Post on 01-May-2015
transcript
Progetto Servizio Tecnico
Teoria sistemica
Teorie del funzionamento organizzativo
Teorie della comunicazione organizzativa (PNL)
Teorie/modelli progettazione partecipata (PCM)
L’analisi del contesto è stata effettuata interpellando gli attori coinvolti nel progetto (Servizi Minorili), per evidenziare criticità e risultati .
DIFFICOLTÀ E FATICA NEL PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI E NEL REALIZZARE LE AZIONI DEL
SERVIZIO
Difficoltà a definire e
mantenere le priorità del S.T.
Difficoltà nella collaborazione con le altre aree del CGM e
con il Dirigente
Difficoltà nella
collaborazione con i Servizi
Inadeguata definizione di una strategia comune del Sistema nei rapporti con
l’esterno
Modello organizzativo da
adeguare ai cambiamenti intervenuti
Personale insufficient
e
Incremento degli
impegni interni ed
esterni
Procedure nonsufficientemente
chiare e/o non seguite
Comunicazioni frammentarie
Limitati processi di co-
costruzione
Frequenti iniziative
autonome da parte dei Servizi
Comunicazioni carenti
Carenza nel coordinamento del
Sistema nei rapporti con
l’esterno
Approssimazione e sovrapposizione dei ruoli
nella relazione del sistema con l’esterno
DIFFICOLTA’ NELLA COLLABORAZIONE CON IL S.T.
Talvolta manifestarsi di “inceppamenti” nei collocamenti
in comunità
Talvolta difficoltà nella comunicazione e
relazione tra S.T. e Servizi
Metodologia chiara ma non sempre seguita
Prevalere nei Servizi
delle abitudini
sulla procedura
Stili comunicativinon sempre appropriati
Scarsa attenzione alle indicazioni e
alle richieste dei Servizi
Procedure poco definite e
frequenti sovrapposizioni tra
Servizi, S.T. e Ragioneria
Difficoltà nelle procedure per
contratti convenzioni,
progetti
Staff direttivo più efficace che ha ricadute
positive sul S.T.
Team interservizi• Team GPSL• Team Coordinamento risorse• Team Formazione ricerca
Ciò che ci portiamo in dote
Progetto S.T. 2009 “Accor..darsi”
Apprendimenti “Percorso Supervisione
2007”
Modello Organizzativo Sperimentato
Cultura organizzativa basata su:
• Responsabilità• Flessibilità
Nel S.T. Nel Sistema
ProgettualitàEsterne: - Provarci gusto - Percorsi - Ciò che manca - In Viaggio con l’Arca - Varie collaborazioni e partnernariati Interne: - Libera..mente - Non perdiamoli di vista
Rapporti istituzionali Regione: - Sviluppi del ConvegnoE.R. - Mediazione penale - Mediazione culturale - Ripresa Commissione ex art. 13
Provincia: - Incremento offerta formativa Bologna IPM/area esterna - Convenzione per Teatro Altre Provincie – Tavoli di lavoro interistituzionali
Comune: - Servizio Mediazione linguistico- Bologna culturale - Accordi di programma - Revisione protocollo collaboraz.
ASP: - Collaborazione borse lavoroIRIDES - Progettualità integrative - Convenzione per Teatro
S.S.R. ASL - Fine sperimentazione e consolidamento servizio psicologico e servizio infermieristico - Accordi per comunità terapeutiche
Ciò che ci portiamo in dote
Rapporti con Privato Sociale
• CSAPSA• GYMCUS • ampliamento collaborazioni con strutture comunitarie
Nel contesto esterno
Gli obiettivi del progetto sono stati individuati attraverso la riformulazione delle
problematiche in obiettivi raggiungibili.
DARE PIENA ATTUAZIONE AGLI OBIETTIVI E ALLE AZIONI DEL SERVIZIO
SUPERANDO LE CRITICITA’ RILEVATE
Definire e mantenere le
priorità del S.T.
Migliorare la collaborazione con le altre aree del CGM e
con il Dirigente
Migliorare la collaborazion
e con i Servizi
Chiarire i ruoli e agirli nell’ottica della
strategia comune del Sistema nei rapporti
con l’esterno
Riorganizzare il S.T. alla luce dei cambiamenti intervenuti
Elaborazione matrici di
responsabilità
Definire in modo concordato le
procedure
Riconoscere e valorizzare
l’interdipendenza del sistema
Perfezio-nare e
curare gli stili e i modi di comuni-cazione
Partecipare alla definizione di una
strategia comune del Sistema nei rapporti con
l’esterno
Partecipare all’attivazione di un coordinamento per i rapporti del Sistema con l’esterno
PRECONDIZIONI VINCOLI
Personale insufficient
e
Incremento degli
impegni interni ed
esterni
Riattualiz-zare le
procedure
Le attività individuate sono coerenti e pertinenti agli obiettivi segnalati.
Obiettivo generale
DARE PIENA ATTUAZIONE AGLI OBIETTIVI E ALLE AZIONI DEL SERVIZIO SUPERANDO LE CRITICITA’
INDIVIDUATE Obietti
vi specific
i
1. Definire e
mantenere le priorità del
S.T.
2. Migliorare la
collaborazione con le altre
aree del CGM e
con il Dirigente
3. Migliorare la
collaborazione con i Servizi
4. Chiarire i ruoli
e agirli nell’ottica della
strategia comune del Sistema nei rapporti con
l’esterno
Risultatiattesi
S.T. riorganizzato alla luce dei cambiamenti intervenuti
Matrici di responsabilità e procedure concordate
Incremento dei team tematici e delle modalità
di lavoro interservizi
Definizione di una strategia comune del Sistema nei rapporti con
l’esterno
Attività Calendarizzazione delle riunioni S.T.Elaborare le matrici di responsabilità Elaborare e sperimentare strumenti condivisi per i diversi ambiti di intervento
Costituzione gruppo di lavoro interarea per co-costruire le procedure per gli ambiti di intervento comuni Sperimentazione delle procedure Incontri periodici
Curare gli stili e i modi di comunicazioneRiattualizzare le procedure Attivare il team Comunità Valutare con i Servizi l’opportunità di creare altri team tematici
Promuovere l’attivazione di un coordinamento specifico all’interno dello staff direttivo Partecipazione all’attività di coordinamento
Le attività indicate nel progetto sono considerate dal S.T. prioritarie e pertanto si
ritiene fondamentale la loro attuazione entro i primi 6 mesi dell’anno 2010.
La loro realizzazione consentirà di perseguire con maggiore incisività le Finalità (articolate nei loro obiettivi tecnici e organizzativi) indicate nel progetto 2009 e che vengono
pertanto riconfermate.
Finalità 1 Finalità 2 Finalità 3 Finalità 4
Costruire e sperimentare un modello organizzativo che valorizzi l’interdipendenza all’interno del sistema Giustizia Minorile e la trasformi in risorsa
Promozione e intensificazione della rete di collaborazione interistituzionale del distretto per ampliare e/o facilitare l’accesso alle risorse e potenziamento della comunicazione con l’Autorità Giudiziaria
Potenziare la cultura del monitoraggio delle collaborazioni, delle attività, delle iniziative e delle prassi operative ed assicurane la necessaria manutenzione.
Consolidamen-to dell’ assetto organizzativo del Servizio Tecnico per garantire una ottimale esecuzione dei compiti istituzionali
ATTIVITA’ 1:
Definire e mantenere le priorità del S.T.
1° Semestre 2010 G F M A M G
Calendarizzazione riunioni S.T.
X
Elaborazione matrici di responsabilità
X X
Sperimentazione nuovo modello
X X
Verifica X
ATTIVITA’ 2: Migliorare la collaborazione
con le altre aree del CGM e con il Dirigente
1° Semestre 2010
G F M A M GAttivazione gruppo di lavoro interarea
Dirigente S.T.
Elaborazione procedure per gli ambiti di intervento comuni
S.T.Aree CGM
Dirigente
S.T.Aree CGM
Dirigente
Sperimentazione nuovo modello
S.T.Aree CGM
S.T.Aree CGM
Verifica S.T.Aree CGM
Dirigente
ATTIVITA’ 3: Migliorare la collaborazione con i Servizi
1° Semestre 2010
G F M A M G
Definizione di uno stile di comunicazione
S.T.
Riattualizzazione procedure:
S.T.Team
interser./
Servizi
S.T.Team
interser./
Servizi
S.T.Team
interser./
Servizi
Riattualizzazione procedure: verifica
S.T.Team
interser./
Servizi
S.T.Team
interser./
Servizi
Attivazione team comunità
S.T.Servizi
Valutare con i Servizi l’opportunità di creare altri team
S.T.Servizi
ATTIVITA’ 4:
Chiarire i ruoli e agirli nell’ottica della strategia comune del Sistema nei rapporti
con l’esterno 1° Semestre 2010
G F M A M G
Promozione coordinamento
Dirigente S.T.
Attivazione coordinamento
StaffDirettiv
oS.T.
Attività di coordinamento
StaffDiretti
voS.T.
StaffDirettiv
oS.T.
StaffDirettiv
oS.T.
Verifica Dirigente
StaffDirettiv
oS.T.
A cura di
Anna MariaAntonellaDonatella
ImmaMaria Grazia
E per finire…
Un grazie a tutti/e per l’attenzione…
e Buone Feste… che ad Anno Nuovo
ci attende un grande e
promettente lavoro!