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Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 - Tiratura 5.000 copie - Distrbuzione gratuita
Anno VI - n . 7Dicembre-Gennaio 2010
mensile Misericordie d’Italia
reg. al tribunale di Firenzeal n° 5395 del 4/2/05CONFEDERAZIONE
NAZIONALE MISERICORDIEVia dello steccuto, 38
50141 FirenzeTel. 055 32611
Augurialle Misericordie
d’Italia
Mons. Franco AgostinelliGuida spirituale Misericordie d’Italia
Pochi giorni ormai ci dividono dal Natale, un evento che ha segnato la nostra storia di ieri, il tempo della nostra infanzia e la storia di oggi di persone adulte. Natale è un avvenimento che coinvolge tutti, senza distinzione di cultura, ideologia e razza. Un clima particolare ci sembra di avvertire dentro di noi e intorno a noi; quasi una tregua di fronte alle mol-teplici tensioni che contraddistinguono la nostra vita; una tregua dello spirito, dove ora riusciamo a concepire pensieri di pace, di bontà, di serenità; le relazioni con chi ci sta accanto risultano possibili, per lo meno parzialmente liberate dai traffici che appesantiscono il pensare e l’agire. Forse si dirà che tutto ciò è il risultato di un condizionamento ancestrale che ha segnato in modo indelebile il nostro essere nel profondo; forse sono i bei ricordi dell’infanzia, serena e spensierata, che riaffiorano per la circostanza; forse contribuisce l’aspetto che avvolge le nostre città e i nostri paesi, attraverso una fantasmagoria di luci, di lustrini, di nenie. Tut-to questo certamente contribuisce a creare quel clima e quelle sensazioni che ci rendono, almeno per un giorno diversi. Natale è anche il tempo degli auguri; ne ascoltere-mo tanti in questi tempi; i mass media invaderan-no le nostre case di auguri proposti nella maniera più suadente; ne riceveremo e ne faremo a nostra volta. E anche noi non vogliamo sottrarci a que-sta tradizione così sentita, così vicina alla nostra sensibilità. Ma nella molteplicità degli auguri che in questi giorni si danno, vorremmo recuperare la capacità di dare una connotazione vera, coerente, agli auguri che anche noi vogliamo scambiarci. Innanzi tutto vorremmo sottrarli alla formalità, né relegarli ad essere supporto mercantile di regali o prodotti di consumo e neanche vorremmo che i nostri auguri si fermassero di fronte al clima soft, ovattato, di un presente. Vorremmo che i nostri auguri fossero intonati alla speranza, di fronte ad un mondo che rischia di non sperare più; quel Bambino che nasce è un destino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta. Nella liturgia del Natale si legge che il Verbo si fece carne, venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. Vogliamo augurarci allora, cari fratelli e sorelle delle Misericordie d’Italia, di essere persone capaci di accoglienza, senza tacita-re la voce flebile di quel Bambino che nasce nella scena del mondo, facendo del suo Natale la festa del consumo, dello spreco istituzionalizzato; la festa dei regali e dei lustrini, della tredicesima, del panettone e del cenone; la festa di una certa poe-
sia di generica bontà, di un sentimen-talismo che si vernicia di generosità e di commozione; la festa condan-
nata a restare “bambina”,
Ugem
Gabrielli succedea Bertolaso.I saluti del Presidente Brunini
Ecco tutte lenovità sul progetto e le nuove adesioni delle Misericordie
5
Al via una maggiore collaborazionecon la Fondazione per il Sud
6
Progetti
4
segue a pagina 15
GIU’ LE MANI
DAL 5X1000
Un saluto a Pasquale Antonini
Sono stati cele-
brati mercole-
dì 1 dicembre i
funerali del confratel-
lo Pasquale Antonimi
della Misericordia di
Magione (PG) dece-
duto mentre prestava
servizio di protezione
civile durante un nu-
bifragio abbattutosi
sul Perugino-Trasi-
meno nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Alle
esequie ha partecipato il direttore dell’Ugem Paolo Dia-
ni in rappresentanza del Presidente ed è stato presente
il labaro confederale come espressione di cordoglio di
tutto il Movimento.
Ok del Movimento toscanoalla bozza tecnica di legge
sul trasporto sanitario
èStato molto positi-
vo il giudizio delle
Misericordie della
Toscana sulla bozza tecnica
di legge regionale sul tra-
sporto sanitario che dovrà
essere varata entro la fine
dell’anno. Le trattative sono
state portate avanti da una
Commissione tecnica individuata dalla Conferenza regionale
dopo che una sentenza della Corte Europea ha sancito la fine
delle convenzioni con le associazioni di volontariato. Ecco un
approfondimento tecnico sulla legge che dovrà essere varata
entro la fine dell’anno. Alle pagine 7, 10 e 11 A pagina 9
Confederazione
Finalmenteun Cerimonialeper tuttele Misericordie
8
Betlemme
PRIMO PIANO2
Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
“I tagli al 5 x 1000 e al servizio civile
sono un’iniquità, che taglia le gam-
be al welfare toscano”. Con queste
parole i presidenti regionali di Anpas Ro-
mano Manetti, Auser, Giovanni Forconi e il
vice presidente delle Misericordie, Alberto
Corsinovi, hanno aperto la giornata di in-
contro di lunedì 29 novembre coi parlamen-
tari del territorio per chiedere che il Parla-
mento ponga rimedio ai tagli al 5x1000 e al
Servizio Civile contenuti nella legge di sta-
bilità. Erano presenti all’incontro i deputati
Rosa De Pasquale (Pd), Gabriele Toccafondi
(Pdl) e la senatrice Manuela Granaiola (Pd).
“E’ senza giri di parole –hanno scritto Ma-
netti, Forconi e Corsinovi in una missiva
inviata ai parlamentari toscani – che vo-
gliamo esprimere l’amarezza e la delusio-
ne delle nostre associazioni insieme a tutto
il volontariato toscano per le scelte che si
stanno compiendo relative al 5x1000 ed al
Servizio civile. Queste scelte penalizzano
pesantemente quelle realtà della società
civile che oggi sempre di più rappresenta-
no l’ultima difesa del bene comune anche
laddove lo Stato e l’Ente pubblico non rie-
scono più ad arrivare. Riteniamo pertanto
necessario confrontarci e capire le posizio-
ni di chi, eletto dai voti dei cittadini tosca-
ni, è chiamato in questi giorni ad esprime-
re la propria opinione in sede legislativa”.
“Siamo soddisfatti – ha detto l’onorevole
Rosa De Pasquale – che ci sia una mobi-
litazione su questi temi. Come opposizione
LA PROTESTA LOCALE
L’APPELLO dELLAMISERICORdIA dI fAELLA
Le Associazioni chiedono risposte ai parlamentari eletti nella Regione
e il presidente del Cesvot, Patrizio Petrucci, ha annunciato
una campagna per riavvicinare la politica al volontariato
Tutte le associazioni di volontariato
sono insorte in questi giorni contro gli
ingiustificati tagli al servizio civile e al
5 per mille. Anche la Confederazione nazio-
nale delle Misericordie ha espresso al Go-
verno e ai parlamentari la propria protesta.
“In queste ore – dice il Presidente Naziona-
le delle Misericordie, Gabriele Brunini - ci
arrivano tanti messaggi dalle nostre oltre
800 confraternite sparse per l’Italia che,
con diversità di accenti e di toni, manife-
stano però tutti, accanto allo sconcerto e
all’indignazione, la voglia di non rassegnar-
si di fronte ad una decisione tanto ingiusta.”
“Di fronte alle scarse prospettive di ascol-
to nell’attuale momento politico – aggiunge
Brunini- forse è opportuna una forte mo-
bilitazione del mondo del Volontariato, che
non sia fatta solo di comunicati stampa ma
possa portare anche ad una manifestazione
nazionale, per chiedere rispetto e conside-
razione per il grandissimo patrimonio che è
il volontariato italiano. Come Confederazio-
ne Nazionale delle Misericordie ci faremo
promotori di una riflessione in tal senso tra
tutte le associazioni di volontariato italia-
ne.”
Davide Belperio
Carissimi amici,
noi, volontariato della Misericordia di Faella non ci rasse-
gniamo alle disastrose e ingiuste decisioni del Governo, di
tagliare ancora fondi al servizio civile, e togliere cinquemila giova-
ni dal servizio.
Venerdì 26 novembre il nostro consiglio comunale voterà un ordine
del giorno per istituzionalizzare la protesta, su nostra sollecitazio-
ne. Vi invitiamo pertanto a fare altrettanto rivolgendovi agli ammi-
nistratori che condividono la protesta.
Non sarà niente, ma parlare di questo disinteresse della politica,
nei confronti della formazione dei giovani è pensare alle vere cose
utili e indispensabili della nazione.
Purtroppo è difficile far capire a tanti,quanto sia formativo e ca-
ritativo il servizio civile. Non dimostrano di aver tanta passione
a difenderlo, neppure chi dirige associazioni, cooperative, asl,
comuni o altro. Chi utilizza i ragazzi per fare fotocopie, portare
cartelle ospedaliere, compiti di archivio, emergenze ecc., ritiene i
tagli come un fatto economico conseguente alla crisi finanziaria! E
subito si rassegna!
Chi invece, organizza progetti d’aiuto alla persona disabile o an-
ziana, indirizza i giovani a svolgere un’esperienza umana e socia-
le importantissima, sia per la loro crescita, sia per l’aiuto gran-
de che danno alle persone deboli, rimane disagiato e disgustato. Il nostro accalorarsi è dovuto alla coscienza Cristiana che c’inquieta
e ci fa notare l’ignoranza delle decisioni del governo. Bastava, come
in ogni buona famiglia, discernere tra il futile e l’utile, per effettuare
dei tagli ritenuti da loro necessari, e non usare solo le sottrazioni! Gli stessi scellerati criteri, saranno applicati anche ai grandi e fu-
turi tagli al 5 x mille,e cosi anche i bocciofili o i circoli di canasta,
subiranno in percentuale come tutti gli altri… alla faccia del buon
senso e delle necessità.
Chiudo con l’augurio di buona salute e tanta volontà al servizio
della verità e giustizia.
Fraterni Saluti.
Giancarlo Guivizzani
Governatore Misericordia di Faella (Arezzo)
abbiamo chiesto che questi tagli non fossero
esecutivi, e che i 20milioni di euro destina-
ti alla mini naja fossero invece destinati al
servizio civile sul territorio”. “La richiesta
di non rendere esecutivi questi tagli al 5 per
mille – ha detto Toccafondi – non possono
non vederci d’accordo. Parimenti però, oc-
corre puntare dritto al contenimento della
spesa, visto che il debito pubblico è asse-
stato al 118% del Pil, e la crisi economica
incombe. A mio avviso occorrerebbe rende-
re strutturale il contributo del 5 x 1000 con
una legge che permetta la sua riproposizio-
ne in automatico invece di dover sempre
rivotare stanziamento e contributo in par-
lamento”.
Il presidente del Cesvot, Patrizio Petrucci,
ha annunciato una campagna del centro re-
gionale per riavvicinare la politica al volon-
tariato, per far capire a fondo i nuovi ruoli
del volontariato nel welfare locale.
L’incontro del Volontariato toscanocon i parlamentari
Il Movimento pensa aduna grande manifestazione
TAGLI
Tra le iniziative citate dal Presidente Bru-
nini ricordiamo l’appello della Misericordia
di Faella (qui di spalla, ndr), e l’iniziativa
della Misericordia di Vicchio che ha scritto
una lettera al Presidente del Consiglio Ber-
lusconi.
Il Presidente
Brunini
Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 PRIMO PIANO
3
Cinque per mille e servizio civile: basta ai tagliLA PROTESTA dEL MOvIMENTO
La Confederazione Nazionale delle Mise-
ricordie d’Italia valuta con grande pre-
occupazione e disappunto la proposta
contenuta nel maxiemendamento al disegno
di legge di stabilità, che sostituisce la vecchia
finanziaria e che è stata approvata dalla Com-
missione Bilancio della Camera dei Deputa-
ti. Di fatto la proposta riduce a soli 100 milio-
ni di euro il gettito del 5 per mille che, per lo
scorso anno, era di 400 milioni, operando così
un taglio di circa il 75%. Dopo i tagli ingiustifi-
cati che ogni anno i governi hanno attuato alle
risorse destinate al servizio civile, si colpisce
ancora una volta la grande risorsa del Volonta-
riato italiano, riducendo in maniera significa-
tiva quel sostegno che arrivava da una libera
scelta dei cittadini italiani, con la destinazione
del 5 per mille.
Il Presidente della Confederazione Nazionale
delle Misericordie Gabriele Brunini esprime
il proprio disappunto e la propria protesta,
come hanno fatto anche altri dirigenti delle
organizzazioni del Volontariato: “Si tratta an-
cora una volta - spiega il Presidente Brunini
- di una grave miopia politica che il governo
manifesta nei confronti del Volontariato italia-
no, dove anche il mondo cattolico ha una si-
gnificativa presenza. Questa proposta vanifica
di fatto le assicurazioni più volte espresse dal
Presidente del Consiglio e da molti ministri nei
confronti dei cittadini. Infatti, in un momento
di difficoltà per l’economia come quello che
stiamo vivendo, ridurre il sostegno al volon-
tariato vuol dire sottrarre risorse al settore
sanitario e all’assistenza ai bisognosi. Inoltre
- conclude il Presidente - il cinque per mille
è uno strumento di sostegno che deriva sola-
mente da una libera scelta dei cittadini italiani
quindi il testo proposto è inaccettabile.”
Nonostante le parole di considerazione verso
il volontariato più volte manifestate dal Pre-
sidente del Consiglio e dai vari Ministri - non
ultimo per il grande apporto offerto in ogni
intervento di protezione civile ed in
ogni emergenza, grande o piccola,
che abbia colpito il nostro Paese
- negli atti concreti non si tiene
conto del contributo che il volon-
tariato, nelle sue diverse ispira-
zioni, offre alla società italiana
ed alle situazioni di bisogno del-
le comunità e delle popolazioni.
In un momento di grave crisi eco-
nomica come l’attuale, le organiz-
zazioni del volontariato devono
essere considerate, dal governo
e dalle istituzioni, preziose op-
portunità, che concorrono al
mantenimento di livelli accetta-
bili di “stato sociale” e di qualità
della vita, a cui i cittadini han-
no diritto. L’Italia, rispetto an-
che a tanti altri paesi europei,
ha la fortuna di poter contare
su grandi realtà associative
che, storicamente, concor-
rono al bene comune ed al
sostegno dei più bisognosi; la
Confederazione delle Misericordie d’Italia, la
cui tradizione di carità ispirata al Vangelo del-
le Opere si manifesta da oltre sette secoli, con
le ottocento sedi presenti in tutte le regioni
italiane, è una di
queste realtà. Per questi motivi le Misericor-
die d’Italia rivolgono un appello al Presidente
del Consiglio, ai Ministri competenti e a tutti i
parlamentari affinché non si colpisca
e non si mortifichi ulteriormente la
capacità operativa delle organizzazio-
ni di volontariato, che sono occasioni
di partecipazione attiva dei cittadini al
bene comune ed alla responsabilità so-
ciale, secondo i principi di sussidiarietà,
riconosciuti dalla carta costituzionale e
tante volte richiamati dalle forze poli-
tiche di maggioranza e di opposizione.
Il taglio alle risorse del cinque per mille,
di cui era stata promessa la stabilizza-
zione definitiva, e la scarsità di risorse
attribuite al servizio civile, che impedisce
a tanti giovani italiani di impegnarsi in si-
gnificative attività assistenziali e di soc-
corso a favore del prossimo, vanno asso-
lutamente rivisti. Sia pure in un momento
di grave incertezza politica il volontariato
organizzato deve alzare la propria voce,
stanco che alle parole di apprezzamento,
da tutti espresse, non corrispondano atti
concreti di valorizzazione e di sostegno. Per
adesso è arrivata la riposta del Presidente
della Camera Gianfranco Fini indirizzata al
Presidente della Confederazione Gabriele
Brunini. Un impegno “a trasmettere alla Com-
missione parlamentare competente” le ragioni
della Confederazione.
Il Presidente Brunini ha espresso a nome del Movimento una sentita protesta
contro la proposta contenuta nel maxiemendamento al disegno di legge di stabilità
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La decisione di chiudere la Camera dei
deputati fino al 13 dicembre, vigilia
del voto di sulla fiducia al governo,
pone più che seri dubbi sulla possibilità di
reintegrare i fondi del 5 per mille. In fondo
i tempi tecnici c’erano, bastava far tornare
alla svelta la Finanziaria alla Camera e ap-
provarla con le modifiche. Ma già domeni-
ca 28 novembre il relatore al Senato, Pao-
lo Tancredi, ha tagliato corto: nessun tema
aperto, neanche quello del 5 per mille, “an-
che perché nell’attuale situazione sarebbe
spericolato tornare il 9 o il 10 dicembre alla
Camera”. L’ultima spiaggia è rappresentata
dal decreto “Milleproroghe”, ma nessuno ci
crede davvero. Le opposizioni parlamentari
in Senato stanno cercando di far approva-
re un ordine del giorno “per chiedere che
il provvedimento venga inserito all’interno
del primo decreto legge che verrà discusso
in Aula”. Dunque anche il Milleproroghe. A
questo punto riesce difficile immaginare che
ci sia davvero un reintegro dei fondi del cin-
que per mille nel Milleproroghe.
Milleproroghe: l’ultima spiaggia per ripristinare i fondi
4Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010UGEM
CAMbIO dEI vERTICI
Protezione civile: Franco Gabriellisuccede a Guido Bertolaso
Il sisma, di magnitudo 6.4 della scala
Richter era “finto”, ma l’organizzazione
messa in campo per “Terex 2010”- l’eser-
citazione di protezione civile tenutasi dal 25 al
28 novembre in Toscana – è quella da emer-
genza nazionale: 2.400 uomini impegnati con
600 mezzi (ai quali vanno aggiunti 200 uomini
delle squadre di ricerca e soccorso arrivati da
Francia, Austria, Slovenia, Croazia e Federa-
zione Russia con altri 55 mezzi); 3.940 tende
montate, 6 postazioni mediche avanzate; 1
ospedale da campo (arrivato dalla Russia) e 12
punti medici del 118. Un’esperienza realizzata
con il coinvolgimento di tutte le strutture che
in caso di emergenza reale vengono chiamate a
dare il loro contributo: dai vigili del fuoco alle
forze dell’ordine, dalle forze armate al Dipar-
timento nazionale della Protezione civile as-
sieme alle associazioni di volontariato come le
Misericordie. In campo, poi, anche gli altri enti
che normalmente vengono coinvolti: dall’Anas a
Enel, dalle Amministrazioni locali alle Ferrovie
dello Stato. Proprio nel momento dell’allarme,
alle 11 di giovedì 25 novembre, giornata nazio-
nale per la sicurezza nelle scuole, in tutte le 4
province toscane coinvolte da Terex 2010 (Luc-
ca, Pistoia, Massa Carrara e Pisa) dove oltre
alla task force della Regione, sono arrivate le
colonne di soccorso di Emilia Romagna, Lazio,
Liguria, Lombardia, Marche e Umbria, circa
64.000 alunni e studenti di 194 scuole hanno
fatto una prova di evacuazione. Complessi-
vamente 85.000 i senza tetto, oltre 5.300 gli
edifici crollati e più di 43.000 quelli inagibili
lo scenario immaginato per una scossa simile
a quella che nel 1920 colpì la Garfagnana. I
risultati, secondo Luigi D’Angelo, del Diparti-
mento nazionale di Protezione civile “sono stati
più che buoni”. All’esercitazione ha presenzia-
to anche il nuovo capo della Protezione civile
Franco Gabrielli. “Possiamo fare un bilancio
molto positivo dell’esercitazione internazionale
Terex 2010 nella consapevolezza che tutte le
cose che ci eravamo prefissati di testare sono
state fatte. Il nostro Paese – ha detto Gabrielli
- ha un sistema di protezione civile di cui si può
andare fieri. Abbiamo testato il sistema nazio-
nale di protezione civile in tutte le sue compo-
nenti, centrali e locali - ha spiegato Gabrielli
al termine dell’incontro conclusivo, in Palazzo
Ducale a Lucca -, e verificato la sua capacità di
integrarsi con il meccanismo europeo di prote-
zione civile mettendo a fattore comune sistemi
e modalità organizzative e di intervento”. “Ora
- ha detto il capo della protezione civile - ci
aspetta il momento più complesso cioé fare,
nei prossimi giorni, l’ ‘anatomia’ dell’esercita-
zione”. “Si tratta - ha spiegato - di vedere nel
dettaglio se tutte le singole procedure, i diversi
meccanismi dispiegati sul campo, siano stati
adeguati agli obiettivi prefissati. Ci riserviamo
quindi di fare verifiche su eventuali errori, non
perfette collimazioni, piccoli rilievi, in modo da
porvi rimedio e migliorare ancora il soccorso”.
Franco Gabrielli ha ringraziato tutti coloro che
si sono spesi nell’esercitazione, fra cui le or-
ganizzazioni di volontariato. Il Presidente della
regione Toscana, Enrico Rossi, è soddisfatto:
“Il sistema dei soccorsi deve prepararsi così
- ha spiegato Rossi - mentre a chi amministra
spetta il compito di fare in modo che gli even-
ti prevedibili non creino danni devastanti, che
il territorio sia messo in sicurezza, che i fiumi
abbiano i loro piani di bacino, che la montagna
sia curata e che non si costruisca nelle zone a
rischio. La Toscana a questo scopo sta appro-
vando leggi ed emanando ordinanze, ma serve
un piano nazionale di messa in sicurezza del
territorio, pluriennale e con finanziamenti ade-
guati. Solo così saremo in grado di dare un vero
valore aggiunto a esercitazioni pur importantis-
sime come questa”.
Il Consigliere di Presidenza Leonardo Sacco ha incontrato il nuovo responsabile
illustrandogli le numerose potenzialità delle Misericordie ed invitandolo a visitare
alcune delle strutture d’eccellenza presenti sul territorio nazionale
Esercitazione Terex 2010
Il prefetto Franco Gabrielli è il nuovo capo
del Dipartimento della Protezione Civile;
subentra a Guido Bertolaso, che è andato
in pensione. Il Presidente della Confederazio-
ne Nazionale delle Misericordie d’Italia Ga-
briele Brunini ha inviato una lettera di ringra-
ziamento a Guido Bertolaso per l’instancabile
ed apprezzabile opera con cui ha guidato in
questi anni non facili la complessa quanto im-
portante macchina del sistema della Protezio-
ne Civile del nostro paese. Contestualmente il
Presidente Brunini ha inviato una lettera con
gli auguri di buon lavoro al nuovo Capo del
Dipartimento Prefetto Franco Gabrielli.
Nella mattinata del 18 novembre, a Roma,
il Consigliere di presidenza della Confede-
razione Nazionale delle Misericordie d’Italia
Leonardo Sacco ha avuto un incontro con il
nuovo Capo del Dipartimento Gabrielli. Du-
rante l’incontro Sacco ha illustrato al Capo
Dipartimento le numerose potenzialità delle
Misericordie in materia di Protezione Civile
ed ha invitato Gabrielli a visitare alcune del-
le strutture presenti sul territorio nazionale,
come la sala operativa della protezione civi-
le delle Misericordie della Calabria allesti-
ta all’interno di un immobile confiscato alla
criminalità organizzata. Il Prefetto Gabrielli,
che ha già avuto modo di apprezzare l’opera
delle Misericordie in Abruzzo, ha confermato
a Sacco l’apprezzamento per le attività delle
Misericordie rendendosi disponibile ad un in-
contro con i dirigenti nazionali appena avrà
completato l’iter di insediamento. Gabrielli è
stato Direttore del Sisde e dell’Aisi (servizi di
informazione).
Dopo il Terremoto dell’Aquila è stato nomina-
to Prefetto del capoluogo abruzzese e, succes-
sivamente, anche vice-commissario con fun-
zioni vicarie per l’emergenza, per coadiuvare
l’azione del commissario Guido Bertolaso. A
L’Aquila ha tra l’altro coordinato le attività
volte a garantire la sicurezza del Vertice in-
ternazionale G8 2009.
Nel maggio di quest’anno è approdato al Di-
partimento della Protezione Civile con l’in-
carico di Vice Capo Dipartimento per l’Area
Tecnico-Amministrativa e Gestione delle Ri-
sorse Aeree, e poi di Vice Capo Dipartimento
per l’Area Tecnico-Operativa.
Le Misericordie impegnate nella tutela dei beni culturali
In vista dell’esercitazione, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Lucca e Massa Carra-
ra, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, la Regione Toscana, e Legambiente Onlus, è stato
predisposto un corso di formazione “Il Volontariato nella Salvaguardia del Patrimonio Culturale dai Rischi
Naturali - Beni Mobili” organizzato dal Comune di Lucca e rivolto a volontari di Protezione Civile che
operano o hanno conoscenza del settore dei beni culturali. Tra questi hanno seguito con successo il corso
anche due confratelli della Misericordia di Roma Appio Tuscolano e confratelli delle Misericordie di Lucca e
Siena. I confratelli hanno preso parte all’esercitazione di Lucca Terex 2010 occupandosi nello specifico del
recupero e messa in sicurezza dei beni culturali posti all’interno della chiesa di S. Michele a Lucca.
TOSCANA
Franco Gabrielli
Guido Bertolaso
5Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 SvILUPPO
Il Presidente Gabriele Brunini ed il
consigliere di presidenza Leonardo
Sacco, il giorno 25 novembre, han-
no incontrato a Roma il Presidente della
Fondazione per il Sud Carlo Borgomeo. Al
Presidente Borgomeo sono state esposte
tutte le attività svolte dalla Confederazio-
ne delle Misericordie, attraverso le sue
associate, sia a livello nazionale che, in
particolare, nelle regioni del Mezzogiorno,
dove si estende la competenza della Fon-
dazione, ed è stata illustrata la capillare
presenza delle nostre associate e l’impe-
gno delle stesse nei settori dell’assistenza,
del trasporto sanitario, dell’accoglienza.
Con il Presidente Borgomeo, che ben cono-
sce il nostro Movimento, è stata valutata
la possibilità di una maggiore collabora-
zione tra Misericordie e la Fondazione,
in particolare sui bandi che riguardano
zone particolarmente svantaggiate dove
le Misericordie già offrono la loro opera.
Il Presidente Borgomeo, dopo essersi com-
plimentato per il lavoro svolto dalle Miseri-
cordie nelle regioni del sud, ha manifestato
la massima disponibilità personale, degli
organi e degli uffici di Fondazione per valu-
tare le proposte che perverranno dal nostro
Movimento.
Una maggiore collaborazionecon la Fondazione per il Sud
PROGETTI
Davide Belperio
Il Presidente Brunini ed il consigliere di presidenza Leonardo
Sacco hanno incontrato il Presidente Carlo Borgomeo
per migliorare la sinergia tra Misericordie Fondazione,
in particolare sui bandi che riguardano zone molto svantaggiate
La Fondazione per il Sud è un sog-
getto privato nato il 22 novembre
2006 dall’alleanza tra le fondazioni
di origine bancaria e il mondo del terzo
settore e del volontariato per promuovere
l’infrastrutturazione sociale del Mezzo-
giorno.
La Fondazione si propone di promuo-
vere e potenziare le strutture immate-
riali per lo sviluppo sociale, civile ed
economico del Meridione, in particola-
re Basilicata, Calabria, Campania, Pu-
glia, Sardegna e Sicilia – regioni che
rientrano nell’obiettivo prioritario 1 del
Regolamento CE n. 1260 del 21 giugno
1999 – attuando forme di collaborazione
e di sinergia con le diverse espressio-
ni delle realtà locali, in un contesto di
sussidiarietà e di responsabilità sociale.
La Fondazione per il Sud non intervie-
ne direttamente sui bisogni immediati,
ma stimola le energie del territorio a
produrre risposte alle esigenze locali,
promuovendo la crescita delle reti di so-
lidarietà, sostenendo idee e progetti esem-
plari capaci di favorire lo sviluppo locale.
L’esperienza di una moderna filantropia
propria delle fondazioni di origine ban-
caria e il radicamento territoriale delle
organizzazioni del volontariato e della
cooperazione sociale, quali luoghi di par-
tecipazione attiva e di esercizio concreto
della democrazia, sono gli elementi che
ne caratterizzano l’identità e l’azione.
La Fondazione nasce quale frutto princi-
pale di un protocollo d’intesa per la realiz-
zazione di un piano di infrastrutturazione
sociale del Mezzogiorno firmato nel 2005
dal Forum del Terzo Settore e dall’Acri, in
rappresentanza delle fondazioni di origine
bancaria, e con l’adesione di: Compagnia
di San Paolo, Consulta Nazionale Perma-
nente del Volontariato presso il Forum,
Convol-Conferenza Permanente Presiden-
ti Associazioni e Federazioni Nazionali di
Volontariato, Csv.net-Coordinamento Na-
zionale dei Centri di Servizio per il Volon-
tariato, Consulta Nazionale dei Comitati
di Gestione-Co.Ge.
Promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno
Gabriele Brunini Carlo Borgomeo
PROGETTI
6Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
Con piacere aggiorniamo le adesioni
che continuano ad arrivare per l’ini-
ziativa di costituire una Misericordia
a Betlemme. In data 14 dicembre 2010, alle
Misericordie di Orta Nova (FG), Solopaca
(BN) e Calitri (AV) si aggiugono San Mauro a
Signa (FI), Andria (BA), Fucecchio (FI), Por-
toferraio (LI), Antella (FI), Castelnuovo Val di
Cecina (PI), Borgo a Mozzano (LU), Stia (AR),
Bologna , Chiusi (SI), Del Vallo di Diano (SA),
Volturara Irpina (AV) e Prato alle quali va un
plauso per aver aderito ad un progetto che
deve testimoniare il grande spirito di carità
del nostro Movimento.
Ricordiamo, come già comunque ben saprete,
che da circa un anno Confederazione ha sta-
bilito una collaborazione con la Fodnazione
Giovanni Paolo II di Fiesole (Fi) presieduta
dal Vescovo Emerito Mons. Luciano Giovan-
netti che sta svolgendo opere assistenziali
in Medio Oriente molto apprezzate, anche su
mandato della CEI ed in collaborazione con
il Patriarcato di Gerusalemme e con la Cu-
stodia Francescana di Terrasanta. Conosciute
le grandi difficoltà in cui vive la comunità di
Betlemme di cui ancora una parte significati-
va è costituita da cristiani, Confederazione ha
deciso di far partire questo grande progetto
di costruire e sostenere una Misericordia a
Betlemme.
Lo stesso Presidente Brunini ricorda che
“proprio in un momento storico difficile come
questo c’è bisogno di progetti ideali che ci
facciano camminare assieme, sostenuti dalle
motivazioni di carità ispirata dal Vangelo del-
le Opere a cui tutti ci richiamiamo.” Per far
partire il progetto assieme alla Fondazione
Giovanni Paolo II e al Movimento Shalom di
San Miniato (Pi) è necessario acquistare una
porzione di un immobile (pari ad un terzo) si-
tuato vicino ad un complesso immobiliare già
di proprietà della Fondazione. Il costo dell’
acquisto della porzione di immobile è di 250
mila euro.
Per lo svolgimento delle attività assistenzia-
li la costituenda Misericordia di Betlemme
avrà a disposizione anche il terzo di edificio
di proprietà di Fondazione metre il Movimen-
to Shalom realizzerà nella sua quota di pro-
prietà, sempre pari ad un terzo, un centro di
formazione. Per aderire al progetto le varie
Misericordie potranno sottoscrivere quote di
acquisto da 500,00 euro cadauna (per ogni
Misericordia non sarà possibile al momento
sottoscriverne più di 20). Sarà poi compito
degli organi di Confederazione e della Mise-
ricordie che hanno aderito e quelle che ade-
riranno di costituire un comitato per gestire
tutte le fasi progettuali di questa iniziativa
confederale. Intanto da Betlemme è ritor-
nata a fine novembre la Dottoressa Sarah
Lupu, inviata da Confederazione per effet-
tuare un’indagine preliminare sui bisogni del-
la popolazione locale e sui possibil progetti
da realizzare attraverso la Misericordia di
Betlemme. Sarah Lupu si è laureata presso
l’Università di Firenze in ‘Operazioni di pace,
gestione e mediazione dei conflitti’ e maste-
rizzata presso l’Università di York (UK) in
‘Post-war reconstruction and development’’.
Tra le varie attività svolte ha lavorato per
AVSI (organizzazione italiana con sede a Mi-
lano) in Sud Sudan.
Qual è la situazione che ha trovato a Betlemme?Prima di tutto è stato fondamentale capire
quali sono i bisogni primari della comunità
che nell’intero distretto supera i 170 mila abi-
tanti e capire ciò che viene già fatto e quello
che deve essere fatto per evitare conflittua-
lità e creare servizi necessari. Il Presidente
Gabriele Brunini vuole realizzare un progetto
di grande qualità che vada a supportare in
modo efficace i cittadini di Betlemme e ho
portato alla Confederazione diverse ipotesi
per indirizzare il lavoro della nuova Miseri-
cordia. Per quanto riguarda la situazione in
città è complessa. Per muoversi, io che sono
una straniera, dovevo attendere anche due
ore per passare i checkpoint e per i locali i
tempi sono ancora maggiori. Prima di arriva-
re a Betlemme ho fatto scalo a Gerusalemme
dove sono stata subito aiutata veramente in
un modo splendido da Padre Ibrahim Faltas,
Economo generale della Custodia di Terra-
santa e Vicepresidente per la Fondazione Gio-
vanni Paolo II. Grazie a lui sono riuscita ad
incontrare moltissime persone trovando una
disponibilità in tutti davvero non scontata. A
Betlemme ho poi incontrato Samer Baboun,
segretario della Fondazione Giovanni Paolo II
e ho visto l’edificio dove nascerà la Misericor-
dia di Betlemme.
Quale sarà l’impegno necessario per la nuova Misericordia di Betlemme?Per i Confratelli sarà fondamentale avere un
ruolo attivo passan-
do da un supporto
di progetti già esi-
stenti come l’acqui-
sto di automezzi ad
un ruolo più attivo:
per il progetto della
costruzione di una
Misericordia a Bet-
lemme infatti, oltre
all’aiuto economico,
sarà fondamentale contribuire anche con le
proprie professionalità recandosi lì sul luogo.
Questo non è solo lo sforzo più grande, ma la
cosa più bella. Oltre a Padre Ibrahim Faltas,
Economo per la Santa Sede e Vicepresidente
per la Fondazione Giovanni Paolo II, ringrazio
molto per l’aiuto che mi è stato dato anche
da Don Mario Cornioli, Vincenzo Bellomo del
Franciscan Social Service Office, Anna Co-
lombi del progetto ‘Mejoras de las clìnicas
geriàtricas en Belèn’ ATS e il Dr. Robert H.
Tabash consulente technico sanitario (GPII).
Per aderire all’iniziativa basta inviare la pro-
pria manifestazione di interesse alla Segre-
teria della Confederazione all’indirizzo mail@
misericordie.org.
Per informazioni telefonare al numero
055/3261373 –374 Sig.ra Silvia Castagnoli.
Le Misericordie continuano a rispondereper la costruzione della nuova sede in Terra Santa
INIzIATIvA bETLEMME
Tornata anche Sarah Lupu, inviata dalla Confederazione
per un’analisi tecnica della situazione
Davide Belperio
Le strade che entrano e escono da Betlemme sono
controllate da checkpoint inseriti in questo terribile
muro alto 8 metri che serpeggia attraverso la Ci-
sgiordania. Checkpoint come terminal di frontiere
internazionali che limitano e ostacolano l’accesso
verso e da Betlemme. Il governo israeliano ha pen-
sato speciali disposizioni per i turisti così che il loro
disagio possa essere minimo, ma i Palestinesi trova-
no il loro viaggio severamente ostacolato persino in
caso di emergenza medica. Essi hanno bisogno, di
permessi speciali per percorrere i 10 chilometri per
Gerusalemme. Molti degli abitanti di Betlemme non
hanno potuto visitare Gerusalemme per anni.
Nella foto grande
il palazzo dove
nascerà la sede della
Misericordia
SPECIALE TOSCANA
7Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
Approvata all’unanimità la bozza tecnicadi legge sul trasporto sanitario
ASSEMbLEA MISERICORdIE TOSCANE
E’ stato molto positivo il giudizio del-
le Misericordie della Toscana sulla
bozza tecnica di legge regionale sul
trasporto sanitario che dovrà essere varata en-
tro la fine dell’anno. Il giudizio è arrivato, con
un voto unanime, dall’Assemblea delle Miseri-
cordie della Regione che si è svolta sabato 13
novembre a Firenze e che ha visto le presen-
tazione ufficiale del documento. Le trattative
sono state portate avanti da una Commissione
tecnica individuata dalla Conferenza regionale,
composta dal Vice Presidente della Conferenza
Alberto Corsinovi e dai confratelli Fabio Lusi-
ni, Sergio Passerotti, Riccardo Fantacci, An-
drea Panelli e Simone Torrini, e si sono svolte
unitamente ad Anpas e Croce Rossa affinché
il ruolo del volontariato toscano fosse ancora
meglio rappresentato.Grande apprezzamento è
stato espresso anche per l’Atto d’intesa siglato
tra Regione e gli organismi rappresentativi del
volontariato per il mantenimento degli attuali
livelli di assistenza ai cittadini della regione
(anche nel previsto periodo di transizione che
precederà l’approvazione della Legge e il suc-
cessivo Regolamento attuativo) resi possibili
proprio grazie all’apporto del volontariato to-
scano.
“Ringrazio sentitamente i confratelli che hanno
preso parte alla Commissione tecnica che mi ha
accompagnato nelle trattative fin qui svolte con
la Regione, ma non solo” ha affermato Alberto
Corsinovi. “Inizialmente, infatti, siamo andati
fino a Bruxelles per spiegare all’Unione cos’è
il volontariato italiano, scoprendo che l’Eu-
ropa non conosceva forme organizzate simili
alla nostra e riteneva il volontariato l’iniziativa
personale di singoli in aiuto di un’istituzione.
Ma le cose a Bruxelles non sono andate come
speravamo e, con la Regione, è stato deciso di
varare una legge che inserisse il trasporto sa-
nitario all’interno del “sistema salute”, sottra-
endo di fatto il servizio alle “leggi di mercato”
che la Corte europea aveva imposto. Abbiamo
poi insistito affinché si discutesse anche di al-
tro, poiché all’inzio si parlava solo di trasporto
emergenza-urgenza. Ma il principio su cui non
abbiamo sentito ragioni è stato quello della
completa indipendenza delle nostre associazio-
ni, perché siamo gelosi del nostro nome, della
nostra storia e della nostra autonomia”.
Fabio Lusini ha poi illustrato la bozza tecnica
di legge distribuita a tutti i presenti, spiegan-
do però che molti passaggi importanti, budget
compreso, saranno precisati nel Regolamento
attuativo che sarà approvato entro novanta
giorni dall’avvio della legge. Lusini ha spiegato
anche che la bozza di Legge si limita a norma-
re i trasporti di emergenza urgenza e che sul
trasporto sanitario ordinario, che con le nuove
regole sarà denominato “trasporto socio-sani-
tario”, le discussioni sono ancora aperte, ma
che con ogni probabilità sarà modificata la Leg-
ge 82 sull’Accreditamento delle strutture, con il
criterio della “evidenza pubblica”, che esclude
Chiara Pietrella Il Movimento toscano ha apprezzato il lavoro della commissione
tecnica che sta trattando con la Regione il futuro del servizio
dopo la sentenza della Corte Europea che ha sancito la fine
delle convenzioni con le associazioni di volontariato.
Alle pagine 10 e 11 un approfondimento tecnico sulla legge che
dovrà essere varata entro la fine dell’anno
quindi sia la convenzione che la gara. Con ogni
probabilità, ha spiegato infine, la gestione di
questi servizi sarà demandata alle costituende
“Società della Salute”.
L’assemblea ha inoltre deciso di includere
nella commissione tecnica anche Andrea
Gori, segretario della Misericordia di
Prato, Andrea Del Bianco, della Fede-
razione delle Misericordie toscane ed
un rappresentante delle zone di
Pisa e Livorno, considerate
“scoperte”.
Ai lavori ha preso parte
anche il presidente della
Confederazione Nazio-
nale delle Misericordie,
Gabriele Brunini, che ha
espresso soddisfazione per
la grande unità constatata all’in-
terno della Conferenza delle Misericordie della
Toscana e apprezzamento per il lavoro svolto
da Alberto Corsinovi e dalla Commissione da lui
guidata nel complesso confronto con la Regione
Toscana.
“Quello che prima svolgevano le nostre asso-
ciazioni per spirito di carità, oggi è un preciso
compito delle istituzioni” ha affermato il Presi-
dente. “E’ dunque importante fare il punto su
questa delicata legge, che sta per essere varata
in Toscana, ma anche in altre Regioni. E’ per
questo che il Consiglio di Presidenza ha istituito
un gruppo di lavoro che studi delle linee guida
nazionali in materia”. Brunini ha anche “pre-
so atto con soddisfazione della determinazione
delle Misericordie toscane di voler rapidamente
modificare lo Statuto confederale, recepen-
do in maniera compiuta il decentramento
che preveda la giusta autonomia dei livelli
regionali del Movimento” e, come Presi-
dente Nazionale, si è impegnato a
portare all’attenzione dell’Euro-
pa, secondo uno stimolo emer-
so anche dall’Assemblea, la
grande tradizione e il gran-
de valore del volontariato
toscano e italiano, par-
ticolarmente in vista del
2011, “Anno europeo del
volontariato”.
La sentenzadella Corte Europea
Nel 2003 la Commissione europea - in seguito
al ricorso di un autonoleggiatore privato che
aveva contestato l’assegnazione dei trasporti
sanitari in Toscana “in esclusiva” al volontaria-
to, senza alcuna procedura concorsuale - ha
presentato ricorso alla Corte di Giustizia eu-
ropea, contestando all’Italia l’inadempimento
della direttiva CEE che coordina le procedure di
aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori,
di forniture e di servizi.
Nel novembre del 2007 la Corte di Giustizia
europea ha respinto tale ricorso, ma ha eviden-
ziato che, nel merito, molte delle contestazioni
avanzate dalla Commissione potevano essere
considerate condivisibili.
Lo Stato italiano e la Regione Toscana, quindi,
pur avendo evitato una condanna da parte del-
la Corte di Giustizia europea sul ricorso della
Commissione europea contro l’accordo quadro
che regola il trasporto sanitario, si sono visti
affermare nella sentenza il principio che gli
accordi quadro sono comunque appalti pubbli-
ci e, come tali, sono soggetti alla regole degli
appalti, con tanto di pubblicazione di un ban-
do di gara nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea e di relativa aggiudicazione mediante
procedura aperta o ristretta.
Alcune immagi-
ni dell’incontro.
In basso il Vice
Presidente della
Conferenza
Toscana Alberto
Corsinovi
CONfEdERAzIONE
8Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
TRAdIzIONI
Finalmente un Cerimoniale per tutte le Misericordie d’Italia
Quest’anno, insieme agli auguri di Na-
tale, sarà inviato a tutte le Miseri-
cordie anche il Cerimoniale. Si tratta
di una pubblicazione voluta dal Consiglio Na-
zionale e curata con passione e dedizione dal
confratello e Consigliere Nazionale Andrea
Cavaciocchi, uno strumento per dare a tutto il
Movimento, ma soprattutto alle Misericordie
di più recente istituzione, l’opportunità di ri-
trovare nei gesti e nelle tradizioni quel senso
di appartenenza e di identità che scandiscono
da sempre i momenti più importanti e solenni
della vita associativa.
“Le Organizzazioni, così come le persone, si
presentano per ciò che fanno, per come lo
fanno e perché lo fanno” afferma Cavaciocchi.
“Le Misericordie più antiche dispongono da
sempre di un proprio cerimoniale attraverso
cui vengono scanditi i momenti più importanti
e solenni della vita associativa. Le Confrater-
nite di Misericordia più recenti non dispongo-
no di un analogo strumento per tramandare
se stesse. Per questo motivo la Terza Com-
missione delle Opere di Carità del Consiglio
Nazionale (Vestire gli ignudi/Ammonire i pec-
catori) già nel corso della sua prima riunio-
ne, nel marzo 2008, individuò la necessità di
offrire a tutto il Movimento una traccia per
favorire il recupero ed il ripristino della tradi-
zione identitaria delle Misericordie. Da allora,
con il contributo documentale e di conoscenze
di Confratelli e Confraternite, si è proceduto
alla raccolta ed alla sintesi di quanto della no-
stra tradizione era ancora in uso”.
“I nostri sodalizi” continua Cavaciocchi “han-
no spesso centinaia di anni di storia ed i più
recenti di essi attingono a piene mani dalla
storia e dalla esperienza dei più antichi. La
loro storia, intrecciandosi con quella delle
loro comunità locali e con quella, più vasta,
nazionale, è un percorso ininterrotto di espe-
rienze e sentimenti di generazioni di Confra-
telli, ciascuno dei quali, individualmente, o
assieme agli altri, comunitariamente, ha in-
terpretato il suo servizio arricchendolo con
il suo impegno. Il Cerimoniale, dunque, vuole
rappresentare non tanto una “norma” per le
Confraternite quanto, piuttosto, “un invito”.
Scorrendone le pagine i nostri Dirigenti come
i nostri Confratelli avranno la possibilità di
ritrovarvi il senso di appartenenza alla Mi-
sericordia, i significati profondi e la ragione
dell’importanza della loro manifestazione. Il
linguaggio usato nel testo è quello solenne
delle occasioni importanti ed usa termini che
oggi, forse, suonano “antichi”: anche questo
fa parte della tradizione del Movimento non
meno della “cappa” e della “buffa”. Si fareb-
be un errore, però, a pensare al Cerimoniale
come ad un documento rivolto al passato. Vi-
ceversa è e vuole essere uno strumento che
guarda avanti, molto lontano, laddove le no-
stre Confraternite prospereranno di Confra-
telli e di Opere nel terzo millennio”.
“Sono sicuro” afferma il Presidente Brunini
“che questo libro sarà conservato tra le cose
care e sacre di ogni confraternita, a cui augu-
ro di sforzarsi sempre, di rafforzare i legami
che ci permettono da secoli di rappresenta-
re all’interno delle nostre comunità un modo
concreto ed organizzato di porsi al servizio
del prossimo sofferente”.
Il libro, che riporta dettagliatamente tutti i gesti e i riti che danno vita all’identità
del Movimento, sarà inviato a tutte le Confraternite insieme agli auguri di Natale
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Chiara Pietrella
Il Presidente Nazionale Gabriele Brunini ha nominato come Vice presidente della Conferenza Regionale
Puglia il confratello Gianfranco Gilardi, Consigliere Nazionale, al quale augura buon lavoro per questo
nuovo e delicato incarico ribadendo che il ruolo assegnato al Vice Presidente deve essere quello di
armonizzare il lavoro dei Coordinamenti, di tenere i rapporti con la Confederazione Nazionale e il suo
Presidente e di esercitare la rappresentanza esterna.
Gianfranco Gilardi nominato Vice presidente della Conferenza Puglia
CONfEdERAzIONE
9Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
Sono stati celebrati mercoledì 1 dicembre i funerali del
confratello Pasquale Antonini della Misericordia di Magio-
ne (PG) deceduto mentre prestava servizio di protezione
civile durante un nubifragio abbattutosi sul Perugino-Trasimeno
nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Alle esequie ha parte-
cipato il direttore dell’Ugem Paolo Diani in rappresentanza del
Presidente ed è stato presente il labaro confederale come espres-
sione di cordoglio di tutto il Movimento. “L’altruismo e il grande
spirito di servizio che hanno caratterizzato la presenza terrena
di Pasquale rimarranno esempio indelebile.” Con queste parole il
Presidente Brunini ha espresso il cordoglio della Confederazione
alla Misericordia di Magione e alla famiglia Antonini; anche il
Dipartimento di Protezione Civile, attraverso il coordinatore del
servizio volontariato dottor Giarola, ha espresso le proprie con-
doglianze a tutto il Movimento delle Misericordie. A presiedere
il rito funebre l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsi-
gnor Gualtiero Bassetti.’’Il nostro dolore è grande - ha detto - ed
è unito a quello della mamma Rita e del babbo Pietro, della so-
rella Francesca e di tutti i suoi familiari. Domenica pomeriggio,
per limitare i pericoli e i danni dell’acqua e del fango per la sua
comunità, Pasquale stava cercando di installare un’idrovora e
lo faceva con il consueto coraggio, con la consueta disponibilità
- ha aggiunto – è stato inghiottito dall’acqua e scomparso in un
canale di scorrimento vicino al torrente Caina, a Corciano, nella
zona di Solomeo. Pasquale da sette anni faceva parte della Mise-
ricordia di Magione e svolgeva i servizi richiesti con generosità
e dedizione. Nei mesi scorsi era stato anche a L’Aquila, dopo il
terremoto, a portare soccorso a quelle popolazioni. In questo
triste momento - ha aggiunto il presule - non possiamo non esse-
re vicini anche ai membri della Misericordia, duramente provati
per la morte di questo confratello. Li ringraziamo per quello che
fanno per la comunità e li incoraggiamo, anche nel ricordo di
Pasquale, a continuare quest’opera di bene da tutti ammirata e
apprezzata.” Grande cordoglio è stato espresso anche dalle isti-
tuzioni pubbliche. Il sindaco di Corciano, Nadia Ginetti, ha pro-
clamato per i funerali di Pasquale una giornata di lutto cittadino.
Stesso cordoglio è stato espresso dall’amministrazione comuna-
le di Magione per voce del sindaco Massimo Alunni Proietti. “La
Misericordia - ha detto il primo cittadino - è una realtà che tutti
i cittadini sentono vicina e familiare così come le persone che vi
dedicano il loro tempo. Per questo la scomparsa di Pasquale è
la perdita di una persona che sentiamo profondamente vicina”.
Il presidente della Regione umbra, Catiuscia Marini si è detta
“colpita, addolorata e particolarmente vicina alla famiglia di Pa-
squale, cui esprimo il più sincero cordoglio mio personale e della
Giunta regionale. In varie circostanze ho avuto modo di esprime-
re il mio grande apprezzamento per l’opera meritoria di tanti gio-
vani che dedicano molto del loro tempo al volontariato al servizio
di chi si trova in stato di necessità. La sua morte ha suscitato
particolare turbamento in tutti noi.” Grande la commozione tra
i confratelli: “Pasquale faceva parte del gruppo dal 2003 - dice
Sergio Brozzi, il Governatore della Misericordia di Magione - e
ne voglio ricordare in particolare la generosità. Era una figura
sempre presente che in questi anni ha dedicato tempo e impegno
alla nostra associazione, fornendo insieme agli altri volontari un
servizio alla comunità che insieme a noi ne serberà per sempre
il ricordo.” Una carezza per Pasquale viene anche dal confratello
Filippo Rigucci: “Domenica quando mi ha chiamato per radio di-
cendomi dove doveva andare, come al solito non ha esitato e mi
ha detto ‘andiamo subito, ciao’. L’ultimo ciao. Ricorderò sempre
il suo amore per i servizi che svolgeva, il suo orgoglio nell’essere
volontario della Misericordia. So che servirà a poco, ma voglio
dirgli grazie per tutto il tempo dedicato a chi si trovava in dif-
ficoltà.” Commossa anche la consorella Sandra Banci: “Spesso
- ricorda - abbiamo fatto servizi insieme e ho potuto apprezzare
la sua disponibilità, la sua esuberanza e simpatia, la sua com-
petenza e preparazione. Nell’associazione aveva trovato il senso
della sua esistenza, condividere l’amore con persone bisognose e
sole, donare un sorriso, una parola, il suo tempo, come ha fatto
in una domenica di novembre, in cui senza saperlo ha donato la
vita. Un confratello mi ha mandato questo messaggio: onore e
preghiere a Pasquale ‘eroe’ silenzioso del volontariato e della
misericordia al servizio degli altri.” Ed infine queste le parole
del Direttore dell’ Ugem Paolo Diani: “ Siamo ancora una volta a
stringerci insieme per il ritorno alla Casa del padre di un nostro
Fratello. Abbiamo, in questi ultimi tempi, gli occhi pieni di pianto
per il distacco, ma rimaniamo saldi nella fede di sapere che dal
Cielo i nostri Fratelli sono vicini a noi e continuano il cammino
con noi.” Il Consiglio Nazionale, riunito il giorno 11/12/2010, su
proposta del Direttore dell’U.G.E.M, ha deliberato, all’unanimità,
la concessione di una “Croce al Merito della Carita” al Confratel-
lo della Misericordia di Magione, Pasquale Antonini.
Un ultimo saluto al confratello PasqualeLA TRAGEdIA dI CORCIANO
Davide Belperio
Il confratello Pasquale Antonini con un'amica
SPECIALE TOSCANA
10Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010
LE TRATTATIvE CON LA REGIONE
Dalla convezione alla legge e all’evidenzapubblica per l’affidamento dei trasporti sanitariFabio Lusini* L’evoluzione del sistema di trasporto socio sanitario toscano
Le Misericordie della toscana hanno
gestito il sistema di trasporto sanita-
rio ordinario e di emergenza negli ul-
timi decenni per tramite dell’Accordo Quadro
sul Trasporto Sanitario (nel proseguo definito
AQR). L’AQR ha rappresentato una sostanziale
“cornice” definitoria dei rapporti tra volonta-
riato e Regione Toscana per l’espletamento dei
servizi di trasporto ordinari e di emergenza. I
rapporti convenzionali, quindi, rispondenti ai
dettami dell’AQR venivano stilati in sede locale
con stipule di convenzioni tra i legali rappre-
sentanti delle Organizzazioni di volontariato
e delle Aziende USL territorialmente compe-
tenti (i cosiddetti “Accordi integrativi locali”).
L’Accordo Quadro ha permesso di assicurare,
grazie ai risparmi indotti alla Regione dall’affi-
damento dei servizi al volontariato toscano, ai
cittadini toscani un sistema che ha garantito
negli anni non solo la gratuità del trasporto di
emergenza ed urgenza e ordinario definito nei
LEA nazionali del trasporto (pazienti affetti da
mordo di hansen o sottoposti a cicli di emodia-
lisi) ma anche tutte le attività di trasporto or-
dinario sia di soggetti barellati che non. Basti
qui ricordare la possibilità di erogazione in via
gratuita dei trasporti sanitari ai cittadini to-
scani sottoposti a cicli di radio o chemio tera-
pia: l’AQR, in questo senso, è stato importante
perché ha permesso di costruire un sistema
di welfare comunitario che è stato preso ad
esempio su base nazionale.
Il “modello toscano”, per così dire, sul traspor-
to è entrato in crisi poiché la Commissione
europea a seguito di apposita segnalazione
pervenutale, ha promosso un ricorso contro
la Repubblica Italiana in relazione all’AQR che
prevede, come accennato in premessa, l’affi-
damento del servizio di trasporto sanitario. La
Commissione ha rimesso la questione alla Cor-
te di Giustizia Europea, reclamando l’applica-
zione della Direttiva 92/50/CEE (oggi Direttiva
2008/18/CE) in materia di appalti pubblici. La
Corte di Giustizia Europea, con sentenza del
29 novembre 2007 nella causa C-119/06, ha
respinto il ricorso promosso dalla Commissio-
ne Europea. La relativa motivazione fa riferi-
mento a motivi di ordine procedurale, poiché
la Commissione non ha dimostrato il raggiun-
gimento della soglia minima per l’applicazione
della direttiva comunitaria. Tuttavia la senten-
za, pur respingendo il ricorso, ha considerato
condivisibili molte delle considerazioni eviden-
ziate dalla Commissione, ed in particolare:
- che l’Accordo Quadro sopra richiamato ha le
caratteristiche di un contratto concluso a titolo
oneroso;
- che il metodo di riconoscimento dei rimborsi
alle AAVV/CRI, preventivo e forfetario (cfr Alle-
gato C) all’AQR) , supera il semplice rimborso
delle spese sostenute.
A seguito di questa sentenza la Regione Tosca-
na, dopo un’attenta riflessione sull’organizza-
zione del sistema di emergenza-urgenza terri-
toriale, ha valutato l’opportunità di intervenire
con una apposita disciplina legislativa per ef-
fettuare un complessivo riordino del sistema
medesimo. La nuova disciplina perimetrerà in
modo sostanzialmente differente le attività di
trasporto attualmente previste nell’AQR.
Essenzialmente le attività previste dall’AQR, la
cui proroga scade ultimativamente entro il 31
dicembre 2010, saranno così suddivise:
1. le attività di trasporto primario e seconda-
rio1 in regime di Emergenza ed Urgenza nonché
i trasporti ordinari di soggetti barellati previsti
nei LEA saranno ricompresi nella nuova appo-
sita disciplina regionale (che modificherà alcu-
ne parti della LRT 40/2005);
2. i servizi di trasporto terrestre (sangue,
campioni da analizzare, presidi medici, organi
e relative equipes, ecc) sono in corso di affi-
damento da parte del servizio sanitario regio-
nale a seguito di gare pubbliche conformi alle
disposizioni comunitarie e nazionali in materia
di affidamento dei contratti pubblici (cfr. Gara
Estav Sud-Est per trasporti terrestri);
3. le altre attività di trasporto ordinario, non
effettuate tramite ambulanza e conseguente-
mente prive della componente sanitaria, da
oggi definite dalla Regione Toscana “trasporti socio-sanitari” avranno una diversa gestione,
ancora in fase di definizione da parte dell’ente
regionale.
E’ chiaro che gli effetti della sentenza della
Corte di Giustizia Europea investono non solo
l’ambito dell’Accordo Quadro sul Trasporto Sa-
nitario ma i rapporti più complessivi tra terzo
settore ed enti locali nell’esternalizzazione dei
servizi socio sanitari.
Relativamente all’ambito delle Misericordie si
pongono due questioni di rilevante importan-
za:
1. la partecipazione a gare di evidenza pubblica
– problemi di natura organizzativa, fiscale, e,
non per ultimo, di rischio di perdita della pro-
pria missione istituzionale;
2. la partecipazione a “bandi” laddove la sta-
zione appaltante decida di non procedere alla
gara.
In ogni caso le associazioni di volontariato si
troveranno ad operare con ogni probabilità,
anche nei propri ambiti storici come il traspor-
to sanitario ordinario e socio sanitario in un
ambito di concorrenzialità. Si esce, cioè, da un
sistema chiuso e protetto (pur caratterizzato
da numerose criticità) in cui gli enti pubblici
affidavano attività come trasporti, ADL2, ecc
tramite un processo concertativo all’interno di
un tavolo istituzionale procedendo verso il si-
stema dei “Bandi” o delle gare.
2 ADL: assistenza domiciliare leggera. Si tratta
di attività storicamente effettuate dalle Mise-
ricordie, note negli statuti anche come “muta-
ture letti”.
3 Le Società della Salute sono state introdotte
in Toscana, come strumento per la integrazione
socio-sanitaria, con il Piano Sanitario Regio-
nale 2002/2004. Con la LRT 60/2008, che ha
determinato la fine della sperimentazione delle
Società della Salute e la loro piena attivazione,
la Regione Toscana ha costruito uno strumento
per coordinare, programmare e gestire le atti-
vità sociali e sanitarie erogate dagli enti locali
e le aziende USL. Per ulteriori informazioni
sulle Società della Salute si rimanda alla pub-
blicazione del Cesvot “Le società della salute in
Toscana”, a cura di Fabio Lenzi.
La prima riflessione è se il volontariato è
pronto alla sfida o soprattutto se il volontaria-
to deve essere messo in competizione, con se
stesso (bandi) che nel mercato (gare). Forse
sarebbe opportuno approfondire e non scarta-
re aprioristicamente se il processo concertati-
vo non sia lo strumento più idoneo nel processo
di contracting out della PA nei confronti delle
Organizzazioni di volontariato. Prescindendo,
comunque, da questa considerazione si pone
una ulteriore criticità: il ribaltamento dei ser-
vizi. In una ottica di eradicamento dei rapporti
diretti tra amministrazione pubblica e Organiz-
zazioni di volontariato (le Società della Salu-
te3, ad esempio, nel momento di esternalizzare
i servizi avranno una visione di zona e non di
territorio comunale che rappresenta il natura-
le ambito territoriale delle organizzazioni di vo-
lontariato) sarà gioco forza che le Misericordie
(in particolare) debbano costruire strumenti
atti a partecipare alle gare e bandi per ambiti
che vanno ben al di là della propria zona di ri-
ferimento.
La nuova legge Nelle scorse settimane la Giunta Regionale
della Toscana ha inviato al Consiglio Regionale
una proposta di legge sull’emergenza ed ur-
genza. Tutto l’impianto della legge si basa sul
concetto di “integrazione” del volontariato nel
sistema di emergenza ed urgenza regionale;
questo concetto di integrazione, che stride con
il nostro essere associazione di volontariato,
permetterebbe, secondo la Regione, di supe-
rare gli effetti della richiamata sentenza della
Corte di Giustizia Europea. Infatti nella propo-
sta di legge si rileva “Il sistema territoriale di soccorso è composto dalle aziende uni-tà sanitarie locali, dai comitati della Croce Rossa italiana (CRI) e dalle associazioni di volontariato iscritte nell’elenco regiona-le …”. La dimostrazione della avvenuta inte-
grazione si basa su un principio, sul quale poi
ritorneremo, che è quello della budgetizzazio-
ne. Per quanto riguarda le attività ricomprese
nella legge, queste sono, come accennato in
premessa il trasporto sanitario di emergenza
ed urgenza (quindi sia l’emergenza territoriale
118 che i trasporti intra-ospedalieri definiti,
anche, come secondari) ed alcuni trasporti di
soggetti barellati. La legge, purtroppo, esclude
i trasporti previsti nei livelli essenziali di assi-
stenza non barellati: ci si riferisce, ovviamente,
ai trasporti di dializzati normodeambulanti. Il
testo della proposta di legge, infatti, riporta:
“L’attività di trasporto sanitario di emergen-za urgenza territoriale è quella riferita: a) ai servizi di trasporto di emergenza ur-genza, primari e secondari, gestiti dalla centrale operativa territoriale; b) ai servizi di trasporto previsti nei livel-li essenziali di assistenza (LEA), effettuati tramite ambulanza; c) ai servizi di trasporto nei quali le con-dizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l’utilizzo di un’ambulanza, la necessità dell’assistenza in itinere con personale adeguatamente formato, nonché l’esigenza di garantire la continuità delle cure al fine di non interrompere il percorso assistenziale già intrapreso. “ Nella lettera c) del testo riportato si eviden-
zia, comunque, che sono ricomprese le attivi-
tà di trasporto sanitario ordinario di barellati;
questa formulazione è sicuramente un succes-
so (poiché molte altre regioni italiane non lo
prevedono) ma esclude una grandissima parte
delle attività quotidianamente erogate dalle
Misericordie toscane. Risulta chiaro, quindi,
che trasporti in A/R da domicilio di persone
con difficoltà motorie (ma non barellate), i loro
ricoveri e dimissioni ospedaliere non saranno
ricomprese dalla norma.
11Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 SPECIALE TOSCANA
Nello specchietto sopra si sintetizza il nuovo
assetto del sistema del trasporto attualmente
gestito dall’AQR.
Le Misericordie per essere ricomprese nelle
attività della futura legge si dovranno iscrive-
re ad un apposito elenco regionale. Infatti:
1. La Giunta regionale, in fase di prima ap-plicazione, effettuerà la ricognizione delle associazioni di volontariato autorizzate ai sensi della legge regionale 25/2001 che svolgono l’attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza sul territorio regionale e le inserisce in un apposito elenco, previo assenso e relativa dichiarazione sostituti-va circa il possesso dei requisiti indicati dal regolamento di attuazione. 2. Sono inoltre inseriti nell’elenco, a se-guito di specifico accordo con il comitato regionale toscano della CRI, i comitati del medesimo ente. 3. L’elenco regionale è aggiornato con pe-riodicità annuale secondo modalità defini-te dal regolamento di attuazione… 4. Le associazioni di volontariato e i co-mitati della CRI inseriti nell’elenco regio-nale sono soggetti a periodiche verifiche da parte della commissione di vigilanza prevista dalla legge regionale 25/2001 per accertare la presenza ed il mantenimento dei requisiti.” E’ doveroso che il lettore ponga somma at-
tenzione alla formulazione del comma 1); im-
plicitamente si evidenzia che le associazioni
di volontariato, autorizzate al trasporto sani-
tario sulla base della LRT 25/014 e relative
tabelle attuative, saranno obbligate a posse-
dere livelli qualitativi aggiuntivi per essere
ricompresi nelle attività di trasporto. Non si
tratta, per fortuna, del principio dell’accre-
ditamento, ma sicuramente il regolamento di
attuazione della legge prevederà la presenza
di attrezzature, livelli formativi, modelli orga-
nizzativi più complessi di quelli previsti dal
regime autorizzatorio vigente.
Grande rilevanza avranno gli strumenti di
programmazione, indirizzo e verifica del siste-
ma di trasporto sanitario. Gli strumenti, che
sostituiscono il tavolo regionale, i tavoli locali
ed i comitati tecnici 118 previsti dall’AQR, in-
dividuati sono due:
la Conferenza Regionale
i Comitati di coordinamento a livello azienda-
le.
“1. La programmazione dell’attività di tra-sporto sanitario di emergenza urgenza ter-ritoriale è effettuata dalle aziende sanita-rie, previo confronto a livello di area vasta, sulla base delle linee di indirizzo definite dalla Conferenza regionale permanente sotto indicata. 2. L’organizzazione dei servizi è definita annualmente mediante il piano attuativo ed operativo locale che definisce, in par-ticolare, i protocolli tecnici di gestione del servizio, i criteri per l’assegnazione del budget alle associazioni da parte di cia-
scuna azienda sanitaria, nonché le azioni di razionalizzazione ed appropriatezza per il rispetto del budget. 3. Il piano annuale attuativo ed operativo locale è proposto dal direttore della cen-trale operativa, è approvato dal Comitato di coordinamento ed è deliberato con atto del direttore generale dell’azienda USL.”
Qui è doveroso aprire una parentesi per evi-
denziare che la nuova legge non entrerà a
regime fintanto che non verranno definiti, a
livello di azienda sanitaria, le attività di pro-
grammazione che saranno delineate dalla
Conferenza regionale.
In sintesi il tempogramma, prevedibilmente
sarà quello illustrato sotto:
Tutto l’impianto della legge si basa, al fine di
superare gli effetti della sentenza della Cor-
te di Giustizia Europea, sul principio della
budgetizzazione. In sanità oramai da anni
si governano le attività tramite il budget.
Con il termine budget non si deve intendere
solo l’aspetto finanziario di un controllo di
un processo di produzione di beni e servizi;
con budget si deve intendere la definizione
preventiva di “chi fa che cosa e con quali risorse a disposizione”.
Le fasi del budgetizzazione sono le seguenti:
1. fase politica di programmazione regionale
2. programmazione locale
3. negoziazione
4. reporting
5. rivisitazione delle premesse e ravvio della
fase 1)
Il testo normativo riporta già (pur riman-
dandone al regolamento di attuazione la for-
mulazione puntuale dei dettagli) lo schema
applicativo delle fasi precedentemente de-
scritte. Infatti:
1. fase politica - Conferenza regionale
2. programmazione locale - Comitati di coor-
dinamento a livello aziendale
3. negoziazione - Comitati di coordinamento
a livello aziendale
4. reporting a cura delle AAVV/CRI
5. rivisitazione premesse e riavvio della
fase 1 - Conferenza regionale + Comitati di
coordinamento a livello aziendale
Relativamente al buget il testo della propo-
sta di legge riporta:
“1. I criteri per la formulazione di un si-stema budgetario relativo alle attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza
territoriale sono definiti mediante il rego-lamento.. 2. Il sistema budgetario è strutturato sul-la base dei diversi livelli di attività e del relativo fabbisogno sanitario e tiene con-to delle caratteristiche della popolazione assistita e dell’ambito territoriale di rife-rimento. In particolare, sono previsti spe-cifici indici di correzione riferiti ai comuni montani ed ai comuni disagiati di cui alla legge regionale 27 luglio 2004, n.39 (Nor-me a favore dei comuni montani e dei pic-coli comuni in situazione di disagio. Modi-fiche alla legge regionale 7 maggio 1985, n. 57 “Finanziamenti per la redazione e l’attuazione di piani di recupero del patri-
monio edilizio esistente”. Modifiche alla legge regionale 2 novembre 1999, n. 58 “Norme sulla tutela dell’artigianato arti-stico e tradizionale toscano e disposizioni in materia di oneri contributivi per gli ap-prendisti artigiani”). 3. I soggetti del sistema inoltrano alle aziende sanitarie di riferimento, attraver-so report periodici, le necessarie infor-mazioni sull’attuazione del budget asse-gnato, relativamente ai risultati raggiunti ed alle risorse utilizzate.”
La domanda che nasce spontanea nelle Mi-
sericordie è cosa cambierà, rispetto al siste-
ma attuale? La risposta, naturalmente, sarà
contenuta nel Regolamento di attuazione,
ma si possono fare alcune congetture. Da
un sistema di rimborso attuale, basato nel-
la sostanza nella forfetizzazione dei rimborsi
(sono forfetari il rimborso per gli stand by
ed anche i rimborsi per il traffico che ven-
gono calcolati sulla base delle variabili del
chilometraggio e del tempo impiegato ma
su tariffe forfetarie) si passerà, con ogni
probabilità, ad un sistema che vedrà, per i
mezzi in dipendenza operativa delle CO 118,
un rimborso di una parte dei costi di diretta
imputazione sostenuti dalle AAVV/CRI per gli
stand by per l’emergenza territoriale.
Per il rimborso dei singoli viaggi (il cosiddet-
to “traffico”) si potrebbe prevedere un rim-
borso con un meccanismo analogo (ci si pas-
si il termine) ai DRG. Relativamente a questo
delicatissimo punto la commissione tecnica
della Conferenza Regionale delle Misericor-
die della Toscana sta provvedendo a formu-
lare una proposta da sottoporre alla Regione
Toscana. Questo passaggio è particolarmen-
te importante perché uno dei rischi che il
volontariato corre è un appesantimento (e
non da poco) della coda burocratica, che è
stato uno degli elementi di massima criticità
dell’applicazione dell’AQR.
Il regolamento di attuazione Risulta chiaro al lettore che, la nuova legge,
che probabilmente sarà composta da 14 o 15
articoli rimanderà al Regolamento di attua-
zione la definizione dei punti più delicati. Se
il percorso di concertazione della nuova leg-
ge, tra l’altro non ancora concluso, ha trova-
to sostanzialmente convergenti gli interessi
contrapposti della Regione e del volontaria-
to, tutti i nodi verranno al pettine con la ste-
sura del Regolamento. Uno dei punti nodali
è quello delle risorse messe a disposizione
dalla Regione, come rimborso alle AAVV/CRI,
per il sistema di trasporto. Il volontariato
toscano con meno della metà del rimborso
riconosciuto, ad esempio, dalla Regione Pie-
monte per un punto di emergenza territo-
riale ha assicurato
sia l’emergenza ed
urgenza che l’inte-
ro sistema del tra-
sporto sanitario or-
dinario sia nei LEA
che extra LEA. In
altre parole, quindi,
le Misericordie in
primis hanno effet-
tuato gratuitamente
per tutti i cittadini
il trasporto ordinario.
E’ chiaro che un sistema così articolato
presenti punti di criticità che devono esse-
re risolti una volta per tutte anche perché
l’incremento dei costi sostenuti dalle OdV
sta diventando un serio problema. Molte
Misericordie toscane devono fortemente co-
finanziare le attività di trasporto sanitario
tralasciando altre fasce di povertà presenti
sulla propria comunità. Il costo storico che
la Regione Toscana ha sostenuto per le atti-
vità dell’AQR si aggira tra i 60 e 70 milioni
di euro annui.
Le aspettative delle Misericordie toscane,
emerse anche nella recente assemblea tenu-
tasi a Firenze nelle scorse settimane, sono
che vengano loro riconosciuti i rimborsi dei
costi sostenuti per la gestione dell’emergen-
za territoriale senza che, però, questo vada a
diminuire il livello di erogazione di servizi di
trasporto ordinario (ora anche in parte defi-
nito socio sanitario). Anche con incrementi
percentuali elevati sui rimborsi sull’emer-
genza, tenendo fermo il costo storico del
trasporto ordinario dei barellati e non ba-
rellati, la Regione Toscana comunque otterrà
un sostanzioso risparmio rispetto a quanto
sostenuto da altre regioni. Su questa posizio-
ne si aprirà sicuramente un acceso dibattito
con l’assessorato al diritto alla salute della
Regione Toscana che, più volte, ha afferma-
to di non voler aggiungere risorse rispetto al
costo storico.
*responsabile dell’Ufficio decentramento della Confederazione Nazionale
e membro commissione tecnica trasporto sanitario Conferenza Regionale
toscana
12Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010CONfEdERAzIONE
EMERGENzA AbRUzzO
ASSOCIAzIONE CASA ALESSIA ONLUS
Un premio a tutti i confratellidelle Misericordie d’Italia
Durante la settima edizione del Concerto per Ales-
sia del 12 novembre - iniziativa di raccolta fondi
per progetti benefici - è stato consegnato il rico-
noscimento al Volontario. Il Comitato, presieduto dal sig.
Sandro Bertona, ha scelto di premiare tutti i volontari
della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia.
L’azione delle Misericordie è diretta, da sempre, a soc-
correre chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con
ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.
A causa di precedenti impegni istituzionali, il Presidente
Brunini ha delegato al ritiro del riconoscimento i Volon-
tari Sara Catanese e Luigi Inverso, volontari presso as-
sociazioni toscane. A consegnare il premio, Chiara Mai-
rati, figlia di Paola Di Gregorio. Con lei sul palco anche
la mamma di Paola. Nel corso della serata, a ingresso
libero, sono stati raccolti fondi per le attività dell’asso-
ciazione.
L’ Associazione Casa Alessia Onlus è nata nel gennaio
2006 per mantenere viva la memoria di Alessia Mai-
rati e Paola Di Gregorio, figlia e madre decedute in un
incidente aereo a Panama nel 2004 realizzando progetti
umanitari in Italia e all’estero in aiuto dei bambini bi-
sognosi. Per la nuova edizione, la settima, del “Concer-
to per Alessia” il teatro Coccia di Novara era gremito.
Un’occasione per celebrare quello che, tra pochi giorni,
sarebbe stato il compleanno di Alessia, nata il 23 no-
vembre del 1986. Quest’anno la giovane, che studiava al
Pascal di Romentino, avrebbe compiuto 24 anni.
Un appuntamento musicale ricco di note, colori, ricordi,
profumi e immagini, aperto da un video in cui è stata
raccontata la vita di Alessia e quanto, in sua memoria,
l’associazione Casa Alessia onlus ha realizzato in Burun-
di, con un ospedale, villaggi per i bambini abbandonati e
molto altro. Per l’intera serata si sono alternate imma-
gini di aria, acqua, fuoco, di terra, come anche voci di
bimbi e voci del mondo, a ricostruire quello che Alessia
avrebbe voluto si realizzasse per i bambini poveri dei Pa-
esi in difficoltà. A coordinare l’evento, Antonella Custer,
anche interprete musicale insieme a Maria Raciti e a Pa-
olo Airoldi.
Tra i brani eseguiti e applauditissimi dal pubblico, “C’è da
fare”, “Don’t let the sun go down on me”, “Luce”, “Chain
of fools”, “Overjoyed”, “I finally find someone”, “Gocce
di memoria” e, a ricordare il fiore preferito di Alessia,
“Girasole” (di Giorgia), ma anche un medley di canzo-
ni di Sergio Caputo, “One day in your life”, “That’s what
friends are for”, “You are not alone” e la splendida “Sha-
lom”. Presentatore della serata, Mario Visco, giornalista
di Varese de “La Prealpina”, amico da molti anni di Casa
Alessia onlus.
Una serata che ha visto anche l’assegnazione del primo
premio internazionale al volontario “Paola Di Gregorio”. Il
confratello Luigi Inverso ha trovato questa premiazione,
all’ interno di questo contesto, molto emozionante. “Casa
Alessia - dice Luigi – è una realtà che si impegna in modo
molto serio in progetti di sostegno ai piccoli bisognosi ed
essere premiati da loro non può che essere gratificante.
Noi volontari della Misericordia siamo sempre pronti ad
aiutare il prossimo e lo facciamo con umiltà, senza mai
tirarci indietro con la fede che muove le nostre opere e
non potremmo non essere vicini alla storia di Alessia e
a quello che ne è nato.” Come non ricordare cosa disse
Papa Giovanni Paolo II alle Misericordie: “Siate fautori della Civiltà dell’amore e testimoni della Cultura del-la carità”. Ed è quello che i Confratelli stanno facendo
con tutto l’impegno di cui sono capaci.
Sono trascorsi 20 mesi da quel tragico 6 aprile 2009,
dove sono accorsi in aiuto centinaia di Misericordie
con migliaia di Confratelli e Consorelle, nei diversi campi di
accoglienza creati nelle zone del sisma per dare ospitalità
alla popolazione aquilana.
All’interno dei campi allestiti per l’emergenza la disperazione, la
paura, il disagio comune, la condivisione di tende, bagni e di tutti i
luoghi comuni hanno rafforzato quel rapporto umano tra gli stessi
aquilani. Questa nuova realtà è stata l’artefice di nuove amicizie,
nuovi amori, nuove conoscenze tra gli aquilani ed i Volontari delle
Misericordie. Finita l’emergenza ogni occasione è stata e certa-
mente sarà un momento importante per rincontrarsi e per ritrovarsi
insieme. Questo è avvenuto anche in occasione del dono e la
consegna di un pulmino all’Atletica l’Aquila Associazione Sportiva
Dilettantistica. La cerimonia si è svolta a L’Aquila –domenica 12
dicembre 2010 c/o la Chiesa San Bernardino in Piazza D’Armi Via
Raffaele Paolucci dove la consegna delle chiavi è stata preceduta
da una messa in ricordo delle vittime del sisma celebrata dall’ ar-
civescovo Giuseppe Molinari assieme al rettore di San Bernardino,
padre Quirino Salomone. Tanti i gonfaloni delle delegazioni guidate
dal Presidente della Confederazione Gabriele Brunini. Presenti
anche il vicesindaco Giampaolo Arduini e ovviamente il presidente
dell’Atletica L’Aquila Floro Panti
La Confederazione dona
un pulmino all’Associazione
Atletica L’Aquila
Sopra Sara Catanese e Luigi Inverso
ricevono il premio dalle mani di Chiara
Mairati fliglia di Paola Di Girolamo
Il pulmino donato
dalla Confederazione
13Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 MISERICORdIE
MASSA
Alla Misericordia una “culla per la vita”
Promuovere la vita, in ogni sua fase,
l’essere prossimo al sofferente e al
bisognoso sono principi fondamenta-
li della Nostra Fraternita e delle Misericor-
die in genere: la culla è certamente il modo
migliore per celebrare il 25° della sua rifon-
dazione .
La Culla vuole essere una struttura che con-
sente alle madri che non vogliono o non pos-
sono, per qualsiasi motivo, prendersi cura
o riconoscere il proprio figlio, di poterlo la-
sciare, in completo anonimato, in un posto in
cui sia garantita la sicurezza del piccolo.
E’ stata posta in Viale Roma 38, nei pressi
della Nostra Sede, lungo la recinzione ester-
na, in modo tale da offrire totale anonimato
ai genitori e massima sicurezza al bambino.
La culla per la Vita rappresenta la versio-
ne moderna della Ruota degli Esposti che
accoglieva i “trovatelli” già nel Medioevo,
quando le donne che per vari motivi deposi-
tavano i loro figli in queste ruote che erano
segno allo stesso tempo di disperazione e di
speranza in quanto rappresentavano da un
lato il dramma dell’abbandono ma dall’altro
la certezza di aver affidato la propria creatu-
ra in mani sicure.
La prima ruota degli esposti appare a Mar-
siglia (Francia) nel 1188 ad opera dei Frati
Ospedalieri del Santo Spirito. La prima ruo-
ta italiana fece la sua apparizione a Roma
nel 1198, quando Papa Innocenzo III, im-
pressionato dal frequente ritrovamento di
cadaverini nelle reti dei pescatori del Teve-
re, volle che presso l’Ospedale di Santo Spi-
rito in Sassia fosse costruita una ruota in cui
accogliere gli esposti. Le ruote si diffusero
in Francia, Italia, Spagna e Grecia; scopo
essenziale di tale istituzione fu quello di evi-
tare che la donna, per nascondere il frutto
della colpa, causa di grande disonore, fosse
indotta all’aborto o all’abbandono in luogo
pubblico o all’infanticidio. Con questa forma
di consegna l’origine del neonato diventava
ignota in forma assoluta.
Le ruote vennero soppresse ufficialmente
nel 1923.
Sono passati tanti anni, ieri come oggi, so-
prattutto in presenza di una società mul-
tirazziale dove importante è il fenomeno
dell’immigrazione, soprattutto clandestina,
il fenomeno dell’abbandono alla nascita si
presenta come dramma sociale ed umano
intollerabile che va affrontato in maniera
adeguata, sia per tutelare le piccole vittime,
sia per non lasciare da sole le donne in diffi-
coltà, che possono essere indotte a gesti ir-
reparabili distruggendo la propria vita oltre
a quella dell’essere generato.
La legislazione italiana garantisce a tutte le
donne, anche se clandestine, il diritto di par-
torire in ospedale nel completo anonimato,
ricevendo tutte le cure necessarie per sé e
per il bimbo. Nonostante questo si registrano
in Italia casi di abbandono che non sempre
avvengono in condizione di sicurezza per il
neonato: molti sono lasciati in strada esposti
alle intemperie e alla mercè di cani randagi,
altri finiscono nei cassonetti dei rifiuti.
Secondo le stime più basse, sappiamo che
ogni anno in Italia vengono ritrovati nei cas-
sonetti più di 20 bambini, alcuni vivi, altri
morti. Purtroppo per ogni bambino ritrovato
almeno altri 9 non vengono mai ritrovati: di-
ventano veri e propri rifiuti.
Non è accettabile che nel 2000, quando giu-
stamente ci impegniamo nella difesa dell’am-
biente, degli animali non ci preoccupiamo in
egual modo della difesa della vita umana.
Se anche mai nessuno fosse deposto nella
culla, la sua sola presenza muta serve a ri-
cordare a tutti che i bambini vanno sempre
accolti e mai gettati, che la società deve far-
sene carico ed accoglierli.
Dobbiamo vedere la culla come un monu-
mento che ci deve ricordare anche un altro
tipo di abbandono: quello delle madri, la sof-
ferenza , la solitudine, il disagio che si trova-
no a vivere, anche la dove c’è informazione
e cultura: è sempre grande, ancora, la paura
del giudizio in casa, in famiglia, ed è ancora
più forte nei piccoli paesi. Purtroppo, nella
vita, è sempre e ancora la donna a pagare il
prezzo più alto.
La Culla quindi deve rappresenta un monito,
uno stimolo al mondo cattolico, e non solo,
a sostenere la maternità, ad essere vicini a
queste donne e non solo da un punto di vi-
sta socio-sanitario: hanno bisogno di essere
ascoltate, comprese, consolate, spesso la
prossimità, il farsi prossimo, può rappresen-
tare una terapia.
A Massa dopo Firenze
L’esperienza di Massa è la seconda a livello regionale in Toscana, dopo quella di Firenze realizzata nel feb-
braio 2006 in via San Remigio. E il principio che determina la loro realizzazione è lo stesso: la salvaguardia
della vita, nella sua forma più fragile dell’infanzia. “Maria Teresa di Calcutta diceva che i più poveri fra i po-
veri sono i bambini - ha detto ieri all’inaugurazione della culla per la vita di Massa l’onorevole Carlo Casini,
presidente di Movimento per la vita -, che non possono neppure disporre della loro vita. E noi dobbiamo
aiutarli”. Non sono così lontane nel tempo cronache di bambini abbandonati, come il 29 aprile scorso a
Campobasso, dove un neonato era sta lasciato in strada. “Qualche bambino si salva - ha detto poi Casini
-, ma quanti ne muoiono? Soprattutto quanti bambini abbandonati nei cassonetti sono finiti triturati come
spazzatura dalle macchine? Le culle sono lì a dire che un bambino non si butta. Noi li accogliamo, se una
mamma non li vuole è la società a volerli e a crescerli”.
Non sono molti i casi di bambini lasciati nelle culle per la vita ad oggi, ma è una statistica che non deve
interesssare. “Noi speriamo che mai nessuna madre debba usare questa culla - ha sottolineato il vescovo
di Massa Carrara e Pontremoli Giovanni Santucci -. Ma la culla è lì, è un messaggio che dice alle madri in
difficoltà che la comunità è pronta ad accogliere il suo bambino che lei non può crescere”.
Alcune
immagini della
inaugurazione
della “culla
della vita”
14Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010MISERICORdIE
All’inaugurazione del corso - che
ha avuto inizio il 30 ottobre 2010
nell’aula consiliare del comune di
Belpasso (Ct) - il governatore, Arcangelo
Licata, ha salutato i presenti e, nella sua
introduzione, ha sostenuto che “il volonta-
riato è un’esperienza umana e sociale rico-
nosciuta e che impegna nel nostro territorio
persone e associazioni di diversa cultura e
ispirazione.
Il volontario opera in modo libero e gratuito
promuovendo risposte creative ed efficaci ai
bisogni dei destinatari della propria azione
o contribuendo alla realizzazione dei beni
comuni. Partendo da presupposti culturali
diversi, il volontariato agisce, in forma in-
dividuale o associata, per il bene comune e
un mondo migliore”.
Il presidente del Consiglio comunale, Anto-
nino Rapisarda, ha ringraziato la Misericor-
dia e il governatore per la missione portata
avanti portando i saluti di tutti i membri del
Consiglio e annunciando che, a breve, in una
delle prossime riunioni consiliari, “si farà in
modo di dare un contributo di solidarietà e di
beneficienza alla Misericordia stessa”.
Il dott. Nello Ventura in qualità di responsa-
bile del corso ha ringraziato tutti gli iscritti
“che ci hanno dato la loro fiducia e che ci
seguiranno. Gli insegnanti hanno accetta-
to di buon grado di poter mettere al vostro
servizio le loro abilità”.
Il Dott. Ventura ha poi spiegato le modali-
tà del corso che “si articolerà in 13 lezioni,
150 ore di tirocinio per la durata di 2 mesi.
Il 17 dicembre vi sarà la prova finale che
consisterà in un’esercitazione pratica. E’ la
prima volta che in questo comune si orga-
nizza un corso di II livello in cui verranno
affrontate delle tematiche nuove che impli-
cheranno lezioni in cui si apprenderà come
relazionarsi a pazienti psichiatrici, alcoliz-
zati, tossicodipendenti.”
Il responsabile provinciale della Misericor-
dia, il dott. Santo Carnazzo , ha aggiunto
che “ Tra tante, la realtà di Belpasso dopo
un momento di difficoltà è divenuta un ele-
mento di traino per le altre associazioni.
Lodi e ringraziamenti al presidente Licata
per aver raggiunto questo risultato il quale
credendoci fortemente, nonostante i mo-
menti di difficoltà iniziali, ha continuato la
sua opera anche grazie all’aiuto di un’am-
ministrazione comunale stabile e attenta”.
La Misericordia di Belpasso si è interes-
sata, inoltre, di diffondere la cultura del
volontariato coinvolgendo il limitrofo pa-
ese di Camporotondo, organizzandovi un
corso base per soccorritori di I livello, per
cui il rappresentante dell’amministrazione
camporotondese, l’assessore Nicola Abate,
ringrazia ponendo l’accento sull’importan-
za di divulgare il senso dell’attività svolta
dai volontari per avere una cittadinanza
attiva. Sempre in riferimento al corso di
II livello il sindaco di Belpasso, per l’ing.
Alfio Papale,“si inizia una seconda fase, si
diventa più adulti e più professionali. Io e
l’amministrazione comunale tutta cerchia-
mo di rispondere sempre e prontamente
alle istanze e problematiche poste dalla lo-
cale Misericordia cercando le soluzioni più
adatte, poiché ci rendiamo conto di quanto
sia importante il ruolo svolto da tale asso-
ciazione nella nostra realtà e ne favoriamo
la promozione”.
Alla conferenza erano presenti, inoltre,
il dott. Lo Presti, responsabile dell’ASP
di Belpasso, il dott. Santo Pulvirenti e il
consigliere Gaetano Sava. Padre Giuseppe
Longo, in qualità di direttore spirituale del-
la Misericordia, ha chiuso l’incontro con un
interessante e illuminante intervento sulla
differenza tra volontariato cristiano e vo-
lontariato laico.
“La differenza tra le due modalità di fare
volontariato risiede non nella maniera di
farlo ma nei valori ispiranti. Entrambi han-
no in comune l’attenzione per l’uomo, ma il
volontariato cristiano è ispirato dalla fede
vista come paternità di Dio che ci lega agli
altri uomini. Dal punto di vista laico per la
sofferenza è difficile trovare una risposta,
mentre da quello cristiano questa è limitata
nel tempo ed è comparata alla sofferenza di
Cristo. E’ nella sofferenza, dunque, che noi
incontriamo Dio. E’ nella morte che Gesù
incontra l’umanità”.
bELPASSO
Alla Misericordia il Corsodi Soccorso Sanitario di II livelloDi Maria Nicolosi
Governatore Arcangelo Licata presidente del Consiglio
comunale Antonino Rapisarda, Padre Giuseppe Longo
direttore spirituale della MisericordiaParte un corso sulla criminalità dei i giovani
Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione su “Criminalità e devianza giovanile”, organizzato dalla
Misericordia in collaborazione con l’Onap e l’Asl 11. Il corso si svolgerà dal 22 gennaio al 4 giugno
successivo, nei locali del centro servizi della Misericordia, in via Cavour dove si raccolgono le iscrizioni. Il
corso, patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Empoli, è aperto ad un massimo di
60 partecipanti. Qualora il numero delle domande fosse superiore a quello dei posti disponibili, verrà operata
una selezione. Il corso che si rivolge a quanti si occupano della natura umana e del suo agire nelle relazioni
sociali e familiari (avvocati, psicologi, sociologi, medici, assistenti sociali, educatori), dà diritto a crediti for-
mativi e consente ai partecipanti di ottenere un importante certificato di attestazione. Il corso, infatti, che si
articola in approfondimenti teorici, discussioni di casi,visione di filmati ed esercitazioni individuali e di grup-
po, prevede l’impiego, nel percorso formativo,di figure altamente qualificate. Alla realizzazione del corso,
solo per citarne alcuni, daranno il loro contributo il questore di Prato, dottor Filippo Cerulo.
Donata un’ambulanza alla Misericordia
Con molta commozione voglio rendere noto a tutte le Misericordie d’Italia il grande dono che il cielo ha
voluto farci per mezzo della signora Franca Floris, la mamma di Daniela, la nostra benefattrice.
Daniela ha combattutto molti anni contro una malattia che l’ha strappata alla vita troppo presto, ma lei era
una donna che si è sempre spesa per aiutare il prossimo, i più deboli ed i più sofferenti. Ricordo ancora
quando un pomeriggio la signora Franca mi ha chiamato per dirmi che sua figlia aveva scelto la nostra
Misericordia per il suo ultimo dono. Per noi questo mezzo è essenziale per l’attività nell’assistenza e al
sostegno ai malati della nostra città.
Un regalo venuto dal
cielo, là dove Daniela ci
osserva e ci infonde tan-
tissimo amore e tenacia.
Grazie Daniela, grazie di
cuore.
Gianfranco Sarais,
Governatore della Mise-
ricordia di Cagliari Pirri
San Giuseppe
EMPOLI
PIRRI
15Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 CONfEdERAzIONE
SEGUE dALLA PRIMA PAGINA
Auguri alle Misericordie d’Italia
CONSULENzA AMMINISTRATIvA
1) Pulmino disabili; Marca: Fiat; Tipo: Ducato 2500 D tetto alto; Anno 1989; Moto-
re rifatto Km 16.000; Gomme: 50% Allestimento MAF; Carrozzeria da revisionare
2) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato 2000 Bz; Anno 1990; Km 160.000
3) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato 2000 Bz passo lungo; Anno 1996;
Km 203.000; Interni e carrozzeria buoni; Aria condizionata; Gomme al 60%;
Supporto barella
4) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato; Anno 1995; allestimento MAT; Km
74.000; Aria condizionata; Carrozzeria: buona; Gomme al 50%
5) Ambulanza tipo A; Marca: Fiat; Tipo: Ducato; Anno 1997; Km 138.000; Carroz-
zeria: buona; Interni: buoni; Gomme: ant 60% post 30%
6) Ambulanza tipo A; Marca: Fiat; Tipo: Ducato 2800 JTD; Anno 1997; Km
255.000; Motore rifatto (80mila km); Stato carrozzeria: ottimo; Interni: ottimi;
Gomme: 50%
Per ricevere informazioni sugli annunci è possibile scrivere all’ ufficio comunciazione della Confederazione all’ indirizzo redazione@misericordie.org citando il numero di riferimento, oppure telefonare al numero 055 32611 tutti i giorni dalle 9 alle 13. Per inviare annunci, anche riferimenti a donazioni, è possibile scrivere una e-mail o inviare un fax al numero 055 3261261 indicando le seguenti caratteristiche: marca, tipo, allestimento, anno, km, stato carrozzeria, stato itnerni, gommatura accessori.
Mercatino dell’usato
Formulario 2010 Contributi ambulanze e beni strumentali
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali il formulario da utilizzare per
la l’erogazione dei contributi, alle Organizzazioni di volontariato ed alle Onlus, in relazione all’acquisto di
beni strumentali e autoambulanze regolate dal Decreto 14 settembre 2010 n.177
Si ricorda che il nuovo decreto ha apportato alcune novità rispetto al precedente decreto; in particolare
si segnalano le seguenti novità:
- Sono esclusi dal contributo l’acquisto di beni strumentali utilizzati esclusivamente per l’organizzazione
ed il funzionamento dei soggetti richiedenti il contributo;
- I contributi non sono cumulabili con altri, concernenti il medesimo bene, erogati dalle amministrazioni
pubbliche né con le agevolazioni previste in alternativa dall’art.96 della legge n.342/2000 (riduzione del
20% del prezzo praticata direttamente dal venditore);
- Sono variate le quote di distribuzione del Fondo nazionale per le politiche sociali destinate a copertura
del contributo che sono ora così suddivise:
Acquisto ambulanze 60% del Fondo
Acquisto beni strumentali 35% del Fondo
Beni da donare a strutture sanitarie pubbliche 5% del Fondo
- E’ stato portato da tre a cinque anni dall’acquisto, il periodo durante il quale il bene oggetto del contri-
buto non può essere venduto o ceduto a terzi e deve essere utilizzato direttamente ed esclusivamente dai
diretti beneficiari del contributo per le attività di utilità sociale; viene invece mantenuta la possibilità di
vendita nel quinquennio, a condizione che il bene sia ceduto ad un organizzazione di volontariato o ad una
Onlus e che la cessione sia preventivamente autorizzata dal Ministero ed il ricavato non sia superiore
alla differenza tra il valore di mercato e il contributo ricevuto. Inoltre, in tal caso, il cessionario del bene
non può chiedere contributi ad alcuna amministrazione pubblica;
- Passa da trenta a centoventi giorni il termine entro il quale il Ministero deve comunicare, con decreto
pubblicato in G.U., l’elenco delle organizzazioni ammesse con l’indicazione del contributo concesso;
- Passa da trenta a novanta giorni il termine entro il quale il Ministero deve provvedere ad erogare il
contributo;
- Le organizzazioni possono rinunciare al contributo mediante apposita domanda da presentare al Mini-
stero.
Rendicontazione contributo 5 X 1000
Si informa che il Ministero del Lavoro ha reso disponibili il modello e le linee guida per la rendicontazione
del 5 x 1000 relativo all’anno 2008 (relativo alle dichiarazioni dei redditi 2007) e anni successivi. Si
ricorda che la rendicontazione deve essere redatta da tutte le associazioni che abbiano percepito quote
del 5 per mille.
Devono inviare la rendicontazione al ministero (quindi redazione e invio) solo le associazioni che hanno
ricevuto importi che superano i 15.000 € per l’anno 2008 e che hanno ricevuto importi che superano
i 20.000 € per gli anni successivi. Per le altre è sufficiente la sola redazione e conservazione presso
l’associazione.
Il rendiconto deve essere redatto entro un anno dall’effettiva percezione dell’importo spettante.
Sul sito internet http://www.misericordie.it/misericordie/consulenza.html disponibili sia le linee guida
per la rendiccontazione sia il modello da utilizzare.
Gli uffici sono a disposizione per chiarimenti e ausilio alla compilazione del modello.
Aliquote di accisa per l’azionamento di ambulanze
In relazione alle domande per il rimborso dell’accisa sul carburante utilizzato dalle associazioni di vo-
lontariato per l’azionamento di autoambulanze destinate al trasporto di malati e feriti sul sito internet
all’ indirizzo
http://www.misericordie.it/misericordie/download/file/205-aliquote-agevolate.html
è possibile scaricare un prospetto riepilogativo delle aliquote passate e attualmente in vigore per le quali
è possibile richiedere il rimborso.
Presidenza
Gabriele Brunini, Roberto Trucchi,
Roberto Monciatti, Ugo Bellini,
Leonardo Sacco, Giovanni Antonio Vanni,
Maria Petrà, Giuseppe Tresca, Luigi Cardini
Direttore Responsabile
Chiara Pietrella
Coordinatore editoriale
Davide Belperio
Società editrice
NTE srl. , Via Bruno Buozzi, 24 - Campi
Bisenzio
Segreteria di redazione
055/3261325 (ore 9-13)
redazione@misericordie.org
Comitato di redazione
Gabriele Brunini, Davide Belperio, Chiara
Pietrella
Hanno collaborato a questo numero
Davide Belperio, Chiara Pietrella
Impaginazione
NTE
Stampa
Nuova Cesat
Misericordie d’Italia è la voce istituzionale del Movimento delle Misericordie. Esce con 10 numeri l’anno e
viene distribuito gratuitamente in 5.000 copie. Oltre che alle Confraternite (in triplice copia) il giornale viene
inviato anche: alle Asl italiane, alle centrali operative 118, ai centri per le forniture sanitarie, ai vescovi, alle
diocesi e alle parrocchie di riferimento delle Misericordie, ai Prefetti italiani, ai presidenti delle Regioni e agli
assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai presidenti delle Province e agli assessori
alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Sindaci e agli assessori regionali alla salute, alle
politiche sociali e alla protezione civile, ai Ministeri, a Camera e Senato, alle associazioni sindacali e datoriali,
alle fondazioni bancarie, ai presidenti delle Casse di Risparmio, alle altre associazioni di volontariato e alle
onlus italiane. Misericordie d’Italia è anche scaricabile in pdf dal sito www.misericordie.org alla sezione
“Editoria e comunicazione”.
Misericordie d’ItaliaPeriodico della Confederazione Nazionale
una fragile statuetta di terracotta che si depone nella bambagia una volta all’anno: solo una scusa per dare un certo «Colore» religioso alla grande baldoria del natale pa-gano.Desidero augurare a tutti voi che il nostro Natale, il Natale cristiano che vogliamo ce-lebrare, non sia l’evento di un istante, ma
sia accoglienza seria e duratura nella nostra vita personale e nella realtà della grande fa-miglia della Misericordia. Sia per noi occasione di ripensare la nostra stessa identità, per essere fedeli alla nostra storia e alle nostre radici cristiane. E’ l’augurio perché non si affievolisca lo spirito di servizio, di carità vera, a favore di
derive secolaristiche che appoggiano su al-tre scelte la nostra operatività. Desidero au-gurare ancora a tutte le Misericordie d’Italia che si spendano le nostri migliori energie per conservare l’unità, facendo memoria di quello che il Signore ci ha detto: da questo vi riconosceranno. Auguri allora a tutti voi, cari fratelli e sorelle,
auguri per quello che siete e per quello che fate ogni giorno a servizio dei più bisogno-si. Il Signore che nasce ci trovi accoglienti, pronti a fargli posto nella nostra vita. Buon Natale e che il Signore vi renda merito.
Franco Agostinelli,Vescovo di Grosseto
e guida spirituale