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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA7
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2015/2018
“Due ragazzi
Con gli occhiali
Si scambiano risate
Vicino a un palo…
Curva senza curvarsi
Una anziana signora
Dai radi capelli scomposti
Spazza via la polvere
Dalla strada
Dove altri passi
Correranno…”
Antonella Ubaldi (“Diario russo” 2007)
“Chi educa prepara la via alla corsa della vita e riconosce il
valore etico della gioia” Franco Lombardi (filosofo).
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Sommario 1. Le nostre scuole3
2. Premessa4
3. Priorità strategiche5
4. Progettazione Educativa6
5. Progettazione curricolare7
6. Progettazione didattica8
7. Progettazione trasversale9
8. Organizzazione delle scuole11
9. POPOLAZIONE SCOLASTICA – A.S. 2016/201712
10. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA13
1. Scuola dell’infanzia13
2. Scuola Primaria13
3. Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”14
11. Autonomia e flessibilità15
12. Attività extracurricolari e aggiuntive18
13. Accoglienza integrazione – Responsabilità educativa20
14. Rapporti con il territorio22
15. Accordi di rete22
16. Valutazione degli alunni23
17. La valutazione nella scuola dell’Infanzia24
18. Valutazione nella scuola primaria25
19. Valutazione nella Scuola Secondaria di primo grado27
20. Comunicazione alle famiglie degli alunni28
21. Autovalutazione29
22. Formazione e aggiornamento30
23. Fabbisogno di organico31
1. Posti comuni e di sostegno31
2. Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali33
24. Piano di miglioramento34
25. AREA AMMINISTRATIVA E SERVIZI35
1. SERVIZI AMMINISTRATIVI35
2. Orari di apertura degli uffici di segreteria36
3. Incarichi36
4. COLLABORATORI SCOLASTICI36
5. Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza37
26. Integrazione al PTOF a.s. 2017/2018………………………………………………………………………………………..……………………………38
Piano annuale dell'inclusione a.s. 2016/2017……………………………………………………………………………………………………..…39
27 Percorso di promozione della cultura umanistica……………………………………………………………..…………………………………..44
28 Valutazione e certificazione delle competenze nella scuola di base………………………………………………………………….….44 29 Integrazione al Piano di miglioramento a.s. 2017/2018…………………………………………………………………………..……………47
30 Programmazione attività formative del personale A.T.A. ………………………………………………………..…………………………..48
Piano digitale d'Istituto2016/2019…………………………………… ………………………………………………………………………………..49
26. ALLEGATO 1 - CURRICOLI54
27. ALLEGATO 2 - PIANO DI MIGLIORAMENTO95
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PROFILO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
URP
Segreteria e ufficio del Dirigente
Strada Lacugnano
06132 S. Sisto - Perugia (PG)
Tel 075 5287904 - Fax 075 5288487
e-mail: gic86400t@istruzione.it ic86400t@pec.istruzione.it
1. Le nostre scuole
Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani”
Via Albinoni, San Sisto (PG) Tel. 075 5280363
Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack”
Via delle Muse, San Sisto (PG) Tel. 075 5289966
Scuola dell’Infanzia “Alda Merini”
Via delle Muse, San Sisto (PG) Tel. 075 5270631
Scuola Primaria “Bruno Ciari”, tempo normale
Via Albinoni, San Sisto (PG) Tel. 075 5280933
Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo normale
Via delle Muse, San Sisto (PG) Tel. 075 5287957
Scuola Primaria “Carlo Collodi”, tempo pieno
Via delle Muse, San Sisto (PG) Tel. 075 5270631
Scuola Primaria “Nicholas Green”, tempo pieno
Via dei Cavatori – Lacugnano Tel. 075 5287480
Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri”
Strada Lacugnano Tel 075 5287904
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2. Premessa
L’Istituto Comprensivo Perugia 7 è formato dalle scuole dell’Infanzia, Primarie e
Secondaria di I grado dei territori di San Sisto e Lacugnano alla periferia sud-ovest di
Perugia. Gli alunni che frequentano le scuole indicate provengono anche dalle zone di
Santa Sabina e S. Andrea delle Fratte, a ridosso della zona industriale di Perugia.
San Sisto è attualmente un quartiere popoloso situato lungo l’importante Via Pievaiola,
(che rappresenta un tratto dell’antica Via Francigena).
Il quartiere si è prevalentemente sviluppato in pianura, ma conserva l’insediamento
abitativo della collina sotto i resti della storica rocca.
La trasformazione di San Sisto da territorio a quartiere è stata determinata soprattutto
dalla presenza della fabbrica PERUGINA-NESTLE’ che lavora il cioccolato e produce
dolci da pasticceria: essa è lo stabilimento industriale più grande della città di Perugia e
quello più significativo per la lunga tradizione che risale agli inizi del secolo scorso.
Da alcuni anni, inoltre, il quartiere ospita il polo unico ospedaliero di Perugia, l’ospedale
di Santa Maria della Misericordia.
Lacugnano posta alle pendici del colle omonimo, ha invece conservato la struttura di
paese che si è sviluppato a raggiera intorno alla piazza della chiesa, e dista da San
Sisto poco meno di un chilometro.
Così, pur conservando le relative specificità socio culturali, i due centri sono
praticamente congiunti.
Il tessuto sociale dei territori descritti si presenta molto variegato con flussi migratori
oscillanti e situazioni di disagio familiare e sociale (il livello di disoccupazione è piuttosto
significativo) che coesistono con situazioni più stabili, in una complessità che non di
rado ostacola le relazioni sociali fra i diversi nuclei familiari.
In un simile contesto, la nostra proposta educativa punta fortemente sulla flessibilità
didattica e organizzativa, l’integrazione sociale e la sinergia con le altre agenzie culturali
del territorio, nell’intento di garantire ai futuri cittadini gli strumento per l’interpretazione
critica della realtà e le pari opportunità di partecipazione alla vita sociale.
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3. Priorità strategiche
Per il prossimo triennio sono fissate dal Collegio dei docenti le seguenti priorità:
Promozione della cittadinanza attiva nell’ottica della condivisione di utopie
concrete;
Orientamento efficace alla ricerca di attitudini e virtù con particolare attenzione
alle diverse abilità degli alunni con bisogni educativi speciali;
Potenziamento delle competenze linguistiche, logiche, digitali e comunicative
attraverso l’acquisizione e il successivo rinforzo della capacità di trasferire gli
apprendimenti da un ambito all’altro del sapere;
Valorizzazione dell’esperienza come riflessione sulla conoscenza;
Sviluppo delle competenze artistiche e della sensibilità verso ogni forma di arte.
E’ considerata prioritaria anche l’adozione di una metodologia induttiva, della ricerca e
laboratoriale nel rispetto dello stile di apprendimento di ogni studente.
I saperi essenziali da acquisire per governare il presente e affrontare il futuro con ottica
costruttiva e partecipativa sono a nostro giudizio (ispirato dalle indicazioni nazionali per
il curricolo) i seguenti:
Padronanza di conoscenza e d’uso della lingua madre che implica la capacità di
ascolto, comprensione e decodifica dei messaggi, comunicazione adeguata ai
diversi contesti, espressione narrativa e descrittiva.
Padronanza di conoscenza e d’uso della lingua inglese per un buon livello di
comunicazione interattiva; conoscenza e uso basilare di una seconda lingua
comunitaria (nella scuola secondaria di I grado sono attivi tre corsi di francese e
due di spagnolo.
Competenze fondamentali di osservazione scientifica e problem- solving.
Attitudine a conoscere, comprendere e rispettare le diverse culture in una
prospettiva di confronto finalizzato all’incontro.
Capacità di leggere le opere d’arte per trarne ispirazione e atteggiamento di
tutela.
Conoscenza e uso, corretto dei mezzi di informazione e comunicazione
nell’ambito della tecnologia digitale.
Capacità di tutelare la propria salute attraverso una vita sana sotto il profilo
alimentare e motorio.
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4. Progettazione Educativa
Riteniamo che la progettazione educativa non possa prescindere dai bisogni reali
relativi ai processi di apprendimento e alla maturazione generale degli studenti e i livelli
di partenza.
Gli aspetti fondamentali a cui abbiamo di ispirarci sono i seguenti:
L’importanza dell’apprendimento cooperativo come strumento iniziale verso la
realizzazione di una coesione sociale che consenta la valorizzazione delle
differenti virtù di ciascuno, stimolando la capacità di porsi e raggiungere obiettivi
comuni attraverso la consuetudine ad una progettualità finalizzata ad analizzare i
problemi e trovare soluzioni.
La centralità della comunicazione favorita da attività di potenziamento delle
capacità di ascolto e dialogo.
L’interdisciplinarità operativa come strategia metodologica regolata dalla
flessibilità organizzativa e dall’approccio laboratoriale ai percorsi di
apprendimento perché garantisce modularità, apertura flessibilità e polivalenza
superando le unidirezionalità.
L’irrinunciabilità dell’etica nelle competenze di cittadinanza legate alla reciprocità.
L’educazione e l’apprendimento come processi dinamici che prendono avvio
dalla realtà per condurre alla conoscenza.
La scuola deve recuperare pienamente la propria funzione di orientamento
culturale, lavorando sui nuclei fondamentali delle materie di studio e sull’uso di
schemi logici per puntare allo sviluppo del pensiero autonomo e alla continua
rielaborazione critica delle conoscenze acquisite.
E’ in questa prospettiva che sono state articolate le progettazioni curricolari, didattica,
trasversale e organizzativa.
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5. Progettazione curriculare
Le commissioni di lavoro composte ciascuna da docenti dei tre gradi scolastici hanno
elaborato i curricoli di ogni disciplina di studio attraverso l’indicazione delle competenze
da raggiungere.
Vedi allegato n1.
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6. Progettazione didattica
La nostra progettazione didattica è regolata dalla finalità di migliorare gli esiti di
apprendimento egli studenti attraverso l’adeguamento delle modalità di insegnamento e
lo sviluppo di percorsi innovativi.
I principi fondamentali che ispirano la progettazione didattica sia curricolare che
trasversale sono i seguenti:
Individualizzazione dell’insegnamento nel rispetto degli stili di apprendimento di
ogni studente.
Lavoro di gruppo e apprendimento cooperativo.
Flessibilità organizzativa per attività recupero o potenziamento (classi aperte).
Uso di mappe concettuali.
Semplificazioni, schemi, strumenti compensativi per alunni con bisogni educativo
speciali.
Individuazione degli obiettivi minimi di ogni materia di studio.
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7. Progettazione trasversale
I progetti interdisciplinari che sono stati approvati dal Collegio dei docenti per il
prossimo triennio riguardano essenzialmente l’educazione alla cittadinanza,
l’educazione ambientale e alla salute, l’educazione all’affettività, l’educazione artistica e
musicale.
Il valore del pane (proposte ed azioni contro lo spreco del cibo)
Il diritto ad avere diritti (analisi della Corte internazionale dei diritti e della Costituzione italiana)
Il cibo per amico (guida ad una corretta alimentazione)
Cittadinanza
I tesori della terra (coltivazione di alcuni ritagli del territorio circostante il polo scolastico che comprende una scuola dell’Infanzia due scuole Primarie rispettivamente a tempo pieno e a tempo normale e la scuola secondaria di I grado)
Educazione ambientale e alla salute
Il gruppo sportivo per la integrazione (approccio a tutti gli sport con particolare attenzione alla disabilità)
Percorsi di osservazione e studio in collaborazione con i tecnici dell’ARPA (questo progetto riguarda soltanto gli ultimi due anni della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado)
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Centro di ascolto per i genitori e i ragazzi della
Scuola Secondaria di I grado.
Incontri con i genitori sui temi del Bullismo, i pericoli della rete telematica e sul mondo
emozionale dei bambini e pre-adolescenti
Percorsi di attivazione potenziamento della
resilienza con la consulenza di esperti psicologisti (il progetto rivolto agli alunni della scuola primaria)
Educazione all’affettività
Educazione artistica e musicale
Il gioco dell’arte
L’arte del riciclo (costruzione di oggetti con materiale di risulta riciclati)
Botteghe d’inverno e di primavera Laboratori di arte figurativa e manuale nei quali genitori ed alunni realizzano insieme decorazioni natalizie e pasquali per l’allestimento di piccole mostre
Canto corale: l'istituto ha un coro “Le Pleiadi” composto da alunni dei tre gradi scolastici, gestito e diretto da due docenti interni con competenze specifiche.
Propedeutica strumentale: Avvio all’apprendimento dell’uso di semplici strumenti musicali (flauto, melodica, xlilofono, maracas). Il progetto è rivolto agli alunni di scuola primaria.
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8. Organizzazione delle scuole
Le tre scuole dell’infanzia “Don Lorenzo Milani”, “A. Merini” e “M. Hack” hanno un orario
di otto ore giornaliere, dalle ore 8,00 alle ore 16,00 con alternanza giornaliera dei
docenti a due ore quotidiane di compresenza dalle ore 11 alle ore 13 (dal lunedì e
venerdì).
Le quattro Scuole Primarie funzionano nel seguente modo:
“Carlo Collodi” 1 e “Bruno Ciari” a tempo normale dal lunedì al venerdì dalle ore
8,15 alle ore 13,30 (sono previsti due sabati aperti per attività laboratoriali in
collaborazione con i genitori degli alunni)
“Carlo Collodi” 2 e “Nicholas Green” a tempo pieno dal lunedì al venerdì
(rispettivamente dalle ore 8,15 alle ore 16,15 e dalle ore 8,30 alle ore 16,30) con
alternanza giornaliera dei docenti e due ore settimanali di compresenza gestite
con flessibilità.
La Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri” ha il proprio orario settimanale
distribuito dal lunedì al sabato (ore 8,15 – 13,15), ad eccezione di due settimane
flessibili organizzate in cinque giorni dal lunedì al venerdì (ore 8,15-14,15) con attività di
recupero e potenziamento e lo svolgimento di progetti legati all’autonomia progettuale e
didattica.
Nell’arco del triennio 2015-2018, è previsto un aumento graduale del numero di
settimane flessibili fino a quattro nel corso dell’anno scolastico.
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9. POPOLAZIONE SCOLASTICA – A.S. 2016/2017
Scuole Totale classi Totale alunni
Scuola dell’Infanzia “Don Lorenzo Milani” 3 73
Scuola dell’Infanzia “Margherita Hack” 4 88
Scuola dell’Infanzia “Alda Merini” 3 69
Scuola Primaria “Bruno Ciari” 10 178
Scuola Primaria “Carlo Collodi” 10 203
Scuola Primaria “Nicholas Green” 6 127
Scuola Secondaria di primo grado
“ Dante Alighieri” 13 246
TOTALE 49 984
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10. ARTICOLAZIONE DELL ’OFFERTA FORMATIVA
1. Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione e di
apprendimento, il quale avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione
dell’ambiente, della natura e del territorio, i rapporti interpersonali.
Il tempo è scandito da attività di routine, didattiche e momenti di gioco; per
questo si dà particolare importanza alla gestione dei tempi distesi e degli spazi,
investendo in ogni contesto di relazione e di gioco.
2. Scuola Primaria
Curricolo di base (27 ore): il Collegio dei docenti ha deliberato,
all’interno del monte ore annuale previsto del D. L. 59/04, relativo alla
quota oraria obbligatoria (27 ore settimanali), il numero di ore da dedicare
settimanalmente ad ogni disciplina:
Disciplina Cl. 1a Cl. 2a Cl. 3a Cl. 4a - Cl. 5a
Italiano 8 8 8 7
Matematica 7 7 7 6
Scienze 1 1 1 2
Storia 1 1 1 2
Geografia 1 1 1 1
Ed. fisica 2 1 1 1
Tecn. e inform. 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3
Ed. immagine 2 2 1 1
Musica 1 1 1 1
Religione/Attività alternativa
2 2 2 2
TOTALE 27 27 27 27
Cittadinanza e
Costituzione
In base al Decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137,
convertito nella Legge n. 169 del 30 ottobre 2008,
l’insegnamento viene impartito nell’ambito dell’area
storico – geografica.
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3. Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”
La Scuola Secondaria di primo grado adotta il curricolo nazionale, previsto
nella normativa vigente, costituito da un totale di n. 30 ore settimanali così
articolate:
Orario dal lunedì al sabato 8.15- 13.15
Ore
settimanali
TEM
PO
NO
RM
ALE
Italiano 5
Storia 2
Geografia 2
Approfondimento in Materie Letterarie 1
Matematica 4
Scienze 2
Tecnologia 2
Inglese 3
Francese/Spagnolo 2
Arte e immagine 2
Musica 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione 1
ORE COMPLESSIVE SETTIMANALI 30
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11. Autonomia e flessibilità
Due sono gli ambiti del sapere che i docenti dell’istituto hanno condiviso di potenziare
(attraverso l’autonomia scolastica e l’uso della flessibilità organizzativa) perché ritenuti
essenziali all’acquisizione delle competenze di cittadinanza e di sviluppo del pensiero:
l’approccio alla conoscenza del Diritto come strumento di garanzia della legalità a tutela
delle libertà civili, e l’insegnamento della Filosofia a partire dalla scuola dell’infanzia
attraverso il potenziamento delle strutture logiche dei saperi e lo sviluppo delle capacità
di riflessione etica.
Al riguardo, sono stati elaborati due progetti di durata triennale:
La città che noi vogliamo (in collaborazione con il Comune di Perugia e
l’associazione culturale “Green Heart”)
Essere fra bellezza e verità (nell’ambito del filone progettuale “amica
sophia)
Il primo progetto (in rete con altri istituti scolastici del primo ciclo di istruzione del
Comune di Perugia) è motivato dalla necessità di promuovere l’educazione alla legalità
nelle aule scolastiche attraverso l’orientamento verso il Diritto appunto come strumento
di libertà e fondamento di cittadinanza autentica indispensabile alla partecipazione civile
di ciascuno.
Gli aspetti di riflessione che hanno ispirato il progetto sono i seguenti:
La condivisione dei valori umani essenziali e irrinunciabile alla costruzione di una
società civile, garante della libertà nel rispetto delle differenze.
La ricerca del bene comune è la via principale da percorrere per impedire che
l’individualismo sfrenato del nostro tempo esasperi la competizione antagonistica
fino a livelli di paralisi sociale;
Le finalità del progetto sono legate sostanzialmente alla valorizzazione del
pensiero utopico (il quale idealizza e traccia mondi possibili, migliori di quelli reali
da costruire con l’impegno comune a contrastare tutto ciò che è nocivo
all’umanità: la fatica esagerata e inutile, i soprusi, la corruzione, la violenza, la
frode);
Stimolare la sensibilità dei bambini e dei ragazzi verso la legalità e la
cittadinanza attiva;
Favorire il confronto intergenerazionale sul concetto di “giustizia”;
Promuovere le sinergie educative del territorio nell’ottica di potenziare i valori
civili;
Stimolare negli studenti l’attenzione ai processi storico-politici che hanno portato
all’affermazione dei Diritti inalienabili dell’uomo;
Contrastare l’attuale tendenza giovanile al nichilismo e all’indifferenza sociale,
attraverso la comprensione del principio che il mutamento sociale richiede
coerenza e unione di intenti, quando si rende necessario per la piena garanzia
della giustizia, a sua volta condizione indispensabile alla pace nella convivenza
civile.
La metodologia del progetto è ispirata al dialogo maieutico e lo svolgimento
prevede le seguenti fasi:
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Incontro degli studenti coinvolti nel progetto (ultimi due anni della scuola primaria
e scuola secondaria di I grado) con figure di riferimento nel campo della tutela
della legalità e della lotta contro criminalità e corruzione;
Costituzione di gruppi di lavoro per la lettura critica della Costituzione
Italiana,della corte internazionale dei Diritti umani;
Sperimentazione di “attività politica “attraverso la simulazione di elezioni per
favorire la comprensione di delega e rappresentanza (riferimento all’omnicrazia
di Aldo Capitini);
Formulazione di proposte per migliorare la vita sociale cittadina agli Organismi
politici e amministrativi della città di Perugia da parte degli studenti che sono stati
protagonisti del progetto, il quale sarà avviato entro il mese di marzo 2016 e si
concluderà nel 2018.
E’ previsto uno spazio di approccio allo studio del Diritto anche per i bambini di prima,
seconda e terza classe di scuola primaria e per i bambini che frequentano la scuola
dell’infanzia attraverso osservazioni e chiarimenti sui diritti dell’Infanzia degli animali e
dell’ambiente, con focus di apprendimento su problematiche avvertite come concrete e
vicine.
L’introduzione della filosofia nelle attività scolastiche del primo ciclo di istruzione è
ritenuta una preziosa opportunità per lo sviluppo dei pensieri logico ed etico.
Il progetto è stato avviato nel precedente anno scolastico attraverso l’analisi e
l’interpretazione a diversi livelli (in base all’età degli studenti) della novella di Oscar
Wilde “Il principe felice” sul disvalore dell’apparenza opposto all’autenticità del sentire.
Il percorso continuerà nel prossimo triennio con i seguenti obiettivi per gli alunni:
Imparare a riflettere sulle esperienze;
Saper descrivere e narrare le proprie esperienze per condividerle;
Evidenziare fatti significativi per avviare il percorso verso la comprensione del
significato di eventi e situazioni;
Acquisire l’attitudine ad ascoltare con attenzione cercando di cogliere il senso di
quanto viene detto dagli altri;
Sviluppare la capacità di fare domandi pertinenti e a riflettere sulle risposte
ricevute;
Imparare ad esporre con chiarezza le proprie idee e a saper argomentare
riguardo ad esse;
Assumere comportamenti coerenti con le proprie idee;
Riconoscere il vero valore della Bellezza come risorsa interiore che guida i propri
sensi.
L’attività prevede un percorso filosofico interdisciplinare intorno ai concetti fondamentali
di verità, bene e bellezza.
La metodologia prevede una lettura-stimolo, la sollecitazione del dialogo da parte dei
docenti, il lavoro di gruppo e la discussione in classe, con raccolta degli intervento degli
alunni per una successiva analisi da parte dei docenti.
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I brani proposti saranno tratti dai seguenti testi: ”Il Piccolo Principe” – La “Repubblica di
Platone”. Simposio, Fiabe classiche, moderne, popolari, Miti di vari Paesi del Mondo.
L’approccio alla filosofia è inoltre ritenuto importante per l’educazione all’intercultura e
alla cittadinanza.
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12. Attività extracurricolari e aggiuntive
L’Istituto organizza le seguenti attività di ampliamento dell’offerta formativa in orario
extra-scolastico:
Progetto lettura (VI ora)
L’attività prevede la lettura di testi per ragazzi messi a disposizione dalla scuola e
la realizzazione di un blog per confronti e commenti fra gli studenti della Scuola
Secondaria di I grado che partecipano al progetto;
Giornale scolastico (VI ora)
Il progetto è rivolto agli studenti della Scuola Secondaria di I grado che hanno
costituito una redazione per la pubblicazione di un giornale all’anno sulle attività
della scuola.
Teatro a scuola (VI e VII ora)
L’attività è destinata agli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado e
comprende anche la lettura espressiva per la valorizzazione della parola come
strumento di comunicazione anche emozionale.
Conversazioni in lingua inglese (VI ora)
L’attività è rivolta agli studenti della scuola secondaria di I grado e gestita da un
docente interno grazie all’organico potenziato:
Laboratorio di scrittura creativa (VI ora)
E’ finalizzata a migliorare le capacità espressive degli alunni (classi terze, quarte,
quinte scuola primaria, prime scuola secondaria di I grado) attraverso tecniche
specifiche di narrazione, descrizione, argomentazione e la conoscenza dei
diversi codici espressivi del linguaggio verbale.
E’ previsto al termine di ogni anno scolastico la presentazione di un testo con
l’elaborato degli alunni su temi diversi.
Canto corale (orario pomeridiano)
Il coro dell’Istituto è denominato “Le Pleiadi” in omaggio al numero 7 assegnato
dal Comune di Perugia e al mito andino delle stelle danzanti simboli di libertà.
Corso di arricchimento lessicale e ricerca etimologica (VI ora)
L’attività è destinata agli studenti delle classi seconde e terze della scuola
secondaria di I grado.
Avvio della conoscenza del latino
E’ rivolto agli studenti che frequentano la classe terza nella scuola secondaria di I
grado.
Serate d’autore (orario pomeridiano o serale)
La scuola si propone come centro di promozione culturale anche nei confronti
delle famiglie dei studenti e sono previsti incontri su grandi autori letterari con
lettura e riflessione intorno a celebri brani e poesie.
Il progetto prevede tre fasi nell’arco del triennio, dedicate rispettivamente alla
poesia epica, ai grandi autori lirici italiani e ai grandi scrittori della letteratura
italiana.
Incontri su tematiche educative (orario pomeridiano)
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Il progetto è rivolto ai genitori degli alunni e consiste nella discussione su
problemi educativi con l’ausilio di esperti in campo psico-pedagogico e
sociologico.
Gruppo sportivo (orario pomeridiano)
L’attività rivolta agli alunni della scuola secondaria di I grado
Tutte le attività sono gratuite
Sono previste anche attività di ampliamento dell’offerta formativa destinate agli alunni
che frequentano le scuole dell’infanzia, relative alla propedeutica musicale e al teatro
ludico.
Dallo scorso anno scolastico è attivato un progetto di insegnamento della lingua
inglese, gestito dalle stesse docenti di sezione che hanno costituito un gruppo di
autoformazione continua.
Le attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti rappresentano una priorità
assoluta nell’offerta formativa e sono rivolti agli alunni di tutte le classi di scuola primaria
e secondaria di I grado che hanno evidenziato difficoltà negli apprendimenti della lingua
italiana e della matematica.
Tali attività sono concordate con i genitori degli alunni.
Esse sono organizzate e gestite dagli insegnanti curricolari attraverso la formazione di
piccoli gruppi nelle ore di contemporaneità oppure in orario aggiuntivo pomeridiano del
Fondo di Istituto, da cui vengono tratte anche le risorse per il Potenziamento delle
competenze matematiche degli studenti di classe terza della Scuola Secondaria di I
grado che abbiano manifestato interesse ed attitudine per il pensiero logico-
matematico.
L’attività è programmata e gestita dai docenti di matematica e scienze dell’Istituto.
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13. Accoglienza integrazione – Responsabilità educativa
La scuola è un ambiente per l’apprendimento che deve assicurare costantemente un
clima di accoglienza necessario a favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni
alunno nel rispetto e valorizzazione della sua identità personale -culturale e sociale.
Sentirsi accolti favorisce la maturazione del senso di appartenenza e al tempo stesso di
apertura verso l’alterità, in un contesto socio-culturale complesso nel quale i valori di
riferimento sono spesso variabili e addirittura confusi.
L’accoglienza favorisce, inoltre, la conoscenza di sé finalizzata al superamento
dell’egocentrismo e all’acquisizione della capacità di gestire i conflitti.
Non è possibile alcuna integrazione senza un ambiente accogliente.
Integrarsi vuol dire sostanzialmente star bene nel proprio ambiente di vita per aver
acquisito sicurezza, autonomia e autostima. Questo vale per tutti i soggetti in situazione
di apprendimento e di maturazione relazionale.
Per i bambini e i ragazzi con bisogni educativi speciali, l’integrazione socio-scolastica
potrebbe avvenire con maggior difficoltà ed è per questo che sono costantemente
programmati interventi educativi, organizzativi e didattici che consentono di superare
ostacoli legati a condizioni particolari.
L’integrazione degli alunni disabili è un processo che coinvolge tutti gli insegnanti della
classe e del plesso: essa prevede la programmazione e l’applicazione di strategie atte a
mettere l’alunno in situazione di handicap, nelle migliori condizioni per esprimere le
proprie potenzialità socio-relazionali e di apprendimento.
L’insegnante di sostegno è una figura di supporto a tutta la classe in cui sia presente un
alunno disabile, del quale guida il processo di integrazione insieme ai docenti curricolari
e agli altri operatori eventualmente coinvolti.
Anche l’integrazione scolastica dei bambini e dei ragazzi che presentano Disturbi
Specifici di Apprendimento può presentare delle difficoltà: in questi casi è fondamentale
la collaborazione dei gruppi di classe riguardo all’accettazione delle misure dispensative
e degli strumenti compensativi da parte del soggetto con D.S.A. che va aiutato a vivere
il proprio disturbo con serenità, non ponendo tuttavia limiti alla possibilità di raggiungere
i più alti traguardi nell’apprendimento e la piena valorizzazione delle proprie attitudine.
Il contesto sociale in cui è inserito il nostro istituto è tale da escludere ogni limitazione
all’integrazione scolastica degli alunni stranieri e di quelli (italiani o stranieri) che
presentano situazioni di disagio familiare o di deprivazione socio-economica.
La scuola ha un dialogo costante con i servizi assistenziali del territorio che funzionano
molto bene (a S. Sisto è, tra l’altro, presente un centro di accoglienza diurno, “Il
Melograno” per bambini e adolescenti in difficoltà) e c’è un forte spirito di solidarietà fra
la maggior parte delle famiglie.
Agli alunni immigrati di prima generazione è garantito un periodo di insegnamento
intensivo della lingua italiana da parte dei docenti con competenze specifiche di
insegnamento dell’italiano come L2 o di esperti esterni.
Naturalmente, l’integrazione degli alunni stranieri non può prescindere dall’attivazione di
progetti di interculturalità che riguardano sia i percorsi di studio specialmente artistici e
letterari, sia il Progetto specifico sulla condivisione degli spazi territoriali finanziato dal
Comune di Perugia che è gestito in rete con altre scuole.
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L’inserimento degli alunni stranieri nelle classi tiene conto prioritariamente dell’età
anagrafica, ma prende in considerazione anche i seguenti dati:
La pregressa scolarità;
Le caratteristiche del sistema scolastico del paese di provenienza;
Gli esiti di prove di ingresso la cui somministrazione si renda eventualmente
necessaria.
Affinché l’integrazione scolastica di tutti gli alunni risulti pienamente acquisita e foriera
della più ampi integrazione sociale è indispensabile la collaborazione scuola-famiglia (o
servizi sociali) riguardo alla condivisione della responsabilità educativa. Al riguardo il
Consiglio di Istituto ha voluto evidenziare la necessità dei seguenti comportamenti
relativamente al personale della scuola e ai genitori:
Il Dirigente Scolastico tutela il diritto-dovere all’istruzione, valorizza la partecipazione
delle famiglie alla vita della scuola, contribuisce a creare un clima di accoglienza e la
disposizione al raggiungimento di obiettivi comuni nel campo dell’educazione.
Gli insegnanti si impegnano a favorire nella classe un clima favorevole
all’apprendimento e alle relazioni costruttive fra gli alunni, ad assumere un
atteggiamento educativo coerente e ad adottare le opportune strategie per motivare gli
studenti allo studio e alle esperienze formative.
I genitori si impegnano a partecipare alla vita della scuola (riunioni, colloqui, progetti..) e
a collaborare con i docenti nel percorso educativo finalizzato al raggiungimento
dell’autonomia sociale dei loro figli.
A loro volta, gli alunni hanno diritto al rispetto delle proprie opinioni e ad essere
informati sulla organizzazione scolastica, i progetti, i criteri e le modalità di valutazione;
hanno altresì il dovere di rispettare le idee dei compagni e di rispettare il Dirigente
Scolastico , i docenti, il personale amministrativo ed ausiliario.
E’ fondamentale che gli alunni vivano la scuola come una comunità i cui arredi sussidi
e materiale sono di tutti e devono essere usati correttamente.
22
14. Rapporti con il territorio
L’I.C. Perugia 7 è un istituto scolastico di quartiere fortemente integrato nel territorio e la
collaborazione con le agenzie culturali del territorio stesso è attiva e produttiva.
In particolare, sono stati posti in essere accordi con l’associazione di San Sisto “I Rioni”
per la partecipazione alla preparazione dello “storico” Carnevale e ad altre iniziative in
coincidenza delle feste tradizionali, con l’Oratorio della Parrocchia “SANTA FAMIGLIA
DI NAZARET” per l’aiuto compiti pomeridiano e la condivisione di spazi destinati
all’attività sportiva, con la Proloco di Lacugnano per l’allestimento di mostre con oggetti
realizzati da gli studenti assieme ai genitori.
15. Accordi di rete
L’Istituto comprensivo Perugia 7 è inserito nelle seguenti reti di scuole:
Rete Ovest Perugia - Corciano per i progetti di intercultura proposti e finanziati
dal Comune di Perugia. Oltre al nostro Istituto fanno parte della rete l’I.C. Perugia
1, l’I.C. Perugia 5, l’I.C. Perugia 6, l’I.C. Perugia 8, la Direzione Didattica di
Corciano e l’I.C. “B. Bonfigli” di Corciano.
Rete legalità in collaborazione con il Comune di Perugia, l’associazione culturale
“Green Hart” e i seguenti Istituti Scolastici: l’I.C. Perugia 1, l’I.C. Perugia 5, l’I.C.
Perugia 6, l’I.C. Perugia 9, l’I.C. Perugia 12, II Circolo Didattico di Perugia e III
Circolo Didattico di Perugia.
Rete di scuole “All’Ovest qualcosa di nuovo” per prestiti professionali,
condivisione di spazi e attrezzature, cogestione attività di formazione.
L’Istituto capofila della Rete è l’I.T.E.T. ”A. Capitini- V. Emanuele II-Di Cambio”.
Gli altri nostri partner sono: l’I.C. Perugia 1, l’I.C. Perugia 5, l’I.C. Perugia 6, l’I.C.
Perugia 8, l’I.C. Perugia 9, l’I.C. Perugia 11 , l’I.C. Perugia 12, il III Circolo
Didattico di Perugia, il Liceo Scientifico “G. Alessi” di Perugia.
23
16. Valutazione degli alunni
La valutazione degli alunni rispetto agli apprendimenti è finalizzata essenzialmente
all’orientamento, mentre la valutazione dei comportamenti riguarda soprattutto le
competenze di cittadinanza.
La valutazione è un’attività regolativa che precede, accompagna e segue la
progettazione.
I docenti condividono i criteri di valutazione e concordano le diverse tipologie delle
prove di verifica nell’ambito dei dipartimenti disciplinari e per gradi scolastici.
Vengono adottate prove di verifica scritte, orali, pratiche e semi-strutturate: a seconda
dei tempi di somministrazione, le prove sono di ingresso, in itinere o finali.
La valutazione numerica riferita alle diverse materie di studio comprende il livello di
impegno mostrato dagli alunni e tiene conto sia della situazione di partenza che di
eventuali condizioni di difficoltà sociale, familiare o affettiva (valore aggiunto).
La valutazione degli alunni disabili è correlata al Profilo Dinamico Funzionale e regolata
dagli obiettivi indicati nel Piano Educativo Individualizzato che viene condiviso
annualmente con i genitori e i servizi socio-assistenziali.
La valutazione degli alunni con altri bisogni educativi speciali viene effettuata in
relazione agli obiettivi indicati nel Piano Didattico Personalizzato (anch’esso condiviso
con la famiglia degli alunni, il quale può prevedere la necessità di individuare obiettivi
minimi per alcune o per tutte le discipline in base alla tipologia e alla gravità dei disturbi
specifici di apprendimento.
La valutazione degli alunni stranieri in fase di alfabetizzazione tiene necessariamente
conto del percorso pregresso dell’alunno e del livello di conoscenza della lingua italiana,
che è una materia veicolare per comunicare e studiare. Sarà pertanto inizialmente una
valutazione formativa e non certificativa.
24
17. La valutazione nella scuola dell’Infanzia
Valutare il percorso di maturazione sociale e cognitiva dei bambini che frequentano la
scuola dell’Infanzia equivale ad osservarne sistematicamente i comportamenti rispetto
alle dinamiche relazionali e agli stimoli proposti dalla scuola rispetto agli apprendimenti
nei diversi campi di esperienza che strutturano e orientano l’approccio al sapere e alla
costruzione dell’identità personale dei bambini da tre a sei anni.
Il modello adottato dal nostro Istituto per la rilevazione delle osservazioni sistematiche è
stato pensato per rilevare appunto il livello dei seguenti fattori di maturazione sociale e
cognitiva:
fiducia nelle proprie capacità
responsabilità nelle azioni
motivazione verso le esperienze scolastiche
attenzione ed impegno
autonomia
relazionalità con i coetanei e gli adulti
comunicazione attraverso i linguaggi verbali e non verbali
comprensione dei messaggi
coordinazione motoria generale
comprensione di semplici relazioni spaziali e temporali
capacità di classificare oggetti in base alle caratteristiche evidenti
25
18. Valutazione nella scuola primaria
La valutazione degli apprendimenti è formulata sulla base degli indicatori delle
competenze stabiliti collegialmente e contenuti nei curricoli disciplinari.
La valutazione ha una funzione inizialmente diagnostica e assume in itinere funzione
formativa e regolativa, poiché consente di adeguare gli interventi alle varie situazioni
didattiche e di attivare strategie di recupero e rinforzo.
La valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni
nelle varie discipline e percorsi formativi trasversali. La valutazione contribuisce a
rendere flessibile il progetto educativo, in quanto consente di adattare le proposte
didattiche alle reali esigenze e modalità di apprendimento degli alunni.
I criteri per l’attribuzione dei voti numerici agli esiti dell’apprendimento nelle varie
discipline tengono conto dei seguenti parametri di riferimento dall’insufficienza
all’eccellenza:
Insufficiente raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Scarsa autonomia nel lavoro.
Lacune significative negli apprendimenti.
Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e
conoscenze. Scarsa autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili.
Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non
sempre stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia
nell’applicare procedure e metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli
apprendimenti sono ancora fragili e parziali.
Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e
delle abilità di base fondamentali. Discreta autonomia nell’applicare procedure e metodologie
disciplinari.
Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e
delle abilità di base. Piena autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.
Ottimo raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilità e delle
conoscenze disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza
delle fondamentali procedure e delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli
apprendimenti in contesti diversi.
Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle
abilità e delle conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie
disciplinari. Capacità di porre in relazione competenze e conoscenze maturate in contesti
diversi.
26
Riguardo alla valutazione del comportamento si osservano i seguenti indicatori:
rispetto delle regole e comprensione dei valori che le sottendono;
interesse e partecipazione ( ascolto, attenzione, interventi pertinenti e ordinati
nelle conversazioni collettive, partecipazione alle iniziative culturali
interdisciplinari);
costanza di impegno nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;
relazioni con gli altri: disponibilità alla collaborazione con i compagni e il
personale scolastico;
rispetto degli ambienti e dei materiali, uso appropriato degli spazi.
Il giudizio di insufficienza è assegnato in presenza di atti reiterati di bullismo o
persistente mancanza di rispetto nei confronti del personale scolastico. gli altri
giudizi sono attribuiti in base ai seguenti criteri:
Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo costruttivo e propositivo, si impegna proficuamente con costanza ed attenzione rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiali e spazi della scuola.
Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta gli spazi e materiali della scuola.
Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.
27
19. Valutazione nella Scuola Secondaria di primo grado
Rispetto al comportamento degli studenti della Scuola secondaria di I grado, vengono
osservati i seguenti indicatori:
rapporto con i compagni e gli adulti presenti nella comunità scolastica;
rispetto degli altri e dei loro diritti;
utilizzo corretto dei materiali propri o comuni;
osservazione delle disposizioni contenute nel Regolamento di Istituto;
disponibilità al dialogo e al rispetto delle idee altrui.
Riguardo alle valutazioni degli apprendimenti disciplinari, i criteri sono gli stessi adottati
per la scuola primaria: è stata rilevata tuttavia la necessità di lavorare su una maggiore
omogeneità nell’attribuzione dei voti da parte dei docenti dei due ordini di scuola e
questo è uno degli obiettivi principali per il prossimo triennio, da raggiungere attraverso
la costituzione di una apposita commissione di lavoro.
28
20. Comunicazione alle famiglie degli alunni
Le valutazioni assegnati agli alunni sono comunicate ai genitori nel corso dei colloqui
individuali o con avviso sul diario quando si renda necessario.
Dall’anno scolastico 2016/17 sarà reso funzionante il registro elettronico con possibilità
di accesso alla visione da parte dei genitori degli alunni che frequentano la scuola
secondaria di I grado. Tale accesso sarà gradualmente esteso anche ai genitori degli
alunni che frequentano la scuola primaria.
Per qualsiasi altra comunicazione riguardante le iniziative e le esperienze scolastiche il
sito ufficiale dell’Istituto è costantemente aggiornato.
29
21. Autovalutazione
Il rapporto di autovalutazione elaborato nel corso dell’anno scolastico 2014/15 ha
guidato e orientato la riflessione sui diversi aspetti dell’attività scolastica, evidenziando i
punti di forza e le criticità che hanno dettato la stesura del Piano di Miglioramento.
Dal prossimo anno scolastico saranno effettuati annualmente dei monitoraggi rivolti al
personale scolastico, agli alunni e ai loro genitori per acquisire informazioni sul
benessere a scuola, la funzionalità dei servizi offerti, l’efficacia delle azioni effettuate a
livello educativo e didattico e la coerenza dell’offerta formativa.
Nei questionari appositamente predisposti ci sarà anche uno spazio aperto per
eventuali proposte di miglioramento.
I risultati dei monitoraggi saranno pubblicati sul sito della scuola.
30
22. Formazione e aggiornamento
La nostra idea di formazione nasce con l’obiettivo di sviluppare un atteggiamento
riflessivo, sulle esperienze relazionali e professionali.
La formazione implica una disposizione alla ricerca come modalità di pensiero con il
fine di produrre innovazione che può derivare soltanto da un atteggiamento critico e
riflessivo.
In particolare la ricerca-azione trae le proprie radici da situazioni concrete e consente
quasi sempre una ricaduta diretta sulla pratica. La formazione offre inoltre una preziosa
opportunità di confronto fra soggetti all’interno di un gruppo e fra gruppi.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato per il prossimo triennio due filoni di formazione da
gestire in parte con l’ausilio di esperti e in parte come auto-formazione:
ambito psico-pedagogico;
ambito didattico.
I percorsi riferiti al primo ambito riguardano in particolare l’educazione all’affettività e
l’adozione di strategie d’approccio nei confronti di alunni disabili.
Relativamente al secondo ambito è stato scelto di consolidare le competenze didattiche
nell’insegnamento della matematica alla scuola primaria (in collaborazione con
l’Università di Bologna) e della scrittura creativa nella scuola primaria e secondaria di
primo grado.
Proseguirà l’autoformazione dei docenti per l’insegnamento della lingua inglese nella
scuola dell’infanzia.
A partire dall’anno scolastico 2016-2017, sarà avviato un corso di formazione sulle
dinamiche relazionali fra i docenti con l’obiettivo di migliorare i rapporti interpersonali a
livello di trasparenza, comunicazione e scambio di proposte educative, culturali e
didattiche.
La formazione del personale amministrativo riguarderà principalmente l’uso del nuovo
programma informatico di gestione amministrativa adottato dal mese di gennaio 2016,
mentre i collaboratori saranno aggiornati sul codice etico, con particolare riferimento ai
rapporti con i docenti, gli alunni e i rispettivi genitori.
A partire dal mese di febbraio 2017 saranno attivati i corsi obbligatori per la sicurezza ai
sensi del decreto 81/2008.
31
23. Fabbisogno di organico
1. Posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Scuola Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Posto comune Posto di sostegno
Scuola dell’infanzia
a.s. 2016-17 n. 22 1 Mantenimento n. 10 sezioni
a.s. 2017-18 n. 22 Dato non
prevedibile Mantenimento n. 10 sezioni
a.s. 2018-19 n. 22 Dato non
prevedibile
Mantenimento n. 10 sezioni
Scuola primaria
a.s. 2016-17 n. 45
7 (il numero comprende
alunni in fase di valutazione)
n. 26 classi delle quali 11 a tempo pieno
a.s. 2017-18 n. 45 Dato non
prevedibile n. 26 classi delle quali 11 a tempo pieno
a.s. 2018-19 n. 45
Dato non
prevedibile n. 26 classi delle quali 11 a tempo pieno
32
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di concorso
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A043 8 (h 130) 9 (h 150) 8 (h 140)
2016/17 – 13 classi 2017/18 – 15 classi 2018/19 – 14 classi
Il numero indicato deriva dalle proiezioni sugli alunni che frequentano le scuole dell’Istituto. La richiesta delle cattedre è arrotondata per eccesso, fra parentesi è comunque riportato il numero di ore necessario.
A059 5 (h 78) 5 (h 90) 5 (h 84)
A345 Inglese
3 (h 39) 3 (h 45) 3 (h 42)
A245 Francese
1 (h 18) 1 (h 18) 1 (h 18)
A445
Spagnolo 1 (h 8) 1 (h 12) 1 (h 10)
A033
Tecnologia 2 (h 26) 2 (h 30) 2 (h 28)
A028
Arte e immagine 2 (h 26) 2 (h 30) 2 (h 28)
A030
Ed. Fisica 2 (h 26) 2 (h 30) 2 (h28)
A032 Musica 2 (h 26) 2 (h 26) 2 (h 26)
Posti di sostegno - Scuola Secondaria di I grado 11 (necessità rapporto 1/1 per alunno
con grave minorazione sensoriale visiva e malattia mentale molto grave).
b. Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti
Motivazione
Primaria 5 Potenziamento conoscenza lingua inglese Alternativa religione cattolica Attivazione percorsi cittadinanza attiva
Secondaria di I grado A043
1 Alternativa religione cattolica. Implementazione (competenze di Cittadinanza)
Secondaria di I grado A059
1 Sostituzione parziale I° collaboratore D. S. potenziamento delle competenze logiche e matematiche
Secondaria di I grado A345
1 Potenziamento competenze nella comunicazione. Scambi culturali e-twinning
Secondaria di I grado A032
1 Potenziamento competenze musicali. Coro. Orchestra
Secondaria di I grado e Primaria AD00
2 Presenza di un numero elevato di alunni disabili e di casi molto gravi. N. 1 Scuola Sec. I gr. N. 1 Scuola Primaria
33
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo 5
Collaboratore scolastico 16 + 1 (per pulizia uffici e palestra)
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)
--
Altro Esperto nell’innovazione tecnologica per l’attuazione del piano “Scuola digitale” e la gestione della strumentazione tecnologica dell’Istituto
1
2. Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
Infrastruttura/ attrezzatura
Motivazione In riferimento alle priorità strategiche del capo I
e alla progettazione del capo III
Fonti di finanziamento
Nuova realizzazione rete LAN/WLAN
Potenziare le competenze digitali degli alunni
FESR
Realizzazione parziale ambiti digitali
Implementare i collegamenti telematici fra le sedi scolastiche
FESR
Lettori CD musicali Potenziamento “Aula emozioni” per alunni disabili
M.I.U.R. contributi genitori
n. 42 L.I.M.
Garantire almeno una lavagna multimediale per ogni scuola dell’Infanzia e incrementare il numero delle lavagne delle scuole primarie e Sec. I grado
M.I.U.R. FESR
contributi genitori
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla
concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti
delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.
34
24. Piano di miglioramento
Il piano di miglioramento è stato strutturato sulla base del RAV 2014-2015.
Vedi allegato n 2
35
25. AREA AMMINISTRATIVA E SERVIZI
1. SERVIZI AMMINISTRATIVI
Il personale amministrativo assolve funzioni amministrative, contabili,
gestionali, strumentali, operative, connesse alle attività delle scuole, in rapporto
alla collaborazione con il Dirigente scolastico e con il personale docente.
Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto
all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per
l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.
Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di
trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle
circolari e degli avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col
personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a
determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo
tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
La scuola, mediante l’impegno di tutto il personale amministrativo,
garantisce:
celerità delle procedure;
informazione e trasparenza degli atti amministrativi;
cortesia e disponibilità nei confronti dell’utenza;
tutela della privacy.
Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati.
Iscrizioni: le iscrizioni vengono effettuate on-line per la scuola primaria e
secondaria di primo grado, nel modello sono indicati i criteri di accoglienza.
Rilascio di documenti: le certificazioni attinenti agli alunni o nulla-osta sono
rilasciate nei normali orari di apertura della segreteria al pubblico. I
documenti e gli attestati sono consegnati “a vista” previa comunicazione agli
interessati. I documenti di valutazione degli alunni sono illustrati e consegnati dai
docenti incaricati ai genitori.
Il rilascio dei certificati e delle dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo
massimo di cinque giorni lavorativi dalla richiesta scritta.
È consentito l’accesso agli atti secondo quanto previsto dalla legge 241/90.
36
2. Orari di apertura degli uffici di segreteria
Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale
amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale alle
esigenze degli utenti.
Il pubblico viene ricevuto dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.30, il
sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e nella giornata di mercoledì dalle ore 14.30
alle ore 16.30.
Il personale che ha necessità di comunicare con il Dirigente scolastico può
telefonare dal lunedì al sabato.
La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico,
stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome
dell’istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di
fornire le informazioni richieste.
I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive, deliberate dal
Consiglio di Istituto, in cui sia prevista la sospensione dell’attività didattica.
3. Incarichi
Direttore S.G.A.: Serenella Caprini
Segreteria amministrativa: Fortuna Nugnes e Arturo Tessitore
Segreteria didattica: Marianna Branciforti e Marco Belmonte
Protocollo e circolari: Marco Belmonte e Daniela Rosati
4. Collaboratori scolastici
I Collaboratori scolastici, coordinati dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi, assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza connesse
all’attività dell’Istituzione scolastica, in rapporto di collaborazione con il Dirigente
scolastico e con il personale docente, e contribuiscono al complessivo
funzionamento formativo e didattico dell’istituzione scolastica.
Il Collaboratore scolastico ha un ruolo importante che lo colloca accanto agli alunni
in una molteplicità di momenti rilevanti della giornata, come quelli della mensa,
della ricreazione, dell’uso dei servizi, dell’accoglienza al mattino.
37
5. Sicurezza, tutela della salute e della riservatezza
Il Dirigente scolastico impartisce apposite istruzioni sulla base del documento di
valutazione dei rischi e della normativa vigente in materia di sicurezza, e sentiti
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il Responsabile del S.P.P., gli
addetti di plesso per il primo soccorso e l’antincendio.
Le istruzioni sono contenute nelle circolari in materia di sicurezza.
I piani di emergenza sono sperimentati durante l’anno scolastico.
Gli enti competenti saranno interessati per la risoluzione di tutti i problemi inerenti
sicurezza, igiene e pulizia.
L’attività di “informazione/formazione”, in tema di “sicurezza”, si prefigge di far
acquisire al personale scolastico i sotto indicati obiettivi, previsti dal nuovo testo
Unico D. Lgs. N.81/2008:
rischio incendio, rischio elettrico, rischio meccanico;
rischio chimico, rischio fisico, rischio biologico;
pericoli connessi all’uso di sostanze pericolose;
uso dei videoterminali;
movimentazione dei carichi;
conoscere le “procedure” che riguardano l’organizzazione e la gestione
dell’emergenza: il pronto soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei
lavoratori”;
conoscere la segnaletica di sicurezza;
conoscere le nozioni relative ai diritti e doveri dei lavoratori in materia di
sicurezza e salute sul posto di lavoro;
conoscere i fondamenti essenziali della normativa della sicurezza negli ambienti di lavoro, con particolare riguardo al proprio posto di lavoro e alle proprie mansioni;
considerare la sicurezza non solo come insieme di norme che
inducono ad una protezione coercitiva, ma come valore fondante del
benessere lavorativo.
La formazione interessa pertanto tutte le componenti scolastiche (individuali e
collegiali) che sono chiamate a diventare, ciascuna nell’ambito del proprio ruolo e
delle funzioni assegnate, soggetti attivi e consapevoli nel miglioramento delle
condizioni di salute e di sicurezza negli ambienti scolastici.
38
INTEGRAZIONE P.T.O.F.
Anno Scolastico 2017/18
26. PERCORSO DI INCLUSIONE
La scuola pone particolare attenzione ai processi di maturazione sociale, cognitiva e
meta cognitiva degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso la formazione e
l’autoformazione continue.
In tale prospettiva, sono programmate le seguenti azioni:
Recuperare le esperienze e le buone prassi di integrazione;
Privilegiare le strategie metodologiche più consone alla riduzione e al
superamento delle difficoltà determinate dalla disabilità e dai disturbi specifici
di apprendimento attraverso processi di essenzializzazione, semplificazione e
didattizzazione di materiali autentici;
Promuovere il confronto fra reti di scuole e fra scuole in rete per ottimizzare
le risorse umane e strumentali relativamente alle competenze speciali e a
materiali necessari a supportare i percorsi di apprendimento degli alunni con
bisogni educativi speciali.
Per la valutazione del progetto saranno presi in considerazione i seguenti macro
indicatori:
Efficacia dei percorsi attivati sulla maturazione globale degli alunni con
bisogni educativi speciali;
Livello di condivisione nella programmazione delle strategie operative;
Miglioramento del dialogo fra scuola, famiglia e servizi socio-sanitari di primo
e secondo livello.
39
ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 a.s. 2016.17
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 42
minorati vista 3
minorati udito 3
Psicofisici 32
disturbi evolutivi specifici
DSA 28
ADHD/DOP 3
Borderline cognitivo 1
Altro /
svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 98
Linguistico-culturale 47
Disagio comportamentale/relazionale 8
Altro /
Totali 146
% su popolazione scolastica 14,8%
N° PEI redatti dai GLHO 42
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 28
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 9
B. Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Sì
40
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
No
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Funzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì
Psicopedagogisti e affini esterni/interni No
Docenti tutor/mentor No
Altro: No
Altro: No
41
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: No
Docenti con specifica
formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: Laboratori Sì
Altri docenti
Partecipazione a GLI No
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: No
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì
Progetti di inclusione / laboratori integrati No
Altro: No
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva No
Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità
educante Sì
Altro: No
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla
disabilità No
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su
disagio e simili No
42
Rapporti con CTS / CTI
Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì
Procedure condivise di intervento su disagio e simili Sì
Progetti territoriali integrati Sì
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Rapporti con CTS / CTI Sì
Altro: No
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Progetti a livello di reti di scuole No
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione
della classe Sì
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva Sì
Didattica interculturale / italiano L2 No
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,
ADHD, ecc.) Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Sì
Altro: No
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
43
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
X
Altro: / / / / /
Altro: / / / / /
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
44
27. PERCORSO DI PROMOZIONE DELLA CULTURA UMANISTICA
Azioni programmate:
Progetto di Istituto “Alla ricerca del pensiero”, introduzione alla filosofia
(etica metafisica, logica, politica), rivolto agli studenti delle classi quinte di
Scuola Primaria e di tutte le classi della Scuola Secondaria di I grado.
Corsi di formazione organizzati dall’Istituto:
Dal racconto di sé alla poesia: Approccio laboratoriale al linguaggio
poetico attraverso l’autobiografia
Serate d’autore: la grande prosa italiana
L’insegnamento della storia nel curricolo verticale della scuola di base.
I corsi di formazione sono rivolti ai docenti dell’Istituto e anche di altri Istituti.
28. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA
SCUOLA DI BASE
La valutazione degli apprendimenti nella scuola di base, nelle fasi iniziali, in itinere
e finale è regolata dai seguenti criteri generali rispetto alla funzione del processo
valutativo:
privilegiare l’aspetto formativo e la funzione regolativa della valutazione ;
considerazione prioritaria dei livelli di partenza, dell’impegno, dei progressi e
della situazione di contesto;
utilizzo della valutazione come strumento efficace a rendere flessibile il
progetto educativo e didattico;
garantire costantemente la trasparenza sia dei processi che degli esiti della
valutazione.
L’attribuzione dei voti numerici relativa al raggiungimento degli obiettivi disciplinari
legati alla certificazione delle competenze è regolata dai seguenti criteri generali:
Quattro: Raggiungimento parziale degli obiettivi. Scarsa autonomia nel lavoro
scolastico e nel metodo di studio. Assenza di progressi
Cinque : Raggiungimento parziale degli obiettivi. Metodo di studio poco efficace.
Insufficiente autonomia nel lavoro scolastico.
Sei : Raggiungimento essenziale degli obiettivi: metodo di studio efficace
solo se guidato. Sufficiente autonomia nel lavoro scolastico.
45
Sette: Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Processo di
acquisizione del metodo di studio ben avviato. Adeguata autonomia
nel lavoro scolastico.
Otto : Buon raggiungimento degli obiettivi. Metodo di studio efficace e sicuro.
Buona autonomia nella gestione del lavoro scolastico.
Nove: Ottimo raggiungimento degli obiettivi. Piena autonomia nella gestione
del lavoro scolastico. Metodo di studio efficace e sicuro.
Dieci : Eccellente raggiungimento degli obiettivi. Piena autonomia nella
gestione del lavoro scolastico. Metodo di studio e efficace e ben
strutturato.
Le competenze trasversali sono valutate sulla base di quattro livelli corrispondenti
ai voti numerici indicati:
Livello Voti
Livello A (alto) 9 - 10
Livello M (medio) 7 - 8
Livello B (base) 6
Livello I (insufficiente) Voti minori di 6
1. Competenze da valutare
Capacità di relazionarsi con i pari;
Capacità di relazionarsi con gli adulti;
Capacità di comportarsi e di agire in relazione al contesto;
Capacità di ascolto;
Capacità di comunicazione;
Consapevolezza dei propri diritti e propri doveri
Capacità di condividere i progetti;
Capacità di assumere iniziative;
Capacità di trasferire gli apprendimenti in diversi contesti di studio;
Capacità di porsi problemi;
Capacità di cercare soluzione ai problemi;
Capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni;
Capacità di accettare e superare le sconfitte;
Capacità di riconoscere le virtù degli altri.
46
2. Voto di comportamento
Gli indicatori individuati per l’assegnazione del giudizio sintetico di comportamento
sono i seguenti:
Partecipazione alle attività della scuola;
Collaborazione ( capacità di stabilire rapporti positivi con gli altri, capacità di
lavorare in gruppo);
Rispetto delle regole della comunità scolastica;
Rispetto delle persone e dei ruoli;
Rispetto degli spazi e dei materiali della scuola;
Cura dei materiali propri e degli altri;
Impegno nello studio;
Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati (autonomia nella gestione dei
compiti scolastici e nello studio).
OTTIMO: Partecipazione attiva con contributi costruttivi – Impegno
costante e proficuo – Disponibilità alla collaborazione – Pieno
rispetto delle persone e delle regole, degli spazi e dei materiali –
Puntualità costante nell’esecuzione dei compiti e delle consegne.
DISTINTO: Partecipazione costante- Impegno proficuo- Disponibilità alla
collaborazione - Rispetto delle persone, delle regole, degli spazi e
materiali scolastici – Puntualità nell’esecuzione dei compiti
assegnanti.
BUONO: Partecipazione abbastanza costante – Impegno adeguato e in
generale collaborativo – Rispetto sostanziale delle persone,
delle regole, degli spazi e materiali scolastici – Regolarità
nell’esecuzione dei compiti assegnanti e delle consegne.
DISCRETO: Partecipazione selettiva – Impegno non sempre costante –
Atteggiamento spesso non collaborativo – Rispetto sostanziale
delle persone, delle regole, degli spazi e materiali scolastici –
Regolarità parziale nell’esecuzione dei compiti assegnati.
INADEGUATO: Scarsa partecipazione: Impegno incostante – Atteggiamento non
collaborativo – Poco rispetto delle persone, delle regole, degli
spazi e dei materiali scolastici – Irregolarità nell’esecuzione dei
compiti assegnati.
47
29. PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s. 2017/18 E’ programmata per l’anno scolastico 2017/18 un attività di “training” psico-
pedagogico gestito dalla dottoressa Monica Panetti e finalizzato a favorire lo
sviluppo delle capacità dei docenti di lavorare per obiettivi comuni.
Il percorso prevede, nel suo svolgimento, momenti di confronto sulla metodologia,
le strategie operative, le scelte educative e didattiche.
E specialmente è prevista la costruzione di un protocollo comune per affrontare con
modalità condivise le situazioni problematiche nella gestione delle difficoltà
attraverso:
analisi del problema da diversi punti di vista;
comunicazione delle strategie adottate da ogni docente;
sperimentazione di vari approcci nell’ottica della soluzione del problema;
considerazione di ogni contributo;
indicazione dettagliata di falsi e traguardi.
L’attività, che va ad integrare le altre inserite nel piano di miglioramento, è dettata
dalla necessità di contenere le tensioni dei docenti di fronte alle più gravi situazioni
di disagio degli alunni, orientando le competenze e le energie degli insegnanti
stessi verso la ricerca di soluzioni maturate dal confronto e considerando tale
processo come una sfida da affrontare con determinazione e costanza.
48
30. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE DEL PERSONALE A.T.A.
Nell’arco del biennio 2017/19 sono programmate le seguenti attività formative
rivolte al personale A.T.A.:
Personale amministrativo
Formazione tecnico-informatica per potenziare le competenze digitali
con particolare riferimento alla gestione dei programmi per
l’organizzazione della segreteria didattica;
Autoformazione sulle nuove norme in materia di contratti;
aggiornamento delle graduatorie degli aspiranti ad incarichi a tempo
determinato, ricostruzioni di carriera.
Collaboratori Scolastici
Formazione relativa all’assistenza agli alunni disabili;
Formazione ai sensi del Decreto legislativo n° 81/2008 in materia di
sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Personale amministrativo e ausiliario
Auto-formazione sul miglioramento delle dinamiche relazionali e le
modalità di collaborazione.
49
PIANO DIGITALE DI ISTITUTO in adeguamento e attuazione del PNSD
2016/2019
Il Piano Nazionale Scuola Digitale, previsto dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 56
e adottato con D.M. n. 851 del 27/10/2015, rappresenta non solo una dichiarazione di intenti, ma una strategia complessiva di innovazione della scuola.
Ciascun istituto scolastico è impegnato nella progettazione e attivazione di un proprio Piano Digitale, delineato in rapporto al proprio contesto e in coerenza con il
RAV e il PdM. Il piano digitale di istituto entra di diritto nel PTOF, con azioni mirate a perseguire i seguenti obiettivi:
di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
di potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a
migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la
governance, la trasparenza e la condivisione di dati,
di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della
cultura digitale,
di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione,
di potenziamento delle infrastrutture di rete,
di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali:
1. STRUMENTI
2. COMPETENZE E CONTENUTI
3. FORMAZIONE
4. ACCOMPAGNAMENTO.
1. STRUMENTI: condizioni che abilitano le opportunità della società dell'informazione e mettono le scuole nelle condizioni di praticarle
(accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale).
ACCESSO: favorire l'accesso e la connessione attraverso fibra
ottica, connettività e cablaggio interno delle scuole. SPAZI E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO: coniugare la
crescente disponibilità di tecnologie a competenze abilitanti;
50
creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e laboratoriali; sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia.
AMMINISTRAZIONE DIGITALE: gestire l'organizzazione scolastica e rafforzare i servizi digitali innovativi sul
territorio IDENTITÀ DIGITALE: assegnare un profilo digitale ad ogni
persona della scuola.
2. COMPETENZE DEGLI STUDENTI: si tratta di rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e
articolati, anche all'interno dell'universo comunicativo digitale; lavorare sull'alfabetizzazione informativa e digitale; mettere al centro il ruolo dell'informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa
basata sulle conoscenze e sull'informazione, promuovendo senso critico e consapevolezza; costruire rapporti tra creatività digitale e artigianato, tra
imprenditorialità digitale, manifattura e lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti
e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sono facilitatori di percorsi didattici innovativi.
DIGITALE, IMPRENDITORIALITÀ E LAVORO: sviluppare le competenze trasversali del problem solving, del pensiero laterale e della capacità di apprendere.
CONTENUTI DIGITALI: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, affinché i contenuti digitali passino da eccezione
a regola nella scuola.
3. FORMAZIONE DEL PERSONALE: Per quanto riguarda il personale
docente, il piano è centrato sull'innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi
paradigmi educativi e la progettazione operativa delle attività. L'obiettivo è quello di passare da una scuola della trasmissione a quella della costruzione di apprendimento. Per quanto riguarda il personale
amministrativo e tecnico, il piano mira all'innovazione digitale nell'amministrazione. Comune è l'obiettivo di completare il processo di
dematerializzazione.
4. ACCOMPAGNAMENTO: si attua attraverso la nomina, in ogni Istituto, di
un ANIMATORE DIGITALE, il quale si fa promotore della formazione interna, del coinvolgimento della comunità scolastica e della creazione di
soluzioni innovative. Si tratta di una figura di sistema che avrà il compito di coordinare e favorire l’attuazione del PNSD nell’istituzione di
appartenenza, costituendo il nodo di raccordo tra il livello centrale e le singole scuole autonome.
51
AZIONI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
L'Istituto Comprensivo Perugia 7 fa propria l'opportunità di innovare la scuola,
adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le
strategie usate con gli alunni in classe. Il nostro Istituto ha già realizzato:
partecipazione al bando PON per la realizzazione di reti LAN/WLAN, progetto approvato e finanziato;
partecipazione al bando PON per la realizzazione di ambienti aumentati dalla tecnologia, progetto approvato e finanziato;
nomina dell'animatore digitale: a.s. 2015/2016 e primo quadrimestre a.s.
2016/2017 docente Brunella Corti; docente Barbara Cattaneo, dal 31 gennaio 2017.
predisposizione di un questionario per la rilevazione dei bisogni formativi rivolto a tutti i docenti dell'Istituto;
attivazione di una piattaforma per la comunicazione e la condivisione di materiale e di iniziative formative tra i componenti la comunità scolastica dal secondo quadrimestre dell'2016/2017.
Segue il Piano Digitale di Istituto, strutturato secondo la scansione temporale 2016/2019. Tale piano potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le
esigenze dell’Istituzione Scolastica e del suo contesto territoriale.
Ambito a.s. 2016/17 a.s. 2017/18 a.s. 2018/19
Formazione
interna
Partecipazione
dell’Animatore
digitale, del Team
per l’innovazione
e dei 10 docenti
alla specifica
formazione
organizzata dal
MIUR;
Formazione per
l'uso di strumenti
digitali da
utilizzare nella
didattica (web
tools);
Formazione
sull'uso del
registro
elettronico;
Formazione per la
partecipazione a
Partecipazione alla rete
nazionale territoriale degli
animatori digitali;
Nuova rilevazione dei
bisogni formativi dei
docenti e degli studenti;
Formazione su sicurezza e
privacy in rete;
Ciclo di formazione per
l'uso di strumenti digitali
nella didattica
Formazione per l'uso di
una piattaforma didattica
(es. Weschool);
Formazione per l'utilizzo di
una piattaforma -archivio
di materiale didattico,
programmazioni, relazioni
finali, circolari...
Partecipazione alla
rete nazionale
territoriale degli
animatori digitali;
Nuova rilevazione
dei bisogni
formativi dei
docenti e degli
studenti;
Ciclo di formazione
per l'uso di
strumenti digitali
nella didattica;
Introduzione alla
stesura di portfolio
per docenti e di e-
portfolio per
studenti (per
registrare le
attività svolte);
Creazione e utilizzo
52
bandi nazionali ed
europei.
Sviluppo di una riflessione
su pensiero
computazionale, coding,
cittadinanza digitale.
di cloud d'istituto.
Ambito a.s. 2016/17 a.s. 2017/18 a.s. 2018/19
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
Pubblicizzazione e
diffusione delle
finalità del PNSD
presso i docenti e
gli studenti;
Rilevazione
aggiornata dei bisogni formativi dei docenti (tramite
questionario o con altri mezzi);
Creazione di uno
spazio specifico nel
sito;
Realizzazione di
servizi digitali che
potenzino il sito web
della scuola e
favoriscano il
processo di
dematerializzazione
del dialogo scuola-
famiglia;
Realizzazione di
accessi ai servizi
con password
individuali per
studenti e famiglie.
Svolgimento di
eventi aperti a
famiglie e territorio
sui temi del PNSD,
uso di social
network,
cyberbullismo;
Implementazione dei
servizi digitali che
potenzino sito web
della scuola e
favoriscano il
processo di
dematerializzazione
del dialogo scuola-
famiglia.
Raccolta e
pubblicizzazione sul
sito istituzionale o su
social network o
blog delle attività
svolte nella scuola in
formato
multimediale.
Svolgimento di
eventi aperti a
famiglie e territorio
sui temi del PNSD,
uso di social
network,
cyberbullismo;
Implementazione
dei servizi digitali
che potenzino sito
web della scuola e
favoriscano il
processo di
dematerializzazion
e del dialogo
scuola-famiglia.
Raccolta e
pubblicizzazione
sul sito
istituzionale o su
social network o
blog delle attività
svolte nella scuola
in formato
multimediale.
Ambito a.s. 2016/17 a.s. 2017/18 a.s. 2018/19
Creazione di
soluzioni
innovative
Ricognizione delle
dotazioni
tecnologiche di
istituto e loro
aggiornamento;
Partecipazione a
Costruzione curricoli
verticali per le
competenze digitali;
Partecipazione a
bandi nazionali ed
europei ed a progetti
Sviluppo curricoli
verticali per le
competenze
digitali;
Partecipazione a
bandi nazionali ed
53
bandi nazionali ed
europei;
Sviluppo del sito;
Ampliamento rete
wifi;
Attività didattica con
sperimentazione di
nuove tecnologie;
Piattaforma
dedicata per la
didattica.
Avvio percorso di
adesione al progetto
generazioni
connesse SIC - III
per lo sviluppo di
policy di e-safety.
internazionali
Erasmus;
Sviluppo di ambienti
di apprendimento
digitali innovativi;
Sviluppo del
pensiero
computazionale ed
utilizzo del coding
con software
dedicati (es.
Scratch, Arduino);
Utilizzo e produzione
di open educational
resources (software
open e risorse
open);
Completamento
percorso di adesione al progetto generazioni
connesse SIC - III per lo sviluppo di
policy di e-safety. Utilizzo del BYOD in
classe
europei ed a
progetti
internazionali
Erasmus;
Sviluppo di
ambienti di
apprendimento
digitali innovativi;
Sistematizzazione
dello sviluppo del
pensiero
computazionale ed
utilizzo del coding
con software
dedicati (es.
Scratch, Arduino);
Utilizzo del BYOD in classe
Perugia, lì 13/06/2017
L'Animatore Digitale
Barbara Cattaneo
54
31. ALLEGATO 1 - CURRICOLI
CURRICOLO VERTICALE
ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
SAN SISTO - LACUGNANO
ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015
Disciplina: ITALIANO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA N. 1
Saper ascoltare
comprendere Saper ascoltare e comprendere
Saper ascoltare e comprendere testi di vario tipo
ed esporre oralmente argomenti di studio
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine del
quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa ascoltare
narrazioni, chiedere
e offrire spiegazioni
Utilizza il linguaggio
verbale in diverse
situazioni
Esprime agli altri il
Ascolta e comprende le
informazioni principali
di testi di vario tipo
Sa prendere la parola
negli scambi
comunicativi
Ricostruisce storie
personali rispettando
Comprende le informazioni
essenziali di testi narrativi,
descrittivi, informativo-
espositivi, regolativi
Sa interagire in una
conversazione ponendo
domande pertinenti,
chiedendo chiarimenti e
Ascolta testi prodotti da altri, anche trasmessi
dai media, individuando la fonte, lo scopo,
l’argomento, le informazioni principali e il punto
di vista dell’emittente
Interviene in una conversazione con registri
diversi in base al destinatario, apportando un
contributo personale
Esprime stati d’animo, rielabora esperienze ed
55
proprio vissuto
Racconta e inventa
storie attraverso il
linguaggio parlato
l’ordine logico e
cronologico
dando risposte appropriate
Sa raccontare storie
personali rispettando l’ordine
logico e cronologico,
inserendo elementi
descrittivi funzionali al
racconto
Costruisce un breve discorso
orale su un argomento di
studio utilizzando schemi e
mappe concettuali
espone punti di vista personali
Espone in modo coerente un argomento di
studio con un lessico specifico, servendosi di
appunti, parole-chiave, schemi, mappe
concettuali, ecc.
Prende appunti, evidenzia parole-chiave,
utilizza segni convenzionali durante e dopo
l’ascolto
Riconosce, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e
sonori del testo poetico
COMPETENZA N. 2 Italiano
Saper riconoscere la
pluralità dei
linguaggi
Saper leggere e comprendere testi di vario tipo Saper leggere e interpretare testi di vario tipo
Saperi essenziali
al termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine del
quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Utilizza parole e
discorsi per
arricchire il
lessico
Comprende e
interiorizzar
semplici storie
narrate
Riconosce la
pluralità dei
linguaggi
Padroneggia la lettura
strumentale ad alta
voce curandone
l’espressione
Legge testi di vario
tipo e ne prevede il
contenuto in base ad
elementi come il titolo
e le immagini
Comprende testi di
vario tipo cogliendone
Impiega tecniche di lettura
silenziosa e di lettura espressiva
ad alta voce
Usa nella lettura di vari tipi di
testo, opportune strategie per
analizzare il contenuto
Legge e confronta informazioni
provenienti da testi diversi per
farsi un’idea di un argomento, per
trovare spunti a partire dai quali
parlare o scrivere
Ricerca informazioni in testi di
Legge ad alta voce in modo espressivo
usando pause e intonazioni
Legge in modo silenzioso sottolineando e
prendendo appunti
Legge e interpreta la struttura di un testo in
base alla funzione e allo scopo
Confronta e sintetizza informazioni
provenienti da fonti diverse
Usa manuali delle discipline o altri testi al
fine di ricercare, raccogliere, rielaborare dati,
informazioni, e concetti, anche con l’utilizzo
di strumenti informatici
56
attraverso
esperienze
dirette
l’argomento e le
informazioni principali
varia natura e provenienza per
scopi pratici e conoscitivi,
applicando tecniche di supporto
alla comprensione
Legge testi narrativi e descrittivi,
sia realistici sia fantastici,
distinguendo l’invenzione
letteraria dalla realtà
Legge diverse tipologie di testi (narrativo,
descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo), individuando le
caratteristiche che li differenziano
Legge testi letterari di vario tipo
individuando il genere, il tema, le categorie
spazio-temporali, i personaggi; comincia a
manifestare gusti personali e a scambiare
opinioni con compagni ed insegnanti
57
COMPETENZA N. 3 Italiano
Saper riconoscere e
ragionare sulla
pluralità dei linguaggi
e incuriosirsi alla
lingua scritta
Saper scrivere semplici testi corretti chiari e coerenti
Saper produrre testi coerenti e coesi
adeguati alle diverse situazioni
comunicative
Saperi essenziali
al termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sperimenta le
prime forme di
comunicazione
attraverso varie
simbologie
Si avvicina alla
lingua scritta
attraverso attività
di pregrafismo e
prime forme di
prescrittura
Riconosce la
corrispondenza tra
un simbolo e ciò
che da esso viene
identificato
Produce semplici testi
narrativi e descrittivi
connessi a situazioni
quotidiane
Comunica chiaramente
il proprio pensiero
mediante frasi semplici
e compiute
Struttura brevi testi,
ortograficamente
corretti con un lessico
sempre più articolato
ed appropriato
Raccoglie le idee, le organizza per
punti, pianifica la traccia di un
racconto o di un’esperienza
Produce racconti scritti di esperienze
che contengano informazioni
essenziali relative a persone, luoghi,
tempi, situazioni, azioni (lettera,
diario, cronaca)
Produce testi adeguandoli ai
destinatari e alle situazioni
Rielabora testi e ne redige di nuovi
sulla base di uno schema dato
Scrive semplici testi regolativi
Realizza testi collettivi per
relazionare su esperienze scolastiche
ed argomenti di studio
Produce testi creativi sulla base di
modelli dati
Produce testi sostanzialmente
Rispetta le fasi di ideazione,
pianificazione, stesura e revisione del
testo con l’ausilio di mappe e scalette
Scrive testi di tipo diverso (narrativo,
descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo)
Scrive testi corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, e lessicale,
nel rispetto della traccia, coerenti e
coesi
Scrive testi di forma diversa come
lettere, diari, articoli di cronaca,
commenti, recensioni e argomentazioni
Utilizza nei propri testi citazioni tratte da
fonti diverse
Scrive sintesi o schemi di testi ascoltati
o letti
Realizza varie forme di scrittura creativa
in prosa e in versi, compresi semplici
58
corretti dal punto di vista ortografico,
morfosintattico, lessicale, rispettando
le funzioni sintattiche dei principali e
i segni interpuntivi
testi teatrali da poter mettere in scena
Scrive testi digitali anche per supportare
l’esposizione orale
59
Disciplina: LINGUA ITALIANA
RIFLESSIONE LINGUISTICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Usare correttamente semplici
frasi
Conoscere e utilizzare le strutture linguistiche indispensabili
per la comunicazione
Padroneggiare e applicare in situazioni
diverse le conoscenze relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico-
sintattica della frase semplice e complessa
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno della
scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno della
scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del terzo anno della scuola
secondaria di I° grado
Usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui
significati
Sperimenta filastrocche,
rime; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie
fra i suoni ed i significati
Ragiona sulla lingua, scopre
la presenza di lingue diverse,
riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi
Formula frasi ben formate
pur senza conoscere i
concetti grammaticali
Riconosce e utilizza la
frase minima
Conosce ed utilizza le
principali regole
ortografiche
Capisce e utilizza
nell’uso orale e scritto
i vocaboli
fondamentali
Riconosce in una frase
le principali parti del
discorso
Riflette sui legami
semantici delle parole
Riconosce in una frase gli
elementi essenziali
(soggetto, verbo,
espansione)
Conosce e utilizza tutte le
regole ortografiche
Capisce e utilizza nell’uso
orale e scritto i più
frequenti termini specifici
legati alle discipline di
studio
Riconosce in un testo tutte
le parti del discorso
Riflette sui meccanismi di
formazione delle parole
anche attraverso la
Riconosce e analizza l’organizzazione
logico- sintattica della frase semplice e
complessa
Applica correttamente le regole
ortografiche anche per rivedere la
propria produzione scritta e correggere
eventuali errori
Utilizza in maniera appropriata i termini
specifici del linguaggio disciplinare e i
vocaboli di alto uso
Riconosce e utilizza gli elementi
morfologici nelle situazioni
comunicative orali e nel testo scritto
Conosce le trasformazioni della lingua
nel tempo
Conosce le trasformazioni della lingua
60
Si appropria del significato
delle parole e le usa
correttamente
consultazione del
vocabolario
nel tempo "e utilizza il lessico in modo
creativo"
61
Disciplina: LINGUA INGLESE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA N. 1
Scoprire l’esistenza di
una lingua diversa dalla
propria
Riconducibili al livello A1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa
Riconducibili al livello A2 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio
d’Europa
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno della
scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del terzo anno della scuola secondaria di
primo grado
COMPRENSIONE
ORALE:
Comprende semplici
istruzioni, parole ed
espressioni di uso
quotidiano
PRODUZIONE E
INTERAZIONE ORALE:
Riproduce semplici
filastrocche e
canzoni relative al
lessico proposto;
usa nel gioco i
termini memorizzati
COMPRENSIONE ORALE:
Comprende semplici
vocaboli ed
espressioni di uso
frequente
INTERAZIONE ORALE:
Interagisce nel gioco
con espressioni e
frasi memorizzate in
scambi di
informazioni semplici
e di routine
COMPRENSIONE
SCRITTA:
Comprende brevi
messaggi scritti
accompagnati da
supporti visivi e
COMPRENSIONE ORALE:
Comprende brevi dialoghi,
istruzioni e frasi di uso
quotidiano cogliendo
l’informazione essenziale da
brevi testi audio/video
INTERAZIONE ORALE:
Descrive, riferisce ed
interagisce utilizzando
espressioni e frasi adatte alla
situazione
COMPRENSIONE SCRITTA:
Comprende brevi e semplici
testi, preferibilmente
accompagnati da supporti visivi
e ricava le informazioni
richieste
PRODUZIONE SCRITTA:
COMPRENSIONE ORALE:
Comprende le informazioni principali di un
discorso espresso in lingua chiara e standard
su argomenti noti attinenti alla quotidianità o a
contenuti di studio di altre discipline
PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE:
Descrive se stesso e il proprio vissuto, descrive
altre persone e contenuti di studio di altre
discipline con espressioni semplici
Sostiene semplici conversazioni di routine
facendo domande, esprimendo preferenze e
opinioni o scambiando informazioni su
argomenti quotidiani o di studio in modo
semplice
COMPRENSIONE SCRITTA:
Legge testi di varia natura per comprenderne il
senso globale e per trovare informazioni
specifiche
62
sonori
PRODUZIONE SCRITTA:
Scrive parole e
semplici frasi
utilizzando il lessico
conosciuto
Scrive in forma comprensibile
messaggi semplici e brevi
relativi al proprio vissuto
RIFLESSIONE SULLA LINGUA:
Confronta elementi linguistico-
comunicativi appartenenti alla
lingua materna ed alla lingua
straniera
PRODUZIONE SCRITTA:
Risponde a questionari; scrive semplici testi
relativi alla sfera personale, raccontando
esperienze, progetti futuri e opinioni; scrive
lettere personali rivolte a coetanei
RIFLESSIONE SULLA LINGUA:
Osserva, riconosce e interiorizza le strutture
della lingua straniera mettendo in relazione
costruzioni linguistiche e intenzioni
comunicative; confronta parole e strutture
della lingua straniera con quelle della lingua
madre
63
Disciplina: SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO)
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA N. 1
-- -- Riconducibili al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
Lingue del Consiglio d’Europa
Saperi essenziali
al termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali
al termine
del terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno della
scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del terzo anno della scuola secondaria di primo grado
--
-- -- COMPRENSIONE ORALE:
Comprende il senso generale e le parole chiave di un discorso espresso
in lingua standard su argomenti noti attinenti alla quotidianità
PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE:
Descrive se stesso, il proprio vissuto ed altre persone; riferisce semplici
informazioni relative ad altre discipline
Sostiene semplici conversazioni di routine facendo domande, esprimendo
preferenze e opinioni o scambiando informazioni su argomenti quotidiani
o di studio in modo semplice
COMPRENSIONE SCRITTA:
Legge testi di varia natura per comprenderne il senso globale e per
trovare informazioni specifiche
PRODUZIONE SCRITTA:
Risponde a questionari; scrive semplici testi relativi alla sfera personale,
raccontando esperienze, progetti futuri e opinioni; scrive semplici lettere
personali rivolte a coetanei, anche con errori formali che però non
compromettano la comprensibilità del messaggio
RIFLESSIONE SULLA LINGUA:
64
Osserva, riconosce e interiorizza le strutture della lingua straniera
mettendo in relazione costruzioni linguistiche e intenzioni comunicative;
confronta parole e strutture della lingua straniera con quelle della lingua
madre
65
Disciplina: STORIA e I.R.C.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA N. 1
Saper osservare le trasformazioni determinate dai tempi ciclico e rettilineo
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali
al termine
del terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Riconosce il trascorrere del
tempo
Sa descrivere la successione
della giornata scolastica
Riconosce la ciclicità dei
giorni, della settimana, dei
mesi, delle stagioni
Riconosce il prima e il dopo di
un'azione
-- Coglie le trasformazioni operate dal
tempo
Osserva con attenzione le cose e la
natura, ponendosi domande
Sa rappresentare e verbalizzare le
osservazioni
Ha acquisito il concetto di cambiamento
determinato da fatti storici
Comprende i concetti di successione e
durata
Riconosce l'incidenza sulla storia dei
mutamenti ambientali
Sa ricercare informazioni storiche
Sa riferire i risultati delle proprie
ricerche e collegarli con le
conoscenze acquisite attraverso lo
studio individuale e di gruppo
66
COMPETENZA N. 2 Storia-IRC
-- Saper classificare e comparare le fonti storiche per comprendere le civiltà del passato
Saperi
essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
-- -- Comprende i concetti di successione e contemporaneità
riferiti alla storia personale e ad eventi di vita quotidiana
Sa cogliere le sequenze storiche nella periodizzazione
temporale
Focalizza nel passato l'oggetto della storia come materia di
studio
Utilizza l'immaginazione come strumento per il concetto di
tempo remoto
Attraverso lo studio della preistoria comprende i bisogni
primari e secondari dell'uomo come elementi essenziali nello
sviluppo delle varie civiltà
Attraverso lo studio della preistoria comprende il rapporto
uomo/ambiente
Riconosce la funzione irrinunciabile delle fonti storiche nello
studio delle civiltà passate
Attraverso lo studio delle civiltà antiche comprende differenze
e analogie culturali dei popoli
Classifica e interpreta le fonti
storiche in base alla tipologia
Ha acquisito il concetto antropologico
di civiltà
Sa individuare gli elementi del
passato che influenzano il presente
Riconosce l'oggettività e
l'attendibilità di una fonte storica
Coglie gli aspetti soggettivi della
ricerca storica
Individua e riconosce gli aspetti
storici della religione cristiana
67
COMPETENZA N. 3 Storia-IRC
Saper riconoscere la storicità di un evento
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Riconosce il cambiamento
determinato da un fatto
quotidiano
Sa riconoscere gli effetti di
un'azione concreta
Ricorda semplici fatti
quotidiani in relazione fra
loro
Comprende la funzione dei
fatti che possono cambiare
una situazione
-- Comprende le cause politiche,
econimiche, sociali e culturali che hanno
posto in essere un evento storico
Conosce il ruolo delle guerre, delle
alleanze politiche e militari e dei trattati
di pace nei mutamenti geo-politici
Comprende le contraddizioni di un'epoca
come potenziale matrice dei cambiamenti
della successiva
Conosce i principali eventi storici
dell'antichità
Sa interpretare le ragioni e gli effetti di
un evento storico
Comprende i processi di trasformazione
delle città e delle campagne in rapporto
al mutamento dei sistemi di produzione e
al ruolo delle classi sociali sulle decisioni
politiche
Conosce le principali differenze fra le
strutture organizzative degli Stati
mondiali attuali determinate dagli eventi
storici dell'età contemporanea
Sa individuare il rapporto di causa–
effetto relativo agli eventi storici dall'età
moderna all'attualità
68
Disciplina: GEOGRAFIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA N. 1
Individuare le posizioni di oggetti
e persone nello spazio, usando
adeguatamente i termini
topologici.
Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali
Orientarsi nello spazio e sulle carte di
diversa scala in base ai punti cardinali e
alle coordinate geografiche
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Si muove con destrezza
nell’ambiente e nel gioco,
coordinando i movimenti e la
lateralità
Colloca se stesso e oggetti in
base a parametri spaziali
Segue correttamente un
percorso sulla base di
indicazioni verbali
Si muove
consapevolmente
nello spazio vissuto,
orientandosi
attraverso punti di
riferimento fissi,
utilizzando gli
indicatori topologici
e le mappe mentali
Si orienta utilizzando la
bussola e i punti cardinali
anche in relazione al sole
Sa estendere le proprie carte
mentali al territorio italiano e
a spazi più lontani attraverso
gli strumenti dell’osservazione
indiretta
Si orienta sulle carte in base ai punti
cardinali e a punti di riferimento fissi
Si orienta nelle realtà territoriali
lontane, attraverso l’osservazione di
carte di diversa scala
69
COMPETENZA N. 2 Geografia
Discriminare segni
grafici e sistemi
simbolici a fini
comunicativi
Utilizzare il linguaggio della geograficità per interpretare piante di territori,
carte geografiche, globo terrestre; realizzare semplici schizzi cartografici e
carte tematiche
Utilizzare carte geografiche,
fotografie, immagini, elaborazioni
digitali, grafici, dati statistici, sistemi
informativi geografici per
comprendere e comunicare fatti e
fenomeni territoriali
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Comprende utilizza i
principali rapporti
topologici
Descrive uno spazio
vissuto e i suoi
elementi usando gli
indicatori spaziali
Rappresenta
ambienti e oggetti
da diversi punti di
vista
Rappresenta in prospettiva
verticale oggetti e ambienti
noti relativi al proprio
ambiente scolastico e traccia
percorsi effettuati nello spazio
vissuto
Legge e interpreta la pianta
dello spazio vissuto basandosi
su punti di riferimento fissi
Comprende il concetto di
rappresentazione dello spazio
attraverso la riduzione in
scala; sa interpretare una
legenda
Analizza i principali caratteri fisici
del territorio italiano nel contesto
europeo e/o mondiale
Interpreta carte tematiche inerenti
fenomeni fisici, socio-economici e
culturali relativi all’Italia e le
confronta nel contesto europeo e/
o mondiale
Localizza sulla carta geografica
dell’Italia la posizione delle regioni
fisiche e amministrative
Localizza sulla carta geografica la
posizione dell’Italia nel contesto
europeo e mondiale
Legge e interpreta vari tipi di
carte geografiche, utilizzando
scale di riduzione, coordinate
geografiche e simbologie
convenzionali
Utilizza strumenti tradizionali
(carte, grafici, dati statistici,
immagini, ecc.) e innovativi
(cartografia computerizzata)
Comprende e usa la terminologia
specifica
Presenta un tema/problema del
mondo utilizzando schemi, carte e
grafici
70
COMPETENZA N. 3 Geografia
Scoprire e riconoscere le
diversità paesaggistiche
di ambienti diversi
Individuare, riconoscere e denominare le principali
caratteristiche fisiche del paesaggio italiano ed europeo; coglie
nei paesaggi osservati le progressive trasformazioni operate
dall’uomo sul paesaggio naturale
Interpretare e confrontare paesaggi italiani,
europei e mondiali; riconoscere in essi elementi
fisici e antropici, di carattere storico, artistico e
architettonico, come patrimonio naturale e
culturale da preservare e valorizzare
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa individuare e fare
corrispondenze tra
oggetti ed elementi
relativi ad ogni
ambiente
Conosce il territorio
circostante attraverso
l’osservazione diretta
Individua e descrive gli
elementi fisici e antropici
che caratterizzano i
paesaggi dell’ambiente di
vita della propria regione
Conosce gli elementi che
caratterizzano i principali
paesaggi italiani,
individuando le analogie,
le differenze e gli
elementi di particolare
valore ambientale e
culturale da tutelare e
valorizzare
Osserva e descrive l’ambiente fisico e umano
Conosce gli elementi fisici e antropici di un
ambiente
Interpreta vari tipi di paesaggio, anche in
relazione alla loro evoluzione nel tempo
Confronta i paesaggi italiani, europei e
mondiali
Conosce temi e problemi di tutela del
paesaggio come patrimonio naturale e
culturale e progetta azioni di valorizzazione
71
COMPETENZA N. 4 Geografia
Individuare, posizionare e
rappresentare elementi e simboli
in uno spazio grafico
Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema
territoriale, costituito da elementi fisici e antropici in relazione
tra di loro
Osservare, leggere e analizzare sistemi
territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel
tempo e valutare gli effetti delle azioni
dell’uomo sul territorio
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Acquisisce la consapevolezza
di muoversi e orientarsi in
uno spazio circostante,
utilizzando punti di
riferimento vissuti e
organizzatori topologici
Comprende che il
territorio è uno
spazio organizzato e
modificato dalle
attività umane
Acquisisce il concetto di regione
geografica (fisica, climatica,
storico-culturale,
amministrativa) e utilizza le
conoscenze a partire dal
contesto italiano
Individua i problemi relativi alla
tutela e valorizzazione del
patrimonio naturale e culturale,
proponendo soluzioni idonee
nel proprio contesto di vita
Consolida il concetto di regione
geografica (fisica, climatica, storica,
economica) applicandolo all’Italia,
all’Europa e agli altri continenti
Analizza nello spazio le relazioni tra fatti
e fenomeni demografici, sociali ed
economici, a livello nazionale, europeo e
mondiale
Interpreta i sistemi territoriali dei
principali paesi europei e degli altri
continenti, anche in relazione alla loro
evoluzione storico-politico-economica
72
Disciplina: MATEMATICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Contare confrontare
e valutare quantità,
sapere raggruppare,
ordinare, seriar
Utilizzare il calcolo scritto e mentale con i numeri
naturali
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e
algebrico scritto e mentale anche con riferimento a contesti
reali
Saperi essenziali
al termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine della scuola
secondaria di primo grado
Si appropria
delle conoscenze
attraverso
l’esperienza
corporea poi
rielabora
verbalmente e
graficamente
Conta, struttura
insiemi con
caratteristiche di
conformità e
valore
Conta in senso
progressivo e
regressivo e per
salti entro il periodo
delle migliaia
Legge e scrive i
numeri naturali,
conosce il valore
posizionale delle
cifre
Confronta e ordina i
Sa leggere e scrivere i
numeri naturali fino al
periodo dei milioni e dei
miliardi
Legge i numeri romani
Compone e scompone i
numeri naturali e
conoscere il valore
posizionale delle cifre
Confronta e ordina i
Sa individuare le caratteristiche degli insiemi numerici, li
rappresenta sulla retta dei numeri ed opera con essi
Comprende il significato logico-operativo di numeri
appartenenti ai diversi insiemi numerici (N, Q, Z, I)
Opera negli insiemi numerici a mente, con algoritmi
scritti o strumenti di calcolo
Utilizza consapevolmente le proprietà delle operazioni
per semplificare e velocizza i calcoli a mente, conosce il
significato di potenza ed utilizza le proprietà per
semplificare i calcoli
73
quantitativo
Attraverso
l’attività ludica
conosce il
termine/concetto
di vuoto pieno
aggiunge e
toglie, uguale,
maggiore minore
numeri sulla retta
dei numeri
Memorizza le
tabelline
Esegue
mentalmente
semplici operazioni
con i numeri
naturali
Esegue le
operazioni con gli
algoritmi usuali
Conosce le
proprietà delle
quattro operazioni
Conosce il concetto
di frazione e di
numero decimale
numeri naturali
Conosce il concetto di
potenza
Conosce le frazioni, i
numeri decimali e opera
con essi
Perfeziona le tecniche per
eseguire le quattro
operazioni con numeri
naturali e decimali
Esegui mentalmente le
operazioni
Conosce i multipli e i
divisori e i numeri primi
Conosce i criteri di
divisibilità
Conosce le percentuali e
utilizzarle per
rappresentare e risolvere
situazioni quotidiane
Conosce il sistema metrico
decimale e operare con
esso
Conosce il sistema
monetario e operare con
esso
Risolve semplici
espressioni
Utilizza le potenze per la scrittura dei numeri in
notazione esponenziale e scientifica
Individua multipli e divisori di un numero naturale,
scompone i numeri naturali in fattori primi, calcola
M.C.D. e m.c.m. per applicarli in situazioni concrete
Conosce la radice quadrata come operazione inversa
dell’elevamento a potenza, da stime della radice
utilizzando algoritmi, tavole numeriche, approssimazioni
o strumenti di calcolo
Rappresenta graficamente una frazione e opera con
essa su un intero
Riduce ai minimi termini una frazione e calcola il M.C.D.,
opera con i numeri razionali e risolve problemi con le
frazioni
Risolve espressioni negli insiemi numerici studiati
Comprende il significato logico-operativo di rapporto e
grandezza derivata; utilizza il concetto di rapporto sia
tra numeri che tra misure e lo esprime in forma
decimale o in frazione
Imposta uguaglianze di rapporti per risolvere problemi
di proporzionalità con particolare attenzione ai contesti
reali; risolve problemi del tre semplice diretto e inverso
e di ripartizione
Comprende il significato di percentuale e la sa calcolare
utilizzando strategie diverse
Comprende e rappresenta graficamente il concetto di
funzione
Distingue relazioni di proporzionalità diretta ed inversa,
costruisce tabelle e le rappresenta nel piano cartesiano
74
Risolve sequenze di operazioni e problemi sostituendo
alle variabili letterali i valori numerici
Sa eseguire il calcolo letterale
Comprende il concetto di equazione, risolve equazioni di
primo grado e verifica la correttezza dei procedimenti
utilizzati
Rappresenta graficamente equazioni di primo grado;
Valuta l’attendibilità e l’ordine di grandezza di un
risultato
COMPETENZA n. 2 - Matematica
Conoscere le figure
geometriche piane
(blocchi logici) cerchio,
quadrato, rettangolo,
triangolo e riconoscerne
le caratteristiche
Operare con figure geometriche,
grandezze e figure
Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche,
individuandone varianti, invarianti e relazioni soprattutto dall’analisi di
situazioni reali
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi
essenziali al
termine del
quinto anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine della
scuola secondaria di primo grado
Utilizza le forme
geometriche
Percepisce la
propria
Utilizza e
distingue tra
Riconosce le principali figure piane
descrive e confronta le principali figure piane, individuandone
analogie, differenze e proprietà
75
attraverso percorsi
motori (connotazione
simbolica)
Attraverso i blocchi
logici il bambino sa
raggruppare per
forma colore
grandezza e
spessore compie
algoritmi crea
costruzioni
fantastiche
Sa manipolare,
smontare e montare,
piantare (es. gioco
dei chiodini in un
piano traforato)
leggere seguendo un
progetto proprio o di
gruppo, oppure
seguendo istruzioni
d’uso ricevute
posizione
nello spazio
Individua la
posizione di
oggetti sia
rispetto a se
stessi che
rispetto a
terze
persone o
oggetti
usando il
linguaggio
specifico
Riconosce,
denomina,
descrive e
disegna
figure
geometriche
loro rette
perpendicolari,
parallele,
orizzontali e
verticali
Confronta e
misura angoli
con strumenti
consoni
Descrive,
denomina,
classifica e
disegna
attraverso
strumenti
opportuni
figure
geometriche
Determina
perimetro e
l’area di figure
geometriche
piane
attraverso
procedimenti e
formule comuni
riproduce figure e disegni geometrici utilizzando gli strumenti
opportuni (righello, squadra, compasso, goniometro, computer)
rappresenta punti, segmenti, figure sul piano cartesiano
riproduce in scala una figura assegnata
riconosce e riproduce le isometrie: traslazioni, rotazioni, simmetrie
individuando gli elementi varianti ed invarianti
risolve problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure
calcola perimetri e aree di figure piane sia con al scomposizione in
figure elementari che attraverso formule
conosce il significato di figure equi-estese, saper utilizzare la
scomponibilità delle figure per la determinazione delle aree
riconosce e riproduce figure simili individuando gli elementi varianti
ed quelli invarianti; applicare il concetto di similitudine in vari contesti
conosce il Teorema di Pitagora e i Teoremi di Euclide ed applicarli
nella risoluzione di problemi
conosce il numero Л, il suo significato geometrico, la sua
approssimazione e il suo utilizzo per il calcolo della lunghezza della
circonferenza e dell’area del cerchio
conosce le principali figure geometriche solide, calcola superficie e
volume
Comprende e sa riferire i principali passaggi logici di una
dimostrazione geometrica
Conosce ed opera nel sistema di misura decimale, sessagesimale e
misto
Effettua misure e stime utilizzando le principali unità di misura
76
COMPETENZA n. 3 - Matematica
Sapere collocare se stesso, oggetti
e persone nello spazio, eseguire
percorsi o organizzare ambienti
sulla base di indicazione verbali,
non verbali
Leggere, classificare ed interpretare i dati
Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli,
sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando
consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti
di calcolo
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali
al termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali
al termine del
quinto anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Si sa orientare in uno spazio
dato e delimitato da un
percorso saper costruire un
percorso in base ad elementi
dati (concetti topologici e
quantità)
Sa contare oggetti immagini,
persone aggiungere, togliere e
valutare e valutare la quantità
e raggruppare per colore
forma e grandezza
Sa condividere in gruppo la
costruzione di un percorso
sperimentato con il corpo, fino
alla sua elaborazione grafica
Classifica
numeri, figure,
oggetti in base a
una o più
proprietà
utilizzando
rappresentazioni
opportune
Legge,
rappresenta
relazioni e dati
con diagrammi,
schede e tabelle
Rappresenta
relazioni e dati e
le utilizza per
ricavarne
informazioni
Intuisce e
argomenta in una
coppia di eventi
qual è il più
probabile
Raccoglie, organizza e rappresenta graficamente un
insieme di dati
Sa calcolare e interpretare i valori di moda, media e
mediana
Legge e interpreta tabelle e grafici in termini di
corrispondenze fra elementi di due insiemi
Rappresenta su un piano cartesiano relazioni e
funzioni empiriche e matematiche
Sa calcolare la probabilità di un evento semplice
Riconosce e calcola la probabilità di eventi
indipendenti, dipendenti e complementari
77
COMPETENZA n. 4 - Matematica
Sapere commentare,
individuare collegamenti,
operare semplici inferenze,
proporre ipotesi esplicative
di problemi
Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi
Riconoscere e risolvere problemi di vario
genere, individuando le strategie
appropriate, giustificando il procedimento
seguito utilizzando in modo consapevole i
linguaggi specifici
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa commentare, da un
parere, esprime un
pensiero semplice, ma
compiuto su storie,
fatti, attività affrontati a
scuola
Sa formulare
collegamenti logici in
una situazione concreta
Sa distinguere i
problemi dai non
problemi
Comprende il testo di
un problema
Individua i dati
essenziali e identifica il
quesito
Sa rappresentare
graficamente il
problema
Individua strategie e
procedimenti adeguati
per risolvere il
problema
Formula correttamente
la risposta
Sa distinguere i problemi dai
non problemi
Individua nel testo del problema
espresso a parole i dati utili,
mancanti, contraddittori,
sovrabbondanti, nascosti
Applica in modo appropriato e
corretto strumenti e operazioni
per la soluzione e sa elaborare
una risposta
Trasferisce i concetti logici e
matematici nei meccanismi della
compravendita vicina alle
esperienze dirette degli alunni
Risolve semplici problemi di
calcolo con le misure di
lunghezza, peso (massa),
capacità e superfici
Comprende e formalizzare il testo di un
problema
Rappresenta in modi diversi, verbali,
iconici, simbolici, la situazione
problematica
Progetta l’algoritmo risolutivo
strutturato in tappe scegliendo le
operazioni da compiere (operazioni
aritmetiche, costruzioni geometriche,
grafici)
Valuta la compatibilità dei risultati
ottenuti
78
Disciplina: SCIENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Assumere l’atteggiamento
scientifico che, attraverso
ipotesi e verifiche, finalizzi
l’innata curiosità verso la
ricerca della verità
dimostrabile delle cose
Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle Esplorare e sperimentare lo svolgersi dei più
comuni fenomeni, immaginarne e verificarne le
cause; ricercare soluzioni ai problemi,
utilizzando le conoscenze acquisite
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa adoperare il sistema
investigativo del “chi”,
“che cosa”, “quando”,
“come”, “perché” per
risolvere i problemi.
Chiarire situazioni,
raccontare i fatti e
spiegare i processi.
Sa osservare oggetti e
fenomeni utilizzando i
cinque sensi
Sa osservare la realtà e
individuare le relazioni
causali di fatti e
fenomeni
Sa descrivere la
sequenzialità del
metodo sperimentale
Sa comprendere il fine
di un esperimento
Sa eseguire esperimenti
seguendo le indicazioni
Sa individuare il fenomeno
da osservare
Sa comprendere il fine
dell'esperimento
Sa effettuare osservazioni e
rilevare misurazioni precise
utilizzando strumenti
adeguati
Sa rilevare le relazioni
causali e formulare ipotesi
relativamente al fenomeno
osservato
Sa verificare le ipotesi
formulate
Sa ipotizzare soluzioni
concrete per superare i
Sa generalizzare i fatti e i fenomeni
osservati evidenziando analogie e differenze
in modo autonomo e accurato
Sa formulare ipotesi che gli consentono di
spiegare fatti e fenomeni ed organizzare
correttamente l'osservazione
Sa individuare le strette relazioni fra mondo
fisico, biologico e comunità umana
Sa rappresentare fatti e fenomeni
utilizzando semplici schemi e modelli
Sa utilizzare un linguaggio specifico e i
concetti scientifici a sua conoscenza
Sa usare in modo autonomo riviste, libri ed
79
problemi rilevati altri strumenti di divulgazione scientifica
verificando l'attendibilità delle fonti
d'informazione
COMPETENZA n. 2 - Scienze
Riconoscere il proprio corpo e
percepirne le potenzialità come
strumento cognitivo e razionale
Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo
fisico, biologico e tecnologico
Riconoscere nel proprio organismo
strutture e funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, essendo
consapevoli delle proprie potenzialità e
limiti
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa riconoscere le varie parti
del corpo
Sa controllare le parti del
corpo in situazione statica e
dinamica
Sa classificare gli stimoli
dell’ambiente esterno
utilizzando i cinque sensi
Sa seriare e classificare
oggetti in base alle loro
proprietà, alla loro
composizione e alla loro
funzione
Sa distinguere gli esseri
viventi dai non viventi
Sa individuare gli elementi
essenziali per la vita
Sa riconoscere le fasi di
sviluppo degli esseri
viventi
Sa classificare i vegetali
Sa distinguere le varie
componenti dei vegetali
Sa riconoscere semplici
Sa riconoscere semplici
fenomeni fisici e chimici
Sa comprendere e
descrivere alcuni
fenomeni naturali
Sa classificare gli esseri
viventi in base alle loro
caratteristiche
Sa individuare le
caratteristiche, le
componenti e le funzioni
degli apparati e dei
sistemi del corpo umano
Sa descrivere strutture e
funzionamento degli apparati del corpo
umano
Sa affrontare con responsabilità i
problemi riguardanti: la cura della
propria persona e l'alimentazione
Sa evitare comportamenti disordinati
(uso/abuso di alcool, droghe, fumo)
mettono a rischio la propria salute e
quella di chi lo circonda
80
fenomeni fisici e chimici
Sa comprendere e
descrivere alcuni fenomeni
naturali
81
COMPETENZA n. 3 Scienze
Capire i fatti del mondo
attraverso l’osservazione dei
fenomeni naturali
Comprendere il sistema di relazioni tra gli esseri viventi e
l’ambiente e assumere atteggiamenti corretti per la
conservazione dello stesso
Capire la complessità del sistema dei viventi e
della loro evoluzione nel tempo e riconoscere la
necessità di una diversità biologica nei specifici
contesti ambientali
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa classificare il mondo dei
viventi dai non viventi
Sa riconoscere i tre regni:
animale, vegetale,
minerale
Sa riconoscere gli aspetti di
fenomeni e di eventi
naturali
Sa discriminare le
proprietà di ciò che lo
circonda attraverso
l’esperienza diretta
Sa assumere atteggiamenti
corretti nel rispetto
dell’ambiente
Sa individuare gli
elementi naturali e gli
elementi artificiali in
un ambiente vissuto
Sa individuare le
specificità e le funzioni
degli esseri viventi
negli ecosistemi
Sa riconoscere le
modalità di intervento
dell’uomo
nell’ambiente
Sa distinguere le
modalità corrette di
intervento dell’uomo
sull’ambiente da quelle
dannose per la natura
Sa individuare le
specificità e le funzioni
degli esseri viventi
all’interno dell’ecosistema
Sa riconoscere le modalità
di intervento dell’uomo
nell’ambiente
Sa rilevare gli interventi
corretti dell’uomo nel
rispetto della natura
Sa assumere
atteggiamenti corretti per
il rispetto della propria
salute
Sa assumere
atteggiamenti corretti per
il rispetto dell’ambiente
Sa esplorare e comprendere l'universo
animale e il mondo vegetale nelle loro
molteplici forme
Sa riconoscere le strutture e i meccanismi
di funzionamento della natura, considerati
nelle dimensioni spaziale e temporale
Sa comprendere la continua evoluzione
delle problematiche e delle conoscenze
scientifiche
Sa sviluppare il proprio senso di
responsabilità nell'impatto con la natura e
nella gestione delle risorse
Sa collegare lo sviluppo delle scienze allo
sviluppo della storia dell’uomo.
Sa spiegare vantaggi e problemi legati
all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico
82
Disciplina: MUSICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Comprendere e usare il linguaggio
specifico musicale Comprendere ed usare il linguaggio specifico musicale
Comprendere ed usare il linguaggio
specifico musicale
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa usare forme di notazione
musicale analogiche o codificate
Esplora i primi alfabeti musicali
utilizzando i simboli di una
notazione informale per
codificare i suoni percepiti e
riprodurli
Sa usare notazione
musicale codificata
Rappresenta i suoni
tramite segni grafici
convenzionali
Sa usare notazione
musicale codificata
Rappresenta degli
elementi sintattici basilari
di eventi sonoro-musicali
attraverso sistemi
simbolici convenzionali
Sa usare notazione musicale codificata
Conosce le principali regole della
scrittura musicale
Esegue brani vocali e strumentali per
lettura mettendo in pratica le regole
del linguaggio musicale acquisite
COMPETENZA n. 2 - Musica
Comprendere il linguaggio
espressivo musicale nelle sue
diverse forme
Comprendere il linguaggio espressivo musicale nelle sue
diverse forme
Comprendere il linguaggio espressivo
musicale nelle sue diverse forme
83
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Segue con attenzione e con
piacere spettacoli di vario tipo
(teatrali, musicali, ecc…)
Sviluppa interesse per l’ascolto
della musica e per la fruizione e
l’analisi di opere d’arte
Mostra curiosità nei confronti di
molteplici linguaggi espressivi
Coglie gli effetti espressivi di un
brano traducendoli in azione
motoria
Apprezza la musica
come forma d’arte
riconoscendone la
valenza sociale e
comunicativa Valuta gli aspetti
funzionali in brani
musicali di vario genere
e stile in
Sa relazionare alle
diverse culture a cui
appartengono
Apprezza la musica come
forma d’arte che attraversa
il tempo e lo spazio e ne
riconosce la funzione sociale
ed emozionale
Valuta gli aspetti funzionali
ed estetici in brani
Riconosce brani musicali di
vario genere e stile in
relazione al riconoscimento
di culture di tempi e luoghi
diversi
Apprezza la musica come forma
d’arte collegandola al contesto
sociale, storico, geografico e
stilistico Conosce i concetti fondamentali
della cultura musicale e sa
relazionarli a quelli extra – musicali
Realizza ricerche storiche e
geografiche relative all’evoluzione
dei generi musicali, degli strumenti
e delle pratiche sociali della musica
84
Competenza n. 3 - Musica
Ascoltare, percepire e analizzare fenomeni sonori ed eventi musicali Ascoltare, percepire e analizzare fenomeni
sonori ed eventi musicali
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Esplora e discrimina eventi sonori dal punto di
vista qualitativo in riferimento alla loro fonte Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di
un semplice brano Riconosce e classifica suoni e rumori Analizza brani musicali traducendo gli aspetti
espressivi e strutturali in parola, azione
motoria, segno grafico
Discrimina ed elabora eventi sonori in
riferimento alle qualità che determinano
i singoli suoni Riconosce gli elementi linguistici
costitutivi di brani musicali Riconosce e classifica suoni e rumori Analizza brani musicali dal punto di
vista strutturale e compositivo
Discrimina ed analizza brani musicali e
partiture di vario genere e stile
compositivo Legge e analizza una partitura in tutte
le sue forme
85
COMPETENZA N. 4 - Musica
Utilizzare il canto e semplici
strumenti per comunicare ed
esprimere emozioni e sensazioni
Utilizzare il canto e semplici strumenti per comunicare ed esprimere
emozioni e sensazioni
Utilizzare il canto e semplici
strumenti per comunicare ed
esprimere emozioni e
sensazioni
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
della scuola secondaria
di primo grado
Usa la voce insieme alla
gestualità, al ritmo, al
movimento del corpo per
eseguire canti e filastrocche e
riprodurre sequenze sonore
cogliendo gli aspetti espressivi
delle sue produzioni Interpreta in forma gestuale –
corporea di fatti e brani
musicali. Sperimenta e combina elementi
musicali di base per produrre
sequenze sonoro – musicali Utilizza la voce per esprimere
stati d’animo e sensazioni
Gestisce diverse
possibilità espressive
della voce e di
strumenti musicali
eseguendo da solo o in
gruppo semplici brani
strumentali e vocali
appartenenti a culture e
generi differenti Utilizza la voce per
riprodurre e creare fatti
sonori ed eventi
musicali di vario genere Utilizza strumenti
musicali per eseguire
brani curando
l’esecuzione in relazione
ai diversi parametri
sonori
Gestisce diverse possibilità
espressive della voce e di strumenti
musicali articolando combinazioni
timbriche, ritmiche, melodiche e
armoniche e facendo uso di basilari
tecniche compositive Utilizza la voce in modo consapevole
curando l’intonazione, l’espressività
e l’interpretazione Utilizza gli strumenti musicali come
estensione ed espansione del
proprio corpo per eseguire brani
ritmici e melodici tramite
l’acquisizione di un adeguato grado
di padronanza nella tecnica
esecutiva
Esegue composizioni vocali
e strumentali per affinare il
gusto estetico Utilizza voce e strumenti
musicali in modo
consapevole e creativo
ampliando le proprie
capacità di invenzione
sonoro – musicale Esegue composizioni vocali
attraverso l’acquisizione
della tecnica basilare del
canto Esegue brani strumentali
attraverso un adeguato
grado di padronanza
tecnica
86
Disciplina: ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Leggere i codici primari del linguaggio visivo
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa riconoscere in
un’immagine figurativa alcuni
elementi del linguaggio visivo
(punto, linee, forme)
Sa verbalizzare in modo
semplice l'immagine vista
Sa riprodurre l'immagine con
il linguaggio del corpo
--
Riconosce i colori primari, secondari,
complementari, caldi e freddi, attraverso
laboratori creativi e attività logico-pittorica
Riconosce i codici visivi primari anche
dentro lo spazio, l’ambiente che lo
circonda, il territorio in cui abita
Sa verbalizzare il contenuto dell'immagine
Associa liberamente l'emozione al colore
Legge i codici primari all’interno di
un’immagine visiva, statica e in
movimento
Sa utilizzare i codici primari in modo
personale e creativo
Padroneggia gli elementi principali del
linguaggio visivo anche nei media
Sa riconoscere i codici e le regole
compositive dell’opera
87
COMPETENZA n. 2 – Arte e Immagine
Visualizzare un contenuto in un immagine
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa leggere e organizzare le
immagini in logica
successione
Stilizza le conoscenze e le
abilità relative al linguaggio
visivo per esprimere semplici
concetti
Sa osservare e riprodurre in
maniera globale semplici
immagini, luoghi e opere
conosciute
-- Sa esprimere attraverso il disegno
esperienze del suo vissuto
Sa esprimere sensazioni, emozioni,
riflessioni e pensieri in produzioni di vario
genere
Sa osservare e rielaborare immagini di
vario tipo e formulare un pensiero critico
E’ in grado di produrre immagini visive
che abbiamo significati comunicativi
anche integrati o in relazione ad un
testo scritto
E’ in grado di utilizzare le immagini per
realizzare un progetto
E’ in grado di cercare soluzioni creative
per esprimete un contenuto
88
COMPETENZA n. 3 - Arte e Immagine
Saper sperimentare strumenti idonei, tecniche grafico-pittoriche e plastiche per la realizzazione di un prodotto artistico
Saperi essenziali al
termine
della scuola dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine
del terzo
anno della
scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa utilizzare strumenti e
materiali plastici, tecniche
grafiche per esprimersi in
modo creativo e personale
Sa manipolare e trasformare
materiali (naturali e di
recupero) che utilizza con
creatività
Sa appassionarsi nello
sperimentale varie tecniche
artistiche ed espressive e
prova “stupore e meraviglia”
al termine del proprio lavoro
Sa condividere con il gruppo
le abilità tecniche acquisite e
apprezza il lavoro degli altri
-- Sa utilizzare strumenti appropriati per la
realizzazione di prodotti di varia tipologia
Sa comporre creativamente immagini
utilizzando varie tecniche pittoriche
Sa manipolare materiali diversi per
realizzare forme e figure
Sa utilizzare strumenti appropriati per la
realizzazione di prodotti espressivi di
varia tipologia
Sa utilizzare consapevolmente gli
strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e le
regole della rappresentazione visiva per
una produzione creativa che rispecchi le
preferenze e lo stile personale
Conosce le caratteristiche dei materiali
e delle tecniche
Usa correttamente strumenti e
materiali
89
Disciplina: CORPO, MOVIMENTO E SPORT
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
Conoscere ed utilizzare il corpo in situazioni statiche e dinamiche, utilizzarlo e rappresentarlo in funzione senso – percettiva ed espressiva
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Riconosce il corpo nella sua
globalità e i segmenti corporei
che lo compongono, su di sé e
sugli altri
Utilizza le parti del corpo in
relazione ai piccoli attrezzi
Si muove nell’ambiente con
destrezza rispettando i
parametri spazio-temporali
Esprime sentimenti ed
emozioni attraverso la
gestualità del proprio corpo
Conosce e percepisce il corpo
nella parte distale e
prossimale
Acquisisce informazioni
spazio – temporali dai
movimenti
Dà risposte motorie adeguate
in relazione allo spazio:
avanti, dietro, laterale,
vicino, lontano, ecc.
Utilizza il corpo in funzione
mimica ed espressiva anche
su imitazione
Controlla le parti del corpo sia
in forma statica (controllo
posturale) che dinamica
Organizza e gestire
l’orientamento del proprio
corpo, in relazione alle
principali coordinate spaziali e
temporali
Utilizza il corpo in funzione
mimica ed espressiva anche
in senso interpretativo
Esegue movimenti globali e
segmentari in modo economico
per lo scopo richiesto
Controlla le parti del corpo non
interessate al gesto motorio
Utilizza un gesto motorio
appreso in situazioni diverse.
Conosce ed utilizza il corpo in
funzione ad una corretta
attività sportiva
90
COMPETENZA n. 2 - CORPO, MOVIMENTO E SPORT
Conoscere ed utilizzare schemi motori di base in situazione statica e dinamica
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Conosce gli schemi motori di
base camminare, correre,
lanciare, afferrare, saltare, strisciare, rotolare e calciare
Utilizza gli schemi motori di
base relativi agli spostamenti
a velocità e ritmi differenti:
- camminare avanti, dietro
laterale
- correre avanti, dietro
laterale
Utilizza gli schemi motori di
base relativi ai lanci e alle
prese in situazione statica
Utilizza gli schemi motori di
base relativi allo strisciare e
al rotolare
Utilizza gli schemi motori di
base relativi al saltare
Utilizza gli schemi motori di
base in forma combinatoria
tra loro in varie situazione
individuali, di coppia o
gruppo:
- correre/lanciare
- correre/prendere
- correre/saltare, ecc.
Utilizza gli schemi motori di
base in forma combinatoria tra
loro in varie situazione
individuali e di coppia o
gruppo:
- correre/lanciare
- correre/prendere - correre/saltare ecc.
COMPETENZA n. 3 - CORPO, MOVIMENTO E SPORT
91
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento e pre-sportivi, individuali e di gruppo, e assumere un
atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando e interagendo positivamente con gli altri
Saperi essenziali al termine
della scuola dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Memorizza procedure di azione
e semplici regole
Si relaziona, in situazione di
gioco, con i compagni nel rispetto delle regole stabilite
Evita, in situazione di gioco,
situazioni pericolose per la
sicurezza e la salute
Attua semplici strategie motorie, in situazioni gioco
Partecipa a giochi e staffette
rispettando regole e tempi
Assume ruoli di aiuto e
collaborazione nei giochi di
gruppo
Riconosce il ruolo dei
compagni nei giochi di gruppo
Conosce gli elementi di
tecnica di base dei principali
giochi-sport
Partecipa ad attività di gioco-
sport rispettando regole
codificate anche se adattate
Riconosce il proprio ruolo
all’interno della squadra
Conosce gli elementi di tecnica
di base dei principali sport
Utilizza gli aspetti
comunicativo-relazionali del
linguaggio motorio per entrare
in relazione con gli altri,
praticando inoltre, attivamente
i valori sportivi (fair play) come
modalità di relazione
quotidiana e di rispetto delle
regole
In situazione di gioco-sport, si
integra nel gruppo, assume
responsabilità, dimostra di
accettare e rispettare l’altro e le regole
Disciplina: TECNOLOGIA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
COMPETENZA n. 1
92
Descrivere, denominare,
classificare figure in base
a caratteristiche
morfologiche
Descrivere, denominare, classificare figure in base a
caratteristiche geometriche e determinare misure
Fare un uso efficace e responsabile di linguaggi specifici
grafici e di nuovi mezzi di comunicazione, rispetto alle
necessità del contesto
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al
termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa classificare oggetti
concreti in base ad
alcune caratteristiche
morfologiche (forma,
colore, grandezza)
Sa misurare in modo
diretto attraverso
strumenti e da lui
stesso scoperti e
realizzati
Sa riconoscere
e descrivere gli
elementi
fondamentali
della geometria
piana
Sa classificare
le figure
geometriche
piane
Sa riconoscere le
caratteristiche dei vari tipi
di poligoni e li descrive con
una terminologia specifica
di base
Sa riprodurre figure e
disegni geometrici,
utilizzando in modo
appropriato opportuni
strumenti
Sa usare correttamente
strumenti di misurazione
diretta
Sa riprodurre elementi
semplificati della realtà
ingrandendoli o riducendoli
Sa utilizzare e decodificare un linguaggio specifico e
internazionale per comunicare informazioni su ambienti
ed oggetti
Sa semplificare oggetti complessi nelle forme
geometriche regolari che li compongono
Sa costruire, per fasi successive, figure geometriche
regolari a partire da un dato iniziale e utilizzando gli
strumenti del disegno tecnico
Sa misurare e fare rilievi direttamente e indirettamente
Sa eseguire la rappresentazione grafica di figure
geometriche tridimensionali utilizzando un linguaggio
universale
Sa usare le nuove tecnologie per supportare e
presentare il proprio lavoro
COMPETENZA n. 2 - Tecnologia
Fare ipotesi di progetto per
raggiungere obiettivi concreti
Progettare e costruire modelli concreti di
vario tipo Organizzare adeguate risorse materiali e informatiche per la
progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo
93
e realizzare semplici prodotti digitale
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi
essenziali al
termine del
terzo anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali
al termine del
quinto anno
della scuola
primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa costruire oggetti
concreti seguendo le
istruzioni
Sa realizzare
semplici
manufatti o
strumenti di
misurazione,
seguendo le
indicazioni
Sa realizzare
semplici
manufatti o
strumenti di
misurazione
spiegando le fasi
del processo
Sa progettare e realizzare semplici manufatti o strumenti
spiegando le fasi del processo
Sa utilizzare utensili e tecnologie comuni, individuando le
soluzioni utili ad un dato contesto applicativo
Sa pianificare la fabbricazione di un oggetto o di un modello in
scala di un ambiente elencando gli strumenti e i materiali
necessari
Sa utilizzare semplici procedure per eseguire prove
sperimentali nei vari settori della tecnologia
94
COMPETENZA n. 3 - Tecnologia
Essere in grado di
osservare e descrivere
oggetti e ambienti
conosciuti
Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico,
biologico e tecnologico
Essere in grado di osservare, descrivere e
analizzare oggetti, ambienti e procedimenti in
termini di funzioni, struttura e impatto
ambientale
Saperi essenziali al
termine
della scuola
dell’infanzia
Saperi essenziali al
termine
del terzo anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
del quinto anno
della scuola primaria
Saperi essenziali al termine
della scuola secondaria
di primo grado
Sa riconoscere i
materiali di cui sono
composti gli oggetti
di uso comune
Sa individuare le
funzioni degli oggetti
Sa associare
l'ambente egli spazi
vissuti alla loro
funzione specifica
Sa osservare e
analizzare fatti e
fenomeni
Sa riconoscere i
materiali di cui sono
composti gli oggetti
Sa ricavare
informazioni utili su
proprietà e
caratteristiche di
beni, leggendo
etichette, volantini o
altra documentazione
tecnica e
commerciale
Sa osservare e analizzare in modo
sistematico fatti e fenomeni
Sa descrivere fatti e fenomeni
della realtà conosciuta, utilizzando
un linguaggio specifico
Sa riconoscere i principali processi
di trasformazione di risorse e di
produzione di beni
Sa individuare le funzione di
oggetti, macchine e macchinari
Sa riconoscere l’incidenza
dell’azione dell’uomo
sull’ambiente
Sa realizzare interventi ecologici
mirati al rispetto dell'ambente
Sa riconoscere le proprietà fisiche,
tecnologiche e meccaniche dei materiali
impiegati e il ciclo produttivo con cui sono
ottenuti
Sa intervenire sui difetti di un oggetto, di
un materiale o di un procedimento
immaginando possibili miglioramenti
Sa realizzare interventi ecologici mirati a
promuovere la raccolta differenziata dei
rifiuti solidi
Sa valutare le conseguenze di scelte e
decisioni relative a situazioni problematiche
95
32. ALLEGATO 2 - PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
PIANO DI MIGLIORAMENTO
PRIMA SEZIONE: Anagrafica
Istituzione Scolastica Istituto Comprensivo “Perugia 7”
Indirizzo Strada Lacugnano, 06132 Perugia
Codice meccanografico PGIC86400T
Pec
contatti
E-mail:pgic86400t@istruzione.it
Pec:pgic86400t@pec.istruzione.it
Tel . 075/52.87.904 Fax 075/5288487
Sito: www.istitutocomprensivoperugia7.it
Responsabile del Piano IL Dirigente Scolastico Antonella Ubaldi
Referente del Piano
Funzione Strumentale Area 3
Prof.ssa
96
Nucleo interno di
valutazione
Antonella Ubaldi
Dirigente Scolastico
antonella.ubaldi@istruzione.it
mail:pgic86400t@istruzione.it
Cinzia Renga Collaboratore del Dirigente
cinzia.renga@alice.it
Graziella Immorlica
Coordinamento scuola primaria
g.immorlica@alice.it
Cinzia Miotto
Coordinamento scuola infanzia
cinzia.miotto@fastwebnet.it
Brunella Corti e Francesco Falchi Funzioni Strumentali Area 1:
GESTIONE POF- INNOVAZIONE E DOCUMENTAZIONE
falchi_francesco@libero.it
Brillo Silvia e Tieri Anna Funzioni Strumentali Area 2:
VALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO
Giovanna Pierini
Funzione Strumentale Area 3:
CONTINUITA' E ORIENTAMENTO
giovannapierini@hotmail.it
Alessia Finistauri e Martina Enrica Aurora
Funzione Strumentale Area 4:
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
enricaauroramartina@yahoo.it
Serenella Caprini
Direttore SGA
serecap@yahoo.it
Durata dell’intervento
2015/2016-2016/2017-2017/2018
Risorse necessarie al piano 49.170 euro
97
Scenario di riferimento
Il 7° Istituto comprensivo è stato istituito a partire dal 1/9/20014 a seguito del dimensionamento delle scuole cittadine di Perugia. E’ situato alla
periferia della città, zona molto esposta a nuovi insediamenti abitativi sia per la presenza di edilizia popolare, che per la vicinanza alla zona
industriale.
La maggioranza delle famiglie presenta una struttura mononucleare, con un’attività lavorativa svolta da entrambi i genitori, anche se tale
situazione si sta rapidamente modificando.
Gli enti, le Istituzioni e le Associazioni presenti nel territorio sono attive con iniziative di partecipazione e cooperazione sociale e continuano a
ritenere importante il ruolo educativo svolto dalla scuola (e anche viceversa).
Sono presenti quasi tutti i servizi necessari, anche relativamente al tempo libero e, comunque, è facile raggiungere le altre zone della città.
L’Istituto, per venire incontro alle esigenze educative dei propri alunni della scuola primaria e secondaria, ha attivato inoltre il servizio di aiuto nei
compiti pomeridiano e una serie di attività culturali, tra cui molte gratuite.
Le scuole dell’Istituto sono frequentate da alunni in prevalenza appartenenti a nuclei familiari di livello culturale medio-basso, essendo presenti
anche immigrati provenienti dall’Africa, dall’America latina e dall’Europa dell’Est, dall’Estremo Oriente. Ci sono inoltre alunni appartenenti a
famiglie nomadi stanziali e anche alcuni con frequenza irregolare per i cambiamenti di domicilio dei familiari.
Tali variabili non sono controllabili dalla scuola, pertanto il piano di miglioramento prevede un aumento delle ore di lezione e la flessibilità didattica
per garantire a tutti i saperi essenziali e le competenze irrinunciabili attraverso il rinforzo della motivazione allo studio.
A riguardo è prevista l’organizzazione di percorsi di recupero riguardanti la strumentalità di base laddove si renda necessario. Rispetto alle
competenze, quelle che si riferiscono alla cittadinanza sono tanto più indispensabili in un contesto socio-scolastico abbastanza variegato: in tale
direzione il piano di miglioramento prevede la condivisione di obiettivi di processo tesi a potenziare la capacità degli alunni, a instaurare relazioni
positive con gli altri e innalzare la disponibilità alla cooperazione.
Metodologia della ricerca e didattica
98
Lo spirito dell’Istituto Comprensivo “Perugia 7” è quello di migliorare la media del livello dei risultati scolastici anche per mezzo dell’inclusione e
potenziare le competenze attraverso una scuola che riesca ad attivare esperienze che promuovano il rispetto dell’ambiente naturale o costruito;
valorizzare percorsi formativi individualizzati e di gruppo; attivare progetti di scambio culturale con altri Paesi; realizzare percorsi interdisciplinari
che consentano di coniugare la cultura umanistica e scientifica.
I docenti sono organizzati in Dipartimenti disciplinari con il compito di costruire ogni anno il curricolo personalizzato per ogni classe, definire gli
obiettivi in termini di competenze, creare attività comuni per classi parallele, costruire prove condivise di riferimento. I docenti utilizzano inoltre
criteri comuni di valutazione definiti dai dipartimenti disciplinari.
Attraverso anche una progettazione incentrata sul lavoro di gruppo e laboratoriale, gli studenti sono resi protagonisti del loro apprendimento,
contribuendo anche a migliorarne il livello d’inclusione. Sono inoltre realizzati veri e propri percorsi interdisciplinari che consentono agli studenti di
comprendere come sia possibile acquisire competenze specifiche anche attraverso discipline in apparenza dissimili.
Il Collegio Docenti inoltre, dopo aver analizzato i punti di forza e debolezza, adotta il Piano di Formazione che prevede l’attivazione di percorsi
finalizzati al riconoscimento dei bisogni educativi e al potenziamento della capacità degli alunni di riflettere sulle proprie azioni.
Le azioni di orientamento sono infine rivolte a tutte le classi dell’Istituto Comprensivo, con speciale attenzione alla classe terza della scuola
secondaria di primo grado (in questo caso i ragazzi vengono invitati a partecipare agli “open day” proposti dalle scuole superiori e coinvolti insieme
alle famiglie in incontri organizzati dalla scuola con i vari istituti, viene utilizzato il software per l’orientamento SORPRENDO).
Per quanto riguarda le azioni di continuità sono proposti percorsi laboratoriali tra le classi quinte della scuola primaria e le classi prime della
secondaria di primo grado.
Uno degli obiettivi della scuola è inoltre quello di offrire a ciascuno studente tutte le opportunità per raggiungere il successo scolastico. Proprio per
questo si attivano presso la scuola secondaria di primo grado due settimane di pausa didattica per consolidare conoscenze e abilità anche
attraverso l’adozione di strategie operative innovative.
Nel Consiglio di Classe sono costruiti e condivisi il PDP e il PEI, strutturate azioni didattiche per alunni con bisogni educativi speciali, attivate azioni
di formazione docenti per BES. L’inclusione in classe avviene soprattutto attraverso momenti di lavoro di gruppo e nelle varie attività laboratoriali.
Lo specialista di sostegno concorda con il docente di classe i sussidi didattici tecnologici da utilizzare secondo il tipo di handicap. Per gli alunni
stranieri sono predisposti corsi specifici di potenziamento della lingua Italiana.
99
La scuola, per incrementare la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica, utilizza molteplici strumenti: il sito ufficiale dell’istituto con una
parte interamente dedicata alle famiglie, l’adozione del registro elettronico.
SECONDA SEZIONE: RAV e Piano di Miglioramento
Con il Rapporto di auto valutazione (RAV) la scuola ha avuto a disposizione dei dati oggettivi su cui compiere profonde riflessioni per avviare il
processo di miglioramento. Prima di procedere alla spiegazione della scelta dei traguardi da raggiungere nei prossimi tre anni scolastici sono
elencate in modo sintetico le considerazioni di valutazione per ogni area analizzata nel RAV.
Risultati scolastici
Punti di forza Punti di debolezza
Nel precedente anno scolastico, gli studenti
non ammessi alla classe successiva sono stati
1%. Non è presente il fenomeno
dell'abbandono scolastico. I criteri di
valutazione adottati dal Collegio dei Docenti
sono finalizzati prevalentemente a valorizzare
gli studenti favorendo la motivazione allo
studio degli stessi.
Si registra qualche irregolarità di frequenza da parte degli alunni che vivono situazioni di
disagio in famiglia. Sono inoltre presenti alcuni casi di fobia scolastica per contenere i
quali sono state attivate specifiche strategie in accordo con le famiglie degli studenti e/o
con i referenti del Servizio Sociale e delle strutture di accoglienza presenti nel territorio.
La motivazione della non ammissione alla classe successiva è legate al mancato
raggiungimento degli obiettivi minimi nella maggior parte delle materie di studio. Rispetto
agli esiti dell'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione, dal confronto con il
dato medio nazionale riguardo alla distribuzione degli studenti per fascia di voto, si
registra una sostanziale coincidenza.
Giudizio auto assegnato LIVELLO 5 (scala da 1 a 7)
Considerato il ambiente sociale del territorio, caratterizzato in maniera indicativa dalla presenza di disagio sociale e situazioni familiari
poco stimolanti dal punto di vista culturale, non si verificano abbandoni scolastici e non si registrano trasferimenti ad altre scuole per
motivi che non siano legati a cambio di residenza o domicilio delle famiglie degli studenti. Si registra inoltre un’equa distribuzione degli
studenti riguardo al rendimento scolastico.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
100
Punti di forza Punti di debolezza
Nelle prove standardizzate nazionali d’italiano
e matematica, il livello raggiunto in media
dagli studenti non è inferiore alla media
nazionale e i risultati sono ritenuti
assolutamente affidabili.
Le disparità di risultato rilevate fra gli alunni che evidenziano di possedere buone o
buonissime capacità e quelli che appaiono meno dotati, restano il più delle volte inalterate
e in alcune sedi di scuola primaria concentrate nelle classi frequentate da un numero
indicativo di alunni con bisogni educativi speciali.
Giudizio auto assegnato LIVELLO 5 (scala da 1 a 7)
Pur essendo presenti nella scuole primaria e secondaria di I grado poche situazioni di eccellenza e molte di grave disagio socio-scolastico,
l'andamento delle classi è sostanzialmente buono e i livelli di apprendimento abbastanza uniformi. I docenti operano con notevole
professionalità puntando costantemente a favorire il recupero degli svantaggi rilevati. Nella maggior parte dei casi, la situazione di partenza
è sensibilmente migliorata in corso d'anno per ogni studente evidenziando la tendenza alla riduzione delle differenze fra gli alunni (rispetto
all'acquisizione delle competenze fondamentali) grazie agli interventi educativi e didattici programmati e messi in atto dai docenti. Il
confronto continuo fra gli insegnanti dei tre gradi scolastici sulla progettazione e le strategie operative favorisce il consolidamento delle
competenze degli alunni e lo svolgimento organico dei percorsi di apprendimento.
Competenze chiave e di cittadinanza
Punti di forza Punti di debolezza
A livello generale, l'andamento delle
competenze-chiave di cittadinanza degli
alunni è buono per quanto riguarda il rispetto
delle regole e la collaborazione fra i compagni
di classe e con i docenti.
L'etica della responsabilità deve essere potenziata per sviluppare al massimo il senso di
legalità e l'autonomia d’iniziativa.
Giudizio auto assegnato LIVELLO 5 (scala da 1 a 7)
Le relazioni interpersonali fra gli studenti, all'interno delle classi e non solo, sono generalmente buone e ad eccezione di sporadiche
situazioni sono assenti la competizione negativa e le polemiche gratuite sulle valutazioni. Gli alunni sono inoltre, nella maggior parte dei
casi, collaborativi nei confronti dei docenti e del restante personale scolastico. Lo spirito di solidarietà è molto forte. Il senso di
responsabilità rispetto agli impegni scolastici deve invece essere rafforzato così come l'abitudine ad assumere iniziative.
101
Risultati a distanza
Punti di forza Punti di debolezza
L'Orientamento scolastico si rivela efficace
perché la maggior parte degli studenti ottiene
buoni risultati nelle scuole secondarie di II
grado e in genere seguono il Consiglio
orientativo.
La prosecuzione degli studi nei Licei classici e scientifici riguarda circa il 20% degli
studenti. Occorre migliorare la condivisione dei criteri di valutazione fra i docenti di scuola
primaria e quelli di secondaria di I grado.
Giudizio auto assegnato LIVELLO 5 (scala da 1 a 7)
Le strategie adottate dalla scuola per orientare gli studenti alla scelta della scuola secondaria di II grado, sono attivate dagli ultimi due anni
della scuola primaria e manifestano la propria efficacia attraverso i buoni risultati ottenuti dagli studenti nei primi due anni di scuola
secondaria di II grado. L'abbandono scolastico nella prosecuzione degli studi dopo l'esame di Stato conclusivo del I ciclo d’istruzione
riguarda pochi casi e la stretta collaborazione con i servizi sociali del territorio contribuisce di solito a evitare l'abbandono scolastico degli
alunni in situazione di disagio socio-familiare.
102
Priorità e Traguardi
Dopo aver quindi operato un raffronto e analisi tra RAV e sono definite le seguenti scale di priorità:
Esiti Giudizio auto assegnato Priorità
Risultati scolastici Livello 5 Media
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Livello 5 Media
Competenze chiave e di
cittadinanza
Livello 5 Media
Risultati a distanza Livello 5 Media
Il processo di autovalutazione, dopo la lettura dei dati oggettivi a disposizione, evidenzia come le priorità degli esiti siano tutte a un livello medio
di priorità. Visto però che nell’istituto sono presenti irregolarità di frequenza da parte degli alunni che vivono situazioni di disagio in famiglia;
presenza in alcuni casi di fobia scolastica, è ora necessario puntare allo sviluppo di un'etica della responsabilità per accrescere al massimo il senso
di legalità e l’autonomia di iniziativa. Tutto questo deve però essere accompagnato a una fattiva condivisione dei criteri di valutazione fra i docenti
di scuola primaria e quelli di scuola secondaria di I grado per poter garantire un buon successo formativo a tutti gli alunni, anche nella
prosecuzione degli studi futuri.
ESITI PRIORITA’ TRAGUARDO
Risultati scolastici Innalzare la media del livello
dei risultati scolastici
Garantire il successo formativo degli studenti nella prosecuzione degli studi
oltre la scuola secondaria di I grado.
Competenze chiave e di
cittadinanza
Consolidare i saperi essenziali,
potenziare l’efficacia delle
dinamiche relazionali.
Promuovere lo spirito di iniziativa e la partecipazione sociale.
103
Risultati a distanza Agevolare la trasferibilità degli
apprendimenti e delle
competenze sociali, cognitive e
culturali.
Favorire la acquisizione della flessibilità mentale, sociale ed organizzativa nella
gestione della formazione continua.
Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento
La tabella del RAV che si riferisce agli obiettivi di processo contiene la descrizione di questi ultimi (qui integralmente riportata) e indica le
connessioni con le rispettive aree di processo. La presente tabella richiede di esplicitare, apponendo una "X" nelle apposite colonne, anche le
connessioni con le priorità individuate, in modo da evidenziare le relazioni tra gli obiettivi di processo, le aree coinvolte e le direzioni strategiche di
miglioramento scelte.
104
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE
DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO
PRIORITA' RISULTATI
SCOLASTICI
PRIORITA' COMPETENZE CHIAVE E
DI CITTADINANZA
PRIORITA'
RISULTATI A DISTANZA
Innalzare la media del
livello dei risultati
scolastici.
Consolidare i saperi
essenziali, potenziare
l'efficacia delle dinamiche
relazionali.
Agevolare la trasferibilità degli
apprendimenti e delle competenze sociali,
cognitive e culturali.
Garantire il successo
formativo degli
studenti nella
prosecuzione degli
studi oltre la scuola
secondaria di I grado.
Promuovere lo spirito
d’iniziativa e la
partecipazione sociale.
Favorire l’acquisizione della flessibilità
mentale, sociale e organizzativa nella
gestione
della formazione continua.
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Costruire percorsi
verticali organici, ben
definiti e agevolmente
comunicabili X X X
Inclusione e
differenziazione
Migliorare la
condivisione delle
strategie di inclusione
l'organizzazione della
flessibilità
X X X
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
Potenziare la
formazione e
l'aggiornamento del
personale docente
X X X
105
Elaborazione della scala di rilevanza degli obiettivi
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. A ogni obiettivo si
attribuisce un valore di fattibilità (F) e uno d’impatto (I), determinando una scala di rilevanza.
La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo
descritto. La stima della fattibilità si attua in conformità a una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle
risorse umane e finanziarie a disposizione.
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.
Descrizione
dell’obiettivo di
processo
Fattibilità
(F)
Impatto
(I)
Rilevanza (F x I)
Prodotto= valore che identifica la rilevanza dell’intervento
Costruire percorsi
verticali organici, ben
definiti e agevolmente
comunicabili
4 3 12
Migliorare la
condivisione delle
strategie d’inclusione
l'organizzazione della
flessibilità
3 5 15
Potenziare la
formazione e
l'aggiornamento del
personale docente
3 5 15
1= Nullo 2= Poco 3= Abbastanza 4= molto 5=del tutto
106
Definizione degli obiettivi di processo e risultati attesi e monitoraggio
Per ciascun obiettivo è necessaria inoltre una chiara definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei
processi attivati ai fini del monitoraggio dell'efficacia delle azioni intraprese.
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Costruire percorsi verticali
organici, ben definiti e
agevolmente comunicabili.
-revisione dei curricoli disciplinari per competenze
all’interno dell’istituto
- predisporre strumenti per monitorare l’adozione dei
curricoli da parte dei docenti e la ricaduta in percorsi
di ricerca-azione nelle classi
- predisporre una revisione completa del Curricolo
verticale di Istituto che raccolga i materiali definitivi
e sottoporlo all’approvazione Collegiale (a. s.
2015/2016)
Documentazione prodotta.
Delibere del Consiglio di Istituto
e del Collegio dei Docenti
Schede di monitoraggio e
rilevazione
Incontri di gruppo
Migliorare la condivisione
delle strategie di inclusione
l'organizzazione della
flessibilità
-Revisione del curricolo più attento alle diversità e
alla promozione di percorsi formativi inclusivi
-Adozione di strategie di valutazione coerenti con
prassi inclusive
-Strutturazione di percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Documentazione riguardante
l’organizzazione dell'inclusione e
flessibilità
Documentazione sui percorsi
organizzati
Schede di monitoraggio
Customer satisfaction
Potenziare la formazione e
l'aggiornamento del
personale docente
Diffusione dell'innovazione didattica e metodologica
Cambiamento dell'approccio didattico
Numero dei partecipanti alla
formazione
numero dei partecipanti che
terminano il corso
Customer satisfaction
Piano di Miglioramento e PTOF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel PTOF,
essendone parte integrante e fondamentale: il PdM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’az ione di Qualità, alla
luce di quanto emerso dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della
qualità del processo di insegnamento-apprendimento, delle relazioni interpersonali e della comunicazione.
107
TERZA SEZIONE: Azioni previste e pianificazione
La scelta delle azioni e la loro pianificazione sono il cuore della predisposizione del piano. Qui di seguito sono illustrati i progetti che la scuola
attiverà nei prossimi anni per la realizzazione degli obiettivi di cui si compone il piano di miglioramento.
Priorità 1: RISULTATI SCOLASTICI
Progetto A1
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Miglioriamo insieme (recupero e potenziamento)
Responsabile del
progetto Prof.ssa Bisello Ragno L. – Prof.ssa Renga C.
Data d’inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi
Indicatori di valutazione
1) Attivazione di corsi
di recupero e
potenziamento per
alcune discipline.
2) Attivazione di
settimane flessibili.
1)
Numero di corsi attivati.
Numero di alunni recuperati.
Conseguimento degli obiettivi indicati.
Livello di gradimento degli studenti rispetto all’azione.
2)
Numero di gruppi di livello attivati.
Numero di alunni recuperati.
Misurazione degli esiti delle attività didattica per piccoli gruppi
rispetto all’acquisizione delle competenze.
Numero di azioni innovative documentate prodotte dai
docenti.
Risorse umane necessarie Commissione di lavoro e docenti di Istituto
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
Diretti: alunni dell’istituto
Indiretti: docenti di Italiano e Matematica (per l’attivazione dei corsi di Italiano e
108
Matematica). Tutti i docenti (settimane flessibili). Famiglie degli alunni coinvolti nei corsi e
nelle settimane flessibili.
Budget previsto 4490 euro annuali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
Corsi di recupero e potenziamento
Fase 1 Individuazione delle risorse economiche e docenti referenti.
Fase 2 Individuazione dei docenti per i corsi.
Fase 3 Individuazione delle fasce di livello degli alunni (monitoraggio di rilevazione).
Fase 3 Attivazione di corsi di recupero/potenziamento in presenza (attività pomeridiana).
Fase 4 Verifica e valutazione dei risultati in termini di competenze minime acquisite
(monitoraggio finale).
Attivazione di settimane flessibili (pause didattiche)
Fase 1 Individuazione delle fasce di livello degli alunni (monitoraggio di rilevazione).
Fase 2 Individuazione dei saperi essenziali da consolidare e potenziare (monitoraggio di
rilevazione).
Fase 3 Preparazione di percorsi/ di recupero potenziamento.
Fase 4 Attivazione di strategie didattiche innovative (monitoraggio in itinere).
Fase 5 Verifica e valutazione del percorso (monitoraggio finale e di gradimento).
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Tabulazione degli esiti, verbali, monitoraggi iniziali di rilevazione sulla situazione di
partenza, monitoraggi in itinere sulla corrispondenza delle azioni, monitoraggi finali di
gradimento e atti a rilevare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e al grado di
soddisfazione e criticità riscontrate.
Target Miglioramento degli esiti rispetto ai risultati nelle schede di valutazione.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà ad
una costante revisione del percorso .
Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Informativa al Collegio Docenti.
Informativa al Consiglio di Istituto.
109
Discussione nei dipartimenti disciplinari.
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in
altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.
Progetto A2
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Invalsi
Responsabile del
progetto Prof.ssa Bisello Ragno L. – Prof.ssa Renga C.
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi
Indicatori di valutazione
Riflessione didattica sugli esiti
delle prove standardizzate
(Invalsi) della Scuola Primaria
e Secondaria. Potenziamento
delle competenze di italiano e
matematica degli alunni della
classe 3^ Media.
Miglioramento dei risultati degli alunni quando sono
sottoposti a prove contenenti gli items di criticità sia
nelle attuali 5^ Primaria che nella Prova Nazionale
all’Esame di Stato.
Risorse umane necessarie Commissione di lavoro
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
Diretti : alunni dell’istituto, in particolare di quelli delle classi dove vengono somministrate
prove standardizzate (Invalsi). Indiretti: docenti di Italiano e Matematica per la
condivisione dei materiali e la messa a punto delle strategie in tutti gli ambiti disciplinari.
Budget previsto 5000 euro annuali
110
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
Fase 1 Invio ai docenti delle classi che hanno sostenuto le prove standardizzate (Invalsi)
nel passato a.s. 2014-2015 di tutte le informazioni per accedere agli esiti delle proprie
classi, per un primo esame individuale
Fase 2 Individuazione del gruppo di lavoro e calendarizzazione degli incontri.
Fase 3 Incontri per l’esame degli items con esiti negativi o lasciati in bianco; analisi dei
punteggi della scuola, delle classi, della differenza nel punteggio rispetto a scuole con
contesto socio-economico e culturale simile (ESCS), del numero di alunni collocati nei
diversi livelli, della percentuale di varianza interna alle classi e fra le classi.
Fase 4 In orario pomeridiano extracurricolare esercitazioni rivolte agli alunni di 3^ della
Secondaria in vista della Prove Nazionale di Matematica all’Esame di Stato. Verifica e
valutazione degli esiti.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Tabulazione degli esiti.
Target Miglioramento degli esiti, innalzamento di 1 % rispetto alle scuole con background simile,
in particolare negli item errati o lasciati in bianco per gli alunni sottoposti alla Prova
Nazionale Invalsi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà ad
una costante revisione del percorso.
Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Informativa al Collegio Docenti.
Informativa al Consiglio di Istituto.
Discussione nei dipartimenti disciplinari.
Note sulle possibilità
d’implementazione del
progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in
altre situazioni scolastiche per una ricaduta territoriale.
111
Progetto A3
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Verso una scuola inclusiva di tutti e per tutti
Responsabile del
progetto
Insegnante Alessia Finistauri – Insegnante Maria Giuseppina Guarino
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi
Indicatori di valutazione
Pianificare strategie da
presentare ad un
gruppo classe in cui
ogni alunno, con le
proprie diversità, deve
trovare il giusto livello
di integrazione.
Numero degli incontri e proposte fattibili e utili.
Efficacia ed efficienza degli interventi.
Valutazione del percorso e considerazione della valutazione
disciplinare del secondo quadrimestre degli alunni a cui sono
stati rivolti gli interventi.
Risorse umane necessarie Gruppo di lavoro per l’ Inclusione
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Diretti : studenti con Disturbi Specifici d’Apprendimento, con Bisogni Educativi Speciali e
con minorazione fisica psichica e sensoriale, ma anche gli alunni che richiedono bisogni
educativi da potenziare.
Indiretti : famiglie degli studenti.
Budget previsto 2000 euro annuali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
Fase 1 Questionario di rilevazioni su criticità, bisogni e aspettative da parte dei docenti
dell’Istituto. Riunione del gruppo di lavoro per condividere i risultati del questionario.
Utilizzare le proprie conoscenze relative a modelli pedagogici, didattici e alla normativa
vigente. Formulazione di un questionario che aiuti il docente nell’osservazione dei bisogni
dell’alunno. Revisione del PDP. Conoscenza di nuove metodologie per individuare percorsi
di inclusione. Condivisione dei modelli per tutto l’Istituto anche all’interno del Curricolo
112
d’Istituto.
Fase 2 Sperimentazione nelle classi dei diversi segmenti scolastici dei percorsi condivisi
dal gruppo. Ogni docente deciderà, sulla base delle competenze maturate, di rivolgere le
attività in classi o gruppi in cui sono presenti alunni con BES, con DSA o con minorazioni e
valuterà con verifiche e con monitoraggio su alunni e famiglie l’indice di gradimento e
validità delle azioni. Diffusione di una didattica dell’inclusione.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Studio della normativa, modelli pedagogici e didattici. Elaborazione del questionario per
individuare Bisogni Speciali e analisi di casi specifici.
Analisi e studio di metodologie didattico-educative in gruppi di diversi segmenti scolastici.
Individuazione di modello /di unità di apprendimento /o modulo per attività laboratoriale
da realizzare in classe.
Le attività svolte saranno registrate in verbali e il materiale prodotto sarà raccolto e
inviato per e-mail al personale della Scuola che ne fa richiesta. Il monitoraggio sarà
effettuato tra i docenti del gruppo e della Scuola con questionari (Monitoraggio iniziale
ai docenti dell’istituto per la verifica delle criticità riscontrate e aspettative; Monitoraggio
in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni; Monitoraggio finale grado di
raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le
criticità riscontrate).
Target Miglioramento dello svolgimento delle attività didattiche del gruppo classe.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà ad
una costante revisione del percorso .
Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Informativa al Collegio Docenti,
Informativa al Consiglio di Istituto.
Discussione nei dipartimenti disciplinari.
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in
altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.
113
Progetto A4
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Professionalità docente come chiave di volta nel rapporto docente-discente
Responsabile del
progetto Prof.ssa Corti B. – Insegnante Miotto C.
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Migliorare la
didattica per un
recupero della
motivazione e
partecipazione a
scuola degli
studenti
Numero dei docenti disponibili a svolgere attività di formatori/tutor.
Numero degli incontri.
Numero di protocolli condivisi e utilizzabili dai docenti non esperti.
Numero di esperienze realizzate con le classi (gruppi cooperativi).
Raccolta della documentazione delle esperienze.
Risorse umane necessarie Commissione di lavoro
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti) Diretti: docenti dell’istituto
Indiretti: gli alunni, sui quali ricadono in positivo tutte le migliorie apportate al processo di
insegnamento-apprendimento; destinatarie sono anche le famiglie degli alunni.
Budget previsto 1500 euro annuali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Fase 1 Individuazione dei docenti esperti “formatori” tra i docenti dell’istituto, esperti in
metodologia e ricerca educativa. Acquisizione delle disponibilità degli stessi.
Fase 2 Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire.
Individuazione e condivisione dei protocolli e dei prodotti da realizzare per la successiva
diffusione nei gruppi “allargati” agli altri docenti da “formare” (prove di verifica graduate e
rubriche di valutazione, UDA di scienze e metodo di studio) e delle competenze da
potenziare.
Fase 3 Predisposizione dei materiali e presentazione degli stessi; conduzione delle attività
nei diversi gruppi secondo le modalità di lavoro apprese, coinvolgendo i docenti
partecipanti in attività di “formazione in situazione”.
114
Fase 4 Sperimentazione della metodologia acquisita e dei materiali elaborati in classi
“pilota”. Raccolta delle osservazioni e delle proposte dei partecipanti per la prosecuzione
delle attività e la diffusione nell’Istituto.
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative.
Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.
Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi operativi, il grado di
soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare.
Target Numero degli studenti motivati e partecipanti nel processo di apprendimento.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni Compilazione di report per la verifica dei risultati dei singoli incontri tra insegnanti referenti
e rispettivi gruppi di lavoro/formazione.
Verifica sullo stato di avanzamento per gradi (step) nella realizzazione degli strumenti, con
eventuali richieste di informazioni/integrazioni ai docenti referenti.
- Raccolta finale della documentazione e del materiale prodotto per un riesame
complessivo del progetto.
- Somministrazione di un questionario ai docenti partecipanti alla formazione, per rilevare il
gradimento e il livello di ricaduta nella pratica didattica.
- Tabulazione dei dati.
Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
Descrizione delle attività
di diffusione dei risultati Informativa al Collegio Docenti.
Informativa al Consiglio di Istituto.
Discussione nei dipartimenti disciplinari.
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in
altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.
115
Risultati attesi della priorità 1
Azioni Indicatori
1)Attivazione di corsi di recupero e
potenziamento per alcune discipline.
2)Attivazione di settimane flessibili.
1)
Numero di corsi attivati. Numero di alunni recuperati.
Conseguimento degli obiettivi indicati.
Livello di gradimento degli studenti rispetto all’azione.
2)
Numero di gruppi di livello attivati.
Numero di alunni recuperati.
Misurazione degli esiti delle attività didattica per piccoli gruppi rispetto all’acquisizione delle
competenze.
Numero di azioni innovative documentate prodotte dai docenti.
Riflessione didattica sugli esiti delle prove
standardizzate (Invalsi) della Scuola Primaria e
Secondaria. Potenziamento delle competenze di
italiano e matematica degli alunni della classe
3^ Media.
Miglioramento dei risultati degli alunni quando sono sottoposti a prove contenenti gli item di
criticità sia nelle attuali 5^ Primaria che nella Prova Nazionale all’Esame di Stato.
Pianificare strategie da presentare ad un
gruppo classe in cui ogni alunno, con le proprie
diversità, deve trovare il giusto livello di
integrazione.
Numero degli incontri e proposte fattibili e utili.
Efficacia ed efficienza degli interventi
Valutazione del percorso e considerazione della valutazione disciplinare del secondo
quadrimestre degli alunni a cui sono stati rivolti gli interventi
Migliorare la didattica per un recupero della
motivazione e partecipazione a scuola degli
Numero dei docenti disponibili a svolgere attività di formatori/tutor.
116
studenti Numero degli incontri.
Numero di protocolli condivisi e utilizzabili dai docenti non esperti.
Numero di esperienze realizzate con le classi (gruppi cooperativi).
Raccolta della documentazione delle esperienze.
Tempistica per la realizzazione della priorità “Risultati scolastici”
Progetto Azione 2015-2016 2016-2017 2017-2018
Progetto
1.A
Attivazione di
corsi di recupero e
potenziamento
per alcune
discipline.
Attivazione di
settimane
flessibili.
Azioni previste:
1. Progettazione e
realizzazione di
attività.
2. Monitoraggi.
Azioni previste:
1. Implementazione.
2. Monitoraggi.
Azioni previste:
1. Verifica finale.
2. Presentazione della documentazione.
Progetto
2.A
Riflessione
didattica sugli esiti
delle prove
standardizzate
(Invalsi) della
Scuola Primaria e
Secondaria.
Potenziamento
delle competenze
di matematica
degli alunni della
classe 3^ Media.
Azioni previste:
1. Progettazione di
attività e
tabulazione dei
dati.
Azioni previste:
1. Implementazione
2. Monitoraggi in
itinere.
Azioni previste:
1. Verifica finale.
2. Presentazione della documentazione.
Progetto
3.A
Pianificare
strategie da
presentare a un
gruppo classe in
cui ogni alunno,
con le proprie
Azioni previste:
1. Questionario di
rilevazione delle
criticità e bisogni.
2. Riesame del
Azioni previste:
1. Sperimentazione
nelle classi.
2. Monitoraggi.
Azioni previste:
1. Implementazione.
2. Monitoraggio di verifica finale.
3. Presentazione della documentazione.
117
diversità, deve
trovare il giusto
livello
d’integrazione.
PDP.
3. Condivisione
dei modelli.
Progetto
4.A
Migliorare la
didattica per un
recupero della
motivazione e
partecipazione a
scuola degli
studenti
Azioni previste:
1. Individuazione
formatori.
2. Preparazione
materiale di
lavoro.
3. Monitoraggi.
Azioni previste:
1. Attività di
laboratorio e
sperimentazione
nelle classi.
2. Questionario di
gradimento.
2. Implementazione.
Azioni previste:
1. Monitoraggio iniziale.
2. Implementazione.
3. Monitoraggio finale
4. Presentazione della documentazione.
Priorità 2: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
Progetto B1
Indicazioni di
progetto Titolo del progetto La città che noi vogliamo
Responsabile del
progetto Prof.ssa Corti B. – Insegnante Finistauri A.
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Promuovere stili di vita più
rispettosi delle regole sociali,
educando alla cittadinanza
attiva.
Saper riconoscere il proprio
ruolo e favorire la
maturazione democratica
individuale e collettiva
finalizzata alla lotta contro
comportamenti illeciti
Sensibilizzare gli studenti e le
Voto medio comportamento alunni per ordine di scuola.
Partecipazione ad attività integrative e complementari.
Esiti prove comuni.
Medie valutazioni finali.
Migliori relazioni tra pari e con i docenti per il raggiungimento di un
obiettivo comune (Questionario sul benessere).
118
studentesse a comprendere i
propri comportamenti e quelli
degli altri, auto-valutarli e
autodisciplinarsi.
Sperimentare nuove forme di
educazione a partire dagli
interessi reali dei giovani per
incrementare l’autostima e la
fiducia in se stessi.
Favorire un atteggiamento
positivo nei confronti
dell’apprendimento e della
struttura scolastica,
promuovendo negli alunni la
cultura dell’aiuto reciproco.
Risorse umane
necessarie
Commissione di lavoro
Destinatari del
progetto (diretti ed
indiretti)
Diretti: studenti.
Indiretti: docenti. Famiglie degli studenti.
Budget previsto 900 euro annuali
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Fase 1 Condivisione delle regole d’istituto tra docenti, studenti, famiglie. Creazione di un gruppo di
lavoro tra i docenti per realizzare una scheda di rilevazione e riepilogo dei comportamenti da
monitorare (mese per mese, quadrimestre, anno). Analisi del voto medio di comportamento e didattico
degli studenti.
Fase 2 Tabulazione ed analisi degli alunni che partecipano ad attività integrative.
Fase 3 Controllo dello stato di compilazione delle schede di rilevazione sul comportamento. Analisi dei
risultati delle prove comuni e degli esiti finali. Verifica dell’aderenza tra ciò che è stato proposto e ciò
che è stato appreso e quindi analisi della ricaduta sul comportamento scolastico ed extrascolastico.
Il monitoraggio
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Incontri periodici del gruppo di lavoro per valutare, di volta in volta, lo stato di avanzamento del
progetto.
Questionari di rilevazione necessari a misurare i prodotti del progetto, gli effetti sugli studenti ed il
119
e i risultati
(Check)
grado di coinvolgimento.
Questionari di customer satisfaction.
Target Promozione di stili di vita più rispettosi dell'altro, comprensione del senso delle regole, il recupero del
vivere sociale e democratico, riequilibrando anche i livelli culturali e diminuendo gli insuccessi.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione
delle azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà ad una costante
revisione del percorso.
Criteri di
miglioramento
Il riesame è un atto essenziale come processo programmato e applicato con cadenza prestabilita per
valutare l'idoneità, l'adeguatezza e l'efficacia della propria azione, al fine di mettere in atto tutti gli
opportuni interventi di correzione e miglioramento. Negli incontri si registreranno gli scostamenti tra
quanto si sta realizzando e quanto è stato previsto per verificare l’efficacia delle azioni implementate ed
effettuare eventuali azioni correttive. S’informeranno inoltre gli attori del sistema di monitoraggio circa
le criticità che di volta in volta si presentano per cercare le soluzioni più opportune.
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Predisposizione di materiale che riassuma le varie fasi del progetto da pubblicare sul sito.
Discussione nei consigli di classe per l’elaborazione di integrazioni e modifiche del piano.
Riunioni periodiche del gruppo di lavoro.
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in altri contesti
scolastici per una ricaduta territoriale.
Tempistica per la realizzazione della priorità “Competenze chiave e di cittadinanza”
Progetto Azione 2015-2016 2016-2017 2017-2018
Progetto
B1
Promuovere stili di vita più
rispettosi delle regole sociali,
educando alla cittadinanza
attiva.
Saper riconoscere il proprio ruolo
e favorire la maturazione
democratica individuale e
collettiva finalizzata alla lotta
contro comportamenti illeciti
Azioni previste:
1. Condivisione delle regole
d’istituto e creazione di un
gruppo di lavoro per la
realizzazione di una scheda
di rilevazione; riepilogo dei
comportamenti da
monitorare.
2. Analisi dei voti di
Azioni previste:
1. Implementazione.
2. Analisi dei voti di
comportamento e didattici.
3. Tabulazione dei dati e
analisi.
4. Monitoraggio di verifica
finale.
Azioni previste:
1. Implementazione.
2. Analisi dei voti di comportamento e
didattici.
3. Tabulazione dei dati e analisi.
4. Monitoraggio di verifica finale.
120
Sensibilizzare gli studenti e le
studentesse a comprendere i
propri comportamenti e quelli
degli altri, auto-valutarli e
autodisciplinarsi.
Sperimentare nuove forme di
educazione a partire dagli
interessi reali dei giovani per
incrementare l’autostima e la
fiducia in se stessi.
Favorire un atteggiamento
positivo nei confronti
dell’apprendimento e della
struttura scolastica,
promuovendo negli alunni la
cultura dell’aiuto reciproco.
comportamento e didattici.
3. Tabulazione dei dati e
analisi.
4. Monitoraggio di verifica
finale.
Risultati attesi della priorità 2
Azioni Indicatori
Promuovere stili di vita più rispettosi delle
regole sociali, educando alla cittadinanza
attiva.
Saper riconoscere il proprio ruolo e favorire la
maturazione democratica individuale e
collettiva finalizzata alla lotta contro
comportamenti illeciti
Sensibilizzare gli studenti e le studentesse a
comprendere i propri comportamenti e quelli
degli altri, auto-valutarli e autodisciplinarsi.
Sperimentare nuove forme di educazione a
partire dagli interessi reali dei giovani per
incrementare l’autostima e la fiducia in se
stessi.
Voto medio comportamento alunni per ordine di scuola.
Partecipazione ad attività integrative e complementari.
Esiti prove comuni.
Medie valutazioni finali.
Migliori relazioni tra pari e con i docenti per il raggiungimento di un obiettivo comune
(Questionario sul benessere).
121
Favorire un atteggiamento positivo nei
confronti dell’apprendimento e della struttura
scolastica, promuovendo negli alunni la cultura
dell’aiuto reciproco.
Priorità 3: RISULTATI A DISTANZA
Progetto C1
Indicazioni di
progetto Titolo del progetto Lavorare per competenze: dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado
Responsabile del
progetto Prof.ssa Pierini G. – Insegnante Immorlica M. – Insegnante Guarino M. G.- Insegnante
Miotto C.
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La
pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Costruire un percorso
graduale e coerente
dalla Scuola
dell’Infanzia alla Scuola
Primaria e Secondaria I
Grado.
Numero degli incontri previsti
Numero dei curricoli revisionati
Numero delle unità didattiche innovative costruite
Risorse umane necessarie Commissione di lavoro
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
Diretti: docenti dell’istituto quali fruitori prioritari dei curricoli in qualità di insegnanti;
Indiretti: gli alunni, sui quali ricadono in positivo tutte le migliorie apportate al processo di
insegnamento-apprendimento; destinatarie sono anche le famiglie, alle quali si offre maggiore
chiarezza e linearità nella pubblicizzazione dei percorsi educativi affrontati dai propri figli nel primo
ciclo dell’istruzione e nella Scuola dell’Infanzia.
Budget previsto 1300 euro annuali
122
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Fase 1 Revisione dei curricoli realizzati nell’A.S. 2014-2015.
Fase 2 costruzione di format relativi alle programmazioni di classe e disciplinari.
Fase 3 Progettazione di Unità di apprendimento sulla base delle linee metodologiche innovative del
Progetto PQM (Indire) e sperimentazione.
Fase 4 Pubblicazione aggiornata dei materiali realizzati sul sito dell’Istituzione, dopo opportuna
delibera del Collegio dei Docenti.
Il monitoraggio
e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative
Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.
Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi operativi, il grado di soddisfazione dei
partecipanti, le criticità riscontrare.
Target Creazione di un percorso verticale unitario e di unità di apprendimento.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà a una
costante revisione del percorso.
Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
Descrizione delle attività
di diffusione dei risultati
Informativa al Collegio Docenti.
Informativa al Consiglio di Istituto.
Discussione nei dipartimenti disciplinari.
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
Tutto il processo dovrà essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in altri
contesti scolastici per una ricaduta territoriale.
123
Progetto C2
Indicazioni di
progetto Titolo del
progetto Continuità ed Orientamento
Responsabile del
progetto
Prof.ssa Pierini G.- Immorlica G.
Data di inizio e fine 2015-2016 2016-2017 2017-2018
La
pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Realizzazione della
continuità metodologica tra
la scuola primaria e
secondaria di primo grado
Scelta consapevole da parte
degli studenti e delle loro
famiglie riguardo al loro
futuro scolastico.
Continuità
Numero di alunni le cui valutazioni in ingresso alla scuola secondaria di
primo grado sono coerenti con le valutazioni finali della scuola
primaria.
Numero dei docenti della scuola secondaria di primo grado e primaria
coinvolti nei lavori delle commissioni miste.
Presenza di prove standardizzate per classi parallele per la valutazione
delle competenze di base.
Orientamento
Numero degli studenti in uscita.
Numero degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo.
Numero di promossi/bocciati che nei primi 2 anni delle scuole superiori
hanno seguito il consiglio orientativo.
Risorse umane
necessarie
Commissione di lavoro
Destinatari del
progetto (diretti ed
indiretti)
Diretti : docenti addetti alla compilazione dei test standardizzati e all’analisi dei dati.
Indiretti : studenti delle classi di raccordo; famiglie dei studenti.
Budget previsto 700 ero annuali
124
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
Continuità
Fase 1 Individuazione di gruppi di lavoro per discipline.
Fase 2 Apertura di un tavolo di confronto e creazione di test (accompagnati da strumenti valutativi) per
classi parallele da somministrare agli studenti all’inizio e alla fine di ogni anno scolastico.
Fase 3 Costituzione di test standardizzati di raccordo.
Fase 4 Analisi dei risultati e confronto allargato a tutti i docenti dell’istituto.
Orientamento
Fase 1 Individuazione del gruppo di lavoro che provvederà alla raccolta e analisi dei risultati.
Fase 2 Individuazione delle metodologie di lavoro.
Fase 3 Creazione di un data-base per la raccolta dei giudizi orientativi.
Fase 4 raccolta dei risultati scolastici degli ex alunni nei 2 anni successivi al termine del ciclo primario.
Fase 5 Confronto tra i risultati degli esiti formativi ed i consigli orientativi predisposti e analisi dei dati.
Fase 6 Predisposizione di tabelle con i dati riportati, corredate da riflessioni del gruppo di lavoro.
Il monitoraggio
e i risultati
(Check)
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Continuità
Monitoraggio iniziale sul numero di studenti le cui valutazioni in ingresso alla scuola secondaria di primo
grado sono coerenti con quelle finali della scuola primaria.
Monitoraggio in itinere sulla realizzazione di test standardizzati per classi parallele.
Monitoraggio finale sul grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei
partecipanti, le criticità riscontrate.
Orientamento
Monitoraggio iniziale sul numero di studenti in uscita.
Monitoraggio in itinere sul numero degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo.
Monitoraggio sul numero di promossi/bocciati che hanno seguito il consiglio orientativo.
Target Riduzione della discontinuità nei passaggi di ciclo scolastico.
Aumentare la % di alunni che seguono il consiglio orientativo.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione
delle azioni
Sulla base dei questionari del monitoraggio in entrata e su quello in itinere si procederà ad una costante
revisione del percorso
Criteri di
miglioramento
Il miglioramento dovrà essere rilevato dal target durante la revisione del percorso.
125
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Informativa al Collegio Docenti,
Informativa al Consiglio di Istituto;
Discussione nei dipartimenti disciplinari
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Tutto il processo dovrò essere documentato in modo da poter essere trasferito anche in altri contesti
scolastici per una ricaduta territoriale.
Risultati attesi della priorità 3
Azioni Indicatori
Costruire un percorso graduale e
coerente dalla Scuola dell’Infanzia alla
Scuola Primaria e Secondaria I Grado.
Numero degli incontri previsti
% dei curricoli revisionati
% delle unità didattiche innovative costruite
Realizzazione della continuità
metodologica tra la scuola primaria e
secondaria di primo grado
Scelta consapevole da parte degli
studenti e delle loro famiglie riguardo al
loro futuro scolastico.
Continuità
Numero di alunni le cui valutazioni in ingresso alla scuola secondaria di primo grado sono coerenti con le
valutazioni finali della scuola primaria.
Numero dei docenti della scuola secondaria di primo grado e primaria coinvolti nei lavori delle
commissioni miste.
Presenza di prove standardizzate per classi parallele per la valutazione delle competenze di base.
Orientamento
Numero degli studenti in uscita.
Numero degli studenti che hanno seguito il consiglio orientativo.
Numero di promossi/bocciati che nei primi 2 anni delle scuole superiori hanno seguito il consiglio
orientativo.
126
Tempistica per la realizzazione della priorità “Risultati a distanza”
Progetto Azione 2015-2016 2016-2017 2017-2018
Progetto
1.C
Costruire un
percorso graduale
e coerente dalla
Scuola
dell’Infanzia alla
Scuola Primaria e
Secondaria I
Grado.
Azioni previste:
1. Monitoraggio sullo stato
dei bisogni e delle criticità.
2. Progettazione e
realizzazione di attività
(format programmazioni e
revisione curricoli).
3. Monitoraggio di
tabulazione.
Azioni previste:
1. Formazione di gruppi di lavoro per
la realizzazione di unità di
apprendimento.
2. Confronto sulle fasi operative di
progettazione e stesura delle Unità.
3. Sperimentazione delle unità
3. Monitoraggio iniziale e finale.
Azioni previste:
1. Implementazione.
2. Monitoraggio finale e verifica.
3. Presentazione della documentazione.
Progetto
2.C
Realizzazione della
continuità
metodologica tra
la scuola primaria
e secondaria di
primo grado
Scelta
consapevole da
parte degli
studenti e delle
loro famiglie
riguardo al loro
futuro scolastico.
Continuità
Azioni previste:
1. Monitoraggio iniziale sui
bisogni.
2. Progettazione di attività
(test per classi parallele e per
classi di raccordo).
3. Monitoraggio finale sulle
attività realizzate.
Orientamento
1. Individuazione del gruppo
di lavoro e monitoraggio dei
bisogni e aspettative.
2. Creazione di un data-base
per la raccolta dei giudizi
orientativi.
3. Monitoraggio finale di
verifica.
Continuità
Azioni previste:
1. Implementazione
2. Somministrazione dei test.
3. Analisi dei risultati e confronto
allargato a tutti i docenti.
Orientamento
1. Implementazione del data-base.
2. Raccolta dei dati scolastici degli ex
alunni nei 2 anni successivi al
termine del ciclo primario.
3. Tabulazione dei dati.
Continuità
Azioni previste:
1. Implementazione
2. Somministrazione dei test.
3. Monitoraggio dei risultati e analisi.
2. Presentazione della documentazione.
Orientamento
1. Implementazione del data-base.
2. Raccolta dei dati scolastici degli ex
alunni nei 2 anni successivi al termine
del ciclo primario.
3. Tabulazione dei dati ed analisi.
4. Presentazione della documentazione.
127
Valutazione sull’andamento del Piano di Miglioramento
Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati, sarà svolta una valutazione sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento
con frequenza annuale. Qui di seguito è riportata la tabella che andrà completata registrando per ogni anno scolastico il risultato effettivamente
come verifica del piano di miglioramento.
PRIORITA’: RISULTATI SCOLASTICI
TRAGUARDI RISULTATI
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
PRIORITA’: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
TRAGUARDI RISULTATI
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
PRIORITA’ N. 3: RISULTATI A DISTANZA
128
TRAGUARDI RISULTATI
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Documentazione degli esiti e fruibilità dei materiali:
Gli esiti del Piano di Miglioramento e dei monitoraggi (iniziali, intermedi, finali) saranno documentati e resi pubblici agli stakeholder della scuola
tramite grafici e tabelle sia cartacei che digitali. All’interno dell’Istituto sarà presente uno spazio dedicato a “Qualità, valutazione e
autovalutazione” che ospiterà l’intera documentazione riguardante il Sistema Nazionale di Valutazione, quindi il Rapporto di Autovalutazione e il
Piano di Miglioramento a esso collegato.
Tutto il materiale prodotto sarà fruibile e visionabile.
Alla conclusione delle attività in essere, il Nucleo Interno di Valutazione produrrà una relazione scritta riguardo alle attività svolte.