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giornale freepress del litorale laziale

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Anno I - Numero 15 / 30 novembre 2008

Attualità - Cronaca - Economia - Turismo -Cultura

www.reporternews.eu

Leonardo da Vinci

Dodici imprese creditrici del Lazio presentano il contoalla compagnia di bandiera, che ora dovrà affrontareanche questa emergenza da poco più di sei milioni dieuro. «La mancata o ritardata corresponsione dellesomme - scrivono ad Augusto Fantozzi gli avvocati Ales-sandro Savi e Barbara Montanari, legali del neocomi-tato per la tutela dei diritti delle imprese fornitrici diAlitalia - pregiudica la prosecuzione delle attività, conovvie conseguenze sia per l’inevitabile e immediata ces-sazione di tutti i rapporti di lavoro che per l’insolvenzacommerciale che da ciò scaturirebbe»

a pag 8 e 9

Alitalia e il “buco nero”delle imprese creditrici

Pubblicato ilprogettodefinitivodelnuovoattraversamento sulTevereda40milioni.Il tracciato comporta l’allargamento adue corsie per ogni sensodimarcia di viadell’Aeroporto di Fiumicino per l’interopercorso all’interno dell’Isola Sacra, finoad arrivare in via Guido Calza e via diTorBoacciana,oltreaduenuovi svincoli,aFiumicinoeaOstia,perconsentire l’en-trata e l’uscita dalla nuova arteria.

a pag 14

PontedellaScafaa4corsieSaràrealtàapartiredal2009

Fiumicino

L’inchiesta

Pensiline assenti, bambini ed anziani costretti ad aspettarei mezzi del trasporto pubblico e privato sotto la pioggia ein mezzo alla carreggiata, anche su arterie stradali noto-riamente pericolose comeNettunense eArdeatina. In pe-riferia le situazioni più pericolose,ma anche il centro dellecittà di Anzio e Nettuno non è immune da pericoli perviaggiatori e pendolari.Molti i ritardi e le corse annullate.Significativa la testimonianza di uno studente. «Un’ora diritardo di media, ma il rischio è che l’autobus non passimai».

a pag 16 e 17

L’odissea dei trasportiAnziani senza fermate

All’inferno di Auschwitz an-data e ritorno. L’incredibile te-stimonianza di HajarBourkiba, sedicenne di Anziopartita in visita per i luoghidello sterminio assieme a oltre200 studenti di diverse scuoledi Ostia e Roma, al sindaco ca-pitolino Gianni Alemanno, adalcuni esponenti della comu-nità ebraica di Roma e al re-sponsabile del centro islamicodella capitale Aziz Drif.«Un’esperienza splendida e or-ribile allo stesso tempo».

a pag 24

Hajar, a 16 anni dalla scuolaall’inferno di Auschwitz

La storia

L’intervista

Sacrificio e passione, sia in campo lavorativo che inquello sentimentale. Questo il segreto di Monica Leo-freddi, uno dei volti più amati della televisione italiana,intervistata da Reporter. «Mi sono dovuta guadagnarequello che ho ottenuto - ha spiegato la conduttrice te-levisiva - passo dopo passo sono arrivata dove sono;non per vantarmi ma di gavetta ne ho fatta davverotanta, e sono convinta che farla sia non solo necessa-rio, ma soprattutto utile e costruttivo».

a pag 25

Monica Leofreddi, tra ricordie sogni per il futuro

La voce delMare di Roma€ 0,50 COPIA OMAGGIO

Regalo di NataleLa crisi economica taglia gli acquisti

per le festività di fine anno.Ad Anzio e Nettuno i commercianti

vorrebbero anticipare i saldidi stagione. Ostia invecerespinge l’ipotesi e puntasulle “isole commerciali”per rilanciare i consumie rivitalizzare il mercato

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 822 Primo Piano

Che le previsioni siano pessimiste losi sapeva già da un pezzo. La crisidelle borse mondiali si è riversatasull’economia reale, gettando nel pa-nico intere famiglie del litorale ro-mano. Eppure i commercianti dellazona hanno deciso comunque di lan-ciare il loro guanto di sfida.Prezzi ridotti per venire incontro alleesigenze dei consumatori, ed unaserie di iniziative atte a far scenderein strada quanta più gente possibile.Immersi nello spirito natalizio, sisa, si spende di più, e meglio. Ep-pure qualcosa non va. I commercianti stentano a mettersid’accordo sulla data dei saldi, anchese quasi certamente per un comuni-cazione d’inizio ufficiale bisogneràattendere la fine delle festività. «Nonsiamo contrari alle liberalizzazioni- spiega Renato Borghi, vicepresi-dente di Confcommercio e presidentedi Federmoda, l'associazione cheriunisce i negozi di abbigliamento eaccessori - ma pensiamo che deb-bano essere governate; deregulationnon può voler dire che ognuno faquello che gli pare. In fondo, a livello globale, la crisiche stiamo vivendo ci insegna anchequesto». E di un vero e proprio ac-cordo, per il momento, non si parlaproprio. Si prospetta un Natalefreddo quindi, ma il tanto temutocrollo, sulla base di quelle che sonole previsioni di Confcommercio, nondovrebbe verificarsi. I dati parlano chiaro: i consumi au-menteranno di un timidissimo1,1%, mentre la spesa dei consu-matori ammonterà a poco più di 8miliardi di euro. Certo non sarà lasalvezza che tutti gli operatori com-merciali aspettavano, ma i cappotti,almeno per quest’anno, rimarrannometaforicamente all’interno degli ar-madi.

Il guanto di sfida è stato lanciato. Icommercianti di Anzio e Nettunosi preparano a conquistare clienti edavventori occasionali in vista delle fe-stività natalizie, nel tentativo di recu-perare il terreno perduto durante ilperiodo di recessione per la crisi eco-nomica. Pochi i punti che dovrannoessere sviluppati per accattivarsi lepreferenze dei clienti: iniziative com-merciali in piazza, cortesia, qualità, equalche piccolo sconto per non gra-vare troppo sulle tasche dei consu-matori già profondamente colpite datasse e spese per gestione della casa.«Vogliamo provare ad offrire dellebuone occasioni ai clienti – spiegaGianni Iona, dell’Associazione com-mercianti di zona e responsabile lo-cale della Confesercenti –accompagnandole con delle inizia-tive natalizie organizzate in collabo-razione con i due comuni di Anzio eNettuno. Gli sconti non saranno deiveri e propri saldi, perché quelli sa-

ranno ufficiali solo dopo le feste diNatale, ma mi auguro che i com-mercianti di zona facciano tutto ilpossibile per non perdere questa oc-casione». Grazie al prezioso sup-porto delle amministrazionicomunali di Anzio e Nettuno, il Na-tale delle attività commerciali di

zona si arricchirà con una serie diiniziative atte a far scendere la gentein strada e convogliarla così all’in-terno dei negozi per gli acquisti piùimportanti. Ad Anzio, anche se sidettagli sono ancora tutti da definire,sono previste manifestazioni conprodotti natalizi in piazza, mostre di

artigianato locale per strada, eBabbo Natale pronto ad elargiredolci e piccoli regali ai bambini. ANettuno invece, dopo un anno pas-sato un po’ in sordina, torneranno leluminarie in piazza e nelle stradeadiacenti al centro cittadino: viaSanta Maria, via Romana, via Cat-taneo. Merito dell’associazione com-mercianti e del comune, che sidivideranno le spese per l’acquistodelle luminarie e della corrente elet-trica. Grande risalto infine, verràdato a piazza del Mercato, in pienocentro, dove dal 6 dicembre al 6gennaio si terrà la manifestazione«Natale a Nettuno», con circa 20stand artigianali pieni di oggettisticalocale e prodotti tipici, oltre a unapista di pattinaggio sul ghiaccio peri bambini e un gigantesco albero diNatale che sarà acceso direttamenteil 6 dicembre dal sindaco AlessioChiavetta in segno di pace, cosìcome succede negli Stati Uniti.

L’editoriale

Natalefreddo

senza saldi

di Cosimo Bove(cosimo.bove@reporternews.eu)

Primo Piano 333 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

In attesa che le amministrazionicomunali di Pomezia e Ardeadefiniscano ed ufficializzino il ca-lendario delle manifestazioni na-talizie, fioccano già in entrambele città le iniziative legate alleprossime festività. Musica, tradi-zione e allegria saranno il co-mune denominatore degliappuntamenti in calendario: siparte il 6 dicembre alle 17,30presso il museo Manzù di Ardeacon il concerto della “Coral Vergedel Camì” di Cambrils, cittadinadella Catalogna, che eseguiràcanti natalizi di epoche ed autoridiversi, canti della tradizione po-polare catalana e brani di polifo-nia sacra. Il coro spagnolo, chenel 2008 ha festeggiato i 40 annidi attività musicale, sarà ospite deiRutuli Cantores storico coro dellacittà rutula. Proprio i Rutuli Can-tores saranno tra i protagonisti delclassico concerto per la rassegna“Natale in Coro” che si terràpresso la chiesa romanica di SanPietro Apostolo domenica 21 di-cembre alle 19. Allegria nellestrade e nelle piazze di Pomezia,trasformate in un vero e proprio“Villaggio Natalizio”, domenica14 dicembre dalle 10 alle 20, conla “Festa di Natale”, organizzatadall’Associazione Commercianti“Città di Pomezia” tra via Roma,via Plinio, via Spaventa, piazzaBellini e via Rattazzi, in pienocentro cittadino. In programmastand enogastronomici tipici dellacucina regionale italiana, giochi

per bambini, prodotti di artigia-nato e legati alla tradizione nata-lizia, musica e divertimento. Icommercianti pometini, quindi,hanno deciso di organizzare di-verse manifestazioni per cercaredi portare gente in strada e in giroper negozi, con la speranza chetra uno stand e una vetrina possamuoversi qualcosa anche a livellocommerciale. Niente saldi e sconti anticipati,ma tante manifestazioni per invo-gliare i residenti a uscire di casa.A Tor San Lorenzo, invece, il 13dicembre presso il centro com-merciale Gielle, si terrà la riffa diNatale, organizzata anche qui daicommercianti del posto. Com-

mercianti che hanno deciso di se-guire la stessa strada intrapresadai colleghi di Pomezia. L'obiet-tivo è quello di coinvolgere ilmaggior numero possibile di per-sone, sperando di avere un ri-torno che possa interessare anchegli acquisti per i classici regali diNatale. In sostanza l'idea è quelladi creare una cornice a base dieventi e clima natalizio, in ma-niera tale da invogliare i residentia effettuare acquisti. La missionenon è semplice, in un periodo dicrisi come questo, ma gli appun-tamenti in calendario rappresen-tano l'ideale punto di partenza.Sempre sul lungomare ardeatinoinoltre, si rinnova il tradizionale

appuntamento con il concorsoideato e lanciato dalla Proloco diTor San Lorenzo “Il presepe nellatradizione”; una manifestazioneche per l’ottavo anno coinvolgeenti, privati, e associazioni nellarealizzazione della rappresenta-zione della Natività. Si può partecipare fino all’8 di-cembre. Per farlo basta inviareuna semplice email all'indirizzoinfo@tsl.proloconline.it oppurespedire un fax allo 06 –91011808. Per informazioni qual-siasi tipo di informazione, infine,è sufficiente mettersi in contattocon il Pit (Punto InformazioneTuristico) 06 – 91018082 o 333 –6075496.

Ad Ardea e Pomezia numerose iniziative per favorire gli acquisti

Eventi tra musica, tradizioni ed enogastronomiaShopping nel villaggio natalizio

Quest'anno il cenone di Natalesarà più caro rispetto a quello del2007. In media per ogni personaseduta a tavola la sera del 25 di-cembre saranno spesi tra i 20 e i30 euro in più. La brutta notiziaarriva da un'indagine della Coda-cons, che ha effettuato uno studionelle maggiori città italiane. Inparticolare, a crescere saranno ibeni classici, come panettone,pandoro, cotechino, salmone espumante. Stesso discorso valeanche per i regali: secondo l'inda-gine della Codacons i prezzi dibambole e peluche sono aumen-tati del 5%; così come è cresciutodel 5% anche il costo di borse ecravatte griffate. Se per il cenonerisparmierà sarà difficile, per i re-gali però c'è una via d'uscita: bastapuntare sull'hi-tech. In alcuni casi,infatti, il ribasso dei prezzi può ar-rivare a toccare anche percentualiinteressanti, come per i lettori cdportatili che sono scesi del 15,6%.Infine, anche regalare un libro ser-virà per risparmiare, dato chequest'anno i costi di copertinasono diminuiti del 4%.

Prezzi alle stelleIl cenoneè più caro

Codacons

di Giovanni Salsano(giovanni.salsano@reporternews.eu)

Isole pedonali, piccoli mercatini diqualità e spettacoli, con attrazionirivolte soprattutto ai più piccoli. E’questa la ricetta scelta dal XIII Mu-nicipio per promuovere il commer-cio durante le festività di Natale. Unarcipelago di isole pedonali nellearee più commerciali e più attente apromuovere i propri prodotti.L’altra strada, tentata dagli esercentidel Lido è quella “classica” del ri-corso a vendite straordinarie e allachiusura per rinnovo locali, in molticasi, un escamotage per anticipare isaldi. “Sono soluzioni perfettamentelegali - avverte Ruggero Picchi, pre-sidente dell’Ascom Litorale Ro-mano - Rischiano, però, di generareuna certa confusione nei clienti. Di

fatto è un tentativo per salvare i bi-lanci e soprattutto per sbloccare unmercato “ingessato” che a Ostia èaggravato anche dalla crisi dei lavo-ratori Alitalia e del relativo indotto”.Il prossimo 7 gennaio a Roma par-tiranno i saldi. Per rilanciare i con-sumi da alcuni esercenti arriva larichiesta di anticipare di qualchegiorno il via ufficiale agli sconti. “E’un tema che non abbiamo affron-tato a Ostia - afferma Picchi - E’ unasoluzione che non ci convince e co-munque andrà affrontata in ambitoromano con l’assessore comunale alCommercio Davide Bordoni”.Intanto, il Lido, punta sulle “isolecommerciali” e sui mercatini di Na-tale. A tenere a battesimo l’iniziativaè stata via delle Baleniere, la strada-salotto del Lido, da sempre apripistanella corsa a promuovere i consumi.

Fino al prossimo 7 gennaio po-tranno essere presentate richieste, daassociazioni di strada, di concessionedi spazi pubblici per lo svolgimentodi manifestazioni socio-culturali-commerciali fino ad un massimo didue giorni consecutivi. “Abbiamoiniziato con via delle Baleniere -

spiegato il presidente della commis-sione Commercio del XIII Munici-pio Stefano Salvemme - Poitoccherà a Piazza Anco Marzio il 29e 30 novembre (e il 13 e 14 dicem-bre), Le Terrazze a Casalpalocco il6 e 7 dicembre, piazza San Leo-nardo da Porto Maurizio ad Aciliae ancora via delle Baleniere e ViaOrazio dello Sbirro l’8 dicembre. Ènostra intenzione puntare sulle atti-vità per i bambini, iniziative cultu-rali correlate e favorire un’offerta dipiccolo commercio molto selezio-nato. Le aree saranno concesse a ti-tolo gratuito, solo i venditoriambulanti dovranno pagare la tassadi occupazione di suolo pubblico. Ilnostro obiettivo, è di incentivare loshopping sul territorio, arricchen-dolo con iniziative culturali e ludi-che”.

di Enzo Bianciardi

Mercatini rionali,aree pedonalie promozionistraordinarie per rilanciare i consumi a Natale

Clown e giocolierinelle stradedello shopping.L’Ascom: «La crisiAlitalia sta riducendogli acquisti»

Saldi anticipati? No, grazieOstia non si vuole svendere

Arriva l’isola pedonale al centrostorico del Lido. Via libera al can-tiere per la pedonalizzazione dipiazza Anco Marzio e delle stradelimitrofe. Un progetto finanziatodal Campidoglio per 1,8 milionidi euro e destinato a rivoluzionarel’assetto urbanistico di Ostia.Il VII Dipartimento ha proce-duto, ufficialmente, alla consegnadell’area per l’apertura del can-tiere, anche se i commercianti nonvedono di buon occhio la par-tenza dei lavori alla vigilia delloshopping di Natale. Il progetto in-teressa 11.779 metri quadri, e pre-vede la riqualificazione di piazzaAnco Marzio, via Lucio Coilio,via dei Misenati, via della StazioneVecchia fino all’incrocio con viaSanta Monica. In particolare,sono previsti i seguenti interventi:rialzare allo stesso livello dei mar-ciapiedi la quota del manto stra-dale attraverso la demolizione e laricostruzione di una pavimenta-zione in cubetti di selce di tipo tra-dizionale; nuova pavimentazionein monostrato vulcanico a ridossodegli edifici; sistemazione dellefontanelle; nuove panchine e im-pianto di illuminazione. I postiauto sottratti dall’isola pedonalesono 180, mentre sono 303 quellinuovi ricavati in via Vannutelli, viaArmuzzi, via della Pineta, via Pie-tro Rosa, via Giuliano da San-gallo.

(E.B.)

Tutti a piedinell’isola

di Anco Marzio

Il restyling

Primo Piano 553 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 866 Politica

Iveri protagonisti della nuova AreaMetropolitana saranno i cittadini.I quattro milioni di residenti dei 121comuni, che confluiranno nel nuovoente, avranno un ruolo di primopiano nell'ambito del funziona-mento della macchina amministra-tiva. Questa la svolta voluta da PieroCucunato, Presidente della Com-missione Riforme Istituzionali dellaProvincia di Roma, che si sta occu-pando di portare avanti il progetto.«La nuova Area Metropolitana saràin grado di rispondere alle esigenzeabitative, di puntare sull'innovazionee sullo sviluppo, di promuovere un

turismo qualificato nell'ambito di unpiano strategico regionale, di crearenuove infrastrutture in grado difronteggiare il crescente fenomenodel pendolarismo e di portare a unanuova crescita demografica». I la-vori sono in corso. E il cartello workin progress prevede un incontro contutti i 121 Sindaci delle città interes-sate dall'iniziativa entro la fine del-l'anno, una campagna informativarivolta ai cittadini e la creazione diun forum d'ascolto on line riservatosia ai Sindaci che agli stessi residenti.Sul sito internet della Provincia diRoma, inoltre, è già presente tutto ilmateriale normativo proposto fino aquesto momento. Dopo aver re-datto il progetto, e dopo aver incon-trato i rappresentanti degli enti

locali, come l'Anci (AssociazioneNazionale Comuni d'Italia) e l'Upi(Unione delle Province d'Italia) Cu-cunato e colleghi hanno deciso diportare l'Area Metropolitana tra lagente. «Con il nuovo ente – spiegaCucunato – aumenterebbero le si-nergie territoriali e gli scambi, conun maggiore impulso sia allo svi-luppo della piccole e media impresache alla capacità occupazionale deisingoli comuni. Le realtà locali, inol-tre, avrebbero più opportunità pervalorizzare le proprie risorse agri-cole, ambientali e turistiche». Pro-prio i Comuni, però, non sembranopronti a rinunciare alla propria au-tonomia, ma anche in questo casola Commissione Riforme Istituzio-nali della Provincia sembra aver tro-

vato la formula vincente: per gli entici saranno maggiori risorse econo-miche, più personale e più strutture.Resta solo da stabilire la maniera perconferire i giusti poteri. In base aidati del sondaggio lanciato da Re-porter, però, la maggioranza dei re-sidenti del litorale è contraria: aOstia il 65% dei votanti è contrarioe il 35% favorevole; a Pomezia lapercentuale dei no è del 75% equella del si del 25%; ad Ardea icontrari sono il 62,5% e i favorevolisolo il 37,5% ad Anzio è il 79% adire no contro il 21% che dice si; aNettuno la forbice è meno ampiacon il 53,8% dei no e il 46,2% deisi; perfetto equilibrio a Fiumicino,dove il 50% dei voti è favorevole e il50% contrario..

Piero Cucunato lancia un forumd'ascolto on line. Entro la fine dell'anno l'incontrocon i Sindaci della Provincia

Attraverso il sondaggio di Reporter però i residenti continuano a esprimere le proprie perplessità

Area Metropolitana alla svoltaProtagonisti i cittadini

Il progetto dell'Area Metropoli-tana cambierà in maniera radi-cale l'immagine di Roma e delsuo hinterland. Nel frattempo lacittà continua ad attrarre l'atten-zione di tutto il mondo. Il volume“Gli scrittori stranieri raccontanoRoma”, presentato all'internodella Provincia di Roma alla pre-senza di Piero Cucunato, rac-conta il modo in cui viene vissutae immaginata Roma da chi nonè romano, attraverso le parole diillustri scrittori francesi, inglesi, te-deschi, russi, spagnoli e ameri-cani. Nel suo Sergio Campailla siè soffermato su ciò che rappre-senta la Capitale: città della cul-tura, della storia e dell'arte.

Come cambial'immaginedella Capitale

Sergio Campailla

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@reporternews.eu)

Politica 773 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

Creare una struttura in ogniquartiere di Anzio in grado dirappresentare un punto di rife-rimento per tutti i cittadini. Ilprogetto è sicuramente ambi-zioso, ma dietro ci sono le per-sone giuste per portarlo atermine. Su tutte Marco Ma-ranesi, e l'associazione che luistesso guiderà. «L'idea è quelladi creare un punto d'incontroper tutti i residenti – spiegaMaranesi – dove tutti potrannousufruire di assistenza fiscale elegale e dove portare avanti at-tività ludiche e ricreative.L'obiettivo è quello di fare datramite tra gli abitanti e l'am-ministrazione comunale e col-laborare con realtà importanticome i comitati di quartiere.Inoltre all'interno della strut-tura gli studenti potrannoanche prendere ripetizioni inmaniera assolutamente gra-tuita. Il progetto sarà lanciatoprima di Natale all'interno diun quartiere pilota». Inoltre,come promesso in campagnaelettorale e nonostante il man-cato ingresso in consiglio co-munale, Maranesi è anche allavoro per cercare di trovareuna soluzione ai numerosi pro-blemi – viabilità, sicurezza e vi-vibilità – di Lavinio Stazione.Su quest'ultimo punto è riu-scito anche a ottenere la colla-borazione degli Assessori e delSindaco di Anzio.

Un’ideaper tutti i quartieri

Anzio

Un mese e mezzo nelle sabbiemobili, prima di ritrovare

compattezza e, se lo augurano icittadini, un nuovo slancio per af-frontare e (finalmente) risolvere letante carenze che ancora afflig-gono il territorio. È tornato il se-reno nella maggioranza dicentrodestra di Ardea, a seguitodi un riequilibrio delle carichepolitiche effettuato dal sindacoCarlo Eufemi e che si è concre-tizzato in un cambio all’assesso-rato alle Attività produttive e lafirma di tre deleghe ad altrettanticonsiglieri di maggioranza. Ilpercorso, che ha impantanato ilcentrodestra rutulo, è stato lungoed era iniziato addirittura allafine di settembre con la nominadi Giancarlo De Angelis (ex Pd)ad assessore ai Lavori pubblici.Una nomina che aveva visto Al-leanza Nazionale storcere il nasoed alzare un muro contro murodurato più di 40 giorni. Alla fine,ad An è andato l’assessorato alloSviluppo economico, attività pro-duttive e sportello unico delle im-prese con la nomina di FabrizioVelocci (al posto di Franco D’Egi-

dio, Udeur). A concludere la re-distribuzione degli incarichi, l’as-segnazione delle delegheconsiliari a Gino Marcoccia(Lista Eufemi) alla farmacia, Al-berto Montesi (Udeur) al dema-nio marittimo, litorale e sicurezzaurbana e a Romolo De Paolis (Dcper le autonomie), al personale.«Il dibattito politico che si èsvolto nelle scorse settimane – haspiegato il sindaco Eufemi – èstato proficuo perché abbiamoavuto un profondo confronto suquanto svolto e su ciò che sidovrà fare. È stato un lavoro po-sitivo che ha portato a un riequi-librio delle cariche politiche

anche a seguito dei nuovi ingressinella maggioranza di centrode-stra di alcuni esponenti politicidell’opposizione. Ai due assessoriuscenti, Roberto Mancini eFranco D'Egidio, va tutto l'ap-prezzamento dell’amministra-zione per il grande lavoro svolto».Finito il momento difficile, è oradi riprendere di petto i problemidella città: a questo proposito, lagiunta comunale ha recente-mente approvato progetti defini-tivi di opere pubbliche per circa3 milioni di euro, tra cui i lavoridi raccolta delle acque chiare invia Nuoro, i lavori di manuten-zione straordinaria in via della

Pescarella, via Tuscolo e viaRocca Priora, i lavori di manu-tenzione straordinaria di alcunevie di Tor San Lorenzo, del lun-gomare e di Nuova Florida.«L’azione di governo – ha com-mentato il sindaco – viene rilan-ciata grazie al lavoro svolto dallagiunta fino a questo momento,grazie al confronto con le forzepolitiche del consiglio comunale.Le opere approvate dalla giuntasono la testimonianza che unprogetto di sviluppo della cittàc’è, ma che molto bisogna ancorafare». A rovinare l’idillio, ci hapensato però l’associazione per lalotta alle illegalità e le mafie “An-tonino Caponnetto” che, oltredue anni dopo la conclusione del-l’indagine della commissione pre-fettizia d’accesso agli atti delComune di Ardea, ha chiesto alnuovo Prefetto di Roma, Giu-seppe Pecoraro, di verificare l’av-venuta “messa in regola” delComune rutulo, segnalando pre-sunte irregolarità su abusivismo eservizi, nella gestione degli ap-palti, nelle assunzioni e stabiliz-zazione del personale, nellagestione del cimitero e nella garaper le mense scolastiche. «Chioggi richiama in vita questionivecchie – ha detto ancora Eufemi– lo fa solo perché finalmenteArdea ha trovato una pacifica-zione politica, un dialogo cor-retto tra maggioranza eopposizione, un'azione condivisaper lo sviluppo della città e delterritorio. Ciò che mi piacerebbe sapere èchi ha interesse a gettare benzinasul fuoco, magari ripristinandoantiche logiche, vecchi burattinai,trombati dagli elettori, iniziativeche in passato facevano scadereArdea nel ridicolo».

Già approvati dall’amministrazione progetti di opere pubbliche per circa tre milioni di euro, con un nuovo look per Tor San Lorenzo

Dopo 40 giorni, riprende l’attività politica. Nuovi assessoriVelocci (An), Marcoccia (Lista Eufemi), Montesi (Udeur),e De Paolis (Dc)

di Giovanni Salsano(giovanni.salsano@reporternews.eu)

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 888 Cronaca

Alitalia non paga debiti per seimilioni di euro alle imprese

fornitrici, che rischiano così di fal-lire. Le 12 società crediti di Alita-lia spa, Alitalia Airport e AlitaliaServizi nel Lazio hanno costituitoil Comitato per la tutela dei dirittidelle imprese fornitrici di Alitalia

e hanno spedito il conto all’am-ministratore straordinario dellacompagnia di bandiera, AugustoFantozzi. Il conto lo ha invecemandato ad Air France la societàAeroporti di Puglia, che vantacrediti per 4 milioni di euro nei

confronti di Alitalia, che però havenduto i biglietti sulle rotte perBari e Brindisi in “code share”con la compagnia transalpina.Chi pagherà? Nessuno lo sa. Leuniche certezze al momento sonoche Cai non nascerà il primo di-cembre prossimo come annun-ciato più volte e che Fiumicinoperderà altri voli. Almeno altricento al giorno, dopo i 70 colle-

gamenti quotidiani già depennatidall’orario a causa dello “scioperobianco” di piloti, hostess e ste-ward contro il contratto che laCai vuole imporre ai futuri di-pendenti. Ma cominciamo conordine e cioè dai debiti accumu-

lati dalla compagnia di bandieraverso le aziende dell’indotto. Sol-tanto per i fornitori del Lazio

hanno raggiunto la somma-re-cord di 6.278.433,19 euro e senon verranno saldati in tempi

brevi rischiano di far fallire leaziende che per Alitalia effet-tuano la pulizia degli uffici, ma-

L’aeroporto romano di Fiumicino«deve rimanere uno snodo strate-gico rilevantissimo, che necessita diforti investimenti». Lo ha sottoli-neato il neopresidente dell’Unioneindustriali di Roma, Aurelio Re-gina, parlando del futuro dellanuova Alitalia, Regina ha chiesto

alla Cai di seguire «le indicazionidel mercato, mercato che prevedeper l’aeroporto Leonardo da Vinciun incremento di passeggeri dagliattuali 34 milioni fino a 60 milioninel 2020». Il presidente della Uir harilevato infatti che già oggi Fiumi-cino rappresenta il 38 per cento del

traffico nazionale a fronte del 29per cento dell’intera Lombardia. Intanto sono alla stretta finale letrattative per identificare il sociostraniero della Nuova Alitalia, conAir France che resta favorita e Luf-thansa sempre più interessata al-l’affare.

L’Unione industriali di Roma: «Fiumicino deve restarelo snodo strategico del traffico aereo in Italia»

Costituito il Comitato per la tutela dei diritti delle aziende fornitrici

Dodici imprese creditricidel Lazio chiedono il “conto”alla compagnia di bandiera:«Subito 6 milioni di eurodi arretrati oppure falliremo».

Alitalia, il grande“buco nero”

Accanto alla carrozzina

Buonanotte al viaggio!

Ma c’è chi resta sveglio Bella addormentata sulle valigieSogni d’oro al check-in

A terra di fronte alle co-lonne, avvolti dal telo daspiaggia ma anche sullamacchina per imballarele valigie. Ecco i mille euno modi per dormire inaeroporto durante losciopero (Foto Marco Ciapetti)

di Alessandra Zavatta

Cronaca 993 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

nutengono impianti e computer,forniscono pezzi di ricambio. Pic-cole e piccolissime aziende chehanno sede a Roma, Ciampino,Albano, Aprilia, Cassino e Frosi-none. «La mancata o ritardatacorresponsione delle somme do-vute alle società - scrivono gli av-vocati Alessandro Savi e BarbaraMontanari, rappresentanti legalidel neocomitato - pregiudica irre-parabilmente la prosecuzionedelle attività, con le ovvie conse-

guenze sia in ordine alla inevita-bile e immediata cessazione ditutti i rapporti di lavoro che rela-tivamente all’insolvenza commer-ciale che da ciò scaturirebbe».Thesis Impianti, Ecorimar,Si&M, Ciem spa, Edil Ciampino,Cfm 97, Edilprogetti, StandardSystem, Lisa, Erre Consulting,Automation Service e Mda Ener-gia hanno chiesto all’amministra-tore straordinario di Alitalia «unincontro urgente al fine di con-certare gli interventi necessari edindifferibili da adottare per la so-pravvivenza delle società forni-trici». Che, inoltre, chiedono

chiarimenti anche sulla prosecu-zione dei contratti in corso. Adavere accumulato più debiti conle aziende dell'indotto laziale èAlitalia Servizi, con 4.462.632,52euro. AZ Airport, la società ad-detta alla movimentazione baga-gli, ha fatture arretrate per319.049,76 euro mentre la “ca-pogruppo” Alitalia spa deve an-cora saldare 1.496.750,91.Proprio per gestire la delicata fasedi passaggio da Alitalia alla Cail’Enac, l’ente nazionale dell’avia-zione civile, ha istituito il Comi-tato di monitoraggio e vigilanzapermanente sulla fase di transi-zione tra i due vettori. Sorveglieràil processo di attivazione del Cer-tificato di operatore aereo e dellalicenza per la Cai e si occuperà

della tutela dei passeggeri. I for-nitori non pagati vorrebbero cheil comitato si occupasse pure deidebiti verso le aziende dell’in-dotto. «Le imprese di Roma eLazio legate ad Alitalia, non es-sendo creditrici privilegiate, ri-schiano di veder saldato soltantoil 10 per cento degli importi fat-turati», lancia l’allarme il presi-dente della Regione PieroMarrazzo. E, dato che Alitalia statagliando i voli, saranno sempremeno le entrate derivanti dallavendita dei biglietti (la principalerisorsa di ogni compagnia aerea)con cui pagare i creditori. Damercoledì scorso, e fino al 15 di-cembre prossimo quando “do-vrebbe” nascere dal Piano Fenicela Cai, verranno soppressi nume-rosi collegamenti nazionali e in-ternazionali e mantenuti, invece,inalterati i voli intercontinentali.Una decisione a cui Alitalia sidice costretta, visto che «in que-ste settimane di transizione, lemalattie del personale navigante

sono aumentate», ha spiegato ilcommissario Fantozzi, «a causadel perdurare del comportamentoanomalo nelle procedure opera-tive e tenuto conto delle esigenzedella cassa integrazione e degliadempimenti amministrativi peril passaggio a Cai». Fiumicino,che alimenta il 38 per cento del-l’intero network Alitalia, ne hapesantemente risentito. A partiredai 4mila lavoratori aeroportualiprecari a cui non è stato rinno-vato il contratto e dei 20mila ope-ratori dell’indotto che rischiano illicenziamento. Fra i nodi da scio-gliere che non consentono allaNuova Alitalia di prendere il voloil primo dicembre, c’è l’avviodella cassa integrazione degli at-tuali dipendenti della compagnia

di bandiera su cui al Ministero delWelfare i sindacati stanno cer-cando un accordo. C’è poi da ve-rificare che il prezzo che verràversato da Cai per l’acquisto degliasset di Alitalia sia quello “di mer-cato”. E c’è infine la questione le-gata al partner straniero (AirFrance oppure Lufthansa) che,entrando con il 20 per cento delcapitale nella Nuova Alitalia,avrebbe la maggioranza relativa.Questo porrebbe a Cai l’onere didimostrare che l’alleato non è de-terminante nella gestione. Dafonti vicino alla cordata Cai si ap-prende che anche se chiudesseoggi la trattativa, l’assunzione dei12.639 lavoratori che abbianofatto almeno un giorno di cassaintegrazione (per dimostrare ladiscontinuità con Alitalia) avver-rebbe dal 15 dicembre. Quindi laCai non potrà che vedere la lucetra due settimane. Ma nonavrebbe dovuto nascere il primonovembre scorso? Nella NuovaAlitalia nulla sembra essere certo.

20%La quota del partnerstraniero nel capitaledella Nuova Alitalia

12.639Sono i dipendentiche assumerà

la Cai

38%I voli dell’attualenetwork Alitaliabasati a Fiumicino

29%I voli Alitaliache operano

nell’intera Lombardia

15I giorni che mancano

alla nascitadella Cai

ALITALIA SERVIZI SPA

ALITALIA AIRPORT SPA

ALITALIA - LINEE AREE ITALIANE SPASocietà creditrice Importi da pagare (in euro)

Thesis Impianti spa 14.481,04

Ecorimar Impianti 67.909,09

Si&M srl 1.149.353,34

Ciem spa 85.620,89

Edil Ciampino 20.494,76

Cfm 97 0,00

EdilProgetti srl 99.176,39

Standard System srl 0,00

Lisa srl 50.883,40

Erre Consulting srl 8.832,00

Totale 1.496.750,91

Società creditrice Importi da pagare (in euro)

Si&M srl 42.381,32

EdilProgetti srl 276.668,44

Totale 319.049,76

Società creditrice Importi da pagare (in euro)

Thesis Impianti spa 751.471,54

Ecorimar Impianti 834.388,08

Si&M srl 37.751,00

Automation Service 170.399,99

Siem srl 280.205,41

Ciem spa 984.464,78

Edil Ciampino 71.667,05

Cfm 97 442.721,88

EdilProgetti srl 183.860,93

Standard System srl 528.779,01

Lisa srl 130.380,14

Erre Consulting srl 26.083,63

Mda Energia 20.459,03

Totale 4.462.632,52

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 81100 Cronaca

Quando la chimica ambientalee tossicologica si mescola con

lo studio dell’emergenza rifiuti, i ri-sultati possono essere sorprendenti.La conferma nei giorni scorsi a Net-tuno, dove le parole di Paul Connett,candidato al Premio Nobel nel2008, hanno scosso la platea di pub-blico presente all’interno del ForteSangallo. «Per circa duemila anni –ha esordito il professor Connett, do-cente di chimica ambientale e tossi-cologica alla Saint LawrenceUniversity di Canton, a New York –voi italiani ci avete dato le personepiù creative della società occidentale.E ora c’è bisogno di tutta la creati-vità italiana per programmare unasostenibilità ambientale dei rifiuti».Pochi ma chiari i consigli del profes-sor Connett per migliorare l’emer-genza rifiuti sul suolo italiano: No aduna società usa e getta, che dovrà es-sere sostituita con una società soste-nibile; se nel XX secolo ci si dovevaoccupare della gestione dei rifiuti,

nel XXI secolo l’attenzione di poli-tici ed esperti ambientali va neces-sariamente spostata sulla gestionedelle risorse. E per finire una frec-ciata alle ultime proposte in materiaambientale: l’incenerimento non èuna scelta sostenibile. «La soluzione– ha proseguito il professor Connett– può essere quella del compostag-gio, che riduce anche l’emissione delgas Serra. Gli inceneritori produ-cono emissioni tossiche nell’atmo-sfera». Senza tralasciare un piccoloattacco al professor Veronesi. «Icommenti di Veronesi sugli incene-ritori a zero rischio per la salute se-condo me sono senza alcuna basescientifica. Se tutte le micro parti-celle disperse nell’aria dagli incene-ritori non possono essere bloccatedel tutto, come si fa a dire che noncreano problemi di salute anchemolto gravi come il rischio di can-cro? Dovrebbe spiegarmelo». Unafrase dettata dai numerosi studi por-tati avanti nel corso del tempo dal

professor Connett, che da quindicianni cura la pubblicazione del bol-lettino «Waste not» (Rifiuti zero), edè considerato uno dei massimiesperti internazionali sulla gestionedei rifiuti. Tra le condizioni indi-spensabili per arrivare nel 2020 al-l’obiettivo Rifiuti zero, l’utilizzo dellaraccolta indifferenziata. Un sugge-

rimento già accolto dal comune diNettuno, che a margine della confe-renza tenuta dal professori Connett,ha annunciato i primi buoni risultatidella campagna pro raccolta diffe-renziata, passata in circa tre mesi dal2,5% all’8%. Tra le novità più im-portanti, l’inizio della raccolta daparte degli operatori del mercato

settimanale, fino ad oggi non inte-ressati dall’iniziativa del comune. Abreve poi, partirà in via sperimen-tale dal centro cittadino e dalle muradel borgo medioevale, la raccoltaporta a porta. L’ennesimo progettoin partenza, che potrà dare grandirisultati se riscontrerà l’interesse deiresidenti.

Paul Connett, candidato al massimo riconoscimento in campo scientifico e letterario, dice la sua sui rifiuti

Cronaca 11113 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

La casa come una disca-rica…capita anche questo in

tema di raccolta rifiuti. A Net-tuno lo sanno bene, dato che inpoco più di un mese sono giàstate liberate dalla spazzaturadue abitazioni in pieno centro,entrambe di proprietà di un’an-ziana con la passione per la rac-colta della spazzatura. Come adire che mentre si porta avantiuna vera e propria campagna disensibilizzazione a favore dellaraccolta differenziata e del ri-spetto dell’ambiente, c’è ancorachi, dell’immondizia proprio nonriesce a fare a meno, tanto da ac-cumularne il più possibile dentrocasa. Scene da brivido, ed odoriancora impressi nelle narici deipresenti allo sgombero forzato. Iltutto a pochissimi giorni dallaconferenza dal tema «Rifiutizero», con Paul Connett, candi-dato al premio Nobel 2008. Unparadosso in piena regola. Dauna parte si cerca di far sparire laspazzatura, mentre dall’altra c’èancora chi l’accumula. All’in-terno dei due appartamenti, in

via Romana e via Vittorio Ve-neto, di tutto e un po’: vestitiusati, copertoni delle auto, car-relli della spesa, provviste, pomo-dori pelati, bottiglie di plastica,olio, mobili corrosi dall’umidità.Il tutto avvolto da un odore acree forte accentuato in seguito al-l’operazione di bonifica portata atermine dagli operai inviati dalComune. Quindici i compatta-

tori necessari per la completa pu-lizia dei due appartamenti,sgomberati dopo un’ordinanzafirmata dal sindaco Alessio Chia-vetta per l’igiene della città. Unintervento necessario dopo la

mancata puliziada parte della si-gnora e le richie-ste di interventoavanzate dai re-sidenti delle duezone centralidella città. «L’in-tervento che ab-biamo effettato

– spiega il Sindaco Alessio Chia-vetta, presente allo sgombero perautorizzare l’ingresso degli ope-rai – aveva lo scopo di ripristinareil normale stato di vivibilità nonsolo dell’appartamento nel quale

sono entrati gli operai del Co-mune, ma anche in quelli ad essovicini e confinanti. Le condizionidi degrado in cui versava l’ap-partamento infatti causavanoproblemi anche agli abitanti dellazona, le cui segnalazioni ci hannoindotto ad intervenire». I costidell’operazione di sgombero, paria circa 15mila euro comprensividell’impiego dei mezzi necessarial trasporto del materiale fati-scente ritrovato all’interno del-l’appartamento, sono quindi statiaddebitati alla proprietà dell’abi-tazione.

Se il Comune è in ritardo nel-l’organizzazione del servizio diraccolta differenziata “porta aporta” , ci pensano i cittadini adorganizzarsi: intanto attraversomanifestazioni di informazionee sensibilizzazione grazie al-l’aiuto di chi ha esperienza nelsettore. È quanto accade nelquartiere di Nuova California,a Tor San Lorenzo, che attra-verso il proprio comitato diquartiere e in collaborazionecon l’associazione "Fare Verde"di Pomezia (contattata per lostesso motivo anche dal Co-mune di Ardea) si proponecome zona pilota in cui avviarela sperimentazione del servizioanche ad Ardea. «Nel nostroquartiere - sostiene Piero D'An-geli, presidente comitato diquartiere – ci sono curiosità einteresse tra i residenti e per ca-ratteristiche è forse quello piùadatto per la sperimentazionedel “porta a porta”».

Differenziatafai da te

Ad Ardea i residentisi organizzano in proprio

La discarica dentro casaNell’appartamento della donna ritrovativestiti usati, copertoni d’auto, mobili ammuffiti e alimenti in decomposizione

Singolare bonifica del comune nell’abitazione di una 65enne di Nettuno

di Giovanni Salsano(giovanni.salsano@reporternews.eu)

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 81122 Cronaca

Un consiglio comunale con-giunto tra 12 città, fissato per

il 9 dicembre ad Aprilia. Unagrande assise pubblica per con-frontare le proprie idee e per lan-ciare un messaggio forte a chisembra, invece, non voler proprioascoltare le proteste di migliaia dicittadini, oltre che di una nume-rosa e compatta classe politica.Questa è solo l’ultima delle con-tromosse sferrate dai Comuni chesi oppongono con forza alla rea-lizzazione della Turbogas. In do-dici hanno già aderito all’iniziativa

lanciata durante la Conferenzadei Sindaci che si è svolta neigiorni scorsi ad Aprilia, in pre-senza dei rappresentanti ammini-strativi dei territori interessati dalprogetto, e sono disposti a lottarefino in fondo contro la costruzionedella centrale. L’incontro si terràal teatro Europa alle ore 17, perconfrontare le idee di tutti i Sin-daci e mettere nero su bianco pro-poste di intervento e dichiarazionidi condanna alla centrale. L'assise,in quell'occasione, stilerà un do-cumento dai contenuti politica-

mente forti, con il chiaro scopo diimpedire la nascita della centraleTurbogas. L'intento è quello dinon sprecare neppure un minutodel tempo rimasto a disposizionedel fronte del no, che tra l'altroormai è agli sgoccioli visto chesono al via i lavori nel sito diCampo di Carne. Tra gli altri agarantire la propria presenza sonostati i comuni di Anzio, Nettuno,Sezze, Priverno, Aprilia, Ardea,Pontinia, Roccasecca, Sabaudia,Lanuvio.

(R.S.)

Dodici città in Consiglio per ribadire il no alla centrale

La rivolta dei Sindaci

Continuano gli incontri pub-blici contro la costruzione dellacentrale di Campo di Carne. Ilfronte del no non ha minima-mente accusato il colpo infertodallo sgombero delle forze del-l'ordine dei giorni scorsi, e vaavanti deciso più che mai. Lasera del 27 settembre, infatti, laRete Cittadini No Turbogas ha

chiamato tutti a raccolta permettere a punto le prossime ini-ziative. Al vaglio ci sono diversisit – in previsti sia in consiglioregionale che nella riunionedella Giunta Marrazzo. Inoltre,si è parlato anche del forum na-zionale che si terrà ad Aprilia il13 dicembre, e della manifesta-zione del giorno successivo.

Manifestazioni

Sit – in e forum nazionaleLa Rete Cittadini non molla

Lo sgombero forzato non blocca laprotesta che anzi si fa ancora piùdura. Come la rabbia che si respiratra chi si oppone da sempre alla rea-lizzazione della centrale Turbogas aCampo di Carne. Un progetto natosotto una cattiva stella fin dal 2002,l’anno in cui venne presentato dallasocietà Sorgenia Spa. Da alloraproteste, coordinamenti cittadini,blocchi della Nettunense, presidipermanenti nel sito diCampo di Carne, prese diposizioni di buona partedegli esponenti politici lo-cali e non. Pochi giorni fail dispiegamento di cen-tinaia di uomini delleforze dell’ordine persgomberare il casale oc-cupato da tre ragazzidella Rete No Turbogas,poi denunciati. La serastessa sono stati avviati i lavorinel terreno in cui dovrebbesorgere l’impianto. L’iter per lacostruzione di una centraleelettrica a ciclo combinato gas– vapore va avanti, ma conti-nuano ad essere decine i co-muni che si oppongono allarealizzazione, centinaia i rap-presentanti politici e migliaia icittadini che non intendonoabbassare la guardia, nono-

stante lo sgombero for-zato. Nei prossimigiorni si svolgerà unconsiglio alla RegioneLazio. Sotto accusa,primo fra tutti, il pre-sidente Piero Mar-

razzo, che già un anno faaveva garantito a cittadini emanifestanti il massimo im-pegno per evitare che ve-nisse costruita la centrale.Un impegno che si è volati-lizzato dopo che il Consigliodi Stato ha respinto il ricorsopresentato dalla rete No Turbo-gas contro la Sorgenia. «La giuntaMarrazzo non ha fatto nulla perimpedire la realizzazione – spie-

gano gli esponenti della Rete diAprilia – tutte le promesse e le ga-ranzie non sono state rispettate».«Ribadiamo il no ad una centralepericolosa e nociva per la salute – èil coro di protesta che unisce i Sin-daci di Anzio, Nettuno, Ardea,Aprilia – e parliamo a nome di tuttii nostri cittadini». l progetto della centrale continua atrovare migliaia di oppositori cheesorcizzano gravi conseguenze a li-vello ambientale, economico e perla salute dei cittadini, inclusi quelliche abitano nei territori limitrofi. Siteme per la variazione del micro-clima, per la ricaduta al suolo di in-quinanti chimici e per lacontaminazione atmosferica.

Lavori al via tra proteste e sgomberi. Marrazzo sotto accusaLa Turbogas scalda i motori

di Roberta Sciamanna(roberta.sciamanna@reporternews.eu)

Cronaca 11333 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

Dal 17 ottobre al 13 novembre,ad essere superstiziosi c’è da

incrociare le dita e guardare con ti-more al cielo gonfio di pioggia.L’hinterland del XIII Municipio èuna sorta di polveriera, pronta ad“esplodere” alle prime gocce d’ac-qua. Quanto accaduto a Casal Ber-nocchi, in sostanza, era prevedibile,tanto che il rischio per i residenti invia Scartezzini e i caseggiati “mi-nacciati” dal Fosso del Fontanile erastato già individuato dai tecnici mu-nicipali.Il primo segnale è arrivato il 17 ot-tobre, ma l’epicentro era stato pocopiù a nord, nell’area di Madon-netta, meno di un mese dopo, l’ac-qua ha aggiustato il tiro e untorrente di fango ha investito e tra-volto la valle di Casal Bernocchi, in-vadendo le case e allagando la viaOstiense. A pagare il prezzo piùalto, con i residenti del piccoloborgo, sono stati i pendolari dellaRoma-Lido, alle prese con treni asinghiozzo, lunghe attese e viaggisnervanti. “Il colpevole di turno -ha spiegato il presidente del XIIIMunicipio Giacomo Vizzani - èstato indicato nel fosso del Fontanileche, come nei precedenti eventi(negli anni 1990, 2002 e 2005 e daultimo, lo scorso 17 ottobre), è statoconsiderato responsabile dell’allu-vione. La vera causa, invece, sa-rebbe un’area di terreno incolto cheha rappresentato un innaturale ba-cino di raccolta delle acque fluviali,che sono state rilasciate dal terrenostesso in un’unica soluzione conconseguenti devastanti danni. Una

volta identificato il problema si èpotuto intervenire sulle cause e nongià, come fatto sinora, sugli effettiderivanti dall’accaduto”.Intanto prosegue alacremente il la-voro dei tecnici del Comune diRoma sull’area alluvionata. Unescavatore fa la spola dagli arginidel canale sino alle falde della col-lina su cui sorge il quartiere di CasalBernocchi. Una pendenza che hatrasformato rivoli d’acqua in tor-renti in piena, sino a diventare unfiume d’acqua e fango che ha spaz-zato via i primi piani delle abita-zioni. Sono un centinaio i cittadiniche sono stati sistemati nei resi-dence a Malafede e Ostia Antica epresso l’hotel Kursaal di Ostia. Al-

meno la metà potrebbero rientrarea casa nelle prossime settimane. Piùcomplicata, invece, la questione peri due edifici sgomberati sulla viaOstiense, per i quali, la Commis-sione stabili pericolanti ha confer-mato l’inagibilità e la necessità diprocedere al consolidamento delterrapieno investito dallo smotta-mento. Il sindaco di Roma Gianni Ale-manno ha chiesto lo stato di cala-mità naturale per l’area del XIIIMunicipio investita dalla frana. Nelcorso del consiglio straordinariosulla sicurezza idraulica sono statipresentati, votati e approvati, para-dossalmente, due ordini del giorno.Il primo, presentato dalla maggio-

ranza ha previsto che, in caso dinuove concessioni edilizie, venganorealizzate le opere di urbanizza-zione primaria e gli oneri conces-sori versati dai residenti nel XIIIMunicipio vengano impiegati percostruire opere sul litorale. Il secondo documento, presentatoe votato dall’opposizione, conl’astensione dei consiglieri di mag-gioranza, prevedeva la moratoriadelle concessioni edilizie. “Occorreun gesto forte da parte delle istitu-zioni - ha sottolineato Paolo Orneli,capogruppo del Pd - almeno fino aquando non saranno partite le ri-forme e le opere indispensabili perrisolvere lo squilibrio idrogeologicooggi esistente”.

A Casal Bernocchi respinta la moratoria delle licenze edilizie

Orneli (Pd): «Così ci saranno ancora allagamenti»Dopo l’alluvione nuove case

C’è anche un “giallo” nell’al-luvione di Casal Bernocchi. IlFosso del Fontanile (chiamatoanche Fosso di Ponte La-drone), sarebbe di competenzadell’Ardis, l’Agenzia regionaleper la difesa del suolo, e quindidella Regione Lazio. L’ha de-nunciato, Paola De Jesus, pre-sidente del comitato civicoEntroterra 13. Se i rilievi delComitato civico sono esatti,salterebbero i lavori già pre-ventivati dal Comune di Romae chiesti a gran voce dal presi-dente del XIII Municipio Viz-zani. “Il XIII Municipio -afferma la De Jesus - avrebbedovuto svolgere il ruolo diprimo osservatore delle cala-mità naturali annunciate.Nella serata di martedì 11 no-vembre era stata diffusa daparte della Protezione Civilel’allerta meteo del pericolo im-minente. Perché gli abitantilungo il Fosso del Fontanilenon sono stati avvisati intempo delle piogge in arrivo?Perché non è stato effettuatoun sopralluogo così da indivi-duare la discarica a monte delfosso, da alcuni ritenuta con-causa dell’allagamento? Que-st’area è indicata dallaProtezione civile a ‘rischioidrico’ e secondo la nuovacarta geologica comunale èclassificata come area di ‘sedi-menti alluvionali in evolu-zione’, un dato chesconsiglierebbe del tutto la co-struzione di case”.

(E.B.)

«Sapevanodel rischioe non hannoavvertito»

Il comitato

di Enzo Bianciardi

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 81144 Cronaca

Éstato approvato in conferenzadi servizi il progetto definitivo

del nuovo ponte della Scafa cheha comportato sia la valutazionedi impatto ambientale che il sod-disfacimento delle incisive pre-scrizioni della Sovrintendenzaalle Antichità di Ostia. “I lavoriper la costruzione del ponte, cheavrà quattro corsie e sarà a cam-pata unica, partiranno all’iniziodel 2009. “L’intervento è costi-tuito dalla realizzazione delponte della Scafa e da tutta laviabilità accessoria su entrambi iversanti del Tevere - spiega l’as-sessore ai Lavori Pubblici e alle

Periferie del Comune di Roma,Fabrizio Ghera - La gara d’ap-palto per la realizzazione delleopere verrà bandita entro giugnoprossimo. E’ in corso la pubblica-zione del progetto presso gli ufficicomunali competenti di Roma eFiumicino, ai fini delle comuni-cazioni ai cittadini della pubblicautilità”. Il tracciato comporta l’allarga-mento a due corsie per ognisenso di marcia di via dell’Aero-porto di Fiumicino per l’internopercorso all’interno dell’IsolaSacra, fino alla sua confluenza invia Guido Calza e via di Tor Bo-acciana (nel versante lidense) e larealizzazione di due nuovi svin-coli, a Fiumicino e a Ostia, per

consentire l’entrata e l’uscitadalla nuova arteria, per un costocomplessivo che si aggira intornoai 40 milioni di euro. “Il raddop-pio della capacità di transito sulponte della Scafa - continua l’as-sessore Ghera - rappresenta unodegli interventi più significativiche verrà realizzato nei prossimianni nel Quadrante Ovest dellaCapitale. Si tratta di un’infrastruttura indi-spensabile ad accompagnare l’ul-teriore sviluppo commerciale eturistico in programma. Ho per-sonalmente dato indicazione agliuffici di seguire con particolareattenzione l’intero iter proget-tuale, così da scongiurare ognipossibile ritardo nei tempi di con-

segna. Questa volta, nessun im-mobilismo, semplicemente, la"politica del fare" realizzerànuove infrastrutture di rete permigliorare la viabilità e la vita deicittadini”. “Il nuovo ponte, pro-gettato circa un centinaio dimetri a valle dell’attuale prevedeuna campata massima di 18metri di altezza (rispetto ai 7metri di oggi), tale da consentirela navigazione sul fiume di im-barcazioni di stazza superiore aquanto possibile fino ad oggi”,sottolinea l’assessore municipalealle Opere Pubbliche AmerigoOlive. Il ponte viene utilizzatoogni giorno da migliaia di auto-mobilisti, lavoratori aeroportualie turisti che si spostano tra Roma

e Fiumicino utilizzando comeunica via il vecchio attraversa-mento sul Tevere. Un vero e pro-prio collo di bottiglia checostringe i pendolari e i turisti adore di estenuante code in mac-china. Sia di giorno che di sera, chitransita all’Isola Sacra non puòfare a meno di osservare le lun-ghe colonne di automezzi fermio che camminano a passod'uomo, con il traffico che co-mincia già all’uscita del Leo-nardo da Vinci. Dunque in questigiorni, si riapre la speranza, chefinalmente si intervenga per ri-solvere questo problema grandis-simo di mobilità tra i quartierialla foce del Tevere e l’aeroporto.

di Cinzia Pagliaroli

Pubblicato il progettodefinitivo del futuroattraversamentosul Tevere. L’opera costerà 40 milioni

L’infrastruttura avràuna campata unicaalta 18 metri: anche i megayachtpotrannocosì risalireil fiume

Ponte della Scafa, il cantiereaprirà entro giugno 2009

Cronaca 11553 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

Il progetto dei Verdi di tutelarele aree verdi e le dune del lun-gomare di Ostia potrebbe realiz-zarsi entro i prossimi mesi.L’assessore regionale all’Am-biente Filiberto Zaratti ha ac-colto l’istituzione del nuovoparco-monumento ai sensi del-l’articolo 6 della legge regionalesulle aree protette del 1997 e haavviato le procedure in merito.“E’ stata decisiva - spiega Gian-luca Cavino, portavoce dei Verdidel XIII Municipio - la constata-zione dell’alto valore naturalisticoe scientifico di queste aree checonservano ancora habitat di ine-stimabile valore, accresciuto dalfatto che sono ormai quasi scom-parsi nel tratto urbano di Ostia.Un’iniziativa molto importanteche potrebbe definitivamente ri-qualificare in chiave ambientale,turistico e lavorativo il nostro lun-gomare”. “Nel 1998 - ricordaSandro Lorenzatti dell’esecutivoregionale dei Verdi -presen-tammo all’allora ministro del-l’Ambiente Willer Bordon la

richiesta di inserire le aree verdidel lungomare nella Riserva delLitorale Romano, con l’obiettivodi tutelare le ultime aree super-stiti degli antichi cordoni dunalidel litorale ostiense, distrutti dallecementificazioni degli arenili edelle aree immediatamente retro-stanti. Da allora sono state innu-merevoli le denunce e le propostedi tutela di queste aree, aree chestimolano l’appetito di personeche non hanno a cuore né l’am-

biente né il turismo ma soltantoil guadagno personale e nonhanno esitato negli scorsi anni aproporre progetti pesantissimi diurbanizzazione anche di questezona”. “Noi - prosegue Loren-zatti - crediamo invece che la lototutela e la loro valorizzazionesiano la condizione essenziale edobbligata per restituire una im-magine dignitosa ad un lungo-mare disastrato dal cemento edelevarne il valore anche in ter-

mini turistici: pensate alla diffe-renza tra un lungomare rac-chiuso tra due file di costruzioni eun lungomare con pinete, parchie macchia mediterranea!”“Tra le aree comprese nel monu-mento naturale a partire da sud -riprende Cavino - ci saranno ledune del lungomare Vespucci,praticamente intatte ma aggre-dite da parcheggi abusivi che necorrodono decine di metri ognianno; le aree verdi del Lungo-mare Duilio, tra cui la famosaarea salvata dal polo natatorio divia Grimaldi, grazie all’impegnodel comitato locale; l’area tra viadelle Quinqueremi e il borghettodei Pescatori, dove sono state ri-conosciute specie vegetali impor-tantissime e quasi scomparse sulterritorio nazionale. Oltre alla duna di via Oletta,vero esempio superstite di collinaretrodunale antichissima, vero eproprio “monumento naturale”di Ostia”.

Dalla Litoraneaa via Oletta le zoneda tutelare. Il nuovoprovvedimentoè allo studiodella Regione Lazio

Le aree verdidel lungomareverranno trasformatein parco naturale.Accolta la propostadegli ambientalisti

Ha già un nome il monumentonaturale delle dune di Ostia,quello di Claudio Zolesi. E’scomparso da poco, ma quelloche ha fatto per Ostia rimarrànella memoria di tutti.“Vogliamo dedicare questa ini-ziativa e il Monumento natu-rale di via Vivaldi - dichiaraCamilla di Patrizi, presidentedel comitato Vivaldi - ad unapersona scomparsa da poco eche tanto ha fatto per il nostroterritorio. Un esempio di alto valore ci-vile, autore di numerose propo-ste ecocompatibili e di tantebattaglie contro i poteri forti,per questo un personaggio sco-modo per molti. Questo luogo che speriamoriusciremo a salvare definitiva-mente dal degrado e dai nume-rosi progetti dicementificazione vogliamo siaintitolato a Claudio Zolesi”.Un ambientalista coraggiosonell’azione e innovativo neimetodi per tradurre in realtà ladifesa di parchi, spiagge, giar-dini e tutto ciò che rappresental’anima verde di Ostia. Che è appunto il quartiere conla maggiore estensione di verdepubblico a Roma. Sono oltretremila gli ettari di pinete eparchi sul litorale capitolino, acui vanno aggiunte poi lespiagge.

(M.C.)

Quelle collinedi sabbiaper Claudio

di Marco Ciapetti(marco.ciapetti@reporternews.eu)

Ostia, le dunediventano monumento

In piedi ai lati della strada. Con lapioggia e il freddo, con il sole e ilcaldo. Non cambia nulla. Loro sonosempre lì, in attesa di un autobus chepotrebbe anche non passare mai, eche nella migliore delle ipotesi po-trebbe arrivare con un leggero ri-tardo, tra i 15 e i 30 minuti. Lorosono tutti gli utenti di Anzio e Net-tuno che si servono del servizio ditrasporto pubblico gestito dalla Co-tral, e il ciglio della strada è diven-tato la loro seconda casa, dibanchine infatti ce ne sono davveropoche, per il resto soltanto un palo aindicare il luogo della fermata.

Le lineeAnzio e Nettuno possono contare suben cinque linee differenti della Co-tral, battute tutte i giorni dai classiciautobus blu. Una porta a RomaAnagnina passando per la stradastatale Nettunense, un'altra alla fer-mata di Roma Laurentina passandoper la statale Ardeatina, una a La-tina, ma solo nei giorni feriali, un'al-tra ancora a Colleferro e l'ultima aVelletri, ovviamente oltre a quella in-terna che attraversa le due città. Lecorse poi coprono l'intero arco dellagiornata. Tutto bello se fosse vero,peccato che tante corse saltano, chegli utenti sono costretti a lunghe, avolte interminabili, attese e che nu-merosi autobus girano con la classicascritta «fuori servizio».

Gli utentiA usufruire del servizio offerto dallaCotral sono per la maggior partestudenti e persone anziane. I primiutilizzano l'autobus per raggiungerela propria scuola e non si spostano

soltanto tra Anzio e Nettuno, ma ar-rivano anche dalle città limitrofe. Inquesto caso sono costretti ad alzarsipoco dopo l'alba per arrivare pun-tuali al suono della campanella. Glianziani, invece, scelgono di salire suibus per raggiungere i propri familiarioppure per arrivare nel centro sto-rico di una delle due città tirreniche.

La sicurezzaNon ci sono ritardi e disservizi chetengano. Il tallone d'achille del ser-vizio di trasporti gestito dalla Cotralè quello legato alla sicurezza; sicu-rezza che in questo caso vuol direbanchine ai lati delle strade, oppurepersone costrette ad attendere l'au-tobus sulle corsie della Nettunense edell'Ardeatina, due delle strade piùpericolose d'Italia, lungo le quali sisono verificati già numerosi incidentimortali. Sulla Nettunense la fermatache serve il liceo classico Chris Cap-pell College e la nuova sede dell'isti-tuto alberghiero si trova sulmarciapiede, senza una banchina econ i ragazzi che si vedono sfrecciarele macchine a pochi metri di di-stanza. Il rischio che una vettura fi-nisca sullo stesso marciapiede in caso

di incidente e travolga qualche stu-dente purtroppo è concreto e alto.All'altezza di Lavinio Stazione labanchina c'è ma è sempre posizio-nata troppo vicino alla strada. Al-lontanandosi dal centro, poi, lasituazione peggiora in maniera dra-

stica: a Casello 45, al confine traAnzio e Aprilia, a indicare la fer-mata del pullman c'è soltanto unpalo in mezzo a un prato. Spostan-dosi sulla statale Ardeatina la musicaè sempre la stessa: a Lavinio Marel'autobus bisogna aspettarlo a un

metro dalle ruote delle macchine intransito, a Lido delle Sirene inmezzo all'erba e vicino ai secchi del-l'immondizia. Insomma, nella mi-gliore delle ipotesi si può attenderela propria corsa in piedi sotto unabanchina mezza rotta. A Nettuno lasituazione che riguarda la sicurezzaè leggermente migliore, almeno al-l'interno del centro storico, anche seva detto che il territorio comunalenettunese non è attraversato dastrade pericolose come la Nettu-nense e l'Ardeatina. Nella città delTridente il problema principale è le-gato ai tempi di percorrenza di vialeMatteotti e alla condizione delle pe-riferia, dove la scarsa sicurezza degliutenti torna a farla da padrona.

Il trasporto privatoNon c'è soltanto la Cotral sullestrade di Anzio e Nettuno. A girarein autobus ci sono anche gli autisti ditre società private: Gioia Bus, Atan eRubeo. I mezzi di queste tre impreseservono i due territori comunali diAnzio e Nettuno, coprendo anchepercorsi alternativi a quelli dei clas-sici autobus blu, e arrivando fin neiquartieri periferici. Nel caso speci-fico Gioia Bus, Atana e Rubeohanno stipulato un accordo con i ri-spettivi Comuni e possono contaresu un finanziamento regionale chepassa attraverso le amministrazionilocali, e che varia in base ai chilo-metri effettuati dai loro mezzi.

Il progetto segretoGli amministratori comunali diAnzio, Nettuno e Aprilia stanno

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 81166 L’Inchiesta

di Mario Scagnetti(mario.scagnetti@reporternews.eu)

Nettuno – Roma: la peggiore tratta ferroviaria del Lazio. La Fr8 si è ag-giudicata il Trofeo Caronte, il poco ambito premio assegnato da Legam-biente alla linea che si è distinta per la peggiore performance di viaggio. Lamaglia nera è arrivata dopo il test del 24 novembre, giorno in cui gli am-bientalisti hanno viaggiato lungo otto tratte ferroviarie del Lazio, che ognigiorno sono frequentate da 400mila pendolari e si snodano per 1.239 chi-lometri di rete. L'obiettivo prefissato era quello di raggiungere Roma entrole 9,30 della mattina. «Il primo posto è più che meritato – spiegano gli am-bientalisti – e non solo per i 25 minuti di ritardo, ma anche per le condi-zioni generali del viaggio: treno affollato, carrozze in condizioni scadenti,servizi igienici inutilizzabili per sporcizia e malfunzionamenti, display e an-nunci vocali assenti e controllori fantasma».

Caronte, il premio meno ambito

Ardeatina e Nettunensepericolose per chi viaggiain pullman. Gli amministratori pensano al consorzio con Aprilia

Ad Anzio e Nettuno utenticostretti ad attendere la propria corsa sul ciglio della strada. La situazione peggiore in periferia

pensando all'opportunità di for-mare un consorzio. Scoperti i pro-blemi stanno valutando lapossibilità di unificare il servizio.«L'idea – conclude l'assessore net-tunese agli Affari Generali CarloConte – è quella di creare un con-

sorzio, una società mista tra pub-blico e privato, coinvolgendo ma-gari le stesse società che oggioperano su Anzio e Nettuno. Ilprogetto è ancora in fase embrio-nale, ma c'è già stato un primo in-contro tra le parti in causa».

L’Inchiesta 11773 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

350Le assunzioni dell'ul-timo periodo all'in-terno della ditta di

trasporti

6Le linee della Cotralche si snodano lungo lestrade di Anzio e Net-

tuno

800.174.471 Il numero verde dellaCotral al quale possonorivolgersi gli utenti perogni informazione

400milaI pendolari in movi-mento nel Lazio ogni

giorno

3Le società private cheeffettuano il servizio ditrasporto privato nelledue città tirreniche

Una buona e una cattiva. Due le novitàper i noleggiatori con conducente diAnzio. Il Tar del Lazio, questa quellabuona, ha accolto il ricorso presentatoda alcuni colleghi contro il provvedi-mento della giunta Alemanno, che poneva diverse restrizioni per l'entratanelle zone a traffico limitato di Roma. Ora gli Ncc neroniani non do-vranno più inviare nessun fax all'Atac prima di mettersi in viaggio verso ilcentro storico capitolino. La notizia cattiva, invece, arriva dall'ammini-strazione comunale neroniana, nel senso che questa non ha ancora ri-sposto al dossier presentato dagli addetti ai lavori.

Il Tar del Lazio“spegne” le Ztl

Il viaggio della speranza parte daNettuno e arriva a Velletri. Unviaggio in autobus al quale Carlo,studente nettunese di 24 anni,negli ultimi anni non ha mai ri-nunciato per seguire le lezioni delproprio corso universitario. «Perarrivare a Velletri con il pullmanimpiego un'ora, mentre in mac-china sono sufficienti 25 minuti. Ilviaggio è massacrante; io esco dacasa alle sette della mattina perandare all'università e non so ache ora ritorno. Gli orari dellecorse, infatti, sono assolutamenteindicativi e nella migliore delleipotesi il ritardo dell'autobus è di15 minuti. Mi è capitato di dovereprendere il pullman da Velletri aNettuno in diversi momenti dellagiornata, in base agli orari in cuiterminano le lezioni, e ogni volta èsempre la stessa storia. Sui mezzi,inoltre, le condizioni igieniche la-sciano a desiderare; e poi a me ilbiglietto non lo chiede mai nes-suno. Non ci sono controlli». E finqui è tutto nella norma, in casi ec-cezionali infatti il calvario dei viag-giatori aumenta a dismisura. «A

volte l'autobus non passa proprio,oppure bisogna attendere per ore.Una volta per tornare a casa sonodovuto andare alla stazione ferro-viaria di Velletri, arrivare fino aRoma e da li prendere il regionaleper Nettuno, perché dopo unalunga attesa del pullman non c'eranessuna traccia. In un'altra occa-sione, invece, mi sono trovato aVelletri sotto la neve alle otto disera; in simili condizioni non c'è

speranza di tornare a casa in pul-lman e quindi non mi resta chechiamare a casa e aspettare qual-cuno che mi venga a prendere».Eppure l'autolinea Anzio – Velle-tri, che attraversa anche la città diNettuno, può contare su 23 corsenei giorni feriali, che diventano 25nel periodo che va da settembre agiugno, e su otto corse nei giornifestivi.

(M.S.)

«Un'ora per arrivare a VelletriE il bus potrebbe non passare mai»

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 81188 Cronaca

Claudio e Luca non vogliono cheappaiano i loro cognomi. E ne-

anche le facce perché «non vo-gliamo ergerci a rappresentanti dinessuno. Sarebbe ingiusto nei con-fronti di tutti coloro che lottano connoi e nella nostra stessa maniera.Esprimiamo le nostre idee, ma se ciesponessimo troppo rischieremmodi sembrare come due vogliosi dirappresentare una gran massa di ra-gazzi e ragazze. E non è così». Bum.Prima disgrazia giornalistica, ci ac-contentiamo dei nomi di battesimo edel fiume di parole che sciorinano difronte a tre caffè. Entrambi maggio-renni, entrambi al quinto anno discuola superiore (Democrito uno edHenriques l’altro) componenti del-l’assemblea di studenti del XIII mu-nicipio, e una preparazione politicae sociale che impressiona rispetto aquei volti da adolescenti, una vogliadi cambiare il mondo fresca dell’en-tusiasmo di chi sta capendo come

funziona. E una posizione chiara enetta.Avete portato avanti fortissimeproteste, ma il decreto Gel-mini è stato comunque appro-vato. E ora?«E ora si continua. Senza sosta,senza fermarci mai. Coinvol-gendo tutti quelli che finoranon hanno avuto spazio. Unmovimento globale chesappia creare un fronteunito tra le varie catego-rie sociali che stannosubendo delle ingiusti-zie».Come vedete il fu-turo della scuolaitaliana?«Nero, nerissimo.Noi ci diplome-remo quest’anno ein teoria siamoquasi fuori… malottiamo per glialtri, per miacugina che èalle elemen-tari, per tutti

i bambini che ancora devono en-trare in una scuola. Per cambiareuno stato di cose che penalizza lascuola pubblica, spostando l’atten-

zione sul privato…»Spiegatevi meglio«Con l’inserimento diaziende nei consigli di am-ministrazione delle scuolesuperiori si correrà il rischiodi diventare precari già ascuola. Facciamo unesempio: un istituto tec-nico industriale coinvolge(e si fa sponsorizzare) dauna ditta dello stesso set-

tore che ha sedenelle vicinanzedell’istituto. Ilprogramma sco-lastico cambia,e prepara glistudenti a co-noscere speci-

ficatamente illavoro da svolgere al-l’interno della fab-brica stessa, doveentreranno nell’ul-

timo anno di scuola con le ore di ti-rocinio. Prestando un lavoro ma-nuale gratuito. Chi ci guadagna? Lascuola, finanziata dalla fabbrica, e lafabbrica stessa, che ogni anno fa la-vorare studenti (preparati) gratis in-vece di provvedere alle assunzionidei diplomati. Gli studenti invece sa-ranno sfruttati e vedranno allonta-narsi ancora di più la prospettiva diuna vera assunzione».Precarietà che avanza, scuolada cambiare. Cosa ne pensatedei ragazzi che dopo il di-ploma vanno a vivere al-l’estero?«Che fanno bene. In Italia i giovanisono un peso, non una risorsa. Fac-ciamo paura e investire sulla nostracultura vorrebbe dire creare dellepersone intelligenti, mentre si cercadi formare degli ignoranti incapacidi reagire. Anche se io non partireimai, non sono nazionalista, ma que-sta è la mia terra, il mio paese, la miacittà. Piuttosto rimango e lotto percambiare le cose, invece che andar-mene. Anche se so che è difficilis-simo».

Parlano Claudio e Luca, studenti e componenti dell’assemblea del XIII Municipio

«Vogliamo lottare ancora per cambiare ciò che rischia di annientarci»«Il futuro è sempre più nero»

«Controllare tutti gli istituti!». E’da poco crollato il controsoffittodella scuola di Torino e la pauraarriva fino alla scuola mediaSangallo di Ostia. A urlare ilgrido di allarme sono i genitoriche attendono l’uscita dei figli.«Dopo la tragedia piemontese –spiega la signora MariangelaMartini – ci si sono aperti gliocchi su come certe situazionisiano imprevedibili. Ora ab-biamo paura». A lei fa econonna Ada Allermi: «Fino aquando certe cose non acca-dono, si pensa che siano impen-sabili. Chi poteva immaginare ilcrollo di una scuola durante leore di lezione? Eppure è acca-duto. Sappiamo che gli istitutidel XIII sono in condizioni pes-sime e ci stiamo muovendo dasoli per chiedere una perizia sututte le scuole del quartiere. Sele istituzioni latiteranno in que-sto ce la vedremo da soli». Inchiusura arrivano le parole di unpapà che vuole rimanere ano-nimo: «L’altro giorno sono en-trato a scuola per portare a miofiglio un libro che aveva dimen-ticato. Ho visto le scale quasistaccate dal piano, di quasi diecicentimetri e qualcuno mi hadetto che stanno così da più divent’anni. Sono stato in pensieroper giorni e quando ho sentitola notizia di Torino sono scop-piato a piangere. Muovia-moci!».

(M.C.)

Dopo Torino Ostia ha paura

L'allarme

di Marco Ciapetti(marco.ciapetti@reporternews.eu)

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 82200 Turismo

Il porto di Civitavecchia leadernel Mediterraneo con i turisti,le crociere e le banane. In diecianni ha incrementato i trafficimarittimi (sia passeggeri chemerci), sviluppando le infrastrut-ture. I finanziamenti provenientida Stato e Regione Lazio hannoconsentito allo scalo marittimo diaffermarsi a livello nazionale edinternazionale. Oggi Civitavec-chia è il primo porto in Italia e ilsecondo in Europa per trafficocrocieristico.“Il gran numero di navi da cro-ciera - spiega Fabio Ciani, presi-dente dell’Autorità Portuale diCivitavecchia, Fiumicino e Gaeta- rappresenta un segnale impor-tante per il porto e per il territo-rio. In due anni Civitavecchia èdiventata il primo scalo del Me-diterraneo per le navi da crociera

con 1,7 milioni di turisti sbarcati,750 navi attraccate, il porto la-ziale ha superato anche quello diBarcellona. Le ragioni del boomvanno cercate nella vicinanza aRoma, nel turismo e nell’averdato alle tre più grandi compa-

gnie da crociera nuovi moli dagestire, e a proposito del qualenon posso non citare lo storicoaccordo con la Roma Cruise Ter-minal (la società che riunisce idue maggiori gruppi crocieristici,Carnival, Royal Caribbean e

Msc Crociere ) che ci viene invi-diato da tutto il mondo e che inmolti ora cercano di emulare. Ibig delle crociere faranno, infatti,di Civitavecchia il loro “homeport” nel Mediterraneo, realiz-zando, con un investimento di 17milioni di euro, e gestendo ilnuovo terminal crociere, al qualene potranno poi seguire altridue”.“La stagione 2009, grazie alledue nuovissime navi, CelebritySolstice e Celebrity Equinox delbrand Celebrity Cruises che par-tono dall’Italia - ha dichiaratoLina Mazzucco direttore gene-rale della Royal Caribbean -vedrà certamente un incrementodi vendite”, dal 2010, poi, siunirà alle due ammiraglie la

terza gemella, Celebrity Eclipse;mentre la Queen Elizabeth dopo39 anni di navigazione chiude lasua carriera, proprio passando daCivitavecchia e sarà trasformatain albergo. Il porto mantiene la sua voca-zione turistica, ma non trascurala rinnovata dimensione di scalocommerciale. La banchina 24 è ilterminal della Stock Sinergy, perlo stoccaggio e la movimenta-zione degli olii che passano di quiprima di raggiungere l’Umbria.Civitavecchia entrerà, inoltre, abreve nelle mappe internazionalidel commercio. La multinazio-nale americana Chiquita hascelto il porto tirrenico come baselogistica di smistamento delletonnellate di banane che arri-vano via mare dalla Colombia,dal Costarica, da Panama edall’Ecuador.Lo scalo laziale è fonte di ric-chezza e cuore pulsante dell’eco-nomia locale. Muove affari e creaposti di lavoro. Nel porto lavo-rano 170 imprese che danno im-piego a 3500 persone. Per nonparlare dell’indotto che garanti-sce il posto ad altre 4mila per-sone. Gioiello architettonico elaboratorio di sviluppo, il porto diCivitavecchia continua a crescereattraverso la sinergia tra istitu-zioni e realtà imprenditoriali lo-cali (e non). Mette insieme lavoroe ricerca, tradizione e innova-zione.

Nello scalo laziale 1,7 milioni di turisti e nuova base dell’americana Chiquita

Civitavecchia è porto leadercon le crociere e le banane

di Giovanni Scorpati

Turismo 22113 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

L’Italia vince nella Rete. Il 24%dei pacchetti turistici vendutinel mondo viaggia tramite Inter-net e il nostro paese sembra essereuno dei preferiti per trascorrere levacanze. Fra le regioni acquistateonline Calabria, Sicilia, EmiliaRomagna, Puglia e Sardegna. NelLazio regina delle prenotazioni èRoma.I dati sono stati resi noti dall’Os-servatorio nazionale della Fiavet,la Federazione italiana degliAgenti di viaggio. “Nei pacchetticommercializzati in via web - con-ferma il presidente della FiavetGiuseppe Cassarà - una quota ele-vata è riservata ai viaggi in Italia. Il27,3% in Belgio e Olanda, il12,2% in Russia, il 10,9% nelRegno Unito, il 9,2% in Spagna.La tendenza si sta evolvendo alpunto che sono sempre più leagenzie di viaggio che fanno sce-gliere al cliente le proposte on linefacendole però acquistare in agen-zia”. La ricerca evidenzia ancheche nel 2007 il 29,5% dei vacan-zieri italiani ha organizzato la pro-

pria vacanza rivolgendosi diretta-mente ad un’agenzia di viaggio. Diquesti, il 21,3% acquistando unprodotto offerto dall’agente stesso(il 14,2% tramite catalogo e nel7,1% utilizzando altre proposte) el’8,2% attraverso agenzie di viag-gio online. Il 33,8% mettendosi incontatto direttamente con la strut-tura ricettiva (hotel, campeggio,ostello), il 3,7% contattando lacompagnia di trasporto e il 21%acquistando direttamente via In-ternet. Ma chi è il turista-tipo on-line? Ha meno di 34 anni, èlaureato o diplomato, fa l’impie-gato oppure l’insegnante. I docentie i “colletti bianchi” rappresentanoil 35% dei viaggiatori che scelgonola vacanza nella Rete. Seguono ipensionati (12,8%), gli studenti(12,8%) e i libero professionisti(12,2%). Per quanto riguarda leagenzie, invece, relativamente aitempi di prenotazione del pac-chetto vacanze, sembra essersi ar-restato il fenomeno del last minute.Il 29% degli italiani, infatti, pre-nota un mese prima di partire, il

19% due mesi prima, l’11,7% tremesi prima e soltanto il 18,7% nei15 giorni antecedenti le partenzee il 10,4% nell’ultima settimana.“L’advance booking, attuato negliultimi tempi da molti tour opera-tor sembra prevalere sul last mi-nute, a dimostrazione che non

sempre l’offerta a “prezzi strac-ciati” soddisfa il viaggiatore”, sot-tolinea Cassarà. Nel 2008 il 56%degli italiani ha prenotato in anti-cipo la propria vacanza. Di questi il 25,2% si è rivolto alleagenzie di viaggio. Gli altri hannopuntato su Internet.

Nonostante la crisi economica,Lufthansa vince a Fiumicino ein Europa. Nei primi nove mesidell’anno la compagnia aereatedesca ha registrato un utileoperativo di 984 milioni dieuro, 101 milioni in meno ri-spetto al 2007. Gli utili delGruppo ammontano a 551 mi-lioni di euro contro ai 1,6 mi-liardi di euro nello stessoperiodo dell'anno precedente.“Tenendo conto delle difficoltàconsiderevoli dovute alla crisipersistente dei mercati finan-ziari e alla situazione econo-mica complessiva è un risultatodi tutto rispetto - dichiara Wol-fgang Mayrhuber, presidente eamministratore delegato di Luf-thansa - Siamo flessibili, capacidi adattarci e operiamo inmodo efficiente rispondendoalle esigenze del mercato. Lavo-riamo inoltre alla nostra pro-duttività, alle misure per lariduzione del consumo di car-burante e dei costi esterni. Con-tinueremo a impegnarci permigliorare la nostra offerta gra-zie all’espansione del nostro si-stema di compagnie aeree e alleforti alleanze”. Lufthansa è inpole position tra i probabili fu-turi partner della Nuova Alita-lia.

Lufthansain attivoIl viaggio in Italia è online

Il 24 % dei pacchetti turistici vienevenduto attraverso i siti web. Lo rivela un’indagine dell’Osservatorio della Fiavet

Belgi, olandesi, inglesi e russi prenotano su Internet il tour nel Belpaese

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 82222 Turismo

In viaggionella cittadinacresciuta lungola via Flaminia,

vicino Terni

Vi abitavanoi Clustumini,commerciantiche facevanoaffari con l’Urbe

Tutti pazzi per Carsulae, cittàromana nel cuore dell’Um-

bria. A soli 70 chilometri dallaCapitale, tra Terni e Sangemini(la città delle acque minerali), ilsito archeologico si estende su diun grande prato verdissimo ed ècaratterizzato dalla presenza ditelecamere e moderni tornellielettronici contapersone, che vi-gilano su accessi e uscite del-l’area. Carsulae nacque nel IIsecolo a.C. e si sviluppò comecentro di aggregazione delle po-polazioni preromane residentisulle colline e nelle campagne vi-cine. Il territorio era già moltoabitato dalla media età delbronzo, con insediamenti in cimaai rilievi montuosi che domina-vano le sottostanti pianure e le viedi comunicazione. L’aperturadella via Flaminia, tracciata fra il220 e il 219 a.C. per collegareRoma a Rimini, rappresentò unmomento di crescita per le popo-lazioni limitrofe. E’ con ogni pro-babilità in questa fase che nacqueil centro di Carsulae.Le rovine di quest’antica città fu-rono descritte e identificate fin

dal XVII secolo: tuttavia, sol-tanto le campagne di scavo svol-tesi tra il 1951 e il 1972 hannopermesso di riportare alla lucebuona parte del foro, il teatro el’anfiteatro, un lungo tratto della

Flaminia e alcune tombe monu-mentali. Carsulae lega le sue sortia quelle della via consolare, asseportante dell’impianto urbani-stico. Gli scavi hanno riportatoalla luce una grande quantità di

monumenti e di strutture edilizie,oltre ad una serie di iscrizionidalle quali si ricava l’immagine diun municipio ricco e politica-mente attivo. La scelta del sito fudettata da motivazioni economi-

che, legate alla presenza di unagrande via di comunicazione peri traffici fra Roma e l’Adriatico epiù in generale verso l’Italia set-tentrionale; il trovarsi poi ai mar-gini di una fertile pianurapermetteva un’agricoltura reddi-tizia. Il definitivo assetto urbani-stico risale all’età augustea,quando la città ottenne la costi-tuzione municipale e fu assegnataalla tribù Clustumina. La passeg-giata fra i resti permette di am-mirare alcuni edifici pubblici, fracui la basilica forense e il piazzaledel foro, su cui si affacciano itempietti gemini, una taverna ealcune botteghe. L’arco o portamonumentale di San Damiano èben conservato e al limite del-l’area sepolcrale. Poco distante viè l’anfiteatro adiacente al teatro,che mostra ancora la cavea, legradinate e le fondazioni dellascena. L’unico edificio sovrappo-sto alle rovine è la chiesetta ro-manica dedicata ai santi Cosmae Damiano.La decadenza di Carsulae e il suoabbandono sono dovuti, oltre chead eventi naturali come il crollodi alcune doline, alla perdita diimportanza a favore di Inte-ramna e Spoletium.

Carsulae, il cuore dell’anticaRoma batte in terra umbra

Il sito-modello, con tanto di telecamere e tornelli, ai piedi dei Monti Martani

di Arturo Benetti

Tutto è cominciato il 27 di-cembre del 1938, quando

una squadra di operai stava estra-endo macco per la costruzione dialcuni villini da una collina neipressi del cimitero neroniano. Im-provvisamente è saltato fuori unsepolcreto del IV secolo a.C., esubito è partita la razzia delle nu-merose sepolture e del ricco cor-redo funerario. La storia dellatomba dei Mulakia quindi ha ri-schiato di finire appena iniziata.Nei primi giorni del 1939 l'ar-cheologa Lucia Morpurgo ha co-minciato a seguire lo scavo,arrivando ad Anzio per verificarelo stato dell'ipogeo e per catalo-gare i reperti, ma poi lo scoppiodella seconda guerra mondiale hafermato tutto. Per riportare allaluce la tomba dei Mulakia, e so-prattutto per scoprire quella dellaCivetta, c'è voluta tutta la curio-sità e la tenacia di Andrea DiRenzoni, archeologo di Anzio, edella sua associazione culturaleOlim di Roma. «Quando ho lettole pubblicazioni della Morpurgo,

datate 1945, sulla rivista diarcheologia Notizie degliScavi di Antichità – rac-conta Andrea Di Renzoni –ho subito intuito che nonerano stati riportati alla lucetutti i reperti effettivamentecontenuti nel sepolcrato. Ecosì nel 2006, come associa-zione Olim, abbiamo deciso dipresentare un progetto alla Re-gione Lazio che ha finanziato i la-vori con 10mila euro». La Tombadei Mulakia (il gentilizio – il co-gnome – è stato attribuito a unadonna e messo in relazione conl'area campana grazie a un colle-gamento con un magistrato localedal gentilizio Mulakis) è compo-sta da un vestibolo e da tre am-bienti principali, ognuno dei qualipresenta dei loculi dove sono statisepolti i membri della gens Mula-kia. Ma il vero tesoro si trova sottole stesse sepolture. Andrea DiRenzoni e colleghi sono entratinel sito armati di pala e piccone, ehanno cominciato a svuotare gliambienti dalla terra che si era de-

positata nel corso dei 70 anni tra-scorsi tra uno scavo e l'altro. Inol-tre non si sono fermati a quelloche gli archeologi dell'epoca pen-savano fosse il pavimento, mahanno continuato a scavare.«Dopo alcuni giorni di lavoro ab-biamo trovato un taglio pieno diblocchi di macco cementificatodal continuo calpestio sotto un lo-culo, abbiamo continuato a sca-vare e improvvisamente si èaperto un buco. A quel punto ab-biamo infilato la macchina foto-grafica digitale nella fessura eabbiamo scattato una foto. Cosìsiamo riusciti a scoprire la tombadella Civetta». All'interno di que-sto sepolcrato la squadra di ar-

cheologi ha trovato lo schele-tro di una donna, che all'epocadella morte aveva tra i 40 e i 50anni ed aveva avuto diverse gra-vidanze. Una donna che avevaricoperto un ruolo importantenella società; questo gli espertilo hanno stabilito dal suo cor-redo funerario e dal fatto chele sue vertebre non presenta-vano segni di usura, a indicareche la defunta non aveva avutouna vita gravata da pesanti im-pegni fisici. «All'interno dellatomba a caditoria – aggiunge l'ar-cheologo neroniano – tra le altrecose abbiamo ritrovato uno spec-chio di bronzo e un anfora neracon una civetta come simbolo. Ilsimbolo della civetta era ricolle-gabile ad Atene, ma la forma del-l'anfora la collocano in unambiente italico e quindi nel IVsecolo a.C.». Di Renzoni e colle-ghi, inoltre, hanno scopertoanche la tomba di un bambino,scavando sempre dove gli archeo-logi del 1938 pensavano ci fosse ilpavimento. Il sogno adesso è quello di restau-rare tutti i reperti ritrovati e alle-stire una mostra permanenteall'interno del Museo Civico Ar-cheologico di Anzio, guidato daGiusi Canzoneri

Turismo 22333 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

Guida Anzio ha pienamentecentrato il proprio obiettivo. Lasocietà di promozione turistica,guidata da Antonio Marino,Francesco Tontini e FrancescoSerpa, ha conquistato la Russia.Il successo nella terra degli Zarè passato per l'Enit di Mosca,dove Guida Anzio ha presen-tato il nuovo brand Riviera diRoma, di cui Anzio è il comunecapofila. All'appuntamentomoscovita erano attesi 50 ope-ratori turistici, ma ne sono arri-vati 70. La società, attraversoun videoclip, ha presentato leofferte turistiche, le aziende, iservizi, la storia, la cultura dellaRiviera di Roma e un pac-chetto di sette notti, in grado disoddisfare la vacanza ordinariadei viaggiatori.

Un brandnuovo di zeccaGuida Anzio ha presentato Riviera di Roma all'Enit di Mosca

Reporter è entrato nel sepolcratovenuto alla luce per la prima volta nel lontano 1938

A trovare la tomba della Civetta è stato Andrea Di Renzoni, archeologo di Anzio

Alla scopertadei Mulakia

Dall'Italia alla Polonia, da Anzioad Auschwitz – Birkenau. In

viaggio tra gli orrori della storia delregime nazista in Polonia, fin dentroi meandri del campo di concentra-mento e di quello di sterminio, co-struiti da Hitler nei pressi diCracovia. A 63 anni dalla liberazionedel campo, arrivata nel gennaio del1945 ad opera delle truppe dell'alloraUnione Sovietica, la protagonista delviaggio è stata Hajar Bourkiba, unaragazza di 16 anni nata nella città ne-roniana, dove frequenta il liceo scien-

tifico, e originaria del Marocco. Conlei sono partiti alla volta di Cracoviaoltre 200 studenti di diverse scuole diOstia e Roma, il sindaco capitolinoGianni Alemanno, l'assessore allascuola Laura Marsilio, alcuni espo-nenti della comunità ebraica diRoma e il responsabile del centroislamico della capitale Aziz Drif. «E'stata un'esperienza splendida e orri-bile allo stesso tempo. Splendida per-ché ho avuto l'opportunità di scoprireuna nuova città, orribile perché hocapito fino in fondo quanto acca-

duto, le atrocità consumate ad Au-schwitz – Birkenau. Passando attra-verso i forni crematori e le camere agas mi sono immedesimata nelle sof-ferenze provate da tutti coloro chevenivano deportati». Hajar Bour-kiba è stata l'unica ragazza di Anzioe Nettuno a partire con i colleghi stu-denti di Ostia e Roma, e dal 9 all’11novembre è stata a Cracovia a nomedell’Associazione per la Pace Inter-nazionale. Particolarmente emozio-nante è stato l'incontro con alcunisopravvissuti al campo di concentra-

mento: «Due sorelle, bambine al-l'epoca di Auschwitz, ci hanno rac-contato la loro incredibile storia.Quando sono state deportate in-sieme a un loro cugino – spiegaHajar Bourkiba – la mamma venivaspesso a trovarle, ma improvvisa-mente un giorno non l'hanno piùvista e hanno subito pensato che fossemorta. Dopo qualche tempo i mili-tari tedeschi hanno chiesto a tutti ibambini chi di loro volesse tornaredalla madre, e le due sorelle hannorisposto di no proprio perché pensa-

vano che fosse morta, mentre il cu-gino è partito. Non muovendosi daAuschwitz sono riuscite a evitare lamorte: i soldati infatti non portavanoi bambini dalla mamma, ma li con-segnavano a scienziati che poi li usa-vano come cavie, sottoponendoli adiversi esprimenti fino a ucciderli». Ilsenso di questo suo viaggio, però,Hajar lo ha trovato nelle parole cheun altro ex detenuto di Auschwitz harivolto agli studenti: «Io sono soprav-vissuto perché dovevo portare questomessaggio a tutti voi».

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Auschwitz – BirkenauL'insieme dei campi di concen-tramento e di sterminio costruitia 60 chilometri da Cracovia

14 giugno 1940Il giorno dell'arrivo dei primi728 deportati accolti dal diret-tore del lager Karl Fritzsch

27 gennaio 1945La data della liberazione di Au-schwitz – Birkenau da partedelle truppe dell'Unione Sovie-tica. La prima armata a entrarenel campo fu la LX Armata delPrimo Fronte Ucraino

1 milioneLa stima delle persone ucciseprima della liberazione delcampo

Numeri e date del lagerHajar Bourkibaè volata in Polonia con il sindaco di Roma Alemanno

Segni particolari: gradevole,professionale e bella. Monica

Leofreddi, uno dei volti più amatidella televisione italiana, è nata aRoma ed ha condotto vari pro-grammi sui canali più importantidella televisione di Stato. ConGiancarlo Magalli ha presentato“Piazza Grande”; sempre su Ra-iuno, per nove edizioni consecu-tive, ha condotto i collegamentiesterni per “Unomattina”, “Par-tita doppia”, Il “Festival di San-remo”, “Miss Italia”,“Scommettiamo che?” e “Uno-mattina Estate”. Attualmente èautrice del programma “Insiemesul due”.Reporter l’ha raggiunta telefoni-camente. Ha raccontato di sé, deisuoi sogni e delle sue aspirazionifuture. Monica, il 3 dicembre pros-simo presenterai con MiloInfante la serata di gala delPremio per il Lavoro 2008.Hai avuto vita facile per ar-rivare a far parte del mondotelevisivo?Assolutamente no, mi sono do-vuta guadagnare quello che hoottenuto. Passo dopo passo sonoarrivata dove sono; non per van-tarmi ma di gavetta ne ho fattadavvero tanta, e sono convintache farla sia non solo necessario,ma soprattutto utile e costruttivo.Secondo te esiste ancora ilpregiudizio secondo cuibella donna è necessaria-mente uguale ad oca?Esiste ancora eccome, anche se a

saperlo, nel nostro ambito lavora-tivo, siamo solo noi “addette ai la-vori”. La ragione, secondo me, stanel fatto che nel nostro paese pro-fessionalità e credibilità sonoquasi sempre legati al fattore età:è difficile che ti vengano affidatiprogrammi seri quando sei moltogiovane. Diciamo che puoi ini-ziare a fare qualcosa di impegna-tivo verso i quarant’anni,difficilmente prima.Il look: quanto tempo dedi-chi alla cura della tua per-sona?Prima dei quarant’anni il tempodedicato a queste cose è stato zeroo quasi: più che altro mi preoc-cupavo dello stare bene, dellasalute con la palestra, mas-saggi ecc. compatibilmentecon il tempo a disposizioneche è sempre poco. Dopoi quaranta ti comporti di-versamente e ti dai dafare diversamente, conqualche crema in più,qualche punturina…prima che crolli tuttol’apparato insomma!Ho letto che AlbertoSordi era un tuo fanal punto che ti ha vo-luto in uno dei suoifilmSi, ho fatto una piccolaparticina in un suo filmquando ero inviata di Uno-mattina…quando mi hannodetto che mi cercava Sordi, hopensato si trattasse di unoscherzo. Il ricordo di lui come at-tore e uomo ancora mi fa unapiacevole compagnia, soprat-tutto la scena del cestino, men-

tre mangiava il prosciutto con lemani, come miopadre. Lo ri-cordo moltopaterno,m o l t of a m i -liare.

Quale programma hai con-dotto con maggiore soddi-sfazione e quale vorresti tifosse affidato in futuro?I programmi che ricordo conpiacere sono due e per duemotivi diversi: “Italia sul 2”perché per me è stata una oc-casione per crescere profes-sionalmente visto che eranata con una conduzionetutta mia e solo dopo sonostata affiancata da Milo In-fante; l’altro programma è“Donne” che ha rappresentatoper me una sfida unica, perché

ho avuto modo di entrarein contatto con tantaumanità. Sembrava un“reality” ma eranostorie di vita vera econ donne vere,con le loro espe-rienze di vita, tan-t’è che con alcunedelle protagonistesono rimasta incontatto tuttora.E se si considerache andava inonda nel serale,il programmaha ottenutoun risultatosicuramentedecoroso.Manca il pro-gramma fu-turo che tipiacerebbe con-durre…Mi piacerebbe unprogramma nuovosulla falsa riga di“Italia sul 2”. Vorrei

reinventare qualcosa ma semprelegato ai sentimenti, alla vita veravisto, tra l’altro, che non so nécantare né ballare!Tornando al lavoro: cosaconsiglieresti ai giovani dioggi che in un momento so-ciale preoccupante, sem-brano disconoscere laparola “impegno”, prova nesiano le numerose adesioniai provini per tronisti e/oveline?Secondo me il sacrificio è unapassione, sia in amore che nel la-voro è tutto sacrificio. A chi sognadi entrare nel mondo dello spet-tacolo consiglierei di partire dalleloro realtà locali, TV, radio, gior-nali ecc. In queste piccole ma laboriose re-altà si può davvero impararetanto, fare un ottimo apprendi-stato perché le professionalitàsono varie e mischiate.Non è detto insomma che unarete nazionale sia quella vincenteda subito. Consiglio ai giovani dinon scoraggiarsi se da subito tuttoil mondo non sa chi siete, cosastate facendo e cosa vorreste farein futuro.Monica, Reporter Newsviene distribuito sul litoraleromano. Sei una frequenta-trice di questi luoghi? Cherapporto hai con il mare?Io sono cresciuta sul litorale ro-mano, i miei avevano una casa aFregene. Per me il litorale di Roma è an-cora oggi un’ancora, un punto diappoggio, primo perché adoro ilmare e secondo perché ci arrivoin mezz’ora!

La Leofreddi si racconta, svelando ricordi lavorativi e sogni per il futuro

Il suo segreto: «Il sacrificio è passione, sia in amore che in carriera»Monica, tra fascino e professionalità

di Mafalda Bruno

Cultura 22553 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 82266 Economia

Tra martedì e mercoledì dellascorsa settimana sono già state

recapitate 300mila lettere ai poten-ziali possessori e nei prossimi giornine partiranno altre 500mila. Poi,per la social card una carta di paga-mento anonima, blu e con un’ondatricolore nel mezzo ci sarà una cam-pagna informativa. I potenziali in-teressati saranno indirizzati versouno dei circa 9.000 uffici delle Poste,ma anche ai Caf, e ai patronati. Lacarta acquisti è una normale cartadi pagamento elettronico, uguale aquelle che sono già in circolazione eampiamente diffuse nel nostroPaese. Principale differenza è che

con la carta acquisti le spese, inveceche essere addebitate al titolare dellacarta, sono addebitate e saldate di-rettamente dallo Stato. Anche per-ché i requisiti non sono di semplicelettura. Potranno chiedere la cartagli ultrasessantacinquenni, con cit-tadinanza italiana e residenza in Ita-lia e un reddito annuo fino a 6.000euro. Il tetto del reddito sale a 8.000euro per gli ultrasettantenni. In tuttogli anziani sono la fetta più grande.Poi ci sono 300mila famiglie conbambini sotto i tre anni, sempre concittadinanza italiana e residenza inItalia. In questo caso si dovrà indi-care un reddito fino a 6.000 euro.Ci sono poi altri limiti, come l’essereproprietari di una sola casa di abi-tazione, una sola utenza elettrica,due del gas (una nel caso degli an-

ziani), al massimo due autoveicoli eavere meno di 15mila euro di ri-sparmi in banca. Bene per certiversi male per altri: i dubbi e le per-plessità sulla sua completa validitàrestano. La crisi si può combatteread armi pari, è giusto chiedere nel-l’emergenza, tutti i sacrifici delmondo a chi ha la consapevolezzae la forza di affrontare un momentodifficile, quando questa colpisce glianziani soli, per giunta condannati acondizioni di disagio per motivi disalute, non basta solo una ricaricada 40 euro al mese a risolvere laquestione morale dell’assistenza edella sopravvivenza. Serve ben altro.Altri provvedimenti saranno presi, ilnostro paese è destinato ad avere unalta percentuale di anziani. Per oraè così..

Le spese effettuate saranno saldate direttamente dallo Stato

Ecco la card poco SocialDestinata agli anziani e alle famiglie numerose, servirà a fare acquisti di alimentari con sconto del 5% e pagare luce e gas a tariffe più che vantaggiose senza pesare sul bilancio

La carta acquisti vale 40euro al mese. Per le do-mande fatte prima del 31dicembre, sarà caricata dalministero dell’Economiacon 120 euro, relativi aimesi di ottobre novembre edicembre 2008. Nel corsodel 2009, la carta sarà cari-cata ogni due mesi con 80euro .

Che valore ha

La Carta potrà essere uti-lizzata per effettuare i pro-pri acquisti in tutti i negozialimentari abilitati.. Sipotrà accedere diretta-mente alla tariffa elettricaagevolata e si potranno ot-tenere via via altri beneficie agevolazioni che sono incorso di studio.

Il suo utilizzo

In particolare, anziani e fa-miglie numerose cittadini eresidenti in Italia. con unetà compresa tra i 65 e i 69anni con un reddito di6000 euro; pensionati conun’età pari o superiore a 70anni con un reddito di8000 euro e che hannomeno 15.000 euro di ri-sparmi in banca.

Chi può chiederla

E’ disponibile a partire da di-cembre, in un ufficio postaleabilitato. Il modulo di richie-sta può essere scaricato di-rettamente al sito internet(www.mef.gov.it/carta_ac-quisti). La carta sarà utilizza-bile già dal secondo giornolavorativo successivo allaconsegna.

Come fare per ottenerla

di Francesco Pastoressa(francesco.pastoressa@reporternews.eu)

Curiosità dal mondo 22773 0 n o v e m b r e 2 0 0 8

A realizzarla per i suoi due alani, all’in-terno della sua villa da poco meno di unmilione e mezzo di sterline, un ricco chi-rurgo inglese. Sarà composta da 2stanze da letto, soggiorno, giardino, lettitermoriscaldati con lenzuola in pelle dipecora, e una piscina termale

Cuccia da 250mila sterlineGran Bretagna

Bruce Ives Leyte, un 57enne canadese hafinto il suicidio ed ha cambiato nome perprovare a sfuggire al pagamento delletasse. Fino a pochi giorni fa, quando lapolizia di St. John's, partendo da alcunetelefonate partite dal suo cellulare, lo haarrestato per evasione fiscale.

Evasore finge di essere mortoCanada

Non aveva gradito le effusioni di un ra-gazzo che voleva abbracciarlo il pandache nei giorni scorsi, allo zoo di Pechino,ha morso il 20enne che tentava di ab-bracciarlo. Una difesa spontanea, unvero rifiuto che è costato al giovane lieviferite alla gamba e al braccio.

Panda morde ragazzoPechino

Impossibile non dare peso a no-tizie come questa. Babbo Na-tale quest’anno porterà allebambine egiziane un bel bambo-lotto col velo…un metodo tantosemplice quanto esplicito di farcapire loro da subito quale sarà illoro destino. Da pochi giorni in-fatti, all’interno dei negozi di gio-cattoli presenti in Egitto, è invendita una bambola nuova, congli occhini spalancati, evidenziatia dovere da pesanti tratti di pen-narello calcati per simulare lun-ghe sopracciglia e lunghissimeciglia. Il resto del viso però, saràcompletamente coperto. Nientebocca, niente naso. I capelli co-perti abilmente da una sciarpettacolor beige che va ad incrociarsisulla fronte della bambola tenen-doli fermi sotto il velo, anchequesto di colore chiaro. La bam-bolotta, fabbricata in Cina su de-sign 100% egiziano, è già invendita da qualche mese nei ne-gozi del Cairo, subito ripresa daimaggiori quotidiani locali, come«Al Badil», che ha titolato «Labambola islamica conquista ilmercato». Ancora il mercato nonfosse chiaro. Tre le versioni giàimmesse sul mercato: la prima

con un velo e dei vestiti normali,la seconda con il niqab, il veloche lascia scoperti solo gli occhi,e l’ultima vestita da sposa, con unvelo. Dettagli curati con la mas-sima attenzione per raggiungerel’obiettivo prefissato. Il nome nonha importanza, tanto è vero chela bambola progettata dagli egi-ziani per abituare le proprie figliealla cultura islamica, non ce l’ha

ancora un nome. Più avanti sivedrà. «La vendita di questabambola - spiega un commer-ciante di giocattoli Ayman Salem- mira ad abituare le bambine aportare il velo, perché di solito lebimbe si modellano sulle bam-bole con cui giocano». Un indi-rizzo chiaro, che i residenti delposto affrontano senza tabù: lebambine egiziane devono essere

abituate da piccolead indossare ilvelo. Senza alcunapossibilità di sfug-gire a questo de-stino. Tanto cheun altro nego-ziante del centro sidice orgoglioso deldesign egiziano: «Icinesi non cono-

scono le nostre tradizioni - spiega- ed è per questo che abbiamo in-viato loro il design per il nostromercato». Una scelta consape-vole quindi, tanto che di questebambole ne vengono importatooltre un centinaio al mese, con undiscreto successo. Non poteva es-sere altrimenti. Il mercato egi-ziano ha apprezzato l’iniziativa,tanto che si vendono circa lametà delle bambole importate dasei mesi a questa parte.

Messa in vendita in Egitto la bambola nata per educare le bimbe alle tradizioni locali

In poco più di sei mesi un successo strepitoso e la conquista del mercato

La Barbie islamica mette il velo

3 0 n o v e m b r e 2 0 0 82288 Cucina

Zicarelli non è soltanto un bar. E'un locale camaleontico, dalle

numerose sfaccettature. E semprepronto a sorprendere i propri clienti.Un punto di riferimento non soloper chi vive a Latina, ma anche pertutti coloro che arrivano dalle cittàvicine, come Anzio e Nettuno, e chevogliono trascorrere una serata di-versa dal solito. Zicarelli si trova invia Don Torello 73- 75, da un annoe mezzo è guidato dalla Coetus Srl

di Daniele Pili e soprattutto è sem-pre aperto. Sempre a disposizionedei suoi avventori: dal lunedì al ve-nerdì l'orario va dalle sei della mat-tina alle due di notte, il sabato invecela serranda non si abbassa proprio, ilbar apre alle sei della mattina echiude alle due della notte di dome-nica. «Il locale esiste da nove anni –spiega Daniele Pili – ma io l'ho rile-vato da un anno e mezzo, da alloraabbiamo rivoluzionato la gestioneportando una ventata di idee inno-vative e puntando sempre sulla qua-lità dei prodotti offerti ai clienti». Da

Zicarelli si parte la mattina con laprima colazione a base di cornettifatti in casa, si avanti con il pranzoda consumare seduti ai tavoli e conla possibilità di gustare piatti sfiziosi esempre diversi, e si arriva alla parteby night con cocktail, musica dalvivo ed eventi sempre nuovi. Il veropiatto forte del bar di Latina, però,sono gli aperitivi: Zicarelli è cono-sciuto in tutta la città, e non solo, peri suoi happy hour che iniziano allesei e mezzo del pomeriggio. «I risto-ratori della città – continua DanielePili – sono tutti arrabbiati con noi,

perché la gentedopo aver presol'aperitivo danoi mangiapoco quandosiede a tavolaper la cena. Nei nostri aperitivi cisono sempre pietanze particolari,abbiamo un'ottima gastronoma cheli cura e che presenta dei piatti legatialla nouvelle cousin ». La notte, poi,Zicarelli si trasfroma e diventa unvero e proprio locale con cocktail emusica dal vivo. Ma non solo. In viaDon Torello, infatti, ci sono sempre

serate a tema legate al mondo dellagastronomia, come quella dedicataal novello, il Piper party con cham-pagne e ostriche, e quella del cocktailacrobatico, in cui diversi barmanhanno servito da bere facendo vo-lare in aria bottiglie e shaker. E sem-pre in tema di serate particolari illocale di Pili ne sta preparando unada non perdere assolutamente, chesi svolgerà durante il periodo dellefestività natalizie. Zicarelli, però, vuol

dire anche catering: «Da otto mesieffettuiamo anche il servizio di cate-ring – conclude il proprietario del lo-cale pontino – e abbiamo giàlavorato per diversi congressi, ricevi-menti e inaugurazioni. Comunqueci stiamo attrezzando per crescereancora e per migliorare anche que-sto aspetto del nostro servizio».

I mille diversi volti di ZicarelliIl locale di DanielePili è famoso per i suoi aperitivia base di nouvellecousin. Tante le serate a tema,come quella traPiper e ostriche

Il bar di Latina si basa su una concezione innovativa e punta tutto sulla qualità

di Gianluca Contiero

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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del25 febbraio 2008

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