NUCLEARE in Italia? Le conseguenze socioeconomiche di questa scelta. Le alternative.

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NUCLEARE in Italia? Le conseguenze socioeconomiche di questa scelta. Le alternative. ARGOMENTAZIONI A SOSTEGNO. Indipendenza dall’estero Disponibilità infinita di energia Fonte energetica pulita Produce energia a basso prezzo I moderni reattori sono sicuri - PowerPoint PPT Presentation

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NUCLEARE in Italia?

Le conseguenze socioeconomichedi questa scelta. Le alternative.

ARGOMENTAZIONI A SOSTEGNO

Indipendenza dall’estero Disponibilità infinita di energia Fonte energetica pulita Produce energia a basso prezzo I moderni reattori sono sicuri

Ce l’hanno “tutti” perché noi no???

Rif.2008

Reazione di fissione nucleare

Tipiche reazioni di fissione

Produzione Plutonio

223994

3210

23892 Pu n U giorni ,

CICLO DELCOMBUSTIBILE NUCLEARE

1

32

64

5

URANIO: FABBISOGNO e CONSUMI per l’ESTRAZIONE

PER UNA CENTRALE DA 1000 MW SERVONO:

• 150÷200 t /y di Uranio naturale ≈ 30 t/y di Uranio arricchito

Che comportano: Estrazione di 6.000.000 t di rocce uranifere, 1.000.000 t di acqua 16.500 t di acido solforico 270 t di fluoro gassoso Enormi quantità di energia (v. arricchimento)

Picco della produzione di Uranio nel mondo

ANDAMENTO DOMANDA-PRODUZIONE DI URANIO NEL MONDO

RISERVE GLOBALI DI URANIO

ARGOMENTAZIONI

Indipendenza dall’estero Disponibilità infinita di energia Fonte energetica pulita (?) Produce energia a basso prezzo I moderni reattori sono sicuri

Ce l’hanno “tutti” perché noi no???

ARRICCHIMENTO per DIFFUSIONE GASSOSA

Si pompa uranio attraverso dei setti porosi sotto forma di Esafluoro di Uranio (UF6). La maggior parte dell’uranio arricchito per usi civili viene ottenuto così. Il problema è che l’arricchimento per ogni stadio è molto basso, per cui questi impianti consumano quantità enormi di energia elettrica per pompare il gas.

A titolo di esempio di può citare Eurodif, in Francia, che, per arricchire l’uranio utilizzato per quasi tutte le centrali europee, richiede l’energia di quattro centrali nucleari.

STOCK URANIO IMPOVERITO NEL MONDO

Paese Organizzazione Quantità (t) Data

USA DOE 480.000 2002

Russia FAEA 460.000 1996

Francia AREVA 190.000 2001

UK BNFL 30.000 2001

Germania URENCO 16.000 1999

Giappone JNFL 10.000 2001

Cina CNNC 2.000 2000

Sud Corea KAERI 200 2002

Sud Africa NECSA 73 2001

TOTALE 1.188.273 2002

ELEMENTI COMBUSTIBILI

CIASCUN ELEMENTO COMBUSTIBILE

Guaina in lega di Zirconio Altezza 4-4,5 metri Sezione ~ 24×24 cm 17×17 barre pastiglie cilindriche di U: 1×1,5 cm

150-200 elementi combustibili formano una carica del nocciolo

SCHEMA DI UN REATTORE PWR

Source: IAEA, PRIS, 2007, MSC

Source: IAEA, PRIS, 2007, MSCSource: IAEA, PRIS, 2007, MSC

EVOLUZIONE NUMERO DI REATTORI AL 2025

Vita mediaAttuale

(y)

Vita mediaMax(y)

2008-2015ReattoriSpenti(CERTI)

2008-2015ReattoriAccesi(MAX)

2008-2015Reattori

Necessari(status quo)

2015-2025Reattori

Necessari(status

quo)

22 40 93 23 70 192

Germania32

Source: IAEA, PRIS, 2008, MSC

RAFFREDDAMENTO CENTRALI NUCLEARI – ESEMPIO FRANCESE

Uso di enormi quantità di acqua dolce In Francia (2006) per il raffreddamento:

19.1 × 109 m3 di acqua dolce pari al 57% dei prelievi totali del Paese.

Parte di questa viene scaricata nei fiumi (e nelle falde) mentre: 1.3 × 109 m3 sono emesse in atm. dalle torri di evaporazione, pari al 22% di tutta l’acqua consumata in Francia.

IMPIANTO DI RIPROCESSAMENTO A CAP DE LA HAGUE

Tempi di decadimento della scoria Plutonio

• 240.000 anni fa Ominidi (Neanderthal) 10 cicli Plutonio

• 60.000 anni fa Il primo Homo sapiens in Europa 2,5 cicli Plutonio

• 30.000 anni fa Resta solo l’ Homo sapiens 1,2 cicli Plutonio

• 20.000 anni fa Invenzione dell’arco = caccia 0,8 cicli Plutonio

• 12.000 anni fa Fine dell’ultima glaciazione 0,5 cicli Plutonio

• 8.000 anni fa Insediamento di Gerico, 0,3 cicli Plutonio

il più antico del mondo

• 5.500 anni fa Invenzione della scrittura 0,2 cicli Plutonio

• 4.200 anni fa Età del bronzo 0,18 cicli Plutonio

• 2.724 anni fa Fondazione di Roma 0,11 cicli Plutonio

RIPROCESSAMENTO DEL COMBUSTIBILE IRRAGGIATO: RADIOTOSSICITA’

Radiotossicità (in sievert per gigawatt termico all'anno) del combustibile esausto scaricato dai reattori per diversi cicli del combustibile, in funzione del tempo a partire dal momento dell'estrazione dal reattore. È altresì indicato l'andamento dei prodotti di fissione e la radiotossicità dell'uranio naturale e del torio 232 di partenza. Si noti che i cicli all'uranio determinano scarichi nettamente più radiotossici e di lunga vita rispetto ai cicli al torio, e che gli attuali reattori (2° e 3° gen. ad uranio) determinano i risultati di gran lunga peggiori con ben un milione di anni per ridurre la radiotossicità al valore dell'uranio di partenza. Per dare un'idea del valore di un sievert, si tenga presente che la dose che in media un uomo assorbe in un anno per esposizione alla radioattività naturale è di 0,0024 Sv.

INVENTARIO SCORIE AD ALTA ATTIVITA’

t (2008)

t(2015) Locomotore

AV (30t)(2008)

LocomotoreAV (30t)

(2015)

t(2050)

t/y

MONDO 250.000 400.000 1.000.000

FRANCIA 8.000 17.500 267 583

1 REATTORE

30

Fonte: IAEA (2008)

COSTO ELETTRICITA’ PER FONTI ENERGETICHE

COSTRUZIONE CARBURANTE CASO BASE + CARBONTAX INTERESSI

$/KW $/mmBtu c$/KWh c$/KWh c$/KWh

Nucleare 2.000 0,47 6,7 5,9

Carbone 1.200 1,20 4,3 6,4

Gas 500 3,50 4,1 5,1

Nucleare 4.500-(6.000) 0,67 8,4 – (11,1) 7,6

Carbone 2.300 2,60 6,2 8,2

Gas 850 7,00 6,5 7,4

FONTE: MIT (MASSACHUSSET INSTITUTE TECHNOLOGY, BOSTON (USA) a) 2003 – b) 2009

ARGOMENTAZIONI

Indipendenza dall’estero Disponibilità infinita di energia Fonte energetica pulita (?) Produce energia a basso prezzo I moderni reattori sono sicuri (?)

Ce l’hanno “tutti” perché noi no???

NUCLEARE IN EUROPA

No1976

Austria, Danimarca, Grecia, Irlanda , (Italia), Polonia, Portogallo, Norvegia

NONSarannosostituite

Belgio, Germania, Olanda,Spagna, Svezia

Si Finlandia, Francia, Bulgaria,Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera

In dubbio

Regno Unito, Ungheria

ARGOMENTAZIONI

Indipendenza dall’estero Disponibilità infinita di energia Fonte energetica pulita (?) Produce energia a basso prezzo I moderni reattori sono sicuri (?)

Ce l’hanno “tutti” perché noi no???FALSO

DIRETTIVA EUROPEA 20.20.20

A partire dal 2020:

-20% emissioni di gas serra (incidenza parziale) 20% risparmio energetico (incidenza nessuna)+20% energie rinnovabili (incidenza nessuna)

PARCO EOLICO MARE DEL NORD

PARTECIPANTI POTENZAIN CORSO

POTENZA FINALE

POTENZA FINALE

AL CONSUMO

CENTRALINUCLEARI

EQUIVALENTI

GERMANIA, FRANCIA,GRAN BRETAGNA, BELGIO, DANIMARCA,OLANDA, IRLANDA,NORVEGIA, LUSSEMB.

30 GW

(2020)

>100 GW10%

TUTTA EUROPA70

SOLARE TERMODINAMICO: PROGETTO DESERTEC

PARTECIPANTI POTENZA2020

POTENZA 2040

POTENZA 2050

SUPERFICIEFINALE €

GERMANIA, ITALIAFRANCIA, SPAGNA,

NORD AFRICA

25 GW 180 GW 220 GW

15%EUROPA

50 × 50Km2

<400×109

CENTRALI NUCLEARIEQUIVALENTI

EPR (1500 MW)>150 1200 × 109

RETE ELETTRICA : DECONGESTIONE

DECONGESTIONE: spreca 1.2 × 109 kWh/y ≡ 1.5 × 109 €/y

AZIONE: 2.000 Km di nuovi elettrodotti ad alta tecnologia in 8 anni RISULTATO: allargare i “colli di bottiglia” che rendono inutilizzabile parte della

produzione elettrica e “giustificano” nuove centrali migliore utilizzo della rete da parte delle “rinnovabili”

GUADAGNO: costo = 480 × 106 €/y; guadagno = 1 × 109 €/yGUADAGNO EQUIVALENTE: alla realizzazione di 8 centrali da 1.000 MW oppure 1, 5 centrale nucleare(Fonte: TERNA, 2009)

OBIETTIVO 2050: EUROPA PULITAda FONDAZIONE EUROPEA PER IL CLIMA ; Istituto Ricerca Economica McKINSEY – Imperial

College London – Oxford Ecomics – Energy Research Centre – Molte Grandi Compagnie Elettriche Europee

ANALISI e CONDIZIONI:i. TECNOLOGIE ESISTENTIii. INTERCONNESSIONE RETE EUROPEAiii. NO DIFFICOLTA’ TECNICHE, SI’ DIFFICOLTA’ POLITICHEiv. INIZIO IMMEDIATO

SCENARI POSSIBILI al 2050 TREND ATTUALE

PROGETTO EUROPA PULITA (-80% gas serra)

RINNOVABILI = 34%NUCLEARE = 17% (IN DIMINUZIONE COMUNQUE)

GAS E FOSSILI = 49%

RINNOVABILI = 80%NUCLEARE = NON NECESSARIOALTRE FONTI = 20% (MIX GEOTERMIA E DESERTEC)

PAUL R. KRUGMAN – PREMIO NOBEL 2008 PER L’ECONOMIA

Dall’ HERALD TRIBUNE, aprile 2010:

“Non c´è dubbio che le iniziative contro il mutamento climatico comportano costi, ma questi vanno confrontati con i costi dell´inerzia o della rinuncia ad agire. E i più alti, a parte il richiamo all´etica della responsabilità nei confronti delle prossime generazioni, sono proprio quelli che non si vedono, o si vedono purtroppo a scadenza più lunga, che riguardano la salvaguardia dell´ambiente e la tutela della salute collettiva.”