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Progetto “Nuove Rotte: Blue Economy”
Piano Sviluppo di Filiera
PO FESR Sicilia 2007/2013 – Obiettivo Operativo 5.1.1
Linea d’intervento 5.1.1.1 – 5.1.1.2
NUOVE ROTTE: BLUE ECONOMY Piano di Sviluppo di Filiera
PO/FESR Sicilia
Linee di intervento 5.1.1.1 e 5.1.1.2
Focus sui principali obiettivi raggiunti
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Sommario
Premessa ........................................................................................................................................................... 3
Piano Integrato dei Servizi Comuni (Linea di intervento 5.1.1.1.) ..................................................................... 5
I laboratori del Centro di Certificazione e Prova (art. 36) ............................................................................. 5
Laboratorio 1 – Eco-sostenibilita’ e responsabilita’ sociale ...................................................................... 8
Laboratorio 2 - Attuazione e valorizzazione dell’innovazione ................................................................. 10
Laboratorio 3 - Certificazione delle Produzioni di Qualità ...................................................................... 12
Laboratorio 4 - Tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare ...................................................... 14
Laboratorio 5 – Certificazioni per i mercati esteri ................................................................................... 16
Laboratorio 6 – Shelf life ......................................................................................................................... 18
Laboratorio 7 - Prodotti salutistici ........................................................................................................... 20
Laboratorio 8 - Certificazione Genetica ................................................................................................... 22
Laboratorio 9 – Servizi tecnici ................................................................................................................. 23
Laboratorio 10 - Eco-Innovazione dei processi produttivi ...................................................................... 26
Partecipazione a fiere (art 27) ..................................................................................................................... 28
European Seafood, Bruxelles ................................................................................................................... 28
Eventi presso Expo Milano 2015 ............................................................................................................. 29
Blue Sea Land, Mazara del Vallo .............................................................................................................. 30
Piano degli Investimenti Innovativi (Linea di intervento 5.1.1.2.)................................................................... 32
I progetti di ricerca (art. 31) ........................................................................................................................ 33
Tutela e valorizzazione dei prodotti ittici freschi, di allevamento e trasformati .................................... 33
Nuove strade per la pesca ....................................................................................................................... 34
Proposte di valorizzazione di specie massive per il rilancio del prodotto “fresco” in provincia di
Agrigento ................................................................................................................................................. 36
Attività di divulgazione e diffusione ................................................................................................................ 38
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Premessa
Il presente documento riassume gli obiettivi raggiunti e i risultati ottenuti dal progetto
“NUOVE ROTTE: BLUE ECONOMY” finanziato dal P.O. FESR Sicilia 2007/2013, con l'obiettivo
di "Sostenere lo sviluppo e il rafforzamento di distretti produttivi e gruppi di imprese e
realizzare i servizi comuni volti a superare deficit conoscitivi e relazionali delle imprese"
prevede espressamente le seguenti linee di intervento.”
I soggetti attuatori del progetto sono: l’Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC -CNR) -
Capo Granitola, l’Istituto di Scienze dell'Alimentazione (ISA-CNR), l’Istituto ooprofilattico
Sperimentale della Sicilia (I P Sicilia l'Universita di Palermo Dipartimento Energia e SEAF e
le due aziende Kappadue Innovazione Srl e Bionat Italia Srl.
Il progetto ha avuto come obiettivo ultimo quello di istituire un nuovo modello di filiera
della pesca” creare nuovi prodotti dotati delle più moderne certificazioni in termini igienici,
sanitari, ambientali ed energetici, tracciato e garantito geneticamente e rivolto a mercati
nuovi e favorire la sinergia tra le aziende appartenenti alla filiera e tra queste e il Distretto.
Il progetto ha previsto:
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Piano Integrato dei Servizi Comuni (Linea di intervento 5.1.1.1.)
L’obiettivo del Piano integrato dei Servizi Comuni era quello di sostenere lo sviluppo e il
rafforzamento del Distretto attraverso azioni di realizzazione di servizi comuni in favore di
imprese distrettuali, volti a superare deficit conoscitivi e relazionali.
Il Piano Integrato dei servizi comuni è articolato secondo i servizi di seguito illustrati:
Centro di certificazione e prova (art. 36): è stato realizzato un centro di
certificazione finalizzato all'istituzione di un sistema di tr cci ilit{ el pro otto e
alla gestione del marchio di filiera per l’identificazione del prodotto e della qualita
dello stesso. Tale servizio e stato rivolto a tutte le imprese partecipanti (50),
diversamente suddivise a seconda dell'attività in cui era articolato.
Il CCP è costituito da 10 Laboratori tecnici e centri di prova attraverso i quali è stato
possibile sperimentare prodotti e processi innovativi e promuovere ricerche di settore.
I laboratori riassumono alcune azioni strategiche fondamentali nello sviluppo della
filiera, quali ad es. la tracciabilità del pescato, la shelf life e i processi di innovazione
che potrebbero estenderne la durata oltre che l’identificazione di nuovi prodotti come
quelli per celiaci e il rilascio della certificazione DOP.
Partecipazione a fiere (art.27): il servizio ha previsto l'individuazione,
organizzazione e gestione degli eventi fieristici internazionali in risposta all'esigenza
da parte delle imprese di aprirsi ai mercati esteri e di promuovere l'esposizione dei
propri prodotti aziendali. Il servizio ha visto il coinvolgimento delle imprese
partecipanti al Patto e aderenti al Consorzio.
Servizi collettivi finalizzati alla “Strategia General Management e supporto alle
funzioni zien li” ( rt. 26): il servizio è stato pensato e finalizzato al supporto alle
funzioni aziendali, al potenziamento per il consolidamento delle attuali aree di
business e allo sviluppo di quelle nuove e all'affiancamento al management aziendale
allo scopo di garantire l'aumento della competitività. Per la fornitura di tale servizio
alle aziende, il COSVAP si è avvalso dell'apporto della società Price waterhouse
Coopers Adivisory Spa, una primaria società di consulenza individuata tramite
procedura di selezione pubblica.
I laboratori del Centro di Certificazione e Prova (art. 36)
Al fine di raggiungere i macro-obiettivi del Progetto, sono stati istituiti 10 laboratori di tecnici
e centri di testing attraverso i quali sperimentare prodotti e processi innovativi e promuovere
ricerche di settore. Questi hanno interagito direttamente con 22 le aziende del distretto per
implementare protocolli e disciplinari e di per se riassumono alcune azioni strategiche
fondamentali nello sviluppo della filiera, quali ad es. la tracciabilità del pescato, la shelf life e i
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processi di innovazione che potrebbero estenderne la durata oltre che l’identificazione di
nuovi prodotti come quelli per celiaci e il rilascio della certificazione DOP.
I laboratori istituiti sono stati i seguenti, ciascuno dei quali era sotto la responsabilità di uno
dei partner proponenti:
Laboratorio Denominazione laboratorio Soggetto
responsabile
Laboratorio 1 Eco - sostenibilità e responsabilità sociale IAMC/CNR
Laboratorio 2 V lorizz zione e ttu zione ell’innov zione IAMC/CNR
Laboratorio 3 Certificazione delle Produzioni di Qualità IZS Sicilia
Laboratorio 4 Tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare IZS Sicilia
Laboratorio 5 Certificazioni per i mercati esteri IZS Sicilia
Laboratorio 6 “Shelf-life” Bionat Italia Srl
Laboratorio 7 Prodotti salutistici Bionat Italia Srl
Laboratorio 8 Certificazione genetica Bionat Italia Srl
Laboratorio 9 Servizi Tecnici [Digitali] K2 Innovazione Srl
Laboratorio 10 Eco-innovazione dei processi produttivi IAMC/CNR
Di seguito viene riportato l’elenco delle aziende coinvolte nei vari laboratori:
OP
Ital pesca
Egeo pesca
Antares
Nino Castiglione
Campo d'oro di Licata
Altamarea
Carlino
Koinè
Ittica Trappeto
Bluemar Sciacca
Acqua azzurra
Giacalone Maurizio
Valfrigo di Giacalone Vincenzo
Frigortecnica srl
Alfa Cold
Sistem service refrigerazione
Flot pesca
Lanza Paolo s.n.c
Marmoreo
7
STF
Pesce azzurro
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Laboratorio 1 – Eco-sostenibilita’ e responsabilita’ sociale
AZIENDE COINVOLTE OP di Sciacca
Il Laboratorio 1: “Eco‐sostenibilit{ e responsabilit{ sociale” si poneva l’obiettivo di verificare
le potenzialit{ dei sistemi di certificazione che nell’ambito di un processo di sviluppo della
filiera ittica, rappresentano un approccio innovativo orientato a sostenere le risorse alieutiche
dalla cattura al consumatore finale. In particolare, si è posta maggiore attenzione
nell’individuare strumenti capaci di assicurare l’eco-sostenibilità dei processi di cattura con il
triplice obiettivo di (i) accrescere la responsabilità degli operatori, (ii) tutelare il consumatore
e (iii) assicurare l’economicit{ delle imprese coinvolte.
Nel processo di sperimentazione avviato, fondamentale è stata la collaborazione con
l’Organizzazione dei Produttori della Pesca della Sicilia Occidentale Soc. Coop (di seguito: OP di
Sciacca) costituita da aziende di pesca che praticano esclusivamente la pesca dei piccoli
pelagici con rete a circuizione. Il totale coinvolgimento delle imprese da pesca della OP di
Sciacca, è da considerarsi un primo risultato fondamentale. Esse sono state capaci di
assicurare ed accrescere l’interazione tra gli stakeholder. Individuato il segmento di pesca
target per il laboratorio (pesca a circuizione e/o cianciolo), si è di conseguenza individuata
l’acciuga quale risorse da pesca di primario interesse per le imprese e per il consumatore (Fig.
1). Pertanto, sono state condotte una serie di indagini indirette atte a caratterizzare tutte le
imprese dell’OP di Sciacca. Al fine di riuscire a perseguire gli obiettivi suddetti è stato ideato
uno strumento “gestion le eco-socio-economico”, capace di mirare ai tre obiettivi suddetti
e prefissati in fase progettuale. Tale strumento consiste nell’implementazione di un concetto
innovativo di eco-labelling capace di porre a sistema, (1) la pesca responsabile, (2) la tutela
del consumatore e (3 l’economicit{ delle imprese. In particolare, tale strumento assicura:
1. Sostenibilità del processo di cattura (pesca responsabile);
2. Certificazione dell’area della data e della modalit{ di cattura allo sbarco (tutela del
consumatore);
3. Creazione di un marchio di eco-labelling (migliorare l’economicit{ dell’impresa
Il Laboratorio 1: “Eco‐sostenibilit{ e responsabilit{ sociale” ha consentito di verificare la
disponibilità dei consumatori della grande distribuzione (Fig. 2) sulla reale fruibilità di tale
strumento, attraverso attività sperimentale sul campo, ha validato la funzionalità dello stesso
ed ha trovato grande riscontro, sia da parte del consumatore che della grande distribuzione.
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Figura 1. Schema di sintesi sul processo di cattura con rete a circuizione.
Figura 2. Prova sperimentale presso Auchan, per la vendita di Engraulis encrasicolus pescato con
metodo sostenibile (eco-labelling).
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Laboratorio 2 - Attuazione e valorizzazione dell’innovazione
AZIENDE COINVOLTE
Ittica Trappeto
Acqua azzurra
Giacalone Maurizio
Antares
Egeopesca
Ital pesca
Valfrigo di Giacalone Vincenzo
Frigortecnica srl
Alfa Cold
Sistem service refrigerazione
Nino Carlino
Flot pesca
Lanza Paolo s.n.c
Marmoreo
STF
Bluemar
Pesce azzurro
l sistema dei servizi proposti dal laboratorio si è sviluppato nel corso della durata del progetto
attraverso un’attivit{ di back office (realizzata sul territorio di riferimento del distretto) e sul
campo (presso le imprese della filiera distrettuale), garantendo il confronto continuo tra i
fruitori del servizio e chi lo eroga (attività front office).
Il Distretto e i soggetti che hanno aderito al COSVAP hanno beneficiato dei risultati generati
dall’attivit{ svolta nell’erogazione di servizi di sperimentazione a 35 imprese, sintetizzati nei
report e negli studi messi a disposizione del Distretto stesso, così come previsto dal progetto.
La fase finale delle attivit{ è stata indirizzata all’attivit{ di condivisione e valutazione dei
risultati con gli stessi beneficiari. Tale attività, sulla base dei feed-back acquisiti, ha
ulteriormente generato degli spunti utili e un affinamento in corso del lavoro svolto.
A seguito del completamento delle attività previste nel progetto e tenuto conto degli obiettivi
attesi, è possibile evidenziare il conseguimento dei seguenti risultati principali:
Istituzione di uno sportello permanente in grado di fornire servizi, rivolti a tutte le
componenti della filiera distrettuale per l’elaborazione di business plan,
l’intermediazione finanziaria il counseling e l’auditing tecnico operativo (Fig. 3);
Riqualificazione e riorganizzazione all’interno della filiera ittica distrettuale di tre
imprese nell’ambito di progetti di innovazione gi{ avviati e per l’avvio di nuovi
investimenti innovativi.
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Accompagnamento di una impresa della catena del freddo per la fase di acquisizione
della licenza sulla tecnologia sperimentata, finalizzata alla produzione industriale
di attrezzature per la catena del freddo.
Definizione dei contenuti di un contratto di rete tra le imprese della filiera ittica
nell’ambito della catena del freddo per la definizione di una nuova filiera innovativa.
L’attivit{ del Laboratorio sulla base dell’interesse riscontrato all’interno della filiera trover{
continuità e sostenibilità economica grazie anche al contributo delle imprese già coinvolte
nell’attivit{ di servizio.
a) b) c)
d) e) f)
Figura 3. a) Audit tecnico presso Carlino; b) Riunione con le imprese della refrigerazione; c)
Attrezzatura sperimentale per trattamento gambero; d) Audit tecnico presso peschereccio; e) Audit
tecnico presso Alfacold; f) Prototipo frigo a refrigerazione passiva
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Laboratorio 3 - Certificazione delle Produzioni di Qualità
AZIENDE COINVOLTE
Società Cooperativa Antares;
Italpesca s.n.c.;
Egeo Pesca s.r.l.
Nino Castiglione s.r.l.;
Altamarea s.r.l.;
Carlino s.r.l.;
Campo d'Oro di Licata Paolo & C. s.a.s.;
Koinè Fish Trading s.r.l.
I servizi inerenti al presente Laboratorio si sono basati in massima parte su attività di studio e
di assistenza tecnica rivolti ai soggetti destinatari, realizzati con la finalità di supportare le
imprese nei processi di valorizzazione e certificazione delle produzioni ittiche.
Il gruppo di lavoro afferente al Laboratorio si è occupato di identificare le produzioni ittiche
che possono rientrare nel regime delle Denominazioni di Origine Protette (D.O.P.), delle
Indicazioni Geografiche Protette (I.G.P.) e delle Specialità Tradizionali Garantite (S.T.G.), dei
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) e nell’elenco delle Denominazioni Comunali
(De.Co.). Si è provveduto, pertanto, alla realizzazione di cinque Disciplinari di Produzione
ai fini dell’ottenimento della registrazione dei seguenti prodotti quali “Prodotti
Agroalimentari Tradizionali della Regione Siciliana” (Fig. 4):
a. Gambero rosso (Ammaru rùssu, Ammaruni) - P.A.T.;
b. Salame di Tonno (Ficazza di tunnu) - P.A.T.;
c. Lattime di Tonno salato (Lattùme di tunnu salatu, Lattùme di tunnu sutta sali) -
P.A.T.;
d. Acciughe sotto sale (Anciova sutta sali) – P.A.T.;
e. Sardina sotto sale (Sarda sutta sali) – P.A.T.
In data 22 luglio 2015, con Decreto MiPAAF del 17 giugno 2015 (Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana - Serie Generale n. 168 - Suppl. Ordinario n. 43), è stata pubblicata la
“Quin icesim revisione ell’elenco n zion le ei pro otti gro liment ri tr izion li”
in cui risultano inseriti le cinque produzioni ittiche sopra riportate.
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a)
b)
Figura 4. a) Bottarghe di tonno; b) Altre P.A.T.
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Laboratorio 4 - Tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare
AZIENDE COINVOLTE
Società Cooperativa Antares;
Italpesca s.n.c.;
Egeo Pesca s.r.l.
Ittica Trappeto;
Altamarea s.r.l.;
Carlino s.r.l.;
Campo d'Oro di Licata Paolo & C. s.a.s.;
Koinè Fish Trading s.r.l.
I servizi inerenti il Laboratorio si sono basati su attività di consulenza ed assistenza tecnica
rivolti alle aziende del Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, realizzati con la
finalità di supportare le imprese nei complicati processi di avvio delle certificazioni di
qualità.
Nello svolgimento delle attività previste dal cronoprogramma progettuale, si sono realizzate
le diverse procedure da applicare a qualsiasi azienda voglia intraprendere un percorso di
avvio alla certificazione secondo le norme:
UNI EN ISO 22005:2007, rintracciabilità nelle filiere agroalimentari - principi generali
e requisiti di base per progettazione di sistemi e attuazione
UNI EN ISO 22000:2005, sistemi di gestione per la sicurezza alimentare – requisiti per
qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare
UNI EN ISO 10854:1999, azienda agroalimentare – linee guida per la progettazione e
realizzazione di un sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP.
I pacchetti di procedure operative redatti resteranno a disposizione del Distretto Produttivo
della Pesca, che potrà pertanto metterle a disposizione delle aziende (Fig. 5).
Attualmente il Laboratorio ha completato la redazione delle procedure operative relative
alle norme di certificazione volontaria sopra indicate.
Grazie alla consulenza offerta dal Laboratorio, l’ zien Alt m re s.r.l. una delle aziende
individuate, h ottenuto l certific zione p rte ell’Ente i Certific zione RINA.
Nel dettaglio l’azienda oggi è certificata secondo la norma UNI EN ISO 22000:2005 e secondo
gli standard internazionali della British Retail Consortium (BRC) e ell’Intern tion l Foo
Standard (IFS), questi risultati porteranno ad un grande vantaggio competitivo dell’azienda
che potrà così aggredire nuovi mercati della Grande Distribuzione Organizzata Europea.
Attualmente si stanno applicando le procedure operative di qualità redatte anche ad altre
aziende del settore primario (imbarcazioni), onde avviare le stesse alla certificazione di
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qualità secondo la norma UNI EN ISO 22005:2007 (rintracciabilità nelle filiere
agroalimentari).
a) b) c)
Figura 5. Tre momenti della lavorazione di uno dei prodotti affumicati, in questo caso dalla foto
sembra tonno. a) Fase del "Taglio-Pulitura" del trancio; b) Fase della "Salatura"; c) Fase
dell'affumicatura.
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Laboratorio 5 – Certificazioni per i mercati esteri
AZIENDE COINVOLTE
Società Cooperativa Antares;
Italpesca s.n.c.;
Egeo Pesca s.r.l.;
Ittica Trappeto.
Altamarea s.r.l.;
Carlino s.r.l.;
Campo d'Oro di Licata Paolo & C. s.a.s.;
Koinè Fish Trading s.r.l.
L’attivit{ del laboratorio è stata quella di fornire consulenza alle aziende del Distretto
Produttivo della Pesca in tema di sicurezza alimentare per avviarle al conseguimento delle
certificazioni internazionali, strumenti di inserimento commerciale nel mercato della
grande distribuzione organizzata dell’ UE e nei paesi della Federazione Russa.
Il gruppo di lavoro ha provveduto alla traduzione dalla lingua cirillica della normativa russa
relativa ai prodotti della pesca e ha fornito consulenza alle aziende con lo scopo di
standardizzare un Sistema di Gestione per la Sicurezza Alimentare.
Da un punto di vista operativo il gruppo di lavoro ha redatto, con vari livelli di intervento, in
stretta sinergia con il Gruppo Qualit{ e Sicurezza Alimentare dell’ Azienda AltaMarea s.r.l. con
sede in Favara (AG) il documento fondamentale del Sistema di Gestione; ha attuato e
implementato il Sistema di Gestione per la Sicurezza Alimentare, attraverso Azioni Correttive
e Preventive, tese a rendere il Sistema di Gestione certificabile da Ente terzo in maniera tale
che, in una fase successiva, possa essere fruito e applicato dalle aziende che aderiranno al
predetto sistema già sperimentato.
Dopo la verifica effettuata dall’Ente Terzo di Certificazione “ RINA” il 9 e il 10 Giugno 2015,
l’ zien Alt M re s.r.l. , industria affumicamento prodotti ittici, con sede in Favara (AG)
ha conseguito la certificazione del proprio Sistema di Gestione Integrato secondo la
norma ISO 22000 - 2005 e gli schemi BRC e IFS, con un livello di valutazione alto.
La possibilità di poter strutturare un sistema di gestione aziendale integrato ha permesso il
soddisfacimento dei requisiti previsti da norme cogenti e volontarie preesistenti, insieme a
quelli stabiliti dagli standard citati con il minor impegno dell’azienda predetta in termini di
organizzazione e destinazione delle risorse.
L’unicit{ di gestione con un unico riferimento per la documentazione e per la gestione dei
dati, il contenimento dei costi ed una migliore integrazione delle competenze sono i
risultati tangibili ottenuti alla fine del percorso di certificazione.
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Figura 6. AltaMarea: trancio di pesce in impiccagione pre-essicamento
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Laboratorio 6 – Shelf life
AZIENDE COINVOLTE
OP
Altamarea
Carlino
Campo d'oro di Licata
Bluemar Sciacca
Grazie alle attività del laboratorio 6 sono stati redatti i protocolli che individuano le analisi
necessarie per stabilire, con metodo scientifico, la data di scadenza di alcuni dei prodotti
più significativi delle aziende del Distretto (Fig. 7), al fine di evitare (come spesso accade) che
le date di scadenza siano apposte in modo “non scientifico”. È stato sviluppato un sistema per
la tracciabilità della catena del freddo attraverso micro-sensori a radiofrequenza (Fig. 8) che
possono essere associati ai prodotti di cui si vuole garantire il corretto andamento termico.
Alcune delle aziende che hanno collaborato alla sperimentazione hanno potuto usufruire di
analisi microbiologiche e chimiche, al fine di valutare i vantaggi di nuovi sistemi e soluzioni di
packaging (Fig. 9). È stata sviluppata una piattaforma informatica (Fig. 10), accessibile da
web, per la gestione del campionamento e delle analisi con accesso differenziato (supervisore,
laboratori, utenti, etc) e multipiattaforma (PC, tablet, smartphone).
Figura 7: Alcuni dei prodotti analizzati
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Laboratorio 7 - Prodotti salutistici
AZIENDE COINVOLTE
Op pesca
Altamarea
Carlino
Campo d'oro di Licata
Bluemar
Sono stati redatti i protocolli che individuano le analisi e le procedure necessarie per
stabilire, con metodo scientifico, il contenuto dei valori nutrizionali (sia quelli obbligatori
per l’etichettatura sia quelli di maggiore importanza dal punto di vista salutistico dei
prodotti della filiera ittica (Fig. 11).
Le aziende ittiche che hanno partecipato alla sperimentazione hanno usufruito del laboratorio
per realizzare etichette conformi a standard internazionali e/o a nuove normative,
immettendo nuovi prodotti in nuovi mercati.
Sono stati redatti i disciplinari per la produzione di alcuni prodotti per i quali è adesso
possibile richiedere agli organi competenti l’autorizzazione all’utilizzo della dicitura “gluten-
free” e quindi la commercializzazione quale cibo per celicaci.
È stato sviluppato un sistema per associare codici univoci bidimensionali (QR-code) ai
prodotti di filiera analizzati, al fine di fornire informazioni sui prodotti anche ai consumatori,
per esempio attraverso il semplice utilizzo della fotocamera di uno smartphone (Fig. 12).
È stata sviluppata una piattaforma informatica, accessibile da web, per la gestione del
campionamento e delle analisi con accesso differenziato (supervisore, laboratori, utenti, etc) e
multipiattaforma (PC, tablet, smartphone).
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Figura 11. Estratto di un referto del Laboratorio “Prodotti Salutistici”
Figura 12. Sistema per associare codici univoci bidimensionali (QR-code) ai prodotti di filiera
analizzati.
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Laboratorio 8 - Certificazione Genetica
AZIENDE COINVOLTE
Alta marea
Carlino
Campo d'oro di Licata
OP
Bluemar
Sono stati messi a punti meto i e protocolli per l’ n lisi genetic dei prodotti ittici, freschi
e trasformati al fine della loro caratterizzazione e dell’individuazione rapida e certa di
parassiti (per esempio anisakis). Sono state effettuate diverse centinaia di analisi genetiche,
che hanno fornito un quadro sull’autenticit{ e sull’origine delle materie prime utilizzate nei
prodotti di filiera (Fig. 13). È stato sviluppato un sistema composto da una piattaforma
informatica e da tag a radiofrequenza (Fig. 14), per la gestione del campionamento e delle
analisi con accesso differenziato (supervisore, laboratori, utenti, etc) e multipiattaforma (PC,
tablet, smartphone).
Figura 13. Rilevazione del risultato con elettroforesi; a sx campione identificato geneticamente come
appartenente alla specie ittica dichiarata dal cliente; a dx campione identificato geneticamente come
non appartenente alla specie ittica dichiarata dal cliente
Figura 14. Dispositivo “BlueID” per la gestione dei tag a radiofrequenza
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Laboratorio 9 – Servizi tecnici
AZIENDE COINVOLTE Servizio trasversale per tutte le aziende
É un laboratorio al servizio dell’organizzazione e della comunicazione del C2P3 che pone il
cuore delle attività nella realizzazione di infrastrutture tecnologiche collaborative e di
comunicazione ad uso dei membri dei laboratori e al servizio delle imprese e degli operatori
del settore.
È stata realizzata la piattaforma tecnologica, C2P3 (Fig. 15), che ha come obiettivo primario
l’erogazione di servizi finalizzati alla creazione di una filiera della pesca tramite l’ausilio di
una piattaforma ICT a supporto delle imprese aderenti al Distretto Produttivo della Pesca
(COSVAP), ed al coordinamento del processo d’innovazione degli istituti di ricerca coinvolti.
Tale piattaforma, fruibile sia dal web che dai dispositivi mobile come Tablet e Smartphone”
(Fig. 16), in linea con i trend internazionali del settore, offre alle aziende, e agli attori coinvolti,
servizi innovativi come ad esempio:
l’individuazione delle aziende (caratteristiche potenzialit{ disponibilit{ … con le
quali collaborare;
la gestione degli scambi informativi tra fornitori e clienti tramite la realizzazione di un
catalogo elettronico;
la realizzazione di una banca dati comune che fornisca informazioni utili ed aggiornate
sul comparto pesca;
l’offerta di più efficienti strumenti informativi per il supporto alle decisioni (Business
Intelligence);
l’offerta di informazioni strategiche sull’evoluzione dei mercati delle tecnologie delle
normative tecniche dell’internazionalizzazione, ecc;
la promozione collettiva del distretto attraverso un ufficio stampa dedicato e attività di
web marketing;
Il Portale ha consentito la completa realizzazione del ciclo della conoscenza all’interno dei
gruppi di lavoro tramite gli strumenti di Information Technology realizzati dal laboratorio 9.
Le sinergie attivate durante il percorso hanno permesso anche la realizzazione di Best
Practice parallele alle attività progettuali. Un esempio concreto è stato realizzato in
collaborazione con il Laboratorio Sostenibilità e Responsabilità Sociale col quale è stata
sviluppata l’Applic zione mo ile “Occhio l Pesce, uno strumento divulgativo atto a stimare
la freschezza del pesce attraverso una valutazione soggettiva dell’utente. Occhio al pesce è
stata presentata il 13 Giugno al padiglione Italia ll’EXPO i Mil no in occasione degli
incontri CNR X EXPO e ha riscontrato grande successo.
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Figura 15. Immagini relative al portale C2P3
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Figura 16: App “Occhio al pesce” per la valutazione dello stato di freschezza del pesce
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Laboratorio 10 - Eco-Innovazione dei processi produttivi
AZIENDE COINVOLTE
Campo d'Oro
Medipesca
Europesca
Altamarea
Carlino
Ittica Trappeto
Il "lab10: Eco-Innovazione", nell'ambito del progetto filiera "Nuove Rotte: Blue Economy", ha
svolto consulenza tecnica alle aziende del Distretto con due principali obiettivi.
Analisi Energetica
Il primo obiettivo è legato al tema dell'efficientamento energetico dei processi produttivi delle
aziende ittiche. Per questa attività è stata: calcolata la quantità di energia consumata (kWh)
per quantità (Kg) di prodotto; eseguito un accurato check-up energetico che ha messo in
evidenza i processi produttivi più costosi ed infine sono stati individuati i metodi per
ottimizzare i consumi energetici e i costi. L'ottimizzazione dei costi è avvenuta anche con il
dimensionamento "ad hoc" di impianti per l'autoproduzione di energia elettrica come gli
impianti fotovoltaici ed eolici atti a produrre buona parte della energia assorbita dal processo
produttivo.
Per lo svolgimento del check-up energetico è stato realizzato anche un database on-line, in
collaborazione con K2-Innovazione, che servirà alle aziende del Distretto di verificare e
monitorare i propri consumi autonomamente e in modo semplice. Questo database offrirà un
sicuro supporto a tutte quelle aziende che vorranno simulare/verificare il consumo
energetico e il risparmio economico nella ipotesi che le stesse aziende vogliano sostituire e/o
implementare nuove apparecchiature nei processi di lavorazione. Questo database potrà
essere installato in un server internet al quale potranno accedere le sole aziende autorizzate
per verificare le proprie perfomance energetiche e i metodi per ottimizzare i propri processi
di lavorazione. Inoltre è stato anche redatto un manuale che farà da linea guida per
l'efficientamento energetico delle aziende. Tra le aziende che sono state coinvolte in questo
progetto, ad oggi, tre di queste hanno deciso di installare: una un impianto fotovoltaico da 100
kW; una seconda un impianto fotovoltaico da 20 kW e una terza un impianto fotovoltaico da
20 kW.
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Analisi Ambientale
Il secondo obiettivo è legato al tema ambientale e più precisamente al recupero/riuso degli
scarti di produzione dei processi produttivi delle aziende ittiche.
A tale scopo sono state visitate numerose aziende, del territorio di Mazara del Vallo e Sciacca,
e sono state calcolate le quantità totali di scarti di produzione.
Da questa attività, il Lab. 10, vista la tipologia di scarto e la quantità, sta svolgendo alcuni studi
di fattibilità per la trasformazione e il riuso di questi scarti per la produzione di:
1) farina di pesce come additivo per mangimi animali;
2) fertilizzante a base di idrossiapatite;
2) chitosano e astaxantina dagli scarti delle industrie del gambero. Entrambe queste
due molecole rappresentano degli integratori alimentari per il consumo umano con
effetti benefici per l'organismo.
I benefici di queste attività di recupero e riuso degli scarti di produzione ittica per la
trasformazione in risorsa sono ascritti sia all'ambiente, in quanto questi scarti non saranno
più corrisposti in discarica, sia alle aziende, in quanto non dovendo più essere conferite in
discarica, o presso altre aziende lontane da questo territorio, saranno sgravate dagli oneri per
lo smaltimento. L'individuazione del possibile riuso degli scarti prodotti da tutte le aziende
ittiche del territorio, dimostrata la fattibilità tecnica ed economica, potrebbe permettere alle
stesse aziende di riunirsi in un Consorzio per la conversione quindi di questi scarti in risorsa.
La costituzione di un impresa, Start-Up, che si adoperi a recuperare degli scarti e trasformarli
in risorsa permetterebbe quindi alle aziende che aderiranno a questo Consorzio un risparmio
economico dettato sia dalla vendita di questi nuovi materiali sia dal mancato esborso per lo
smaltimento.
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Partecipazione a fiere (art 27)
Tra le fiere organizzate e/o alle quali il Distretto ha partecipato nell’ambito del Progetto
“Nuove rotte: Blue Economy” ricordiamo:
European Seafood, Bruxelles, Belgio, 21-23 aprile 2015 (Fig. 17)
Eventi presso Expo 2015, Milano (Fig. 18)
Blue Sea Land, Mazara del Vallo, 2-5 ottobre 2014 (Fig. 19)
Blue Sea Land, Mazara del Vallo, 8-11 ottobre 2015
European Seafood, Bruxelles
Il Distretto Produttivo della Pesca ha partecipato con un proprio stand al Seafood Expo Global
che si è svolto dal 21 al 23 aprile a Bruxelles (Fig. 12a), una delle più grandi kermesse
dedicate ai prodotti del mare e alle tecnologie relative all’attivit{ di pesca e che vede la
partecipazione di circa 1700 espositori provenienti da 80 Paesi. Il Seafood Expo Global ha
rappresentato un’importante kermesse per far conoscere i prodotti di cinque aziende del
Distretto (Campo d’Oro sas Carlino srl Europesca sas Asaro Sea Food Altamarea srl
associate al Distretto della Pesca Siciliano, che hanno partecipato alla Fiera.
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a)
b)
Figura 17: a Locandina Seafood Expo Global; b Aziende che hanno aderito all’evento.
Eventi presso Expo Milano 2015
Il Distretto ha partecipato a diversi eventi organizzati in collaborazione con altri enti presso
Expo Milano 2015 (Fig. 13a). Ricordiamo:
Un mare di opportunità: Economia del mare e del pescato in Sicilia, 7 luglio 2015
Prodotti ittici: qualità e salute umana, 18 ottobre 2015
Settimana di protagonismo dei Distretti agroalimentari, 16-22 ottobre 2015 (Fig. 13b)
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a) b)
Figura 18: a) Logo Expo Milano 2015; b) Foto evento Prodotti ittici;
Blue Sea Land, Mazara del Vallo
Dal 9 al 11 ottobre si è svolta la IV edizione di Blue Sea Land-Expo dei Distretti Agroalimentari
del Mediterraneo dell’Africa e Medioriente (Fig. 14): oltre 30 Nazioni partecipanti, nella
suggestiva Casbah di Mazara del Vallo. Le delegazioni straniere sono state accolte l’8 ottobre a
Palazzo dei Normanni (Sala Gialla dove si svolger{ il convegno “Acque di Pace: “Think Blue
and Create The future”. Protagonisti dell’Expo Siciliano: la Blue Economy filosofia produttiva
che guarda alla rigenerazione delle risorse, alla sostenibilità ambientale ed alla sicurezza
alimentare ed i Distretti Agroalimentari. Con Blue Sea Land l’Italia “si mette a tavola” e ciò
grazie ai Distretti produttivi, organismi leggeri che hanno il compito di mettere insieme
istituzioni pubbliche e private per garantire lo sviluppo dei territori insieme ad organizzazioni
scientifiche di vario grado e livello. In occasione dell’Expo Blue Sea Land verrà presentata la
“Carta di Mazara” nella quale verr{ sancita ufficialmente la coniugazione delle best practices
maturate nei Distretti Agroalimentari con i principi della filosofia produttiva della Blue
Economy.
Blue Sea Land ha fornito concrete possibilit{ di interazioni economiche attraverso “Blue
Business”: un fitto calendario di incontri “b2b” che si sono tenuti nella tre giorni grazie alla
presenza di buyers nazionali ed internazionali che incontreranno produttori della filiera agro
ittica-alimentare. “Blue Sea Land è confronto culturale sui temi scottanti della pesca
dell'economia e dell'agroalimentare ma è anche un'interessante vetrina per i Distretti
produttivi siciliani. Ha realizzato e realizza ciò che quest'anno ha rappresentato lo spirito di
Expo 2015 e il modello cui punta la Regione Siciliana: programmare uno sviluppo sostenibile
a partire dal Mediterraneo che è la culla della biodiversit{ e la patria di quella “dieta
mediterranea” che riduce i rischi alimentari ed allunga la vita” (Dichiarazione dell’Assessore
Regionale all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Rosaria Barresi). “Blue Sea
Land è tra le manifestazioni che meglio interpreta il connubio bellezza delle coste e delle
spiagge, varietà e qualità della gastronomia legata al pescato, storia, arte e cultura attraverso i
vari momenti, dai convegni alla degustazioni, dagli spettacoli agli incontri con le delegazioni
degli altri Paesi del Mediterraneo rendendo la Sicilia il luogo della multiculturalità ma anche
31
motore di un'economia che dal mare e dal dialogo interculturale nel Mediterraneo trae valore”
(Dichiarazione dell'Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Cleo Li Calzi)
“Blue Sea Land: agroalimentare d'eccellenza, una realtà accogliente, crocevia, mosaico di
tessere diverse tenute da un'unica cornice. L’Expo Blue Sea Land rappresenta al meglio
quanto sancito nella “Carta di Palermo”: diritti umani mobilit{ sviluppo economico”
(Dichiarazione del Sindaco di Palermo e Presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando).
“Confindustria Sicilia ha accettato di affiancare ancora una volta Blue Sea Land
nell'organizzazione di una delle nostre missioni incoming Sicily4Expo, che stiamo realizzando
con la Regione Siciliana, il Dipartimento Attività Produttive, e gli altri partner di Enterprise
Europe Network Sicilia (Consorzio Arca e Consorzio Catania Ricerche).
È un momento in cui si può realmente affermare che la Sicilia è centro del Mediterraneo,
straordinario trait d'union fra culture diversissime, luogo di dialogo economico e sociale, per
il rilancio del nostro sistema economico” (Dichiarazione del Vicepresidente di Confindustria
Sicilia con delega all’Internazionalizzazione Nino Salerno .
Figura 19: Blue Sea Land dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo dell’Africa e Medioriente.
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Piano degli Investimenti Innovativi (Linea di intervento 5.1.1.2.)
Il Piano e finalizzato alla realizzazione di investimenti innovativi volti a sostenere lo
sviluppo e il rafforzamento del distretto produttivo in conformita agli strumenti di
programmazione comunitaria nazionale e regionale.
Le imprese aderenti al Distretto, si trovano attualmente nella condizione di dover accrescere
la propria competitività rispettando i protocolli che gli acquirenti, in particolare la Grande
Distribuzione Organizzata - GDO, impongono. L'esigenza di fornire prodotti ittici freschi, con
la massima tempestività, si scontra con l'esigenza di ridurre i costi, diminuire i consumi
energetici e ridurre le emissioni di CO2.
Il Piano degli Investimenti Innovativi e articolato secondo i progetti di ricerca sinteticamente
di seguito illustrati:
Tutela e valorizzazione dei prodotti ittici freschi, di allevamento e trasformati:
uso dei marcatori genetici per identificare non solo le specie e o varieta del pescato ma
anche per individuare caratteri molecolari in grado di risalire alla provenienza e di
fornire a produttori e consumatori uno strumento efficace di controllo della qualita di
filiera nel rispetto della normativa vigente.
Nuove strade per la pesca: introduzione e applicazione dei dispositivi PRSTM allo
scopo di ottenere un prolungamento della shelf life del pescato dagli attuali 5/7 giorni
a 10/14 in perfette condizioni di freschezza e sicurezza alimentare.
Proposte i v lorizz zione i specie m ssive per il ril ncio el pro otto “fresco”
in provincia di Agrigento: realizzazione di studi di ricerca sul possibile uso degli
scarti di lavorazione del pesce per l'estrazione di molecole ad elevato valore
economico.
Ricerca e analisi della Filiera ittica e sviluppo di Asset tecnologici strategici per
erogazione di servizi integrati: definizione di un modello organizzativo/gestionale
della filiera per processi che consenta di ottimizzare i passaggi produttivi garantendo
il rispetto delle normative vigenti e la qualita del prodotto ittico creando economie di
scala e valorizzando il prodotto sui mercati nazionali ed esteri.
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I progetti di ricerca (art. 31)
Tutela e valorizzazione dei prodotti ittici freschi, di allevamento e trasformati
L’attivit{ progettuale per quanto concerne la messa a punto di metodologie molecolari basate
sull’analisi del DNA su specie ittiche, si prefiggeva di realizzare un sistema di analisi (kit)
finalizzato all’identificazione univoca di specie ittiche di rilevanza economica.
L’attivit{ condotta ha consentito di realizzare kit di identificazione rapida basati sull’analisi
del DNA, di dieci specie di pregio selezionate, comprendenti quattro specie ittiche (pesce
spada (Xiphias gladius); sardina (Sardina pilchardus); acciuga (Engraulis encrasicolus);
sgombro (Scomber scombrus), tre cefalopodi (seppia (Sepia officinalis); calamaro (Loligo
vulgaris); totano (Todarodes sagittatus)) e tre crostacei di elevato pregio (aragosta (Palinurus
elephas); gambero rosso (Aristaeomorpha foliacea); gambero viola (Aristeus antennatus) (Fig.
20). La strategia per la realizzazione dei kit si è basata sull’amplificazione della regione
“barcode” porzione di DNA mitocondriale altamente conservato a livello specifico ma
diversificato tra le specie. La determinazione della regione “barcode” garantisce sempre che si
stia indagando una specie ittica. L’utilizzo di oligonucleotidi (primers) specifici creati per ogni
specie rappresenta la garanzia per l’identificazione univoca della stessa.
La tipologia di analisi messa a punto consente l’analisi -e quindi l’identificazione- rapida delle
specie in oggetto, senza necessità di ricorrere al più lungo e costoso sequenziamento del DNA
(Fig. 21 e 22). Tale analisi permette di identificare in maniera inconfutabile la natura della
specie ittica.
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Figura 20. Elenco delle dieci specie selezionate per l’attivit{; In ordine: pesce spada (Xiphias
gladius); sardina (Sardina pilchardus); acciuga (Engraulis encrasicolus); sgombro (Scomber
scombrus), seppia (Sepia officinalis); calamaro (Loligo vulgaris); totano (Todarodes sagittatus);
aragosta (Palinurus elephas); gambero rosso (Aristaeomorpha foliacea); gambero viola
(Aristeus antennatus).
Figura 21. Visualizzazione su gel d’agarosio all’1 8 % di prodotto di PCR relativo alla regione “barcode”
e alle regioni specifiche delle singole specie.Gr
Figura 22. Allineamento delle sequenze nucleotidiche delle specie in esame utilizzate per la creazione
dei primer specifici.
Nuove strade per la pesca
L’obiettivo del progetto è stato quello di proporre l’applicazione della refrigerazione passiva
al settore ittico, evidenziandone i limiti di applicazione per diversi tipi di pescato, di verificare
le problematiche microbiologiche, di monitorare le variazioni chimico fisiche che possono
influenzare la sicurezza alimentare, di definire i protocolli di utilizzazione nelle diverse
condizioni di applicazione.
Infatti, tra le problematiche che purtroppo contraddistinguono il comparto della pesca, vi
ricade la forte deperibilità del pescato, che limita la quantità e la qualità dei mercati
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raggiungibili dai prodotti freschi. Durante le attività di pesca il prodotto viene immagazzinato
a bordo in celle frigorifere tradizionali e, successivamente, a terra, la distribuzione e la
commercializzazione del pescato fresco avviene, mediante trasporto con camion frigoriferi.
Tali sistemi di refrigerazione consentono una shelf life massima del prodotto di circa 5 giorni
che, in caso di particolari cure ed attenzioni può raggiungere i 7 giorni.
La nuova tecnologia che si intende introdurre nell’intera filiera della pesca delle imprese del
Consorzio COSVAP è la PRS™ - Refrigerazione Passiva, che tanto successo sta riscuotendo
nel comparto ortofrutticolo, della carne e dei fiori recisi. Con il progetto non si è voluto solo
mettere a punto una tecnologia per il settore ittico, ma analizzare le componenti
fondamentale e comprendere come applicarle, nel miglior e più efficiente dei modi, alla pesca,
alla conservazione ed al trasporto del pescato.
Lo sviluppo di protocolli analitici validi, affidabili e semplici da realizzare sta permettendo di
individuare le condizioni di refrigerazione più adatte ad un’ottimale conservazione dei
parametri di freschezza del pesce.
La parte fondamentale del progetto è stata la realizzazione dei prototipi a Refrigerazione
Passiva. Dopo la validazione dei prototipi, sono state effettuate prove di conservazione di
alcune specie ittiche (Fig. 23 e 24).
I risultati ottenuti evidenziano come la conservazione in refrigerazione passiva sia stata in
grado di effettuare la conservazione delle orate fresche in modalità simile alla temperatura di
refrigerazione classica in cella frigorifera a 2°C ± 0.5, per dodici giorni in uno stato qualitativo
simile a quello delle orate conservate alla stessa temperatura in refrigerazione classica (cella
frigorifera).
Il prolungamento della conservabilità, di un prodotto deperibile come il pesce fresco, è di
estrema utilità sia ai produttori sia ai distributori, che potrebbero rispettivamente
razionalizzare l’aspetto logistico e gestire con maggiore tranquillit{ il prodotto dal prelievo al
punto vendita.
a) b)
Figura 23. a) Massa termica per la cui simulazione all’interno del sistema sono stati utilizzati i Pacco
Test, composti per il 76,4% di acqua e per il 23,6% di ossi-etil-metilcellulosa; b) Posizionamento
pacchi test con sonde.
POSIZIONAMENTO PACCHI TEST CON SONDE
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Figura 24. Camera climatica utilizzata per la verifica delle caratteristiche del prototipo. La camera è
dotata di un sistema di supervisione per il monitoraggio in tempo reale e la registrazione dei dati di
test. La temperatura interna della camera climatica era pari a 32°C, con il 70% di umidità.
Proposte di valorizzazione di specie massive per il rilancio del prodotto “fresco” in
provincia di Agrigento
La finalit{ dell’azione proposta è quella di valorizzare il prodotto ittico fresco con particolare
attenzione alle specie massive e/o sottoutilizzate. Tali prodotti ittici, che presentano
interessanti valori nutrizionali, sono, spesso, caratterizzati da basso valore commerciale a
causa della scarsa conoscenza degli stessi da parte del consumatore finale. I principali studi
riguardanti il comparto ittico mostrano, infatti, come i consumatori tendono a concentrare la
domanda su un ridottissimo numero di specie ittiche con conseguente sovrasfruttamento
degli stock interessati. Pertanto obiettivo del progetto è offrire un prodotto facilmente
reperibile e di facile preparazione per il consumatore finale. L’utilizzo inoltre di tecnologie
innovative di confezionamento potrà garantire il prolungamento della shelf-life del prodotto
sia fresco che diversamente trasformato.
Ai fini di valorizzare il prodotto ittico trasformato, rappresentato da specie ittiche massive
quali acciughe e/o sardine, è in corso di realizzazione una sperimentazione finalizzata alla
produzione di alici sotto sale presso gli stabilimenti di trasformazione di Sciacca. Nello
specifico verr{ effettuata l’attivit{ di trasformazione attraverso l’utilizzo di botti in legno di
castagno secondo le antiche tradizioni delle industrie ittico-conserviere del territorio
saccense.
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Il recupero della storica tecnica di produzione sarà accompagnato dalla creazione di un
disciplinare e di un marchio dedicato che identifichi e richiami la peculiare modalità di
trasformazione ad esempio “Acciughe sotto sale in barrique” o “Acciughe barricate” (Fig. 25).
Obiettivo del progetto, quindi, oltre al recupero delle modalità storiche di trasformazione del
prodotto, è la valorizzazione di un comparto produttivo che, in un contesto di globalizzazione
dei mercati, sta conoscendo una profonda crisi.
b)b)
Figura 25: Immagini storiche tratte dal libro: Luis Javier Escudero Dominguez, (2007)
riportanti l’etichetta, gli operatori e le operazioni di salagione delle acciughe in botti, interno
fabbrica.
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Figura 26. Torre di maturazione alici sottosale e Coperchio (particolare)
Attività di divulgazione e diffusione
Tra le attività di divulgazione e diffusione a valere sulle azioni ammissibili sulla Linea di
Intervento 5.1.1.2 del P.O. FESR 2007-2013 ricordiamo i ROADSHOW “FILIERA ITTICA
SICILIANA” organizzati in Sicilia secondo il calendario qui di seguito riportato:
19.06.2015 – Marzamemi (SR) - Sala Rossa ex Palmento di Rudinì
(in collaborazione con il Comune di Pachino)
03.07.2015 – Sciacca (AG) - Sala Blasco, Palazzo Municipale
(in collaborazione con il Comune di Sciacca)
13.07.2015 – Bagheria (PA) - Sala Borremans, Villa Butera
(in collaborazione con il Comune di Bagheria)
21.08.2015 – Marausa (TP) - Sede Associazione MARA U ZAK
(in collaborazione con il Comune di Trapani)
10.10.2015 – Mazara del Vallo – nell’ambito di Blue Sea Land
Riportiamo inoltre, qui di seguito, alcuni articoli sul progetto pubblicati su testate di rilievo
regionali:
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40
41