Nasce e si sviluppa su iniziativa delle istituzioni locali Nasce su iniziativa dei privati. Consiste...

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Strumenti di partecipazione a favore

degli immigrati

Contesto nazionale in materia di immigrazione:

• Mancanza di diritti politici

• Politiche di controllo che

producono clandestinità

• Stigmatizzazione

Soluzione:

SPAZI PARTECIPATIVIPER E CONGLI IMMIGRATI

La partecipazione degli immigrati in Italia

Dimensione Istituzionale:

Nasce e si sviluppa su iniziativa delle istituzioni locali

Dimensione non istituzionale:

Nasce su iniziativa dei privati. Consiste nell’

auto-organizzazione e nell’associazionismo da parte degli immigrati.

Dimensione istituzionale

“Convenzione sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica locale” 05/02/’92 - Legge 203 del 08/03/’94 [richiamo ai paesi membri affinché si dotino di strumenti rappresentativi per gli immigrati]

Dimensione istituzionale

Voto agli immigrati per i consigli circoscrizionali o di quartiere

Referendum consultivi comunali (es. Comune di Forlì: ammissione al voto per le sole circoscrizioni ai cittadini extra comunitari con 2 anni di residenza nel Comune)

Voto agli immigrati per le elezioni comunali (Comune di Genova – 2004)

Tuttavia …

…la sentenza 372/2004 della Corte Costituzionale ha annullato le modifiche degli statuti comunali per cui non è ammesso il voto a nessun livello territoriale.

Dimensione istituzionale Consulta elettiva degli immigrati Rappresenta le cittadine e i cittadini stranieri non

comunitari residenti nel Comune.

Esprime pareri consultivi ed è obbligatoriamente sentita dall'Amministrazione comunale quando sia coinvolta la comunità straniera. 

Esprime pareri facoltativi e il Presidente può presentare proposte agli organi del comune.

I membri sono eletti direttamente dagli immigrati residenti con modalità di iscrizione alle liste elettorali e di presentazione dei candidati simili a quelle utilizzate per le normali elezioni amministrative.

Dimensione istituzionale

Consigliere straniero aggiunto Il Consigliere Aggiunto rappresenta gli stranieri

residenti o aventi domicilio nel territorio del Municipio.

Ha titolo a partecipare, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio e delle Commissioni, con diritto di parola sugli argomenti iscritti all’Ordine del Giorno.

È meno rappresentativo della consulta, ma può partecipare a tutti i lavori consiliari e gode di una maggiore visibilità.

Risultati ottenuti dagli organi consultivi:

• Permettono alle Amministrazioni locali di comprendere i bisogni dei nuovi arrivati

• Evidenziano la presenza dei migranti e dei loro diritti• Fanno sì che i migranti si sentono interlocutori

legittimati a prender parte alla vita politica• Favoriscono la comunicazione e il dialogo tra

cittadini autoctoni, immigrati e istituzioni• Incoraggiano la formazione di organizzazioni di

migranti attraverso il miglioramento delle relazioni e delle conoscenze tra le diverse comunità straniere residenti sul territorio

Tuttavia …

… Non si è raggiunto nessun risultato concreto

dal punto di vista dell’integrazione e dell’accoglimento delle rivendicazioni in sede politica.

OSTACOLIENDOGENI

• Scarso coinvolgimento del personale politico

• Difficoltà di comunicazione tra immigrati e istituzioni

• Scarsa attenzione dei media• Deficit di risorse• Carenza di “addetti ai lavori”• Mancanza di formazione per i

membri delle consulte• Approccio paternalistico verso

gli immigrati• Legame debole tra

associazionismo immigrato e organismi istituzionali

ESOGENI • Limiti nazionali alle politiche

locali in materia di immigrazione

• Cambi di amministrazione che possono generare diversi livelli diversi di interesse verso la partecipazione degli immigrati

• Atteggiamento disilluso e rinunciatario di molti immigrati

Dimensione non istituzionale Associazionismo etnicoAssociazionismo a favore di immigrati Volontariato

Dimensione non istituzionale Il Fondo Europeo per i cittadini dei paesi terzi –

decisione n.2007/435/CE (nell’ambito del Programma Generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”) [Finalizzato a promuovere a livello comunitario le politiche di integrazione degli immigrati]

Art. 3 Testo Unico sull’Immigrazione [Sollecita interventi pubblici volti a favorire le relazioni sociali e l’integrazione degli immigrati stranieri in Italia e istituisce i Consigli Regionali per l’Immigrazione]

Art. 118 Cost. It. [Promuove l’autonomia iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà]

L. 266/’91 – Legge quadro sul volontariato

ASSOCIAZIONISMO ETNICO

Il gruppo nazionale nel suo complesso costruisce modalità di rappresentanza politica e di ri- articolazione dei legami col paese d’origine.

È disciplinato dalla L. 943/’86 “Norme in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni clandestine”.

ASSOCIAZIONISMO ETNICO Due posizioni:

“Contrari” Una diffusa presenza

di comunità straniere dà l’impressione che gli stranieri rifiutino una completa interazione con il contesto ospite e che preferiscano considerare l’integrazione come un processo occasionale e contingente.

“Favorevoli”

La condivisione di spazi e strutture con associazioni autoctone può sviluppare un senso di corresponsabilità decisionale e gestionale. In questo modo poi, le istituzioni avrebbero un interlocutore presente e conoscibile con cui interagire e con cui individuare appropriate soluzioni per favorire l’integrazione e ridurre il conflitto.

Caratteristiche associazionismo etnico:

Scarsa istituzionalizzazione Elevata differenziazione tra contesti

associativi Frammentazione interna ed esterna Rappresentatività delle istanze degli

immigrati Collaborazione all’implementazione di

politiche a favore degli immigrati.

Attenzione!!!

È importante che l’associazione resti sempre uno strumento di integrazione e non una forma di ghettizzazione …

Volontariato

Il volontariato aiuta l’immigrato a costruire un rapporto con la società d’accoglienza non fondato solo sul binomio diritti-doveri ma anche sul concetto di partecipazione sociale, che permette all’immigrato di sentirsi utile alla società ospitante e allo stesso tempo di condividere esperienze. Si configura così come il livello più elevato di partecipazione e integrazione.

Indagine quali/quantitativa tra le associazioni di Volontariato italiane:

1) Individuazione associazioni: sono state selezionate quelle iscritte nei registri regionali ai sensi della l.266/’91.

2) Costruzione del campione: si è tenuto conto della distribuzione territoriale e del campo specifico di attività. Successivamente all’individuazione delle organizzazioni potenzialmente rappresentative del campione di indagine, si è provveduto a richiedere loro il ruolo e il numero di cittadini immigrati tra le seguenti.

categorie: a) Soci b) Aderenti c) Volontari d) Altro.

3) Costruzione di un questionario da sottoporre ai responsabili delle associazioni.

[struttura del questionario: • una prima parte relativa all’anagrafica

dell’organizzazione;• una seconda parte relativa a caratteristiche

ed ambiti di intervento dell’organizzazione;• una terza parte relativa alla partecipazione

di volontari stranieri;• una quarta parte relativa alla percezione del

volontariato straniero ai fini dell’integrazione sociale.]

4) Invio del questionario alle organizzazioni. Risposte ricevute:

Dei 98 questionari ricevuti 4 sono stati esclusi perché arrivati troppo tardi.

5) Analisi dei dati:

5.1) Anagrafica delle organizzazioni: Concentrazione geografica: NORDEST

(33%)Durata attività superiore ai 10 anni: 56%Composizione numerica: MEDIO/GRANDE

= tra i 26 e i 100 membri (54%) Natura: laica (93,4%)

5.2) Ambiti di intervento dell’associazione:

n.b.: un’organizzazione può essere iscritta in più sezioni per cui le risposte totali sono 121.

5.3) Partecipazione di volontari stranieri …

… distribuita geograficamente.

5.4) La percezione della presenza degli stranieri:

PROFILO DEL VOLONTARIO STRANIERO:

Età:

Livello di istruzione:

Provenienza geografica:

Ruolo svolto nell’associazione:

LA PERCEZIONE DEL VOLONTARIATO PER LO STRANIERO

Difficoltà a praticarlo:

Utilità:

Strumento di integrazione:

Sebbene gli strumenti di partecipazione di cui dispongono gli immigrati, nonostante la molteplicità, non raggiungano sempre risultati concreti, è giusto continuare a credere nella necessità di tali spazi partecipativi.

Solo così sarà possibile una società plurale, che non sia composta da singoli individui mossi dalla ricerca del proprio vantaggio, ma da persone convinte che il vantaggio della comunità costituisca il vantaggio di tutti.

Rosalba Belmonte