Post on 16-Feb-2019
transcript
Comitato Ordinatore Prof. Giuseppe Maschio DII Coordinatore
Prof. Francesco Gnesotto DII
Prof. Enrico Savio DII
Prof. Giorgio Croatto DICEA
Prof. Carlo Pellegrino DICEA
Prof. Paolo Simonini DICEA
OPEN DAY Presentazione del NUOVO Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria della Sicurezza
Civile e Industriale Martedì 10 maggio 2016 ore 15:30
Aula M10, Viale Colombo 5 – Padova
Premessa
Uno degli argomenti di grande rilevanza e attualità concerne la sicurezza
degli impianti industriali e delle strutture e infrastrutture civili.
In relazione a ciò, l’ Ateneo e la Scuola di Ingegneria di Padova ha deciso di
attivare a partire dal prossimo A.A. 2016/17 una nuova Laurea Magistrale
della Classe LM 26 - Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale, che nasce
da una collaborazione tra il DII e il DICEA.
Ingegneria della sicurezza civile e
industriale
Il 2016 rappresenta un anno molto significativo per chi si occupa di analisi del
rischio infatti ricorrono gli anniversari di tre eventi calamitosi che hanno
segnato la storia dell’analisi del rischio in campi diversi :
• 40 anni dopo il Terremoto Friuli e l’Incidente di Seveso
• 30 anni dopo l’Incidente di Cernobyl
Ingegneria della sicurezza civile e
industriale
Seveso 10/7/76 Friuli 6/5/76 Cernobyl 26/4/86
Pericoli o fattori di rischio :
sono definiti come le proprietà o qualità intrinseche di un determinato evento naturale o antropico avente la potenzialità di causare un danno
Rischio :
viene definito come il prodotto tra la probabilità di accadimento di un evento calamitoso e il danno da esso conseguente
Pericolo e Rischio
Il rischio R viene definito viene definito come il prodotto fra una
frequenza di accadimento di un evento indesiderato (f) e l’entità del danno
stesso (M):
In base all’espressione un rischio può essere elevato quando si riferisce ad
eventi frequenti con conseguenze modeste, ma anche quando si riferisce
ad eventi rari ma con conseguenze catastrofiche.
Le due distinzioni sono importanti nella fase di riduzione dei rischi, infatti
è possibile limitare il rischio di eventi incidentali attuando misure
preventive, cioè riducendo la probabilità che un incidente si verifichi,
oppure applicando misure protettive, cioè mitigando le conseguenze.
CONCETTO DI RISCHIO
Motivazioni
Le problematiche di sicurezza correlate ai rischi naturali ed antropici
rappresentano un tema di cruciale importanza per le società industrializzate, ed in
particolare per il nostro Paese soggetto a eventi naturali, quali sismi, attività vulcaniche,
dissesto idrogeologico, e di origine antropica come i rischi di incidente rilevante e gli
incidenti in ambienti di lavoro.
Dati statistici degli anni scorsi evidenziano il fatto che nonostante le ore lavorate si
siano ridotte a causa della recessione, il numero di infortuni sul lavoro è rimasto
stabile o addirittura è cresciuto in alcuni comparti produttivi.
INAIL 1 Maggio : Aumentati del 16 per cento nel 2015 gli infortuni mortali sul
lavoro: 1172 a fronte dei 1009 del 2015
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Occorre quindi formare tecnici e professionisti capaci di operare
in questo settore cruciale, ciò è stato recepito dalle più recenti
Politiche comunitarie relative alla prevenzione e protezione di
strutture civili ed industriali dai rischi naturali, alla mitigazione dei
rischi industriali e ambientali, alla sicurezza e qualità dei
processi/prodotti e alla prevenzione degli incendi in strutture civili
ed industriali.
Motivazioni
La sicurezza nella sua accezione più generale abbraccia un vasto campo di
problematiche che la rendono un’area culturale autonoma ed altamente
interdisciplinare capace di aggregare numerose competenze scientifiche presenti
nel Ateneo Patavino.
Molte di queste competenze sono già presenti nelle attività di ricerca dei due
Dipartimenti proponenti
Alcune tematiche di sicurezza sono trattate diffusamente in corsi presenti nei
diversi CdS erogati dalla Scuola di Ingegneria, ma non affrontate in maniera
trasversale e sistematica come nel processo formativo descritto
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Attualmente, quasi paradossalmente, la formazione sulle
tematiche di sicurezza in Ateneo viene erogata dalla Scuola di
Medicina nel corso di “Tecniche della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione
sanitaria di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi
di lavoro) ”
Occorre quindi formare ingegneri della sicurezza
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Le problematiche di sicurezza e analisi del rischio in sistemi complessi richiedono
quindi la formazione di laureati che posseggano una preparazione di tipo
interdisciplinare, nonché una solida conoscenza delle tecniche per la valutazione dei
rischi. Tali figure sono sempre più richieste dal mondo del lavoro pubblico e privato.
Il nuovo corso di laurea Magistrale in INGEGNERIA DELLA SICUREZZA CIVILE E
INDUSTRIALE si pone come obiettivo di affrontare in modo coordinato e trasversale le
principali problematiche di sicurezza legate alla prevenzione incendi, alle attività inerenti le
costruzioni civili e alle attività dell’industria manifatturiera e di processo.
Solo con un approccio di tale tipo è possibile garantire una riduzione dei fattori di rischio e
quindi una efficace ed efficiente gestione e controllo della sicurezza delle infrastrutture civili
ed industriali e nei processi produttivi.
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Il raggiungimento degli obiettivi qualificanti della classe è
ottenuto attraverso un percorso formativo specifico nel quale
lo studente acquisisce le capacità tecniche, organizzative,
gestionali, che lo pongono in grado di progettare e gestire la
sicurezza di sistemi complessi.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
proposto è di tipo inter-area con un percorso comune, nel primo anno,
orientato agli aspetti metodologici riguardanti l’analisi del rischio e il quadro dei
riferimenti tecnico normativi.
Mentre nel secondo anno sono proposti due percorsi formativi paralleli :
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Industriale, orientato all’ingegneria di processo e le
interazioni tra impianti industriali e rischi naturali
Civile, orientato alla prevenzione incendio e interventi
strutturali per la protezione e prevenzione dei rischi in edifici
civili e installazioni industriali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Si possono individuare all’interno del percorso formativo i seguenti obiettivi
fondamentali che riguardano:
per l’indirizzo industriale
Sicurezza e sistemi di gestione degli impianti, dei processi produttivi e dei
prodotti,
Sicurezza nei siti produttivi e nei luoghi di lavoro,
Analisi e prevenzione dei rischi tecnologici in aziende a rischio d’incidente
rilevante e delle catastrofi ambientali.
per l’indirizzo civile
Prevenzione incendi e sicurezza nei cantieri,
Tecniche di costruzione in aree sismiche,
Analisi e prevenzione dei rischi naturali.
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Conoscenze richieste per l'accesso
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di laurea magistrale in INGEGNERIA DELLA
SICUREZZA CIVILE E INDUSTRIALE devono essere in possesso della laurea o del diploma
universitario di durata triennale o di altro titolo di studio conseguito in Italia o all'estero e
riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente ed essere in possesso di specifici requisiti
curriculari e delle seguenti conoscenze, competenze e abilità:
Conoscenze di base, matematica, chimica, fisica e informatica;
Conoscenze di Ingegneria Civile: disegno e rappresentazione grafica, elementi di scienza e
tecnica delle costruzioni, geotecnica e idraulica
.
Conoscenze di Ingegneria Industriale : meccanica razionale, meccanica dei fluidi, meccanica dei
solidi, scienza dei materiali, disegno tecnico industriale, fisica tecnica e termodinamica, meccanica
applicata, impiantistica meccanica, impiantistica chimica e di processo, elettrotecnica;
Altre conoscenze : elementi di economia ed organizzazione aziendale e conoscenza della lingua
inglese.
Il tutto come descritto in modo più dettagliato nel Syllabus del corso di laurea magistrale
(Allegato 4).
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
CFU SSD
30 MAT*, FIS*,CHIM*, ING-INF/05, INF/01
40 ING-IND*, ICAR*
I requisiti curriculari richiesti sono i seguenti:
a. possesso della laurea nella classe/i L7 - Ingegneria Civile e
Ambientale, L9 -Ingegneria Industriale ex DM 270/04,
b. in alternativa il conseguimento di un numero prefissato di
CFU nei seguenti SSD:
c. conoscenza della lingua Inglese di livello B1.
d. Votazione minima laurea triennale 84/110.
Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
Percorso Comune Coorte – 2016/17
Manifesto degli Studi
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Insegnamenti obbligatori del primo anno CFU
DIRITTO E ASPETTI NORMATIVI SULLA SICUREZZA SUL LAVORO 6
MEDICINA DEL LAVORO 6
SICUREZZA NEI CANTIERI 6
SICUREZZA NELL'INDUSTRIA MANUFATTURIERA 9
SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 9
ANALISI DEL RISCHIO NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO 9
INGEGNERIA DELLA SICUREZZA APPLICATA ALLE STRUTTURE 9
Abilità linguistiche
LINGUA INGLESE B2 (ABILITA' PRODUTTIVE) 3
Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
curriculum Civile Coorte – 2016/17
Manifesto degli Studi
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Insegnamenti obbligatori del secondo anno
CFU ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO GEOTECNICO 6
SEISMIC RISK ASSESSMENT 9
RISCHIO IDRAULICO 6
LABORATORIO DI SICUREZZA NEI CANTIERI 6
Insegnamenti a scelta dello studente (12 CFU)
LABORATORIO DI SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 6
GESTIONE DELLE EMERGENZE 6
GEOMATICS METHODOLOGIES APPLIED TO ENVIRONMENTAL RISKS 6
GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI 6
SICUREZZA DEI SISTEMI DI CONVERSIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA 6
FATTORI UMANI NELLA SICUREZZA DEI SISTEMI DI TRASPORTO 6
SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO 6
TECNICA URBANISTICA PER LA SICUREZZA 6
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI PER LA SICUREZZA 6
ALTRE ATTIVITÀ
TIROCINIO 9
PROVA FINALE 15
Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale
curriculum Industriale Coorte – 2016/17
Manifesto degli Studi
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Insegnamenti obbligatori del secondo anno AFFIDABILITA' E INTEGRITA' STRUTTURALE 6
SICUREZZA DEI SISTEMI ELETTRICI 9
SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTE E SICUREZZA 6
Insegnamenti opzionale del secondo anno (uno dei due)
SICUREZZA NEL TRASPORTO E NELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE 6
LABORATORIO DI SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 6
Insegnamenti a scelta dello studente (12 CFU)
GESTIONE DELLE EMERGENZE 6
GEOMATICS METHODOLOGIES APPLIED TO ENVIRONMENTAL RISKS 6
GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI 6
SICUREZZA DEI SISTEMI DI CONVERSIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA 6
FATTORI UMANI NELLA SICUREZZA DEI SISTEMI DI TRASPORTO 6
SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO 6
TECNICA URBANISTICA PER LA SICUREZZA 6
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI PER LA SICUREZZA 6
ALTRE ATTIVITÀ
TIROCINIO 9
PROVA FINALE 15
Quadro complessivo nazionale
Il quadro nazionale è il seguente, solo tre Atenei hanno attivato corsi magistrale nella
classe LM-26 (Roma, Genova e Politecnico di Milano).
La Sapienza di Roma ha attivo il corso in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile,
( 70 studenti/anno) che propone un percorso più simile alla nostra proposta, ma indirizzato
più specificatamente al settore della Protezione Civile.
Il Politecnico di Milano ha attivo il corso in Ingegneria della Prevenzione e della
Sicurezza nell'Industria di Processo, ( 50 studenti/anno) che propone un percorso
formativo di tipo industriale orientato alle tematiche di sicurezza specifiche dell’industria di
processo.
L’Università di Genova ha attivo il corso in Ingegneria della Sicurezza: Trasporti e
Sistemi Territoriali, ( 25 studenti/anno) che propone un percorso formativo di stampo civile
molto specifico relativo alla sicurezza nei trasporti.
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Quadro complessivo nazionale
La proposta padovana si differenzia dalle altre per originalità dei
contenuti e potrebbe raccogliere un bacino potenziale molto più ampio
del Triveneto estendendosi potenzialmente al centro Italia (in particolare
Emilia e Toscana), ma anche attrattivo per il bacino del Meridione d’Italia.
Infatti, il progetto formativo proposto dall’Ateneo Patavino rispetto a
quelli già esistenti a livello nazionale offre due curricula differenziati
per il settore civile ed industriale
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Tassi di Occupazione
Va inoltre evidenziato che i dati di soddisfazione a tre anni dei laureati
magistrali della Classe LM26 - Ingegneria della Sicurezza sono
particolarmente lusinghieri con un tasso di occupazione del 90,5% di
cui 81,6 % a tempo indeterminato o autonomo, un guadagno mensile di
1700 € e un tasso di soddisfazione per l’efficacia della propria laurea per
la situazione lavorativa del 73%.
Tutti questi indicatori sono sensibilmente superiori a quelli medi
delle LM in Ingegneria.
(Fonte Alma Laurea)
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Tassi di Occupazione
Studi di settore relativo alle attività professionali delle Società di
Ingegneria evidenziano come molta della attività svolta, sia in
ambito civile che industriale, sia rivolta a problematiche di
“Gestione della sicurezza (D.lgs.81/2008)”
“Gli studi del cluster operano soprattutto nel settore dell’ingegneria civile e ambientale (88% dei
compensi) e, coerentemente con tale ambito d’intervento, le attività vertono principalmente su:
progettazione preliminare, definitiva e/o esecutiva di opere private e/o pubbliche; direzione lavori,
assistenza al collaudo e liquidazione finale di opere private e/o pubbliche; collaudo di lavori e
forniture di opere; gestione della sicurezza (D.lgs. 81/2008).”
“Il cluster raggruppa i contribuenti specializzati nel settore dell’ingegneria industriale (93% dei
compensi) che operano prevalentemente per il committente principale, fonte dell’87% dei
compensi.
Le attività espletate risultano piuttosto diversificate; da evidenziare tuttavia la significativa
concentrazione di compensi originati da “altre consulenze” (63% dei compensi per il 17% dei
soggetti) e gestione della sicurezza ai sensi del D.lgs. 81/2008 (63% per il 12%). Si rileva infine
che il 7% dei contribuenti del cluster collabora stabilmente con studi e/o strutture di terzi
ottenendone l’87% dei compensi.”
Fonte : Supplemento straordinario n. 16 alla GAZZETTA UFFICIALE del 30-12-2013
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Incontri Parti Sociali
Tutte le Parti Sociali, incontrate durante la fase istruttoria della definizione della
proposta hanno espresso il vivo interesse e apprezzamento per l’iniziativa
In particolare l’ Ordine Ingegneri di Padova, Confindustria Padova e il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco insieme ai membri del Comitato Ordinatore hanno
discusso approfonditamente le esigenze formative e i contenuti dei corsi man mano
che è stato sviluppato il syllabus.
Inoltre si è convenuto che le parti si riuniranno, con cadenza periodica, durante il
periodo di sperimentazione successivo all’attivazione per avere un continuo
monitoraggio del corso di studio
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Il 9 maggio, alle 15,30 presso il Rettorato dell’Università di Padova si sono
incontrati il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso e della
Difesa Civile, Prefetto Francesco Antonio Musolino, e il Magnifico Rettore
Prof. Rosario Rizzuto dell'Università di per la firma del documento di intesa
per la stipula della convenzione tra Università di Padova e Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco.
La convenzione sarà di supporto al corso di laurea permettendo uno scambio
di esperienze tra il mondo accademico e i Vigili del Fuoco che da sempre
rappresentano il corpo tecnico dello Stato addetto ai compiti di prevenzione
dei rischi e gestione delle emergenze .
Rizzuto: «Sicurezza tema fondamentale dei nostri giorni. Aumenta la nostra
offerta didattica»
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Le problematiche di sicurezza e analisi del rischio in sistemi complessi richiedono la
formazione di laureati che posseggano una preparazione di tipo interdisciplinare, nonché
una solida conoscenza delle tecniche per la valutazione dei rischi.
Tali figure sono sempre più richieste dal mondo del lavoro pubblico e privato.
Il laureato in INGEGNERIA DELLA SICUREZZA sarà caratterizzato da un taglio
professionale “problem solver” tale da poter essere immediatamente inserito nella
progettazione in ambito di ingegneria civile, nella protezione industriale e nella
sicurezza nell’industria di processo, nell’analisi dei rischi industriali, nella
gestione e monitoraggio dei processi industriali, nel controllo della qualità dei
prodotti, nella gestione, controllo e minimizzazione degli impatti ambientali, nelle
attività di auditing, nell’ambito dei sistemi di gestione della qualità e della
sicurezza e nella gestione delle emergenze di attività di primo intervento in caso di
incidenti rilevanti e disastri ambientali.
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il Laureato Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale avrà tutti i
requisiti per poter accedere al ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro.
Accanto al titolo di studio di Laureato Magistrale per la Classe LM26 Ingegneria della
Sicurezza Civile e Industriale, il percorso formativo è delineato in modo tale che
possano essere acquisite anche le certificazioni professionali di seguito indicate
eventualmente attraverso la stipula di accordi di collaborazione con il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, Enti Territoriali e Ordini professionali.
• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
• Responsabile della Sicurezza nei cantieri
• Tecnico per la prevenzione incendi *
•* accreditato presso albo del Ministero degli Interni
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
In particolare il laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza potrà operare come:
• libero professionista esperto di sicurezza a favore di società di progettazione, società di produzione, enti
pubblici, ecc.;
• esperto in materia di progettazione e prevenzione antincendio;
• esperto di gestione della sicurezza presso stabilimenti, installazioni ed infrastrutture industriali di vario tipo;
• responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) di aziende ed enti, nonché altri ruoli di
responsabilità previsti dalla legislazione in vigore (leggi L.81/08, L. 494/96 ed s.m.i., 626/94, 195/03, 818/84,
UNI 10459);
• analista di rischio, presso società di ingegneria, studi professionali, enti pubblici e/o privati, e pubblica
amministrazione per verificare la sicurezza di installazioni industriali esistenti e da realizzare;
• responsabile in materia di sicurezza negli Organi di controllo e vigilanza della Pubblica Amministrazione (Vigili
del Fuoco, INAIL, ARPA, Protezione Civile, Organismi di Certificazioni ecc.)
• gestore della progettazione dei sistemi di sicurezza, di controllo e monitoraggio di stabilimenti, aziende
industriali e di servizi;
• addetto alla verifica dei rapporti di sicurezza, alla pianificazione delle emergenze ed alla pianificazione
territoriale presso la pubblica amministrazione;
• consulente come Risk Manager nel settore commerciale, bancario, assicurativo, in enti pubblici e privati, ecc.
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale
Conclusioni
L’obiettivo finale è quello di sviluppare neo laureati
con una solida “cultura della sicurezza” unita a
elevate conoscenze tecniche
L’iniziativa può rivestire una notevole rilevanza nella
formazione di professionisti molto richiesti dal
mercato del lavoro
In questa ottica si andrebbe a colmare un vuoto
nell’offerta didattica di un Ateneo vasto e
multidisciplinare come quello patavino
Ingegneria della sicurezza
civile e industriale