Post on 14-Mar-2016
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D A T A
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A G O R A M A G A Z I N E I T A L I A
M E N S I L E S U P P L E M E N T O A L N °
P A G I N A 3 N U M E R O U N O
Umberto Calabrese
P A G I N A 4
A G O R A M A G A Z I N E I T A L I A M E N S I L E S U P P L E M E N T O A L N ° 1 5 / 0 2 / 2 0 1 3
Agorà Magazine
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Editoria
P A G I N A 9 N U M E R O U N O
·Organizzazione eventi aziendali
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·Partecipazione a fiere ed esposizioni
·Analisi e rivalutazione della strategia attuale del brand
·Ideazione e realizzazione di campagne pubblicitarie above and
below the line
·Applicazioni di e-marketing and community building
Organizzazione conferenze stampa
Redazione e diffusione di comunicati stampa
Rassegna stampa costantemente aggiornata
Gestione relazione con i giornalisti
Didascalia
dell'imma-
gine o del-
la fotogra-
fia
Ufficio Stampa
Eventi—Marketing
Didascalia dell'immagine o
della fotografia
·Content
management
Copywriting
Redazionali e
interviste
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T I T O L O N O T I Z I A R I O
La Puglia è i suoi colori
MARTINA FRANCA Servizio di Umberto Calabrese e Roberto De Giorgi
Una cittadina della Murgia
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Elegante cittadina della provincia di Taranto, situata a 431 m. di altezza
sul livello del mare, adagiata su una delle ultime colline meridionali del-
la Murgia sud-orientale, Martina Franca domina dall’alto l'incantevo-
le Valle d’Itria, splendida distesa verde biancheggiante di trulli.
La maggiore attrattiva della città è senza dubbio costituita dal caratteri-
stico centro storico, splendido esempio di arte barocca, con le sue stra-
dine, i suoi bianchi vicoli, i palazzi baronali e le barocche chiese. Gode
di un ricco paesaggio punteggiato dai famosi trulli, le antiche
"casedde" in dialetto pugliese e dalle tipiche costruzioni delle masse-
rie, che rappresentano una preziosa testimonianza dell'archeologia in-
dustriale. Decisamente suggestivo e molto caratteristico, il centro sto-
rico di Martina
Franca, dalla
singolare bellez-
za artistica, si
presenta agli
occhi del visita-
tore in uno sce-
nografico dedalo
di viuzze, bian-
che casette e
incantevoli stra-
dine che trova
la sua massima
espressione nel
complesso della
Lama e ove ser-
peggia la splendida arte barocca e sulle quali si ergono pregevoli palaz-
zi barocchi, dalle stupende balconate in ferro battuto, deliziose ed anti-
che chiese e caratteristici slarghi, detti 'nghiostre, sulle cui pareti spes-
so si possono ammirare delle edicole votive, raffiguranti immagini sa-
cre.
piena di fascino
Il Palazzo dell'U-
niversità (in pas-
sato sede del Par-
lamento locale) fu
realizzato nel 1478
di Re Ferdinando
d'Aragona.
E' situato in Piaz-
za Plebiscito ed
offre una pregevo-
lissima facciata
impreziosita dalla
contigua Torre Ci-
Arrivati a Piazza Ro-ma si erge maestoso
il Palazzo Ducale, se-de del Municipio e del Museo delle Pianelle, la cui costruzione eb-
be inizio nella secon-da metà del XVII se-colo, per volontà di
Petracone V Caraccio-lo che volle rimaneg-giare l'antico castello
degli Orsini, risalente alla fine del XIV seco-lo.
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T I T O L O N O T I Z I A R I O
La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia
centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Ta-
ranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale
dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depres-
sione carsica che si estende tra gli abitati di Locoroton-
do, Cisternino e Martina Franca.
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La Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia
centrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Ta-
ranto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale
dell'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depres-
sione carsica che si estende tra gli abitati di Locoroton-
do, Cisternino e Martina Franca.
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“Per at tirare l' at tenzi one de l let to re, i nserir e qui un richi amo o u na f rase tra tta da l tes to.”
Didascalia dell'im-
magine o della foto-
grafia
Titolo bra no i ntern o
Titolo bra no i ntern o
Titolo bra no i ntern o
Questo brano può contenere
150-200 parole.
L'utilizzo di un notiziario co-
me strumento promozionale
consente di riutilizzare il con-
tenuto di altro materiale, ad
esempio comunicati stampa,
studi specifici e rapporti.
Nonostante lo scopo princi-
pale di un notiziario sia quello
di vendere un prodotto o un
servizio, un notiziario di suc-
cesso deve innanzitutto inte-
ressare i lettori.
È consigliabile scrivere articoli
brevi oppure includere un
programma degli eventi o
un'offerta speciale per un
nuovo prodotto.
È inoltre possibile ricercare
articoli specifici oppure trova-
re articoli di “supporto” nel
World Wide Web.
In Microsoft Publisher è infatti
possibile convertire un noti-
ziario in una pubblicazione per
il Web. In questo modo, al
termine della creazione del
notiziario, sarà sufficiente
convertirlo in un sito Web e
pubblicarlo.
si desidera trasmettere. Evita-
re immagini che risultino fuori
contesto.
In Microsoft Publisher sono
disponibili migliaia di immagini
ClipArt, nonché numerosi
strumenti che consentono di
disegnare forme e simboli.
Dopo aver scelto l'immagine
corretta, posizionarla accanto
all'articolo e inserire una dida-
Questo brano può contenere
75-125 parole.
La selezione di immagini ed
elementi grafici è un passaggio
importante in quanto questi
elementi consentono di ag-
giungere impatto alla pubblica-
zione.
Analizzare l'articolo e valutare
se le immagini inserite sono
coerenti con il messaggio che
scalia.
inserire commenti sull'intro-
duzione di nuove procedure o
informazioni sul fatturato.
In alcuni notiziari è presente
una colonna che viene aggior-
nata in ogni numero, ad esem-
pio per consigli, recensioni di
libri, lettere dei lettori o un
editoriale, oppure per la pre-
sentazione di nuovi dipendenti
o nuovi clienti.
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Gli articoli di un notiziario
possono essere di qualsiasi
tipo, ad esempio articoli sulle
nuove tecnologie.
È inoltre possibile descrivere
tendenze economico-
finanziarie o previsioni che
possono risultare utili ai letto-
ri.
Se il notiziario viene distribui-
to internamente, è possibile
Didascalia
dell'imma-
gine o della
fotografia
T I T O L O N O T I Z I A R I O
La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed
esclusive abitazioni in pietra a forma di cono ed è caratte-
rizzata dalla presenza di grotte carsiche tra cui le celebri
Grotte di Castellana. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal
culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια cioè che
indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
(Wikipedia)
Titolo bra no i ntern o
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Questo brano può contenere 150-
200 parole.
L'utilizzo di un notiziario come
strumento promozionale consente
di riutilizzare il contenuto di altro
materiale, ad esempio comunicati
stampa, studi specifici e rapporti.
Nonostante lo scopo principale di
un notiziario sia quello di vendere
un prodotto o un servizio, un
notiziario di successo deve innan-
zitutto interessare i lettori.
È consigliabile scrivere articoli
brevi oppure includere un pro-
gramma degli eventi o un'offerta
speciale per un nuovo prodotto.
È inoltre possibile ricercare artico-
li specifici oppure trovare articoli
di “supporto” nel World Wide
Web.
In Microsoft Publisher è infatti
possibile convertire un notiziario
in una pubblicazione per il Web. In
questo modo, al termine della
creazione del notiziario, sarà suffi-
ciente convertirlo in un sito Web
e pubblicarlo.
In Microsoft Publisher sono dispo-
nibili migliaia di immagini ClipArt,
nonché numerosi strumenti che
consentono di disegnare forme e
simboli.
Dopo aver scelto l'immagine cor-
retta, posizionarla accanto all'arti-
colo e inserire una didascalia.
Questo brano può contenere 75-
125 parole.
La selezione di immagini ed ele-
menti grafici è un passaggio impor-
tante in quanto questi elementi
consentono di aggiungere impatto
alla pubblicazione.
Analizzare l'articolo e valutare se
le immagini inserite sono coerenti
con il messaggio che si desidera
trasmettere. Evitare immagini che
risultino fuori contesto.
commenti sull'introduzione di
nuove procedure o informazioni
sul fatturato.
In alcuni notiziari è presente una
colonna che viene aggiornata in
ogni numero, ad esempio per
consigli, recensioni di libri, lettere
dei lettori o un editoriale, oppure
per la presentazione di nuovi di-
pendenti o nuovi clienti.
Questo brano può contenere 100-
150 parole.
Gli articoli di un notiziario posso-
no essere di qualsiasi tipo, ad e-
sempio articoli sulle nuove tecno-
logie.
È inoltre possibile descrivere ten-
denze economico-finanziarie o
previsioni che possono risultare
utili ai lettori.
Se il notiziario viene distribuito
internamente, è possibile inserire
Didascalia
dell'imma-
gine o del-
la fotogra-
fia
Titolo bra no i ntern o
Titolo bra no i ntern o
Didascalia dell'immagine o
della fotografia
“Per at tirare l' at tenzi one de l let to re, i nserir e qui un richi amo o u na f rase tra tta da l tes to.”
La principale peculiarità della valle sono i trulli, tipiche ed
esclusive abitazioni in pietra a forma di cono ed è caratte-
rizzata dalla presenza di grotte carsiche tra cui le celebri
Grotte di Castellana. Il toponimo "Itria" sembra derivare dal
culto della Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια cioè che
indica la via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.
(Wikipedia)
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Frequentatissima piazza della cit-tà, localmente denominata in pu-gliese "u stradòn" e anticamente Piazza del Mercato, Piazza XX Set-tembre, realizzata alla fine dell'800 per volere del sindaco Fi-ghera, si stende dinanzi al mirabile Arco di Santo Stefano e si affaccia sulla caratteristica Villa Comunale.
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Il poeta martinese
Giovanni Nardelli
ha declamato i
versi della poesia
in vernacolo “u
bocconott”; che è
il famoso pastic-
ciato di questo lo-
cale che lo fa an-
cora con la vec-
chia ricetta, quello
che viene anche
chiamato sporca
muso
Il Caffè Tripoli nel 2011 hanno festeggiato i 100 anni
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Il Caffè Tripoli nel 2011 hanno festeggiato i 100 anni
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vicoli, archi, vicoli...
vicoli, archi, vicoli...
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Il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca è nato nel 1975 su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili capeggia-ti da Alessandro Caroli, primo presiden-te del Festival, con il determinante suppor-to di Franco Punzi, allora Sindaco di Martina Franca, e di Paolo Grassi, all'e-poca sovrintendente del Teatro alla Scala. Il Festival ha contribuito all’affermazione di artisti che avrebbero scritto la storia dell’interpretazione quali Mariella Devia, Martine Dupuy, Paolo Coni, Daniela Dessì, Patrizia Ciofi, Fabio Luisi, Re-nato Palumbo, per citarne solo alcuni. Dal 1975 sono state oltre cento le opere pre-sentate al Festival della Valle d’Itria. Tra l’altro va ricordato che, nel corso della sua attività, il Festival ha ottenuto per ben cin-que volte l’ambito riconoscimento del Premio Abbiati da parte dell'Associazio-ne nazionale dei critici musicali italiani; è i-noltre membro di associazioni importanti, tra cui l’EFA [European Festivals Associa-tion], il CIDIM [Comitato Nazionale Italia-no Musica] e Italiafestival, di cui è socio fondatore.
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Un edificio che è il risultato di combinazioni fra l'arte di deriva-
zione salentina e la produzione di opere di maestri locali. L'in-gresso è segnato da un arco con bassorilievi nella trabeazione.
Nelle stanze, affrescate da Do-menico Carella, sono raffigurate scene bibliche, mitologiche e vi-
ta di corte.
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Il simbolo della città fu ideato da Filippo I d'Angiò nel Trecen-
to quando riconobbe istituzionalmente la città di Martina
Franca. Lo stemma raffigura un cavallo bianco senza briglie
che trotterella liberamente in quanto simbolo della demaniali-
tà perpetua riconosciuta dal Principe. In altro, sullo sfondo
azzurro, campeggiano tre gigli francesi che ricordano l'origine
francese della città e la corona turrificata simbolo della costi-
tuzione ufficiale della città.
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Il simbolo della città fu ideato da Filippo I d'Angiò nel Trecen-
to quando riconobbe istituzionalmente la città di Martina
Franca. Lo stemma raffigura un cavallo bianco senza briglie
che trotterella liberamente in quanto simbolo della demaniali-
tà perpetua riconosciuta dal Principe. In altro, sullo sfondo
azzurro, campeggiano tre gigli francesi che ricordano l'origine
francese della città e la corona turrificata simbolo della costi-
tuzione ufficiale della città.
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Ebbene sì, anche nel mio blog non può mancare la
purea di fave...E' un piatto tipico della bellissima Pu-
glia, la mia amata Puglia e di ricettine sul purè ce ne
sono tante.
Quella che io vi posto è molto semplice, perché amo il
sapore delle fave e non voglio che venga alterato da
altri ingredienti. Ma è il mio gusto...
Non perdo altro tempo e...ecco qui la ricettina!
INGREDIENTI
500 gr di fave secche
2 patate
uno scalogno
500 gr di foglie di bieta
200 gr di pancetta dolce
sale q.b.
olio q.b.
PREPARAZIONE
Sciacquate le fave e mettetele in ammollo. In molti
consigliano di tenerle tutta la notte, o almeno 12 o-
re...Io le tengo due ore in acqua calda e le cucino re-
golarmente.
Trascorso il tempo di ammollo (che siano 2 ore o 12)
mettetele in un tegame con le due patate tagliate a
tocchetti. Sarebbe preferibile un tegame di coccio, o
cmq un tegame alto...
Coprite di acqua e portate a bollore a fiamma bassa.
Appena bolle, togliete la schiuma in superficie con un
mestolo. Se in questa operazione avete portato via
anche molta acqua, aggiungetene altra, ricoprite le
fave. Portate a bollore, a fiamma dolce. Mescolate o-
gni tanto per evitare che si attacchino al fondo del te-
game. Le fave dovranno cuocere lentamente fino a
sciogliersi. Nel caso in cui, durante la cottura le trovate
troppo secche, aggiungete un mestolo di acqua.
Nel frattempo in un tegame, tagliate sottilmente la ci-
polla, e aggiungete la pancetta. Io non metto olio, per-
Dopo circa 10 minuti aggiungo la bieta. Faccio cuocere e nel caso serva aggiungo un cucchiaio di olio o un pochino d'acqua. Fac-cio evaporare bene l'acqua della verdura, aggiungo sale e metto da parte. Torniamo alle fave....dopo circa un'oretta, vedrete che si saranno sciolte per bene. Prima di servirle, le passo col mixer o con un frullatore ad immersione, per amalgamarle meglio e ren-derle più cremose. Sono pronte....Potete metterle nello stesso piatto in cui servirete la verdura o in una coppetta separata...L'importante è che le ser-viate aggiungendo un filo d'olio extravergine e decorate come più vi piace. Non resta che augurarvi....BUON APPETITOOOOO! Tratto da http://ipasticcidimanu.blogspot.it/
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http://
ipasticcidima-
nu.blogspot.it/2012_03_01_archiv
e.html
Dopo circa 10 minuti aggiungo la bieta. Faccio cuocere e nel caso serva aggiungo un cucchiaio di olio o un pochino d'acqua. Fac-cio evaporare bene l'acqua della verdura, aggiungo sale e metto da parte. Torniamo alle fave....dopo circa un'oretta, vedrete che si saranno sciolte per bene. Prima di servirle, le passo col mixer o con un frullatore ad immersione, per amalgamarle meglio e ren-derle più cremose. Sono pronte....Potete metterle nello stesso piatto in cui servirete la verdura o in una coppetta separata...L'importante è che le ser-viate aggiungendo un filo d'olio extravergine e decorate come più vi piace. Non resta che augurarvi....BUON APPETITOOOOO! Tratto da http://ipasticcidimanu.blogspot.it/
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