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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio - Ufficio Scolastico Provinciale di Roma
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”ORAZIO” Via Fratelli Bandiera ,29 - 00071 Pomezia ( Roma)
Cod. Mecc. RMIC8A8005 RMIC8A8005@istruzione.itTel/Fax 06/9110163
www.ic-orazio-pomezia.edu.it
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della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione a.s. 2019/20
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EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il
seguente
ATTO D’INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA E LE SCELTE DI GESTIONE E DI
AMMINISTRAZIONE
al fine di definire le linee di azione e di orientamento in modo che il Collegio dei docenti, attraverso le sue
articolazioni dipartimentali, operative e organizzative, possa individuare in modo organico e coerente le
modifiche ai percorsi didattici e alle proposte organizzative che meglio definiscano la realizzazione della
MISSION dell’istituzione scolastica secondo la VISION che si concretizzerà in tutte le attività già previste
nella stesura del piano triennale dell’offerta formativa, documento identitario della scuola.
CONSIDERATE
prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione (RAV), dagli esiti scolastici interni e dalle
risultanze delle prove standardizzate nazionali;
TENUTO CONTO
- Degli esiti degli alunni in termini didattici e comportamentali, in attuazione delle procedure valutative
collegialmente condivise ed attuate;
- Dell’analisi dei risultati delle prove standardizzate 2019, da cui emergono ancora una notevole varianza
degli esiti degli studenti all’interno dello stesso ordine di scuola e la necessità di potenziare le competenze
linguistiche e matematiche;
- Delle iniziative di formazione in rete realizzate a favore dei docenti per lo sviluppo delle competenze
disciplinari e metodologiche;
- Delle iniziative di formazione messe a disposizione da enti pubblici/privati e associazioni del territorio in
favore degli alunni, per una sinergia formativa rispetto a tematiche attuali quali il cyberbullismo, la
legalità, lo sviluppo del senso civico, la tutela dell’ambiente, la corretta alimentazione e lo sviluppo dei
sani stili di vita nell’ottica di un’educazione volta alla cittadinanza globale;
- Della necessità di ottenere efficaci ricadute dalle attività di ampliamento dell’OF coerenti con la mission
del PTOF: inclusività e successo formativo; sviluppo delle competenze in lingua inglese anche per il
conseguimento delle certificazioni esterne; potenziamento e recupero delle competenze in madrelingua e
in matematica; offerta di tempi distesi di apprendimento per gli alunni BES con la pianificazione
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dell’organico dell’autonomia su potenziamento; progetti di attività motoria, di approccio al linguaggio
musicale nella scuola dell’infanzia e primaria in continuità con la secondaria di 1^ grado; valorizzazione
delle eccellenze attraverso gare, competizioni, concorsi di matematica, lingua inglese, giornale scolastico,
progetto lettura e scrittura creativa, laboratorio scientifico;
- Delle ricadute positive di attività, anche svolte verticalmente, come concerti, recite di Natale, saggi di
fine a.s., manifestazioni in sinergia con il territorio, percorsi sul coding nell’ambito dell’attuazione del
PNSD;
- Delle risultanze delle visite guidate rivolte a tutti gli ordini di scuola (dall’infanzia alla secondaria) per la
conoscenza del proprio territorio, della propria regione, dei beni di interesse culturale e artistico, delle
uscite con finalità scientifica o storica, dell’arricchimento culturale attraverso la visione di spettacoli
teatrali, in lingua e mostre finalizzate allo sviluppo degli orizzonti e dell’autonomia degli studenti;
- Delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
ATTESO
che l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma di quanto avviato con la legge
92/2019 e nella contestualizzazione didattica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, rimodulate
nelle Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari del 2018, che orientano verso l’innovazione delle pratiche
didattiche attraverso l’implementazione:
➢ di metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione,
riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e
personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive
individuali);
➢ di modalità di apprendimento per problem solving, ricerca-azione, esplorazione e scoperta;
➢ di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e
approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento,
consapevolezza, autonomia di studio);
➢ di percorsi dedicati alla CITTADINANZA e alla cultura della legalità come “sfondo integratore” e
“punto di riferimento” del curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
nell’ottica della verticalità e della trasversalità; lo scopo è quello di preparare gli studenti al significato
del nuovo insegnamento dell’ed. Civica a partire dal prossimo a.s., e di chiarire il rapporto tra lo
sviluppo dei comportamenti sociali e civici con le nuove competenze-chiave europee del 22 maggio
2018;
➢ la revisione del curricolo di istituto per rendere più efficace la realizzazione della didattica per
competenze da parte di tutti i docenti dell’Istituto;
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RITENUTO
che il comune intento è quello di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del
successo formativo di tutti gli alunni portatori di bisogni educativi comuni e talvolta speciali.
premesso e tenuto presente quanto sopra, DEFINISCE,
ai fini della revisione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’annualità 2019/20, le seguenti linee di
indirizzo su cui orientare le attività della scuola e le scelte di management, coordinamento e controllo di
gestione e di amministrazione:
1. Il Piano dell’offerta formativa triennale è rivolto in primis al conseguimento degli obiettivi di
miglioramento previsti dal PDM da calibrare alla luce delle evidenze emerse a conclusione dell’a.s.
2018/19; pertanto, la progettazione curricolare (aggiuntiva e potenziata) e extracurriculare avrà,
un’impostazione orientata al miglioramento delle competenze in italiano, matematica e inglese, in
ottica verticale, con lo scopo di migliorare gli esiti conseguiti nelle prove Invalsi attraverso una
didattica costantemente fondata sullo sviluppo delle competenze.
2. Le scelte metodologiche, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti
e delle competenze, i processi di valutazione saranno rivolti a garantire personalizzazione e successo
formativo, inclusione e differenziazione in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure.
In coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento e con le risorse professionali assegnate, sarà
predisposto il curricolo potenziato con l’obiettivo di processo di implementare la struttura della
progettazione curricolare di istituto in dimensione verticale ed orizzontale con il recupero e il
potenziamento delle discipline di base attraverso l’utilizzo dei docenti di organico dell’autonomia;
3. Sarà perseguito l’ulteriore sviluppo e implementazione del curricolo verticale di cittadinanza già
presente nel POFT 2019-2022, superando il concetto di disciplina, intesa come struttura a sé stante.
Occorre prendere in considerazione, invece, gli strumenti culturali per costruire il macro-pensiero che
permette la contestualizzazione dei saperi e delle conoscenze nella realtà e la presa di coscienza della
complessità ed unicità del sapere. Pertanto, il curricolo di cittadinanza dovrà prendere corpo
nell’attività didattica quotidiana, sarà una modalità di lavoro insita nelle discipline stesse, che si serve
della loro epistemologia e dei loro ambiti metodologici per generare competenze. Solo percorrendo questa
strada, il curricolo verticale d’istituto nella sua interezza potrà realmente essere agito da tutti e non
comportare il semplice sviluppo di UDA disciplinari o l’accostamento (a volte anche forzato) di attività
trasversali, legate ad una specifica tematica oggetto di una UdAT annuale svolta una tantum.
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4. Per lo sviluppo delle abilità relazionali e delle competenze sociali e civiche degli alunni (soprattutto per
un buon sostegno dell’attenzione, della motivazione e della creazione di un buon clima empatico di
classe), si insisterà su scelte metodologico-didattiche personalizzate, sulla peer education, sullo sviluppo
delle emozioni per la migliore conoscenza del sé e dell’altro, sul coinvolgimento dei genitori nel dialogo
educativo e sul ricorso ad interventi specifici in classe su temi di stringente attualità come il bullismo e il
cyberbullismo. Sarà riproposta, inoltre, l’attività dello sportello di ascolto con professionalità interne o
con esperti esterni opportunamente individuati mediante avviso pubblico.
5. Il Collegio dei docenti e tutte le sue articolazioni imposteranno le attività accostando alle metodologie
tradizionali l’impiego di strategie didattiche attive quali il cooperative learning, il peer to peer, il
tutoring in un’ottica anche di sviluppo di competenze trasversali che conducano gli studenti oltre
ad abilità di problem solving, di learning by doing, anche di quelle di cittadinanza attiva con la
sperimentazione di atteggiamenti di accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura
all’intercultura e alla differenziazione di genere. Su questa linea il curricolo potenziato rappresenterà
il processo di rinforzo perché nessuno resti indietro, perché ciascuno sia valorizzato per le sue
caratteristiche di apprendimento, affinché gli obiettivi di miglioramento siano perseguiti con il concorso
di risorse plurime tutte orientate ad una formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti
soprattutto nella conquista degli strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale.
6. La progettazione delle attività extracurricolari sarà sinergica con la progettazione del curricolo verticale,
orizzontale e potenziato e finalizzata al recupero, alla valorizzazione dei talenti, alla scoperta delle
attitudini, all’orientamento.
Finalità strategiche generali rispetto alla missione istituzionale
1. Recupero, consolidamento e potenziamento delle competenze multilinguistiche, con particolare
riferimento all'italiano, nella lettura e scrittura creativa. Nelle lingue straniere sarà dato spazio
all’attivazione di progetti curriculari ed extracurricolari anche per la preparazione al conseguimento di
certificazioni.
2. Recupero, consolidamento e potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifico-
tecnologiche mediante attivazione di progetti curriculari ed extracurricolari di matematica, competizioni
(Olimpiadi, giochi matematici Bocconi) e progetti curricolari di laboratorio scientifico in collaborazione
con Università, Enti e associazioni di ricerca;
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3. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati al fair play e alla sana
competizione con particolare riferimento ad una corretta alimentazione, all'educazione motoria e
alle attività sportive offerte dalla progettualità della scuola e da varie associazioni che prenderanno in
gestione la palestra in determinate fasce orarie stabilite insieme all’ente locale;
4. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale attraverso la prosecuzione
dei Progetti Uscite didattiche e Visite a monumenti, musei, siti naturali e archeologici di rilevanza
nazionale e internazionale, ricercando il coinvolgimento e la collaborazione degli istituti pubblici e
privati operanti in tali settori, per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa
di idee e la conoscenza del nostro patrimonio storico-culturale- artistico e paesaggistico;
5. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica e rispetto della legalità,
attraverso la valorizzazione dell'educazione all’inclusione, il rispetto delle differenze, il sostegno
nell'assunzione di responsabilità e consapevolezza dei diritti e dei doveri nell’ottica anche della
prevenzione e contrasto a ogni forma di discriminazione, di differenza di genere e di bullismo, attraverso
convegni con esperti del campo medico, di psicologia e sociologia, incontri con forze dell’ordine,
manifestazioni territoriali con il coinvolgimento dell’Ente Comune. Queste iniziative dovranno
coinvolgere tutti i segmenti scolastici dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo
grado;
6. Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei docenti dell’organico potenziato, dei servizi educativi del territorio (UONPI, ASL, famiglie,
educatori, terapisti) e delle associazioni di settore;
7. Superamento della rigida logica del sostegno agli alunni H, tenuto conto del numero di ore sempre
più ridotte e delle risorse mai sufficienti, e attivazione di una progettualità laboratoriale che
unisca più studenti e docenti disposti a lavorare in team; occorre coinvolgere anche i genitori in
quello che deve essere un rinnovato approccio culturale alla gestione della disabilità; i genitori
spesso sono concentrati solo sull’aspetto didattico nella convinzione che il rapporto uno a uno
(insegnante-studente) sia quello più soddisfacente e trascurano, invece, l’aspetto relazionale, ancora più
importante, e l’attività laboratoriale realizzata in piccoli gruppi al di fuori della classe con la ricaduta
positiva all’interno della classe nel momento della condivisione con i compagni di un’attività svolta, di
un traguardo raggiunto, di un’abilità maturata.
8. Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni (gare, concorsi e competizioni);
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9. Potenziamento dell’utilizzo della LIM e dei laboratori (musicale, artistico) che per ora sono a
disposizione nell’attesa di individuare altri spazi dove realizzare un laboratorio scientifico e una sala
lettura; è di fondamentale importanza avvalersi della figura dell’animatore digitale così come indicato
dal PNSD.
10. Potenziamento dell'uso del registro elettronico, della digitalizzazione delle documentazioni
didattiche e buone pratiche svolte dai docenti ai fini di una progressiva dematerializzazione degli
atti e di una più agevole raccolta dei dati per monitoraggi interni e verificabilità degli esiti in rapporto
all’autovalutazione d’istituto in itinere e finale;
11. Particolare attenzione sarà data alle Associazioni territoriali con alti scopi formativi riconosciuti e alle
loro offerte formative, sulla base dell’apertura al territorio prevista dalla Legge 107/2015.
SCELTE ORGANIZZATIVE
La politica organizzativa continuerà ad essere quella di coinvolgere il più possibile la comunità con una
diffusa attribuzione di incarichi e compiti che consentirà la costruzione formale e sostanziale di un middle
management capace di promuovere condivisione delle scelte, coinvolgimento attivo di tutta la comunità
educante, circolarità dell’informazione e dei risultati raggiunti.
Per il presente a.s., con la definizione di un fabbisogno dei posti di collaboratori scolastici definito in 14 unità
in organico di diritto a cui si sono aggiunte solo 18 ore in o.f. e 9 ore fino al 31/12/2019 , la scuola potrà
trovarsi (in caso di assenze per l.104/1992 o altre circostanze personali dei collaboratori scolastici) in una
situazione di criticità con conseguenze sull’efficienza del servizio. Si cercherà di utilizzare al meglio le risorse
assegnate alla scuola, ma gli ampi spazi da sorvegliare e il numero di alunni iscritti, fra cui numerosi BES e
disabili, richiederanno maggiore impegno da parte del personale tutto per garantire una attiva vigilanza
soprattutto nei momenti della giornata scolastica più critici, quali l’ingresso in classe, lo scambio dei docenti
nei cambi d’ora, gli intervalli a metà mattinata, l’accompagnamento degli alunni all’uscita dalle lezioni.
PIANIFICAZIONE COLLEGIALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
La Pianificazione Collegiale dovrà mirare a strutturare i processi di apprendimento/insegnamento in coerenza
con le Indicazioni Nazionali ed i Profili di competenza che rappresentano i livelli essenziali delle prestazioni
(LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono
essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò deriva la
necessità di:
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➢ migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo
del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto);
➢ superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave e
di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (competenze alfabetiche
funzionali, competenze multilinguistiche, competenze matematiche e competenze in scienze, tecnologie
e ingegneria, competenze digitali, competenze personali, sociali e di apprendimento, competenze
civiche, competenze imprenditoriali, competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturale);
➢ operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà
sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle
eccellenze;
Per una efficace pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa occorre definire un metodo di azione
condiviso di istituto per la progettazione didattico-educativa al fine di garantire l’unitarietà di insegnamento
attraverso la valorizzazione dei seguenti elementi:
• Curricolo verticale d’istituto
• Progettazione didattico-educativa condivisa per classi parallele - UdA e UdAT
• Curricolo potenziato per il recupero e potenziamento delle competenze multilinguistiche e
matematiche
Curricolo verticale d’istituto
Occorre implementare il Curricolo verticale, partendo dal Profilo di Uscita dello Studente e dalle competenze
in uscita per giungere all’elaborazione di una progettazione didattica per competenze; si tratta di operare
praticamente al contrario, per allineare tra loro gli atti fondamentali dell’azione formativa che caratterizzano
la scuola. In tal modo, il curricolo d’Istituto potrà diventare una guida nell’agire didattico quotidiano per
perseguire le competenze chiave e di cittadinanza. Sarà poi opportuno ricercare l’integrazione tra le discipline
attraverso gli assi culturali e, per fare questo, sarà necessario intrecciare i traguardi disciplinari intorno a nuclei
fondanti che dovranno connotare tutta l’offerta formativa della scuola. Occorre progettare un percorso
unitario caratterizzato da obiettivi graduali e progressivi che consentano di consolidare gli apprendimenti e
far maturare competenze. Per fare questo è necessario lavorare in sinergia e contaminare modalità didattiche
spesso appartenenti a ordini diversi di scuola. Il curricolo verticale rappresenta una sfida per realizzare
un percorso che, tra aspetti di continuità e discontinuità, rispettando criteri di gradualità, consequenzialità,
approfondimento, conduca al successo formativo e alla piena realizzazione dello studente.
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Progettazione educativo-didattica attraverso UdA disciplinari e UdA trasversali
La progettazione educativo-didattica annuale è strutturata in un ambito disciplinare (in tal caso è stata
definita dai Dipartimenti e dai Consigli di classe/interclasse/intersezione, includendo prove comuni in
ingresso, in itinere e finali per la verifica degli apprendimenti) e in un ambito trasversale, comune a tutte le
discipline (in tal caso sarà definita dal Consiglio di classe/interclasse/intersezione durante il mese di ottobre,
dopo lo svolgimento delle prove d’ingresso).
Comprenderà le UdA disciplinari e trasversali (UdAT). Le prime saranno riferite al curricolo d’istituto e
prenderanno le mosse non solo dalla situazione di partenza verificata attraverso le prove d’ingresso, ma anche
dagli esiti delle prove Invalsi, insistendo sempre innanzitutto sugli ambiti e processi disciplinari che risultano
con maggiore frequenza forieri di criticità.
Per realizzare questo tipo di lavoro, il DS restituirà a ciascun docente di italiano, matematica e Inglese i dati
Invalsi della propria classe; questi verranno analizzati e determineranno scelte di carattere didattico-
metodologico precise (cosiddetto Curricolo potenziato), da relazionare nella propria programmazione annuale
e da verificare periodicamente attraverso le prove autentiche e le prove comuni intermedie al fine di valutare
il grado di avvicinamento ai target previsti dal PdM (riduzione dei livelli 1 e 2 nelle discipline di Italiano,
Matematica e Inglese).
Le UdAT (non più di due in un anno scolastico per ciascuna classe) faranno riferimento al Curricolo di
Cittadinanza e al Piano di implementazione delle competenze sociali e civiche presente nel POFT 2019-2022.
Il coordinamento delle UdAT è affidato al Coordinatore di classe, ma sono corresponsabili tutti i docenti di
classe. Al termine del I quadrimestre i docenti monitoreranno gli esiti delle attività svolte per effettuare
eventuali correttivi o modifiche degli interventi in direzione dello svolgimento del compito di realtà in
riferimento all’UdAT sviluppata che sarà oggetto di valutazione: sarà fondamentale da parte dei docenti
un’osservazione sistematica delle competenze “in azione” con opportune griglie di valutazione.
Le UdAT, in continuità verticale tra i tre ordini e in continuità orizzontale tra le classi parallele, consentiranno
di perseguire le competenze di cittadinanza e acquisire elementi valutativi per i giudizi sul comportamento.
A questo proposito, è auspicabile che una delle UdAT annuali sia dedicata all’AMBIENTE (valorizzazione
del patrimonio naturale, paesaggistico e culturale locale, sostenibilità ambientale, obiettivi dell’Agenda
2030…) ponendosi già in parte in linea con le indicazioni della L. n. 92 del 20/08/19 in vigore dal prossimo
anno scolastico e con gli orientamenti più recenti che provengono direttamente dal MIUR e dalla comunità
internazionale. Al termine della UdAT è opportuno il ricorso a compiti unitari e di realtà, nonché osservazioni
sistematiche, rubriche valutative, autobiografie cognitive per le competenze chiave e di cittadinanza che
vanno perseguite in modo intenzionale e prioritario.
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Curricolo potenziato per il recupero e potenziamento delle competenze multilinguistiche e matematiche
Sulla base degli esiti Invalsi 2019, emerge la necessità di una revisione degli approcci metodologici in
un’ottica di potenziamento e recupero delle competenze di base e metacognitive, attraverso la progettazione
di specifici percorsi che saranno attuati grazie all’intervento dei docenti disciplinari e secondo i differenti
impianti organizzativi dei vari ordini di scuola.
Sia per la scuola Primaria che per la Secondaria il percorso “comune” potrà prevedere varie fasi di attività:
dopo una presentazione delle prove e a cosa sono finalizzate, come vengono valutate e perché vengono svolte,
l’allievo conoscerà il suo stile di apprendimento, i suoi punti di forza e le sue difficoltà attraverso l’utilizzo di
autobiografie cognitive; quindi, gli allievi svolgeranno prove in cooperative learning che, attraverso una serie
di momenti di apprendimento collettivo, consentiranno un approccio alla prova più disteso e meno
condizionato dai risultati (motivazione prima questa di performances fallimentari anche degli allievi che
raggiungono valutazioni medio-alte nelle discipline); infine, attraverso gare, con differenti modalità
organizzative a seconda dell’ ordine di scuola, gli allievi si misureranno con la sana competizione tra pari; i
risultati saranno inseriti in gruppi di livello.
Il percorso prospettato avrà valenza formativa molto importante ai fini del miglioramento degli esiti degli
studenti: da una parte permetterà agli allievi di acquisire un nuovo modo di studiare l’Italiano, la Matematica
e l’Inglese, più vicino alla soluzione di problemi pratici, determinerà un’attitudine “positiva e familiare” con
le prove Invalsi, consentirà di consolidare le competenze cosiddette traversali e, in particolare, la
consapevolezza di sé e l’autovalutazione.
Progettazione organizzativo-didattica
La Progettazione organizzativo – didattica potrà prevedere:
✓ la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina (20% di autonomia ad esempio per
lo svolgimento del curricolo di cittadinanza, UdAT sull’ambiente e sulla legalità);
✓ la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;
✓ lo svolgimento in compresenza delle attività di potenziamento, soprattutto nella scuola primaria;
✓ la suddivisione di alunni di classi parallele in gruppi, organizzati per fasce di livello, di compito allo scopo
di svolgere attività finalizzate alla personalizzazione degli interventi e al miglioramento dei propri esiti
scolastici;
✓ il potenziamento delle competenze anche oltre i modelli e i quadri orari.
Il Piano di Formazione ed Aggiornamento del personale
Il Piano di formazione ed Aggiornamento dei docenti dovrà essere in linea con la progettazione curricolare,
realizzerà prevalentemente attorno percorsi strutturati sull’uso consapevole delle TIC nella didattica, sulla
progettazione per competenze, sulla valutazione e certificazione delle competenze, sulle metodologie
inclusive.
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Il piano di Formazione è lo strumento che consente di:
➢ Accrescere le competenze dei docenti in modo da migliorare la qualità dell’apprendimento/insegnamento
con il supporto di metodologie inclusive e motivanti (cooperative learning tutoring, didattica attiva …);
➢ promuovere nei docenti la consapevolezza di come paradigmi pedagogici e didattici innovativi rivestano
un ruolo fondamentale per il successo formativo degli alunni con particolari necessità;
➢ realizzare e disseminare anche attraverso le reti di scuola una serie di linee-guida per le “best practices”;
➢ innovare le pratiche didattiche.
Il Piano di formazione ed aggiornamento del personale ATA sarà finalizzato al miglioramento di competenze
in materia amministrativa e tecnica alla luce delle recenti innovazioni normative.
CONSEGUE A QUANTO SOPRA ESPRESSO
la presa d’atto da parte di tutte le componenti professionali della scuola del Regolamento sul Sistema
Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione finalizzato a promuovere la qualità dell'offerta
formativa e degli apprendimenti attraverso la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del sistema educativo
di istruzione e formazione in coerenza con quanto previsto dall'art. 1 del d. lgs. N. 286/2004.
Pertanto, si dovranno affinare i processi di monitoraggio del Piano di Miglioramento, parte integrante del
Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e occorrerà per la prima volta redigere la Rendicontazione sociale.
Entro dicembre 2019, con la compilazione della piattaforma sulla Rendicontazione sociale all'interno del
portale del Sistema nazionale di valutazione (SNV) e la sua pubblicazione su Scuola in Chiaro si concluderà
il ciclo di valutazione delle istituzioni scolastiche introdotto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80.
Attraverso il capillare monitoraggio dell’agito e del percepito svolto lo scorso a.s., la scuola darà conto dei
risultati raggiunti con riferimento alle priorità e ai traguardi individuati al termine del processo di
autovalutazione; nel contempo, prendendo consapevolezza delle ricadute di tutte le azioni implementate, la
comunità scolastica avrà la possibilità di orientare le scelte future.
Per questo motivo la Rendicontazione sociale è strettamente collegata all’assestamento del RAV 2019, che
a sua volta è funzionale al Piano di Miglioramento (PdM) e, quindi, al PTOF 2019/2022. In tal modo si
assicura coerenza ai processi attivati in vista del miglioramento continuo.
Sarà anche necessario rafforzare l’offerta formativa attraverso le opportunità offerte dai finanziamenti
europei, nazionali, regionali e comunali, alle cui iniziative la scuola garantirà la PARTECIPAZIONE per
assicurare la forza economica con cui affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA - EFFICACIA ED EFFICIENZA
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio - Ufficio Scolastico Provinciale di Roma
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ”ORAZIO” Via Fratelli Bandiera ,29 - 00071 Pomezia ( Roma)
Cod. Mecc. RMIC8A8005 RMIC8A8005@istruzione.itTel/Fax 06/9110163
www.ic-orazio-pomezia.edu.it
Indirizzi del Dirigente scolastico per le attività Pag. 12 di 12
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione a.s. 2019/20
− LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità,
trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e del personale;
− L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della
trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
− IL CONFERIMENTO di INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà sulla base di criteri
che garantiscano il massimo della professionalità e dopo aver accertato: ✓ la mancanza di personale
interno con pari professionalità; ✓ i casi di incompatibilità.
− L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA, TECNICA E GENERALE, sulla base della proposta del
Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere
degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura
al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi.
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE AL TERRITORIO - EFFICACIA E TRASPARENZA
NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la
necessità di favorire una COMUNICAZIONE PUBBLICA chiara e tempestiva attraverso:
✓ Il Sito web
✓ Gli applicativi del registro elettronico
✓ gli open day, le manifestazioni, gli eventi finalizzati a illustrare la mission, la vision dell’istituto, le
azioni messe in campo e i risultati ottenuti.
Si sottolinea, altresì, che tutte le azioni di pianificazione, di gestione e le azioni volte al superamento delle
emergenze didattiche e organizzative devono avere come orizzonte la GARANZIA DEL DIRITTO ALLO
STUDIO DEI NOSTRI ALLIEVI E IL LORO SUCCESSO FORMATIVO, che sono prioritari
rispetto alle esigenze personali.
Al controllo ed alla supervisione della realizzazione del Piano triennale dell’Offerta Formativa sarà preposto
prioritariamente il Dirigente scolastico per le attribuzioni normative e, di conseguenza, i suoi collaboratori e
tutte le FF.SS., ciascuna per l’area di propria competenza.
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
Prof.ssa Caterina Di Tella