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La programmazione annuale è uno strumen-to che consente all’istruttore di organizzare il proprio lavoro, determinando gli obiettivi da perseguire, nonché le modalità con le quali in-tende realizzarli: essa è, pertanto, un valido strumento di controllo costante delle modalità di andamento dell’iter che ogni istruttore si ap-presta ad intraprendere.
Gli strumenti fondamentali attraverso i quali si articola la programmazione sono:- il piano annuale, che rappresenta una traccia base e una linea guida per defi nire e predi-sporre gli obiettivi da perseguire nel corso della stagione;- il diario dell’attività, quale strumento at-traverso il quale ogni istruttore effettua una descrizione analitica delle attività realmente svolte, in termini di valutazione e confronto tra gli obiettivi prefi ssati ed i risultati ottenuti, alla luce del percorso in concreto attuato.
É chiaro che, per programmare correttamente, o meglio defi nire specifi catamente gli obiettivi da conseguire, è opportuno analizzare e valutare la reale situazione di partenza, non trascuran-do la circostanza che ogni singolo componente del gruppo porta con sé un bagaglio persona-le di esperienze, sia di vita sia psico-fi siche, le cui origini possono essere molteplici(differenti esperienze calcistiche, differenze nello sviluppo biologico e fi sico, differenze morali, comporta-mentali, caratteriali, ecc).Non si può, dunque, prescindere dalle carat-teristiche dei soggetti ed in particolare dalle esigenze tipiche della fascia d’età. Questa categoria, pertanto, è caratterizzata da un incremento continuo delle quantità e del-le intensità dei carichi di allenamento, da una maggiore dedizione al perfezionamento della tecnica, da un aumento sia del numero di gare che di tempi di gioco (per la prima volta si pas-sa dai 30’ ai 40’ di gioco per tempo).Anche sotto la sfera prettamente caratteriale, l’atleta comincia sempre più ad acquisire con-sapevolezza delle cose che fa; non subisce
le cose ma avverte l’esigenza di proporsi ed esporre le proprie idee.Inoltre, la vulnerabilità, tipica dell’età, impo-ne la necessità di rispettare e, nel contempo, di controllare gli interessi extra sportivi di ogni atleta, che potrebbero condizionare e, a volte, compromettere le effettive ambizioni e motiva-zioni personali. Inoltre, è tipico dell’età trovarsi di fronte atleti che, all’improvviso, manifestano un vistoso ca-lo di rendimento, se non un regresso rispetto a quanto erano in grado di fare sino a po-co tempo prima. Le predette considerazioni confermano l’importanza che la programma-zione dell’attività sportiva si riferisca a tutte le componenti della sfera formativa: una pre-parazione atletica, una preparazione tecnica, una preparazione tattica e una preparazione psicologico-morale del soggetto.
CATEGORIA ALLIEVI: LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL’ATTIVITA’
CRITERI GENERALI PER LA PROGRAMMAZIONE ANNUALECRITERI GENERALI PER LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE
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Le capacità condizionali, insieme a quelle coordinative, sono alla base di qualsiasi atto motorio. Ma cosa si intende per atto motorio? Si tratta di un processo che coinvolge tutto il nostro corpo, che ha inizio dalla percezione di uno stimolo e che termina nella concretizzazio-ne del gesto stesso. È chiaro, quindi, che ogni azione motoria ap-pare come un processo evolutivo dotata di un proprio senso tattico, poiché ha origine e si sviluppa secondo una logica precisa che tie-ne conto, tanto del mondo esterno quanto dello stato e delle motivazioni che portano l’indivi-duo ad ottenere un certo risultato. Le capacità condizionali dipendono dalle di-sponibilità energetiche, dallo status fi sico e dal metabolismo dell’ atleta stesso. Le fasi sensibili di tali capacità sono indivi-duabili tra i 12 ed i 18 anni ed il loro sviluppo avviene in momenti ben distinti e secondo mo-dalità che prevedono un andamento proprio.
CATEGORIA ALLIEVI: L’ALLENAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI
LA CAPACITA’ DI FORZA La capacità di forza va intesa in termi-ni di capacità di opporsi, attraverso lo sviluppo di elevate tensioni muscolari, ad una resistenza esterna: essa è legata alle carat-teristiche biologiche, biochimiche e strutturali della muscolatura, in parte predeterminate geneticamente ed in parte modifi cabili con l’allenamento specifi co. L’allenamento della forza, essendo anche un fattore specifi co del-la prestazione calcistica, è molto importante e viene applicato con metodi estremamente mi-rati per questa fascia d’età. La pianifi cazione dell’allenamento per lo sviluppo di questa ca-pacità avviene seguendo due percorsi ben distinti: uno legato alla forza generale e l’al-tro a quella specifi ca. Il primo permette la costruzione completa di un calciatore attraverso esercitazioni tendenti a sviluppare in maniera globale ed armoni-ca tutta la muscolatura mentre, il secondo ha come obiettivo quella forza correlata con il gesto tecnico specifi co di gara. Il periodo migliore per lo sviluppo della forza generale è nel corso dei 15 anni di età; infat-ti, in armonia con le leggi dell’accrescimento, il quindicesimo anno di età corrisponde all’anno immediatamente successivo al picco di crescita, dove avviene un notevole aumento della for-za muscolare (fi gura 1). Pertanto, è importante misurare l’altezza ogni 6 mesi e valutare la dif-ferenza per individuare il picco di crescita:
IntroduzioneIntroduzione
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I test di valutazione fi sica sono uno strumen-to utile per avere informazioni sulle capacità e soprattutto sullo sviluppo motorio di ogni giocatore; essi consentono di approntare una programmazione dell’allenamento in modo scientifi co e sempre più individualizzata.Tuttavia, occorre ricordare che nel gioco del calcio, la prestazione agonistica, proprio per la sua specifi cità, rappresenta l’unico test at-tendibile.In realtà, il ricorso ad una batteria di test, op-portunamente programmati, consente di avere un considerevole numero di dati suscettibili di essere analizzati da parte di tutti gli addet-ti ai lavori.Nel contesto calcistico, la piena applicazione dei risultati di un test, in relazione alla og-gettività, alla ripetitività ed alla possibilità di confronto del test stesso, appare molto diffi cile; ciò perché è alquanto improbabile creare le stesse condizioni nella realizzazione di un test eseguito in tempi differenti, per di più quando si tratta di ragazzi nel pieno della crescita.Pertanto, la valutazione e l’interpretazione de-vono tenere conto delle circostanze oggettive e soggettive nelle quali i test vengono svolti.Per la categoria allievi, in riferimento all’età e quindi alle leggi dell’accrescimento, sono state utilizzate 4 tipologie di test:
CATEGORIA ALLIEVI: I TEST DI VALUTAZIONE ATLETICA
Al fi ne di garantire la maggiore attendibili-tà dei test, sono state osservate delle regole precise, in modo tale da riproporre o, quan-tomeno, cercare di riproporre, condizioni il più possibile simili: 1) Ciascun test è stato eseguito nello stesso
giorno di allenamento, per l’intero anno. - Il Test di Leger, il primo giorno di allena-
mento settimanale, preceduto da un breve riscaldamento così strutturato:
- Test di Leger (valutazioni organiche)
- SJ-CMJ-CML (valutazione forza)
- Real power (valutazione forza)
- 10-20-20 metri (L) (valutazione velocità)
INTRODUZIONEINTRODUZIONE
3’ corsa lenta3’ corsa+mobilità3’ stretching2x60 metri in allungo
- I test di forza, il secondo giorno di alle-namento settimanale con un riscaldamento molto intenso:
3’ corsa lenta3’ corsa+mobilità5’ andature ritmizzate5’ pre-atletici3’ rapidità
- I test di velocità, l’ultimo giorno di alle-namento settimanale, preceduti da un riscaldamento con prevalenza di posture e stretching, principalmente per la muscolatu-ra posteriore delle gambe.
2) La consapevolezza da parte di tutti giocato-ri del valore e del signifi cato dei test.
3) La corretta esecuzione.
4) L’esclusione di quei giocatori che hanno subi-to un infortunio recente.
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IL RISCALDAMENTO GENERALEL’atleta, prima di iniziare una prestazione, de-ve essere messo nelle condizioni di sostenere determinati sforzi fi sici.Il riscaldamento, quindi, comprende una serie di forme di esercitazione, il cui scopo è quello di rendere l’atleta, prima di un allenamento o una gara, positivamente predisposto al massi-mo rendimento.Aumentando la temperatura interna, l’or-ganismo, al pari di un mezzo di locomozione meccanico, riesce ad avere potenzialità mag-giori.In condizioni fi siche di riscaldamento si hanno i seguenti vantaggi: • maggiore fl usso sanguigno ai muscoli, grazie alla vasodilatazione e all’aumento della fre-quenza cardiaca; • cessione più rapida e completa dell’ossigeno da parte dell’emoglobina; • aumento e miglioramento degli scambi me-tabolici e della utilizzazione dei substrati energetici; • facilitazione nella trasmissione dell’impulso nervoso e innalzamento della soglia di sensibi-lità dei recettori neuromuscolari; • tempo di latenza abbreviato (tempo inter-corrente tra l’arrivo dello stimolo nervoso e la risposta muscolare), con vantaggio sulla rapidi-tà del movimento; • riduzione della viscosità del muscolo con pos-sibilità di contrazioni più rapide e potenti; • miglioramento delle proprietà elastiche del muscolo, dei tendini e delle cartilagini articolari con conseguente innalzamento della funzionali-tà meccanica e azione preventiva da eventuali traumi. Queste forme di esercitazione sono state impo-state durante il corso della stagione secondo protocolli di lavoro differenti, a seconda che il riscaldamento fosse fi nalizzato a preparare gli atleti ad un allenamento ovvero ad una gara.
CATEGORIA ALLIEVI: IL RISCALDAMENTO
IL RISCALDAMENTO PRE-ALLENAMENTONel riscaldamento pre-allenamento, si cerca di raggiungere la migliore situazione organica di rendimento ai carichi programmati. Il riscaldamento a secco è stata predisposto solo durante alcuni giorni della settimana, in corrispondenza di particolari lavori atletici du-rante la seduta (es. i test o lavori specifi ci in palestra) o quando le rigide condizioni meteo-rologiche necessitavano di un dettagliato ed accurato lavoro di preparazione nel corso del-la seduta specifi ca. Questa forma di riscaldamento è stata impo-stata nel modo seguente:• 6’ di corsa continua (3’+3’ con mobilità arti-colare degli arti superiori); • andature ritmizzate: (adduttori – abduttori – ginocchio al petto – slanci frontali – slanci la-terali) in 6-8 toccate con alla fi ne un allungo sui 20 metri;
• esercizi imitativi del gesto atletico;• allungamento muscolare personalizzato In sostanza, si prepara l’atleta ad iniziare l’al-lenamento in una situazione neuromuscolare ed organica ottimale.Nella maggior parte dei casi, invece, le sedute sono sempre state impostate con un riscalda-mento improntato su esercitazioni tecniche con la palla, con il chiaro intento di iniziare da su-bito con l’uso dell’attrezzo.È chiaro però che, almeno inizialmente, le eser-citazioni proposte hanno sempre avuto ritmi bassi per poi praticare quelle varianti con ritmi di esecuzione progressivamente superiori.
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principi di dai e vai e dai e segui
20’ Riscaldamento tecnico
20’ Scambi per tecnica a coppie
Su un campo delimitato si disegnano due porte sfalsate. Su palloni calciati dall’allenatore posizionato all’ester-no del minicampo, una squadra attacca e l’altra difende in 1>1. Le porte sfalsate aiutano defi nire i concetti di “lato for-te” e “lato debole”. Le due squadre si alternano nella fase di attacco e di difesa.
20’ Esercitazione 1>1 con porte
Si gioca su un campo ridotto per valutare e classifi ca-re le caratteristiche e le capacità dei singoli componenti del gruppo.
20’ Partitella libera
10’ Defaticamento
20’ Riscaldamento tecnico25’ Attività di corsa per la capacità aerobica15’ Esercitazione per il passaggio in dai e segui
20’ Scambi per tecnica a coppie20’ Esercitazione 1>1 con porte20’ Partitella libera 10’ Defaticamento
capacità aerobica
trasmissione palla
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10’ corsa continua 3’ di recupero10’ corsa continua.
25’ Attività di corsa per la capacità aerobica
Due circuiti uguali uno in senso orario, l’altro in senso antiorario per allenare sia il piede dx che il sx. Ottimiz-zare l’attacco alle traiettorie a 2 tocchi con controllo e trasmissione e ad un tocco. Alternanza dopo 8’.
15’ Esercitazione passaggio in dai e segui
Trasmissione palla sui 12-15 metri a coppie con l’obbligo di far passare il pallone tra due cinesini distanti fra loro circa 1,5 metri. Eseguire in stop e trasmissione, di prima, con fi nta interno-esterno ed esterno-interno alla ricezione.
Scambi in palleggio a coppie, guida della palla con veroniche, controlli a terra ed al volo, guida a coppie al-ternando tocchi di interno, esterno, controllo più appoggio, sovrapposizioni, tagli.
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capacità aerobica
trasmissione palla di interno piedepossesso palla ricerca dello smarcamento
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Combinazione a tre giocatori da realizzare nella se-quenza numerica illustrata nel grafi co.Le giocate devono essere effettuate in uno due con in-terscambio delle postazioni.
20’ Riscaldamento tecnico
10’ Potenziamento addominale
Circuito da eseguire due volte sui percorsi illustrati nel grafi co nella sequenza: - 40 metri veloci - 50 metri veloci - 60 metri veloci
30’ Circuito potenza aerobica
10’ Decompressione colonna
Su due superfi ci di 10x10 metri posizionate a 5 metri l’una dall’altra, si esegue un torello in situazione di 3>1 in ogni quadrato. L’obiettivo è quello di passare il pallone al compagno di squadra nell’altro quadrato dopo aver effettuato un numero prestabilito di passaggi.
20’ Possesso palla in 3>1
7 coppie di giocatori giocano dentro uno spazio deli-mitato e con all’interno numerose porticine.Uno dei due giocatori è in possesso di palla ed effettua conduzione nel quadrato mentre l’altro si muove libera-mente all’interno. Colui che è senza palla utilizzando i contromovimenti si smarca e “chiama” palla facendosi servire dal com-pagno in possesso del pallone con passaggio tra le porticine.
20’ Esercitazione per il possesso palla e smarcamento
20’ Partita finale a temaGioco su campo ridotto in 8>8 con conclusione in porta dopo aver effettuato almeno 6 pass. utili consecutivi.
20’ Riscaldamento tecnico10’ Potenziamento addominale30’ Circuito potenza aerobica 10’ Decompressione colonna
20’ Possesso palla in 3>120’ Esercitazione per il possesso palla e smar-
camento20’ Partita fi nale a tema
- 70 metri veloci - 80 metri veloci - 90 metri veloci.
I giocatori effettuano gli scatti, alternativamente sul percorso giallo e sul percorso rosso recuperando in cor-sa lentissima durante i trasferimenti.
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forza esplosiva
trasmissione palla
capacità collaborativi difensiva possesso palla - palle inattive fase di non possesso
Andature preatletiche, adduttori, abduttori, ginocchio al petto, slanci frontali, slanci laterali.
15’ Riscaldamento generale
20’ Forza esplosivaSkip, balzi e saltelli.
10’ Decompressione
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Lavoro per la corretta lettura della traiettoria e la capa-cità di intercettamento. Un allenatore posizionato esternamente al quadrato con un pallone, chiama il colore dei cinesini posizionati agli angoli del quadrato con i due giocatori posti al centro che devono eseguire :1-lettura della traiettoria, 2-lettura delle traiettorie di passaggio, 3-attacco all’uomo, 4-intercettamento.
20’ Esercitazione per la collaborazione a due giocatori
Analisi e correzione delle situazione di gioco relativa-mente alle coperture e alla capacità di presidiare gli spazi giocando con due gruppi di 4 giocatori che si affrontano assumendo alternativamente i compiti di at-taccanti e difensori.
20’ Addestramento tattico in situazione di 4>4
Esercitazione per la difesa su palla inattiva per il miglio-ramento del posizionamento nella marcatura. Si batte il calcio d’angolo in fase di non possesso con i difensori che si posizionano correttamente in area per la marcatura diretta. Ripetere sia a dx che a sx.
20’ Marcatura in area su palla inattiva
Partita 10 >10 in una superfi cie di campo defi nita con due mete per la fi nalizzazione e zone di difesa, centro-campo, e attacco.Sviluppo della costruzione del gioco con i giocatori che rimangono bloccati nelle rispettive zone di campo e che cercano lo smarcamento per favorire il possesso palla e quindi il perseguimento della profondità di gioco. Variante: possibilità di accompagnare l’azione per favorire la superiorità numerica a centrocampo.
20’ Partita finale a tema
15’ Riscaldamento generale20’ Forza esplosiva10’ Decompressione20’ Esercitazione per la collaborazione a due
20’ Addestramento tattico in situazione di 4>420’ Marcatura in area su palla inattiva20’ Partita fi nale a tema
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2a 1 0202forza esplosiva
conduzione palla ricezione
possesso palla
20’ Riscaldamento tecnico Otto giocatori posti in cerchio e due in possesso del pal-lone al centro fanno attività di riscaldamento. I due al centro cercano il compagno e ne prendono il posto. Chi riceve palla effettua una guida veloce al centro e cerca un nuovo compagno e cosi via. Giocare a testa alta ed eseguire la giocata giusta evitando che la palla venga trasmessa allo stesso com-pagno. Variante: per aumentare la diffi coltà possono essere utilizzati anche tre giocatori al centro.
30’ Circuito per la forza esplosivaLavoro su quattro percorsi organizzato secondo la se-quenza:- ostacolini skip avanti dietro-laterali- ostacoli+sprint- ostacoli (60 cm) gambe alternate+sprint- sprint 8 metri con cambi di direzione.
10’ Decompressione
25’ Esercitazione per possesso palla e smarcamento Esercitazione in 5>3 in un quadrato defi nito all’interno del quale vengono posizionate 6 porticine.La squadra blu deve effettuare il punto attraverso la conduzione della palla in una delle porticine mentre i tre giocatori rossi dovranno impedire la giocata. Cambio dei componenti delle squadre ogni 3’.
20’ Partita finale a temaIl tema è quello dello smarcamento: In un campo oppor-tunamente segnato come da grafi co e con porte distanti fra loro circa 20 metri, si gioca 3>3 con due esterni per squadra.La squadra in possesso deve cercare di mandare al-la conclusione l’esterno che con il corretto movimento di smarcamento entra nel gioco per andare alla conclusio-ne mentre un compagno si trasferisce all’esterno.
20’ Riscaldamento tecnico 30’ Circuito per la forza esplosiva10’ Decompressione
25’ Esercitazione per possesso palla e smarcamento20’ Partita fi nale a tema
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resistenza velocità
trasmissione palla gioco di testa
cambio gioco
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Quadrato a 5 giocatori e in una postazione si parte con due giocatori. Il possessore di palla trasmette lateral-mente e va dentro, dettando e ricevendo il passaggio sulla corsa per poi trasmettere al compagno frontale e posizionarsi dietro seguendo la giocata. Il nuovo pos-sessore ricomincia trasmettendo prima sul lungo e poi in chiusura laterale. Sequenza fi nalizzata ad effettuare una giocata dritta e una diagonale.
Tre giocatori disposti a triangolo si trasmettono pallaeffettuando palleggi di testa:- di prima, controllo di testa e appoggio.Variante: lavora solo un giocatore mentre gli altri tra-smettono palla con le mani in modo da curare bene la fase di caricamento, torsione ed impatto, da una par-te all’altra.
Cambio di gioco in campo ridotto. Si gioca 7>7 e si defi nisce un’area al centro del cam-po di 20x20. I giocatori possono attraversare l’area ma il pallone non può toccare terra o essere giocato nell’area. Si gioca a 2 tocchi e gol effettuato entro 5 passaggi 2 punti gol effettuato oltre i 5 passaggi un punto.
20’ Trasmissione palla nel quadrato
20’ Lavoro differenziato per il gioco di testa
30’ Partita finale a tema
15’ Riscaldamento a secco20’ Trasmissione palla nel quadrato 20’ Circuito per la resistenza-velocità
20’ Lavoro differenziato per il gioco di testa30’ Partita fi nale a tema
15’ Riscaldamento a seccoAndature preatletiche, adduttori, abduttori, ginocchio al petto, slanci frontali, slanci laterali.
20’ Circuito per la resistenza-velocità
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Lavoro sulla resistenza-velocità su due percorsi:1- 10/10/10 metri+20/10/10 metri+10+10+20 metri su percorso va e torna. Quattro ripetizioni. Recupero 2’.2- 5 per 8 metri con cambi di direzione. Sei ripetizioni. Recupero 2’.
(105’)(105’)