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ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBANELLA Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
Tabulazione e analisi risultati del questionario “ Verifica RAV e P. di M. “
IL NUCLEO DI VALUTAZIONE
ANNO SCOLASTICO 2015-‐2016
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I dati della tabulazione si riferiscono a n. 41 docenti ( 51,25 % ) su 80 dell’ I. C. di Albanella.
1. Il 97,56 % dei docenti ha utilizzato il curricolo verticale inserito nel POF 2015/16 per la redazione dei piani di studio, mentre il 2,43% IN PARTE. Le DIFFICOLTA’ incontrate sono state NESSUNA per il 51,21%
• non ho incontrato difficoltà, tuttavia proporrei di rendere il curricolo ancora più essenziale e di calibrare ancor più la gradualità fra i tre segmenti scolastici.
• non ho incontrato difficoltà, tuttavia proporrei di rendere il curricolo ancora più essenziale e di calibrare ancor più la gradualità fra i tre segmenti scolastici.
N. R. il 48,78%
2. Il 100% ha utilizzato un format condiviso per la redazione del Piano di studio e delle U. di A. Le DIFFICOLTA’ incontrate sono state NESSUNA per il 19,51%
• Il 4.87% ha risposto : non ho incontrato difficoltà, ma tra le proposte di redazione delle U. di A. inserirei le modalità di strutturazione apprese con la formatrice De Nigris.
• Il 2,43% nessuna , ma il Piano risulta ridondante e poco pratico.
• Il 2,43% : poco tempo per confrontarsi
• Il 2,43% : ripristinare le ore di programmazione
• Il 4.87% : alcune all’inizio perché non avevo mai prodotto delle U. d. A.
• Il 7,31% :Possibilmente Utilizzare lo stesso format
• Il 4.87% : rendere il format di più facile lettura, prevedendo una struttura che possa somigliare ad una mappa e inserire anche le voci che rapportino, i traguardi di competenza individuati, con quelli in progress del segmento scolastico successivo, sempre ricavati dal curricolo verticale, per visualizzare gli agganci tra un ordine di scuola e migliorare, così, la verticalizzazione dei percorsi di studio.
Il 51,21% N. R.
3. Il 97,56% ha elaborato U. di A. condivise per migliorare le competenze (sapere e saper fare)degli alunni. IN PARTE il 2,43% Le DIFFICOLTA’ incontrate sono state NESSUNA per il 26,82% -‐
• Il 4.87% ha risposto: con gli alunni nessuna difficoltà, anzi il quotidiano
interloquire con loro mi ha permesso di affrontare scelte sempre più pertinenti ai loro reali bisogni formativi. Dai colleghi ho avvertito sicuramente di fiducia, però anche senso di delega nella progettazione reale.
• Il 2,43% : tempi limitati per il confronto e la piena condivisione
• Il 2,43% : essendo alunni di classe prima (primaria) le difficoltà sono state molte e di vario genere; inoltre il gruppo classe presenta elementi con potenzialità molto
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differenti e iniziare a sviluppare le competenze di ciascuno è stata una vera impresa che è solo cominciata!
4. Il 68,29% dei docenti ha progettato percorsi formativi condivisi, funzionali e capaci di elevare i livelli di apprendimento in cui sono divisi gli alunni -‐ IN PARTE il 21,95% -‐ NO il 9,75%. QUALI?
• Il 9,75% ha risposto: il piano di lavoro strutturato nel c .a. s., insieme a tutti i docenti del plesso, ha avuto come filo conduttore l’alimentazione per favorire , nei bambini, l’acquisizione delle conoscenze di base per una sana alimentazione. ( vitamine – proteine – carboidrati, zuccheri e grassi ) .Sono stati attivati laboratori specifici per i campi d’esperienza, ed uscite didattiche sul territorio che hanno messo i bambini nella condizione di arrivare all’apprendimento attraverso le esperienza pratica – operativa e l’apprendimento cooperativo. Queste strategie hanno permesso a diversi bambini, che si trovavano ad un livello basso, di potenziare le loro competenze e, quindi, di progredire e , a quelli che già erano inseriti in un livello medio – alto, di ampliarle.
• Il 7,31% : attività laboratoriale in cui i bambini attraverso l’apprendimento cooperativo ed altre strategie hanno avuto la possibilità di ampliare le loro conoscenze/abilità e quindi elevare il loro livello di competenze.
• Dal 4 marzo al 20 maggio tutta la scolaresca, tranne qualche alunno il venerdì dalle ore 13:40 alle ore 15:40 ha partecipato al percorso di “Potenziamento, consolidamento e recupero della lingua italiana”.
• Il 9,75% ha risposto: Lavori di gruppo a classi aperte • Percorsi a classi aperte quali: “La margherita dei sapori” in riferimento al progetto
“Vivere Felix”; un compito di realtà riguardante il plastico costruito dagli alunni della terza A; giochi, scenette e canti corali ;Progetto :”Frutta nelle scuole”, la merenda genuina di una volta:pane e olio (percorso di ed. alimentare
• Dal 4 marzo al 20 maggio tutta la scolaresca, tranne qualche alunno il venerdì dalle ore 13:40 alle ore 15:40 ha partecipato al percorso di “Potenziamento, consolidamento e recupero della lingua italiana”.
• sviluppo delle competenze di base in italiano e matematica • Metodologia CLIL: Apprendimento integrato di lingua e contenuti di una qualsiasi
disciplina in lingua straniera. • Il 4.87% : Lavori di gruppo, classi aperte • Il 4.87% : Riunioni di dipartimento con progettazione di U. d. A. interdisciplinari e
compiti autentici. • Il 12,19 % : Percorsi trasversali, adattati e specifici • Sport e alimentazione” • Migliorare la parte degli ESITI, penso che debbano essere più specifici per ogni
disciplina • inizialmente sono stati fatti gruppi di livello, poi gruppi con tutoraggio e peer-‐to-‐
peer; noi insegnanti abbiamo ruotato a turno nei vari gruppi, pianificando sempre i
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nostri interventi; anche la disposizione dei banchi non è stata mai la stessa, infatti in base alle attività da svolgere si stabiliva la disposizione degli stessi.
5. L’ 80,48% dei docenti non ha incontrato difficoltà nell’elaborazione delle U. d. A. -‐ IN PARTE il 19,51%
• Il 2,43% ha risposto: Non ho incontrate difficoltà perché mi piace molto progettare, sperimentare...
• perché non mi erano chiari gli standard utilizzati per la valutazione • Il 14,63 % : Il Format che viene utilizzato è troppo elaborato • Il 4.87% : Perché per me è il primo a. s. in cui mi ritrovo ad elaborare U. di A. per
competenze e tratte dal curricolo verticale. • Il format era già stato condiviso negli anni precedenti e aggiornato ,dopo attenta
discussione, all’inizio dell’attuale anno scolastico ,con dei miglioramenti per renderlo più chiaro. (ESITI )
• Lavori di gruppo per “Frutta nella Scuola” e “Progetto Sport”.
6. Il 92,68 % dei docenti ha partecipato a incontri per classi parallele per elaborare U. di A. condivise disciplinari ed interdisciplinari -‐ IN PARTE il 7,31%
DESCRIVI
• Il 7,31% : non essendoci nel plesso altre sez. omogenee per età gli incontri sono stati
solo per dipartimenti • Il 7,31% dei docenti ha risposto: Negli incontri dei consigli di intersezione docenti e
negli incontri per dipartimenti . Nei primi , insieme alla collega di sezione e ai docenti della sezione parallela di 5 anni, sono stati progettati, ogni volta che ci sono stati gli incontri, i percorsi formativi da sviluppare nel bimestre successivo, individuando le conoscenze, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza da raggiungere . Negli incontri dei dipartimenti, invece, con le colleghe del plesso di Albanella, c’è stato un confronto – dialogo tra docenti , per sezioni parallele in rapporto alla fascia d’età dei bambini, su quanto perseguito in rapporto alla U. di A. progettata nel bimestre precedente e si è lavorato per pianificare il lavoro per il successivo bimestre, sempre tenendo presente i traguardi di competenza indicati nel curricolo verticale. Le difficoltà che si sono evidenziate, negli incontri per dipartimenti , riguardano i cambiamenti, in itinere, dei contenuti e dei traguardi, rispetto a quanto veniva progettato negli incontri precedenti, determinati dalle variabili che sono intervenute durante il percorso didattico che hanno indirizzato, il lavoro dei docenti, verso altre piste di lavoro. Questo, sicuramente, non rappresenta una negatività, perché fa parte della libertà d’insegnamento , della diversità di metodologia ma, soprattutto, della necessità di cogliere gli interessi dei bambini e, quindi, di soddisfarli, ma ha reso più complesso il confronto tra le sezioni parallele dei due plessi, perché si è lavorato, in alcuni momenti dell’a. s., su tematiche e obiettivi diversi.
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• Il 4.87% :le ore investite in questi incontri mi sono state molto utili per confrontarmi con le idee dei colleghi, però al rientro a casa mi sono ritrovata sempre da sola a progettare, perché durante questi incontri le idee seppur belle sono rimaste sempre solo parole. Nel senso che non abbiamo mai iniziato la stesura di un U. di A. L’unico momento in cui abbiamo realizzato una bozza di progetto in bilico fra U. di A. interdisciplinare e compito significativo è stato durante il corso di formazione con la formatrice De Nigris.
• Il 4.87% :Compito significativo , Lavori di gruppo per Progetti Frutta nella Scuola e Progetto Sport.
• Compito significativo (Piccolo Imprenditore Campano), Progetto RIVALSI (Prove Invalsi), Lavori di gruppo per Progetti Frutta nella Scuola e Progetto Sport, Scambi di fatti quotidiani e interviste (Cronaca del proprio paese).
• A inizio anno sono state concordate le U. D. A. da progettare , ne sono state definite tematiche, struttura, tempi e modalità di valutazione ; in itinere ci si è confrontati sul percorso, sui risultati questi momenti, però, sono davvero stati “rubati” al tempo – scuola,in quanto negli incontri programmati per il raccordo tra i due plessi sui piani di studi , il confronto si è orientato più sulle difficoltà in cui ci si è imbattuti ,piuttosto che su delle proposte operativo -‐ didattiche univoche.
• tutte le U. di. A. sono state elaborate con i colleghi delle classi parallele • Costruttivo per il confronto di attività , competenze e criteri di verifica comune • Compito significativo "Muoviti bambino e mangia genuino", Lavori di gruppo per
Progetti quali: Frutta nella Scuola e Progetto Sport • Il 4.87% :Nel corso dell'anno si sono svolti diversi incontri per la condivisione dei
lavori • Il 4.87% :in occasione degli incontri dipartimentali calendarizzati durante l’intero
a. s. • Il 9,75% : Abbiamo progettato sulla base di punti di forza e di debolezza degli alunni
e si è fatto leva su competenze condivise/da condividere in riferimento al contesto di appartenenza.
• Il 4.87% :Compito significativo (Piccolo Imprenditore Campano), Progetto RIVALSI (Prove Invalsi), Lavori di gruppo per Progetti Frutta nella Scuola e Progetto Sport, Scambi di fatti quotidiani e interviste (Cronaca del proprio paese).
• Il 9,75% Nel corso dell'anno si sono svolti diversi incontri per la condivisione dei lavori
• Il 4.87% : Per confronto • Attività CLIL relative agli argomenti trattati, Compito significativo (Piccolo
Imprenditore Campano), Lavori di gruppo per Progetti Frutta nella Scuola e Progetto Sport.
• Compito significativo, Progetto IVALSI (Prove Invalsi) con prova differenziata per l’alunna in difficoltà, Lavori di gruppo per Progetti Frutta nella Scuola e Progetto Sport
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• Negli incontri dei consigli di intersezione docenti e negli incontri per dipartimenti • Non è stato molto semplice stabilire relazioni armoniose con tutti perché c’è
sempre chi è troppo negativo e polemico; si perde troppo tempo a consolare chi si piange troppo addosso per la tipologia di classe in cui lavora anziché andare alla ricerca di strategie per recuperare il gruppo classe. Il problema si potrebbe risolvere se ci fossero incontri più frequenti per classi parallele.
• tutte le U. di. A sono state elaborate con i colleghi delle classi parallele
7. l’ 82,92% dei docenti ha partecipato ad incontri per classi parallele per verificare l’uso di criteri comuni di valutazione delle U. di A. -‐ IN PARTE il 17,07% DIFFICOLTA’ INCONTRATE :
• Il 7,31% dei docenti ha risposto: durante gli incontri ( vedi domanda n. 8 ) sono state elaborate le griglie di verifica del processo di apprendimento, dei prodotti di apprendimento, le rubriche di valutazione e la griglia di valutazione del processo e del prodotto di apprendimento legati ad ogni U. di A. . Per questa documentazione, finalizzata alla verifica – valutazione delle conoscenze e delle abilità, non c’è stata nessuna difficoltà. Anzi, ha dato ai docenti delle due sezioni di 5 anni che hanno lavorato in parallelo, la possibilità di poter monitorare, per ogni bambino, i progressi e anche il non miglioramento,in rapporto agli obiettivi e ai traguardi individuati, utilizzando dei criteri comuni di valutazione. Il problema è stato nella poca costruzione di compiti significativi , per testare le competenze e, di conseguenza , nel non uso di rubriche di valutazione per competenze, rapportate ai compiti.
• Il 7,31% : non essendoci nel plesso altre sez. omogenee per età gli incontri sono stati solo per dipartimenti
• Il 4.87% : se non ci si siede insieme e si progetta realmente insieme è difficile confrontarsi sui criteri di valutazione
• nessuna difficoltà • Il 4.87% : dei criteri comuni di valutazione delle U. di A. ne ho parlato in maniera
informale con i colleghi durante l’a. s. e in maniera specifica durante il corso di formazione “Verificare e valutare le competenze” che si è svolto all’interno dell’Istituto nel mese di Marzo.
• Il 9,75% : Generalizzazione degli indicatori • Non essendoci una progettazione per competenze la valutazione si riduce a quella
che è sempre stata fatta; c’è poco confronto sia sulla progettazione che sulla didattica utilizzata, di conseguenza anche sui criteri di valutazione; perciò propongo più incontri ben organizzati.
• Ci sono state diverse interpretazioni.
8. L’85,36% dei docenti ha elaborato e realizzato percorsi comuni per classi parallele per il raggiungimento dell’equità degli esiti -‐ IN PARTE il 9,75% -‐ NO 2,43% -‐ N. R. Il 2,43%
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DIFFICOLTA’ INCONTRATE
• se si desidera creare un lavoro per classi parallele, o ci si addossa la responsabilità di progettare in solitudine oppure non parte nessuna iniziativa. La mia intenzione era di creare momenti di simulazione Invalsi comune, ma non la mia proposta non ha avuto buon esito, cioè è stata sempre accantonata.
• Il 4.87% nessuna difficoltà • I vari nuclei tematici progettati e condivisi a inizio anno , sono stati proposti
nelle sezioni parallele in tempi diversi (per una logica legata alle esigenze della propria classe: si sa che sono gli alunni a orientare il percorso secondo gli interessi, le curiosità e le esigenze che fanno emergere nel quotidiano, ogni docente, poi, ha il dovere di rispondere ai bisogni dei singoli, del gruppo o della classe, ciò ha comportato in itinere una difficoltà nel confronto dei risultati , ma alla fine dell'anno si è potuto verificare un’equità sostanziale nel raggiungimento degli esiti.
• se si desidera creare un lavoro per classi parallele, o ci si addossa la responsabilità di progettare in solitudine oppure non parte nessuna iniziativa. La mia intenzione era di creare momenti di simulazione Invalsi comune, ma non la mia proposta non ha avuto buon esito, cioè è stata sempre accantonata.
• Il 4.87% : scambiarsi materiali ed informazioni (che vanno condivise) con più colleghi, soprattutto a causa della scarsità di tempo disponibile per incontrarsi.
• la pianificazione c’e’ stata, ma visto Che gli incontri (per questioni geografiche)non sono stati settimanali lo sviluppo del piano per variabili in itinere non e’ stato omogeneo.
• anche quest’anno, come lo scorso ciclo per i primi tre anni, ho una classe unica numerosa e con BES gravi perciò non ho programmato per classi parallele.
• Qualcuna. • Il 7,31% :Ogni 15giorni , in orario curricolare e quando c’era la compresenza e nei
giorni in cui era presente, a scuola ,la collega di R. C .,ci sono stati incontri con l’insegnante di sezione e delle sezione parallela e, insieme, sono stati elaborati e, di seguito, realizzati dei percorsi di lavoro, i cui contenuti sono stati rapportati all’ U. di A. progettata e agli obiettivi e ai traguardi in essa individuati. Ovviamente, sono stati sempre tenuti presenti i risultati ottenuti dal lavoro svolto nei 15 giorni precedenti e quanto acquisito dai bambini.
9. L’ 87,80 % dei docenti ha partecipato agli incontri per pianificare azioni tali da favorire la
continuità verticale -‐ IN PARTE il 7,31% -‐ N. R. Il 2,43%
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DIFFICOLTA’ INCONTRATE
• essendo F. S. continuità e orientamento, ho coordinato e, quindi, anche partecipato ai 5 incontri di continuità così come previsti dal piano delle attività funzionali. Il lavoro svolto nel c. a. s. non ha inteso trascurare, pertanto, la continuità intesa come capacità di valorizzare le competenze già acquisite dall’alunno, nel rispetto dell’azione educativa di ciascun segmento scolastico, pur nella diversità di ruoli e funzioni. Ciò significa che è stato indispensabile un raccordo fra ordini di scuola ,affinché il percorso si sviluppasse in modo armonico, attraverso il dialogo tra i gradi contigui, sia sul piano metodologico, che su quello dell'informazione reciproca con una condivisione di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione , verifica e valutazione. I tre ordini di scuola si sono attivati per promuovere un processo evolutivo unitario, con uno sviluppo coerente, in cui i traguardi venissero intesi in senso longitudinale e venissero visti in evoluzione. “Un processo unitario di sviluppo “, che si consegue attraverso la continuità dinamica dei contenuti e delle metodologie”, e ”la progressione dei processi di apprendimento e di maturazione dell’ alunno “ . L’aver lavorato su una tematica comune, quale è stato il tema dell’alimentazione, inserito sia nel POF che nel PTOF, ha aiutato il lavoro dei docenti in tal senso. Le difficoltà incontrate si rapportano al tema delle competenze che ha alimentato e alimenta ancora ampie discussioni all’interno del nostro istituto perché, come si evidenzia nei verbali dei vari incontri di continuità, ci sono ancora delle difficoltà nel progettare , valutare e certificare per competenze, in quanto l’apprendimento per competenze sposta l’attenzione sul risultato da raggiungere, da misurare, attraverso prestazioni osservabili e valutabili ( compiti autentici e rubriche di valutazione ). Un’altra difficoltà incontrata ha riguardato il passaggio della documentazione tra un segmento scolastico e l’altro e sono state fatte, nell’ultimo incontro di continuità, delle proposte, per migliorare questo aspetto. Sono azioni che dovrebbero favorire la conoscenza degli alunni non solo attraverso il cartaceo, ma con l’osservazione degli stessi sul campo, mentre lavorano , come conseguenza di un progettazione condivisa tra docenti degli anni ponte ( vedi verbale n. 6 continuità ).
• Il 4.87% dei docenti ha risposto: non è semplice condividere attività comuni perché nei tre ordini di scuola ci sono strutturazioni degli orari e delle discipline troppo diversi. Però sembra che qualcosa sia partito sia per la lettura e la narrazione che per l’orientamento. Inoltre, il confronto con le progettazioni della scuola materna risulta un ottimo riferimento per porre rimedio al frammentarietà disciplinare della scuola secondaria, quindi si fa strada l’idea di ulteriori evoluzioni per la continuità verticale.
• Il 7,31% nessuna difficoltà • durante gli incontri non si e’mai realizzato un percorso costruttivo tra i vari ordini
di scuola
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• poiché ricordo poche cose di quegli incontri, deduco che non sono stati interessanti e che non mi abbiano dati ulteriori input per favorire la continuità verticale.
• L’unico incontro a cui ho partecipato non mi ha permesso di pianificare niente di nuovo
10. Il 19,51% dei docenti ha proposto specifiche attività e specifici percorsi per sviluppare quelle capacità linguistiche e logiche che agevolano nella risoluzione dei quesiti tipo INVALSI -‐ IN PARTE il 2,43% -‐ NO 7,31% -‐ N. R. Il 70,73% DIFFICOLTA’ INCONTRATE
• Il 4,87 % ha risposto : antologie, narrative ecc. propongono brani, quesiti e modalità di quesiti troppo diversi da quelli delle reali prove Invalsi. Quindi a mio avviso dovremmo attrezzarci con carta e inchiostro per lavorare di più sulle prove custodite nell’archivio Invalsi del Ministero.
• 4,87 % nessuna • alcuni alunni non riescono a risolvere il lavoro nel tempo stabilito • gli alunni sono troppo legati a modelli linguistici stereotipati, dovrebbero svolgere
attività che svegli l’immaginazione e la proiezione del sé in tutti i contesti ( drammatizzazioni.
11. Per il 75,60% dei docenti il calendario delle attività funzionali ha soddisfatto per quantità di incontri e qualità di confronto – IN PARTE per il 24,39% PROPOSTE
• Il 4,87 % dei docenti ha risposto : il numero e l’organizzazione degli incontri è buona, occorre invece, migliorare la gestione del tempo, nel senso che è importante uscire dagli incontri con meno parole e più cose fatte.
• Sì per la quantità ,assolutamente no per la qualità! • Bisogna favorire e dare più importanza agli incontri per classi parallele del proprio
plesso per una progettazione più orientata e orientabile e per un confronto più costante dei percorsi didattici comuni, dando agli stessi più possibilità e chance di attuazione ; gli incontri per classi parallele dell'istituto potrebbero avere cadenza quadrimestrale , giusto per un raccordo e uno scambio di esperienze (l’onestà mentale mi impone di ribadire che già nello stesso plesso è difficile procedere in modo univoco , perché gli attori sono diversi, e diverse sono le situazioni, i bisogni e le dinamiche
• incrementare le attività laboratoriali • 4,87 % : avviare corsi interni all’Istituto fin dai primi mesi di scuola su tematiche
differenti, magari tenuti anche da docenti interni all’Istituto
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• Il confronto è risultato carente per i problemi reali degli alunni e della loro formazione. Meno consigli e più incontri per un confronto costruttivo per i bisogni degli allievi e la loro crescita individuale
• Prevedere nel calendario delle attività funzionali specifici incontri per classi parallele.
• aumentare gli incontri di continuità in orizzontale e in verticale ( soprattutto anni ponte per potenziare il dialogo – confronto tra docenti sulla progettazione , sulla didattica utilizzata nelle sezioni, sulla valutazione e sul passaggio di documentazione tra un segmento scolastico e l’altro.
12. Il 97,56% dei docenti ha partecipato a percorsi di formazione interni organizzati dal nostro
I. C. – NO IL 2,43% QUALI :
• Programmare per competenze in ambito linguistico espressivo 31,70% • verificare e la valutare per competenze nella scuola dell'obbligo 82,92% • formazione sulla sicurezza 31,70% • Corso di autoformazione sull’e-‐portfolio 19,51%X • Conferenza “La classe capovolta”60,97% • autoformazione sul pensiero computazionale 7,31% • Conoscenza per una didattica digitale,
COMPETENZE APPRESE
• Il 4,87% dei docenti ha risposto: credo di aver migliorato l’idea di compito significativo e rubriche. Soprattutto mi è piaciuto chiarirmi e nel contempo pormi tanti dubbi insieme ai colleghi.
• Strutturazione di una classe capovolta, valutare per competenze, strutturare e sviluppare un compito autentico
• Il 7,31%: Conoscenza per una didattica digitale, Competenze per lavorare su compito significativo
• costruzione di un compito di realtà con relative rubriche valutative; ragguagli su possibili percorsi basati su una didattica digitale;
• come elaborare un compito di realtà • Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa; utilizzare nuove
tecnologie e strategie didattiche innovative. • Il 4,87% :Sensibilizzazione alla Digitalizzazione del Sapere, Potenziamento delle
competenze utili alla costruzione e valutazione del compito autentico. • Il 7,31 : Sensibilizzazione alla Digitalizzazione del Sapere, Potenziamento delle
competenze utili alla costruzione e valutazione del compito autentico.
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• Il 9,75 : Maggiore competenza nel pianificare le attività e criteri valutativi • Valido contributo al miglioramento della didattica per competenze e degli approcci
metodologici. • Strutturazione di una classe capovolta, valutare per competenze, strutturare e
sviluppare un compito autentico • Competenze per progettare e valutare un compito significativo • Sono servite per rafforzare la convinzione che nella scuola dell’infanzia è
indispensabile un’azione didattica che dia ampio spazio e importanza al curricolo implicito e, quindi, all’organizzazione dell’ambiente di apprendimento come mediatore strategico per favorire una didattica operativa.
• mi sento sufficientemente preparata per redigere e proporre compiti autentici e rubriche valutative
• Il 7,83% :Proprio perché la competenza si mobilita, si sviluppa e si dimostra facendo , applicando cioè le proprie conoscenze e abilità all’esecuzione di un compito e alla soluzione di un problema, c’è stata la volontà di mettere in atto una didattica innovativa, che si è arricchita di quanto appreso durante i corsi di formazione. C’è stata la volontà di riflettere sul proprio modo di insegnare, per rivedere molti aspetti e comportamenti in modo da migliorare la qualità dell’insegnamento, per non sbagliare nei confronti dell’utenza alunni . Sicuramente, queste ore di formazione sono servite a fare un passo avanti nella capacità di progettare per competenze e nella costruzione di compiti complessi e delle rubriche di valutazione . Sono servite per rafforzare la convinzione che, nella scuola dell’infanzia, è indispensabile un’azione didattica che dia ampio spazio e importanza al curricolo implicito e, quindi, all’organizzazione dell’ambiente di apprendimento come mediatore strategico per favorire una didattica operativa.
• come elaborare U. di A. per compito di realtà
13. il 90,24% dei docenti ha partecipato a percorsi di formazione esterni al nostro I. C. – il 9,75% NO QUALI:
• Percorsi di educazione alla salute (Crescere Felix) 60,97% • Tecniche di comunicazione e di memorizzazione 24,39% • Globalismo affettivo 26,82% • Piani di Miglioramento nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione.9,75% • Tra storiografia e politica: lo sterminio degli Armeni ottomani, cent’anni dopo.
4,87% • Verità utili all’anima: Foscolo e la Chioma di Berenice. Appunti su una tragedia mai
scritta: “Spartaco” di Alessandro Manzoni. 4,87% • Flipped classroom & Webquest: apprenderedigit@le. 4,87%
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• Convegno Internazionale “Don Bosco: il Progetto Pedagogico e l’utopia possibile” 4,87%
• Convegno nazionale “Matematica e letteratura 2016. Alla scoperta di nuove convergenze”. 4,87%
• Sono percorsi personali di autoformazione a mezzo internet e testi vari sulla didattica per competenze , sulla didattica laboratoriale, sul cooperative learning
• Creare e book multimediali e interattivi 4,87% • Corso “Insegnanti Efficaci” presso Centro di Formazione a Battipaglia (SA); 4,83% • Corso di formazione presso la Scuola Polo Secondaria di I grado “Balzico” Cava de’
Tirreni • Laboratorio su: NUOVE TECNOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE INNOVATIVE 4,83% • Laboratorio su: GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI
4,83% • Laboratorio su: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DISABILITA’. 4,83&% • Corso “Inclusione scolastica” con la Pro.ssa Maggio • Corso “Discipline scientifiche e tic” con il Prof. Folgosi • Corso di formazione presso la Scuola Polo Secondaria di Contursi Terme (SA): • corso primo soccorso 9,75% • master legislazione scolastica e metodologie didattiche. • Corso “Formazione per neoassunti” presso ISIS Corbino Contursi Terme • bullismo scolastico corso di Formazione per neoassunti presso ISIS Corbino, 4,83% • In classe ho un bambino che…” corso di formazione sui BES • Metodologie didattiche innovative. • master legislazione scolastica e metodologie didattiche 4,87% • Corso BLS-‐D per uso defibrillatore 4,87% • Progetto “valore in rete “
COMPETENZE APPRESE
• il corso sulle tecniche di comunicazione e di memorizzazione, ha dato quegli stimoli per conoscere alcuni aspetti di noi stessi ed imparare a sfruttare ampiamente le capacità della nostra memoria .Il corso sull’educazione alla salute, invece, ci ha rese maggiormente consapevolI che l’educazione alimentare, riveste un ruolo di primaria importanza nella formazione dei bambini, in quanto gli stili di vita e i comportamenti salutari, appresi nell’infanzia, garantiscono nel futuro, dei profili di salute e di benessere qualitativamente migliori.
• i percorsi scelti (alcuni di questi erano molto più lunghi, ma per non togliere
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nulla alla didattica a malincuore ho apportato dei tagli) mi hanno permesso di acquisire nuove e interessanti conoscenze, alcune le ho soltanto rivisitate, altre come quelle affrontate all’università mi hanno allargato gli orizzonti perché mi hanno permesso il confronto con il pensiero di studiosi provenienti da tutto il Paese e di diverse nazionalità 4,87%
• Mangiare sano per crescere bene 4,87% • Maggiore consapevolezza sulle strategie ,sui metodi, sulle dinamiche da
promuovere per ottenere risultati più convincenti e coinvolgenti. • come fare acquisire la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo_-‐
salute • costruzione di un portfolio alunni • linguistiche, competenze amministrative, interventi formativi che coinvolgono
tutta la classe • Competenze digitali per la didattica • Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e
formative; organizzazioni delle situazioni di apprendimento e progettazione di percorsi personalizzati e inclusivi per studenti con particolari problematiche; impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione scolastica.4,87%
• Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali; comunicazione della scienza attraverso video didattici come risorsa didattica applicata ai contesti educativi; sana alimentazione nel bambino.
• Maggiore informazione per una sana e corretta alimentazione. Nuove tecniche per l’ avvio alla letto-‐scrittura 7,31%
• sana alimentazione nel bambino. Gestione della classe -‐ BES-‐ Valutazione-‐Nuove tecnologie
• Seguire una corretta alimentazione per crescere e mantenersi sani • riconoscere i disagi nel pre-‐adolescente • relative ai BES, Autovalutazione d’Istituto, TIC, gestione clima classe • Competenze per attivare processi di inclusione e per programmare piani
didattici personalizzati • Il corso sull’educazione alla salute ha posto maggiormente in evidenza
l’importanza che riveste l’educazione alimentare nella formazione dei bambini, in quanto l’assunzione di stili di vita e giusti comportamenti salutari appresi durante nell’infanzia diventano dei profili di salute e di benessere qualitativamente migliori nell’età adulta. Il corso sulle Tecniche di comunicazione e di memorizzazione è stato utile per rendersi conto che spesso non sfruttiamo appieno le nostre capacità mnemoniche che attraverso adeguate strategie, ci renderebbero soprattutto la vita professionale molto più efficiente.
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Il corso sul Globalismo Affettivo ha ribadito, in un certo senso quello che è il filo conduttore della scuola dell’infanzia, che bisogna saper creare una scuola attraente in cui il bambino, con difficoltà o meno, ogni giorno ha la possibilità di esprimere e sviluppare le sue potenzialità in un gioco che lo vede protagonista insieme agli altri
• come far acquisire agli alunni consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-‐salute_-‐Come sfruttare le capacità della nostra mente.
14. Alla domanda quali corsi di formazione vorresti che fossero attivati all’interno della I. S. il
prossimo anno i docenti hanno così risposto: • Metodologie didattiche innovative. 9,75% • Corsi in cui oltre ad immaginare progettazioni potremmo ricercare e usare anche il
materiale adeguato: libri, documentari …. .Inoltre mi piacerebbe che ci mettessimo insieme come Consiglio di classe, intorno ad un tavolo a progettare U. di A. condivise con tutto il materiale necessario, piuttosto che lavorare ciascuno in solitudine 4,87%
• Corso approfondito sull’utilizzo della LIM, Corso di prosieguo su Valutazione Competenze 12,19%
• Mi piacerebbe che ci fosse un prosieguo dell' ultimo corso di formazione tenuto con la dott.ssa De Nigris… assolutamente no quello della classe capovolta che mi sembra una riesumazione della vecchia istruzione programmata , inizialmente acclamata e considerata la panacea di tutti i mali della scuola ,per poi diventare subito dopo, una meteora della didattica
• CODING 4,87% • Proseguo sulle attività con la Prof.ssa De Nigris • Laboratori sulla gestione del gruppo classe • BES, • Corso approfondito di formazione sull’utilizzo della LIM 12,19% • Corso di prosieguo su Valutare per competenza, corso per competenza informatica
14,63% • Corso approfondito sull’utilizzo della LIM Corso di prosieguo su Valutazione
Competenze e classi capovolte • Metodologia e didattica per competenze ,valutazione dei prodotti • Valutazione Competenze e classi capovolte. • Formazione sui disturbi evolutivi e specifici di apprendimento e sui disturbi
pervasivi dello sviluppo. • Corso dell’uso del PC a livello più alto • Continuare con l’aggiornamento su programmare per competenze, con attività di
tutoraggio che mi accompagni per tutto l’anno scolastico • Classe capovolta 9,75%
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15. Il 51,21% dei docenti ha lavorato e trasferito nella didattica quotidiana quanto appreso durante i corsi di formazione – IN PARTE il 43,90% -‐ NO il 4,87%.
CON QUALI RISULTATI: • Sicuramente, gli stimoli ricevuti durante i corsi di formazione hanno consentito di
fare qualche piccolo passo avanti nella progettazione di percorsi didattici, la cui scelta è stata fatta sempre pensando a come stimolare gli alunni , per motivarli ed incuriosirli. Si è cercato di mettere gli alunni nella condizione di arrivare all’apprendimento attraverso il fare autonomo, il ragionamento e il problem solving. Sono state strutturate delle esperienze di compiti autentici ,anche se non sempre supportati dalla esatta pianificazione cartacea, proprio perché la metodologia delle scuola dell’infanzia non può esimersi dall’azione pratica-‐ operativa 4,83%
• BUONI 14,63% • Sempre, e nella lunga durata ho visto cambiamenti positivi nella maturazione della
personalità e della cultura degli alunni. 4,87% • Eccellente (Compito significativo) 4,87% • Eccelsi (Compito significativo) 7,31% • Premesso che avendo operato per un ventennio secondo i dogmi della didattica
per concetti di Damiani , il passaggio alla didattica per competenze è stato indolore e impercettibile, ovviamente i corsi di formazione , quest’ultimo in particolar modo, è servito a sciogliere dubbi e perplessità che avevo , consentendomi di operare con più convinzione .
• i tempi sono stati brevi per poter attuare quanto appreso • miglioramento rapporto con gli alunni • Abbastanza soddisfacenti • ottimi nella realizzazione di compito autentico • Accettabili 19,51% • Soddisfacenti ma da approfondire • Ho coniugato il sapere al saper fare • positivi
16. il 70,73% non ha praticato la metodologia CLIL per potenziare le competenze
linguistiche -‐ SI IL 17,07% -‐ N. R. il 12,19%
CON QUALI RISULTATI:
• ho progettato per permettere anche alla collega di lingua francese di intervenire nello studio “L’Africa, territorio, storia e arte” ma sostanzialmente non abbiamo mai lavorato in compresenza, quindi non so come reagiscono gli alunni . il 4,87%
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• Progetto curriculare che ha interessato le discipline: inglese, geografia, storia, arte e immagine, ed. stradale, ed. all’affettività. Le attività sono state svolte da Ottobre a Maggio con uscite didattiche sul territorio
• progetto curriculare che ha interessato le discipline: inglese, storia, geografia, arte & immagine, educazione stradale ed educazione all’ affettività. Le attività indirizzate alle classi V A e V B di Albanella si sono svolte da ottobre a maggio. Progetto curriculare che ha interessato le discipline: inglese, storia, geografia, arte & immagine, educazione stradale ed educazione all’ affettività. Le attività indirizzate alle classi V A e V B di Albanella si sono svolte da ottobre a maggio.
• Attività al termine di ciascuna unità di apprendimento relative agli argomenti trattati in esse (scienze, storia, geografia, ed. stradale,…)
• ( es. presentazione degli obiettivi e delle attività del piano di lavoro,verifiche complessive della classe, valutazione dei percorsi, problemi comportamentali, iniziative per legalità, ambiente e sicurezza, viaggi e visite,manifestazioni di fine anno ecc..)
• Progetto curriculare che ha interessato le discipline : inglese, storia, geografia, arte e immagine, educaz. Stradale ed educaz. alla affettività.
17. Il 95,12% dei docenti ha realizzato per la sua classe momenti significativi di condivisione della vita scolastica con le famiglie – NO il 4,87%
DESCRIVI:
• I consigli d’intersezione con la presenza dei rappresentanti dei genitori, i colloqui individuali con le famiglie e le assemblee che si sono realizzati, sulla base del piano delle attività funzionali, hanno rappresentato i momenti in significativi di condivisione della vita scolastica con le famiglie per presentare il P. O. F. -‐ il P. T. O. F. -‐ il P. di M. -‐ il percorso didattico – formativo – i risultati acquisiti dai bambini – i processi di apprendimento da migliorare. Importante è stata la collaborazione dei genitori durante le feste di Natale, Carnevale e, soprattutto a fine anno, quando c’è stato il momento conclusivo del percorso formativo sull’alimentazione che ha visto la preparazione dei cibi, da parte delle famiglie dei bambini, che hanno valorizzato la grande ricchezza culinaria del territorio albanellese. I genitori hanno supportato l’azione didattica della scuola, partecipando anche a vari laboratori organizzati ( la realizzazione del formaggio – delle pizze ecc ) fino all’uscita didattica alla fattoria di Oliveto Citra, impegnandosi ad accompagnare i propri figli, affiche potessero vivere un ‘esperienza formativa costruttiva. 7,31%
• assemblee dei genitori,consigli di intersezione con i rappresentanti dei genitori,incontri con i genitori. 4,87%
• con i genitori degli alunni ho sempre esplicitato le motivazioni didattiche del lavoro che ho svolto, non è stato affatto facile, per fortuna è il tempo a dar ragione alle azioni giuste. 4,87%
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• Manifestazione di fine anno 24,39% • accoglienza scuola materna. 9,75% • A inizio anno sono stati presentati a grandi linee gli obiettivi formativi e cognitivi
del piano di lavoro, sono stati puntualmente socializzati sul diario degli alunni , i risultati delle verifiche scritte e orali , le dinamiche comportamentali sia positive che negative del gruppo classe; i genitori sono sempre stati coinvolti in iniziative progettuali quali “La margherita dei sapori”,visite guidate, “Manifestazione di fine anno” e quant’altro , sempre nell’ottica della trasparenza e della condivisione dei vari momenti scolastici.
• i genitori sono stati sempre presenti in tutti i momenti della vita scolastica e disponibili alla collaborazione 4,87%
• A livello assembleare, con i consigli di interclasse, a fine anno scolastico con riunioni per coinvolgere i genitori alla manifestazione di fine anno.
• Partecipazione attiva e collaborativa da parte dei genitori. • Gli incontri vengono organizzati con i rappresentanti di sezione 7,31% • Ad inizio anno incontro con le famiglie presentazione novità Buona Scuola. Incontro
con rappresentanti ad ogni consiglio di classe per informare sui punti all’Ordine del giorno. Incontri scuola famiglia per discutere in merito alla valutazione dei percorsi e fine anno per discutere manifestazione 4,83%
• Manifestazioni in stretta collaborazione con le famiglie, colloqui con le famiglie, visita guidata Città della Scienze
• Manifestazioni in stretta collaborazione con le famiglie 4,87% • Gli incontri vengono organizzati con i rappresentanti di sezione 7,31% • durante i consigli di interclasse • assemblee dei genitori,consigli di intersezione con i rappresentanti dei genitori,
incontri con i genitori • Durante i consigli di interclasse 7,31% • Ho sempre mostrato ai genitori dell’alunna quali erano gli obiettivi che avevo messo
nel PEI e trasferito nell’unità bimestrali per competenze, le verifiche bimestrali dell’alunna sono state mostrate ai genitori e conservate nel faldone delle verifiche che la mamma mi ha chiesto di avere con ricordo insieme a tutti i suoi quaderni. Quotidianamente ho avuto colloqui informali con i genitori per parlare di eventuali problemi comportamentali dell’alunna e su come risolverli. L’alunna ha partecipato in modo attivo alle uscite sul territorio e ai giochi organizzati per il progetto sport. L’allieva ha svolto tutto il percorso della Manifestazione di fine anno insieme ai suoi compagni di classe e del plesso diventando parte inclusiva di tutta l’istituzione scolastica
• Affiancando le insegnanti curriculari ho preso pienamente parte alla realizzazione di tutti i momenti significativi della vita scolastica. I consigli d’intersezione con la presenza dei rappresentanti dei genitori, i colloqui individuali con le famiglie e le assemblee che si sono realizzati, sulla base del piano delle attività funzionali, hanno rappresentato i momenti significativi di condivisione della vita scolastica con le famiglie per presentare il P. O. F. -‐ il P. T. O. F. -‐ il P. di M. -‐ il percorso didattico – formativo – i risultati acquisiti dai bambini – i processi di apprendimento da
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migliorare. Importante è stata la collaborazione dei genitori durante le feste di Natale, Carnevale e, soprattutto a fine anno.
18. Il 21,95% dei docenti ritiene che i docenti di potenziamento abbiano apportato un miglioramento qualitativo alla didattica della lingua italiana e matematica nelle classi in cui sono stati utilizzati – il 65,85% N. R. -‐ NO il 12,19%
PERCHE’:
• Perché danno un supporto positivo per tutti gli alunni della classe.
• non è compito mio esprimere giudizi, ma non mi sento neanche di negare la verità. La docente, persona di indiscutibile serietà, ma proveniva da una formazione diversa e poi l’interpretazione ambigua del suo ruolo da parte del Ministero: non fuori dalla classe con un piccolo gruppo perché di altra disciplina, non di aiuto a chi aveva bisogno di recuperare perché dal Ministero destinata al potenziamento …4,87%
• e’ stata una risorsa per aiutare gli alunni in difficoltà
• La copertura delle supplenze permette il corretto svolgimento delle attività didattiche e le attività di recupero potenziamento di Italiano e Matematica
• Assegnati su più classi per poche ore, il più delle volte impegnati a sostituire i colleghi assenti.
• la compresenza è sempre un ottimo momento di condivisione e cooperazione ai fini di un’azione didattica migliore e occasione di ampliamento dell’offerta formativa a favore degli studenti.
• spesso è stata impegnata a sostituire i docenti assenti
• a compresenza è sempre un ottimo momento di condivisione e cooperazione ai fini di un’azione didattica migliore e occasione di ampliamento dell’offerta formativa a favore degli studenti.
• Ha seguito il gruppo in difficoltà
• Assegnati su più classi per poche ore, il più delle volte impegnati a sostituire i colleghi assenti 4,87%
• Con l’insegnante di supporto abbiamo sempre pianificato i suoi interventi: sono stati mirati sia al recupero che ad attività di consolidamento: A volte abbiamo capovolto gli interventi: io ho seguito gli alunni in difficoltà e lei ha lavorato con il gruppo classe. E’ stato un vero aiuto!
• La docente di potenziamento è stata una risorsa importante , che ha permesso di lavorare con più serenità
19. Il 9,75% dei docenti ha fatto richiesta nello scorso mese di ottobre di materiale didattico
per favorire una didattica più operativa – NO Il 2,43% -‐ IN PARTE il 2,43% -‐ N. R. l’85,36%.
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PERCHE’:
• La richiesta del materiale di facile consumo,per la scuola dell’infanzia , per favorire le normali attività curricolari, è stata fatta a fine Marzo. 7,31%
• Evidentemente immersa nel lavoro didattico di inizio anno, mi è sfuggito l’aspetto più tecnico, cioè la richiesta di materiale e durante l’anno ne ho risentito. 4,83%
• Appronto , di norma, a mie spese il materiale di cui ho bisogno , anche i genitori sono attenti e sempre pronti a soddisfare qualsiasi richiesta si faccia.
• ho utilizzato del materiale personale e altro che era già presente nell’istituto il 9,75%
• corso di coding per gli alunni delle prime • per velocizzare gli acquisti ho impiegato le proprie economie • Per avere maggiori risorse da utilizzare per gli alunni con BES • Molti sussidi didattici sono considerevolmente necessari soprattutto lavorando con
bambini con disabilità e dell’età degli alunni della scuola dell’infanzia • é stato usato materiale in dotazione alla scuola,personale e reperito dai bambinI
20. il 63,41% dei docenti ha organizzato e realizzato nella tua classe prove autentiche di apprendimento – il 19,51% IN PARTE – il 14,63% NO – il 2,43% N. R.
CON QUALI RISULTATI : • Abbiamo somministrato ai bambini quelle costruite con il Dott. re Marzano e la
Dott.ssa De Nigris e abbiamo potuto constatare quanto sia grande il potenziale di capacità e competenze dei bambini che, spesso, sottovalutiamo quando lavoriamo con una didattica e una mentalità “ lineare “ che non stimola le potenzialità, la fantasie , la creatività e le competenze degli alunni 7,31%
• quelle strutturate con il Dott. re Marzano e la Dott.ssa De Nigris 4,87% • Straordinari belli, soprattutto per l’orientamento 4,87% • Buoni 14,63% • Ottimi davvero e non solo da quest’anno • non ho realizzato prove, ma ho svolto attivita’ laboratoriali per simulare situazioni
reali • Soddisfacenti 7,31% • Molto soddisfacenti • Positivi in merito all’entusiasmo dei bambini • Gradimento e coinvolgimento degli allievi • eccelsi 4,87% • Insieme alle colleghe di sezione abbiamo proposto ai bambini le prove autentiche
realizzate con i docenti che hanno presenziato i corsi di formazione, il Dott. re Marzano e la Dott.ssa De Nigris, e abbiamo potuto constatare quanto sia
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necessario lavorare per competenze e modificare soprattutto un metodo di lavoro obsoleto e troppo poco aderente alla realtà che ci circonda.
• Avendo sviluppato il progetto di ed. Stradale in modo interdisciplinare ne abbiamo verificato i risultati quando abbiamo fatto la seconda uscita sul territorio. Gli alunni riconoscevano il messaggio della segnaletica e sapevano come muoversi sulla strada da percorrere a piedi.
• non ho realizzato prove, ma simulazioni
21. il 39,02% ha elaborato e utilizzato e condiviso rubriche per la valutazione delle competenze – il 36,58% NO – il 21,95% IN PARTE – il 2,43% N. R.
CON QUALI RISULTATI : • Abbiamo costruite quelle relative alla tre prove autentiche somministrate. I risultati
sono stati positivi per i bambini, perché li abbiamo osservati sul campo, quindi, mentre agivano, verificando non solo le competenze dei campi d’esperienza coinvolti ma, soprattutto, le competenze sociali. Ed è stato molto positivo per noi, in quanto abbiamo potuto esprimere una valutazione oggettiva, supportata da documentazione. 7,31%
• quelle strutturate con il Dott. re Marzano e la Dott.ssa De Nigris 4,87% • Per il percorso pluridisciplinare: “L’Africa, territorio, storia e arte”ne realizzai una
molto interessante, ma quando la illustri in Consiglio di classe non fui capita, spero qualcuno l’abbia rievocata durante le lezioni con la formatrice De Nigris. 4,87%
• Eccellenti per l’esperienza condivisa • Positivi (Sperimentali) • POSITIVI • Buoni 4,87% • E’ stata molto semplice, era in relazione all’ed. stradale i risultati sono stati buoni.
22. Il 92,68% dei docenti ha sondato in modo approfondito la situazione di partenza e la situazione finale della classe sul piano dell’apprendimento con prove di varia tipologia – il 4,87% NO – il 2.83% N. R.
CON QUALI RISULTATI: • All’inizio dell’ a. s. è stata effettuata l’analisi della situazione iniziale della sezione
attraverso varie tipologie di prove ( utilizzando i mediatori attivi-‐ iconici – analogici e simbolici ), per inquadrare i livelli di competenza dei bambini della sezione. Sono state compilate delle griglie di verifica che hanno evidenziato diverse situazioni problematiche,con buona parte dei bambini che era inquadrato ad un livello medio – basso, con molte difficoltà nel linguaggio verbale e nella rappresentazione grafica. Un’altra parte dei bambini era , invece, inquadrato nel livello medio – alto con buone competenze logico – matematiche e linguistico – espressive. Al termine dell’anno scolastico sono diminuiti i bambini inquadrati nel livello medio – basso , aumentando cosi il numero degli alunni nella
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fascia medio-‐ alta, che hanno potenziato, consolidato e ampliato le competenze iniziali 7,31%
• le azioni messe in atto ( laboratori-‐ cooperative learning -‐ecc) hanno favorito un miglioramento dei livelli 7,31%
• ho avuto la fortuna di avere gli stessi alunni per l’intero triennio, per cui ho potuto notare il cambiamento di ciascuno e l’evoluzione dei gruppi di livello. Inoltre uno degli insegnamenti esemplari della nostra Preside è stato: l’analisi dell’andamento didattico e comportamentale degli alunni ad ogni consiglio di classe, quindi la situazione della classe è stata permanentemente monitorata e di conseguenza gli interventi formativi adeguati sono stati attuati in itinere 4,87%
• Positivi 9,75% • ottimi • La maggior parte ha innalzato il livello di apprendimento ,per pochi alunni c’è stato un calo
nell’apprendimento • Un gruppo fascia dell’otto, un altro di fascia sette e un esiguo gruppo fascia sei. • Quest’anno ,dato il livello medio -‐ alto della classe , sono state somministrate prove
individuali uniche per tutti ; i compiti di realtà e quelli più complessi sono stati effettuati per gruppi eterogenei .
• gli alunni delle fasce più alte hanno raggiunto una buona padronanza degli obiettivi programmati e non hanno avuto difficoltà nell’esecuzione delle varie tipologie di prove. gli alunni delle altre fasce hanno fatto registrare dei progressi rispetto alla situazione di partenza, ma hanno avuto risultati inferiori nelle prove su modello invalsi.
• Lievi miglioramenti da parte di tutta la classe. • Risultati positivi, la maggior parte degli alunni hanno presentato dei miglioramenti 4,87% • Positivo anche per il sostegno 12,19% • La maggior parte ha innalzato il livello di apprendimento ,per pochi alunni c’è stato un calo
nell’apprendimento. 7,31% • Si sono registrati progressi negli alunni : autonomia, crescita e maturazione personale e
sociale. • nei limiti della sua patologia. • Gli alunni delle fasce più alte hanno raggiunto una buona padronanza degli obiettivi
programmati. Gli alunni delle altre fasce hanno fatto registrare dei progressi rispetto alla situazione di partenza, ma hanno avuto nelle prove su modello invalsi risultati inferiori rispetto alle altre
• Le verifiche a fine quadrimestre superano in positivo quelle in entrata: c’è stato un notevole miglioramento.
23. Il 73,17% dei docenti ha utilizzato laboratori presenti nel plesso o attivato angoli laboratoriali nella classe per potenziare le competenze linguistiche, matematiche, scientifiche – il 12,19% IN PARTE – il 9,75% NO – il 4,87% N. R.
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QUALI E I RISULTATI OTTENUUTI IN TERMINI DI COMPETENZE:
• Tutta l’attività della scuola dell’infanzia è ludica – laboratoriale e si è lavorato molto per sviluppare le capacità di ascolto, comprensione e rielaborazione verbale – le capacità di ragionamento, spirito critico, di analisi delle situazionI e formulazione d’ipotesi. 7,31%
• Laboratori manipolativi – laboratori grafico-‐pittorico – Laboratori sull’alimentazione ( la spremuta -‐ il formaggio -‐i biscotti di pasta frolla – la zuppa di legumi ) in relazione al percorso didattico “La Fiera Del Cibo”7,31%
• per me il laboratorio non è soltanto un ambiente fisico o un angolo, ma il modo di interloquire con i ragazzi cioè di ispirare loro: alla riflessione, alla ricerca critica, alla personalizzazione, alla problematizzazione, a superarsi ogni giorno, a valutare ed auto valutarsi, ad esportare la scuola nella società 4,87%
• Prove invalsi per lo sviluppo della logica; realizzazione di un piccolo giornale di cronaca locale con risultati soddisfacenti
• buoni risultati 4,87% • Gli alunni impegnati in attività laboratoriali sono diventati gli artefici del loro processo
di apprendimento, attraverso l’esperienza diretta hanno acquisito le vere conoscenze ,che hanno poi, naturalmente trasferito nei compiti significativi che in itinere hanno affrontato, traducendole in competenze.
• laboratorio matematico con l’utilizzo di strumenti di misura e gli alunni hanno imparato a trasferire nella realtà le tecniche apprese.
• Uso laboratorio informatico da parte di tutti gli alunni con miglioramento dell’apprendimento anche da parte dei soggetti che normalmente in classe non raggiungono livelli soddisfacenti
• Drammatizzazioni in lingua inglese di piccole storie. • Gli alunni riescono ad esprimersi in un’altra lingua con più facilità. • Attività di gruppo con risultati soddisfacenti 4,87% • Il plesso non è provvisto di laboratori, le attività di educazione fisica sono state svolte in
palestra ed in classe abbiamo creato degli angoli laboratorio per l'espletamento delle attività programmate. Sono stati utilissimi per stimolare ed incentivare il loro impegno, e per costruire il saper "fare".
• Sono stati attivati diversi laboratori a cui i bambini hanno partecipato con interesse ed entusiasmo migliorando le diverse competenze. 4,87%
• per una rappresentazione in Power Point e ho ottenuto risultati soddisfacenti • (Sport e salute, competenze sulle buone abitudini alimentari),realizzando piccoli
manufatti con materiali di recupero, realizza di cartelloni conclusivi alle attività di apprendimento della lingua italiana e matematica, realizza di libricini pop-‐art a supporto dell’alfabetizzazione linguistica, legge libricini della biblioteca di classe e completa una scheda libro.
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• Costruzione di una piramide alimentare (Sport e salute, competenze sulle buone abitudini alimentari). Simulazione Prove Invalsi: competenze logico-‐matematiche e linguistiche di comprensione
• per una rappresentazione in Power Point e ho ottenuto risultati soddisfacenti • Sono stati attivati diversi laboratori a cui i bambini hanno partecipato con interesse ed
entusiasmo migliorando le diverse competenze. • Sono stati realizzati all’interno della classe due laboratori :artistico/espressivo e motorio
in riferimento al progetto di ed. stradale. Gli alunni si sono mostrati più sensibili a rispettare i regolamenti stradali
• Sono stati attivati diversi laboratori a cui i bambini hanno partecipato con interesse ed entusiasmo migliorando le diverse competenze. Attività di gruppo con risultati soddisfacenti 4,87%
• Costruzione di una piramide alimentare (Sport e salute, competenze sulle buone abitudini alimentari). Simulazione Prove Invalsi: competenze logico-‐matematiche e linguistiche di comprensione, Plastico 7 colli di Roma, Orologio con numeri Romani...Dal saper al saper fare si sono consolidate competenze trasversali
• di scienze per sviluppare competenze pratiche e per generare competenze relazionali facendo interagire l’alunna con il gruppo classe.
• Tutta l’attività della scuola dell’infanzia è ludica – laboratoriale e per tutti i bambini si è lavorato molto per sviluppare le capacità di ascolto, comprensione e rielaborazione verbale – le capacità di ragionamento, spirito critico, di analisi delle situazione e formulazione d’ipotesi. In particolare per l’alunna disabile i laboratori sono stati fondamentali per poter dare la possibilità di effettuare esperienze reali utili a sviluppare e potenziare soprattutto capacità che riguardano sia l’autonomia che la capacità d’interazione.
• Costruzione di una piramide alimentare (Sport e salute, competenze sulle buone abitudini alimentari). Realizzazione di un plastico sul mare ,flora e fauna
• la biblioteca comunale è stata un luogo di laboratorio teatrale che poi abbiamo portato in classe continuando sia letture che drammatizzazioni che hanno appassionato tutti gli alunni compreso i BES.
• Prove invalsi per lo sviluppo della logica. • Biblioteca di classe-‐angolo geografico -‐gli alunni hanno imparato a gestire la biblioteca di
classe, hanno imparato ad orientarsi nello spazio geografico ANALISI DEI DATI All’ interno del RAV del nostro istituto erano state individuate tre priorità scaturite dall’area dei risultati delle prove standardizzate, perché quella che nel processo di autovalutazione risultava con maggiori criticità:
-‐ Ridurre la variabilità tra le classi per raggiungere equità di esiti; -‐ Curare maggiormente gli alunni più dotati e motivati allo studio ( le eccellenze )
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-‐ Incrementare ulteriormente la formazione dei docenti sul piano metodologico e didattico. In merito a queste priorità erano stati fissati dei traguardi da raggiungere :
1. Diminuire il divario di prestazione tra le classi almeno di un punto percentuale 2. Aumentare del 5 il numero degli alunni con prestazioni medio – alte 3. Coinvolgere la totalità del corpo docente per formazione didattica in ambito logico –
matematico e linguistico. Nel P. di M. , come conseguenza del RAV , era stata individuata come priorità
-‐ Risultati delle prove standardizzate da perseguire attraverso 6 aree di processo e 11 obiettivi di processo inseriti nel Piano di miglioramento. Sulla base dei risultati rilevati dalla tabulazione del questionario RAV e P. di M. possiamo dire che i traguardi, riferiti alle priorità del RAV, che come istituto erano stati prefissati, sono stati raggiunti. Infatti, per i traguardi 1 e 2 possiamo fare riferimento alla relazione presentata dal nucleo sull’analisi delle Prove INVALSI. Anche Il traguardo n. 3 è ampiamente raggiunto, in quanto il 90,24% dei docenti ha partecipato a percorsi di formazione esterni al nostro istituto e il 97,56% a quelli interni, tutti finalizzati sia al miglioramento della progettazione, verifica e valutazione della scuola dell’obbligo che della didattica, con l’uso di metodologie innovative. E, dalle risposte dei docenti, sulla base delle competenze apprese, si rileva proprio questo passo avanti verso il miglioramento, nell’utilizzare nuovi approcci metodologici nella didattica. Un piccolo passo avanti si evidenzia anche nella capacità dei docenti di strutturare e proporre compiti autentici e rubriche valutative, anche se solo il 51,21& e IN PARTE il 43,90% ha trasferito quanto appreso, nei corsi, nella didattica quotidiana. Il 73,17% dei docenti ha utilizzato laboratori presenti nel plesso e attivato angoli laboratoriali nella classe per potenziare le competenze linguistiche e matematiche, grazie anche alla presenza dei docenti di potenziamento, che per il 21,95% degli insegnanti, hanno apportato un miglioramento qualitativo alla didattica nelle classi in cui sono stati utilizzati. In riferimento all’obiettivo di processo n.1 del P. di M., i componenti del nucleo di valutazione si ritengono più che soddisfatti dei risultati raggiunti, perché il 97,56% dei docenti ha utilizzato il curricolo verticale per redigere i piani di studio, mentre il 100% il format condiviso per lo sviluppo delle U. di A.. Rimane ancora aperto il discorso riguardo alla progettazione di percorsi formativi condivisi ( siamo al 68,29% ) e l’elaborazione di un percorso formativo verticale, unitario e organicamente progettato, che implica un’azione di miglioramento ancora più incisiva. Questa difficoltà si rileva anche dai verbali di continuità. Sull’altro fronte, anche se in minoranza, si rilevano diversi docenti che hanno sviluppato esperienze significative ed interessanti, proiettate verso un lavoro a classi aperte in verticale e in orizzontale, con percorsi specifici e anche trasversali. Anche se l’80,48 % dei docenti non ha avuto difficoltà ad elaborare U. di A. e il 92,68% ha partecipato ad incontri per classi parallele per elaborare U. di A. condivise disciplinari e interdisciplinari, si evincono ancore delle difficoltà, soprattutto per quelle interdisciplinari e si sottolinea il troppo poco tempo riservato alla progettazione per classi parallele e, di conseguenza, diventa anche difficile confrontarsi sui criteri di valutazione. Non essendoci ancora
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una totale progettazione per competenze, la valutazione si riduce, nella maggioranza, a quella che è sempre stata fatta. C’è poco tempo per confronto sia sulla progettazione che sulla didattica utilizzata e, di conseguenza, anche sui criteri di valutazione. Il 75,60% dei docenti è soddisfatto del calendario delle attività funzionali, sia per qualità che per quantità, ma si evidenzia la necessità di aumentare gli incontri specifici per classi parallele e per continuità e orientamento. Anche l’obiettivo di processo n. 13 d de P. di M. sembra ampiamente perseguito, con il 95% dei docenti che ha realizzato momenti specifici di condivisione della vita scolastica con le famiglie, con la costruzione di un rapporto di collaborazione e di fiducia ( effetti positivi a medio termine del P. di M.). Per gli obiettivi di processo 1.3 l e 1.3 h , anche se il 63,41 % dei docenti ha organizzato e realizzato prove autentiche di apprendimento e il 19,51$ IN PARTE, restano le difficoltà per l’elaborazione ,l’utilizzo e la condivisione di rubriche per la valutazione delle competenze, dove il 39,02% le ha elaborate mentre c’è un 36,58 % che ha risposto NO e il 21,95% IN PARTE. Quindi, in riferimento al RAV e al P. di M. , per alcuni obiettivi perseguiti , come istituto possiamo ritenerci soddisfatti, mentre per altri il discorso resta ancora aperto, come si evince dalla proposte dei docenti, in merito alla formazione. Dobbiamo ancora lavorare sulla progettazione per competenze e sulla valutazione e degli strumenti idonei da utilizzare. Si è ritenuto opportuno formarci sull’uso delle rubriche valutative, perché sono il dispositivo da usare per una valutazione oggettiva della competenza e perché consapevoli che, un attento lavoro di organizzazione e attuazione delle rubriche condivise , risulta indispensabile per perseguire il duplice obiettivo del miglioramento della qualità dell’insegnamento con il conseguente miglioramento dell’apprendimento. Albanella, 24-‐06-‐2016 Il nucleo di valutazione