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Regione Molise -1- Resoconti Consiliari
Logit consorzio stabile società a r.l. Via Ostiense 104/B 00154 Roma C.F./P.I. 11529431006
REGIONE MOLISE
RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO ≈≈≈≈≈≈≈≈
XI LEGISLATURA – SEDUTA DEL 29/09/2015 H. 15:30
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Indice
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 3
Atto n. 260 – APERTURA DELLA SEDUTA. ............................................................................................................. 4
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 4
Atto n. 261 – RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE AD OGGETTO <<CRITERI DI SCELTA E RELATIVE MODALITÀ DI AFFIDAMENTO DEI 55 INTERVENTI PER UN TOTALE DI 91 MILIONI DI EURO PER LA VIABILITÀ, CON SPECIFICA DELLE MODALITÀ DI ESECUZIONE E REDAZIONE DEI BANDI E PARTICOLARE ATTENZIONE AL PROGETTO “METROPOLITANA LEGGERA”>> ........................................ 5
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 5
CONSIGLIERE FEDERICO ..................................................................................................................................... 5
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 5
CONSIGLIERE FEDERICO ..................................................................................................................................... 5
Atto n. 262 – ISCRIZIONE DI ARGOMENTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA. APPROVAZIONE; ................................................................................................................... 6
- INVERSIONE DELL’ORDINE DI TRATTAZIONE DEGLI ARGOMENTI ISCRITTI ALL’ORDINE DEL GIORNO. APPROVAZIONE. ....................................................................................................................................... 6
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 6
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 6
Atto n. 263 – RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA AD OGGETTO “TRASPORTO SU FERRO – ALTA VELOCITÀ IN MOLISE”. ............................................................................................................................................ 7
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 7
CONSIGLIERE FEDERICO ..................................................................................................................................... 7
VICEPRESIDENTE DI PIETRO .............................................................................................................................. 9
ASSESSORE NAGNI................................................................................................................................................ 9
ASSESSORE NAGNI.............................................................................................................................................. 14
VICEPRESIDENTE DI PIETRO ............................................................................................................................ 19
CONSIGLIERE FEDERICO ................................................................................................................................... 19
CONSIGLIERE FEDERICO ................................................................................................................................... 20
CONSIGLIERE FEDERICO ................................................................................................................................... 20
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CONSIGLIERE FEDERICO ................................................................................................................................... 20
CONSIGLIERE FEDERICO ................................................................................................................................... 20
VICEPRESIDENTE DI PIETRO ............................................................................................................................ 21
Atto n. 264 – COMUNICAZIONE CONGEDI. CHIUSURA DELLA SEDUTA. ................................................... 22
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XI LEGISLATURA
SEDUTA DEL 29/09/2015 H. 15:30
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE DI PIETRO
- ORE 15:38 -
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Il Consiglio è aggiornato alle ore 16:00.
(Il Consiglio è aggiornato alle ore 16:00)
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RIPRESA DEL CONSIGLIO - ORE 16:10 -
APERTURA DELLA SEDUTA.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Dichiaro aperto il Consiglio regionale.
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RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE AD OGGETTO <<CRITERI DI SCELTA E RELATIVE MODALITÀ DI AFFIDAMENTO DEI 55 INTERVENTI PER UN TOTALE DI 91 MILIONI DI
EURO PER LA VIABILITÀ, CON SPECIFICA DELLE MODALITÀ DI ESECUZIONE E REDAZIONE DEI BANDI E PARTICOLARE ATTENZIONE AL PROGETTO
“METROPOLITANA LEGGERA”>>
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Collega Federico, nell'ultimo Consiglio sulle interrogazioni abbiamo trattato l'ordine del giorno oggi al
numero otto; aspettiamo le sue dichiarazioni: se è soddisfatto o meno della risposta dell'Assessore.
CONSIGLIERE FEDERICO
Grazie Presidente. Come detto nella seduta in cui l'Assessore Nagni ha riferito rispetto a quello che era
l'atto programmatorio dei 91 milioni di euro, abbiamo accolto con soddisfazione le sue risposte, però...
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Scusate, c'è un collega che sta parlando.
CONSIGLIERE FEDERICO
Però, non possiamo ritenerci soddisfatti di un altro elemento fondamentale che era all'interno
dell'interrogazione stessa, ovvero quello della Metropolitana leggera. Quindi, mi dichiaro non soddisfatto
della risposta, perché il Presidente della Giunta non ha, di fatto, risposto e presenteremo un altro atto
indirizzato esclusivamente a lui sullo stesso tema per provare ad avere un'ulteriore risposta.
Inoltre, chiedo a questa Aula la possibilità di votare l'iscrizione e l'immediata discussione di una
interpellanza che abbiamo depositato la settimana scorsa, come Gruppo Movimento 5 Stelle, riguardante
l'alta velocità sulla linea Adriatica.
Se è possibile, se l'Assessore è disponibile, possiamo anche discuterla, perché è un tema, comunque, di
importante e stretta attualità. Grazie.
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ISCRIZIONE DI ARGOMENTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA. APPROVAZIONE.
INVERSIONE DELL’ORDINE DI TRATTAZIONE DEGLI ARGOMENTI ISCRITTI ALL’ORDINE DEL GIORNO. APPROVAZIONE.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Grazie collega Federico. Mi sembra che l'Assessore sia disponibile per l'alta velocità. Allora, c'è prima la
votazione per iscrivere l'argomento all'Ordine del Giorno.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva)
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Per l'immediata discussione.
Favorevoli?
Contrari?
Astenuti?
(Il Consiglio approva)
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RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA AD OGGETTO “TRASPORTO SU FERRO – ALTA VELOCITÀ IN MOLISE”.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Prego, collega Federico.
CONSIGLIERE FEDERICO
Grazie Presidente. Nell'ultimo mese gran parte del dibattito politico che c'è stato, riguardante il trasporto
pubblico, è stato legato alla scelta di Trenitalia, nella fattispecie della società Frecciarossa, di non
effettuare una sosta nella città di Termoli e, quindi, garantire un passaggio, una fermata anche nella nostra
regione, per dare la possibilità ai cittadini molisani di usufruire di un servizio sicuramente importante.
Questo al di là di quella che può essere la posizione di ognuno di noi rispetto al concetto di alta velocità,
perché ha tante sfaccettature sia positive che negative, perché la volontà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
e di Trenitalia di spostare il suo investimento e la sua forza sull'alta velocità, lasciando in secondo piano le
linee secondarie, le cosiddette... quelle che, ad esempio, abbiamo noi, che caratterizzano le zone interne
nella nostra regione, ha messo in condizione una regione come il Molise di avere delle ferrovie che sono,
francamente, da terzo mondo. Sappiamo degli incontri che ci sono stati con RFI per cercare di... si è creato
un protocollo di intesa per quanto riguarda la tratta Campobasso-Roma e, soprattutto, in quell'ottica, la
Metropolitana leggera di cui avremmo, comunque, potuto avere delle risposte anche dal Presidente della
Giunta. Ma quello che diventa un attimino pericoloso, anche da un punto di vista politico, è
l'atteggiamento del Presidente della Giunta e dell'Assessore Nagni rispetto a quello che si prospetta per la
linea Adriatica che passa in Molise; c'è in mezzo il discorso del raddoppio ferroviario Termoli-Lesina,
fermo da parecchio tempo, con la Regione Puglia che ha fatto anche una serie di dimostranze importanti,
perché, addirittura, vuole il commissariamento della Regione Molise, il che significherebbe: si deve fare
questo raddoppio e se la Regione Molise vuole portare delle modifiche al tracciato, oppure vuole tutelare
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determinate aree, oppure vuole ascoltare la cittadinanza di Termoli per capire se la stazione vuole restare
nel centro cittadino oppure vuole essere spostata, tutto questo potrebbe essere superato da questo
eventuale commissariamento. Le parole che ha avuto il Presidente Frattura, la settimana scorsa, subito a
valle dell'incontro con il Ministro Delrio, lasciano più di qualche preoccupazione, perché, a un certo
punto, si dice: "Noi, Regione Molise, non ci siamo mai opposti a nessun tipo di ammodernamento, non
abbiamo fatto nessun discorso che mettesse un freno allo sviluppo della linea ferroviaria della Adriatica e,
quindi, per questi motivi noi chiediamo che venga data dignità al nostro territorio". Io l'ho letto come un:
"Fate di noi ciò che volete, però cercate di lasciarci qualche briciola", e questo non credo sia un
atteggiamento che possa tornare utile sia per la mobilità regionale sia per questioni di dignità del nostro
territorio e sia, soprattutto, per quello che sarà la prossima realizzazione del raddoppio Termoli-Lesina che
resta ancora appeso come una sorta di spada di Damocle su quei territori e resta, comunque,
oggettivamente, un collo di bottiglia che non permette alla linea Adriatica di competere, anche in termini
di ammodernamento e velocità, con quella Tirrenica.
Qualche altro piccolo spunto di riflessione è legato anche ai tempi di percorrenza: considerando quello che
è il tracciato fino a Bologna, evidentemente un risparmio sui tempi di percorrenza si potrebbe avere solo
per chi prendesse un Frecciarossa e arrivasse fino a Milano. Inoltre, la politica anche di Trenitalia rispetto
alla mobilità ferroviaria, rispetto all'alta velocità, resta una politica che tende a mettere in primo piano
l'alta velocità con i costi che ha anche per l'utenza rispetto a quelle che sono i vecchi espressi, il
Frecciabianca, perché basta guardare sulla linea Tirrenica, il Roma-Milano: su 50 corse, 45 sono
Frecciarossa e 5 sono Frecciabianca, il che significa anche che la possibilità per i pendolari di utilizzare
dei mezzi con costi più abbordabili è compromessa. Quindi, credo che in tutto il discorso che va instaurato
con RFI e con il Ministro Delrio debba tenere conto di tutta questa serie di passaggi, fermo restando che il
Molise non deve diventare terra di conquista e non deve esserlo la zona del basso Molise, cercare di
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evitare l'eventualità di un commissariamento; io non so fino a che punto questa richiesta della Regione
Puglia possa essere accolta o come è stata accolta dal Ministro anche in termini informali, fatto sta che una
risposta, innanzitutto, l'Esecutivo regionale deve darla a chi viaggia sui treni, quotidianamente, a chi vive
quel territorio e a tutti quanti i cittadini molisani. Grazie.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Grazie collega Federico. Prego Assessore Nagni.
ASSESSORE NAGNI
Grazie Presidente. Come sempre il Consigliere Federico, nella sua analisi, da una parte dice cose che
condivido, dall'altra tende a strumentalizzare un po' il quadro, quasi per portare acqua al suo mulino
politico, ovviamente, non di semplice Consigliere regionale. Dico questo perché, partendo dalla politica
nazionale di Trenitalia, qui in sala l'abbiamo detto più volte, registriamo un meccanismo che tende sulle
due direttrici Tirreno-Adriatico a giocare una partita sull'alta velocità che richiede un sacrificio che,
secondo me, riguarderà quasi tutte le linee regionali, e, quindi, vede un indebolimento del tessuto
regionale delle ferrovie che, a mio avviso, oggi - abbiamo dati certi - muovono giornalmente quasi 15
milioni di persone. È una politica diversa che parte anche dalle famose reti di trasporto trans-europee
(TEN-T) e che determina forti investimenti europei e nazionali sulle tratte di alta velocità e una politica
quasi di autonomia finanziaria per le regioni - ed è quella, forse, la tendenza rispetto alla quale dovremo
andare - per reggere, invece, il movimento del ferro interno, cioè regionale che, invece, io credo sia ancora
molto vitale e importante in tutta Italia; nel Molise forse un po' meno ma tendiamo a farlo diventare
importante, perché riteniamo che quella sia un'altra delle opzioni che l'utenza di questa regione meriti
rispetto a quanto hanno le altre regioni oggi. In nessuna regione c'è solo la gomma come meccanismo di
mobilità e noi abbiamo il ferro sia sull'area del basso Molise che sull'area del Matese ed è una viabilità che
noi dobbiamo sfruttare, perché questo significa, a mio avviso, amministrare con attenzione, dando al
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cittadino che sta nel Molise maggiori opzioni per potersi muovere nel territorio. Sarà, poi, il cittadino a
scegliere quale opzione è preferibile, se è quella che costa meno o quella che è più veloce, quella che è più
comoda, ed è quello che noi facciamo oggi tranquillamente quando dobbiamo scegliere, a Roma, di
prendere l'aereo o prendere il treno o usare l'autostrada per andare a Milano, per essere chiari. Quindi,
credo che questo sia una politica che possa far crescere il nostro territorio; ovviamente, lo dobbiamo fare
con forze ridotte e con una capacità di mediazione politica che noi abbiamo messo in campo.
Quando lei dice che noi siamo deboli o sembrerebbe debole la nostra posizione rispetto al Tavolo
nazionale, dice una cosa non vera, perché... e la smentisce lei stesso, perché se sa che la Puglia ha chiesto
il commissariamento della Regione Molise, sa anche che questo è dovuto al fatto che la nostra posizione
ha determinato un obbligo di prescrizioni al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
(CIPE), una posizione netta, dura rispetto alla quale abbiamo mantenuto per quasi un anno, sentendo,
come voi sapete bene, non la testa degli Assessori e del Governo, ma la cittadinanza intera di quell'area,
soprattutto di Campomarino che era più interessata in quel momento da quei movimenti, ed è venuta fuori
una prescrizione importante rispetto alla quale la Puglia teme che possa rallentare oggi i meccanismi di
sviluppo del raddoppio e, poiché la prescrizione è diventata ufficiale in quanto il CIPE l'ha approvata dopo
averla recepita ed è stata pubblicata, questa storia ha determinato l'immediata reazione della Puglia, che
forse immaginava che stavamo giocando a figurine quando in pre-CIPE e nel Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici avevamo portato avanti questa istanza.
Quindi, noi da questo punto di vista non possiamo che ringraziare il Governo che ha riconosciuto una
prescrizione importante che significa, in soldoni, che mentre si fa il primo lotto RFI, si devono firmare e
avviare le ipotesi di perizia di variante che riguardano l'area - per adesso quella di Campomarino - e quindi
la prescrizione che riguarda lo spostamento della ferrovia dal mare all'interno, che è praticamente
proseguire la linea che in Puglia hanno ottenuto e che in Molise, non so perché, non era stata prevista.
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Questo per dire quanto siamo stati duri rispetto a questa storia, siamo finiti sui giornali pugliesi come dei...
come ci hanno chiamato? Una specie di montanari con la testa dura, più o meno, perché non mollavamo,
non abbiamo mollato su un processo che noi abbiamo ritenuto giusto.
Altro argomento è quello che lei mette in campo sulla situazione di Termoli, che non è stato un momento
di dibattito a livello nazionale, questa è una realtà. C'era una proposta della RFI sulla stazione da spostare,
una proposta che l'allora Amministrazione ha riusato e, quindi, non ci sono oggi altri argomenti. Stanno
venendo fuori perché nel dibattito cittadino di Termoli stanno venendo fuori una serie di ragionamenti
legati anche a vecchie convenzioni, sono venuti fuori un po' di atti amministrativi vecchi, che io nemmeno
conoscevo; ovviamente sono argomenti che, visto che andremo in perizia di variante, potremo sicuramente
portare su quel Tavolo, non so con quale incisività rispetto alle prescrizioni che, invece, sono già punti
fermi, però abbiamo aperto un Tavolo, vengono fuori nuove esigenze, vedremo quali esigenze e come le
potremo affrontare.
Quindi, in questo contesto devo rimandare al mittente la accusa, tra virgolette, velata di una debolezza da
parte di questo Governo; direi che è proprio il contrario, anzi, una durezza e una testardaggine che ha
portato anche a un risultato straordinario, tant'è che non solo lettori attenti ci hanno ringraziato rispetto a
questo, ma la stessa Amministrazione pugliese e i giornalisti della Puglia ci hanno chiamato per
complimentarsi rispetto alla capacità che è stata tutta nostra e la disponibilità del Governo ad ascoltare un
po' le istanze di un piccolo Comune e di una piccola regione, il piccolo Comune è Campomarino la piccola
regione è il Molise.
Detto questo, l'argomento principale della sua interpellanza, non so se è un'interpellanza o una mozione, è
il Frecciarossa. Faccio una semplice analisi per dire, a mio avviso, quanto rumore ha fatto una cosa che
non dovrebbe avere il rumore che sta avendo in questa regione, ma perché semplicemente le cose non
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sono ben note, quindi è ovvio che se si parla su slogan la gente poi è confusa e prende posizioni anche un
po' diverse rispetto alla realtà.
Allora cerchiamo di fare il quadro: certamente l'iniziativa è di Trenitalia, che attualmente ha una linea di
alta velocità sulla Roma-Milano, anzi sulla Napoli-Milano, con il miglioramento delle strutture di RFI,
cioè i binari che sono oggi adatti a poter assorbire una velocità importante, qual è quella dell'alta velocità
del Frecciarossa che, carte alla mano (nella realtà io credo che le cose siano diverse), dovrebbe
raggiungere anche i 300 chilometri orari, ed è vero in alcuni punti dei passaggi, sto parlando sul Tirreno,
ma nella realtà non li raggiunge sempre, la media è ovviamente più bassa. Dopo aver avviato questa
procedura ed essere arrivata quasi a 9 coppie di corse sulla Roma-Milano, più o meno, quindi diciamo 9
Frecciarossa, oltre a Italo, che svolgono questo tipo di servizio, Trenitalia ha deciso, fortunatamente, di
avviare questa procedura o almeno sperimentarla sull'area Adriatica. Perché dico che è una
sperimentazione? È una sperimentazione perché intanto la linea non è tutta adatta all'alta velocità, i lavori
fino ad ora sono arrivati ad Ancona, da Milano ad Ancona, quindi in quel tratto - e nemmeno in tutti i tratti
- è possibile usufruire al massimo della espressione della potenza di Frecciarossa. In tutti gli altri passaggi,
purtroppo, Frecciarossa cammina alle stesse condizioni con cui cammina Frecciabianca, e cioè a velocità
che va dai 180 ai 200 chilometri orari, qualche volta c'è la punta dei 220, ma siamo su questa velocità.
Scendendo da Ancona addirittura questa condizione è ancora più ridotta, perché ovviamente RFI deve
ancora fare i lavori che permetteranno a quelle linee di poter assorbire tale velocità. Indi per cui la
sperimentazione che loro hanno messo in piedi, la Milano-Bari (doveva essere Milano-Lecce come
principio, poi l'hanno retroindicata sulla linea di Bari), è una linea che attualmente fino ad Ancona, per
essere chiari da Bari ad Ancona... da Termoli ad Ancona guadagna 10 minuti, 12 minuti; da Bari ad
Ancona ne guadagnerà ancora qualcosa di più. Il guadagno reale ce l'ha da Ancona a Milano, dove si
guadagna quasi un’ora rispetto al Frecciabianca e, quindi, in teoria la somma totale da Bari è di qualcosa
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più di un'ora di... che, ovviamente, mi permetterete di pensare che non è competitiva oggi rispetto al
Frecciabianca. Non è competitiva perché: intanto, il biglietto di Frecciarossa costa tre volte quello di
Frecciabianca, quindi bisogna ragionare anche sul fatto che un biglietto oggi a 42 euro là costa 120 (tanto
per essere chiari!), quindi la competitività sta anche nel prezzo: io pago di più per avere una velocità
superiore; Milano-Roma è davvero competitivo, perché non c'è nessun paragone rispetto a nessun treno
che oggi fa Roma-Milano. E quindi c'è questa situazione un po' particolare. Due: Trenitalia ha fatto un
ragionamento prodomo-aziendale senza mai né chiamare il Governo né chiamare le Regioni, e su questo
io sono d'accordo con lei, perché come sempre Trenitalia ha un atteggiamento complessivo, non nei
confronti del Molise, ma nei confronti generali dello Stato e delle Regioni di posizione predominante e
non immagina che, lavorando sul territorio, lavora per il 90 per cento con fondi pubblici, che non sono
solo i fondi regionali che ogni tanto diamo anche a Trenitalia, ma sono anche i fondi nazionali, che
permettono anche alla RFI di poter migliorare la linea, che sono sempre pubblici o europei. Spessissimo il
nostro Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e il nostro Fondo Europeo di Sviluppo regionale
(FESR) sono finiti negli investimenti della RFI e di Trenitalia, quindi in questa ottica io credo che
Trenitalia quando avvia questi procedimenti dovrebbe non solo avvertire il Governo, ma avvertire la
Conferenza delle Regioni, così come dovrebbe essere giusto, e poi lì, magari, poter capire sulla loro
strategia se uno può dire: "Io sono d'accordo" o "Sono contrario". Trenitalia non ha fatto nulla di questo;
ha impiantato il treno sperimentale, ha detto: "In via di sperimentazione facciamo una coppia di treni,
parte da Milano arriva a Bari, da Bari a Milano, e prendiamo le cinque, sei fermate che oggi sbigliettano di
più in percentuale degli abitanti" (anche su un quadro geografico che loro ritengono equilibrato) e hanno
avviato la procedura di sperimentazione. Io credo che su questo anche lo stesso Ministro quando noi lo
abbiamo sentito... da una parte ha difeso alcune cose, ma con grande difficoltà, perché mi è sembrato
ovvio che quel processo è partito senza sentire nessuno.
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Ora, da una parte il Ministro dice: "Sì, è in fase sperimentale", ma è ovvio che noi intendiamo
sull'Adriatica immaginare un percorso del Frecciarossa come è sull'area Tirrenica, e cioè là ci sono nove
coppie di corse, sapete che Frecciarossa sulla linea di Roma in alcune parti si ferma a Firenze e salta
Torino, altre salta Torino e si ferma a Bologna, perché sono modulate per raggiungere un po' tutte le
piazze più importanti. Credo che questa sia anche la prospettiva che loro hanno in testa sull'Adriatica, ed è
giusto che determinino un quadro sperimentale perché, mentre sulla Roma-Milano possono usufruire
interamente della velocità, dell'alta velocità, e quindi di una velocità importante, sulla Milano-Lecce, che è
la vera linea (perché là la vera linea è Milano-Lecce, non è neanche Milano-Bari), non potranno usufruire
per tutto il tragitto dell'alta velocità e dovranno ragionare in una maniera diversa.
Detto questo, che è un cappello che secondo me bisogna conoscere prima di poter far diventare la fermata
del Frecciarossa vitale per il nostro territorio; è certamente importante, io ritengo che non sia stato
assolutamente giusto che in questo ragionamento Trenitalia abbia d'emblée, per sua iniziativa, né sentito le
Regioni e soprattutto saltato un'unica Regione, il Molise, che, tra parentesi - ve la do come notizia così
potete fare anche un'altra interrogazione, vi do un po' di materiale...
(Intervento fuori microfono)
ASSESSORE NAGNI
Ve lo do perché è bene che ogni tanto ve ne dia un po' io - ha già soppresso una corsa notturna del treno
del Frecciabianca, con una forte nostra protesta, perché, invece, era una linea molto utilizzata dai Molisani
e permetteva alle 23.30 di prendere il treno a Termoli e di arrivare alle 6.30/7.00, dormendo nel treno, a
Milano. Direi una linea molto, molto comoda, molto più comoda, se volete sapere come la penso io,
dell'orario che invece ci propone oggi con quell'unica coppia Frecciarossa, per essere chiari. Invece ci
hanno soppresso quella. Ovviamente, nella riunione con il Ministro ho portato anche questa protesta che
avevo già fatto a Trenitalia, anche in quel caso una soppressione con un foglio di carta che ci è arrivato 15
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giorni dopo la soppressione. Quindi, io, nel momento in cui ho scoperto le intenzioni di Trenitalia, ho
subito attivato tutto quello che potevo attivare. Non sono stato solo io o il Presidente della Giunta a fare
questo, sono stati i Parlamentari, i Senatori che si sono mossi in questo senso e che hanno capito che la
battaglia non era una battaglia né politica né... era una di quelle cose in cui il Molise deve stare unito.
Perché se ci fanno uno sgarro, al di là, adesso, dell'importanza di Frecciarossa, in alcune occasioni il
Molise deve unirsi, perché la nostra divisione è sempre meccanismo di debolezza nel confronto con il
Governo e con lo Stato. La politica deve fare la sua parte, io lo capisco, capisco tutto quello che succede,
ma certe volte dobbiamo levarci le bende agli occhi e dobbiamo ragionare in sintonia. Quindi, bene ha
fatto il Senatore Ruta a fare quello che ha fatto, bene ha fatto a mettere alle strette il Ministro Delrio in
quella occasione, portando al Senato una situazione, sebbene non importantissima, ma di dignità e di
rispetto in relazione alla questione. A questo si aggiunge il lavoro del Governo regionale, che non è stato
con le mani in mano, onestamente, ma è andato a fare la protesta prima da De Vincenti e poi da Delrio;
abbiamo avuto risposte direi soddisfacenti, non quelle che magari uno si aspetta immediatamente. Certo,
non abbiamo incassato: "Da domani c'è Frecciarossa, andate a Termoli che lo faccio fermare", oppure
alzato il telefono: "Fermatevi a Termoli il primo pomeriggio". No, non è andata così; è andata che è stato
fatto un dibattito su questa cosa, abbiamo spiegato le nostre ragioni, il Ministro ha detto: "Siamo in fase
sperimentale, vorrei vedere in questo mese come funziona la sperimentazione di Frecciarossa e lo vuole
vedere anche Trenitalia, poi dovremo partire con una serie di coppie di corse e sicuramente faremo in
modo di organizzare la corsa affinché Termoli possa avere le sue fermate e che siano comode anche per
Termoli". Perché c'è un altro processo sul quale noi dobbiamo ragionare: la comodità di prendere un treno.
Se questo treno arriva, non so, alle sette del pomeriggio per portarci a mezzanotte a Milano, onestamente
io la vedo un po' complicata per chi oggi deve andare a Milano. Io preferirei prendere mia figlia e
mandarla sul Frecciabianca e so che dorme e alle 8.00 di mattina sta lì. Insomma, lo facciamo ogni volta
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che scegliamo il treno per Roma, da quando noi, questo Governo regionale, vi abbiamo offerto altre tre
coppie di corse per andare a Roma rispetto a quelle che c'erano. Ci saranno, ovviamente, forti dibattiti,
sapete bene le battaglie e i litigi che abbiamo con Trenitalia, che continua a proporci quei treni pessimi,
come il 663, che è un treno che, a mio avviso, ha milioni di chilometri e deve essere assolutamente messo
in pensione a vantaggio di altri treni che non solo ci devono dare, ma li abbiamo già pagati grazie
all'investimento che è stato avviato dal Governo precedente, il quale aveva visto, come noi abbiamo visto,
una deficienza soprattutto nel materiale rotabile che Trenitalia ci offre, perché questo materiale rotabile
Trenitalia lo offre a noi, a parte della Basilicata e a sud della Calabria - io mi sono fatto anche un po'
queste ricerche - poi, se già si va in Abruzzo, i 663 ce l'ha soltanto la Sangritana, Trenitalia non li mette in
campo. I 663 ce l'ha la Sangritana che, tra parentesi, li ha anche rimessi a posto, cioè li ha riparati, ha
messo i climatizzatori, ha messo gli schermi, ha cambiato i tessuti e li ha resi anche un po' più umani
rispetto allo ‘schifo’ che noi dobbiamo vivere con quei treni.
Quindi, la prima sfida che noi abbiamo con Trenitalia è cambiare i 663 e provare a mettere dei treni
migliori. Poi, come stiamo lavorando - lo sapete bene, l'ho ripetuto qui miliardi di volte - sulla
elettrificazione della line: abbiamo già messo 15 milioni da Roccaravindola fino ad Isernia, abbiamo il co-
finanziamento, certo, di RFI per altri 15 milioni, tentiamo e puntiamo decisamente a portare
l'elettrificazione per adesso da Campobasso ad Isernia. Questo significa cambiare completamente anche il
materiale rotabile perché sull'elettrificazione c'è la possibilità di mettere su (essendo i treni più potenti) dei
treni con una capienza che supera anche i 300-350 posti. La nostra capienza oggi è di treni che superano a
stento i 150, non possiamo andare oltre perché non ce la farebbe, oggi, rispetto al nostro meccanismo, il
meccanismo diesel o eco-diesel, come dovrebbero essere i prossimi treni che abbiamo acquistato che sono
treni di costruzione polacca.
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Quindi, il processo sul Frecciarossa a mio avviso ha visto buona parte di questo Molise unito. Non ci sono
momenti di debolezza, stiamo protestando come hanno protestato le altre Regioni quando Trenitalia
assume questi atteggiamenti dominanti, ma questi sono, secondo me, ancora le code di un sistema che non
è più monopolizzato e che in Italia, l'ho già detto qua, ancora ha una spinta finta di non monopolio. In
Germania, per farvi un esempio, Trenitalia è già entrata nella linea tedesca con le proprie società, mentre
le linee tedesche non riescono ad entrare in Italia, nonostante abbiano partecipato a più iniziative di
evidenza pubblica ma sono quasi sempre escluse. Quindi, è un processo ancora, a mio avviso, un po' lento,
come è lenta la normativa che oggi ci permette di cambiare ogni cosa. Basti pensare che qualunque cosa
che riguardi un gestore noi dobbiamo aspettare 18 mesi perché il gestore ci autorizzi o no a fare
l'iniziativa. È una norma; le norme italiane sulla mobilità su ferro sono davvero ancora vecchie e vanno
ritoccate. Ci sono stati moltissimi interventi europei che sanzionano il Governo rispetto a questo
atteggiamento ancora un po' ostruzionistico, ma... tant'è che sia i Governi precedenti, quindi dal Governo
Berlusconi a venire al Governo Renzi, ancora non ci sono questi meccanismi più solidi per poter
ricostruire una normativa che apra un po' davvero il mercato senza timori.
Chiudo dicendo, quindi, che a mio avviso noi stiamo facendo tutto quello che deve essere fatto. Abbiamo
rassicurazioni che nel quadro di sviluppo del Frecciarossa ci saranno le fermate a Termoli. La mia
preoccupazione, più che portare il Frecciarossa a Termoli, ma sono contento che arriverà perché se i
Termolesi sono felici del Frecciarossa, i Molisani sono felici che lo faremo, e, invece, a fare in modo che
ci siano più coppie, più treni e più comodi, per poter creare una viabilità importante sulla linea Adriatica.
Ci abbiamo sempre contato, è stata sempre una importante linea per quell'area; prima che arrivasse il
Frecciarossa su Roma, per essere chiari, si andava, e anche i Campobassani andavano, a Milano,
utilizzando la linea Adriatica, è un dato di fatto per chi queste cose le ha fatte.
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Oggi, c'è un'alternativa all'Adriatica, c'è una scommessa che dovremmo fare, perché c'è la Napoli-Bari che
diventa alta velocità e noi abbiamo Benevento chiuso, oggi, perché la RFI ha chiuso quella linea che,
invece, ci permetterebbe di prendere l'alta velocità anche a Benevento, perché Napoli-Bari passa per
Benevento come alta velocità e, quindi, ci permetterebbe di utilizzare un'altra linea. Cominciano ad essere
più punti, che invece di far succedere quello che leggo: che il Molise si isola, aprono molto di più di quello
che uno immagina la prospettiva di mobilità esterna del Molise.
Noi dobbiamo sfruttarle in due condizioni: fare in modo che migliori in velocità, in comodità e in numero
di servizi, la mobilità verso le città dell'Abruzzo, del Lazio e della Campania, e, contemporaneamente,
quella stessa linea deve essere parallela alla mobilità su strada, perché deve essere altra opzione per
l'utenza. Noi sfruttiamo la nostra ferrovia, nella media, molto poco, rispetto a quanto succede in tutte le
altre regioni; quando si ha una linea ferroviaria, quella linea ferroviaria va utilizzata ogni secondo, ci
devono stare treni che camminano sopra e sotto, questo è... è come per i pullman, noi paghiamo lo scotto
di un Trasporto Pubblico Locale (TPL) deficitario, perché la media di un pullman molisano è di 15 mila
chilometri, facendo la somma dei chilometri che facciamo e dei pullman che abbiamo, la media è 15 mila
chilometri annui, mentre la media italiana è 45 mila. Quindi, noi siamo molto sotto nello sfruttamento dei
mezzi pubblici, ma non perché non li usiamo noi, perché sono sbagliati i Piani di servizio minimi sui
quali dobbiamo intervenire, l'equilibrio che dobbiamo ricostruire, forse abbiamo anche una viabilità
complessa, quindi alcune cose le paghiamo, perché... perché le paghiamo, perché mandiamo ancora i
pullman di 50 posti a Castelbottaccio o a Palata, in salite incredibili per due persone, e quindi costa...
costerebbe meno, portarli su con la Ferrari, piuttosto che portarli con un... paghiamo tutti questi... e gli
interventi in questo campo sono complicati, dobbiamo rifare i piani, rivedere i contratti, perché ci sono
contratti di diritto privato che vanno rispettati e, come si toccano, stiamo davanti al Giudice; il Molise sta
davanti al Giudice un giorno sì e un giorno no sul piano dei trasporti, perché ci sono situazioni
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incancrenite, che non vogliono muoversi e perché ci sono situazioni di potere e di guadagno che si sono
consolidate e che non vogliono mollare la presa. Ci sono difficoltà, per modificare l'assetto dei trasporti,
c'è da lavorare, dobbiamo però fare questo lavoro per guardare avanti. Non è un risultato che vedremo
nell'immediatezza, qualche passaggio lo stiamo facendo, ma forse pian piano e, credo, anche la gente di
questo territorio, spesso bombardata da notizie di diversa natura, sta cominciando a prendere coscienza
della fatica che stiamo facendo, del lavoro che stiamo facendo, che è quello di rompere il fronte rispetto a
delle lobby che fino a adesso, a mio avviso, più che far crescere il Molise, hanno fatto crescere i loro
portafogli.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Grazie, Assessore Nagni. Consigliere Federico, prego.
CONSIGLIERE FEDERICO
Grazie, Presidente.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Deve dire se è soddisfatto o no.
CONSIGLIERE FEDERICO
Sì, brevemente. Come al solito, l'Assessore Nagni è sempre molto pieno di particolari dettagli, di aspetti
tecnici e procedurali che sicuramente riempiono anche noi, Aula e cittadini, di informazioni utili e, quindi,
di questo non possiamo che ritenerci soddisfatti.
Ma c'è l'aspetto politico, sul quale poi l'Assessore ha voluto rimandare al mittente, la provocazione o
l'accusa, tra virgolette, rispetto al fatto che la sensazione forte che si vive è proprio di questa forte
debolezza, forte debolezza sia a livello del Ministero, ma anche con Trenitalia, perché la tristissima storia
dei milioni di euro di cui Trenitalia è ancora creditrice nei nostri confronti, e con fatica stiamo
completando il pagamento, di cui ne parlammo...
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(intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE FEDERICO
Sì, sì, però mi ricordo ne parlammo nella prima seduta di bilancio, quando approvammo i primi bilanci dei
rendiconti del 2013,2014, a inizio legislatura, e vennero fuori queste voci che mettevano in difficoltà
anche il rapporto della Regione con Trenitalia e, quindi, anche il discorso di ammodernamento dei mezzi,
del comparto mezzi, che è fondamentale, si scontra con questa situazione. Anche il fatto che, se non
sbaglio, quest'anno scadeva il contratto di affidamento con Trenitalia, qui è...
(intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE FEDERICO
No, no, ma io sto facendo un discorso...
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE FEDERICO
Sto facendo un...
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE FEDERICO
Ma non sto facendo critiche su questo, Assessore, sto semplicemente dicendo che questo atteggiamento
qui, con Trenitalia, va... questo rapporto con Trenitalia va affrontato con forza, e questa potrebbe essere
l'occasione, quella del nuovo affidamento; perché lei diceva dei Tedeschi, mi ricordo che due anni fa già
parlavamo dei Tedeschi qui in Regione Molise, per fare... perché, a questo punto, se dobbiamo essere
comunque alla mercé di quelle che sono le decisioni strategiche che fa Trenitalia e industriali, se
dobbiamo essere alla mercé anche del rapporto di forza, anche un po' prepotente, della Regione Puglia,
rispetto a quelle che sono le nostre esigenze, là bisogna dimostrare che questa Istituzione è in grado di
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reggere questo colpo e questo è l'elemento politico sul quale noi restiamo non completamente soddisfatti.
Grazie.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Quindi, non è soddisfatto?
(Intervento fuori microfono)
VICEPRESIDENTE DI PIETR O
Parzialmente soddisfatto, va bene.
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COMUNICAZIONE CONGEDI. CHIUSURA DELLA SEDUTA.
VICEPRESIDENTE DI PIETRO
Comunico che, oltre alle assenze, già giustificate, di questa mattina, risultano assenti i Consiglieri Ioffredi
e Monaco, che sono in viaggio verso Roma per il deposito dei quesiti referendari.
Dunque, abbiamo la presenza dell'Assessore Facciolla e dell'Assessore Nagni, ma le interrogazioni e le
interpellanze presenti riguardano altri Assessorati; non abbiamo la presenza del resto del Governo, perché,
per impegni istituzionali è via, quindi, dichiaro chiusa la seduta del Consiglio. Grazie e buona serata.
(Il Consiglio è chiuso alle ore 16.47 del 29/09/2015)