Post on 17-Feb-2019
transcript
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 2
INDICE
Premessa 1. IL COMUNE DI NOVARA 1.1 Cenni storici 1.2 La popolazione residente 1.3 L’economia novarese 2. L’ARIA E IL TERRITORIO 2.1 La qualità dell’aria 2.2 La destinazione d’uso del suolo a Novara 2.3 Urbanizzazione 2.4 Il parco ediliziio 2.5 Gli edifici pubblici 3. LA VIABILITÀ E LA MOBILITÀ NEL COMUNE DI NOVARA 3.1 Il trasporto pubblico 3.2 I percorsi ciclo-pedonali ed i parcheggi 3.3 Il trasporto ferroviario 4. LA RACCOLTA RIFIUTI 5. IL PATTO DEI SINDACI 5.1 Aspetti organizzativi 5.2 Inventario delle emissioni di base (BEI): Metodologia operativa 5.3 Le emissioni nel Comune di Novara nel 2011 5.4 Panoramica azioni: la strategia 6. SCHEDE AZIONI SCHEDA 1: Riqualificazione e miglioramento efficienza energetica dell’illuminazione pubblica SCHEDA 2: Efficientamento impianti termici edifici pubblici SCHEDA 3: Efficientamento edifici pubblici e incremento aree verdi SCHEDA 4: Rinnovo parco auto comunale SCHEDA 5: Organizzazione per processi SCHEDA 6: Produzione energia da fonti rinnovabili SCHEDA 7: Teleriscaldamento del quartiere Sant’Agabio SCHEDA 8: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione SCHEDA 9: PGTU, trasporti, progetto “City Logistic” e mobilità elettrica SCHEDA 10: Comunicazione
7. AVANZAMENTO E MONITORAGGIO
7.1. Energy Management System: European Energy Award ed ISO 50001
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 3
Premessa
Il 9 marzo 2007, con il documento “Energia per un mondo che cambia”,
l’Unione Europea ha apertamente lanciato la sfida, impegnandosi
unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020
aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del
20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix
energetico. Nel 2009, in linea con quanto due anni prima effettuato, la
stessa Unione ha adottato il Pacchetto Legislativo Clima-
Energia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia
da fonti rinnovabili) che prevede per gli stati membri dell’Unione Europea, con orizzonte temporale al 2020,
una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti
rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 20%.
Le scelte energetiche intraprese sono quindi la risposta ad un dato di fatto ovvero che il consumo di energia
è in costante aumento.
Così il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia
sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors),
un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed
ambientale.
Il Comune di Novara ha aderito al Patto dei Sindaci in data
18/07/2012 con delibera numero di Consiglio Comunale n. 56,
con lo scopo di indirizzare il territorio verso uno sviluppo
sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico,
utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di
CO2, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e
implementazione del “Piano di Azione sull’Energia Sostenibile”,
affinché dall’adesione al Patto possa scaturire un circolo virtuoso
che vada a diffondere sul territorio la cultura del risparmio
energetico e della sostenibilità ambientale.
L’amministrazione novarese ha, infatti, sempre prestato molta attenzione all’ambiente e all’efficienza
energetica che hanno rappresentato uno degli obiettivi del mandato del Sindaco.
Nel corso del 2012 con Delibera della
Giunta Comunale n. 159 del
31/05/2012 il Comune di Novara è
stato inoltre coinvolto nel progetto
Interreg Italia Svizzera denominato
“Innovazione Energetica” che supporta le Amministrazioni Comunali per la realizzazione di interventi di
efficienza energetica e rappresenta uno degli strumenti operativi per l’attuazione del Piano di Azione del
Patto dei Sindaci. Il progetto terminerà a marzo 2014.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 4
1. IL COMUNE DI NOVARA
Novara è una città di 105.219 abitanti situata nella Pianura Padana, nell'area centro-occidentale compresa
tra i fiumi Sesia e Ticino. Il territorio Comunale confina con i Comuni di Caltignaga, Cameri, Casalino,
Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo, Monticello, Nibbiola, Romentino, San Pietro Mosezzo e Trecate.
Con una superficie comunale di circa 103 km2 è posizionata a
159 metri sopra il livello del mare.
Novara dista 49 km da Milano (15 km dal confine con la
regione Lombardia), 95 km da Torino, 23 km da Vercelli. Dista
inoltre circa 35 km dal Lago Maggiore e 40 km dal Lago d'Orta.
È bagnata dal torrente Agogna e dal torrente Terdoppio che
attraversano rispettivamente la periferia occidentale ed
orientale della città. La zona nord-orientale è attraversata
dal Canale Quintino Sella, emissario del Canale Cavour che a
sua volta scorre al confine nord della città, nei pressi delle
frazioni di Veverie Vignale. Nei pressi del quartiere Bicocca ha
le sorgenti il torrente Arbogna.
L'antico nucleo cittadino di Novara, situato su un modesto
rilievo collinare (oggi Centro Storico sede dell'omonima
circoscrizione), conserva ancora per gran parte l'antico
impianto medievale con strade ciottolate e piccole piazze
(piazza delle Erbe e piazza della Repubblica).
Il paesaggio della piana irrigua novarese è caratterizzato e fortemente condizionato dalla risicoltura,
profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e
trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato
anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali, rogge, fossi, fontanili.
Il centro della città sorge in posizione sopraelevata di alcuni metri sul territorio circostante, nel punto più
elevato di una dorsale di origine
fluvio-glaciale, ultima
propaggine morenica dei ghiacciai
alpini, che digrada dolcemente
verso sud fino a Vespolate.
Novara è localizzata nella zona
climatica E, con inverni freddi
(+1,55 gradi a gennaio) ed estati
calde ed afose (+24,15 gradi a
luglio). La piovosità è maggiore che
nel resto delle pianure piemontesi
(quasi 1000 mm). Il regime
pluviometrico è caratterizzato da
due massimi (uno principale ad
aprile-maggio, uno secondario nel
periodo ottobre-novembre) e da due minimi (uno principale a gennaio-febbraio, uno secondario a luglio-
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 5
agosto). Le piogge estive e tardo-primaverili tendono ad essere più frequenti rispetto ad altri capoluoghi
delPiemonte, dato che Novara si trova un poco più a nord ed è leggermente più esposta alle "instabilità"
atlantiche estive che percorrono regolarmente le Alpi.
La media nivometrica stagionale della zona è di 35 cm di neve durante la stagione invernale. La
temperatura media annua è di circa 12,5 gradi.
1.1 Cenni storici
Storicamente, la città fu fondata attorno all'anno 89 a.C. come colonia di diritto latino, in occasione della
concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. In età imperiale Novaria
era un importante municipium ed era situata sulla strada tra Vercellae (Vercelli) e Mediolanum (Milano). La
sua pianta a strade perpendicolari (tuttora intatta) risale al tempo dei Romani. Dopo che la città venne
distrutta nel 386 da Magno Massimo per aver parteggiato per il suo rivale Valentiniano II, venne ricostruita
daTeodosio I. In seguito venne saccheggiata da Radagaiso (nel 405) e da Attila (nel 452).
Durante la dominazione dei Longobardi Novara, probabilmente molto decaduta, non fu sede di un ducato.
Con Carlo III il Grosso il novarese divenne una contea. La città si sviluppò, diventando poi un libero comune.
Nel 1110 venne conquistata da Enrico V e distrutta, nel 1167 fece parte della Lega Lombarda. Tra la fine
del XII e gli inizi del XIII secolo il Comune di Novara si assicurò il controllo di buona parte del Novarese, con
l'eccezione dell'enclave vescovile della Riviera di San Giulio. Alla fine del XII secolo accettò la protezione di
Milano e divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza.
Nel 1706 Novara, che già da tempo era stata ceduta da Filippo Maria Visconti ad Amedeo VIII di Savoia,
venne occupata dalle truppe dei Savoia. Con la Pace di Utrecht, la città, insieme a Milano, divenne parte
dell'Impero Asburgico. Dopo l'occupazione del 1734 da parte di Carlo Emanuele I, passò, nell'anno
successivo, a Casa Savoia.
Dopo la campagna in Italia di Napoleone Bonaparte, Novara fu capitale del Dipartimento dell'Agogna, per
poi essere riassegnata alla Casa Savoia nel 1814. L'8 aprile 1821 fu luogo di una battaglia in cui le truppe
regolari sarde e austriache sconfissero i liberali costituzionali piemontesi; nell'ancora più
tremenda Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, l'esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del
maresciallo Radetzky; questo fatto portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed alla occupazione della
città da parte degli austriaci. La sconfitta dei Piemontesi può essere vista come l'inizio
del Risorgimento italiano.
Con il regio decreto n° 3702 del 23 ottobre 1859 ("Decreto Rattazzi"), fu istituita la provincia di Novara, che
comprendeva all'epoca anche le attuali province di Vercelli, di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola.
1.2 La popolazione residente
La popolazione residente nel comune di Novara, in base ai dati desunti dal Comune di Novara, al 31
dicembre 2011 era pari a 105.165 unità, risultando così la seconda città più popolosa del Piemonte dopo il
capoluogo regionale. La densità territoriale media risulta essere pari a circa 1021 abitanti per chilometro
quadrato.
Nella Tavola seguente è rappresentata graficamente la distribuzione della popolazione nelle 13
circoscrizioni di cui si compone il Comune con il dettaglio dei nati, dei morti, degli immigrati, degli emigrati
e degli stranieri.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 7
L’andamento della popolazione novarese dal 1861 al 2010
Il grafico illustra l’andamento demografico che è caratterizzato da un forte incremento negli anni ’50 – 70 a
causa del forte sviluppo industriale; nel corso degli ultimi decenni l’andamento si è stabilizzato con un
incremento negli ultimi anni (come si può osservare nel grafico successivo)
Popolazione residente a Novara 2001-2011
Anno Resident i Variazione
2001 100.939
2002 101.172 0,20%
2003 102.260 1,10%
2004 102.746 0,50%
2005 102.817 0,10%
2006 102.595 -0,20%
2007 102.862 0,30%
2008 103.602 0,70%
2009 104.363 0,70%
2010 105.024 0,60%
2011 105.165 0,13%
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 8
1.3 L’economia novarese
La città è un importante centro commerciale della Pianura Padana ed è sede del CIM (Centro Intermodale
Merci), il più importante centro di smistamento ferroviario del Piemonte nord-orientale, scalo o tappa di
treni in arrivo o in partenza per il nord Europa. Nei prossimi anni il CIM di Novara vedrà raddoppiare la
propria struttura in vista della costruzione del "CIM Est", il nuovo terminal intermodale evoluzione
dell'attuale interporto, già in fase di progettazione con le seguenti caratteristiche: un milione di metri
quadrati di estensione, 12 binari da 1.000 metri ciascuno, magazzini raccordati e maxi aree di stoccaggi.
Economicamente, la città gravita attorno all'orbita della vicina Milano, da cui dista meno di 50 km; molte
aziende meneghine hanno infatti filiali a Novara.
Due sono le principale zone industriali della città: la prima a nord-est, tra i quartieri di Sant'Agabio e San
Rocco e la seconda a ovest, nel comune di San Pietro Mosezzo.
Le più importanti attività economiche sono:
Agricoltura: riso e mais
Produzione elettronica (MEMC)
Prodotti petrolchimici (SARPOM a Trecate)
Prodotti chimici e biodegradabili (Novamont)
Prodotti farmaceutici
Alimentare (Pavesi, Pai)
Commercio intermodale e logistica
Servizi bancari (Banca Popolare di Novara)
Borsa merci del riso
Editoria (De Agostini e Interlinea edizioni)
Distribuzione materiale elettrico (Comoli Ferrari)
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 9
Nella tabella seguente si riportano gli addetti del Comune di Novara nell’ultimo quinquennio.
Numero di addetti nel Comune di Novara 2007-2012
Dall’analisi dei dati relativi al “Censimento dell’industria e dei servizi 1996-2001 – Istat” e dalle sintesi
riportate nel “Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Città di Novara”, si rileva che nel quinquennio 1996
– 2001 si è registrato un aumento degli addetti ai servizi (terziario) a fronte di una diminuzione del peso
assunto dal settore dell’industria (secondario). A partire dal 2000 si è registrata nella città di Novara ed in
tutta la provincia un ulteriore declino dell’attività industriale,che ha toccato il suo minimo storico nel 2009
a causa della crisi economica. Ciò ha comportato un ridimensionamento negli ultimi anni dell’area
industriale nel comune piemontese.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 10
Il grado di utilizzo della capacità produttiva si attesta nel 2012, in media, al 55,1%, .
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 11
2. L’ARIA E IL TERRITORIO
2.1 La qualità dell’aria
La qualità dell’aria in Città è monitorata da Arpa Piemonte dipartimento di Novara attraverso i dati raccolti
da 3 centraline aventi diverse caratteristiche:
1.Viale Roma stazione di traffico
2.Viale Verdi stazione di fondo urbano
3.Via Bovio area industriale
Le polveri fini PM10 e PM2,5 (ovvero il
particolato formato da particelle con
dimensioni inferiori rispettivamente ai 10
micron e ai 2,5 – 1 micron (mm) corrisponde a
1 millesimo di millimetro), sono altamente
dannose per la salute umana a causa della loro
capacità di penetrare in profondità
nell’apparato respiratorio
Sono sostanze prodotte, per la maggior parte,
nei processi di combustione dei motori, degli
impianti di riscaldamento e dei processi
industriali, oltre che dall’usura di pneumatici,
freni e manto stradale.
Il limite di legge di riferimento per il PM10 è di
50 μg/m3 come media giornaliera da non
superare per più di 35 volte in un anno.
Secondo indagine dell’ISPRA condotte nel 2010,
il livello di PM10 per la città di Novara è stato di
84 μg/m3, sceso poi nel 2012 a 67.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 13
2.2 La destinazione d’uso del suolo a Novara
A Novara il territorio urbanizzato, inteso come somma delle aree residenziali, industriali, delle
infrastrutture e del verde urbano, rappresenta circa il 23% della superficie comunale. Il consumo di suolo, in
termini di aree interessate da usi urbani, è stato quindi piuttosto contenuto, a fronte della quantità di
edificato realizzato. Il suolo non urbanizzato è invece a quasi esclusiva vocazione agricola (70% dell’intero
territorio comunale), fortemente caratterizzata dalla destinazione a risaia e dall’assenza di elementi
vegetali.
La Superficie Agricola Totale (SAT) rimane sostanzialmente stabile nel periodo 1982-2000 (+0.8%), a fronte
di una trend nazionale che vede la SAT in forte contrazione. La Superficie Agricola Utilizzata (SAU), invece,
rimane stabile nel periodo 1982-1990 ma cresce del 4,6% nel decennio successivo, sostanzialmente
determinata dall’aumento della superficie a seminativo. Quasi il 60% delle aree agricole sono destinate alla
coltivazione del riso ed il 20% a quella del mais. La progressiva estensivizzazione delle colture ha portato ad
un progressivo degrado del paesaggio agricolo, con una conseguente riduzione della diversità del paesaggio
e la scomparsa di elementi importanti quali siepi e filari alberati, ritenuti limitativi alla crescita delle
coltivazioni.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 14
Incidenza delle principali categorie di uso reale del suolo, anno 2007 (fonte Rapporto sullo stato
dell’ambiente della città di Novara, Ambiente Italia)
2.3 Urbanizzazione
A Novara il tessuto edificato (uso reale del suolo 2002) copre una superficie di circa 1.700 ettari di cui il 22
% a destinazione produttiva industriale ed il restante 78 % dedicato alla residenza e le altre destinazioni ad
essa connesse. Nel 1954 la superficie edificata complessiva era pari a 860 ettari e pertanto si è avuto un
incremento di circa il 50% nel corso degli ultimi 50 anni. Questo sviluppo urbano ha avuto prevalentemente
caratteri di continuità spaziale con la porzione preesistente, saturando alcuni degli spazi liberi tra la città e
le barriere esistenti, ad esempio nella parte Sud Ovest verso l’Agogna e nella zona Sud Est nei confronti
delle due linee ferroviarie storiche, ed occupando via via il territorio agricolo ai suoi margini.
Si distinguono dal modello generale di crescita del tessuto edilizio (completamento ed espansione
adiacente) alcune direttrici poste lungo le principali vie di comunicazione radiali che collegano Novara con i
centri vicini. In questi casi la crescita del tessuto urbano è avvenuta lungo assi stradali ed oltre i corridoi
esistenti: è il caso delle due strade di collegamento verso Nord (Borgomanero ed Arona) che vedono la
strada circondata da edificazioni che si incuneano nel tessuto agricolo, e della strada verso Mortara che ha
portato l’edificazione ai limiti del tracciato della tangenziale. In altri casi le strade radiali principali hanno
favorito lungo il loro percorso, ma oltre le barriere esistenti, la costruzione di macchie a sé stanti (aree
satellite) con destinazioni specifiche (commerciale ed industriale).
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 15
Le aree verdi presenti in area urbana, ed in particolare i parchi e i giardini, oltre a svolgere un ruolo di
riconosciuta importanza sotto il profilo sociale, spesso rappresentano anche le uniche aree di maggiore
qualità ambientale all’interno del tessuto urbano.
Secondo i dati forniti dal Comune di Novara, la dotazione di verde pubblico è cresciuta progressivamente
negli ultimi trent’anni, passando dai 490.650 m2 del 1975 ai 1.273.498 m2 del 2006, con un incremento
complessivo del 160%. Tale crescita, seppure continua, mostra tassi in diminuzione, come probabile
conseguenza di una sempre maggiore difficoltà a trovare spazi adatti a realizzare aree verdi. In particolare,
nel periodo 1999-2006 sono state create nuove aree verdi per 5,7 Ha, corrispondenti a un aumento del
4,7%. Oltre la metà (56%) delle aree verdi è costituita da parchi e giardini, il 29% è costituito da verde di
arredo urbano (spartitraffico, zone alberate, rotonde, aree di sosta, ecc.), il 9% da giardini scolastici, l’1% è
il verde storico e il 4% è costituito da aree di riforestazione urbana.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 16
2.4 Il parco edilizio
Ad oggi risultano nel Comune di Novara oltre 46.000 abitazioni.
L'evoluzione del parco edilizio è tracciabile a partire da dati ISTAT come mostrano la tabella ed il grafico seguenti.
Abitazioni in edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione - Novara - Censimento 2001
Epoca di costruzione
Prima del
1919
Dal 1919
al 1945
Dal 1946
al 1961
Dal 1962
al 1971
Dal 1972
al 1981
Dal 1982
al 1991
Dopo il
1991 Totale
2857 4193 9739 11407 9257 5033 3856 46342
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 17
Dal censimento emerge che una percentuale significativa del parco edilizio (oltre il 45 %) risale al periodo
’60-‘80. La presenza di edifici dotati delle infrastrutture per un opportuno isolamento termico risulta quindi
piuttosto ridotta, dal momento che solo le abitazioni di più recente costruzione presentano tali
caratteristiche. È quindi opportuno indirizzare incentivi e misure di sostegno non solo verso interventi sugli
impianti ma anche verso interventi sull’involucro edile, quali l’utilizzo di materiali termoisolanti, di
finestrature a doppio vetro, di tecniche costruttive bioclimatiche e dell’architettura solare passiva.
Il quadro di riferimento per quel che concerne gli aspetti collegati all’efficienza in edilizia si basa sulla
seguente legislazione:
- il recente D.Lgs. 192/2005 sul rendimento energetico nell’edilizia;
- i decreti ministeriali del luglio 2004 sul risparmio energetico;
- il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Numerose esperienze nazionali ed internazionali dimostrano che gli strumenti urbanistici quali piani
regolatori e regolamenti edilizi rivestono importanza cruciale in questo contesto poiché, attraverso
l’imposizione di requisiti minimi di qualità edile ed energetica, sono in grado di condizionare in modo
determinante i comportamenti degli operatori commerciali e costruttori edili operanti sul mercato.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 18
2.5 Gli edifici pubblici
Il Patrimonio edilizio del Comune di Novara è costituito da oltre 100 edifici di proprietà che sono destinati ai
diversi usi di tipo pubblico che sono riportati nell’elenco seguente:
- 8 Asili nido;
- 13 Scuole Materne;
- 16 Scuole Elementari;
- 5 Scuole Medie;
- Edifici per il sistema giudiziario
- Edifici per la sanità
- Uffici ed altri edifici ad uso pubblico.
La tabella seguente riporta l’elenco dettagliato degli edifici di competenza comunale:
Tipo Nome Edificio
ASILO NIDO ANDERSEN
ASILO NIDO PANDA
ASILO NIDO FOLLETTI
ASILO NIDO PETER PAN
ASILO NIDO GIROTONDO
ASILO NIDO POLLICINO
ASILO NIDO M. BALCONI
ASILO NIDO ARCOBALENO
MATERNA LAZZARINO
MATERNA VEVERI
MATERNA VIGNALE
MATERNA BICOCCA
MATERNA BOTTACCHI
MATERNA BARABBINA
MATERNA TORRION QUARTARA
MATERNA CITTADELLA
MATERNA GALVANI
MATERNA SAN PAOLO
MATERNA SAN LORENZO
MATERNA SABIN
MATERNA ELEMENT COLLODI ed ELEMENTARE LEVI
ELEMENTARE DON MILANI
ELEMENTARE BUSCAGLIA
ELEMENTARE BOTTACCHI-NORD
ELEMENTARE BOTTACCHI-SUD
ELEMENTARE BAZZONI
ELEMENTARE F.LLI DI DIO
ELEMENTARE F.LLI DI DIO PALESTRA
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 19
ELEMENTARE GIOVANNI XXIII
ELEMENTARE COPPINO-PERNATE
ELEMENTARE DE AMICIS
ELEMENTARE GALVANI
ELEMENTARE BOLLINI
ELEMENTARE RIGUTINI
ELEMENTARE THOUAR
ELEMENTARE RODARI
ELEMENTARE RODARI-PALESTRA
MEDIA PIER LOMBARDO
MEDIA PAJETTA
MEDIA DUCA D'AOSTA
MEDIA LEONE OSSOLA
MEDIA FORNARA
GIUDIZIARIO EX DOMINIONI-GIUDICE DI PACE
EX SCUOLA PANIFICATORI-VIGNALE
UFFICI CASA ANDREONI
UFFICI MUNICIPIO
UFFICI DOCK
UFFICI BIBLIOTECA NEGRONI
UFFICI PALAZZO VOCHIERI
UFFICI PALAZZO FARAGGIANA
PALESTRA MORA GIBIN
PISCINA SCOPERTA
VILLA VILLA SEGU'-OLENGO
VILLA VILLA SEGU'-OLENGO-LABORATORIO
BAGNI SANT' ANDREA
C.D.Q SANT'AGABIO
C.D.Q SAN ROCCO
C.D.Q NORD.COOP
C.D.Q SUD
EDIFICIO VIGLIO-CORIANDOLO
UFFICI UFFICIO -AMBIENTE
UFFICI MOBILITA' -AMBIENTE (Uff censimento)
C.D.Q PERNATE.SEDE STACCATA
C.D.Q SAN RITA-C. COMMERCIALE COOP
MUSEO BROLETTO
GIUDIZIARIO PALAZZO FOSSATI
GIUDIZIARIO PALAZZO BELLINI
BASILICA SAN GAUDENZIO
ELEMENTARE EX-DONNINO-VIGNALE
CUSTODE MATERNA S. LORENZO
CUSTODE ELEMENTARE BUSCAGLIA
CUSTODE DE AMICIS
CUSTODE ELEMENTARE GALVANI
SEGRETERIA 5° CIRCOLO
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 20
C.D.Q SAN ANDREA
CUSTODE MEDIA PIER LOMBARDO
CUSTODE MEDIA PAJETTA
C.D.Q C.D.Q VIGNALE
CUSTODE LEONE OSSOLA
BARRIERA ALBERTINA -SUD
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 3° PIANO DESTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 3° PIANO SINISTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 4° PIANO DESTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 4° PIANO SINISTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 5° PIANO DESTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE 5° PIANO SINISTRO
GIUDIZIARIO TRIBUNALE LASTRICO SOLARE
UFFICI DECENTRAMENTO-CORPO A
UFFICI DECENTRAMENTO-CORPO B
C.D.Q PERNATE.SEDE CENTRALE
SANITARIO CANILE MUNICIPALE
SANITARIO CENTRO PRELIEVI OLENGO
MUSEO CASA ROGNONI
ASSISTENZIALE CASA DELLA DONNA
ASSISTENZIALE CASA DELLA DONNA
POLIZIA MUNICIPALE PRESIDIO VIGILI URBANI
NIDO MELOGRANO SAN AGABIO
C.D.Q SEDE DISTACCATA S. AGABIO
PROGETTO GIOVANI SAN ANDREA
ASSISTENZIALE VILLA SEGU' OLENGO
ASSISTENZIALE VILLA SEGU' OLENGO
TURISMO UFFICIO INFORMAZIONI
UFFICI UFFICIO -AMBIENTE
BAGNI Bagni Dormitorio
SCUOLA Elementare palestra
SCUOLA Elementare Pertini-Fanfani
EX SCUOLA Ex elementare Aporti
SCUOLA Ferrandi-Morandi
SCUOLA Istituto Brera
SCUOLA Media Bellini
MERCATO Mercato ortofrutticolo
CIMITERO Palazzina cimitero
UFFICI Palazzo Lualdi
UFFICI Quartiere Nord
SCUOLA Scuola elementare San Rocco
SCUOLA Scuola Tommaseo
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 21
3. LA VIABILITÀ E LA MOBILITÀ NEL COMUNE DI NOVARA
I collegamenti della città con i comuni vicini definiscono la rete esterna delle vie di penetrazione e
attraversamento del territorio comunale e dell’abitato. Tale rete è costituita dalle penetrazioni a raggiera di (da
Nord in senso orario):
- Corso Risorgimento (S.S. 229);
- Corso della Vittoria (S.S. 32);
- Corso Trieste (S.S. 341);
- Corso Milano;
- Viale XXV Aprile;
- Via XXIII Marzo (S.S. 211);
- Corso Vercelli (S.S.11);
- Via Biandrate (S.P.11)
- Via Valsesia (S.P. 299)
Il reticolo stradale che costituisce la struttura veicolare cittadina interna ha un impianto caratterizzato
prevalentemente da strade perpendicolari tra loro. Le due strade principali che attraversano il centro
cittadino nelle direzioni Nord-Sud ed Ovest-Est sono rispettivamente Corso Cavour e Corso Italia.
La rete stradale del Comune si completa con un tangenziale che cinge a semicerchio il centro abitato e
costituisce, inoltre, il collegamento all’Autostrada A4 Torino – Milano che attraversa a Nord il territorio
comunale in direzione Ovest – Est.
La planimetria seguente rappresenta una visione di insieme del sistema viario che circonda il Comune di Novara.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 23
Per quanto riguarda i flussi di traffico i maggiori carichi si registrano lunghe le radiali interne con un traffico
che arriva sino ai 2000 veicoli l’ora su Viale XXV Aprile.
Passando ad analizzare i flussi di traffico lungo le radiali esterne, le cui sezioni di rilievo ricadono,comunque,
all’interno del tracciato della tangenziale, si osserva come i flussi piùconsistenti si registrino nelle due
sezioni poste ad Est, ovvero su C.so Milano e C.so Trieste. Sulla base delle manovre rilevate presso le
principali intersezioni è stato altresì possibile individuare le strade interne al centro maggiormente
trafficate. Lungo l’anello che circonda il centro storico si hanno volumi di traffico variabili tra i 700
veicoli/ora di Baluardo Partigiani ed i 1.800 veicoli/ora di Viale Turati, mentre sui Baluardi Lamarmora e
D’Azeglio si registrano volumi pari a 1.200/1.500 veicoli/ora.
Anche sui principali corsi posti nelle vicinanze del centro storico i traffici assumono valori rilevanti: nelle
tratte a doppio senso di marcia di Viale Dante Alighieri, Via Costa, C.so Giulio Cesare, Viale Curtatone e Via
Roma si registrano flussi bidirezionali compresi tra i 1.200 ed i 1.500 veicoli/ora.
Relativamente alle motivazioni degli spostamenti, Da un’analisi effettuata ai fini del Piano Generale della
Mobilità risulta che
• Il motivo principale degli spostamenti è legato all’attività lavorativa, infatti il 65,7 % degli
intervistati si sposta per recarsi sul luogo di lavoro. Il 15% degli intervistati si sposta per motivi
personali, mentre per motivi legati allo studio e allo svago le percentuali sono rispettivamente del
8,2% e del 6,3%. Il restante 4,8% degli intervistati dichiara di spostarsi per altri motivi, non meglio
specificati.
• La maggior parte degli spostamenti (59,4%) ha origine nella porzione di territorio del Comune di
Novara esterna all’attuale Zona Ambientale. Il 19,1% ha origine da comuni della prima corona (fino
a 10 km di distanza dal Comune di Novara) mentre il 13,7% degli spostamenti ha origine in comuni
distanti più di 20 km da Novara. Segue un 6% di spostamenti con origine nella seconda corona (da
10 a 20 km di distanza dal Comune di Novara) ed, infine, un 1,7% di spostamenti provenienti
dall’area pedonale e dalla Zona Ambientale.
• Nell’analisi della destinazione degli spostamenti si osserva che la destinazione più frequente risulta
essere il territorio del Comune di Novara esterno alla Zona Ambientale, con una percentuale pari al
42,1% degli spostamenti totali. Segue per numero di spostamenti destinati la Zona a traffico
limitato, con una percentuale pari al 30,9% degli spostamenti totali. Il 18,4% ha destinazione
nell’area compresa tra la ZTL del Centro Storico e la Zona Ambientale. Solo il 7,7% degli intervistati
dichiara di avere destinazione esterna al Comune di Novara.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 24
3.1 Il trasporto pubblico
Il trasporto Pubblico per la città di Novara è affidata alla società Sun, che offre 9 linee di autobus che
raggiungono i Comuni limitrofi, oltre a due linee per il servizio di scuolabus su gomma così caratterizzate:
• Nel corso del 2010 sono stati sostituiti 8 mezzi euro 0 alimentati a gasolio con altrettanti mezzi nuovi, di
cui 5 alimentati a metano.
• Nel 2011 il Comune di Novara, insieme a SUN, ha aderito al "Programma di finanziamenti per il
miglioramento della qualità dell'aria nelle aree urbane e per la promozione del trasporto pubblico" del
Ministero dell'Ambiente; tale progetto ha permesso l'ingresso nel parco a luglio di n. 4 mezzi nuovi a
metano.
• Nel corso del 2013 è prevista la sostituzione di 13 autobus a gasolio euro o con altrettanti veicoli
alimentati a gasolio euro 5 EEV (Enhanced environmentally friendly vehicle) (da spostare nelle azioni)
Contestualmente, già da parecchi anni, nella zona a traffico limitato, sono operativi mezzi a trazione
elettrica o ibrida. Il Parco mezzi aziendale è così costituito (dato a fine 2011):
- 72 mezzi alimentati a gas naturale
- 28 mezzi alimentati a metano
- 10 mezzi ad alimentazione elettrica
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 25
3.2 I percorsi ciclopedonali ed i parcheggi
Nella Città di Novara, allo stato attuale, esiste una rete di piste ciclabili costituita dai
seguenti percorsi:
· C.so Risorgimento
· V.le Europa
· Nuova tratta Via delle Americhe (sull’asse viario Nord-Ovest)
· Via Giovanola
· Via Umbria
· Via Marconi
· B.do Quintino Sella
· B.do Partigiani
· B.do A. Lamarmora
· B.do M. D’Azeglio
· V.le Dante Alighieri
· Via Biglieri
· V.le Buonarroti
· V.le Verdi – L.go Bellini
· V.le Giulio Cesare
· C.so XXIII Marzo da Via Cernaia a B.do M. D’Azeglio
· Via Cernaia
· V.le Curtatone
· Via Pianca
· Via Poletti – Via Morazzone
· Centro Commerciale San Martino
· Via Monte San Gabriele
· V.le Manzoni
· C.so XXIII Marzo da Via Cernaia a V.le Giulio Cesare.
La disposizione delle piste ciclabili è rappresentata nella planimetria seguente dove si può osservare la
distribuzione ad anello attorno al centro storico con la presenza di diramazioni verso Est e Ovest con la
presenza di alcuni rami nel lato Sud della città. L’utilizzo della bicicletta è favorito dalla giacitura
pianeggiante della città.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 27
La situazione attuale dell’offerta di parcheggi nell’area urbana di Novara è così articolata:
a) Parcheggi a sosta libera: localizzati in corrispondenza di Piazze o di aree attrezzate a parcheggio
presentano una offerta di stazionamento pari a 7.504 posti auto.
b) Parcheggi a sosta libera – regolati “zona disco”: sono complessivamente pari a 135 unità.
c) Parcheggi a pagamento: sono prevalentemente dislocati su Piazze o su aree attrezzate. Il numero
complessivo degli stalli disponibili è pari a 2.299 posti auto
d) N. 90 stalli di proprietà dell’azienda SUN.
e) Parcheggi riservati ai residenti: sono complessivamente pari a 288 unità, cui si aggiungono n. 80 stalli
riservati alle Forze di Polizia.
L’offerta di stazionamento totale dei veicoli, in corrispondenza di aree adibite a parcheggio, , risulta
complessivamente pari a 10.396 unità, che, scorporando gli 80 posti riservati alle Forze di Polizia, diventano
10.316 unità.
3.3 Il trasporto ferroviario
La città è servita da tre stazioni ferroviarie:
- Novara: gestita da RFI e Centostazioni (Gruppo Ferrovie dello Stato), vi operano Trenitalia e Trenord
(traffico suburbano, regionale, nazionale ed internazionale);
- Vignale: gestita da RFI (Gruppo Ferrovie dello Stato), vi opera Trenitalia; situata nell'omonimo
quartiere (traffico regionale);
- Novara Nord: gestita da Ferrovie Nord è la stazione di testa della Novara–Seregno, vi
opera Trenord sulla direttrice Milano Nord Cadorna - Saronno - Novara Nord (traffico regionale, nel
febbraio 2006 era la stazione destinata ai treni Alta Velocità Torino-Malpensa).
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 28
4. LA RACCOLTA RIFIUTI
La produzione di rifiuti urbani totale può essere stimata considerando la somma dei rifiuti urbani destinati a
smaltimento (o indifferenziato) e dei rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata. Dopo avere raggiunto il
suo massimo nel 2004 (52.725 tonnellate), la produzione annua di rifiuti urbani del Comune di Novara ha
iniziato a diminuire, registrando un’inversione di tendenza rispetto alla crescita che ha caratterizzato gli
anni precedenti. Nonostante un lieve aumento della popolazione, i rifiuti prodotti annualmente sono
diminuiti del 3% nel 2005 e del 5% nel 2006 arrivando a quota 48.644 tonnellate, dato inferiore ai livelli
registrati nel 2000. Nonostante questa diminuzione, il trend decennale 1996-2006 vede comunque un dato
in crescita dell’8,2% (Dati dal Rapporto sull’ambiente).
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, dal 2000 ad oggi la percentuale sul totale dei rifiuti è
aumentata, attestandosi negli ultimi anni ad una percentuale che oscilla attorno al 70%.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 29
5. IL PATTO DEI SINDACI
L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità energetica rappresentano una delle priorità
dell’Amministrazione Comunale di Novara. La salvaguardia del territorio ed il paesaggio sono gli elementi
distintivi da valorizzare per un corretto sviluppo socio economico della Comunità.
Le politiche e gli indirizzi dell’Unione Europea in materia di energia ed ambiente, e le politiche energetiche
nazionale e regionali, rappresentano un quadro di riferimento a cui riferirsi per avviare azioni e piani di
sviluppo coerenti con le peculiarità del territorio di Novara, con una attenzione particolare alla salvaguardia
delle risorse presenti sul territorio comunale e alla valorizzazione del paesaggio.
Aderendo al Patto dei Sindaci il Comune di Novara si impegnato a presentare il Piano d’Azione per l’Energia
Sostenibile, documento costituito da due parti:
1. L’inventario delle emissioni di base - BEI (Baseline Emission Inventory), che fornisce informazioni sulle
emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere,
individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le
potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili;
2. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – SEAP (Sustainable Energy Action Plan) in senso stretto, che
individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli
obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI.
Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono:
- svolgere un adeguato inventario delle emissioni preso a riferimento per il calcolo della riduzione
- assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle
varie parti politiche
- garantire un’adeguata gestione del processo
- assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto
- essere in grado di pianificare implementare progetti sul lungo periodo
- predisporre adeguate risorse finanziarie
- integrare il Piano nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve far parte della
cultura dell’amministrazione)
- documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni aderenti al patto dei sindaci
- garantire il supporto degli stakeholders e dei cittadini.
Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di forza ed opportunità del territorio in relazione
alla promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter
definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2.
L’obiettivo è fissato al 2020: dato l’arco temporale particolarmente importante, viene previsto un
monitoraggio obbligatorio da effettuare su base biennale.
La scelta politica impatta, in questo caso direttamente e compiutamente, sulle scelte operative ed
amministrative al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di
risparmio energetico.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 30
5.1 Aspetti organizzativi
Ai fini di coordinare le attività relative al Patto dei Sindaci, il comune si è dotato fin dall’inizio di una
specifica struttura organizzativa costituendo un apposito team per la l’organizzazione, la pianificazione ed il
monitoraggio delle attività.
La costituzione del Gruppo di Lavoro del Patto dei Sindaci è stato oggetto di specifici atti normativi che sono
rappresentati dalla Deliberazione n. 308 del 15/11/2012 successivamente integrata dalla Deliberazione n.
338 del 15/12/2012.
Il gruppo di lavoro, supportato dalla consulenza esterna di SPES Consulting, ha coordinato le attività interne
alla struttura comunale ed ha permesso la redazione della baseline e l’individuazione delle proposte di
azioni che costituiscono l’ossatura del presente Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. Sono stati
organizzati una serie di incontri tra la fine del 2013 e l’inizio del 2013 con la partecipazione ed il
coinvolgimento della parte politica con potere propositivo e decisionale nella persona dell’Assessore alle
politiche per la sostenibilità ambientale Arch. Giulio Rigotti; il gruppo di lavoro è stato coordinato dal
Dirigente del Servizio Ambiente e Protezione Civile Arch. Franco Marzocca con il supporto del funzionario
Tecnico del Servizio Ambiente e Protezione Civile Arch. Lucia Albertini.
Al fine di assicurare la necessaria partecipazione delle strutture organizzative il Gruppo di Lavoro è stato
esteso agli uffici direttamente interessati dal Piano di Azione che si riportano nel seguito:
Ufficio pianificazione mobilità, Ufficio progettazione mobilità, Ufficio alle opere pubbliche, Ufficio edilizia,
Ufficio comunicazione, Comando di Polizia municipale.
Il percorso di redazione del Piano di Azione ha coinvolto la Commissione Ambiente e sono stati organizzati
incontri con le Associazioni ed i principali stakeholder del Comune di Novara.
Si prevede di mantenere lo stesso gruppo di lavoro per la fase attuazione e di monitoraggio del PAES.
5.2 Inventario delle Emissioni di Base (BEI): metodologia operativa
Funzione della Baseline è quella di fotografare la situazione energetica comunale rispetto all’anno di
riferimento in termini di consumi energetici e di emissioni di CO2 . Essa costituisce pertanto il punto di
partenza del SEAP, da cui può partire la definizione degli obiettivi, la predisposizione di un adeguato Piano
d’Azione ed una continuativa azione di monitoraggio.
A seguito di un’indagine preliminare sulla disponibilità dei dati, per Novara l’anno di riferimento è stato
fissato al 1998 poiché disponibile per lo stesso anno il piano energetico comunale.
E’ stato scelto di utilizzare fattori di emissione standard in linea con i principi dell’IPCC (linee guida IPCC
2006), che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale,
sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente,
attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area
comunale. I fattori di emissione standard si basano sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come
avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 31
Le emissioni totali di CO2 si calcolano sommando i contributi relativi a ciascuna fonte energetica. Per i
consumi di energia elettrica le emissioni di CO2 in t/MWh sono determinate mediante il relativo fattore di
emissione (National/European Emission Factor).
I fattori di emissione adottati per il calcolo delle emissioni di CO2 e per valutare la quota di riduzione dal
presente piano sono i seguenti fattori IPCC:
Fattori di emissione
Vettore energetico Fattore di emissione di CO2 (ton CO2/MWh)
Gas naturale 0,202
Gasolio (Diesel) 0,267
Olio da riscaldamento 0,267
Benzina 0,249
Energia Elettrica (rete nazionale) 0,483
In accordo con le Linee Guida per la redazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile l’inventario delle
emissioni prende in considerazione i seguenti settori:
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
- Edifici, attrezzature/impianti comunali
- Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
- Edifici residenziali
- illuminazione pubblica comunale
TRASPORTI
- Veicoli comunali
- Trasporto pubblico
- Trasporto privato e trasporto merci
L’inventario delle emissioni relative al territorio del Comune di Novara è stato formulato con riferimento
alle informazioni reperite dalle seguenti fonti:
Utenze comunali:
Uffici del Comune di Novara
Consumi residenziali, industriali, settore terziario e altro:
Piano energetico Comunale (2001), ITALGAS
ISTAT
TERNA
Ministero dello sviluppo economico
Autorità per l’energia elettrica e il gas
Consumi per trasporti pubblici e privati:
SUN Novara e Automobile Club Italia
Energie rinnovabili:
GSE Gestore dei Servizi Energetici
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 32
Tali dati sono, in alcuni casi, disponibili con aggregazione provinciale; è stato quindi necessario procedere
ad una parametrizzazione alla scala comunale, utilizzando di volta in volta i criteri e le variabili più
adeguate, quali popolazione residente ed addetti per settore.
Per quanto riguarda i consumi dei trasporti della flotta comunale i consumi sono stati determinati sulla
base dei dati disponibili relativi alla quantità di carburante consumato differenziando le motorizzazioni
diesel rispetto a quelle a benzina . Per quanto riguarda invece le flotte di Sun Novara, basandosi su una
generale uniformità dei consumi dei mezzi adibiti a tale servizio (2,8 km/l), è stato sufficiente reperire tra la
documentazione resa disponibile dal gestore del servizio il dettaglio delle linee e gli orari dei passaggi per
effettuare una stima dei consumi basata sui chilometri percorsi ogni anno unicamente sul territorio
novarese.
L’emissione totale per il territorio comunale nel 1998 risulta essere pari a 1.051.389 t di anidride
carbonica, comportando un valore pro capite di10,29 t CO2/anno.
Le emissioni risultano quindi così suddivise tra i veri settori:
SETTORE tonnellate di CO2 %
SETTORE PUBBLICO 37.772 4%
SETTORE RESIDENZIALE 235.144 22%
SETTORE TERZIARIO 79.241 8%
SETTORE INDUSTRIALE 478.321 45%
TRASPORTO PRIVATO 218.474 21%
TRASPORTO PUBBLICO 2.438 0,2%
TOTALE 1.051.389 100%
L’inventario delle emissioni del 1998, ricavato dal Bilancio Energetico Comunale evidenzia una forte
prevalenza del comparto industriale che rappresenta il 45 % del totale, seguito dal residenziale e dal
terziario con un’incidenza del 22 e del 21 % rispettivamente. Il terziario pesa attorno all’8%, mentre il
settore pubblico incide in maniera contenuta ( 4% ). I grafici seguenti riportano la ripartizione delle
emissioni di CO2 per i diversi settori.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 34
Il grafico successivo riporta la suddivisione delle emissioni per vettore energetico; si può osservare la
predominanza del gas naturale 42 % seguito dall’energia elettrica con il 28 %; a seguire i carburanti come il
gasolio con il 10 % e la benzina con il 12 %. Nel 1998 era presenta una percentuale significativa di olio
combustibile per il riscaldamento responsabile dell’8% delle emissioni di CO2.
Al fine di rappresentare in maniera completa l’evoluzione temporale dei fenomeni energetici, è stata
effettuata una valutazione dell’andamento dei consumi energetici per macro settore nell’ultimo decennio
al fine di caratterizzare la baseline sulla base delle dinamiche socio economiche con particolare riferimento
al comparto produttivo. Tala approfondimento si è reso necessario per tenere conto dei processi di
contrazione del comparto industriale che ha risentito in maniera consistente della crisi degli ultimi anni.
Nella baseline delle emissioni del 1998, infatti, Il comparto industriale ha un peso notevole nel determinare
le emissioni totali di CO2. Dai dati forniti da ITALGAS risulta però che i relativi consumi di gas metano sono
crollati nel corso di 10 anni, passando da oltre 99 mln di m3 consumati nel 1998 a circa 30 mln nel 2009:
come già accennato in precedenza, ciò è avvenuto soprattutto a causa della congiuntura economica
negativa che ha visto forti contrazione nella produzione industriale in tutta la provincia di Novara dal 2000
in poi.
Si è perciò deciso di non comprendere il settore industriale nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile così
come previsto dalla Linee Guida del JRC. Alla luce di tale assunzione l’ammontare totale delle emissioni di
CO2 al 1998 da considerarsi è pari 573.069 t, con una conseguente emissione pro capite di 5,61 t CO2.
Risulta perciò necessario un abbattimento di CO2 pari a 114.614 tonnellate, equivalenti ad una riduzione
procapite di 1,12 t di CO2.
Il grafico seguente illustra la nuova ripartizione della baseline delle emissioni per settore senza il comparto
industriale; il comparto residenziale incide per il 41 % seguito dai trasporti con il 38 % e dal terziario con
14%.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 35
5.3 Le emissioni del comune di Novara nel 2011
Al fine di rappresentare in maniera dettagliate le dinamiche energetiche ed ambientali dell’ultimo
decennio, è stata determinata la baseline delle emissioni allo stato attuale; si è preso a riferimento l’anno
2011 in quanto si avevano a disposizione le serie complete dei dati.
La baseline delle emissioni è passata da 573 a 558.000 t/ CO2 con una riduzione di circa 15.000 tonnellate.
Nella tabella seguente è rappresentata la situazione delle emissioni del Comune di Novara per l’anno
2011.CO2 risulta la seguente:
SETTORE tonnellate
di CO2 %
SETTORE PUBBLICO 22.581 4%
SETTORE RESIDENZIALE 228.294 41%
SETTORE TERZIARIO 82.622 15%
TRASPORTO PRIVATO 222.753 40%
TRASPORTO PUBBLICO 1.583 0,3%
TOTALE 557.833 100%
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 36
Rispetto al 1998 la situazione risulta lievemente migliorata, con una riduzione delle emissioni pari al 2,7%
ed una emissione procapite pari a 5,31 t CO2
Il confronto tra le baseline delle emissioni del 1998 e del 2011 ha permesso di evidenziare alcuni trend
significativi che sono rappresentativi delle evoluzioni socio ed economiche a livello comunale; la tabella
seguente evidenzia le variazioni intervenute:
Variazione uso fonti energetiche nel Comune di Novara 1998-2001
Elettricità + 23%
Riscaldamento
Gas -2%
Gasolio -47%
Trasporti + 2%
In particolare si evidenzia l’incremento di consumi di energia elettrica dovuti ad un generale incremento di
consumi specifici e ad un aumento del fabbisogno per il condizionamento estivo. La modesta contrazione
del consumo di gas naturale è da attribuire alle variazioni stagionali; da segnale la forte riduzione del
consumo di gasolio per riscaldamento che si è praticamente dimezzato.
Le fonti consultate al fine di ricostruire la Baseline al 2011 sono le seguenti:
Consumi settore residenziale e terziario:
ITALGAS: mc di gas metano consumati dal settore civile nel Comune di Novara
ISTAT e TERNA: consumo medio procapite di kWh elettrici del settore domestico e terziario nel Comune di
Novara
Consumi di olio per riscaldamento determinati sulla base della relativa vendita a livello provinciale (fonte
Ministero dello sviluppo economico) e del rapporto tra popolazione locale e provinciale (per il settore
residenziale) e del rapporto tra adetti locali e provinciali (per il settore terziario) (fonti ISTAT e CCIA
Novara).
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 37
Consumi settore pubblico: uffici del Comune di Novara
Trasporti pubblici
Consumi calcolati sulla base dei dati forniti da Sun Novara sui km percorsi nell 2011 dalla flotta autobus
suddivisi per tipologia di carburante utilizzato
Trasporti privati
Consumi di benzina e diesel calcolati sulla base: delle vendite provinciali di carburanti e del parco auto
novarese rispetto a quello provinciale. Essendo quest’ultimo rapporto pari al 30% e considerato che la città
di Novara è un polo attrattore per i Comuni limitrofi, si è stimato che la quota di carburanti consumati sul
territorio novarese è pari a circa il 40% dei carburanti venduti in tutta la provincia nell’anno 2011. (fonti
Automobile Club Italia, Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT)
5.4 Panoramica azioni: la strategia
Il Comune intende raggiungere un risparmio di emissione annua pro-capite pari almeno al 20% rispetto
all’anno di riferimento 1998 scendendo sotto le 5,6 t di CO2 annuali per abitante (escluse le emissioni industriali). La figura seguente riporta l’andamento delle emissioni dal 1998 al 2011 con l’indicazione della riduzione minima del 20 % al 2020.
In particolare, proiettando le t di CO2 risparmiabili tramite l’applicazione delle azioni descritte nel
seguito sui dati della baseline 1998 si otterrebbe una riduzione di 125.134 t/anno pari al 21,8%.
Per ottenere tale risultato è necessario intervenire su tutti i possibili settori di competenza o influenza comunale, coinvolgendo gli operatori privati ed i cittadini nella “sfida” intrapresa dall’Amministrazione che dovrà in prima persona impegnarsi e dare il buon esempio.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Pag 38
I comparti di intervento riguardano infatti il settore pubblico in primis, con le proprietà edilizie e gli impianti di illuminazione pubblica, l’edilizia privata (residenziale e terziario), e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia e la mobilità I risultati che si prevede di ottenere per settore sono:
- Settore pubblico 10,3%
- Settore privato (residenziale e terziario) 32,5%
- Mobilità 45,1%
- Produzione di energia da fonte rinnovabile 5,5 %
- Comunicazione 1,6%
- Teleriscaldamento 4,7%
Nella tabella successiva, l’elenco delle azioni che il Comune di Novara ha attuato e che si prevede di attuare per l’abbattimento delle emissioni di CO2:
AZIONI tCO2
risparmiate
scheda 1: Riqualificazione e miglioramento efficienza energetica dell’illuminazione pubblica
1.352
scheda 2: Efficientamento impianti termici edifici pubblici
656
scheda 3: efficientamento edifici pubblici e incremento aree verdi
9.738
scheda 4: Rinnovo parco auto comunale 66
scheda 5: Produzione energia da fonti rinnovabili 6.993
scheda 6: Teleriscaldamento quartiere sant'agabio
4.192
scheda 7: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione
41.904
scheda 8: PGTU, trasporti, Progetto "City Logistic", mobilità elettrica
56.919
scheda 9: Comunicazione e informazione dei cittadini e Sistemi di Gestione dell’Energia
3.314
TOTALE 125.134
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 39
6. SCHEDE AZIONI
Il p ese te apitolo o tie e la des izio e delle azio i he so o state i di iduate dall’A i ist azio e Co u ale pe il aggiu gi e to dell’o ietti o del Patto dei “i da i. L’app o io utilizzato stato uello di utilizzare una descrizione standard per ciascuna misura in grado di rappresentare le informazioni di
dettaglio a partire dalla situazione ante intervento. Per ogni azione vengono riportati i setto i, l’ute za interessata, la descrizione tecnica del progetto, i risultati attesi in termini energetici ed ambientali, gli attori
coinvolti e le modalità di realizzazione degli interventi.
SCHEDA 1
SETTORE: Illuminazione comunale
UTENZA: Illuminazione pubblica
INTERVENTO: Ri ualifi azio e e iglio a e to effi ie za e e geti a dell’illu i azio e pu li a
Situazione Attuale
L’illu i azio e pu li a del Co u e di No a a o siste di i a . pu ti lu e di ui po o e o di 11.300 di proprietà comunale (al 28/02/2013) per un consumo annuale di circa 7.000 MWh/anno. Le
lampade attualmente in uso sono di tipo: vapori a mercurio, a sodio, ioduri metallici e LED. La tabella
seguente riporta la distribuzione delle tipologie delle lampade:
Tipo Lampade Quantità
24v 5w 1
PAR 50W 12v 2
GY35w 4
Led blu 3w 24
PL-S11w 0
PL-C13w 16
Dulux L 18w 24
FLC18w 2
FL36w 169
FL40w 0
FLR40w 9
PL-T TOP 42w/827 0
PL-T TOP 42w/830 22
PL-T TOP 57w/830 29
Hg80w 1860
Hg80wT.C 1018
Hg125w 1809
Hg250w 324
Hg400w 4
Son-Pro E50w I 5
Son-E70w I 9
Son-E70w 148
Son-T70w 813
Son-TS70w Rx7s 4
Son-E100w 49
Son-T100w 1744
Son-E150w 13
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 40
Son-T150w 1929
Twin-Arc150w 1
Son-TS70w Rx7s 4
Son-TS150w Rx7s 30
Son-T250w 539
Son-T400w 35
CDM-T35w/830 16
CDM-TC35w/830 G8,5 7
CDM-T70w/830 40
CDMT150w/830 G12 33
CDO-TT150w/828 7
HQI-E70w/WDL/CO 12
HQI-E150w/WDL 9
MHL250w/FC2 6
HQI-E150w/NDL 4
HQI-T100w 5
HQI-TS150w/NDL/Rx7s 2
HQI-T150w/NDL 4
JM70w 311
HCI-T70w/WDL 0
JM70w/CO/3K 12
JM100w/CO/3K 5
JM150w 1
JM150w R7s 1
JMT250w 26
JMT400w 30
Led 95w 97
Led 165w 12
Led 4
Led 150w 4
Led 184w 15
Led 48 0
Led 48x1,2 - 65w 1
Led 58w 6
Des izio e dell’azio e
- Dal 1998 ad oggi sono già stati sostituiti circa 5.000 punti luce da vapori a mercurio a sodio.
- È prevista la pubblicazione di un bando per la sostituzione di 4.000 punti luce da vapori a mercurio a
LED al di fuori del centro cittadino. Questi apparecchi dovranno garantire una riduzione minima dei
consumi del 60%.
- Nel periodo di interesse del Piano di Azione si prevede un generale efficientamento del sistema di
illu i azio e pu li a att a e so l’i stallazio e di egolato i di flusso, o ito aggio e o t ollo dei punti luce, introduzione di tecnologie integrate con la sicurezza e la messaggistica pubblicitaria.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
1998-2020
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 41
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche, ESCO.
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: a fini cautelativi si prevede un risparmio del 40 % dei consumi attuali pari a
2.800 MWh
Risparmio ambientale: 1.352,4 t CO2/anno
SCHEDA 2
SETTORE: pubblico
UTENZA: Edifici pubblici
INTERVENTO: Efficientamento impianti termici
Situazione Attuale
L’A i ist azio e Co u ale gestis e u pat i o io i o ilia e di olt e edifi i; el o so degli ulti i anni sono stati effettuati interventi finalizzati al miglioramento energetico con la sostituzione delle caldaie
a gasolio e o l’i stallazio e di impianti ad elevata efficienza. Al momento nel Comune di Novara esistono
soltanto due edifici pubblici con riscaldamento alimentato a gasolio:
- Palazzo - Largo Don Minzoni, 8
- Ex Colonia Agogna - Via Ardemagni
Des izio e dell’azio e
- Il programma di sostituzione degli impianti a gasolio ha permesso di sostituire, dal 2005 ad oggi, 13
impianti a gasolio con caldaie a metano nei seguenti edifici: Scuola Primaria Pier Lombardo e Scuola
d'Infanzia B. Munari di Lumellogno - Scuola Primaria Calvino e Secondaria di Primo Grado San Rocco -
Scuola Ferrante Aporti, via Sforzesca - Scuola Secondaria di Primo Grado Bellini, Sant'Agabio - Scuola
Primaria e Secondaria di Primo Grado Baluardo Partigiani – Scuola Peretti - Palazzo Lualdi, via Tornielli -
Istituto Musicale Breara v.le Verdi - Palazzina Mercato all'Ingrosso - Palazzina Uffici Cimitero Urbano -
Ex Distaccamento ex CDQ Veveri, via Buslacchi - Bagni Pubblici, via Pontida;
- Nel periodo in esame essato l’utilizzo degli impianti della Palazzina Macello Civico - P.zza Pasteur, 4 e dell’Autorimessa Comunale - Via Pontida, 11;
- E’ stato consegnato a terzi l’impianto delle Palestre dello Stadio lati N-S-O - V.le Marmo;
- “i i osso l’i pia to a gasolio ed i stallato i pia to a luce infrarossa nella Chiesa del Cimitero in Viale Curtatone;
- Nell'asilo nido Peter Pan, successivamente all'intervento di riqualificazione energetica è stato installato
gruppo termico a condensazione con potenzialità < 116 kW;
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 42
- E’ i p og a a u intervento nella centrale termica della Scuola Bottacchi.
Il prospetto seguente illustra i benefici energetici derivanti dalla sostituzione delle caldaie a gasolio.
“i p e ede di effettua e u ’azio e di effi ie ta e to degli i pia ti te i i he p ese ta o iti ità fu zio ali. Le odalità ealizzati e p e edo o l’utilizzo di fo di p op i pe la a ute zio e st ao di a ia ma non si esclude la possibilità di coinvolgere le ESCo nella realizzazione degli interventi.
Si prevede inoltre di introdurre sistemi di monitoraggio e controllo degli impianti termici al fine di poter
disporre di una serie di informazioni approfondite sui consumi energetici e sui principali parametri di
funzionamento degli impianti.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2005-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche, ESCO.
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: 1566,55 MWh/anno
Risparmio ambientale: 656 tCO2/anno.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 43
SCHEDA 3
SETTORE: pubblico
UTENZA: Edifici pubblici
INTERVENTO: Efficientamento energetico edifici pubblici e verde pubblico.
Situazione Attuale
Il parco edilizio di proprietà comunale consta di oltre 100 edifici, alcuni dei quali già sottoposti ad interventi
di efficientamento energetico nel corso degli ulti i a i. L’A i ist azio e Co u ale o sape ole della necessità di migliorare il comportamento energetico degli edifici al fine di contenere le dispersioni
termiche. Tale tipo di intervento si scontra con le oggettive difficoltà di ordine economico che non
permettono in molti casi il ricorso a finanziamenti tramite terzi in quanto i tempi di ritorno non lo
o se to o. O o e ile a e he l’A i ist azio e Co u ale ha e ato di oglie e le oppo tu ità offe te dalla presenza di forme di finanziamento nazionale e regionale; recentemente il Comune ha presentato una
domanda di finanziamento alla Regione Piemonte per la completa riqualificazione energetica di un
complesso scolastico.
Occorre inoltre rilevare che alcune funzioni pubbliche vengono svolte in una molteplicità di sedi che
possono essere oggetto di piani di riorganizzazione al fine di contenere i costi di gestione e
conseguentemente ridurre le emissioni. Tale processo potrebbe prevedere la dismissione di alcuni
complessi e tale processo favorisce il contenimento dei consumi energetici.
Des izio e dell’azio e
Si riportano gli interventi più significativi eseguiti negli ultimi anni e quelli che dovranno essere previsti nella
programmazione triennale OO.PP.
Programma generale di smaltimento fibre amiantose nelle proprietà comunali
La programmazione degli interventi, iniziata alla
fine degli ani 90, ha comportato la sostituzione di
circa mq. 35.000,00 di manti di copertura esistenti
in lastre di cemento amianto, di edifici comunali
per la maggior parte scolastici, con altre nuove
coperture, di volta in volta progettate in funzione
del contenitore edilizio specifico e in osservanza
alle normative tecniche vigenti, tra cui quelle di
contenimento energetico, che comprendevano
anche la formazione di nuovi isolamenti termici
nei sottotetti.
Interventi eseguiti:
- Asili Nido: Panda, via Sforzesca, San Rocco, largo Cantore, S. Andrea, via Redi, Folletti, via Juvarra;
- Scuole di Infanzia: Agazzi, via Sforzesca, Peep Est (Sulas), via Pianca, Barabina, via Fara, Lazzarino, via
Silone, S. Paolo, via Don Gallotti, Peep Sud Collodi, Via Spreafico, Vignale, corso Risorgimento;
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 44
- Scuole Primarie: Bottacchi, via Boggiani, Buscaglia, via Fara, Giovanni XXIII, via Roggia Ceresa, Palestra
della scuola Galvani, via Galvani, Peretti, Corso Risogimento, De Amicis, via Monte Nero, Carlo Levi, via
Spreafico, Bazzoni Torrion Quartara, Rigutini, via della Riotta;
- Scuole Secondarie di Primo Grado: Bellini, via Vallauri, Pajetta, via Rivolta.
Interventi in programmazione:
- Asili Nido: Peter Pan, viale Verdi, Pollicino San Martino, via Perazzi;
- Scuole di Infanzia: Peep Nord, via del Sabbione;
- Scuole Primarie: Galvani, via Galvani;
- Scuole secondarie di I Grado: San Rocco
Interventi Programmazione di sistemazione scuole per adeguamenti alle norme di sicurezza e rifacimento
completo dei serramenti
La p og a azio e di i te e ti i ati all’adegua e to o ati o dei plessi s olasti i ha p e isto a he il rifacimento completo o parziale dei serramenti esterni esistenti deteriorati e non più a norma con nuovi
infissi, la maggior parte in alluminio, a profilo arrotondato antinfortunistico, a taglio termico, provvisti di
et o a e a isola te e et i st atifi ati a h’essi a ti fortunistici.
Interventi eseguiti:
- Asili Nido: Pollicino, San Martino, via Perazzi, San Rocco, largo Cantore, San Andrea, via Redi;
- Scuole di Infanzia: Galvani, via Galvani, Veveri, via Santa Caterina, Agazzi, via Sforzesca, Barabina, via
Fara, Lumellogno piazza Martiri, San Paolo, via Don Gallotti, Torrion Quartara, via Maestra;
- Scuole Primarie: Buscaglia, via Fara, Giovanni XXIII, via Roggia Ceresa, Bazzoni, via Perosi, Carlo Levi, via
Spreafico, Tommaseo, via Aquileia, De Amicis, via Monte Nero, Don Ponzetto, via Pianca, F.lli di Dio via
Cagliari, Rodari, via Cavigioli;
- Scuole Secondarie di I Grado: Bellini, via Vallauri, Pier Lombardo, via Magalotti.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 45
Interventi in programmazione:
- “ uole d’i fa zia: Collodi, ia “p eafi o; - Scuole Primarie: Galvani, via Galvani, Calvino, San Rocco, Don Milani, via Premuda, Pertini, Veveri,
Peretti, corso Risorgimento, Coppino, Pernate;
- Secondarie di I Grado: Pajetta, via Rivolta, Leone Ossola, via Juvarra; Fornara, via Premuda;
Interventi puntuali per sistemazioni, adeguamenti alle norme di sicurezza, ristrutturazioni scuole o edifici
pubblici
Scuola Primaria Thouar, via delle Rosette
Sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione pesante dei locali posti al piano rialzato della scuola e
del restauro dei serramenti storici in legno con posa di nuove lastre vetrocamera, della sostituzione di quelli
in alluminio con doppio vetro e taglio termico.
Scuola Primaria Pier Lombardo, piazza Martiri, Lumellogno
Sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione pesante di tutti i locali posti al piano rialzato e al primo
piano della scuola, del risanamento conservativo delle facciate, del restauro dei serramenti storici in legno
con posa di nuove lastre vetrocamera.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 46
Scuola Secondaria di I Grado Bellini, distaccamento di Pernate
Sono stati eseguiti interventi di rinnovo funzionale e di adeguamento alle norme che hanno comportato: la
sostituzione completa della copertura in laterizio, con realizzazione di strato coibente termico su solaio del
sottotetto, la formazione di isolamento esterno a cappotto di spessore cm. 8 in sughero, la sostituzione dei
serramenti esterni esistenti deteriorati e non più a norma con nuovi infissi, la maggior parte in alluminio, a
profilo arrotondato antinfortunistico, a taglio termico, provvisti di vetrocamera isolante e vetri stratificati
a h’essi a ti fo tu isti i.
“ uola “e o da ia di I G ado Du a d’Aosta
A plia e to dell’edifi io s olasti o ealizzato o u atu e po ta ti isolate o appotto este o continuo, serramenti a doppio vetro a taglio termico, nuovo riscaldamento a pavimento con caldaia a
condensazione.
Biblioteca Negroni: Sostituzione serramenti esterni in alluminio della Torre libraria con altri a doppio vetro
e a taglio termico
Ri ualifi azio e dell’ Asilo ido Pete Pa , di Viale Verdi
Gli o ietti i di idu e le dispe sio i dell’edifi io e o te e e i o su i e e geti i so o stati pe seguiti attraverso la realizzazione dei seguenti interventi:
- Posa di rivestimento a cappotto esterno in sughero, spessore cm. 20, sostituzione dei serramenti
esistenti con altri idonei dotati di vetri basso emissivi magnetotermici con trasmittanza vetro
+serramento di 0,9 W/(mqK).
- Installazione di frangisole in alluminio sulle superfici finestrate interessate, al fine di limitare il
surriscaldamento estivo, aumentare il confort dei locali esposti verso sud-ovest e minimizzare i
aggio i appo ti e e geti i del pe iodo esti o do uti all’i aggia e to e essi o di etto, .
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 47
- I te e to di i ualifi azio e dell’i pia to te i o o sostituzione della caldaia esistente con altra a
o de sazio e di ulti a ge e azio e, o pote zialità i fe io e a kW, essa do, t a l’alt o, l’atti ità soggetta ai VVF
Riqualificazione della scuola primaria Bottacchi di via Boggiani
Per ridurre i consumi e migliorare le prestazioni energetiche della scuola sono stati previsti i seguenti
lavori, si precisa che il cantiere verrà avviato nei prossimi giorni, posa di un isolamento a cappotto esterno
e di coibentazione della copertura di idoneo spessore, sostituzione dei serramenti esistenti con altri dotati
di vetri tripli basso emissivi che rispettano ampiamente i coefficienti di trasmittanza di legge, sostituzione
dei generatori di calore esistenti della scuola con altri a condensazione di potenza inferiore in funzione
della riduzione prevista dei disperdimenti termici.
Riqualificazione funzionale centrali termiche
Come riportato in precedenza nel paragrafo degli impianti termici sono state sostituite le caldaie a gasolio
esistenti con centrali termiche a condensazione a metano per le scuole Pier Lombardo, Munari, Calvino,
Apo ti, Belli i, Pe ti i, Balua do Pa tigia i; pe gli edifi i pu li i Palazzo Lualdi, Istituto Musi ale B e a. E’ prevista la gestione elettronica di tutti i parametri principali di funzionamento delle nuove macchine
termiche.
Si precisa che per tutti gli edifici scolastici è prevista la telegestione degli impianti termici, che porterà ad un
maggior controllo dei parametri e permetterà di verificare a distanza, in tempo reale, la situazione di tutte
le s uole pe egola e l’i postazio e delle te pe atu e i fu zio e delle e essità e idu e pe ta to i consumi . Sono state posate inoltre alcune centinaia di valvole termostatiche sui termosifoni
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 48
Interventi in programma di prossima realizzazione
Progetto di riqualificazione e riduzione dei consumi energetici per scuola primaria Don Ponzetto via Pianca.
Proseguendo con gli interventi per la progressiva riqualificazione e ottimizzazione degli edifici scolastici
allo scopo di ridurne i consumi, è stato predisposto un progetto per la scuola primaria di via Pianca. Si è in
attesa di comunicazioni da parte della Regione Piemonte a in graduatoria tra quelli cofinaziabili.
I criteri presi in esame per la stesura progettuale, tenendo conto delle risorse economiche a disposizione,
so o stati appu to il iglio a e to el o plesso delle p estazio i e e geti he dell’edifi io el ispetto delle leggi in materia. Sono stati previsti i seguenti interventi:
- sostituzione totale dei serramenti esistenti ammalorati con altri a basso emissivi magnetotermici
certificati, dotati di vetri tripli certificati al fine di rispettare i parametri previsti nel bando regionale di
cofinanziamento;
- posa di un cappotto di spess.cm. 15 e di coibentazione nel sottotetto con materiale ecologico
ultist ato iflette te, al fi e di otte e e ispa io e e geti o o isola e to te i o dall’este o pe eliminare i ponti termici e garantire miglior confort;
- sostituzione delle due caldaie esistenti con altre nuove a condensazione di potenza inferiore, per un
maggior rendimento e minor consumo ;
- installazione di impianto solare termico (che verrà comunque realizzato prossimamente);
- installazione di impianto fotovoltaico;
- installazione di n. 2 pompe di calore che sf utte a o l’e e gia elett i a dell’i pia to foto oltai o.
Oltre agli interventi sopra ipo tati si seg ala he ell’asilo nido Peter Pan sono stati effettuati interventi di
efficientamento energetico attraverso la posa di un cappotto con sughero di spessore 20 cm, e la
sostituzione dei serramenti con nuovi basso emissivi magnetotronici in triplo vetro.
Il programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici comprenderà la realizzazione di interventi
di coibentazioni delle pareti verticali ove co se tito dall’asse za di i oli e dalla atu a della tipologia costruttiva; allo stesso modo verrà posta attenzione nel miglioramento delle prestazioni energetici degli
elementi strutturali orizzontali quali solai e sottotetti. Un ulteriore ambito di intervento è rappresentato
dalla sostituzione degli infissi che permette di contenere in maniera sensibile le dispersione degli edifici.
La realizzazione degli interventi di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico permette di raggiungere
elevate riduzione dei consumi energetici ma si scontra con la difficoltà dei tempi di ritorno degli
investimenti che raramente possono essere realizzati con il coinvolgimento delle ESCo. Le esperienze degli
interventi realizzati nel Comune di Novara e in altre realtà similari hanno evidenziato un risparmio
complessivo variabile dal 50 al 70 % del fabbisogno di energia primaria. Ai fine del beneficio energetico
previsionale si è calcolata una riduzione del 30 %.
Il Verde Pubblico
Le aree verdi nel Comune di Novara coprono una superficie di più di 236.000 mq; ell’ele o he segue sono riportate le principali zone che rappresentano un parte essenziale del tessuto urbano cittadino.
- ALLEA con una superficie di 43. 199 mq.; Area verde collocata in pieno Centro Storico, che si
estende lungo i lati Est, Sud ed Ovest del Castello Sforzesco.
- PARCO DEI BAMBINI superficie mq.31.090
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 49
- PARCO DI SAN NAZZARO E CELLE BECCARI superficie: mq.45.000
- AREA VERDE DEL CIMITERO E DI VIALE CURTATONE
- PARCO DELLE BETULLE superficie: mq.36500
- CERCHIA DEI BALUARDI: Questa storica area verde racchiude tutto il centro città, sviluppandosi
lungo l'antica cerchia dei Bastioni.
- GIARDINO VIA MARCO POLO superficie mq 21.598
- PARCHETTO VIA D'ENRICIS superficie mq 2.336
- PARCHETTO VIA ALFIERI superficie mq 3.718
- PARCO DI LUMELLOGNO superficie mq 4.600
- PARCO DI SANTA RITA superficie mq 6.877
- PARCO VIA 5 PORTE – PERNATE superficie mq 20.498
- PARCO DI VIA BOVES – VIGNALE superficie mq 10.715
- PARCO DI VIA POERIO superficie mq 6.135
- PARCHETTO DELL'AMICIZIA superficie mq 3.914
- PARCO DELLE COCCINELLE di Via Premuda
- PARCHETTO DELLA CALDERINA di Via Cadore
- CAMPETTO DEGLI ACERI di Via M.te Nero
L’a inistrazione Comunale promuove la conservazione, la valorizzazione e la diffusione della vegetazione in genere, sia sulla proprietà pubblica sia su quella privata. I pa ti ola e, all’a ti olo del uo o Regola e to edilizio p e isto he: 8.Nei uovi i te ve ti u a isti i e edilizi la siste azio e este a di piazze e spazi pu li i, deve p evede e supe fi i
permeabili per almeno metà delle aree, con alberature ad alto fusto nel numero minimo di 1 albero ogni 30 metri
quadri.
9.Nei nuovi interventi urbanistici e edilizi la realizzazione di parcheggi pubblici e privati deve garantire la permeabilità
delle aree attraverso la s elta di supe fi i he o se ta o la es ita dell’e a, o g iglie a tisd u iolo e al e atu e ad alto fusto dist i uite ell’a ea e i u e o i i o di al e o og i posti auto.
A he ell’a ito del p ogetto Life Plus p ese tato dal Co u e di Novara, uno degli obiettivi è quello
di i e e ta e le a ee e di del % all’i te o del Co u e al fi e di o t asta e l’i ui a e to derivante dalle attività chimiche presenti sul territorio. Si prevede perciò di procedere con la
piantumazione di nuovi al e i e l’este sio e delle a ee e di e dei o idoi e ologi i lu go i o si d’a ua.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2000-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: si calcola un risparmio termico del 30% pari a 16.395 MWh/anno, ed elettrico del
30% pari a 13.300 MW
Risparmio ambientale: 9.738 tCO2/anno (di cui 2 attribuibili al verde pubblico)
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 50
SCHEDA 4
SETTORE: pubblico
UTENZA: parco auto comunale
INTERVENTO: Rinnovo parco auto comunale
Situazione Attuale
Ad oggi l’A i ist azio e o u ale possiede auto ezzi di ui: - 14 euro 0 - 22 euro 1 - 38 euro 2 - 41 euro 3 - 15 euro 4.
Des izio e dell’azio e
Dal 1998 ad oggi sono stati sostituiti in parte gli automezzi comunali con conseguente riduzione dei
consumi di carburante a maggior impatto ambientale.
Le s a se iso se e o o i he a disposizio e dell’A i ist azio e e do o diffi ile la ealizzazio e di u notevole rinnovo del parco auto. Si possono ipotizzare razionalizzazione degli spostamenti per
accorpamento uffici, abbandono mezzi obsoleti, promozione mobilità sostenibile per dipendenti comunali,
attività di mobility manager per spostamenti e attività di controllo, introduzione mobilità elettrica per 1/3
dei mezzi di qui al 2020. Si prevede di perseguire un obiettivo di riduzione del 30 % dei consumi energetici.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2000-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Ufficio Opere Pubbliche
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: 261,2 MWh/anno
Risparmio ambientale: 65,86 tCO2/anno
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 51
SCHEDA 5
SETTORE: Energie Rinnovabili
UTENZA: residenziale e terziario
INTERVENTO: Impianti fotovoltaici privati
Premessa
L’ulti o Co to E e gia, il Qui to, e a ato att a e so Il DM 5 luglio 2012, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2012, ridefinisce le modalità di incentivazione per la produzione di energia
elettrica da fonte fotovoltaica.
Le modalità di incentivazione previste dal Quinto Conto Energia sono entrate in applicazione a partire dal
27 agosto 2012 e cesseranno di applicarsi decorsi 30 giorni solari dalla data in cui si raggiungerà un costo
indicativo cumulato degli incentivi di , ilia di di eu o l’a o. Il Quarto Conto energia continua ad applicarsi:
- ai piccoli impianti foto oltai i, agli i pia ti foto oltai i i teg ati o a atte isti he i o ati e e agli impianti a concentrazione che entrano in esercizio prima del 27 agosto 2012
- ai grandi impianti is itti i posizio e utile ei Registri e che producono la certificazione di fine
lavori entro 7 mesi (o 9 mesi per impianti di potenza superiore a 1 MW) dalla pubblicazione della
relativa graduatoria.
L’i stallazio e di u i pia to foto oltai o può esse e age olata o la det azio e I pef del % o del % i o os iuta agli i te e ti di ist uttu azio e edilizia. L’Age zia delle E t ate ha pe ò p e isato he pe
avere diritto al bonus è necessario rinunciare agli incentivi del Quinto Conto Energia.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono agevolati con una detrazione Irpef del 50% e con un tetto di
spesa di 96 mila euro. Si tratta di una situazione a termine più conveniente, introdotta dal DL Sviluppo
83/2012, che ha elevato le percentuali dei bonus per le spese di riqualificazione edilizia sostenute entro il
30 giugno 2013. Dopo questa data si tornerà infatti alla situazione iniziale, con detrazioni al 36% e tetto di
spesa su ui al ola e l’agevolazione a 48 mila euro.
Ad oggi gli incentivi del Quinto Conto energia risultano più convenienti per gli impianti di piccole dimensioni
mentre, nei casi di installazione di impianti di potenza più elevata, può risultare più conveniente richiedere
le detrazioni sulle ristrutturazioni anziché gli incentivi.
Des izio e dell’azio e
Attualmente sono installati sul comune di Novara 364 impianti fotovoltaici per una potenza totale di 10.124
kW di cui un impianto da 4.695 kWp installato sui tetti dei magazzini del CIM di Novara; questo si estende
su una superficie di 65mila metri quadrati e può generare energia elettrica per soddisfare le esigenze di
circa 1.700 famiglie. L'energia prodotta è interamente immessa nella rete e distribuita nelle aree
contermini l'interporto.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 52
Impianto fotovoltaico del CIM
Le previsioni di sviluppo del fotovoltaico a livello residenziale ed industriale prevedono dei trend di crescita
su livelli inferiori a quelli degli ultimi anni. Il meccanismo incentivante sarà sostituito da altre forme di
e upe o dell’i esti e to, uali le det azio i. “i p e ede he, da qui al 2020, la potenza installata
aumenterà nella misura del 30% anche tenendo conto delle innovazioni tecnologiche del comparto della
riduzione dei prezzi del moduli fotovoltai i e degli alt i o po e ti dell’i pia to.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
1998-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Residenti novaresi, amministratori condominiali, attività terziarie
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: 14.477,32 MWh/anno
Risparmio ambientale: 6.992,55 t CO2/anno
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 53
SCHEDA 6
SETTORE: Teleriscaldamento
UTENZA: residenziale e terziario
INTERVENTO: Tele is alda e to Sa t’Aga io
Premessa
Il teleriscaldamento rappresenta una opportunità per la città di Novara permettendo benefici di ordine
energetico, ambientale e anche economico per gli utenti finali.
Il tele is alda e to u a soluzio e alte ati a, ispettosa dell’a ie te, si u a ed e o o i a pe la produzione di acqua igienico-sanitaria e il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali.
Affinché il teleriscaldamento sviluppi pienamente i suoi vantaggi energetici, è necessario che, per la
generazione del calore, si utilizzi un sistema combinato, che produca contemporaneamente elettricità e
calore. Alla produzione combinata di elettricità e calore si dà il nome di cogenerazione, e si dice sistema
cogenerativo un impianto che sfrutti tale criterio. I sistemi di teleriscaldamento che utilizzano centrali a
cogenerazione consentono il raggiungimento di una maggior efficienza energetica globale. Con questa
tecnologia, infatti, la centrale è in grado di produrre energia elettrica e recuperare contemporaneamente
l’e e gia te i a he si sp igio a du a te il processo termodinamico, che nelle centrali elettriche
o e zio ali ie e dispe so i at osfe a o e s a to . Pe ta to, a pa ità di e e gia utile p odotta, la produzione combinata di energia elettrica e termica (cogenerazione) consente un minor consumo di
combustibile, massimizzando lo sfruttamento delle risorse immesse.
Un possibile ulteriore sviluppo del servizio di teleriscaldamento è costituito dal servizio di raffrescamento
estivo; un sistema di questo tipo, che produce contemporaneamente energia elettrica e calore in inverno,
ed e e gia elett i a e f eddo i estate, ie e hia ato siste a a t ige e azio e .
Il beneficio energetico è illustrato in maniera sintetica nello schema seguente (tratto dalla pubblicazione
ENEA Elementi di linee guida per la promozione del teleriscaldamento ).
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 54
I vantaggi del teleriscaldamento
I vantaggi che il teleriscaldamento può offrire, rispetto alle forme tradizionali di produzione di energia
termica, essenzialmente possono essere ricondotti a:
- Risparmio energetico e benefici ambientali (benefici collettivi)
- Va taggi e o o i i e se pli ità d’uso pe gli ute ti e efi i i di iduali
Aspetti energetici ed ambientali
A livello nazionale i consumi complessivi di energia nei settori residenziale e terziario costituiscono circa un
terzo del totale e la loro razionalizzazione, anche tramite maggior utilizzo del teleriscaldamento, costituisce
un passo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi strategici che il nostro Paese si è fissato in
termini di riduzione del consumo di fonti fossili.
Il teleriscaldamento urbano consente di utilizzare tutte le fonti energetiche disponibili, integrandole
efficacemente; infatti nella centrale è possibile bruciare combustibili diversi a seconda della maggiore
convenienza economica del momento e della disponibilità sul mercato. È anche possibile utilizzare il calore
di recupero da vari processi industriali, da forni inceneritori di rifiuti, o da altre fonti energetiche
rinnovabili, come le biomasse (sottoprodotti agricoli, scarti dell'industria, ecc.) o le falde geotermiche.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 55
A he el aso i ui l’i put e e geti o sia u a fo te fossile, il tele is alda e to, utilizza do e t ali a cogenerazione, produce energia elettrica e calore, consentendo di utilizzare una frazione cospicua
dell'energia primaria contenuta nel combustibile, ben superiore a quella consentita dalle produzioni
separate. Il teleriscaldamento, quindi, permette di ridurre i consumi e utilizzare al meglio il combustibile: un
solo impianto, ad elevato rendimento, sostituisce un grande numero di singole caldaie relativamente poco
efficienti dal punto di vista energetico e ad alto impatto ambientale.
In un impianto ben progettato, il camino della centrale di teleriscaldamento ha un impatto inferiore a
quello prodotto dai camini delle singole case nella città. Nel caso di centrali di teleriscaldamento il D.P.R.
/ i hiede l’adozio e o ligato ia di appa e hiatu e di o t ollo e o ito aggio o ti uo della o posizio e dei fu i, ed il D.P.R. / i po e og i esi l’analisi dei fumi e del rendimento. Il
recente D.Lgsl. 192/2005 prevede invece che gli impianti condominiali centralizzati siano soggetti a verifica
mediamente ogni anno e quelli autonomi solo ogni due anni o addirittura ogni 4 anni. Inoltre, una sola
fonte di emissioni è meglio monitorabile dal personale interno e dalle agenzie preposte (Agenzia Regionale
Prevenzione e Ambiente, ARPA). Infine, nei sistemi di teleriscaldamento alimentati con centrale a
cogenerazione, la contemporanea produzione di energia elettrica in prossimità dei centri di utilizzo influisce
positivamente sul sistema di trasporto e distribuzione, diminuendo la necessità di costruire nuovi
elettrodotti ad alta e altissima tensione, particolarmente impattanti sull'ambiente.
Benefici per gli utenti
Il se izio di tele is alda e to pe l’ute te fi ale se pli e da utilizza e, si u o ed e o o i o. La se pli ità d’uso e la si u ezza so o ga a tite dal fatto he si dist i uis e a ua alda, pe ui o più e essa io i stalla e p esso l’a itazione o il condominio la centrale termica e tutte le infrastrutture
connesse al suo funzionamento, come canne fumarie, locali appositi, scarichi di sicurezza o cisterne.
Ve e do e o la e t ale te i a p esso l’ute za, e go o eli i ati a he i is hi di esplosione ed
intossicazione da fumi, eventi che durante i periodi invernali continuano purtroppo a ripetersi, dal
momento che le prescrizioni di legge sulle verifiche di sicurezza e di efficienza energetica delle caldaie non
sempre vengono osservate, ed è impossibile effettuare controlli a tappeto su un numero così elevato di
impianti.
Il tele is alda e to, pe uesti oti i, o se te i olt e all’ute te fi ale di e ita e i osti elati i alla manutenzione e sostituzione degli impianti; le apparecchiature della sottocentrale, infatti, sono semplici e
gli o e i di a ute zio e i i i. L’ute te paga sola e te il alo e già p o to all’uso, e lo paga a o su o effettuato, ad una tariffa normalmente inferiore a quella del calore prodotto tramite combustione in una
caldaia individuale alimentata a gas naturale.
La città di Novara ha sperimentato un approccio al teleriscaldamento per la zona Sud della città che non si è
concretizzato per una serie di difficoltà tecniche ed economiche. Nella parte Nord Ovest della città è
p ese te u i pia to di oge e azio e he ha e e te e te otte uto l’Auto izzazio e I teg ata Ambientale (AIA) che interessa un complesso industriale con una rete locale di teleriscaldamento.
Attual e te so o p ese ti al u i as a i di alo e dell’o di e di MWt he pot e e o esse e utilizzati per utilizzi residenziale privati e pubblici.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 56
Des izio e dell’azio e
La presenza di una capacità termica residua disponibile può essere utilizzata per avviare un
approfondimento di analisi tecnica ed economica per valutate la fattibilità di un teleriscaldamento del
ua tie e di “a t’Aga io he si t o a elle i ediate i i a ze dell’a ea i dust iale.
La realizzazione di una infrastruttura energetica a rete deve necessariamente prevedere il coinvolgimento
degli ope ato i p i ati sta te l’i possi ilità da pa te dell’E te Pu li a di effettua e i esti e ti ile a ti nel breve medio periodo.
Allo stesso te po la dislo azio e del ua tie e di “a t’Aga io he ospita u a popolazio e atto o ai ila abitanti potrebbe rappresentare un primo nucleo su cui sviluppare la fattibilità tecnica ed economica; si
t atta di u ’a ea a atterizzata dalla presenza di condomini con riscaldamento centralizzato che
rappresentano la situazione ottimale per il teleriscaldamento e dalla presenza di unità mono o
plu ifa ilia i. P osegue do e so il e t o si pot à aggiu ge e il o plesso dell’U iversità e il Polo della
Ri e a he pot e e o app ese ta e u ’ute za i te essa te a he pe il o dizio a e to esti o.
L’A i ist azio e Co u ale pot e e esse e oi olta pe ua to igua da il palaspo t ed alt e ute ze.
Le modalità realizzative del progetto, o pati ili o l’o izzo te te po ale del Patto dei “i da i potrebbero essere le seguenti:
- alutazio e te i a e o o i a ed a ie tale pe l’utilizzo delle dispo i ilità di alo e esiduo pe le utenze pubbliche;
- redazione di un fattibilità tecnica, e o o i a e gestio ale pe il tele is alda e to dell’i te o ua tie e di “a t’Aga io he p e da i o side azio e le ute ze eside ziali, del te zia io e pu li he p ese ti ell’a ea. Lo studio ha l’o ietti o di defi i e u p ogetto he p ese ti, olt e ai
vantaggi energetici ed ambientali, elementi di attrattività per un operatore privato per la
p ogettazio e, ealizzazio e e gestio e dell’i te e to
- affidamento della realizzazione tramite una procedura a evidenza pubblica.
Una preliminare valutazione ha portato a stimare un impianto di cogenerazione avente una potenza
te i a di MW MW elett i i i g ado di fo i e l’e e gia pe il is alda e to di una popolazione di
circa 10.000 abitanti (36.000 MWh). Il beneficio ambientale deriva dalla produzio e dell’e e gia te i a e dalla p oduzio e dell’e e gia elett i a eduta alla ete pa i a . MWh.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2013-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Operatori industriali
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: 36.000 MWh/anno di energia termica e 14.400 MWh/anno di energia elettrica
Risparmio ambientale: 4.192 t CO2/anno
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 57
SCHEDA 7
SETTORE: Residenziale e terziario
UTENZA: Edifici residenziali e attività terziarie
INTERVENTO: Regolamentazione edilizia e sensibilizzazione.
Premessa
Il Comune di Novara si propone di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 nel settore edilizio,
mettendo a punto specifiche sotto-azioni differenziate e riguardanti il parco edilizio esistente e le nuove
ost uzio i, att a e so l’adegua e to degli st u e ti attuati i e dei Regola e ti.
È difatti in fase di approvazione il nuovo regolamento edilizio che è finalizzato al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
- promuovere la diffusione di tecnologie innovative a basse emissioni e ad elevata efficienza energetica,
al fine di migliorare le prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto (involucro, generatore di
calore, sistema di distribuzione e di regolazione) e ridurre quindi le emissioni di sostanze inquinanti;
- Fa o i e l’utilizzo di ate iali atossi i, asetti i, du e oli, fa il e te a ute i ili, e o-compatibili e
riciclabili;
- favorire l'utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale e l'impiego di fonti energetiche rinnovabili.
Le prescrizioni e gli indirizzi si applicano agli edifici di nuova costruzione, a quelli oggetto di interventi di
ristrutturazione edilizia.
Des izio e dell’azio e L’i te e to sul o pa to eside ziale si o po e di u a se ie sotto-azio i o ple e ta i fi alizzate al aggiu gi e to dell’o ietti o glo ale di ispa io e e geti o.
1. Inserimento e recepimento degli interventi e delle azioni proposte nei documenti di Pianificazione
Urbanistica e nel Regolamento Edilizio per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi
energetici e delle emissioni di CO2.
Art. 47 – Impiego di tecnologie per conseguire l'efficienza energetica
1. Negli edifici residenziali e per quelli adibiti ad uffici con numero di unità immobiliari superiori a 4 di nuova
ost uzio e o i aso di sostituzio e dell’i pia to di is alda e to è o ligato ia, l’i stallazio e di i pia ti centralizzati e sistemi per la contabilizzazione individuale del calore utilizzato per il riscaldamento, così da garantire
una ripartizione corretta dei consumi energetici effettuati da ogni singola abitazione.
È o ligato io a he l’utilizzo di po pe di alo e el aso i ui o sia p ese te u siste a di alt o tipo pe il is alda e to dell’a ua pe usi sa ita i uali pa elli sola i te i i.
È obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a ist uttu azio e edilizia l’alla ia e to alla ete di teleriscaldamento se presente entro 1.000 metri di distanza. In alternativa ai generatori di calore tradizionali è
consigliata l'installazione di impianti finalizzati allo sfruttamento dell'energia geotermica del suolo che prevedano
l'utilizzo di sonde geotermiche abbinate a pompe di calore
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 58
2.Per gli edifici di nuova costruzione e per quelli oggetto di riqualificazione impiantistica globale, è fortemente
raccomandato l'uso di valvole termostatiche con sensore di temperatura separato dalla valvola, posta ad una distanza
tale da o ise ti e da distu i dovuti a effetti adiativi di etti. […]
5.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardino singole abitazioni nei quali è prevista la
o pleta sostituzio e dell’i pia to di is alda e to, è favo ita l’i stallazio e di aldaie a o de sazio e el aso i cui il vettore energetico utilizzato è il gas o sistemi di efficienza uguale o maggiore.
6.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardano complessi edilizi pubblici e privati nei
uali è p evista la sostituzio e dell’i pia to di is alda e to, è favo ita l’i stallazio e di i pia ti di i o-
cogenerazione
Art. 48 – Integrazione delle fonti rinnovabili di energia
1. Nel aso di edifi i di uova ost uzio e, di edifi i sottoposti a ist uttu azio i o di a plia e ti l’i pia to te i o e/o l’i pia to te ologi o id i o-sanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il
contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti
i ova ili, del % dei o su i p evisti pe l’a ua alda sa ita ia e delle segue ti pe e tuali dei o su i di energia termica:
a) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 e fino al 31 dicembre
: del % della so a dei o su i o plessiva e te p evisti pe l’a ua alda sa ita ia, il riscaldamento e il raffrescamento
b) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata a partire dal 1° gennaio 2015: del 50%
della so a dei o su i o plessiva e te p evisti pe l’a ua alda sa ita ia, il is alda e to e il aff es a e to […]
Art.50 – Isolamento termico degli edifici
1.Negli interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e negli interventi di restauro e risanamento
conservativo, degli edifici di tutte le categorie ad eccezione dei fabbricati industriali, artigianali e agricoli non
residenziali, i cui ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del
processo produttivo stesso non altrimenti utilizzabili, che prevedano la sostituzione dei serramenti esterni e/o
prevedano la sostituzione o la rimozione ed il riposizionamento della copertura, o di eventuali solai verso esterno,
contro terra o verso locali non riscaldati, è fatto obbligo di realizzare una trasmittanza termica U del singolo
o po e te oggetto d’i te ve to o supe io e ai seguenti valori:
- pareti esterne di 0,25 W/m2K,
- strutture opache orizzontali di copertura e strutture opache orizzontali di pavimento 0,23 W/m2K,
- chiusure trasparenti (valore medio vetro/telaio) 2,2 W/m2K.
Eventuali sottofinestre e cassonetti per avvolgibile dovranno avere le medesime caratteristiche prestazionali delle
pareti esterne.
2.Le se e io li ati he, i siste i di aptazio e e sf utta e to dell’e e gia sola e i teg ati ell’edifi io u i di accumulo, muri Trombe, sistemi strutturali a doppia pelle , a i i sola i, tetti apta ti so o o side ati volu i tecnici non computabili ai fini edificatori.
3.Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione che riguardino almeno il
% dell’edifi io e la sostituzio e delle fi est e è fatto o ligo l’utilizzo di doppi vet i, o avità o te e te gas a bassa conduttività.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 59
Art. 51 – Materiali da costruzione
1.Nei nuovi interventi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione è p efe i ile l’uso di ate iali atossici, asettici, durevoli, facilmente manutenibili, eco-compatibili e riciclabili. Come criteri guida e parametri di
riferimento si devono considerare:
Art. 67 – Risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche
1.Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale, con superficie destinata a verde pertinenziale e/o a cortile
superiore a 30 mq, dovranno essere realizzati in modo tale da recuperare attraverso sistemi di captazione, filtro e
a u ulo, l’a ua eteo i a p ove ie te dalle ope tu e pe o se ti e l’utilizzo pe usi o pati ili, o la contestuale realizzazione di una rete di adduzione e distribuzione idrica delle stesse acque (rete duale).
Le coperture dei tetti devono essere munite, tanto verso il suolo pubblico quanto verso gli spazi interni, di canali di
g o da atti a o voglia e le a ue eteo i he ei pluviali e el siste a di a olta. […]
5.Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre i
consumi di acqua potabile. Dovranno essere perseguiti i seguenti obiettivi di risparmio, rispetto al dato stimato di 250
l/giorno/abitante:
Nuovi edifici: residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 30% sportivi/terziario riduzione del 40%
Edifici esistenti: residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 20% sportivi/terziario riduzione del 30%
“i t atta di u do u e to he pe ette à l’otte i e to di e efi i di o di e e e geti o ed a ie tale sia per le nuove costruzioni che sugli interventi sul patrimonio esistente.
2. Adozione di un allegato energetico al Regolamento Edilizio
Il Comune di Novara p e de à i o side azio e l’adozio e di st u e ti i o ati i pe fa o i e il contenimento dei consumi energetici nel settore residenziale. Questo percorso deve essere basato
sulla conoscenza delle dinamiche del comparto edilizio sia per le nuove costruzioni che per le
ist uttu azio i. L’adozio e di u allegato e e geti o al Regola e to Edilizio pot e e esse e u o st u e to ido eo pe i o te uti te pi di adozio e da pa te dell’A i ist azio e Co u ale. La defi izio e spe ifi a dell’allegato e e geti o sarà effettuata con il coinvolgimento degli stakeholder
come è avvenuto con la recente revisione del Regolamento Edilizio; premi di cubatura negli interventi di
ristrutturazione, riduzione degli oneri di costruzione e altre tipologie di azioni saranno accuratamente
considerate e valutate sotto il profilo normativo, energetico ed ambientale.
3. Campagna di informazione e sensibilizzazione. Il Comune di Novara prevede di proseguire nella
consultazione delle parti interessate per la redazione dei nuovi strumenti di governo del territorio;
oi olgi e to he pot à esse e a he esteso ell’azio e di i fo azio e e se si ilizzazio e he coinvolgerà tutti gli stakeholder del comparto edilizio ed impiantistico. Tali azioni dovranno essere
rivolte in primo luogo ai progettisti che saranno chiamati ad una puntuale applicazione delle normative
e dei ite i i di iduati al fi e di effettua e u effi a e a o do t a le p es izio i e l’ute te fi ale. U ’alt etta ta i po ta te azio e di i fo azio e e se si ilizzazione sarà svolta nei confronti del mondo
dei costruttori al fine di evidenziare le peculiarità del nuovo corso che è stato intrapreso
dall’A i ist azio e Co u ale. Il oi olgi e to degli stakeholde do à pe ta to a e i e sia elle fasi di stesura (condivisione) sia nella fase di applicazione (attuazione) sia nel monitoraggio
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 60
(indispensabile per avere un ritorno in termini di accettabilità ed efficacia delle norme). Una ulteriore ed
articolata azione dei sensibilizzazione dovrà essere attuata nei confronti dei cittadini con modalità e
strumenti che saranno esplicitati nella azione dedicata; in questo caso si dovranno utilizzare diverse
modalità per il raggiungimento delle diverse fasce della popolazione. In tal senso potranno essere
articolati strumenti che prevedono il contatto diretto (come lo Sportello Energia), sia adottando
metodologie classiche (brochure, materiale informativo, ecc.) sia attraverso moderni strumenti di
comunicazione come le tecnologie basate su social network (facebook, twitter, ecc.) e su portali
informativi web-based.
4. Introduzione di un sistema per la gestione automatica delle informazioni energetiche degli interventi
edilizi di o pete za dell’A i ist azio e Co u ale. Tale siste a pe ette à di te e e sotto o t ollo il raggiungimento degli obiettivi energetici attraverso il corretto recepimento del Regolamento Edilizio
da parte dei progettisti. L’A i ist azio e Co u ale p e ede di atti a e olla o azio i o gli Istituti scolastici per la realizzazione di un banca dati sulle caratteristiche tipologiche, volumetriche ed
energetiche degli interventi edilizi che sono stati realizzati negli ultimi anni. Tale sistema potrà essere
anche implementato per il futuro..
5. Ispezio i i o so d’ope a per garantire la rispondenza delle opere con la documentazione presentata al
fi e di esegui e u ’azio e di o t ollo a a pio e sul a po pe e ifi a e la ispo de za delle ope e con la documentazione presentata, come previsto dalla legge 22 del 29 maggio 2007 e ss.mm.ii.
6. Eseguire valutazio i sull’appli azio e della Certificazione Energetica. La a olta e l’a alisi della certificazione energetica degli immobili e delle unità immobiliari che sono emessi nel Comune di
Novara potrà fornire interessanti informazioni sullo stato e sulla tipologia di consumi energetici del
patrimonio edilizio presente sul territorio.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 61
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2011-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, settore Urbanistica, Ambiente, Associazioni di categoria, Ordini e Collegi professionali, cittadini,
Valutazione energetica-ambientale
La messa in atto delle azioni articolate permetterà una considerevole riduzione dei consumi energetici
del comparto residenziale. Occorre segnalare che la realizzazione di nuove costruzioni e la
ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente deve sottostare a prescrizioni normative discendenti
dalla Direttiva sul rendimento energetico degli Edifici recepita a livello nazionale e precisata a livello
regio ale e he pe ta to si a à già u o te i e to dei o su i ispetto all’esiste te.
“ulla ase dell’a ti olazio e delle azio i i di iduate, te e do o to della pa ti ola e situazio e del comparto edile in questi anni di forte crisi economica, si stima un contenimento delle emissioni del
comparto residenziale e terziario del % al . Tale sti a o fo tata dall’a da e to isu ato i altre realtà similari che hanno evidenziato una forte riduzione dei consumi energetici negli interventi di
ristrutturazione edilizia.
Risparmio ambientale: 41.904 t CO2/anno
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 62
SCHEDA 8
SETTORE: Mobilità delle persone e delle merci
INTERVENTO: Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), City logistic, Trasporto Pubblico Locale
e piste ciclabili.
L’A i ist azio e Co u ale di No a a ha i t ap eso u pe o so fi alizzato al iglio a e to del siste a della mobilità che si basa su alcuni assunti fondamentali:
- Alleggerimento congestione del traffico dal Centro Storico e dai Quartieri di attraversamento
(ampliamento delle ZTL)
- e isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i Ci à o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate
- la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe
preferenziali pe l’i te s a io
- l’i e e to della o ilità i la ile sepa azio e, seg alazio e, si u ezza,…
- Ampliamento aree a velocità contenuta (Zone 30), riduzione delle velocità e moderazione del traffico
Le azioni avviate riguardano in via prioritaria gli aspetti della pia ifi azio e att a e so l’app o azio e di u a se ie di st u e ti pe il go e o della o ilità, della sosta e dell’i teg azio e delle i f ast uttu e o il sistema del Traporto Pubblico che è oggetto di integrazioni tra le linee urbane e quelle extraurbane.
Il sistema della mobilità della città di Novara, oltre ad una variazione del quadro pianificatorio, dovrà tenere
o to delle i di azio i del Pia o della Qualità dell’A ia a li ello egio ale he i t odu e i oli de i a ti dalle rilevazioni ambientali in ambito cittadino.
Si riporta in allegato un estratto degli indirizzi del PGTU che sono coerenti con gli obiettivi del Patto dei
Sindaci.
3.2 INDIRIZZI OPERATIVI DEL P.G.T.U.
I seguenti criteri costituiscono l'insieme degli indirizzi operativi che guideranno la formazione del piano.
1°criterio: allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento
L'allontanamento di questa componente della mobilità può contribuire notevolmente ad alleggerire gli elevati livelli di
congestione che caratterizzano in determinati momenti della giornata la circolazione cittadina.
Da studi condotti su numerose Città risulta inoltre che sono particolarmente le Città di media dimensione a giovarsi di
questa misura in quanto, a differenza delle grandi, è proprio in esse che la percentuale del traffico di attraversamento
sul volume totale raggiunge valori significativamente elevati.
2°criterio: ri-gerarchizzazione della rete viaria urbana
E' questa una delle raccomandazioni della Circolare 8 agosto 1986, n. 2575 del Ministero dei LL.PP., laddove richiama
l'opportunità di operare una classifica funzionale della viabilità (strade primarie, di scorrimento, di quartiere e locali)
secondo le funzioni proprie al "grado di integrazione della strada con il contesto insediativo circostante".
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 63
Tale classificazione rischia però di esaurirsi in un esercizio puramente nominale se ad essa non corrisponde un efficace
schema di circolazione organizzato in "corridoi" e "stanze", laddove le stanze sono aree/settori urbani che ammettono
spostamenti solo al loro interno e verso/da i "corridoi", mentre questi, aventi funzioni di scorrimento fra le diverse parti
della Città assicurano il collegamento da una stanza all'altra; il principio è quello di muoversi nella Città così come ci si
muove all'interno di un'abitazione o di qualsiasi altro edificio (una scuola con le sue aule e i suoi corridoi, un ospedale
con le sue sale di degenza e i suoi percorsi di distribuzione): si passa da una stanza (aula, sala, ecc.) all'altra non
direttamente, ma solo attraverso il corridoio che le unisce.
3° criterio: introduzione della circolazione a senso unico nel maggior numero di casi possibili.
Tale criterio va applicato ogniqualvolta lo svantaggio dell'allungamento metrico del percorso (causa il senso
soppresso) risulta minore della somma dei seguenti benefici:
• correnti di traffico con lo stesso senso di marcia necessitano di corsie meno ampie; in molti casi una strada a
due corsie in doppio senso riesce ad accogliere tre corsie orientate nella stessa direzione di marcia, con un
netto incremento della portata di traffico che può sostenere (e conseguentemente, grazie alla fluidità
maggiore dello scorrimento veicolare consentito, con un risparmio non trascurabile del tempo impiegato nello
spostamento);
• la minor ampiezza delle corsie in una strada a senso unico lascia margini più ampi per la sosta a lato strada;
laddove la sosta laterale non era consentita, sarà possibile istituire la sosta in linea; laddove invece lo era,
sarà possibile sostituire alla sosta in linea quella a pettine, con un netto incremento dei posti auto disponibili;
• gli incroci fra strade a senso unico hanno un grado di pericolosità nettamente inferiore a quelli fra strade a
doppio senso; inoltre l'attraversamento risulta di gran lunga più agevole e veloce dato il minor numero di
direzioni intersecantesi.
4° criterio: istituzione di rotatorie di marcia intorno agli isolati
E' una conseguenza dei criteri già enunciati: laddove la maglia urbana lo consente l'istituzione di una catena di
rotatorie consenta una semplificazione dello schema di circolazione a tutto vantaggio della scorrevolezza dei flussi di
traffico.
Situazione attuale
Novara è collocata al confine settentrionale della Pianura Padana, una delle zone maggiormente
i dust ializzate i Italia o p o le ati he elati e alla ualità dell’a ia. Essa i fatti pu to di passaggio di due g a di o idoi pa eu opei, il Co idoio he u is e l’Eu opa Me idio ale agli U ali ed il o idoio (che connette il Mediterraneo al Mare del Nord). Novara risulta quindi attraversata da una densa rete di
st ade e li ee fe o ia ie da ui e o segue u ele ato is hio di i ui a e to a ausa dell’ele ato u e o di ei oli he i t a sita o e dell’utilizzo i te sivo del suolo pubblico a discapito delle aree verdi.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 64
Nella ittà di No a a, atti o l’i te po to i te odale CIM do e a i a o og i gio o t e i o il a i o di circa 1500 camion. Il trend del traffico è previsto in aumento nei prossimi anni a causa del la realizzazione
dei due tunnel transalpini del Sempione/Loetschberg.
La o ilita p i ata i te a a ie e p e ale te e te att a e so l’utilizzo dell’auto o ile.
La dotazione di mezzi nel Comune di Novara è descritta nella tabella seguente:
L’andamento delle immatricolazioni registra negli ultimi anni una riduzione delle automobili ed un
incremento dei motocicli in linea con le dinamiche a livello regionale e nazionale. La mobilità della città di
No a a i e t ata sosta zial e te sull’utilizzo dell’auto osi o e app ese tato effi a e e te el Piano Generale.
Secondo quanto rilevato nel PGTU il traffico novarese presenta le seguenti caratteristiche:
- il 60% dei viaggi in auto coprono una distanza periferia-centro del raggio massimo di 3,5-4 km, distanze
che sono pe o i ili i te pi li itati o l’utilizzo della i i letta;
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 65
- gli spostamenti in auto sono dovuti soprattutto a motivi di lavoro;
- il mezzo maggiormente utilizzato è quello privato.
Si tratta di una mobilità tipica delle città della Pianura Padana caratterizzata da tratte contenute e
st etta e te ollegate all’utilizzo dell’auto o ile. L’A i ist azio e Co u ale ha i t ap eso u ’azio e di pia ifi azio e i po ta te egli ulti i a i e a do di i t odu e i oli all’utilizzo del ezzo privato e
favorendo la mobilità sostenibile; dal 1991 al 2004 sono stati costruiti 18 km di piste ciclabili, rete che dal
ad oggi stata allu gata di soli , k o osta te l’i e e to dell’uso della i i.
Des izio e dell’azio e
Il nuovo Piano Generale del traffico Urbano, adottato dalla Giunta Comunale con deliberazione n°236 del 2
Agosto2012, definisce le priorità di intervento in coerenza con le politiche energetiche ed ambientali
adottate a livello Comunale. Si tratta di un documento di indirizzo che ha preso spunto dalla situazione
esistente al fine di individuare le azioni da porre sul territorio per migliorare la sostenibilità organizzativa
del comparto dei trasporti e per delineare azioni strutturali della viabilità e mobilità del capoluogo.
L’a alisi pe ette à di defi i e i te e ti ed azio i pe la i ualifi azio e degli spazi u a i te e do o to delle dinamiche di sviluppo del tessuto urbanistico registrato in questi ultimi anni.
La maggiore pressione della popolazione non può proseguire secondo gli standard attuali e deve evolversi
verso una mobilità più sostenibile anche attraverso una diversa valorizzazione degli spazi esistenti.
Il nuovo PGTU prevede:
- allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento (ampliamento ZTL);
- e isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i Ci à o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate;
- la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe
p efe e ziali pe l’i te s a io;
- l’i e e to della o ilità i la ile (separata, segnalate, promiscua);
- Zone 30, riduzione delle velocità e moderazione del traffico nei quartieri;
- ammodernamento tecnologico dei mezzi;
- promozione di un servizio logistico (city logistic) per la raccolta e la distribuzione delle merci urbane
o l’uso di etto i a asso i patto a ie tale e issio e ze o , gestito i o to te zi; - servizio di bike sharing;
- Blocco auto Euro 0 ed Euro 1 nel centro abitato.
a) allontanamento dal Centro Storico e dai Quartieri del traffico di attraversamento (ampliamento ZTL)
Nel centro storico si è rilevata la quasi totale assenza di vie in regime di a ee pedo ali , fatte poche
eccezioni ed una carenza di )o e a T affi o Li itato di tipo igido che configurino una vera e propria
a ea a egi e di )TL , ciò in particolare nel Centro Storico ristretto (Cerchia dei Baluardi), la cui
dimensione e configurazione storico-ambientale consiglierebbero invece una maggiore vivibilità pedonale.
Attualmente le vie ZTL sono infatti limitate ai due assi perpendicolari di Via Mazzini-C.so Cavour e C.so
Italia-C.so Cavallotti e Piazza Duomo olt e ad al u e ie he si di a o a petti e dai due suddetti assi principali; l’o ietti o uello di este de e l’a ea a t affi o li itato alle successive corone esterne sino al
limite del Centro urbano portandola a raggiungere il 20% del territorio comunale, così come previsto dalle
disposizioni regionali.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 66
In relazione al tempo, la ZTL può limitare il transito a poche ore o periodi della giornata o in particolari
giorni della settimana, piuttosto che essere estesa alle 24 ore ed a tutti i giorni della settimana.
In relazione alla categoria dell'utenza e/o dei mezzi, essa può limitare il traffico ad una certa categoria di
utenti e consentirla ad altri.
I pa ti ola e l’a i ist azio e o u ale si p opo e di fissa e:
- una limitazione temporale del traffico di tipo "rigido", ovvero uniformità del divieto di accesso per tutte
le ZTL dalle ore 0.00 alle ore 24.00, e per tutti i giorni dell'anno;
- una limitazione del traffico per categoria di utenza di tipo "flessibile", ovvero che consenta il traffico a
poche selezionate categorie di utenti e mezzi, scelti in funzione del motivo dello spostamento.
b) Re isio e dell’a uale siste a di ges o e della sosta i i o este sio e delle a ee e o ta i e differenziate
- l’offe ta di sosta o plessi a e sita el Ce t o “torico, comprensiva dei parcheggi di interscambio nel
C.U. posti a corona del C.S. stesso, assomma complessivamente a circa 10.360 posti auto.
- l’offe ta di sosta o plessi a e sita dei pa heggi di i te s a io el solo C.U. e posti a o o a del C.S., assomma complessivamente a circa 6.753 posti auto .
- l’offe ta di sosta o plessi a el solo Ce t o “to i o )TM , assomma complessivamente a circa 3.177
posti auto;
- l’offe ta di sosta o plessi a el solo Ce t o “to i o Rist etto )TL , assomma complessivamente a
circa 430 posti auto.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 67
Le previsioni di sviluppo consentono di affermare che, nel breve e medio termine, potranno essere realizzati circa 250-300 posti auto aggiuntivi all'esterno del Centro Storico ristretto, oltre ai previsti 396 posti auto del Parcheggio Pluripiano che risultano però sostitutivi di corrispondenti posti esistenti a raso. Inoltre nel Centro Storico ristretto saranno confermati non oltre 150 posti in viabilità destinati ai soli residenti sprovvisti di autorimessa. Rispetto alla situazio e attuale si p e ede u i e e to o plessi o dei posti auto egola e tati a paga e to del , %, o ispo de ti a + posti auto, tutti o e t ati ell’a ito del C.“.-Z.T.M.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 68
Il Ce t o U a o, di ote ole este sio e, ostituis e l’«area» della Città maggiormente urbanizzata dal
punto di vista residenziale oltre che sede di numerose attività economiche commerciali e terziario-
produttive.
L’idea p ogettuale uella di o oglia e i flussi di t affi o di t a sito lu go i . assi stradali principali
atte ua do al o te po il t affi o all’i te o delle su -zo e edia te l’istituzio e di u egi e di circolazione lento (ZONE 30), prevalentemente dedicato alla ricerca della destinazione finale del viaggio.
All’i te o del C.U. si t o a la aggio pa te dell’offe ta di sosta ittadi a, o e o a a atte e p etta e te urbano.
Appli a do il p i ipio dell’o oge eizzazio e della sosta si p e ede l’istituzio e di u u i o tipo di regolamentazione delle soste estesa a tutto il C.U., fatta eccezione per gli assi commerciali che, potranno
esse e a atte izzati da sosta a paga e to . Determinante è la scelta di optare per una regolamentazione unica di tutti i pa heggi all’i te o del C.U. Nella fattispecie si consiglia la sosta libera e/o a tariffa molto bassa mirata, in particolare, al
soddisfacimento della domanda di sosta tipicamente di medio-lungo periodo.
Ciò comporterà il benefico risultato di scoraggiare l'ingresso verso il C.S. dei flussi veicolari (soprattutto
pendolari) che avranno maggior interesse a parcheggiare in una zona a tariffazione bassa e/o in
abbonamento piuttosto che in una a sosta regolata a tariffa più alta o comunque più penalizzante.
L’attuale situazio e o pa heggi li e i ed a paga e to, dislo ati a «macchia di leopardo», è la peggiore
delle soluzio i i ua to i du e l’auto o ilista a e a e u a sosta p i a ei pa heggi li e i e, solo dopo non esserci riuscito, a recarsi presso un parcheggio a pagamento.
Si genera in tal modo un effetto di caos nel traffico provocato da un numero di veicoli, che transita sulle
strade urbane, superiore a quelle che sono le reali necessità degli spostamenti.
L’idea p ogettuale p e ede la t asfo azio e del C.“. i u a Zona a Traffico Moderato (Z.T.M.), ovvero in
una zona in cui sia consentito un movimento dei veicoli a velocità moderata.
L’aspetto fo da e tale he i pa heggi he i ado o all’i te o del C“ p ese ti o u tipo di regolamentazione preferibilmente a pagamento, che risulti più penalizzante rispetto a quella prevista per le
soste he i ado o ell’a ito del CU.
c) la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e il potenziamento delle frequenze del TPL con tariffe
p efe e ziali pe l’i te s a io
Il sistema di trasporto extraurbano collettivo esistente nella Città è di competenza della Provincia di Novara. Tuttavia, il progetto del T.P.L. urbano dovrà tenere conto degli altri sistemi di trasporto di massa, a o da dosi o essi e fa o e do l’i teg azio e u i e ulti-modale.
In un sistema integrato per la mobilità possono però essere utilizzate altre modalità di trasporto quali: - il taxi collettivo; - il car pooling; - il car sharing.
Il sistema di TPL dovrà essere sottoposto ad una revisione che dovrebbe configurare: 1) il progetto, il dimensionamento e la realizzazione infrastrutturale dei parcheggi di interscambio a
corona del C.A.; 2) il progetto del nuovo servizio di TPL urbano basato su un sistema di navette ad elevata frequenza (non
superiore a 10 minuti);
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 69
3) il progetto degli interscambi con gli altri modi di trasporto (ferro, TPL extraurbano, bici); 4) l’i teg azio e o il se izio di TPL e t au a o su go a p o i iale; 5) l’i teg azio e ta iffa ia t a tutti i siste i o e ge ti. Tali obiettivi sono esplicitati nel PGTU di cui si riporta un estratto:
L’o iettivo del p ogetto del se vizio è uello di e a e di fa f o te, da u lato ai tagli i posti dalla legge po ta do il i o da o possi ile al se vizio e, dall’alt o, di o figu a e u se vizio he o u ue o po ti u iglio a e to complessivo dell’offe ta del se vizio di TPL. Naturalmente i due aspetti sono antitetici tra loro e risulta quasi paradossale cercare di migliorare un servizio di cui, a priori, si è obbligati a ridurre budget e percorrenze. Il p ogetto dello Scenario futuro , si dovrà basare su alcuni concetti chiave che nel seguito si sintetizzano: - Offrire un servizio a più elevata frequenza i uelle fas e te po ali, dette di pu ta, ell’a ito delle uali avvie e il maggior numero di spostamenti sistematici, ovvero legati a motivi di lavo o e studio. L’o iettivo è uello di ea e u a ve a e p op ia ete di avette u a e adiali al e t o di Nova a o pletato da u a navetta urbana circolare .
- O oge eizza e il se vizio della Navetta Ve de a uello delle avette u a e adiali i te i i di f e ue za di esercizio e di fasce orarie di punta e di morbida, ottenendo in tal modo un servizio che si coordini con quello del sistema di forza. Ciò peraltro consentirebbe contemporaneamente di ottenere una riduzione complessiva delle percorrenze a ue e, ui di, dei osti ispetto l’attuale se vizio he o ta u a ute za s a sa dai ai pass-giorno per di ezio e pe alt o o e t ata p evale te e te p op io ei pe iodi di pu ta il % dell’ute za totale e sita el periodo mattutino 7.00-9.30). - Estendere le fasce di punta giornaliere a he al periodo serale , i odo di e a e di off i e u se vizio adeguato a
uegli ute ti pote ziali he ell’a o della gio ata o pio o u o sposta e to i a data al atti o, pe e a si al lavo o, ed u a alogo sposta e to i ito o alla se a. Oggi, l’ute te può o ta e su di un buon servizio al mattino ma, pu t oppo, pe il ie t o se ale la f e ue za, esse do da o a di o ida, o isulta alt etta to appeti ile. L’attuale servizio è più congeniale per gli spostamenti degli studenti che possono contare sulle due fasce di punta a maggior frequenza di esercizio, mattutina e pomeridiana. - Se possibile concentrare il maggior numero di percorrenze chilometriche ell’a ito delle a ee più alta e te urbanizzate e popolate ed a quelle con elevata presenza di attività lavorative e/o commerciali, laddove già oggi si o e t a olt e l’8 % dell’ute za soddisfatta. Ciò a d à i evita il e te a s apito delle a ee più de oli di ute za a
cui, comunque, saranno garantiti i servizi minimi. - Dovendo ridurre, ed anche in modo consistente le percorrenze annue in vett-Km, sarà necessario andare ad eliminare e/o ridurre tutti quei servizi che già oggi denotano scarsa utenza e non già impoverire il servizio portante, ovvero quello su cui si regge il rapporto R/C minimo previsto dalla legge nella misura minima del 35%. Questa operazione porterà inevitabilmente alla eliminazione dei servizi a Chiamata di vario tipo, oltre alla riduzione di alcune corse su tutte le linee ordinarie radiali. - Re de e il se vizio fo te e te t aspa e te e ciò, soprattutto, in termini di facilità di utilizzo. In questo senso un buon segnale di trasparenza sarebbe quello di garantire per tutte le linee di forza del sistema (inclusa la Navetta Verde) una omogenea frequenza di esercizio e che si mantenga tale anche nelle diverse fasce orarie di punta e di
o ida. Ciò ga a ti e e al pote ziale ute te, e ui di a he all’ute te o a ituale, di pote fa uso dell’auto us conoscendo a priori il tempo di attesa alla fermata, qualsiasi sia la linea da utilizzare. Ciò vale anche per gli i te s a i. L’i e tezza sul te po di attesa dell’auto us, al pa i della f e ue za di ese izio, app ese ta u o dei p i ipali fatto i he può i du e, o f e a e, il pote ziale ute te ad utilizza e il ezzo pu li o.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 70
Percorsi linee bus attuali
V.le
Ken
nedy
V. Righi
V.le
Vo
lta
V. Pasquali
V. A.Costa
V. XX Settembre
B.do Q.Sella
V.le Manzoni
STAZIONE RFI
Cav.Porta Milano
C.so Trieste
Pernate
Galliate
Romentino
C.so Vercelli
Largo SanLorenzo
B. AlbertinaC.so Cavallotti
Via
Big
lieri
Co
rso
To
rin
o
C.so Vercelli
V.le Giulio Cesare
V. G
.Fe
rra
ris
V. Perrone
V Coccia
VIA DELL’ARTIGIANATO
VIA ANCONA
V. M
arc
on
i
V.
Mo
nte
Ro
sa
VIA CHINOTTO(Poste)
V. F
ara
V. S
calis
e
V. Roggia C
eresaV. Valsesia
V. Grip
pa
L.g
o B
ell
ini
B.do M. D’Azeglio / B.do Lamarmora
V. Gibellini
C.s
o d
ella
Vit
tori
a
VIA TAZZOLI(San Rocco)
Trecate
Cerano
Sozzago
V. Fara
V.le Roma
LUMELLOGNO
V. Vico
V A
dam
ell
o
B.d
o L
am
arm
ora
V. Alcarotti
BICOCCA
V.le Giulio Cesare
OLENGO
LINEA 1
LINEA 2
LINEA 4
LINEA 5
LINEA 6
LINEA 8
TORRIONQUARTARA
VIGNALE
C.s
o R
isorg
imen
to
VEVERI
V Pontida
C.so XXIII Marzo
Cimitero
C.s
o X
XIII M
arzo
V M
on
te S
an
Gab
riele
V della Rizzottaglia
S. Martinodi Trecate
CAMERI
V.
dell
e R
osett
e
Via Gnife
tti
V.le Volta
C.so Milano
C.so Milano
V P
. G
en
era
li
Porta Mortara
LINEA C
V.le Dante
V. G
. Galilei
V.le C
urt
ato
ne
V Cernaia
V. Padova
V. Chinotto
V. M
arconi
Corso
Gar
ibal
di
P.za Cavour
V.le V
erd
i
NAV. VERDE
Cav. SanMartino
V.le F
err
ucci
V. Novara
SR 11
Rotonda El Alamein
V Dominioni
V S. Francesco d’Assisi
V.le Allegra
LINEA 9
V. Locchi
V.
Co
mm
P
P Parcheggiod’interscambio
22
6
6
1
1
C
8
5
4
9
9
P
P
P
8
81
5
4
4
4
8
85 2
C
C
C
C
4
4
Via Casorati
V.BONZANINI
8
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 71
Attuali percorsi linee bus e previsioni di prolungamento
d) l e e to della o ilit i la ile
Ulte io e i pulso all’utilizzo della i i pe sposta e ti di tipo pe dola e, sia la o ati o he s olasti o, pot e e de i a e a he da u pote zia e to delle azio i a fa o e dell’uso delle i i, uale ad ese pio l’i e e to della ua tità delle i i a oleggio e l’au e to dei pu ti di stazio a e to delle stesse.
La previsione è quella di realizzare i seguenti collegamenti ciclabili, per uno sviluppo chilometrico totale di
27,42 Km al fine di creare una vera e propria rete di percorsi tra loro interconnessi al fin di ottenere una
maggior copertura territoriale e forti interallacciamenti tra i percorsi più periferici e quelli più prettamente
centrali.
Tale configurazione della rete consentirebbe di assolvere anche e soprattutto alla mobilità di tipo lavorativo
e scolastico, ovvero potrebbe andare ad incidere sulla mobilità sistematica riducendo conseguentemente la
quota di mobilità che attualmente fa uso del modo di trasporto privato motorizzato.
Le previsioni di espansione, fortemente condizionate dalla disponibilità di risorse economiche, porterebbe
la Città di Novara al completamento del progetto delle piste ciclabili previsto con una rete di percorsi che si
svilupperebbe per oltre 49 km, ovvero pari a 1 km di percorso ciclo-pedonale ogni 2.100 abitanti circa che
rappresenterebbe un obiettivo rilevante anche in relazione ad altre realtà similari.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 72
e) Infrastrutture per la sicurezza
Nel o so dell’ulti o de e io so o stati ealizzati olti i te e ti sui t a iati ia i esiste ti fi alizzati al miglioramento della sicurezza stradale e, in alcune circostanze, sono stati realizzati alcuni tratti stradali del
tutto nuovi per ottimizzare i collegamenti e gli spostamenti esterni al centro storico. Si riportano nel seguito
i principali interventi realizzati:
- Progetto pilota Giulio Cesare - i te e ti di isiste azio e dell’asse ia io edia te la ealizzazio e di incroci a rotatoria (El Alamein, L.go Cantelli), la formazione di corsie di accumulo in alcuni tratti
particolarmente pericolosi e la creazione di un percorso ciclabile bidirezionale;
- RA-Ve, il Raggio verde di Novara – “iste azio e, fo azio e di zo e e uo o pe o so i la ile
lungo Via Monte San Gabriele con il coinvolgimento anche della viabilità limitrofa in prossimità del
plesso scolastico di Via Juvarra;
- Riqualificazione di alcuni incroci attraverso al realizzazione di rotatorie e la sistemazione delle aree
limitrofe: Via G. Cesare/ Via Camoletti, C.so Vercelli/P.zza M.L.King, C.so Milano/Via XXV Aprile, L.go
Leo a di o l’a ea e atale adia e te , L.go Ca telli; - Riqualificazione di Via Generali mediante la ridefinizione della sede viaria, degli spazi verdi, di sosta e
dei percorsi ciclo-pedonali;
- Realizzazio e della ia ilità ell’i to o dell’A ea “po ti a di “a t’Aga io: Via Poletti, siste azio e di un tratto di C.so Trieste, sistemazione di Via Pianca;
- Realizzazione di nuovi marciapiedi in V.le Volta, in Via Gnifetti, in C.so Milano, in V.le dei Tigli (Pernate);
- Riqualificazione del quartiere Vela, adiacente a Via delle Rosette, attraverso la ridefinizione delle
ia ilità di ua tie e a zo a e edia te la siste azio e dell’a ea e atale; - “iste azio e dell’a ea centrale di Lumellogno con intervneti di sistemazione della Piazza e di Via alla
Chiesa;
- Potenziamento della rete di piste ciclabili urbane ad esempio lungo V.le Ferrucci, V.le Manzoni e C.so
XXII Marzo;
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 73
Alcuni interventi sono tuttora in corso di realizzazione:
- Ri ualifi azio e dell’a itato di Ve e i – siste azio e dell’asse ia io p i ipale, fo azio e di uo i marciapiedi, sistemazione degli spazi di sosta, ridefinizione di spazi urbani di aggregazione;
- Riqualificazione di L.go Don Minzoni – realizzazione di nuova rotatoria, sistemazione degli spazi
pedonali e ciclabili limitrofi, ridefinizione degli spazi di sosta;
- Completamento delle opere stradali a Lumellogno in Via Bonfantini;
Ulte io i ope e so o i p e isio e ell’i ediato futu o:
- Siste azio e dell’i o io t a V.le Fe u i – Via Curtatone – Via XXV Aprile mediante la realizzazione i
una rotatoria;
- Sistemazione della viabilità esterna di Veveri attraverso la realizzazione di tre rotatorie negli incroci
stradali per creare una circonvallazione;
Pa te do dalle i di azio i o te ute el PGTU e sulla s o ta degli i te e ti ell’a ito del iglio a e to sia della sicurezza stradale, sia della qualità urbana si individuano le seguenti azioni:
- Potenziamento delle aree pedonali e valorizzazione degli spazi urbani - interventi a scala di quartiere
per poterne migliorare la vivibilità;
- Realizzazione di sistemi di controllo della velocità negli assi principali - interventi infrastrutturali
finalizzati alla moderazione della velocità veicolare e a fa o i e l’utilizzo di ezzi alte ati i pe gli spostamenti locali;
- Realizzazione di nuove zone 30 – piccoli interventi infrastrutturali e soprattutto di segnaletica stradale e
di posizionamento di elementi verdi per ridefinire spazi di sosta e di transito volti ad identificare aree
urbane destinate principalmente alla residenza.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 74
f) Ammodernato tecnologico mezzi
La pianificazione della mobilità permetterà di individuare Zone a traffico limitato per il contenimento delle
percorrenze dei mezzi più obsoleti (euro 0, 1 e 2). In tal modo si promuoverà il contenimento delle
e issio i a he t a ite l’a ode a e to del parco auto privato circolante.
Come testimonia il documento pubblicato sul sito del "Communication and Information Resource Centre
Administrator" (CIRCA) dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) redatto dal UKs National Atmospheric
Emissions Inventory (NAEI), il divario emissivo tra le diverse categorie di omologazione è rilevante per tutti
gli inquinanti.
A he il Mi iste o dell’A ie te ella guida ai o su i e alle e issio i dei ei oli egist a la diminuzione annuale delle emissioni dei veicoli presenti sul mercato italiano:
Solo negli ultimi 4 anni, come si desume dalla tabella, le emissioni di CO2 dei principali modelli di veicolo
sono diminuite del 10%.
Considerando che i veicoli vengono sostituiti mediamente ogni 10 anni, si può presupporre che il risparmio
medio di CO2 di un modello nuovo rispetto ad uno precedente di un decennio sia pari almeno al 15%.
L’e issio e di CO2 è legata al consumo di combustibile e quindi al costo per km: anche in questo caso
u ’oppo tu a a pag a i fo ati a pot à esse e utile sop attutto ei asi di sostituzio e p e ista dell’auto ei olo fa iglia e o o e iale. Considerando con il periodo temporale 1998 - 2020, si può presuppo e l’a ode a e to di u % del parco circolante nel territorio comunale.
g) City Logistic
L’i te po to di No a a, i olla o azio e o il Co u e di No a a e la CCIAA di No a a, i lusi i soggetti pubblico/economici interessati, propone un servizio di City Logistic, attraverso lo sviluppo di un Network
per valorizzare ed ottimizzare percorsi, tempi di consegna, parcheggi, volumi, servizi IT, ecc. L’o ietti o quello di creare soluzioni che riducano i costi operativi, e che creino sostenibilità sociale decongestionando
i centri abitati, agendo sulla gestione del trasporto urbano delle merci (ultimo miglio) e che, grazie
all’effi ie ta e to dei pa ametri operativi, siano vantaggiose sia per i commercianti che per gli operatori
del t aspo to. Questi ulti i ell’a ito della p og a azio e del pia o del t affi o da pa te del Co u e, proseguiranno la loro attività, eventualmente con la possibilità di potenziarla attraverso i servizi del
Network.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 75
Gli obiettivi del progetto consistono nel:
- Creare sinergia tra i prestatori di servizi di distribuzione;
- Otti izza e i olu i pe di i ui e l’utilizzo dei ezzi i ui a ti e del trasporto pesante;
- Supportare le consegne con servizi logistici e di trasporto a basso impatto;
- Minore congestione nelle aree del centro cittadino,
- Fornire servizi innovativi, ecologici ed efficienti ai commercianti;
- Ridu e l’i ui a e to at osfe i o;
- Creare aree multifunzionali per la sosta e la movimentazione delle merci sfruttando gli spazi esistenti.
Le ricadute economiche verranno generate da un utilizzo ottimizzato e delle infrastrutture cittadine e dei
mezzi di trasporto che operano la consegna della merce. Di primaria importanza sarà la possibilità di
utilizzare una piattaforma IT per mezzo della quale i commercianti e i trasportatori potranno, tra i vari
servizi, utilizzare informazioni condivise relative agli stock e alla posizione dei mezzi, per ottimizzare le
consegne e per le strategie di gestione degli ordini.
Attraverso la realizzazione del progetto del city logistic:
- la o gestio e del t affi o dell’ ulti o iglio sa à idotto del % - g azie all’otti izzazio e delle interelazioni degli attori coinvolti (operatori logistici, commercianti e cittadini);
- si a à u a iduzio e ella ittà di No a a dell’i ui a e to dell’ , % t a il ed il ; - il numero dei veicoli nella aree centrali della città si ridurrà del 5% tra il 2013 ed il 2016.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 76
h) Rinnovo della flotta TPL
L’Azie da dei T aspo ti lo ali “un Novara) ha realizzato, dal 1998 ad oggi una importante azione di
efficientamento energetico della flotta veicoli, prima costituita solo da mezzi alimentati unicamente a
gasolio, con introduzione di mezzi più efficienti e con minori emissioni. La distribuzione dei mezzi pubblici
oggi risulta così composta:
Pur tenendo conto delle difficoltà connesse con il trasferimento dei fondi al trasporto pubblico locale si
stanno programmando azioni di integrazioni tra l’a ito u a o ed e t a u a o he pe ette a o u efficientamento del sistema. Tali modifiche interverranno nei prossimi anni e le evoluzioni in atto fanno
prevedere un costante miglioramento delle emissioni dei mezzi di trasporto.
i) Bike sharing
È attivo nella città di Novara un servizio di bike sharing. Nella comune sono disponibili circa 70 biciclette
distributi in 17 punti della città, e la gestione del servizio è affidata alla SUN, l’ azie da di t aspo ti
TIPOLOGIA BUS - FLOTTA SUN
Alimentazione Quantità
Trazione elettrica 10 9,1%
Trazione ibrida e termica (metano) 28 25,5%
Trazione a gsolio 72 65,5%
Totale mezzi 110
TIPOLOGIA BUS - CLASSIFICAZIONE EURO
Euro 0 16 16%
Euro 1 18 18%
Euro 2 7 7%
Euro 3 0 0%
Euro 4 20 20%
Euro 5 39 39%
Totale mezzi (esclusi elettrici) 100
Totale mezzi compreso elettrici 110
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 77
novarese. Il Comune ha stipulato con Sun un contratto della durata di poco più di due anni e tre mesi, dal
20 settembre fino al 31 dicembre 2014.
l) Blocco auto Euro 0 ed Euro 1 nel centro abitato
Media te l’o di a za u e o del ge aio , stato i posto il di ieto pe a e te di circolazione nelle strade del centro abitato di tutte le auto a benzina Euro 0 ed Euro 1, ed alle auto
alimentate a diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 8.30-12.30 e 14.30-
18.30. Tali misure saranno destinate ad un ulteriore estensione in funzione dei parametri della qualità
dell’a ia e dei i oli e a ati a li ello egio ale.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 78
j) Mobilità elettrica
Le emissioni veicolari rappresentano la maggiore fonte di inquinamento atmosferico nelle aree urbane
quindi, date le caratteristiche della o ilità all’i te o del o u e ed i p o le i ollegati all’i ui a e to dell’a ia e a usti o, si p e ede di age ola e il i o so alla o ilità elett i a pe otti izza e l’i patto degli sposta e ti el e t o ittadi o.
I veicoli elettrici attualmente, g azie all’a a za e to te ologi o, si so o di ost ati più effi ie ti di quelli a combustione interna, con emissioni locali pressoché nulle, costi accessibili e facilmente
ricarica ili a he p esso le ute ze p i ate. L’a alisi Well-To-Wheel dimostra che la mobilità elettrica
produce notevoli benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2 anche con il mix energetico
attuale. I olt e l’auto elett i a a atte adi al e te il u o e e azze a le e issio i i ui a ti a li ello locale (NOx, PM, CO).
La tecnologia: oggi è matura per una produzione in serie; il veicolo elettrico non è più un prototipo.
Grazie anche a incentivi e sgravi fiscali i veicoli possono essere oggi accessibili a prezzi competitivi con i
veicoli tradizionali.
Anche il problema dell’auto o ia fo te e te idotto: l’e oluzio e delle atte ie le ha ese adatte alle esigenze di mobilità dei clienti.
Dagli studi di setto e isulta he l’ % degli ute ti o pe o e più di k al gio o. “i ili pe o si so o o pati ili o l’utilizzo di un veicolo elettrico.
Sarà possibile limitare fortemente gli spostamenti privati su mezzi non elettrici, specialmente nel centro
urbano attraverso una politica di accesso più restrittiva o con agevolazioni relative al parcheggio e ai punti
di ricarica.
L’azio e si p opo e di p o uo e e u a egolazio e della o ilità he i e ti i l’elett i o, la t asfo azio e delle flotte pu li he i flotte elett i he o i ide, i e ti i e o o i i e l’i di iduazio e di u soggetto responsabile della manutenzione del sistema elettrico (infrastrutture di ricarica e flotte).
La rete di ricarica dovrà essere:
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 79
- Capilla e te dist i uita: affi h sia ga a tito l’a esso alla i a i a i og i o e to ad og i lie te.
- Studiata sulle esigenze, abitudini e stili di vita degli utenti affinché i punti di ricarica siano facilmente
fruibili dai clienti.
- In grado di offrire servizi utili: diversi target di clientela hanno esigenze diversificate e solo con soluzioni
appropriate si può competere con i veicoli tradizionali.
- Di facile utilizzo per tutti affinché la tecnologia sia al servizio del cliente e non viceversa.
- Costi o te uti dell’e e gia he pe etta o di o etizza e il ispa io ad og i pie o.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
1998 -2020
Soggetti coinvolti:
Ufficio Ambiente Comune di Novara, Ufficio Mobilità Comune di Novara, Ufficio Progettazione strade,
Comando Vigili Urbani, Impianti di P.I., Verde pubblico;
Valutazione energetica – ambientale
Le valutazioni specifiche effettuate sono state basate sulle informazioni di dettaglio riportate negli
strumenti di pianificazione e su valutazioni effettuate su misure di altri Piani di Azione per il comparto delle
piste i la ili e sulla o ilità elett i a. Le a alisi sull’a ode a e to te ologi o so o state effettuate i riferimento a studi specifici disponibili a livello nazionale. Tale valutazioni hanno portato complessivamente
ad una riduzione del 25 %.
Risparmio energetico: 215.515 MWh/anno
Risparmio ambientale: 55.200 t/anno (di cui circa 1.746 attribuibili al progetto City logistic)
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 80
SCHEDA 9
SETTORE: Comunicazione
UTENZA: Cittadini e stakeholder
INTERVENTO: Comunicazione e informazione dei cittadini e Siste a di Gestio e dell’E e gia.
L'Amministrazione locale intende organizzare una attivita di sensibilizzazione, rivolta alla cittadinanza e ai portatori di interesse, al fine di fare diventare questi ultimi parte attiva nel processo di ottimizzazione delle risorse energetiche comunali. Le azioni di sensibilizzazione devono essere appli ate i odo tale he il soggetto pote zial e te attuato e dell’azio e ittadi o p i ato, i p e dito e,… a uisis a fa iglia ita o le a go e tazio i i te a di e e gia, ui di fa si esso stesso promotore di i te e ti fi alizzati all’effi ie za e e geti a i ualifi azio e dell’a itazio e, sostituzione veicoli,...). L'obiettivo delle azioni finalizzate alla formazione è quello di stabilire un dialogo diretto tra lo stakeholder e il Comune, mediante la creazione di strutture apposite e l'organizzazione di corsi di formazione, che possano fornire una risposta specifica e adeguata alle esigenze nelle tematiche energetiche e ambientali, e contemporaneamente responsabilizzarlo per il raggiungimento dell'obiettivo comune. Gli obiettivi generali del processo di sensibilizzazione sono i seguenti: - diffo de e la ultu a dell’effi ie za e e geti a e della soste i ilita a ie tale a tutti i soggetti
interessati; - diffo de e il te a del Patto dei “i da i e o u i a e l’i peg o p eso dal Co u e e dalla
cittadinanza; - promuovere e comunicare i contenuti del PAES, con particolare attenzione alle azioni che
prevedono il coinvolgimento della cittadinanza; - promuovere la partecipazione degli stakeholders al processo di definizione e mantenimento del
PAES.
Des izio e dell’azio e
Sportello Energia
Il p ogetto p e ede l’ape tu a di u pu to i fo azio i sugli stili di ita soste i ili, ispa io e e geti o, fo ti i o a ili, i e ti i fis ali ai ittadi i de o i ato “po tello E e gia . La struttura verrebbe gestita, senza scopo di lucro, da personale di una o più associazioni ambientali, competente a fornire indicazioni tecniche, aggiornamenti in tema di:
- risparmio energetico nelle case e negli uffici; - stili di vita e mobilità sostenibili; - gruppi di acquisto; - riuso e raccolta differenziata; - acquisti verdi; - prodotti biologici; - corsi, eventi e fiere; - iniziative ambientali promosse dal Comune.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 81
Progetto Comunità Ecosostenibile Novarese (CEN)
Il progetto Comunità Ecosostenibile No a ese, p ese tato ell’a ito del progetto Cariplo, ha come obiettivo quello di promuovere un uso razionale dell’e e gia e delle iso se, o conseguente riduzione dei rifiuti. Più in particolare le iniziative che vuole promuovere sono: - Mercatino del Riuso: mercatino di
beni che non possono più usare e che sarebbero destinati a diventare rifiuti pur essendo ancora funzionalmente validi (mobili, piatti, posate, elettrodomestici, manufatti, oggetti elettronici...);
- Ecofeste: Ca pag a di o u i azio e pe l’atti azio e del p ogetto E ofeste o la eazio e del marchio da attribuire agli organizzatori di eventi che adottano le azioni stabilite nei requisiti per l’utilizzo del a hio ed pe l’a esso ai elati i s o ti o u ali sulle tasse di o upazio i pe la copertura degli extracosti rispetto a una gestione ordinaria (stoviglie riutilizzabili o biodegradabili, vuoto a rendere);
- Ecomense: Introduzione di stoviglie compostabili nelle mense sociali novaresi e (laddove già non siano utilizzate) nelle mense scolastiche; Inserimento della raccolta differenziata in cucina e in sala; Utilizzo dell’a ua i o a al posto delle ottigliette usa e getta;
- Autocompostaggio condominiale: Il p ogetto CENo a a off e ai o do i i o a esi l’assiste za dei propri tecnici per migliorare la propria sostenibilità ambientale nelle abitazioni attraverso: analisi consumi e situazione attuale, discussione e definizione della strategia di manutenzione, analisi preventivi, aiuto nel superare barriere burocratice (autorizzazioni, incentivi, finanziamenti), controllo lavori e monitoraggio risultati;
- Case dell’a ua: A No a a sa a o p ossi a e te ape te uatt o ase dell’a ua. - Distribuzione di migliaia di frangi flusso tra le famiglie novaresi - Minimizzazione dell'impatto ecologico ed economico del servizio di raccolta rifiuti attraverso
l'installazione sperimentale di strumenti per il recupero energetico dalla frenata sui mezzi attualmente in uso.
- Promozione della filiera corta e agricoltura biologica
La filiera corta o circuito breve è un progetto che intende promuovere e sostenere quell'insieme di attività che prevedono un rapporto più diretto tra produttori agricoli ed utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori, albergatori e consumatori). Le attività promosse dalla filiera corta possono inserirsi in vari contesti come quello della vendita di etta ell’a ito di e ati all’ape to o i lo ali apposita e te att ezzati, a o di f a p odutto i e commercianti, ristoratori, albergatori o con gruppi di acquisto o cooperative di consumo. Un altro obbiettivo fondamentale della filiera corta è quello di avvicinare il consumatore in modo consapevole ai prodotti del suo areale geografico, creando un rapporto più stretto dei produttori con gli utilizzatori più attenti e sensibili e consentendo, contemporaneamente, una migliore conoscenza dei prodotti e di chi li produce. Il Comune di Novara promuove la filie a o ta e l’ag i oltu a iologi a attraverso un programma di azioni specifiche che saranno stabilite a breve al fine di valorizzare le produzioni locali, la tipicità dei
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 82
p odotti e l’utilizzo o sape ole delle ate ie p i e di o igi e lo ale. Tale p og a a pot à interessare anche gli ambiti scolastici.
Siste a di Gestio e dell’E ergia La st uttu a dell’A i ist azio e Co u ale di No a a i al a il t adizio ale odello o ga izzati o lassi o pe fu zio i o u a egola e ipa tizio e delle atti ità e delle espo sa ilità elati e. “i t atta di u a struttura tipica degli Enti Locali che, nel caso di un Comune di 100 mila abitanti, presenta una articolata
distribuzione per tenere conto della complessità delle attività da seguire.
L’adesio e al Patto dei “i da i app ese ta si u a e te l’esp essio e di una volontà politica che esprime
attenzione per le problematiche energetiche ed ambientali che è stata praticata anche anteriormente alla
de isio e del Co siglio Co u ale. L’o asio e del Patto dei “i da i ha pe esso di e ide zia e la trasversalità delle problematiche energetiche che hanno riflessi ed interazioni con i diversi comparti
dell’A i ist azio e Pu li a. “o o oltepli i ed a ti olati i setto i he so o i te essati dall’e e gia dai La o i Pu li i all’A ie te e al Pat i o io.
L’o asio e della creazione del Gruppo di Lavoro che ha seguito la redazione del presente Piano di Azione è
stato un momento importante per la comprensione della complessità delle problematiche energetiche e
del loro articolato effetto sulle strutture organizzative e verso i cittadini. Il collegamento tra i vari settori
dell’A i ist azio e Co u ale e e so o la e essità di app ese ta e i a ie a o ga i a lo stato attuale della situazio e e e geti a dei fa i ati e degli i pia ti o u ali he olto spesso so o seguiti
da diverse unità organizzative.
L’o asio e offe ta dal Patto dei “i da i ha pe esso di e ide zia e l’oppo tu ità di a e e u oo di a e to st etto pe u a effi a e i di iduazio e delle azio i, pe segui e l’attuazio e del Pia o e pe
poter effettuare il monitoraggio come previsto dalla Linee Guida del JRC di Ispra.
Pe la edazio e del Pia o di Azio e pe l’E e gia “oste i ile l’A i ist azio e Co u ale ha p edisposto l’o ga izzazio e di u G uppo di La o o ultidis ipli a e ostituito dai Respo sabili e da referenti delle
principali funzioni interessate dalla stesura delle Azioni. Il funzionamento del Gruppo è stato organizzato
sotto la responsabilità del settore Ambiente del Comune di Novara.
L’A i ist azio e Co u ale si i peg a ad atti a e u Siste a per la Gestio e dell’E ergia (Energy
Management System) al fine di una corretta attuazione del PAES e la gestione corrente delle
problematiche energetiche. Il sistema permetterà di integrare le funzioni ed i ruoli
dell’A inistrazione Comunale quali la figura dell’Energy Manager e del Mobility Manager al fine di
go e a e l’attuazio e delle politi he e e geti he i a ito o u ale. La gestio e dell’e e gia de e i te de si i se so a pio a li ello o u ale i odo da go e a e i p o essi ge erati
dall’attuazio e del Pia o di Azio e. “i t atta di u a e a e p op ia Go e a e A ie tale he, a partire da una struttura comunale efficiente, coinvolge il territorio, gli stakeholder fino ad arrivare ai
cittadini. Particolare importanza riveste la figu a del o ilit a age pe l’attuazio e delle azio i sulla mobilità sostenibile.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 83
Incontri nelle scuole
Ve a o o ga izzati i o t si defi iti sulla ase delle spe ifi ita e delle esige ze dell’A i ist azio e Co u ale ell’a ito del siste a s olastico novarese (alunni e insegnanti); i contenuti riguarderanno
in generale:
- principi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica; - principi di quantificazione delle emissioni di CO2 derivanti dalle attivita antropiche; - esempi di buone pratiche e tecnologie efficienti; - presentazione dei risultati ottenuti. Il Comune si impegna inoltre ad effettuare programmi si formazione specifica per alunni ed insegnanti sulle .te ati he della pia ifi azio e e e geti a, dell’effi ie za e e geti a i ambito domestico e s olasti o, a he att a e so l’utilizzo di te ologie i o ati e da spe i e ta e ella s uola ed i ambito famigliare.
Pedibus
L’A i ist azio e Co u ale ha s iluppato u progetto in stretta collaborazione con gli Assessorati alla mobilità e all'istruzione per una prima fase sperimentale del servizio Pedibus a Novara. Protagonisti i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti di alcune scuole elementari. Grazie al grande successo e o di isio e del’i iziati a, he stata oo di ata dall’ufficio istruzio e e dall’uffi io o ilità he ha seguito tutti gli aspetti operativi, si è deciso di ripeterla anche nei mesi di maggio e giugno del 2013. L’A i ist azio e Co u ale alute à l’oppo tu ità di e de la sta ile o e ese uzio e nei prossimi anni.
Pe iodo te po ale dell’azio e:
2011-2020
Attori coinvolti/coinvolgibili, soggetti promotori:
Comune di Novara, Scuole, Associazioni
Valutazione energetica-ambientale
Risparmio energetico: Si ipotizza che le campagne di sensibilizzazione influiscano sul comportamento dei cittadini portando ad una riduzione del 2-3% del consumo residenziale e del settore terziario (T interne edifici, stand-by, etichette energetiche elett odo esti i,… pa i a . , MWh/a o
Risparmio ambientale: 2.023 t CO2/anno
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 84
7. AVANZAMENTO E MONITORAGGIO
Nella consapevolezza di svolgere un servizio di pubblico interesse, atto a soddisfare le esigenze della
collettività, il comune ha i te zio e di i t odu e all'i te o della sua o ga izzazio e u E e g Ma age e t “ ste uale st u e to di o os e za e o t ollo delle atti ità a ie tali di sua pertinenza. A livello di individuazione delle azioni è stata applicata la metodologia dell’eea - European
Energy Award riconosciuta a livello europeo come una buona pratica del Patto dei Sindaci; il metodo
compatibile e propedeutico alla norma ISO 50001 con la sola differenza che la norma ISO non prevede una
soglia minima di miglioramento, mentre il comune ha determinato nel dettaglio i propri obiettivi con il
presente documento.
L’eea o e la o a eu opea ISO si basa sulla metodologia nota come Plan-Do-Check-Act (PDCA) –
pianificare, attuare, verificare, agire.
La metodologia PDCA può essere descritta brevemente nel modo
seguente:
- Plan: stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire
risultati i o fo ità alla politi a e e geti a dell’o ga izzazio e. - Do: attuare i processi.
- Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica
energetica, agli obiettivi e ai traguardi, agli obblighi legislativi e
agli alt i e uisiti he l’o ga izzazione sottoscrive, e riportarne i
risultati.
- Act: i t ap e de e azio i pe iglio a e i o ti uo la p estazio e del siste a di gestio e dell’e e gia.
7.1 ENERGY MANAGEMENT SYSTEM: European Energy Award ed ISO 50001
Il Comune di Novara continuerà ad applica e la etodologia dell’eea – Eruopean Energy Award il egola e o t ollo dell’a a za e to delle atti ità; il p o esso, u total ualit a age e t s ste ,
consiste in quattro elementi principali: 1) L’istituzio e di u e e g tea (Gruppo di lavoro
del Patto dei Sindaci) che coinvolga tutti i settori o u ali i e e ti l’e e gia;
2) La certificazione e riconoscimento per i risultati ottenuti in campo energetico successivamente ad un audit esterno;
3) La programmazione delle attività per un continuo p og esso dell’effi ie za e e geti a;
4) La eazio e di u et o k all’i te o dei Co u i e fra di loro per migliorare la collaborazione e la comunicazione.
Pia o d’Azio e pe l’E e gia “oste i ile Pag 85
Il p o esso o po ta u la o o i te dis ipli a e all’interno della Amministrazione e permette un controllo sistematico delle attività energetiche (sia in termini di consumi che di spesa o di impatto ambientale ed accettabilità sociale) e dei risultati raggiunti.
Nella fase di individuazione delle Azioni è stato utilizzato il modello eea ed è stata effettuata una prima
valutazione della situazione energetica a livello Comunale; la rappresentazione di sintesi è riportata
ella figu a a lato. L’A i ist azio e Co u ale presenta buone performance per quanto riguarda la
pianificazione e
programmazione e la
mobilità. Esistono
consistenti spazi di
iglio a e to pe l’a gestione degli edifici e
degli impianti
comunali, i servizi
offerti e
l’o ga izzazio e Comunale (nel senso
del governo dei
processi). Anche la
comunicazione e la
cooperazione con
l’este o posso o esse e iglio ate. “i t atta di u a uo a pe fo a e o plessi a he pot à ulteriormente migliorata nella fase di attuazione del PAES; durante le fasi di monitoraggio si potrà
e ifi a e el dettaglio l’a a za e to otte uto.
Novara, Maggio 2013.