Sanità nazionale: sostenibilità, attese e...

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Sanità nazionale: sostenibilità, attese e

prospettive

Welfare Italia, Meeting di rete

Reggio Emilia 3 settembre 2014 Carla Collicelli – Fondazione Censis

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 1

Tre grandi temi al momento attuale

Crisi Crisi di senso più che

economica

Metamorfosi Nuovo sociale: qualità,

personalizzazione

Spazi di innovazione

Tecnologie, meccanismi finanziari nuovi, terzo

settore

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 2

Il Censis degli anni 2000 • Poltiglia di massa, coriandoli

• Lo stallo della mobilità

• Gli egoismi e le rabbie

• Le paure e le emotività

• Il disagio da mix di cause • Il rischio come pericolo (la società • del rischio)

• Nuovi format relazionali: prossimità, solidarietà, • tecnologia • Consumi onnivori

• Verticalizzazione del potere e inconscio collettivo • senza più legge né desiderio • Italia fragile, isolata, eterodiretta

Società

Welfare

Comunicazione

Politica

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

3

Il benessere: 20 anni di cambiamento radicale

TECNOLOGIE

CRONICITA’

IMMAGINI

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

4

Per il sociale e la sanità

Dalla acuzie alla cronicità

Consumismo

Sofisticazione delle esigenze

Conflitto crescente

Ritardi e differenze

culturali ed economiche

4

Lo scenario culturale migra dalle 3 R alle 3 P

•Riparazione

•Rassegnazione

•Rimozione

•Prevenzione

•Promozione

•Partecipazione

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

5

La sanità italiana è di buon livello (anche se con differenze territoriali)

Ma… l’assistenza socio-sanitaria è inadeguata

I costi a carico di pazienti e famiglie incidono in modo pesante

Non si potenzia la prevenzione e non si investe in cure più efficaci e personalizzate

Si punta su una sostenibilità tutta economica e di breve raggio

La sanità soffre in modo particolare

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 6

Persone con tre o più malattie croniche

Fino a 54 anni Meno del 10%

55-64 anni 20,7%

65-69 anni 30,5%

75 e più 49,9%

70-74 anni 37,4%

13,9% della popolazione totale +1,7% Diff. 2005-2012

2 Carla Collicelli – Fondazione Censis

Fonte: Istat, 2013

Una domanda che cresce e cambia

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

Cresce la spesa pubblica per assistenza e cura di persone disabili

Fonte: elaborazione Censis su dati Eurostat

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 8

• L’Ocse stima per l’Italia circa 1 milione di lavoratori stranieri nella Long term care, 72% di tutti i c.d. care workers

• 700.000 migranti che lavorano nella Long term care svolgono attività di assistenza domiciliare

Lavoratori nel comparto care e assistance

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 9

….ma la spesa pro-capite è una delle più basse tra le economie avanzate europee

Fonte: elaborazione Censis su dati Eurostat Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 10

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

Si consolidano i driver della spesa privata in sanità

Da cosa dipende l’aumento della spesa

sanitaria privata (+25,5% in 10 anni)

• Presenza di settori scoperti , come l’odontoiatria, (95% della spesa a carico dei privati) e la LTC

• Inadeguatezza dell’offerta pubblica rispetto alla domanda

• Fattori socio-culturali: autoregolazione e low cost

11

SPESA PRIVATA PER LA SALUTE: 27 miliardi/anno

26.943.300.000 euro nel 2013 valore ancora superiore al valore «pre-crisi», ma in

rallentamento

Da cui emerge la difficoltà per i cittadini di integrare i tagli alla spesa sanitaria

pubblica con risorse proprie

8 Carla Collicelli – Fondazione Censis

Fonte: Istat, 2014 Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

Per la salute, mettono mano al portafoglio

Oltre italiani maggiorenni

dichiarano che rispetto a qualche anno fa hanno

fatto più ricorso a prestazioni sanitarie pagate

interamente di tasca propria, nella sanità privata

o in intramoenia

12.200.000

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 13

Pazienti e care-giver

• Spese mediche (es. visite specialistiche, farmaci) e spese non mediche (es. trasporti) Costi diretti

• Mancati redditi da lavoro (per assenze forzate o cessazione dell’attività lavorativa)

• Costi psicologici e sociali Costi indiretti

Cui corrispondono in qualche caso strumenti di tutela economica (es. indennità di accompagnamento)

I costi delle famiglie

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 14

Costi dei malati di tumore al colon-retto (con diagnosi al massimo da 5 anni) e relativi care-

giver

costo totale complessivo annuo:

5,7 miliardi di euro

costo medio pro-capite annuo:

41,6 mila euro

34,2 mila per il totale dei pazienti

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 15

Costi dei malati di tumore alla mammella (con diagnosi al massimo da 5 anni) e relativi care-giver

costo totale complessivo annuo: 7,3 miliardi di euro

costo medio pro-capite annuo: 28 mila euro

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 16

Chi non può pagare rinuncia Hanno dovuto rinunciare per motivi economici a prestazioni sanitarie

Totale cittadini 9.100 di cui: Sesso Maschio 3.500

Femmina 5.600

Area geografica Nord ovest 1.600

Nord est 1.360

Centro 2.100

Sud e isole 4.000

Età 18-29 anni 800

30-44 anni 2.200

45-64 anni 3.700 65 anni e oltre 2.400

Tipologia familiare Unipersonale 1.000

Coppia senza figli 2.500

Coppia con figli 5.000 “Monogenitore” 350

Altra tipologia 240

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 17

DISEGUAGLIANZE in crescita

Stanno male o molto male

di cui anziani

5,4

14,9

11,1

30,4

Hanno tre o più patologie croniche

di cui anziani

12,5

36,9

16,1

49,9

Tra le persone con risorse socio-economiche

Ottime/ Adeguate

Scarse o insufficienti

3 Carla Collicelli – Fondazione Censis

Fonte: Istat, 2013 Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

«WELFARE NEGATO»: FAMIGLIE CHE PER RAGIONI ECONOMICHE DEVONO RINVIARE E/O RINUNCIARE

AD ALMENO UNA PRESTAZIONE DI WELFARE

• 723.000 famiglie con almeno un minore Prestazioni legate a

istruzione/formazione

• 913.000 famiglie con un non autosufficiente o minore

Prestazioni socioassistenziali

• 3.700.000 di famiglie Prestazioni di

benessere

12 milioni hanno dovuto rinviare e/o rinunciare per ragioni economiche ad almeno una prestazione di welfare

(socioassistenziale, sanitaria, formazione e benessere)

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 19

Le reti di aiuto informale sono in crisi

• La rete di parentela è sempre più “stretta e

lunga” • Diminuiscono le famiglie aiutate (dal 23,3%

nel 1983 al 16,9% nel 2009)

• Aumenta l’età dei care giver (da 43 anni nel 1983 a circa 50 nel 2009)

• Aumentano gli aiuti economici (47,9% di anziani ai giovani e 46,8% dei giovani agli anziani)

• Calano gli aiuti diretti (32% degli anziani) Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 20

Si scalfisce anche il tradizionale «atteggiamento solidarista» degli italiani

• Favorevoli a penalizzare nell’accesso alla sanità chi adotta comportamenti nocivi per la propria salute (alcolisti, obesi, tossicodipendenti, ecc.)

Il 31% dei pugliesi

Il 38,1% degli italiani

• Favorevoli ad una tassazione punitiva per chi non adotta comportamenti salutari

Quasi il 37% dei pugliesi

Quasi il 42% degli italiani

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 21

• prestazioni di odontoiatria, come pulizia denti, sbiancatura denti, apparecchi per denti, ecc. 59,1%

• prestazioni e servizi legati alla prevenzione, dalla mammografia all’esame della mappatura dei nei, analisi del sangue e delle urine, ecc. 36,4%

• visite con dietologo, nutrizionista, test di intolleranze alimentari, diete personalizzate 22,7%

• chirurgia estetica, sedute di cavitazione medica, addominoplastica, liposuzione, ecc.

9,1% Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

Il cosiddetto low cost sanitario e

internet si aggiungono

22

Un settore economico imponente ma più che sobrio

• 113 miliardi di euro di spesa pubblica (7,3% Pil) • 31 miliardi di euro di spesa privata (in totale tra

pubblica e privata 9% Pil) • 152 miliardi di euro di valore aggiunto diretto e

indiretto (11,2% del Pil) • 1 milione 568 mila addetti (6,4%)

• MA UNA SPESA SOTTO LA MEDIA EUROPEA • nel 2011 3.012 US$ pro-capite vs valori superiori ai 4.000 US$ in Austria, Belgio, Canada,

Francia, Germania.

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 23

In nome della sostenibilità economica si mina la sostenibilità sociale

Al contenimento del pubblico corrisponde

un aumento dei disagi, della spesa

privata e delle cure informali

La presunta sostenibilità

obbliga a tagliare, generando

razionamento, iniquità e, a lungo

andare, insostenibilità

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 24

24

CRESCE LA PERCEZIONE DI UNA EROSIONE DELLA QUALITÀ DELL’OFFERTA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

In generale, secondo lei il Servizio sanitario della sua regione negli ultimi due anni è:

2011 2014 Diff. 2014-2011

Migliorato 11,0 5,5 -5,5

Peggiorato 28,9 38,5 +9,6

Rimasto uguale 60,1 56,0 -4,1

Totale 100,0 100,0 100,0

Nelle Regioni in Piano di Rientro il 46,8% dei cittadini pensa che la sanità regionale sia

peggiorata di contro al 29,3% nelle altre regioni

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LA SANITÀ VISTA DAGLI ITALIANI

Carla Collicelli – Fondazione Censis

Fonte: indagine Censis, 2014 Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

La qualità percepita è particolarmente bassa per il territorio e l’integrazione

• Alta per i presidi territoriali diffusi (farmacia, studi medici, MMG, ecc.)

A.

• Abbastanza alta per le strutture di diagnosi e ricovero per acuti

B.

• Bassa per le cronicità C.

La soddisfazione si differenzia a seconda delle AREE

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 26

I problemi principali secondo gli italiani I principali aspetti negativi delle strutture sanitarie secondo gli intervistati, per

ripartizione geografica (val. %)

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

Fonte: indagine Fbm-Censis, 2012

Nord-Ovest

Nord-Est Centro Sud e isole

Totale

- La lunghezza delle liste di attesa 62,5 71,8 70,1 70,6 68,5 - La lunghezza delle code nelle varie strutture (ad

esempio, agli sportelli, per fare le analisi, dal medico, ecc.)

29,9 31,5 27,1 20,2 26,4

- La mancanza di coordinamento tra strutture, servizi e personale, che costringe a girare da un ufficio all'altro

17,9 12,4 20,8 13,1 15,8

- Una eccessiva rapidità nella dismissione ospedaliera

14,9 18,4 15,3 9,3 13,8

- L'inadeguata professionalità degli operatori 8,8 6,2 7,2 15,0 10,1

- L'assenza di informazioni sui soggetti/strutture alle quali rivolgersi

12,8 9,0 8,0 7,6 9,3

- L'assenza nella sua area territoriale dei servizi/strutture/prestazioni di cui ha più bisogno

3,9 5,5 4,6 16,4 8,6

- Un approccio poco umano degli operatori 4,5 7,1 5,5 10,4 7,2

- La variabilità eccessiva delle decisioni dei medici rispetto alle stesse patologie

6,6 4,0 7,4 3,2 5,1

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 27

SI ALL’OBBLIGATORIETÀ DELLA COPERTURA DELLA LONG TERM CARE

Il 74% degli italiani si dichiara favorevole

• Il 36% perché è una buona soluzione per finanziare l’assistenza ai non autosufficienti

• Il 37,6% purché si pensi a come garantire copertura a coloro che non lavorano e/o non possono pagarsi polizze

FAVOREVOLI MILLENNIALS E BABY BOOMERS

Solo il 25,4% conosce bene

o a grandi linee sa cosa

sono

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS 28

UN FISCO PROWELFARE

Quasi il 61% degli italiani è molto o abbastanza favorevole all’introduzione di vantaggi fiscali per strumenti assicurativi come polizze sanitarie, iscrizione a mutue sanitarie, polizze Long term care o piani di accumulo formazione per i ragazzi

Il 65,5% è molto o abbastanza d’accordo sulla possibilità di dedurre fiscalmente le spese per il welfare sostenute di tasca propria dalle famiglie (spesa per badante, baby sitter, per la formazione)

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Welfare a dura prova

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS

• demografici

• economici

• esclusione sociale

1. Il peso dei fondamentali

• Efficienza

• Efficacia

• Qualità • Sostenibilità

2. Le sfide della

modernità

• economicismo

• devolution

• conflittualità crescente

3. La fine della grande

coesione

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Un modello da rilanciare, una

sostenibilità da ripensare

Valorizzando la partecipazione degli utenti

Sfruttando le capacità residue e le risorse spontanee

Evitando gli sprechi e le duplicazioni inutili

Valutando la qualità dell’informazione ed i requisiti dei produttori di servizi

Valorizzando la cultura locale dei servizi

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Promozione e non riparazione

Rafforzare i fattori di protezione sociale (famiglia, casa, valori, fiducia, speranza)

Creare comunità e dialogo per la condivisione, il mutuo aiuto, la solidarietà di quartiere

Promuovere la redistribuzione del reddito e l’equità distributiva

Promuovere la responsabilità dei servizi pubblici locali, il “welfare locale”, l’integrazione dei servizi, la continuità assistenziale

Promuovere la cultura della sobrietà e del vero benessere

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Statualità, socialità, mercato

LE TRE ANIME STORICHE DEL WELFARE

1. Beneficenza cattolica

2. Mutualità operaia

3. Assicurazioni pubbliche

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www.forumbm.it www.censis.it

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