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La TAC polmonare a basse dosi non è consigliata nei soggetti non ad alto rischio Journal of American Medical Association.N. 14 ottobre 2014.
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FONDAMENTALE UN CONSAPEVOLE CONSENSO INFORMATO SUI PRO ED I CONTRO DELLA DIAGNOSI PRECOCE Di TUMORE POLMONARE PER MEZZO DELLA TAC A BASSE DOSI
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Su 1.000.000. di persone sottoposte alla TAC a basse dosi, circa 250.000 avranno nelle immagini delle alterazioni che richiederanno ULTERIORI ACCERTAMENTI. U.S. Preventive Services Task Force, 2013.(USPSTF or Task Force) http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CDAQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.uspreventiveservicestaskforce.org%2FHome%2FGetFileByID%2F796&ei=PV9CVPGxHoGX7Qat4oG4AQ&usg=AFQjCNG96qPovOcTgFSN98vZiCfkmOcCTg&sig2=EWXasdrQMyyEtJmLViP5wg&bvm=bv.77880786,d.ZGU
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ELEVATO NUMERO Di FALSI POSITIVInel complesso: il 96,4 % delle alterazioni trovate durante la TAC si rilevano falsi positivi ed il 72,1 % di esse richiedono ulteriori accertamenti con possibili complicazioni anche gravi, tra questi il 2.1 % la broncoscopia, il 0.8 % una citologia percutanea o una biopsia e l'1.3 % un intervento chirurgico.
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CONDIVIDERE CON IL PAZIENTE IL FATTO CHE ESISTE LA POSSIBILITA’ DI
DIAGNOSI IN ECCESSO: - diagnosi di un tumore a bassa malignitào - che compete con altre cause di mortalità (in soggetti per esempio cardiopatici) circa il 18,5 % dei casi.
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L’ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI della TACsi somma a quella conseguente agli esami ulteriori di conferma se l'esame si presenta alterato: il 2 % di tutte le cause di cancro negli USA è legato alla TAC ed anche l’esposizioni a basse dosi di radiazioni ha un effetto cancerogeno. NELLE PERSONE AD ALTO RISCHIO, TUTTAVIA, IL BENEFICIO SUPERA IN MODO SIGNIFICATIVO IL RISCHIO ASSOCIATO ALL’ESAME.- Scien. Am. June 18, 2013- Nat. Rev. Cancer. 2009 Aug;9(8):596-604. doi: 10.1038/nrc2677.
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Ansia per l'esame e per il follow-up nei falsi positivi
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Considerare che i fumatori con un numero lievemente inferiore di pacchetti di sigarette fumati ogni anno, per cui considerati non ad alto rischio, ma che hanno vissuto a lungo e continuano a farlo in aree con un pesante inquinamento dell'aria o hanno bevuto per decenni acqua contenente livelli di arsenico superiori ai limiti consentiti, potrebbero avvalersi dello screening. Tuttavia, non ci sono dati sul rischio/beneficio in questo gruppo.
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Quali le indicazioni per i fumatori di seconda intenzione che hanno vissuto a lungo accanto a GRANDI fumatori?
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NON RISPETTARE LE REALI INDICAZIONI potrebbe far scivolare l'ago della bilancia verso la prevalenza del rischio rispetto al beneficio.
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La spesa è alta e non deve distogliere le risorse dalla PREVENZIONE PRIMARIAsul controllo del fumo e dell’inquinamento dell’aria.
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