PSICODINAMICA. SCOPO DELLINTERVENTO riconoscere linsieme della malattia, che significa la scienza...

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PSICODIN

AMICA

SCOPO DELL’INTERVENTOSCOPO DELL’INTERVENTO

riconoscere l’insieme della malattia, che significa la riconoscere l’insieme della malattia, che significa la scienza della nosografia;scienza della nosografia;

avere come obiettivo l’individuo nei suoi aspetti avere come obiettivo l’individuo nei suoi aspetti fisici, psichici, culturali, che significa la fisici, psichici, culturali, che significa la scienza dell’eidologia;scienza dell’eidologia;

vedere l’individuo nel suo ciclo di vita, che significa la vedere l’individuo nel suo ciclo di vita, che significa la scienza della biografiascienza della biografia

Se vogliamo avere una concezione completa del malato mentale, dobbiamo assumere un triplice punto di vista:

Karl Jaspers, 1920 (1960)

DISAGIO PSICHICO

DISAGIO SOCIALE

DISAGIO INTERPERSONALE

DISAGIO FAMILIARE

OGGETTO DELLA PSICHIATRIAOGGETTO DELLA PSICHIATRIA

DISAGIO DISTURBI COMPROMISSIONE FISICA

SCOPO DELL’INTERVENTOSCOPO DELL’INTERVENTO

rapporto con se stesso e la propria immaginerapporto con se stesso e la propria immagine rapporto con il proprio corporapporto con il proprio corpo rapporto con la norma e la malattiarapporto con la norma e la malattia comportamento del soggetto comportamento del soggetto comportamento e risposta dell'ambiente ristretto e allargatocomportamento e risposta dell'ambiente ristretto e allargato interrelazioni dinamiche con l'ambiente interrelazioni dinamiche con l'ambiente funzionamento biologico del soggetto funzionamento biologico del soggetto immagine della malattia mentaleimmagine della malattia mentale

MODIFICARE

STRUMENTI DI MODIFICAZIONESTRUMENTI DI MODIFICAZIONE

PSICOTERAPEUTICIPSICOTERAPEUTICI RIABILITANTIRIABILITANTI RISOCIALIZZANTIRISOCIALIZZANTI PSICOFARMACOLOGICIPSICOFARMACOLOGICI FISICIFISICI CULTURALI-ACCADEMICICULTURALI-ACCADEMICI

RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE

CON IL VARIARE DELL’IMMAGINE SOCIALE,

VARIA ANCHE L’AUTOPERCEZIONE DELLA MALATTIA

ED IL LIVELLO STESSO DI SOFFERENZA

IL FUNZIONAMENTO OTTIMALEIL FUNZIONAMENTO OTTIMALE

1. patrimonio genetico

2. storia personale dell'individuoa) prima infanziab) socializzazione primaria (famiglia d'origine)c) socializzazione secondaria (famiglia-ambiente)

3. vicissitudini delle sue funzioni fisiche e mentali

4. sue possibilità psicologiche e fisiche attuali

5. condizione sociale, economica e culturale-ambientale

IL FUNZIONAMENTO OTTIMALE IL FUNZIONAMENTO OTTIMALE

E’ determinato da:

Per esempio: L’ansia come segnale Il lutto come maturazione o difesa

E INCLUDERE SITUAZIONI FRANCAMENTE PSICOPATOLOGICHE

E INCLUDERE SITUAZIONI FRANCAMENTE PSICOPATOLOGICHE

PUO’ ANCHE COMPRENDERE LA SOFFERENZA PSICHICAPUO’ ANCHE COMPRENDERE LA SOFFERENZA PSICHICA

IL FUNZIONAMENTO OTTIMALE IL FUNZIONAMENTO OTTIMALE

POSTULATI DEL FUNZIONAMENTO PSICODINAMICO

POSTULATI DEL FUNZIONAMENTO PSICODINAMICO

Le azioni (i comportamenti), i pensieri, i sentimenti umani non sono sempre o esclusivamente determinati da atti volontari e la loro natura e finalità non sono sempre coscienti.

Il funzionamento psichico è in maggior o minor misura sovradeterminato da situazioni estranee allo stato cosciente.

La sfera inconscia della mente funziona secondo principi che tendono a stabilire degli equilibri dinamici per un funzionamento ottimale di quel singolo individo.

Molti sentimenti, comportamenti, esami di realtà risentono di conflitti e bisogni inconsci.

Il comportamento, le emozioni e il funzionamento psichico (capacità intellettuali comprese) variano (in maggiore o minore misura) secondo il contesto e il rapporto interpersonale.

PUNTI DI VISTA DEL FUNZIONAMENTO PSICHICO

PUNTI DI VISTA DEL FUNZIONAMENTO PSICHICO

TOPICOrispetto allo stato di coscienzarispetto allo stato di coscienza

STRUTTURALErispetto alle sedi funzionalirispetto alle sedi funzionali

GENETICOrispetto allo sviluppo nel temporispetto allo sviluppo nel tempo

DINAMICO-ADATTIVOrispetto ai meccanismi di autoregolazionerispetto ai meccanismi di autoregolazione

Si divide in:

P

UN

TO

DI

VIS

TA

TO

PIC

OComprende le dinamiche psichiche in relazione al loro rapporto con lo stato di coscienza

CONSCIO

PRECONSCIO

INCONSCIO

I livelli sono separati da meccanismi di censura evidenti in: libere associazioni atti mancati attività onirica

P

UN

TO

DI

VIS

TA

STR

UTTU

RA

LE

Definisce la struttura psichica, composta da tre "sottostrutture"

Le tre strutture o istanze sono:

IO

ES

SUPER-IO

Struttura funzionale deputata a recepire gli stimoli provenienti dall'esterno e quelli intrapsichici, ad elaborarli e a rispondere con atti motori (parola compresa)

IO

Viene identificato con la coscienza, ma il suo funzionamento può essere inconscio.

E’ sede di: funzioni meccanimi

immagini

DI DIFESA DI ADATTAMENTO

DELL’OGGETTO DI SE’

MNESICA RIEVOCATIVA CRITICA SINTETICA SIMBOLICA ANALOGICA

IO

FUNZIONI

MECCANISMI

IMMAGINI

Struttura funzionale che contiene le fantasie inconsce (è spesso identificato con l'inconscio), in particolare i desideri e le pulsioni rimosse. Contiene anche le cariche energetiche non investite

ES

E' separato dalla sfera conscia (punto di vista topico) da meccanismi di censura che funzionano come una membrana semi-permeabile unidirezionale.

Funziona secondo il modello di pensiero primario (vicino a quello infantile), con meccanismi di condensazione spostamento

simbolizzazione

Le fantasie dell'Es spesso contrastano con le forze del Super Io

Struttura funzionale che si differenzia lungo lo sviluppo individuale da una parte dell'Io assumendo le funzioni di guida morale e di regolatore etico

SUPERIO

Esercita una influenza su di una parte dell'Immagine del Sé (il Sé) che in tal modo diventa Immagine Ideale del Sé

Deriva dall'introiezione (meccanismo di difesa) delle immagini e dei dettami parentali e succes-sivamente dalla introiezione degli elementi normativi dell'ambiente e sociali (non necessa-riamente positivi eticamente o funzionalmente)

Le forze del Super Io sono in contrasto con le pulsioni a provenienza dall'Es

Il funzionamento del Super Io e l'Immagine Ideale del Sé sono in parte consci e in parte inconsci (punta di vista topico)

P

UN

TO

DI

VIS

TA

GEN

ETIC

OComprende le varie fasi di maturazione della struttura psichica, quindi delle funzioni psicologiche, sensoriali e motorie, delle istanze (Io, Super Io, Es), delle immagini psichiche e dell'affettività, dei rapporti d'oggetto (intrapsichici e interpersonali)…..

…secondo leggi di natura gerarchica, funzionale e a feed back, correlate alla minor o maggior maturazione delle fasi precedenti.

FASI

ORALE ANALEANALE FALLICA LATENZA

2 mesi - 1-2 anni

prevale Essoddisfazione pulsionale

passività

incorporamento

simbiosi

narcisismo

imprinting

oggetto parziale

autismo

4-6 anni

Io in sviluppoSuper Io grezzo

controllo

definizione identità

idealizzazione

amore/odio

imitazione

oggetto transizionale

separazione/avvicinamento

5-8 anni

strutturazione Iointroiezione Super Io

competizione

identità sessuale

onnipoten/frustrazione

amore/odio reali

Identificazione

oggetto totale

dipendenza/autonomia

oltre

maturazionecoscienza etica

autonomizzazione

limite Sé - non Sè

lutto/elaborazione

modulazione

introiezione

costellazione oggetti

individuazione

P

UN

TO

DI

VIS

TA

GEN

ETIC

O

COAZIONE A RIPETERE BENEFICI PRIMARI E SECONDARI

PRENASCITA NASCITA

REGRESSIONE FISSAZIONE

MOVIMENTI

TENDENZE

IGNOTO

P

UN

TO

DI

VIS

TA

DIN

AM

ICO

-AD

ATTIV

O(A

UTO

REG

OLA

ZIO

NE

PSIC

HIC

A)

Comprende l'osservazione dei processi psichici che derivano dall'interazione di forze che si incrementano, si contrappongono, s'inibiscono l'un l'altra.

Queste forze sono mentalmente rappresentate da immagini e/o idee con una carica affettiva (investimento).

Tali immagini investite sono definite "oggetti".

MECCANISMI DI DIFESA

Appartengono all’IO, anche se sono inconsci.

Sono attivati da segnali d'ansia.

Sono meccanismi fisiologici che partecipano allo sviluppo e al mantenimento di una (auspicata) omeostasi psichica.

Diventano patologici se iper o ipofunzionanti o se agiscono in modo eccessivamente sinergico o disarmonico.

Tendono a controllare le idee e le fantasie intollerabili alla coscienza, di natura conflittuale, a salvaguardare le identificazioni significative e necessarie, esercitano un controllo sull'ambivalenza, combattono l'angoscia.

Partecipano alla strutturazione psichica (Io, Es, Super-Io) e allo sviluppo (fasi genetiche) secondo un proprio livello di maturazione.

MECCANISMI DI DIFESA

Considerare se stesso e gli altri come completamente buoni o completamente cattivi, non riuscendo ad integrare le caratteristiche positive e negative di sé e degli altri in immagini coese; spesso lo stesso individuo sarà alternativamente idealizzato e svalutato.

SCISSIONE

Non essere in grado di ricordare o non essere cognitivamente consapevole di desideri, sentimenti, pensieri o esperienze disturbanti. Il materiale rimosso non è inerte.

RIMOZIONE

Rifiutare di riconoscere qualche aspetto della realtà o della propria esperienza, che per altri sarebbe invece evidente: ciò porta il soggetto ad annullare l'evento o le sue conseguenze.

NEGAZIONE

MECCANISMI DI DIFESA

Fare proprio qualcosa che viene dall'esterno; insieme al meccanismo di "introiezione" presiede alla costruzione del mondo interno.

IDENTIFICAZIONE

Attribuire ad altri i propri sentimenti, impulsi o pensieri non riconosciuti e non accettabili come propri

PROIEZIONE

Trasformazione sul piano somatico di conflitti inconsci, per cui si generano sintomi fisici con significato simbolico.

CONVERSIONE

Introiettare alcuni dei caratteri dell'oggetto ansiogeno e assimilare così un'esperienza angosciante appena provata

IDENTIFICAZIONE CON L’AGGRESSORE

MECCANISMI DI DIFESA

Tenere separate le componenti cognitive e quelle affettive di un'esperienza, in quanto l'affetto è escluso dalla coscienza.

ISOLAMENTO

Elaborare spiegazioni rassicuranti utili, ma inesatte, per il proprio o altrui comportamento o esperienza.

RAZIONALIZZAZIONE

Indirizzare su un oggetto meno minaccioso, un sentimento o una risposta primitivamente indirizzati a un altro oggetto.

SPOSTAMENTO

Trasformazione di aspetti pulsionali in sentimenti e quindi comportamenti eticamente e socialmente validi.

SUBLIMAZIONE

NevrosiNevrosiSomatizzazioniSomatizzazioniDisturbi alimentazioneDisturbi alimentazioneTossicofilieTossicofilie

Disturbi dell’UmoreDisturbi dell’Umore

Sind. SchizofrenicheSind. Schizofreniche

Sind. DissociativeSind. Dissociative

ANSIA

AFFETTIVITA’

PENSIERO

LE DIMENSIONI PSICHIATRICHELE DIMENSIONI PSICHIATRICHE

BENEFICIPRIMARI

BENEFICISECONDARI

DIFESERESISTENZE

FORMAZIONI REATTIVE