Post on 07-Jul-2015
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Titolo eventoLuogo, data
Città effettive e diritti di cittadinanza digitale
Smart City e Smart Communities: quale il ruolo delle Regioni?
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Temi dell’intervento
o Smart city: esiste un ruolo delle Regioni?
o Strategia regionale [con l’r minuscola]
o Storia e metafora del baobab
o “città effettiva”
o Nuovi diritti di cittadinanza digitale
o Allineamento strategico
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Smart city: esiste un ruolo delle Regioni?
Smart City
Intelligenza Città
Comuni italiani
Regioni ?
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Cerchiamo di capire quale risposta diamo in Emilia‐Romagna …
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Esiste una storia …
1999 2002 20072004PianoTelematicoRegionale1999-2001
PianoTelematicoRegionale 2002-2005
L.R. 11/2004“Sviluppo della societàdell’informazione regionale”
LINEE GUIDA 2007-2009
134 progettidel territorio
SIGMA TERDOCAREAAGRISERVIZISILERINTERCENTERSOLE
Rete LEPIDA
Community Networkdell’Emilia-Romagna
PO09PO08PO07
Lepida S.p.a.
2008 2009 2010
L.R. 11/2004Revisione e modifiche
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… e un futuro che stiamo realizzando
2010 2011 20132012
AGENDA DIGITALE 2011-2013
Programma Operativo 2011
Programma Operativo 2012
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Con l’Agenda Digitale regionale per il 2011‐2013 si è scelto …
81 ‐ un nuovo paradigma di innovazione
omessa a sistema e valorizzazione dell’esistente
opercorso di confronto e dialogo con gli stakeholders
oun Piano telematico regionale [Agenda Digitale regionale] con la “r” minuscola
o sistema di governance “distribuita”
92 ‐ concretezza, centralità dell’utente
o centralità dell’utente, spostando il focus dei progetti dai promotori ai beneficiari e coinvolgendo questi ultimi nella progettazione
o sostenibilità, da verificare ex‐ante e garantire, anche grazie a PPP
o concretezza e comunicabilità dei risultati agli utenti finali
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3 – progetti che crescono sul “baobab”
Singoli EELL
Sistemaregionale
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2500 km di cavidotti372 reti collegate in fibra1 Gbps di Banda simmetrica
RETE GEOGRAFICARETE GEOGRAFICA
48 enti collegati in tecnologia wireless
RETI WIRELESS
721 sedi MAN448 km di cavidotti
RETI METROPOLITANE
5.200 terminali radio162 Polizie Locali
RETE RADIOMOBILE PER EMERGENZE
22.512 km di fibre ottiche pubbliche739 km di cavidotti150 centrali coperte40 siti per dorsale sud radio
RETI PER IL DIGITAL DIVIDE
3171 ‐ istanze dispiegate
222 enti sul VOIP343 enti su FedERa205 enti su ICAR‐ER173 enti su PayER27 enti su Conference
PIATTAFORME ABILITANTIPIATTAFORME ABILITANTI
Il tronco: reti, piattaforme e servizi esistenti
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Il tronco: esperienze rilevanti sui temi …
Mobilità
Sanità
Sicurezza Government
Istruzione
CulturaE‐inclusion
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Per l’Emilia‐Romagna è diventata una questione di nuovi
“diritti di cittadinanza digitale”
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Diritto di accesso alle reti tecnologichecontrasto al digital divide per il cittadino, la PA, le imprese e le scuole, realizzazione di reti di nuova generazione (NGN), WIFI per cittadini
Diritto di accesso all’informazione e alla conoscenzascuola digitale, open source, e‐inclusion, alfabetizzazione digitale, comunicazione e promozione, benchmarking e valutazione, cloud computing
Diritto di accesso ai servizi alla persona e alle impresesemplificazione e diffusione omogenea dei servizi, identità digitale e nuovi servizi integrati, dematerializzazione dei processi, servizi sanità integrati
Diritto di accesso ai datiopen data, anagrafi integrate e fruibili dalla PA, conoscere il territorio
Intelligenza diffusa nel territorio urbanocittà intelligenti, tecnologia per la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico, tecnologie verdi, reti di sensori, infomobilità, mobile apps
Linea 1
Linea 2
Linea 3
Linea 4
Linea 5
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Nuovi diritti che devono declinarsi seguendo la strategia generale …
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Elementi chiave della “vision”
FEDERAZIONE le diversità si integrano, federandosi, permettendo a percorsi diversi di incontrarsi
OMOGENEITA’ le diversità tendono ad avvicinarsi, omogeneizzarsi, puntano ad un meglio comune
CONDIVISIONE le diversità condividono buone pratiche, saperi e metodi, fanno economia di scala
INCLUSIONE con parità di diritti ed opportunità, con equità e attenzione a tutto il territorio
SUSSIDIARIETA’ Individuando un ruolo ed un posto per ciascuno al fine di aiutare chi è più debole
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Città intelligenti come “città effettive”
[…] Il concetto di città effettiva rende conto di una dinamica dei processi che da tempo travalica i confini amministrativi dei centri urbani ed indica ai Comuni di ogni ordine la necessità-opportunità di una pianificazione urbanistica aderente alle dimensioni reali delle conurbazioni e della mobilità e più coerente con l’obiettivo di un uso razionale delle risorse finite, a partire dal territorio medesimo. […](estratto dal PTR – Piano Territoriale Regionale)
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Il tutto con la dovuta “intelligenza” e collaborazione
fra istituzioniper ottenere il massimo “allineamento strategico”
19Per questo stiamo favorendo la definizione di
Agende Digitali Locali
In‐formazione
Strategia
Partecipazione
Indicatori
Approvazione
e attuazione
Secondo un modello partecipato
Progetto Aperto
2012 coinvolti 5 Comuni capoluogo
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Per creare un “link” tra strategie e azioni
ADL
ADLADLADL
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Ritornando alla domanda iniziale
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Smart city: il ruolo delle Regioni
o Supporto a Comuni e EELL nello sviluppo di strategie specifiche e coerenti con il quadro europeo, nazionale e regionale
o Supporto nella definizione, realizzazione, gestione di regole, modelli, piattaforme e infrastrutture comuni che riducano per Comuni e EELL costi e tempi di accesso all’innovazione [e quindi alla realizzazione delle smart city]
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Vogliamo una regione SmartER (più intelligente)
Lo si può ottenere solo mutuando il lavoro fatto in questi supportando e stimolando il sistema regionale nella risposta ai Bandi MIUR
Serve quindi creare un coordinamento tra forze:o Pubbliche (prime fra tutte le Città)o Private (imprese e industrie regionali e nazionali)o Mondo della ricerca (università e centri di ricerca,
tecnopoli, reti della ricerca regionali e nazionali)o Terzo settore (associazioni, cittadini, reti di utenti)
Noi lo vorremmo chiamare SmartER