Post on 13-Jun-2015
transcript
18/03/2011
1
1
Stefano.bonometti@unimol.it
Universita` Cattolica del Sacro CuoreFacolta` di Medicina e Chirurgia“ A. Gemelli” - Roma Corso di Laurea triennale in InfermieristicaSede di Brescia
Narrare
Riflettere
Apprendere
La narrazione La narrazione La narrazione La narrazione è…è…è…è…
“Un concatenarsi di situazioni, “Un concatenarsi di situazioni, “Un concatenarsi di situazioni, “Un concatenarsi di situazioni,
in cui si realizzano eventi e in in cui si realizzano eventi e in in cui si realizzano eventi e in in cui si realizzano eventi e in
cui operano personaggi calati cui operano personaggi calati cui operano personaggi calati cui operano personaggi calati
in specifici ambienti” in specifici ambienti” in specifici ambienti” in specifici ambienti” ((((CasettiCasettiCasettiCasetti----DiDiDiDi
ChioChioChioChio))))
“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica
mediata, avente lo scopo di mediata, avente lo scopo di mediata, avente lo scopo di mediata, avente lo scopo di
comunicare a uno o più comunicare a uno o più comunicare a uno o più comunicare a uno o più
interlocutori una serie di interlocutori una serie di interlocutori una serie di interlocutori una serie di
avvenimenti, così da far avvenimenti, così da far avvenimenti, così da far avvenimenti, così da far
partecipare gli interlocutori a partecipare gli interlocutori a partecipare gli interlocutori a partecipare gli interlocutori a
tale conoscenza” tale conoscenza” tale conoscenza” tale conoscenza” ((((SegreSegreSegreSegre).).).). 2Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
2
La Danza Macabra (1539)"Io sont la Morte/ che porto corona/ sonte signora/ de
ognia persona…"
Chiesa di San
Vigilio con la
Danza
Macabra a
Pinzolo (TN)
3Stefano.bonometti@unimol.it
Marco PaoliniIL VAJONT
4Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
3
Pensiero narrativo • Sembra che ci siano due modi principali
in cui gli esseri umani organizzano e
gestiscono la loro conoscenza del
mondo, anzi strutturano la loro
esperienza immediata:
•• uno pare essere più specializzato per uno pare essere più specializzato per
parlare di “cose” fisiche, parlare di “cose” fisiche,
•• l’altro per trattare delle persone e delle l’altro per trattare delle persone e delle
loro condizioni.loro condizioni.
Queste due forme di pensiero sono
convenzionalmente note come
pensiero logicopensiero logico--scientifico scientifico e
pensiero narrativopensiero narrativo
J. Bruner
5Stefano.bonometti@unimol.it
Pensiero narrativo
J. Bruner
La loro universalità suggerisce che affondino le
radici nel genoma umano o che siano dei dati
della natura del linguaggio.
Si esprimono in modi diversi nelle diverse culture,
che li coltivano anche diversamente.
Non esiste una cultura che sia priva di entrambi,
anche se alcune ne privilegiano uno rispetto
all’altro.
Noi costruiamo l’analisi delle nostre origini culturali
e delle credenze che ci sono più care sotto
forma di storia, e non è solo il “contenuto” di
queste storie ad affascinarci, ma anche l’abilità
con cui vengono narrate.
La nostra esperienza immediata, quello che ci è
successo ieri o l’altro ieri, la esprimiamo sotto
forma di racconto. Cosa ancora più significativa,
rappresentiamo la nostra vita (a noi stessi e agli
altri) sotto forma di narrazione.
La loro universalità suggerisce che affondino le
radici nel genoma umano o che siano dei dati
della natura del linguaggio.
Si esprimono in modi diversi nelle diverse culture,
che li coltivano anche diversamente.
Non esiste una cultura che sia priva di entrambi,
anche se alcune ne privilegiano uno rispetto
all’altro.
Noi costruiamo l’analisi delle nostre origini culturali
e delle credenze che ci sono più care sotto
forma di storia, e non è solo il “contenuto” di
queste storie ad affascinarci, ma anche l’abilità
con cui vengono narrate.
La nostra esperienza immediata, quello che ci è
successo ieri o l’altro ieri, la esprimiamo sotto
forma di racconto. Cosa ancora più significativa,
rappresentiamo la nostra vita (a noi stessi e agli
altri) sotto forma di narrazione.
6Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
4
Caratteristiche del pensiero narrativo• La competenza nella costruzione e
nella comprensione di racconti è
essenziale per la realizzazione
della nostra vita e per crearci un
“posto” nel mondo possibile che
incontreremo.
• Esistono due luoghi comuni che sembrano aver superato la
prova del tempo.
– Un bambino deve conoscere, avere dimestichezza con i miti, le storie, le fiabe popolari, i racconti tradizionali della sua cultura (o delle sue culture). Sono quelli che strutturano e nutrono un’identità.
7Stefano.bonometti@unimol.it
Il secondo luogo
comune che ha
superato la prova
dei tempi è che
l’invenzione
narrativa stimola
l’immaginazione.
Trovare un posto
nel mondo in
ultima analisi è
un atto di
immaginazione.
8Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
5
Se la narrazione deve diventare uno strumento
della mente capace di creare significato,
richiede del lavoro da parte nostra: leggerla,
farla, analizzarla, capirne il mestiere, l’utilità,
discuterla.
Un sistema educativo deve aiutare chi cresce in una
cultura a trovare un’identità al suo interno.
Solo la narrazione consente di costruirsi
un’identità e di trovare un posto nella propria
cultura.9Stefano.bonometti@unimol.it
Dalle biografie...
...alla costruzione
del sapere
10Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
6
“Biografia professionale”
consiste nella ricostruzione della storia degli eventi significativi
il senso della scrittura biografica non è quello di ricostruire il “vero” processo che abbiamo vissuto, ma di prendere coscienza
dei ruoli e delle parti che vi abbiamo recitato
è considerata un valido
strumento per riflettere criticamente
sul sapere, sui valori e sui significati costruiti nel
corso dell’esperienza.
11Stefano.bonometti@unimol.it
Un esempio: La biografia personale dei
N. Mandela – tratto da Invictus
12Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
7
sul piano teoricopiano teorico: accompagna alla scoperta
del senso da parte del soggetto;
sul piano metodologicopiano metodologico: corrisponde a
un’apertura verso forme di conoscenza più flessibili, meno dominate dai paradigmi della dimostrazione scientifica
sul piano professionalepiano professionale: favorisce l’avvio di
comunità formative e di pratica
Narrare… ma perché?
13Stefano.bonometti@unimol.it
Il racconto biografico?
Il fatto che il racconto descriva un insieme di eventi
temporali, condiziona a concepirlo come la cronaca del
tempo.
Allo stesso tempo però esso è una costruzione,
concatenazione di avvenimenti “messi in intrigo” da
un narratore che sceglie di ordinare la successione degli
avvenimenti che egli collega secondo un ordine
cronologico e soggettivo
Si preferisce il termine configurazione a quello di struttura
perché designa l’arte di comporre i fatti e gli avvenimenti
secondo una scelta compiuta dal narratore per attribuire
loro un senso
14Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
8
“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica“Una realizzazione linguistica
mediata, avente lo scopo di comunicare a uno o più mediata, avente lo scopo di comunicare a uno o più mediata, avente lo scopo di comunicare a uno o più mediata, avente lo scopo di comunicare a uno o più
interlocutori una serie di avvenimenti . . .”interlocutori una serie di avvenimenti . . .”interlocutori una serie di avvenimenti . . .”interlocutori una serie di avvenimenti . . .”
15Stefano.bonometti@unimol.it
Dalla persona ….
… all’organizzazione16Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
9
17Stefano.bonometti@unimol.it
SOGGETTIVITÀ:Recupero dei vissuti
personaliRielaborazione interpretativa
dell’esperienza
ORGANIZZAZIONE:Esplicitare conflitti
Facilitare il cambiamento
INTERSOGGETTIVITÀ:Contrattare il senso
Trasmissione dei valori e dei comportamenti “nascosti”
ComunicazioneOrganizzativa
Apprendimentoorganizzativo
SensemakingOrganizzativo
18Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
10
Trama dei significati
Se da un lato, la narrazione è uno sforzo di riordino e conferimento di forma al disordine delle esperienze,
dall’altro dobbiamo intendere la narrazione come ricostruzione di una possibile trama di significati
entro una storia per la quale la traiettoria della riflessione tra il passato e il futuro può divenire
traccia.
19Stefano.bonometti@unimol.it
Esperienzariflessioneinterpretazione L’elaborazione di narrazioni
è una modalità di
restituzione all’interiorità
del sé di ciò di cui si è fatto
esperienza, di quanto è
stato attraversato con la
riflessione, di ciò che è
stato afferrato sul piano
simbolico
dell’interpretazione.
20Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
11
• Perché la narrazione porta al compimento di sé
• Perché la narrazione invita alla riappropiazione e alla riscoperta di sé
G.P. Quaglino
• Perché l’operazione del narrare
rende visibile ciò che altrimenti
sarebbe rimasto in ombra …
• Perché la narrazione accresce in
dettaglio.
21Stefano.bonometti@unimol.it
Strumenti della narrazione • Racconto orale
• Il racconto scritto
• Mito e leggenda
• Biografia
• Autobiografia
• Diario
• Blog
• Testimonianza
22Stefano.bonometti@unimol.it
18/03/2011
12
La narrazione come una danza trail mondo analogico della memoria eil mondo logico della rievocazione.
23Stefano.bonometti@unimol.it