Post on 02-May-2015
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MEDIAMENTE SCUOLA
D O TT. S S A R O S S E L L A PA G N O TTAP E D A G O G I S TA M E D I AT O R E FA M I L I A R E E S O C I A L E
La scuola è una delle più importanti agenzie di
socializzazione , luogo di crescita e di formazione per la personalità
dei singoli individui.
Se dovessi descrivere , attraverso una metafora , la complessità dei rapporti, all’interno della scuola,
la paragonerei alla TELA DEL RAGNO.
Tela del ragno, in quanto le dinamiche relazionali , i vissuti, le emozioni, le soggettività che s’incontrano, sono molteplici e s’ intersecano l’una con l’altra.
Lo scenario scolastico è caratterizzato da episodi sempre più frequenti d’intolleranza, prepotenza e
bullismo.Luogo di comportamenti conflittuali caratterizzati da prevaricazione, esclusione e violenza psicologica tra allievi e allievi, docenti a allievi, docenti e docenti ,
come pure tra allievi,docenti e genitori.
Una situazione conflittuale, oltre a demotivare gli alunni e a rallentare l’impegno allo studio, è una delle cause della dispersione scolastica. È compito primario e fondamentale della scuola impegnarsi nel fronteggiare questi continui e allarmanti segnali.
Un itinerario auspicabile sarebbe quello di attivare un processo di recupero delle risorse relazionali, in grado di far incrociare i curricoli didattici tradizionali con strumenti di formazione innovativi, promotori sia di valori civili che di beni solidali.
I l mediatore scolast ico, come terzo neutrale , mira a r istabi l ire i l d ia logo tra le
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Il mediatore scolastico facilita nelle persone in conflitto, la comprensione delle proprie e delle altrui emozioni, stabilendo un clima di fiducia e offrendo una visione alternativa del conflitto
PROGET TO MEDIAMENTE SCUOLA
La mediazione scolastica mira a proprio alla creazione di uno spazio per la gestione dei conflitti nell’intento di ridefinire i rapporti
tra gli attori della comunità educativa, partendo dalla comprensione reciproca di
bisogni e interessi.
Obiettivi generali del progetto
Promuovere lo sviluppo di abilità empatiche;Maggiore rispetto reciproco;Rispetto degli altri;Promuovere una serena convivenza sociale ed
individuale;Affrontare e risolvere i conflitti in modo
positivo
Le tecniche usate in mediazione
L’empatia;Espressione delle emozioni, dei sentimenti;Ascolto attivo;Assertività;Comunicazione verbale e non verbale
La mediazione scolastica
Crea a scuola un ambiente più rilassato e produttivo;
Contribuisce a sviluppare interesse e rispetto per l’altro;
Aiuta a riconoscere e a valorizzare i sentimenti , gli interessi, le necessità , i valori propri e degli altri;
Aumenta lo sviluppo di attitudini cooperative;Aumenta la capacità di risoluzione non violenta dei
conflitti;Contribuisce a sviluppare le capacità di dialogo e a
migliorare le competenze comunicative, soprattutto l’ascolto
La cultura della mediazione spoglia il conflitto
di quelle valenze negative che comunemente gli sono attribuite, per ridefinirlo come una
risorsa per la crescita dell’individuo. Diffondere la pratica della mediazione nelle
scuole quindi significherebbe usare il conflitto come educazione alla crescita, come
una singolare opportunità formativa.
PROTOCOLLO OPERATIVO
Destinatari del progetto (scuole del I ciclo)
Dirigenti scolasticiInsegnantiAlunniPersonale ATAConsulenti esterniFamiglie degli alunni
Articolazione del percorso
Conferenza di servizio secondo calendario allegato: in tale momento viene presentata l’iniziativa e consegnate le schede di adesione
Incontri informativiApertura di sportelli di mediazione presso gli
istituti scolasticiRealizzazione di percorsi formativi
Personale impegnato nel progetto
8 mediatori specializzati nella gestione del conflitto
1 psicologo1 pedagogistaIl personale è coordinato dalla responsabile
dell’Associazione Giustizia Mite.
Organizzazione dei percorsi
Presso gli istituti scolastici individuati, per l’apertura degli sportelli di mediazione,
l’Associazione Giustizia Mite in collaborazione con la dott.ssa Rossella Pagnotta, Responsabile del progetto,
svolgeranno l’attività come segue:
Prima fase
Attuazione di un percorso formativo rivolto a tutto il personale scolastico ed extra, strutturato in due
incontri così articolati: Primo incontro: saper riconoscere il conflitto, saper
valutare le conseguenze di un conflitto, saper superare il conflitto, sviluppare la capacità di riconoscere e denominare le emozioni, sviluppare la capacità di ascoltare, sviluppare l'empatia e la capacità di assumere il punto di vista altrui
Secondo incontro: il mediatore, la mediazione e le sue tecniche, la mediazione e l’applicazione delle tecniche
Seconda fase
La seconda fase, prevede l’apertura dello sportello di ascolto, che sarà gestito dal personale addetto, in collaborazione con il Dirigente della Scuola ospitante, secondo gli accordi da definirsi di volta in volta.
Metodologia operativa
Il personale coinvolto nel progetto opererà nella sede della Scuola aderente, in un ambiente riservato e accogliente. Sarà effettuato un calendario mensile con la programmazione degli interventi: 3 ore settimanali (9:00 – 12:00), di mattina durante l’orario scolastico.
Il coordinatore avrà il compito di coordinare l’intero gruppo operativo, definire il calendario di intervento secondo gli accordi e le esigenze della Scuola, compatibilmente con gli impegni richiesti dagli incarichi ricoperti dagli stessi.
La segreteria dell’Associazione Giustizia Mite sarà punto di riferimento per qualsiasi richiesta e responsabile della conservazione della documentazione prodotta in fase di attuazione del progetto e sarà responsabile dell’archiviazione. Il personale addetto relazionerà periodicamente sugli sviluppi delle attività svolte, sugli interventi in essere e sugli esiti.
Verifiche e controlli
L’Associazione Giustizia Mite, in sinergia con gli altri partner coinvolti nell’accordo, svolgerà azioni di
controllo, di verifica e di monitoraggio del progetto.
Nello specifico monitorerà:La modalità organizzativaIl numero di utenti coinvoltiIl numero di interventi svoltiGli esiti degli interventiIl raggiungimento degli obiettivi previsti nel
progetto
Ai fini del miglioramento dell’efficacia e dell’operatività del progetto, si prevede anche la possibilità di attuare tavoli di benchmarking in
presenza: incontri dedicati al confronto e al dialogo, sulle procedure attuate, sugli esiti e sui possibili miglioramenti da apportare, per il pieno
soddisfacimento delle aspettative e delle esigenze dell’utenza coinvolta.
Si prevede altresì, come modalità di confronto e di scambio di buone prassi sia con le scuole della rete
campana che con quelle di Vercelli, un’area riservata del sito www.qualitascuola.com.