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Parte seconda: PROGETTAZIONE CURRICOLARE
3.1 Il riordino dei Licei e l’attuazione della Riforma pag. 42 3.2 La progettazione didattica pag. 43
3.3 Verifica e valutazione degli apprendimenti pag. 48
3.4 Il sistema dei crediti pag. 51
3.5 Ammissione alla classe successiva e agli Esami di Stato pag. 56
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Un processo riformistico di durata ormai pluriennale ha investito l’ordinamento scolastico italiano introducendo
innovazioni radicali che, nel porre fine a tutte le sperimentazioni precedenti (circa 400), ha stabilito in cinque
anni la durata di tutti i percorsi liceali, strutturandola in due bienni e un quinto anno.
AARRTTIICCOOLLAAZZIIOONNEE ddeeii PPEERRCCOORRSSII LLIICCEEAALLII
11°° BBIIEENNNNIIOO 22°° BBIIEENNNNIIOO 55°° AANNNNOO
1° anno
891 ore annuali
(27 ore settimanali)
2° anno
891 ore annuali
(27 ore settimanali)
3° anno
990 ore annuali
(30 ore settimanali)
4° anno
990 ore annuali
(30 ore settimanali)
5° anno
990 ore annuali
(30 ore settimanali)
Tra le innovazioni introdotte negli ultimi anni, particolarmente significative sono:
1. l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, introdotto con la legge del 26 dicembre 2006 n°296 (art. 1, comma
622) e precisato sul piano formativo dal D.M. 22 agosto 2007 n° 139 con il relativo Documento tecnico e i
due connessi allegati (Allegato n° 1 del Documento tecnico – Gli assi culturali; Allegato n° 2 del Documento tecnico –
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria);
2. il riordino dei Licei, stabilito con il D.P.R. 89/2010 (Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei Licei”).
Tali innovazioni, nel nostro Liceo, sono state sono state oggetto di attenzione e approfondimento, nonché di
specifici corsi di formazione e aggiornamento che hanno dato impulso alla rielaborazione delle programmazioni
disciplinari e alle prassi didattiche in uso.
L’analisi approfondita delle Indicazioni nazionali (art. 10, comma 3 DPR 15 marzo 2010, n° 89), della
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (18 dicembre 2006) e del Profilo culturale educativo
e professionale dello studente (Allegato A al Regolamento dei Licei), ha rinforzato la consapevolezza che, in
assenza di “programmi” ministeriali rigidamente prescrittivi, l’autonomia della scuola deve tradursi in
competenza progettuale e responsabilità condivisa.
Il processo di elaborazione messo in atto ha permesso di:
- collocare l’impegno di progettazione dell’Istituto all’interno di uno scenario politico-culturale ispirato dalla
strategia di Lisbona;
- comprendere il legame strutturale esistente tra il Profilo educativo culturale e professionale dello studente
e le Indicazioni nazionali;
- precisare i risultati di apprendimento da far raggiungere agli studenti;
- elaborare strumenti di verifica-valutazione rispettosi dei vincoli normativi e, al tempo stesso, funzionali a
sostenere un percorso formativo scandito da significatività e adeguatezza.
Il RIORDINO dei LICEI e l’ATTUAZIONE della RIFORMA
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Ai fini della progettazione didattica, sulla base dei documenti ministeriali che hanno ridefinito gli ordinamenti
scolastici e le connesse linee d’azione di natura progettuale, abbiamo elaborato una mappa concettuale che, nel
sintetizzare i punti forti delle nuove Indicazioni nazionali, assume il valore di un vero e proprio piano di lavoro
con funzione orientativa, sia sul piano della elaborazione concettuale, che sul piano della traduzione operativa.
In essa, il punto di attenzione iniziale è rappresentato dai quattro assi culturali precisati nel Documento tecnico
(D.M. 22 agosto 2007 n° 139), ovvero:
- Asse dei Linguaggi,
- Asse Matematico,
- Asse Scientifico-tecnologico,
- Asse Storico-sociale.
Tali assi rappresentano il tessuto unificante su cui tracciare percorsi di apprendimento significativi, in grado di
far dialogare le diversità epistemologiche delle singole discipline e integrare la pluralità dei criteri metodologici
che le sottendono.
Il traguardo di tali percorsi è rappresentato dalla maturazione di competenze di base che sono funzionalmente
orientate verso la maturazione delle cosiddette competenze chiave di cittadinanza, di cui il soggetto in
formazione deve poter disporre per elaborare il proprio progetto di vita.
Si tratta di competenze che afferiscono ad aree diverse ma integrate tra loro e interdipendenti:
1. area della costruzione del sé o sfera intra-personale, in cui si collocano quelle competenze che nel
documento tecnico prendono il nome di “Imparare a imparare” e “Progettare”;
2. area della interazione con gli altri o sfera interpersonale, in cui si collocano le competenze del
“Comunicare”, “Collaborare e partecipare” e “Agire in modo autonomo e responsabile”;
3. area dell’interazione con la realtà fisica e sociale o sfera meta-personale, in cui si collocano le
competenze del “Risolvere problemi”, “Individuare collegamenti e relazioni”, “Acquisire ed
interpretare l’informazione”.
Il modello di progettazione, elaborato sulla base dei documenti allegati al D.M. n° 139, nel sintetizzare gli
elementi fondamentali che caratterizzano l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, tratteggia l’ipotesi di un
curricolo in cui le discipline di studio sono orientate verso l’acquisizione di competenze certificabili, in un’ottica
integrata di saperi e competenze.
Tale modello apre la prospettiva del possibile superamento di una scuola pensata in chiave disciplinare a favore
di una scuola di tipo transdisciplinare, in cui i singoli saperi vengono trattati all’interno di una visione unitaria
del processo formativo che, attraversando le tre aree su indicate possano generare nuovi apprendimenti.
In questo modo diventa possibile evitare il rischio della frammentazione e, contestualmente, rendere praticabile
la prospettiva di un sapere integrato.
LA PROGETTAZIONE DIDATTICA
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ASSE dei LINGUAGGI: 1) Imparare a imparare, 2) Padroneggiare la linguaitaliana, 2) Utilizzare una lingua straniera, 3) Fruire del patrimonio artistico eletterario, 4) Utilizzare e produrre testi multimediali.
ASSE MATEMATICO: 1) Utilizzare tecniche e procedure del calcolo artmeticoe algebrico, 2) Confrontare e analizzare figure geometriche, 3) Risolvereproblemi, 4) Analizzare e interpretare dati.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO: 1) Osservare, descrivere e analizzarefenomeni naturali e artificiali, 2) Analizzare fenomeni legati alla realtànaturale, 3) Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie.
ASSE STORICO-SOCIALE: 1) Comprendere il cambiamento e la diversità deitempi storici in dimensione sincronica e diacronica, 2) Collocare l'esperienzapersonale in un sistema di regole fondato sulla Costituzione, 3) Conoscere lecaratteristiche essenziali del sistema economico.
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La progettazione didattica di ciascun docente, dunque, si sviluppa con riferimento costante a tale modello di
progettazione e ad alcune linee d’azione, collegialmente condivise e partecipate, che sostengono l’identità
progettuale dell’Istituto:
1. accertamento delle conoscenze in ingresso degli alunni e presentazione alla classe delle linee di
programmazione generale;
2. esplicitazione degli obiettivi riguardanti le singole discipline e le unità di apprendimento;
3. impegno a privilegiare l’approccio interdisciplinare e l’utilizzo costante dei laboratori come strumenti di
ricerca, sperimentazione e verifica di ciò che si apprende;
4. sviluppo della collaborazione all’interno del piccolo gruppo, della classe e dell’Istituto;
5. esplicitazione dei criteri di verifica e valutazione adottati in sede collegiale;
6. diversificazione delle strategie di recupero individuale e collettivo degli apprendimenti.
La programmazione dei percorsi formativi nel loro insieme e degli interventi didattici nella loro singolarità
costituiscono un impegno di forte spessore professionale per tutti i docenti del Liceo che seguono un tracciato
che:
1. parte dalle Indicazioni Nazionali emanate dal MIUR;
1. assume contorni più netti nei Dipartimenti disciplinari;
2. si traduce in determinazioni più specifiche nei Consigli di classe;
3. trova la sua più puntuale definizione nei piani di lavoro dei singoli docenti;
4. si apre alla condivisione e possibilità di controllo da parte degli studenti attraverso il "contratto formativo".
L’attività riguardante la progettazione curricolare impegna ogni anno il Collegio dei docenti ad adottare una
serie di delibere riguardanti:
a) l’intero percorso quinquennale del Liceo;
b) il quinto anno in vista degli Esami di Stato.
Per quanto concerne il punto “a”, il Collegio ha definito:
- finalità e criteri generali dell’attività di progettazione, in coerenza con la natura formativa del curricolo liceale
e le specificità degli indirizzi;
- curricolo obbligatorio e integrativo, comprensivo dei percorsi pluridisciplinari, degli interventi di recupero ed
approfondimento e del complesso di strumenti didattici, tempi, criteri e modalità di verifica e valutazione
delle attività;
- scansione oraria delle lezioni;
- numero e tipologia di prove di verifica (scritte, orali, pratiche, grafiche) ai sensi delle Circolari Ministeriali n°
94 del 18 ottobre 2011 e n° 89 del 18 ottobre 2012;
- criteri di ammissione alla classe successiva;
- sistema dei crediti scolastici e formativi.
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Per quanto concerne il punto “b”, in vista dell’Esame di Stato, il Collegio ha esplicitato forme e modalità per:
- promuovere comportamenti didattici comuni e coerenti;
- condividere strategie operative e metodologiche;
- predisporre condizioni favorevoli alle simulazioni della terza prova.
La progettazione curricolare ha inoltre trovato nei Dipartimenti disciplinari la sede in cui il corpo docente ha
conferito ai percorsi formativi i caratteri dell’EFFICACIA, della CONTROLLABILITÀ e della FLESSIBILITÀ,
attraverso la definizione di:
- obiettivi formativi e didattici trasversali e specifici delle discipline;
- percorsi pluridisciplinari;
- moduli didattici per classi parallele;
- metodologie e strumenti del processo di insegnamento/apprendimento;
- strategie di verifica e valutazione;
- modalità di utilizzo dei laboratori;
- attività e progetti curricolari integrativi ed extracurricolari per l’ampliamento dell’offerta formativa;
- modalità di fruizione delle attività di recupero, sostegno e potenziamento.
I Consigli di classe hanno adottato la programmazione dei dipartimenti disciplinari (Allegato n° 10) declinandola
sulle esigenze delle classi di pertinenza, riservando una particolare attenzione a:
- verifica della coerenza degli obiettivi disciplinari con il livello della classe;
- individuazione di attività integrative;
- definizione delle attività di recupero, sostegno ed eccellenza;
- determinazione degli obiettivi socio-comportamentali.
Ulteriore punto di attenzione nella progettazione curricolare è rappresentato dalle problematiche connesse al
recupero e potenziamento degli apprendimenti che costituiscono, da sempre, un ambito di interesse privilegiato
che viene affidato, non al singolo docente, ma all’intero Collegio che se ne fa carico prevedendo, sin all’inizio
dell’anno scolastico, un sistema organico di soluzioni didattico-organizzative funzionali a risolverne le
problematiche sottese.
Dal punto di vista procedurale è il singolo docente che, nel quotidiano lavoro d’aula, in base al feedback fornito
in forma esplicita o implicita dagli studenti, registra le situazioni di criticità e, in sede di Consiglio di classe, le
sottopone all’attenzione dei colleghi contitolari della stessa. È questa la fase in cui si effettua una diagnosi
accorta delle carenze rilevate e delle cause che le determinano, con una particolare attenzione per le
metodologie didattiche adottate in relazione agli stili di apprendimento dei singoli allievi.
Sulla base della gravità delle situazioni analizzate e delle risultanze emerse, si individuano le strategie di
recupero ritenute più adatte per fronteggiare le difficoltà rilevate.
Nello specifico possono essere previsti:
1. INTERVENTI in ITINERE che si traducono in approfondimenti e richiami di tematiche e argomenti già trattati,
a favore del singolo studente nel corso dell’ordinario lavoro curricolare. Non si tratta, tuttavia, di pura e
semplice ripetizione di lezioni, poiché gli interventi a sostegno degli allievi in difficoltà, in virtù del ricorso a
metodologie didattiche alternative e a soluzioni organizzative che si ispirano ai principi della educazione tra
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pari (peer education) tendono a qualificarsi, per tutti, come efficaci opportunità di potenziamento dei saperi.
Il sostegno in itinere, attraverso forme appositamente studiate e modalità applicative intenzionalmente
predisposte, permette di trasformare in risorsa le differenze dei tempi di apprendimento, i dislivelli di
profitto e le carenze di preparazione. Tali interventi, nel corso degli anni, hanno acquisito fisionomia e
spessore determinando una maggiore assunzione di responsabilità sia da parte dei docenti che da parte
degli studenti.
2. Una seconda modalità di recupero è affidata al FERMO DIDATTICO che consiste in un periodo di durata
variabile nel corso del quale uno o più docenti di una classe, preferendo la profondità all’estensione,
rielaborano assieme agli studenti, alcuni percorsi disciplinari, permettendo così, sia il recupero che
l’approfondimento di alcuni segmenti didattici.
3. Una terza modalità di recupero è la frequenza del BOX DIDATTICO: un’attività flessibile di supporto, tramite
sportello, in orario extracurricolare. Si tratta di un supporto temporaneo, sia per azioni di chiarimento ed
approfondimento, che per lavori finalizzati a specifiche attività. Il box funziona su richiesta degli studenti,
anche con insegnanti diversi dai propri, con un numero minimo di tre e massimo di 5 alunni e indicazione
preventiva dell’argomento/i richiesto/i.
4. Il nostro Istituto, infine, in applicazione al DM 80/2007, all’OM 92/2007 e al DPR 122/09, offre la possibilità di
frequentare i CORSI IDEI (Interventi Didattici, Educativi ed Integrativi) agli studenti che presentano
insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate.
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I processi di verifica e valutazione degli apprendimenti, all’interno del nostro Liceo, da sempre oggetto di
impegno e attenzione costanti, sono regolamentati da specifiche delibere adottate dal Collegio dei docenti.
Le determinazioni assunte sono il punto di arrivo di un impegno di durata pluriennale che ha permesso di
predisporre e collaudare varie tipologie di prove di verifica, di diversificarle in relazione agli scopi e di
rimodularle costantemente in funzione di una sempre maggiore efficacia, anche in relazione agli impegni
richiesti dall’Esame di Stato, la cui riforma ha sollecitato la ricerca di nuovi modelli e ne ha favorito
l’applicazione.
Le prove predisposte nei diversi ambiti disciplinari vengono somministrate con cadenza periodica e distribuite in
relazione al tipo di valutazione da effettuare e allo sviluppo dei percorsi formativi.
Con riferimento alla dimensione diacronica sono identificabili in:
1. prove d’ingresso, relative alla fase della VALUTAZIONE DIAGNOSTICA, utilizzate all’inizio dell’anno
scolastico ai fini dell’accertamento dei prerequisiti posseduti da ciascun allievo, alla delineazione della
situazione di partenza di ciascun gruppo-classe e alla scelta dell’approccio metodologico più adeguato per
l’avvio del percorso formativo;
2. prove in itinere, relative alla fase della VALUTAZIONE FORMATIVA che, accompagnando ogni itinerario
disciplinare, permettono di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento e di rimodulare le
strategie didattiche adottate;
3. prove finali, relative alla fase della VALUTAZIONE SOMMATIVA, collocate al termine di ciascun modulo o
di alcuni suoi segmenti o Unità di apprendimento (UDA) con lo scopo di accertare i risultati conseguiti da
ogni studente.
In ciascuna fase dell’anno scolastico e per ciascuna tipologia di valutazione su indicata (Diagnostica, Formativa e
Sommativa), come si evince dal diagramma sottostante, si fa ricorso ad una pluralità di prove di verifica che
vengono valutate attraverso griglie di correzione concordate collegialmente e rese note agli studenti e alle
famiglie anche tramite il sito web della scuola (Allegato n° 11).
VERIFICA e VALUTAZIONE degli APPRENDIMENTI
TIPOLOGIE di VALUTAZIONE
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In relazione alla macro-tipologia di prove da somministrare (scritta, orale, grafica, pratica), in piena coerenza con le
circolari ministeriali n° 94 del 18 ottobre 2011 e n°89 del 18 ottobre 2012, il Collegio dei docenti ha deliberato
quanto riportato in tabella.
Con riferimento al numero di prove da somministrare e ai comportamenti valutativi da assumere nelle situazioni
più ricorrenti, abbiamo ha assunto le determinazioni riportate nella successiva tabella.
TIPOLOGIA di PROVE (ai sensi delle CC.MM. 18 ottobre 2011 n° 94 e 18 ottobre 2012 n° 98)
LICEO
SCIENTIFICO
SCIENZE
APPLICATE
LICEO
LINGUISTICO
DISEGNO e STORIA dell’ARTE
Prova orale Prova grafica
Prova orale Prova grafica
_
STORIA dell’ARTE _ _ Prova orale
ITALIANO
Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
LINGUA e CULTURA LATINA Prova scritta Prova orale
_ _
LINGUA LATINA _ _ Prova scritta Prova orale
LINGUE STRANIERE Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
STORIA e GEOGRAFIA Prova orale Prova orale Prova orale
MATEMATICA con INFORMATICA Prova scritta Prova orale
_ _
MATEMATICA Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
FISICA _ Prova scritta Prova orale
Prova orale
SCIENZE NATURALI Prova scritta Prova orale
Prova scritta Prova orale
Prova orale
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE Prova orale Prova pratica
Prova orale Prova pratica
Prova orale Prova pratica
INFORMATICA _ Prova scritta Prova orale
_
STORIA Prova orale Prova orale Prova orale
FILOSOFIA Prova orale Prova orale Prova orale
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NUMERO di PROVE e COMPORTAMENTI VALUTATIVI A
rtic
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L’anno scolastico è articolato in due periodi didattici di durata diversa: - un trimestre (15 settembre - 13 dicembre 2014 per un totale di 76 giorni); - un pentamestre (15 dicembre 2014 - 9 giugno 2015 per un totale di 127 giorni).
Il numero di prove di verifica da somministrare è stato stabilito in base alla durata di ciascun periodo didattico.
Nu
me
ro d
i pro
ve d
i ve
rifi
ca
in c
iasc
un
pe
rio
di
Trimestre
Per le discipline per le quali la normativa prevede SCRITTO e ORALE: n° 2 prove scritte e almeno n° 1 prova orale
Per le discipline per le quali la normativa prevede solo l’ORALE: n° 2 prove orali, di cui eventualmente una sotto forma di test scritto.
Pentamestre
Per le discipline con NON PIÙ di n° 3 ORE SETTIMANALI per le quali la normativa prevede SCRITTO e ORALE: n° 3 prove scritte ed almeno 2 prove orali.
Per le discipline con PIÙ di n° 3 ORE SETTIMANALI per le quali la normativa prevede SCRITTO e ORALE: n° 3 prove scritte ed almeno 3 prove orali.
Per le discipline per le quali la normativa prevede solo l’ORALE: n° 3 prove orali, di cui eventualmente una sotto forma di test scritto.
Pro
ve d
i in
gre
sso
CLASSI PRIME: somministrazione, entro i primi 15 giorni di scuola, di prove d’ingresso costruite collegialmente. Tali prove hanno valore, NON valutativo, ma esclusivamente conoscitivo, in funzione della elaborazione di una progettazione didattica calibrata sui bisogni formativi degli studenti.
CLASSI SUCCESSIVE cui il docente è assegnato per il primo anno: somministrazione, entro i primi 15 giorni di scuola, di prove d’ingresso prodotte autonomamente dai singoli docenti. Tali prove hanno valore, NON valutativo, ma esclusivamente conoscitivo, in funzione della elaborazione di una progettazione didattica calibrata sui bisogni formativi degli studenti.
Nelle CLASSI SUCCESSIVE cui si è assegnati per continuità: Ripetizione dei programmi svolti nell’anno precedente e somministrazione di prove di verifica entro i primi 30/40 giorni.
Entro i primi 30/40 giorni, in TUTTE le classi, occorre aver somministrato almeno una prova di verifica funzionale alla valutazione trimestrale.
Entro i primi giorni di marzo somministrazione di prove per classi parallele.
Imp
rep
arat
o
• L’alunno può giustificarsi massimo due volte nel corso dell’anno scolastico (una volta nel trimestre e una volta nel pentamestre), ma solo prima di essere invitato al colloquio.
• Se supera il numero di volte consentito, viene ugualmente sottoposto a interrogazione.
• Non si accettano giustifiche nelle due ultime settimane di lezioni del trimestre e nelle ultime tre settimane di lezioni del pentamestre.
Re
cup
ero
pro
ve
scri
tte
• Recupero della prova scritta nel primo giorno utile (se il docente lo ritiene necessario ai fini della valutazione di fine periodo)
• Prova equivalente (ma non uguale), della stessa tipologia e con lo stesso livello di difficoltà
Att
rib
uzi
on
e
pu
nte
ggi e
/o v
oti
• La valutazione viene effettuata SEMPRE in decimi con l’utilizzo, nell’attribuzione dei voti, dell’intera scala decimale da 1 a 10.
• Nel QUINTO ANNO, a completamento della valutazione in decimi, viene utilizzata anche la tabella di conversione in quindicesimi di seguito riportata.
DECIMI 1 - 3 4 5 6 7 8 9 10
QUINDICESIMI 1 - 5 6 - 7 8 - 9 10 11 12 - 13 14 15
Pre
par
azio
ne
agli
Esam
i
di S
tato
• N° 2 simulazioni di terza prova nel corso del pentamestre su discipline diverse, massimo 5, da concordarsi in sede • di Consiglio di classe.
Gri
glie
di
corr
ezi
on
e
• Nella verifica-valutazione delle prove scritte, tutti i docenti utilizzano le griglie di correzione elaborate collegialmente e consultabili sul sito web dell’Istituto
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Il “credito scolastico”, introdotto con il D. P. R. 23 luglio 1998, n. 323 (Regolamento del nuovo esame di Stato),
modificato con D.M. 42/2007 e con D.M. 99/2009, è un valore numerico derivante dalla media dei voti
conseguiti dallo studente in tutte le discipline e nel comportamento negli scrutini finali degli ultimi 3 anni di
corso.
Per quanto concerne la MEDIA dei VOTI, la seguente tabella esplicita le connotazioni di ciascun voto finale.
Per la valutazione del COMPORTAMENTO, utilizziamo la seguente tabella strutturata in base a tre variabili:
IL SISTEMA DEI CREDITI
VALUTAZIONE del PROFITTO
VOTO LIVELLO DESCRITTORI
1-3
Gravemente
insufficiente
• Gravi ed estese lacune di base con difficoltà di tipo logico, linguistico e metodologico; • Utilizzazione non appropriata nei diversi contesti delle minime conoscenze acquisite; • Nessuna applicazione dei processi di analisi e sintesi; • Scarsa proprietà di linguaggio anche con riferimento ai settori disciplinari.
4
Insufficiente • Conoscenze frammentarie, utilizzate in modo superficiale e spesso non pertinente; • Difficoltà di trasferimento e utilizzo dei contenuti disciplinari in contesti diversi; • Processi di analisi e sintesi inadeguati; • Linguaggio poco corretto con terminologia specifica impropria.
5
Mediocre
• Conoscenze superficiali connotate da una certa frammentarietà e utilizzate in modo non sempre pertinente;
• Qualche difficoltà nell’affrontare le tematiche proposte ed nel trasferirle in contesti diversi;
• Scarsa capacità di analisi e sintesi • Linguaggio, anche con riferimento ai settori disciplinari, a volte confuso ed
approssimativo.
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Sufficiente
• Possesso di conoscenze essenziali delle discipline curricolari; • Capacità di operare collegamenti semplici ma pertinenti in relazione alle informazioni
acquisite; • Parziale capacità di analisi e sintesi; • Accettabili proprietà espositive di tipo generale e fruitive dei linguaggi settoriali.
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Discreto
• Conoscenze non limitate ad elementi essenziali e non prive di semplici apporti personali; • Apprezzabile capacità di orientarsi tra i contenuti e di operare collegamenti; • Gestione agevole dei processi di analisi e sintesi; • Uso corretto del linguaggio generale e di quelli specifici.
8
Buono • Conoscenze sicure, arricchite da contributi personali significativi; • Capacità di affrontare percorsi tematici anche complessi cogliendone i collegamenti
significativi; • Sicura padronanza dei processi di analisi e sintesi; • Esposizione chiara e utilizzo di terminologia generale e settoriale appropriata.
9
Ottimo
• Conoscenze ampie e approfondite che sa utilizzare correttamente all’interno di più contesti, anche complessi;
• Capacità di costruire autonomamente percorsi pluridisciplinari e di arricchirli con apporti personali;
• Processi di analisi e sintesi rigorosi e completi; • Linguaggio ricco che sa utilizzare sia in modo appropriato sia con riferimento alla cultura
generale che con riferimento a settori specifici.
10
Eccellente
• Conoscenze ampie, sicure e approfondite, arricchite da apporti personali che sa utilizzare correttamente in ogni contesto, anche complesso;
• Capacità di affrontare problemi e tematiche in modo autonomo e sicuro; • Elaborazione sicura e divergente di percorsi pluri e interdisciplinari; • Pensiero critico e rigoroso nei processi di analisi e sintesi; • Linguaggio ricco, che sa utilizzare in modo fluido, puntuale e articolato sia a livello
generale che nei vari settori disciplinari.
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1. CONVIVENZA
2. PUNTUALITÀ
3. FREQUENZA
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VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
VOTO LIVELLO GIUDIZIO SINTETICO
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GRAVEMENTE
SCORRETTO
Ha compiuto infrazioni soggette a sanzioni disciplinari con allontanamento dalla scuola per più di 15 giorni (art. 4, c. 9 - 9 bis - 9 ter DPR 249/1998).
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è superiore a 50. Ha superato il 25% del numero di ore di assenza consentito dal proprio orario
personalizzato senza poter beneficiare delle deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti.
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SCORRETTO
Ha infranto le norme che regolano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in
particolare (rispetto di ambienti, cose e/o persone), riportando anche delle note
disciplinari
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è compreso tra
40 e 50.
La frequenza è SALTUARIA con un numero di ore di assenza compreso tra il 20 e il 25%
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SOSTANZIALMENTE
CORRETTO
Conosce le norme che regolano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare (rispetto di ambienti, cose e/o persone), ma non sempre le traduce in comportamenti corretti.
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è compreso tra 30 e 39.
La frequenza è IRREGOLARE con un numero di ore di assenza compreso tra il 15 e il 20%.
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CORRETTO e
RESPONSABILE
È consapevole delle norme che regolano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare (rispetto di ambienti, cose e/o persone) e le traduce sempre in comportamenti corretti e responsabili.
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è compreso tra
20 e 29.
La frequenza è REGOLARE con un numero di ore di assenza compreso tra il 10 e il 15%.
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CORRETTO e
COLLABORATIVO
È consapevole delle norme che regolano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare (rispetto di ambienti, cose e/o persone) e le traduce in comportamenti CORRETTI e COLLABORATIVI.
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è compreso tra
10 e 19.
La frequenza è ASSIDUA con un numero di ore di assenza compreso tra il 5 e il 10%.
10
CORRETTO
COLLABORATIVO
e PROPOSITIVO
È consapevole delle norme che regolano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare (rispetto di ambienti, cose e/o persone) e le traduce in comportamenti CORRETTI, COLLABORATIVI e PROPOSITIVI.
Il numero complessivo di ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate è inferiore a 10.
La frequenza è MOLTO ASSIDUA con un numero di ore di assenza non superiore al 5%.
La presente tabella non comporta alcun automatismo: in virtù della singolarità e irripetibilità delle situazioni che potrebbero verificarsi, il Consiglio di classe, nell’attribuzione dei voti, potrà riferirsi ai descrittori riportati anche in modo parziale.
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il credito scolastico, come si evince dalla Tabella A allegata al D.M. 99/2009, dipende dalla media
calcolata sulla base dei voti conseguiti in ciascuna disciplina e nel comportamento.
Poiché Il credito scolastico da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione va espresso con un numero
intero, in coerenza con le norme su richiamate, su specifica delibera del Collegio dei Docenti, ai fini
dell’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, sottoponiamo a valutazione TRE variabili di seguito elencate:
1. assiduità nella frequenza scolastica;
2. interesse e impegno nelle attività curricolari;
3. partecipazione alle attività extracurricolari.
CREDITO SCOLASTICO
Si attribuisce il minimo della banda nei casi di: - sospensione di giudizio;
- valutazione del comportamento non superiore a “sette”.
AREE di ATTENZIONE DESCRITTORI P.ti
VALORIZZAZIONE della MEDIA
Se la parte decimale della media è pari o superiore a 0,5
0,1
FREQUENZA
REGOLARE: se il numero di ore di assenza è compreso tra 99 e 148 (96 - 143 senza RC o Att. alt.)
0,1
ASSIDUA: con meno di 99 ore di assenza(meno di 96 senza RC o Att. alt.) 0,2
INTERESSE e IMPEGNO nelle attività curricolari compresa Religione cattolica o attività alternative
ATTIVI: manifesta attenzione, interesse e impegno costanti per le attività curricolari
0,1
PRODUTTIVI: manifesta attenzione, interesse e impegno costanti per le attività curricolari che amplia e approfondisce in modo autonomo
0,2
PARTECIPAZIONE alle attività extracurricolari organizzate dall’Istituto.
EFFICACE con: un percorso formativo (Progetti, esperienze, attività) di almeno 20 ore o più attività e/o percorsi di durata complessiva di 20 ore
0,1
PROPOSITIVA con: un percorso formativo (Progetti, esperienze,
attività) di almeno 40 ore o più attività e/o percorsi di durata complessiva di 40 ore
0,2
TOTALE del PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 0,7
TABELLA A - D.M. 16 dicembre 2009, n° 99
CREDITO SCOLASTICO
MEDIA DEI VOTI CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA
M = 6 (Livello sufficiente) 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 (Media compresa tra 6 e 7) 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 (Media compresa tra 7 e 8) 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 (Media compresa tra 8 e 9) 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 (Media compresa tra 9 e 10) 7-8 7-8 8-9
“M” rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
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La normativa vigente stabilisce infine che, nell’attribuzione del credito, oltre alle variabili su indicate (frequenza,
interesse e impegno e partecipazione), incidono eventuali crediti formativi.
Pertanto, oltre al credito scolastico determinato come nella precedente tabella, allo studente che abbia
partecipato ad attività organizzate e certificate da enti esterni, possono essere riconosciuti dei CREDITI
FORMATIVI del valore massimo complessivo pari a 0,3 che, oltre ad essere riportati sull’attestato finale,
contribuiranno all’arrotondamento del punteggio attribuito.
l crediti formativi riconosciuti nell’Istituto sono pertanto riconducibili alle seguenti esperienze.
CREDITI FORMATIVI AREE di ATTENZIONE ESPERIENZE VALUTABILI P.ti
LLIINNGGUUEE SSTTRRAANNIIEERREE
Le certificazioni linguistiche devono essere rilasciate da enti accreditati a livello internazionale
Corsi di lingua straniera della durata di almeno 30 ore
0,1
Stage all’estero della durata di almeno 7 giorni con frequenza di corsi di almeno 15 ore
Certificazioni LIVELLO B1 di conoscenza delle lingue straniere
Certificazioni LIVELLO B2 di conoscenza delle lingue straniere 0,2
Certificazioni LIVELLO C1 di conoscenza delle lingue straniere 0,3
IINNFFOORRMMAATTIICCAA
ECDL Base (4 esami)
0,1
ECDL Full Standard (7 esami) 0,2
AATTTTIIVVIITTÀÀ CCUULLTTUURRAALLII
AARRTTIISSTTIICCHHEE ee RRIICCRREEAATTIIVVEE
Attestati di frequenza rilasciati da enti pubblici per corsi di formazione coerenti con il l’indirizzo di studio frequentato, della durata di almeno 30 ore
0,1
Studio di durata almeno annuale di uno strumento musicale o superamento di esami Conservatori e altri Istituti Statali o equiparati
Vincitori di concorsi artistici (musica, danza, pittura, ecc.) almeno a livello regionale
SSPPOORRTT
Pratica sportiva a carattere professionistico o semiprofessionistico promossa da Enti, Società e/o Associazioni riconosciute dal CONI (almeno 150 ore annuali)
Conseguimento brevetti riconosciuti dal CONI
AATTTTIIVVIITTÀÀ ddii
VVOOLLOONNTTAARRIIAATTOO
Corsi di formazione di almeno 30 ore
Assistenza a disabili e/o anziani per almeno 30 ore
Attività di salvaguardia dell'ambiente per almeno 30 ore
Supporto a istituzioni religiose e centri sociali per almeno 30 ore
Attività non saltuaria di donazione del sangue (tesserato)
LLAAVVOORROO
Attività lavorative svolte presso enti pubblici per almeno 30 ore.
TOTALE del PUNTEGGIO MASSIMO di CREDITO FORMATIVO ATTRIBUIBILE 0,3
Il CREDITO FORMATIVO consiste in una qualificata
esperienza maturata fuori dalla scuola di appartenenza,
“in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione delle persona ed alla crescita umana, civile e
culturale”. (Cfr. art. 1, D.M. n° 452/98)
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Ai fini del riconoscimento delle esperienze che danno luogo ai crediti formativi, sono stati stabiliti i seguenti
criteri:
a) le esperienze maturate dallo studente in ambiente extra-scolastico vanno adeguatamente documentate;
b) l’attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo studente ha realizzato
l’esperienza deve contenere una descrizione, seppure sintetica, dell’esperienza stessa;
c) dalla descrizione si deve evincere chiaramente che non si tratta di un’esperienza episodica o momentanea,
ma tale da incidere sulla “formazione personale, civile e sociale dello studente”;
d) le certificazioni attestanti esperienze lavorative o di ordine culturale devono recare la certificazione delle
competenze acquisite conformemente a quanto previsto dall’art. 12 commi 1 e 2 del D.P.R. 23/7/98 n° 323,
così come espressamente riportato nell’art.2 del D.M. n.49 del 24/2/2000;
e) non saranno riconosciuti titoli rilasciati da privati;
f) i titoli conseguiti nel primo biennio potranno essere valutati a conclusione del terzo anno.
Ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, lo studente compilerà un apposito modulo messo a disposizione
dalla scuola, in cui specificherà i seguenti elementi:
- tipo di esperienze;
- periodo di svolgimento;
- durata in ore;
- titoli conseguiti;
- enti e/o associazioni che li rilasciano;
- date di conseguimento.
Il modulo, compilato in ogni sua parte e corredato dai relativi attestati, dovrà essere consegnato al docente
coordinatore di classe che lo presenterà, improrogabilmente entro la data del 15 maggio, presso l’Ufficio di
Segreteria.
Il docente coordinatore, infine, predisporrà per la successiva valutazione in sede di Consiglio di classe, un
prospetto da cui, per ogni studente, si evincano:
- numero di assenze, ritardi, ingressi posticipati e uscite anticipate;
- valutazione in Religione Cattolica o Attività Alternative;
- proposta, ove ricorrano le condizioni, della eventuale attribuzione della frazione di punto pari a 0,1 o a
0,2 riguardante “Interesse e impegno nelle attività curricolari”;
- numero e tipologia di attività extracurricolari cui lo studente ha partecipato.
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I Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, ai fini dell’ammissione di uno studente alla classe successiva
o agli Esami di Stato, verificano la sussistenza di due requisiti essenziali:
1. il limite minimo di frequenza scolastica,
2. il possesso della sufficienza nel comportamento e nelle discipline di studio.
Con riferimento al primo requisito (frequenza scolastica), l’art. 14 comma 7 del DPR 122/2009 prevede
quanto segue: "… ai fini della validità dell´anno scolastico, compreso quello relativo all´ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell´orario
annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, (…) motivate e
straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di
procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza,
comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l´esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all´esame finale di ciclo".
In coerenza con quanto stabilito dalla norma su indicata, il numero di ore obbligatorio di frequenza ai
fini dell’ammissione allo scrutinio finale, risulta essere il seguente:
CLASSI/SEZIONI MONTE ORE OBBLIGATORIO NUMERO ASSENZE
Prime e seconde
27 ore x 33 settimane = 891 ore 223 ore
Terze – quarte - quinte 30 ore X 33 settimane = 990 ore 248 ore
I criteri per la validità dell’anno scolastico, definiti in sede collegiale, sono i seguenti:
Il numero di assenze non può pregiudicare la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati;
le assenze continuative devono essere documentate al momento del rientro dell’allievo nella comunità
scolastica attraverso dichiarazioni rilasciate dal medico curante dello studente, da ASL e/o presidi
ospedalieri. Tale documentazione, rientrando a pieno titolo tra i dati sensibili è soggetta alla normativa sulla
“Privacy” applicata nell’Istituto e, pertanto, va consegnata al docente coordinatore della classe di
riferimento o all’Ufficio di Segreteria dove l’assistente amministrativo addetto provvede a protocollata ed ad
inserita nel fascicolo personale dello studente.
le assenze continuative, da documentarsi nelle modalità sopra delineate, possono riferirsi a patologie sia di
natura fisica che psicologica;
l’assenza dalle lezioni curricolari dello studente oggetto della sanzione disciplinare “Sospensione senza
obbligo di frequenza”, non incide sul computo complessivo delle ore di lezione perse durante l’anno
scolastico;
non rientrano nel computo complessivo delle assenze quelle dovute alla partecipazione degli studenti a
stage, attività di alternanza scuola lavoro, iniziative culturali e formative approvate dagli organi collegiali
della scuola e soggiorni all’estero con scuole partner.
AMMISSIONE alla CLASSE SUCCESSIVA e agli ESAMI di STATO
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Sono inoltre previste ulteriori deroghe per le assenze dovute ai motivi di seguito indicati:
- Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
- Terapie e/o cure programmate;
- Donazioni di sangue;
- Partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
- Adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che prevedono il sabato come
giorno di riposo.
Con riferimento al secondo requisito (Sufficienza nel comportamento e nelle discipline di studio), il comma 5, art. 4
del D.P.R. 22 giugno 2009, N° 122, stabilisce quanto segue: “Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in
sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e (…) una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto
secondo l'ordinamento vigente.”
Il comma 6 dell’art. 4 del D.P.R. su citato stabilisce inoltre che “Nello scrutinio finale il consiglio di classe
sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare
immediatamente un giudizio di non promozione”, dando agli stessi l’opportunità di “raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico” (cfr. art. 6, O.M.
n. 92 del 5/11/2007).
Pertanto l’alunno potrà fruire della sospensione di giudizio in uno dei seguenti casi:
CASISTICA
DESCRITTORI
Caso n° 1 Presenza di non più di due valutazioni da 4
Caso n° 2 Presenza di non più di una valutazione da 4 e due valutazioni da 5
Caso n° 3 Presenza di non più di quattro valutazioni da 5
In tutti e tre i casi, lo studente, per poter fruire della sospensione di giudizio deve aver conseguito una votazione almeno sufficiente in tutte le altre discipline e una valutazione del comportamento non inferiore a 6/10
Le carenze riscontrate in sede di scrutinio finale, opportunamente registrate, costituiscono debito formativo da
recuperare, ai sensi dell’O.M.92/2007 entro il termine dell’anno scolastico (31 agosto) e comunque non oltre
l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, mediante la frequenza di appositi interventi di recupero e/o
studio individuale durante il periodo estivo e successivo accertamento da parte del Consiglio di classe
dell’avvenuto recupero mediante prove scritte e colloquio orale.
Ove all’ulteriore accertamento finale, da parte del Consiglio di classe, le carenze registrate risultino non
recuperate, l’alunno non potrà essere ammesso alla classe successiva.
Infine, ai sensi del comma 1, art. 6 del D.P.R. 22 giugno 2009 N°122, sono ammessi a sostenere l'esame
conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione (Esami di Stato), gli alunni frequentanti il quinto anno di corso che,
nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel
comportamento.
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