Post on 06-Jul-2015
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Palazzo Farnese CaPrarola 1520
Il Cardinale Alessandro Farnese,futuro Papa Paolo III,rilevò nel 1504 il possesso del Vicariato di Caprarola da Francesco Maria Riario della Rovere
L’obiettivo era creare all’interno dello Stato pontificio ,un altro stato che ne equilibrasse il potere e fu deciso che la località dovesse essere Caprarola
Il palazzo da costruire doveva costituire idonea difesa,soggiorno durante gli spostamenti tra i Feudi posseduti nel Viterbese e residenza estiva data la salubrità del luogo
L’incarico fu attribuito a Antonio da Sangallo Il Giovane,architetto di famiglia che aveva contribuito alla realizzazione del sontuoso Palazzo Farnese in Roma
Il Sangallo,esperto in architettura militare,immaginò un palazzo che dal punto più alto del paese mostrasse la forte presenza Farnese su tutto il territorio circostante fino a Roma
L’imponente struttura a pianta pentagonale con cinque bastioni angolari difensivi ed un fossato perimetrale di difesa ha l’aspetto e la funzione di una vera fortezza
Nei primi anni furono speditamente realizzate le fondamenta e l’innalzamento delle mura perimetrali fino al primo piano.Poi furono improvvisamente sospesi.
Nel 1534 Alessandro Farnese assunse al soglio Pontificio con il nome di Paolo III e ciò lo portò al disinteresse per il palazzo in costruzione a Caprarola
I lavori furono ripresi nel 1559,dieci anni dopo la sua morte
Ad occuparsene fu il nipote del Papa anch’egli di nome Alessandro,figlio di Pierluigi Farnese e Girolama Orsini,e già Cardinale all’età di soli 15 anni
Alessandro jr. fu uno dei personaggi più illustri e illuminati del suo tempo
Fu Vicecancelliere della Chiesa ed ambasciatore personale del Papa con incarichi prestigiosi e delicati ovviamente bene remunerati
La ripresa dei lavori fu affidata a Jacopo Barozzi detto il Vignola che trasformò il Palazzo da fortezza a residenza di nobile rappresentanza
Erano cambiate profondamente le esigenze dei Farnese,inclini ora a rappresentare l’immagine di una famiglia all’apice della propria potenza
La Via Dritta si estende per circa un chilometro,la sua costruzione comportò la demolizione del tessuto urbano medioevale preesistente
La strada aveva la funzione di raccordo e prospettica,conducendo il visitatore,con graduale progressione scenografica,verso l’imponente mole del Palazzo
Il Palazzo può considerarsi terminato nel 1575 anche se i lavori di finitura si protrarranno fino al 1583
A molti anni dopo risale la definitiva sistemazione delle parti antistanti del Palazzo ed il completamento dei giardini finiti da Jacopo Del Duca e da Girolamo Rinaldi
Ovviamente occorreranno ancora molti anni per finire del tutto
Occorsero almeno 20 anni perché fosse completato il ciclo pittorico iconografico dei saloni
Per fare solo qualche nome :Federico e Taddeo Zuccari e la loro scuola
Antonio Tempesti,Jacopo Bertoia,Raffaellino da Reggio,Giovanni Antonio da Varese e tanti altri meno conosciuti
Tutti eseguirono fedelmente le indicazioni di quei grandi letterati che furono Annibal Caro,Fulvio Orsini e Onofrio Panvinio
Ma è ora di rientrare,siamo mentalmente frastornati da tanta storia del mondo e stanchi fisicamente perché siamo avezzi a strutturare materialmente i nostr lavori fino dalle foto
Aspettatevi il seguito , non è finito qui,abbiamo da visitare gli appartamenti offerti al piacere dei visitatori ed i giardini,ci saranno molte sorprese… antonio.florino@fastwebnet.it
La prima e l’ultima immagine sono state captate in rete le altre sono mie by Aflo