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SCUOLA PRIMARIA STATALE
VIRGILIO MARCON
DI ZENSON DI PIAVE (TV)
CLASSE 5^ a.s 2009-2010
Dalle leggi antiebraiche
del 1938
ai diritti fondamentali
dell’ uomo sanciti
dalla Costituzione
italiana
e dalla Costituzione
europea
PROGETTORete- storia
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Alcuni articoli della
Costituzione italiana
ed europea illustrati
con disegni dei
bambini
Gli obiettivi formativi
La descrizione delle attività
Gli orrori del razzismo in
passatoImmagini fotografiche dei
campi di concentramento e
commenti dei bambini
La testimonianza di un cittadino
italiano, ebreo, scampato alla
deportazione nei lager nazisti
grazie all’ aiuto di alcune famiglie
di Zenson di Piave
Messaggi di fratellanza,
pace e solidarietà
dal mondo della poesia
NON DEVE
ACCADERE
MAI PIÙ
Obiettivi formativi
• Riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati, o non si
siano trattati gli altri, da persone umane
• Riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e
testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali
• Identificare fatti e situazioni nella cronaca odierna e nella storia del
Novecento nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti
razzistici.
• Conoscere il contenuto di alcuni Articoli della Costituzione italiana ed
europea riguardanti i diritti umani fondamentali
Descrizione delle attività
I° giorno
Mancano pochi giorni i al 27 gennaio, ―giorno della memoria‖ in occasione
del quale già negli anni precedenti si sono svolte letture, visioni di film, ecc.
per far conoscere agli alunni il perché di questa ricorrenza. Un alunno
riferisce di aver sentito parlare in televisione di insulti razzisti verso un
giocatore italiano,‖ ma di colore‖. Da ciò scaturisce una discussione in
classe durante la quale altri ragazzi riferiscono di episodi di razzismo di cui
sono venuti a conoscenza…….
Domanda dell‘ insegnante:- Ma,secondo voi, ci sono delle leggi che
garantiscono l‘ uguaglianza senza distinzione di colore della pelle, di
religione?
A questo punto gli alunni si ricordano che nel libro di testo (―Gatto bianco,
gatto blu cl.5^Giunti Edizioni‖) vi sono due pagine con alcuni articoli della
COSTITUZIONE EUROPEA
(si era letto l‘articolo II-81 in occasione di una discussione sull‘ episodio di
razzismo avvenuto a Rosarno).
Si procede quindi alla lettura approfondita ed alla discussione di
alcuni articoli su libertà, dignità, uguaglianza (V.foto)
LEGGIAMO SUL NOSTRO LIBRO DI LETTURA
ALCUNI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE EUROPEA
II° giorno
Si distribuisce ad ogni alunno una fotocopia predisposta dall‘ insegnante con selezionati alcuni i articoli della Costituzione italiana nei quali sono affermati gli stessi principi e i diritti fondamentali dei cittadini, riportati nella Costituzione Europea
Si riportano su una pagina di quaderno, divisa a metà, gli articoli presi in esame sottolineando con lo stesso colore le parole o le espressioni che affermano il medesimo principio.
Come compito per casa si assegna di illustrare con il disegno qualche articolo a piacere.
(V. disegni – in collegamento con Arte ed immagine )
COSTITUZIONE ITALIANA
ART. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge...
COSTITUZIONE EUROPEA
ART. II- 7O
Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Il momento della preghiera per un bambino cristiano, per uno mussulmano e per uno ebreo
Attività: Rappresento con il disegno un articolo della Costituzione italiana e della Costituzione Europea che
conosco
COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione….
COSTITUZIONE EUROPEA
Art. II- 71 Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione…………………….
STESSO FATTO, MA…..OPINIONI DIVERSE!
III° giorno
Domande dell‘ insegnante:
− Perché secondo voi gli Stati Europei hanno sentito la necessità di scrivere e far
approvare dai loro governi questi articoli? (queste regole fondamentali del vivere
civile?).
− Era successo qualcosa in passato per cui i cittadini europei non erano tutti
trattati allo stesso modo?Vi erano alcun nazioni in cui alcuni cittadini non erano
liberi?
− Fra pochi giorni sarà il 27 Gennaio, vi ricordate che giorno è?...
“Scatta‖, quasi immediatamente, il collegamento con la deportazione degli Ebrei
durante la seconda guerra mondiale ( di cui già si era parlato negli anni
precedenti).
A questo punto viene assegnata per casa la lettura di un brano, sempre dal libro di
testo ―Gatto bianco, gatto blu‖ (pag—28-29) di Ioeph Joffo dal titolo: ―Dov‘ era la
differenza?‖ in cui un bambino racconta come improvvisamente la sua vita sia
cambiata per l‘ entrata in vigore delle leggi razziali.
Da un vecchio libro di lettura ―Luna rossa‖- cl. IV si fotocopiano le pagine in cui
sono riportati testi tratti dal diario di Anna Frank.
Al termine della lettura l ‘ insegnante spiega cosa si intende per leggi
antisemitiche e del fatto che esse vennero approvate sia in Germania che in
Italia, senza che ci fosse una forte ―protesta‖ contro i governi che le avevano
messe in vigore.
Quindi si chiede:-
Quale significato ha per noi, oggi, leggere il diario di Anna Frank, come
altre testimonianze di persone ebree che furono perseguitate anche in
nome del fatto che seguivano un’ altra religione?
-Cosa possiamo capire sapendo quanto è successo?
I bambini riportano le loro risposte sul quaderno, individualmente.
Successivamente le risposte vengono lette a voce alta e condivise; si giunge
quindi alla conclusione che:
E’ IMPORTANTE PER NOI CONOSCERE COSA E’ SUCCESSO IN PASSATO,
CAPIRE CHE A VOLTE CHI CI GOVERNA PUO’ FARE DELLE LEGGI
SBAGLIATE, FACENDO CREDERE CON LA PROPAGANDA CHE SIA GIUSTO
COSI’.
PERCIO’ NOI, GIA’ DA ADESSO POSSIAMO E DOBBIAMO ESSERE
INFORMATI E VIGILARE PERCHE’ FATTI COME LA PERSECUZIONE E
DEPORTAZIONE DEGLI EBREI
DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, NON ACCADANO MAI PIU’
LE NOSTRE LETTURE
Nei giorni seguenti si continua il lavoro con altre letture di alcune pagine
del diario di Anna Frank ed un brano che parla dei bambini di Terezin, quest‘
ultimo proposto dal libro di testo in adozione. Si assiste quindi alla visione, in
2 riprese, del film in bianco nero del 1958 “Il diario di Anna Frank”.
Seduti sui
tappeti dell’aula
video e lettura
assistiamo alla
visione del film
sulla storia di
Anna Frank
Viene inoltre ricordata la testimonianza, ascoltata a
Novembre, di un ebreo scampato alla deportazione
in Germania
Alcuni giorni fa, grazie ad un incontro organizzato dall’ Assessorato alla cultura del nostro Comune,
abbiamo potuto ascoltare, presso l’ auditorium della Scuola Media assieme ai ragazzi più grandi, la
testimonianza del Signor Marco Salvadori, cittadino ebreo scampato alla deportazione in Germania
durante la seconda guerra mondiale, ora ultraottantenne, rimasto ospite in incognita della famiglia del
conte Badini, a Zenson, dal settembre 1943 alla primavera del 1945.
Ecco il suo racconto…..
“Tutto è cominciato nel 1938, con l‘ emanazione del governo fascista di allora di leggi razziali contro gli
Ebrei; io avevo 12 anni e dal quel momento contro quelli della mia religione è iniziata una vera
persecuzione che col passar degli anni è diventata sempre più accanita.
Agli Ebrei è stato proibito svolgere le attività che fino a quel momento svolgevano ed a noi bambini è stato
proibito andare a scuola.
Io e la mia famiglia nel 1940 eravamo internati a S. Donà di Piave e noi bambini, per volere dei nostri
genitori, ricevevamo di nascosto lezioni private da una maestra che abitava lì vicino.
Una notte siamo scappati in bicicletta da S. Donà per andare a Valdobbiadene da alcuni amici non Ebrei ai
quali abbiamo affidato anche i nostri soldi e i nostri gioielli.
Poco dopo mia sorella si è ammalata di leucemia; aveva appena 13 anni ed è morta sola in ospedale; non
potevamo andare ad assisterla, perché rischiavamo di essere scoperti e deportati in Germania. Quando
abbiamo visto che anche a Valdobbiadene non eravamo al sicuro, siamo scappati a Sacile; io mi ero
ammalato di bronco-polmonite ed ho dovuto rimanere in ospedale; per fortuna ho potuto essere curato
senza che fosse scoperto che ero Ebreo…
Intanto i Tedeschi, diventati dopo l‘ 8 settembre 1943 nemici degli italiani, avevano occupato l‘ Italia ed
assieme ai fascisti davano la caccia ad Ebrei e partigiani.
Una notte, durante un rastrellamento, mio padre fu catturato dai fascisti delle Brigate Nere e venne portato
insieme al conte Badini in una caserma a Noventa di Piave. Qui mio papà rimase per alcuni giorni, ma poi,
grazie al comandante dei fascisti che aveva capito chi era e che non era poi così ―cattivo‖, fece ritorno; non fu
così invece per il conte Gustavo che fu picchiato e torturato fino alla morte.
Intanto in Italia si erano costituite delle squadre di volontari partigiani che combattevano contro
tedeschi e fascisti per un unico scopo: LA LBERTA’..
Anch‘ io ho voluto fare la mia parte, ma ero troppo giovane per combattere, così ho svolto il ruolo di staffetta:
portavo cibo e messaggi alle varie bande partigiane che stavano nascoste lungo il Piave da Salgareda a
Monastier e Noventa.
Gli alleati avevano intanto liberato dai Tedeschi molte regioni italiane ed un bel giorno giunsero anche
a Zenson di Piave: quello fu il giorno più bello della mia vita.
Con un berretto da soldato, andai incontro ai soldati neo-zelandesi che mi presero in braccio e mi
regalarono delle tavolette di cioccolata.
Poco dopo la guerra finì….
Mi ero salvato….
Si vede che questo era il mio destino; si vede che dovevo sopravvivere per potere, un giorno, essere
qua con voi a raccontare le sofferenze e le cose brutte di cui sono stato testimone, perché anche voi
sappiate ciò che è avvenuto e perché NON ACCADA MAI PIU’!
Sono seguiti vari problemi; la nostra vita era sempre in pericolo.
Un giorno mio padre si ricordò della sua amicizia con il conte Badini,
conosciuto a S. Donà giocando a biliardo. Il conte gli aveva detto che in caso
di difficoltà poteva contare su di lui. E così avvenne; io e la mia famiglia,
sempre di nascosto, siamo quindi giunti a Zenson di Piave.
A Zenson mi sono trovato benissimo; la famiglia Badini ci trattava con molta
ospitalità; ci procurò anche dei documenti falsi ed io potevo uscire a giocare
con i ragazzi del paese diventando amico di qualcuno che ancora oggi ricordo
con affetto..
Si mostrano su un PC portatile delle immagini scaricate da Internet sulla
deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento. I bambini le commentano.
Titolo 1: DIGNITA’
Attività: Teniamo aperto il libro di lettura sulle pagine in cui sono riportati gli articoli della Costituzione europea e guardiamo le foto. Quali
articoli “colleghiamo” a quanto di orribile ed ingiusto si vede in queste vecchie fotografie?
“ E’ crudele costringere tante persone stare ammucchiate in questi letti come tanti
animali in gabbia”. Penso che negli stanzoni di quei lager ci fosse tanto freddo,
tanta sporcizia e che non potessero neanche riposare da quanto stretti dovevano
stare.”
(Francesco)
Articolo II-64
Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene e trattamenti
inumani e degradanti..
“ Osservando
questa immagine dei i bambini
dietro il filo spinato provo come…. una
gran pena; non pensavo che degli adulti potessero arrivare ad essere così
cattivi da tenere dei bambini come fossero animali chiusi in gabbia”.
(Roberto )
Articolo II-65
Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o servitù.
Infine, in collegamento con gli obiettivi della
programmazione di italiano si presentano,si
analizzano e si commentano tre testi poetici
relativi alle tematiche varie affrontate), che i
bambini, a scelta libera, ben volentieri, imparano
a memoria e si impegnano a recitare con
espressività.
IO NON VORREIIo non vorrei
udire mai
piangere nessuno,
perché ogni dolore
mi fa male al cuore,
che voglio aperto
a consolare ogni fratello triste.
Io vorrei
su tutte le bocche
scorgere il sorriso,
in tutte le pupille la sincerità,
sentire in tutti i cuori
la speranza
ed in ogni mano la fraternità.
Io vorrei
avere ogni uomo amico,
compagno nella gioia e nel dolore
ed amare
con lo stesso cuore
la vita dura
eppure così bella.
G. Colli, Poesia a 2 voci
LA PACE VERRA’
La pace verrà sulla terra
non prima che ogni bambino
possa saziare ogni giorno la sua fame,
affrontare al caldo il freddo dell’ inverno,
studiare la lezione con l’ animo tranquillo.
Quando sarà liberato dalla fame,
dalla paura e dal bisogni
qualunque sia il suo colore,
la sua razza o la ssua fede,
alzerà la testa e sorriderà al cielo
D. Roighit
QUESTIONE DI RAZZA
Che cane buffo?
E dove l‘ hai trovato?
Er vecchio me rispose:
E‘ brutto assai,
ma nun me lascia mai,
s‘ è affezionato.
L‘ unica compagnia
che mi è rimasta
fra tanti amichi
è ‗ sto lupetto nero;
nun è de razza, è vero,
ma m‘ è fedele e basta.
Io non faccio
questioni de colore.
L‘ azioni bone e belle
vengheno su dar core,
sotto qualunque pelle.
Trilussa
(poeta dialettale romanesco
(1871-1950)