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Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO DEL 16 DICEMBRE 2010,
“Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità,
della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel
percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”.
MONITORAGGIO AL 31 DICEMBRE 2014
Novembre 2015
Sommario
Introduzione ......................................................................................................................................... 3
REGIONE PIEMONTE ....................................................................................................................... 6
REGIONE VALLE D’AOSTA ......................................................................................................... 12
REGIONE LOMBARDIA ................................................................................................................. 16
P. A. BOLZANO ............................................................................................................................... 25
P.A. TRENTO .................................................................................................................................... 30
REGIONE VENETO ......................................................................................................................... 35
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA ........................................................................................... 42
REGIONE LIGURIA ......................................................................................................................... 47
REGIONE EMILIA ROMAGNA ..................................................................................................... 52
REGIONE TOSCANA ...................................................................................................................... 58
REGIONE UMBRIA ......................................................................................................................... 64
REGIONE MARCHE ........................................................................................................................ 69
REGIONE LAZIO ............................................................................................................................. 74
REGIONE ABRUZZO ...................................................................................................................... 80
REGIONE MOLISE .......................................................................................................................... 85
REGIONE CAMPANIA .................................................................................................................... 89
REGIONE PUGLIA .......................................................................................................................... 97
REGIONE BASILICATA ............................................................................................................... 104
REGIONE CALABRIA ................................................................................................................... 108
REGIONE SICILIANA ................................................................................................................... 113
REGIONE SARDEGNA ................................................................................................................. 121
Allegato 1: SPECIFICA DEI DATI DELLA FONTE CEDAP ANNI 2013 E 2014. ..................... 127
Allegato 2: CLASSIFICAZIONE DI ROBSON ............................................................................. 128
Allegato 3: CARTA DEI SERVIZI DEL PERCORSO NASCITA ................................................ 129
Allegato 4: FACSIMILE REPORT DI MONITORAGGIO: .......................................................... 132
Introduzione
Il presente documento riporta il risultato del monitoraggio al 31 dicembre 2014 sull’attuazione, da
parte delle Regioni e Province Autonome, delle azioni previste nell’Accordo del 16 dicembre 2010,
sottoscritto in Conferenza Unificata Stato-Regioni e Stato-Citta' ed Autonomie Locali, per la
promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi
assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo.
Il monitoraggio è stato condotto dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base del report
debitamente compilato da ogni Regione e Provincia Autonoma in merito alle azioni realizzate al 31
dicembre 2014 (vedi facsimile report in allegato 4) e dei dati della fonte informativa Cedap, per gli
anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,
del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi specifica dati in allegato
1). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione o Provincia Autonoma.
Nello specifico il monitoraggio è stato articolato nei seguenti punti riferiti alle relative azioni
previste dal citato Accordo:
1) PUNTI NASCITA (PN): Le misure di politica sanitaria e di accreditamento prevedevano la
razionalizzazione/riduzione progressiva dei punti nascita con numero di parti inferiore a
1000/anno, prevedendo l'abbinamento per pari complessita' di attivita' delle UU.O.O.
ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche, riconducendo a due i
precedenti tre livelli assistenziali. Come primo step è stata prevista la chiusura dei PN con
un numero di parti inferiore ai 500/anno. Confrontando le dichiarazioni delle singole
Regioni e Province Autonome sulle azioni intraprese e i dati del flusso Cedap 2014 e 2013
sono state evidenziate alcune situazioni che richiedono chiarimenti o ulteriori interventi
2) GUARDIA ATTIVA H24: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3) INCIDENZA TAGLI CESAREI; come raccomandato da un recente statement dell’OMS,
nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha
approvato di adottare la classificazione di Robson (vedi allegato 2) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
E’ stato pertanto riportato, sulla base delle elaborazioni del Cedap 2013 per singole classi di
Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale nonchè la percentuale di cesarei
registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il confronto con il valore
nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale. Inoltre è stata
dettagliata, a livello di singolo PN, la percentuale di tagli cesarei evidenziando i valori
superiori alla media regionale e nazionale, per facilitare l’identificazione delle priorità su cui
lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di
miglioramento della pratica clinica.
4) STAM/STEN: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010 prevede l’attivazione,
completamento e messa a regime del sistema di trasposto assistito materno (STAM) e
neonatale d'urgenza (STEN);
5) CARTA DEI SERVIZI: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010 prevede di sviluppare,
nell'ambito delle Aziende sanitarie in cui e' attivo un punto nascita, una Carta dei servizi
specifica per il percorso nascita, in cui, in conformita' ai principi di qualita', sicurezza e
appropriatezza siano contenute indicazioni riguardanti almeno:
informazioni generali sulla operativita' dei servizi;
informazioni relative alle modalita' assistenziali dell'intero percorso nascita;
informazioni sulle modalita' per favorire l'umanizzazione del percorso nascita;
informazioni sulla rete sanitaria ospedaliera-territoriale e sociale per il rientro a
domicilio della madre e del neonato atta a favorire le dimissioni protette, il
sostegno dell'allattamento al seno ed il supporto psicologico.
Al riguardo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha sviluppato un documento di indirizzo
(vedi allegato 3).
6) INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE secondo l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-
2010 è necessario:
garantire la presa in carico, la continuita' assistenziale, l'umanizzazione della nascita
attraverso l'integrazione dei servizi tra territorio ed ospedale e la realizzazione di
reti dedicate al tema materno-infantile sulla base della programmazione regionale;
prevedere percorsi assistenziali differenziati favorendo la gestione delle gravidanze
fisiologiche presso i consultori;
assicurare l'utilizzo di una cartella gravidanza-parto-puerperio integrata territorio-
ospedale;
promuovere l'adozione di strumenti di collegamento e comunicazione tra le diverse
strutture ospedaliere e territoriali;
garantire la diffusione di corsi di accompagnamento alla nascita sul territorio in
collaborazione con i punti nascita;
favorire dimissioni protette delle puerpere e dei neonati promuovendo il ritorno al
territorio (consultorio familiare e pediatra di libera scelta).
7) IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA
analisi del contesto assistenziale a livello regionale e locale e studio della variabilità
come indicatori di appropriatezza;
identificazione delle criticità e delle barriere al cambiamento a livello di singolo
punto nascita e sua interfaccia con il territorio;
promozione della continuità assistenziale e della integrazione con l'assistenza
territoriale;
promozione del ruolo dei vari professionisti nel percorso nascita, sia del ginecologo
che dell'ostetrica, anche tramite l’individuazione dei percorsi per l’assistenza alla
gravidanza a rischio e per quella fisiologica;
sviluppo di percorsi clinico-assistenziali aziendali, sulla base delle linee di indirizzo
per la promozione dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso
nascita e per la riduzione del taglio cesareo;
8) ELABORAZIONE, DIFFUSIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI RACCOMANDAZIONI
E STRUMENTI PER LA SICUREZZA DEL PN
aggiornamento, implementazione e diffusione della Raccomandazione del Ministero
della Salute per la prevenzione della mortalità materna;
definizione della Raccomandazione per la prevenzione della mortalità neonatale;
promozione dell’adesione a sistemi di monitoraggio di eventi sentinella/eventi
avversi/near miss e relativi audit.
9) PROCEDURE DI CONTROLLO DEL DOLORE NEL CORSO DEL TRAVAGLIO E DEL
PARTO
promozione di procedure assistenziali, farmacologiche e non per il controllo del
dolore in corso di travaglio-parto;
definizione di protocolli diagnostico terapeutici condivisi per la partoanalgesia,
dando assicurazione della erogabilità di tale prestazione con disponibilità/presenza di
anestesista sulla base dei volumi di attività del punto nascita.
10) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
rendere prioritari, nell’ambito delle attività di formazione continua ECM aziendale e
regionale, percorsi di formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali
coinvolte nel percorso nascita, con modalità integrate, come previsto al punto 5)
relativo al programma di implementazione delle Linee Guida;
promuovere l’audit clinico quale strumento di valutazione della qualità dei servizi e
delle cure erogate;
attivare sistemi per la verifica ed adeguamento dei livelli formativi teorico-pratici
delle scuole di specializzazione in ginecologia ed ostetricia, nonché in
pediatria/neonatologia e del corso di laurea in ostetricia, in linea ed in coerenza con
gli standard assistenziali, in raccordo con il MIUR;
promuovere una effettiva integrazione della funzione universitaria di didattica con gli
ospedali di insegnamento;
promuovere il coinvolgimento delle società scientifiche nella formazione continua
dei professionisti sanitari;
prevedere attività formativa in tema di metodiche farmacologiche e non di controllo
del dolore, con carattere di multidisciplinarietà;
promuovere un percorso strutturato per l’inserimento dei professionisti nuovi assunti,
confacente alle caratteristiche dei livelli assistenziali garantiti.
Di seguito vengono riportati i documenti di analisi delle singole Regioni e Province Autonome già
trasmessi ai referenti del Comitato Percorso Nascita regionale.
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 6
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE PIEMONTE
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Piemonte in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 29 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 29, di cui due (nn. 13 e 16) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 3 PN
sono stati chiusi prima del 2014. Nel 2014 non risultano parti nell’ “OSPEDALE SAN LORENZO”
di Carmagnola (Codice: 01000403), nell’ “OSPEDALE SS:ANTONIO E MARGHERITA
TORTONA” di Tortona (Codice: 01002603), nell’ “OSPEDALE SANTO SPIRITO BRA” di Bra
(Codice: 01012002), rilevati nel flusso Cedap 2013 e indicati nella Tabella 3 con i nn. 30,31 e 32.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Piemonte
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 01000300 Ospedale Maria Vittoria 1000+ 1.529
2 01000401 Ospedale Maggiore 500-999 752
3 01000402 Ospedale Santa Croce 1000+ 1.218 (continua)
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 7
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
4
01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal 27/8/2014 (data sentenza del Consiglio di Stato n. 00682).
5 01000502 Stabilimento Osp. Castelli Verbania 0-499 446
6 01000600 Istituto S.S. Trinità - Borgomanero 1000+ 1.007
7 01000700 Ospedale Martini 500-999 877
8 01000801 Presidio Osp. Cardinal G. Massaia 1000+ 1.546
9 01000901 Ospedale Sant'Andrea 500-999 606
10 01000902 Ospedale Ss. Pietro E Paolo
Borgosesia 0-499 498 In fase di valutazione.
11 01001700 Ospedale Civico Chivasso 1000+ 1.115
12 01001901 Presidio Osped. Riunito Sede di Cirie' 500-999 987
13 01002302 Ospedale Civile Di Cuorgne' 500-999 632 Chiuso nel 2014
14 01002601 Ospedale Santo Spirito Casale M. 0-499 431
15 01002604 Ospedale San Giacomo Novi 500-999 705
16 01002605 Ospedale Civile Acqui 0-499 131 Chiuso nel 2014
17 01003001 Ospedale Civile "E. Agnelli" 500-999 524
19 01003200 Ospedale Degli Infermi Ponderano 500-999 70 Struttura aperta dal 28/11/2014
20 01007901 Ospedale Degli Infermi Rivoli 1000+ 1.250
21 01007904 Ospedale Civile Di Susa 0-499 132 La del. n. 1-600 del 19.11.14 ha comportato una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera per cui il PN è da ritenersi superato. In fase di valutazione.
18 01008500 Osp. degli Infermi Di Biella 500-999 776
22 01012001 Ospedale San Lazzaro - Alba 500-999 987
23 01012401 Ospedale Di Mondovi' Cn1 500-999 629
24 01012601 Osp. Maggiore Ss. Annunziata
Savigliano 1000+ 1.353
25 01090501 Osp. Maggiore Della Carita' 1000+ 1.907
26 01090600 Az. Ospedal. S. Croce e Carle 1000+ 1.862
27 01090701 Osp.Civile Ss. Antonio E Biagio 1000+ 1.363
28 01090800 Ospedale Mauriziano Umberto I –
Torino 1000+ 1.237
29 01090906 Osp. Ostetr. Ginecolog. Sant'Anna 1000+ 7.193 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 5 PN con un volume di parti annuo inferiore ai
500 parti, di cui due (nn. 10 e 21) sono in fase di valutazione. Si ricorda che è necessario specificare
se, per i rimanenti PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di
ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui
all’allegato 1b del citato Accordo.
Dal Cedap risulta, inoltre, che nel corso dell'anno 2014 la Regione Piemonte ha comunicato la
chiusura dell'Ospedale degli Infermi di Biella (cod. struttura 01008500), e che i reparti di tale
struttura sono stati trasferiti nel nuovo ospedale a gestione diretta Ospedale degli Infermi di
Ponderano (cod. 01003200). Nell'analisi dei PN per classi di parti, i parti avvenuti nell'ospedale del
Comune di Biella e quelli avvenuti nell'ospedale del Comune di Ponderano, sono stati ricondotti
all'unica struttura di Ponderano. Di questo, però, il report regionale non fa menzione.
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 8
Relativamente alla mancanza di parti da fonte CEDAP per l’anno 2014 nelle strutture “OSPEDALE
SAN LORENZO” di Carmagnola (Codice: 01000403), “OSPEDALE SS:ANTONIO E
MARGHERITA TORTONA” di Tortona (Codice: 01002603), “OSPEDALE SANTO SPIRITO
BRA” di Bra (Codice: 01012002), dato che le predette strutture risultano attive nel 2014, si chiede
di segnalare i provvedimenti presi, quali, ad es. la chiusura del punto nascita e/o il trasferimento dei
reparti.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 26 PN.
Pediatra/neonatologo Garantita in 24 PN.
Anestesista Garantita in tutti i PN.
Ostetrica Garantita in tutti i PN.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: La guardia attiva deve essere attivata in tutti i PN. Si ricorda che l’Accordo
Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica
come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 9
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Piemonte per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Piemonte anno 2013
n° parti
8.553 4.893 1.418 7.992 2.191 546 3.268 940 490 427 213 2.061 92 33.084
% parti
25,9% 14,8% 4,3% 24,2% 6,6% 1,7% 9,9% 2,8% 1,5% 1,3% 0,6% 6,2% 0,3%
% TC 10,2% 23,8% 100,0% 2,1% 6,5% 100,0% 81,6% 96,8% 94,5% 80,8% 64,3% 43,6%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Piemonte e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 01000300 Torino 1.401 4,8 17,4 100,0 2,7 5,8 100,0 74,3 97,4 90,0 71,4 37,5 33,8
2 01000401 Chieri 693 11,8 25,5 100,0 3,8 10,6 100,0 95,6 100,0 100,0 100,0 50,0 25,0
3 01000402
Moncalieri 1.280 6,6 16,3 100,0 0,0 1,8 100,0 60,2 93,8 94,4 63,6 87,5 28,6
4 01000501
Domodossola 226 32,4 52,4 100,0 4,3 18,2 100,0 90,9 66,7 100,0 50,0 25,0
5 01000502
Verbania 437 15,4 26,5 100,0 7,1 8,3 100,0 100,0 100,0 100,0 83,3 31,6
6 01000600
Borgomanero 1.048 8,9 24,6 100,0 1,1 7,9 100,0 83,5 100,0 92,9 72,7 100,0 40,4
7 01000700 Torino 976 9,5 32,7 100,0 0,7 6,3 100,0 89,9 100,0 100,0 80,0 100,0 33,3
8 01000801 Asti 1.547 9,6 28,1 100,0 3,8 18,8 100,0 93,2 100,0 95,7 96,0 85,7 43,3
9 01000901 Vercelli 611 13,4 32,9 100,0 1,9 11,1 100,0 82,0 92,9 100,0 100,0 50,0 42,9
(continua)
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 10
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
10 01000902
Borgosesia 548 17,5 50,9 100,0 1,5 9,1 100,0 85,5 91,7 100,0 100,0 92,3 35,7
11 01001700
Chivasso 1.099 8,7 22,7 100,0 3,7 1,0 100,0 86,9 96,2 90,0 100,0 80,0 34,8
12 01001901 Ciriè 1.014 5,6 20,5 100,0 1,7 5,3 100,0 78,6 96,2 100,0 100,0 20,0 20,0
13 01002302
Cuorgnè 663 15,2 33,8 100,0 1,8 12,5 100,0 100,0 94,4 100,0 100,0 50,0 27,8
14 01002601
Casale Monferrato 473 11,9 42,0 100,0 2,5 8,8 100,0 81,1 91,7 100,0 60,0 100,0 15,8
15 01002604
Novi Ligure 632 17,4 34,9 100,0 6,8 10,5 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 83,3 45,8
16 01002605
Acqui Terme 314 11,1 45,2 100,0 1,1 10,5 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 45,0
17 01003001
Pinerolo 586 16,4 39,3 100,0 1,5 10,0 100,0 66,7 100,0 100,0 50,0 25,0 33,3
18 01008500 Biella 838 8,5 40,0 100,0 1,5 7,9 100,0 80,2 96,7 92,9 61,5 100,0 40,9
20 01007901 Rivoli 1.344 11,0 28,4 100,0 0,9 5,2 100,0 72,1 97,3 91,7 66,7 66,7 35,8
21 01007904 Susa 187 16,4 50,0 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0
22 01012001 Alba 881 7,2 18,9 100,0 1,0 5,2 100,0 79,3 100,0 90,9 80,0 33,3 25,0
23 01012401
Mondovì 582 7,1 23,8 100,0 0,6 10,3 100,0 81,2 100,0 100,0 100,0 0,0 69,6
24 01012601
Savigliano 1.402 5,9 25,9 100,0 0,5 7,9 100,0 78,6 96,9 90,5 87,5 30,8 36,5
25 01090501 Novara 2.014 9,9 23,0 100,0 1,3 7,3 100,0 65,6 91,8 84,8 83,3 71,4 43,3
26 01090600 Cuneo 1.843 7,3 16,0 100,0 2,8 4,2 100,0 50,7 100,0 96,8 54,3 21,1 52,0
27 01090701
Alessandria 1.281 8,6 28,0 100,0 2,6 3,5 100,0 86,1 94,3 78,6 82,4 85,7 37,2
28 01090800 Torino 1.250 12,8 39,4 100,0 2,8 8,3 100,0 82,3 100,0 94,4 87,5 71,4 41,5
29 01090906 Torino 7.337 10,0 12,8 100,0 2,2 2,8 100,0 86,6 96,1 96,3 82,8 80,9 51,9
30 01000403
Carmagnola 274 11,9 20,0 100,0 2,8 5,9 100,0 91,9 100,0 100,0 0,0 100,0 42,9
31 01002603 Tortona 132 10,5 30,8 100,0 2,4 37,5 100,0 76,9 100,0 0,0 66,7
32 01012002 Bra 171 23,7 23,8 100,0 0,0 4,3 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
% TC regionale 10,2 23,8 100 2,1 6,5 100 81,6 96,8 94,5 80,8 64,3 43,6
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 21.71%
superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e
qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per
quelli con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in molte classi un
valore superiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in arancione i
valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per facilitare
l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 11
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
PIEMONTE SI’ (2007) SI’ (2007) DGR n. 3-6466/2007.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale
DGR34-8769 del
12.05.2008
Garantita all’interno
della rete
complessiva dei PN
dell’area funzionale
sovrazonale. I PN
che offrono
partoanalgesia sono
distribuiti nel
territorio regionale
in modo da coprire
tutte le aree.
Da completare
e prevedere in tutti i PN
8: Formazione degli operatori Parziale
La certificazione da parte del
direttore sanitario nei singoli
PN sulla formazione degli
operatori di sala parto, deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 12
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE VALLE D’AOSTA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Valle d’Aosta in
merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli
anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,
del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota
sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la
piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”
come punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risulta, infatti, un PN come di seguito riportato
nella Tabella 1.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Valle d’Aosta
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 02000100 Ospedale Regionale Umberto Parini 1000+ 1.132 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 13
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita nell’unico punto nascita
Pediatra/neonatologo Garantita nell’unico punto nascita
Anestesista Garantita nell’unico punto nascita
Ostetrica Garantita nell’unico punto nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 14
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Valle d’Aosta per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Valle d’Aosta anno 2013
n° parti
349 98 39 301 50 5 123 34 18 15 3 53 39 1.127
% parti
32,1% 9,0% 3,6% 27,7% 4,6% 0,5% 11,3% 3,1% 1,7% 1,4% 0,3% 4,9% 3,5%
% TC 11,7% 16,3% 100,0% 3,3% 6,0% 100,0% 63,4% 70,6% 50,0% 40,0% 33,3% 5,7%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità sono state evidenziate in rosso per le prime cinque classi di
Robson i valori superiori al dato nazionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo elaborato
dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informatico
sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Valle d’Aosta e confronto con il valore nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 02000100
Aosta 1.127 11,7 16,3 100,0 3,3 6,0 100,0 63,4 70,6 50,0 40,0 33,3 5,7
% TC regionale 11,7 16,3 100,0 3,3 6,0 100,0 63,4 70,6 50,0 40,0 33,3 5,7
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 21,4% inferiore
allo standard del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia criticità se
confrontato col dato nazionale, l’unico valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) è
relativo alla % dei cesarei per la classe III, facilita l’identificazione delle priorità su cui lavorare nel
singolo contesto assistenziale per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica
clinica.
Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 15
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Valle d’Aosta Sì (2013) Sì (2013) DGR n. 262/2013
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
anche se non è stato
adottato uno
specifico atto
regionale
8: Formazione degli operatori SI
Prevedere l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 16
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE LOMBARDIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Lombardia in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 70 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 70, di cui tre (nn. 11, 27 e 30) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 6 PN
(Osp. Caduti Bollate, Osp. Civile Gardone Val Trompia, S. Orsola Brescia, Casa di Cura La
Madonnina Milano, S. Antonio Abate Cantù e Istituto Cura Città di Pavia) sono stati chiusi prima
del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Lombardia
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 03000300 Ospedale F. Del Ponte - Varese 1000+ 3.091
2 03000400 Ospedale Di Circolo - Busto Arsizio 1000+ 1.418
3
03000600 Osp. S. Antonio Abate - Gallarate 1000+ 1.086 In corso valutazione progettualità potenziamento presidi limitrofi, di ASL diverse, per mantenere inalterata, nell’area, possibilità di parto sicuro alla chiusura del PN.
4 03000800 Osp. Generale Provinciale - Saronno 500-999 743 (continua)
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 17
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 03001000 Ospedale Galmarini - Tradate 500-999 726
6 03001200 Ospedale Carlo Ondoli - Angera 0-499 453
7 03002400 Ospedale Di Circolo S.L.Mandic-
Merate 500-999 873
8 03002900 Osp.Sacra Famiglia - F.B.F. - Erba 500-999 687
9 03003000 Ospedale Valduce 1000+ 1.265
10 03003100 Osp. Moriggia Pelascini - Gravedona 0-499 225 Ospedale privato accreditato.
In corso progetto per riorganizzazione.
11 03003400 Casa Di Cura G.B. Mangioni - Lecco 0-499 247 Chiuso nel 2014.
12 03004200 Ospedale Sondrio 500-999 592
13
03004400 Ospedale Di Chiavenna 0-499 292 Presidi ospedalieri in aree orograficamente disagiate con distanze >60’. Skills assicurate tramite circolazione dei professionisti con PN di II livello (Sondrio) della medesima AO. Guardia H24 anestesista, ginecologo. Presenza ogni parto pediatra. Standard organizzativi (trasfusione, esami laboratorio e RX) assicurati.
14 03005100 P.O. Citta' Di Sesto S. Giovanni 1000+ 1.081
15 03005600 Presidio Osped. V. Buzzi - Milano 1000+ 3.351
16 03005700 Ospedale M. Melloni - Milano 1000+ 2.473
17 03006600 Ospedale G.Salvini-Garbagnate
Mil.Se 500-999 574
18 03006700 Ospedale Maggiore Di Lodi 1000+ 1.396
19 03006800 Presidio Ospedaliero Di Desio 1000+ 1.571
20 03007000 Presidio Ospedaliero Di Carate 1000+ 1.808
21
03007100 Ospedale S. Maria Delle Stelle Melzo 0-499 435 DGR 07.10.14 n. X/2454 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza-ASL di Milano 2: ospedale “Uboldo” di Cernusco s/Naviglio dell’Azienda ospedaliera di Melegnano. E’ stata sospesa l’attività di sala parto nell’ospedale di Cernusco per potenziare quello di Melzo, il cui presidio è più distante da altri ospedali.
22 03007200 Ospedale Di Vizzolo Predabissi 500-999 678
23 03007300 Ospedale Di Circolo - Rho 1000+ 1.256
24 03007400 Ospedale Civile G. Fornaroli -
Magenta 1000+ 1.549
25 03007800 Presidio Ospedaliero Di Vimercate 1000+ 1.644
26 03007900 Ospedale Civico - Codogno 500-999 589 (continua)
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 18
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
27
03008500 Ospedale Uboldo - Cernusco S/Naviglio
500-999 551 Chiuso nel 2014. DGR 07.10.14 n. X/2454 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza-ASL di Milano 2: ospedale “Uboldo” di Cernusco s/Naviglio dell’Azienda ospedaliera di Melegnano. E’stata sospesa l’attività di sala parto nell’ospedale di Cernusco per potenziare quello di Melzo, il cui presidio è più distante da altri ospedali.
28 03012100 Casa Di Cura S. Pio X - Milano 500-999 699
29
03013100 Ospedale Di Treviglio e Caravaggio 1000+ 1.268 DGR 07.10.14 n. X/2451 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza.
30 03013200 Ospedale Civile - S. Giovanni Bianco 0-499 133 Chiuso nel 2014.
31 03013300 Ospedale Pesenti Fenaroli - Alzano L. 500-999 995
32 03013400 Ospedale F. M. Passi - Calcinate 0-499 357 Chiusura prevista nel 2015.
33 03014000 Ospedale Bolognini - Seriate 1000+ 1.560
34 03014800 Policlinico San Pietro - Ponte S. Pietr 500-999 756
35 03015401 Presidio Ospedaliero Di Chiari 500-999 843
36 03015600 Ospedale Di Desenzano 1000+ 1.078
37 03015700 Ospedale Civile La Memoria Di
Gavardo 500-999 520
38 03016300 Presidio Ospedaliero Di Iseo 500-999 582
39 03017600 Istituto Clinico S. Anna - Brescia 500-999 529
40 03017800 Ist.Clin. Citta' Di Brescia - Brescia 500-999 533
41 03018400 Ospedale Di Manerbio 500-999 857
42 03019300 Ospedale Civile - Vigevano 500-999 517
43 03019400 Ospedale Civile - Voghera 500-999 640
44 03019800 Istituto Clinico Beato Matteo 500-999 590
45 03020900 Ospedale Maggiore - Crema 500-999 860
46 03022701 Presidio Ospedaliero - Asola 500-999 656
47 03023900 Osp.Civile Destra Secchia-Pieve
Coriano 500-999 669
48 03027300 Presidio Ospedaliero Oglio Po-
Casalmaggi 0-499 437
49 03027401 Ospedale Valcamonica - Esine 500-999 819
50 03028101 Ospedale Civile Di Legnano 500-999 964
51 03028201 Osped.Circolo Causa Pia Luvini-
Cittiglio 500-999 575
52 03029500 Fondazione Poliambulanza - Brescia 1000+ 2.715
53 03036700 Ospedale S. Giuseppe - Milano 1000+ 1.127
54 03038100 Fond. Mb Per Il Bambino E La Sua
Mamma - 1000+ 2.642
55 03038200 Ospedale M. O. Antonio Locatelli-
Piario 0-499 497
56 03038300 Nuovo Ospedale Di Broni E Stradella 500-999 504
57 03090200 Ospedale S. Anna - Como 1000+ 1.919 (continua)
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 19
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
58 03090300 Ospedale Di Circolo A. Manzoni -
Lecco 1000+ 1.525
59
03090400 Ospedale Morelli - Sondalo 0-499 328 Presidi ospedalieri in aree orograficamente disagiate con distanze >60’. Skills assicurate tramite circolazione dei professionisti con PN di II livello (Sondrio) della medesima AO. Guardia H24 anestesista, ginecologo. Presenza ogni parto pediatra. Standard organizzativi (trasfusione, esami laboratorio e RX) assicurati.
60 03090500 Ospedale Papa Giovanni XXIII - Bg 1000+ 3.788
61 03090600 Pres.Ospedal.Spedali Civili Brescia 1000+ 3.506
62 03090700 Ospedale C. Poma - Mantova 1000+ 1.681
63
03090800 Istituti Ospitalieri - Cremona 1000+ 1.255 In corso valutazione progettualità potenziamento presidi limitrofi, di ASL diverse, per mantenere inalterata, nell’area, possibilità di parto sicuro alla chiusura del PN.
64 03091300 Ospedale Ca' Granda-Niguarda -
Milano 1000+ 1.966
65 03091400 Ospedale S. Paolo - Milano 1000+ 1.814
66 03091500 Ospedale S. Carlo Borromeo - Milano 1000+ 1.283
67 03091600 Ospedale L. Sacco - Milano 1000+ 1.190
68 03092400 Policlinico S. Matteo - Pavia 1000+ 1.890
69 03092500 Fondaz.Irccs Ca' Granda - Ospedale
Maggi 1000+ 6.065
70 03093500 Irccs S. Raffaele - Milano 1000+ 1.771 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 8 PN con un volume di parti annuo inferiore ai
500 parti, per tre dei quali (nn. 6, 48 e 55) non risulta siano state intraprese azioni. Si ricorda che è
necessario specificare se, anche per questi PN, la Regione ha applicato gli standard per la
riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia
intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 64 punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in 59 punti nascita
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 20
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Lombardia per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Lombardia anno 2013
n° parti
25.974 11.055 4.733 22.736 5.622 1.252 6.303 2.202 1.058 1.614 400 4.402 246 87.597
% parti
29,7% 12,7% 5,4% 26,0% 6,4% 1,4% 7,2% 2,5% 1,2% 1,8% 0,5% 5,0% 0,3%
% TC 11,2% 26,6% 100,0% 2,6% 6,2% 100,0% 78,3% 96,0% 93,0% 84,2% 65,5% 39,9%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 21
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Lombardia e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 03000300 Varese 3.122 8,4 23,9 100,0 1,3 7,2 100,0 77,2 96,0 98,1 83,3 62,5 46,7
2 03000400
Busto Arsizio 1.422 5,7 16,8 100,0 0,7 3,0 100,0 64,5 97,5 90,5 84,6 0,0 22,0
3 03000600 Gallarate 1.115 9,5 29,1 100,0 2,3 6,6 100,0 77,8 100,0 92,9 40,0 80,0 33,3
4 03000800 Saronno 818 9,1 24,3 100,0 3,9 1,7 100,0 88,2 100,0 91,7 83,3 100,0 38,7
5 03001000 Tradate 751 7,9 20,4 100,0 0,4 1,6 100,0 28,6 93,8 100,0 80,0 100,0 21,7
6 03001200 Angera 493 5,6 21,2 100,0 2,3 5,3 100,0 71,4 100,0 100,0 50,0 100,0 23,5
7 03002400 Merate 936 19,5 32,6 100,0 2,1 6,6 100,0 95,2 82,4 86,7 100,0 66,7 42,9
8 03002900 Erba 774 4,9 19,7 100,0 1,8 7,1 100,0 55,6 100,0 100,0 61,5 100,0 21,1
9 03003000 Como 1.325 10,5 15,6 100,0 0,8 1,6 100,0 74,6 100,0 100,0 89,5 100,0 34,0
10 03003100
Gravedona ed Uniti 243 7,0 15,8 100,0 2,6 0,0 100,0 89,7 100,0 100,0 100,0 50,0 16,7
11 03003400 Lecco 418 14,2 14,6 100,0 7,6 2,5 100,0 87,8 92,3 100,0 100,0 50,0 16,7
12 03004200 Sondrio 628 12,9 27,0 100,0 2,1 1,6 100,0 81,0 100,0 100,0 40,0 100,0 54,2
13 03004400
Chiavenna 294 17,5 15,8 100,0 2,3 0,0 100,0 87,5 100,0 100,0 60,0 66,7 42,9
14 03005100
Sesto San Giovanni 967 8,4 29,5 100,0 1,0 8,9 100,0 72,9 95,0 91,7 75,0 54,5 30,4
15 03005600 Milano 3.394 9,8 24,4 100,0 2,2 5,2 100,0 64,7 96,0 100,0 87,7 27,8 42,2
16 03005700 Milano 2.687 1,3 24,3 100,0 0,9 0,0 100,0 75,0 95,5 87,5 95,0 100,0 57,5
17 03006600
Garbagnate Milanese 658 10,5 30,3 100,0 1,8 6,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 27,3
18 03006700 Lodi 1.382 11,0 25,6 100,0 2,7 9,7 100,0 73,8 86,7 78,6 93,3 92,9 30,2
19 03006800 Desio 1.639 14,8 34,5 100,0 2,2 9,3 100,0 82,8 97,7 80,0 76,9 63,6 31,9
20 03007000
Carate Brianza 1.923 5,8 15,2 100,0 0,7 2,1 100,0 66,7 97,9 100,0 84,6 83,3 13,5
21 03007100 Melzo 416 23,4 35,5 100,0 15,6 15,8 100,0 97,9 92,9 100,0 66,7 100,0 36,8
22 03007200
Vizzolo Predabissi 761 11,9 38,6 100,0 1,6 3,1 100,0 98,3 93,3 100,0 100,0 87,5 14,7
23 03007300 Rho 1.181 9,6 21,4 100,0 0,8 8,2 100,0 98,3 81,3 80,0 88,2 80,0 43,5
24 03007400 Magenta 1.614 3,2 15,1 100,0 1,8 2,3 100,0 69,5 100,0 100,0 77,8 88,9 20,0
(continua)
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 22
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
25 03007800
Vimercate 1.607 11,1 28,5 100,0 2,1 3,2 100,0 79,2 89,4 100,0 70,6 100,0 16,3
26 03007900
Codogno 630 23,0 47,4 100,0 4,0 14,3 100,0 89,1 76,5 33,3 100,0 100,0 20,0
27 03008500
Cernusco sul Naviglio 567 7,5 24,6 100,0 2,9 5,0 100,0 98,0 100,0 100,0 100,0 42,1
28 03012100 Milano 791 25,1 47,4 100,0 6,5 11,1 100,0 79,7 100,0 100,0 100,0 100,0 40,0
29 03013100
Treviglio 1.290 14,4 30,4 100,0 2,0 9,4 100,0 85,7 73,9 82,4 100,0 50,0 36,2
30 03013200
San Giovanni Bianco 162 7,1 27,8 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0
31 03013300
Alzano Lombardo 1.142 11,2 25,0 100,0 1,9 6,7 100,0 66,1 100,0 94,7 53,3 77,8 26,7
32 03013400
Calcinate 464 11,7 40,0 100,0 2,0 12,5 100,0 97,3 85,7 100,0 100,0 100,0 41,2
33 03014000 Seriate 1.685 7,6 17,8 100,0 3,4 8,2 100,0 67,2 94,6 88,1 82,1 50,0 30,3
34 03014800
Ponte San Pietro 835 9,6 20,9 100,0 1,2 3,5 100,0 75,5 100,0 90,0 76,9 25,0
35 03015401 Chiari 899 13,4 34,7 100,0 4,0 6,0 100,0 81,8 100,0 66,7 100,0 44,8
36 03015600
Desenzano del Garda 1.123 12,6 35,0 100,0 3,7 3,2 100,0 85,2 100,0 100,0 91,7 42,9
37 03015700
Gavardo 566 9,5 32,7 100,0 4,1 16,1 100,0 69,6 92,3 100,0 100,0 100,0 27,3
38 03016300 Iseo 616 15,8 45,6 100,0 5,6 19,5 100,0 94,8 80,0 100,0 100,0 50,0
39 03017600 Brescia 644 4,0 24,3 100,0 0,0 0,0 100,0 18,4 80,0 55,6 66,7 100,0 3,7
40 03017800 Brescia 611 27,2 38,5 100,0 6,7 7,9 100,0 97,1 100,0 100,0 100,0 100,0 38,5
41 03018400
Manerbio 907 11,5 23,7 100,0 1,4 8,6 100,0 76,5 100,0 87,5 63,6 66,7 33,3
42 03019300
Vigevano 501 10,4 47,1 100,0 0,7 33,3 100,0 92,9 100,0 100,0 33,3 28,6
43 03019400
Voghera 688 14,4 37,8 100,0 6,9 10,5 100,0 87,7 92,9 100,0 100,0 50,0 36,4
44 03019800
Vigevano 648 24,3 42,9 100,0 13,6 16,1 100,0 100,0 100,0 77,8 100,0 83,3 47,4
45 03020900 Crema 948 10,1 30,4 100,0 1,1 6,5 100,0 97,3 85,7 93,8 100,0 25,0 25,0
46 03022700 Asola 648 16,4 36,8 100,0 3,8 11,9 100,0 90,9 93,3 83,3 100,0 100,0 14,3
47 03023900
Pieve di Coriano 720 17,0 36,3 100,0 2,2 4,5 100,0 87,7 100,0 100,0 100,0 75,0 42,9
48 03027300
Casalmaggiore 446 22,7 36,5 100,0 2,5 10,9 100,0 87,5 100,0 100,0 100,0 50,0 31,6
49 03027401 Esine 852 8,3 26,5 100,0 3,9 6,9 100,0 64,9 92,9 100,0 100,0 66,7 11,4
(continua)
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 23
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
50 03028101
Legnano 990 13,5 20,4 100,0 2,7 4,3 100,0 83,3 95,7 90,0 100,0 100,0 26,7
51 03028201 Cittiglio 661 24,6 39,0 100,0 2,3 2,1 100,0 96,4 100,0 100,0 100,0 50,0 42,3
52 03029500 Brescia 2.703 8,6 20,2 100,0 2,3 4,3 100,0 78,3 94,1 94,7 91,9 50,0 27,5
53 03036700 Milano 919 10,6 25,9 100,0 2,5 6,5 100,0 87,7 100,0 100,0 100,0 71,4 23,8
54 03038100 Monza 2.801 9,6 25,8 100,0 2,0 4,3 100,0 9,6 91,9 82,6 53,3 26,7 38,8
55 03038200 Piario 523 10,2 34,2 100,0 3,0 3,8 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 66,7 26,7
56 03038300
Stradella 530 18,3 54,3 100,0 2,6 6,9 100,0 100,0 100,0 75,0 88,9 100,0 38,5
57 03090200
San Fermo della Battaglia 1.932 9,1 25,3 100,0 1,6 5,1 100,0 71,3 97,9 96,4 87,9 40,0 43,4
58 03090300 Lecco 1.453 3,5 20,6 100,0 0,7 5,0 100,0 55,9 97,0 90,0 72,7 0,0 36,7
59 03090400
Sondalo 326 20,7 19,0 100,0 4,4 0,0 100,0 62,5 100,0 100,0 100,0 27,8
60 03090500
Bergamo 3.690 7,8 17,2 100,0 2,2 5,1 100,0 76,7 94,6 90,2 80,0 83,3 39,2
61 03090600 Brescia 3.448 14,5 27,4 100,0 3,6 5,6 100,0 67,1 94,5 96,4 77,7 71,4 41,5
62 03090700
Mantova 1.675 14,5 31,3 100,0 3,8 8,0 100,0 90,6 95,0 91,9 94,7 66,7 60,9
63 03090800
Cremona 1.232 9,8 34,7 100,0 4,1 10,9 100,0 84,3 100,0 93,3 78,3 100,0 50,0
64 03091300 Milano 1.905 9,6 19,4 100,0 1,9 6,9 100,0 68,1 100,0 77,8 81,5 83,3 38,4
65 03091400 Milano 1.818 5,9 11,6 100,0 2,7 2,3 100,0 55,6 100,0 62,5 68,0 75,0 26,8
66 03091500 Milano 1.285 15,7 33,3 100,0 3,1 12,9 100,0 87,7 100,0 100,0 85,7 75,0 36,6
67 03091600 Milano 1.196 13,4 25,2 100,0 4,7 6,5 100,0 85,3 100,0 100,0 86,2 100,0 30,0
68 03092400 Pavia 1.741 16,4 34,3 100,0 4,7 15,4 100,0 87,3 98,2 97,1 94,5 90,9 58,9
69 03092500 Milano 6.119 22,8 33,5 100,0 4,0 6,8 100,0 94,4 96,3 97,6 94,5 91,7 55,7
% TC regionale 11,2 26,6 100,0 2,6 6,2 100,0 78,3 96,0 93,0 84,2 65,5 39,9
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 20,8%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo
standard del 25% fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari
criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori
evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)
per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 24
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
LOMBARDIA No Sistema: solo
province di SO, LC,
MB, ½ Mi
SI(1991) STAM: da singoli PN,
no delibera di Sistema.
STEN: V/17546
20.12.1991.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida NO Da attuare
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
8: Formazione degli operatori SI
C’è la certificazione da parte
del direttore sanitario, ma
non c’è un sistema di
valutazione delle abilità e
delle competenze degli
operatori. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 25
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
P. A. BOLZANO
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla P.A. di Bolzano in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Provincia Autonoma.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 7 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 7, di cui uno è stato chiuso nel corso del 2015 (n. 6).
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 nella P.A. Bolzano
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 04100100 Ospedale Centrale Di Bolzano 1000+ 1.690
2 04100200 Ospedale Aziendale Di Merano 1000+ 1.311
3 04100400 Ospedale Aziendale Di Bressanone 500-999 767
4 04100500 Ospedale Aziendale Di Brunico 500-999 660
5 04100600 Ospedale Di Base Di Vipiteno 0-499 489 Attuazione del programma
aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori.
(continua)
P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 26
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
6
04100700 Ospedale Di Base Di San Candido 0-499 265 Attuazione del programma aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori Il PN di S. Candido è stato chiuso con del. della Giunta Prov.le n. 327 del 17.03.15.
7 04101100 Ospedale Di Base Di Silandro 0-499 412 Attuazione del programma
aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori.
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Ci sono 3 PN (nn. 5, 6 e 7) che hanno un numero di parti inferiori ai 500/anno,
su cui sono state intraprese azioni per un adeguamento strutturale e tecnologico.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 3 punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in 2 punti nascita
Anestesista Garantita in 4 punti nascita
Ostetrica Garantita in 4 punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 27
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 nella P.A. Bolzano per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati P.A. Bolzano anno 2013
n° parti
1.610 534 55 1.630 325 48 535 167 87 94 46 265 5 5.401
% parti
29,8% 9,9% 1,0% 30,2% 6,0% 0,9% 9,9% 3,1% 1,6% 1,7% 0,9% 4,9% 0,1%
% TC 11,9% 32,2% 100,0% 2,4% 8,3% 100,0% 56,4% 97,6% 94,3% 85,1% 69,6% 37,4%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della P.A. Bolzano e confronto con il valore della P.A. e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 04100100 Bolzano 1.659 7,6 32,9 100,0 2,8 8,2 100,0 52,6 96,4 97,1 87,0 54,5 45,6
2 04100200 Merano 1.311 12,7 31,5 100,0 2,7 3,9 100,0 58,5 100,0 100,0 94,1 100,0 27,5
3 04100400
Bressanone 758 16,7 38,7 100,0 1,8 9,3 100,0 46,7 100,0 93,3 37,5 84,6 37,9
4 04100500 Brunico 605 11,1 32,9 100,0 3,6 9,5 100,0 69,2 100,0 88,9 83,3 100,0 24,2
5 04100600
Vipiteno 414 14,1 25,0 100,0 1,7 20,0 100,0 47,7 93,3 33,3 100,0 75,0 40,0
6 04100700
San Candido 257 13,2 40,0 100,0 1,1 15,4 100,0 80,0 88,9 100,0 100,0 66,7 16,7
(continua)
P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 28
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
7 04101100
Silandro 397 13,7 21,7 100,0 0,8 0,0 100,0 55,2 100,0 100,0 100,0 16,7 18,2
% TC regionale 11,9 32,2 100,0 2,4 8,3 100,0 56,4 97,6 94,3 85,1 69,6 37,4
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 19,5%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari
criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori
evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)
per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
P.A. Bolzano Sì (1992) Sì (1992) Delibera Giunta
Prov.le 3588/92
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita
NO
Adozione prevista
per il 2016
Si allega il documento di
ausilio per la redazione della
carta dei servizi prodotto dal
CPNn (All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica NO
In programmazione Da attuare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
(continua)
P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 29
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
in tutti i PN anche
se non è stato
adottato uno
specifico atto
regionale
8: Formazione degli operatori
SI
anche se non è stato
adottato uno
specifico atto
regionale
C’è la certificazione da parte
del direttore sanitario, ma
non c’è un sistema di
valutazione delle abilità e
delle competenze degli
operatori. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 30
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
P.A. TRENTO
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Provincia Autonoma di
Trento in merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap
per gli anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi
allegato 1 - excel e nota sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento
ancora da realizzare per la piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite
specifiche “segnalazioni” come punto di attenzione per la Provincia Autonoma.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 6 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 6.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 nella P.A. Trento
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
1 04200101 Presidio Ospedaliero S. Chiara 1000+ 2.322
2
04200500 Presidio Ospedaliero Di Cles 0-499 430 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).
3
04200700 Presidio Ospedaliero Di Tione 0-499 137 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).
4
04201000 Presidio Ospedaliero Di Arco 0-499 383 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).
(continua)
P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 31
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5
04201400 Presidio Ospedaliero Di Cavalese 0-499 258 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).
6 04200601 Presidio Ospedaliero S. Maria Del
Carmine 500-999 967
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Ci sono 4 PN (nn. 2, 3, 4 e 5), che hanno un numero di parti inferiori ai 500
l’anno per i quali è stata indicato nel report la valutazione della riorganizzazione della rete materno-
infantile, anche alla luce della DGP 545/15. Si ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500
parti/anno è applicare gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità
operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b
dell’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 2 punti nascita. (*)
Pediatra/neonatologo Garantita in 2 punti nascita. (*)
Anestesista Garantita in 2 punti nascita. (*)
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
(*) Nei restanti 4 PN di rete è stata attivata una modalità organizzativa per assicurare la
presenza in servizio attivo del medico ostetrico e del medico anestesista per l’assistenza al
parto, e all’accertata stabilizzazione delle condizioni della madre e del neonato, come da
direttiva aziendale del Direttore Generale dell’Azienda in data 26.09.2014.
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 32
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 nella P.A. Trento per Classi di Robson
e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati P.A. Trento anno 2013
n° parti
1.304 499 113 1.427 279 22 450 125 71 89 18 200 0 4.597
% parti
28,4% 10,9% 2,5% 31,0% 6,1% 0,5% 9,8% 2,7% 1,5% 1,9% 0,4% 4,4% 0,0% 100%
% TC 10,7% 27,9% 100,0% 1,5% 6,1% 100,0% 76,7% 98,4% 97,2% 86,5% 61,1% 39,0% 0,0% 25,1%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 33
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della P.A. Trento e confronto con il valore regionale e nazionale
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 04200101 Trento 2.172 11,4 27,0 100,0 1,6 5,0 100,0 73,6 96,8 95,1 89,6 75,0 51,2
2 04200500 Cles 480 5,6 26,5 100,0 0,7 0,0 100,0 76,9 100,0 100,0 100,0 33,3 21,4
3 04200601
Rovereto 1.025 9,0 24,0 100,0 1,5 7,7 100,0 66,3 100,0 100,0 72,2 33,3 19,6
4 04200700
Tione di Trento 178 14,3 43,8 100,0 1,4 8,3 100,0 88,9 100,0 0,0
5 04201000 Arco 479 15,6 33,3 100,0 0,7 13,5 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 14,3
6 04201400
Cavalese 263 9,5 29,7 100,0 3,6 0,0 96,2 100,0 100,0 28,6
% TC regionale 10,7 27,9 100,0 1,5 6,1 100,0 76,7 98,4 97,2 86,5 61,1 39,0
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,35%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari
criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori
evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)
per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
P.A. TRENTO SI SI Non riportato atto
P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 34
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO
Si allega il documento di
ausilio per la redazione della
carta dei servizi prodotto dal
CPNn (All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
Art. 48 bis
L.P.16/2010
8: Formazione degli operatori SI
Prevedere l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 35
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE VENETO
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Veneto in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN non corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti dal report regionale risultano 39 PN (35
pubblici e 4 privati accreditati) mentre dal Cedap 2014 risultano 38 PN (34 pubblici e 4 privati
accreditati) come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 38. Altri 2 PN (Noventa Vicentina e
Isola della Scala) sono stati chiusi nel 2011. Un altro PN (Villa Salus a Venezia) è stato chiuso nel
corso del 2014. Il PN mancante risulta essere Piove di Sacco (codice 05021605) che la Regione
dichiara come struttura in dipartimento con l’Azienda Ospedaliera di Padova.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Veneto
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 05001700 OSPEDALE CLASSIFICATO SACRO CUORE - Negrar
500-999 919
2 05002200 CASA DI CURA PRIVATA POLISP. DOTT. PEDER - Peschiera del Garda
500-999 846
3 05009800 OSP.CLASS.VILLASALUS Venezia 0-499 14 Struttura privata accreditata il cui punto nascita è stato chiuso nel corso del 2014.
(continua)
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 36
ID CODICE PUNTO NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
4 05012300 CASA DI CURA ABANO TERME- Abano Terme
500-999 949
5 05020101 OSPEDALE S. MARTINO Belluno 500-999 591
6 05020104 OSPEDALE DI PIEVE DI CADORE 0-499 100
Appartenente all’Azienda ULSS 1 di Belluno, individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Belluno (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio montano (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
7 05020201 OSPEDALE SANTA MARIA DEL PRATO Feltre
500-999 804
8 05020301 OSPEDALE BASSANO DEL GRAPPA 1000+ 1.215
9 05020302 OSPEDALE DI ASIAGO 0-499 98
Appartenente all’Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa (VI), individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Bassano (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio montano (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
10 05020403 OSPEDALE ALTO VICENTINO Santorso 1000+ 1.614
11 05020501 OSPEDALE DI ARZIGNANO 500-999 687
12 05020504 OSPEDALE DI VALDAGNO 500-999 553
13 05020601 PRES. OSPED. VICENZA 1000+ 2.664
14 05020701 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CONEGLIANO
1000+ 1.027
15 05020702 PRESIDIO OSPEDALIERO DI VITTORIO VENETO
500-999 674
16 05020801 OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO
500-999 943
17 05020802 OSPEDALE DI MONTEBELLUNA 1000+ 1.292
18 05020901 OSPEDALE CA' FONCELLO Treviso 1000+ 2.254
19 05020902 OSPEDALE DI ODERZO 1000+ 1.197
20 05021001 PRESIDIO OSPEDALIERO DI PORTOGRUARO
0-499 406
Struttura ospedaliera appartenente all’azienda ulss 10 Veneto Orientale struttura complessa in dipartimento con l’ospedale di S. Donà di Piave
21 05021002 PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN DONA` DI PIAVE
500-999 595
22 05021201 OSPEDALE CIVILE VENEZIA 0-499 392
Ospedale di rete appartenente all’Azienda ULSS 12 Veneziana, struttura prevista come specificità del territorio lagunare (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 37
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
23 05021204 OSPEDALE DELL'ANGELO Venezia 1000+ 1.836
24 05021301 OSPEDALE CIVILE DI DOLO 500-999 713
25 05021302 OSPEDALE CIVILE DI MIRANO 1000+ 1.080
26 05021400 AZIENDA U.L.S.S. N° 14 Chioggia 500-999 904
Ospedale di rete, struttura prevista come specificità del territorio lagunare (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
27 05021501 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CAMPOSAMPIERO
1000+ 1.528
28 05021502 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CITTADELLA
1000+ 1.188
29 05021702 SEDE MONSELICE 500-999 846
30 05021801 P.O. di Rovigo 500-999 642
31 05021802 P.O. di Trecenta 0-499 347
Appartenente all’Azienda ULSS 18 di Rovigo, individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Rovigo (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio polesano, ovvero a bassa densità abitativa (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
32 05021900 OSPEDALE CIVILE DI ADRIA 0-499 402
Ospedale di rete, struttura prevista come specificità del territorio polesano, ovvero a bassa densità abitativa (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)
33 05022005 POLO OSP. DELL'EST VERONESE San Bonifacio
1000+ 1.719
34 05022101 OSPEDALE PER ACUTI Legnago 500-999 964
35 05022201 Ospedale Civile Orlandi Bussolengo 500-999 833
36 05090100 AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 1000+ 3.362
37 05091201 OSPEDALE CIVILE MAGGIORE Verona 1000+ 1.808
38 05091202 OSPEDALE POLICLINICO Verona 1000+ 1.512 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Come segnalato dal competente Ufficio di Statistica del Ministero, per quanto
riguarda il presidio “OSP. IMMACOL. CONCEZ. DI PIOVE DI SACCO” l’analisi dei parti
sembra confermare che i parti che hanno avuto luogo in questo punto nascita nel 2014 siano stati
trasmessi dalla Regione Veneto, nel flusso CeDAP, anziché con il codice struttura corretto attribuito
dalla Regione a tale ospedale (codice struttura: 05021605), con il codice struttura 05021400
corrispondente all’ospedale a gestione diretta dell’ASL “AZIENDA U.L.S.S. N° 14”).
Infatti sull’ospedale della ASL 114 risulta dalla Fonte CedAP un numero di parti (904 parti)
corrispondente al volume di parti che la Scheda di dimissione ospedaliera dell’anno 2014 rileva
complessivamente per le due strutture. La non corretta compilazione dei dati CeDAP 2014 risulta
peraltro non chiara, in quanto l’Ospedale di Piove di Sacco afferisce alla ASL 116 e non alla ASL
114.
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 38
Si ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la
Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità
operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del
citato Accordo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita ma in 2 punti nascita tramite
pronta disponibilità notturna
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita ma in 6 punti nascita tramite
pronta disponibilità notturna Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 39
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Veneto per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Veneto anno 2013
n° parti
10.072 6.526 860 10.346 3.105 424 4.348 975 581 661 168 1.940 824 40.830
% parti
25,2 16,3 2,1 25,9 7,8 1,1 10,9 2,4 1,5 1,7 0,4 4,8 2,0%
% TC 11,1 25,9 100,0 2,1 6,2 100,0 77,1 96,7 93,8 83,2 66,7 44,0
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della
Regione Veneto e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 05001700 Negrar 917 22,4 29,9 100,0 5,3 5,3 100,0 78,0 100,0 100,0 100,0 100,0 28,6
2 05002200
Peschiera del Garda 901 12,6 26,9 100,0 3,0 6,9 100,0 89,9 94,1 100,0 100,0 100,0 38,2
3 05009800 Venezia 438 6,2 41,3 100,0 0,8 4,5 100,0 75,6 100,0 100,0 100,0 22,2 28,6
4 05012300
Abano Terme 905 8,4 26,9 100,0 1,9 4,3 100,0 83,3 96,0 100,0 100,0 100,0 36,4
5 05020101 Belluno 606 6,2 22,5 100,0 2,0 0,0 100,0 78,7 100,0 84,6 81,8 0,0 41,0
6 05020104
Pieve di Cadore 109 41,0 36,4 100,0 4,0 14,3 100,0 91,7 100,0 100,0 75,0
7 05020201 Feltre 884 8,7 25,6 100,0 0,9 7,5 100,0 62,5 94,7 100,0 71,4 50,0 25,0
8 05020301
Bassano del Grappa 1.270 10,0 29,9 100,0 3,0 11,1 100,0 77,0 100,0 90,0 86,7 33,3 44,4
9 05020302 Asiago 131 0,0 26,3 100,0 0,0 0,0 100,0 57,1 100,0 100,0 22,2
10 05020403 Santorso 1.689 10,7 24,4 100,0 2,2 3,8 100,0 68,8 97,7 93,8 63,0 50,0 57,1
11 05020501
Arzignano 667 16,9 44,7 100,0 6,0 16,7 100,0 86,8 93,8 100,0 75,0 100,0 57,5
12 05020504
Valdagno 607 21,7 38,9 100,0 1,9 10,3 100,0 98,5 100,0 100,0 100,0 75,0 27,3
(continua)
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 40
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
13 05020601 Vicenza 2.535 6,3 17,6 100,0 1,3 2,6 100,0 79,6 98,4 96,4 77,6 46,2 44,3
14 05020701
Conegliano 1.001 8,2 25,3 100,0 2,1 4,8 100,0 79,8 97,4 87,5 94,4 50,0 50,0
15 05020702
Vittorio Veneto 711 14,6 27,4 100,0 3,1 12,2 100,0 70,1 100,0 100,0 100,0 100,0 14,3
16 05020801
Castelfranco Veneto 975 8,6 20,5 100,0 2,3 6,9 100,0 51,6 100,0 88,9 55,6 0,0 13,3
17 05020802
Montebelluna 1.348 5,7 17,0 100,0 0,8 4,4 100,0 34,3 96,2 100,0 81,3 80,0 31,6
18 05020901 Treviso 2.385 6,4 20,2 100,0 2,2 7,2 100,0 58,9 96,9 92,3 71,4 85,7 44,6
19 05020902 Oderzo 1.247 9,6 28,5 100,0 2,1 13,4 100,0 70,5 100,0 88,9 75,0 66,7 26,1
20 05021001
Portogruaro 455 12,0 36,6 100,0 6,6 5,1 100,0 83,0 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
21 05021002
San Donà di Piave 626 14,8 31,3 100,0 1,2 8,0 100,0 76,2 100,0 100,0 88,9 80,0 16,3
22 05021201 Venezia 406 10,6 41,8 100,0 1,0 11,1 100,0 88,9 100,0 100,0 80,0 100,0 36,8
23 05021204 Venezia 1.567 10,6 18,2 100,0 1,2 4,3 100,0 73,0 100,0 88,2 71,9 57,1 35,3
24 05021301 Dolo 735 19,9 34,7 100,0 2,3 10,4 100,0 83,0 100,0 86,7 100,0 66,7 70,4
25 05021302 Mirano 1.173 18,6 38,9 100,0 3,0 6,9 100,0 85,2 100,0 100,0 92,3 0,0 47,4
26 05021400 Chioggia 901 17,0 41,4 100,0 4,2 7,6 100,0 93,7 89,5 100,0 75,0 100,0 54,3
27 05021501
Camposampiero 1.582 10,6 19,7 100,0 2,1 2,6 100,0 66,7 91,4 93,8 90,0 100,0 49,4
28 05021502
Cittadella 1.160 12,2 18,4 100,0 1,8 6,8 100,0 93,5 95,0 90,0 100,0 40,0 32,8
29 05021702
Monselice 971 10,1 35,8 100,0 2,6 7,1 100,0 82,9 100,0 92,9 100,0 40,0
30 05021801 Rovigo 736 10,0 30,8 100,0 1,1 1,8 100,0 92,1 100,0 100,0 88,9 66,7 54,5
31 05021802 Trecenta 377 17,8 48,1 100,0 6,0 11,8 100,0
100,0 100,0 100,0 33,3 57,1
32 05021900 Adria 441 21,0 35,5 100,0 3,6 6,3 98,1 100,0 100,0 100,0 88,9 31,8
33 05022005
San Bonifacio 1.788 6,9 18,5 100,0 0,4 4,8 100,0 61,1 95,7 90,9 90,9 75,0 25,0
34 05022101 Legnago 992 14,9 38,0 100,0 2,1 9,3 100,0 96,6 100,0 100,0 100,0 80,0 56,1
35 05022201
Bussolengo 963 2,9 12,9 100,0 0,0 3,5 100,0 57,8 100,0 100,0 25,0 50,0 28,9
36 05090100 Padova 3.508 12,3 30,0 100,0 3,4 9,6 100,0 78,7 94,5 94,5 86,8 88,9 51,0
37 05091201 Verona 1.548 8,8 22,9 100,0 0,8 1,0 100,0 80,4 96,3 90,9 100,0 50,0 44,0
38 05091202 Verona 1.575 12,4 17,3 100,0 1,2 4,4 100,0 84,9 84,0 81,1 82,0 40,0 50,7
% TC regionale 11,1 25,9 100,0 2,1 6,2 100,0 77,1 96,7 93,8 83,2 66,7 44,0
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 41
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,8%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
per i PN con più di 1000 parti/anno. La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di
Robson non evidenzia particolari criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello
di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in
arancione (superiori alla media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui
lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della
pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni
del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)
assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono
presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la
madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Veneto Sì (2013) Sì (2013)
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica
In fase di definizione e
accessibile da qualsiasi
punto della rete
ospedale/territorio
Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
8: Formazione degli operatori
SI
La Regione non ha
specificato se esiste una
certificazione, da parte del
direttore sanitario nei singoli
PN, sulla formazione degli
operatori di sala parto (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 42
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
in merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli
anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,
del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota
sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la
piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”
come punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 11, di cui uno (n. 5) chiuso nel corso del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Friuli Venezia Giulia
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 06000601 Ospedale Civile Di Latisana 0-499 406
Nelle indicazioni metodologiche riferite a DGR 2305/13 in riferimento ai PN si dà indicazione alle aziende di provvedere alla “Attuazione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari, qualora i livelli di sicurezza previsti dai provvedimenti nazionali e regionali non possano essere garantiti”.
2 06000700 Ospedale Civile Di Palmanova 500-999 758
Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 43
(continua)
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
3 06000800 Ospedale 'Sant`Antonio' 1000+ 1.041
4 06000900 O.C. S. Antonio Abate 500-999 518
5 06001400 Ospedale Di Gorizia 0-499 135 Chiuso nel 2014
6 06001600 Ospedale Di Monfalcone 500-999 616
7 06004000 Casa Di Cura Privata 'S.Giorgio' Spa 500-999 757
8 06090100 I.R.C.C.S. Burlo Garofolo 1000+ 1.613
9 06091201 Azienda Osp. S.M.A. Sede Di
Pordenone 500-999 958
10 06091203 Azienda Osp. S.M.A. Sede Di S. Vito 500-999 776
11 06091601 Azienda Osp.-Un. - Sede Di Udine 1000+ 1.526 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: C’è un solo PN (n. 1), che ha un numero di parti inferiori ai 500/anno, nel
quale è stata intrapresa un’azione per un adeguamento strutturale e tecnologico.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in 7 punti nascita, negli altri 3 pediatra in pronta
disponibilità Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 44
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Friuli Venezia Giulia per
Classi di Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Friuli Venezia Giulia anno 2013
n° parti
2.522 1.009 119 2.517 464 78 765 258 139 163 44 487 729 9.294
% parti
29,4% 11,8% 1,4% 29,4% 5,4% 0,9% 8,9% 3,0% 1,6% 1,9% 0,5% 5,7% 7,8%
% TC 7,2% 25,6% 100,0% 1,5% 9,5% 100,0% 71,6% 93,0% 87,1% 58,9% 79,5% 42,9%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Friuli Venezia Giulia e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 06000601
Latisana
445 9,6 23,9 100,0 1,8 8,6 100,0 78,1 100,0 100,0 0,0 100,0 37,0
2 06000700
Palmanova
809 5,2 14,8 100,0 0,8 9,4 100,0 52,2 93,3 88,9 81,8 66,7 22,5
3 06000800
San Daniele
del Friuli
996 4,3 16,8 100,0 0,7 2,1 100,0 61,5 77,8 56,3 87,5 100,0 37,5
4 06000900
Tolmezzo
521 2,8 22,9 100,0 0,0 11,1 100,0 61,3 84,6 85,7 100,0 100,0 52,2
5 06001400
Gorizia 275 9,7 26,5 100,0 4,8 13,0 100,0 75,0 100,0 100,0 100,0 100,0 43,8
6 06001600
Monfalcone
466 4,2 31,3 100,0 1,4 12,9 100,0 83,3 85,7 88,9 100,0 100,0 52,6
7 06004000
Pordenone
743 6,7 22,9 100,0 0,4 10,0 100,0 77,3 100,0 100,0 85,7 100,0 33,3
(continua)
Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 45
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
8 06090100
Trieste 1.600 8,2 26,9 100,0 0,7 9,8 100,0 50,8 98,0 81,8 65,9 50,0 47,6
9 06091201
Pordenone
1.041 10,1 36,8 100,0 2,4 9,1 100,0 83,2 100,0 85,7 88,9 100,0 50,0
10 06091203
San Vito al
Tagliamento
791 2,8 20,5 100,0 1,7 15,6 100,0 72,0 90,5 100,0 80,0 100,0 31,8
11 06091601
Udine 1.607 12,2 29,6 100,0 3,2 8,5 100,0 85,4 96,4 91,7 98,5 62,5 45,7
% TC regionale 7,2 25,6 100,0 1,5 9,5 100,0 71,6 93,0 87,1 58,9 79,5 42,9
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 17,9%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in generale, per
quasi tutte le classi, un valore inferiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si
segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla
media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti
assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto
riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010
prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età
gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello
tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
F.V. Giulia NO SI’ Coordinato da due
TIN.
Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 46
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, in 3 PN su 10 Da completare
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI, in 6 su 10 PN
E stata predisposta
l’agenda della
gravidanza non
ancora adottata
Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI, in 9 PN su 10
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
8: Formazione degli operatori
SI,
anche se non è stata
formalizzata con un
atto regionale
La certificazione da parte del
direttore sanitario, nei singoli
PN, sulla formazione degli
operatori di sala parto deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 47
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE LIGURIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Liguria in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 11. Altri 2 PN (Voltri e Sarzana) sono stati chiusi prima del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Liguria
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 07000101 Stabilimento Ospedaliero Di Imperia 500-999 747
2 07000102 Stabilimento Ospedaliero Di
Sanremo 500-999 604
3 07002500 E.O. Ospedali Galliera 1000+ 1.171
4 07003901 Osp. Riuniti Leonardi E Riboli Lavagna 500-999 777
5 07005102 Evangelico Int. - Presidio Voltri 500-999 604
6 07005801 Ospedale Sant`Andrea La Spezia 1000+ 1.000
7 07021102 Ospedale Santa Corona 500-999 717
8 07021204 Ospedale San Paolo 500-999 886 (continua)
Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 48
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
9 07030104 Ospedale Villa Scassi 500-999 797
10 07090100 Irccs Aou S.Martino - Ist 1000+ 1.705
11 07094000 Ist.G.Gaslini 1000+ 1.216 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 49
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Liguria per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Liguria anno 2013
n° parti
3.429 1.068 833 2.366 410 284 533 311 141 241 49 481 370 10.516
% parti
33,8% 10,5% 8,2% 23,3% 4,0% 2,8% 5,3% 3,1% 1,4% 2,4% 0,5% 4,7% 3,5%
% TC 15,9% 35,4% 100,0% 3,5% 10,7% 100,0% 89,7% 86,8% 77,3% 76,3% 79,6% 41,2%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Liguria e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 07000101 Imperia 837 15,6 39,3 100,0 6,7 18,8 100,0 96,8 100,0 100,0 100,0 93,3 40,0
2 07000102
Sanremo 580 10,2 35,7 100,0 5,1 18,2 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7 71,4 37,5
3 07002500 Genova 1.228 11,3 34,6 100,0 2,9 9,3 100,0 86,8 100,0 92,3 89,5 42,9 54,5
4 07003901
Lavagna 738 10,6 20,8 100,0 2,3 5,9 100,0 80,0 81,0 100,0 63,6 100,0 37,0
5 07005102 Genova 585 19,0 24,4 100,0 4,5 5,6 100,0 87,1 100,0 100,0 62,5 100,0 22,2
6 07005801
La Spezia 1.132 21,8 43,9 100,0 4,4 11,9 100,0 93,1 95,1 90,0 90,9 66,7 40,4
7 07021102
Pietra Ligure 695 7,4 0,0 100,0 5,9 100,0 71,4 100,0 50,0 57,1 26,5
8 07021204 Savona 912 8,8 24,0 100,0 0,4 8,3 100,0 83,3 95,8 86,7 61,9 100,0 43,2
9 07030104 Genova 874 13,8 37,3 100,0 2,5 0,0 100,0 93,8 92,3 90,9 80,0 66,7 42,1
(continua)
Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 50
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
10 07090100 Genova 1.705 25,6 42,7 100,0 2,6 11,4 100,0 92,6 100,0 93,8 88,9 100,0 53,5
11 07094000 Genova 1.230 20,4 33,8 100,0 3,4 5,9 100,0 87,9 46,8 46,8 70,9 50,0 36,9
% TC regionale 15,9 35,4 100,0 3,5 10,7 100,0 89,7 86,8 77,3 76,3 79,6 41,2
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più
di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia per molte classi un
valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori
evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)
per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Liguria Sì (2013) Sì (2013) DGR 670/2013
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 51
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
8: Formazione degli operatori SI
La certificazione da parte del
direttore sanitario nei singoli
PN sulla formazione degli
operatori di sala parto, deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 52
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Emilia Romagna in
merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli
anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,
del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota
sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la
piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”
come punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 29 PN tra pubblici e privati
accreditati, come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 29. Nel report regionale viene indicato
anche 1 PN che è una casa di cura privata non accreditata. E’ stato chiuso, nel corso del 2014, 1 PN
(n. 13). La Regione ha inoltre anticipato l’informazione che, nel corso del 2015, sono stati chiusi 2
PN (n. 9 e n. 24).
L’“OSPEDALE FIORENZUOLA D'ARDA”, ospedale a gestione diretta, presidio della ASL
(codice 08000601) in cui risultano 633 parti nel 2013, riportato nella Tabella 3 col numero 30 non
risulta nei dati Cedap 2014, né nei dati della Scheda di dimissione ospedaliera 2014; inoltre
dall’analisi dei modelli di rilevazione HSP risulta che il reparto di ostetricia è stato chiuso a
dicembre 2013.
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 53
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Emilia Romagna
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 08000400 Ospedale "Guglielmo Da Saliceto"
Piacenza 1000+ 1.885
2 08001301 Ospedale Fidenza 500-999 919
3 08001500 Ospedale "S. Maria" Borgo Val Di
Taro 0-499 166
4 08002101 Ospedale Civile Guastalla 500-999 846
5 08002103 Ospedale "E. Franchini" Montecchio 500-999 702
6 08002104 Ospedale "G. Magati" Scandiano 500-999 615
7 08002105 Ospedale "S. Anna" Castelnovo Ne
Monti 0-499 151
8 08003104 Ospedale "B. Ramazzini" Carpi 1000+ 1.235
9 08003105 Ospedale "Santa Maria Bianca"
Mirandola 0-499 445 Chiuso temporaneamente per il
terremoto, collegato a Carpi
10 08003109 Ospedale Pavullo Nel Frignano 0-499 318
11 08004401 Ospedale Civile Nuovo "S. Maria
Della Sca 500-999 955
12 08005301 Ospedale Maggiore "C.A. Pizzardi" 1000+ 3.188
13 08005304 Ospedale "A. Costa" Porretta Terme 0-499 10 Chiuso nel 2014.
14 08005307 Ospedale Bentivoglio 500-999 647
15 08006803 Ospedale Del Delta 0-499 311 Sarà chiuso nel 2015.
16 08006806 Stabilimento Ospedaliero " SS.
Annunziata” 0-499 498
Si fonderà con Ferrara.
17 08007200 Ospedale "Santa Maria Delle Croci"
Ravenna 1000+ 1.451
18 08007900 Ospedale "Umberto 1°" Lugo 500-999 736
19 08008200 Ospedale "Degli Infermi " Faenza 500-999 774
20 08008501 Ospedale "Morgagni-Pierantoni"
Forli' 1000+ 1.218
21 08009101 Ospedale "Maurizio Bufalini" Cesena 1000+ 2.065
22 08009501 Ospedale "Infermi" Rimini 1000+ 3.016
23 08009600 Nuovo Ospedale Civile Di Sassuolo
S.P.A. 1000+ 1.278
24 08020600 Casa Di Cura Citta' Di Parma 0-499 230 Chiuso nel 2015
25 08090200 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di
Parma 1000+ 2.506
26 08090301 Azienda Ospedaliera Di Reggio
Emilia-S. 1000+ 2.010
27 08090400 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di
Modena 1000+ 2.926
28 08090800 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di
Bologna 1000+ 3.350
29 08090900 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di
Ferrara 1000+ 1.616
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Ci sono 5 PN (nn. 3, 7, 10, 15, 16) che hanno un numero di parti inferiori ai
500/anno. Su di questi non è stata indicata nessuna azione intrapresa per un adeguamento strutturale
e tecnologico; è quindi necessario specificare se la Regione ha applicato gli standard per la
riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia
intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 54
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 26 punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in 16 punti nascita
Anestesista Garantita in 17 punti nascita
Ostetrica Garantita in 27 punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale e regionale rappresenta un primo step verso lo standard
internazionale.
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 55
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Emilia Romagna per Classi
di Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Emilia Romagna anno 2013
n° parti
10.929 4.922 833 9.449 2.233 335 3.677 866 464 676 196 1.975 607 37.162
% parti
29,9% 13,5% 2,3% 25,8% 6,1% 1,0% 10,1% 2,4% 1,3% 1,8% 0,5% 5,4% 1,6%
% TC 10,3% 26,9% 100,0% 1,9% 6,7% 100,0% 82,2% 96,1% 93,8% 87,4% 58,7% 45,0%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della
Regione Campania e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 08000400
Piacenza 1.406 9,0 23,5 100,0 0,9 3,8 100,0 89,8 100,0 100,0 100,0 20,0 42,9
2 08001301
Fidenza 848 10,3 23,0 100,0 1,9 5,0 100,0 98,8 100,0 100,0 84,6 66,7 25,0
3 08001500
Borgo Val di Taro
168 12,1 28,6 100,0 1,9 0,0 100,0 90,0 100,0 100,0 100,0
66,7
4 08002101
Guastalla 881 13,9 31,1 100,0 0,8 7,3 100,0 98,6 100,0 90,9 100,0 18,2 36,0
5 08002103
Montecchio
Emilia 714 12,3 31,3 100,0 1,1 9,3 100,0 76,7 100,0 100,0 100,0 50,0 38,5
6 08002104
Scandiano
661 4,6 13,1 100,0 0,5 0,0 100,0 86,8 90,0 90,0 71,4 22,2 27,8
7 08002105
Castelnovo ne Monti
196 16,4 24,0 100,0 2,1 0,0 100,0 96,8 100,0
100,0 60,0
8 08003104
Carpi 1.373 3,9 7,0 100,0 0,4 0,0 100,0 64,3 93,8 94,4 70,6 50,0 33,3
9 (*)
08003105
Mirandola
400 5,3 21,4 100,0 0,7 3,1 100,0 72,5 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9
(continua)
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 56
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
10 08003109
Pavullo nel
Frignano 359 3,5 30,6 100,0 0,8 4,8 100,0 86,5 100,0 100,0 100,0 83,3 38,5
11 08004401
Imola 1.019 13,4 33,6 100,0 2,3 8,8 100,0 95,8 100,0 92,3 100,0 100,0 43,6
12 08005301
Bologna 3.124 9,4 29,0 100,0 3,2 5,0 100,0 81,7 98,0 100,0 93,8 72,2 48,4
13 (*)
08005304
Porretta Terme
112 12,7
3,8 0,0
100,0
14 08005307
Bentivoglio
575 9,7 24,0 100,0 3,6 0,0 100,0 89,7 100,0 100,0 100,0 25,0 31,3
15 08006803
Lagosanto
361 13,3 25,5 100,0 1,1 0,0 100,0 83,3 100,0 100,0 100,0 100,0 10,0
16 08006806
Cento 568 8,4 32,9 100,0 3,7 1,9 100,0 86,0 100,0 100,0 100,0 33,3 41,7
17 08007200
Ravenna 1.497 13,2 37,2 100,0 3,0 12,3 100,0 88,6 96,4 88,9 100,0 81,8 58,0
18 08007900
Lugo 807 7,4 25,6 100,0 1,3 9,1 100,0 68,4 100,0 100,0 45,5 50,0 32,4
19 08008200
Faenza 810 13,0 30,2 100,0 2,1 10,5 100,0 70,6 94,7 90,0 87,5 60,0 40,0
20 08008501
Forlì 1.318 8,1 28,5 100,0 3,9 16,2 100,0 90,2 100,0 100,0 88,9 100,0 38,2
21 08009101
Cesena 2.115 8,4 28,8 100,0 3,3 8,1 100,0 85,2 98,1 90,3 85,7 75,0 35,0
22 08009501
Rimini 3.029 5,0 16,1 100,0 0,3 3,4 100,0 57,3 95,8 100,0 65,4 50,0 32,8
23 08009600
Sassuolo 1.276 8,4 20,7 100,0 1,7 5,2 100,0 87,0 93,3 90,0 91,7 33,3 27,1
24 (*)
08020600
Parma 369 26,9 38,5 100,0 0,0 8,3 100,0 100,0 100,0 100,0 91,7 50,0 68,8
25 08090200
Parma 2.398 13,3 30,1 100,0 1,6 11,9 100,0 88,0 98,3 100,0 87,5 71,4 45,5
26 08090301
Reggio nellEmilia
2.127 8,0 22,3 100,0 2,0 6,3 100,0 86,8 95,3 85,2 95,0 34,6 49,0
27 08090400
Modena 3.011 14,2 29,9 100,0 1,8 6,3 100,0 65,0 97,4 96,0 86,3 78,9 44,8
28 08090800
Bologna 3.564 13,7 33,6 100,0 1,6 8,9 100,0 90,4 84,5 79,6 91,0 100,0 56,7
29 08090900
Ferrara 1.463 10,3 31,6 100,0 2,1 7,6 100,0 88,9 95,7 100,0 97,2 100,0 58,5
30 08000601
Fiorenzuola dArda
633 13,8 38,1 100,0 2,6 9,8 100,0 93,2 92,3 90,9 100,0 66,7 33,3
% TC regionale 10,3 26,9 100,0 1,9 6,7 100,0 82,2 96,1 93,8 87,4 58,7 45,0
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
(*) PN non più attivo
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 22,0%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
per i PN con più di 1000 parti/anno. La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di
Robson non evidenzia particolari criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello
di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in
arancione (superiori alla media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui
lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della
pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni
Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 57
del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)
assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono
presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la
madre e per il feto.
Si segnala che al n.30 è riportato l’ “OSPEDALE FIORENZUOLA D'ARDA”, ospedale a gestione
diretta, presidio della ASL (codice 08000601) in cui risultano 633 parti nel 2013, che non risulta nei
dati Cedap 2014.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Emilia Romagna Sì (2013) Sì (2013) DGR 1603/2013
SEGNALAZIONI: Le modalità di trasferimento sembra non siano state completamente uniformate
alle indicazioni regionali.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
Realizzata in 27 PN
3: Integrazione territorio-ospedale
Formalizzati gruppi
di lavoro regionali e
di area vasta per
individuare
indicatori da
monitorare e bisogni
formativi
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
Sono state
progettate cartelle
territoriali
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
Esiste PDTA per
partoanalgesia
farmacologica in 16
PN
Da completare in tutti i PN
8: Formazione degli operatori
SI
ATTO
REGIONALE
Realizzata in 27 PN
(*)dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 58
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE TOSCANA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Toscana in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 25 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 25. Nel 2011 sono stati chiusi 11 PN su un totale di 37 di cui 2 privati non
accreditati.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Toscana
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 09060203 Osp. SS. Giacomo e Cristoforo di
Massa 1000+ 1.616
2
09060302 Ospedale San Francesco Barga 0-499 400 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.
3 09060400 Presidio Ospedaliero San Luca 1000+ 1.007
4 09060601 Ospedale San Jacopo 1000+ 1.162 (continua)
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 59
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 09060700 Ospedale della Valdinievole 500-999 865
6 09060800 Nuovo Ospedale Di Prato S. Stefano 1000+ 2.591
7 09061001 P.O. F. Lotti Stabilimento di
Pontedera 500-999 904
8 09061200 Ospedale Cecina 500-999 665
9 09061300 Ospedale Livorno 1000+ 1.006
10
09061400 Ospedale Piombino 0-499 299 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.
11
09061500 Ospedale di Portoferraio 0-499 182 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.
12
09061800 Ospedale del Casentino Bibbiena 0-499 289 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.
13 09062100 Ospedale Area Aretina Nord 1000+ 1.268
14 09062600 Ospedale della Misericordia Grosseto 1000+ 1.238
15 09062700 Ospedale di Borgo San Lorenzo 0-499 467 Fornita comunicazione nella
verifica LEA 2014
16 09062901 Ospedale S.M. Annunziata 1000+ 1.304
17 09063203 Osp. S. Giovanni di Dio Torregalli 1000+ 1.816
18 09063800 Ospedale Dell'alta Val d'elsa 500-999 807
19 09063900 Ospedali Riuniti della Val di Chiana 500-999 630
20 09064000 Ospedale Versilia 1000+ 1.171
21 09064100 Ospedale Nuovo Valdarno 500-999 675
22 09064202 Ospedale S. Giuseppe 1000+ 1.520
23 09090100 Azienda Ospedaliero-Universitaria
Pisana 1000+ 2.162
24 09090200 Azienda Ospedaliera Universitaria
Senese 1000+ 1.213
25 09090300 Az. Ospedaliero - Universitaria
Careggi 1000+ 3.700
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 5 PN con un volume di parti annuo inferiore ai
500 parti, per uno dei quali (n. 15) non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che
è necessario specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli standard per la
riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia
intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 60
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 22 punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 21 punti nascita.
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 61
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Toscana per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Toscana anno 2013
n° parti
9.209 3.422 726 7.970 1.674 245 2.414 600 341 555 195 1.259 598 29.208
% parti
32,2% 12,0% 2,5% 27,9% 5,9% 0,9% 8,4% 2,1% 1,2% 1,9% 0,7% 4,4% 2,0%
% TC 8,4% 20,3% 100,0% 2,1% 6,7% 100,0% 74,9% 81,2% 79,2% 68,5% 54,9% 24,5%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Toscana e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 09060203 Massa 1.705 11,1 25,6 100,0 1,6 8,7 100,0 73,6 77,3 68,4 90,3 50,0 30,2
2 09060302 Barga 460 17,6 32,4 100,0 1,8 6,9 100,0 98,2 90,9 100,0 80,0 40,0
3 09060400 Lucca 1.057 8,4 33,6 100,0 1,3 8,2 100,0 85,7 76,5 63,6 85,7 100,0 20,8
4 09060601 Pistoia 1.044 7,3 25,0 100,0 4,4 17,1 100,0 53,1 82,4 86,7 33,3 14,3 23,8
5 09060700 Pescia 855 7,5 20,2 100,0 2,0 6,7 100,0 58,5 86,7 80,0 50,0 25,0 22,7
6 09060800 Prato 2.587 4,2 13,2 100,0 1,1 3,6 100,0 57,5 85,7 76,2 45,0 46,7 14,6
7 09061001
Pontedera 1.008 5,2 21,5 100,0 2,8 7,7 100,0 70,7 93,3 75,0 55,6 66,7 16,1
8 09061200 Cecina 628 8,6 15,9 100,0 3,5 2,2 100,0 80,0 91,7 100,0 83,3 60,0 23,8
9 09061300 Livorno 1.011 10,4 24,1 100,0 1,2 6,8 100,0 73,6 95,0 93,8 72,7 66,7 33,9
10 09061400
Piombino 313 13,5 28,2 100,0 2,4 0,0 100,0 90,9 85,7 100,0 50,0 100,0 36,4
11 09061500
Portoferraio 211 4,4 24,0 100,0 3,4 11,1 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 100,0 15,4
(continua)
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 62
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
12 09061800
Bibbiena 295 11,2 21,6 100,0 2,8 18,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7 40,0
13 09062100 Arezzo 1.285 7,8 16,3 100,0 1,2 2,6 100,0 77,2 100,0 92,3 50,0 60,0 30,9
14 09062600
Grosseto 1.267 7,8 20,6 100,0 0,6 0,0 100,0 80,2 70,6 92,9 50,0 22,9
15 09062700
Borgo San Lorenzo 528 3,4 21,3 100,0 1,1 3,0 100,0 83,3 88,9 90,0 33,3 75,0 33,3
16 09062901
Bagno a Ripoli 1.310 6,6 17,1 100,0 2,1 11,3 100,0 69,4 94,1 70,0 55,6 52,6 4,9
17 09063203 Firenze 1.829 8,1 17,2 100,0 4,0 13,8 100,0 75,7 89,7 73,7 77,3 80,0 34,8
18 09063800
Poggibonsi 830 11,5 26,9 100,0 3,8 13,5 100,0 68,5 77,8 100,0 100,0 66,7 15,2
19 09063900
Montepulciano 608 4,8 10,6 100,0 2,1 1,9 100,0 81,0 80,0 100,0 80,0 0,0 11,1
20 09064000
Camaiore 1.148 5,4 16,7 100,0 0,4 0,0 100,0 64,4 95,7 66,7 48,3 50,0 21,6
21 09064100
Montevarchi 650 7,4 22,4 100,0 3,5 2,5 100,0 73,4 75,0 81,8 75,0 61,5 29,2
22 09064202 Empoli 1.602 7,4 17,8 100,0 2,1 6,7 100,0 73,0 78,4 94,1 58,3 56,3 10,2
23 09090100 Pisa 2.124 15,1 21,7 100,0 2,1 2,7 100,0 89,8 68,6 85,7 70,2 35,7 27,4
24 09090200 Siena 1.280 9,0 20,3 100,0 2,7 4,7 100,0 86,3 59,0 60,9 72,9 75,0 35,0
25 09090300 Firenze 3.573 8,6 17,8 100,0 1,9 5,2 100,0 71,5 74,7 70,7 68,4 35,3 27,0
% TC regionale 8,4 20,3 100,0 2,1 6,7 100,0 74,9 81,2 79,2 68,5 54,9 24,5
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,91%
superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le
classi un valore più basso del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in
arancione i valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per
facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 63
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
TOSCANA SI (1994/2014) SI (1994/2014) DGR 181/94-178/94-
381/2014.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI
8: Formazione degli operatori SI
Da prevedere in tutti i PN la
certificazione da parte del
direttore sanitario sulla
formazione degli operatori di
sala parto. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 64
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE UMBRIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Umbria in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 11, di cui uno (n. 3) è stato chiuso nel corso del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Umbria
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
1 10080101 Ospedale di Citta` di Castello 500-999 717
2
10080301 Stab. Ospedaliero Castiglione del Lago
0-499 259 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Az. Osp. Perugia sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con i PN attivi negli ospedali territoriali.
3 10080304 Stab. Ospedaliero Assisi 0-499 106 Chiuso a fine 2014
4
10080307 Stab. Ospedaliero Media Valle del Tevere
0-499 328 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Az. Osp. Perugia sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con i PN attivi negli ospedali territoriali.
(continua)
Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 65
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 10080501 Ospedale Civile San Matteo degli
Infermi 0-499 428
6 10080600 Santa Maria Della Stella 0-499 491 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Azienda Ospedaliera di Terni sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con il PN attivo nell’ospedale territoriale.
7
10080701 Presidio Ospedaliero di Narni 0-499 394
8 10080901 Ospedale San Giovanni Battista
Foligno 1000+ 1.133
9
10081000 Presidio Ospedaliero Alto Chiascio 0-499 425 E’ costituito da una Unità Ostetrica ed una Unità Neonatologica di 1° livello, con i volumi di attività suscettibili di incremento a seguito dalla chiusura del PN Assisi. Inoltre il PN è collocato in un territorio di confine con la Regione Marche ed è orogeograficamente disagiato e con tempi di percorrenza verso l’Ospedale di Perugia (DEA 2° livello) che si attestano intorno ai 60 minuti.
10 10090100 Azienda Ospedaliera di Perugia 1000+ 1.924
11 10090200 Azienda Ospedaliera 'S. Maria' - Terni 1000+ 1.105 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 6 PN (nn. 2, 4, 5, 6, 7 e 9) con un volume di
parti annuo inferiore ai 500, per uno dei quali (n. 5) non risulta siano state intraprese azioni in
merito. Si ricorda che è necessario specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli
standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di
pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b dell’Accordo Stato-
Regioni del 16-12-2010.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita.
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 66
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Umbria per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Umbria anno 2013
n° parti
2.569 837 487 1.831 310 173 336 197 76 115 37 309 207 7.484
% parti
35,3% 11,5% 6,7% 25,2% 4,3% 2,4% 4,6% 2,7% 1,0% 1,6% 0,5% 4,2% 2,8%
% TC 15,3% 32,7% 100,0% 4,1% 8,1% 100,0% 83,3% 98,0% 93,4% 86,1% 83,8% 44,3%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 67
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Umbria e confronto con il valore regionale e nazionale
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 10080101
Città di Castello 715 12,4 44,4 100,0 2,5 16,7 100,0 81,0 100,0 100,0 50,0 100,0 36,8
2 10080301
Castiglione del Lago 323 27,8 42,1 100,0 7,1 14,3 100,0 66,7 100,0 83,3 100,0 83,3 16,7
3 10080304 Assisi 200 11,3 47,1 100,0 6,9 25,0 100,0 84,6 75,0 100,0 100,0 100,0 0,0
4 10080307 Todi 323 9,6 16,7 100,0 2,1 0,0 100,0 81,3 100,0 100,0 100,0 80,0 25,0
5 10080501 Spoleto 524 18,1 20,9 100,0 2,4 17,4 100,0 94,1 100,0 100,0 100,0 100,0 46,7
6 10080600 Orvieto 426 10,4 30,3 100,0 1,1 8,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7 0,0 18,2
7 10080701 Narni 362 24,9 56,5 100,0 6,7 0,0 100,0 80,0 100,0 66,7 50,0 0,0
8 10080901 Foligno 1.175 13,8 28,1 100,0 2,8 11,1 100,0 82,4 96,3 100,0 81,8 66,7 31,7
9 10081000 Gubbio 415 13,5 36,8 100,0 2,8 0,0 100,0 76,5 100,0 100,0 71,4 100,0 44,4
10 10090100 Perugia 1.950 15,6 36,1 100,0 5,7 4,3 100,0 77,0 98,1 96,3 85,7 92,9 54,5
11 10090200 Terni 1.071 12,7 32,6 100,0 4,4 8,3 100,0 98,5 95,7 87,5 93,1 0,0 51,9
% TC regionale 15,3 32,7 100,0 4,1 8,1 100,0 83,3 98,0 93,4 86,1 83,8 44,3
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per quelli con
più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in molte classi un
valore superiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in arancione i
valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per facilitare
l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 68
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
UMBRIA SI (2014) NO (In itinere) STAM: DGR
1698/2014, DGR
1040/2014
SEGNALAZIONE: la Regione riferisce che lo STEN è in corso di implementazione. Si ricorda
che i sistemi di trasferimento materno e neonatale, a livello regionale, devono essere pianificati e
realizzati quanto prima considerato che rappresentano il sistema più efficace per garantire
appropriatezza, sicurezza, efficacia ed efficienza all’assistenza perinatale rispondendo così a quanto
dettato dall’accordo 16.12.2010.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Parziale
Da completare, a tal fine si
allega il documento di
ausilio per la redazione della
carta dei servizi prodotto dal
CPNn (All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI DGR1344/2013
8: Formazione degli operatori SI
Prevedere l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 69
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE MARCHE
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Marche in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 14 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 14. Prima del 2014 sono stati chiusi 3 PN (Casa di Cura Villa Igea Ancona,
Ospedale Recanati, Casa di Cura Stella Maris S. Benedetto del Tronto).
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Marche (Fonte CEDAP)
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 11000101 Osp. S. Maria della Misericordia -
Urbino 500-999 723
2 11000201 Presidio Ospedaliero Zt 4 - Senigallia 500-999 790
3 11000202 Ospedale Carlo Urbani 500-999 772
4 11000203 Osp. Ss. Benvenuto e Rocco – Osimo 500-999 647 (continua)
Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 70
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 11000204 Ospedale Civile 'E. Profili' – Fabriano 0-499 398 La Regione precisa che nel PN
sono garantiti gli standard assistenziali di sicurezza.
6 11000301 Ospedale Generale di Zona –
Civitanova 500-999 754
7 11000302 Ospedale Generale Provinciale –
Macerata 1000+ 1.251
8 11000304 Ospedale B. Eustacchio - S. Severino
M. 500-999 558
9 11000401 Ospedale di Fermo 500-999 847
10 11000501 Madonna del Soccorso - S.
Benedetto Tronto 500-999 761
11 11000502 Osp. Gen. "C.G. Mazzoni" - Ascoli
Piceno 500-999 723
12 11090101 Ospedale San Salvatore - Pesaro 500-999 801
13 11090102 Ospedale Santa Croce - Fano 500-999 901
14 11090503 Presidio Ospedaliero G. Salesi
Ancona 1000+ 2.035
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 13 punti nascita.
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 71
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Marche per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Marche anno 2013
n° parti
3.107 1.840 710 2.637 899 195 1.201 281 147 212 52 609 346 12.236
% parti
26,1% 15,5% 6,0% 22,2% 7,6% 1,6% 10,1% 2,4% 1,2% 1,8% 0,4% 5,1% 2,8%
% TC 8,7% 27,6% 100,0% 1,5% 5,2% 100,0% 89,8% 84,7% 83,0% 86,8% 50,0% 43,2%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 72
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Marche e confronto con il valore regionale e nazionale
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 11010201
Urbino 677 11,6 33,8 100,0 3,0 2,0 100,0 80,2 81,8 100,0 88,9 100,0 52,0
2 11010400
Senigallia
740 8,9 21,8 100,0 1,0 2,7 100,0 94,7 100,0 85,7 66,7 0,0 29,4
3 11010501
Jesi 781 10,6 27,0 100,0 1,9 5,7 100,0 90,0 81,8 83,3 80,0
39,5
4 11010601
Fabriano
419 13,3 23,5 100,0 1,7 6,9 100,0 96,6 50,0 100,0 100,0
25,0
5 11010701
Osimo 682 10,7 28,6 100,0 0,5 5,6 100,0 95,7 100,0 100,0 50,0 33,3 28,6
6 11010801
Civitanova
Marche 829 8,8 28,1 100,0 1,0 8,7 100,0 90,5 100,0 85,7 62,5 0,0 47,8
7 11010901
Macerata
1.189 4,5 21,1 100,0 1,6 2,9 100,0 79,2 90,0 71,4 81,0 50,0 40,9
8 11011002
San Severin
o Marche
577 9,4 25,0 100,0 0,8 3,4 100,0 88,2 88,9 100,0 87,5 100,0 51,7
9 11011101
Fermo 906 1,3 34,8 100,0 1,8 4,2 100,0 91,4 72,0 93,8 83,3 0,0 42,9
10 11011200
San Benedetto del Tronto
719 5,2 32,2 100,0 0,6 5,5 100,0 88,3 81,8 55,6 100,0 42,9 40,0
11 11011300
Ascoli Piceno
727 2,7 16,5 100,0 0,0 4,4 100,0 92,1 100,0 81,8 100,0 100,0 19,0
12 11090101
Pesaro 934 5,4 33,3 100,0 1,4 9,3 100,0 90,1 95,8 100,0 92,3 40,0 56,3
13 11090102
Fano 1.002 11,6 27,8 100,0 1,0 4,9 100,0 89,4 83,9 70,0 90,0 25,0 31,9
14 11090503
Ancona 2.054 14,8 28,1 100,0 3,3 6,0 100,0 94,7 75,0 77,8 89,2 64,3 48,7
% TC regionale 8,7 27,6 100,0 1,5 5,2 100,0 89,8 84,7 83,0 86,8 50,0 43,2
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 23% superiore
allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore al 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le
classi un valore inferiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori
evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su
cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento
della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-
Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)
assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono
presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la
madre e per il feto.
Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 73
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
MARCHE SI (2014) SI (2014) DGR 847/2014
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, ma solo in 7 PN
Si allega il documento di
ausilio per la redazione della
carta dei servizi prodotto dal
CPNn (All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI Da completare
8: Formazione degli operatori SI
La certificazione da parte del
direttore sanitario, nei singoli
PN, sulla formazione degli
operatori di sala parto deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 74
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE LAZIO
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Lazio in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 38 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 38, di cui uno (n. 18) è stato chiuso nel corso del 2014. Altri 5 PN (Casa di
Cura Villa Margherita, Nuova Clinica Annunziatella, Casa di Cura Villa Mafalda, Casa di Cura
Quisisana, Casa di Cura Santa Maria di Leuca) sono stati chiusi prima del 2014. Si rileva che il PN
“OSP. S.GIUSEPPE” di Marino, Ospedale a gestione diretta presidio della ASL (codice 12004800)
in cui risultavano, dai dati Cedap, 166 parti nel 2013, non risulta più attivo nel 2014 (nella tabella 3
detto PN viene riportato col numero 39).
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Lazio
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 12000700 Ospedale di Tarquinia 0-499 359 DCA 412/2014-chiusura UO e
accorpamento a UU.OO. Civitavecchia.
2 12001901 Presidio S. Camillo De Lellis di Rieti 500-999 551
3 12002601 Ospedale Santo Spirito 500-999 646
4 12004300 Osp. Anzio-Nettuno 500-999 524
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 75
(continua)
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
5 12004402 Ospedale 500-999 990
6 12004500 Ospedale S. Paolo Civitavecchia 0-499 243 DCA 412/2014-qualificazione
della UU.OO. di Civitavecchia
7 12004600 Ospedale L. Parodi Delfino 0-499 471 DCA 412/2014-chiusura UO e
accorpamento a UU.OO. Palestrina
8 12004900 0spedale Ss. Gonfalone 0-499 418 DCA 412/2014-chiusura UO e
accorpamento a UU.OO. Tivoli
9 12005100 0spedale Civile Coniugi Bernardini 500-999 579
10 12005300 Ospedale S. Giovanni Evangelista
(Tivoli) 500-999 727
11 12005400 Osp 'Paolo Colombo' Velletri 500-999 525
12 12006100 Ospedale G. B. Grassi 1000+ 1.875
13 12006601 Ospedale S. Eugenio 500-999 977
14 12007100 Ospedale San Pietro Fatebenefratelli 1000+ 4.340
15 12007200 Ospedale Fatebenefratelli 1000+ 3.999
16 12007400 Osp. Gen. di Zona 'Cristo Re' 1000+ 1.953
17 12007600 Madre Giuseppina Vannini 500-999 692
18 12011300 Casa di Cura Villa Pia 0-499 303 Chiuso nel 2014
19 12011500 Casa di Cura Santa Famiglia 1000+ 1.865
20 12015700 C.D.C. Fabia Mater 1000+ 1.866
21 12016500 Policlinico Casilino 1000+ 2.126
22 12017100 Casa di Cura Città di Roma 1000+ 1.597
23 12018000 Aurelia Hospital 500-999 596
24 12020001 Ospedale Santa Maria Goretti Latina 1000+ 1.888
25 12020402 San Giovanni di Dio Fondi 500-999 894
26 12020601 Dono Svizzero Formia 500-999 661
27 12021500 Casa di Cura Città di Aprilia 500-999 536
28 12021600 Ospedale F. Spaziani Frosinone 1000+ 1.163
29 12021700 Ospedale San Benedetto Alatri 0-499 438 DCA 412/2014-chiusura UO e accorpamento a UU.OO. Frosinone
30 12022600 Ospedale Civile S.S. Trinità N. Sede
Sora 500-999 858
31 12022800 Ospedale S. Scolastica Cassino 500-999 638
32 12026700 Ospedale Sandro Pertini 1000+ 1.176
33 12027101 Stabilimento di Belcolle 1000+ 1.183
34 12090100 Az. Osp. San Camillo- Forlanini 1000+ 2.946
35 12090200 Azienda Osp. S.Giovanni/Addolorata
Roma 1000+ 1.477
36 12090301 Ospedale S. Filippo Neri 1000+ 1.071
37 12090501 Policlinico Universitario A. Gemelli 1000+ 3.720
38 12090600 Policlinico Umberto I 1000+ 1.736 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 76
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Lazio per Classi di Robson
e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Lazio anno 2013
n° parti
14.360 807 2.768 10.676 370 5.151 - 1.243 600 939 217 2.696 9.415 49.242
% parti
36,1% 2,0% 7,0% 26,8% 0,9% 12,9% - 3,1% 1,5% 2,4% 0,5% 6,8% 19,1%
% TC - - 100,0% - - 100,0% - 95,1% 93,0% 89,5% 84,8% 54,0%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 77
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Lazio e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 12000700
Tarquinia
394 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0
100,0 66,7
2 12001901
Rieti 597 0,0
100,0 0,0
100,0
100,0 100,0 100,0
41,9
3 12002601
Roma 642 0,0 0,0 100,0 0,0
100,0
100,0 100,0 100,0 0,0 57,7
4 12004300
Anzio 661 0,0
100,0 0,0
100,0
90,9 100,0 100,0 100,0 40,9
5 12004402
Genzano di
Roma 873 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
6 12004500
Civitavecchia
299 0,0 0,0 100,0 0,0
100,0
100,0 100,0 0,0 100,0 30,0
7 12004600
Colleferro
406 0,0
100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 87,5 100,0 100,0 62,5
8 12004900
Monterotondo
422 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0
100,0 53,3
9 12005100
Palestrina
617 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 85,7 100,0 44,4
10 12005300
Tivoli 764 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
95,5 93,8 100,0 80,0 68,1
11 12005400
Velletri 564 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
93,3 100,0 100,0 100,0 34,6
12 12006100
Roma 1.913 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
88,2 100,0 86,4 66,7 50,6
13 12006601
Roma 960 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
96,3 75,0 72,7 94,4 38,8
14 12007100
Roma 4.369 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
92,7 88,7 83,5 95,5 59,0
15 12007200
Roma 4.021 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 93,4 95,8 64,5
16 12007400
Roma 1.905 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
98,4 100,0 70,6 100,0 38,0
17 12007600
Roma 751 0,0
100,0 0,0 0,0 100,0
90,0 85,7
100,0 71,4
18 12011300
Roma 331 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 85,7 76,9
19 12011500
Roma 1.951 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
95,3 92,9 84,8 72,4 53,9
20 12015700
Roma 1.936 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 100,0 100,0 64,0
21 12016500
Roma 2.206 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
93,6 97,1 75,0 60,0 46,3
22 12017100
Roma 1.843 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 100,0 83,3 65,1
(continua)
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 78
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
23 12018000
Roma 576 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
90,5 57,1 100,0 100,0 20,0
24 12020001
Latina 2.007 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
85,7 82,8 97,0 0,0 38,5
25 12020402
Fondi 861 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 90,9 75,0 91,7 36,7
26 12020601
Formia 671 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 100,0 100,0 61,5
27 12021500
Aprilia 579 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0
100,0 36,8
28 12021600
Frosinone
899 0,0 0,0 100,0 0,0
100,0
96,2
84,6
55,8
29 12021700
Alatri 570 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
88,9 100,0 66,7 50,0 60,0
30 12022600
Sora 806 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
80,0 80,0 100,0 33,3 41,2
31 12022800
Cassino 750 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
90,9 100,0 100,0 100,0 48,8
32 12026700
Roma 1.231 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 100,0 83,3 85,7 68,2
33 12027101
Viterbo 1.245 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
94,7 88,2 93,5 75,0 43,8
34 12090100
Roma 3.101 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 92,7 97,6 100,0 52,8
35 12090200
Roma 1.587 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
97,9 100,0 97,7 60,0 52,7
36 12090301
Roma 993 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
87,5 72,7 92,9 100,0 52,6
37 12090501
Roma 3.239 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0
83,5 86,4 83,7 60,0 60,7
38 12090600
Roma 1.536 0,0 0,0 100,0 0,0
100,0
100,0 100,0 95,3 66,7 63,7
39 12004800
Marino 166 0,0
100,0 0,0 0,0 100,0
100,0 66,7
100,0 55,6
% TC regionale 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 0,0 95,1 93,0 89,5 84,8 54,0
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 34,3%
superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e
qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i
PN con meno di 1000 parti/anno.
Relativamente all’analisi dei parti secondo le classi di Robson si evidenzia che, a causa dell’errata
compilazione da parte della Regione della variabile “Tagli cesarei precedenti” (compilata sempre
con l’indicazione “NO”), non è stato possibile distinguere i parti tra le classi 3, 4a, 4b e 5. Pertanto,
per tale Regione i parti contenuti nelle classi 3, 4a e 4b risultano sovrastimati, in quanto tali classi
ricomprendono anche parti potenzialmente attribuibili alla classe 5, alla quale non è possibile
attribuire alcun parto. Nelle classi 1, 3, 2a e 4a i valori relativi ai parti cesarei sono anomali, in
quanto tali classi presentano un’incidenza di parti cesarei pari a zero.
In media in quasi tutti i PN la % di TC è superiore alla media nazionale indicando la necessità di
lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della
pratica clinica.
Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 79
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Lazio Sì (2014) Sì (2000) STAM: DCA
412/2014.
STEN: DCA 56/2000.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Dato non
disponibile
Si allega il documento di
ausilio per la redazione della
carta dei servizi prodotto dal
CPNn (All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere
DCA 12/05/2014 Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere
DCA 12/05/2014 Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere
DCA 12/05/2014 Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere
DCA 12/05/2014 Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale
13 PN su 38 Da completare su tutti i PN
8: Formazione degli operatori
In itinere
DCA 12/05/2014
Da attuare, prevedendo
anche l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 80
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE ABRUZZO
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Abruzzo in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 12 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 12.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Abruzzo
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 13000100 Ospedale San Salvatore 500-999 939
2 13000200 Po Sulmona ' Dell' Annunziata' 0-499 248
3 13000300 Po Avezzano 'S. Filippo e Nicola' 1000+ 1.040
4 13001400 Ospedale Mazzini 500-999 797
5 13001600 Ospedale San Liberatore di Atri (Te) 500-999 510 Chiusura prevista nel 2015.
6 13001700 Ospedale della Val Vibrata 500-999 734
7 13001800 P.O. 'Spirito Santo' Pescara 1000+ 1.804
8 13001900 P.O. S. Massimo di Penne 0-499 322 Chiusura prevista nel 2015.
9 13002600 P.O. Clinicizz. 'Ss. Annunziata' Chieti 1000+ 1.562
10 13002800 P.O. Lanciano Renzetti 500-999 642
11 13002900 P.O. Vasto S.Pio da Pietralcina 500-999 842 (continua)
Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 81
ID CODICE PUNTO NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
12 13003200 P.O. 'G. Bernabeo' Ortona 500-999 568 Chiusura prevista nel 2015. Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 4 PN con un volume di parti annuo inferiore ai
500 parti o di poco superiore, per tre dei quali (nn. 5, 8 e 12) è prevista la chiusura nel corso del
2015. Per il n. 2 non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che è necessario
specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione
delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale
(TIN) di cui all’allegato 1b dell’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 11 punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 10 punti nascita.
Anestesista Garantita in 10 punti nascita.
Ostetrica Garantita in 11 punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 82
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Abruzzo per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Abruzzo anno 2013
n° parti
3.049 1.132 1.027 2.217 416 247 690 269 105 133 32 424 314 10.055
% parti
31,3% 11,6% 10,5% 22,8% 4,3% 2,5% 7,1% 2,8% 1,1% 1,4% 0,3% 4,4% 3,1%
% TC 16,2% 34,1% 100,0% 3,7% 7,5% 100,0% 89,4% 95,2% 95,2% 89,5% 81,3% 55,7% %
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Abruzzo e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 13000100 LAquila 969 17,5 26,5 100,0 4,5 7,3 100,0 86,8 92,3 94,1 100,0 75,3
2 13000200
Sulmona 328 30,4 68,4 100,0 8,2 28,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 71,4
3 13000300
Avezzano 1.006 13,9 27,3 100,0 3,5 16,7 100,0 95,7 100,0 100,0 92,3 100,0 41,9
4 13001400 Teramo 808 16,0 36,5 100,0 3,6 7,1 100,0 91,7 100,0 100,0 71,4 100,0 40,6
5 13001600 Atri 460 22,4 37,5 100,0 3,5 0,0 100,0 92,9 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
6 13001700
SantOmero 790 15,6 43,4 100,0 5,2 15,0 100,0 91,1 93,3 100,0 83,3 100,0 54,5
7 13001800 Pescara 1.988 11,3 29,6 100,0 2,9 5,9 100,0 84,6 90,6 90,0 89,2 80,0 44,1
(continua)
Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 83
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
8 13001900 Penne 266 17,6 100,0 100,0 11,1 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
9 13002600 Chieti 1.460 20,2 33,2 100,0 2,9 4,2 100,0 93,3 94,5 94,1 91,3 66,7 67,4
10 13002800
Lanciano 690 15,9 36,5 100,0 4,0 7,1 100,0 100,0 95,2 100,0 100,0 50,0 46,2
11 13002900 Vasto 799 9,0 34,6 100,0 0,0 3,4 100,0 71,4 100,0 100,0 100,0 50,0 43,5
12 13003200 Ortona 491 23,7 29,0 100,0 2,5 7,1 100,0 66,7 100,0 100,0 100,0 0,0 33,3
% TC regionale 16,2 34,1 100,0 3,7 7,5 100,0 89,4 95,2 95,2 89,5 81,3 55,7
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 24% superiore
allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia che risulta sempre
superiore al dato nazionale e scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in
rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare
nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica
clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16
dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano
gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente
interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il
feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
ABRUZZO SI (2015) SI (2015) DC 58/2015.
Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 84
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Parziale Da completare
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale Da completare
8: Formazione degli operatori SI
La certificazione da parte del
direttore sanitario, nei singoli
PN, sulla formazione degli
operatori di sala parto deve
essere estesa a tutti i PN (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 85
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE MOLISE
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Molise in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 3 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 3. Altri 3 PN (Agnone, Venafro e Larino) sono stati chiusi prima del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Molise.
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 14000100 PRESIDIO OSPEDALIERO 'A.
CARDARELLI' 500-999 977
2 14000201 OSPEDALE S. TIMOTEO- TERMOLI 0-499 490
3 14000301 OSPEDALE VENEZIALE - ISERNIA 0-499 437 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Ci sono 2 PN (nn. 2 e 3), per altro di II livello, che hanno un numero di parti
inferiori ai 500 l’anno per i quali non sono state indicate nel report le azioni intraprese nel 2014. Si
ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la
Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 86
Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità
operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del
citato Accordo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 87
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Molise per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Molise anno 2013
n° parti 0 1.111 0 0 399 0 65 48 16 7 9 135 1 1.791
% parti
- 62,1% - - 22,3% - 3,6% 2,7% 0,9% 0,4% 0,5% 7,5% 0%
% TC 0,0% 48,2% 0,0% 0,0% 18,3% 0,0% 100% 100% 93,8% 57,1% 77,8% 67,4%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308 50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della
Regione Molise e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
ne
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 14000100
Campobasso 1.018 47,3 20,2 100,0 100,0 90,0 0,0 66,7 74,1
2 14000201 Termoli 555 46,3 16,6 100,0 100,0 100,0 75,0 75,0 23,1
3 14000301 Isernia 218 57,7 16,9 100,0 100,0 100,0 100,0 33,3
% TC regionale 48,2 18,3 100,0 100,0 93,8 57,1 77,8 67,4
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 42% superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con
meno di 1000 parti/anno.
Relativamente all’analisi dei parti secondo le classi di Robson si evidenzia che, a causa dell’errata
compilazione da parte della Regione della variabile “Modalità del travaglio” (compilata sempre con
il valore 2, corrispondente a travaglio indotto), non è stato possibile distinguere i parti tra le classi 1,
Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 88
2a e 2b e tra le classi 3, 4a e 4b. Pertanto, per tale Regione i parti contenuti nelle classi 2a e 4a
risultano sovrastimati, in quanto tali classi ricomprendono anche parti potenzialmente attribuibili
rispettivamente alla classe 1 e alla classe 3. Inoltre per la Regione Molise non risultano attribuiti i
casi dei parti con taglio cesareo di elezione, per le classi 2b e 4b.
In tutti i PN si registrano % di TC superiori alla media nazionale ad indicare la necessità di lavorare
nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica
clinica.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Molise Sì (2013) Sì (2013) Non riportato atto
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO
Si allega (All.3) il
documento di ausilio per la
redazione della carta dei
servizi prodotto dal CPNn
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica In fase di
definizione Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto NO Da attuare
8: Formazione degli operatori
Nessun atto
regionale che
disciplini la
formazione sulle
tematiche del
percorso nascita
Nel report è riportato solo un
corso teorico pratico in
neonatologia. E’ necessario
formalizzare con un atto
regionale che disciplini la
formazione sulle tematiche
del percorso nascita,
prevedendo anche
l’adozione di strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 89
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE CAMPANIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Campania in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN non
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti, dal report regionale risultano 67 PN (40
pubblici e 27 privati accreditati), mentre dal Cedap 2014 risultano 66 PN, come di seguito numerati,
da 1 a 66, nella Tabella 1. Il PN mancante potrebbe essere il presidio “MINERVA S.P.A. SANTA
MARIA DELLA SALUTE” di Santa Maria Capua Vetere, struttura privata accreditata (codice
15002200) in cui risultano, dai dati Cedap, 165 parti nel 2013 (nella Tabella 3 detto PN viene
riportato col numero 67). Nessun PN risulta essere stato chiuso.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Campania
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
1 15001000 Presidio Ospedaliero 'San Rocco' 0-499 254
2 15001300 Presidio Ospedaliero S.G. Moscati
Aversa 500-999 875
3 15001600 Villa del Sole 500-999 935
4 15001800 Casa di Cura San Paolo 500-999 613
5 15001900 Casa di Cura 'Villa Fiorita' Spa 1000+ 1.011 (continua)
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 90
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
6 15002000 Clinica San Michele 500-999 646
7 15002100 Casa di Cura Pineta Grande 500-999 955
8 15003200 Osp. Sacro Cuore di Gesu`
Fatebenefratelli 1000+ 1.071
9 15005700 Ospedale Civile S. Giovanni di Dio 500-999 774
10 15005800 Ospedale San Giuliano 500-999 920
11 15007000 Ospedale Rizzoli 0-499 353 Deroga isole.
12 15007300 Casa Di Cura Ospedale
Fatebenefratelli 1000+ 1.196
13 15007500 Casa Di Cura Osp. Internazionale 500-999 965
14 15008200 Casa Di Cura ' La Madonnina ' Srl 500-999 563
15 15008400 Casa Di Cura Villa Dei Fiori Srl 1000+ 1.250
16 15009200 Casa Di Cura Villa Delle Querce 1000+ 1.070
17 15009500 CLINICA MEDITERRANEA S.P.A. 500-999 927
18 15009700 Casa Di Cura Villa Maione 500-999 664
19 15009900 Clinica Santa Patrizia 500-999 950
20 15010000 Casa Di Cura ' N.S. Di Lourdes ' Spa 1000+ 1.161
21 15010200 Casa Di Cura S. Maria La Bruna Srl 500-999 580
22 15010400 Casa Di Cura Villa Cinzia 1000+ 1.059
23 15010500 Casa Di Cura Villa Stabia 500-999 761
24 15010600 VILLA BIANCA S.P.A. 1000+ 1.727
25 15010800 Casa Di Cura Trusso S.R.L. 0-499 424
26 15010900 Clinica Sanatrix Spa 1000+ 1.164
27 15011000 Casa Di Cura Maria Rosaria Spa 1000+ 1.094
28 15011300 Casa Di Cura S.Lucia Srl 0-499 336
29 15011400 Casa Di Cura A.Grimaldi 500-999 556
30 15013900 Ospedale Landolfi Solofra 0-499 343
31 15014000 Ospedale Ariano Irpino 0-499 330
32 15014500 Casa Di Cura S.Rita 0-499 215
33 15014900 Casa Di Cura Villa Dei Platani 1000+ 1.495
34 15015401 P.O. Umberto I Nocera Inferiore 1000+ 1.401
35 15016000 Presidio Ospedaliero Di Polla-S.
Arsenio 0-499 410
Deroga aree disagiate.
36 15016100 Presidio Ospedaliero 'Immacolata'
Sapri 0-499 303
Deroga aree disagiate.
37 15016200 P.O. Maria Ss. Addolorata Eboli 0-499 196
38 15016300 P.O. Martiri Di Villa Malta Sarno 500-999 722
39 15016500 Ospedale S.Luca Vallo Lucania 0-499 312 Deroga aree disagiate.
40 15016600 P.O. S.M. Speranza Battipaglia 1000+ 1.188
41 15016700 'Hyppocratica S.P.A. Casa Di Cura
Villa 500-999 921
42 15017000 Casa Di Cura Privata Malzoni Di
Agropoli 500-999 570
43 15017700 Casa Di Cura Tortorella Spa 0-499 408
44 15019100 Ospedale S.M. Delle Grazie 500-999 750
45 15019600 Fondazione Evangelica Betania 1000+ 2.007
46 15041502 P.O. Boscotrecase 0-499 396
47 15041601 S. Leonardo 500-999 787
48 15041702 P.O. De Luca E Rossano 500-999 754
49 15041801 San Giovanni Bosco Na Est 500-999 765
50 15041802 Loreto Mare Na Est 500-999 845
51 15041901 San Paolo Na Ovest 500-999 628
52 15041903 San Gennaro Na Ovest 0-499 334 (continua)
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 91
ID
CODICE PUNTO NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
53 15041904 Incurabili Na Ovest 500-999 666
54 15041906 Po Capri Na Ovest 0-499 62 Deroga isole.
55 15043601 Ospedali Riuniti Area Nolana Plesso
Nola 500-999 574
56 15043700 Presidio Ospedaliero Maddaloni 0-499 210
57 15043800 Presidio Ospedaliero Marcianise 500-999 708
58 15044000 Presidio Ospedaliero Piedimonte
Matese 0-499 174
Deroga aree disagiate.
59 15090100 Azienda Ospedaliera 'A. Cardarelli' 500-999 896
60 15090401 A.O. Oo. Rr. Sangiovanni Di Dio E
Ruggi 1000+ 1.355
61 15090402 Ospedale Amico G. Fucito 0-499 438
62 15090404 P.O. S. M. Dell'olmo 0-499 366
63 15090500 Azienda Ospedaliera S.G. Moscati 1000+ 1.077
64 15090600 Azienda Ospedale `G.Rummo` 1000+ 1.054
65 15090700 A.O. Sant'anna E San Sebastiano
Caserta 1000+ 1.202
66 15090900 A.O.U. 'Federico II' Di Napoli 1000+ 2.198 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano 19 PN con un volume di parti annuo inferiore ai 500
parti e si ricorda che è necessario specificare se, per questi PN, la Regione ha applicato gli standard
per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e
terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.
Si segnala, poi, che nel presidio “OSP.CIV. GAETANINA SCOTTO” di Procida, indicato dalla
Regione Campania nel prospetto dei punti nascita, è avvenuto un unico parto di urgenza nel 2014,
rilevato dalla SDO e non dal CeDAP. Inoltre, nel prospetto compilato dalla Regione Campania si
rileva un errore di classificazione dei punti nascita: gli istituti religiosi sono strutture equiparate al
pubblico che fanno parte del gruppo dei punti nascita privati accreditati, come l’ufficio competente
della DGDSISS del Ministero della Salute ha indicato nelle note di compilazione dell’adempimento
LEA A.A.F relativo ai punti nascita, e non del gruppo dei punti nascita pubblici come invece
indicato dalla Regione. In generale, le Regioni, devono provvedere alla compilazione dei prospetti
nel rispetto dei criteri di compilazione che sono stati congiuntamente definiti tra il Ministero della
salute e le Regioni stesse.
Infine si segnala che il presidio “MINERVA S.P.A. SANTA MARIA DELLA SALUTE” di Santa
Maria Capua Vetere, struttura privata accreditata (codice 15002200) che risulta nel Cedap 2013,
non risulta nel Cedap 2014, nel caso il PN fosse stato chiuso si chiede di comunicarlo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si chiede di completare l’informazione sulla guardia attiva per i punti nascita
privati accreditati, appena acquisito il dato. A tal proposito, è opportuno sottolineare che l’Accordo
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 92
Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica
come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Campania per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Campania anno 2013
n° parti
12.838 1.059 8.578 8.283 379 1.075 11.358 968 452 978 286 2.414 4.497 53.165
% parti
26,4% 2,2% 17,6% 17,0% 0,8% 2,2% 23,3% 2,0% 0,9% 2,0% 0,6% 5,0% 8,5%
% TC 25,0% 45,5% 100,0% 5,1% 12,9% 100,0% 94,0% 94,0% 91,2% 90,3% 89,9% 59,6%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 93
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della
Regione Campania e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 15001000
Sessa Aurunca 258 40,5 0,0 100,0 4,5 91,8 100,0 50,0 100,0 83,3
2 15001300 Aversa 945 32,6 100,0 13,9 100,0 96,2 100,0 88,9 100,0 53,3
3 15001600 Caserta 993 7,9 0,0 100,0 2,0 0,0 100,0 77,2 80,6 88,2 85,7 66,7 41,2
4 15001800 Aversa 642 11,3 100,0 2,7 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7
5 15001900 Capua 999 5,6 100,0 1,5 100,0 100,0 96,1 94,1 0,0 100,0 100,0 76,7
6 15002000
Maddaloni 664 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 97,4 50,0 100,0 66,7 66,7
7 15002100
Castel Volturno 1.081 59,1 61,0 100,0 8,5 23,5 100,0 95,7 92,3 45,5 100,0 89,5 71,6
8 15003200
Benevento 1.153 27,0 59,3 100,0 4,2 12,9 100,0 95,6 96,8 71,4 97,0 100,0 77,1
9 15005700
Frattamaggiore 720 37,5 100,0 4,4 100,0 94,4 100,0 100,0 83,3 82,4
10 15005800
Giugliano in Campania 914 29,2 60,0 100,0 8,5 0,0 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0
11 15007000
Lacco Ameno 351 26,4 37,5 100,0 2,5 14,3 100,0 96,5 100,0 85,7 100,0 100,0
12 15007300 Napoli 1.372 18,7 48,0 100,0 5,5 18,9 100,0 81,4 100,0 100,0 86,5 100,0 57,3
13 15007500 Napoli 1.054 10,2 100,0 100,0 2,7 0,0 100,0 96,0 96,1 92,9 96,0 95,6 76,0
14 15008200
San Gennaro Vesuviano 636 18,0 100,0 100,0 3,8 100,0 93,8 81,8 100,0 100,0 46,2
15 15008400 Acerra 1.303 44,5 66,7 100,0 11,0 0,0 100,0 97,1 100,0 100,0 100,0 100,0 56,2
16 15009200 Napoli 1.034 22,6 75,0 100,0 0,0 100,0 91,7 71,4 100,0 100,0 100,0 50,0
17 15009500 Napoli 856 18,9 53,8 100,0 3,0 0,0 100,0 87,7 100,0 100,0 89,5 0,0 44,4
18 15009700 Villaricca 634 34,6 100,0 15,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7
19 15009900 Napoli 847 0,0 100,0 0,0 100,0 100,0 96,6 90,9 100,0 100,0 68,0
20 15010000
Massa di Somma 1.275 18,4 100,0 1,1 100,0 98,6 100,0 92,9 95,7 100,0 64,3
21 15010200
Torre del Greco 667 27,0 100,0 7,4 100,0 99,0 75,0 100,0 83,3 60,0
22 15010400 Napoli 1.070 11,5 100,0 0,0 100,0 75,0 78,6 100,0 100,0 100,0 72,3
23 15010500
Castellammare di Stabia 690 40,4 100,0 32,1 100,0 85,7 100,0 100,0 71,4
24 15010600 Napoli 1.740 0,0 100,0 0,0 100,0 97,2 0,0 91,7 79,3
25 15010800
Ottaviano 378 0,0 100,0 0,0 100,0 95,6 50,0 0,0 100,0 100,0
(continua)
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 94
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
26 15010900 Napoli 1.153 57,1 100,0 20,5 100,0 98,0 100,0 100,0 93,3 100,0 81,4
27 15011000 Pompei 1.098 30,8 42,9 100,0 7,5 0,0 100,0 98,1 100,0 100,0 100,0 100,0 64,7
28 15011300
San Giuseppe Vesuviano 423 13,5 100,0 3,8 100,0 87,5 100,0 100,0 100,0 85,7 75,0
29 15011400
San Giorgio a Cremano 812 0,9 100,0 0,0 100,0 97,9 100,0 85,7 68,4
30 15013900 Solofra 370 44,6 100,0 100,0 6,9 100,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 100,0 25,0
31 15014000
Ariano Irpino 355 49,1 100,0 100,0 13,8 25,0 100,0 98,9 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0
32 15014500 Atripalda 258 20,0 100,0 100,0 6,7 88,9 100,0 96,8 100,0 100,0 80,0 66,7 60,0
33 15014900 Avellino 1.716 10,7 19,4 100,0 1,5 9,1 100,0 75,1 85,7 70,6 50,0 80,0 46,8
34 15015401
Nocera Inferiore 1.395 22,7 80,6 100,0 6,3 16,7 100,0 84,7 94,7 78,6 95,0 100,0 62,2
35 15016000 Polla 361 46,9 100,0 9,3 100,0 99,1 100,0 100,0 100,0 100,0 58,3
36 15016100 Sapri 328 29,7 100,0 100,0 10,8 100,0 83,7 100,0 100,0 80,0 100,0 33,3
37 15016200 Eboli 446 44,0 80,0 100,0 7,8 20,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7
38 15016300 Sarno 712 29,3 100,0 3,6 100,0 98,1 100,0 100,0 100,0 100,0 40,0
39 15016500
Vallo della Lucania 315 39,7 85,7 100,0 3,8 22,2 100,0 95,7 85,7 100,0 100,0 100,0 70,0
40 15016600
Battipaglia 912 34,6 0,0 100,0 4,7 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,0 100,0 69,3
41 15016700 Salerno 1.012 59,0 100,0 15,7 100,0 97,6 100,0 100,0 100,0 100,0 77,4
42 15017000 Agropoli 540 0,0 100,0 0,0 100,0 96,8 100,0 57,1
43 15017700 Salerno 430 18,9 100,0 0,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7
44 15019100 Pozzuoli 808 54,7 100,0 100,0 13,8 100,0 96,2 85,7 100,0 100,0 100,0 40,0
45 15019600 Napoli 1.960 13,0 30,4 100,0 1,7 1,4 100,0 87,3 91,3 92,3 85,5 75,0 52,6
46 15041502
Boscotrecase 367 38,7 100,0 5,7 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 35,7
47 15041601
Castellammare di Stabia 856 5,5 11,3 100,0 1,3 11,5 100,0 56,5 100,0 100,0 100,0 59,1 40,5
48 15041702
Vico Equense 911 9,0 35,1 100,0 2,0 0,0 100,0 92,8 100,0 100,0 90,9 100,0 53,3
49 15041801 Napoli 742 20,0 66,7 100,0 2,2 100,0 91,1 100,0 100,0 100,0 63,2
50 15041802 Napoli 878 21,6 100,0 2,1 100,0 89,9 100,0 0,0 90,0 43,2
51 15041901 Napoli 563 34,1 100,0 9,8 100,0 97,5 100,0 100,0 90,9 100,0 60,0
(continua)
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 95
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
52 15041903 Napoli 457 26,5 87,5 100,0 25,0 0,0 100,0 81,8 100,0 100,0 100,0 81,3
53 15041904 Napoli 606 19,9 25,0 100,0 1,6 0,0 100,0 93,5 83,3 100,0 40,0 100,0 38,5
54 15041906 Capri 70 65,0 100,0 11,1 100,0 94,4 100,0 100,0 0,0
55 15043601 Nola 543 24,1 50,0 100,0 6,7 0,0 100,0 94,5 88,9 100,0 100,0 80,0 48,0
56 15043700
Maddaloni 417 18,3 100,0 1,6 14,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9
57 15043800
Marcianise 542 26,3 35,3 100,0 6,6 0,0 100,0 97,9 93,8 100,0 81,8 100,0 60,0
58 15044000
Piedimonte Matese 127 30,4 100,0 100,0 0,0 100,0 96,3 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7
59 15090100 Napoli 877 21,5 100,0 6,8 100,0 94,3 93,3 85,7 74,1 61,0
60 15090401 Salerno 1.170 28,4 44,4 100,0 6,8 33,3 100,0 98,7 100,0 85,7 96,7 40,0 77,1
61 15090402
Mercato San Severino 431 20,5 75,0 100,0 3,2 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0 100,0 66,7
62 15090404
Cava de Tirreni 328 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 54,5
63 15090500 Avellino 1.041 12,6 87,5 100,0 2,3 100,0 97,4 92,9 85,7 88,0 83,3 62,1
64 15090600
Benevento 997 14,6 28,2 100,0 2,7 16,7 100,0 87,2 88,9 100,0 70,4 85,7 36,5
65 15090700 Caserta 1.257 11,0 31,6 100,0 2,6 16,7 100,0 89,7 91,9 77,8 87,5 100,0 40,7
66 15090900 Napoli 2.140 18,2 69,2 100,0 4,1 0,0 100,0 95,7 89,5 93,9 89,3 100,0 52,1
67 15002200
Santa Maria Capua Vetere
165 0,0 0,0 100,0 0,0
100,0 96,4 100,0
40,0
% TC regionale 25,0 45,5 100,0 5,1 13,0 100,0 94,0 94,0 91,2 90,3 89,9 59,6
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 57%, superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con
meno di 1000 parti/anno.
Inoltre il dato per singola classe di Robson evidenzia come la % di TC è superiore alla media
nazionale in quasi tutte le classi e nella maggior parte dei punti nascita indicando la necessità di
lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della
pratica clinica.
Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 96
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Campania No Sì (1994) Non riportato atto
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO
Si allega (All.3) il
documento di ausilio per la
redazione della carta dei
servizi prodotto dal CPNn
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, NO Da attuare
utilizzo di una cartella unica NO Da attuare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale NO Da attuare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio NO Da attuare
5: Implementazione delle linee guida NO Da attuare
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
NO
Da attuare
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
In itinere
(Decreto
commissariale
n. 105/14)
Da completare
8: Formazione degli operatori NO
Da attuare, prevedendo
anche l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 97
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE PUGLIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Puglia in merito alle
azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e
2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 33 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 33, di cui due (nn. 9 e 16) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 6 PN
sono stati chiusi prima del 2014 (Trani, Terlizzi, Molfetta, Fasano, Manduria, Lucera,
Manfredonia).
Per quanto riguarda le strutture “OSPEDALE CANOSA 'CADUTI IN GUERRA” – Canosa di
Puglia (Codice: 16017500); “OSP. UMBERTO I” di Corato (Codice: 16017601 ), che non
compaiono tra i punti nascita del Cedap 2014 in quanto accorpati ad altre strutture nel corso del
2013, si rimanda alla segnalazione della pagina seguente.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Puglia
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
1 16004700 Ospedale Cerignola 'G.Tatarella' 500-999 784
2 16006200 Ospedale Galatina -'Caterina Novella' 500-999 745
3 16006300 Ospedale Gallipoli-'Sacro Cuore Di
Gesu' 0-499 337 Da una ricognizione effettuata dal
CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti.
4 16007500 Ospedale Martina Franca 500-999 741 (continua)
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 98
ID CODICE PUNTO NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014
5 16007800 Ente Eccl.Osp.Gen.Reg.'Miulli' 1000+ 1.506
6 16008000 Ospedale Generale Prov.Card. G.
Panico 1000+ 1.241
7 16008700 Casa Di Cura Santa Maria 1000+ 1.442
8 16010100 Casa Di Cura 'Salus' - Brindisi 500-999 787
9 16011000 Casa Di Cura San Francesco Galatina 0-499 70 Chiuso nel 2014.
10 16011100 Casa Di Cura Bernardini 500-999 658
11
16014700 C.B.H. Presidio Mater Dei 500-999 666 Dalle fonti informative nazionali del CeDAP e della SDO non risultano parti effettuati dal punto nascita per l’anno 2013.
12 16015700 Ospedale Di Altamura 500-999 521
13 16015800 Ospedale Bari 'San Paolo' 1000+ 2.422
14 16015900 Ospedale Monopoli 500-999 535
15 16016000 Ospedale Putignano 500-999 835
16 16016100 Ospedale Ostuni (Fasano) 0-499 148 Chiuso nel 2014.
17 16016200 Ospedale Francavilla Fontana 500-999 682
18 16016300 Ospedale San Severo - Teresa
Masselli 500-999 801
19 16016500 Ospedale Copertino 500-999 759
20 16016600 Ospedale Scorrano 0-499 412 Da una ricognizione effettuata
dal CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti.
21
16016700 Ospedale Casarano 0-499 429 Da una ricognizione effettuata dal CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti. Chiuso nel 2015
22 16016800 Ospedale Castellaneta 500-999 630
23 16016900 Ospedale Bari 'Di Venere' (Triggiano) 1000+ 1.592
24 16017000 Ospedale Brindisi 'Perrino' 1000+ 1.354
25 16017100 Ospedale Lecce - 'V Fazzi' (San
Cesario) 1000+ 1.854
26 16017200 Ospedale Taranto -Ss.
Annunziata/Moscati 1000+ 1.768
27 16017400 Ospedale Andria - 'L. Bonomo' 500-999 904
28 16017700 Ospedale Barletta - 'Mons. R.
Dimiccoli' 1000+ 1.184
29 16017800 Ospedale Bisceglie 500-999 627
30 16019100 Ospedale Grottaglie 500-999 627
31 16090500 Ospedale Casa Sollievo Della
Sofferenza 1000+ 1.302
32 16090701 Consorziale Policlinico Bari 1000+ 1.784
33 16091000 Ao Univ. 'Oo Rr Foggia' 1000+ 2.501 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Nei dati Cedap 2014 non risultano i seguenti PN che erano stati rilevati nel
Cedap 2013: “CASA DI CURA 'CBH LA MADONNINA' – Bari (Codice: 16008600);
“OSPEDALE DI MANFREDONIA” Codice (16016400) in quanto chiusi, vengono riportati
comunque in Tabella 3, relativa ai dati Cedap 2013, rispettivamente con i numeri 34 e 35.Si segnala
che il PN n.11 non compare in Tabella 3 in quanto non risulta nei dati Cedap 2013.
Nel corso del 2013 la Regione Puglia ha effettuato i seguenti accorpamenti funzionali nella rete dei
punti nascita:
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 99
- lo stabilimento 160176 01 Ospedale Umberto I del comune di Corato, afferente alla struttura
160176 Ospedale di Corato-Terlizzi, è stato accorpato alla struttura 160158 Ospedale Bari 'San
Paolo' del comune di Bari;
- la struttura 160175 Ospedale Canosa 'Caduti In Guerra' del comune di Canosa di Puglia è stato
accorpato alla struttura 160174 Ospedale Andria - 'L. Bonomo' del comune di Andria.
Si evidenzia che tali accorpamenti hanno determinato una perdita di informazione circa la
localizzazione fisica dei punti nascita dove hanno effettivamente avuto luogo i parti dell'anno 2013
e dell'anno 2014.
Nella presente analisi dei Punti Nascita, i dati riferiti ai volumi di attività delle predette strutture si
basano sulle codifiche dei punti nascita utilizzate, per l'invio dei dati CEDAP, da parte della
Regione Puglia; conseguentemente le strutture 160176 01 (punto nascita nel comune di Corato) e
160175 (punto nascita nel comune di Canosa di Puglia) non compaiono negli elenchi, pur essendo
punti nascita attivi, il cui volume di attività non è determinabile attraverso le fonti informative
CEDAP e SDO, a causa dell’errata codifica delle strutture da parte della Regione. Per le strutture
160158 e 160174 il numero dei parti è sovrastimato in quanto ricomprende anche i parti che hanno
avuto luogo a Corato e a Canosa di Puglia.
A seguito delle attività istruttorie condotte dal Ministero della salute con la Regione, in merito alla
correttezza delle codifiche utilizzate per rappresentare gli accorpamenti funzionali della rete
ospedaliera, la Regione Puglia si è impegnata a rilevare le informazioni anagrafiche delle strutture
ospedaliere in conformità alla realtà effettiva della rete dei punti nascita della Regione, e secondo
quanto previsto dalle linee guida di compilazione dei modelli HSP di cui al Decreto del Ministro
della salute del 5/12/2006. La corretta individuazione dei punti fisici dove hanno luogo i parti, per i
punti nascita sopra indicati, sarà rilevabile a partire dai dati di attività dell'anno 2015.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 32 punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 28 punti nascita.
Anestesista Garantita in 28 punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 100
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Puglia per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Puglia anno 2013
n° parti
10.100 2.348 2.236 7.269 937 535 5.855 812 486 611 176 1.756 637 33.758
% parti
30,5% 7,1% 6,8% 21,9% 2,8% 1,6% 17,7% 2,5% 1,5% 1,8% 0,5% 5,3% 1,9%
% TC 20,5% 37,4% 100,0% 4,4% 9,0% 100,0% 94,6% 97,2% 95,7% 83,8% 93,8% 57,6%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Puglia e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 16004700
Cerignola 734 42,8 66,7 100,0 10,8 30,0 100,0 94,9 100,0 66,7 81,8 100,0 36,1
2 16006200
Galatina 707 23,9 44,4 100,0 5,1 6,7 100,0 96,5 100,0 100,0 80,0 100,0 60,0
3 16006300
Gallipoli 314 29,1 42,9 100,0 7,9 100,0 98,7 83,3 100,0 88,9 75,0 50,0
4 16007500
Martina Franca 682 26,7 28,6 100,0 6,3 20,0 100,0 96,0 100,0 100,0 100,0 100,0 60,7
(continua)
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 101
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
5 16007800
Acquaviva delle Fonti 1.455 10,1 52,9 100,0 3,7 6,9 100,0 96,6 96,6 90,0 85,7 100,0 62,7
6 16008000 Tricase 1.263 16,3 51,4 100,0 3,3 0,0 100,0 92,2 100,0 100,0 81,3 100,0 58,6
7 16008700 Bari 1.477 22,8 63,3 100,0 3,4 5,9 100,0 89,5 100,0 100,0 92,9 100,0 55,2
8 16010100 Brindisi 778 22,2 50,0 100,0 4,0 11,5 100,0 95,1 100,0 100,0 70,0 65,9
9 16011000
Galatina 309 5,6 33,3 100,0 2,7 0,0 100,0 86,4 100,0 98,1 100,0 50,0
10 16011100 Taranto 841 19,3 39,2 100,0 3,1 5,3 100,0 99,6 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9
12 16015700
Altamura 533 10,6 14,0 100,0 1,8 0,0 100,0 98,6 100,0 100,0 44,4 100,0 16,7
13 16015800 Bari 2.332 26,2 60,5 100,0 5,1 13,3 100,0 92,9 89,6 100,0 93,8 100,0 52,5
14 16015900
Monopoli 508 24,9 45,8 100,0 9,8 0,0 100,0 88,2 91,7 100,0 100,0 100,0 54,5
15 16016000
Putignano 837 19,3 27,8 100,0 2,5 2,9 100,0 93,9 100,0 88,9 50,0 100,0 34,6
16 16016101 Ostuni 433 23,5 54,5 100,0 6,4 0,0 100,0 96,7 100,0 100,0 83,3 63,6
17 16016200
Francavilla Fontana 671 39,2 33,9 100,0 7,5 7,5 100,0 95,9 100,0 100,0 83,3 100,0 73,9
18 16016300
San Severo 812 17,0 28,4 100,0 7,4 16,7 100,0 96,5 100,0 87,5 80,0 100,0 40,0
19 16016500
Copertino 830 26,4 24,2 100,0 9,6 2,9 100,0 97,6 96,0 100,0 62,5 100,0 50,0
20 16016600
Scorrano 466 33,8 61,5 100,0 6,9 12,5 100,0 95,3 100,0 100,0 100,0 0,0 58,8
21 16016700
Casarano 409 22,4 53,8 100,0 2,9 27,3 100,0 96,8 100,0 100,0 40,0 100,0 100,0
22 16016800
Castellaneta 624 14,1 23,2 100,0 4,3 10,0 100,0 98,9 83,3 100,0 50,0 100,0 27,3
23 16016901 Bari 1.504 18,3 70,6 100,0 3,1 21,4 100,0 96,4 100,0 100,0 95,5 100,0 66,9
24 16017001 Brindisi 1.362 21,7 20,0 100,0 3,5 15,8 100,0 90,3 89,7 87,5 80,0 100,0 75,8
25 16017101 Lecce 1.908 21,0 42,3 100,0 4,1 7,4 100,0 96,0 98,4 95,7 87,7 90,0 62,8
26 16017200 Taranto 1.608 4,7 94,7 100,0 2,1 90,9 100,0 95,6 94,1 100,0 94,7 100,0 64,0
27 16017400 Andria 985 18,4 34,4 100,0 3,2 0,0 100,0 93,6 95,7 87,5 46,2 42,4
28 16017700 Barletta 1.096 14,3 27,4 100,0 3,4 0,0 100,0 96,6 94,7 100,0 81,3 100,0 45,7
29 16017801
Bisceglie 746 24,3 42,5 100,0 5,2 0,0 100,0 96,6 100,0 78,6 62,5 75,0 50,0
30 16019100
Grottaglie 612 28,0 61,5 100,0 7,0 0,0 100,0 98,4 100,0 100,0 66,7 100,0 64,7
31
16090500
San Giovanni Rotondo 1.300 13,1 17,4 100,0 1,6 4,6 100,0 93,1 100,0 100,0 100,0 50,0 52,3
(continua)
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 102
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
32 16090701 Bari 1.727 17,7 28,8 100,0 2,6 9,4 100,0 87,9 98,3 84,4 84,6 70,0 55,5
33 16091000 Foggia 2.737 12,7 23,5 100,0 3,8 14,7 100,0 92,5 97,1 97,6 87,5 62,5 37,0
34 16008600 Bari 839 34,5 33,3 100,0 7,6 50,0 100,0 92,9 100,0 100,0 100,0 100,0 53,3
35 16016400
Manfredonia 62 5,9 25,0 100,0 8,3 0,0 100,0 100,0 100,0 0,0
36 16017500
Canosa di Puglia 72 11,8 30,8 100,0 0,0 0,0 100,0 88,9 100,0 100,0 0,0
37 16017601 Corato 185 29,2 57,1 100,0 4,0 0,0 100,0 100,0 83,3 100,0 80,0 100,0
% TC regionale 20,5 37,4 100,0 4,4 9,0 100,0 94,6 97,2 95,7 83,8 93,8 57,6
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più
di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le
classi un valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i
valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle
priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di
miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-
1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non
richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II
livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
PUGLIA SI No Parziale:
FG, BAT
STAM: da singoli
Punti Nascita, no
delibera di Sistema.
Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 103
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, ma solo in 19
PN
Da completare.
A tal fine si allega il
documento di ausilio per la
redazione della carta dei
servizi prodotto dal CPNn
(All.3)
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
SI, ma solo in 13
PN
Da completare anche in
relazione alla revoca DPCM
luglio 2008
8: Formazione degli operatori
Parziale
Da completare, la
certificazione da parte del
direttore sanitario, nei singoli
PN, sulla formazione degli
operatori di sala parto deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 104
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE BASILICATA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Basilicata in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati).
Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei
PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 6 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 6, di cui il n. 1 è stato chiuso nel corso del 2014.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Basilicata
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 17000800 Ospedale Civile Villa d’Agri 0-499 129 Chiuso nel corso del 2014.
2 17001100 Presidio ospedaliero Matera >1000 1.022
3 17002001 Plesso Ospedaliero di Lagonegro 500-999 532
4
17002402 San Giovanni di Dio Melfi 0-499 418 DGR n. 1533 del 02.12.14 di investimento per l’adeguamento strutturale e tecnologico P.O. di Melfi.
5 17002501 Ospedale Policoro 500-999 504
6 17090101 Ospedale San Carlo Potenza >1000 1.493 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 105
SEGNALAZIONE: C’è un PN (il n. 4), che ha un numero di parti inferiore ai 500 l’anno, su cui è
stato deliberato un adeguamento strutturale e tecnologico ma sono presenti anche due PN (nn. 3 e 5)
con un numero di parti poco superiore ai 500 l’anno.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 4 punti nascita (escluso n.4)
Pediatra/neonatologo Garantita in 3 punti nascita (esclusi nn. 3 e 4)
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita
Ostetrica Garantita in 4 punti nascita (escluso n. 3)
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Mancanza di Guardia Attiva H24 per pediatra/neonatologo e ostetrica per due
PN che risultano ancora attivi (nn. 3 e 4). Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010,
nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 106
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Basilicata per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati regione Basilicata anno 2013
n° parti
1.077 500 340 906 167 70 422 101 54 52 21 202 162 4.074
% parti
27,5% 12,8% 8,7% 23,2% 4,3% 1,8% 10,8% 2,6% 1,4% 1,3% 0,5% 5,2% 4,0%
% TC 16,2% 32,2% 100,0% 2,9% 6,0% 100,0% 97,4% 97,0% 94,4% 80,8% 76,2% 52,0%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione con il valore nazionale (dati Cedap 2013). Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale. Si rinvia
all’allegato 2 per il dato completo elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della
digitalizzazione, del sistema informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Basilicata e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% cesarei per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 17000800
Marsicovetere
259 24,7
100,0 5,0
100,0 95,2 100,0 100,0 66,7
28,6
2 17001100 Matera
937 17,6 40,6 100,0 4,3 5,1 100,0 99,0 100,0 93,8 77,8 100,0 56,1
3 17002001
Lagonegro
544 19,1 43,5 100,0 1,0 4,8 100,0 95,7 100,0 100,0 80,0 33,3 69,6
4 17002402 Melfi
476 18,8 17,9 100,0 4,4 10,0 100,0 97,5 100,0 100,0 33,3 66,7 73,9
5 17002501
Policoro
502 24,8 30,6 100,0 2,6 9,5 100,0 100,0 100,0 90,0 100,0 85,7 50,0
6 17090101
Potenza
1.356 8,5 24,8 100,0 1,3 5,4 100,0 94,5 94,4 94,1 85,7 80,0 42,0
% TC regionale 16,2 32,2 100,0 2,9 6,0 100,0 97,4 97,0 94,4 80,8 76,2 52,0
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari nei 5 PN di I livello (come riferita nel report regionale per
i PN di I livello: Villa D’Agri 25%, Lagonegro 35%, Melfi 20%, Policoro 32%, Matera 24%)
Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 107
risulta essere superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e
qualitativi dell’assistenza ospedaliera.
Inoltre il dato per singola classe di Robson evidenzia come la % di TC è superiore alla media
nazionale in quasi tutte le classi e nella maggior parte dei punti nascita, eccetto il n.6 che ha più di
1000 parti annui, indicando la necessità di lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
Basilicata Sì (2013) Sì (2013) STEN: deliberazione
aziendale n. 282/2013.
STAM: deliberazioni
aziendali n. 596/2013 e n.
1026/2013.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO
Da attuare.
A tal fine si allega (All.3) il
documento di ausilio per la
redazione della carta dei
servizi prodotto dal CPNn
3: Integrazione territorio-ospedale
Determina
dirigenziale n.
495/2013
Da completare
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica NO
Da attuare. Si segnalano le
esperienze positive già
realizzate da altre regioni
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
In itinere. Determina dirigenziale
n. 495/2013 integrata
dalla Determinazione
734/2013
Da completare
Attuata solo in un PN (n.6)
8: Formazione degli operatori Parziale
Attuare la DRG 1478 del
4.12.2014 prevedendo
l’adozione di strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 108
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE CALABRIA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Calabria in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 15 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 15. Dal 2010 sono stati chiusi 9 PN <500 parti/anno: Acri, Belvedere
marittimo Melito Porto Salvo, Villa Michelini-Lametia Terme, S.Giovanni in Fiore-Cosenza,
Rossano, Trebisacce, Cariati, Paola.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Calabria
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 18000600 Ospedale Civile Ferrari - Castrovillari 500-999 651
2 18001001 Ospedale Corigliano 1000+ 1.037
3 18001201 Ospedale Cetraro 500-999 539
4 18002800 Sacro Cuore 1000+ 1.079 (continua)
Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 109
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 18003200 Ospedale Civile San Giovanni Di Dio 1000+ 1.202
6 18003300 Presidio Ospedaliero Lamezia Terme 500-999 582
7 18003400 P.O. Jazzolino 500-999 885
8
18005500 Ospedale Basso Ionio Soverato 0-499 372 Tenuto conto della configurazione geografica, il PN non è stato dismesso e le relative relazioni sono state inviate ai Ministeri competenti.
9 18005900 Ospedale Civile Locri 500-999 748
10 18006100 P.O. 'S. Maria Degli Ungheresi' 500-999 632
11 18007300 Casa Di Cura 'Villa Aurora' 500-999 771
12 18007700 Casa Di Cura 'Villa Elisa' S.P.A. 500-999 778
13 18091201 P.O. Annunziata Cosenza 1000+ 2.000
14 18091301 Ospedale Pugliese 1000+ 2.174
15 18091501 Presidio Ospedaliero Riuniti Reggio
Calabria 1000+ 1.894
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: C’è 1 PN (n. 8) che ha un numero di parti inferiori ai 500 l’anno. Si ricorda
che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la Regione ha
applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di
pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita.
Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti
relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 110
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Calabria per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Calabria anno 2013
n° parti
5.633 1.199 1.403 3.652 508 258 1.703 348 187 234 30 750 61 15.966
% parti
35,4% 7,5% 8,8% 23,0% 3,2% 1,6% 10,7% 2,2% 1,2% 1,5% 0,2% 4,7% 0,4%
% TC 12,9% 28,0% 100,0% 2,4% 8,9% 100,0% 90,3% 93,4% 89,8% 82,9% 83,3% 43,1%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 111
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Calabria e confronto con il valore regionale e nazionale
ID C
od
ice
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 18000600
Castrovillari 715 10,1 39,1 100,0 1,8 12,5 100,0 98,2
100 88,9 87,5 100 56,0
2 18001001
Corigliano Calabro 1.130 14,6 48,4 100,0 3,6 25,5 100,0 91,9
85 93,8 100 100 50,0
3 18001201 Cetraro 559 1,5 33,9 100,0 0,0 4,8 100,0 95,0
100 100 100 100 45,5
4 18002800
Cosenza 1.024 6,9 30,4 100,0 1,5 10,3 100,0 76,3
100 100 55,6 100 27,8
5 18003200
Crotone 1.319 2,7 17,5 100,0 0,7 7,5 100,0 86,7
96,9 90,5 55,6 50 26,0
6 18003300
Lamezia Terme 988 16,9 31,3 100,0 4,3 3,3 100,0 91,1
84,2 76,9 70 66,7 36,6
7 18003400
Vibo Valentia 933 14,6 26,5 100,0 3,3 8,0 100,0 96,2
96,3 100 100 100 37,9
8 18005500
Soverato 436 24,1 31,3 100,0 6,5 7,7 100,0 100,0
100 100 100 100 80,0
9 18005900 Locri 781 18,4 30,6 100,0 0,8 4,5 100,0 94,2
95 100 77,8 26,9
10 18006100
Polistena 644 21,1 40,0 100,0 2,2 0,0 100,0 93,8
90,9 50 100 100 30,0
11 18007300
Reggio di Calabria 878 10,0 24,6 100,0 0,6 15,4 100,0 84,5
83,3 69,2 100 33,3
25,0
12 18007700
Cinquefrondi 813 2,8 14,6 100,0 0,5 4,8 100,0 83,2
92,3 92,9 100 25,9
13 18091201
Cosenza 1.898 22,9 23,0 100,0 5,6 5,6 100,0 100,0
93,4 95,7 83,3 100 48,0
14 18091301
Catanzaro 2.095 7,4 31,9 100,0 1,4 2,0 100,0 93,7
100 91,3 93,5 100 51,2
15 18091501
Reggio di Calabria 1.753 15,6 39,0 100,0 2,0 0,0 100,0 91,9
88,9 50 73,8 50
44,3
% TC regionale 12,9 28,0 100,0 2,4 8,9 100,0 90,3 93,4 89,8 82,9 83,3 43,1
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 19% superiore
allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%
fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le
classi un valore più basso del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in
arancione i valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per
facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la
programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10
(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità
Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34
Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 112
settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed
assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
CALABRIA SI (2015) SI (2015) DCA N. 9/2015
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare
utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale Da completare
8: Formazione degli operatori NO
Da attuare, prevedendo
anche l’adozione di
strumenti per la
certificazione e valutazione
delle abilità e competenze
degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 113
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE SICILIANA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Siciliana in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN non
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti dal report regionale risultano 42 PN (36
pubblici e 6 privati accreditati) mentre dal Cedap 2014 risultano 56 PN (44 pubblici e 12 privati
accreditati) come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 56. Risultano essere stati chiusi, prima
del 2014, 15 PN. Nei dati Cedap 2014 non risultano “P.O. 'NUOVO CUTRONI ZODDA'
BARCELLONA” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Codice: 19032300) e “NUOVA CASA DI
CURA DEMMA” di Palermo (Codice: 19054000) presenti nella Tabella 3 rispettivamente con i
numeri 57 e 58.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Siciliana
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1 19017900 Fond. Ist. S. Raffaele – Giglio Cefalù 0-499 417 In deroga vigilata. Atto Min.le n.
15235 del 21.05.15.
2 19019900 Osp. Buccheri La Ferla
Fatebenefratelli 1000+ 2.561
3 19030100 P.O. S. Giovanni Di Dio 1000+ 1.452
4 19030200 P.O. Barone Lombardo - Canicatti' 500-999 747 (continua)
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 114
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
5 19030300 P.O. S. Giacomo D'Altopasso Licata 0-499 415 Richiesta deroga prott. nn.
34853/2015, 68695/2015, 73642/2015.
6 19030500 P.O. Giovanni Paolo II 500-999 629
7 19030600 P.O. Sant'Elia (Ex AO) 500-999 638
8 19030700 P.O. M. Immacolata Longo 0-499 203 Richiesta deroga prott. nn.
22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.
9 19030900 P.O. Vittorio Emanuele (Ex Ao) 500-999 788
10 19031200 P.O. S. Marta e S. Venera Acireale 500-999 653
11 19031400 P.O. Maria Ss. Addolorata Biancavilla 0-499 498
12 19031500 P.O. Castiglione Prestianni Bronte 0-499 264 Richiesta deroga prott. nn.
22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.
13 19031600 P.O. Ss. Salvatore Paternò 0-499 274 Chiusura nel corso del 2015.
14 19031700 P.O. Gravina e S. Pietro Caltagirone 500-999 612
15 19031900 P. O. 'Umberto I' 500-999 967
16 19032200 P. O. 'Carlo Basilotta' Nicosia 0-499 243 In deroga vigilata. Atto Min.le n.
15235 del 21.05.15.
17 19032400 P.O. Lipari 0-499 13 Chiusura nel corso del 2015.
18 19032500 P.O. 'G. Fogliani' Milazzo 500-999 878
19 19032600 P.O.' S. Vincenzo' Taormina 500-999 666
20 19032800 P.O. 'Barone-Romeo' Patti 500-999 737
21 19032900 Stabilimento Osped. S. Agata
Militello 0-499 407
22 19033000 P.O. Dei Bianchi Corleone 0-499 192 In deroga. Atto Min.le n. 15235
del 21.05.15.
23 19033200 P.O. Civico Partinico 0-499 475
24 19033300 P.O. Madonna Dell'alto - Petr.
Sottana 0-499 129 Richiesta deroga prott. nn.
22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.
25 19033400 P.O. S. Cimino Termini Imerese 500-999 525
26 19033500 P.O. G. F. Ingrassia 500-999 772
27 19033800 Ospedale ' Civile Maria Paterno'
Arezzo 1000+ 1.425
28 19034000 Ospedale Maggiore Modica 500-999 940
29 19034200 Ospedale Guzzardi Vittoria 500-999 993
30 19034400 P.O. Trigona Noto 500-999 517
31 19034500 P.O. Umberto I (Ex A.O.) 1000+ 1.598
32 19034700 Ospedale Generale Di Zona 500-999 716
33 19035000 P.O. 'B. Nagar' Pantelleria 0-499 47 Chiusura nel corso del 2015.
34 19035100 P.O. S. Antonio Abate - Trapani 500-999 931
35 19035200 P.O. V. Emanuele II - Castelvetrano 500-999 764
36 19035300 P.O. Paolo Borsellino Ex S. Biagio-
Marsala 500-999 553
37 19050200 Casa Di Cura Sant`Anna Srl. 500-999 844
38 19050300 Casa Di Salute Ignazio Attardi S.P.A. 0-499 136 Chiusura nel corso del 2015.
39 19052300 Casa Di Cura Gibiino Srl 500-999 652
40 19053300 Casa Di Cura Candela Spa 1000+ 1.334
41 19053600 Casa Di Cura 'Triolo Zancla' S.P.A. 1000+ 1.325
42 19053700 Casa Di Cura Serena S.P.A. 500-999 890
43 19071000 Casa Di Cura Prof.E.Falcidia Srl 1000+ 1.022
44 19071100 Casa Di Cura Lucina 0-499 496 (continua)
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 115
ID
CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
45 19071900 Casa Di Cura Gretter Gest.C.M.C Srl 0-499 392
46 19072500 Casa Di Cura Argento 0-499 54 Chiusura nel corso del 2015.
47 19092100 A.O. Per l'Emergenza Cannizzaro 1000+ 1.045
48 19092204 Nuovo Ospedale Garibaldi - Nesima 1000+ 1.678
49 19092301 Presidio Ospedaliero Gaspare
Rodolico 1000+ 1.445
50 19092303 Presidio Ospedaliero S. Bambino 1000+ 1.999
51 19092401 Ospedale Papardo 0-499 156
52 19092402 Presidio Ospedaliero Piemonte 500-999 934
53 19092500 Azienda Osp. Univ. G. Martino 1000+ 1.190
54 19092603 P.O. V. Cervello 1000+ 1.461
55 19092701 Ospedale Civico 1000+ 1.872
56 19092800 Az.Osp.Univ.P.Giaccone 500-999 753 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 17 PN con un volume di parti annuo inferiore ai
500 parti, per cinque dei quali (nn. 13, 17, 33, 38 e 46) è prevista la chiusura nel corso del 2015. Per
7 PN (nn. 1, 5, 8, 12, 16, 22 e 24) sono state intraprese richieste di deroga. Per 4 PN (nn. 11, 21, 45
e 51) non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che è necessario specificare se,
anche per questi PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di
ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui
all’allegato 1b del citato Accordo.
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in 12 punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 12 punti nascita.
Anestesista Garantita in 12 punti nascita.
Ostetrica Garantita in 12 punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 116
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Siciliana per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Siciliana anno 2013
n° parti
12.871 3.324 3.362 8.937 1.416 1.041 6.265 1.218 807 700 274 1.968 1.343 43.526
% parti
30,5% 7,9% 8,0% 21,2% 3,4% 2,5% 14,9% 2,9% 1,9% 1,7% 0,6% 4,7% 3,1%
% TC 19,4% 36,2% 100,0% 4,2% 12,6% 100,0% 95,3% 97,5% 96,4% 85,6% 86,1% 52,9%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 117
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Siciliana e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 19017900 Cefalù 370 30,5 63,3 100,0 1,4 7,7 100,0 98,5 100,0 88,9 100,0 50,0 42,9
2 19019900
Palermo 2.359 28,2 43,0 100,0 6,5 3,4 100,0 90,4 90,6 100,0 81,3 57,1 36,6
3 19030100
Agrigento 1.520 13,6 21,7 100,0 2,1 11,1 100,0 94,7 94,7 94,1 59,2 100,0 51,1
4 19030200
Canicattì 660 17,8 15,5 100,0 3,2 2,4 100,0 95,9 100,0 100,0 50,0 100,0 37,5
5 19030300 Licata 360 9,2 37,5 100,0 9,1 15,4 100,0 100,0 100,0 85,7 0,0 100,0 33,3
6 19030500 Sciacca 607 19,0 50,6 2,7 71,4 96,7 100,0 90,0 100,0 100,0 22,2
7 19030600
Caltanissetta 612 23,9 40,6 100,0 3,2 0,0 100,0 88,9 100,0 100,0 87,5 75,0 44,4
8 19030700
Mussomeli 211 36,8 40,0 100,0 7,7 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0
9 19030900 Gela 758 19,2 28,2 100,0 6,2 16,7 100,0 99,1 100,0 100,0 100,0 100,0 35,3
10 19031200
Acireale 582 27,1 37,0 100,0 3,5 14,3 100,0 88,7 100,0 100,0 100,0 25,0 33,3
11 19031400
Biancavilla 454 15,4 57,5 100,0 3,4 14,8 100,0 98,2 83,3 90,0 66,7 100,0 0,0
12 19031500 Bronte 323 24,8 0,0 100,0 3,6 0,0 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7
13 19031600 Paternò 377 12,0 64,7 100,0 4,0 10,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7
14 19031700
Caltagirone 705 15,7 9,8 100,0 3,2 2,5 100,0 93,5 100,0 100,0 87,5 15,8
15 19031900 Enna 1.008 10,9 100,0 1,5 0,0 100,0 96,9 100,0 100,0 72,4 100,0 52,7
16 19032200 Nicosia 259 13,9 30,4 100,0 2,6 8,3 100,0 88,2 100,0 100,0 100,0 66,7 42,9
17 19032400 Lipari 6 0,0 25,0
18 19032500 Milazzo 523 22,3 25,0 100,0 3,3 0,0 100,0 98,2 100,0 100,0 100,0 35,3
19 19032600
Taormina 654 10,5 72,7 100,0 3,6 46,2 100,0 76,9 93,8 75,0 71,4 16,7
20 19032800 Patti 699 18,4 42,3 100,0 2,1 9,1 100,0 99,2 91,3 100,0 92,9 100,0 61,7
21 19032900
SantAgata di Militello 431 15,0 19,0 100,0 1,0 12,5 100,0 97,8 90,0 100,0 100,0 66,7 31,8
22 19033000
Corleone 200 28,0 46,2 100,0 5,8 0,0 100,0 97,7 100,0 100,0 80,0
23 19033200
Partinico 549 14,7 50,0 100,0 3,0 0,0 100,0 82,5 100,0 100,0 100,0 100,0 76,5
24 19033300
Petralia Sottana 47 68,4 100,0 18,2 100,0 100,0 0,0
25 19033400
Termini Imerese 481 7,8 40,5 100,0 3,7 0,0 100,0 97,6 87,5 100,0 100,0 57,1
26 19033500
Palermo 734 28,0 71,4 100,0 5,9 0,0 100,0 92,3 93,8 85,7 75,0 66,7
(continua)
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 118
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
27 19033800 Ragusa 1.381 13,9 34,5 100,0 4,7 9,4 100,0 92,3 97,1 100,0 94,7 100,0 56,0
28 19034000 Modica 978 8,6 17,9 100,0 4,5 7,5 100,0 95,7 86,7 83,3 71,4 100,0 27,3
29 19034200 Vittoria 1.023 23,7 46,3 100,0 2,5 10,3 100,0 94,8 92,0 81,8 100,0 50,0 50,0
30 19034400 Noto 504 24,5 59,5 100,0 4,6 18,8 100,0 93,5 100,0 75,0 53,3
31 19034500
Siracusa 1.551 23,5 46,5 100,0 3,5 10,0 100,0 96,0 92,0 100,0 90,6 100,0 55,4
32 19034700 Lentini 623 18,1 36,7 100,0 5,6 7,7 100,0 95,5 95,0 100,0 100,0 0,0 40,0
33 19035000
Pantelleria 18 0,0 100,0 0,0 100,0
34 19035100 Erice 981 15,3 77,8 100,0 6,7 0,0 100,0 88,3 92,6 100,0 96,0 100,0 45,1
35 19035200
Castelvetrano 823 23,6 39,4 100,0 7,7 18,2 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 100,0 35,0
36 19035300
Marsala 548 27,8 66,7 100,0 9,6 33,3 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 100,0 64,3
37 19050200 Erice 626 2,4 75,0 100,0 0,9 33,3 100,0 93,7 100,0 100,0 33,3
38 19050300
Santo Stefano Quisquina 132 28,3 80,0 100,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0
39 19052300 Catania 741 9,8 40,0 100,0 0,0 16,7 100,0 98,6 100,0 90,0 100,0 91,7 63,6
40 19053300
Palermo 1.002 21,9 66,1 100,0 3,5 30,0 100,0 100,0 95,2 100,0 100,0 66,7 54,5
41 19053600
Palermo 976 17,7 50,0 100,0 1,7 100,0 93,7 100,0 80,0 90,9 100,0 77,8
42 19053700
Palermo 915 28,8 46,5 100,0 8,5 11,1 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 100,0 64,3
43 19071000 Catania 1.041 2,8 33,3 100,0 0,0 0,0 72,7 100,0 99,7 100,0 98,5 14,3
44 19071100 Catania 418 16,7 38,5 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 81,3
45 19071900 Catania 457 20,4 51,6 100,0 4,8 0,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 83,3 60,0
46 19072500 Catania 104 28,2 16,7 100,0 0,0 0,0 100,0 93,3 100,0 50,0 100,0 100,0
47 19092100 Catania 1.044 23,2 51,6 100,0 7,6 13,6 100,0 98,0 97,0 89,5 97,6 77,8 61,6
48 19092204 Catania 1.609 0,0 28,5 100,0 0,0 7,4 100,0 77,5 98,2 88,2 87,5 62,6
49 19092301 Catania 1.277 9,8 34,4 100,0 3,1 12,1 100,0 96,7 97,7 100,0 97,5 63,6 54,8
50 19092303 Catania 2.013 19,1 48,0 100,0 4,2 7,9 100,0 98,7 96,6 97,2 94,1 90,0 55,1
51 19092401
Messina 398 100,0 100,0 75,0
52 19092402
Messina 893 97,2 84,2 90,9 85,7
53 19092500
Messina 1.039 17,4 26,0 100,0 5,9 5,7 100,0 94,6 100,0 100,0 85,7 90,9 43,9
54 19092603
Palermo 1.472 24,2 50,0 100,0 4,1 100,0 95,6 95,0 100,0 84,4 100,0 56,8
55 19092701
Palermo 1.787 16,4 26,9 100,0 3,5 5,0 100,0 94,4 97,1 96,4 75,7 80,0 60,3
(continua)
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 119
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
56 19092800
Palermo 759 27,4 41,2 100,0 3,2 0,0 100,0 98,7 95,0 91,7 77,8 77,8 64,6
57 19032300
Barcellona Pozzo di Gotto 322 25,5 54,5 100,0 3,8 33,3 100,0 98,2 100,0 100,0 100,0 42,9
58 19054000
Palermo 582 25,2 59,4 100,0 3,0 3,1 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0 83,3 58,3
% TC regionale 19,4 36,2 100,0 4,2 12,6 100,0 95,3 97,5 96,4 85,6 86,1 52,9
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 28,53%
superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e
qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i
PN con più di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in tutte le classi un
valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in rosso i
valori superiori alla media nazionale per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei
singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica
clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16
dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano
gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente
interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il
feto.
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
SICILIA SI (2015) SI (2015) Decreti assessoriali n.
2536-299-767-
948/2015
Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 120
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI
utilizzo di una cartella unica SI
formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
Dato mancante Fornire indicazioni
sull’attuazione
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale
Attiva in 10 PN Da completare
8: Formazione degli operatori Parziale
Da completare, anche
prevedendo la certificazione
da parte del direttore
sanitario, nei singoli PN,
sulla formazione degli
operatori di sala parto (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 121
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA
REGIONE SARDEGNA
Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16
dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza
e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Sardegna in merito
alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013
e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del
sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui
dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena
attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come
punto di attenzione per la Regione.
1. PUNTI NASCITA
Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN
corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 17 PN come di seguito numerati,
nella Tabella 1, da 1 a 17. Nel flusso Cedap 2013 risultano due ulteriori PN, “OSPEDALE a.
SEGNI OZIERI” di Ozieri (Codice: 20000300) e “SAN GIOVANNI DI DIO” di Cagliari (Codice:
20090601), riportati in Tabella 3 con i nn. 18 e 19.
Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Sardegna
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
1
20000200 Ospedale Civile Alghero 0-499 355 In considerazione del trend di crescita registrato su base pluriennale, e della costituzione del presidio ospedaliero unico di base ad Alghero, al quale afferisce lo stabilimento di Ozieri, il PN viene mantenuto attivo. Sarà sottoposto a monitoraggio costante e a valutazione delle cure erogate.
2 20000600 P.O. Paolo Dettori - Tempio P. 0-499 269 (continua)
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 122
ID CODICE PUNTO
NASCITA
DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA
Classe Parti
Parti 2014
Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate
nel report regionale al 31/12/2014
3
20001100 P.O. Paolo Merlo La Maddalena 0-499 77 In considerazione delle condizioni di insularità, è previsto un programma di disattivazione del PN condizionato alla piena efficacia del sistema di elisoccorso regionale e alla definizione e attuazione di un piano specifico di emergenza che garantisca la possibilità di affrontare le urgenze ostetriche.
4 20001200 P.O. Giovanni Paolo II Olbia 500-999 932
5 20001300 Policlinico Sassarese Spa 500-999 581
6 20001700 P.O. San Francesco 500-999 989
7
20001900 P.O. 'Nostra Signora Della Mercede' 0-499 414 A causa della dispersione della popolazione sarda, soprattutto nelle aree interne, si consiglia di tenere aperto il PN, a prescindere dal rispetto dei parametri quantitativi. Sarà, comunque, sottoposto a monitoraggio costante e, annualmente, a valutazione delle cure erogate.
8 20002800 P.O. Sirai 0-499 305 Nel 2014 sono iniziate le azioni per l’accorpamento dei due PN al fine di ottimizzare le risorse umane, professionali ed economiche, nel rispetto della sicurezza degli utenti e degli operatori.
9
20002900 P.O. Santa Barbara 0-499 264
10 20003100 P.O. Ss. Trinita' 1000+ 1.149
11 20003400 Presidio Ospedaliero N.S. Di Bonaria 0-499 435
12 20004000 Casa di Cura S.Anna S.R.L. 0-499 343
13 20004400 Casa Di Cura Villa Elena 0-499 248
14 20005200 P. Ospedaliero 'San Martino' -
Oristano 500-999 830
15 20090400 Azienda Ospedaliera G. Brotzu 500-999 873
16 20090500 Azienda Ospedaliero Universitaria SS 1000+ 1.215
17 20090602 Policlinico Monserrato 1000+ 1568 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.
SEGNALAZIONE: I PN sia pubblici che privati, che non raggiungono i 500 parti/anno, saranno
riconvertiti su specifica segnalazione dei direttori generali delle aziende sanitarie, favorendo il
mantenimento di specifici interventi di accoglienza e cura nell’area materno-infantile. Si ricorda che
è necessario applicare gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità
operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del
citato Accordo. Con riferimento al punto nascita “SAN GIOVANNI DI DIO”, (codice 90060101) la
non presenza tra i punti nascita del Cedap 2014 è dovuta al fatto che il punto nascita è stato
trasferito nella struttura “Policlinico Monserrato” a fine 2013.
Con riferimento al punto nascita “OSPEDALE A. SEGNI OZIERI” (codice 20000300) di Ozieri si
chiede di segnalare i provvedimenti presi, quali, ad es. la chiusura del punto nascita e/o il
trasferimento dei reparti; infatti per l’anno 2014 non si registrano parti nel Cedap, mentre nella
scheda di dimissione ospedaliera risultano 3 parti.
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 123
2. GUARDIA ATTIVA H24
Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.
Pediatra/neonatologo Garantita in 10 punti nascita.
Anestesista Garantita in 13 punti nascita.
Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.
Fonte: Report regionale al 31/12/2014
SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che
l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,
identifica come Standard imprescindibili:
garantire personale ostetrico e ginecologico h24
garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24
garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura
ospedaliera
3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI
Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio
cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di
Robson (vedi allegato 1) al fine di:
comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una
diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;
identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle
diverse classi di Robson;
confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di
Robson rispetto ad uno standard di riferimento;
scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica
per ridurre la proporzione di cesarei;
seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.
La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale
nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il
confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 124
Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Sardegna per Classi di
Robson e analoghi dati nazionali
Classi di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale
Dati Regione Sardegna anno 2013
n° parti
3.753 2.762 12 1.834 758 10 907 273 93 181 87 680 4 11.354
% parti
33,1% 24,3% 0,1% 16,2% 6,7% 0,1% 8,0% 2,4% 0,8% 1,6% 0,8% 6,0% 0,0%
% TC 15,1% 58,9% 100,0% 4,3% 37,2% 100,0% 89,2% 95,6% 95,7% 90,6% 73,6% 59,4%
Dati nazionali anno 2013
n° parti
143.308
50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487
% parti
29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%
% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%
(*) n.a.= .= quota non attribuibile sul totale parti rilevato
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della
digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.
La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di
Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di
facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima
(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in
arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo
elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema
informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.
Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN
della Regione Sardegna e confronto con il valore regionale e nazionale
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
1 20000200 Alghero 395 12,5 56,6 2,3 34,8 100,0 93,8 100 100 100 50,0
2 20000600
Tempio Pausania 309 25,6 62,0 100,0 9,1 65,2 100,0 100 100 68,8
3 20001100
La Maddalena 68 23,1 40,0 0,0 0,0 100,0 100 50 100 0,0
4 20001200 Olbia 843 9,4 56,4 3,2 26,9 82,9 83,3 100 72,7 100 64,8
5 20001300 Sassari 536 12,0 80,5 100,0 0,0 100,0 100 80 87,5 66,7
6 20001700 Nuoro 1.149 34,3 44,9 100,0 10,0 23,2 100,0 87,2 93,8 100 100 80 57,8
7 20001900 Lanusei 409 16,5 54,5 100,0 1,3 31,9 89,7 100 100 100 100 41,2
8 20002800
Carbonia 325 19,1 51,5 2,0 41,2 100,0 66,7 100 0 46,7
9 20002900 Iglesias 284 14,1 59,2 100,0 3,2 48,4 100,0 95,0 100 100 100 0 87,5
(continua)
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 125
ID
Co
dic
e
PN
Co
mu
n
e
Parti Anno 2013
% TC per Classe di Robson
I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X
10 20003100 Cagliari 1.436 12,5 49,2 1,6 37,3 85,3 93,6 100 90,6 50,6
11 20003400
San Gavino Monreale 530 14,2 54,9 100,0 1,6 47,6 79,5 100 100 66,7 100 40,7
12 20004000 Cagliari 421 11,3 97,2 1,3 77,3 98,6 100 100 100 63,2 72,7
13 20004400 Cagliari 369 0,0 0,0
14 20005200
Oristano 900 18,0 37,3 4,1 24,0 82,9 100 92,9 91,7 80 41,2
15 20090400 Cagliari 1.030 25,1 66,0 100,0 4,0 43,8 87,1 95,8 100 100 90 75,5
16 20090500 Sassari 1.230 13,7 68,1 100,0 0,0 97,6 83,3 80 66,1
17 20090602 Cagliari 73 16,0 70,6 0,0 62,5 83,3 100 100 0 100,0
18 20000300 Ozieri 45 21,4 66,7 12,5 33,3 100,0 100 66,7
19 20090601 Cagliari 1.002 16,8 53,6 6,2 60,0 100,0 92,9 92,3 85,7 94,6 100 53,9
% TC regionale 15,1 58,9 100,0 4,3 37,2 100,0 89,2 95,6 95,7 90,6 73,6 59,4
% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1
Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.
della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP
2013.
SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 31% superiore
allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi
dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più
di 1000 parti/anno.
La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia valori quali sempre
superiori al dato nazionale e scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in
rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare
nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica
clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16
dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano
gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente
interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il
feto.
Relativamente al punto nascita “Casa Di Cura Villa Elena” (codice: 20004400) si segnala che nella
fonte CeDAP non è stato registrato correttamente il ricorso al cesareo, in modo sistematico (totale
mancanza di tagli cesarei per il punto nascita nella fonte Cedap, a differenza di quanto rilevato dalla
fonte della Scheda di dimissione ospedaliera).
4. STAM e STEN
REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE
SARDEGNA NO NO STAM: da singoli PN,
no delibera di Sistema
Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 126
SEGNALAZIONE: I sistemi di trasferimento materno e neonatale, a livello regionale, devono
essere pianificati e realizzati quanto prima considerato che, rappresentano il sistema più efficace per
garantire appropriatezza, sicurezza, efficacia ed efficienza all’assistenza perinatale rispondendo così
a quanto dettato dall’accordo 16.12.2010.
5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO
AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE
2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI
3: Integrazione territorio-ospedale
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, Parziale
Solo iniziative
aziendali non
coordinate a livello
regionale. Le
aziende ospedaliere
sedi di centri nascita
hanno procedure
non formalizzate
con i consultori
poiché questi ultimi
sono gestiti dalle
ASL
Da completare
utilizzo di una cartella unica NO Da attuare
formazione congiunta ospedalieri/territoriale
Parziale
Solo iniziative
aziendali non
coordinate a livello
regionale
Da completare
predisposizione di Protocolli Diagnostico
terapeutici condivisi tra ospedale e territorio Parziale
gli ospedali hanno
linee guida
specifiche che
vanno confermate e
condivise a livello
del territorio
Da completare
5: Implementazione delle linee guida SI
6: Elaborazione, diffusione ed
implementazione di raccomandazioni e
strumenti per la sicurezza del PN
SI
7: Procedure di controllo del dolore nel corso
del travaglio e del parto
Parziale
PDTA IN 10 su 17
PN
Da completare
8: Formazione degli operatori
Parziale
Solo iniziative
aziendali non
coordinate a livello
regionale
Da completare.
La certificazione da parte del
direttore sanitario nei singoli
PN sulla formazione degli
operatori di sala parto, deve
essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale
Allegato 1
Allegato 1 – Specifica dati fonte Cedap anni 2013-2014 Pag. 127
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA DIGITALIZZAZIONE, DEL SISTEMA INFORMATIVO
SANITARIO E DELLA STATISTICA UFFICIO DI STATISTICA
SPECIFICA DEI DATI RIFERITI ALLA FONTE INFORMATIVA DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO (CEDAP) DEGLI ANNI
2013 E 2014.
L’analisi della rete dei punti nascita di ciascuna Regione è stata effettuata elaborando, per gli anni
2013 e 2014, i dati dei parti rilevati attraverso il flusso informativo del certificato di assistenza al parto
(CEDAP) e i dati anagrafici delle strutture di ricovero, rilevati attraverso i modelli HSP11 e HSP11 bis.
La classificazione dei punti nascita è stata effettuata in riferimento alla numerosità dei parti annui
che hanno avuto luogo in ciascun nodo della rete, considerando, nel caso di strutture articolate su più
sedi, il volume di attività di ciascun stabilimento.
L’analisi della rete ha preso in esame i punti nascita pubblici, equiparati e privati accreditati,
rilevati nell’anno 2013 e nell’anno 2014; sono stati esclusi dal perimetro di analisi i punti nascita privati
non accreditati.
Per ogni punto nascita della Regione è stata indicata la tipologia della struttura e le classi di parti:
< 500; (>=500 e <1.000); >= 1.000, nonché il volume totale dei parti dell’anno 2013 e dell’anno 2014.
Per l’anno 2013 è stata inoltre condotta l’analisi dei parti secondo la Classificazione di Robson e
della corrispondente incidenza di parti con taglio cesareo.
L’universo include tutti i parti per i quali siano state alimentate correttamente nel flusso CeDAP le
variabili considerate nella classificazione di Robson. Tale universo rappresenta a livello nazionale,
nell’anno 2013, circa il 96% del totale parti avvenuti in istituti di ricovero pubblici, equiparati o privati
accreditati.
Per ciascun punto nascita i parti dell’anno 2013 sono stati classificati secondo le 12 classi di
Robson modificate, in cui le classi 2 e 4 sono state ulteriormente suddivise in due sottoclassi (classi 2a e
2b; classi 4a e 4b), al fine di distinguere i parti in cui ha avuto luogo l’induzione del travaglio e i parti
avvenuti con taglio cesareo prima del travaglio (di elezione o urgente)) ed è stata evidenziata l’incidenza
dei parti avvenuti con taglio cesareo in ciascuna classe.
La categorizzazione di Robson si basa sulle principali caratteristiche ostetriche, rilevate nelle
maternità, che sono rese disponibili dal flusso informativo del Certificato di assistenza al parto
(CeDAP):
- Parità (nullipara, multipara con o senza cesareo pregresso)
- Travaglio (spontaneo, indotto, taglio cesareo in travaglio)
- Età gestazionale (pre-termine o a termine)
- Presentazione del feto (di vertice, podalica, altro)
- Numero dei neonati (singolo o plurimo).
Allegato 2
Allegato 2 – Classificazione di Robson Pag. 128
CLASSIFICAZIONE DI ROBSON
La classificazione di Robson divide i parti in 10 classi mutuamente esclusive definite in base alla
parità, numero di feti, presentazione fetale, età gestazionale e decorso del travaglio e del parto.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha recentemente proposto l’utilizzo della seguente
classificazione come standard globale per la valutazione, il monitoraggio e il benchmarking
longitudinale nel tempo e trasversale tra i punti nascita, sul ricorso al taglio cesareo.
Rispetto alla classificazione proposta originariamente da Robson, le classi 2 e 4 sono state
ulteriormente suddivise in due sottoclassi (classi 2a e 2b; classi 4a e 4b), al fine di distinguere i parti
in cui ha avuto luogo l’induzione del travaglio e i parti avvenuti con taglio cesareo prima del
travaglio (di elezione o urgente).
Le 12 classi sono così definite:
Classe Descrizione
1 madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37
settimane, travaglio spontaneo.
2a madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37
settimane, travaglio indotto.
2b madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37
settimane, taglio cesareo TC di elezione1.
3 madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,
età gestazionale > 37 settimane, travaglio spontaneo.
4a madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,
età gestazionale > 37 settimane, travaglio indotto.
4b madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,
età gestazionale > 37 settimane, taglio cesareo TC di elezione1.
5 precedente parto cesareo, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale >
37 settimane.
6 madri nullipare, presentazione podalica
7 madri multipare (incluse donne con precedente cesareo), presentazione podalica
8 gravidanze multiple (incluse donne con precedente cesareo)
9 presentazioni anomale (incluse donne con precedente cesareo)
10 nati pretermine (< 36 settimane), feto singolo, presentazione cefalica (incluse
donne con precedente cesareo).
Allegato 3
Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 129
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
CARTA DEI SERVIZI DEL PERCORSO NASCITA
La Carta dei servizi delle Aziende sanitarie, prevista dal decreto legge 12 maggio 1995, n. 163,
convertito in legge 11 luglio 1995, n. 273, il cui schema generale di riferimento è stato adottato con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 1995 e successive Linee-Guida N.
2/95, ha attestato la centralità della persona nel processo di erogazione dell’assistenza sanitaria,
permettendo di tracciare un nuovo rapporto tra il servizio sanitario e il cittadino/paziente, entrambi
coinvolti nei processi assistenziali, che risponda ai bisogni e preferenze del paziente in modo
adeguato, in funzione del miglioramento della qualità, della sicurezza dell’efficacia ed efficienza
dei percorsi diagnostico/terapeutici/assistenziali.
E’ dimostrato che i pazienti coinvolti nei propri piani di cura e assistenza, in un rapporto fortemente
empatico e comunicativo con gli operatori sanitari, collaborano più efficacemente determinando, in
tal modo, una ricaduta positiva sugli esiti della cura.
L’’aggiornamento delle Linee Guida sulla carta dei servizi N. 2/95, ha posto in ulteriore risalto
principi quali l’equità, intesa come la capacità del sistema di rispondere ai bisogni di gruppi e
singole persone; l’accountability, cioè il rendere conto alla collettività delle scelte effettuate e delle
ricadute delle azioni intraprese; la partecipazione, intesa come il coinvolgimento e la condivisione
di informazioni e decisioni con il cittadino/paziente, la qualità e sicurezza delle cure, intesi come
impegno a offrire prestazioni che, sulla base di standard, evidenze e conoscenze disponibili,
garantiscano appropriatezza e sicurezza delle cure, l’umanizzazione intesa come il diritto ad una
sanità rispettosa delle esigenze relazionali delle persone, realizzata attraverso un percorso intrapreso
dall’Azienda caratterizzato dall’ascolto, condivisione, partecipazione e coinvolgimento, senza
trascurare gli aspetti organizzativi e strutturali.
Sono questi i principi cui deve conformarsi anche la Carta dei Servizi specificamente dedicata al
percorso nascita, che le Aziende sanitarie sono chiamate a predisporre in ottemperanza all’Accordo
del 16-12-2010 tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome, le Province, i Comuni e le Comunità
montane sulle ”Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della
sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione
del taglio cesareo”.
Allegato 3
Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 130
Come costruire la carta dei servizi per il percorso nascita
La Carta dei Servizi specificamente dedicata al percorso nascita è un impegno inderogabile che tutte
le Aziende sanitarie sono chiamate a rispettare. Essa rappresenta lo strumento più idoneo ed
appropriato non solo per illustrare i servizi ed i percorsi assistenziali che il punto nascita offre per la
gravidanza, il parto e la fase post partum, ma per consentire alle Aziende sanitarie, con il supporto
attivo dei Comitati percorso nascita aziendali e sulla base di una corretta organizzazione regionale
del percorso nascita, di dare conto dell’implementazione di alcune delle 10 linee di attività
contenute nell’Accordo. Le Aziende sanitarie, pertanto, dovranno definire nella Carta dei servizi
specificamente dedicata al percorso nascita quali sono le azioni implementate per favorire
l’integrazione tra il territorio (consultori) e il punto nascita, (definizione di percorsi assistenziali
differenziati a seconda della eventuale presenza e del conseguente livello di rischio della
gravidanza, favorendo la gestione delle gravidanze fisiologiche presso i consultori, l’utilizzo
dell’”agenda della gravidanza”, cioè di una cartella gravidanza-parto-puerperio integrata) e per la
diffusione delle Linee guida sulla gravidanza e sul taglio cesareo elaborate Dall’istituto Superiore di
Sanità e delle Raccomandazioni prodotte dal ministero della salute sul tema materno infantile,
l’implementazione delle procedure di partoanalgesia.
Nel dettaglio, la Carta dei servizi elaborata dalle Aziende sanitarie per il percorso nascita, in linea
con quanto espresso dall’Accordo del 16-12-2010, dovrà contenere quanto segue:
a) Informazioni sui presidi ospedalieri sedi di U.O. di ostetricia e di
pediatria/neonatologia e TIN.
E’ opportuno che, nell’ottica del modello Hub e Spoke con cui va riorganizzata la rete dei punti
nascita, così come previsto dall’Accordo del 16-12-2010, l’Azienda sanitaria dia conto nella
Carta dei servizi della presenza, nel proprio contesto, di U.O. di I e II livello di ostetricia e di
pediatria/neonatologia e TIN e, nel caso non siano presenti Unità operative di II Livello, quali
siano i Centri Hub di afferenza identificati, nonché la presenza e le modalità di trasferimento in
emergenza della madre e del neonato (STAM/STEN).
b) Informazioni sulla operatività dei servizi, che comprendano almeno:
Il numero annuale di accessi ostetrici, di parti effettuati, di parti fisiologici, di parti
cesarei programmati, di parti cesarei di urgenza;
Il tasso annuale di mortalità materna e neonatale;
Il numero di figure professionali presenti garantite ad ogni turno di guardia, che dovrà
essere coerente agli standard e requisiti previsti dall’Accordo del 16-12-2010;
L’organizzazione della rete sanitaria di integrazione tra servizi territoriali (consultori e
poliambulatori specialistici) ed ospedalieri per l’assistenza in gravidanza.
La disponibilità di attività “intra moenia” dei professionisti (ginecologi, ostetrici,
neonatologi, pediatri)
La presenza di strutture di riferimento per la “gravidanza medicalmente assistita”
La presenza di strutture di riferimento per la diagnosi ed il trattamento di patologie rare
e ad alta complessità del neonato (es. malattie metaboliche, neurologiche,
cardiologiche)
Allegato 3
Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 131
c) Informazioni alle donne che accedono al punto nascita:
Percorso previsto dalla fase preconcezionale, durante tutto il periodo della gravidanza
fino all’accoglienza nel punto nascita
Presenza di accettazione ostetrica/P.S. ostetrico dedicato
Composizione e indicazioni sul team di ostetricia e neonatologia
Tipologia di parto offerto e utilizzo di tecniche di controllo e gestione del dolore nel
travaglio-parto
Attività di promozione e sostegno dell’allattamento al seno
Possibilità di supporto psicologico in tutte le fasi della gravidanza e del puerperio
Presenza della banca del latte nell’ospedale/azienda sanitaria
Informazione adeguata sulla possibilità della donazione del sangue da cordone
ombelicale
Offerta di corsi di accompagnamento alla nascita, sia nell’ambito del Punto nascita che
nei consultori del territorio, rivolti alla donna ed alla coppia per gestire con efficacia e in
sicurezza la gravidanza, il parto e il puerperio e fornire alle madri informazioni per la
propria cura e quella del bambino
Forme e modalità di sostegno previste per le donne di diversa etnia, con problemi
linguistici, con disabilità o fragilità .
d) Indicazioni relative all’umanizzazione del percorso nascita
Accesso e permanenza in sala travaglio e parto di un familiare o altra persona di fiducia
della donna
Accoglienza nei reparti
Modelli organizzativi che consentano la vicinanza del neonato alla madre anche quando il
neonato necessita di cure ( rooming-in, assistenza al puerperio
e) Indicazioni su feedback, tutela e web
Indicazioni sulle modalità per effettuare reclami ed encomi e segnalare eventuali eventi
avversi alla Azienda sanitaria di riferimento;
Feedback ed indicazioni da parte degli utenti e degli stessi operatori per il miglioramento
della qualità del servizio offerto
Individuazione di siti Web istituzionali che aiutino nella divulgazione di una corretta
informazione sull’argomento
Allegato 4
Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 132
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Comitato Percorso Nascita nazionale
FACSIMILE REPORT DI MONITORAGGIO delle AZIONI PREVISTE nell’ ACCORDO 16.12.2010:
“Promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli
interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo
Rilevazione delle azioni realizzate al 31 dicembre 2014
REGIONE Referente
compilatore
Recapito
telefonico
1. E’ stato rinnovato il Comitato Percorso Nascita regionale (CPNr)?
Se Sì, Indicare l’atto di rinnovo
Se No, Indicare i motivi per cui
non si è proceduto al rinnovo
2. Indicare il nominativo e i riferimenti del coordinatore del CPNr
Cognom
e
Nome Qualifica Struttura
d’appartenenza
Telefono Email
3. Sono stati costituiti i Comitati Percorso Nascita Aziendali (CPNa)?
CPNa costituiti Totale PN
Ove non fossero stati costituiti i CPNa specificarne i motivi
Allegato 4
Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 133
4. Misure di politica sanitaria e di accreditamento
N. di Punti Nascita attivi N. Punti Nascita con parti
<500
N. Punti Nascita con parti
>=500 e <=1000
N. Punti Nascita con parti
>1000
Pubblici Privati
accreditati Pubblici
Privati
accreditati Pubblici Privati accreditati Pubblici
Privati
accreditati
* Per punti nascita attivi si intendono i punti nascita che
hanno effettuato parti nel corso dell’anno 2014
5. Specifica di dettaglio delle azioni intraprese nel 2014 sui punti nascita che nel
2013 hanno registrato <500 parti/anno
Elenco Punto nascita <500
parti nel 2014
Atto regionale relativo alla chiusura del PN o a garanzia
della presenza degli standard previsti nell’allegato 1b
dell’Accordo 16-12-2010
X
Y
Z
6. E’ presente in ciascun punto nascita la
guardia attiva H 24 delle seguenti figure
professionali
Ginecologo Si □ in quanti PN…………..
Pediatra/neonatologo Si □ in quanti PN…………..
Anestesista Si □ in quanti PN…………..
Ostetrica Si □ in quanti PN…………..
7. Incidenza di TC nella Regione nell’anno 2013
% di TC primari |__|__|
Numero di PN con incidenza TC primari complessivamente oltre il
valore degli indicatori
PN. I Livello
(15% <1000 parti):
n.______________
PN. II Livello
(25% > 1000 parti):
n._____________
% di TC secondari |__|__|
Allegato 4
Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 134
8. Sistema di trasporto assistito materno (STAM) e Sistema di trasporto in emergenza del
neonato (STEN)
E’ stato emanato l’Atto regionale di
organizzazione di STAM e STEN?
Si □ indicare l’Atto__________________
No□
Lo STAM è attivo su tutto il territorio
regionale?
Si □
No□
Se no specificare……………………..………
Lo STEN è attivo su tutto il territorio
regionale?
Si □
No□
Se no specificare…………….
9. Carta dei Servizi per il percorso nascita
E’ stata adottata la Carta dei Servizi per il percorso nascita
Si □ in quanti
PN____________
No□
10. Integrazione territorio-ospedale
Inviare una sintetica relazione su:
reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum,
utilizzo di una cartella unica,
formazione congiunta ospedalieri/territoriali,
predisposizione di Protocolli Diagnostico terapeutici condivisi tra ospedale e
territorio
11. Implementazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo e delle
raccomandazioni per la sicurezza del percorso nascita
Implementazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul
taglio cesareo
Si □
No□
Implementazione delle raccomandazioni per la sicurezza del
percorso nascita
Si □
No□
Allegato 4
Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 135
12. Implementazione della parto analgesia farmacologica e non farmacologica
**le domande contrassegnate con asterisco fanno riferimento al livello del PN; pertanto, le informazioni
dovranno essere acquisite a livello di singola azienda e riportato il totale
13. Formazione degli operatori delle UU.OO. di ostetricia e
neonatologia/TIN
E’ stato formalizzato un Atto regionale che disciplini la
formazione sulle tematiche del percorso nascita?
Si □
No□
**Esiste una certificazione da parte del Direttore Sanitario
di ogni singolo Punto Nascita sulla partecipazione (almeno
biennale) di ginecologi e ostetriche di sala parto a corsi di
simulazione coordinati dagli Hub per il mantenimento di
capacità tecniche (technical skills) e competenze non
tecniche (non technical skills)
Si □ in quanti PN |__|__|
No□
**Esiste una certificazione da parte del Direttore Sanitario
di ogni singolo PN sede di UTIN ( PN di II Livello) sulla
partecipazione (almeno biennale) di ginecologi e ostetriche
di sala parto a corsi di simulazione coordinati dagli Hub per
il mantenimento di capacità tecniche (technical skills) e
competenze non tecniche (non technical skills)
Si □ in quanti PN |__|__|
No□
**In ogni singolo PN esiste un sistema che consenta la
valutazione delle abilità e delle competenze (Privileges) di
ogni singolo professionista del team multidisciplinare
definendone anche i livelli di responsabilità e di autonomia e
del relativo sviluppo e/o adeguamento delle competenze.
Si □ in quanti PN |__|__|
No□
**le domande contrassegnate con asterisco fanno riferimento al livello del singolo PN; pertanto, le
informazioni dovranno essere acquisite a livello di singola azienda e riportato il totale
Atto regionale per l’implementazione della partoanalgesia Si □
indicare atto
regionale___________
No □
In quanto PN è attiva la partoanalgesia sul totale dei PN? |__|__|
**Esistono PDTA per partoanalgesia farmacologica e non
farmacologica?
Si □ in quanti PN |__|__|
No□
**Numero delle parto analgesie farmacologiche effettuate in tutti i
punti
nascita sul totale dei parti 2014
|__|__|__|__|__|