Quale collaborazione nelle Medicine Interne. Esperienza ... · L’utilizzo di strumenti...

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Quale collaborazione nelle Medicine Interne.

Esperienza della Regione Liguria

Giuliano Lo Pinto Direttore Dipartimento Area di Medicina E.O. Ospedali 

Galliera Genova

Roberta RapettiCoordinatore Inf.co Dipartimento di Medicina Asl n°2 

Savonese

Dichiarazione conflitto di interessi

Il sottoscritto Giuliano Lo Pinto ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

dichiarache negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario: - Bayer S.p.a.

La sottoscritta Roberta Rapetti, ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg.Applicativo dell’Accordo Stato‐Regione del 5 novembre 2009,

dichiara

che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori diinteressi commerciali in campo sanitario.

Dichiarazione conflitto di interesse

Definizione

Metodi di lavoro

Formazione

Strumenti di misurazione 

Agenda

Definizione

Metodi di lavoro

Formazione

Strumenti di misurazione 

Agenda

La collaborazione è il processo del lavorare insieme per costruire il consenso su obiettivi comuni, approcci e risultati. E’ richiesta la comprensione dei propri e degli altri ruoli, il 

reciproco rispetto dei partecipanti, l’impegno verso risultati comuni, il processo decisionale condiviso, efficaci relazioni di comunicazione e responsabilità sia verso le 

finalità che i membri del team”.Graaham J.R. et al. “Collaboration: a social work practice method”, 1999, 80(1):6‐13

COMUNICAZIONE

“La comunicazione è la variabile più importante di un buon lavoro di gruppo ed è fondamentale per l’efficienza e per la sicurezza dell’ambiente lavorativo.  La 

comunicazione è lo scambio di informazioni, di feedback, di idee e di opinioni. Consente la diffusione delle conoscenze, l’istituzione di relazioni, stabilisce schemi di 

comportamento prevedibili, consente di mantenere l’attenzione sul compito e costituisce un’efficace strumento di gestione”. Kanki G.B. e Palmer M.T. “Communication and crew resource management”,1993

“Il team è un insieme di due o più persone che interagiscono tra di loro in modo dinamico, interdipendente e adattivo per il raggiungimento di un obiettivo comune, ove a ciascuna delle quali è stato assegnato un ruolo o una funzione specifica e la cui appartenenza è 

limitata nel tempo”Salas at al, 1992  

TEAMappartenenza;

coesione;cooperazione;sicurezza.

Collaborazione ‐ elementi barrieraScarsa consapevolezza al ruolo professionale;Debole fiducia nelle competenze reciproche;

Competenze complementari ma una diversa visione della pratica clinica;  

Organizzazione gerarchica;Limitata chiarezza sulla responsabilità legale;

Timore di perdita di competenza.

Collaborazione ‐ elementi facilitantiPrecedenti esperienze positive di interrelazioni medico‐

infermieristiche;Reciprocità di consultazioni tra i professionisti;

Comunicazione efficace, incluso l’uso di tecnologie;Incentivazione economica per l’infermiere;Supporto, fiducia e rispetto reciproco;

Regolari briefing;Attitudine positiva verso la collaborazione;Riconoscimento ufficiale dei diversi ruoli.

Definizione

Metodi di lavoro

Formazione

Strumenti di misurazione 

Agenda

BRIEFING FUNZIONESVOLTA

DEBRIEFING

COMUNICAZIONE STRUTTURATA

Abilità relative alla comunicazione di gruppo:usare uno stile di comunicazione aperto e di sostegno;

utilizzare tecniche di ascolto attivo;

prestare attenzione ai messaggi non verbali;

coordinare le attività al fine di ridurre fraintendimenti, errori e conflitti.West, M. Effective Teamwork: Practice lessons from organizational research (seconda edizione), Leicester: BPS Blackwell, 2004

Analisi della comunicazione strutturata durante la discussione giornaliera dei casi clinici (in forma di briefing bedside e/o in stanza dedicata) svolta  in tre  reparti di Medicina e Chirurgia di un Ospedale per acuti con 48 letti  per U.O. con rapporto 

infermiere/paziente di 1:6

Comparazione tra strumenti di comunicazione utilizzati durante il briefing:presentazione dei casi in modo libero;presentazione con check‐list cartacea (SBAR);presentazione con check‐list elettronica (SBAR) su dispositivo mobile o fisso.

SituationBackgroundAssessmentRecommendationL’utilizzo di strumenti strutturati di comunicazione durante il briefing in un teammultidisciplinare riduce il tempo medio di durata della presentazione di ognisingolo caso e rende la discussione omogenea favorendo l’inserimento e lacrescita professionale degli infermieri meno esperti.

Il “giro visita” come strumento centrale del lavoro di TEAM

• Impatto positivo sul “giro interdisciplinare” con il fisioterapista, la farmacista, i medici, lo specialista, l’infermiere, il case manager e la 

dietista, al fine di analizzare/discutere i casi difficili;

• Implementazione di figure nuove (facilitatori);

• Riduzione della degenza media nel gruppo interdisciplinare.

Definizione

Metodi di lavoro

Formazione

Strumenti di misurazione 

Agenda

Metodologia CRM(educa al lavoro in team, studia e valuta i comportamenti del gruppo in ambienti a rischio).

Ambiti di intervento:• organizzazione (promuovere una cultura basata sullo studio dell’errore);• gruppo di lavoro (addestramento in sinergia);• individuo (fattore umano per capire i limiti e le prestazioni del singolo, approfondire il rapporto tra uomo e tecnologie e analizzare l’inserimento in un gruppo di lavoro).  

Scenari di casi clinici; 

Professionisti “esperti”;

Tecniche di comunicazione. (lezione teorica, simulazione con strumenti ad hoc, 

metodologia caso studio, osservazione diretta, intervista,

focus group e role playing).

Definizione

Metodi di lavoro

Formazione

Strumenti di misurazione 

Agenda

"Le Organizzazioni sanitarie hanno il dovere di stabilire un approccio 

proattivo, sistematico, per lo sviluppo delle cure interprofessionali, attraverso la formazione del team, la costruzione 

di abilità e di interventi di miglioramento, al fine di ridurre i danni 

evitabili ai pazienti.I programmi di formazione dovrebbero regolarmente affrontare ed applicare i principi di leadership e di gruppi di 

lavoro efficaci“.

National Quality Forum’s “34 Safe Practices for Better Healthcare” in the 2010 Update

LA NOSTRA ESPERIENZA

L' idea 

Nasce dall'evidenza che larelazione professionaleinfermiere/medico ha ricadute positive e negative sull' esitodelle cure erogate agli assistiti

Importanza della collaborazione infermiere ‐medico 

Comunicazione infermiere/medico

Tourangeaui AE, Doran DM. JAN Original Research 2006. Blackwell Publishing Ltd

Importanza della collaborazione infermiere ‐medico 

Aliina Hirshoff ‐ 2006.

Gli strumenti 

Abbiamo somministrato nel 2013 agli infermieri e ai medici delle 18 Unità Operative di Medicina Interna della Regione Liguria due questionari che valutano la relazione infermiere/medico dal punto di vista teorico (JCS)e da quello pratico (NPCS).

Jefferson Collaboration Scale: 15 item 

E' stata elaborata negli USA da Hojat nel 1985 e comprende quattro categorie:

1. la condivisione di alcuni aspetti della formazione infermieristica e medica2. il prendersi cura e il curare3. l’autonomia degli infermieri4. l’autorità dei medici

Nurse‐Physician Collaboration Scale: 27 item 

E' stata elaborata in Giappone da Ushiro nel 2009 e comprende tre categorie:

1. la condivisione delle informazioni clinico assistenziali del paziente2. il processo decisionale3. la cooperazione tra infermiere e medico

Gli strumenti 

JCS :    311 infermieri e 97 medici

NPCS : 299 infermieri e 88 medici

Caratteristiche del campione 

D5:   Gli infermieri dovrebbero avere la responsabilitàdelle cure infermieristiche che forniscono ai pazienti.

4=molto d'accordo, 3=un po' d'accordo,2=un po' in disaccordo, 1=molto in disaccordo

Esempio : JCS domanda 5

1 2 3 40

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Esempio : NPCS domanda 15

D15: Gli infermieri e i medici hanno la stessa visione sulper corso di cura del paziente.

1=sempre, 2=di solito, 3=qualche volta, 4=raramente, 5=mai

1 2 3 4 50

5

10

15

20

25

30

35

D10: La funzione principale dell'infermiere è di eseguirele prescrizioni del medico.

4=molto d'accordo, 3=un po' d'accordo,2=un po' in disaccordo, 1=molto in disaccordo

I medici tendono ad essere più in accordo, gli infermieri decisamente piùin disaccordo (p<0.001). 

Esempio : JCS domanda 10

Gli Infermieri sono molto d’accordo, i medici più indecisi (p<0.001) 

D14: I medici dovrebbero essere istruiti a stabilirerelazioni di collaborazione con gli infermieri.

4=molto d'accordo, 3=un po' d'accordo,2=un po' in disaccordo, 1=molto in disaccordo

Esempio : JCS domanda 14

D21: Gli infermieri e i medici condividono le informazioniin relazione al livello di autonomia del paziente nelleattività di vita quotidiana.

1=sempre, 2=di solito, 3=qualche volta, 4=raramente, 5=mai

Gli Infermieri sono più negativi (p=0.02).

Esempio : NPCS domanda 21

Gli infermieri danno risposte disperse, i medici sono più d’accordo (P<0.001)

D24: Gli infermieri e i medici dimostrano preoccupazionereciproca quando si sentono affaticati.

1=sempre, 2=di solito, 3=qualche volta, 4=raramente, 5=mai.

Esempio : NPCS domanda 24

Swot analysis (matrice swot)

Formazione che deve essere comune, finalizzata al miglioramento dellacomunicazione, al riconoscimento del reciproco ruolo e della rispettivaautonomia professionale, al creare uno strumento comune di lavorocondiviso dove i singoli professionisti partecipino attivamente alla presain cura del paziente

Lavoro di gruppo ritmato da incontri quotidiani durante i quali avvenga loscambio di informazioni e si modifichino i piani di lavoro: “briefing”,“de‐briefing” 

Verifica continua dei miglioramenti ottenuti

Strumenti di valutazione delle singole professionalità attraverso l'uso dischede di valutazione individuale utilizzando dati oggettivi, delle attivitàe relativi esiti per esempio attraverso l'implementazione della“Outcome Research”

Azioni da intraprendere

Tutto questo per ...

La centralità del paziente