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Osservatorio sui SGSL nel settore di Igiene Ambientale
Presentazione del Rapporto di Ricerca
Dott.ssa Valentina Albano, Ph.D. valentina.albano@uniroma3.it
Bologna, 22 Ottobre 2014
Osservatorio sperimentale per il monitoraggio dei SGSL nel settore dei servizi
ambientali e territoriali
FINALITA’ DELL’OSSERVATORIO Raccogliere ed elaborate dati sull’adozione dei Sistemi di Gestione
della Salute e Sicurezza (SGSL) da parte delle aziende del settore con uno scopo conoscitivo e di ricerca, ma anche di riflessione e individuazione di buone prassi da diffondere nel settore
GRUPPO DI LAVORO Ricercatori con competenze interdisciplinari in ambito giuridico e
organizzativo
Esperti della Fondazione Rubes Triva
Responsabile del progetto: Prof.ssa Silvia Ciucciovino, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Roma 3 2
Il Rapporto di Ricerca
PRIME ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO
Realizzazione di uno studio articolato in 2 parti: Indagine esplorativa di tipo quantitativo: volta ad approfondire la
diffusione dei SGSL e l’attuazione dei Modelli di Organizzazione e Gestione per la Salute e Sicurezza (ex d.lgs. 231/2001)
Indagine qualitativa su 5 imprese del settore: volta ad approfondire le motivazioni alla base dell’adozione di un SGSL, i benefici che ne derivano, i fattori che ne agevolano l’adozione, il ruolo e le competenze degli attori chiave nelle attività di prevenzione della salute e sicurezza sul lavoro
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La diffusione dei SGSL e dei Modelli Organizzativi ex 231 nelle imprese dei servizi ambientali
I Risultati dell’Indagine esplorativa, quantitativa
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Obiettivi dell’indagine e metodologia
OBIETTIVI Effettuare una prima ricognizione sull’adozione dei SGSL nelle
aziende del settore dei servizi ambientali e territoriali. Verificare il grado di diffusione tra le imprese ed individuarne il profilo
dimensionale e geografico
Approfondire le ragioni del ritardo maturato nell’adozione del SGSL
Individuare i componenti di un SGSL ritenuti più utili per il perseguimento di obiettivi di salute e sicurezza e quelli più complessi da sviluppare e mantenere
Esaminare il grado di diffusione dei MOG Salute e Sicurezza e il grado di coerenza ai requisiti previsti dal d.lgs. 231/2001 e dal d.lgs. 81/2008
METODOLOGIA Somministrazione di un questionario online agli RSPP delle 250
aziende iscritte a Federambiente nel 2013
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Imprese rispondenti: Caratteristiche generali
21%
42%
37%
Tipo di aziende rispondenti per dimensioni
Piccola impresa Media impresa Grande impresa
Regione % Emilia R. 6% Friuli V.G. 6% Liguria 2% Lombardia 19% Piemonte 10% Trentino A.A. 4% Veneto 13% NORD 60% Lazio 2% Marche 4% Toscana 15% Umbria 4% CENTRO 25% Abruzzo 2% Campania 4% Puglia 6% Sicilia 2% SUD e ISOLE 15%
TASSO DI RISPOSTA: 28,1% Rappresentato il 50% degli occupati del
settore
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Tipo di RSPP presente in azienda
Piccola impresa Media impresa Grande impresa
50% 70%
89%
50% 30%
11%
RSPP Interno RSPP esterno
In nessun caso l’RSPP risulta essere anche datore di lavoro Le imprese ricorrono prevalentemente ad un RSPP interno
(73%) Tale tendenza aumenta al crescere delle dimensioni d’impresa
L’elevata presenza di RSPP interno è un elemento distintivo del settore ed è un segnale della maggiore attenzione ai temi della
sicurezza rispetto ad altri settori produttivi 7
Adozione di un SGSL
Solo il 46% delle imprese ha dichiarato di aver adottato un SGSL mentre il 35% ha dichiarato di aver programmato la sua adozione
Le aziende che adottano il SGSL sono prevalentemente di grandi (61%) o medie dimensioni (40%) ed ubicate nel Centro (58%) o nel Nord (45%)
La scarsa diffusione dei SGSL presso le piccole imprese potrebbe essere imputabile all’elevata onerosità e complessità dell’adozione
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Le preferenze rispetto ai SGSL
SGSL-Redizione
2011
OHSAS18001
SGSL UNI-INAIL
24%
59%
35%
In programma Già adottato
OHSAS18001
SGSL UNI-INAIL
Altro (MOG231)
78%
17% 4%
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La presenza di Sistemi di Certificazione
Il 46% delle imprese ha dichiarato di avere almeno una
certificazione. A prevalere è la certificazione ISO 9001 (75%) seguita dalla ISO 14001 (60%)
Esiste una forte relazione tra l’adozione di SGSL e l’acquisizione di certificazioni Tutte le imprese che hanno adottato un SGSL hanno
adottato almeno una certificazione
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L’adeguatezza (percepita) del sistema d’interventi sulla sicurezza sul lavoro
La maggioranza delle imprese (54%) si dichiara non del tutto
soddisfatta del proprio sistema di sicurezza sul lavoro evidenziando la necessità di apportare ulteriori miglioramenti
Il 25% reputa il proprio sistema di sicurezza non del tutto sufficiente e oggetto di interventi in corso
solo il 21% si dichiara soddisfatta in quanto ritiene di essere conforme alla normativa
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L’adeguatezza (percepita) del sistema d’interventi sulla sicurezza sul lavoro -2
Giudizi pienamente positivi sul proprio sistema di sicurezza si riscontrano solo tra le imprese con SGSL
Le imprese prive di SGSL considerano il proprio sistema inadeguato (56%) o da migliorare (44%)
Nessuna delle imprese prive di SGSL ritiene di aver ottemperato a tutte le misure richieste dalla normativa
Imprese conSGSL
Imprese senzaSGSL
Imprese conSGSL in
programma
45%
0% 0%
45% 44%
71%
9%
56%
29% Buono, abbiamo apportato tutte lemisure indicate dalla normativa
Buono ma da migliorare
Non del tutto sufficiente, ci stiamolavorando
Per le imprese virtuose l’adozione di un SGSL sembra rappresentare lo step finale di un percorso di adeguamento dei processi di lavoro alla normativa e d’inserimento di obiettivi di
salute e sicurezza nell’attività d’impresa
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Le ragioni della mancata adozione del SGSL
La mancanza di considerazione del tema della salute e
sicurezza tra le priorità aziendali è la motivazione prevalente della mancata adozione di un SGSL
Nessuna delle imprese ritiene che la mancata adozione del SGSL sia dovuta all’inutilità ai fini del miglioramento del sistema prevenzionistico percepita o all’onerosità dell’investimento
La complessità della gestione dell’emergenza rifiuti sembra lasciare in secondo piano altri temi quali la salute e sicurezza sul lavoro
nell’agenda del management
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Difficoltà e utilità percepite nell’adozione di un SGSL
Valutazione e controllo dei rischi
Identificazione e gestione delle vigenti disposizioni legislative
Formazione e consapevolezza del personale
Gestione delle attività riguardanti il controllo operativo
ALTA
D
IFFI
COLT
A’
ALTA
A U
TILI
TA’
Gestione della documentazione
Riesame della direzione
Predisposizione della documentazione
Pianificazione e conduzione di audit
Definizione della politica di sicurezza sul lavoro
Preparazione e risposta alle situazioni di emergenza
BASS
A D
IFFI
COLT
A’
BASS
A U
TILI
TA’
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SGSL e MOG Salute e Sicurezza: quanto sono diffusi?
MOG Salute e Sicurezza (ex d.lgs.
231/2001) 67%
SGSSL 46%
SGSSL + MOG Salute e Sicurezza
40%
Nessuno strumento
27%
IMPRESE RISPONDENTI
Sono prevalentemente le grandi imprese (83%) ad aver adottato il MOG Salute e Sicurezza seguite da quelle di medie dimensioni (60%)
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I Componenti del MOG Salute e Sicurezza
Non tutte le imprese che hanno dichiarato di aver adottato un
MOG Salute e Sicurezza lo hanno effettuato in modo completo Il 13% non si è dotato di un Organismo di Vigilanza Il 13% non si è dotato di un sistema disciplinare idoneo Il 19% non si è dotato di un adeguato sistema di controllo e
feedback interno Anche le imprese che si dichiarano prive di MOG Salute e
Sicurezza si sono dotate di alcuni elementi tipici del modello Il 43% si è dotato di un sistema di controllo e feedback interno Il 43% si è dotato di un sistema sanzionatorio
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Conclusioni
Le aziende che tipicamente hanno adottato un SGSL sono di dimensioni medio-grandi, localizzate nel centro e nel nord Italia e che possiedono già sistemi di gestione certificati;
Le imprese considerano l’implementazione del SGSL un passo importante nella definizione del MOG Salute e Sicurezza e ciò spiega l’orientamento primario verso il BS OHSAS 18001:2007 e le Linee Guida UNI-INAIL 2001 riconosciuti come “conformi ai requisiti della norma per le parti corrispondenti” (art. 30 d.lgs. 81/08);
Nelle aziende che dichiarano di aver adottato un MOG Salute e Sicurezza si rileva una non piena conformità del sistema adottato ai requisiti previsti dall’art. 30 d.lgs. 81/08 e del d.lgs. 231/2001;
Una percentuale ancora troppo limitata di imprese si dichiara soddisfatta dell’insieme degli interventi posti in essere;
Il percorso di adeguamento del sistema di prevenzione del settore delle imprese di igiene ambientale può ritenersi quindi in atto sebbene si è ancora lontani dal suo completamento…
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