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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO “R. F. EVOLA” VIA G. BOMMARITO,16 – 90041 BALESTRATE
Tel. 091/8980071 – Fax 091/8980082 PAIC83700C@istruzione.it C.F.:80027700824 – Cod. ministeriale PAIC83700C
WWW.ICBALESTRATE.IT
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2014-2015
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INDICE
Il P.O.F pag. 4
Presentazione pag. 5
Scuole per l’Infanzia di Balestrate pag. 6-7
Scuole primarie di Balestrate pag. 8-10
Scuola secondaria di primo grado di Balestrate pag. 11-13
Scuola per l’infanzia di Trappeto pag. 14
Scuola primaria di Trappeto pag. 15
Scuola secondaria di primo grado di Trappeto pag. 16-17
Contesto socio-culturale pag. 18-19
Scuola e globalizzazione: strumenti informatici, innovazione
tecnologica a scuola, registro elettronico pag. 20-24
Contesto legislativo e autonomia scolastica pag. 25-27
Organigramma d’istituto pag. 28-30
Organi collegiali pag. 31-32
La gestione dell’organico e del tempo della scuola pag. 33-34
Calendario scolastico: piano annuale delle attività, funzionamenti
dell’istituto, funzionamento orario pag. 35-37
Laboratori pomeridiani pag. 38
Funzioni strumentali: scelta delle funzioni strumentali pag. 39-40
Commissioni- gruppi di lavoro e responsabili laboratori pag. 41-43
Docenti coordinatori e segretari di consigli di classe pag. 44
Presidenti e segretari dei consigli di interclasse e intersezione
Primaria e Infanzia pag. 45
Risorse interne – Risorse Esterne pag. 46-48
Indicazioni nazionali, Le finalità pedagogiche e dipartimenti disciplinari pag. 50-53
Indicazioni Nazionali e curricolo verticale pag. 54-63
Obiettivi d’Istituto pag. 63
La progettazione educativa Pag. 64-67
La valutazione pag. 68-73
3
Le Certificazioni delle competenze pag. 74-77
Programmazione educativa-didattica pag. 78-85
Standard di accettabilità delle varie discipline pag. 86-88
Rapporto con le famiglie pag. 89-90
Percorsi formativi e progetti educativi pag. 91-92
La continuità pag. 93
L’orientamento pag. 94-96
Integrazione e orientamento degli alunni diversamente abili
e/o svantaggiati pag. 97-100
Attività sportive pag. 101-104
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 105-115
Progetti integrati e progetti interni pag. 116-117
Indirizzo musicale pag. 118-120
Autovalutazione d’Istituto pag.121
Progetto Faro pag.122-125
Carta dei sevizi pag. 126-128
Area didattica:libri di testo, strumentazioni didattiche,
compiti a casa, rapporto con gli alunni pag. 129-130
Servizi amministrativi pag.131
Condizioni ambientali della scuola pag. 132
Procedure dei reclami ; Valutazione del servizio pag.133
Patto di corresponsabilità pag. 134-136
Incarichi di sicurezza nei diversi plessi pag. 137-144
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Il P.O.F.
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è un documento, un atto pubblico che presenta le
scelte pedagogiche, organizzative e gestionali di un Istituto scolastico di un determinato
territorio in cui si esplicitano le finalità educative, gli obiettivi generali relativi alle attività
didattiche e le risorse previste per realizzarli.
Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le
linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale - pedagogica che lo muove, la
progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
L'autonomia delle scuole, infatti, si esprime nel POF attraverso la descrizione:
delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro
riservata; delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie; delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo;
delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle
esigenze degli alunni concretamente rilevate; dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse
classi;
delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti;
dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici
dell'azione didattica; dei progetti di ricerca e sperimentazione.
Il P.O.F. viene elaborato e aggiornato ogni anno, in base alle caratteristiche sociali, culturali, scolastiche e demografiche del contesto di appartenenza dell’istituto. E’ un documento dinamico la cui funzione è ,quindi, quella di registrare la vitalità dell’Istituto e orientare il cambiamento, trovando un punto di incontro tra il territorio e le famiglie. Il P.O.F. è discusso e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, nel rispetto delle competenze reciproche.
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PRESENTAZIONE L’Istituto Comprensivo “Rettore F. Evola” di Balestrate, intende promuovere la
formazione e l’educazione degli allievi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado in continuità e attraverso uno stretto rapporto di collaborazione e di intesa con
l’opera educativa delle famiglie.
Attraverso questo documento si presenta la proposta organizzativa e formativa della nostra
scuola per l’anno scolastico 2014/2015, frutto di una sempre più consapevole sintesi e
maturazione delle esperienze educative e didattiche compiute negli anni precedenti e delle
linee culturali, formative e operative che costituiscono l’immagine distintiva della scuola nel
territorio.
L’Istituto Comprensivo “Rettore F. Evola” di Balestrate risulta formato da:
• due plessi di scuola dell’infanzia e due plessi di scuola primaria, ubicati nel
comune di Balestrate;
• un plesso di scuola dell’infanzia e un plesso di scuola primaria, ubicati nel
comune di Trappeto;
• due plessi di scuola secondaria di primo grado, ubicati rispettivamente nei
comuni di Trappeto e di Balestrate
Totale di 976 alunni (dato aggiornato al 18- 12 -2014)
Sede
Grado della Scuola
N. alunni
Balestrate Infanzia 154
Balestrate Primaria 277
Balestrate Secondaria di 1°grado 224
Trappeto Infanzia 79
Trappeto Primaria 136
Trappeto Secondaria di 1°grado 106
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SCUOLE DELL’INFANZIA DI BALESTRATE
Sono ubicate una in via S.Aldisio e l’altra in via P.Mattarella.
La struttura della Scuola dell’Infanzia “S. Aldisio” si trova tutta al piano terra. All’esterno c’è un
ampio giardino con alberi e aiuole. All’interno un ampio atrio, tre grandi aule dove si trovano 3
sezioni, uno spazio-cucina con un piccolo ripostiglio e i servizi igienici.
La struttura scolastica della Scuola dell’infanzia “P. Mattarella” è suddivisa in piano rialzato e 1°
piano. Al piano rialzato si trova la sezione della Scuola dell’Infanzia regionale e una sezione della
Scuola dell’Infanzia statale, i servizi igienici, spazi adibiti a ripostiglio, sala adibita a refettorio. Al 1°
piano ci sono tre sezioni, un atrio interno, i servizi igienici, un ripostiglio, un salone adibito a
refettorio. All’esterno c’è un piccolo giardino .
Il Totale degli Alunni della scuola per l’Infanzia è 154
La Scuola dell'Infanzia "P. Mattarella"
La Scuola dell'Infanzia "S. Aldisio"
RECAPITO TELEFONICO: - Scuola dell’Infanzia Aldisio” 091- 8787110 - Scuola dell’Infanzia “Mattarella” 091-8980070
Assegnazione dei docenti ai plessi e alle sezioni:
PLESSO SEZIONE N. ALUNNI INSEGNANTI
Scuola dell’Infanzia Sezione A 17 -Gennaro A.
“Aldisio” -Enea M.
-Rappa E. (Religione)
Scuola dell’Infanzia Sezione B 21 -Tuzzo P.
“Aldisio” -Frazzitta R.
-Rappa E. (religione)
Scuola dell’Infanzia Sezione C 21 -Orlando M.
“Aldisio” -Valenti C.
- Rappa E. (religione)
Scuola dell’Infanzia Sezione A 20 -Cottone G.
“Mattarella” -Terrana V.
7
Scuola dell’Infanzia Sezione B 18 -Cusimano M.R.
“Mattarella” -Russo R.
- Paratore L. (religione)
Scuola dell’Infanzia Sezione C 17 -Ferrante P.
“Mattarella” -Groppo E.
Scuola dell’Infanzia Sezione D 18 -Ballarotta V.
“Mattarella” -Bologna G.
Scuola dell’Infanzia Sezione E 25
-Cracchiolo M.
-Sgrò P. (religione)
“Mattarella” Regionale
Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
Plesso Collaboratore scolastico
Scuola dell’Infanzia “Aldisio” Cutrò R.
Tarantino G.
Scuola dell’Infanzia “Mattarella” Saputo R.
Giordano F.
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LE SCUOLE PRIMARIE DI BALESTRATE
Plesso “Aldo Moro” in via della Regione n°2. Si tratta di una struttura che si sviluppa su due piani. Al
piano terra vi si trova la mensa e l’aula multimediale con 11 computer e 1 server per l’insegnante. E
’dotata di 5 aule al pian terreno di cui 1 adibita a laboratorio di matematica e scienze e di servizi
igienici. All’ingresso c’è uno stanzino ad uso dei docenti. All’interno si trova un ampio atrio. Al primo
piano si trovano 5 aule (di cui una molto piccola), i servizi igienici, la scala esterna antincendio.
All’esterno la scuola è fornita di un ampio giardino, uno spiazzale in cemento dal quale si sono
ricavati gli spazi per un campo di pallacanestro, due di pallavolo .
Plesso “Principe di Napoli” si trova in via V. E. Orlando. Anche questa struttura si sviluppa su due
piani: superato l’ingresso principale si trova un atrio esterno semicoperto con scala antincendio
esterna. Al piano terra c’è uno spazio interno che viene usato come aula musica (ma non è molto
spazioso), ci sono n. 4 aule, uno stanza per i collaboratori scolastici, i servizi igienici, un ripostiglio
sottoscala. Al primo piano sono ubicate 4 aule, un’aula multimediale con 10 computer, un server,
una stampante e uno scanner.
Alunni Totale 277
La Scuola Primaria "P.pe di Napoli" La Scuola Primaria “A. Moro"
RECAPITO TELEFONICO:
- Scuola Primaria “P.pe di Napoli” 091 8980076 - Scuola Primaria “A. Moro” 0918980066
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Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi:
PLESSO CLASSE E N. ALUNNI INSEGNANTI
SEZIONE
Scuola Primaria “P.pe di 1 A 12 Vermiglio M.
Napoli” di Balestrate Palazzolo Tonino
Matranga Liboria
La Franca Antonella (relig.)
Scuola Primaria “P.pe di 2A 19 Rinaldi Gennaro Paola
Napoli” di Balestrate Matranga Liboria
La Franca Antonella (Relig.)
Tuzzo Silvia
Scuola Primaria “P.pe di 2B 16 Palazzolo Tonino+L2
Napoli” di Balestrate Lo Piccolo Benedetto
La Franca Antonella (Relig.)
Scuola Primaria “P.pe di 2C 20 -Bologna Eleonora
Napoli” di Balestrate -Matranga Liboria 51
-La Franca Antonella (Rel)
-Tuzzo Silvia L2
Scuola Primaria “P.pe di 3 A 19 Vitale Eufemia Sabrina+L2
Napoli” di Balestrate Lo Piccolo Benedetto
La Franca Antonella (Relig.)
Scuola Primaria “P.pe di 4 A 23 -Messineo Caterina.
Napoli” di Balestrate - Matranga L. (’51)
-Lombardo R. (L2)
-La Franca Antonella (rel)
Scuola Primaria “P.pe di 5° 14 -Cottone Maddalena
Napoli” di Balestrate -Matranga Liboria 51
-Lombardo Rosanna L2
-Paratore Leonarda Rel.
Scuola Primaria “P.pe di 5 B 17 -Russo Giuseppina
Napoli” di Balestrate -Vitale E.S. + L2
-Lo Piccolo Benedetto -Paratore Leonarda Rel.
Scuola Primaria 1 B 14 -Farina Daniela
“A. Moro” di Balestrate -Patti Caterina + L2
-La Franca Antonella (rel.)
Scuola Primaria 1C 17 -Ignoti Marianna+L2
“A. Moro” di Balestrate
-Acquaro Antonina
-Paratore Leonarda Rel.
10
Scuola Primaria 2 D 20 -Tobia Grazia Maria par-time
“A. Moro” di Balestrate -Ignoti Marianna L2
-Paratore Leonarda Rel.
Scuola Primaria “A. Moro” di Balestrate 3B 13
Gaglio Caterina. Bologna Antonina Part-time
Lombardo R. (L2)
Paratore L. (religione)
Scuola Primaria“A. Moro” di Balestrate
Bologa Antonina Gaglio Caterina part-time
3C 19 Lombardo Rosanna (L2)
Paratore L. (rel.)
Scuola Primaria
“A.Moro” di Balestrate 4B 21
-Matranga Liboria 50
-Acquaro Antonina
-Lombardo Rosanna
-Paratore Loredana Rel.
Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
Scuola Primaria “A. Moro” 4C 17 Badaglialacqua Caterina
di Balestrate
-Acquaro Antonina
-Patti Caterina L2
-Paratore L. (religione)
Scuola Primaria 5 C 17 -Vitale Anna Maria Part- time
“A. Moro” di Balestrate -Lombardo Rosanna L2
-Paratore Leonarda(rel.)
Plesso Collaboratore scolastico
Scuola Primaria “P.pe di Napoli” Safia F.
Scrivano S.
Scuola Primaria “A. Moro” Testagrossa L.
Imperiale F.
11
La Scuola Secondaria di 1° grado di Balestrate è sita in via Madonna del Ponte
La Scuola Secondaria di 1° grado "Rettore F. Evola"
E’ un edificio che si sviluppa su due piani: al pianoterra si trovano la presidenza e tre locali
adibiti a segreteria, una sala docenti, le aule per le attività didattiche, una saletta medica,
un’aula multimediale e un locale adibito a mensa; al piano superiore si trovano le aule per
le attività didattiche, la biblioteca, un laboratorio di musica, un laboratorio artistico, un
laboratorio di cucina, un’aula multimediale un laboratorio scientifico. E’ sprovvista di
palestra e le attività pratiche di scienze motorie si svolgono, usufruendo dello spazio
antistante il plesso “Aldo Moro” o, quando possibile, presso la palestra tensostatica
comunale.
Per la messa in scena di rappresentazioni teatrali o per altre manifestazioni aperte al
pubblico ci si avvale del salone parrocchiale. Nei sotterranei si trova l’archivio.
Alunni N. 218
Classe Numero alunni
1 A 15
1 B 20
1 C 20
1 D 18
2 A 18
2 B 18
2 C 19
2 D 21
3 A 19
3 B 24
3 C 26
Recapito telefonico :091- 8980071
12
Assegnazione dei docenti alle classi:
Lettere Galante M. Egle 1A 10 (+1mensa + 4 lab. Pomeridiano)
2A 3 Geo/Storia
Lettere Cocchiara D. 3A 10 (+1mensa + 4 lab. Pomeridiano) 1D 3 Geo/Storia
Lettere Sciascia G. 1B 6+1 approf.lett. 2B 9+1 approf. Lett.
2C 1 approf. Lett. Lettere Leggio G. M 3B 9+1 approf. Lett.
2A 6+1 approf.lett.
3C 1 approf. Lett. Lettere Calvaruso F. 1 C 9 ore
3 C 9 ore
Lettere Grande D. 2 C 9 ore 1B 3 Geo/Storia 2E 3 Geo/Storia 2F 3 Geo/Storia
Lettere Leggio R. 1 D 6+1 approf. Lett. 2 D 9+1 approf. Lett.
1 C 1 approf. lett. Matematica Toia L. 1 A 6 ore(+1mensa + 2 lab. Pomeridiano)
2 A 6 ore
3 A 1 0ra mensa + 2 lab. Pomeridiano) Matematica Lo Piano R.A. 1B 6 ore
3B 6 ore
3C 6 ore
Matematica Rocca A. 2 B 6 ore
3 A 6 ore
1D 6 ore
Matematica Di Maria V. 1 C 6 ore
2 C 6 ore
2 D 6 ore
Inglese Lipari V. Corso A 9 ore
Corso B 9 ore
13
Inglese Di Simone D. Corso C 9 ore
1 D 3 ore
2 D 3 ore
Completa cattedra con 3 ore a Partinico
Francese Di Giuseppe A. Corso
A-B-C 6+6+6 ore
1D/2D 2+2 (ore aggiuntive)
Tecnologia Loria G. Corso
A-B-C 6+6+6 ore
Tecnologia Pirrone A. 1D 2 ore
2 D 2 ore
Completa Cattedra 12 ore Trappeto +
4 Cinisi
Arte Immagine Marabeti F.A. Corso
A-B-C 6+6+6
Arte Immagine Alessandra 1D/ 2D 2+2 ore
Musica Orlando V. Corso A 6 ore
2C/3C 4 ore
Musica Campofranco S. 1C+1D+2D 2+2+2 ore
Completa cattedra 12 ore a Trappeto
Sc. Motorie Campo G. Corso
A-B-C 6+6+6 ore
SC. Motorie Bologna F. 1D/2D 2+2 ore
Completa cattedra 12 ore a Trappeto + 2 ore a Terrasini
Religione Vitale G. Corso A. B. C.
11 ore (completa con 6 ore a Trappeto e 1 ora a disposizione)
1D/2D
Sostegno Lo Vasco 1C/1D/3A 1C 3 ore aggiuntive – 1D 9 ore – 3° 9 ore
Sostegno Finazzo 2D 18 ore
Sostegno Costantino F. 3A 18 ore
Sostegno Trupia 1D 18 ore
Sostegno Alessandra 1C/3B 1C 4 ore – 3B 10 ore
Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
14
Plesso Collaboratore scolastico
Scuola Secondaria di Primo grado di Piccolo F. Balestrate Imperiale S.
Tocco Antonino
Viola Luigi
LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TRAPPETO
è sita in via Fiume ed è un edificio posto al pianoterra, che comprende tre aule con
annessi servizi, un salone, una sala insegnanti, un locale per il personale A.T.A.
Alunni N. 79 Recapito telefonico: 0918788097
La Scuola dell'Infanzia di Trappeto
Assegnazione dei docenti ai plessi:
PLESSO SEZIONE N. ALUNNI INSEGNANTI
Scuola dell’infanzia Sezione A 25 -Bologna R. Trappeto -La Franca A. (religione) Scuola dell’infanzia Sezione B 26 -Lo Piccolo A.M. Trappeto - La Franca A. (religione) Scuola dell’infanzia Sezione C 29 -Cruciata P. Trappeto - La Franca A. (religione)
Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
Plesso Collaboratore scolastico
Scuola dell’infanzia Trappeto La Licata
La Scuola Primaria di Trappeto è dislocata presso i locali della Scuola dell’Infanzia e
presso la Scuola Secondaria di 1° grado dall’a.s. 2002/2003.
15
Alunni N. 136
Recapito telefonico: 091-8989012
Assegnazione dei docenti ai plessi:
PLESSO CLASSE E N. ALUNNI INSEGNANTI SEZIONE
Scuola Primaria di 1 A 24 -Di Fatta F. Trappeto -Imperiale M.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 2 A 27 -Vitale G. Trappeto -Lo PiccoloB.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 2 B 16 -Bologna R. Trappeto -Lo Piccolo B.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 3 A 14 -Cottone F. Trappeto -Imperiale M.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 3 B 16 Misuraca P. Trappeto -Imperiale M.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 4 A 13 -La Fata M.T. Trappeto -Lo Piccolo B.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione)
Scuola Primaria di 5 A 25 -Antonioli A. Trappeto -Lo Piccolo B.
-Tuzzo S. (L2)
-La Franca A. (religione) Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
Plesso Collaboratore scolastico
Scuola Primaria di Trappeto Schirò F.
Arculeo G.
Vergilio G.
16
La Scuola Secondaria di 1° grado "Danilo Dolci"
La Scuola Secondaria di 1° grado di Trappeto, intitolata dal 2012 al sociologo triestino Danilo
Dolci che visse e operò a Trappeto, è un edificio che si sviluppa su tre piani ed è dotato di un
sotterraneo. I suoi spazi fisici sono costituiti da quindici aule per le attività didattiche, una palestra,
un auditorium, un laboratorio musicale in fase di allestimento, una presidenza, una sala professori
con annessa biblioteca, un locale per il personale A.T.A, due laboratori di informatica, un
laboratorio di artistica.
Alunni N. 103
Classe N. alunni
1 E 16
1 F 16
2 E 18
2 F 21
3 E 16
3 F 16
Recapito telefonico: 091-8989012
Assegnazione dei docenti alle Classi:
DISCIPLINA INSEGNANTI CLASSE E ORE Altro
SEZIONE
Lettere Quatrosi F. 1 E 9 ore
3 E 9 ore Lettere Vitale Vincenza 2 F 6 ore + 1 approfondimento
3 F 9 ore + 1 approfondimento 1 E +1 approfondimento
Lettere Lo Piccolo 2 E 6 ore +1 approfondimento
1 E 9 ore +1 approfondimento
3 E +1 approfondimento
17
Lettere Grande D 2 E 3 ore Geo/Storia
2 F 3 ore Geo/Storia
Matematica Salvia M. Corso F 6+6+6
Matematica Crisantino R. Corso E 6+6+6
Inglese Caronna M.E. Corso E-F 9+9
Francese De Pietro G. 2E 3E 2F 3F 8 + 10 Giardinello
Francese D’Amico Lucia 1 E 1 F 2+2
Tecnologia Pirrone A. Corso E-F +6+6 +4 Balestrate +2
Terrasini
Musica Campofranco S. Corso E-F 6+6+ +6 Balestrate
Arte Immagine Gambino M. Corso E-F 6+6 +6 Ninni
Cassarà(Partinico)
Sc. Motorie Bologna F. Corso E-F +4 Balestrate +2 Cinisi
Religione Vitale G. Corso E/F 3+3 +11 Balestrate +1
Dispos.
Sostegno Lo Iacono G. 2E 3E 18 ore
Sostegno Nania S. 1 E 18
Sostegno Arculeo 3 F 9 ore
Assegnazione dei collaboratori scolastici ai plessi:
PLESSO Collaboratore scolastico
Scuola Secondaria di primo grado di Schirò F. Trappeto Arculeo G.
Vergilio G.
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CONTESTO SOCIO-CULTURALE Balestrate e Trappeto sono due paesi del Golfo di Castellammare, la più incisa insenatura della
Sicilia Occidentale.
Balestrate, situato al limite estremo della provincia di Palermo, dista 54 Km dal capoluogo. Il
comune conta 6.598 abitanti circa e ha una superficie di 387 ettari. Sorge in una zona
pianeggiante, posta a 38 metri sopra il livello del mare. Sul piano economico, il settore più
sviluppato è quello primario (agricoltura e pesca). Balestrate è, infatti, un centro agricolo, la cui
attività è legata alla produzione di ortaggi, olive, agrumi e frutta, ma è pure diffusa nel territorio la
serricoltura. Anticamente il nome del paese era Sicciara. Nel 1307 re Federico III d'Aragona
cedette a Partinico il territorio di Balestrate, riservando alla monarchia i diritti demaniali lungo la
zona litoranea per una profondità pari ad un tiro di balestra, da cui il nome di Balestrate; Baronia
nel 1671, parrocchia nel 1800, divenne Comune autonomo nel 1829. Il personaggio più
rappresentativo di Balestrate è Filippo Evola (1812 – 1887), sacerdote, medico, scienziato, primo
storico di Balestrate, pari di Sicilia, rettore di casa professa, presidente della Biblioteca Nazionale
di Palermo, passato alla storia perché costruttore della Chiesa madre di Balestrate, la cui piazza al
centro del paese gli è stata intitolata e per avere scritto un’opera di Economia che fece da
supporto dell’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII.
Balestrate oggi è soprattutto una stazione balneare, infatti nonostante la limitata estensione della
superficie territoriale, dispone di quasi 5 Km di costa. Ad ovest del paese si trova una bellissima e
lunghissima spiaggia. Nella parte centrale della costa balestratese, c’ è il porto. Ad Est del paese, il
litorale è costituito da un'altra spiaggia che va oltre la foce del fiume Jato.
19
A Balestrate operano associazioni culturali, associazioni sportive, associazioni di artigiani e
commercianti. Trappeto dista 49 Km da Palermo, alla cui provincia appartiene, e 60 Km da Trapani. Il comune
conta 3.217 abitanti e ha una superficie di 413 ettari. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 15
metri sopra il livello del mare. E’ un centro agricolo e produce prevalentemente agrumi, ortaggi,
uva, olive e pesche; vi si pratica anche la pesca.Il nome Trappeto deriva dal latino Trapetum (che
significa frantoio) e Cannamellarum (che significa canna da zucchero). Il paese, infatti, sorge su un
territorio dove nel XV secolo avveniva la coltivazione e la lavorazione della canna da zucchero. Il
Comune è rimasto a lungo sotto la giurisdizione della vicina Balestrate e precisamente sino al
1954, anno dell'acquisita autonomia. Pesca ed agricoltura rappresentano da secoli le principali
risorse produttive del paese ma, nell'ultimo trentennio, Trappeto è diventato un centro
prevalentemente turistico, tanto che i suoi abitanti, che sono i 3000 circa, diventano oltre 15.000
nel periodo estivo, con tutti i problemi relativi ad una situazione di questo genere. Il comune fa
parte di un consorzio insieme ad altri comuni che si affacciano sul Golfo di Castellammare.
Trappeto vive, per le scarse opportunità di lavoro che offre, il fenomeno dell’emigrazione. Il tasso
di disoccupazione è del 20%. Il paese, oggi, considerato una graziosa località turistica, è anche
famoso per l'attività sociale e di lotta non violenta del sociologo triestino Danilo Dolci, che vi ha
costruito il Centro studi "Borgo di Dio" che oggi versa in stato di abbandono.
Trappeto e Balestrate sono ben collegate all’autostrada A29 che unisce Palermo con Mazara del
Vallo.
20
SCUOLA E GLOBALIZZAZIONE
La globalizzazione, che distingue in questi anni il sistema economico e sociale con frequenti e
rapidi cambiamenti, influenza il mondo del lavoro e la vita di ciascuno a vari livelli. In tale contesto
è necessario, per ciascuno, aggiornare continuamente le proprie competenze e acquisirne di
nuove, allo scopo di adattarsi ai cambiamenti e fornire le risposte attese dal mercato del lavoro.
A partire dal 2000 con lo sviluppo della società della conoscenza è venuta crescendo la richiesta di
competenze sia a livello personale che professionale per fare fronte alle nuove complesse sfide. Si
tratta, anche in questo caso, di competenze che non si acquisiscono una volta per tutte, ma di
competenze da aggiornare continuamente e in rapida evoluzione, per vivere e lavorare con Il
nuovo contesto impone di rivedere anche l’organizzazione della scuola e la didattica di
intervento in ogni ordine e grado di scuola, le scelte metodologiche e didattiche e, soprattutto,
la formazione del personale docente. Oggi, sempre più si chiede che la scuola promuova lo
sviluppo di competenze visibili, verificabili e in linea con i bisogni della società.
Occorre, perciò, che la scuola curi negli studenti, a partire dalla scuola dell’infanzia, lo sviluppo
delle competenze generali relative ai principali assi culturali, linguistico, matematico, scientifico-
tecnologico, storico-sociale, nonché delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
Tale esigenza di rinnovamento, sostanziale e complessivo della nostra scuola, è sostenuto anche
dalla lettura del Rapporto OCSE 2010 che evidenzia le criticità del nostro sistema d’istruzione, a
cominciare dai tassi ancora elevati di dispersione scolastica, indicando le priorità su cui intervenire.
Occorre, altresì, riservare un ruolo strategico all’orientamento lungo tutto il corso della vita per la
sua centralità nella lotta alla dispersione scolastica e all’insuccesso formativo per due ragioni in
particolare:
• per le ricadute patologiche che un cattivo o errato orientamento ha sul sistema scolastico e per
le conseguenze negative sul sistema economico-produttivo;
• per gli effetti problematici sull’evoluzione delle storie individuali (formative, lavorative, sociali).
Il tenere conto delle nuove emergenze sociali ed economiche e delle nuove frontiere formative
sollecita ad intervenire in tutti i livelli scolastici nella direzione di sostenere ogni giovane
nell’assunzione coerente di processi di scelta e di decisione. Tale visione muta completamente la
“mission” della scuola rispetto al modello tradizionale.
La nuova scuola, infatti, impone il passaggio:
- dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze,
- dai programmi delle discipline alla costruzione unitaria del curricolo verticale,
dall’insegnamento delle singole discipline ad un processo di insegnamento/apprendimento con il
coinvolgimento attivo di chi apprende. La globalizzazione ha degli aspetti positivi: infatti serve per
arricchire ogni popolo dal punto di vista dell’informazione, della conoscenza e della condivisione
dei valori. Ma oggi la novità più rilevante è la diffusione delle reti telematiche: l’informatica è
entrata prepotentemente nelle telecomunicazioni. Attraverso la normale rete telefonica (come nel
21
caso di Internet) oppure attraverso reti speciali, i terminali del computer di tutto il mondo possono
essere collegati e “dialogare” fra loro.
E’ indubbio che Internet e il suo universo stiano producendo una vera rivoluzione industriale,
sociale e culturale tale che neanche i più esperti sono realmente in grado di valutare l’entità degli
effetti. Per un numero elevatissimo di Aziende, anche di piccole e medie dimensioni, è necessario
essere presenti nel mercato virtuale tramite Internet, per commercializzare i propri prodotti in
settori non più locali o nazionali, bensì transnazionali, un tempo privilegio solo dei colossi
multinazionali. Negli ultimi decenni le aziende ed il mercato del lavoro, richiedono professionalità
incentrate sull’utilizzo della tecnologia. Occorre, perciò, essere in grado di fornire questi servizi
per far fronte alla relativa richiesta in quanto strada maestra per innovare le scuole.
Strumenti informatici a scuola
Sempre più frequentemente si sente dire da insegnanti, presidi, analisti del sistema scuola che la
scuola sta cambiando.
Stanno cambiando i normali strumenti utilizzati a scuola, come la lavagna, il gesso e il cancellino,
affiancati, per ora – ma ben presto saranno sostituiti – dalla lavagna interattiva multimediale (LIM)
a schermo sensibile al tocco delle mani o da penne a raggi infrarossi.
Di conseguenza:
– sta cambiando il normale metodo di insegnamento: le lezioni laboratoriali si alternano sempre
di più alle tradizionali lezioni frontali;
– si sta trasformando ogni aula in un laboratorio, con pc portatili, videoproiettori, impianti
stereofonici, impianto wireless e possibilità di accedere alla rete Internet;
– sta cambiando la tradizionale disposizione dei ragazzi in aula: sempre più spesso organizzati in
gruppi, con l’intento di operare costruendo ambienti favorevoli all'integrazione sociale e cognitiva.
Esistono vari esempi di utilizzo degli strumenti informatici a scuola che offrono anche spunti per
molte attività informatiche senza un computer!
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L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA SCUOLA ITALIANA
In quest'ottica particolare rilievo sta assumendo la LIM - Lavagna Interattiva Multimediale La sua
diffusione in tutta Italia, grazie a significativi investimenti ministeriali, sta raggiungendo numeri
considerevoli, tanto che si stanno avviando diverse iniziative tese al miglioramento dell'offerta
formativa associata all'utilizzo di questo strumento. Perché questo è uno strumento tecnologico
innovativo introdotto dal Ministero dell'Istruzione nelle scuole italiane. La LIM è un'opportunità
per i docenti perché permette di gestire il lavoro in aula in maniera più efficiente; consente di
mettere a disposizione degli alunni materiali didattici multimediali e interattivi, che attivano le
competenze degli allievi, permettendo approcci multisensoriali particolarmente funzionali rispetto
agli obiettivi da raggiungere. Nello stesso tempo essa è anche una sfida perché spinge la scuola
verso un rinnovamento istituzionale delle modalità didattiche attraverso cui si realizzano i processi
di insegnamento/apprendimento. Non a caso questo strumento è particolarmente utile per gli
alunni diversamente abili e per quegli studenti che hanno maggiori difficoltà di apprendimento
tradizionalmente inteso. Essi, possono trarre vantaggio da approcci multimediali, più coinvolgenti
e in grado di stimolare intelligenze diverse. La LIM è inoltre un'opportunità per ridurre il divario
digitale nazionale. In quanto sono ancora numerosi gli studenti italiani che non possiedono le
competenze informatiche per usufruire dei nuovi linguaggi dei canali d'informazione,
indispensabile per essere cittadini consapevoli e responsabili della società contemporanea e per
accedere al mondo del lavoro. Per un ragazzo, essere analfabeta digitale al giorno d'oggi è grave
tanto quanto l'analfabetismo tradizionale. Mediante la LIM, la scuola può, altresì, indicare l'utilità
della conoscenza di questo linguaggio, così come di tutti gli altri che già da tempo concorrono alla
costruzione di un'istruzione significativa. La LIM è generalmente dotata di software per creare
presentazione e lezioni multimediali in classe con facilità. Tutti i software in dotazione con le LIM
hanno in comune alcuni elementi caratteristici:
• uno stage bianco in cui poter scrivere con la penna digitale in modo analogo all'utilizzo di
pennarelli sulle lavagne bianche; inoltre, in questo spazio è possibile trascinare immagini e altri
oggetti multimediali tratti dalla libreria;
• una libreria di immagini, filmati e animazioni che possono essere negli stages; alcuni oggetti
sono già disponibili altri possono essere importati dal docente.
Una volta trasferiti negli stages i programmi visuali possono essere ridimensionati, ruotati, clonati
e usati come base per creare schemi e mappe concettuali grazie all'utilizzo delle penne digitali;
23
• alcuni strumenti che permettono di attivare funzioni come la scrittura con tratti e colori
differenti, la tracciatura di forme geometriche solite o vuote, l'attivazione di una tastiera virtuale e
molti altri che variano a seconda del tipo di lavagna.
IL REGISTRO ELETTRONICO
Un unico registro è il punto di partenza del registro elettronico: tramite un semplice click, sarà
disponibile la visione immediata della vita all'interno della classe giorno per giorno.
È possibile verificare gli ingressi attraverso i sistemi automatici di rilevamento presenze o
effettuare l'appello, inserire eventuali ingressi in ritardo e uscite anticipate, giustificazioni e note
disciplinari. L'inserimento degli argomenti delle lezioni è semplice, immediato e veloce anche per
i supplenti e per gli insegnanti di compresenza/sostegno.
Attraverso lo stesso menu si accede, con comode icone, a tutte le funzioni avanzate del registro
multimediale.
Appello e firma della lezione
Pochi istanti per compilare il registro di classe. Tramite un semplice cruscotto, il docente può
inserire le assenze, i ritardi, le uscite anticipate e procedere alla relativa giustificazione, nonché
inserire una nota disciplinare. Per concludere, è sufficiente premere il tasto "Firma",
selezionando la materia di insegnamento a lui associata e inserendo l'argomento della lezione.
Comunicazioni in tempo reale
La bacheca virtuale. Un'attività molto complessa in una scuola, soprattutto se ha differenti sedi e
plessi, è l'invio delle circolari alle classi, ai docenti, ai genitori. Si può avere una gestione molto
semplice per creare e/o distribuire circolari e altre informazioni utili per la comunità scolastica. Si
possono scegliere i destinatari (docenti, ragazzi, famiglie), le classi o i plessi e si possono definire i
contenuti direttamente o allegando file (PDF, immagini). Un avviso di circolare viene visualizzato
in tempo reale all'interno del registro di classe: il docente ne leggerà in tempo reale il contenuto
lasciando traccia dell'avvenuta lettura.
Gestione dei colloqui con le famiglie
I genitori possono contribuire a migliorare la scuola. Il modulo Sportello Virtuale consente
una migliore organizzazione delle attività di colloqui dei docenti con le famiglie. Permette la
gestione del calendario che riporta le ore messe a disposizione durante l'anno scolastico dai
docenti per i colloqui con i genitori. Il docente può, così, consultare in ogni momento e far
consultare alle famiglie gli orari di ricevimento come riportati nel piano annuale delle attività. In
caso di annullamento, rinvio o anticipazione dei colloqui già fissati, la segreteria o lo stesso
docente possono attivare l'invio automatico di un SMS di avviso alle famiglie, evitando così inutili
perdite di tempo. Il docente può, al termine del colloquio, inserire le annotazioni relative
24
all'incontro con l'apposita funzione presente nel modulo di prenotazione. C'è la possibilità di
effettuare i colloqui anche tramite Skype: al momento della prenotazione del colloquio la famiglia
può inserire un indirizzo Skype e richiedere il colloquio direttamente online; sarà il docente a
chiamare il genitore all'ora prefissata per il colloquio e all'indirizzo indicato.
E quando arrivano gli scrutini
Operando On Line si permette a ciascun docente di inserire in modo veloce e semplificato, anche
da casa, le proposte di voto e le assenze orarie degli alunni per la propria materia ai fini
della predisposizione degli scrutini intermedi e finali. Con l'utilizzo giornaliero, in fase di
preparazione dello scrutinio, i docenti si troveranno già compilato il campo relativo alle ore di
assenza e avranno "sott'occhio" la media matematica dei voti assegnati giornalmente cosi da
procedere all'inserimento periodico della proposta di voto e gli eventuali recuperi. Il coordinatore
di classe, oltre ad avere la visione in tempo reale delle proposte di voto dei colleghi docenti, già in
fase di pre-scrutinio, può proporre voto e motivazione di condotta, verificare gli eventuali crediti
degli anni precedenti, precompilare i crediti formativi e scolastici.
Alla fine dell'anno
E’ prevista la presentazione di relazioni sul sito prevedendone, dunque, la completa
dematerializzazione.
Compilando il registro di classe si aggiorna in tempo reale il giornale del professore, riportando
automaticamente le ore di presenza/assenza a lezione degli alunni e gli argomenti trattati; sarà
così calcolata la percentuale di ore di assenza per ciascun alunno, dato essenziale per
l'ammissione allo scrutinio di fine anno. È possibile integrare successivamente gli argomenti della
lezione, predisporre la programmazione e la relazione di fine anno; il docente ha a disposizione
un ulteriore strumento per annotare eventuali comportamenti e valutazioni, definendone anche
la criticità con i colori messi a disposizione (rosso, verde, arancio). Queste annotazioni possono
rimanere solo in visione al docente e sono utili per l’inserimento di analisi contenutistiche e di
qualità sull’insegnamento/apprendimento.
25
CONTESTO LEGISLATIVO E
AUTONOMIA SCOLASTICA
La scuola vive una fase delicata di transizione il cui compito deve tenere in considerazione
sia le esigenze di una società sempre più complessa, dinamica e interculturale, sia con i
cambiamenti introdotti dalle riforme e dalle nuove normative scolastiche che nel volgere di pochi
anni l’hanno interessata (legge 53 del 28 marzo 2003 – Indicazioni nazionali contenute nel
decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 - Indicazioni per il curricolo contenute nel decreto
ministeriale 31 Luglio 2007- Decreto legge 1settembre 2008 n°137,convertito nella legge 169 del
30 Ottobre 2008 - legge n°133 del 06 agosto 2008). Tante sono state le novità legislative e
didattico -pedagogiche che, con un incalzante susseguirsi, hanno interessato la scuola italiana. La
nostra scuola è stata chiamata a confrontarsi con le riforme che si sono susseguite nel tempo:
prima la “Riforma Moratti”, poi, le Indicazioni per il “curricolo” del ministro Fioroni e in ultimo a
recepire le disposizioni relative al ritorno della valutazione in “decimi”, alla valutazione del
comportamento e all’ inserimento nel curricolo dello studio della Cittadinanza e Costituzione
contenute nel decreto legge 1 settembre del 2008 (convertito poi nella legge 169 del 30 ottobre
2008) del ministro Maria Stella Gelmini. Più recentemente si è impegnata nella politica del rigore
sulle assenze (bocciatura con 50 giorni di assenze), sancita dal regolamento sulla valutazione
contenuto nel decreto del presidente della repubblica del 22 giugno 2009, n. 122. In merito a tale
norma, ai sensi dell’art. 14 comma 7 della 122/2009, il Collegio dei Docenti nella seduta del
30/09/2013, ha deciso di procedere alla valutazione finale di ciascun allievo che abbia frequentato
senza effettuare 50 giornate di assenze documentate e continuative e giustificate tali da non
pregiudicare, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati . Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame di stato. La proposta formativa del presente POF risulta di aver recepito la
vigente normativa e di aver coniugato, secondo lo pertanto, spirito dell’autonomia scolastica
sancito dall’art. 21legge 59 del 15 Marzo 1997, il quadro legislativo nazionale con le finalità e i
principi organizzativi ed educativi propri della nostra istituzione e del suo patrimonio tradizionale
e innovativo della prassi scolastica all’insegna di una efficace azione formativa.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Per l’anno scolastico 2014-2015 il plesso di scuola secondaria di primo grado di Balestrate
propone due diversi moduli organizzativi:
- classi a tempo prolungato , con 36 ore settimanali, con due rientri pomeridiani il
martedì e il giovedì dalle 08:30 alle 16:30 per la classe seconda sezione A e terza
sezione
- classi a tempo normale , con 30 ore per tutte le altre classi
Tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado di Trappeto operano su un tempo scuola di
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30 ore alla settimana.
Monte ore delle discipline curriculari Scuola secondaria di primo grado
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE CLASSI CLASSI CLASSI
PRIME SECONDE TERZE
ITALIANO 6 6 6
STORIA/GEOGRAFIA 3 3 3
MATEMATICA E SCIENZE 4+2 4+2 4+2
INGLESE 3 3 3
SECONDA LINGUA COM. 2 2 2
ARTE IMMAGINE 2 2 2
MUSICA 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
SC. MOTORIE 2 2 2
RELIGIONE 1(facoltativa) 1(facoltativa) 1(facoltativa)
APPROFONDIMENTO LETT. 1 1 1
Scuola Primaria
Le classi di scuola primaria I II III IV, V attuano un‘organizzazione oraria di 27 ore . Nel plesso Aldo
Moro la classe IV B funziona a tempo pieno. E’ da ricordare che la Scuola Primaria, a partire
dall’anno scolastico 2009-2010, si rifà alle indicazioni contenute nel D.L. N. 173/2008. Pertanto,
l’organizzazione scolastica prevede da un massimo di 22 ore frontali di lezione fino ad un minimo
di 19-20 ore. Inoltre un’importante fattore di cambiamento è la presenza del maestro unico.
Il D.L. prevede la seguente nuova organizzazione:
• docenti prevalenti e docenti con quota oraria
• utilizzo delle ore non frontali per sostituzioni dei colleghi assenti
• garanzia, ove possibile della continuità didattica
• un lavoro di programmazione settimanale di 2 ore alternando mensilmente le giornate
infrasettimanali tutti i giorni tranne il sabato
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Monte ore delle discipline curriculari primaria
ORE SETTIMANALI
Disciplina Classi prime Classi seconde Classi Classi quarte Classi quinte terze
Italiano 8 8 7 7 7
Matematica 7 5 5 5 5
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Scienze 2 2 2 2 2
Musica 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2
Arte immagine 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2 1 e/o 2
Scienze motorie 2 2 2 2 2
L2 inglese 1 2 3 3 3
IRC 2 2 2 2 2 Attività
opzionali -------- ------- ------- -------- 3
Mensa 1 ------- -------- -------- Classe I sez. B
Informatica Trasversale a tutte le discipline
Scuola dell’infanzia Le sezioni di scuola dell’infanzia di Trappeto e la sez. di scuola materna
regionale funzionano a tempo ridotto per 25 ore settimanali. Le sezioni delle scuole
dell'infanzia Aldisio e Mattarella di Balestrate, invece, funzionano a tempo normale per 40 ore
settimanali.
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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
AREA DIRIGENZIALE:
-Collaboratori
-Coordinatori di plesso
-Funzioni strumentali
-Responsabile sicurezza AREA EDUCATIVA E AREA AMMINISTRATIVA E
DIDATTICA: DIRIGENTE SERVIZI:
-Collegio dei docenti SCOLASTICO -D.S.G.A.
-Commissioni Dott.ssa -Assistenti amministrativi
A.M. Lo Piccolo -Collaboratori scolastici
AREA PARTECIPATIVA:
-Consiglio d’Istituto
-Giunta esecutiva
-Consiglio di classe/intersezione
-Assemblee
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Riferimenti- organico d’Istituto
Dirigente - Dott.ssa Anna Maria Lo Piccolo Scolastico
D.S.G.A. - - Rag. Antonio Croce
Collaboratori - Orlando Vito (vicario) - Palazzolo Tonino
Fiduciari di - Badaglialacqua Caterina (plesso scuola Primaria “A. Moro”- plesso Balestrate)
- Orlando Maria (plesso Scuola dell’Infanzia “ Aldisio” . Balestrate) - Bologna Giuseppa (plesso Scuola dell’Infanzia “ Mattarella” – Balestrate) - Pirrone A. (plesso Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado- Trappeto) - Bologna Rosalia (plesso Scuola dell’Infanzia – Trappeto)
Funzioni Strumentali - Cottone Francesca ( continuità, orientamento,dispersione scolastica, intercultura, Indicazioni Nazionali) - Nania Salvatore (POF)
Comitato di - Bologna Rosalia valutazione - Enea Mirella
- Tuzzo Maria Silvia
- Di Giuseppe Angela - Orlando Maria (membro supplente) - Lo Iacono Giacomo (membro supplente) Delibera n. 3 del Collegio dei docenti del 02-09-2013
Presidente - Cosentino S. Consiglio d’Istituto
Componenti - Bologna R.
Consiglio - Campofranco S.
d’Istituto - Cottone F. DOCENTI - Leggio R. - Loria G.
- Palazzolo T. - Vermiglio M.
- Vitale G.
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Componenti Consiglio d’Istituto
GENITORI
- Dorio R. (genitore)
- Inbrunnone L. (genitore)
- Cusumano G. (genitore)
- Pizzo F. (genitore)
- Rizzo F. (genitore)
- Russo L. (genitore)
- Valenti A. (genitore)
Componenti Consiglio d’Istituto
- Scrivano S. (collaboratore scolastico)
- Piccolo Francesca (collaboratore scolastico)
Coll. scolastici
R.S.P.P. - Cipolla A.
R.L.S. - Cutrò R.
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
Risorse umane:
Dirigente Scolastico -------------- Direttore SGA ------------- Personale A.T.A. Docenti di:
Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado – Sostegno.
Il Dirigente ha la rappresentanza legale dell’Istituzione scolastica ad ogni effetto dilegge ed è
organo individuale che rappresenta l’unitarietà dell’istituzione medesima, assumendone la
responsabilità gestionale. In particolare, la sua figura assicura il funzionamento generale dell’unità
scolastica, promuovendo e sviluppando l’autonomia sul piano gestionale e didattico. E’ garante
dell’esercizio di diritti fondamentali quali il diritto all’apprendimento da parte degli alunni, la
libertà di insegnamento dei docenti e la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. E’
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Nel rispetto delle competenze
degli organi collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle
risorse umane.
I collaboratori all’interno di ogni plesso hanno funzione di coordinamento.
Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa svolgono attività aggiuntive
all’insegnamento e perseguono finalità istituzionali in varie aree.
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ORGANI COLLEGIALI
Consiglio di Intersezione, Interclasse e di Classe: presieduto dal Dirigente è composto da
insegnanti e rappresentanti dei genitori, ha potere propositivo in materia di didattica. Collegio dei
Docenti: Il Collegio Docenti è costituito dai docenti, di ruolo e non, in servizio presso la scuola
durante l'anno scolastico ed è presieduto dal dirigente scola-stico o da un vicario da lui delegato.
All’interno del Collegio Docenti il Dirigente Scolastico individua i suoi col-laboratori e i coordinatori
fiduciari dei singoli plessi. L’organo collegiale formula e approva la programmazione didattica
dell'Istituto ed elabora il Piano dell’Offerta Formativa sulla base degli indirizzi deliberati dal
Consiglio di Istituto. Decide inoltre sull'adozione dei libri di testo e per tutto quello che riguarda le
attività prettamente didattiche della scuola: progetti curricolari ed extracurricolari, orario delle
lezioni, formazione classi, criteri di valutazione, uscite didattiche e visite guidate di integrazione
culturale.
Consiglio di Istituto è l'organo di indirizzo e gestione degli aspetti economici e organizzativi
generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le componenti dell'Istituto (docenti,
genitori e personale non docente): in particolare rappresentanti dei genitori, docenti e membri
del personale ATA. Il Dirigente Scolastico è membro di diritto del C. d. I. che, secondo l'attuale
normativa, è presieduto da un genitore e si rinnova con cadenza triennale tramite ELEZIONI.
Cosa fa il Consiglio di Istituto?
Le attribuzioni del C. d. I. sono descritte dal Decreto Legislativo 16/04/94 n° 297 "Testo Unico del-
le disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado"
(art. 10). In particolare il C. d. I.:
1. elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola.
2. delibera il programma annuale, ex bilancio e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego
dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto;
3. delibera in merito all’adozione e alle modifiche del regolamento interno dell’Istituto
4. stabilisce i criteri generali in merito a: acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature
tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e
di tutti i materiali necessari alla vita della scuola;
5. Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
6. Individua i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività della scuola, comprese le
attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di
recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di
istruzione, nei limiti delle disponibilità di bilancio;
7. Delibera l’attività negoziale del D.S. (contratti, convenzioni, utilizzo locali scolastici da parte di
Enti o Associazioni esterne, assegnazione di borse di studio);
32
8. Delibera la partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particola-re
interesse educativo, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.
9. Indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei
singoli docenti e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di inter-classe o di
classe;
10. Definisce gli indirizzi generali del POF elaborato dal Collegio dei Docenti (DPR 275/99)
11. Adotta il POF;
12. Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
• Giunta Esecutiva: composta dal dirigente, dal direttore amministrativo, dai
rappresentanti degli insegnanti, dei genitori e da un rappresentante del personale A.T.A.
Prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio
stesso.
• Comitato Garanzia della Scuola: composto dal dirigente, dai rappresentanti dei genitori e
dai rappresentanti dei docenti.
Personale ATA incarichi specifici
Assistente Amministrativo:
A) Collaborazione diretta con il DSGA - funzioni vicariali
B) Coordinatore di progetto
C) Sistemazione e cura dell’archivio
Collaboratori scolastici:
A) Assistenza alla cura della persona degli alunni nella scuola dell’infanzia
B) Piccola manutenzione
C) Assistenza alunni portatori di Handicap e compiti legati al pronto soccorso
D) Supporto alle attività didattiche.
33
LA GESTIONE DELL’ORGANICO E DEL TEMPO SCUOLA Tenuto conto della legge 06 agosto 2008 n. 133 che, in merito alla determinazione dell’organico di
diritto, prevede per la scuola secondaria di 1°grado:
Nel tempo normale si avranno tutte cattedre a 18 ore e cioè una cattedra di: italiano, storia
e geografia ogni 2 classi (9+9); matematica ogni 3 classi; inglese ogni 6 classi; seconda
lingua comunitaria, tecnologia, arte e immagine, scienze motorie e sportive e musica ogni 9
classi. In questo anno scolastico la seconda lingua comunitaria è diventata , per la prima
volta, organico di diritto sia nel tempo normale che nel tempo prolungato. religione ogni 18
classi. Ora di approfondimento per lettere, storia e geografia. Non costituisce cattedra in
organico di diritto. Solo in fase residuale, e solo se nella scuola ci sono spezzoni sempre di
lettere, storia e geografia da abbinare (sia nel tempo normale che prolungato), l'ora di
approfondimento può contribuire a costituire cattedra.
Nel tempo prolungato si avranno tutte cattedre a 18 ore e cioè: ogni 6 classi (2 corsi interi), 5
cattedre di italiano, storia e geografia; ogni 2 classi, 1 cattedra di matematica; ogni 6 classi
(2 corsi), 1 cattedra di inglese; ogni 9 classi (3 corsi), 1 cattedra rispettivamente di seconda
lingua comunitaria, tecnologia, arte e immagine, scienze motorie e sportive e musica; ogni 18
classi, 1 cattedra di religione. Una o due ore (da 38 a 40), se richieste dalla scuola. Non
possono costituire da sole cattedra, ma possono contribuire a costituire cattedre interne
nella materia scelta dalla scuola in presenza di altri spezzoni della stessa materia.
Costituzione delle cattedre di italiano, storia e geografia. Per ogni 6 classi (due corsi interi)
saranno assegnate 5 cattedre. Sulle modalità di costituzione di queste 5 cattedre ci sono vincoli
rigidi sui "pacchetti orari", mentre sono possibili diverse soluzioni sulle "cose da fare". Su questo
secondo aspetto si decide scuola per scuola. Di seguito vengono prospettate alcune delle possibili
combinazioni. Due cattedre costituite con 15 ore in una classe e 3 in un'altra (per mensa,
approfondimento, progetto oppure per 3 ore di storia o geografia, se la scuola lo decide). Altre
due cattedre con 12 ore in una classe e 6 in un'altra (sempre per mensa, approfondimento,
progetto oppure per 3 ore di storia e/o geografia, se la scuola lo decide). La quinta cattedra di 9 +
9 ore in due classi (tutte disciplinari, oppure in parte disciplinari ed in parte anche qui per mensa,
approfondimento, progetto se si è decisa la separazione degli insegnamenti di italiano, storia e
geografia). Tenendo conto che le classi terze del tempo prolungato mantengono transitoriamente
il quadro orario del DM 22 luglio 1983, non sarà possibile sempre costituire cattedre tutte a 18
ore. In tali casi le cattedre potranno/dovranno essere costituite anche a meno di 18 ore, e non
oltre l'orario contrattuale obbligatorio.
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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Delibera N. 57 del Collegio dei docenti del 29-06-3013 Scuole dell’infanzia
Sede
Classi
Orario giornaliero
Ore settimanali
Balestrate 8 8,15-16,15 tranne il sabato 40 ore
Balestrate 1 8,15-13,15 tranne il sabato 25 ore
Trappeto 3 8,30-13,30 tranne il sabato 25 ore
Scuole Primarie
Sede
Classi
Orario giornaliero
Ore settimanali
Balestrate
15
8,15-13,15 (Lun.mar.mer.) 27
8,15-12,15 (Giov. Ven. sab)
Balestrate 1 8,15 – 16,15 (tranne il Sabato) 40
Trappeto 5 8,30-13,30 (Lun.mer.ven.) 27 8,30-12,30 (mart. Giov. Sab)
8,20-13,20 (Lun.mer.ven.) Trappeto 2 8,20-12,20 (mart. Giov. Sab) 27
Scuole secondarie di 1° grado
Sede
Corso
Tempo
Orario giornaliero
Ore settimanali
A T.P. Lun. Mer. Ven. Sab. 36
Balestrate
Classe 1A
8,30 -13,30 Classe 3A
Mar. / Gio. 8,30 -16,30
B/C Classi Prime
30
Balestrate
B/C/D T.N
8,30 – 13,30 tutta la settimana
Classi Seconde
B/C/D
Classi terze
B/C
Trappeto E/F T.N 8,30 – 13,30 tutta la settimana 30
35
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO SCOLASTICO
FUNZIONAMENTO ORARIO
Sede:”R.F.EVOLA”
Apertura alle ore
Chiusura alle ore
Apertura scolastica Il pomeriggio di Martedì e giovedì Quando si riuniscono gli organi collegiali la scuola funzionerà.
07,30 15,00 15,00
14,00 18,00 19,00
Funzionamento dell’ufficio di segreteria durante la sospensione dell’attività didattica
08,00 14,00
Plessi: Balestrate S.Infanzia ”Aldisio””Mattarella”
Apertura alle ore
Chiusura alle ore
Apertura scolastica 07,30 17,30
Plessi: Balestrate S.Primaria “P.di Napoli””Aldo Moro”
07,45 17,30
“P.di Napoli” 08,00 14,00
Plesso:Trappeto S.Infanzia 07,45 14,00
Plesso:Trappeto “Danilo Dolci” Quando si riuniscono gli organi collegiali la scuola funzionerà.
07,30 15,00
14,00 19,00
Funzionamento durante la sospensione dell’attività didattica 08,00 14,00
GIORNATE DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE DOCENTI
SCUOLA INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA TRAPPETO
Scuola Primaria Balestrate
SCUOLA PRIMARIA (classe 1^B)
Sec. 1° Grado Trappeto
Sec. 1° Grado Balestrate
03/11/2014 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015 16/02/2015
16/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015 17/02/2015
17/02/2015 19/03/2015 19/03/2015 20/03/2015 19/03/2015 19/03/2015
19/03/1015 02/05/2015 02/05/2015
20/03/2015
GIORNATE DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE PERSONALE NON DOCENTE
Feste Nazionali
Si prevede la chiusura delle giornate di sabato nei mesi di luglio e agosto
Agosto chiusura giorno 14 prefestivo di ferragosto.
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Calendario Annuale Chiusura Prefestivi:
24/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)
27/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)
31/12/2014 (prefestivo vacanze di Natale)
04/01/2015 (prefestivo vacanze di Natale)
04/04/2015 (prefestivo vacanze di Pasqua)
02/05/2015 (prefestivo delibera Consiglio D’Istituto).
GIORNATE DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA
Giorno Dalle ore alle ore
Personale Docente e non Lunedì-Venerdì 11,30 13,30
Famiglie e Utenza esterna Martedì 15,30 17,30
FORMAZIONE DELLE CLASSI
Il numero delle classi è riportato nel prospetto che segue
ORDINE PLESSO N° CLASSI TIPO CLASSE
INFANZIA BALESTRATE “Aldisio” 3 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni
INFANZIA BALESTRATE ”Mattarella” 4 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni
PRIMARIA BALESTRATE
“P.di Napoli” 8 1° 2A 2A 2A 3A 4A 5A 5A
PRIMARIA BALESTRATE
”Aldo Moro” 8 1B Tempo Pieno 1C 2D 3B 3C 4B 4C 5C
S.DI.PRIMO GRADO BALESTRATE
”R.F.Evola” 11 1A (Tempo Prolungato)
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1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D
3A (Tempo Prolungato)
3B 3C
INFANZIA TRAPPETO 3 Sezione 3 anni Sezione 4 anni Sezione 5 anni
PRIMARIA TRAPPETO “Maria Pia di Savoia” 7 1A 2A 3A 3B 4A 4B 5A
S.DI.PRIMO GRADO TRAPPETO
“Danilo Dolci” 6 1E 1F 2E 2F 3E 3F
Totale classi 50
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LABORATORI POMERIDIANI Lo scopo dei laboratori didattici è di offrire esperienze creative che aiutino a sviluppare i requisiti
necessari per intraprendere un efficace processo di apprendimento, tra cui: Sviluppare negli alunni
un atteggiamento ecologico e responsabile; Accrescere le capacità manuali e sviluppare la
creatività; Consolidare gli apprendimenti di base (lettura, scrittura, calcolo) attraverso lo stimolo e il
potenziamento dei precursori critici di tipo cognitivo (orientamento spazio-temporale,
laterizzazione, sintesi uditiva, ecc.). Contribuire al rinforzo delle capacità intellettive e critiche degli
alunni; Arricchire le loro emozioni attraverso lo stimolo dell’espressività in situazioni di
partecipazione e collaborazione sociale.
Scuola Secondaria di primo grado – Balestrate
Alle classi che usufruiscono del Tempo Prolungato sono offerte attività aggiuntive laboratoriali che
costituiscono un’espansione ed un arricchimento extradisciplinare del curricolo. Per l’anno
scolastico 2014/2015 è prevista la seguente articolazione delle attività.
TEMPO PROLUNGATO
MARTEDI’ Classe 1 A
Galante
Toia 1. Scrittura creativa
2. educazione alimentare
3. Educazione ambientale
4. Studio guidato
Classe 3 A Cocchiara Lab. Informatico
Scrittura creativa Giornalismo scolastico
GIOVEDI’ Classe 1 A Galante Laboratorio creativo
Rec. Potenziamento Lab. Linguistico Espressivi
Classe 3 A Cocchiara
Toia
Lab. Informatico Lab. Ludico Lab. creativito
Educazione Alimentare
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Funzioni Strumentali
SCELTA DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa
fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la
realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’Istituto e per la realizzazione di
progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Il docente con funzione
strumentale:
* Fa parte dello staff di Istituto.
* Coordina le Aree di Progetto.
* Assicura il raccordo delle attività attraverso la collaborazione con i Fiduciari di plesso.
* Coordina, cura i progetti previsti dal POF.
* Convoca, presiede e coordina i lavori della Commissione di Istituto.
* Partecipa alle iniziative di formazione, promosse sul territorio, funzionali all’Area.
* Cura la documentazione, su supporto informatico, delle attività didattiche più significative che
coinvolgano l'intera istituzione scolastica.
* Realizza il monitoraggio generale e la valutazione delle attività afferenti alla presente Area.
* Elabora strumenti, coordina incontri.
* Produce una relazione dettagliata dell’attività svolta e ne informa il Collegio dei Docenti.
* Opera oltre l’orario di servizio eccezionalmente durante le attività didattiche che restano
prioritarie.
* Concretizza strumenti specifici di ogni singola area.
Per realizzare e gestire il POF per l’anno scolastico 2014/2015 e per realizzare progetti
formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterne alla scuola (art.33 CCNL 29.11.2007) una risorsa
fondamentale è costituita dalle Funzioni Strumentali. Le aree del POF sono state individuate in
relazione alle concrete esigenze dell’Istituto.
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AREA ASPETTI SPECIFICI COMPITI
Area 1 F.S. POF - Redazione e gestione POF sulla base degli indirizzi generali deliberati dal Consiglio d’Istituto;
Prof. Nania Salvatore -Monitoraggio del POF in ingresso, in itinere e
Finale
-Realizzazione di deplian o piechevole pubblicitario da consegnare all’utenza all’atto
dell’iscrizione degli alunni
- Valutazione e autovalutazione di istituto
Area 2 ALUNNI
-Favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola.
Ins.te Cottone Francesca -Supportare le attività didattiche soprattutto
Per la classe a tempo pieno (scuola primaria) Prolungato (scuola secondaria di I grado) Normale (scuola dell’infanzia). -Promuovere iniziative per l’orientamento scolastico.
-Coordinamento dispersione scolastica e cura dei rapporti scuola famiglia
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COMMISSIONI, GRUPPI DI LAVORO REFERENTI e/o FUNZIONI STRUMENTALI ANNO
SCOLASTICO2014/2015:
Commissione Componenti Referenti/funzione
strumentale
Registro elettronico
Orlando Vito
P.O.F.
Nania Salvatore
INVALSI Caruso Concetta, Cottone
Maddalena, La fata Teresa,
Palazzolo Tonino, Rinaldi
Gennaro Paola.
Leggio Rita
Indicazioni Nazionali Bologna Rosalia, Enea Mirella,
Cottone Francesca, Cottone
Maddalena, Piccichè Maria
Terasa, Leggio Rita, Lo Piccolo
Margherita, Sciascia Gaetano,
Toia Loredana
Leggio Rita
Cottone Francesca
Commissione Sicurezza
Badaglilacqua Caterina, Enea
Mirella, Finazzo Enza Maria,
Bologna Giuseppa, Lo Piccolo
Anna Maria (inf.), Pirrone
Alberto, Vitale E. Sabrina
R.S.P.P.
Ing. Cipolla A.
Commissione D’inclusione Messineo Caterina, Vitale E.
Sabrina, Psicopedagogista
Commissione Borse di Studio Leggio Rita
Sciascia Gaetano
Marabeti Franca Alba
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RESPONSABILI DEI LABORATORI NEI DIVERSI PLESSI
Laboratorio Responsabile Scuola e plesso
Materiale didattico tecnico E Cracchiolo G.
Scuola dell’Infanzia “Mattarella”sezione
regionale
scientifico di Balestrate
Materiale didattico tecnico e Orlando M. Scuola dell’Infanzia “Aldisio” di Balestrate
scientifico
Materiale didattico tecnico e Bologna G.
Scuola dell’Infanzia “Mattarella” di
Balestrate
scientifico
Materiale scientifico, sussidi Gaglio C. Scuola Primaria “A. Moro” di Balestrate
alunni H, materiale didattico e
tecnico
Laboratorio di
informatica Badaglialacqua C. Scuola Primaria “ A. Moro “ di Balestrate
Laboratorio
di
informatica Cottone G.
Scuola Primaria “P.pe di Napoli” di
Balestrate
Laboratorio
musicale Palazzolo T.
Scuola Primaria “P.pe di Napoli” di
Balestrate
Laboratorio di
informatica Pirrone A. Scuola “D. Dolci” di Trappeto
Laboratorio
musicale Campofranco S. Scuola “D. Dolci” di Trappeto
Laboratorio di
informatica Costantino F.
Scuola Secondaria di primo grado di
Balestrate
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Laboratorio scientifico Rocca A.
Scuola Secondaria di primo grado di
Balestrate
Lab. Musicale e impianti di
amplificazione Orlando V.
Scuola Secondaria di primo grado di
Balestrate.
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Docenti coordinatori e segretari dei Consigli di Classe (scuola secondaria 1°grado) a.s. 2014/2015
Classe Docenti coordinatori Docenti segretari
1° Galante Maria Egle Loria Gaspare 2° Toia Loredana Campo Giuseppe
3° Cocchiara Dario Costantino Francesco 1B Lipari Vito Marabeti Franca Alba
2B Sciascia Gaetano Rocca Antonella
3B Leggio Giuseppa Maria Lo Piano Rosa Anna
1C Calvaruso Francesca Vitale Giovanna
2C Grande Daniela Di Maria Vito 3C Di Giuseppe Angela Orlando Vito
1D Leggio Rita Alessandra Stefano 2D Di Simone Daniela Finazzo Enza Maria
1E Lo Piccolo Margherita Nania Salvatore
2E Caronna Elisa Campofranco Sebastiano 3E Crisantino Liliana De Pietro Giovanna
1F Quatrosi Francesca Gambino Michele 2F Vitale Vincenza Bologna Filippo
3F Salvia Maria Lo Iacono Giacomo
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Scuola Primaria di Balestrate
Classi Presidente Segretario
PRIME Vermiglio Margherita Patti Caterina
SECONDE Rinaldi Gennaro Paola Bologna Eleonora
TERZE Gaglio Caterina Bologna Antonina
QUARTE Matranga Liboria 50 Messineo Caterina
QUINTE Russo Giuseppa Cottone Maddalena
Scuola dell’Infanzia di Balestrate
PLESSO PRESIDENTE SEGRETARIO
“Aldisio” Enea Mirella Valenti C.
“P. Mattarella” Cusimano R.Maria Bologna Giuseppa
Scuola Primaria di Trappeto
Classi Presidente Segretario
PRIME Antonioli Anna Caruso Concetta
SECONDE Antonioli Anna Caruso Concetta
TERZE Antonioli Anna Caruso Concetta
QUARTE Antonioli Anna Caruso Concetta
QUINTE Antonioli Anna Caruso Concetta
Scuola dell’Infanzia di Trappeto
PLESSO PRESIDENTE SEGRETARIO
Scuola dell’Infanzia di Lo Piccolo A. M Cruciata P.
Trappeto
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RISORSE INTERNE Sono in possesso della scuola i seguenti materiali e strumenti:
Balestrate Trappeto
1 - fotocopiatrice 32 - Personal Computer 2 - televisori 2 - stampanti
1 -videoregistratore 2 - scanner 5 - radioregistratori CD/Mp3 1 - fotocopiatrice 2 - videocamere 2 - televisori
1 - macchina fotografica digitale 1 - videoregistratore 37 - Personal Computer 1 - videocamera 4 – Notebook 2 - Amplificatori per karaoke
2 - Amplificatori per karaoke 3 - radioregistratori 4 - stampanti 1 - impianto satellitare 2 - scanner 1 - Fax
2 - impianti di amplificazione 1 – lettore DVD 2 - impianti satellitari 1 - impianto di amplificazione 1 - Fax 1 – videoproiettore
2 - lettori DVD e DVX 4 - notebook 2 - video proiettori 1 - fotocamera 3 - lavagne multimediali 1 - lavagna luminosa
1 – Pianoforte 3 - lavagne multimediali 3 – Tamburi 1 – Tastiera 1 – Flauto 5 – Chitarre classiche
1 – Sax Laboratorio musicale B1-C-FESR-2008
2- Tastiere 2- lettore logitech 10 – Chitarre classiche 1- radiomicrofono a gelato Laboratorio musicale B1-C-FESR-2008 1- woodblock 2- clarinetto in Sib Yamaha 3- triangolo 20 cm 1- registratore vocale digitale Sony 1- guiro 15- leggii pieghevoli professionale c/borsa 3- flauto di Pan 2- ance vandoren per sax soprano 1- clarinetto in Sib 5- supporto a farfalla per microfono 30-flauto soprano yamaha
1- tamorra artigianale 1- interfaccia audio usb 1-batteria elettronica roland 1- mini HI-FI mp3
1-tastiera musicale yamaha 1- registratore vocale digitale sony
1-wood block grande legno 1- armadio ad ante scorrevoli 4- microfono shure 7- flauto sopranino 9-asta giraffa per microfono 1- tamburo a telaio
1-interfaccia audio usb 3- flauto dolce contralto 3-mini hi-fi MP3 CD 1- anello rigido con sonagli 1-supporto smontabile per tastiera 6- flauto dolce
2-armadio ad ante scorrevoli 2- tamburello basco 5- flauto soprano 2- bongos in legno
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1- fisarmonica 1- metallofono soprano 1-sax soprano 1- rullante in legno 4- coppia maracas 1- piatto sospeso
2- flauto sopranino 1- glockenspiel 5- asta microfono a giraffa
1- tastiera elettronica +
supporto 19- leggii smontabili 4- coppia maracas 3- flauto di Pan 1- sax soprano 1- notebook samsung
Scuola Infanzia Trappeto Scuole di Balestrate
1 - TELEVISORE
DUE AULE MULTIMEDIALI- (21 computer 2
server
1 stampante
1
1 - VIDEOREGISTRATORE
scanner)
2 – RADIOREGISTRATORI UN’AULA MENSA 1 - FOTOCOPIATRICE LABORATORIO LINGUISTICO, SCIENTIFICO, MUSICALE
1 - LETTORE CD
QUATTRO TELEVISORI -TRE VIDEO-REGISTRATORI -
CINQUE
1 - FAX
STAMPANTI -TRE FOTOCOPIATRICI-SUSSIDI PER
L’EDUCAZIONE 1 - PC MUSICALE-SUSSIDI DIDATTICI
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RISORSE ESTERNE L'Istituzione scolastica, la famiglia, gli enti locali, la Chiesa, l'associazionismo, il mondo del lavoro costituiscono le agenzie formative storicamente radicate nel sociale. La scuola, autonoma nel ricercare l'integrazione con i diversi soggetti, struttura la sua azione secondo una duplice prospettiva:
• quella "longitudinale", che si afferma e si realizza attraverso il curricolo che esprime e
mantiene un carattere di continuità e di riconoscibile identità;
• quella "trasversale" in cui la scuola si affianca ad altre agenzie formative presenti nel
territorio, per rispondere a bisogni più generali. I servizi educativi che l'Istituzione scolastica è in grado di offrire sono:
• protocolli d'intesa • reti di scuole • organizzazione del tempo scuola • insegnamento delle lingue comunitarie • sostegno ai soggetti diversamente abili • organizzazione metodologico-didattica
L’Istituto Comprensivo, per la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, intende avvalersi
del supporto economico e professionale degli Enti e delle piccole e medie imprese che operano sul territorio. Enti locali:
Comuni di Balestrate e Trappeto e relativi assessorati. Assistente Sociale Comune di Partinico: Servizio di Sostegno Educativo Scolastico (ASL n. 6 distretto di Partinico) Legge 328/00 Piano di zona socio-sanitario.
Operatori Psicopedagogici dell’Osservatorio locale sulla Dispersione Scolastica (Delibera n.6 del collegio dei docenti del 02-09-2013) Associazioni:
Pro Loco Balestrate Pro Loco Trappeto “Amici della musica” – Palermo
Astrid Onlus Gruppi amatoriali di amici della musica di Balestrate (musica popolare) Centro velico di Balestrate Associazione “Terzo Millennio”
Associazione culturale e ricreativa “Rettore F. Evola” Associazione Sport Amatori “Rettore F. Evola” Associazione “V. Bellini” (Banda musicale) Associazione A.U.S.E.R
Associazione teatrale“ ATTAGNARATIZZI – AMICI DI CHIARA”
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LE FINALITÀ PEDAGOGICHE
Formare persone che siano capaci di realizzare una cittadinanza piena e responsabile è un obiet-tivo decisivo, ma non semplice da raggiungere per la scuola. Nella "società della conoscenza" è ne-cessario che le persone abbiano le chiavi di accesso a diversi ambiti e registri culturali, a diversi lin-guaggi, a diverse modalità di comunicazione, affinché possano esercitare a pieno tutti i loro diritti. Libri, giornali, internet, strumenti multimediali posseggono notevoli possibilità educative, e tuttavia sono ben distinti: per trarre il meglio da ognuno di essi ci vuole esperienza e capacità di muoversi agevolmente da un tipo di comunicazione a un'altra. Allo stesso modo, l'espressione artistica ha codici e valenze diverse dalla comunicazione scientifica, la televisione ha ritmi diversi dal cinema, la condizione di lettore o di spettatore apre a possibilità differenti rispetto a quella di attore o di esecutore di un brano musicale. E la scuola deve necessariamente educare a questa capacità di movimento e di integrazione tra le tante opportunità di conoscenza, di esperienza e di espressione che il mondo d'oggi può offrire ad ognuno. Questa è una precondizione fondamentale per utilizzare consapevolmente le nuove tecnologie. Nella nostra società solo attraverso il possesso pieno di adeguati strumenti culturali si possono realizzare pienamente i diritti civili: per questo la formazione di ogni persona non può essere episodica, ma continua. Su questo tema c'è già una consapevolezza diffusa anche nell'ambito delle istituzioni, soprattutto di quelle internazionali; ne è esempio importante il documento di Lisbona dell'Unione Europea che ha posto l'educazione tra i punti strategici prioritari perché nell'Unione si sviluppi "l'economia della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo". È necessario che le persone facciano propria l'idea del long-life learning, di una formazione che duri tutta la vita. E proprio la scuola è chiamata a porre le basi e a favorire il consolidamento dei progetti di vita individuali. Perché la scuola sia capace di dialogare in modo pertinente con i bisogni della società, perché di-venti per tutti una fonte di opportunità formative e di vita significative è necessario un lavoro com-plesso e difficile, da affrontare con responsabilità diversificate, ma con comune entusiasmo, con sensibilità istituzionale e grande impegno civile. La comunione degli intenti è foriera di risultati vincenti.
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LE INDICAZIONI NAZIONALI L’introduzione delle Indicazioni Nazionali ha cambiato l’approccio dell’insegnamento delle
discipline: della lingua italiana e della matematica, si sposta l’attenzione, dalla trasmissione dei
contenuti, allo sviluppo delle competenze. Ciò presuppone e richiede un diverso approccio alla
didattica. Il docente dovrà creare situazioni che permettono all’alunno di costruire a partire da
esse le proprie competenze. E’ fondamentale proporre contenuti scolastici non decontestualizzati
ma che siano lo strumento che consente di trattare una situazione e creare ambienti di
apprendimento
Quadro di riferimento: La Costituzione; L ‘Autonomia; Le Indicazioni Nazionali 2012/13; Traguardi
di Competenza a conclusione della Scuola Primaria;Le competenze chiave ; Dipartimenti
Disciplinari, POF;Curricolo verticale di Scuola; Programmazione educativa didattica; Inclusione.
Campo di indagine: Disciplina Matematica e disciplina Italiano. Competenze chiave trasversali di
Cittadinanza: Imparare ad Imparare ,Comunicare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa
e imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale.
Oggetto della Sperimentazione: Il testo problematico e testo narrativo, sullo sfondo integratore
del Disturbo Specifico di Apprendimento. Lo sfondo integrativo dei testi narrativi è la Dislessia,
causa di difficoltà nell’apprendimento che trova un contesto idoneo per dare senso e significato
alla diversità, nella valorizzazione delle specifiche inclinazioni e ai personali interessi.
Pianificare i processi da adottare: Protocollo del Progetto di Sperimentazione “Laboratorio di
matematica – il testo problematico e Protocollo di Sperimentazione “Laboratorio di Italiano-
Lettura e comprensione del testo”dell’Istituto Scolastico.
Punto di partenza: Rendere consapevole e riconoscere l’importanza del patrimonio di competenze
e conoscenze possedute da ciascuno; valorizzare l’esperienza; dare un senso alla trasmissione delle
competenze, dei saperi e delle abilità; rispettare le inclinazioni personali;
Punto di arrivo: Ricaduta degli esiti conseguiti in relazione alle attese proprie della disciplina
specifica e la dimensione trasversale: dimensioni cognitive, pensare in modo analitico, critico e
divergente; ricercare significati ed elaborare mappe di pensiero; dimensioni emotive, valorizzare le
esperienze e le conoscenze e dare senso a ciò che si impara; dimensioni affettive, riconoscere le
personali inclinazioni e interessi nel modo di apprendere legati a particolari stati emotivi e affettivi;
dimensioni sociali, sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative che
favoriscono l’inclusione.
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Metodologia: Il modello didattico di matematica proposto segue la seguente scansione:
• Proposta della situazione-problema
Occorre proporre una situazione problematica concreta e significativa
cioè costruita ai fini didattici e che si possa incontrare nella vita quotidiana.
• Tentativo di soluzione del problema e sua condivisione
Gli alunni tentano la soluzione del problema utilizzando conoscenze e abilità derivate da
precedenti esperienze scolastiche o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dal
gruppo
• Soluzione della situazione problematica
Metodologia didattica di italiano:
Lettura, ascolto e comprensione dei testi narrativi;
Comprenderne i contenuti;
Conversazione, discussione in classe, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e
pertinenti;
Individuazione nei testi scritti di informazioni utili e relazionarle;
Acquisizione di un primo nucleo di terminologia specifica;
Formulazione personale dei contenuti letti;
Sintetizzazione dei testi narrativi letti;
Autovalutazione.
Osservazioni
Dall’autovalutazione finale emerge che ogni alunno è riuscito ad individuare quali sono state le
difficoltà riscontrate durante il percorso, attivando un processo metacognitivo e di introspezione.
Il Diario di bordo è stato lo strumento che ci ha permesso la registrazione verbalizzata scritta del
processo complessivo della sperimentazione ed è stata possibile per la presenza in classe
dell’insegnante di sostegno.
La valutazione nella sua valenza educativa ha rappresentato per noi docenti, un momento
didattico, finalizzato a fornire agli alunni una rappresentazione delle loro conoscenze, risorse
esigenze e quindi a motivare nuovi apprendimenti.
La valutazione in itinere ha permesso di verificare l’adeguatezza del percorso, la compatibilità
formativa del nostro insegnamento rispetto all’apprendimento.
La valutazione sommativa ci offre la possibilità di riflettere che: la comunicazione del giudizio è
stato come il rispecchiamento per gli alunni del lavoro fatto insieme; delle competenze raggiunte;
dei limiti sperimentati. Ci dà informazioni sul percorso effettuato ed è premessa per le modifiche
nel contesto educativo dei nuovi bisogni formativi.
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La valutazione delle attività è stata condotta nel gruppo di lavoro, socializzata e registrata in classe
nel Diario di Bordo. Ciascun alunno ha registrato gli interventi emersi dalla“riflessione parlata” e ha
preso in carico i possibili “errori” commessi, nella valutazione del processo e del prodotto. La
valutazione ha favorito la metacognizione e la sistematizzazione delle conoscenze.
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I Dipartimenti verticali, quale articolazione del Collegio dei Docenti sono funzionali al sostegno
della didattica e alla progettazione formativa, e fissano lo sguardo sui tre livelli operativi
(AMBIENTE ALIMENTAZIONE E SALUTE), che sono la base di partenza del nostro Istituto. Partendo
dagli obiettivi generali del sistema formativo, dai traguardi per lo sviluppo delle competenze e
dagli obiettivi di apprendimento specifici, il nostro Istituto Comprensivo predispone una
progettazione curricolare il cui fine ultimo è proprio quello di formare studenti che si avvicinino
quanto più possibile ad un profilo comune.
I Dipartimenti Disciplinari in verticale individuano:
Gli obiettivi formativi di ciascuna disciplina;
prevedono azioni di continuità nell’apprendimento dall’infanzia alla secondaria e oltre, per creare uno sviluppo armonico dell’apprendimento degli allievi, declinando le competenze, le abilità, le conoscenze necessarie alla crescita educativa e culturale dello studente;
stabiliscono i livelli minimi di accettabilità, in termini di apprendimento, che tengano conto degli obiettivi trasversali e disciplinari da raggiungere al termine di ogni ordine di scuola.
Nelle Indicazioni Nazionali al termine della scuola dell’infanzia della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. A tali competenze si perviene gradualmente attraverso obiettivi di apprendimento che, nelle Indicazioni nazionali sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria. Gli obiettivi di apprendimento definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenute essenziali al Fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi costituiscono un punto di riferimento fondamentale, in quanto considerati ineludibili per la valutazione delle competenze attese al termine del primo ciclo di studi. Il CURRICOLO VERTICALE elaborato sulla base delle “Indicazioni per il curricolo” è costituito dai seguenti elementi:
OBIETTIVI FORMATIVI;
COMPETENZE TRASVERSALI DISCIPLINARI;
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO.
Essi sono organizzati in un'ottica di continuità tra più gradi di scuola e per aree disciplinari.
Area linguistico – artistico - espressiva
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Area storico – geografico - sociale
Area matematico – scientifico - tecnologica
Il compito dei dipartimenti è quello di intrecciare l’aspetto dei contenuti disciplinari con l’aspetto delle competenze personali da promuovere. I docenti del dipartimento devono porre sul tavolo di discussione l’obiettivo che si intende raggiungere e ciò che comporta tale azione. Occorre che tutti costruiscano la consapevolezza che la logica del lavoro che iniziano a svolgere non è una logica dell’o disgiuntivo. Questo comporta che ciascuno sia disposto a non volere tutto ciò che desidera e ad accettare i punti di vista diversi dal proprio come altrettanti punti di vista da cui affrontare il compito. La progettazione è lo strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, al contesto socio-culturale e
ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei
docenti che programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’ offerta
formativa.
L’impianto dei nuovi ordinamenti richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme
organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica
laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, il raccordo
con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti
condivisi.
E’ utile che l’Istituto si doti, nella sua autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali del
Collegio dei docenti, per il supporto alla didattica e alla progettazione.
Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggiore raccordo tra i vari
ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze,
all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze (sapere) e
capacità/abilità (saper fare), secondo le direttive del Trattato di Lisbona (sottoscritto dai capi di governo
dei 27 Paesi dell’Unione il 13 dicembre 2007).
L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione
collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di
insegnamento- apprendimento.
I dipartimenti, possono garantire la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilare sui
processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previsti nei profili dei vari
indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e da un’articolazione flessibile.
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DALLE INDICAZIONI NAZIONALI ALLA PROGETTAZIONE
DIDATTICA D’ ISTITUTO
LE FINALITA’ EDUCATIVE E LA PROGETTAZIONE
CURRICOLARE
Le istituzioni scolastiche concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali al
diritto di apprendere ed alla crescita di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità,
promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del
successo formativo” ( Articolo 4 DPR 275 del 8/3/1999 sull’Autonomia Scolastica). L’Istituto
Comprensivo sulla base delle esigenze formative riconosciute negli allievi e di una efficace
interazione con il territorio, definisce le proprie finalità individuando i valori da condividere e da
trasmettere alle nuove generazioni; realizza ciò in piena aderenza ai principi fondamentali della
Costituzione Italiana (art. 3, 30, 33, 34) concernenti:
l’uguaglianza; l’imparzialità e la continuità;
l’accoglienza ed integrazione;
l’obbligo scolastico e la frequenza;
la partecipazione;
l’efficienza e la trasparenza;
la libertà d’insegnamento e l’aggiornamento del personale.
L’Istituto, in tutte le sue componenti, tende a realizzare i suddetti principi attraverso: il rispetto
della persona senza alcun tipo di discriminazione;
la condivisione di criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti degli utenti;
la disponibilità verso gli alunni e i genitori per un migliore inserimento, con particolare
attenzione alle classi iniziali; l’attuazione di progetti finalizzati alla prevenzione del disagio e al
recupero;
l’impegno a favorire la partecipazione e la collaborazione tra tutte le componenti scolastiche;
la collaborazione con l’extra scuola, per ottimizzare l’utilizzo delle reciproche risorse;
la piena valorizzazione della professionalità e delle diverse competenze di tutti gli operatori
scolastici;
55
l’adesione a varie proposte di formazione e di aggiornamento del personale, per una crescita
complessiva dell’offerta educativa e didattica della scuola;
la flessibilità dell’orario dell’ufficio della segreteria, con aperture anche pomeridiane.
Il documento “Indicazioni per il curricolo” del 2012, in ispecie, come già evidenziato costituisce il
quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole; esso contiene gli
Obiettivi e i Traguardi di Competenza per gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria
e della Scuola Secondaria di I grado. Il nostro Istituto assume, come orizzonte di riferimento verso
cui tendere, il quadro delle Competenze-Chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006)
che sono:
1. comunicazione nella madre lingua;
2. comunicazione nelle lingue comunitarie;
3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare ad imparare;
6. competenze sociali e civili;
7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Il curricolo, allegato in appendice al presente documento, si articola attraverso i campi di
esperienza, per la Scuola dell’Infanzia, e attraverso le discipline nella Scuola Primaria e nella Scuola
Secondaria di I grado
LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO
(da Indicazioni nazionali, settembre 2012: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in
tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In
questa prospettiva i docenti dovranno pensare a realizzare progetti educativi e didattici non per
individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande
esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” )
Il bambino necessita e chiede di essere accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al
mondo, valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali di
crescita. Inoltre vengono sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra
bambini, sostenendo la condivisione delle proposte. Il bambino viene aiutato a comprendere che è
più ricco, bello e divertente fare le cose insieme ad un suo compagno.
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Le finalità educative
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene, a sentirsi
sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Sviluppare l’autonomia
significa partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare
piacere nel fare da sé e sapere chiedere aiuto, esplorare la realtà e comprendere le regole della
vita quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto, rievocando, narrando e rappresentando
fatti significativi. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e
gestire contrasti attraverso regole condivise. La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo, di
esperienze concrete, luogo del fare, del sentire, del pensare dell’agire relazionale, dell’esprimere
del bambino.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Gli obiettivi generali del processo formativo della Scuola dell’Infanzia, che ispirano la progettazione
degli insegnanti e i diversi percorsi didattici, all’interno dei quali vengono tradotte in obiettivi
specifici, sono:
• La maturazione dell’identità
• La conquista dell’autonomia
• Lo sviluppo delle competenze
1) LA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ consiste nel “rafforzamento dell’identità personale dei
bambini” sotto i tre profili corporeo, intellettuale, psicodinamico, mediante una “vita
relazionale sempre più aperta e il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive”.
Più specificamente questa finalità promuove:
- il radicamento dei necessari atteggiamenti di sicurezza;
- il rafforzamento della stima di sé;
- il consolidamento della fiducia nelle proprie capacità;
- la valorizzazione e la sollecitazione delle motivazioni alla curiosità;
- l’apprendimento a vivere positivamente le dinamiche affettive ed emotive;
- la capacità di esprimere e controllare i sentimenti e le emozioni;
- lo sviluppo della sensibilità per i sentimenti degli altri;
- il riconoscimento e l’apprezzamento delle differenze fra i sessi;
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- la formazione dell’identità culturale all’interno dei valori specifici della comunità di
appartenenza in una prospettiva multiculturale.
2) LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA costituisce un elemento essenziale per la maturazione
dell’identità per cui si può dire che queste finalità siano strettamente collegate. Essa si
articola in diverse conquiste:
• la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome e innovative in contesti relazionali
e normativi diversi;
• la disponibilità all’interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo;
• la comprensione e il riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti in natura e
nella società;
• l’apertura alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà,
della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire
per il bene comune;
• la possibilità di considerare la realtà da diversi punti di vista e di modificarne la propria
visione;
• la libertà di pensiero, anche come rispetto della divergenza;
• la capacità di cogliere il senso delle azioni nello spazio e nel tempo e di prendere
coscienza della realtà
3) LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE agisce in molte direzioni, consolidando le capacità
sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino:
• favorisce e sollecita la produzione e l’interpretazione di messaggi, testi e situazioni
mediante l’utilizzazione di una molteplicità ordinata di strumenti linguistici e di capacità
rappresentative;
• rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da
consentire la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a
specifiche unità di apprendimento;
• valorizza l’intuizione, l’immaginazione, l’intelligenza creativa per lo sviluppo del senso
estetico e del pensiero scientifico, mediante la soluzione di problemi e procedimenti per
tentativi ed errori.
I CAMPI D’ ESPERIENZA
Gli insegnanti accolgono, valorizzano e ampliano le curiosità, le esplorazioni, le proposte
dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di
ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi
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ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e
sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione.
Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano,
dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In
particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza
suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e
possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va
inteso in modo globale e unitario. La programmazione educativa farà riferimento ai
seguenti “CAMPI DI ESPERIENZA” riportati dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”:
•Il sé e l'altro;
•Il corpo e il movimento;
• Linguaggi creatività d’espressione
•I discorsi e le parole;
•La conoscenza del mondo;
LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA PRIMARIA
La scuola Primaria ha una durata di 5 anni. Sono obbligati all’iscrizione gli alunni che
abbiano compiuto o compiano il sesto anno di età entro il 31 dicembre dell’anno di
frequenza. Possono, altresì, essere iscritti alla Scuola Primaria i bambini e le bambine che
abbiano compiuto o compiano il sesto anno di età entro il 30 aprile dell’anno successivo a
quello di inizio della frequenza. All’interno della Scuola Primaria si distinguono 3 momenti:
la prima classe, vista in forte relazione con l'esperienza maturata nella scuola dell'Infanzia,
la seconda e la terza (primo biennio), la quarta e la quinta (secondo biennio).
La Scuola Primaria, la prima obbligatoria nel sistema educativo nazionale, ha per suo fine la
formazione dell'uomo e del cittadino. Si propone quindi di favorire la formazione integrale
della personalità, promuovendo nel fanciullo la prima alfabetizzazione culturale, intesa
come "acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio" e un primo livello di
padronanza delle conoscenze, delle abilità, delle modalità d'indagine indispensabili per la
comprensione del mondo umano, naturale e artificiale. Essa intende favorire, inoltre, la
formazione di personalità che si affermino per l'indipendenza di pensiero, per la capacità di
divergenza e che possano inserirsi con consapevolezza e in maniera attiva nella realtà in cui
vengono a trovarsi. È il luogo in cui l’alunno si abitua a costruire e a radicare le conoscenze
sulle esperienze e dove viene proposto l'esercizio dei valori etici quali il rispetto, la
partecipazione, l'impegno individuale, la collaborazione, la solidarietà. Accompagna
l'allievo nel passaggio dalle preconoscenze o pseudo -conoscenze alle conoscenze ordinate
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secondo le discipline di studio. Favorisce l'apprendimento del linguaggio verbale tramite la
lingua madre e la lingua inglese dalla prima classe. Stimola l’acquisizione delle varie
modalità espressive di natura artistica, musicale, motoria. Porta l'allievo, specie nel
secondo biennio, ad accostarsi con maggiore rigore alle discipline scientifiche, tecnologiche
e matematiche e ad organizzare le conoscenze dei fatti e dei fenomeni secondo le
categorie del tempo e dello spazio
SCUOLA PRIMARIA:
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO (O.G.P.F.)
Valorizzare l’esperienza del bambino apprezzando il suo patrimonio conoscitivo, valoriale e
comportamentale maturato precedentemente;
Valorizzare l’espressione corporea del bambino apprezzando il suo modo globale di essere nel
mondo e di agire nella società sviluppando tutte le dimensioni della persona (razionale, estetico,
sociale, operativo, affettivo, morale);
Valorizzare il percorso di apprendimento e di comportamento attraverso l’arricchimento maturato
attraverso le diverse discipline, le espressioni di natura artistico – musicale e di convivenza civile;
Arricchire la visione del mondo e della vita del fanciullo per migliorare la realtà in cui vive;
Valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza attraverso percorsi preordinati
per far acquisire ai bambini la consapevolezza, l’impegno e la generosità personale allo scopo di
trasformare l’integrazione in una risorsa educativa per tutti;
Valorizzare l’impegno personale e la solidarietà sociale attraverso il lavoro di gruppo, il dialogo e la
partecipazione costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni ossia le “buone pratiche” richieste
dalla Convivenza Civile in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale.
Nell’ Offerta Formativa dell’Istituto ogni iniziativa educativa e didattica è realizzata in completa
aderenza rispetto ad ASSI CULTURALI PORTANTI, rispondenti ai bisogni formativi dell’utenza e
finalizzati al raggiungimento positivo delle FINALITA’ EDUCATIVE
LE DISCIPLINE
Nelle Indicazioni nazionali 2012 si rafforza la verticalità del curricolo, che si distende in
progressione dai 3 ai 14 anni. L’asse della continuità è particolarmente forte nel rapporto stretto
tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado, intrecciate dalla comune appartenenza al
primo ciclo di istruzione. Le discipline non sono aggregate in aree per non favorire un’affinità più
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intensa tra alcune rispetto ad altre; in tal modo sono rafforzate trasversalità e interconnessioni più
ampie e viene assicurata l’unitarietà del loro insegnamento. Nel primo ciclo, e quindi anche nella
scuola primaria, gli apprendimenti vengono divisi nelle seguenti discipline:
ITALIANO -LINGUA INGLESE- STORIA- GEOGRAFIA- MATEMATICA- SCIENZE -MUSICA -ARTE E
IMMAGINE -EDUCAZIONE FISICA- TECNOLOGIA
Per ogni disciplina vengono individuati dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che
costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese, nella loro scansione temporale.
Usare traguardi di sviluppo delle competenze significa avere come riferimento una logica in cui la
competenza è un processo mai definitivamente concluso. Al centro c’è il bambino o il ragazzo con
la sua energia e lo sviluppo è un processo sostenuto da un ambiente favorevole, in cui la routine,
l’organizzazione degli spazi, i materiali e le attività rappresentano i contesti.
LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La scuola secondaria rappresenta il tratto conclusivo del percorso compiuto nel primo ciclo di
istruzione, accoglie allievi nel periodo della pre-adolescenza, ne prosegue l'orientamento
educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce la capacità di
partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa
indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La nostra
scuola si pone come traguardo di motivare l'alunno inteso come persona da inserire in un contesto
sociale e si caratterizza per i seguenti tratti educativi:
SCUOLA DELL'EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA
SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO SCUOLA ORIENTATIVA
SCUOLA DELL'IDENTITA'
SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE E DEL SIGNIFICATO
SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI E DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI
SCUOLA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
IL PROGETTO FORMATIVO
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LE FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, concorre alla costruzione
dell’identità degli alunni e allo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad
apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del
pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola, con le altre istituzioni, cerca di rimuovere
ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene
l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il
miglioramento della qualità del sistema di istruzione; punta allo sviluppo della pratica consapevole
della cittadinanza attiva e dell’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. Inoltre, la
progettazione didattica sviluppa l’organizzazione degli apprendimenti in saperi disciplinari e
promuove la ricerca delle connessioni fra le varie discipline e la collaborazione fra i docenti. A
questo scopo il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di
tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e,
contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una
nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in grado di delineare la
prospettiva di un nuovo umanesimo. Tale passaggio “dai saperi disciplinari al sapere unitario”,
verrà attuato attraverso: Percorsi didattici pluridisciplinari che prevedono la cooperazione tra i
diversi
insegnamenti Progetti di continuità orizzontale e verticale da auspicare e da esplicitare sulla
base dei bisogni degli adolescenti.
Percorsi di orientamento come processo di auto-orientamento
Attività curricolari
La nostra scuola si propone di essere:
1. Una centro dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni,
costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno.
2. Un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze e di
approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli Enti locali, dalla famiglia e dalle
varie agenzie culturali.
3. Un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità e responsabilità, dove la
formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nella possibilità di vivere
relazioni serene con coetanei ed adulti, in maniera armonica, nel rispetto di sé, degli altri e
dell'ambiente.
4. Una scuola che educa alla convivenza civile e al rispetto delle regole.
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La scuola quindi:
presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi interpretative
della realtà;
promuove le esperienze interdisciplinari finalizzandole a trovare interconnessioni e raccordi fra
le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti
dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere;
favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze,
nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato; sviluppa competenze ampie e
trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune, utilizzando i contributi
che ciascuna disciplina può offrire.
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L’ISTITUTO COMPRENSIVO “RETTORE F. EVOLA”
Muovendo dalle esigenze degli alunni, delle loro famiglie e dai
bisogni della società, con un impiego delle risorse della Scuola
e del Territorio, utilizzando una didattica laboratoriale, attiva e
sperimentale, nel rispetto dei contenuti di programma, con
strumenti innovativi, avendo come cardini l'aggiornamento
professionale e la progettualità;
Pone le basi per la formazione di un cittadino europeo capace di
partecipare positivamente al percorso di sviluppo della società
moderna e promuove la cultura nel territorio tenendo conto che la
scuola deve aiutare a:
Pensare, e comunicare
• per creare negli alunni consapevolezza ed autonomia nei processi di apprendimento • per creare una solida base culturale e di conoscenze • per promuovere e favorire la cultura della scienza e della tecnica, indispensabile per
l'inserimento nella società contemporanea • per promuovere e favorire la cultura della comunicazione attraverso l'apprendimento dei
linguaggi verbali e non verbali, delle lingue comunitarie e dei linguaggi multimediali
Star bene con se stessi, a scuola, nella comunità, nel territorio
• per favorire la consapevolezza di sé e uno sviluppo armonico della personalità • per favorire l’orientamento formativo, anche attraverso il collegamento con i diversi ordini di
Scuola e la pluralità delle esperienze realizzate • per favorire il successo scolastico di ogni allievo • per educare alla legalità (rispetto delle norme generali, stradali…), alla solidarietà e
all'accettazione reciproca, nel rispetto dei diritti e nell’accettazione dei doveri • per educare alla salute, anche attraverso la pratica sportiva • per educare alla conoscenza dell’ambiente e ad un utilizzo consapevole delle sue risorse per costruire una scuola di qualità e promuovere cultura nel territorio • con la definizione di procedure operative sia per i processi didattici, sia per quelli organizzativi
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• con un organigramma funzionale alla realizzazione del P.O.F. • con un aggiornamento che concili i bisogni professionali individuali e le esigenze del P.O.F. • con l’attuazione di iniziative culturali, anche di rete, rivolte a varie componenti, scolastiche e
non, del territorio locale, regionale, nazionale e internazionale • con l’organizzazione di servizi funzionali al benessere dell’utenza in collaborazione con enti ed
associazioni territoriali • con l’ottica di un impiego efficace ed efficiente delle risorse ricercando percorsi di
miglioramento per la qualità dei processi La definizione di tali obiettivi prioritari dell’istituto è il risultato di un percorso di ricerca realizzato nel corso degli anni grazie alle professionalità specifiche di tutte le componenti e portato a compimento nell’Autonomia Scolastica di cui le scuole sono dotate. E’, inoltre, chiaro che la promozione ed il perseguimento di tali obiettivi si coniuga attraverso le specificità di approccio didattico-pedagogico e contenutistico dei vari ordini di scuola. La scuola dell'infanzia è un contesto educativo appositamente pensato per bambini in età prescolare, che si propone :
1. la maturazione dell'identità, che richiama una forte presenza della dimensione affettiva,
in termini di sicurezza, autostima, equilibrio e come cultura di appartenenza al gruppo.
2. lo sviluppo dell'autonomia, che comporta la progressiva capacità di costruzione di regole e quindi di rapporti sociali positivi, di collaborazione e di responsabilità.
3. lo sviluppo delle competenze quale acquisizione di una padronanza appropriata, di linguaggi e strumenti.
La scuola primaria si adopera con ogni mezzo affinché l'azione educativa sia adeguata alle esigenze di ciascuno e riconosce che il principio educativo della scuola è la centralità del soggetto. Il gruppo classe e la comunità scolastica tutta rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita socio-affettiva e cognitiva del bambino.
La scuola secondaria di I grado affronta i problemi cognitivi ed educativi dei preadolescenti, con la loro carica di curiosità, di desiderio di autonomia, di ricerca di figure adulte di riferimento, di amicizie fra pari autentiche e significative. In questa età l'apprendimento, che dovrebbe consolidarsi in reti concettuali e competenze disciplinari, è ancora strettamente connesso alle emozioni, alle relazioni con i docenti e con i compagni. I ragazzi imparano e amano la scuola se scatta qualche "passione".
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La Scuola Sec. di I grado, pertanto, interviene nella evoluzione umana e culturale dei preadolescenti proponendosi di:
• continuare il progetto educativo e didattico iniziato nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole
primarie
• consolidare il rapporto tra istruzione ed educazione;
perseguire il suo fondamentale compito di orientare i giovani verso le scelte successive di consolidare e sviluppare:
le conoscenze (sapere) intese come acquisizione teoriche dei contenuti delle discipline
le competenze (saper fare) intese come utilizzazione delle conoscenze acquisite
le abilità (saper essere) intese come utilizzazione delle competenze e delle capacità logiche e critiche.
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
La progettazione educativo-didattica risponde a criteri di uniformità, sia pure rapportata alla fisionomia di ciascuna classe dei tre ordini di scuola, ed è formulata secondo la seguente scansione:
1) Rilevamento situazione iniziale Viene effettuato, mediante contatti preliminari con i docenti dell’ordine di scuola precedente, per mezzo di prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. La legge n. 53/2003 stabilisce che la scuola dell’infanzia realizzi la continuità con la scuola primaria, che la scuola primaria si raccordi con la scuola dell’infanzia e con quella secondaria di primo grado e, quest’ultima, si colleghi con la scuola secondaria di secondo grado. La continuità implica un costante flusso di informazioni su alunne e alunni tra scuole e famiglie, un coordinamento didattico tra gli insegnanti, azioni di orientamento sul percorso scolastico successivo degli studenti, in grado di indirizzarne le scelte in ordine agli itinerari formativi da seguire.
2) Progettazione degli interventi educativi e didattici Individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di valutazione.
3) Obiettivi educativi Nel primo ciclo di istruzione esiste una stretta connessione tra obiettivi educativi e obiettivi didattici poiché, nell'adempiere al suo compito specifico, la scuola deve realizzare concretamente il rapporto tra istruzione ed educazione. In tale ambiente educativo e di apprendimento, rivestono rilevante valore formativo le discipline in quanto funzionali ai processi di formazione e, pertanto, gli obiettivi formativi possono essere così identificati:
acquisire autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare.
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• sviluppare il senso di responsabilità, come consapevolezza rispetto alle conseguenze di azioni, scelte, impegni, capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi interiorizzati, a valori riconosciuti;
• educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme che regolano la convivenza scolastica
4) Competenze e abilità trasversali Si individuano alcune competenze trasversali, definite anche attraverso standard di valutazione, ritenute particolarmente importanti e che possono servire come punto di riferimento ai team di insegnanti nella programmazione di unità di lavoro trasversali ed interdisciplinari, nella progettazione di laboratori e nelle sperimentazioni multidisciplinari di arricchimento dell'offerta formativa: • capacità di ascoltare, di comunicare oralmente, di dialogare • capacità di leggere e di comprendere varie tipologie di testi • capacità di scrivere varie tipologie di testi • capacità di organizzare le conoscenze in concetti • capacità di mettere in relazione i concetti • capacità di conoscere ed utilizzare procedure e strumenti specifici • capacità di comprendere ed utilizzare linguaggi specifici • capacità di selezionare, analizzare, collegare, sintetizzare, organizzare dati, informazioni,
esperienze, concetti, procedure • capacità di rielaborare criticamente le conoscenze.
5) Metodi e strumenti Le diverse metodologie vengono seguite, secondo le scelte dei singoli consigli di classe, in relazione alle situazioni di partenza. Si utilizzano perciò: • il metodo induttivo, partendo dall'osservazione e dall'analisi, per stimolare la riflessione e il
senso critico; • il metodo deduttivo, partendo dal generale, per arrivare al particolare e all'applicazione delle
regole; • l'uso del dialogo e della discussione per favorire la comunicazione e la comprensione; • la ricerca sul campo anche attraverso visite di istruzione; • l'organizzazione del lavoro a livello individuale per sviluppare le proprie capacità;
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l'organizzazione del lavoro a piccoli gruppi per la socializzazione dell'apprendimento;
• l'utilizzo delle compresenze, per effettuare alcune attività integrative (informatica, teatro...), di recupero e di consolidamento;
• uso dei testi in adozione, quaderni di lavoro, schemi e cartelloni, sussidi audiovisivi, materiali multimediali, laboratori (linguistico, informatico, scientifico, tecnico, artistico, musicale), biblioteca, attrezzature sportive;
• interventi di esperti ai fini dell'orientamento, dell'educazione alla salute, ambientale, stradale, alla lettura e alla scrittura;
• arricchimento dell’offerta formativa.
Tali metodi e strumenti, oltre a favorire l'apprendimento e la socializzazione, intendono stimolare la creatività personale di ogni alunno secondo attitudini individuali.
6) Verifiche e criteri di valutazione
Sono stilati, secondo criteri oggettivi, test di ingresso e prove periodiche di verifica che consentano di controllare il livello di apprendimento dei singoli alunni e la validità della programmazione, per poi attivare iniziative di recupero e di consolidamento, nonché di potenziamento anche attraverso la flessibilità organizzativa. Tali verifiche, nella loro molteplicità, sono articolate in conformità agli obiettivi specifici e alla peculiarità della classe ed intendono essere anche una guida all’autovalutazione. Consistono in: • prove oggettive chiuse: griglie, test, questionari, grafici, etc.; • prove aperte: interrogazioni, esposizioni orali, relazioni, risoluzione di problemi,
esecuzioni di esercitazioni ed elaborati, etc.
La valutazione tiene conto dei seguenti criteri: • progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza anche in relazione alle strategie
individualizzate messe in atto; • impegno e grado di partecipazione alle attività scolastiche; • livello di acquisizione degli obiettivi educativi e didattici; • personalità, caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione
all'ambiente socio-culturale di appartenenza.
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LA VALUTAZIONE
Precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere , regola quelle
avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
-Accompagna i processi di apprendimento;
- Stimola al miglioramento.
SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ad esse compete la responsabilità dell’autovalutazione intesa
come organizzazione sull’intera offerta educativa e didattica della scuola.
PERSONE:
DOCENTI: ad essi compete
- la responsabilità della valutazione
- la cura della documentazione didattica
- la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri dettati dai competenti organi collegiali.
ALUNNI sono soggetti a valutazione del percorso educativo e didattico per l’acquisizione di
competenze che viene espresso nel documento di valutazione.
FAMIGLIE sono coinvolte nella costruzione con i docenti di un’alleanza educativa fatta di relazioni
costanti che riconoscono i reciproci ruoli e si supportano nelle finalità comuni.
Inoltre la valutazione come spazio per:
- gruppi di lavoro
- le commissioni
- l’autoaggiornamento
- le iniziative di collaborazione scuola – famiglia
- la partecipazione a progetti in rete.
Il Decreto Legge 137, convertito il 30 Ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che, per quanto riguarda la Scuola Secondaria di Primo Grado “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo” (art. 2).
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Il nostro Istituto ha deliberato l’uso della seguente griglia per definire il voto del comportamento espresso in decimi:
DESCRITTORI DEL VOTO SUL COMPORTAMENTO
L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur 3/5
L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 8
sollecitato, si dimostra recidivo nel mettere in pericolo se compagni e dell’insegnante. stesso, i compagni e il personale scolastico, nel danneggiare le strutture o nella mancanza di rispetto verso gli altri e trascina altri verso il comportamento deviante. L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente 6
L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 9
sollecitato, oppure non ha rispettato le regole in episodi compagni e dell’insegnante e si pone
come elemento sporadici, mostrando poi la buona volontà di riparare; o trainante positivo all’interno della classe. ancora l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo/fa molte assenze/spesso va via in anticipo. L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo 7
L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei 10
moderatamente vivace. compagni e dell’insegnante, si pone come elemento
trainante positivo all’interno della classe e si è distinto in
qualche episodio o comportamento altamente esemplare.
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e della seguente tabella per la formazione dei gruppi di livello:
FASCE DI LIVELLO ALUNNI PROFILO DEL LIVELLO
Alunni che conoscono in modo completo i contenuti propri
Fascia alta (9/10)
delle discipline.
Relazionano con sicurezza i contenuti.
Comprendono e si esprimono utilizzando i linguaggi
specifici con buona padronanza.
Alunni che conoscono in modo soddisfacente o completo
Fascia medio - alta i contenuti propri delle discipline.
(7/8)
Rielaborano i contenuti. Comprendono e si esprimono utilizzando
correttamente i
linguaggi specifici.
Alunni che conoscono i contenuti minimi delle discipline.
Fascia
media (6)
Utilizzano le conoscenze senza rielaborarle. Comprendono ed utilizzano solo in parte i
linguaggi specifici
Alunni che conoscono parzialmente i contenuti fondamentali delle discipline.
Hanno difficoltà ad utilizzare o non utilizzano le minime
Fascia medio-bassa (5)
conoscenze.
Comprendono e usano in modo insicuro i linguaggi
specifici.
Alunni che non conoscono i contenuti fondamentali delle
discipline.
Hanno difficoltà ad utilizzare o non utilizzano le minime
Fascia bassa (3/4)
conoscenze, anche se guidati.
Usano in modo inadeguato i linguaggi specifici
71
CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione non può essere ridotta a una semplice misurazione, a una pura media
matematica dei voti attribuiti nelle verifiche e nelle interrogazioni, ma è frutto di
un’osservazione attenta e quotidiana del cammino dello studente, che tiene conto
dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione.
Il suo scopo è di incentivare il raggiungimento di obiettivi personalizzati relativi alle
competenze e all’autonomia della persona.
Gli alunni vengono valutati con regolarità, equità e trasparenza, mediante un adeguato
numero di prove scritte e orali, scandite nell’arco del quadrimestre:
verifiche scritte (per le discipline orali: prove strutturate o semi-strutturate; per lediscipline
scritte: temi, risoluzione di problemi, esercizi di tipologia differente come richiesto dalla
disciplina);
interrogazioni
prove pratiche (attività di laboratorio, ricerca e approfondimento individuale o a
gruppi,attività sportiva, disegno)
impegno personale nello svolgimento dei compiti a casa.
COME VALUTIAMO
Nella valutazione teniamo conto di personalità, attitudini, vissuto e bisogni dell'alunno:
l’insegnante è continuamente impegnato nell’osservare, ascoltare e valorizzare la
persona.
Nel valutare le prove scritte e le prove orali ciascun docente tiene conto degli obiettivi
cognitivi e formativi deliberati dal Consiglio di classe, all’inizio dell’anno scolastico, e degli
obiettivi didattici della propria programmazione, comunicati agli alunni per facilitare il
processo di autovalutazione.
Nonostante non siano l’unico oggetto di valutazione, le prove scritte sono importanti al fine
di testare l’autonomia dell’alunno nell’elaborare contenuti e conoscenze, pertanto
l’assenza reiterata e senza motivazioni serie alle prove è considerata indice di scarso
interesse e impegno. La famiglia è tenuta a comunicare e a giustificare per iscritto e
tempestivamente le assenze dei figli, soprattutto se in corrispondenza di prove
classificabili, sia scritte che orali.
72
COME COMUNICHIAMO LE VALUTAZIONI Ogni docente comunicherà agli allievi gli obiettivi intermedi e finali delle discipline, nonché
i criteri di valutazione delle prove di verifica e i risultati conseguiti.
L’anno scolastico viene diviso dal Collegio dei Docenti in due quadrimestri (fine primo
quadrimestre: 31 gennaio 2014).
I risultati ottenuti nelle singole prove vengono comunicati dal docente alla famiglia tramite
scheda quadrimestrale. Le prove scritte, una volta corrette dal docente, vengono
consegnate agli alunni, che ne prendono visione e ritirate al termine della revisione in
classe. Qualora la famiglia ritenesse necessaria la visione della prova, può mettersi in
contatto con il docente tramite segreteria, fissando un appuntamento in orario scolastico.
Dopo lo scrutinio intermedio, verrà consegnata agli alunni la scheda di valutazione; nel
caso in cui l’alunno presenti una situazione di insufficienze diffuse o abbia mantenuto una
condotta poco corretta, a discrezione del Consiglio di classe, la famiglia potrà essere
convocata direttamente. I voti sono espressi in decimi e vengono formulati da parte di tutti
gli insegnanti secondo la seguente tabella:
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I contenuti esposti sono frammentari; non riesce a seguire i
ragionamenti, commette errori su argomenti molto 3-4 Conoscenze semplici.
Non riesce ad applicare le conoscenze in suo possesso ai problemi più semplici. Commette errori gravi e, guidato Competenze dall'insegnante si orienta con difficoltà.
I contenuti esposti sono parziali; non riesce a seguire i ragionamenti, commette errori su argomenti molto
5 Conoscenze semplici.
Non riesce ad applicare le conoscenze in suo possesso ai Competenze problemi . Commette errori .
I contenuti esposti evidenziano lacune o una preparazione superficiale. La conoscenza risulta sufficientemente completa ma non approfondita, abbisogna della guida
6 Conoscenze dell'insegnante.
Utilizza le conoscenze acquisite in modo prevalentemente mnemonico. Riesce a svolgere compiti semplici ma Competenze commette errori ed imprecisioni in quelli più complessi.
I contenuti esposti evidenziano una preparazione
abbastanza completa e presenta con una certa sicurezza
7 Conoscenze contenuti di media difficoltà.
Riconosce quasi tutti gli strumenti necessari alla soluzione Competenze di problemi di media difficoltà.
I contenuti esposti evidenziano una preparazione completa.
Segue la guida dell'insegnante e presenta con sicurezza 8 Conoscenze problematiche anche complesse.
Utilizza con esattezza tutti gli strumenti necessari alla soluzione di problemi abbastanza complessi in situazioni
Competenze note o simili di apprendimento.
La preparazione risulta completa, espone i contenuti in modo ordinato e con adeguati riferimenti anche interdisciplinari. Coglie subito le indicazioni
9 dell'insegnante sviluppando in modo ampio e articolato le Conoscenze richieste.
Sa utilizzare le conoscenze acquisite nelle diverse discipline per risolvere problemi complessi o nuovi in Competenze modo autonomo.
La preparazione risulta completa e approfondita, espone i contenuti in modo ordinato e con significativi riferimenti interdisciplinari. Coglie prontamente le indicazioni
10 Conoscenze dell'insegnante sviluppando in modo ampio, articolato e originale le richieste.
74
Sa utilizzare le conoscenze acquisite nelle diverse discipline per risolvere problemi complessi o nuovi in
Competenze totale autonomia.
CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE
La circolare del Miur n. 3 del 13 febbraio 2015 chiede alle scuole di adottare in via sperimentale i nuovi
modelli nazionali delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione
Il documento di certificazione, che la scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola
primaria e alla fine della scuola secondaria di primo grado, è consegnato alle famiglie dell’alunno e, in copia,
all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.
La certificazioni delle competenze , che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e
aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo,
quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine
dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice
trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari,va intesa come valutazione complessiva in ordine
alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi,
reali o simulati.
Come è strutturato il modello?
Il modello prevede che si debba indicare il livello raggiunto per ciascuno dei seguenti assi:
asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, altri linguaggi)
asse matematico
asse scientifico-tecnologico
asse storico-sociale
Per ciascuno di essi va specificato il livello raggiunto, distinto in:
LIVELLO BASE
LIVELLO INTERMEDIO
LIVELLO AVANZATO
Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO,
con l’indicazione della relativa motivazione (di cui si fa menzione anche nel verbale della riunione di
scrutinio).
Come può orientarsi la scuola?
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Dal momento che la certificazione riguarda le competenze, che sono cosa ben diversa da conoscenze e
abilità, le prove finalizzate alla valutazione di tale aspetto devono soddisfare le seguenti finalità:
fornire elementi di oggettività alla valutazione delle competenze;
evitare che la certificazione delle competenze si traduca in una semplice traslazione della
valutazione disciplinare espressa in relazione alle conoscenze
costituire una documentazione attestante e motivante il giudizio espresso in sede di consiglio di
classe, anche allo scopo di evitare eventuali contestazioni da parte delle famiglie.
Preparare queste prove non è lavoro semplice, né può tradursi in una singola prova finale.
Quali sono le formalità in relazione a questo adempimento?
L’atto formale che spetta alle scuole a fine anno è la compilazione del modello di certificazione delle
competenze per ciascuno studente, a termine dello scrutinio finale delle quinte classi di scuola primaria e
delle terze classi di scuola secondaria di primo grado, senza soluzione di continuità tra gli adempimenti di
scrutinio e quelli relativi alla certificazione, che – conseguentemente – appare come logica conclusione del
lavoro collegiale del Consiglio di Classe
Si può definire sinteticamente la competenza come un “sapere di azione”.
Saper agire è più che saper fare, o semplicemente sapere.
Saper agire implica di essersi appropriati di un sapere (dimensione oggettiva della competenza), di
disporre di tutta una serie di disposizioni personali (analisi, sintesi, metacognizione, ecc. – sono
la dimensione soggettiva della competenza) e di saperle giocare in contesti reali, con i loro vincoli di
situazione e le loro dinamiche sociali (dimensione intersoggettiva della competenza).
Quindi la competenza è ciò che ci consente di saperci rapportare a contesti problematici complessi, ovvero
tutti quei casi in cui la semplice applicazione di schemi procedurali non basta. In altre parole, sono
competente quando riesco a utilizzare tutto quello che ho imparato per risolvere situazioni problematiche
che non necessariamente già conosco.
Se questa idea viene assunta con serietà nella scuola, cambia radicalmente il modo di fare progettazione
didattica e di valutare.
Cambia il modo di fare progettazione, perché il punto di partenza non sono più gli obiettivi, ma proprio le
competenze che voglio che gli studenti sviluppino in uscita da una certa classe. Su queste competenze
occorre concentrarsi, individuandone le dimensioni, traducendole in traguardi formativi, trovando gli
indicatori che devo poter osservare se voglio dire che quei traguardi sono stati raggiunti. E cambia il modo
di fare valutazione. Perché valutare le competenze implica di concentrarsi sui processi, sui meccanismi di
azione e di decisione: le prove tradizionali non sono sufficienti, occorre immaginarne altre che
appartengono a quella che viene definita “Nuova Valutazione”. Una valutazione di performance, che
“fotografa” le competenze al lavoro, è basata sull’osservazione sistematica ed anche occasionale a secondo
delle situazioni che si dovessero presentare e servendosi di rubriche a tal uopo scelte prodotte.
Lo scenario culturale e pedagogico
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La certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si lega strettamente alle
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate con DM
16-11-2012, n. 254. Tale certificazione non costituisce, sottolineando le pratiche che occorre prevedere, un
mero adempimento burocratico, ma va colta come occasione e per quanto ripensare l’intera prassi
didattica e valutativa al fine di spostare sempre di più l’attenzione sulla maturazione di competenze efficaci
che possano sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta.
È dunque importante collocare l’operazione nel quadro della proposta culturale e pedagogica che emerge
dalle Indicazioni stesse, di cui si presuppone una conoscenza approfondita, non solo per le parti disciplinari
che interessano di più ciascun docente, ma anche per la parte generale che contiene il quadro teorico in cui
il processo di insegnamento/apprendimento si inserisce.
In tale prospettiva si richiama anzitutto ciò che le Indicazioni affermano in modo specifico in materia di
certificazione delle competenze. La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste
nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la
partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali
progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare
attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze,
abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la
loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i
modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la
padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la
scuola del secondo ciclo1.
Per assicurare un percorso coerente e condiviso, nel rispetto dell’autonomia delle singole istituzioni
scolastiche e della libertà e responsabilità professionale dei docenti, è indispensabile tenere presente
l’intera proposta teorica delle Indicazioni.
Nelle pagine iniziali del testo si trovano alcune considerazioni importanti per contestualizzare l’azione
educativa della scuola e dei docenti nel quadro dell’attuale scenario culturale di complessità e pluralità, che
impone di essere consapevoli che «oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di
formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è
bisogno dei contesti scolastici».
Ciò nonostante, la scuola continua ad essere «investita da una domanda che comprende, insieme,
l’apprendimento e “il saper stare al mondo”. Di conseguenza, «le trasmissioni standardizzate e normative
delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi non sono più adeguate».
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In uno scenario così complesso e variegato la scuola può trovare un riferimento unitario nella solida
formazione della persona che apprende, sicché «lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i
docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per
persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti
di significato».
Acquista così un ruolo decisivo la prospettiva di un nuovo umanesimo verso il quale l’intera umanità, in una
dimensione globalizzata, sembra essere avviata. Gli insegnanti sono invitati a superare barriere disciplinari o
settoriali e ad aprirsi con curiosità e fiducia alle suggestioni e agli stimoli della cultura contemporanea,
imparando – essi per primi a lavorare insieme, a collaborare per configurare una comunità professionale
unita nel suo difficile compito,quello di raggiungere le finalità formative, gli obbiettivi, i traguardi e le
competenze conseguite dagli alunni..
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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA
Orientamenti generali
Gli orientamenti generali che l’Istituto Comprensivo si propone di attuare sono:
favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali;
sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere
decisioni;
educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile.
Finalità istituzionali
la scuola si impegna ad assicurare:
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio didattico di
qualità;
iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la
prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica;
la salubrità e la sicurezza degli ambienti.
E si propone di:
agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli
alunni;
porsi come servizio pubblico gratuito, favorendo la scolarizzazione di tutti gli utenti;
organizzare il lavoro scolastico attraverso i criteri della programmazione educativa e
didattica personalizzata, anche utilizzando nuovi strumenti valutativi per attuare iniziative di
integrazione e di sostegno;
mettere a disposizione adeguate strutture per un servizio scolastico finalizzato alla
promozione umana e culturale di tutti gli alunni;
promuovere la formazione e l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività futura;
promuovere l’istruzione lungo tutto l’arco della vita.
Finalità educative
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Promuovere il successo formativo, garantendo pari opportunità educative e prevenendo
fenomeni di dispersione scolastica
Favorire un percorso formativo unitario, dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di
primo grado, nella prospettiva del processo in atto di innovazione scolastica
Educare ai fondamentali valori etici
Favorire il processo di crescita e rendere efficace l’azione formativa in un clima di rispetto e
collaborazione con le famiglie e il territorio
Personalizzare i percorsi d’apprendimento nel rispetto dell’unità della persona
Arricchire l’offerta formativa dell’Istituto per quanto riguarda le attività opzionali facoltative
Agevolare l’inserimento di alunni stranieri – extracomunitari con progetti di
recupero/sviluppo, in accordo anche con enti presenti sul territorio
Promuovere un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili con progetti
specifici
Migliorare la qualità del servizio scolastico, in un clima di rispetto, collaborazione e
benessere
Sensibilizzare ad una visione europea e mondiale della cultura
Individuare forme diverse di monitoraggio e autovalutazione interne
Riflettere sulle varie tipologie di disagio per trovare forme di fronteggiamento e avviare
processi di inclusione.
Finalità etico morali o di relazione
Acquisizione di comportamenti civilmente e socialmente responsabili nel rispetto della realtà
umana e ambientale. Tale acquisizione si articola in:
a) conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e della vita democratica;
b) capacità di stabilire rapporti interpersonali improntati alla tolleranza, alla collaborazione e
all’amicizia e alla partecipazione corretta alle attività e ai momenti della vita scolastica:
saper dialogare
saper esprimere la propria opinione
saper lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro
saper accettare i ragazzi che esprimono opinioni diverse dalla propria
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saper riconoscere eventuali errori
saper accettare tutti nella loro diversità
saper giudicare senza pregiudizi
saper accettare le norme della comunità scolastica e civile;
c) prendere coscienza di sé e della realtà circostante;
d) capacità di prendere in considerazione l’espressione altrui (orale, scritta, gestuale,…) e di
confrontarsi con essa.
Finalità logico formative
a) Acquisizione di un abito mentale di tipo scientifico, dell’abitudine ad impostare ricerche
secondo l’iter del metodo scientifico:
essere capace di osservare fatti e fenomeni
essere capaci di definire e di operare per problemi
essere capace di analizzare un fatto o un fenomeno complesso
essere capace di porre in relazione i dati e di confrontare fatti e fenomeni uguali, affini e diversi
essere capaci di formulare ipotesi e di verificarne la validità
essere capace di criticare il proprio operato
essere capace di comunicare i risultati con un linguaggio specifico ed appropriato.
b) Acquisizione dell’abitudine a saper osservare fenomeni complessi, concreti ed astratti, al fine di
coglierne le strutture portanti ed organizzative;
c) Acquisizione della capacità di cogliere la struttura delle cose e di saperla utilizzare in contesti
uguali, affini e diversi.
Finalità cognitive ed espressive
a) Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alle varie discipline:
conoscenza e comprensione della struttura e dei settori di applicazione di ciascuna disciplina;
conoscenza e comprensione dei paradigmi di contenuto che sono alla base del sapere di ciascuna disciplina.
b) Conoscere e comprendere lo specifico dei linguaggi verbali e non verbali e saperli utilizzare:
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produzione di comunicazioni, utilizzandolo specifico linguaggio del codice scelto;
traslazione di una comunicazione da un codice all’altro;
capacità di espressione attraverso codici e registri linguistici differenti.
EDUCAZIONE AI VALORI
Obiettivi educativi trasversali.
Nella Scuola primaria si possono sviluppare alcune abilità cognitive generali: ́
i concetti e le relazioni spazio – temporali ́
alcune categorie logiche di base (principio di non contraddizione, logica delle classi, relazioni
di ordine
l’uso dei concetti di misura e di ordine di grandezza ́
la capacità di cogliere regolarità nei fenomeni ́
le categorie di ipotesi e causalita ́
la capacità di riferire ordinatamente, oralmente e per iscritto, eventi, osservazioni,
esperienze
Nella Scuola secondaria si possono aggiungere altri obiettivi cognitivi trasversali, di livello più alto,
quali:
la capacità di generalizzare, sintetizzare, astrarre ́
il controllo della testualità orale e scritta
la capacità di argomentare e dimostraré
l’utilizzo del procedimento ipotetico – deduttivo ́
la distinzione fra dati e teorie, generalizzazioni, interpretazioni ́
la capacità di elaborare dati e selezionarli secondo criteri di pertinenza ́la comprensione e
l’uso di modelli
la consapevolezza della storicità di conoscenze e teorié
la consapevolezza della complessità del reale.
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NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA.
IL SE’ E L’ALTRO.
IL CORPO IN MOVIMENTO.
IMMAGINI, SUONI E COLORI.
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
LL’’IIssttiittuuttoo iinntteennddee ssvviilluuppppaarree iiddeennttiittàà,, aauuttoonnoommiiaa,,
ccoommppeetteennzzee ddeeggllii aalluunnnnii aattttrraavveerrssoo::
Scuola dell’Infanzia
1. Sviluppare in modo integrale ed armonico la personalità del bambino nei suoi aspetti cognitivi, linguistici, motori, sonori ed emotivi
2. Costruire l’identità individuale e sociale 3. Sviluppare le autonomie personali e sociali unitamente alla disponibilità ad interagire
in contesti diversi
4. Sviluppare il senso di cittadinanza attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero e il riconoscimento del punto di vista dell’altro.
Competenze promosse nel bambino
Sperimentare con efficacia le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche,
intellettive e relazionali.
Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
1. Imparare a conoscere se stesso per sviluppare senso di autonomia, sicurezza e consapevolezza
2. Sviluppare gli apprendimenti di base come primo esercizio del diritto di cittadinanza 3. Sostenere lo sviluppo integrato delle dimensioni cognitive, linguistiche, emotive e sociali
del bambino 4. Sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati 5. Sviluppare comportamenti adeguati al rispetto, alla salvaguardia e al miglioramento
dell’ambiente 6. Accedere alle discipline attraverso un percorso di graduale passaggio dal pre-disciplinare al
disciplinare.
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7. Imparare a conoscere se stesso per sviluppare senso di autonomia, sicurezza e
consapevolezza
8. Sviluppare gli apprendimenti di base come primo esercizio del diritto di cittadinanza
9. Sostenere lo sviluppo integrato delle dimensioni cognitive, linguistiche, emotive e sociali
del bambino
10. Sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati
11. Sviluppare comportamenti adeguati al rispetto, alla salvaguardia e al miglioramento
dell’ambiente
12. Accedere alle discipline attraverso un percorso di graduale passaggio dal pre-disciplinare al
disciplinare.
Competenze promosse nel bambino
Saper esprimere e comunicare in modo chiaro e corretto le proprie idee nei diversi
contesti e dimensioni relazionali utilizzando gli alfabeti di base.
Competenze promosse nel ragazzo
Saper utilizzare con efficacia in contesti variegati codici diversi per esprimersi e
comunicare in modo autonomo e propositivo.
LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
La progettazione educativo-didattica risponde a criteri di uniformità, sia pure rapportata
alla fisionomia di ciascuna classe dei tre ordini di scuola, e viene elaborata tenendo conto
delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali, dei bisogni e delle opportunità del
territorio in cui si opera ma anche delle risorse effettivamente disponibili, a partire dalle
Indicazioni Nazionali per il curricolo.
Il documento esplicita le varie fasi del processo educativo nell’ottica della formazione
globale della persona ed è formulato secondo la seguente scansione:
1) Rilevamento situazione iniziale
Viene effettuato, mediante contatti preliminari con i docenti dell’ordine di scuola precedente,
per mezzo di prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. La legge n.
53/2003 stabilisce che la scuola dell’infanzia realizzi la continuità con la scuola primaria, che la
scuola primaria si raccordi con la scuola dell’infanzia e con quella secondaria di primo grado e,
quest’ultima, si colleghi con la scuola secondaria di secondo grado. La continuità implica un
84
costante flusso di informazioni su alunne e alunni tra scuole e famiglie, un coordinamento
didattico tra gli insegnanti, azioni di orientamento sul percorso scolastico successivo degli
studenti, in grado di indirizzarne le scelte in ordine agli itinerari formativi da seguire.
2) Progettazione degli interventi educativi e didattici
Individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso
indicatori e descrittori di valutazione.
3) Obiettivi educativi
Nel primo ciclo di istruzione esiste una stretta connessione tra obiettivi educativi e obiettivi
didattici poiché, nell'adempiere al suo compito specifico, la scuola deve realizzare concretamente il
rapporto tra istruzione ed educazione. In tale ambiente educativo e di apprendimento, rivestono
rilevante valore formativo le discipline in quanto funzionali ai processi di formazione e, pertanto, gli
obiettivi formativi possono essere così identificati:
acquisire autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere
iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare.
La programmazione educativa persegue gli obiettivi del:
saper essere, inteso come insieme di atteggiamenti derivanti dall’interiorizzazione dei “valori”
appresi;
sapere, insieme delle conoscenze apprese nei diversi campi di esperienza, ambiti, discipline;
saper fare, insieme di abilità, capacità di utilizzare concretamente le nozioni apprese.
LA PROGRAMMAZIONE A CLASSI PARALLELE
Il Piano annuale delle attività prevede alcuni incontri fra i docenti delle classi parallele
dell’Istituto, sia per classe , che per area disciplinare, allo scopo di:
Rivedere, ad inizio d’anno, le programmazioni di classe per apportare
in caso di necessità eventuali adeguamenti
Verificare il percorso didattico in itinere confrontando i risultati
ottenuti dagli alunni per evidenziare punti di forza e criticità della programmazione
Predisporre le prove intermedie da somministrare agli alunni alla fine del primo
Quadrimestre.
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LA VALUTAZIONE
I docenti verificano periodicamente l’efficacia della loro azione didattica ed il livello di
raggiungimento, da parte degli alunni, sia degli obiettivi trasversali che di quelli disciplinari.
Le prestazioni individuali degli alunni vengono verificate e valutate principalmente in tre momenti:
1) valutazione iniziale:
viene fatta all’inizio dell’anno scolastico per stabilire la situazione di partenza di ciascun alunno e
della classe ed è di fondamentale importanza per stendere una programmazione mirata che tenga
conto dei bisogni formativi degli alunni.
2) valutazione formativa:
viene fatta durante tutto il corso dell’anno scolastico per monitorare i progressi dei singoli alunni e
calibrare in modo più efficace gli interventi formativi.
Attraverso la valutazione formativa i docenti devono infondere negli alunni fiducia nelle proprie
possibilità e nella propria riuscita scolastica.
3) valutazione finale:
viene formulata collegialmente dal team docente o dal Consiglio di classe e riportata nella scheda di
valutazione al termine di ciascuno dei due quadrimestri e tiene conto di:
- competenza dell’alunno
- progressi compiuti rispetto alla situazione iniziale
- impegno nell’apprendimento.
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STANDARD DI ACCETTABILITA’ DELLE VARIE DISCIPLINE
ITALIANO
Comprensione della lingua coglie il significato globale di un testo
Produzione della lingua • costruisce testi sufficientemente corretti.
Conoscenza della grammatica • coglie le regolarità e le irregolarità della lingua.
Conoscenza dei contenuti • sistema le informazioni e organizza le conoscenze in modo coerente
STORIA
Conoscenza eventi storici conosce i più importanti eventi storici e li
attribuisce alle diverse epoche.
Capacitàdi stabilire le • Opera semplici confronti.
relazioni
Comprensione dei fondamenti • è capace di individuare le condizioni fondamentali
e delle istituzioni della vita di vita di un popolo.
sociale civile e politica
Comprensione e uso dei • Usa i termini specifici più noti del linguaggio
linguaggi specifici disciplinare.
GEOGRAFIA
Conoscenza dell'ambiente conosce gli elementi fondamentali di un ambiente fisico e antropico.
Uso degli strumenti propri • sa adoperare gli strumenti più semplici (carte, tabelle, grafici).
Comprensione delle relazioni • Opera semplici confronti e stabilisce rapporti Comprensione e uso dei • comprende e usa la terminologia e gli strumenti linguaggi specifici essenziali.
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LINGUE STRANIERE
Comprensione della lingua coglie il significato globale di un testo Produzione della lingua • produce brevi testi e messaggi corretti Conoscenza delle strutture • Riconosce ed usa semplici strutture linguistiche Conoscenza cultura e civiltà • conosce aspetti essenziali della cultura e civiltà
MATEMATICA
Conoscenza elementi specifici conosce gli elementi di base e li utilizza in situazioni note.
Osservazione di fatti • osserva i fatti e applica sufficientemente i procedimenti di misura e di calcolo
Formulazione di ipotesi e • formula ipotesi di risoluzione di semplici soluzione di problemi problemi. Comprensione e uso dei • conosce e usa accettabilmente il linguaggio linguaggi specifici simbolico
SCIENZE
Conoscenza degli elementi conosce gli elementi base e li utilizza in situazioni note
Osservazione di fatti • organizza i dati raccolti e li generalizza . Ricerca di soluzioni • Formula ipotesi di risoluzione di situazioni
semplici. Linguaggi specifici • Conosce e riferisce gli argomentiin modo
sostanzialmente corretto utilizzando un linguaggio essenziale.
TECNOLOGIA
Osservazione e analisi inquadra correttamente i problemi generali Rappresentazione • rappresenta graficamente sia le figure piane e
solide con il supporto di strumenti tecnologici Conoscenze tecniche e • conosce i contenuti essenziali e li applica tecnologiche correttamente Linguaggi specifici • comprende e usa la terminologia e gli strumenti
specifici Progettazione - Realizzazione • Costruzione e sviluppo di figure solide riferiti ad
oggetti di uso comune
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ARTE E IMMAGINE
Capacità di vedere-osservare legge i linguaggi visivi e comunica con essi Conoscenza e uso delle • conosce e usa le varie tecniche espressive tecniche Produzione e rielaborazione • produce messaggi visivi Lettura di documenti • legge genericamente un'opera artistica nota
MUSICA
Conoscenza e uso del conosce gli elementi fondamentali del linguaggio linguaggi musicale. specifici
Espressione vocale e uso • Esegue correttamente una melodia con la voce Di mezzi strumentali e/o con lo strumento (flauto, diamonica, chitarra
ecc.)
Capacità di ascolto e • Riconosce i timbri strumentali e comprende il comprensione dei fenomeni messaggio musicale. sonori e dei messaggi musicali
Rielaborazione personale di • Produce personali sequenze ritmiche e melodiche materiali sonori sulla base di una cellula musicale data.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Potenziamento e consolidamento coordina autonomamente gli schemi motori di base
Potenziamento fisiologico • controlla forza, mobilità, velocità e resistenza Conoscenza degli obiettivi • conosce gli obiettivi basilari dell'attività
motoria Conoscenza delle regole • partecipa alle attività rispettando le regole
RELIGIONE
Dio e L’uomo Riconosce la Rivelazione divina come incontro tra Dio e l’uomo. Conosce i contenuti essenziali della religione cattolica.
La Bibbia e le altre fonti • Sa adoperare la Bibbia come documento storico culturale che è accolto dai cristiani come parola di Dio.
Il linguaggio religioso • Comprende ed usa il linguaggio simbolico religioso.
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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE L’Istituto Comprensivo promuove, durante l'anno scolastico:
● Assemblee di sezione, di classe e interclasse.
• Colloqui con le famiglie (settimanali per la Scuola Secondaria di I grado, su appuntamento per la
scuola dell’infanzia e primaria e quadrimestrali per tutti gli ordini scolastici)
● Consigli d'Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe con i rappresentanti eletti dai genitori.
● Partecipazione dei genitori sui risultati di pro-getti attuati nel Piano Offerta Formativa.
● Mostre delle esperienze educative e rappresentazioni eseguite dagli alunni dei tre ordini di
scuola.
I genitori, all’interno dei Consigli d’Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe, fanno proposte
organizzative e didattiche.
Oltre agli incontri istituzionali ci sono momenti di collabora-zione con le famiglie: quando alcuni
genitori entrano come “esperti” in attività didattiche e laboratoriali o quando fan-no parte di
comitati organizzativi per manifestazioni ed iniziative varie (festa di fine anno, uscite, ecc.), banca
dati d’Istituto, quando inoltre le famiglie partecipano con un contributo economico alla
realizzazione di alcuni progetti.
La presenza delle famiglie, le loro aspettative e la loro collaborazione sono sentiti determinanti
per la realizzazione di un’azione educativa interessata alla crescita di ogni alunno.
Nel periodo delle iscrizioni, circa un anno prima della reale frequenza, per i genitori sono previsti
incontri e visite dell’Istituto, affinché possano conoscere le indicazioni generali relative alle scelte
educative, alle proposte didattiche, alle modalità organizzative della scuola e ai criteri di
formazione delle classi e vedere come tutto ciò si coniuga nella prassi educativo-didattica di ogni
giorno.
Essi possono, inoltre, richiedere copia del POF. e sono chiamati a sottoscrivere con il D.S. il Patto di
Corresponsabilità.
Per comunicare con i genitori, oltre alle convocazioni ufficiali previste, viene utilizzato il diario
dell’alunno in modo tale da consentire il puntuale controllo di ciò che avviene in ambito scolastico.
Oltre ai colloqui individuali su appuntamento, vengono offerti ulteriori momenti di incontro nel
corso dell’anno, nei vari organi di scuola, ai quali sono invitati a partecipare le famiglie.
90
Inoltre, il sito web dell’Istituto (www.icbalestrate.eu), costantemente aggiornato, risponde
all’ottica di favorire la comunicazione con le famiglie e con le altre istituzioni ed agenzie che
operano nel territorio e con la scuola.
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91
PERCORSI FORMATIVI E PROGETTI EDUCATIVI 1) L’ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime nei
tre ordini di scuola. Viene attivato affinché l’alunno si senta a proprio agio e viva il passaggio senza
difficoltà riuscendo a relazionarsi con gli altri nel modo che gli è più congeniale. Ciò lo condurrà a
realizzare il proprio percorso formativo in modo sereno e senza traumi. La scuola si deve
presentare come una esperienza da “ vivere insieme” più che da “ temere” e a tal proposito con il
supporto dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Balestrate si vuole rendere più divertente tale
momento con una iniziativa animata da clown, palloncini e animazione (giorno 16-09-2014 per la
Scuola Primaria e giorno 19-09-2014 per la Scuola dell’Infanzia) . Per i docenti costituisce un
momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità utile per integrare le informazioni
raccolte attraverso i colloqui con i genitori, con gli insegnanti di Scuola Infanzia e Scuola Primaria e
i test d’ingresso.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Obiettivi formativi
-Favorire il sereno distacco dalla famiglia.
-Avviare un proficuo inserimento nel nuovo ambiente scolastico. -
Incoraggiare rapporti positivi con i coetanei.
-Favorire la partecipazione alle attività comuni. -
Realizzare un clima sereno e rassicurante. -
Facilitare l’acquisizione dell’autonomia fisica.
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SCUOLA PRIMARIA
Obiettivi formativi
-Realizzare un clima scolastico effettivamente positivo, accogliente-stimolante. -Far
conoscere-comprendere e vivere con agio il nuovo contesto.
-Promuovere l’inserimento dei bambini affinché si sentano parte di un gruppo che vive
quotidianamente esperienze comuni.
-Favorire un approccio piacevole e sereno al nuovo ambiente scolastico conoscendo le persone e i
loro ruoli, gli spazi e le loro funzioni.
-Adottare strategie finalizzate ad avviare in modo positivo il nuovo percorso scolastico.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi formativi
- Imparare a star bene con sé e con gli altri.
- Sentirsi parte di un gruppo affiatato.
- Accrescere la stima di sé e degli altri.
- Prendere coscienza delle proprie emozioni , sentimenti e reazioni personali.
- Condividere con altri le emozioni.
- Potenziare abilità di base quali:
saper ascoltare/saper parlare/saper scrivere/saper osservare/saper descrivere.
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2) LA CONTINUITÀ
La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini
e gradi dell’istruzione al fine di proporre un armonico sviluppo della personalità dei discenti. I
docenti della Commissione Continuità, pertanto, propongono incontri periodici per coordinare
singole attività relative a ciascuno dei progetti programmati. La finalità educativa della continuità è
la promozione dello sviluppo della personalità dell’alunno nel rispetto delle diversità individuali,
sociali e culturali e nella specificità dell’azione di ciascuna scuola. Per quanto riguarda la finalità
didattica si realizza, nel rispetto delle finalità del curricolo scolastico, la continuità dell’azione
didattico-educativa per prevenire le difficoltà e i disagi fra i diversi livelli della scuola dell’obbligo. Il
gruppo di lavoro per la continuità ha elaborato un programma di pre-accoglienza e accoglienza,
attraverso attività ludiche finalizzate alla socializzazione, all’integrazione e allo sviluppo dello
spirito collaborativo.
ATTIVITÀ
• Formazione Classi I (primaria e secondaria di 1° grado)
• Partecipazione degli alunni della classe 5° della scuola primaria alle lezioni della scuola
secondaria di primo grado.
• Visita dei bambini della scuola dell’infanzia alle classi della scuola primaria
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L’ORIENTAMENTO
La direttiva 487 del 06 agosto‘97 stabilisce che l’orientamento è parte integrante dei curricoli di
studio a partire dalla scuola dell’infanzia e prescrive che ogni Istituzione
Scolastica programmi attività ed iniziative che coinvolgano i docenti sui temi dell’orientamento,
che prevedano la raccolta e la diffusione dei dati e delle informazioni alle famiglie.
In linea con questa direttiva il nostro Istituto propone un percorso di orientamento, rivolto agli
alunni delle classi terze delle scuole secondarie di 1° grado di Balestrate e Trappeto, per la scelta
del corso di studi da intraprendere dopo la scuola dell’obbligo. Le attività mirano a formare e a
potenziare le capacità degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti
culturali e socio-economici e le offerte formative affinché possano essere i protagonisti di un
personale progetto di vita.
La scelta di un adeguato corso di studi da intraprendere dopo la scuola media inferiore è, infatti,
un problema molto più complesso di quanto possa apparire a prima vista, perché in essa entrano
in gioco vari fattori sia di tipo personale (le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori) che sociale,
vale a dire le appartenenze socio-familiari, i messaggi dei mass-media, il legame delle relazioni
amicali, ecc.
I soggetti che intervengono nella vita del giovane in qualità di orientatori sono innumerevoli:
prima di tutto la famiglia e la scuola. Quest’ultima è chiamata a garantire, lungo il percorso
scolastico dello studente, un orientamento continuo per preparare il ragazzo a prendere decisioni
autonome e responsabili. In tale prospettiva, è consuetudine che nel nostro Istituto si svolgano,
prima della data di scadenza fissata per le iscrizioni alle scuole superiori, varie attività di
orientamento sulla base delle quali si auspica che i discenti possano giungere alla effettuazione di
una scelta condivisa con i familiari e i docenti, ben ponderata e quanto più consona possibile alle
loro attitudini e capacità e tale da costituire un valido punto di partenza per la costruzione di un
solido progetto di vita.
Pertanto, al fine di accompagnare e sostenere i ragazzi nella loro crescita individuale e nel delicato
passaggio da un percorso scolastico ad un altro, il percorso orientamento si pone i seguenti:
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OBIETTIVI EDUCATIVI
• Favorire una scelta consapevole dell’indirizzo della scuola media superiore.
• Far acquisire ai ragazzi una conoscenza più approfondita di se stessi.
• Riorientare gli studenti scarsamente motivati o a rischio di abbandono.
• Verificare se le scelte sono corrispondenti alle esigenze degli studenti ed aiutarli
eventualmente a cambiare indirizzo.
• Sostenere i ragazzi in questa fase delicata di passaggio da un percorso
scolastico/formativo ad un altro.
• Aiutare i ragazzi ad acquisire un’adeguata consapevolezza del ruolo dell’istruzione nel
progetto della propria vita.
Il conseguimento di tali obiettivi prevede le seguenti:
MODALITÀ ORGANIZZATIVE
• Preparazione di materiale informativo ( schede autoprodotte – presentazioni in
powerpoint) al fine di illustrare i possibili percorsi formativi dopo la conclusione del ciclo
delle scuola dell’obbligo.
• Somministrazione di test e questionari per la valutazione degli interessi degli alunni.
• Lettura di brani relativi alla tematica di “Educarsi alla scelta”.
• Incontri con gruppi di alunni o classi delle Scuole superiori (o al contrario far partecipare i
nostri alunni presso le loro scuole) con lo scopo di far conoscere meglio le attività e i
curricoli che si svolgono nei vari indirizzi.
• Incontri con ex alunni del nostro Istituto per intervistarli circa la loro esperienza nella
scuole secondarie da loro frequentate.
• Organizzazione di alcune “Giornate dell’Orientamento” come momento circoscritto e ben
definito di incontro con i rappresentanti dei vari indirizzi di scuole secondarie del territorio.
• Fornitura su richiesta dello studente di materiali informativi.
• Organizzazione di incontri di tipo orientativo con le famiglie.
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• Organizzazione di incontri con operatori economici del territorio. • Realizzazione di un dossier personale che accompagni l’alunno durante il percorso di
orientamento. • Consultazione on line dei siti delle scuole secondarie.
A completamento del percorso si auspica che gli alunni conseguano i seguenti: RISULTATI
• perfezionino la conoscenza di sé
• riflettano sui propri punti di forza e debolezza
• usino strategie per fronteggiare le difficoltà
PER • costruire una scelta consapevole.
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4) INTEGRAZIONE E ORIENTAMENTO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E/O SVANTAGGIATI
Il nostro Istituto, in coerenza con quanto previsto:
- dalla Legge-Quadro 104 del 5/02/92 che garantisce il diritto all’educazione e
all’istruzione della persona disabile all’interno della scuola,
- dalla Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 che detta gli strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e per l’organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile e/o
svantaggiata (B.E.S.) nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione.
L’Istituto progetta percorsi educativo-didattici che, muovendo dal bagaglio di conoscenze ed
esperienze degli allievi, permettano di sviluppare l’autonomia personale e di acquisire
competenze.
Delinea ,inoltre, le strategie inclusive al fine di realizzare appieno il diritto alla formazione
educativa e culturale per tutti gli alunni in difficoltà.
L’istituto adotta una personalizzazione della didattica ed eventualmente misure
compensative o dispensative, e elabora una progettazione didattico-educativa di tipo
collegiale, corresponsabile e partecipata che individua le strategie di intervento più idonee.
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BES – Bisogni Educativi Speciali
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. Nei settori che seguono sono stati raccolti materiali e documentazioni, sia prodotti dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale sia da Enti esterni, che possono fornire alle istituzioni scolastiche e alle famiglie un supporto alla conoscenza dei vari problemi raccolti sotto l’acronimo BES e all’attuazione di interventi didattici maggiormente mirati ed efficaci.
Vengono offerti tre possibili percorsi:
- A (curricolare) in cui viene svolta attività comune al percorso della classe (eventuali tempi più
lunghi e/o prove equipollenti) finalizzato al conseguimento del diploma.
- B (differenziato) in cui vengono perseguiti obiettivi individualizzati e contenuti riferiti alle
potenzialità ed agli interessi dell’alunno, con conseguente attestato di frequenza
(Certificato di Crediti Formativi), utile per un ulteriore percorso Formativo Territoriale o presso
la Formazione Professionale.
- C (differenziato) integrazione scolastica.
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Finalità:
• Favorire l’inserimento, l’integrazione scolastica degli studenti portatori di handicap, o con
bisogni educativi speciali (BES) collaborando con enti esterni. Obiettivi:
• Sviluppo di rapporti e relazioni all’interno e fuori della classe con gli altri allievi, con i
docenti e con la comunità scolastica nel suo insieme; • Mantenimento e/o miglioramento dei livelli di scolarità raggiunti; • Acquisizioni di conoscenze e/o abilità pratiche, attraverso l’uso di strumenti di laboratorio,
che permettano l’inserimento in realtà professionali Attività:
• Realizzazione dei Percorsi Educativi Individualizzati del Piano annuale per l’inclusività
(P.A.I.). Si prevede, inoltre, l’organizzazione di attività didattiche in laboratori specifici che vengono programmati all’inizio di ogni anno scolastico.
Metodi e strategie:
• Contatti con docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado: progetto di
continuità educativa. • Contatti con le famiglie, gli enti locali, gli operatori socio-sanitari, le Cooperative, gli Uffici
Scolastici provinciali e regionali. • Pianificazione, percorsi e identificazione dell’iter formativo più rispondente alla situazione
reale dell’alunno diversamente abile. e/o svantaggiato Risorse Interne:
• Docente referente • Docenti di sostegno • Equipe pedagogica • Gruppo H (formato dai docenti di sostegno dell’Istituto) • Gruppo GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) 54 • • Personale ATA • Struttura scolastica: aule dedicate ad attività individualizzate e/o di gruppo, ascensore. • Laboratori di informatica, palestre, aula video, teatro, spazio all’aperto per attività motoria. • Ausili specifici
Esterne: Equipe psico-pedagogica dell’A.S.L. di appartenenza, genitori, Assistente sociale ecc. .
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Competenze e requisiti del referente:
• Titolo di specializzazione • Esperienze nella progettazione e nella gestione di percorsi didattici relativi all’handicap e/o
agli alunni svantaggiati Tempi:
• intero anno scolastico. Verifica:
Redazione, da parte del consiglio di classe, del progetto educativo ; Relazione finale dei docenti referenti sull’attività svolta durante l’anno; Riunioni del G.L.I.S. (Equipe psico-pedagogica ASL Partinico, genitori, docente coordinatore
dell’èquipe pedagogica, docente di sostegno) Incontri tra i docenti di sostegno dell’Istituto.
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5) ATTIVITÀ SPORTIVE
L'attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della
personalità degli allievi; essa, in tutte le sue manifestazioni (gioco - sport, attività pre-
sportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione,
valutazione e autovalutazione .
Le ore settimanali di attività sportiva non possono essere superiore a sei.
A queste è possibile aggiungerne non più di sei ore complessive per attività fuori la scuola ( fase
distrettuale, provinciale e regionali).
Complessivamente le ore per l’anno scolastico 2014/2015 saranno circa centoventi. Gli Impianti da
utilizzare durante l’anno scolastico 2014/2015 saranno:
• la palestra scolastica di Trappeto ( via fiume);
• il campo polivalente all’interno della scuola di Trappeto;
• il campo sportivo di Trappeto;
• l’impianto polivalente di Balestrate ( via dei giardini);
• il campetto polivalente Scuola Primaria “ Aldo Moro” di Balestrate;
GLI ATTREZZI CHE VERRANNO UTILIZZATI NEL CORSO DELL’ANNO SONO:
impianto di amplificazione
registratori
palle mediche
materassini
bacchette, bastoni, appoggi Baumann
palle e palloni ( pallacanestro e pallavolo)
racchette di badminton e volani;
tamburelli e palline;
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INDICAZIONI TECNICHE L'attività pomeridiana è rivolta alle alunne e agli alunni di tutte le classi.
In paesi come Trappeto e Balestrate, questa attività è importante poiché risponde ai bisogni di
formazione psicofisica degli alunni e delle alunne.
L'attività proposta si fonda su questi principi educativi:
• prendere coscienza delle proprie possibilità e dei propri limiti
• affidarsi a sane abitudini igienico - alimentari
• valorizzare se stessi senza sopraffare gli altri
• essere capaci di autocontrollo, di osservare le regole, essere leali
• saper collaborare con tutti i compagni compresi coloro che si trovano in difficoltà Tutti gli
alunni possono partecipare all'attività sportiva pomeridiana, a prescindere dai risultati ottenuti nei
test di valutazione (salto in lungo e triplo da fermi, Abalakov, lancio della palla medica avanti e
dietro, corsa veloce 30 m, peso corporeo, etc.)
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA'
• Preatletica e atletica
• Ginnastica formativa
• Tonificazione e potenziamento muscolare
• Ginnastica aerobica
• Ginnastica a corpo libero
• Stretching
• Rilassamento psicofisico
• Giochi vari ( Badminton, Palla tamburello, Pallavolo, Pallacanestro e Pallamano)
• Ginnastica preventiva e correttiva dei paramorfismi fisici degli alunni.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
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• Essere coscienti della propria corporeità.
• Potenziare le proprie capacità percettive.
• Consolidamento degli schemi motori di base.
• Armonico sviluppo corporeo
• Sapersi relazionare e saper collaborare
• Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici dei mezzi di comunicazione sociale
• Integrare il linguaggio della comunicazione fisica con altri linguaggi
• Saper comunicare con il linguaggio del corpo: rappresentazione, attraverso i movimenti
naturali, di sensazioni, di sentimenti, di idee.
• Acquisizione della sicurezza di sé attraverso l'attività motoria
COMPATIBILITA' CON L'ETA' DEGLI ALUNNI
• non sovraccaricare l'apparato muscolare e osteo-articolare, soprattutto il rachide
• regolamentare in maniera semplice ed essenziale le attività proposte ponendo sempre
l'alunno in continue situazioni di gioco e divertimento.
ASPETTO MORFO-FUNZIONALE
Nell'età compresa tra gli 11 e i 14 anni si ha un forte incremento dell'altezza e relativo
dimagrimento. L'ossificazione non è ancora completata e si ha crescita notevole delle ossa lunghe
(arti inferiori e superiori) con cartilagini ancora in via di sviluppo. Frequenti le scapole alate e gli
atteggiamenti paramorfici specie scoliotici. L'apparato muscolare non appare ancora adattato al
notevole incremento dello sviluppo scheletrico, ma già tende ad un evidente miglioramento del
trofismo generate. Gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio non hanno una completa
funzionalità potenziale e la gabbia toracica non è ancora completamente sviluppata.
ASPETTO SOCIOLOGICO
Si delinea un certo ragionamento logico nella percezione delle regole sociali anche se deficitario di
solide concretezze critiche. In relazione al gruppo il giovane avverte, come nozione essenziale di
strutturazione e conduzione, il principio dell'uguaglianza. Ha un crescente e chiaro bisogno di
giustizia. E' attratto naturalmente dal gruppo a cui si affeziona e collabora alle esperienze
realizzate in forma aggregativa.
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ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE RIFERITE ALL'ETA' 11-13 ANNI
E' questo un periodo particolarmente critico a livello fisico e psichico. Bisogna utilizzare la
disponibilità partecipativa del giovane per invogliarlo a quelle attività sportive, di gioco e tempo
libero che lo facciano partecipe del gruppo e quindi del contesto sociale. Una attività sportiva ben
programmata è estremamente utile per incidere positivamente sulla psiche e per scaricare quel
naturale surplus energetico tipico di questa delicata età. Evitare le attività a carattere
prevalentemente asimmetrico per non accentuare o far nascere fenomeni paramorfici
caratteristici in questo periodo. Le attività sportive ad impegno simmetrico e multilaterale sono
consigliabili per l'effetto preventivo e correttivo.
DISCIPLINE SPORTIVE
I ragazzi parteciperanno alle varie fasi nelle seguenti manifestazione:
• Corsa Campestre M. e F.( finalisti nelle varie categorie alla fase Prov. 20013/14)
• Atletica in pista M. F: ( finalisti alla fase Provinciale A.S. 2013/2014)
• Badminton ( finalisti alla fase nazionale A.S. 2013/2014)
• Palla tamburello M. e F. (finalisti alla fase Provinciale A.S. 2013/2014)
• Palla canestro M. ( semifinalisti alla fase provinciale A.S. 2013/14)
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6) USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Il nostro Istituto organizza mirate uscite didattiche e visite/viaggi di istruzione che si pongono come occasione di incontro diretto con la realtà circostante e momento di socializzazione.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
1. Formare pienamente la personalità dell’alunno al di fuori di schemi prefissati
2. Far acquisire all’alunno la capacità di osservazione, di conoscenza e di azione, abituandolo
a porsi in modo critico nei confronti della realtà che lo circonda.
3. Sviluppare la socializzazione, la cooperazione e l’autonomia personale fuori dall’ ambiente
scolastico.
4. Sviluppare atteggiamenti idonei ai luoghi visitati e agli ambienti visitati.
5. Promuovere attività di ricerca e organizzazione delle informazioni.
6. Promuovere la partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative proposte.
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1. Acquisire una conoscenza diretta degli aspetti culturali, storici, monumentali,
paesaggistici, folkloristici della Sicilia.
2. Consolidare processi di socializzazione anche con alunni di altre scuole.
3. Consolidare l’autonomia personale.
ASPETTI DIDATTICO – ORGANIZZATIVI Prima di ogni escursione, le insegnanti delle classi interessate effettueranno attività didattiche di
preparazione mediante:
lettura e consultazione di opuscoli
conversazioni riguardanti l’ambiente da visitare
uso di schede illustrate
INDICATORI DI QUALITÀ:
Interdisciplinarietà
Integrazione
Animazione
Comunicazione
Partecipazione
Ricerca
Progettazione
Pluralità dei linguaggi
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META/ ITINERARIO
DATA Organizzazione logistica
MEZZO CLASSE n° alunni
n° gen
n° Doc Docente responsabile
1. Azienda Spighe d’Oro – C/da Piano Tresca
2. Azienda “Toia Gaspare”- Balestrate
Aprile/Maggio
Orario antimeridiano
Privato 1^A 14 2 Vermiglio Margherita
Fattoria Didattica Augustali o similare sul territorio.
27/04/15 Una giornata Privato 2^ A/B/C/D
76 6 Palazzolo Tonino
Palermo: Museo Gemellaro
28/04/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 3^ A/B/C 52 3 4 Gaglio Caterina
Palermo: Palazzo Normanni-Cappella Palatina/Cattedrale/Chiese corso V. Eman./Palazzo Abatellis-Palazzo Mirto/Palazzo Steri/Piazza Marina. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
22/04/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 4^A/B/C 59 3 3 Badaglialacqua Caterina
Siracusa: Isola di Ortigia/Duom
n. 2 giorni Partenza
Mezza pensione: colazione+cena
Pullman 5^ B/C 34 12 6 Vitale Anna Maria
108
o/Teatro greco/Anfiteatro Romano/Latomia del Paradiso/Orecchio di Dionisio/grotta dei Cordari/Tempio di Apollo/Castello Maniace/Latomia dei Cappuccini/Castello Eurialo/Museo del papiro/Museo archeologico Paolo Orsi. (CON GUIDA) Pernottamento. Modica: Duomo di San Giorgio, Chiesa di S. Pietro/ Chiesa di Santa Maria/Casa delle Farfalle/Casa Museo Salvatore Quasimodo/Museo del Cioccolato. (SENZA GUIDA)- Pranzo in luogo - Viaggio di ritorno Il costo deve essere
23/o4/15 Arrivo 24/04/15
+ pranzo al ristorante a Modica
109
comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
(*) Roma: 1°giorno: Colosseo/Circo di Costantino/Fori Imperiali/Piazza Venezia/Vittoriano/Campidoglio/Piazza del Popolo. Pernottamento; 2° giorno: Piazza S. Pietro/Basilica di S. Pietro/Piazza Navona/Pantheon. Pernottamneto. 3° giorno: Fontana di Trevi/Piazza di Spagna. Nel pomeriggio aeroporto e viaggio di ritorno Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
N° 3 giorni Partenza 20/04/15 Arrivo 22/04/15
Mezza pensione: colazione+cena in albergo (pranzo al sacco tutti i giorni)
Aereo+ Pullman
5^ A 14 4 2 Cottone Maddalena
(**) Trapani: Saline/Museo Pepoli Il costo deve essere comprensivo
27/04/15
Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 5^ A 14 4 2 Cottone Maddalena
110
di eventuali ingressi a pagamento
Carini: Bioparco Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
04/05/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 3^ A/B 30 3 3 Bologna Rosalia
Palermo: Museo Gemellaro/Villa Giulia Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
20/04/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 3^ A/B 30 3 3 Bologna Rosalia
Caccamo e Diga Rosamarina
21/04/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 1^ B/C/D 56 == 4 Sciascia Gaetano
Palermo: Palazzo Branciforte. (orario scolastico) Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
23/03/15 ore 8:30/13:30 Pullman 2^ D 21 == 2 Leggio Rita
(**) Siracusa- 1°giorno: Teatro greco/Parco archeologico della Neapolis/ Duomo –
3 giorni Dal 16 al 19/04/15
Mezza pensione: colazione+cena in albergo ( si segnala n. 1 alunna celiaca garantire alimentazione
Pullman 2^ A/B/D
37 (1H)
== 4 Leggio Rita
111
Pranzo al ristorante –Pernottamento; Noto - 2° giorno: centro storico/cattedrale/Teatro/Palazzo Ducezio/Basilica S. Salvatore/Chiesa S. Chiara – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 3° giorno: visita alla città di Noto – Rientro. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
senza glutine)
(*) Napoli-Caserta-Pompei-Ercolano – 1° giorno: arrivo a Napoli trasferimento per Caserta e visita con guida alla Reggia – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 2° giorno: visita di Pompei ed Ercolano con guida (area
3 giorni Dal 16 al 19/04/15
Mezza pensione: colazione+cena in albergo ( si segnala n. 1 alunna celiaca garantire alimentazione senza glutine
Aereo+ Pullman
2^A/B/D 37 == 4 Leggio Rita
112
archeologica) – Pranzo al ristorante – Pernottamento; 3° giorno: visita al Duomo di Amalfi – trasferimento a Napoli, aeroporto e viaggio di ritorno. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
Palermo: Castello Utveggio-Palazzo Branciforte-Villa Amalfitano-Villa Florio-Niscemi. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
20/04/15 Una giornata Pranzo al ristorante
Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria
Palermo: Visita al Museo di Arte Moderna (orario scolastico) Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
Marzo 2015
ore 8:30/13:30 Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria
113
Roma - 1° giorno: San Pietro e Basilica/piazza Navona/Piazza di Spagna/Fontana di Trevi/Quirinale/Castel Sant’Angelo/Pantheon – Pranzo al ristorante - Pernottamento; Tivoli - 2° giorno: Villa D’Este/Villa Adriana/Visita al centro storico – Pranzo al ristorante - Pernottamento; Roma- 3°giorno: Musei Vaticani/Cappella Sistina e stanze di Raffaello/visita della città – Pranzo al ristorante – Pernottamento; Roma - 4°giorno: Colosseo/Campidoglio/Foro Romano/Fori Imperiali/Vittoriano –
4 giorni dal 4 al 7/05/15
Mezza pensione: colazione+cena in albergo
Aereo + Pullman
3^ B 18 == 3 Leggio Giuseppa Maria
114
Pranzo in area Rock Cafè. Nel pomeriggio aeroporto e viaggio di ritorno. Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento
Bosco della Ficuzza - Riserva Naturale Orientata/Real Tenuta della Ficuzza/Centro regionale di recupero della fauna selvatica/Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago.
30/04/15 Una giornata Pranzo al ristorante
Pullman 2^ E/F
35
== 3 Vitale Vincenza
Palermo-Monreale: Cattedrale/Palazzo Reale/San Giovanni degli Eremiti/La Zisa/Duomo di Monreale Il costo deve essere comprensivo di eventuali ingressi a pagamento.
29/04/15 Una giornata Pranzo al sacco
Pullman 1^ E/F 22 == 3 Gambino Michele
Spettacolo Gennaio ore 8:30/13:30 Pullman 1^/2^/3^ 80 == 8 Antonioli
115
Cinematografico – Cartone animato in 3D
2015 A e 3^ B Anna Scuola Primaria Trappeto
Teatro Febbraio 2015
ore 8:30/13:30 Pullman 4^ A/B 28 == 2 Cottone Francesca Scuola Primaria Trappeto
Spettacolo cinematografico - Film
Febbraio 2015
ore 8:30/13:30 Pullman 3^ B/C 49 == 2 Leggio Giuseppa Maria Scuola Sec. I grado Balestrate
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PROGETTI INTEGRATI E PROGETTI INTERNI
Progetto Scuola Classe e sezione Docenti
“Progetto accoglienza Istituto Comprensivo
alunni” di Balestrate
“Progetto puliamo il Scuola Primaria di Classi quinte sezione Vitale E. S.
Balestrate A-B Vermiglio M.
mondo 2013” Patti C.
“Progetto festa dei Scuola Primaria di
nonni” Balestrate
“Attività fisica, Scuola secondaria di Bologna F. motoriale, sportiva nella primo grado di Campo G.
Scuola Secondaria di Trappeto e Balestrate Lo Vasco M.
primo grado”
Progetto legalità Istituto Comprensivo
(Famiglia Bommarito) di Balestrate
“Progetto D. Dolci” Scuola Primaria e Scuola Secondaria di secondaria di primo primo grado di grado di Trappeto Trappeto: -classe prima sezione E -classe terza sezione E
Scuola Primaria di Trappeto: -classe quinta sezione A
Progetto “A scuola di Scuola Primaria di Plesso “P.pe di Napoli”
protezione civile” Balestrate -classe prima sezione B -classe quinta sezione A
“Progetto velico” Istituto Comprensivo di Balestrate
Il volontariato a
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I.C. di Balestrate
scuola!?!...Col casco!!!”
“Progetto Danza dei Scuola Primaria e Scuola secondaria di
pastori” Scuola secondaria di primo grado: primo grado -classe prime, seconde e terze
-classi a tempo prolungato
Scuola Primaria: -classe quinte sezione A
“Progetto libera dalla Istituto Comprensivo Classi della Scuola
paura e dalla violenza” di Balestrate Primaria di Balestrate
Progetto di recupero Scuola Primaria di
”Tutti bravi” Balestrate e di Trappeto
“Progetto Natale” Istituto Comprensivo Scuola dell’infanzia di di Balestrate Trappeto e Balestrate
-classi quarte sezione A-B-C -classe quinta sezione C (collegio docenti del 05-09-2013)
“Solidarietà pro Africa” Istituto Comprensivo di Balestrate
“Noi piccoli artisti” Scuola Infanzia di Trappeto
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Presentazione del corso ad Indirizzo Musicale
Il corso ad indirizzo musicale offre la possibilità di intraprendere lo studio di uno strumento
musicale.
Gli strumenti richiesti dal nostro istituto sono:
Flauto
Violino
Pianoforte
Percussioni
Cos,è un corso ad indirizzo musicale?
L’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola media prende il via in forma di
sperimentazione in tutto il territorio italiano, negli ultimi anni '70.
Il primo decreto ministeriale del 1979 e il secondo del 13 febbraio 1996, sono i primi due passi che
sanciscono e regolamentano lo studio di uno strumento musicale nella scuola media, e
permettono l’apertura di nuovi corsi in via sperimentale. Con la Legge n.124 del 3 maggio 1999
vengono ricondotti ad ordinamento i suddetti corsi facendo così diventare l’insegnamento di uno
strumento nella scuola media una materia curriculare. Ai sensi del D.M. 6 agosto 1999 n. 201,
inoltre, viene istituita la classe di concorso di strumento musicale nella scuola media (A077).
Il corso ad indirizzo musicale nasce dall'esigenza di offrire agli alunni la possibilità di accostarsi alla
cultura e alla tecnica musicale, non solo dal punto di vista teorico, ma anche e soprattutto, da
quello pratico attraverso lo studio triennale di uno strumento musicale.
Organizzazione
Due rientri settimanali pomeridiani di un'ora tra il lunedì e il venerdì.
Lezioni individuali oppure a gruppi di tre o quattro allievi o orchestra per lavorare sulla pratica di insieme e
di ascolto reciproco.
“Gli alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per l'insegnamento di quattro e
diversi strumenti musicali.” Art. 2, D.M. 6 agosto 1999, n. 201 I comma
Esame di ammissione
L’ammissione degli alunni richiedenti l’Indirizzo musicale è subordinata al superamento di una
prova orientativo - attitudinale predisposta dalla scuola. La commissione sarà formata dagli stessi
insegnanti di strumento musicale.
Tale prova si articola in due parti; la prima finalizzata a verificare capacità quali: riconoscimento
dell’altezza dei suoni, senso ritmico e capacità di intonazione, la seconda è costituita da un breve
colloquio finalizzato a valutare la motivazione dell’allievo ad assumere l’impegno di studiare uno
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strumento e verificare eventuali impedimenti fisici che possano precludere la scelta di uno
strumento specifico (asma, dentatura, conformazione della mano non idonee…)
Per l’accesso alla prova non è richiesta all’alunno/a alcuna conoscenza musicale obbligatoria
pregressa
Criteri di assegnazione dello strumento
La Commissione preposta alla prova assegnerà lo strumento, sulla base del punteggio orientativo
rilevato e tenendo conto delle preferenze espresse da ciascun candidato, ai primi 24 alunni.
In caso di rinuncia la commissione, seguendo l’ordine di graduatoria, proporrà all’alunno
successivo in ordine di idoneità l’assegnazione del posto disponibile.
Queste operazioni di assegnazione dovranno concludersi entro 10 giorni dalla pubblicazione della
graduatoria pubblicata all’Albo d’Istituto, scaduti i quali sarà pubblicato l’elenco definitivo degli
alunni ammessi e delle classi di strumento.
Esclusioni e rinunce
Nel caso in cui l’alunno non sia ammesso all’indirizzo musicale sarà iscritto ai corsi ordinari. La rinuncia all’indirizzo musicale, una volta pubblicata la graduatoria degli ammessi, deve essere motivata da circostanze eccezionali e dichiarata per iscritto entro 7 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva.
Attività
Saggi di classe (singolo), saggio di Natale (gruppi da camera) e saggio Finale (orchestra), eventuali partecipazioni a concorsi e manifestazioni.
Linee guida per l’organizzazione dell’indirizzo musicale
Frequenza
Art. 1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero
triennio di corso, fatte escluse le condizioni relative agli articoli di seguito riportati;
Art. 2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio;
Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo non ammissione alla classe
successiva, vedi art. 6 )
Art. 4. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe;
Art. 5. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: musica d’insieme/teoria-solfeggio e
Strumento musicale;
Art. 6. Nel caso in cui il C.d.C. disponga la non ammissione alla classe successiva si valutano le
seguenti variabili:
a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all’interno dello
stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C.
b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso transita in
uno dei corsi ordinari;
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Art. 7. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo
all’insegnante della prima ora (valido sia per teoria e solfeggio/musica d’insieme e strumento).
Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati
assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata;
Art. 8. Nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le
famiglie degli alunni interessati circa l’organizzazione effettiva dell’orario delle lezioni nei
pomeriggi di assenza del docente.
Strumento
Art. 1. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è a carico alle famiglie
degli studenti;
Art. 2. E’ obbligatorio portare a scuola il proprio strumento e libri per le ore di lezione;
Orario
Art. 1. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno scolastico, salvo
diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni);
Art. 2. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a
concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario pomeridiano (accorpamento di più ore
per prove d’insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli
interessati.
Art. 3. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della
partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre scuole ad indirizzo musicale.
La scuola ad indirizzo musicale:
promuove, produce e diffonde sul territorio la cultura musicale grazie a processi di collaborazione fra scuole su progetti didattici specifici;
sperimenta metodologie didattiche comuni per migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica;
elabora proposte per la costruzione di curricoli verticali con attenzione ai raccordi tra i diversi ordini scolastici anche per elaborare modelli comuni di certificazione delle competenze
INDIRIZZO MUSICALE
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’Istituto nella sua struttura organizzativa può essere considerato un sistema complesso che realizza il servizio pubblico di istruzione e di formazione secondo il vigente ordinamento assicurando la fruizione dell’offerta formativa da parte degli esercenti il diritto all’istruzione. Ne consegue che il servizio va organizzato, progettato, agito e valutato sia negli esiti sia nella gestione, per far emergere aree o dimensioni di criticità da sviluppare e migliorare in modo da assicurare a tutti gli allievi, il diritto ad apprendere. Per il processo di autovalutazione sono elaborati indicatori oggettivi, organizzati secondo un preciso modello; ogni intervento dell’autovalutazione è strettamente intrecciato con i principi generativi, con le finalità strutturali e con gli obiettivi del Piano dell'Offerta Formativa. L’autovalutazione è un processo di apprendimento strettamente
collegato al miglioramento della scuola. Il miglioramento della scuola riguarda numerosi aspetti
della vita di un istituto scolastico: l'ambiente e il clima di lavoro, la gestione o l'organizzazione,
l'infrastruttura, le relazioni interne ed esterne, ecc. L'aspetto centrale però deve riguardare quelle
che sono sicuramente le attività principali della scuola, e cioè i processi d'insegnamento e di
apprendimento.Il fine ultimo dell'autovalutazione è il miglioramento della scuola: migliorare la
qualità dell’educazione significa creare le condizioni affinché la scuola diventi un luogo di sviluppo
educativo relativamente al curricolo, all’insegnamento e alla crescita professionale degli
insegnanti. Questo comporta la presa di coscienza che apportare determinate modifiche o
promuovere determinati progetti di miglioramento può anche significare scontrarsi con resistenze
interne, mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate nella cultura dell'istituto, rompere
gli equilibri esistenti, ecc. Il gruppo di autovalutazione è composto da docenti della scuola primaria
e della secondaria di primo grado. Il progetto sperimenta nuove forme di valutazione delle scuole,
tramite dei questionari rivolti al personale della scuola e agli alunni, che serviranno per definire e
realizzare interventi di miglioramento.
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PROGETTO FARO
Adesione al PROGETTO FARO delibera 209 del consiglio d’istituto del 14-11-2014.
Rete internazionale di scuole per la ricerca della qualità nel sistema di istruzione.
Un percorso di autoanalisi effettuato da scuole collegate in rete in un'ottica di sistema e di
miglioramento
Tema della ricerca: Autoanalisi d'Istituto
Modalità operative: Lavoro di ricerca e di confronto in rete
Prospettive di sviluppo: Collegamenti con scuole europee per un confronto ancora più
ampio
Adesione alla rete: mediante sottoscrizione di un "accordo di rete" e di una "scheda di
adesione"
La Rete F.A.R.O fra tradizione ed innovazione: un nuovo percorso, in raccordo con il Sistema
Nazionale di valutazione
Il nuovo progetto F.A.R.O. 2015 parte dalla considerazione che il Format del RAV è nazionale.
Poiché, com’è noto, il Sistema Nazionale di Valutazione è ancorato a una fase preliminare di
autovalutazione considerata fondamentale e connaturata alle caratteristiche essenziali delle
Istituzioni scolastiche, la Rete F.A.R.O. ha elaborato un programma di accompagnamento che
permette di seguire con attenzione il processo, per individuarne i livelli organizzativi, le percezioni,
il clima complessivo, l’adesione più o meno consapevole, le prospettive di miglioramento. In altri
termini, all’interno delle Scuole aderenti alla Rete, è organizzato un percorso metacognitivo per
accompagnare l’autovalutazione e scoprirne gli aspetti positivi, le sensazioni, anche emotive, e le
reazioni che favoriscono o impediscono un processo delicato e complesso. Gli strumenti della
meta autovalutazione sono di semplice gestione e d’immediato, automatico utilizzo attraverso
l’uso del formato elettronico. Tutti i membri della comunità scolastica (dirigente, direttore dei
servizi generali e amministrativi, docenti, personale di segreteria, personale a.t.a., alunni e
genitori) e testimoni privilegiati esterni, autonomamente individuati dalle Scuole, saranno
ascoltati. Le osservazioni e i pareri sul processo di autovalutazione saranno catalogati e sintetizzati
e confluiranno in un Rapporto sull’Autovalutazione della Scuola (RAS) che darà conto del clima
complessivo venutosi a creare nell’Istituto. Il documento di sintesi confluirà nel sistema di
rendicontazione della Scuola, in modo che sia possibile attivare successivamente un dibattito
allargato e partecipato. Come prima accennato, tutti gli strumenti, articolati in questionari,
interviste interattive e focus group, sono messi a disposizione online, in formato elettronico, per
una facile e immediata utilizzazione e per una successiva automatica rilevazione delle risposte.
Inoltre, ogni anno tutti i Rapporti sull’Autovalutazione della Scuola confluiranno in un Rapporto
sull’Autovalutazione delle Scuole della Rete (RAS Rete) per analizzare l’andamento complessivo del
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processo autovalutativo e renderne evidenti i fenomeni che emergono in ambito interregionale,
regionale, provinciale e locale. La rilevazione è completata da un’approfondita analisi degli
obiettivi autonomamente individuati dalle Scuole nell’ambito dell’autovalutazione. La previsione
di spazi in bianco destinati, nel Format del RAV nazionale, all’autonoma individuazione di obiettivi
e di aree d’intervento da parte delle Scuole, consente di valorizzare tutte quelle azioni che sono
indicate a livello di singola Scuola. La Rete F.A.R.O. si impegna a catalogare quanto
autonomamente indicato per definire un livello territoriale di intervento di osservazione di un’area
del curricolo che tiene conto delle esigenze formative di ogni realtà.
Questi gli strumenti elaborati, a disposizione delle Scuole della Rete:
A. Questionari
1. Questionario per il Dirigente scolastico e per il DSGA
2. Questionario per i docenti della Scuola
3. Questionario per gli Assistenti amministrativi, per gli Assistenti tecnici e per i Collaboratori
scolastici
4. Questionario per i genitori degli alunni della Scuola
5. Questionario per gli alunni della Scuola
B. Interviste interattive
1. Intervista interattiva al DS e al DSGA
2. Intervista interattiva a un Gruppo di docenti della Scuola
3. Intervista interattiva a un Gruppo di personale A.T.A. della Scuola
4. Intervista interattiva a un Gruppo di genitori
5. Intervista interattiva a un Gruppo di alunni
C. Focus Group
1. 1. Focus group: colloquio tra testimoni interni qualificati
2. 2. Focus group: colloquio tra soggetti interni e testimoni esterni privilegiati
D. Modelli per individuare e definire la dimensione territoriale dell’autovalutazione
1. Modelli semistrutturati per la classificazione degli Obiettivi e degli Indicatori valutativi
autonomamente individuati, in rapporto al Curricolo di Scuola
Il perno dell’azione è costituito dall’intervista interattiva, uno strumento innovativo che prevede
un colloquio, su pista di lavoro predeterminata attraverso domande stimolo, tra un intervistatore
(un docente interno della Scuola che conosce bene l’ambiente e le relative dinamiche) e un gruppo
omogeneo di membri della Scuola (DS, DSGA, docenti, non docenti, genitori, alunni).
L’intervistatore e gli intervistati, attraverso alcune domande-guida, riflettono insieme con lo scopo
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di definire una sintesi sul grado di attuazione e di svolgimento del processo di autovalutazione
della Scuola.
Sviluppo della Rete F.A.R.O.
Nell’attuale fase, caratterizzata dalle indicazioni del DPR n. 80 del 2013, della Direttiva MIUR n. 11
del 2014 e della relativa Circolare di accompagnamento n. 47, la Rete, in un’ottica di continuità, è
orientata a fornire i seguenti servizi:
A. Fase di Autovalutazione.
La Rete fornirà gli strumenti (questionari, interviste interattive, focus group e modelli
semistrutturati sugli obiettivi individuati dalla Scuola) per un’azione di supporto di monitoraggio e
di analisi del clima e dei fenomeni connessi al processo di autovalutazione. Questi gli ambiti di
osservazione che le Scuole della Rete saranno invitate ad analizzare:
1. Percezione, strutture organizzative e riflessione
2. Analisi collegiale degli strumenti di autovalutazione
3. Qualità delle rilevazioni e della raccolta delle opinioni
4. Analisi critica del vissuto professionale e sociale, in rapporto all’autovalutazione
B. Fase del miglioramento
Azioni specifiche di supporto:
1. Come passare dal Rapporto di autovalutazione alla individuazione delle priorità
2. Come definire azioni di miglioramento: dalle priorità ai traguardi finali
3. Come individuare gli obiettivi di miglioramento, per avvicinarsi ai traguardi
4. Come organizzare i percorsi di miglioramento secondo principi di trasversalità, di
coinvolgimento, di condivisione, di efficienza e di efficacia
5. Come valutare i percorsi di miglioramento
C. La rendicontazione sociale
Attività previste:
1. Analizzare e verificare i documenti programmatici della Scuola
2. Raccogliere i percorsi organizzativi e didattici tracciati nell’Istituto
3. Individuare gli elementi di raccordo e le linee complessive d’intervento, secondo principi di
organicità e di coerenza
4. Percepire caratteri costituivi, interventi qualificanti ed elementi caratterizzanti la cultura e
la socialità espressi dalla Comunità scolastica
5. Individuare elementi di narrazione per rappresentare all’esterno i processi organizzativi e
didattici e i risultati dell’attività della Scuola
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6. Presentare all'esterno il documento di sintesi per un bilancio sociale caratterizzante e
rappresentativo
PIANO DEL CURRICOLARE
La valutazione di questo livello è demandata alla Equipe pedagogica. Ogni singolo docente tiene
conto:
• degli obiettivi operativi e specifici della propria disciplina;
• degli obiettivi trasversali selezionati dal consiglio di classe;
• delle finalità ed indirizzi educativi espressi dal Collegio dei Docenti.
I docenti dell’èquipe pedagogica formulano criteri e procedure generali di valutazione del
percorso scolastico dell’alunno, concordano i criteri di valutazione ed eventuali prove di verifica
comuni, informano le famiglie e gli alunni circa i tempi, le modalità e i criteri che saranno seguiti
durante l’anno scolastico.
PIANO DELL’EXTRACURRICOLARE
Per le attività del tempo prolungato saranno oggetto di valutazione i prodotti realizzati e
socializzati alla realtà esterna, la successiva analisi delle varie esperienze vissute con l’obiettivo
dichiarato di far vivere agli alunni un processo autovalutativo delle stesse.
Saranno valutati:
• il prodotto finale;
• l’interesse;
• la partecipazione;
• l’impegno dei fruitori;
• i rapporti interpersonali;
• la rispondenza agli obiettivi del P.O.F.
PROGETTI DEL P.O.F.
Ogni progetto sarà valutato attraverso delle schede predisposte che accompagneranno la sua
realizzazione e registreranno la valutazione degli esiti e le conseguenti azioni correttive.
Per ogni progetto si valuterà:
• La realizzazione;
• l’organizzazione;
• la messa in atto e gli obiettivi conseguiti;
• i risultati raggiunti da ciascuno in termini di sapere,sapere fare e sapere essere;
• il prodotto finale realizzato;
• la ricaduta sul territorio.
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CARTA DEI SERVIZI
UGUAGLIANZA E IMPARZIALITA’ La Scuola si impegna a non compiere, nell'erogazione del servizio, nessuna discriminazione per
motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-
economiche. In particolare, garantisce pari opportunità formativa a tutti i discenti, attraverso
l’assegnazione degli stessi alle classi conformemente a quanto approvato sia dal Collegio dei
Docenti sia dal Consiglio d'Istituto; i criteri osservati sono:
-formazioni di classi miste;
-sorteggio in presenza dei genitori garantendo l'individuazione di livelli di competenza e abilità e
distribuzione equa e trasparente nelle classi;
-inserimento dei portatori di handicap in modo opportuno e mirato;
-organizzazione dell'orario delle lezioni in grado di rispondere all'esigenza degli alunni
appartenenti a religioni diverse da quella cattolica;
-fornitura gratuita di strumenti e materiali didattici, compatibilmente con le disponibilità
finanziarie della scuola, agli studenti di condizioni socio-economiche disagiate; -collaborazioni con
l'A.S.L. ed enti locali allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica ed igienico-sanitaria a
soggetti svantaggiati;
-presenza di strutture architettoniche per alunni portatori di handicap fisico.La Scuola, infine,
garantisce parità di trattamento ai docenti, al personale ATA, agli alunni e alle famiglie, operando
con imparzialità ed equità ed escludendo qualsiasi trattamento di favore o raccomandazione di
tipo clientelare.
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REGOLARITA’ DEL SERVIZIO
In presenza di conflitti sindacali o di agitazioni studentesche, la Scuola si impegna a garantire la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative mediante: -informazione alle
famiglie tramite canali diversi;
-presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola, in rapporto all'orario di lavoro e alle
mansioni dei singoli dipendenti.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
La scuola garantisce l'accoglienza degli alunni e dei genitori tramite:
- modalità diverse miranti a far conoscere strutture, forme organiche e regolamento
della Scuola;
- conoscenza degli alunni attraverso test e questionari, per formulare il P.S.P.;
- iniziative di aggiornamento degli operatori, compatibilmente con la disponibilità di
risorse finanziarie, su tematiche diverse;
- attivazione di laboratori operativi, curriculari ed extracurriculari per facilitare e
potenziare l'apprendimento;
- organizzazione di incontri scuola-famiglia (ricevimenti, assemblee, incontri, ecc.).
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
La Scuola s’impegna a prevenire e controllare l'evasione e la dispersione scolastica
promuovendo iniziative in collaborazione con l'A.S.L. e l’équipe socio-psico-pedagogica,
impegnandosi ( a cura dei Consigli di Classe), ad orientare, recuperare, integrare coloro che sono in
difficoltà cognitive o di socializzazione, promuovendo interventi mirati all'orientamento
dell'alunno sia per il proseguimento degli studi, sia per l'inserimento nel mondo del lavoro;
mantenendo stretti rapporti di continuità con la scuola primaria; controllando sistematicamente le
assenze.
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PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della
«Carta», attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle
procedure vigenti.
La Scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente.
L'attività scolastica e, in particolare, l'orario di servizio di tutte le componenti dovranno rispondere
a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi,
dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata.
Si corrisponderà ai bisogni dell'utenza mediante:
-incontri e dibattiti con i genitori su tematiche concernenti il territorio; -
assemblee dei genitori;
-uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario di servizio scolastico;
-corsi di formazione ed aggiornamento del personale scolastico.
La scuola considera la trasparenza, nei rapporti interni ed amministrativi e in quelli con l'utenza,
condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della
stessa. Verrà, pertanto, garantito l'uso permanente di una bacheca generale dove verranno affissi
tutti gli atti relativi al funzionamento della scuola (orari di servizio, orari di ricevimento dei singoli
docenti e delle disponibilità, graduatorie d'istituto, incarichi speciali, piano delle riunioni e delle
assemblee, ecc.). Sarà possibile, ogni qualvolta se ne presenti l'esigenza, consultare i verbali dei
vari Comitati. Il D.S.G.A. garantirà la formazione di distinte raccolte di documenti, parallele a
quelle degli originali, da rilasciare, previa richiesta, entro 48 ore.
LIBERTA’ D'INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
La libertà d’insegnamento si realizza nel rispetto della personalità del discente e si fonda sulla
conoscenza aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche e sul confronto
collegiale con gli altri operatori. L'aggiornamento e la formazione è un obbligo per
l'amministrazione e un diritto-dovere per il docente. Gli operatori della scuola, infatti, considerano
l'aggiornamento e la formazione come fattori essenziali della professionalità.
Con Delibera n. 11 del Collegio dei docenti del 05-09-2013 si propongono per l’anno scolastico
2013-2014 i seguenti corsi di aggiornamento:
-Corso informatica
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-Corso di aggiornamento sulla LIM
-Corso di formazione sulle nuove Indicazioni Nazionali
Con Delibera n. 55 del Collegio dei docenti del 29-06-2013 si propone un corso di aggiornamento
per acquisire competenze per relazionarsi in modo più efficace con gli alunni svantaggiati.
AREA DIDATTICA
La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed
il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle
attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli
alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. In
particolare, per il conseguimento del Diploma di Licenza Media, sono considerati irrinunciabili i
seguenti obiettivi formativi:
- la crescita umana, sociale e culturale;
- lo sviluppo della coscienza civica e democratica;
- la sensibilizzazione ai problemi del paese;
- la promozione di un'educazione che sia informata ai principi della solidarietà sociale,
della tolleranza e dell'accettazione della diversità di condizione (fisica, di cultura, di
razza, ecc.);
- la valorizzazione della persona;
- il recupero dei valori e del patrimonio culturale;
- il rispetto e la valorizzazione dell'ambiente che ci circonda.
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- . LIBRI DI TESTO E STRUMENTAZIONI DIDATTICHE
Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume, come criteri di
riferimento, la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi
formativi, e la rispondenza all’esigenza dell'utenza. I libri di testo, inoltre, devono avere le seguenti
caratteristiche:
- linguaggio semplice ed accessibile;
- ricchezza di operatività;
- possibilità di percorsi differenziati per un insegnamento individualizzato.
Per rispondere alle esigenze economiche delle famiglie, i docenti tendono a limitare, laddove
possibile, il ricorso a nuove adozioni, così da facilitare l'utilizzo negli anni successivi dello stesso
libro.
COMPITI A CASA
Nell'organizzazione dell'orario delle classi i docenti tengono presente l'opportunità di non
sovraccaricare gli alunni di materiale scolastico nell'arco della stessa giornata, e di distribuire
equamente le lezioni teoriche rispetto a quelle più operative, così da tenere sempre alti la
motivazione e l'interesse. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici
e della programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare ai ragazzi, nelle ore
extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all'attività sportiva o all'apprendimento di lingue
straniere o delle arti.
RAPPORTO CON GLI ALUNNI
Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e sereno. Il rapporto fra
insegnanti e alunni si fonda pertanto:
• sul rispetto delle reciproche necessità;
• sulla lealtà;
• sulla fiducia.
Lo stile di comunicazione di tutto il personale, docente e ATA, è sereno, non direttivo, non
valutativo, ma democratico, affettuoso e accogliente.
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SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola garantisce l'osservanza e il rispetto dei seguenti fattori di qualità dei servizi
amministrativi:
Il personale ATA in servizio presso l’istituzione è così composto :
- N. 1 Direttore dei Servizi generali e Amministrativi
- N. 6 Assistenti Amministrativi
- N. 18 Collaboratori Scolastici
- N. 1 Bibliotecario
- N. 1 Docente fuori ruolo con mansione amministrativa
L'orario di servizio dei personale ATA, fissato dal CCNL in 36 ore settimanali, verrà attuato in sei
giorni lavorativi, utilizzando orario unico, rientri pomeridiani, straordinario da compensare con
giornate libere e permessi. L'attuazione dei vari tipi di orario verrà di volta in volta adottata dal
Dirigente Scolastico secondo le varie esigenze.
ORARIO DI RICEVIMENO DEL D.S. -
Lunedì dalle 11:00 alle 13:00 -Martedì
dalle 15:30 alle 17:30 -Venerdì dalle
11.00 alle 13.00
ORARIO DI RICEVIMENO degli uffici di segreteria -Lunedì
/ Venerdì dalle 11.30 alle 13.00
- Martedì / Giovedì dalle 15.30 alle 17.30
Gli uffici di segreteria saranno chiusi:
- 02 Novembre 2014
- 24 e 31 Dicembre 2014
- 04 gennaio 2015
- 19 Aprile 2015
- 26 Aprile 2015
- tutti i sabati e i prefestivi del mese di Luglio e Agosto 2015
L’ufficio del D.S.G.A. riceve il pubblico nei giorni di:
- Lunedì / Mercoledì / Venerdì dalle 11.30 alle 13.00
- Martedì / Giovedì dalle 15.00 alle 17.00
Nel periodo delle iscrizioni, per distribuzione di moduli, ricevimento delle iscrizioni stesse "a vista"
e procedura entro 10 minuti dalla consegna.
Durante l'anno scolastico, i certificati per gli alunni verranno rilasciati, previa richiesta scritta:
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1) entro 3 giorni, certificati di iscrizione e frequenza;
2) entro 5 giorni, certificazioni con votazioni e giudizi;
3) a vista, i diplomi originali e i certificati sostitutivi di diploma.
Il coordinatore amministrativo garantirà la formazione di distinte raccolte di documenti, parallele
a quelle degli originali, da rilasciare, previa richiesta, entro 48 ore.
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
I docenti garantiscono la sicurezza degli alunni, all'interno del complesso scolastico, durante il
cambio dell'ora, durante la ricreazione e al termine delle lezioni, impegnandosi a sorvegliarli e ad
accompagnarli fino al portone principale.
La Scuola garantisce condizioni adeguate di pulizia e di igiene.
La Scuola affigge un albo contenente l'orario settimanale di apertura della biblioteca, l'orario di
servizio dei docenti e l'ora di ricevimento dei genitori.
PROCEDURA DEI RECLAMI
I reclami possono essere orali, telefonici, a mezzo fax, scritti ed essere indirizzati al Dirigente
Scolastico, al Coordinatore Amministrativo, al Coordinatore Didattico dei Consiglio di Classe, al
singolo operatore docente e non docente, sempre che siano accompagnati da relative generalità e
indirizzo.
La scuola garantisce risposte sollecite
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
La scuola si propone l'obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico
attraverso la verifica dei seguenti fattori di qualità:
• grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano amministrativo e
didattico;
• efficacia delle attività di recupero e di sostegno e loro incidenza sul terreno della
selezione e degli abbandoni;
• efficacia delle iniziative sull'orientamento scolastico e lavorativo;
• livelli di rispondenza della programmazione generale e capacità degli organismi di
133
adattamento in itinere alle eventuali nuove esperienze;
• capacità di utilizzazione piena delle risorse finanziarie (fondo di incentivazione e fondi
statali su progetti specifici);
• capacità di progettare attività attingendo a fondi statali;
134
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire
in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione
e revisione, i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica,
nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a
vantaggio della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare e' personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano.
135
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”. Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”. Visto il D.M. n.16 del 5febbraio
2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”.Visto il
D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni
cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari,
dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.
si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale:
LA SCUOLA LA FAMIGLIA LO STUDENTE SI IMPEGNA A… SI IMPEGNA A… SI IMPEGNA A….
Garantire un piano Prendere visione del Condividere con gli
formativo basato su
piano formativo,condividerlo, insegnanti e la famiglia la
progetti ed iniziative volte
discuterlo con i propri figli, lettura del piano
a promuovere il benessere assumendosi la formativo, discutendo con
OFFERTA e il successo dello responsabilità di quanto loro ogni singolo aspetto
FORMATIVA studente, la sua espresso e sottoscritto. di responsabilità.
valorizzazione come
persona, la sua
realizzazione umana e
culturale.
Creare un clima sereno in Condividere con gli Mantenere costantemente
cui stimolare il dialogo e insegnanti linee un comportamento
la discussione, favorendo educative comuni, positivo e corretto,
la conoscenza ed il
consentendo alla scuola di rispettando l’ambiente
rapporto reciproco tra dare continuità alla scolastico inteso come
studenti, l’integrazione, propria azione educativa. insieme di persone,
RELAZIONALITA’
l’accoglienza,
il rispetto oggetti e situazioni.
di
sé e dell’altro.
Promuovere il talento e
l’eccellenza,
comportamenti ispirati
alla
136
partecipazione solidale,
alla gratuità, al senso di
cittadinanza.
Ascoltare e coinvolgere Collaborare attivamente Frequentare regolarmente
gli studenti e le famiglie,
per mezzo degli strumenti i corsi e assolvere
richiamandoli ad messi a disposizione assiduamente agli impegni un’assunzione di dall’istituzione scolastica, di studio.
responsabilità rispetto a informandosi Favorire in modo positivo
PARTECIPAZIONE quanto espresso nel patto costantemente del lo svolgimento
formativo percorso didattico-educativo dell’attività didattica e
dei propri figli formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe
Comunicare Prendere visione di tutte Riferire in famiglia le
costantemente con le le comunicazioni comunicazioni provenienti
famiglie, informandole provenienti dalla scuola, dalla scuola e dagli
sull’andamento
didattico- discutendo con i figli di insegnanti.
disciplinare degli eventuali decisioni e Favorire il rapporto e il
studenti. provvedimenti rispetto tra i compagni
Fare rispettare le norme di disciplinari, stimolando sviluppando situazioni di
INTERVENTI
comportamento, i una riflessione sugli integrazione e solidarietà.
regolamenti ed i divieti, episodi di conflitto e di
EDUCATIVI in criticità.
particolare relativamente
all’utilizzo di telefonini e
altri disposit
ivi
elettronici.
Prendere adeguati
provvedimenti
disciplinari
in caso di infrazioni.
137
INCARICHI DI SICUREZZA
INCARICO NOMINATIVI PLESSO
PRIMO SOCCORSO PICCOLO FRANCESCA SEDE
IMPERIALE SALVATORE SEDE
TESTA GROSSA LUIGI
ALDO MORO
SCRIVANO SALVATORE PRINCIPE DI NAPOLI
GIORDANO FARO
MATTARELLA
TARANTINO GIOVANNA
ALDISIO
LA LICATA PIETRO
INFANZIA TRAPPETO
ARCULEO GIOACCHINO
PRIMARIA E SECONDARIA TRAPPETO
ANTINCENDIO IMPERIALE SALVATORE
SEDE
TOCCO ANTONINO SEDE
IMPERIALE FRANCESCO
ALDO MORO
SCRIVANO SALVATORE PRINCIPE DI NAPOLI
GIORDANO FARO MATTARELLA
CUTRO’ RAFAELE ALDISIO
LA LICATA PIETRO INFANZIA TRAPPETO
VERMIGLIO GIOVANNI PRIMARIA E SECONDARIA TRAPPETO
138
ASSEGNAZIONE INCARICHI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “R.F.Evola” - Balestrate
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Dirigente Scolastico Lo Piccolo Anna Maria
Prof. Orlando Vito
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano Imperiale Salvatore
Viola Luigi
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile di piano Terra Imperiale Salvatore
Viola luigi
1° Piano
Piccolo Francesca Tocco Antonino
4. Chiamate di soccorso Responsabile Imperiale Salvatore
Viola Luigi
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile Tocco Antonino
Piccolo Francesca
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile Imperiale Salvatore P. Terra
1° Piano
Tocco Antonino
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile Imperiale Salvatore
Viola Luigi
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile Imperiale Francesco
Viola Luigi
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Lo Piccolo Anna Maria
Prof. Orlando Vito
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile P. Terra
Imperiale Salvatore
1° Piano
Piccolo Francesca
139
ASSEGNAZIONE INCARICHI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “A MORO”
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Dirigente Scolastico B BADAGLIALACQUA CATERINA
Insegnante GAGLIO CATERINA
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano TESTAGROSSA LUIGI
IMPERIALE FRANCESCO
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile di piano piano terra
IMPERIALE FRANCESCO
Primo piano
TESTAGROSSA LUIGI
4. Chiamate di soccorso Responsabile IMPERIALE FRANCESCO
TESTAGROSSA LUIGI
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile IMPERIALE FRANCESCO
TESTAGROSSA LUIGI
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile
TESTAGROSSA LUIGI
IMPERIALE FRANCESCO
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile IMPERIALE FRANCESCO
TESTAGROSSA LUIGI
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile TESTAGROSSA LUIGI
IMPERIALE FRANCESCO
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile BADAGLIALACQUA CATERINA
GAGLIO CATERINA
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile IMPERIALE FRANCESCO
TESTAGROSSA LUIGI
ASSEGNAZIONE INCARICHI
140
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “P.pe di Napoli”-Balestrate
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Insegnante Palazzolo Tonino
Insegnante Vermiglio Margherita
2. Diffusione ordine di evacuazione
Scrivano Salvatore Sapia Antonina
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
4. Chiamate di soccorso Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Palazzolo Tonino
Vermiglio Margherita
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile Scrivano Salvatore
Sapia Antonina
ASSEGNAZIONE INCARICHI
141
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Aldisio”- Balestrate
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Insegnante Orlando Maria
Insegnante Valenti Caterina
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile di piano Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
4. Chiamate di soccorso Responsabile Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile Cutrò Raffaele
Tarantino Giovanna
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Orlando Maria
Valenti Caterina
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile Tarantino Giovanna
Cutrò Raffaele
142
ASSEGNAZIONE INCARICHI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Mattarella”
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Insegnante Cusimano Rosamaria
Insegnante
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano Giordano Faro
Saputo Rosolino
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile piano terra
Giordano Faro
primo piano
Saputo Rosolino
4. Chiamate di soccorso Responsabile Giordano Faro
Saputo Rosolino
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile Giordano Faro
Saputo Rosolino
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile piano terra
Giordano Faro
primo piano
Saputo Rosolino
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile Giordano Faro
Saputo Rosolino
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile Giordano Faro
Saputo Rosolino
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Cusimano Rosamaria
Saputo Rosolino
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile Giordano Faro
Saputo Rosolino
143
ASSEGNAZIONE INCARICHI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Danilo Dolci” - Trappeto
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Insegnante Pirrone Alberto
Insegnante Bologna Filippo
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca Vergilio Giovanni
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile di piano Terra Arculeo Gioacchino Primo Schirò Francesca
Secondo Vergilio Giovanni
4. Chiamate di soccorso Responsabile Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca Vergilio Giovanni
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile piano terra Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca
Primo e secondo piano
Vergilio Giovanni
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile Arculeo Gioacchino
Schirò Francesca
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Pirrone Alberto
Bologna Filippo
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile Arculeo Gioacchino
Vergilio Giovanni
144
ASSEGNAZIONE INCARICHI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PLESSO SCOLASTICO “Infanzia”- Trappeto
INCARICO NOMINATIVI SOSTITUZIONE NOTE
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
CUTRO’ RAFFAELE
1 .Emanazione ordine di evacuazione
Insegnante Bologna Rosalia
Insegnante Lo Piccolo Anna Maria
2. Diffusione ordine di evacuazione
Responsabile di piano La Licata Pietro
3.Controllo operazione di evacuazione:
- piano terra -primo piano
Responsabile di piano
La Licata Pietro
4. Chiamate di soccorso Responsabile La Licata Pietro
5. Interruzione erogazione: -gas
-gasolio -energia elettrica -acqua
Responsabile
La Licata Pietro
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti: -piano terra -primo piano
Responsabile La Licata Pietro
7.Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Responsabile La Licata Pietro
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed
interruzione del traffico
Responsabile La Licata Pietro
9. Responsabili dell’esodo e del centro di raccolta esterno
Responsabile Bologna Rosalia
Lo Piccolo Anna Maria
10. Verifica mensile presidi di pronto soccorso
Responsabile La Licata Pietro
145