Post on 15-Feb-2019
transcript
Morfinae dipendenza dagli oppioidi
Diminuita sensibilità alla Co 2
Solo ad alte dosi
CTZ
Stimolazione parasimpatica
Inibizione NA, Ach. Motilità vie biliari
. Infarto, edema polmonare,
Potenziamento della stimolazione parasimpatica dell’occhio causata da morfina
MORFINA
Somministrazione:Morfina solfato/cloridratoOrale; IM; SC, EV, Epidurale; Intratecale; Intrarticolare
Assorbimento: Biodisponibilità orale 25%
Distribuzione:Legame proteico: 30% -Passa la BEE e placentareEmivita plasmatica: 2 – 3 ore
Metabolismo:Epatico: Glicuronazione → morfina-6-glicuronide (metabolita attivo) → Morfina-3-glicuronide
Eliminazione:Renale: metaboliti (morfina-3-glicuronide)Biliare, fecale: glicuronidi (10%)
FARMACOCINETICA
(MS Contin ®)
Metabolismomorfina
Attivo, molto potente
and urine
UGT: UDP-glucuronosyl-transferase
Azioni ormonaliInibizione di:
ormone di liberazione della gonadotropina, CRH, GRH
ormone luteinizzante e follicolo-stimolante
ormone adrenocorticotropo
beta-endorfina
livelli di testosterone e cortisolo
Aumento di:
prolattina (dopamina)
Effetti collaterali della morfina
Altri analgesici oppiacei
.
.
Farmaci che interagiscono con gli analgesici oppiacei
Coliche biliari, asma, prostatismo
Alcune azioni della codeina
destrometorfano
Tolleranza e dipendenza alla morfina
Definizione di “Abuso”
Uso non terapeutico della sostanza.
Autosomministrazione di una sostanza secondo modalità che si discostano dalle norme mediche e sociali condivise
Definizione di “Tossicodipendenza”
Condizione patologica caratterizzata da perdita del controllo dei comportamenti di assunzione e gravi conseguenze sulla vita sociale dell’individuo
IL FENOMENO DELLA TOSSICODIPENDENZA E’COSTITUITO DALL’INSIEME DI TRE FATTORI
1) La sostanza d’abuso
2) Il consumatore
3) L’ambiente sociale in cui si verifica l’incontro tra la sostanza ed il consumatore
TOSSICODIPENDENZA
La tossicodipendenza deve essere considerata una “malattia cronica” a carattere ed andamento recidivanti
Tossicodipendente si definisce un individuo che, come risultato di ripetute somministrazioni di una sostanza d’abuso, diventa:
1) Dipendente dagli effetti della sostanza assunta
2) Ha un desiderio incontrollabile di continuare ad assumerla (CRAVING)
3) Mostra una marcata tendenza ad aumentarne la dose
Internalizzazionerecettori
• riduzione dei livelli di sodio intracellulare con riduzione della attività Na/K-
ATPasi
• dimerizzazione tra recettori oppioidi di tipo diverso con reazioni sinergiche o interferenze di agonisti per un tipo di recettore sui recettori di un altro tipo.
Oppioidi - Tolleranza
Meccanismi ipotizzati
• A breve termine: riduzione
dell’accoppiamento tra il recettore oppioide e la proteina G, con perdita della capacità di scambiare GDP con GTP
• A lungo termine: desensibilizzazione e down-regolazione recettoriale con internalizzazione del recettore attivato, conseguente fosforilazione delle anse intracellulari del recettore e riduzione di efficacia dell’agonista oppioide•Internalizzazione recettore
Meccanismi cellulari e fisiologici coinvolti nella dipendenza ai farmaci
Fattori psicologici coinvolti nella dipendenza dalle sostanze d’abuso
Teorie sulla tossicodipendenza e strutture cerebrali implicate
... le sostanze d’abuso hanno, in comune con gli stimoli gratificanti naturali, la proprietàdi stimolarela trasmissione neuronale nel cervello e di sostituirsi ai trasmettitori endogeni nella comunicazione tra i neuroni…
morfinaeroinaalcool etiliconicotinacocainaamfetaminaecstasyTHC
Sistema limbico
Il sistema mesolimbicoascendente dall’area A10 allo striato (nucleo accumbens del setto, turbercolo olfattorio), amigdala e ippocampo.
Il sistema mesocorticaleconnette l’area A10 con la corteccia frontale.
Il sistema mesostriatale(o nigrostriatale) parte dalla substantia nigra(area A9) e raggiunge lo striato dorsale
… il sistema limbico è un insieme di strutture cerebrali - filogeneticamente molto antiche - pertanto comuni a molte specie animali incluso l’uomo …
… è implicato nel controllo delle emozionie dell’affettività, ed in generale nell’espressionedi comportamenti motivati …
... a differenza degli stimoli gratificanti natural i, le sostanze d’abuso stimolano, in maniera abnorme e fu ori di ogni controllo, il sistema limbico …... l’azione delle sostanze d’abuso NON DIPENDE dal l’attivazione di stimoli sensoriali …
Le sostanze dLe sostanze d ’’abuso raggiungono direttamente il cervello abuso raggiungono direttamente il cervello e direttamente attivano gli stessi meccanismi attiv ati dai e direttamente attivano gli stessi meccanismi attiv ati dai
gratificanti naturaligratificanti naturaliIl risultato di questo “corto circuito” è che gli eff etti delle
sostanze d’abuso sfuggono al controllo che invece r egola l’azione dei gratificanti naturali
cause longcause long--lasting (permanent ?)lasting (permanent ?)
changes in the brainchanges in the brain
AddictionAddiction / / RelapseRelapse
Drugs of abuse
Memory formationMemory formation
induces stable changes in the brain induces stable changes in the brain Experience
Modificazioni dello stato motivazionale e abuso di sostanze
PROCESSO ATTRAVERSO CUI GLI
ORGANISMI FINALIZZANO IL PROPRIO
COMPORTAMENTO AL CONTROLLO
DELL’AMBIENTE IN RELAZIONE ALLE
PROPRIE NECESSITÀ
MOTIVAZIONE
Sostanze dSostanze d ’’abusoabuso
1)1) Elevano il tono dellElevano il tono dell ’’umore e producono gratificazioneumore e producono gratificazione
2)2) Facilitano lFacilitano l ’’apprendimento associatoapprendimento associato
3)3) Presentano modalitPresentano modalit àà di di autosomministrazioneautosomministrazionecomuni allcomuni all ’’uomo e alluomo e all ’’animale da esperimentoanimale da esperimento
trattotratto
biologicobiologico
distintivodistintivo
ALTERAZIONE DELLO STATO MOTIVAZIONALEALTERAZIONE DELLO STATO MOTIVAZIONALE
TossicodipendenzaTossicodipendenza
eccessivocontrollo
sulcomportamento
da parte dellesostanze e
degli stimoli ad essi associati
la motivazioneviene
indirizzatain manieraabnorme
e compulsivaverso
la droga
Disturbo della MotivazioneDisturbo della Motivazione
PERDITA PERDITA DIDI CONTROLLO SULLCONTROLLO SULL ’’USO DELLA SOSTANZAUSO DELLA SOSTANZA1.1. persistente desiderio e fallimento dei tentativi di smetterepersistente desiderio e fallimento dei tentativi di smettere2.2. uso per periodi piuso per periodi piùù lunghi e in quantitlunghi e in quantitàà maggiori di quanto maggiori di quanto
programmatoprogrammato3.3. la continuazione dellla continuazione dell’’uso a dispetto di problemi medici, uso a dispetto di problemi medici,
sociali e familiarisociali e familiari
FOCALIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER OTTENEREFOCALIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER OTTENEREED ASSUMERE LA SOSTANZAED ASSUMERE LA SOSTANZA1.1. riduzione/abbandono di attivitriduzione/abbandono di attivitàà familiari, sociali e familiari, sociali e
ricreazionali ricreazionali
2.2. grande quantitgrande quantitàà di tempo ed energie spese in relazione alla di tempo ed energie spese in relazione alla
sostanzasostanza
CAMBIAMENTI FISIOLOGICI ADATTATIVICAMBIAMENTI FISIOLOGICI ADATTATIVI1.1. tolleranzatolleranza2.2. dipendenza fisicadipendenza fisica
Svezzamento
Buprenorphine
Buprenorphine
2
Antagonisti per i recettori oppioidi
Competizione del naloxone con gli agonisti
oppiacei
SINDROME D’ASTINENZA
lacrimazione rinorrea sbadiglio sudorazione midriasi anoressia irrequietezza irritabilitàtremore
8-12 ore 48-72 ore
Spasmi intestinali diarrea brividi arrossamento cute orripilazione crampi addominali dolori ossa e muscoli
7-10 giorni Mancata assunzione di cibo; vomito, sudorazione,e diarrea causano disidratazione; chetosi,perturbazione equilibrio acido-base
Effetti del trattamento ambulatoriale con
buprenorfina o placebo