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MANUALE D’USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
Cap. 10.1 del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/2009
1. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA
Ai sensi del § C10.1 punto 4.1) della Circolare 617/2009:
Le prescrizioni seguenti, che nel loro complesso costituiscono gli elaborati sopra citati, discendono dalle
seguenti REGOLE FONDAMENTALI :
1) non si devono alterare in nessun modo né gli elementi strutturali né gli elementi non strutturali,
quali tamponature e tramezzi, la cui modifica può avere effetti sul comportamento della struttura
o sulla loro stabilità. In nessun caso le canalizzazioni degli impianti possono attraversare travi o
pilastri, i fori necessari al passaggio delle canalizzazioni verticali possono essere praticati solo in
corrispondenza degli elementi di alleggerimento dei solai (pignatte) evitando il taglio delle
armature di ripartizione. In nessun caso le dimensioni degli elementi, strutturali e non strutturali,
possono essere ridotte per ricavare maggiori spazi, armadi a muro , nicchie, ecc.
2) Non si devono in nessun modo superare i carichi di progetto attraverso variazioni della
destinazione d’uso dell’edificio o di singoli locali, stoccaggi di materiale, applicazione di carichi
concentrati non espressamente previsti in progetto.
3) Non si deve modificare il comportamento della struttura attraverso opere non autorizzate di
qualunque genere , sopraelevazioni, ampliamenti, ecc.
4) La struttura deve essere controllata e mantenuta da personale specializzato periodicamente e dopo
eventi eccezionali come urti, incendi, eventi sismici, esposizione ad agenti chimici, ecc. In
particolare si deve porre attenzione a eventuali rigonfiamenti e/o distaccamenti della superficie di
travi e pilastri che denunciano l’ossidazione delle barre in acciaio sottostanti le quali aumentano
di volume per effetto di tale processo chimico.
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PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
Il presente piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera, redatto ai sensi del D.M. 14 gennaio
2008 art. 10.1, è relativo ai lavori di:
COSTRUZIONE FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE
• Committente dei Lavori: CONDOMINIO “COOPERATIVE EDILIZIE DI L’AQUILA”- Edificio C4
• Ubicazione opere: VIA FRANCIA n. 22
• Progettazione Architettonica: R.T.P. 201
• Progettazione delle Strutture: R.T.P. 201
• Direzione dei lavori: R.T.P. 201
• Direzione Lavori delle Strutture: R.T.P. 201.
Al termine dei lavori e del relativo certificato di collaudo, le opere verranno consegnate al Committente dei
Lavori. Restano a carico del Committente o, in caso di vendita, ai successivi proprietari, le attività di
ispezione, gestione e manutenzione delle opere realizzate, rimanendo altresì a carico dell’appaltatore la
garanzia per le difformità e i vizi dell'opera.
Le unità strutturali effettivamente presenti sono contrassegnate con il simbolo X.
Strutture di fondazione
1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Platee in c.a. X 4. Pali in c.a. 5. Pareti controterra in c.a. X
Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. X 2. Pilastri in acciaio X (solo al vano ascensore del piano interrato) 3. Pilastri in legno 4. Travi in c.a. X 5. Travi in acciaio X 6. Travi in legno 7. Pareti in c.a. 8. Murature in blocchi
Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate X 2. Solette in c.a. X 3. Solai in legno 4. Solai in acciaio-cls 5. Solai in legno-cls 6. Solai con pannelli in poliuretano e supporto metallico del tipo “Penta-Italpannelli” X
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2. MANUALE D’USO
Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnati
con X nell’elenco sopra riportato.
2.1 Travi di fondazione in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale con
superfici a contatto con il terreno o magrone di cls.
Funzione
Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
Le travi di fondazioni sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
2.2 Plinti in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo puntuale con superfici a contatto con il
terreno o magrone di cls.
Funzione
Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
I plinti sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
2.3 Platea in c.a.
Descrizione
Elemento strutturale in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale
con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls.
Funzione
Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
La platea è concepita per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
2.4 Pali in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale con superfici a contatto
con il terreno.
Funzione
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Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
I pali sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
2.5 Pareti controterra in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale con
superfici a contatto con il terreno.
Funzione
Resistenza alla spinta delle terre. Sostegno solai superiori.
Modalità d'uso corretto
Le pareti controterra in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione e
alle azioni trasmesse dal terreno. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Qualora
ispezionabili se ne deve controllare periodicamente il degrado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
2.6 Pilastri in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale.
Funzione
Sostegno delle travi e dei solai.
Modalità d'uso corretto
I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non
ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
2.7 Pilastri in acciaio
Descrizione
Elementi strutturali in acciaio da carpenteria a sviluppo lineare verticale o sub-verticale.
Funzione
Sostegno delle travi e dei solai.
Modalità d'uso corretto
I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non
ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
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2.8 Pilastri in legno
Descrizione
Elementi strutturali in legno a sviluppo lineare verticale o sub-verticale.
Funzione
Sostegno delle travi e dei solai.
Modalità d'uso corretto
I pilastri in legno sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati.
Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
2.9 Travi in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai.
Modalità d'uso corretto
Le travi in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti. Non
ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
2.10 Travi in acciaio
Descrizione
Elementi strutturali in acciaio a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai.
Modalità d'uso corretto
Le travi in acciaio sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti.
Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
2.11 Travi in legno
Descrizione
Elementi strutturali in legno a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai.
Modalità d'uso corretto
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Le travi in legno sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti.
Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
2.12 Pareti in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale.
Funzione
Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai superiori.
Modalità d'uso corretto
Le pareti in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne deve
essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale
rilievo di eventuali anomalie.
2.13 Murature in blocchi
Descrizione
Elementi strutturali in blocchi artificiali e malta a sviluppo superficiale verticale.
Funzione
Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai.
Modalità d'uso corretto
Le murature in blocchi sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne
deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale
rilievo di eventuali anomalie.
2.14 Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate
Descrizione
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di elementi in c.a. gettati in opera o semiprefabbricati, con
interposizione di blocchi di laterizio a funzione di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o sub-
orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
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2.15 Solette in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali costituiti da getti di c.a., con eventuale interposizione di blocchi di alleggerimento a
sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
2.16 Solai in legno
Descrizione
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi e tavolati in legno a sviluppo superficiale orizzontale
o sub-orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
2.17 Solai in acciaio-cls
Descrizione
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in acciaio e solette in c.a., con eventuale utilizzo di
lamiera collaborante o meno, a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
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2.18 Solai in legno-cls
Descrizione
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in legno, tavolati in legno e solette in c.a. collegate
tramite connettori metallici di tipo meccanico o iniettati con resine epossidiche, a sviluppo superficiale
orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
2.19 Solai con pannelli in poliuretano e supporto metallico
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di travi in acciaio e pannelli prefabbricati di poliuretano con
supporto metallico collegati tramite connettori metallici di tipo meccanico a sviluppo superficiale sub-
orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
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3. MANUALE DI MANUTENZIONE
Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnate
con X nell’elenco sopra riportato.
3.1 Travi di fondazione in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le travi di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
• Distacchi murari
• Lesioni in elementi direttamente connessi
• Comparsa di risalite di umidità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.2 Plinti in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I plinti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
• Distacchi murari
• Lesioni in elementi direttamente connessi
• Comparsa di risalite di umidità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
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3.3 Platee di fondazione in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le platee di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
• Distacchi murari
• Lesioni in elementi direttamente connessi
• Comparsa di risalite di umidità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.4 Pali in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I pali in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
• Distacchi murari
• Lesioni in elementi direttamente connessi
• Comparsa di risalite di umidità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.5 Pareti controterra in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le pareti controterra in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
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• Distacchi dal terreno circostante
• Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
• Distacchi
• Lesioni
• Cavillature
• Comparsa di macchie di umidità
• Difetti di verticalità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.6 Pilastri in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I pilastri in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Lesioni
• Cavillature
• Comparsa di macchie di umidità
• Difetti di verticalità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.7 Pilastri in acciaio
Livello minimo di prestazioni
I pilastri in acciaio devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
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• Ossidazione
• Sistemi di collegamento difettosi
• Difetti di verticalità
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.8 Pilastri in legno
Livello minimo di prestazioni
I pilastri in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Fessurazioni
• Lesioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Difetti di verticalità
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.9 Travi in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le travi in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Lesioni
• Cavillature
• Comparsa di macchie di umidità
Controlli
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• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.10 Travi in acciaio
Livello minimo di prestazioni
Le travi in acciaio devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Ossidazione
• Sistemi di collegamento difettosi
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.11 Travi in legno
Livello minimo di prestazioni
Le travi in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.12 Pareti in c.a.
Livello minimo di prestazioni
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Le pareti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Difetti di verticalità
• Sbandamenti fuori piano
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.13 Murature in blocchi
Livello minimo di prestazioni
Le murature in blocchi devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Difetti di verticalità
• Sbandamenti fuori piano
• Polverizzazione della malta
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
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3.14 Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate
Livello minimo di prestazioni
I solai in latero-cemento devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Sfondellamenti
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Eccessiva vibrazione
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi)
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.15 Solette in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le solette in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Eccessiva vibrazione
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.16 Solai in legno
Livello minimo di prestazioni
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I solai in legno devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Eccessiva vibrazione
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.17 Solai in acciaio-cls
Livello minimo di prestazioni
I solai in acciaio-cls devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Eccessiva vibrazione
Controlli
• Periodicità: quinquennale (non esistono riferimenti normativi )
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.18 Solai in legno-cls
Livello minimo di prestazioni
I solai in legno-cls devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Distacchi
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• Fessurazioni
• Comparsa di macchie di umidità
• Eccessiva deformazione
• Eccessiva vibrazione
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
3.19 Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico
Livello minimo di prestazioni
I solai devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle
prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
• Fessurazioni
• Ossidazione
• Sistemi di collegamento difettosi
Controlli
• Periodicità: annuale
• Esecutore: personale tecnico specializzato
• Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
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4. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Da considerare solo le prescrizioni relative agli elementi strutturali effettivamente presenti contrassegnate
con X nell’elenco sopra riportato.
4.1 Programma delle prestazioni
La vita nominale dell'opera è quella indicata nella Relazione di Calcolo, pari a 50 anni.
Strutture di fondazione
1. Travi di fondazione in c.a.
2. Plinti in c.a.
3. Platee in c.a.
4. Pali in c.a.
5. Pareti controterra in c.a.
Le strutture di fondazione dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Strutture in elevazione
1. Pilastri in c.a.
2. Pilastri in acciaio
3. Pilastri in legno
4. Travi in c.a.
5. Travi in acciaio
6. Travi in legno
7. Pareti in c.a.
8. Murature in blocchi
Le strutture in elevazione dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Strutture orizzontali
1. Solai in latero-cemento
2. Solette in c.a.
3. Solai in legno
4. Solai in acciaio-cls
5. Solai in legno-cls
6. Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico
Le strutture orizzontali dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
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4.2 Programma dei controlli
L’esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla relativa
documentazione tecnica. A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario,
indicare gli eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo
sullo stato d’opera.
Strutture di fondazione
1. Travi di fondazione in c.a.
2. Plinti in c.a.
3. Platee in c.a.
4. Pali in c.a.
5. Pareti controterra in c.a.
Controlli
1. Periodicità: almeno quinquennale. In caso di eventi eccezionali o manutenzione straordinaria
procedere al controllo.
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive.
Strutture in elevazione
1. Pilastri in c.a.
2. Pilastri in acciaio
3. Pilastri in legno
4. Travi in c.a.
5. Travi in acciaio
6. Travi in legno
7. Pareti in c.a.
8. Murature in blocchi
Controlli
1. Periodicità: almeno quinquennale per elementi in c.a., annuale per elementi in legno. In caso di
eventi eccezionali o manutenzione straordinaria procedere al controllo.
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive.
Strutture orizzontali
1. Solai in latero-cemento / lastre prefabbricate
2. Solette in c.a.
3. Solai in legno
4. Solai in acciaio-cls
Manuale d’uso e manutenzione delle strutture Edificio C4
20
5. Solai in legno-cls
6. Solai in pannelli prefabbricati di poliuretano con supporto metallico
Controlli
1. Periodicità: almeno quinquennale per elementi in c.a., annuale per elementi in legno. In caso di
eventi eccezionali o manutenzione straordinaria procedere al controllo.
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive.