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NOTIZIARIO N. 4 – 14 FEBBRAIO 2014 AMBIENTE E SICUREZZA
� INAIL: incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro – bando 2013. pag. 3
ECONOMICO
Bando Horizon 2020 – SME INSTRUMENT: apertura dal 1° marzo 2014. pag. 7
FISCALE
� Attuato l’obbligo del POS e immediatamente prorogato. pag. 10
� L’utilizzo in compensazione dei crediti di imposta. pag. 13
FORMAZIONE
Business Plan: il progetto imprenditoriale per i mercati esteri. pag. 18
� Corso formazione: “Addetto alla squadra antincendio – rischio medio”. pag. 20
� Corso formazione: “Addetto alla squadra antincendio – rischio basso”. pag. 21
� Corso formazione: “Aggiornamento preposti”. pag. 22
� Corso formazione: “Formazione dei lavoratori e neo assunti ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 – ALTO RISCHIO”. pag. 23
� Corso formazione: “Formazione dei lavoratori e neo assunti ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 – BASSO RISCHIO”. pag. 25
� Corso formazione: “Formazione preposti”. pag. 27
� Corso formazione: “La gestione del parco macchine aziendale”. pag. 28
� Corso formazione: “Aggiornamento R.L.S. - Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (aziende fino a 50 dipendenti)”. pag. 29
� Corso formazione: “Aggiornamento R.L.S. - Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (aziende con più di 50 dipendenti)”. pag. 30
� Corso formazione: “R.L.S. – Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza (32 ore)”. pag. 31
� Corso formazione: “Il ruolo del medico competente in azienda: una risorsa da valorizzare”. pag. 33
SINDACALE E PREVIDENZIALE
� Contributi INPS: fissati i nuovi minimali e massimali per il 2014. pag. 34
� Gestione separata INPS: aliquote contributive 2014. pag. 48
� INAIL – autoliquidazione e pagamento degli altri premi: confermato il differimento dei termini al 16 maggio 2014. pag. 50
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 AMBIENTE E SICUREZZA
OGGETTO: INAIL
INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI
INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO - BANDO 2013
Il 23 dicembre scorso l’Inail ha pubblicato sul proprio sito www.inail.it i bandi regionali per
l’erogazione di incentivi alle imprese in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Di seguito
riportiamo sinteticamente le informazioni che riteniamo necessarie per le aziende intenzionate a
presentare la domanda.
Regimi di aiuto e massimali I finanziamenti sono in regime de minimis .
Sono finanziabili:
1) progetti di investimento per l’eliminazione e/o la riduzione dei rischi sul lavoro (all.1);
2) progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (all.2);
3) progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai
requisiti di cui al titolo II del Dlgs 81/2008 e smi nonché di ogni altra norma applicabile (es: marcatura CE)- NOVITA’(all.3)
Come nei bandi 2011-2012, non sono invece finanziabili gli interventi di formazione.
Ogni azienda potrà presentare un unico progetto a livello nazionale e solo per una delle
suddette tipologie (investimenti, modelli organizzativi). Sono previsti contributi in conto
capitale fino ad un massimo del 65% delle spese ammissibili con un contributo minimo
erogabile di 5.000 euro ed un tetto massimo di 130.000 euro. Per le imprese fino a 50
dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità
sociale non è fissato limite minimo di contributo. L’importo complessivamente stanziato per le
imprese della Regione Emilia - Romagna ammonta a 20.891.158 euro, di cui 770.023
espressamente previsti per i progetti di sostituzione/adeguamento attrezzature.
Interventi finanziabili e spese ammissibili. Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del
progetto, nonché, le spese accessorie, strumentali e tecniche funzionali alla realizzazione dello
stesso ed indispensabili per la sua completezza. Le spese documentate devono essere
direttamente sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano
dell’intervento. Sono ammissibili le spese tecniche fino ad un massimo del 15%. Le spese
devono essere riferite esclusivamente a progetti avviati successivamente al 8 aprile 2014 e
non a progetti in corso di realizzazione, ancorché non completati.
Le spese non ammesse a contributo sono:
- dispositivi di protezione individuale o qualsiasi attrezzatura destinata al lavoratore per
proteggerlo contro i rischi durante il lavoro, nonché ogni altro complemento o
accessorio a tale scopo;
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 AMBIENTE E SICUREZZA
- automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili;
- impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di
lavoro o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia
dell’ambiente;
- hardware, software e sistemi di protezione informatica;
- mobili e arredi.
Non sono inoltre ammessi a contributo:
consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
costi del personale interno: dipendenti, titolari di impresa, legali rappresentanti, soci;
adempimenti inerenti la valutazione dei rischi;
- interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività
lavorativa al momento della presentazione della domanda;
- progetti già realizzati o in corso di realizzazione alla data del 8 aprile 2014; - manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi
d’opera;
- adozione e/o certificazione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
(SGSL) relative ad imprese senza dipendenti;
- acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
- mero smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui
l'intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di
salute dei lavoratori dell'azienda nel quale è compresa la rimozione dell'amianto, ad
esempio presente in coperture, per coibentazione, ecc.);
- acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l'erogazione di un servizio o
per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve possedere per
poter svolgere la propria attività aziendale.
NOVITA’: nel caso in cui l’intervento di sostituzione delle macchine comporti una
vendita o una permuta delle macchine/attrezzature sostituite nell’ambito dle progetto di finanziamento il 65% del contributo a carico dell’Inail verrà decurtato della somma pari
alla differenza tra l’importo realizzato con la vendita (o con la permuta) e quello della quota parte del progetto a carico dell’impresa (pari al 35% dell’importo del progetto).
Nel caso in cui l’importo ricavato dalal vendita o dalla permuta sia inferiore o apri alla
quota parte del progetto a carico dell’impresa (35%) non verrà effettuata alcuna decurtazione.
ATTENZIONE: Per quanto riguarda la tipologia 1 (progetti di investimento), il progetto può
essere articolato in più interventi/acquisti purché essi siano tutti tassativamente funzionali alla
riduzione/eliminazione/prevenzione della medesima causa di infortunio o fattore di rischio
indicata dall’impresa nel modulo di domanda on line.
Nel caso in cui il progetto sia mirato alla riduzione/eliminazione/prevenzione di più cause di
infortunio o fattori di rischio, la valutazione dell’intero progetto sarà riferita alla sola causa di
infortunio, o fattore di rischio, che l’impresa indicherà nel modulo di domanda on line. Pertanto
tutte le altre voci di intervento, con i relativi costi, non riferite alla causa o fattore di rischio
indicato, saranno decurtate dall’importo richiesto.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 AMBIENTE E SICUREZZA
In ogni caso la causa di infortunio o il fattore di rischio per il quale il progetto viene presentato deve essere riscontrabile, a pena di esclusione, nel DVR (Documento di
valutazione dei rischi), che andrà prodotto ad Inail successivamente all’eventuale
ammissione al contributo.
Soggetti che possono presentare la domanda. Possono presentare la domanda le imprese iscritte alla Camera di Commercio che abbiano
un’unità produttiva in Emilia-Romagna (ricordiamo che si può presentare un’unica richiesta a
livello nazionale), in regola con gli obblighi contributivi, che abbiano fatto la verifica rispetto
agli obblighi de minimis e che non siano in difficoltà secondo i criteri definiti negli
orientamenti comunitari sul salvataggio e la ristrutturazione, né soggette a procedure
concorsuali o in stato di liquidazione. Le aziende che hanno ricevuto contributi sui bandi
2010, 2011 e 2012 non possono partecipare al bando 2013. Sul progetto oggetto della
domanda non sono ammessi altri contributi pubblici.
Come presentare la domanda. Le domande devono essere presentate in modalità telematica, secondo le seguenti 3 fasi
successive:
1. accesso alla procedura on line e compilazione della domanda;
2. invio della domanda on line;
3. invio della documentazione a completamento della domanda.
Prerequisito necessario per accedere alla procedura di compilazione della domanda è che
l’impresa sia in possesso di un codice cliente registrato negli archivi INAIL. Le imprese non
soggette ad obbligo assicurativo che ne siano sprovviste potranno iscriversi tramite la specifica
sezione del portale www.inail.it – PUNTO CLIENTE (Ditte non INAIL - ANAGRAFICA).
1. A partire dalla data del 21 gennaio 2014 e inderogabilmente fino alle ore 18,00 del giorno 8 aprile 2014, sul sito www.inail.it – PUNTO CLIENTE le imprese registrate avranno a
disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso la compilazione di
campi obbligati di:
- effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
- verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
- salvare la domanda inserita.
Allo scopo di verificare il raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati
individuati dei parametri associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto
oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la
soglia minima di ammissibilità pari a 120 punti. Dopo le ore 18,00 del 8 aprile 2014 le
domande salvate non saranno più modificabili.
2. A partire dal 10 aprile 2014 le imprese che abbiano raggiunto o superato la soglia minima di
ammissibilità prevista e salvato la propria domanda, potranno effettuare il download del
proprio codice identificativo, indispensabile per l’invio della domanda on-line.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 AMBIENTE E SICUREZZA
La data e l’ora dell’apertura e la data e l’ora della chiusura dello sportello informatico (click day) per l’invio delle domande, saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire
dal 30 aprile 2014 . Le suddette date potranno essere differenziate, per ambiti territoriali, in base al numero di
domande pervenute ed alla loro distribuzione territoriale.
Le regole tecniche per l’inoltro delle domande on line saranno pubblicate sul sito www.inail.it
almeno una settimana prima della data di apertura dello sportello informatico Potranno
partecipare al click day solo le aziende in possesso del codice identificativo. L’orario della registrazione sarà determinato dallo sportello informatico.
3. Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul sito
www.inail.it con evidenza di quella che si sono collocate in posizione utile per l’ammissibilità
al contributo, ovvero fino alla capienza della dotazione finanziaria complessiva. La
pubblicazione degli elenchi costituisce a tutti gli effetti formale comunicazione degli esiti dell’invio telematico una volta trascorsi 7 giorni dalla fine della fase di invio.
Le imprese collocate in posizione utile per il finanziamento negli elenchi cronologici di cui
sopra, a pena di esclusione, dovranno far pervenire, alla Sede INAIL territorialmente
competente entro il termine perentorio di 30 giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di
perfezionamento della comunicazione formale,( ovvero, in termini semplici, decorrenti dall’ottavo giorno dopo il click day) i seguenti documenti:
- la copia della domanda telematica generata dal sistema debitamente sottoscritta dal titolare o
dal legale rappresentante dell’impresa (firma digitale o autografa)
- tutti gli altri documenti, previsti per la specifica tipologia di progetto indicati negli allegati al
bando (documento di valutazione dei rischi, perizia giurata…).
I finanziamenti verranno erogati da Inail a conclusione del progetto (non oltre i 12 mesi dalla data di accettazione) e dopo la verifica sulla documentazione di rendicontazione. E’
possibile, ma solo per contributi superiori a 30.000 euro, richiedere un anticipo fino al 50% sul
contributo dietro versamento di fidejussione bancaria e assicurativa irrevocabile, incondizionata
ed escutibile a prima richiesta.
Ricordiamo in conclusione che i progetti realizzati o ideati insieme alle parti sociali
(sindacati, associazioni di categoria) o ANMIL hanno diritto ad un incremento sul punteggio.
Entro fine febbraio, l’Associazione organizzerà con la collaborazione di Inail un incontro
finalizzato all’informazione sui bandi e alla preparazione delle domande di richiesta contributo.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti, nonché per eventuali richieste di assistenza tecnica o
patrocinio ai progetti di investimento è possibile contattare l’Area Tecnica dell’Associazione:-
Dott.ssa Micaela Utili- tel. 0544-2780214; fax. 0544-270210 e-mail: utili@confimiravenna.it
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 ECONOMICO
OGGETTO: BANDO HORIZON 2020 - SME INSTRUMENT
APERTURA DAL 1° MARZO 2014
OBIETTIVO
Il 21 novembre 2013, il Parlamento Europeo ha approvato il
pacchetto ‘‘Orizzonte 2020’’, che istituisce il nuovo
programma comunitario per la ricerca e l’innovazione. Il
programma è valido per il periodo 1º gennaio 2014 - 31
dicembre 2020 e costituirà, quindi, per sette anni, la base per il
finanziamento e l’incremento della ricerca nell’Unione
Europea. Supporterà l’innovazione delle aziende europee in
tutte le sue forme: sviluppo e applicazione di tecnologie, nuovi
business e modelli di organizzazione per raggiungere nuovi
mercati e crescere rapidamente.
DESTINATARI E
REQUISITI
Finanzia singole PMI (consigliabile la collaborazione) o
gruppi di PMI che hanno idee fortemente innovative da
portare sul mercato e fornisce un supporto completo,
dall'ideazione al business plan fino al lancio sul mercato.
Si compone di 3 fasi:
FASE 1 - Proof of concept
Sviluppo di uno studio di fattibilità per verificare la fattibilità
tecnologica, pratica ed economica di una idea con un contenuto
innovativo elevato per il settore industriale di competenza (
nuovi prodotti, processi, design, servizi e tecnologie o nuove
applicazioni di tecnologie esistenti). Le attività possono
comprendere risk assessment, studi di mercato, coinvolgimento
di utilizzatori, gestione della proprietà intellettuale, sviluppo di
strategie innovative, ricerca di partner, fattibilità del concept,
caratterizzate da un impatto europeo. La proposta dovrà
contenere un business plan iniziale, mentre l’output dovrà
essere un business plan elaborato sull’idea.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 3 DEL 31/01/2014 ECONOMICO
FASE 2 – Development and Demonstration
Supporto a proposte di innovazione nei settori specifici
individuati. Le attività dovranno essere focalizzate su azioni
dimostrative, test, prototipazione. Azioni pilota, scaling up,
miniaturizzazione, design, market replication, allo scopo di
rendere una idea innovativa pronta per il mercato, ma può
includere anche alcune attività di ricerca. Per l’innovazione
tecnologica è previsto un sistema di valutazione (TRL).
Le proposte dovranno basarsi sul business plan elaborato nella
fase 1 o in altro modo. Attenzione particolare dovrà essere
riservata alla protezione IP e alla proprietà dei risultati. Gli
applicant devono presentare misure convincenti volte ad
assicurare la possibilità di sfruttamento commerciale.
FASE 3 – Go to market
Le PMI possono beneficiare di misure e servizi indiretti di
supporto, così come di accesso ad agevolazioni finanziarie
supportate dallo strumento “Accesso alla finanza di rischio”. Ai
beneficiari sarà offerto un servizio di coaching e mentoring
durante le FASI 1 e 2.
SETTORI DI INTERVENTO:
- AGROALIMENTARE
- ENERGIA
- ECO-INNOVATION
- NANOTECNOLOGIE MATERIALI
- ICT
- TRASPORTI
- BLUE GROWTH
- SCIENZE DELLA VITA
- BIOTECNOLOGIE
- SICUREZZA
- SPAZIO
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 3 DEL 31/01/2014 ECONOMICO
SPESE
AMMISSIBILI E
CONTRIBUTI
I contributi sono così quantificati:
FASE 1 : contributo lump sum 50.000,00 €
FASE 2 : contributo da 0,5 a 2,5 M € ( 70%)
FASE 3 : no contributo.
Si tratta di un programma fortemente competitivo: solo le
migliori idee a livello UE passeranno la FASE 1.
PRESENTAZIONE
DELLA
DOMANDA
Lo strumento si aprirà il 1 marzo 2014, con diverse deadline
intermedie:
FASE 1 10/06/2014 24/09/2014 17/12/2014
FASE 2 09/10/2014 17/12/2014
INFO SVILUPPO PMI SRL Dott.ssa Monica Morelli
Tel. 0544/280280 – e mail: mmorelli@sviluppopmi.com
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE ________________________________________________________________________________________________________________
OGGETTO: ATTUATO L’OBBLIGO DEL POS E IMMEDIATAMENTE PROROGATO
Riferimenti: Art. 15, commi 4 e 5, D.L. n. 179/2012, Decreto Ministero Sviluppo
Economico del 24/01/2014 e successivo comunicato stampa del 27/01/2014
E’ stata data attuazione alle disposizioni relative all’obbligo di attivazione del POS per i
pagamenti di beni, servizi e prestazioni professionali, con la fissazione di soglie di
pagamento e di fatturato al di sopra delle quali è introdotto l’obbligo di permettere l’uso
del POS per i pagamenti.
Nell’iter di conversione del Decreto c.d. “Milleproroghe” è stato approvato un
emendamento che “sospenderebbe” il tutto.
L’art. 15 del Decreto Legge n. 179/2012, c.d. “Decreto Crescita 2.0”, dispone l’obbligo per i
soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche
professionali, di accettare anche pagamenti attraverso carte di debito (POS).
L’operatività della nuova disposizione era stata rinviata all’emanazione di uno o più Decreti
attuativi, per stabilire “gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione
ai soggetti interessati”, nonché l’eventuale “estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di
pagamento elettronici anche con tecnologie mobili”.
Recentemente il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero
dell’Economia e Finanze, ha emanato il Decreto 24/01/2014, pubblicato sulla G.U. 27/01/2014,
n. 21, contenente le disposizioni attuative dell’obbligo in esame, come di seguito illustrato.
L’obbligo attualmente previsto dalla Legge e dal Decreto Ministeriale riguarda esclusivamente
le “carte di debito” ma ciò non esclude che il soggetto possa “accettare” anche altre tipologie
di pagamenti elettronici (ad esempio, carte di credito).
AMBITO DI APPLICAZIONE DEL NUOVO OBBLIGO
SOGGETTI OBBLIGATI Sono interessati dall’obbligo in esame tutti i soggetti che effettuano l'attività di vendita di
prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, ovvero commercianti, prestatori di
servizi (pubblici esercizi, carrozzieri, barbieri, saloni di bellezza, società di servizi, ecc.) e studi
professionali (geometri, ingegneri, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti,
ecc.).
LIMITAZIONE ALL’UTILIZZO DEL POS Il Decreto attuativo ha limitato l’applicazione dell’obbligo ai pagamenti superiori a € 30.
PRIMA APPLICAZIONE DELL’OBBLIGO Fino al 30 giugno 2014, l’obbligo interessa soltanto i soggetti con un fatturato 2013 superiore a € 200.000.
Il riferimento al “fatturato” non appare di facile individuazione, ed è probabile un intervento
ministeriale per chiarire se va fatto riferimento al volume d’affari IVA oppure ai
ricavi/compensi conseguiti dall’impresa o dal professionista.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE ________________________________________________________________________________________________________________
RINVIO A SUCCESSIVO DECRETO Il Decreto non fornisce indicazioni sulla disciplina applicabile a regime, limitandosi a rinviare
ad un (eventuale) “successivo decreto” con il quale possono essere individuate nuove soglie e
nuovi limiti minimi di fatturato, nonché:
1) la fissazione di nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato;
2) l’estensione dell’obbligo all’utilizzo di ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche
con “tecnologie mobili”.
ENTRATA IN VIGORE L’entrata in vigore della nuova disciplina è prevista “decorsi 60 giorni dalla data di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale”, ovvero dal 28/03/2014.
ORGANIZZARE L’IMPRESA O LO STUDIO AL NUOVO OBBLIGO I soggetti con un fatturato 2013 superiore a € 200.000 dovranno accettare, se richiesto dal
cliente, il pagamento dei compensi tramite POS.
Il primo obbligo o adempimento dell’impresa o del professionista, non è tanto quello di
utilizzare tale strumento per i pagamenti, quanto quello di avere la possibilità di accettarlo,
attivando il terminale POS, collegato alla propria banca.
LA NUOVA DISPOSIZIONE IN SINTESI
Limite minimo del
pagamento
E’ stabilito l’'obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di
debito per importi superiori a trenta euro da eseguire a favore di
imprese e professionisti.
Soggetti tenuti da
subito alla nuova
normativa
In sede di prima applicazione, l'obbligo di accettare il
pagamento con l’utilizzo del POS si applica nei confronti delle
imprese e dei professionisti il cui fatturato del 2013 è stato
superiore a € 200.000.
Decorrenza
dell’obbligo
La decorrenza dell’obbligo è stata fissata al giorno 28/03/2014,
60 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del
Decreto del 24/01/2014.
Estensione
dell’obbligo alla
nuova normativa
Salvo modifiche, dal 30/06/2014 tutte le imprese ed i professionisti saranno tenuti ad accettare i pagamenti con
l’utilizzo del POS.
Estensione
dell’obbligo previsti
in un futuro decreto
Con un futuro decreto possono essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato e possono essere fissate nuove
soglie e l’estensione dell’obbligo a ulteriori strumenti di
pagamento elettronici, anche con “tecnologie mobili”.
L’IMMEDIATO DIFFERIMENTO DELL’OBBLIGO
Prima ancora della sua entrata in vigore, per il nuovo obbligo è stato previsto un rinvio.
Nell’ambito dell’iter di conversione del D.L. n. 150/2013, Decreto c.d. “Milleproroghe”, sono
stati approvati emendamenti che differiscono la decorrenza dell’obbligo in esame.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE ________________________________________________________________________________________________________________
La probabile nuova data di decorrenza dell’obbligo sarà il 30/06/2014 per tutti i contribuenti,
ma si dovrà attendere la conversione in legge del citato Decreto per poter individuare la “sorte”
dell’obbligo di attivazione del POS, che potrebbe anche essere ulteriormente rinviato.
La conversione in Legge del D.L. 150/2013 è attesa entro la fine di febbraio, in tempo utile per
evitare l’avvio delle disposizioni stabilite dal Decreto Ministeriale in materia di POS.
Durante questa annunciata “pausa di riflessione” è auspicabile che il Legislatore riveda
l’attivazione dell’obbligo che, anziché rappresentare un’opportunità per il cliente, si traduce in
un aggravio di costi per i soggetti interessati.
A cura Studio Consulenti Associati – Ravenna
www.consulentiassociati.ra.it
La presente circolare contiene informazioni di carattere generale sugli argomenti trattati, che non sono da considerare
esaustive o sufficienti al fine di adottare decisioni, né possono altresì essere sostitutive della consulenza professionale.
Lo Studio Consulenti Associati non può essere ritenuto responsabile per eventuali danni derivanti da decisioni adottate o
non adottate utilizzando le informazioni contenute nella presente circolare.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE
OGGETTO: L’UTILIZZO IN COMPENSAZIONE DEI CREDITI DI IMPOSTA Riferimenti: Art. 1, comma 574 della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità 2014)
L’art. 1, comma 574, della Legge di stabilità 2014 ha introdotto un limite sulla compensazione
dei crediti fiscali IRPEF, IRES (e addizionali) IRAP, ritenute alla fonte ed imposte sostitutive,
prevedendo, in analogia a quanto già previsto in ambito Iva, l’obbligo dell’apposizione del
visto di conformità alla relativa dichiarazione nel caso il contribuente voglia procedere alla
compensazione di crediti, per importi superiori a 15mila euro.
LE NUOVE MODALITA’ DI UTILIZZO IN COMPENSAZIONE DEI CREDITI
FISCALI
La Legge di Stabilità per il 2014 ha previsto che, come per l’IVA, i contribuenti che utilizzano crediti relativi alle imposte sui redditi (IRPEF ed IRES), alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito e all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) in compensazione “orizzontale” (a pagamento di contributi, premi o altre imposte) nel modello F24, per importi superiori a € 15.000 annui, hanno
l’obbligo di richiedere l’apposizione del visto di conformità, relativamente alle singole
dichiarazioni dalle quali emerge il credito. A decorrere dal 2014, il limite massimo della compensazione orizzontale è stato aumentato da € 516.546,90 a € 700.000,00.
Nessuna limitazione è stata introdotta per la compensazione “verticale” dei crediti fiscali. Si tratta dell’utilizzo di un credito fiscale a compensazione totale o parziale della medesima imposta (es. utilizzo del credito IVA a compensazione di un debito IVA, un credito IRPEF a pagamento di un debito IRPEF ecc.)
LA COMPENSAZIONE VERTICALE E LA COMPENSAZIONE ORIZZONTALE
La compensazione dei crediti fiscali può essere: � Verticale (detta anche interna), se si compensano imposte della stessa natura o nei
confronti dello stesso Ente impositore, nell’ambito delle relative dichiarazioni, liquidazioni periodiche. E’ il caso ad esempio del contribuente che: - compensa il credito Irpef 2013 con la prima rata di acconto Irpef 2014, - compensa il credito IVA 2013 con l’IVA a debito del mese di gennaio 2014.
� Orizzontale (detta anche esterna o in F24), se si compensano imposte con contributi o imposte di natura diversa. E’ il caso ad esempio del contribuente che compensa il debito IVA 2013 con Irpef a credito.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE
L’UTILIZZO IN COMPENSAZIONE ORIZZONTALE IN PRESENZA
DI CARTELLE ERARIALI
Dal 2011, secondo quanto disposto dall’art. 31 del D.L. n. 78/2010, l’utilizzo in compensazione orizzontale dei crediti erariali è stato vietato in presenza di debiti, di ammontare superiore a 1.500 euro, iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, per i quali è scaduto il termine di pagamento. I debiti (ed i crediti) per imposte erariali sono quelli relativi alle imposte dirette e loro addizionali, comprese le relative ritenute, all’IRAP, all’IVA ed alle altre imposte indirette, ed il limite di 1.500 euro deve tenere conto di tutti gli importi accessori, quali sanzioni, interessi, aggi, interessi di mora, spese di notifica e tutti quelli collegati al ruolo. Nel computo del limite di 1.500 euro rilevano i debiti scaduti, cioè quelli iscritti a ruolo per i quali è decorso il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella, ed a prescindere dal fatto che il debito sia stato iscritto in ruoli ordinari o straordinari e se a titolo definitivo o provvisorio. La preclusione non opera in presenza di ruoli per i quali sia stata concessa una sospensione e neppure in presenza di debiti per i quali sia stata concessa la rateazione, salve le conseguenze del decadimento dal beneficio della dilazione previste in caso di mancato pagamento delle rate alle scadenza previste. In caso non si osservi tale obbligo, è prevista una sanzione amministrativa pari al 50% dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, fino a concorrenza dell’ammontare indebitamente compensato. Infine, in caso di contestazione avverso l’iscrizione a ruolo è previsto il solo differimento delle sanzioni, fino al momento della definizione della controversia instauratasi.
L’UTILIZZO IN COMPENSAZIONE (ORIZZONTALE) DEL CREDITO IVA
Dal 2010 la compensazione orizzontale del credito IVA incontra una serie di limitazioni collegate all’importo utilizzabile, di cui si propone una sintesi delle regole previste.
UTILIZZO IN COMPENSAZIONE (ORIZZONTALE) DEL CREDITO IVA
FINO A
€ 5.000 Non è prevista alcuna limitazione alla compensazione.
FINO A
€ 15.000
• la compensazione, nel mod. F24, per l’importo eccedente € 5.000, può essere effettuata dal giorno 16 del mese successivo a quello di
presentazione della dichiarazione annuale IVA; • i pagamenti con il mod. F24 devono essere eseguiti utilizzando i servizi
telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline). In tal caso il mod. F24 va inviato all’Agenzia almeno 10
giorni dopo la presentazione della dichiarazione.
SUPERIORE
A € 15.000
La dichiarazione IVA deve essere dotata del visto di conformità, rilasciato da parte di un soggetto abilitato ed il credito è utilizzabile dal giorno 16 del
mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale IVA
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE
I contribuenti che intendono utilizzare in compensazione il credito IVA possono presentare la dichiarazione a decorrere dall’1 febbraio di ciascun anno. Dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione del mod. IVA 2014, il contribuente può utilizzare in compensazione il credito IVA 2013 per importi superiori a € 5.000. La presentazione del mod. IVA 2014 in forma autonoma entro febbraio, consente al contribuente di beneficiare dell’esonero dall’invio della Comunicazione dati IVA relativa al 2013. Resta possibile, in ogni caso, la presentazione della dichiarazione IVA all’interno del modello UNICO (c.d. dichiarazione unificata) ferma restando la possibilità di compensare il credito
IVA limitatamente a € 5.000 (fino ad avvenuta presentazione della dichiarazione).
L’UTILIZZO IN COMPENSAZIONE (ORIZZONTALE) DEL CREDITO IRPEF, IRES, IRAP, RITENUTE ALLA FONTE, IMPOSTE SOSTITUTIVE, DAL 2014
La Legge di stabilità 2014, ha previsto l’apposizione del visto di conformità alla relativa dichiarazione da cui scaturisce il credito, anche per l’utilizzo in compensazione nel modello F24 dei crediti IRPEF, IRES (e relative addizionali), IRAP, imposte sostitutive e ritenute alla fonte, per importi superiori a € 15.000 annui. La disposizione ha lo scopo di contrastare l’indebito utilizzo in compensazione dei crediti nel modello F24, e segue regole parzialmente diverse da quelle relative al credito IVA. Crediti oggetto di monitoraggio I crediti da monitorare sono quelli che scaturiscono dalle dichiarazioni fiscali, e in particolare si tratta del credito: • IRPEF e IRES derivante dalle dichiarazioni dei redditi; • per addizionale regionale e comunale derivante dal modello UNICO Persone Fisiche e
maggiorazione IRES derivante dal modello UNICO Società di Capitali; • per imposte sostitutive; • IRAP derivante dalla relativa dichiarazione; • per ritenute alla fonte risultante dal mod. 770. Analogamente al credito IVA, l’obbligo del visto di conformità non dipende dall’entità del credito maturato in dichiarazione, ma dall’ammontare del relativo utilizzo in
compensazione. Il limite di € 15.000, superato il quale scatta l’obbligo del visto di conformità, è riferibile a ciascuna imposta e non alla somma dei crediti risultanti dalla medesima dichiarazione. Il credito residuo del 2012 L’Agenzia delle Entrate ha recentemente comunicato che le nuove norme trovano applicazione a partire dai crediti formatisi nel 2013. I crediti del 2012, ancora disponibili, possono essere liberamente utilizzati fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione, momento dal quale il credito residuo diventa “credito 2013” unitamente con quanto maturato in tale anno.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE
Presentazione della dichiarazione L’utilizzo dei crediti in compensazione non richiede la preventiva presentazione della dichiarazione perché le scadenze di invio all’Agenzia delle Entrate non sono compatibili con le esigenze di compensazione dei contribuenti. In ogni caso, qualora il credito utilizzato, o che
si vuole utilizzare, risulta di importo superiore a € 15.000 è obbligatorio il visto di
conformità da apporre alla dichiarazione da cui si origina il credito. È pertanto possibile delineare il seguente comportamento: 1. il contribuente effettua la compensazione nel modello F24 dei crediti disponibili secondo
le ordinarie regole fino al limite di € 15.000; 2. qualora nel corso del 2014 il credito utilizzato in compensazione superasse l’importo di €
15.000, la dichiarazione dalla quale scaturisce il credito, da presentare nei consueti termini, dovrà essere munita del visto di conformità, apposto da parte di un soggetto abilitato.
Per la compensazione orizzontale dei crediti fiscali diversi dall’IVA si propone una sintesi delle regole previste.
UTILIZZO IN COMPENSAZIONE (ORIZZONTALE) DEI CREDITI FISCALI DIVERSI DALL’IVA
FINO A
€ 15.000 Non è prevista alcuna limitazione alla compensazione.
SUPERIORE A
€ 15.000
La compensazione, nel mod. F24, per l’importo eccedente € 15.000, può essere effettuata liberamente, ma la relativa dichiarazione deve essere dotata del visto di conformità, rilasciato da parte di un soggetto abilitato.
CONSEGUENZA DELL’UTILIZZO DI CREDITI FISCALI IN
COMPENSAZIONE IN ASSENZA DEL VISTO DI CONFORMITA’
Nel caso di utilizzo in compensazione di crediti fiscali esistenti, ma non spettanti (in quanto manca il visto di conformità), l’Agenzia delle Entrate si è espressa con la circolare 1 del 2010, in materia di visto di conformità in ambito IVA, stabilendo l’applicazione della sanzione nella misura del 30% dell’importo dei crediti indebitamente utilizzati. Qualora i crediti utilizzati in compensazione fossero inesistenti, si applica la sanzione dal 100% al 200% dei crediti stessi.
I SOGGETTI ABILITATI A RILASCIARE IL VISTO DI CONFORMITA’
Sono abilitati al rilascio del visto di conformità: - gli iscritti negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e in quelli dei
consulenti del lavoro, ai sensi del comma 3 dell'articolo citato; - i responsabili dell’assistenza fiscale (c.d. RAF) dei CAF-imprese, ai sensi del comma 1,
lettera a), dell’articolo 35 D.Lgs. n. 241 del 1997; - gli iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza, o in economia e commercio, o equipollenti, o diploma di ragioneria, anch’essi ai sensi del comma 3 dell’articolo citato;
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 FISCALE
- gli incaricati al controllo contabile di cui all’art.2409-bis del Codice Civile, previsto per le società di capitali. Qualora il controllo contabile sia demandato al collegio sindacale, ai fini dell’apposizione del visto di conformità, le dichiarazioni fiscali devono essere sottoscritte da tutti i membri dell’organo di controllo.
Problematiche ancora aperte sul rilascio del visto di conformità Nessuna indicazione è stata fornita, fino ad ora, per quanto riguarda i controlli da eseguire al fine del rilascio del visto di conformità.
A cura Studio Consulenti Associati – Ravenna
www.consulentiassociati.ra.it La presente circolare contiene informazioni di carattere generale sugli argomenti trattati, che non sono da considerare esaustive o sufficienti al fine di adottare decisioni, né possono altresì essere sostitutive della consulenza professionale. Lo Studio Consulenti Associati non può essere ritenuto responsabile per eventuali danni derivanti da decisioni adottate o non adottate utilizzando le informazioni contenute nella presente circolare.
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BUSINESS PLAN: IL PROGETTO IMPRENDITORIALE PER
I MERCATI ESTERI
Operazione Rif. P.A. 2012-802/RA PG 1 e PG 2 - CUPJ75C13000550004 approvato con DGP n. 67 del 15/03/2013 dalla
Provincia di Ravenna e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna.
OBIETTIVI
Il Business Plan rappresenta sia un processo che un documento di gestione fondamentale per tutte le
imprese, ed ancora di più per le imprese che vogliono investire in un progetto internazionale.
Il Business Plan viene costruito tenendo in considerazione gli obiettivi che si vogliono raggiungere e nella
fattispecie consente di valutare l’idea imprenditoriale volta a creare un nuovo approccio al mercato, sia
dal punto di vista strategico che esecutivo, con impatti innovativi sulla forza competitiva delle imprese.
Tramite il corso il partecipante potrà avere una piena visione di questo strumento di pianificazione,
attraverso una illustrazione guidata alla sua redazione, ai suoi contenuti e alle molteplici finalità che può
avere in azienda.
CONTENUTI
• Progettare e strutturare un Business Plan: dall’idea alla sua realizzazione • La stesura del Business Plan: 5 semplici regole
- Semplicità
- Specificità
- Realismo
- Completezza/chiarezza
- sintesi • Struttura del Business Plan
- soggetti promotori e impresa
- il progetto
- i mercati di riferimento e competitor
- analisi dei mercati internazionali e loro peculiarità
- il piano di marketing
- le strategie commerciali vincenti
- le risorse del progetto (persone, sedi, attrezzature) • le risorse finanziarie (costi, copertura finanziaria, proiezioni economico – finanziarie, piani
• Pari opportunità, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, legalità del lavoro
PG 2 AZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO ALLO SVILUPPO SUI MERCATI ESTERI In seguito al corso, per i partecipanti del Progetto 1, sono previste 8 ore di consulenza da svolgere in azienda, con l’obiettivo di implementare o migliorare un progetto di sviluppo sui mercati esteri (periodo di svolgimento aprile-maggio).
DOCENTI
Dott. Alessandro Barulli
DURATA
18 ore di aula e 4 or di project work.
DESTINATARI
Imprenditori, Decisori aziendali, Responsabili di area, figure chiave dell’area amministrazione, finanza e controllo di gestione di aziende della provincia di Ravenna
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CALENDARIO
06 marzo 2014 (orario 09.00 – 13:00 / 14:00 – 18:00) 18 marzo 2014 (orario 9.00 .13.00 / 14.00 – 17.00) 28 marzo 2014 (orario 9.00 – 12.00)
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Il progetto è in regime di De Minimis, pertanto è finanziato all’80% e prevede la copertura da parte delle aziende per il restante 20% in forma di mancato reddito. SEDE DI SVOLGIMENTO
SVILUPPO PMI SRL –Via Maestri Del Lavoro 42/f .- 48124 Ravenna (Fornace Zarattini)
INFO
Per informazioni dettagliate contattare Tiziana Coppi Pieri tcoppipieri@sviluppopmi.com Tel. 0544/280280 - Fax 0544/270210
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
OGGETTO: CONTRIBUTI INPS
FISSATI I NUOVI MINIMALI E MASSIMALI PER IL 2014
Con l’acclusa circolare l’INPS ha (come di consueto) aggiornato, per l’anno 2014, i valori
relativi ai minimali, ai massimali e alle retribuzioni convenzionali in genere utili al calcolo di
tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza.
***
INPS - Circolare 6 febbraio 2014, n. 20
OGGETTO: Determinazione per l’anno 2014 del limite minimo di retribuzione giornaliera ed
aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in
materia di previdenza ed assistenza sociale.
SOMMARIO:
Premessa
Parte I – Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile Uniemens
1. Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori
2. Minimale di retribuzione per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea
(Fondo volo)
3. Retribuzioni convenzionali in genere
4. Rapporti di lavoro a tempo parziale
5. Art. 3-ter della legge 14/11/1992, n. 438. Quota di retribuzione soggetta nell’anno 2014
all’aliquota aggiuntiva di un punto percentuale
6. Aggiornamento del massimale annuo della base contributiva e pensionabile
7. Limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi.
8. Importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente
9. Massimale giornaliero per i contributi di malattia e maternità dei lavoratori dello spettacolo con
contratto a tempo determinato.
10. Rivalutazione dell’importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità
obbligatoria
11. Regolarizzazione relativa al mese di gennaio 2014
12. Aliquote contributive anno 2014. Aggiornamento delle tabelle
Parte II – Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia mensile analitica Uniemens –
Lista PosPA (Gestione ex Inpdap) 13. Minimale di retribuzione giornaliera.
14. Rapporti di lavoro a tempo parziale.
15. Minimale contributivo previsto ai sensi dell’art.1 del decreto legge 9 ottobre 1989, n. 338,
convertito in legge 7 dicembre 1989, n. 389 e dal comma 8 dell’art.6 del decreto legislativo 2
settembre 1997, n. 314
16. Aliquota contributiva aggiuntiva dell’1% a carico dell’iscritto prevista dall’art. 3 ter, comma 1,
della legge 14 novembre 1992, n. 438 di conversione del decreto legge 19 settembre 1992, n. 384
e dell’art. 1, comma 241, della legge 23 dicembre 1996, n. 662
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
17. Massimale annuo della base contributiva e pensionabile previsto dall’art. 2, comma 18, della
legge 8 agosto 1995, n. 335 per i nuovi iscritti dal 1° gennaio1996 a forme pensionistiche
obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo
18. Massimale contributivo previsto dall’art. 3, comma 7, del decreto legislativo 24 aprile 1997, n.
181, da valere per i direttori generali, amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie locali e
delle aziende ospedaliere di cui all’art. 3 bis, comma 11, del decreto legislativo 19 giugno 1999,
n. 229
19. Retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui all’art.42, comma 5, del
decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151
20. Aliquote contributive anno 2014
Parte III – Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile
Uniemens – Lista PosSportSpet (Gestione ex Enpals) 21. Lavoratori dello spettacolo
22. Sportivi professionisti
23. Assunzioni agevolate
24. Aliquote contributive
Premessa Come noto, per la generalità dei lavoratori la contribuzione previdenziale e assistenziale non può essere
calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti dalla legge.
In particolare la retribuzione da assumere ai fini contributivi deve essere determinata nel rispetto delle
disposizioni vigenti in materia di retribuzione minima imponibile (minimo contrattuale) e di minimale
di retribuzione giornaliera stabilito dalla legge.
La retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale
non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi,
stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale, ovvero da
accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione d’importo superiore a quello
previsto dal contratto collettivo (art. 1, comma 1, del D.L. 09/10/1989, n. 338, convertito in legge
07/12/1989, n. 389).
Come più volte precisato, anche i datori di lavoro non aderenti neppure di fatto alla disciplina collettiva
posta in essere dalle citate organizzazioni sindacali, in forza della predetta norma, sono obbligati, agli
effetti del versamento delle contribuzioni previdenziali ed assistenziali, al rispetto dei trattamenti
retributivi stabiliti dalla citata disciplina collettiva.
Per trattamenti retributivi si devono intendere quelli scaturenti dai vari istituti contrattuali incidenti
sulla misura della retribuzione.
Inoltre, con norma interpretativa (art. 2, co. 25, della legge 28/12/1995, n. 549) è stato disposto che:
"l’art. 1 del D.L. 09/10/1989, n. 338, convertito, con modificazioni, dalla legge 07/12/1989, n. 389, si
interpreta nel senso che, in caso di pluralità di contratti collettivi intervenuti per la medesima
categoria, la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi previdenziali e
assistenziali è quella stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei
lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative nella categoria."
Il predetto minimo contrattuale non sopprime i preesistenti minimali di retribuzione giornaliera.
Pertanto il reddito da lavoro dipendente da assoggettare a contribuzione, con l’osservanza delle
disposizioni in materia di retribuzione minima imponibile, deve essere adeguato, se inferiore, ai
minimali di retribuzione giornaliera.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
Parte I
Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile Uniemens
1. Minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori Il legislatore ha previsto per diversi settori i valori minimi di retribuzione giornaliera ai fini
contributivi; tali valori devono essere rivalutati annualmente in relazione all’aumento dell’indice medio
del costo della vita (2).
Poiché è stato accertato dall’Istat che, nell’anno 2013, la variazione percentuale ai fini della
perequazione automatica delle pensioni è stata pari all’1,1% (3), si riportano nelle tabelle A e B (v.
allegato 1) i limiti di retribuzione giornaliera rivalutati, a valere dal periodo di paga in corso al
01/01/2014.
Si ricorda che tali limiti devono essere ragguagliati, qualora dovessero essere d’importo inferiore, a €
47,58 (9,5% dell’importo del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni
lavoratori dipendenti in vigore al 01/01/2014, pari a € 500,88 mensili) (4).
anno 2014 Euro
Trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fpld 500,88
Minimale di retribuzione giornaliera (9,5%) 47,58
Si rammenta che non sussiste l’obbligo di osservare il minimale di retribuzione ai fini contributivi in
caso di erogazione da parte del datore di lavoro di trattamenti integrativi di prestazioni mutualistiche
d’importo inferiore al predetto limite minimo.
Si richiamano le istruzioni impartite al riguardo con le circolari in nota (5).
1.1. Lavoratori di società ed organismi cooperativi di cui al DPR 30/04/1970, n. 602.
Come è noto, a decorrere dal 1° gennaio 2007 (6) la retribuzione imponibile, ai fini del versamento dei
contributi previdenziali ed assistenziali, per i lavoratori in oggetto deve essere determinata secondo le
norme previste per la generalità dei lavoratori.
1.2. Cooperative sociali.
Come noto, ai sensi di quanto previsto dall’art. 1, comma 787, della L. n. 296/2006, si è concluso al
31/12/2009 il percorso triennale (2007-2009) di graduale aumento della retribuzione giornaliera
imponibile ai fini contributivi per i lavoratori soci delle cooperative sociali e di altre cooperative per le
quali sono stati adottati i decreti ministeriali ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. n. 797/55 (T.U. sugli
assegni familiari).
Pertanto, a partire dal 01/01/2010 (7) anche per i lavoratori soci delle predette cooperative trovano
applicazione, per la determinazione della retribuzione imponibile ai fini contributivi, le norme previste
per la generalità dei lavoratori.
In ordine all’individuazione degli elementi retributivi che incidono nella determinazione della
retribuzione imponibile si precisa che, oltre a quelli costituiti da paga base, indennità di contingenza e
elemento distinto della retribuzione (Edr), devono essere considerati tutti gli elementi retributivi
previsti dalla contrattazione collettiva e individuale dovendosi ormai intendere superato il sistema di
calcolo convenzionale previsto dall’art. 1, comma 787, della L. n. 296/2006.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
A decorrere dal 1° gennaio 2010, con la completa equiparazione delle modalità di determinazione
dell’imponibile contributivo dei predetti lavoratori a quelli di impresa, è cessata l’operatività del
criterio convenzionale di determinazione dei periodi di occupazione.
Conseguentemente, come per la generalità dei lavoratori anche per i lavoratori soci delle cooperative in
esame, la retribuzione imponibile ai fini contributivi deve essere rapportata al numero di giornate di
effettiva occupazione.
2. Minimale di retribuzione per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea
(Fondo volo). In virtù di quanto disposto dall’art. 1, comma 1, D.Lgs. n. 164/1997, recante disposizioni di
armonizzazione della normativa del Fondo Volo a quella vigente nell’assicurazione generale
obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS), la retribuzione imponibile per il
personale iscritto al predetto Fondo, è determinata, a decorrere dal 01/01/1998, ai sensi dell’art. 12
della Legge n. 153/69 e successive modificazioni e integrazioni.
Il decreto legislativo in commento prevede inoltre, al comma 10 dell’articolo 1, l’applicazione per il
personale iscritto al Fondo Volo delle disposizioni in materia di minimo contrattuale valide per la
generalità dei lavoratori.
In assenza di contratti collettivi nazionali di lavoro, precisa la norma (secondo periodo del comma 10),
“i limiti minimi di retribuzione imponibile per ciascuna categoria professionale sono stabiliti con
decreto del Ministro del lavoro, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle
categorie professionali che concorrono al Fondo. A tali limiti vanno comunque adeguate le
retribuzioni contrattuali che risultino inferiori agli stessi.”
In applicazione della citata disposizione con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale
sono stati stabiliti i limiti minimi di retribuzione imponibile mensile per ciascuna categoria
professionale interessata (8).
La retribuzione imponibile ai fini contributivi del personale iscritto al Fondo Volo, determinata
secondo le su esposte modalità, non può essere, in ogni caso, inferiore al limite minimo di retribuzione
giornaliera che, per l’anno 2014, è pari a € 47,58.
3. Retribuzioni convenzionali in genere. Ai fini dell’individuazione del limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni in
argomento, occorre riferirsi a quanto disposto dall’art. 1 del D.L. n. 402 del 1981, convertito in legge n.
537 del 1981, il quale fissa, per tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza
sociale, ivi compresa la misura giornaliera dei salari medi convenzionali, una retribuzione minima di €
5,16 (9). Il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni in argomento (10) é pari, per
l’anno 2014, a € 26,44.
anno 2014: retribuzioni convenzionali in genere Euro
Retribuzione giornaliera minima 26,44
3.1. Retribuzioni convenzionali per gli equipaggi delle navi da pesca (legge n. 413 del 1984).
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
Per quanto attiene alle retribuzioni convenzionali degli equipaggi delle navi da pesca disciplinati dalla
legge 26/07/1984, n. 413, si rinvia alle circolari n. 66 del 27/3/2007 e n. 179 del 23/12/2013 (v. p. 5.1,
lett. a).
3.2. Retribuzione convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne
associati in cooperativa (legge n. 250 del 1958).
Per i soci delle cooperative della piccola pesca di cui alla legge 13/03/1958, n. 250, la retribuzione
convenzionale per l’anno 2014 è fissata in € 661,00 mensili (26,44 x 25gg.).
anno 2014: soci delle cooperative della piccola pesca Euro
Retribuzione convenzionale mensile 661,00
3.3. Lavoratori a domicilio.
Il limite minimo di retribuzione giornaliera per i lavoratori a domicilio varia in relazione all’aumento
dell’indice medio del costo della vita in applicazione dell’art. 22 della legge n. 160 del 1975. Pertanto,
considerato che il predetto indice è pari per l’anno 2013 a 1,1%, il limite minimo di retribuzione
giornaliera per i lavoratori in oggetto è pari, per il 2014, a € 26,44 (11). Detto limite deve essere
comunque ragguagliato a € 47,58 (12).
Si rammenta che anche per i lavoranti a domicilio trova applicazione quanto previsto in materia di
minimo contrattuale.
4. Rapporti di lavoro a tempo parziale Si rammenta che anche per i rapporti di lavoro a tempo parziale, trova applicazione l’art. 1, co. 1, della
legge n. 389 del 1989, ferma restando la nozione di retribuzione imponibile definita dall’art. 6 del
D.Lgs. n. 314 del 1997. La retribuzione così determinata deve peraltro essere ragguagliata, se inferiore,
a quella individuata dall’ art. 1, co. 4, della legge n. 389 del 1989, confermato dall’art. 9 del D.Lgs. n.
61 del 2000.
Dette norme stabiliscono un apposito minimale di retribuzione oraria applicabile ai fini contributivi per
i rapporti di lavoro a tempo parziale, a decorrere dal 01/01/1989 (13).
In linea generale, nell’ipotesi di orario normale di 40 ore settimanali, il procedimento del calcolo è il
seguente:
€ 47,58 x 6 / 40 = € 7,14
5. Art. 3-ter della legge 14/11/1992, n. 438. Quota di retribuzione soggetta nell’anno 2014
all’aliquota aggiuntiva di un punto percentuale. A decorrere dal 01/01/1993, è dovuta un’aliquota aggiuntiva a carico del lavoratore nella misura di un
punto percentuale sulle quote di retribuzione eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione
pensionabile (14) in favore di tutti i regimi pensionistici che prevedano aliquote contributive a carico
del lavoratore inferiori al 10%.
La prima fascia di retribuzione pensionabile è stata determinata per l’anno 2014 in € 46.031,00.
Pertanto a decorrere dal 01/01/2014 l’aliquota aggiuntiva dell’1% deve essere applicata sulla quota di
retribuzione eccedente il limite annuo di € 46.031,00 che, rapportato a dodici mesi, è pari a € 3.835,91,
da arrotondare ad € 3.836,00.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
anno 2014 Euro
Prima fascia di retribuzione pensionabile annua 46.031,00
Importo mensilizzato 3.836,00
Si ribadisce che ai fini del versamento del contributo aggiuntivo in questione deve essere osservato il
criterio della mensilizzazione (15).
La quota di retribuzione eccedente la predetta fascia e la relativa contribuzione aggiuntiva devono
essere riportate, a livello individuale, nella denuncia UNIEMENS, nell’elemento <Denuncia
Individuale>, <DatiRetributivi>, <ContribuzioneAggiuntiva>, <Contrib1PerCento>,
<ImponibileCtrAgg>, <ContribAggCorrente>.
L’imponibile della contribuzione aggiuntiva è un di cui dell’elemento <Imponibile> di <Dati
Retributivi>.
6. Aggiornamento del massimale annuo della base contributiva e pensionabile.
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile previsto dall’art. 2, co. 18, della legge
08/08/1995, n. 335, per i nuovi iscritti dal 1° gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per
coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo (16), rivalutato in base all’indice dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolato nella misura di 1,1%, è pari, per
l’anno 2014, a € 100.123,27 che arrotondato all’unità di euro è pari a € 100.123,00.
anno 2014 Euro
Massimale annuo della base contributiva 100.123,00
Si rammenta che dal 01/01/2003 è stato soppresso il massimale contributivo, di cui all’art. 3, comma 7,
del D.Lgs. n. 181/97, previsto per i dirigenti di aziende industriali.
La quota di retribuzione eccedente il predetto massimale e le relative contribuzioni minori devono
essere riportate, a livello individuale, nella denuncia UNIEMENS, nell’elemento <Denuncia
Individuale>, <DatiRetributivi>, <DatiParticolari>, <EccedenzaMassimale>, <ImponibileEccMass>,
<ContributoEccMass>.
L’imponibile eccedente il massimale non è compreso nell’elemento <Imponibile> di <Dati
Retributivi>.
7. Limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi. Il limite di retribuzione per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi (17) è fissato nella misura
del 40% del trattamento minimo di pensione in vigore al 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Detto parametro, rapportato al trattamento minimo di € 500,88 per l’anno 2014, risulta pertanto pari ad
una retribuzione settimanale di € 200,35.
anno 2014 Euro
trattamento minimo di pensione 500,88
Limite settimanale per l’accredito dei contributi (40%) 200,35
Limite annuale per l’accredito dei contributi, arrotondato all’unità di euro (*) 10.418,00 (*) Il limite annuo è pari a 200,35 x 52
Si chiarisce, inoltre, che ai sensi di quanto stabilito dall’art. 43, comma 3, della legge 29/12/2001 n.
448, le disposizioni in materia di minimale di retribuzione giornaliera (punto 1.2.) non si applicano, a
partire dal 1° gennaio 1984, ai lavoratori della piccola pesca marittima e delle acque interne soggetti
alla legge 13 marzo 1958, n. 250 (18).
39
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
8. Importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente. Si riportano i predetti importi per l’anno 2013 (19), con la precisazione che si tratta degli stessi già
fissati dal D.Lgs. n. 314 del 1997.
anno 2014 Euro
Valore delle prestazioni e delle indennità sostitutive della mensa 5,29
Fringe benefit (tetto) 258,23
Indennità di trasferta intera Italia 46,48
Indennità di trasferta 2/3 Italia 30,99
Indennità di trasferta 1/3 Italia 15,49
Indennità di trasferta intera estero 77,47
Indennità di trasferta 2/3 estero 51,65
Indennità di trasferta 1/3 estero 25,82
Indennità di trasferimento Italia (tetto) 1.549,37
Indennità di trasferimento estero (tetto) 4.648,11
Azioni offerte ai dipendenti (tetto) 2.065,83
Per la materia si rinvia alla circolare n. 263 del 24/12/1997.
In particolare, per il valore delle prestazioni e delle indennità sostitutive della mensa, si veda la
circolare n. 104 del 14/05/1998 e la circolare n. 1 del 3 gennaio 2007 mentre per l’azionariato dei
dipendenti la circolare n. 11 del 22/01/2001 e la circolare n. 123 dell’11/12/2009.
9. Massimale giornaliero per i contributi di malattia e maternità dei lavoratori dello spettacolo con
contratto a tempo determinato. Il massimale giornaliero, previsto dall’art. 6, comma 15, del D.L. 30/12/87 n. 536 convertito con L.
29/02/88 n. 48, da prendere a riferimento ai fini del calcolo della contribuzione di malattia e maternità
dei lavoratori dello spettacolo con contratto a tempo determinato, è confermato, per l’anno 2014, in €
67,14.
anno 2014 Euro
Massimale giornaliero per i contributi di malattia e maternità dei lavoratori dello
spettacolo a tempo determinato
€ 67,14
10. Rivalutazione dell’importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità
obbligatoria. Con riferimento alle istruzioni fornite con circolare n. 181 del 16/12/2002 si comunica che l’importo
dell’indennità di maternità obbligatoria a carico del bilancio dello Stato ai sensi di quanto disposto
dall’art. 78 del D.Lgs. 26/03/2001 n. 151 è pari per l’anno 2014 a € 2082,08.
L’importo dell’indennità di maternità fino al raggiungimento del predetto importo, a livello individuale,
deve essere riportato nella denuncia UNIEMENS, nell’elemento <Denuncia Individuale>,
<DatiRetributivi>, <Maternità>, <MatACredito>, <IndMat1Fascia>.
La parte eccedente il predetto importo deve essere riportata nell’elemento <IndMat2Fascia>.
anno 2014 Euro
Importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità obbligatoria € 2.082,08
40
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
11. Regolarizzazione relativa al mese di gennaio 2014. Le aziende che per il versamento dei contributi relativi al mese di gennaio 2014 non hanno potuto
tenere conto delle disposizioni illustrate ai precedenti punti, possono regolarizzare detto periodo ai
sensi della deliberazione n. 5 del Consiglio di amministrazione dell’Istituto del 26/03/1993 (20).
Detta regolarizzazione deve essere effettuata, senza oneri aggiuntivi, entro il giorno 16 del terzo mese
successivo a quello di emanazione della presente circolare.
Ai fini della regolarizzazione in questione si impartiscono le seguenti istruzioni.
11.1. regolarizzazione di cui ai punti da 1) a 5).
Ai fini della compilazione della denuncia UNIEMENS le aziende si atterranno alle seguenti modalità:
- calcoleranno le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 01/01/2014 e quelle
assoggettate a contribuzione per lo stesso mese;
- le differenze così determinate saranno portate in aumento delle retribuzioni imponibili individuali
del mese in cui è effettuata la regolarizzazione, da riportare nell’elemento <Imponibile> di <Dati
Retributivi> di <Denuncia Individuale>, calcolando i contributi dovuti sui totali ottenuti.
11.2. regolarizzazione di cui al punto 6).
L’importo della differenza contributiva a credito dell’azienda, da restituire al lavoratore, sarà riportato
nella denuncia UNIEMENS, nell’elemento <DatiRetributivi>, <Contribuzione Aggiuntiva>,
<Regolarizz1PerCento>, <RecuperoAggRegolarizz>.
12. Aliquote contributive anno 2014. Aggiornamento delle tabelle. Si comunica che sono in corso di predisposizione le tabelle delle aliquote contributive in vigore dal 1°
gennaio 2014.
Le stesse saranno pubblicate con apposito messaggio.
Parte II
Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia mensile analitica Uniemens - Lista
PosPA (Gestione ex Inpdap)
L’art.1 del decreto legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre
1989, n.389 ha disposto che la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di
previdenza e di assistenza sociale non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da
leggi, regolamenti, contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su
base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione di
importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo.
Il predetto minimo contrattuale non sopprime i preesistenti minimali di retribuzione giornaliera.
Pertanto il reddito da lavoro dipendente da assoggettare a contribuzione, con l’osservanza delle
disposizioni in materia di retribuzione minima imponibile deve essere adeguato, se inferiore, ai
minimali di retribuzione giornaliera.
13. Minimali di retribuzione giornaliera Il legislatore ha previsto per i diversi settori i valori minimi di retribuzione giornaliera ai fini
contributivi; tali valori devono essere rivalutati annualmente in relazione all’aumento dell’indice medio
del costo della vita (2). Per tali valori si rinvia all’allegato 1 alla presente circolare.
41
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
Si ricorda che tali valori devono essere ragguagliati, qualora dovessero essere d’importo inferiore, al
minimale di retribuzione giornaliera, pari a € 47,58 di cui al precedente punto 1
anno 2014 Euro
Minimale di retribuzione giornaliera 47,58
14. Rapporti di lavoro a tempo parziale Si rappresenta che anche per i rapporti di lavoro a tempo parziale, trova applicazione l’art. 1, comma 1,
della legge n. 389 del 1989, come modificato dalla legge L. 19 dicembre 1984, n.863, fermo restando
che se la retribuzione così determinata è inferiore a quella individuata dal successivo comma 4, del
medesimo art.1 della legge n. 389 del 1989, la retribuzione deve essere ragguagliata alla retribuzione
minima oraria definita dal richiamato comma 4.
In linea generale, nell’ipotesi di orario normale di 36 ore settimanali, con orario articolato su cinque
giorni il procedimento del calcolo della retribuzione minima oraria è il seguente:
€ 47,58 x 5 / 36 = € 6,61
Nell’ipotesi di orario normale di 40 ore settimanali, con orario di lavoro articolato su sei giorni il
procedimento del calcolo è il seguente:
€ 47,58 x 6 / 40 = € 7,14
15. Minimale contributivo previsto ai sensi dell’art.1 del decreto legge 9 ottobre 1989, n. 338,
convertito in legge 7 dicembre 1989, n. 389 e dal comma 8 dell’art.6 del decreto legislativo 2
settembre 1997, n. 314. Il limite di retribuzione per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi è fissato nella misura del
40% del trattamento minimo di pensione in vigore al 1° gennaio dell’anno di riferimento.
Poiché è stato accertato dall’ISTAT che nell’anno 2013 la variazione percentuale ai fini della
perequazione automatica delle pensioni ammonta all’1,1%, il minimale contributivo, arrotondato ad
unità di Euro, è pari a € 10.418,00.
anno 2014 Euro
Trattamento minimo di pensione 500,88
Limite settimanale per l’accredito dei contributi (40%) 200,35
Limite annuale per l’accredito dei contributi, arrotondato all’unità di euro (*) 10.418,00
(*) Il limite annuo è pari a 200,35 x 52
16. Aliquota contributiva aggiuntiva dell’1% a carico dell’iscritto prevista dall’art. 3 ter, comma
1, della legge 14 novembre 1992, n. 438 di conversione del decreto legge 19 settembre 1992, n. 384
e dell’art. 1, comma 241, della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Come già evidenziato al punto 5 della parte prima, a decorrere dal 1° gennaio 1993 è stabilita in favore
di tutti i regimi pensionistici dei dipendenti pubblici e privati, che prevedano aliquote contributive a
carico del lavoratore inferiori al 10%, un’aliquota aggiuntiva nella misura di un punto percentuale sulle
quote di retribuzione eccedente il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile (14).
Il tetto retributivo, oltre il quale è prevista l’aliquota aggiuntiva a carico dell’iscritto secondo il disposto
richiamato, rivalutato secondo l’indice ISTAT dell’1,1%, arrotondato all’unità di euro, ammonta a €
46.031,00.
42
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
Ai fini del calcolo del contributo va osservato il criterio della mensilizzazione del limite della
retribuzione corrispondente a € 3.836,00.
Si evidenzia che sia in caso di rapporti di lavoro dipendente successivi che in caso di rapporti di lavoro
dipendente simultanei tutte le retribuzioni percepite in costanza di ciascun rapporto si cumulano ai fini
del superamento della prima fascia di retribuzione pensionabile (sistema di comunicazione).
Contribuiscono al superamento della fascia di retribuzione tutti i rapporti di lavoro dipendente anche se
afferiscono a gestioni pensionistiche differenti.
anno 2014 Euro
Prima fascia di retribuzione pensionabile annua 46.031,00
Importo mensilizzato 3.836,00
17. Massimale annuo della base contributiva e pensionabile previsto dall’art. 2, comma 18, della
legge 8 agosto 1995, n. 335 per i nuovi iscritti dal 1° gennaio 1996 a forme pensionistiche
obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo.
Come già affermato al punto 6 della parte prima, il massimale annuo della base contributiva e
pensionabile previsto dall’art. 2, comma 18, per i nuovi iscritti dal 1° gennaio 1996 a forme
pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo,
rivalutato in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie, degli operai ed impiegati, nella
misura dell’1,1%, arrotondato all’unità di euro è pari, per l’anno 2014, a € 100.123,00.
anno 2014 Euro
Massimale annuo della base contributiva 100.123,00
Il massimale trova applicazione per la contribuzione dovuta ai fini pensionistici e ai fini della gestione
unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
18. Massimale contributivo previsto dall’art. 3, comma 7, del decreto legislativo 24 aprile 1997, n.
181, da valere per i direttori generali, amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie locali e
delle aziende ospedaliere di cui all’art. 3 bis, comma 11, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n.
229. Secondo il disposto contenuto nell’art. 3 bis, comma 11, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229
la nomina a direttore generale, amministrativo e sanitario determina per i lavoratori dipendenti il
collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento del posto. L’aspettativa è
concessa entro sessanta giorni dalla richiesta. Il periodo di aspettativa è utile ai fini del trattamento di
quiescenza e di previdenza.
Nell’ipotesi in esame si realizza una obbligazione solidale tra l’Ente di appartenenza, che ha collocato
il dipendente in aspettativa, tenuto al versamento della contribuzione, e la struttura sanitaria presso cui
il dipendente svolge l’ incarico.
La struttura sanitaria è tenuta a inviare la denuncia, tenendo conto dei massimali di cui all’articolo 3,
comma 7, del decreto legislativo 24 aprile 1997, n. 181 non solo ai fini pensionistici, ma anche ai fini
del tfs (21), valorizzando la sezione altro ente versante dell’elemento E0 nel caso in cui sia l’Ente di
appartenenza ad effettuare il versamento.
L’importo del massimale contributivo in questione, previsto dal citato art. 3, comma 7, rivalutato
secondo l’indice ISTAT dell’1,1%, arrotondato all’unità di euro, è pari a € 182.509,00.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
anno 2014 Euro
Massimale comma 11 dell’art. 3 bis del d.lgs. 502/1992 182.509,00
Il massimale trova applicazione ai fini della contribuzione pensionistica, della contribuzione per la
gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali ed ai fini della contribuzione previdenziale per i
trattamenti di fine servizio (TFS/TFR).
19. Retribuzione annua concedibile riferita al congedo straordinario di cui all’art.42, comma 5,
del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151. L’art. 42, comma 5 e seguenti, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151 riconosce il diritto a
soggetti specificamente individuati di fruire, entro sessanta giorni dalla richiesta, del congedo di cui al
comma 2, dell’articolo 4, della legge 8 marzo 2000, n. 53, per assistenza di persone con handicap in
situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
In particolare il comma 5-ter prevede “Durante il periodo di congedo, il richiedente ha diritto a
percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e
continuative del trattamento, e il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa; l’indennità e
la contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo di euro 43.579,06 annui
per il congedo di durata annuale. Detto importo è rivalutato annualmente, a decorrere dall’anno 2011,
sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati.”
A tale riguardo si comunica che per gli effetti della rivalutazione la retribuzione annua concedibile
riferita al congedo straordinario di cui trattasi non può eccedere, per l’anno 2014, l’importo,
arrotondato all’unità di euro, pari a € 47.351,00.
anno 2014 Euro
Retribuzione massima annua congedo straordinario art.42, comma 5, d. lgs.
151/2001
€ 47.351,00
20. Aliquote contributive anno 2014. Si comunica che sono in corso di predisposizione le tabelle delle aliquote contributive in vigore dal 1°
gennaio 2014.
Le stesse saranno pubblicate con apposito messaggio.
Parte III
Datori di lavoro tenuti alla presentazione della denuncia contributiva mensile Uniemens –Lista
PosSportSpet (Gestione ex Enpals)
21. Lavoratori dello spettacolo. 21.1. Lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie dopo il 31/12/95.
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, previsto dall’art. 2, comma 18, della Legge
n. 335/95, rivalutato in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
calcolato dall’ISTAT nella misura dell’1,1%, è pari, per l’anno 2014, ad euro 100.123,00.
Il contributo di solidarietà, ai sensi dell’art. 1, commi 8 e 14, del Decreto Legislativo n. 182/1997 (nella
misura del 5%, di cui 2,50% a carico del datore di lavoro e 2,50% a carico del lavoratore), si applica
44
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
sulla parte di retribuzione annua eccedente l’importo del massimale retributivo e pensionabile pari, per
l’anno 2014, ad euro 100.123,00.
L’aliquota aggiuntiva, ai sensi dell’art. 3-ter del Decreto Legge n. 384/92 convertito dalla Legge n.
438/92 (1% a carico del lavoratore), si applica sulla parte di retribuzione annua eccedente, per l’anno
2014, l’importo di euro 46.031,00 e sino al massimale annuo di retribuzione imponibile pari ad euro
100.123,00.
21.2. Lavoratori già iscritti a forme pensionistiche obbligatorie al 31/12/95.
Il massimale di retribuzione giornaliera imponibile è pari ad euro 729,90. Conseguentemente, le fasce
di retribuzione giornaliera ed i relativi massimali di retribuzione giornaliera imponibile risultano così
rivalutati:
Anno 2014
Fasce di retribuzione
giornaliera
Massimale di retribuzione giornaliera
imponibile
Giorni di contribuzione
accreditati
da Euro ad Euro Euro
729,91 1.459,80 729,90 1
1.459,81 3.649,50 1.459,80 2
3.649,51 5.839,20 2.189,70 3
5.839,21 8.028,90 2.919,60 4
8.028,91 10.218,60 3.649,50 5
10.218,61 13.138,20 4.379,40 6
13.138,21 16.057,80 5.109,30 7
16.057,81 in poi 5.839,20 8
Il contributo di solidarietà (nella misura del 5%, di cui 2,50% a carico del datore di lavoro e 2,50% a
carico del lavoratore) si applica sulla parte di retribuzione giornaliera eccedente il massimale di
retribuzione giornaliera imponibile relativo a ciascuna delle fasce precedentemente indicate.
L’aliquota aggiuntiva (1% a carico del lavoratore) si applica sulla parte di retribuzione giornaliera
eccedente, per l’anno 2014, l’importo di euro 147,54 e sino al massimale di retribuzione giornaliera
imponibile relativo a ciascuna delle predette fasce di retribuzione giornaliera.
22. Sportivi professionisti. 22.1 Lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie dopo il 31/12/95.
Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, previsto dall’art. 2, comma 18, della Legge
n. 335/95, rivalutato in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
calcolato dall’ISTAT nella misura dell’1,1% è pari, per l’anno 2014, ad euro 100.123,00.
Il contributo di solidarietà, ai sensi dell’art. 1, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo n. 166/1997 (nella
misura dell’1,2%, di cui 0,60% a carico del datore di lavoro e 0,60% a carico del lavoratore) è dovuto
sulla parte di retribuzione annua eccedente l’importo di euro 100.123,00 e fino all’importo annuo di
euro 729.902,00.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
L’aliquota aggiuntiva, ai sensi dell’art. 3-ter del Decreto Legge n. 384/92, convertito dalla Legge n.
438/92 (1% a carico del lavoratore) si applica sulla parte di retribuzione annua eccedente, per l’anno
2014, l’importo di euro 46.031,00 e sino al massimale annuo di retribuzione imponibile di euro
100.123,00.
22.2. Lavoratori già iscritti a forme pensionistiche obbligatorie al 31/12/95.
Il massimale di retribuzione giornaliera imponibile è pari ad euro 320,91.
Il contributo di solidarietà (nella misura dell’1,2 %, di cui 0,60% a carico del datore di lavoro e 0,60% a
carico del lavoratore) è dovuto sulla parte di retribuzione giornaliera eccedente l’importo di euro
320,91 e fino all’importo giornaliero di euro 2.339,43.
L’aliquota aggiuntiva (1% a carico del lavoratore) si applica sulla parte di retribuzione giornaliera
eccedente, per l’anno 2014, l’importo di euro 147,54 e sino al massimale di retribuzione giornaliera
imponibile pari ad euro 320,91.
23. Assunzioni agevolate. Per quanto concerne la contribuzione I.V.S. che deve essere versata dal datore di lavoro che abbia
instaurato rapporti di lavoro agevolati, la cui normativa di riferimento stabilisca che la quota dei
contributi previdenziali sia dovuta in misura pari a quella degli apprendisti, fermo restando quanto
dovuto per la quota a carico del lavoratore, si precisa che l’aliquota è fissata al 10%.
24. Aliquote contributive. Per il riepilogo delle aliquote contributive per l’anno 2014, già in vigore dal 1° gennaio 2007, per gli
sportivi professionisti e per i lavoratori dello spettacolo si rimanda all’allegato 2 della presente
circolare.
Riferimenti normativi: (1) Circolare n. 40 del 20/02/1996.
(2) D.L. n. 402 del 1981, convertito in legge 26/09/1981, n. 537.
(3) Gli aumenti a titolo di perequazione automatica delle pensioni sono calcolati applicando all’importo della
pensione spettante alla fine di ciascun periodo la percentuale di variazione che si determina rapportando il
valore medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativo
all’anno precedente il mese di decorrenza dell’aumento all’analogo valore medio relativo all’anno
precedente (art. 11, D.Lgs. 30/12/1992, n. 503). L’indice dell’1,1% viene utilizzato ai fini contributivi per
la determinazione della retribuzione imponibile al fine di consentire gli adempimenti contributivi su valori
aggiornati. Detti valori acquisiranno, ai fini pensionistici, carattere di definitività a seguito
dell’emanazione (novembre 2013) del decreto ministeriale del Ministero dell’economia e delle finanze di
concerto con il Ministero del lavoro che fissa l’aumento definitivo di perequazione automatica nell’anno
2014.
Il predetto valore verrà comunicato dall’Istituto in occasione della circolare di fine anno sul rinnovo delle
pensioni.
(4) Si veda quanto disposto dall’art. 7 della legge 11/11/1983, n. 638, modificato dall’art. 1, co. 2, del D.L. n.
338 del 1989, convertito nella legge n. 389 del 1989.
(5) Cir. n. 9674 del 06.05.78, cir. n. 806 del 21/07/1986, cir. n. 205 del 25/07/95, e da ultimo cir. n. 33 del
08/02/2002, punto 1.1. .
(6) Si veda circolare n. 34 del 6 febbraio 2007.
(7) Circolare n. 56 del 9 marzo 2007.
(8) Si veda la circolare n. 156/2000.
(9) La misura giornaliera dei salari medi convenzionali (in origine fissata in £ 10.000) è rivalutabile, ai sensi
dell’art. 22 della legge 03/06/1975, n.160, in relazione all’aumento dell’indice medio del costo della vita
46
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
calcolato dall’Istat, fatta eccezione per gli importi che risultano determinati nell’anno precedente (o perché
stabiliti per la prima volta o perché modificati).
(10) Si veda la circolare n. 100 del 22 maggio 2000.
(11) Cfr. art. 1 della legge n. 537 del 1981.
(12) Cfr. art. 7 della legge n. 638 del 1983, come modificato dall’art. 1, co. 2, del D.L. n. 338 del 1989,
convertito in legge n. 389/1989.
(13) Pertanto per tali rapporti di lavoro l’esistenza di un apposito minimale non esime dall’obbligo del rispetto,
ai fini contributivi, del disposto dell’art. 1, co. 1, della legge n. 389 del 1989. Per l’illustrazione di detto
criterio, si rinvia alla circolare n. 68 del 10/04/1989.
(14) Determinata ai fini dell’applicazione dell’art. 21, comma 6, della L.11/03/1988, n. 67, circolare 298 del
30/12/ 1992 e circolare n. 151 del 07/07/1993.
(15) Si veda la circolare n. 7 del 15/01/2010, punto 3. .
(16) Circolare n. 177/1996, n. 42/2009, n. 7 del 15/01/2010 punto 2. .
(17) Si veda l’art. 7, co. 1, primo periodo, del D.L. 12/09/1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla
legge 11 novembre 1983, n. 638, modificato dall’art. 1, co. 2, della legge n. 389 del 1989.
(18) Si veda la circolare n. 41 del 22/02/2002.
(19) Il co. 9 dell’art. 48 del T.u.i.r., approvato con D.P.R. 22/12/1986, n. 917 (come sostituito dall’art. 3 del
D.Lgs. n. 314 del 1997), ha previsto che tutti gli ammontari degli importi che non concorrono a formare il
reddito di lavoro dipendente possono essere rivalutati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
quando la variazione percentuale del valore medio dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati relativo al periodo di 12 mesi terminante al 31 agosto, supera il 2% rispetto al valore
medio del medesimo indice rilevato con riferimento allo stesso periodo dell’anno 1998.
(20) Approvata con D.M. 07/10/1993 (cfr. circolare n. 292 del 23/12/1993, punto 1).
(21) Si veda circolare n. 8 del 10/01/2013.
Allegato N.1:
http://www.inps.it/bussola/visualizzadoc.aspx?sVirtuAlURL=/Circolari/../CircolariZIP/Circolare%20num
ero%2020%20del%2006-02-2014_Allegato%20n%201.pdf
Allegato N.2:
http://www.inps.it/bussola/visualizzadoc.aspx?sVirtuAlURL=/Circolari/../CircolariZIP/Circolare%20num
ero%2020%20del%2006-02-2014_Allegato%20n%202.doc
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OGGETTO: GESTIONE SEPARATA INPS
ALIQUOTE CONTRIBUTIVE 2014
L’art. 1, commi 491 e 744, della legge n. 147/2013 ha modificato le aliquote contributive per la
“Gestione separata Inps”, già previste per il 2014 sulla scorta del combinato disposto dell’art. 2,
comma 57, della legge n. 92/2012 e dell’art. 46-bis, comma 1, lett. g), del d.l. n. 83/2012
(convertito dalla legge n. 134/2012).
Il comma 491 del citato art. 1 ha disposto che per i soggetti iscritti alla Gestione separata, già
assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie o titolari di pensione, l’aliquota
contributiva e di computo per l’anno 2014 è elevata al 22 per cento; il successivo comma 744
ha previsto che, per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell’imposta sul
valore aggiunto (liberi professionisti), iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, per l’anno
2014 l’aliquota contributiva rimane fissata al 27 per cento.
Per tutti gli altri soggetti iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, invece, rimane
immodificata la disposizione del già citato art. 46-bis, comma 1, lett. g), della legge n.
134/2012, che ha previsto l’innalzamento al 28 per cento dell’aliquota contributiva e di
computo. Rientrano in questa tipologia tutti gli iscritti alla Gestione separata diversi dai liberi
professionisti e per i quali l’obbligo contributivo è in capo a un soggetto terzo (associati in
partecipazione, venditori porta a porta, borsisti ecc.).
Per gli iscritti che non siano pensionati o che non risultino già assicurati ad altra forma
previdenziale obbligatoria, rimane confermata l’ulteriore aliquota contributiva, istituita dall’art.
59, comma 16, della legge n. 449/1997, per il finanziamento dell’onere derivante
dall’estensione agli stessi della tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare,
alla degenza ospedaliera, alla malattia e al congedo parentale. La predetta aliquota contributiva
aggiuntiva, inizialmente stabilita nella misura dello 0,50 per cento, a far data dal 7 novembre
2007 è pari allo 0,72 per cento (messaggio Inps n. 27090/2007, riportato su API INDUSTRIA
NOTIZIE n. 27/2007).
Pertanto, le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione separata nell’anno 2014 sono
complessivamente fissate come segue:
Liberi Professionisti Aliquote
soggetti non assicurati presso altre forme
pensionistiche obbligatorie 27,72%
(27,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela
pensionistica obbligatoria 22,00%
Collaboratori e figure assimilate Aliquote
soggetti non assicurati presso altre forme
pensionistiche obbligatorie 28,72%
(28,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela
pensionistica obbligatoria 22,00%
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Ripartizione dell’onere contributivo e modalità di versamento La ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente rimane fissata nella
misura rispettivamente di un terzo e due terzi, salvo il caso di associazione in partecipazione,
per il quale la ripartizione tra associante e associato avviene in misura pari rispettivamente al
55 per cento e al 45 per cento dell’onere totale.
Si rammenta che:
- il versamento dei contributi deve essere eseguito dal titolare del rapporto contributivo
(committente o associante) entro il giorno 16 del mese successivo a quello di
corresponsione del compenso, mediante il modello F24 telematico (per i titolari di partita
IVA);
- per i professionisti iscritti alla Gestione separata l’onere contributivo è tutto a carico dei
soggetti stessi e il versamento dei contributi deve essere eseguito, tramite il modello F24
telematico, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi (saldo
2013, primo acconto 2014 e secondo acconto 2014).
Massimale annuo di reddito Le predette aliquote del 27,72, del 28,72 e del 22,00 per cento, sono applicabili, con i criteri
sopra esposti, facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata fino
al raggiungimento del massimale di reddito previsto dall’articolo 2, comma 18, della legge n.
335/1995, che per l’anno 2014 è pari a euro 100.123,00.
Compensi corrisposti ai collaboratori entro il 12 gennaio 2014 Per il versamento dei contributi in favore dei soggetti, di cui all’art. 50, comma 1, lett. c-bis, i
cui compensi, ex art. 34 della legge n. 342/2000, sono assimilati ai redditi da lavoro
dipendente, trova tuttora applicazione il disposto del 1° comma dell’art. 51 del T.U.I.R., in base
al quale le somme corrisposte entro il giorno 12 del mese di gennaio si considerano percepite
nel periodo d’imposta precedente (c.d. principio di cassa allargato).
Da ciò consegue che i compensi erogati ai collaboratori entro la data del 12 gennaio 2014 e
riferiti a prestazioni effettuate entro il 31 dicembre 2013 sono da calcolare con le aliquote
contributive in vigore nel 2013.
Minimale per l’accredito contributivo Per quanto concerne l’accredito dei contributi, basato sul minimale di reddito di cui all’art. 1,
comma 3, della legge n. 233/1990, per l’anno 2014 detto minimale è pari a euro 15.516,00.
Pertanto, gli iscritti per i quali il calcolo della contribuzione avviene con l’aliquota del 22%
avranno l’accredito dell’intero anno con un contributo annuo di euro 3.413,5, mentre gli iscritti
per i quali il calcolo della contribuzione avviene con l’aliquota del 27,72% o del 28,72%
avranno l’accredito dell’intero anno con un contributo annuale rispettivamente pari a euro
4.301,03 (di cui 4.189,32 ai fini pensionistici) e a euro 4.456,19 (di cui 4.344,48 ai fini
pensionistici).
Qualora alla fine dell’anno il predetto minimale non fosse stato raggiunto, vi sarà una
contrazione dei mesi accreditati in proporzione al contributo versato (art. 2, comma 29, legge n.
335/1995).
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OGGETTO: INAIL – AUTOLIQUIDAZIONE E PAGAMENTO DEGLI ALTRI PREMI
CONFERMATO IL DIFFERIMENTO DEI TERMINI AL 16 MAGGIO
2014
L’art. 1, comma 128, della legge n. 147/2013 ha previsto che, con effetto dall’1 gennaio 2014,
con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il ministro
dell’Economia e delle Finanze, su proposta dell’INAIL, tenendo conto dell’andamento
infortunistico aziendale, è stabilita la riduzione percentuale dell’importo dei premi e
contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, da applicare per tutte le tipologie di premi e contributi oggetto di riduzione, nel
limite complessivo di un importo pari a 1.000 milioni di euro per l’anno 2014, 1.100 milioni di
euro per l’anno 2015 e 1.200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.
Con nota del 23 gennaio scorso l’INAIL ha anticipato (CONFIMI RAVENNA NEWS 3/2014),
tra l’altro, che:
- al fine di consentire alle imprese e agli altri soggetti assicurati di beneficiare immediatamente della riduzione, il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro
del Lavoro e delle Politiche sociali hanno “concordato di differire al 16 maggio 2014 sia il
termine dell’autoliquidazione 2013/2014, sia il termine per il pagamento di tutti gli altri
premi speciali per i quali non é prevista l’autoliquidazione”;
- tale differimento sarebbe stato contenuto in un apposito provvedimento normativo “di
imminente emanazione”, con il quale saranno definiti sia la misura della riduzione
percentuale – in base alle elaborazioni statistiche sugli andamenti infortunistici – sia i criteri
per individuarne i beneficiari.
Pertanto, l’art. 2, comma 3, del d.l. n. 4/2014 (in G.U. 29/01/14, n. 23) ha previsto che “Al fine
di consentire la rapida applicazione della riduzione dei premi e dei contributi dovuti per
l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali prevista dall’articolo
1, comma 128, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, per l’anno 2014, i termini di cui
all’articolo 28, quarto comma, primo periodo, e all’articolo 44, secondo comma, del decreto
del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni, sono
differiti al 16 maggio 2014. Per i premi speciali di cui all’articolo 42 del medesimo decreto
presidenziale, diversi dai premi speciali unitari artigiani, i termini per il pagamento
antecedenti al 16 maggio 2014 sono differiti a tale data.”
Con il primo periodo dell’art. 3, comma 2, sopra riportato, è stata differita al 16 maggio
2014 l’autoliquidazione dei premi ordinari e dei premi speciali unitari artigiani; con il secondo periodo, invece, sono stati differiti alla stessa data i pagamenti di tutti gli altri
premi speciali.
Nello specifico, il differimento al 16 maggio 2014 riguarda:
1) il termine del 17 febbraio 2014 per il versamento tramite F24 e F24EP dei premi ordinari e
dei premi speciali unitari artigiani di autoliquidazione 902014, sia per il pagamento in unica
soluzione che per il pagamento delle prime due rate ai sensi delle leggi 449/1997 e
144/1999, con le modalità già esposte nella nota del 23/01/2014;
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2) il termine del 17 marzo 2014 per la presentazione telematica delle dichiarazioni delle
retribuzioni 2013 tramite i servizi “Alpi online” e “Invio telematico dichiarazione salari”,
per comunicare la volontà di avvalersi del pagamento rateale dei premi ai sensi delle leggi
449/1997 e 144/1999 e per chiedere la riduzione (per la regolazione 2014) prevista dall’art.
1, commi 780 e 781, della legge n. 296/2006 a favore delle imprese artigiane;
3) i termini con scadenza compresa tra il 16 febbraio e il 16 aprile 2014 per il pagamento dei
premi speciali anticipati per il 2014 relativi alle polizze scuole, apparecchi RX, sostanze
radioattive, pescatori, facchini nonché barrocciai/vetturini/ippotrasportatori;
4) il termine del 30 aprile 2014 per l’invio telematico degli elenchi relativi alla regolazione del
primo trimestre 2014 delle polizze speciali facchini e delle polizze speciali
barrocciai/vetturini/ippotrasportatori.
Infine, con nota del 3 febbraio scorso sotto riportata, l’INAIL ha fornito le istruzioni operative
conseguenti al differimento dei termini disposto dal d.l. n. 4/2014.
«A. Autocertificazione per la riduzione del premio dell’11,50% per il settore edile (art. 29,
c. 2, dl 244/1995, art. 36-bis, c. 8, legge 248/2006 e dm 26/08/2013)
L’autocertificazione in questione deve essere trasmessa entro il 16 maggio 2014, via PEC alla
sede Inail competente, contestualmente al pagamento del premio 902014 e quindi alla fruizione
dell’agevolazione sul premio dovuto a titolo di regolazione 2013.
Si ricorda che la riduzione dell’11,50% per il settore edile, confermata per l’anno 2013 dal d.m.
26/08/2013, non si applica nei confronti dei datori di lavoro che abbiano riportato condanne
passate in giudicato per la violazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi
di lavoro per la durata di cinque anni dalla pronuncia della sentenza.
B. Cessazione di tutti i soggetti autonomi artigiani tra il 1° gennaio e 16 maggio dell’anno di rata (cessazione polizza artigiana)
Come noto, in caso di cessazione dell’attività intervenuta tra il 1° gennaio e la data di scadenza
dell’autoliquidazione del 16 febbraio, per i premi speciali unitari artigiani è ammessa
l’autoliquidazione della rata di premio anticipata rapportata al minor periodo di attività, anziché
in ragione d’anno (1)
. Ad esempio, se l’attività è cessata a gennaio il premio anticipato può
essere versato in misura pari a un dodicesimo di quello annuale, se invece l’attività é cessata a
febbraio il premio può essere pari a due dodicesimi di quello annuale.
In conseguenza del differimento al 16 maggio 2014 dell’autoliquidazione 902014, le imprese
artigiane che dovessero cessare l’attività tra il 1° gennaio e il 16 maggio 2014 possono versare
il premio anticipato a titolo di rata rapportato ai mesi di effettiva attività esercitata nello stesso
periodo. Se ad esempio l’attività cessa a maggio 2014, il premio potrà essere autoliquidato in
misura pari a cinque dodicesimi del premio annuale.
Si ricorda che se l’artigiano ha lavorato anche per un solo giorno del mese, il premio è dovuto
per tutto il mese.
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
C. Cessazione dell’attività in corso d’anno (cessazione codice ditta)
Ai sensi dell’art. 28, comma 4, secondo periodo, in caso di cessazione dell’attività assicurata
nel corso dell’anno, la dichiarazione delle retribuzioni effettivamente corrisposte dal 1° gennaio
alla data di cessazione deve essere effettuata entro il giorno 16 del secondo mese successivo
alla cessazione stessa, contestualmente all’autoliquidazione del premio dovuto a titolo di
regolazione per detto periodo assicurativo.
La determinazione del premio dovuto a titolo di regolazione ovvero il conguaglio (sia a debito
che a credito del soggetto assicurante) presuppone che sia stato determinato il premio dovuto a
titolo di rata per lo stesso periodo.
Di conseguenza, in caso di cessazione a gennaio o a febbraio 2014, il termine per
l’autoliquidazione del premio dovuto a titolo di regolazione 2014 e quello per la presentazione
delle dichiarazioni retributive relative al minor periodo di attività non può che essere differito al
16 maggio 2014, data alla quale dovrà essere autoliquidato il premio di rata 2014; rimangono,
invece, immutati i termini in caso di cessazione da marzo 2014 in poi.
Gli interessati, infatti, sono tenuti a presentare le dichiarazioni retributive 2014 e ad effettuare
l’autoliquidazione del premio a titolo di regolazione entro il 16 del secondo mese successivo a
quello di cessazione.
Per le cessazioni intervenute nel corso del mese di dicembre 2013, infine gli interessati
dovranno inviare via PEC nei termini consueti la dichiarazione delle retribuzioni effettivamente
corrisposte dal 1° gennaio 2013 alla data di cessazione, e cioè entro il giorno 17 febbraio 2014 (2)
, contestualmente all’autoliquidazione del premio dovuto a titolo di regolazione. Come
specificato nella circolare n.1/2012 i servizi telematici “ALPI online” e “Invio telematico
dichiarazione salari” supportano, infatti, esclusivamente l’autoliquidazione dei codici ditta
attivi.
D. Termine per l’invio delle comunicazioni motivate delle retribuzioni presunte
A seguito di un ulteriore approfondimento della materia ed un’attenta lettura del complesso
delle disposizioni che regolano l’autoliquidazione dei premi, anche in un’ottica di
semplificazione degli adempimenti, si perviene alla conclusione che il differimento del
pagamento al 16 maggio produca i suoi effetti anche sul termine per la comunicazione motivata
delle retribuzioni presunte per il 2014.
Come noto, infatti, ai sensi dell’art. 28, comma 6, dpr 1124/1965, il datore di lavoro che
presume di erogare per l’anno di rata un importo di retribuzioni inferiori a quello corrisposto
nell’anno precedente, deve inviare entro il 16 febbraio la comunicazione motivata di riduzione
delle retribuzioni presunte, indicando le minori retribuzioni per il calcolo della rata premio
anticipata.
Le minori retribuzioni sono quantificate unitamente a quelle effettivamente corrisposte
nell’anno precedente per ogni singola voce di rischio al momento del pagamento del premio e
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CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 14/02/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE
infatti il dpr 1124/1965 stabilisce lo stesso termine, sia per il pagamento che per la
presentazione delle comunicazioni motivate delle retribuzioni presunte.
A modifica, pertanto, di quanto comunicato nella nota prot. 495 del 23/01/2014, per effetto
dell’articolo 2, comma 3, del d.l. 4/2014, il termine massimo per la trasmissione delle
comunicazioni motivate di riduzione delle retribuzioni presunte 2014, per le ragioni esposte,
deve intendersi implicitamente differito al 16 maggio 2014, fermo restando che il relativo
servizio in www.inail.it è già attivo.
E. Versamento dei premi per i lavoratori somministrati
I premi relativi al 4° trimestre 2013 non sono interessati dal differimento al 16 maggio 2014,
pertanto le società di somministrazione devono versare detti premi entro il 17 febbraio 2014.
Per il 2014 la riduzione prevista dalla legge 147/2013 si applica ai versamenti da effettuare:
- entro il 16 maggio 2014 per il trimestre gennaio/marzo 2014
- entro il 20 agosto 2014 per il trimestre aprile/giugno 2014
- entro il 17 novembre 2014 per il trimestre luglio/settembre 2014
- entro il 16 febbraio 2015 per il trimestre ottobre/dicembre 2014.
Si fa riserva di comunicare le modalità di applicazione della riduzione successivamente
all’emanazione del decreto ministeriale, nonché gli aggiornamenti al servizio “LInterinale”.
F. Addizionale per il Fondo vittime dell’amianto (determina del Presidente dell’Inail n. 296
del 19/11/2013)
Si anticipa che a decorrere dall’anno 2013 l’addizionale per il Fondo amianto a carico delle
imprese è fissata nella misura dell’1,17%, da applicare sia al premio di regolazione 2013 sia al
premio di rata 2014. Il relativo decreto è in corso di emanazione.
G. Basi di calcolo premi 2013/2014
Pervengono numerose richieste di informazioni da parte degli intermediari in merito alle basi di
calcolo del premio 902014.
Sul punto si anticipa che, successivamente all’emanazione decreto ministeriale che definirà i
criteri per l’applicazione della riduzione prevista dall’articolo 1, comma 128 della legge
147/2013, saranno predisposte nuove “Basi di calcolo premi”, nelle quali sarà specificato se la
riduzione spetta e in che misura, ai fini della determinazione del premio dovuto a titolo di rata
2014.
Le nuove Basi di calcolo saranno inviate ai soggetti assicuranti in tempo utile per la nuova
scadenza del 16 maggio 2014 e saranno altresì disponibili per gli utenti con i servizi Visualizza
basi di calcolo e Richiesta basi di calcolo.
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In aggiunta a detti servizi, la Direzione Centrale Servizi Informativi e Telecomunicazioni
provvederà inoltre, come di consueto, a inviare via mail agli intermediari che ne faranno
richiesta le basi di calcolo dei codici ditta in delega in formato “.txt”.
Si fa riserva di comunicare quando saranno disponibili le nuove basi di calcolo.
H. Autoliquidazione dei soggetti assicuranti con inizio attività tra il 10 e il 31/12/2013
Come noto, per i soggetti assicuranti che iniziano l’attività nel mese di dicembre
l’autoliquidazione è prevista per il 16 giugno (successivamente ad una specifica elaborazione
delle basi di calcolo, nella quale sono considerati i codici ditta che non potevano essere inclusi
nelle ordinarie elaborazioni di novembre e dicembre non essendo registrati in archivio).
Si anticipa che per quest’anno, in considerazione di quanto esposto al paragrafo G, ai soggetti
assicuranti in discorso saranno inviate le nuove basi di calcolo in tempo utile per
l’autoliquidazione al 16 maggio 2014.
Di conseguenza non si farà luogo alla c.d. autoliquidazione di giugno, non necessaria.
I. Guida all’autoliquidazione
La Guida sarà pubblicata successivamente all’emanazione del decreto ministeriale.
Si anticipa che saranno indicate le modalità di gestione di tutte le riduzioni che interessano
l’autoliquidazione, incluse quelle introdotte dalla legge 92/2012 per cui sono stati previsti
specifici codici, nonché le modalità di calcolo dei premi con applicazione della riduzione di cui
alla legge 147/2013, anche in coesistenza con altre riduzioni.
(1)
Dall’autoliquidazione 1995/1996. (2)
Articolo 17, comma 2, lettera g) e articolo 18, comma 1, del decreto legislativo n. 241 del 28/07/1997.
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