Momenti di intimità con Padre Pio Libro I dellepistolario: corrispondenza con i Direttori...

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Momenti di intimità con Padre Pio

Libro I dell’epistolario: corrispondenza con i Direttori Spirituali,padre Benedetto e padre Agostino, negli anni 1910-1922

ALCUNE DATE IMPORTANTI:

10 agosto 1910 Padre Pio diventa sacerdote

4 settembre 1916 Padre Pio entra nel convento di San Giovanni Rotondo

20 settembre 1918 Padre Pio riceve le stimmate visibili 1887-1968

Mi dispiace solo … di non aver mezzi

sufficienti da poter ringraziare la

nostra bella vergine Maria, ad

intercessione della quale io non dubito

affatto di aver ricevuto tanta forza

dal Signore, nel sopportare con

sincera rassegnazione

le tante mortificazioni, alle quali sono andato soggetto di giorno

in giorno. (n. 5/1910)

… Gesù non lascia di tratto in tratto di raddolcire le mie sofferenze in altro modo, cioè col parlarmi al cuore. …. Quanto è buono Gesù con me! Oh che preziosi momenti sono questi; è una felicità che non so a che paragonarla; è una felicità che quasi solo nelle afflizioni il Signore mi dà a gustare… sono felice perché sembrami di sentire il

mio cuore palpitare con quello di Gesù. (n. 17/1910)

Debbo però confessare che son contento anche in mezzo a queste afflizioni, poiché grandi ancora sono le dolcezze che il

nostro buon Gesù mi dà a gustare quasi tutti i giorni. (n. 19/1910)

Soffro, è vero, e soffro assai, ma son lietissimo perché anche in mezzo al soffrire non cessa il Signore di farmi

sentire una gioia inesprimibile.

(n. 25/1910)

… se sono con Gesù crocifisso, cioè se medito i suoi affanni soffro immensamente, ma è un dolore che

mi fa molto bene. Godo una pace ed una tranquillità da non potersi

spiegare. (n. 31/1911)

Intanto Gesù, Gesù stesso è sempre con me, e non si vergogna di esservi ancora, poiché egli continua a manifestarsi in me con tutti

gli splendori del suo cuore colla prodigiosa espansione del suo amore paterno. (n. 45/1911)

… Gesù è con me ….. io sto quasi continuamente facendo una indigestione di consolazione.

(n. 57/1912)

… Gesù è dolcezza, e tutta vuole espanderla nel mio cuore ….. Sento che se Gesù continua a bruciarmi il cuore, e le viscere, al mattino prima di unirmi

a lui, non potrò più resistere, e me ne andrò … (n. 87/1912)

I celesti personaggi non cessano di visitarmie farmi pregustare l’ebbrezza dei beati. (n. 98/1912)

L’anima, vittima di queste consolazioni, diventa muta. Mi sembra che una forza invisibile mi immergesse tutto quanto

nel fuoco … Quale dolcezza! (n. 95/1912)

… Gesù …. mi va ripetendo: “Coraggio, ché dopo la battaglia viene la pace”. (n. 111/1912)

La sola sua bontà ha colmato l’anima mia di tanti beni. Egli colla sua visione non mi lascia quasi mai.

Mi segue dovunque ….(n. 100/1912)

Io sono il trastullo di Gesù Bambino, come lui spesso mi ripete, ma quello che è peggio,

Gesù ha scelto un balocco di nessun valore. (n. 112/1913)

La maniera ordinaria della mia orazione è questa. Non appena mi pongo a pregare, subito sento che l’anima incomincia a raccogliersi in una pace e tranquillità da

non potersi esprimere colle parole. I sensi restano sospesi, ad eccezione dell’udito …. Mi trovo in un

istante del tutto mutato, arricchito di grazie soprannaturali e talmente ripieno di fortezza da sfidare

tutto il regno di satana. (n. 154/1913)

… le manifestazioni che il Signore suole fare all’anima mia parmi che vadano

distinte così: in manifestazioni ed

apparizioni puramente soprannaturali,

riguardanti esseri privi di forme, ed in

manifestazioni di esseri sotto forme umane. Le prime

riguardano Iddio, le sue perfezioni, i suoi

attributi. Di queste non riesco in nessun modo

a trarle in iscritto … (n. 133/1913)

Doni assai grandi il Signore Iddio ha fatto all’anima mia ….. Appena mi metto a pregare tosto mi sento il cuor come invaso da una fiamma di un

vivo amore …. E’ una fiamma delicata ed assai dolce che strugge e non dà pena alcuna.

(n. 183/1914)

Il maligno spirito … non lo temo affatto; la grazia di Gesù mi rende potente in tutto. (n. 209/1914)

Gesù ha voluto far di me un esempio di grazia e propormi ad esemplare a tutti i peccatori, affinché non

disperassero della lor salute. (n. 216/1914)

… assieme al martirio

atrocissimo … una soavità

estremamente eccessiva ..

Non trovo luogo per potermi

nascondere a tale dono del divin maestro …. Mi

veggo sempre più aggravato di

debiti dinanzi alla divina maestà, e non ne veggo il modo del come

poterli pagare. Le sue grazie sono molte e troppo

elevate e l’anima si sente

schiacciata sotto di esse.

(n. 225/1915)

Non tutto ciò che io voglio … mi è

possibile di fare. .. quando viene Gesù …. Solo ricordo

quello che Gesù vuole che ricordo … mi sento spinto

da un moto irresistibile di

pregare e raccomandare a lui persone non mai viste …. non

mi è successo mai che con questo nuovo modo di pregare abbia

qualche volta il Signore lasciate inesaudite le mie

suppliche. (n. 260/1915)

L’anima mia piena di riconoscenza verso Dio per le tante vittorie, che va enumerando in ogni istante della vita, non può non

sciogliere inni di benedizione ad un Dio sì grande e sì liberale. Sia benedetto un Signore di tanta bontà!

Benedetta una sì larga misericordia! Sia lode eterna ad una pietà sì dolce, sì amorosa! (n. 286/1915)

Gesù mi va sempre più

inebriando dei suoi dolori.

(n. 307/1915)

Ho sentito un’ebbrezza dolce assai, una quiete dello spirito e del corpo, pura come un

cielo tersissimo … (n. 311/1916)

… Gesù mi lascia il conforto di celebrare sempre. Ma se anche di

questo vorrà privarmi, fiat! (n. 324/1916)

… riconosco di essere un mistero a me stesso. (n. 331/1916)

Una volta ho sentito nella più secreta ed intima parte del mio spirito una cosa sì

delicata, che non so come poterla dare ad

intendere. L’anima sentì dapprima, senza poter vedere, la di lui

presenza ed in seguito, direi così, egli

si avvicinò sì strettamente all’anima,

che questa avvertì pienamente il di lui toccamento …. fui

preso dal più grande spavento in principio,

che di lì a poco fu cambiato … in una

celestiale ebbrezza. (n. 326/1916)

… in mezzo a un sì buio pesto, feci una

fortissima indigestione spirituale.

(n. 456/1917)

La lotta procede sempre

ordinatamente e va sempre più

crescendo. Ma viva Dio, che ha reso

l’anima forte contro gli assalti dei nemici.

(n. 452/1917)

.. sento la persona invasa da una calma

sovrumana. (n. 389/1917)

… Gesù in mezzo agli aromi di desolazione non manca di

confortarmi di tanto in tanto. (n. 440/1917)

.. La voce dell’autorità mi sostiene, mi fa animo, mi fa

attendere con serenità di spirito il

ritorno del divin sole. (n. 459/1918)

Ciò che mi sostiene è la sola parola dell’autorità.

Fiat voluntas Dei! (n. 461/1918)

… mi sentii tutto scuotere, fui ripieno di estremo terrore e poco mancò che non venissi a mancar di vita; poi subentrò una calma completa da me non

mai esperimentata per l’addietro. … mi sentii toccare dalla parte più secreta ed intima

dell’anima. Io non riesco a dire altro di questo avvenimento. (n. 496/1918).. Quanto sei dolce ed amaro insieme! Tu ferisci e risani, impiaghi e guarisci,

dai morte e nell’istesso tempo dai anche la vita. (n. 514/1918)

… mi sento affogato nel pelago immenso dell’amore del diletto. Io vado facendo una continua indigestione …. Il

piccolo cuore si sente impossibilitato a contenere l’amore immenso. … Come si fa a sostenere l’infinito sopra di se

stesso? (n. 524/1919)

… Gesù mi incomincia a far

sentire intimamente dolce il vivere e

penare per i fratelli. (n. 564/1920)

... sono divorato

dall’amore di Dio e

dall’amore del prossimo. Dio

per me è sempre fisso nella mente e stampato nel cuore. Mai lo

perdo di vista: mi tocca

ammirarne la sua bellezza, i suoi sorrisi, ed

i suoi turbamenti, le

sue misericordie,

le sue vendette o

meglio i rigori della sua giustizia.

(n. 611/1921)

Ne rendo grazie a Dio però che di questo mio

stato nulla fa trapelare al di

fuori. (n. 622/1922)