Post on 09-Jan-2017
transcript
MODALITÀ DI PRELIEVO, TRASPORTO E CONSERVAZIONE
DEL CAMPIONE
IMPLICAZIONI PER L’ERRORE PREANALITICO
Prof. Pietro Pietrini
• Il sangue è formato da elementi figurati (eritrociti, leucociti e piastrine) e da una sostanza intercellulare liquida, denominata plasma.
• Il plasma è la componente fluida del sangue, cioè il sangue deprivato degli elementi figurati, ma che contiene i fattori della coagulazione
• Il siero identifica quel liquido normalmente chiaro che si separa dal sangue quando questo viene lasciato coagulare. Quindi il siero è la componente liquida del sangue che rimane dopo la rimozione degli elementi figurati e del coagulo di fibrina.
• Il sangue può essere prelevato dalle arterie, vene o capillari. Il sangue venoso (o il sangue capillare) è di scelta per le indagini chimico-cliniche di routine. Il sangue arterioso è standard per lo studio degli equilibri acido-base e dei gas del sangue.
• Nel corpo umano sono presenti circa 5 L di sangue (7% del volume corporeo) Di questi 5 L, solamente 2,25 L, cioè il 45%, è rappresentato da cellule, mentre il resto è plasma, che consiste per il 93% di acqua e per il 7% di componente solida (per lo più proteine). Dei 2,25 L di elementi corpuscolati, solamente 0,037 L (1,6%) sono leucociti, le piastrine anche meno - circa 0,0065 L.
Introduzione
• Il sangue è un tessuto formato da una sospensione di cellule (~45%) in un liquido chiamato plasma (~55%)
• costituisce circa 1/12 del peso corporeo, circa quindi 5-6 litri• Il sangue svolge numerose ed importanti funzioni:
÷ Respiratoria: per mezzo dell'emoglobina contenuta negli eritrociti, porta l'ossigeno ai vari tessuti e ne preleva l'anidride carbonica (CO2)
÷ Nutritizia ed escretrice: trasporta sostanze nutritive (amminoacidi, zuccheri, sali minerali) e raccoglie quelle escrete dai vari apparati che verranno eliminate attraverso il filtro renale od elaborate dal fegato
÷ Regolazione: Il sangue trasporta inoltre ormoni, enzimi e vitamine
÷ Difesa: Presiede anche alla difesa dell'organismo attraverso l'azione svolta dai globuli bianchi
÷ Termoregolatrice÷ Mantenimento del tasso idrico÷ Regolazione dell’emostasi÷ Mantenimento della pressione osmotica (minerali) e
oncotica (proteine)
Il sangue
• Il plasma è un fluido leggermente alcalino (pH 7,4), con caratteristico colore giallino, costituito per il 90 % da acqua e per il 10 % da sostanza secca
• La sostanza secca è formata al 90% da sostanze organiche÷ glucidi (glucosio)÷ lipidi (colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi, lecitina, grassi), proteine
(globuline, albumine, fibrinogeno)÷ glicoproteine÷ ormoni (gonadotropine, eritropoietina, trombopoietina)÷ amminoacidi÷ vitamine
• mentre il 10% è costituita da minerali, dissolti sotto forma ionica, cioè dissociate in ioni positivi e negativi
• Per ottenere il plasma bisogna aggiungere al sangue contenuto in una provetta, una sostanza anticoagulante e sottoporre il campione a centrifugazione; in questa maniera la parte corpuscolata si deposita sul fondo della provetta e sopra questa abbiamo un fluido che e' il plasma. Se invece al campione non viene aggiunto anticoagulante, alla parte corpuscolata si lega il fibrinogeno; centrifugando, o semplicemente attendendo un certo tempo, la parte solida si deposita e sopra resta un liquido che si chiama siero
Il sangue
Conta Ematica Completa •È il cardine di ogni esame emocromocitometrico e fornisce indicazioni sullo stato funzionale del midollo osseo – determina le caratteristiche:
•ERITROCITI÷ numero totale: RBC÷ indici degli eritotrociti: MCV, MCHC, MCH÷ ampiezza di distribuzione: RDW
•LEUCOCITI (conta differenziale)•PIASTRINE (conta e volume piastrinico medio MPV)
Alterazioni nel numero:•-penia: deficienza del componente cellulare ematico (deficit di produzione o aumentata distruzione)
•-citosi: aumento del componente cellulare ematico (risposta fisiologica ad uno stimolo periferico o proliferazione incontrollata)
• preparare tutto il materiale occorrente e verificarne il corretto funzionamento (siringhe prelievo o vacutainer, provette, laccio emostatico, garze, soluzione disinfettante)
• verificare l’identificazione del pz e gli esami richiesti, indagare sullo stato del paziente (digiuno, farmaci assunti, stato emotivo, dieta, ecc.)
• disinfezione: detergere e disinfettare con sostenze efficaci ma non interferenti (alcool etilico 70%; ma se si determina l’alcolemia -> disinfettanti privi di alcool)
• PRELIEVO
• controllare la condizione del pz prevenendo possibili sincopi (il prelievo va effettuato a pz seduto o sdraiato per evitare cadute)
• gettare il materiale usato durante il prelievo negli appositi contenitori: non incappucciare la siringa dopo il prelievo e non rimuovere l’ago con le mani
Procedure di preparazione al prelievo
• ispezionare la regione antecubitale del braccio chiedendo al pz di “fare il pugno”
• selezionare la vena migliore (mediana cubitale e cefalica, dorso della mano per obesi) per il prelievo
• detergere e disinfettare il punto del prelievo
• applicare un laccio emostatico a monte del punto di prelievo (metà del braccio) - non lasciare il laccio in sede per più di un minuto
• afferrare la vena, inserire l’ago a circa 15° dal piano cutaneo, inserire l’ago gentilmente ma in modo deciso, senza affondare troppo
• sciogliere il laccio emostatico (causa emoconcentrazione!)
• iniziare il prelievo aspirando in modo continuo: un’azione troppo rapida causa emolisi o collabimento della vena (differenza fra siringa e sistema a vuoto)
• far rilasciare il pugno del pz evitando il pompaggio, porre un bendaggio (cotone o garza sterile), rimuovere delicatamente l’ago e premere sul punto del prelievo per evitare la formazione di un ematoma
• versare il sangue nelle provette senza causare emolisi, ruotare senza agitare le provette con l’anticoagulante
Prelievo Venoso
Prelievo Venoso
Prelievo Venoso
• richiede una maggiore esperienza
• selezionare l’arteria migliore (radiale, brachiale o femorale) per il prelievo (facendo iperestendere il polso al paziente)
• ispezionare la regione
• Test di Allen per valutare l’adeguato afflusso di sangue alla mano dall’arteria ulnare e radiale
• detergere e disinfettare il punto del prelievo (è possibile ricorrere ad una lieve anestesia con lidocaina 2%)
• l’arteria viene immobilizzata tenendo le dita a cavallo: è facile da percepire perché offre maggiore resistenza della pelle e del tessuto muscolare
• la puntura viene effettuata a 90° rispetto alla superficie cutanea
• dopo l’estrazione dell’ago applicare una pressione idonea almeno per 5 minuti
Prelievo Arterioso
Per vedere questa immagineoccorre QuickTime™ e un
decompressore Video.
Prelievo Capillare
• i dati ematochimici su sangue capillare non differiscono significativamente da quelli ottenuti su sangue venoso, purché si eviti, nel primo caso, il passaggio di liquido dallo spazio interstiziale a quello vascolare e, nel secondo, una stasi prolungata
• il prelievo capillare può essere eseguito dal polpastrello di un dito o dal lobo dell’orecchio nell’adulto e dal tallone nel bambino
• frizionare la parte con alcool o immergere in acqua calda per aumentare il flusso localmente e ottenere sangue “arterializzato”
• pungere con una lancetta di acciaio alla profondità di 3-4 mm
• scartare la prima goccia di sangue e raccogliere quello che defluisce successivamente, senza spremere
Rossa nessun additivoRaccolta siero
Rosso/Nero gel separatore Raccolta siero
Blu citrato Plasma o sangue intero
Viola EDTA Plasma o sangue intero
Verde eparinaPlasma o sangue intero
Grigio ossalato, iodoacetato Plasma o sangue intero
La selezione delle provette
Anticoagulanti
Variabili preanalitiche che possono influenzare i valori degli esami di
laboratorio
Variabili modificabili
Stile di vita:• fumo• alcool
Farmaci
Variabili non modificabili
Dieta:• ingestione di cibo• cibi e bevande particolari
• dieta vegetariana• obesità• malnutrizione• digiuno prolungato
Fisiologiche:• postura• decubito prolungato• esercizio fisico• allenamento fisico• variazioni circadiane• viaggi
Fattori biologici:• età• sesso• razza• patologie
Cambiamenti ciclici a lungo termine:
• stagioni• ciclo menstruale
Condizioni mediche:• febbre• shock e trauma• trasfusioni
Fattori ambientali:
• altitudine• temperatura• residenza
• Un trattamento preanalitico improprio può invalidare risultati altrimenti corretti ( >90% delle cause di errore)
• Trasporto intramurale o extramurale (natura dei contenitori, imballaggi, modalità di spedizione, modalità di conservazione durante il trasporto)
• Accettazione dei materiali e verifica della loro idoneità
Variabilità preanalitica
Criteri di non accettabilità
• Sieratura e centrifugazione (entro 1 ora)
• Smistamento ai settori analitici
• Eventuale deproteinizzazione o altro trattamento
• Eventuale conservazione (refrigerazione a 4°, conservazione al buio, liofilizzazione, modificazione del pH, aggiunta di sostanze chimiche, ecc.)
Variabilità preanalitica
Cause di errori preanalitici durante la conservazione
L’interpretazione delle analisi di laboratorioPaziente:
- segni e sintomi- storia clinica
Clinico:- sviluppa un’ipotesi di diagnosi- valutazione successive
Clinico:- stabilisce una diagnosi o prognosi- trattamento e follow up
Clinico:- interpreta i risultati- valuta l’ipotesi originale
Clinico:- richiede gli esami- prepara il paziente
Raccolta campioni Linee guida per la raccolta campioni
Trattamento e conservazione
campioni
Analisi
Verifica dei risultati
Stabilisce i valori di riferimento
Emissione referto
LAB
OR
ATO
RIO