di tre generazioni che vivono insieme:genitori, figli sposati e nipoti
4) Famiglia congiunta: famiglia composta di fratelli con le rispettive mogli o di sorelle con i rispettivi mariti e figli che vivono insieme
Le pratiche sessuali non sono solo l’espletamento di una funzione naturale
ma possono essere impiegate per rappresentare le reali differenze di
POTERE