Post on 01-May-2015
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Rete Istituti superiori di Catania
Mario Castoldisettembre 2013
INSEGNARE E PROGETTARE PER COMPETENZE
VISIONE STATICA
(mondo dell’avere)
VISIONE DINAMICA
(mondo dell’essere)
APPROCCIO ANALITICO
(scomposizione)
APPROCCIO OLISTICO
(integrazione)
SAPERE ASTRATTO
(conoscere inerte)
SAPERE SITUATO
(conoscere x agire)
VALENZA FORMATIVA DELLE COMPETENZE: QUALE VALORE AGGIUNTO?
CONOSCENZE/ABILITA’ COMPETENZE
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
L’ICEBERG DELL’APPRENDIMENTO
VALENZA FORMATIVA DELLE COMPETENZE: QUALE VALORE AGGIUNTO?
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (Cunningham)
PREDISPORRE ESPERIENZE CHE FACILITINO IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA
PROMUOVERE ESPERIENZE DI COMPRENSIONE ATTRAVERSO MOLTEPLICI PROSPETTIVE
INSERIRE L’APPRENDIMENTO IN CONTESTI REALISTICI E RILEVANTI
INCORAGGIARE LA PADRONANZA E LA LIBERTÀ DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO
INSERIRE L’APPRENDIMENTO IN UN’ESPERIENZA SOCIALE
INCORAGGIARE L’USO DI MOLTEPLICI MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE
PROMUOVERE L’AUTOCONSAPEVOLEZZA DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE E INSEGNAMENTO
LIVELLO DELLE PRASSI
cambiano i comportamenti professionali
Presa in carico PROFESSIONALE dell’innovazione
A CHE PUNTO SIAMO?
LA SFIDA DELLE COMPETENZE
LIVELLO DEI SIGNIFICATI
cambiano i significati, non i comportamenti
Presa in carico CULTURALE dell’innovazione
LIVELLO DEI SIGNIFICANTI
cambiano le parole, non i significati
Presa in carico DOCUMENTALE dell’innovazione
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE«Lo hai fatto questo argomento?»
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE FOCUS SUI PROCESSI
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO«Il profitto così così, ma si impegna tanto…»
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE FOCUS SUI PROCESSI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE FOCUS SUI PROCESSI
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI«E ora gli esercizi…»
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
FOCUS SUI PROCESSI
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE FOCUS SUI PROCESSI
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
ATTENZIONE ALLA RIELABORAZIONE
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
SETTING DIDATTICO PROTETTO E SEPARATO«Foglio bianco, penna e silenzio…»
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE
ATTENZIONE ALLA RIELABORAZIONE
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
FOCUS SUI PROCESSI
SETTING DIDATTICO PROTETTO E SEPARATO
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE FOCUS SUI PROCESSI
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
ATTENZIONE ALLA RIELABORAZIONE
COMPITI DI REALTA’
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
SEPARAZIONE MOMENTO FORMATIVO/VALUTATIVO
«Basta scherzare, ora si valuta!»
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
SETTING DIDATTICO PROTETTO E SEPARATO
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE
COMPITI DI REALTA’
ATTENZIONE ALLA RIELABORAZIONE
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
FOCUS SUI PROCESSI
SEPARAZIONE MOMENTO FORMATIVO/VALUTATIVO
SETTING DIDATTICO PROTETTO E SEPARATO
PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI/APPLICATIVI
FRATTURA APPRENDIMENTO-COMPORTAMENTO
CENTRATURA SUI CONTENUTI DI SAPERE
STAZIONI FOCUS SUI PROCESSI
VISIONE INTEGRATA DELLA COMPETENZA
ATTENZIONE ALLA RIELABORAZIONE
COMPITI DI REALTA’
VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO
DE-COSTRUIRE LE PRASSI DIDATTICHE
ELABORARE UNITA’ DI APPRENDIMENTO ORIENTATE A SVILUPPARE COMPETENZE
ATTRAVERSO LE DISCIPLINE PARTENDO DA SITUAZIONI PROBLEMA
QUALE PROPOSTA DI LAVORO?
PROMUOVERE L’ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
ATTRAVERSO LA LINGUA ITALIANA
ATTRAVERSO LE SCIENZE
PARTECIPANDO AL BANDO DI CONCORSO SULL’AMBIENTE
LETTURA DEL LETTURA DEL “COMPITO”“COMPITO”
STRATEGIE STRATEGIE D’AZIONED’AZIONE
CONTROLLO/ CONTROLLO/ REGOLAZIONEREGOLAZIONE
MOTIVAZIONEMOTIVAZIONEMOTIVAZIONEMOTIVAZIONE
ELABORAZIONEELABORAZIONE ELABORAZIONEELABORAZIONESAPER SAPER
SCRIVERESCRIVEREREVISIONEREVISIONEREVISIONEREVISIONE
IDEAZIONE-PIANIFICAZIONEIDEAZIONE-PIANIFICAZIONE IDEAZIONE-PIANIFICAZIONEIDEAZIONE-PIANIFICAZIONE
LETTURA del CONTESTOLETTURA del CONTESTOLETTURA del CONTESTOLETTURA del CONTESTO
IDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIOIDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIOIDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIOIDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIO
PARTIRE DALL’ANALISI DELLA COMPETENZA
DIMENSIONI LIVELLO PARZIALE LIVELLO BASE LIVELLO INTERMEDIO
LIVELLOAVANZATO
Identificazione della intenzionalità comunicativa
Deve essere invitato a tenere conto del destinatario
Se sollecitato, tiene conto del destinatario.
Tiene conto di scopo e destinatario
Adatta la sua scrittura allo scopo e al destinatario
Ideazione del testo
Su richiesta utilizza uno schema di pianificazione
Dato uno schema pianifica, a grandi linee, il lavoro/testo.
Dato uno schema elabora un piano del testo
Elabora autonomamente un piano del testo
Elaborazione del testo
Elabora una bozza di testo prendendo spunto dal piano
Elabora una bozza di testo tenendo conto del piano.
Elabora una bozza di testo coerente con il piano
Sviluppa il testo in base al piano iniziale
Revisione Su richiesta rilegge il suo testo
Fa qualche correzione alla bozza del testo.
Rivede il testo in relazione al piano
Rivede il testo in relazione al piano e il piano in relazione al testo
Motivazione Su richiesta fornisce un contributo
Fornisce qualche contributo al lavoro collettivo
Dà un contributo di materiale e proposte
Si mostra propositivo e fornisce contributi originali
PARTIRE DALL’ANALISI DELLA COMPETENZA
ATTIVITA’ ESEMPI
ATTIVITA’ A BASSA STRUTTURAZIONE
Far inscenare un dialogo nel quale sia utilizzata una struttura linguistica appena presentata
PROBLEMI A CARATTERE
ESPLORATIVO
Chiedere agli allievi di scrivere una lettera in lingua straniera (per rispondere ad un corrispondente) contenente parole/strutture
linguistiche appena studiate
PROBLEMI FINALIZZATI A FAR
INTEGRARE APPRENDIMENTI
GIA’ CONSOLIDATI
Far progettare un’uscita didattica per effettuare una ricerca di informazioni in un luogo dato, in un certo orario, con determinati
mezzi a disposizione, un budget definito
ATTIVITA’ COMUNICATIVE
Chiedere agli allievi di descrivere una situazione rappresentata figurativamente, di terminare una striscia a fumetti, di scrivere una scenetta da rappresentare, di scrivere un biglietto d’invito ad una festa, di commentare o terminare una storia per loro significativa
COMPITI COMPLESSI DA
SVOLGERE IN UN CONTESTO DATO
Chiedere agli allievi di scrivere un testo che deve essere pubblicato, di realizzare un progetto, di realizzare un plastico, di
realizzare un montaggio audiovisivo, di preparare e realizzare un’inchiesta, una campagna di sensibilizzazione, …
LAVORARE PER SITUAZIONE PROBLEMA
ATTIVITA’ ESEMPI
PRODUZIONI A TEMA
Chiedere agli studenti di preparare una comunicazione alla classe o una relazione su un argomento stabilito
USCITE SUL TERRITORIO,
ATTIVITA’ OSSERVATIVE
Proporre visite al termine di un insieme di attività, con successivo trattamento dei dati raccolti, o all’inizio di un percorso,nel quale
verranno riprese o confermate le ipotesi generate
ATTIVITA’ LABORATORIALI
Nell’ambito del laboratorio scientifico, richiedere l’elaborazione di ipotesi,la messa a punto o la selezione di strumenti per la raccolta
dei dati, la loro elaborazione, …
PRODUZIONI ARTISTICHE
Produzione di un testo letterario, di un pezzo musicale, di una scultura, di un dipinto
STAGE PRATICI Stage di lingua straniera all’estero; nella scuola superiore stage professionali, tirocini
PROGETTI DI CLASSE Progetti volti ad una produzione o ad una realizzazione concreta, a carattere funzionale (ad es. video di presentazione della scuola,
elaborazione di un progetto per ristrutturare il giardino, etc.)
LAVORARE PER SITUAZIONE PROBLEMA
CONDIVISIONE
PROBLEMATIZZARE
ESPLORARE
PROGETTARE
ALLENAMENTO
ACQUISIRE
CONSOLIDARE
POTENZIARE
INTEGRAZIONE
MOBILITARE
UTILIZZARE
CONTESTUALIZZARE
RIFLESSIONE
CAPITALIZZARE
GENERALIZZARE
TRASFERIRE
PENSARE L’INSEGNANTE COME UN ALLENATORE
PERCORSO DIDATTICO IN QUATTRO MOSSE
approccio induttivo apprendistato cognitivo
gioco di ruolo apprendimento cooperativo
approcci metacognitivi studi di caso
soluzione di problemi reali approcci dialogici
approcci narrativi metodologie laboratoriali
apprendimento-servizio didattica 2.0
metodi autobiografici metodi filosofici
PENSARE L’INSEGNANTE COME UN ALLENATORE
QUALI METODOLOGIE?
PENSARE L’INSEGNANTE COME UN ALLENATORE
Si propone di leggere il resoconto di una delle esperienze e di invitare il gruppo ad analizzarlo criticamente sulla base delle seguenti domande:* Che cosa qualifica la metodologia didattica?* Quali collegamenti con l’approccio per competenze (parole chiave)?* Quale analisi critica sul piano didattico (forze e debolezze)? In un secondo momento si proporranno dei brevi testi di presentazione delle metodologie proposte, da confrontare con la riflessione svolta in gruppo.
APPRENDISTATO COGNITIVO
APPRENDIMENTO COOPERATIVOAPPROCCI DIALOGICO-FILOSOFICO
APPROCCI METACOGNITIVIGIOCO DI RUOLO
AUTOVALUTAZIONE ETEROVALUTAZIONE
ANALISI PRESTAZIONIDiario di bordo
Autobiografie
Strategie autovalutative
RUBRICA VALUTATIVA
Compiti autentici
Prove di verifica
Selezione lavori
Osservazioni in itinere
Commenti docenti e genitori
Interazioni tra pari
SVILUPPARE UNA VALUTAZIONE TRIFOCALE
SVILUPPARE UNA VALUTAZIONE TRIFOCALE
Livello di classe: Classe prima della scuola secondaria di secondo grado. Consegna operativa: Preparare un prodotto multimediale finalizzato all’apprendimento della lingua italiana da parte di alunni stranieri neo-inseriti. Prodotto atteso: Un Power Point, corredato di immagini, video, collegamenti ipertestuali e quant’altro con i quali è possibile visualizzare il testo, associarlo a un’immagine e sentirlo. In questo modo si utilizzerà l’ascolto, il parlato (i ragazzi interessati devono ripetere), la lettura e la scrittura (i ragazzi dovranno poi produrre un semplice testo o riscrivere i suoni imparati). Caratteristica del lavoro dovrà essere quella di essere utilizzabile dai ragazzi neoarrivati anche autonomamente.
COMPETENZA DIGITALE: COMPITO AUTENTICO
SVILUPPARE UNA VALUTAZIONE TRIFOCALE
COMPETENZA DIGITALE: RUBRICA DI PRESTAZIONEDIMENSIONI INDICATORI Parziale Essenziale Intermedio Avanzato
RECUPERO DEL SAPERE
PREGRESSO
Conoscenza degli argomenti da trattare.
L’alunno si trova in difficoltà nel recupero del sapere pregresso e ha bisogno dell’aiuto dei compagni e/o dell’ insegnante.
L’alunno è in grado di recuperare il sapere pre-gresso, ma non sempre riesce a utilizzarlo per la costruzione di esercizi.
L’alunno organizza i contenuti in modo abbastanza autonomo, chiedendo consigli e costruendo sche-mi lineari, ma non originali
L’alunno organizza il sapere in modo autonomo, originale ed esaustivo, mettendo in connessione le varie conoscenze sia sul piano teorico sia su quello applicativo.
Capacità di applicazione delle conoscenze in esercizi appositi.
PERTINENZA ALLO SCOPO
Costruzione di strumenti di facile utilizzo.
L’alunno crea documenti incompleti e confusi, senza la parte applicativa.
L’alunno crea documenti semplici e chiari, anche se poco originali; la parte degli esercizi è presente, ma non è particolar-mente ricca.
L’alunno crea un documento scorrevole e funzionale con un buon apparato di esercizi.
L’alunno crea un documento originale e ben organizzato, di facile utilizzo e corredato da esercizi funzionali.
Stesura di esercizi semplici, ma efficaci.
UTILIZZO DELLO STRUMENTO
INFORMATICO
Capacità di esecuzione delle operazione di base (apertura documento, salvataggio...).
L’alunno non è in grado di sfruttare com pletamente e in modo auto nomo le fun-zioni dei pro- grammi usati ed è incerto anche nell’e-secuzione di alcune opera zioni di base.
L’alunno riesce a usare lo strumento informatico in modo autonomo per le operazioni più semplici, con saltuari interventi dell’adulto per compiere operazioni specifiche.
L’alunno utilizza lo strumento informatico in modo autonomo e appropriato.
L’alunno rielabora il proprio prodotto in modo originale ed esaustivo.
Capacità di uso del programma specifico (word, power point...).Capacità di utilizzo del web.
COLLABORA-ZIONE CON I COMPAGNI
Ascolto delle proposte dei componenti del gruppo.
L’alunno mo-stra fastidio nel lavorare con i compa-gni e vuole imporre le proprie idee, lasciando poco spazio a quelle degli altri.
L’alunno ascolta le proposte dei compagni, ma tende ad accettarle passivamente, senza dare apporti personali.
L’alunno mostra interesse per le idee dei compagni e ha un atteggiamento abbastanza propositivo.
L’alunno lavora con entusiasmo nel gruppo, incitando il lavoro dei compagni, favorendo la collaborazione e dando originali contributi personali.
Apporto di idee personali e originali.Capacità di aiutare i compagni in difficoltà.
PRESENTAZIONE DEL LAVORO
Chiarezza dell’esposizione. L’alunno presenta il lavoro in modo parziale e incompleto, spesso in seguito all’intervento dei compagni e non è in grado di dare chiarimenti.
L’alunno riesce a esporre il lavoro prodotto in modo piuttosto lineare e senza particolari approfondimenti.
L’alunno è in grado di espor re il lavoro in modo autono-mo, integrando la parola e il sussidio infor-matico e ri-spondendo alle domande dei compagni in modo pertinente.
L’alunno presenta il proprio elaborato in modo completo e autonomo, con padronanza di linguaggio e interazione con i destinatari del prodotto.
Capacità di rispondere a eventuali domande dei compagni.
COMPETENZA DIGITALE: STRATEGIA AUTOVALUTATIVA
Sulla base del compito autentico assegnato, ogni allievo autovaluterà il proprio operato sulla base della seguente traccia:
• Ho trovato interessante il lavoro?
• Ho collaborato in modo attivo con i miei compagni di gruppo?
• Avevo voglia di creare qualcosa di effettivamente utile?
• Ho saputo predisporre i materiali necessari per lo svolgimento del lavoro?
• Ho messo a disposizione degli altri le mie conoscenze?
• Ho lavorato in modo attento e costante?
• Ho sfruttato al meglio le risorse a disposizione?
• Ho creato un lavoro chiaro ed efficace?
PUNTI FORTI PUNTI DEBOLI
IDEE PER MIGLIORARE
SVILUPPARE UNA VALUTAZIONE TRIFOCALE
SVILUPPARE UNA VALUTAZIONE TRIFOCALE
COMPETENZA DIGITALE: PROTOCOLLO OSSERVATIVO
Dimensioni Parziale Accettabile Intermedio AvanzatoIDENTIFICAZIONE
SCOPO COMUNICATIVO
Riesce a definire lo scopo comunicativo solo con l’intervento dell’insegnante o dei compagni.
Definisce in maniera autonoma lo scopo comunicativo del suo lavoro.
Dopo aver definito lo scopo comunicativo, l’allievo individua i mezzi per raggiungerlo, anche se non sempre con successo.
L’allievo mostra sicurezza e precisione sia nell’individuazione dello scopo comunicativo sia dei mezzi necessari a raggiungerlo.
COMPRENSIONE L’alunno raccoglie dati e si sforza di selezionarli e organizzarli.
L’alunno raccoglie e seleziona i dati in maniera molto semplice, ma ha bisogno di aiuto per organizzarli.
L’alunno riesce a raccogliere, selezionare e organizzare i dati in modo autonomo.
L’alunno sa raccogliere e selezionare i dati in modo sicuro e li organizza secondo uno schema personale.
ATTEGGIAMENTO VERSO IL LAVORO
L’alunno mostra un sufficiente impegno, ma una scarsa curiosità.
L’alunno è interessato al lavoro da portare avanti.
L’alunno dimostra il suo interesse e la sua curiosità manifestando atteggiamenti propositivi.
L’alunno è molto interessato al lavoro e ne propone sviluppi originali.
INTERAZIONE SOCIALE
L’alunno collabora poco con i compagni.
L’alunno interviene nel gruppo in modo timido.
L’alunno è molto propositivo.
L’alunno è leader positivo e aiuta anche i compagni in difficoltà.
PRO
GET
TAZI
ON
E PE
R CO
MPE
TEN
ZE VALUTAZIO
NE PER CO
MPETEN
ZERUBRICA VALUTATIVA
quale idea di competenza?
COMPITO DI REALTA’quale manifestazione di
competenza?
QUALE PROPOSTA DI LAVORO?
TEMPI ATTIVITA’ DURATA CONTENUTOVenerdì 20 settembre Incontro in
presenza2 h “Insegnare per competenze: presentazione
della proposta” (M. Castoldi)Attività di interfase: Analisi di caso metodologie didattiche
(per gruppi disciplinari)Novembre 2013 Incontro in
presenza3 h Progettare per competenze: una proposta di
lavoroAttività di interfase: Elaborazione progetti didattici su competenze chiave di asse culturale
(per gruppi disciplinari)Dicembre 2013 Incontro via skype 3 h Verifica intermedia
Attività di interfase: Elaborazione progetti didattici su competenze chiave di asse culturale(per gruppi disciplinari)
Gennaio 2014 Incontro in presenza
3 h Valutare per competenze: una proposta di lavoro
Attività di interfase: Elaborazione progetti didattici su competenze chiave di asse culturale(per gruppi disciplinari)
Febbraio 2014 Incontro in presenza
3 h Verifica conclusiva progetti
Attività di interfase: Realizzazione progetti didattici su competenze chiave di asse culturale(per gruppi disciplinari)
Aprile 2014 Incontro via skype 3 h Verifica intermedia
Attività di interfase: Realizzazione progetti didattici su competenze chiave di asse culturale(per gruppi disciplinari)
maggio 2014 Incontro in presenza
3 h Valutazione conclusiva
IPOTESI DI PERCORSO FORMATIVO
APPRENDIMENTOINSEGNAMENTO
VALUTAZIONE
COMPETENZA
«The remarkable feature of the evidence is that the biggest effects on student learning occurr when teachers become learners of their own teaching and when students become their own teachers»
(J. Hattie, Visible Learning, London, Routledge, 2009)