L'Oceano in un guscio d'ostrica

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La metafora del viaggio esprime le trasformazioni legate ai riti d'iniziazione e di passaggio, esso rappresenta "una fonte di stimoli e riferimenti continui per spiegare aree di pensiero o di esperienza che ancora non sono familiari"

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L'OCEANO IN UN GUSCIO D'OSTRICA

Percorso multimediale sul tema del Viaggio, tra Storia e Filosofia

LICEO GINNASIO STATALE "G.B. BROCCHI"

BIBLIOTECA DI VILLA FANZAGO

CHALO NOI PELLEGRINI

VENERDÌ 26 APRILE E 3 MAGGIO

ORE 18.00Gli studenti del Liceo Brocchi intendono farci scoprire quanto una biblioteca silenziosa

possa evocare musica, colori, forme di mondi possibili e impossibili, lontanissimi e

vicinissimi

martedì 23.4 ore 18.00

domenica 21 aprile 2013

L’oceanoin un guscio d’ostrica

il tema del Viaggio, tra Storia e Filosofia

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

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la Filosofia

domenica 21 aprile 2013

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domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

“Vediamo quello che sappiamo” (Gualtiero Harrison)

"Un vero viaggio non è scoprire nuovi luoghi, ma avere nuovi occhi…"

(Marcel Proust)

“La cosa più difficile da pensare è la novità”

(Ernst Bloch)

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

Comprendere l'ignoto è un’impresa difficile, perché implica:

uscire da sé,

incontrare realtà diverse, strane (estranee, straniere)

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

Davanti al diverso, due tendenze:

assimilatrice,smussa le differenze (tutto il

mondo è paese)

domenica 21 aprile 2013

Davanti al diverso, due tendenze:

antitetica,sottolinea i contrasti e li legge come

opposizione irriducibile

domenica 21 aprile 2013

Entrambe le tendenze evidenziano un meccanismo fondamentale dei processi

di conoscenza:rendere l'ignoto in termini noti

L'assunzione del diverso avviene sempre all'interno dei punti di

riferimento culturali propri di chi con il diverso si confronta

domenica 21 aprile 2013

La questione chiave è capire fino a che punto siamo disposti ad

allargare-integrare i propri punti di riferimento culturali

ammettere o meno la possibilità di metterli in discussione e sostituirli

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

la metafora del viaggio esprime le trasformazioni legate ai riti

d'iniziazione e di passaggio,

esso rappresenta "una fonte di stimoli e riferimenti continui per spiegare

aree di pensiero o di esperienza che ancora non sono familiari"

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

“Da un aeroporto all’altro, da un hotel Hilton all’altro, voi potete già percorrere il mondo dall’est all’ovest, dal sud al nord senza sentirvi mai straniero in alcun luogo, senza provare una sola volta la sensazione di

un vero spaesamento ...”

domenica 21 aprile 2013

“Un giorno di mercato a Madagascar, un contadino povero s’installa già all’alba con cinque

pomodori, due pesci e un chilo di patate dolci. Passò di lì uno straniero che volle comprargli subito tutta la

merce a buon prezzo. Dopo un momento di silenzio, il vecchio rispose: “No, sono venuto qui innanzitutto per avere notizie degli amici, dei parenti. Se prendo i tuoi soldi ora, non potrò restare al mercato per godermi la

giornata con gli altri. Ridere con loro permette di dimenticare la miseria, il dono del tempo va

assaporato, è un dono del cielo.”

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

“In questo mondo in cui tutti viaggiano è proprio il viaggio a eclissarsi, si viaggia con una fretta esponenziale, con la golosità indifferente ai

contenuti, sorda alle situazioni, cieca di fronte alle differenze. Il momento del transito, dello

spostamento spaziale è stato abolito da un volo aereo di poche ore. Non si parte più alla ricerca della propria identità e dell'esperienza autentica,

coccolati da troppi MacDonalds e viaggi organizzati, governati dai tours operators che scelgono

tutto: dalla destinazione all’itinerario, al menu, ai souvenir da portare a casa ...”

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

“Utopia e disincanto. Molte cose accadono,

quando si viaggia; certezze, valori, sentimenti, aspettative che si perdono per strada – la strada è una dura, ma anche buona maestra. Altre cose,

altri valori e sentimenti si trovano, s’incontrano, si raccattano per via. Come viaggiare, pure scrivere

significa smontare, riassestare, ricombinare; si viaggia nella realtà come in un teatro di posa,

spostando quinte, aprendo nuovi passaggi, perdendosi in vicoli ciechi e bloccandosi davanti a

false porte disegnate su un muro …”

domenica 21 aprile 2013

viaggiare = incontrare la diversità viaggiare = crescere e/o cambiare

(a livello individuale: idoli, libri, amici, nemici ... a scuola: docenti, compagni, autori, epoche, lingue,

culture ...)

domenica 21 aprile 2013

Oltre la scuola, in molti altri ambiti, la diversità è pregiudizialmente percepita non

solo come utile, ma intrinsecamente positiva: sport, finanza, scienza, musica,

arte, gastronomia ...

domenica 21 aprile 2013

... perché produce contaminazioni cognitive; il confronto, la pluralità come fisiologia, non patologia; la società come

caleidoscopio, non mosaico

domenica 21 aprile 2013

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domenica 21 aprile 2013

(il viaggio) la diversità produce anche dissonanze cognitive,

mette in dubbio le strutture di plausibilità consolidate

e ciò crea conflitti

domenica 21 aprile 2013

domenica 21 aprile 2013

per evitare queste dissonanze e “conflitti”,è più facile

vagheggiare un passato/futuro immaginario con società stabili, senza diversità e pulite, che non mettono alla

prova,

e/o rifugiarsi in identità reattive

domenica 21 aprile 2013

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domenica 21 aprile 2013

predisposizioni individuali al fascismo:

il conformismo (bisogno di un guscio di appartenenza rassicurante)

e la xenofobia (rifiuto del diverso, percepito come minaccia) ...

domenica 21 aprile 2013

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valutazioni conclusive

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