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Le novità dal D.L. 2/2010 e Le novità dal D.L. 2/2010 e
dal Patto di Stabilita’ 2010dal Patto di Stabilita’ 2010
ANCI PIEMONTEANCI PIEMONTE1^ Consulta “Finanza, istituzione, personale”1^ Consulta “Finanza, istituzione, personale”
Collegno, 21 aprile 2010
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FINANZIARIA 2010FINANZIARIA 2010
Legge 23 dicembre Legge 23 dicembre 2010, n. 1912010, n. 191
… … già modificata dal già modificata dal D.L. 25 gennaio 2010, n. 2,D.L. 25 gennaio 2010, n. 2,
““salvacomuni”salvacomuni”
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
comma 23: rifinanziamento parziale (10 mln in meno) del comma 703 finanziaria 2007 per piccoli comuni “anziani/bambini”; (sana la mancata conversione in legge del D.L. 168/09)
comma 24: nuova certificazione ICI “ex-rurali” per maggior gettito 2009, entro il 31 maggio 2010, a pena di decadenza;
comma 48: incrementato di 50 mln (da 50 a 100) il Fondo tutela ambiente;
comma 127: integrazione fondo per rimborso ICI abitazioni principali (156 mln per il 2008 e 760 mln per il 2009);
Art. 2
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
comma 128: abrogazione norma rimborso parziale ICI abitazione principale;
comma 183: riduzione trasferimento ordinario stato per ulteriore taglio costi politica (modificato dal D.L. n. 2/2010);
comma 184: riduzione 20% consiglieri comunali (e anche provinciali con D.L. n. 2/2010);
comma 185: riduzione assessori a ¼ consiglieri comunali e a 1/5 (poi ¼) cons.provinciali;
Art. 2
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
comma 186: soppressione difensore civico, circoscrizioni, direttore generale, consorzi;
comma 186: in Comuni <3.000 ab, Sindaco può fare a meno della Giunta;
I commi 184, 185 e 186 si applicano dal 2011 solo agli enti che hanno le elezioni con efficacia dal rinnovo dei rispettivi consigli (art. 1, comma 3, D.L. n. 2/2010).
comma 187: cessazione contributi Stato per comunità montane;
comma 225: riproposizione acquisti compatibili con Consip spa.;
comma 231: diluiti in ulteriori 20 annualità i debiti di ee.ll. per finanza territoriale, etc.
Art. 2
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… … altre disposizionialtre disposizionicontenute nel D.L. contenute nel D.L. “salvacomuni” …“salvacomuni” …
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D.L. n. 2/2010 “salvacomuni”D.L. n. 2/2010 “salvacomuni”
estesa anche al 2010 la norma che attribuisce al Prefetto la competenza di gestire le procedure di legge in caso di mancata approvazione del bilancio entro il termine stabilito (30 aprile 2010);
Proroga al 2010 delle disposizioni in materia di compartecipazione provinciale all’Irpef;
Riproposta, per il triennio 2010-12, la norma che attribuisce contributi fino a un massimo di 30 mln per sostegno indennizzi agli enti che estinguano anticipatamente mutui utilizzando quote disponibili dell’avanzo di amministrazione (poi cancellata dal maxi-emendamento!).
Art. 4
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TRASFERIMENTI TRASFERIMENTI
STATALI STATALI
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L’art. 4, comma 2, del D.L. 25 gennaio 2010, n. 2 stabilisce che per l’anno 2010 i trasferimenti erariali in favore di ogni singolo ente restano confermati in quelli del 2009 disciplinati dall’art. 2-quater, comma 2, del D.L. n. 154/2008, con le modifiche alle dotazioni dei fondi successivamente intervenute.
Per 2011 e 2012, come al solito, non si sa nulla!, … anche se si fa tanta filosofia sulla programmazione di mandato!!.
TRASFERIMENTI CORRENTITRASFERIMENTI CORRENTI
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
Il trasferimento è già stato normalizzato per 2007 e 2008.
Per il 2009 l’Agenzia del Territorio sostiene che il gettito è aumentato. E’ richiesta nuova certificazione entro 31 maggio 2010 da art. 2, comma 24, legge finanziaria n. 191/2009.
Intanto è stato erogato acconto pari all’80 per cento del rimborso 2008. (Comunicato Min.interno del 27 novembre 2009)
Per il 2010 il MEF stima (di nuovo!!) un maggior gettito di 179,42 mln. di euro.
ICI EX-RURALIICI EX-RURALI
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
Anno 2008: certificato dai Comuni un minor gettito, prima (febbraio 2008, senza pertinenze e assimilazioni) di 3.012 mln, poi (aprile 2009) di 3.364 mln.
Lo Stato aveva stanziato 2.864 mln nel 2008, ne ha aggiunti 156 con l’art. 2, comma 127, della Finanziaria 2010, per un totale di 3.020.
Mancano ancora 344 mln. a copertura 2009.
ICI PRIMA CASAICI PRIMA CASA
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
Anno 2009: certificato dai Comuni un minor gettito di 3.364 mln.
Lo Stato aveva stanziato 2.604 mln nel 2009, ne ha aggiunti 760 con l’art. 2, comma 127, della Finanziaria 2010, per un totale di 3.364.
Il conto è chiuso.
ICI PRIMA CASAICI PRIMA CASA
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
Il trasferimento di 3.364 mln. è garantito anche per gli anni 2010 e successivi.
Non è previsto, al momento, alcun adeguamento del rimborso, a seguito della dinamicità degli eventi edilizi.
ICI PRIMA CASAICI PRIMA CASA
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
resta aperta la questione sulla interpretazione “rigida” offerta dal Ministero dell’interno circa l’annualità separata del minor gettito se superiore allo 0,50%, senza possibilità di cumulo.
ICI FABBRICATI DICI FABBRICATI D
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
i Comuni hanno certificato risparmi per circa 43 mln. a seguito delle norme della Finanziaria 2008;
Il “taglio” di 313 mln. dettato dalla stessa finanziaria è rimasto!, e quindi bisogna consolidarlo nel 2010 e successivi;
per il solo 2008 sono stati ridistribuiti circa 100 milioni, con D.MEF del 30 ottobre 2009, circa il 36% del “maltolto”.
RISPARMI COSTI POLITICARISPARMI COSTI POLITICA
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
I trasferimenti ordinari dello Stato per i Comuni, per effetto dell’art. 2, comma 183, della Finanziaria 2010, sono “ulteriormente” ridotti:
di 12 mln di euro per il 2010; di 86 mln di euro per il 2011; di 118 mln di euro per il 2012.
La riduzione è effettuata nel 2010 a tutti i Comuni dal Min.interno in proporzione alla popolazione residente. Per 2011 provvede lo stesso Ministro, ma solo per gli enti che hanno le elezioni comunali. Per 2012 in base a popolazione, ma solo per i Comuni che hanno elezioni nel biennio 2011-2012. Dal 2013 si provvede con nuova legge dello Stato.
RISPARMI COSTI POLITICA “ulteriori”RISPARMI COSTI POLITICA “ulteriori”
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TRASFERIMENTITRASFERIMENTI
Dal 2010 cessano i finanziamenti dello Stato per le Comunità Montane (art. 2, comma 187 della finanziaria 2010). Ma il 30% delle risorse in precedenza erogate alle Com.montane è assegnato ai Comuni appartenenti alle C.M. (in cui almeno il 75% del territorio si trovi > 600 m. s.l.m.)
COMUNITA’ MONTANECOMUNITA’ MONTANE
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““CONTENIMENTOCONTENIMENTO
SPESE” SPESE”
Specificità del bilancio 2010Specificità del bilancio 2010
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D.L. 112/2008D.L. 112/2008
A decorrere dal 1° gennaio 2009, le indennità di funzione ed i gettoni di presenza di cui all’art. 82 del TUEL sono rideterminati con riduzione del 30% rispetto all’ammontare risultante alla data del 30 giugno 2008, per gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità nell’anno precedente.
(art. 62, comma 10)
RIDUZIONE COSTIDELLA POLITICA
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
In relazione alle riduzioni del contributo ordinario di cui al comma 183, il numero di consiglieri comunali (e di consiglieri provinciali) è ridotto del 20%, senza computare il sindaco o presidente provincia. “L’entità della riduzione è determinata con arrotondamento all’unità superiore”.
(art. 2, comma 184)
RIDUZIONE COSTIDELLA POLITICA
Nei Comuni fino a 3.000 abitanti, che hanno oggi 12 consiglieri, la riduzione sarà di 3 consiglieri (20% di 12 = 2,4, arrotondato all’unità superiore 3)
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Abitanti Numero consiglieri comunali più di 1 milione da 60 a 48
da 500.001 a 1 milione da 50 a 40
da 250.001 a 500.000 da 46 a 36
da 100.001 a 250.000 e comuni capoluogo di provincia con popolazione inferiore
da 40 a 32
da 30.001 a 100.000 da 30 a 24
da 10.001 a 30.000 da 20 a 16
da 3.001 a 10.000 da 16 a 12
fino a 3.000 da 12 a 9
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
Il numero massimo di assessori comunali è determinato in misura pari ad UN QUARTO del numero dei consiglieri del Comune, con arrotondamento all’unità superiore, computando anche sindaco o presidente provincia.
(art. 2, comma 185)
RIDUZIONE COSTIDELLA POLITICA
Nei Comuni fino a 100.000 abitanti, che avranno 24 consiglieri (30 attuali meno 20%), gli assessori non potranno essere superiori a 7 (25% di 25 = 6,25, arrotondato all’unità superiore 7).
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Abitanti Numero massimo assessori comunali più di 1 milione 12
da 500.001 a 1 milione 12
da 250.001 a 500.000 12
da 100.001 a 250.000 e comuni capoluogo di provincia con popolazione inferiore
11
da 30.001 a 100.000 8
da 10.001 a 30.000 6
da 3.001 a 10.000 5
fino a 3.000 4
20102010
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20112011
Abitanti Numero massimo assessori comunali più di 1 milione 12
da 500.001 a 1 milione 11
da 250.001 a 500.000 10
da 100.001 a 250.000 e comuni capoluogo di provincia con popolazione inferiore
9
da 30.001 a 100.000 7
da 10.001 a 30.000 5
da 3.001 a 10.000 4
fino a 3.000 3
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
Al fine del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, i Comuni devono altresì:
sopprimere la figura del difensore civico;sopprimere le circoscrizioni, <250.000 ab;sopprimere la figura del Direttore Generale <100.000 ab.;sopprimere i consorzi di funzioni tra enti locali, con
assunzione delle funzioni esercitate dai consorzi soppressi e delle relative risorse, fatti salvi i BIM.
I Sindaci dei Comuni < 3.000 possono fare a meno della Giunta delegando l’esercizio delle proprie funzioni a non più di 2 Consiglieri comunali.
Sono soppresse le ATO idriche e dei rifiuti, dal 2011.
(art. 2, comma 186)RIDUZIONE COSTIDELLA POLITICA
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Legge finanziaria 2010Legge finanziaria 2010
Le disposizioni di cui ai commi:184 – riduzione consiglieri186 – soppressione di varie figure
si applicano a decorrere dal 2011 ai singoli enti per i quali ha luogo il rinnovo del rispettivo consiglio, con efficacia dalla data del medesimo rinnovo.
185 – riduzione assessori, si applica invece dal 2010.
(art. 1, comma 3, D.L. n. 2/2010)
RIDUZIONE COSTIDELLA POLITICA
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COSTI DELLA POLITICACOSTI DELLA POLITICA
Deliberazioni della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, in adunanza del 21 dicembre 2009:
n. 4, in materia di cumulo di indennità di funzione quale amministratore di ente locale e gettone di presenza all’assemblea dell’Unione di Comuni;
n. 6, in materia di riduzione del 10% delle indennità agli amministratori locali;
n. 7, in materia di popolazione da prendere a riferimento per le indennità degli amministratori quando cambia la fascia.
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PATTO DI STABILITA’ PATTO DI STABILITA’
2010 2010
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
La RGS ha pubblicato la Circolare n. 15 del 30 marzo 2010 con molti spunti di riflessione.
Art. 77-bis D.L. n. 112/08Art. 77-bis D.L. n. 112/08
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Riduzione del saldo tendenziale di compartoper il triennio 2009-2011
LE REGOLE DEL PATTOLE REGOLE DEL PATTO
(art. 77-bis, commi 2 e 3)
Miglioramento ( o conferma o peggioramento) saldo finanziario competenza mista 2007
ergo
REGOLA 1REGOLA 1
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
“Per l’anno 2012, in assenza di specifiche disposizioni legislative, si ritiene opportuno che venga confermato lo stesso obiettivo programmatico calcolato per l’anno 2011”
Circolare RGS n. 15/2010, premessaCircolare RGS n. 15/2010, premessa
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Dicesi saldo di COMPETENZA MISTA, tra entrate finali e spese finali:
“La somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti, per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti”.
Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
(art. 77-bis, comma 5)
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
LA PROCEDURALA PROCEDURA
determinazione saldo finanziario di competenza mista 2007, da rendiconto 2007;
se positivo, il saldo 2007 può essere peggiorato, o resta confermato se non rispettato il patto 2007;
se negativo, il saldo 2007 deve essere migliorato, di più o di meno a seconda del rispetto o meno del patto 2007.
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NON sono conteggiate, ai fini dei saldi utili per il rispetto del patto di stabilità 2010 e 2011, se destinate alla realizzazione di investimenti infrastrutturali o alla riduzione del debito, e se già escluse per il 2009, le risorse derivanti:
dalla cessione di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali;
dalla vendita del patrimonio immobiliare.
Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
(ex-art. 77-bis, comma 8)
ora art. 4, comma 4-quinquies DL n. 2/10ora art. 4, comma 4-quinquies DL n. 2/10
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 20101. Per il solo anno 2009 ed in presenza dei requisiti di cui al punto successivo, non sono contabilizzati nei saldi utili le somme destinate a: a) pagamenti in conto residui per spese di investimento, regolarmente impegnate, effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa; b) pagamenti per spese in conto capitale, regolarmente impegnate, effettuati nei limiti dei minori interessi passivi conseguenti alla riduzione dei tassi d’interesse sui mutui o alla rinegoziazione dei mutui stessi, (minori interessi con i quali sono finanziate le spese), se non già conteggiati nel bilancio di previsione; c) pagamenti per spese in conto capitale relative ad investimenti per la tutela della sicurezza pubblica ed interventi temporanei e straordinari di carattere sociale diretti ad alleviare gli effetti della crisi economica, effettuati anche in conto residui per debiti pregressi, nel limite di spesa complessivo, per tutti gli enti locali, di 150 milioni di euro. (art. 7quater, c. 1, aggiunto al D.L. 10 febbraio 2009, n. 5, dalla legge di conversione 9 aprile 2009, n. 33)
ora art. 4, comma 4-sexies DL n. 2/10ora art. 4, comma 4-sexies DL n. 2/10
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
A condizione che:- sia stato rispettato il Patto 2008;- il rapporto tra numero dipendenti e abitanti sia inferiore alla media nazionale per classe demografica; (1/156 nei Comuni da 10.000 a 59.999 abitanti) (DM 9.12.2008)- la spesa corrente impegnata 2009 (Titolo I), al netto della spesa per CCNL dipendenti e segretario, non superiore a media pari spesa del triennio 2006-2008.
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Gli enti che hanno rispettato il Patto 2007, che hanno il saldo 2007 positivo, e che ”hanno percepito dividendi determinati da operazioni straordinarie poste in essere da società quotate operanti nel settore dei servizi pubblici locali” (sic! = BS), applicano le percentuali di riduzione del saldo positivo con riferimento al saldo medio 2003-2007, anziché al saldo 2007. A partire dal 2009!
art. 4, comma 4-septies DL n. 2/10art. 4, comma 4-septies DL n. 2/10
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Nel saldo finanziario non sono considerate le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni.
art. 4, comma 7-quater DL n. 77/2008art. 4, comma 7-quater DL n. 77/2008
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Ai fini del Patto, gli interventi realizzati in relazione ai “grandi eventi” rientranti nella competenza della Protezione Civile di cui all’art. 5-bis, comma 5, del D.L. n. 343/2001, sono equiparati a quelli realizzate su ordinanze del PCM di cui all’art. 77-bis, comma 7-bis, del D.L. 112/2008, e quindi le relative entrate e spese restano fuori dai saldi.
art. 4, comma 4-novies DL n. 2/10art. 4, comma 4-novies DL n. 2/10Paragrafo A.4 Circolare RGS 15/2010Paragrafo A.4 Circolare RGS 15/2010
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Patto di stabilità Regionale
Paragrafo B Circolare RGS 15/2010Paragrafo B Circolare RGS 15/2010
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… … il rispetto in sede di il rispetto in sede di previsione … e il previsione … e il monitoraggio …monitoraggio …
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Le previsioni di entrata e di spesa, in termini di competenza per parte corrente e di cassa per parte in conto capitale devono garantire il raggiungimento dell’obiettivo programmatico del patto di stabilità interno determinato per ciascun anno.
“A tal fine gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto.”
BILANCIO DI PREVISIONEBILANCIO DI PREVISIONE(comma 12)ex comma 684
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Gli enti patto trasmettono semestralmente al MEF-RGS, entro luglio e gennaio, le risultanze della competenza mista attraverso un prospetto e con le modalità stabiliti con D.MEF.
la mancata trasmissione del prospetto costituisce inadempimento al patto;
la mancata comunicazione della condizione di commissariamento determina l’assoggettamento alle regole del patto.
MONITORAGGIOMONITORAGGIO (comma 14)
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Il modello è stato approvato con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze – Ragioneria Generale dello Stato - n. 0086258 del 1° ottobre 2009.
MONITORAGGIOMONITORAGGIO (comma 14)
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… … la certificazione …la certificazione …
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Gli enti patto trasmettono al MEF, entro il termine perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, una certificazione del saldo finanziario in termini di competenza mista, sottoscritta dal rappresentante legale e dal responsabile del servizio finanziario, secondo modalità indicate da D.MEF.
la mancata trasmissione della certificazione costituisce inadempimento al patto.
Se la certificazione è trasmessa in ritardo, ma il patto è rispettato, si applica solo la sanzione del blocco totale delle assunzioni.
CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE (comma 15)
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
Il modello è stato approvato con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze - Ragioneria Generale dello Stato - n. 0020665 dell’8 marzo 2010
CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE (comma 15)
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
I 14 COMUNI PIEMONTESI NON RISPETTOSI DEL PATTO 2009
CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE
- Almese- Barge- Bellinzago- Brandizzo- Cerano- Cuorgnè- Gassino T.se
- Giaveno- Leinì- None- Susa- Trino- Trivero- Valenza
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… … le sanzioni … per chi le sanzioni … per chi non rispetta …non rispetta …
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Patto stabilità 2010Patto stabilità 2010
In caso di mancato rispetto del patto:
i contributi ordinari dovuti dal Mininterno sono ridotti in misura pari alla differenza tra saldo programmatico e saldo reale, e comunque per un importo non superiore al 5 per cento;
e nell’anno successivo:
a) blocco impegni spese correnti a importo minimo impegnato nell’ultimo triennio (comma 20, lett. a);
b) blocco dell’indebitamento per investimenti, compreso il leasing (v/ delibera 87/08 C.Conti Lombardia);
c) blocco totale delle assunzioni (comma 21-art.76, c. 4);
d) riduzione 30% indennità e gettoni degli amministratori.
SANZIONISANZIONI (comma 20)