Post on 15-Feb-2019
transcript
Art. 173 - D.Lgs. 81/08 – Definizione
Per videoterminale si intende: uno schermo
alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di
procedimento di visualizzazione utilizzato.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La definizione di videoterminale dovrebbe comprendere
oltre alle apparecchiature portatili anche sistemi non
alfanumerici o grafici (es. sistemi di controllo basati
sulla trasmissione di immagini statiche o in
movimento, di tipo “televisivo” o “cinematografico”).
Sentenza della Corte Europea dell’Aja del
6.7.2000; causa C-11/99
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 175 - D.Lgs. 81/08 – Definizione
Per lavoratore addetto al videoterminale: addetto
che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale
in modo sistematico ed abituale, per 20 ore
settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’ art. 175.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 173 - D.Lgs. 81/08 – Definizione
Posto di lavoro: l'insieme che comprende le
attrezzature munite di videoterminale,
eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di
immissione dati, ovvero software per l'interfaccia uomo-
macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature
connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il
modem, la stampante, il supporto per i documenti, la
sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro
immediatamente circostante.
RIFERIMENTI NORMATIVI
RIFERIMENTI NORMATIVI
Gli operatori ai VDT hanno diritto ad una interruzione
del lavoro mediante:
pausa
cambiamento di attività
Le modalità sono demandate alla contrattazione (anche
aziendale)
In assenza di contrattazione ha comunque diritto ad una
pausa di 15 min. ogni 120 min.
Art. 174 - D.Lgs. 81/08 – Obblighi del datore di
lavoro
1. Il datore di lavoro, all'atto della valutazione del
rischio di cui all'art. 28, analizza i posti di lavoro
con particolare riguardo:
a) ai rischi per la vista e per gli occhi;
b) ai problemi legati alla postura ed
all'affaticamento fisico o mentale;
c) alle condizioni ergonomiche e di igiene
ambientale.
2. Il datore di lavoro adotta le misure appropriate
per ovviare ai rischi riscontrati in base alle
valutazioni di cui al comma 1, tenendo conto della
somma ovvero della combinazione della incidenza
dei rischi riscontrati.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 177 - D.Lgs. 81/08 – Informazione e formazione
1. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in
particolare per quanto riguarda:
a) le misure applicabili al posto di lavoro, in base
all'analisi dello stesso di cui all'art. 174;
b) le modalità di svolgimento dell'attività;
c) la protezione degli occhi e della vista.
2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione
adeguata in particolare in ordine a quanto indicato al
comma 1.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 25 - D.Lgs. 81/08 – Obblighi del Medico Competente
Il Medico Competente visita gli ambienti di lavoro
almeno una volta all’anno o a cadenza diversa …
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 176 - D.Lgs. 81/08 – La sorveglianza sanitaria
È dovuta per chi utilizza i videoterminali
sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore
settimanali
è esercitata dal medico competente
sono previste visite:
preventive (prima dell’avviamento alla mansione)
periodiche
a richiesta del lavoratore
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 176 - D.Lgs. 81/08 – La sorveglianza sanitaria
sono previsti controlli
degli occhi e della vista;
alla colonna vertebrale e agli arti superiori
periodicità:
biennale per i lavoratori/trici classificati idonei
con prescrizioni e/o quelli con più di 50 anni;
tutti gli altri ogni 5 anni
RIFERIMENTI NORMATIVI
RIFERIMENTI NORMATIVI
LE SPESE :
per gli accertamenti
eventuali dispositivi di correzione (montature
modello base + lenti)
sono a carico del datore di lavoro
All. IV- D.Lgs. 81/08 – Requisiti dei luoghi di lavoro
p.to 10.1 -Illuminazione naturale ed artificiale dei
luoghi di lavoro
I luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce
naturale ed essere dotati di dispositivi che consentano
una illuminazione artificiale per salvaguardare la
sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Nella valutazione del rischio da videoterminali, il
valutatore deve tener conto anche dell’ambiente di lavoro !
Il comfort climatico è definibile come uno stato
mentale che esprime soddisfazione per l'ambiente
Il benessere termico, dunque, esprime una condizione di
neutralità, con dispersione integrale del calore prodotto
senza aumento della temperatura corporea e senza
evidente intervento del sistema termoregolatore
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Microclima
Le condizioni ambientali sfavorevoli possono causare
disturbi quali:
• secchezza delle mucose degli occhi o della gola
dovute a scarsa umidità o cattiva qualità dell’aria
per la presenza di inquinanti (fumo di sigarette,
sostanze chimiche rilasciate dagli arredi e dall’uso delle
fotocopiatrici);
• situazioni di mancato comfort dovuti a
temperatura troppo alta o troppo bassa o per la
presenza di correnti d’aria fastidiose che colpiscono una
zona circoscritta del corpo (ad es. la nuca, le gambe).
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Microclima
Il comfort termico è garantito quando:
• nella stagione calda quando la temperatura interna
non dovrebbe essere inferiore di oltre 7°C da quella
esterna
• nelle altre stagioni tra i 18 e i 20°C
• umidità fra il 40 e il 60%
• garantire un ricambio 32 mc per persona all’ora (in
assenza di fumatori)
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Rumore
• installare i VDT in locali poco
disturbati da fonti di rumore interne
o esterne
• scegliere strumentazione poco
rumorosa
• isolare gli strumenti rumorosi in
locali separati o con dispositivi fono-
isolanti
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
I livelli di rumore inferiori a 55
dB(A) consentono la perfetta
comprensione di una conversazione
tenuta a voce normale, mentre con
livelli di rumorosità compresi fra 65 e
75 dB(A) sarà invece possibile soltanto
una conversazione a voce alta.
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Rumore
Indicazioni orientative per il lavoro al VDT negli uffici:
• il Leq su otto ore non dovrebbe superare i 55
dB(A);
• il rumore di fondo deve essere inferiore ai 55
dB(A);
• il contributo dovuto all´impianto di ventilazione
dei locali non dovrebbe superare 1 - 4 dB(A) (UNI
8199);
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
• il rumore disturbante di tipo aleatorio
(funzionamento intermittente di stampanti, di
macchine da scrivere o di altre apparecchiature) non
deve incrementare il livello sonoro, in prossimità del
posto di lavoro al VDT, fino a valori superiori ai 65-70
dB(A);
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Sedile di lavoro
deve essere
- stabile
- con 5 razze
- girevole
- senza braccioli (o arrotondati)
- regolabile (sedile e schienale)
- traspirante e lavabile
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Piano di lavoro
- bordi arrotondati
- superficie sufficientemente ampia per disporre
materiali necessari e le attrezzature nonché consentire
l’appoggio degli avambracci dell’operatore davanti alla
tastiera, nel corso della digitazione (largh. 90-120-160 cm)
- profondità tale da assicurare una corretta distanza
visiva dallo schermo (70-80-90 cm)
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Piano di lavoro
- colore della superficie chiaro possibilmente
diverso dal bianco, ed in ogni caso non riflettente
- essere stabile e di altezza, fissa o regolabile,
indicativamente tra 70 e 80 cm
- avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento
e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi
il sedile
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Tastiera
inclinabile e separata dal monitor
lontana dal bordo del piano di lavoro 15 cm.
con superficie opaca e di colore neutro
con simboli chiari
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Mouse
garantire una buona impugnatura (ergonomica)
essere “manovrato” avendo cura di poggiare
l’avambraccio al piano di lavoro
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Portadocumenti
regolabile:
alto/basso
destra/sinistra
collocato in modo corretto in relazione all’attività da
svolgere
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Poggiapiedi
di dimensioni adeguate (larghezza 45 cm, profondità 35
cm, inclinazione 10-20°)
superficie in materiale anti-scivolo
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del
VDT
Monitor
orientabile e inclinabile
con superficie antiriflettente
con luminosità e contrasto regolabili
con immagine stabile senza “sfarfallamenti”
con caratteri leggibili e definiti
pulito
la parte retrostante lontana da pareti
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Monitor – Luminosità/contrasto
La luminosità e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo
dello schermo devono essere regolabili.
La regolazione della luminosità dello schermo è corretta
se lo sfondo di un documento bianco non risulta
brillante, ma appare come un normale foglio di carta
bianca.
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
I bordi dei caratteri e delle linee devono essere nitidi, se
osservati da una distanza di 50-70 cm dal monitor.
Per una visualizzazione ottimale dei caratteri sono
preferibili gli schermi piatti da 15 pollici con una
risoluzione 1024 x 768 o gli schermi da 19 pollici con una
risoluzione da 1280 x 1024.
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Posizione corretta
90°-110°
Tronco:
posizione eretta, fra 90 e 110° per evitare
dannose compressioni pelvico-addominali,
appoggio del tratto lombare
Gambe:
a circa 90° per ridurre l’affaticamento e
facilitare la circolazione. Piedi ben poggiati a
terra o sul poggia-piedi
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Posizione corretta
Braccia:
piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati
nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15
cm)
Occhi:
distanza occhi monitor fra i 50 e i 70 cm. Il
bordo superiore del monitor deve essere
posto all’altezza degli occhi
90°
50-70 cm
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Illuminazione
- Al fine di evitare riflessi sullo schermo, abbagliamento
dell’operatore ed eccessivi contrasti di luminosità la
postazione di lavoro va correttamente orientata
rispetto alle finestre presenti nell’ambiente di
lavoro.
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
- L’illuminazione artificiale dell’ambiente deve essere
realizzata con lampade provviste di schermi ed
esenti da sfarfallio, poste in modo che siano al di
fuori del campo visivo degli operatori.
Va in ogni modo evitato l’abbagliamento dell’operatore e
la presenza di riflessi sullo schermo qualunque sia la
loro origine
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del
VDT
Illuminazione
Valori e condizioni ottimali:
- fra i 200 e i 400 lux
- pareti, pavimenti, soffitti, porte, piani di lavoro
devono
essere di colore chiaro e opaco
- le tende devono consentire la regolazione della luce
naturale (es. veneziane)
- plafoniere anti-abbagliamento
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Caratteristiche dell’arredo della postazione del VDT
Abbagliamento Sensazione prodotta da una luminanza all’interno del
campo visivo che è sufficientemente maggiore della
luminanza per la quale gli occhi si sono adattati e tale da
causare fastidio, discomfort, o riduzione della performance
visiva e della visibilità.
L’abbagliamento può essere:
diretto quando la fonte di luce che lo produce è nella
stessa direzione di osservazione
riflesso quando la luce viene riflessa da uno o più
oggetto che l’operatore sta guardando
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Disturbi dovuti alla luce diurna
• evitare sorgenti con forte luminosità nel centro
del campo visivo dell’operatore (sole, lampada) e/o la
presenza di superfici con una eccessiva capacità
riflettente (lucide);
• davanti e dietro il monitor non devono esserci
delle finestre, pertanto negli uffici con due pareti ad
angolo finestrate, una di esse deve essere schermata;
• la direzione principale dello sguardo dell’operatore
deve essere parallela rispetto alle finestre;
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
• i posti di lavoro sono da sistemare, per quanto possibile,
nelle zone del locale lontane dalle finestre;
• in caso di irradiazione del sole le finestre devono essere
munite di dispositivi di oscuramento regolabile (per
es. veneziane o tende di tessuto pesante).
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Posizione dello schermo in presenza di finestre poco o
male mascherate
SBAGLIATO:
finestra nel campo
visivo, elevate differenze
di intensità luminosa
SBAGLIATO:
le finestre si
riflettono sullo
schermo video
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Posizione dello schermo in presenza di finestre poco o
male mascherate
GIUSTO
differenza equilibrata
dell’intensità luminosa, nella
zona di riflessione dello
schermo video non esistono
superfici luminose
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
Impianto di illuminazione artificiale
Deve garantire una illuminazione uniforme in tutto
l’ambiente ed assicurare una adeguata flessibilità in
funzione delle esigenze del lavoro da svolgere e degli
occupanti.
È necessario che siano presenti più corpi
illuminanti al soffitto con comandi di accensione
distinti.
Le superfici dei locali (soprattutto pareti e pavimento)
devono presentare una limitata capacità riflettente ed
essere di colore tenue ed opaco.
ANALISI DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
CON IL VDT
PROBLEMI SANITARI
Disturbi oculo visivi
Sintomi:
bruciore, lacrimazione
senso di corpo estraneo
ammiccamento frequente
fastidio alla luce, pesantezza
visione annebbiata o sdoppiata
stanchezza alla lettura
cefalea
Nel compenso sono disturbi reversibili!!!
PROBLEMI SANITARI
Principali cause:
illuminazione inadatta
riflessi da superfici lucide
luce diretta (artificiale o naturale) su monitor o occhi
presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)
difettosità del monitor
impegno visivo statico, ravvicinato, protratto nel tempo
Disturbi oculo visivi
Come prevenirli:
ai primi sintomi di affaticamento fare piccole pause
socchiudere le palpebre per 1/2 minuti
distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo
verso quelli lontani
verificare l’illuminazione e le tende
eliminare riflessi e/o abbagliamenti
seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto
PROBLEMI SANITARI
Disturbi muscolo
scheletrici
Sensazioni:
senso di pesantezza, di fastidio
intorpidimento dolore rigidità di:
collo schiena spalle braccia mani
PROBLEMI SANITARI
Cause:
posizione di lavoro scorretta
errata scelta degli arredi
posizione di lavoro fissa e
mantenuta per lungo tempo
movimenti rapidi e ripetitivi
delle mani (uso di tastiera e
mouse)
PROBLEMI SANITARI
Problemi sanitari - Disturbi muscolo scheletrici
Prevenzione:
Scegliere attrezzature ergonomiche cioè adattabili
alle proprie esigenze
Adottare una postura rilassata: il tronco sullo
schienale tra 90 e 110°
Variare spesso la posizione del corpo
Effettuare delle pause brevi ma frequenti
Variare le attività nel corso della giornata
Regolare con cura la posizione, l'altezza e la distanza
del monitor
PROBLEMI SANITARI
Radiazioni:
L’eventuale problema dell’esposizione ai
raggi X di bassa energia generati dei
monitor è stato superato dal passaggio agli
schermi piatti, basati su tecnologie che non
utilizzano i tubi catodici e che quindi non
emettono alcun tipo di raggi X. Essi
generano campi elettromagnetici di bassa
intensità che non raggiungono neppure le
dimensioni del campo di un normale cavo di
rete e quindi non destano nessun tipo di
preoccupazione.
PROBLEMI SANITARI
RISCHIO ELETTRICO
Bisogna utilizzare solo materiale elettrico marcato CE.
Tale marchio indica che il prodotto che lo porta è
conforme ai requisiti essenziali previsti da Direttive
in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del
consumatore, ecc.
Protezione contro i contatti accidentali
Per evitare il rischio di una scossa elettrica, bisogna
evitare di eseguire lavori di manutenzione su dispostivi
elettrici, tali intervanti devono essere eseguiti solo da
personale specializzato, competente e qualificato.
Se le spine o i cavi presentano dei problemi
devono essere sostituiti da personale
idoneo con spine e cavi nuovi.
Anche i più semplici interventi devono
avvenire solo dopo aver tolto la spina dalla
presa.
RISCHIO ELETTRICO
Sovraccarico e calore
Ogni presa deve essere compatibile con la spina e
idonea all’assorbimento di corrente degli apparecchi
che utilizziamo.
• limitare l’uso di prese multiple
• non concentrare sulla stessa presa troppe
apparecchiature.
Per evitare il surriscaldamento, molti apparecchi
elettrici (anche i videoterminali) sono dotati di aperture
che favoriscono la circolazione dell’aria e lo smaltimento
del calore prodotto.
evitare di inserire questi apparecchi in spazi angusti
dove queste aperture vengono coperte e non possono
svolgere la loro funzione.
RISCHIO ELETTRICO
ESERCIZI
Il videoterminalista è costretto ad assumere posizioni
fisse per un certo periodo di tempo. È importante
svolgere durante la giornata delle attività motorie
compensative
• In piedi o seduti, abbandoniamo le braccia tra le
gambe distendendo lentamente la schiena fino a
sentire un leggero stiramento dei muscoli tesi.
Rilassiamoci e rimaniamo in questa posizione per circa
30 secondi
Risaliamo lentamente, prima con la schiena, poi con il
dorso, le spalle e la testa.
Schiena
• Alziamo un solo braccio o tutte e due e insieme
spingiamo bene anche verso l’esterno.
Questo esercizio è bene eseguirlo 5 volte a destra e 5
volte a sinistra (è utile per distendere la
muscolatura dorsale laterale)
• Portiamo le mani verso l’alto ed eseguiamo 5
stiramenti
• Portiamo il tronco all’indietro fino ad avvertire la
contrazione dei muscoli
addominali, e manteniamo questa posizione per almeno
30 secondi.
ESERCIZI
Per disturbi che si avvertono all’altezza
della nuca e delle spalle:
• Spingiamo alternativamente le spalle
avanti e indietro fermandoci nella posizione
di maggiore tensione per almeno 10 secondi
• Portiamo la mano, 5 volte la destra e 5
volte la sinistra, tra le scapole tenendo il
gomito il più possibile in alto.
Manteniamo questa posizione per almeno 20
secondi.
• Rilassiamo i muscoli del collo ruotando
lentamente la testa verso destra e sinistra e
piegandola da una parte all’altra per 5
volte.
Spalle
ESERCIZI
Polsi
• Apriamo i pugni ruotando le
mani verso l’esterno e stirando
le dita o ruotare i polsi a mano
aperta verso l’alto e verso il
basso
• Spostiamo le mani giunte prima
verso destra, poi verso sinistra, e
infine verso il basso
• Più facile è la contrazione e
distensione progressiva della mano,
proviamo a distendere la mano anche
a dita piegate.
ESERCIZI