Qualità dei fiori recisi in POSTRACCOLTA

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PICCOLO

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La qualità delle produzioni ortoflorovivaistiche

Caso studio: La qualità dei fiori recisi

ed i fattori che la influenzano

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La qualità dei fiori recisi e fattori che la influenzano

� Studenti: Corso di Laurea Specialistica

� OBIETTIVI DIDATTICI:- Definire il significato di “qualità” in floricoltura;- Descrivere le principali caratteristiche

qualitative dei fiori recisi;- Indicare i fattori e le condizioni che

influenzano la qualità ed i fattori di controllo

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La qualità dei fiori recisi e fattori che la influenzano

� PREREQUISITI DIDATTICI:- Elementi di fisiologia vegetale:

potenziali idrici, scambi gassosi, fitormoni.- Elementi di agronomia: concimazione,

irrigazione.- Elementi di colture protette: controllo di

temperatura, luce, umidità relativa.

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La qualità dei fiori recisi e fattori che la influenzano

� PERCORSO DIDATTICO- Che cos’è la qualità- Il significato della qualità nei fiori recisi- Le principali caratteristiche qualitative- Perdita della qualità- Fattori e condizioni che influenzano la qualità- Strategie di controllo della qualità

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Che cos’è la qualità?

� Il grado di eccellenza o di superiorità di un prodotto ed èil risultato della combinazione di attributi, proprietà o caratteristiche che gli conferiscono un valore in funzione del suo uso (Kader, 2000).

� È definita da fattori qualitativi interni (principalmente nei prodotti eduli) ed esterni che permettono di apprezzare le caratteristiche visive del prodotto

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Che cos’è la qualità?

Combinazione di tre elementi:Le caratteristiche intrinseche del prodottoIl consumatore Il mercato

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Che cos’è la qualità dei fiori recisi?

� Caratteristiche estetiche :colore dei fiori/infiorescenze e delle foglie,forma dei fiori/infiorescenze, taglia :altezza degli steliassenza di eventuali danni meccanici o da insetti e

malattie� Caratteristiche fisiologiche :

Durata postraccolta

Fattori qualitativi esterni

Obiettivo, durante la fase postraccolta, è la conservazione della qualità

Regolamento CEE 316/68 (All. 1)

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Che cos’è la qualità dei fiori recisi?

7-12Totale

1-2Chiosco

1,5-2,5Negozio

1-2,5Spedizioniere

2-3Grossista/distributore

0,5-1Mercato (Asta)

0,5-1Produttore

Tempi medi di permanenza

Categoria commerciale

Tabella 1- Tempi medi di permanenza dei fiori recisi presso le diverse categorie commerciali

Burchi, 2001

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Perdita della qualità

� Crescita, sviluppo ed invecchiamento (risposta alla gravità)

� Senescenza del fiore: decolorazione dei petali, imbrunimento dei tessuti

� Avvizzimento dei fiori e delle foglie� Shattering: Abscissione e caduta di foglie, boccioli, petali

e fiori� Ingiallimento delle foglie� Curvatura geotropica e fototropica dell’infiorescenza e

dello stelo

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Fattori che influenzano la qualità

1. Fattori precolturali (intervengono prima della messa in coltivazione delle piante): miglioramento genetico, studi di fisiologia e di genetica molecolare;

2. Fattori colturali (dall’inizio della coltivazione alla raccolta): concimazioni, irrigazioni, fotoperiodo, temperatura, umidità relativa, lotta contro i parassiti;

3. Fattori postraccolta (dalla raccolta alla vendita): stadio di raccolta, soluzioni conservanti, controllo di temperatura e di etilene durante la conservazione ed il trasporto.

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Fattori che influenzano la qualità:

Fattori precolturali

� Individuazione e controllo genetico di caratteri in grado di condizionare la postraccolta:

Biosintesi e sensibilità all’etilene = fiori insensibili all’azione dell’etilene, Biosintesi degli antociani = migliorare la colorazione dei fiorinumero e qualità dei petali (Rosa), ingiallimento fogliare (Alstroemeria)attività stomatica, morfologia vascolare, robustezza dello stelo, � Intervento di ibridatori e costitutori di varietà resistenti agli stress che

il fiore subisce nelle fasi postraccolta (recisione, conservazione, trasporto)

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Fattori precolturali: il ruolo dell’etilene

� I fitormoni influenzano la senescenza del fiore: le gibberelline e le citochinine la ritardano, l’acido abscissico e l’etilene la promuovono (Halevy and Mayak, 1981)

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Garofano

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Il clonaggio molecolare di geni che hanno un ruolo attivo nella regolazione della senescenza ha aperto tutta una serie di possibilitàper rallentare questo fenomeno attraverso la mutazione selettiva dei geni stessi. Nell’ ingegneria genetica l’antisense technology (m RNA antisenso) inibisce l’espressione dei geni che codificano per l’ACC sintasi o ossidasi.Piante transgenichePiante transgeniche di garofano, con un gene che codifica per l’antisenso ACC ossidasi, rilasciano pochissimo etilene e presentano fiori più longevi.Questo però non le rende immuni dall’azione dell’etilene esogeno il quale provoca ugualmente effetti deleteri sulla qualità del prodotto.

Selezione assistita con marcatori molecolari correlati alla durata in vaso dei fioriCv Roland di garofano analisi Random Amplified Polymorfic DNA

Aspetti genetici

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Fattori che influenzano la qualità: Fattori colturali

Ambiente di coltivazione: •Caratteristiche fisiche del terreno•Stato idrico - stress idrico•Fertilità/nutrizione -coltivazioni fuori suolo•Luce - Livello endogeno di carboidrati•Temperatura

Piegatura dello stelo di rosa a seguito di stress idrico

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nutrie nella rosa

Alti livelli di concimazioni azotate inducono nei petali e nelle foglie della rosa un incremento di ABA che riducono la durata postraccolta

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Rosa e fertilità

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Fattori che influenzano la qualità: Fattori postraccolta

� diversi stadi di maturazione delle specie (Minimum harvestmaturity) , dall’esigenze del mercato, gusto del consumatore

� Raccolta di sera (Novak e Rudnicki, 1990)caratteristiche fisiologiche del prodotto: carboidrati, suscettibilità alle

malattie fungine� Eccezioni per prevenire lo stress idrico: rosa, crisantemo e garofano� Utensili sterilizzati ed eliminazione di terra a contatto con gli steli

(Van Meeteren e Gelder, 1999)

La raccolta:

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Strategie di controllo della qualità post raccolta

� Adozione di soluzioni tecnologiche inerenti l’ambiente di conservazione

� Utilizzo di prodotti chimici che interagiscano con i processi fisiologici rallentandone il normale decorso

•Inabilità dello stelo all’assorbimento dell’acqua per l’azione di microrganismi, embolia, prodotti chimici;•Scarsa riserva di carboidrati•Presenza di patologie•Presenza di etilene

La postraccolta

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Strategie di controllo della qualità post raccolta

I fattori che influenzano la durata postraccolta sono di tipo ambientale e biologico (Paull, 1999): •Temperatura•Umidità•Luce•Etilene•Qualità dell’acqua

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Basse temperature

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Il preraffreddamento ènecessario per abbassare il tasso respiratorio, la produzione di etilene e la traspirazione. (Come, 1991)

La temperatura di conservazione dovrebbe essere garantita per tutta la catena di distribuzione (Dodge et al, 1998)

Preconfezionamento

Postconfezionamento

Trasporto

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Tabella - Temperatura ideale e durata della conservazione per le diverse specie floricole recise.

2-3 settimane0-1Tulipano

1-3 settimane7-8Strelizia

3-4 settimane3-4Statice

7-10 giorni1-2Ranuncolo

5-8 giorni3-4Gladiolo

2-3 settimane1-2Lilium

1-2 settimane0-1Gerbera

3-4 settimane0-1Garofano

10-14 giorni0-1Freesia

1-2 giorni4Delphinium

3-4 settimane0-1Crisantemo

1 settimana4Calla

2-4 settimane13Anthurium

3-4 giorni4Alstroemeria

Durata massimaTemperatura ideale (°C)Fiore reciso

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Trattamenti

composti chimici Soluzioni conservanti:

� Zuccheri, Pulsing� Sostanze acidificanti,

agenti antibatterici e antifungini,

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Zuccheri e pulsing

Fig. 5. Relationships between total soluble carbohydrate concentrationsof petals 3 days after harvest and vase life in rose

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Saccarosio

The sugar content is another factor controllingvase life because the carbon supply is cut (Halevyand Mayak, 1979). This view is supported by thefinding that sugars, such as sucrose, added to vasewater extend the vase life of cut roses (Marousky,1969; Gilman and Steponkus, 1972; Parups andChan, 1973; Kaltaler and Steponkus, 1976).

Il saccarosio è estremamenta importante nella Gipsofila (fronda fiorita). Non se ne può fare a meno

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Pulsing in Alstroemeria

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inhibitors of ethylene biosynthesis,aminooxyacetic acid - AOA (Fujino et al., 1980),aminoethoxyvinyl glycine – AVG (Baker et al., 1977), a-aminoisobutyric acid - AIBA (Onozaki and Yamaguchi,

1 metilciclopropene 1 MCP (Sisler e Serek, 2001)

inhibitors of ethylene action , Silver thiosulfate (STS) (Veen, 1979).

I fiori sensibili all’etilene sono trattati con composti che inibiscono la biosintesi oppure l’azione dell’ormone

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Etilene

� Sostanze che assorbono e trattengono l’etilene dall’ambiente di conservazione: argille e permanganato di potassio

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Soluzioni conservanti

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Soluzioni conservanti

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Trattamenti antibatterici:

Sali quaternari di ammonio

Hanafusa (1996) :HICP come inibitore della crescita degli attinomiceti

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Effetti della temperatura e della soluzione

nutritiva

La durata postraccolta è più corta a basse temperature

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Evoluzione del peso fresco

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Conduttanza stomatica

Hydraulic conductance did notdecrease in HQS, suggesting that HQS inhibits vascular occlusion (Fig. 4).

The development of vascularocclusion is correlated with the growth of bacteriaat the cut surface and inside the stem (Van Doornet al., 1989), and the addition of bacteria to vasewater shortens the vase life of cut rose flowers(Zagory and Reid, 1986; Clerkx et al., 1989).Thus, inhibition of vascular occlusion by HQSmight be attributed to its germistaticaction.

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Qualità dell’acquaCome già ricordato, la composizione dell’acqua di conservazionepuò influenzare la longevità dei fiori recisi. L’acqua utilizzataper la reidratazione e per la conservazione deve essere idonea dalpunto di vista sanitario con assenza di floruri, sodio e altri elementitossici.La presenza di 1 ppm di floruri nell’acqua è sufficiente perindurre effetti tossici su fiori recisi di gaillardia (Rajitha et al., 1999),gerbera, gladiolo, rosa e fresia. Il pH deve essere acido (3,0-5,5) inmodo da ostacolare la crescita dei microrganismi. Studi comparativisull’utilizzo di acqua di rubinetto o acqua distillata in fiori dicrisantemo hanno messo in evidenza che la presenza di ioni calcio,magnesio e rame migliora la qualità del fiore (van Meeteren, 1999).

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Trattamenti ormonali

L’ingiallimento fogliare, dopo la raccolta, è direttamente legatoall’alterazione dell’equilibrio ormonale. Nel momento in cui i fiorisono raccolti, viene meno l’apporto ormonale da parte delle radiciche sono il sito di biosintesi delle citochinine. La carenza ormonalepuò essere però superata con l’apporto esogeno di questesostanze. Infatti, trattamenti con gibberelline e citochinine sono ingrado di dilazionare la comparsa dei sintomi d’ingiallimento neifiori recisi di alstroemeria.

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Azione congiunta di citochinine e/o

gibberelline e sostanze conservanti