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Unificazione o piemontesizzazione?
17 marzo 1861: nasce il Regno d’Italia
Stesso Re: Vittorio Emanuele II Stessa Costituzione: Statuto Albertino Stessa forma di governo: monarchia costituzionale
Stessa forma di stato: liberale
Lo Statuto Albertino
■ Carta costituzionale “concessa” da Carlo Alberto di Savoia
■ In vigore dal 1848 al 1948■ Struttura: preambolo + 84 articoli■ Pochi diritti per i cittadini
Nello Statuto il Regno d'Italia è monarchia costituzionale
■ Il Re nomina il Senato e sanziona le leggi
■ Il Re nomina i ministri e li revoca
■ Il Re nomina i giudici
Potere legislativo Potere esecutivo Potere giudiziario
Il Recapo dello Stato e capo del Governo
DEPUTATI SENATORI MINISTRI GIUDICI
ELETTI NOMINATI NOMINATI NOMINATI
1861 – 1922
progressiva democratizzazione
Con l’allargamento del diritto di voto cambia la forma di stato:
da stato liberale a una iniziale forma di
stato democratico
Il diritto di voto si allarga(dal 2% al 23% in 50 anni dal 1861 al 1912)
La Camera dei Deputati diventa sempre più rappresentativa della volontà del popolo
Il Governo chiede l'approvazione della Camera (voto di fiducia) per le sue decisioni
Progressivamente il rapporto fra Re e Parlamento/Governo cambia:
da monarchia costituzionale
a monarchia parlamentare
1861 – 1943
cambia la forma di governo
Trasformazioni sociali e trasformazioni politiche
■ Nascono società di mutuo soccorso, sindacati, cooperative
■ Nascono i primi partiti “di massa”: Partito Socialista Italiano (PSI:PCI dopo il 1921), Partito Popolare e i loro esponenti sono eletti deputati
■ Legislazione a favore dei lavoratori: riduzione della giornata lavorativa e diritto di sciopero
Il partito nazionale fascista
■ Nasce nel 1919 come “Fasci di combattimento”, squadre organizzate per reprimere i disordini e gli scioperi del dopoguerra
■ Nel 1921 diventa un partito e partecipa alle elezioni: il suo leader, Benito Mussolini, diventa deputato
La marcia su Roma■ Dimostrazione di forza di Mussolini che
porta a Roma il 28 ottobre 1922 settanta mila camicie nere
■ Il Re non li ferma, anzi, affida a Mussolini l'incarico di formare un nuovo Governo
■ Da capo del Governo, Mussolini inizia la trasformazione dello stato liberale in stato autoritario e poi totalitario
Fase autoritaria
■ Limitazione alla libertà di stampa
■ Elezioni del 1924: Mussolini ha la maggioranza del 75%
■ Assassinio di Giacomo Matteotti
Verso la dittatura■ Scioglimento dei partiti politici
■ Scioglimento dei sindacati e divieto di sciopero
■ Abolizione dei sindaci (eletti) e nomina dei podestà
■ Tribunale speciale per la difesa dello Stato e pena di morte
Verso la dittatura
Con lo scioglimento della Camera dei deputati, sostituita dalla “Camera dei fasci e delle corporazioni” composta di membri nominati dal Partito Fascista, inizia la dittatura.
Le leggi razziali (1938)
Esclusione degli ebrei da incarichi pubblici
Esclusione degli ebrei dalle scuole pubbliche
Limitazioni dell'attività professionale degli ebrei
Caduta del fascismo
■Sconfitte militari■25 luglio 1943: il gran consiglio
del fascismo “sfiducia” Mussolini
■ Il Re nomina il generale Badoglio capo del governo
Fine o inizio della guerra?
■8 settembre 1943: firma dell’armistizio
■Sbandamento dell'esercito
■Fuga di Mussolini e costituzione della Repubblica di Salò
Repubblica vs Regno del Sud
■Costituzione del Comitato di liberazione nazionale
■Guerra civile
■Patto di Salerno• Umberto II “luogotenente” del Regno
• Governo provvisorio
Verso la democrazia
Consulta nazionale (1945) 25 aprile “liberazione” Cattura e uccisione di Mussolini
(28 aprile)
… eravamo in ventuno donne in un’Assemblea molto numerosa. Varcammo la soglia di Montecitorio con speranza ed emozione, ma anche con un forte senso di responsabilità nei confronti delle donne. Avevano votato per la prima volta e per la prima volta delle donne le rappresentavano. Noi lo sentivamo ed eravamo consce di dover esprimere le speranze di tutte le donne al di là degli orientamenti dei singoli partiti. La Costituente fu veramente uno spartiacque nella condizione femminile del nostro paese.
Nadia Spano