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Radiazioni non ionizzanti

Corso di Informatica e Statistica Medica

14/2/2006

Scuola di Specializzazionein Fisica Sanitaria

a.a. 2005/2006

Radiazioni non ionizzanti

Le radiazioni non-ionizzantisono nocive?

MisureAmbientali

Test di Modellidi Simulazione

SORGENTISTATO

DELL’ARTENORMATIVA

INGEGNERIA

BIOLOGIA

EPIDEMIOLOGIA

Caratterizzazione delle sorgentiValutazione dell'esposizione

Controllo della qualitàStrumentazione

Dosimetria delle sorgentiMisura statistica

Estrazione el segnale dal rumoreSimulazione e modellistica

FISICA

Effetti ormonali neuronaliInterazione di membrana

Processi cellulari

MagnetochimicaSegnale biologico

Recettori di segnale

CHIMICA-BIOCHIMICA

Indagini statistichesulla popolazione

SORGENTE ESPOSIZIONE CAMPIINTERNI

TRASDUZIONEDEL SEGNALE

EFFETTOBIOLOGICO

DANNO?

RISPOSTABIOLOGICA

MULTIDISCIPLINARIETA'Multidisciplinarietà

Campi elettromagnetici

Radiazioni non ionizzanti

Ad alta frequenza

Si definisce radiazione non-ionizzante quella parte dello spettroelettromagnetico cui corrispondono

energie tra 0 e 12 eV

A bassa frequenza

campi magnetici possono essere pericolosi!?

Campo elettromagnetico

Disaccoppiamento campo E da H

nessuna evidenza di rischio!

Telefonia cellulare

Il GSM ha 124 canali portanti

uplink 890 – 915 MHZ down-link 935- 960 MHZ

Radiazione d’antenna

direzionalitàdel segnale

effetto quasi trascurabile al di fuori dei lobi di

emissione

Principio di precauzione

esprime l’esigenza di un’azione

Il principio di precauzione è un “approccio” di gestione dei rischiche, in una situazione di incertezza scientifica,

anche senza attendere i risultati della ricerca scientifica

a fronte di un rischio potenzialmente grave

esposto è non chi di Rischioesposto è chi di RischioRR =Rapporto di

rischio

Indagine epidemiologica

Per avere valore “scientifico” deve soddisfare i cosiddetti criteri di Hill

1. Consistenza dell’associazione

2. Forza dell’associazione

3. Relazione dose-risposta

4. Prove di laboratorio

5. Plausibilità biologica

Difficoltà nelle indagini

Difficile determinare la confrontabilitàtra le differenti analisi scientifiche

Presenza di fattori confondenti esterni(traffico, erbicidi, radon, ipocondriticità…)

• Difficile estrapolazione dei dati di labo(dimensioni cavie e risposta biologica

• Problemi nell’analisi statistica

(artifizi creati da comparazione multipla)la correlazione di fattori diversi portano a risultati differenti

Rapporto di rischio

Inquinamento elettromagneticoOgni quesito sull’innocuità o meno dei campi elettromagnetici è scientificamente mal posto

la ricerca scientifica può documentare lapresenza di un effetto, ma non può mai,

per principio, provarne l’assenza

In mancanza di un’evidenza di soglie per gli effetti ipotizzati

si deve assumere che il rischio sia proporzionale all’esposizione

e sia quindi zero solo in assenza di quest’ultima

Evidenze epidemiologicheCirca 2000 lavori scientifici hanno trattato il

problema di leucemie infantili in 9 paesi

che corrisponde a 0.32 A/m

Non vi è alcun rischio statisticamente significativo per esposizioni inferiori a 0.4 mT

In esposizioni residenziali con esposizione superiore a 0.4 mT (0.32 A/m)

esaminato il caso di 42 bambinistimato un rapporto di rischio ~ 2

3200 casi esaminati

Campo magnetico

Campo magnetico terrestre 46!

Monitor computer/TV (davanti) 1Tostapane 5Ferro da stiro 10Monitor computer/TV (dietro) 16Asciugacapelli 150Frullatore 230Rasoio elettrico 550Linea 380 KV a 1500 A (a 1 m) 24Linea 380 KV a 1500 A (a 40 m) 2Linea 380 KV a 1500 A (a 250 m) 0.32

Valore del campo in A/m

Problema politicoIl problema non è quindi quello dell’esistenza

o meno di un rischio sanitario, bensì quello della definizione di un rischio accettabile

Non è un problema scientifico, né tecnico, négiuridico, ma un problema politico, nel senso

più ampio e più alto del termine

Esistono leggi molto vincolanti a protezione della popolazione

Mondo, Europa, Italia, Regioni, …..

Legislazione italianaLa nostra Legge è molto cautelativa

in Italia, alla stessa frequenza, questo valore è portato a 20 V/m

La Raccomandazione Europea consente la esposizione ad un campo di 41,25 V/m

(a 900 MHz)

e negli edifici viene abbassato ulteriormente a 6 V/m

Ma è sufficiente?

Ma c’è paura nella popolazione

Poca fiducia nella Scienza

Emblematico il caso di Radio Vaticana

(… e dell’urario impoverito in Bosnia)

Repubblica del 14/3/2001:

Trovata una probabilità di leucemie infantili 6.06 volte superiore alla media entro 2 km dalla

Stazione radio!!

asservita alla multinazionali!

Risonanza nei media

Come si può restare

insensibili?

Ma quanto è pericoloso?Rapporto

di rischio dileucemia infantile

rispetto alla città di Roma

0-2 km 6.062-4 km 2.034-6 km 1.88

Problema statisticoNel caso di pochi eventi

occorre utilizzare la distribuzione di Poisson

e non la distribuzione di Gauss

se no si possono fare errori grossolani!

(che si utilizza per campioni “numerosi”)

P(k; λ) = λk e-λ / k!

G(x; μ, σ) = 1 / [√(2π) σ] exp[-(x - μ)2/(2σ2)]

media λ, varianza λ, deviazione standard √λ

Soluzionenumero casi leucemie in Italia

abitanti italianiProbabilità =

Considerando il numero degli abitanti nel raggio di 2 km dalle antenne

= casi leucemia previstiN = Probabilità · abitanti in un raggio di 2 km

un caso di leucemia!1 diviso 0.165 = 6.06

= 0.165

Nella stessa area si è verificato

ConclusioneMai scherzare con la statistica (Trilussa)

Il pericolo peggiore, a mio parere, è quello del deturpamento paesaggistico!

Troppe antenne!

e per ottenere campi minori poste molto

vicine alle case

Ma si può rimediare!