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Verso una nuova visione?

Gov 1.0

Gov 2.0

servizi online

open data

CambiamentogeneratoInvestimento IT Obiettivo

flagship> >

Ma i cittadini non sostituiscono la P.A.

• Ritornare alle idee di Engelbart: IT “augmenting” invece di “automating”

• Cittadini e P.A. collaborano in un gioco a somma positiva

3Il TAO government (Codagnone Osimo 2009)

I limiti del government 2.0

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Dobbiamo gestire le aspettative e limitare la

retorica

• MySociety.org e Sunlightfoundation.org sono un’eccezione non la regola

• Non e’ partecipazione di massa ma di una minoranza di cittadini: rilevanza, non rappresentanza

• Senza “attenzione” e cultura civica, trasparenza e open data non creano cambiamento ma populismo

• le tecnologie attuali funzionano bene solo con numeri bassi

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La trasparenza non basta

“with the ideal of naked transparency alone--our democracy, like the music industry and print journalism generally, is doomed. The Web will show us every possible influence. The most cynical will be the most salient. Limited attention span will assure that the most salient is the most stable. Unwarranted conclusions will be drawn, careers will be destroyed, alienation will grow.”

Lawrence Lessig, 2009. Against Transparency

Servono cittadini e funzionari hacker

Open data

Chiunque, non tutti

1

10

100

1000

Open data

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Il government 2.0 finora coinvolge Lisa, ma non Bart

Simpson

Hat tip: Carter and Dance, Nytimes.com

Il gov20 e’ meritocratico, non egualitario

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“Power law distributions tend to arise in social systems where many people

express their preferences among many options” (Shirky 2008)

Che fare?

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Verso una visione dinamica e non lineare

• Senso civico non e’“dato”, ma si crea e si distrugge (cosi’ come skills e capitale sociale)

• La trasparenza, accompagnata da altre misure, stimola il senso civico

• Gli innovatori hanno oggi un potere mai avuto prima per dimostrare che “si puo’ fare”

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Open data innalzano il livello della discussione: il

blog della Casa Bianca

1) Non fare danni

• Non chiudere i dati pubblici – ne’ come formato ne’ come diritti al riuso ne’ come prezzo

• Non introdurre robots.txt• Non proibire i social network sul posto di

lavoro• Non limitare l’accesso pubblico wifi ad

Internet• Non lanciare mega-iniziative 2.0 di facciata

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2) Abilitare

• Dare linee guida per la partecipazione dei funzionari pubblici (vedi UK)

• Pubblicare dati in formato machine readable e standard (da XML a RDFa – non immagini PDF!)

• Diffondere la banda larga ubiqua• Accettare autenticazioni deboli e di

terze parti ove possibile

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3) Incoraggiare

• Copiare tutto quello che fa Obama• Creare un catalogo di dati pubblici (UK, US)• Lanciare premi per la realizzazione di servizi

gov20 da parte di cittadini e imprese (AU, UK, US…)

• Investire in educazione: generale, educazione civica, media literacy, formazione avanzata IT

• Incoraggiare nuovi modelli di partecipazione

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Data.gov non solo in US

UKPaesi

Baschi

Australia

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Belgio, US,

GermaniaFinlandia, Australia,

Paesi BaschiOlanda

Diffondere le competenze

Non piu’ ECDL ma competenze 2.0:

1- digital literacy: leggere e capire contenuti audiovisivi2- media literacy: produrre contenuti audiovisivi con strumenti free3- installing: capacita’ di installare software web open source, e dunque di gestire autonomamente i dati. 4- coding: capacita’ di creare applicazioni web.

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Educazione civica e media literacy: insegnare

l’hacking civico

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Ma soprattutto: come farlo?

• Non iper-pianificare ma esporsi a serendipita’ positive

• Accettare di perdere il controllo e lasciare liberta’ agli innovatori riconosciuti dalla comunita’

• Accettare gli errori ma non i ritardi: fail fast• Ma la leadership e’ sempre piu’ necessaria:

design thinking applicato alle politiche pubbliche (processo iterativo, prototipi, aprire/chiudere, coinvolgimento utente)

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Superare una visione dicotomica

dell’innovazione

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Emergente, bottom-up

Pianificata,Top down

Kublai, Rewired State, The Hub, Social Innovation Camp,

Showusabetterway, Appsfordemocracy

In conclusione

• Il government 2.0 risponde alle sfide profonde del nostro tempo, anche e soprattutto nel contesto italiano

• Non e’ un processo dal sicuro successo, ma esige una leadership forte ed una onesta gestione delle aspettative

• Non mancano strumenti ed esempi, le risorse necessarie non sono enormi: cio’ che scarseggia ormai sono le scuse…

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Grazie

david.osimo@tech4i2.com @osimodMaggiori informazioni

Osimo, 2008. Web2.0 in government: why and how? www.jrc.es Osimo, 2008. Benchmarking e-government in the web 2.0 era: what to measure, and how. European Journal of ePractice, August 2008.Osimo, 2009. A short history of eGovernment: from cool projects to policy impact. In J. Gotze & C. B. Pedersen, State of the eUnion. AuthorHouse.

http://egov20.wordpress.comhttp://delicious.com/osimod/eups20