Post on 15-Feb-2019
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Presentazione del dott. Paolo Gramigna
DEFINIZIONE POLITRAUMA
Il politraumatizzato è quel paziente che presentaalmeno 2 lesioni di apparati diversi (es. 1 lesionescheletrica e una lesione viscerale o 1 lesionevascolare e 1 viscerale)
E’ preferibile usare il termine politraumatizzato,piuttosto che traumatizzato per far risaltare ilconcetto che la lesione apparente non è detto siala più importante
1. Passeggero di auto per lesione cranica 23%2. Proiettile in sede non cranica 14%3. Proiettile in sede cranica 10%4. Passeggero auto per lesione extracranica 10%5. Pedone per lesione organica 8.5%6. Cadute per lesione cranica 7%7. Motociclista per lesione cranica 6%8. Aggressione per lesione cranica 5%9. Ferita da arma bianca non cranica 5%10. Pedone lesione non cranica 3%11. Caduta per lesione non cranica 3%12. Aggressione lesione non cranica 2.7%13. Ferita arma bianca alla testa 0.3%
PRINCIPALI CAUSE DI MORTE PER TRAUMA
Incidenti stradali 32%
Arma da fuoco 22%
Cadute 9%
Avvelenamento 8%
Ustioni 11%
Annegamento 4%
Altro 21%
TRATTAMENTO DEL POLITRAUMATIZZATO
Più del 50% di morti prima dell’ospedalizzazione. Di questi la metà sono morti istantanee.
30% di morti nelle prime sei ore.
20% di morti dopo più di una settimana dall’evento traumatico per complicanze o MOF.
TRATTAMENTO DEL
POLITRAUMATIZZATO
Sulle morti istantanee (25%) si può agire solo con la prevenzione dell’evento o delle sue complicanze
Si può diminuire la percentuale di mortalità per le lesioni non incompatibili con la vita
IMPORTANTE AGIRE IN MODO ADEGUATO
SULLA SCENA DELL’EVENTO!!!!
POSSIBILI ERRORI
Errore di tempistica: Tempo di preospedalizzazione inassenza di stabilizzazione emodinamica > 30 minuti
Errore di tempistica: tempo di stazionamento in sala diemergenza > di 2 ore in presenza di instabilitàemodinamica
POSSIBILI ERRORI
Errore procedurale: trasporto in struttura non adeguataper il trattamento di lesioni maggiori
Errore procedurale: scelte diagnostico/terapeuticheerrate
Errore procedurale: scorrette esecuzioni di manovrestrumentali
CLASSIFICAZIONE DECESSI PER TRAUMA
64% morti inevitabili: lesioni incompatibili con la vita
26% morti potenzialmente evitabili (in USA 5%): Lesioni gravi ma talvolta controllabili con trattamenti aggressivi in ambiente ottimale
9% Morti francamente evitabili: lesioni di media entità trattate in modo inadeguato
GESTIONE DEL TRAUMATISMO
GRADO DI PRIORITA’ DELLE LESIONI
Lesioni esigenti: trattamento immediato, esempio ostruzione vie aeree superiori
Lesioni emergenti: trattamento in pochi minuti, esempio pneumotorace ipertensivo
Lesioni urgenti: trattamento in poche ore, esempio pneumoperitoneo non massivo
Lesioni differibili: trattamento anche a distanza
REVISED TRAUMA SCORE
Glasgow
score
PA sistolica FC Punti
13-15 >89 10-29 4
9-12 76-89 >29 3
6-8 50-75 6-9 2
4-5 1-49 1-5 1
RELAZIONI TRA TRAUMA CRANICO E POLITRAUMA Solo il 6% dei traumatizzati ha un trauma cranico
isolato
Il 34% dei traumatizzati ha anche un trauma cranico
La presenza di un politrauma in un trauma cranico ne aumenta la mortalità dell’85%, spesso per un trattamento primario non adeguato
VALUTAZIONE DEL TRAUMATISMO CRANICO
Apertura degli occhi Risposta verbale Risposta motoria
Spontanea 4 punti orientata 5 punti ai comandi 6 punti
Al suono 3 punti confusa 4 punti localizza il dolore 5 punti
Al dolore 2 punti emissione parole 3 punti flessione normale 4 punti
Mai 0 punti emissione suoni 2 punti flessione spastica 3 punti
Nessuna 1 punto
GLASGOW COMA SCALE
CLASSIFICAZIONE TRAUMATIZZATO CRANICO
Trauma cranico minore: GCS 15-14
Trauma cranico moderato: GCS 13-9
Trauma cranico grave: GCS <9
TRAUMA CRANICO
PREVENZIONE LESIONI ALLA COLONNA
IMPORTANTE
Per il trasporto di un paziente non cosciente con trauma cranico è
necessario immobilizzare il collo con l’applicazione di collare!!!!
CRITERI ASSISTENZIALI PER IL TRASPORTO
Stabilizzazione sul posto o durante il trasporto delle funzioni vitali
Controllo pervietà vie aeree
Controllo del respiro
Controllo del circolo
Immobilizzazione cervicale
PRINCIPI DI TRATTAMENTO DELLE FERITE DA ARMA DA FUOCO
L’entità del danno è proporzionale alla quantità di energia cinetica persa dal proiettile nel passaggio attraverso il tessuto colpito (delta tra EC all’ingresso e all’uscita)
L’EC posseduta da un proiettile è proporzionale alla sua massa X il quadrato della velocità
Per prevedere l’entità del danno tissutale è fondamentale, di un proiettile, conoscere la sua massa , cioè il peso, cioè il calibro. Ma ancora più la sua velocità.
FERITE DA PROIETTILI A BASSA VELOCITA’(FUCILI DA CACCIA AL CINGHIALE)
Schiacciano e traumatizzano i tessuti limitatamente a quelli con cui vengono in contatto diretto. Ai tessuti circostanti non viene trasmessa energia e quindi nessun danno
La lesione stimabile all’osservazione della ferita dall’esterno è effettivamente quella che si verifica all’interno del tessuto colpito
Il foro di entrata e di uscita sono più piccoli del diametro del proiettile
Il danno tissutale è pari all’estensione del tragitto
Il proiettile spende poca energia nell’attraversare il tessuto = poco danno ai tessuti circostanti.
FATTORI CONDIZIONANTI L’EVOLUZIONE DELLE FERITE DA ARMA DA FUOCO
ISCHEMIA: Trombosi del microcircolo dovuta al trauma diretto
IPOSSIEMIA: O2 utile per la sintesi del collagene e la cicatrizzazione. L’O2 previene lo sviluppo di germi anaerobi
INFEZIONE
STATO NUTRIZIONALE
INFEZIONE DELLA FERITA
Ogni ferita da arma da fuoco è potenzialmente contaminata
I germi anaerobi, soprattutto i clostridi, sono presenti nelle ferite gravemente contaminate, specie se in rapporto con ferite dell’apparato digerente (gangrena gassosa, tetano)
FERITE DA ARMA DA CACCIA A PALLINI
Sono sparati da fucili a canna lunga non rigata per colpire bersagli piccoli e mobili con una rosa di pallini
Poco lesivi se sparati da grande distanza
A distanza ridotta (< 14 metri) la rosa produce estese distruzioni tissutali
La rosa spinge con facilità, all’interno dei tessuti, brandelli di tessuto ed altro materiale contaminato
FERITE DA ARMA DA CACCIA A PALLINI
Lesioni tipo I: sparate da più di 12 metri; interessano cute e sottocute fino alla fascia. Si trattano con lavaggio per rimuovere corpi estranei e pallini. Profilassi antitetanica e antibiotica
Lesioni tipo II: sparate da 5 – 12 metri, superano la fascia muscolare, danni viscerali e vascolari
Lesioni tipo III: sparate da meno di 3 metri, estese distruzioni anche muscolari ed ossee
TRAUMA TORACICO
Il 25% delle cause di morte nei traumatismi civili è dovuto a lesioni toraciche
I 2/3 di questi decessi avvengono sul posto
Molte di queste morti potrebbero, comunque esser evitate dal momento che la maggior parte dei traumi richiede semplici manovre di controllo delle vie aeree, anche eseguibili sul posto
TRAUMI TORACICITIPI
TRAUMI APERTI: ferite da arma bianca, arma da fuoco, impalamento. Tutti i traumi aperti del torace devono essere ritenuti potenziale causa di lesione cardiaca, esofagea o dei grossi vasi
TRAUMI CHIUSI:
Trauma diretto (fratture costali
Decelerazioni (contusioni cardiache, polmonari, rottura aorta toracica)
Compressioni (rottura di cuore o diaframma)
TRAUMA TORACICO
PNEUMOTORACE: Presenza di aria nel cavo pleurico (rottura polmone, esofago, trachea, bronchi)
EMOTORACE: Presenza di sangue nel cavo pleurico (rottura vasi, frattura costale, contusione polmonare)
TRAUMA TORACICOORGANI INTERESSATI
Lesioni cardiache
Lesioni aorta toracica
Lesioni del diaframma (ernia diaframmatica)
Lesioni dell’esofago
Lesioni tracheali e bronchiali
TRAUMA ADDOMINALE
L’addome è la III sede di lesione in ordinedi frequenza nei traumi civili
Nel caso di ferita addominale da arma dafuoco è sempre necessaria unaesplorazione chirurgica della cavitàaddominale
TRAUMA ADDOMINALEORGANI INTERESSATI
Milza (anche da traumatismo ultime coste)
Fegato
Stomaco
Intestino tenue
Colon-retto
Pancreas
Grossi vasi (aorta, cava, vasi iliaci, AMS)
Vie urinarie e reni (ematuria, pollachiuria)
CONCLUSIONILa prognosi di un trauma è dipendente anche daun precoce bilancio delle lesioni e di unadeguato primo soccorso
Informazioni utili ai sanitari possono arrivare daipresenti sulla scena dell’evento traumatico
E’ importante che tutti possiedano nozioni sultrauma per fornire le informazioni necessariealla cura ed al miglioramento della prognosi