Post on 14-Jul-2020
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Santarcangelo di Romagna
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Sommario 3
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Sommario
Sommario .................................................................................................................................................. 3
Premessa .................................................................................................................................................. 5
1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna .............................................................. 71.1 Introduzione ..................................................................................................................................... 71.2 Demografia. ..................................................................................................................................... 71.3. Indicatori di ricchezza ................................................................................................................... 101.4. La struttura economica ................................................................................................................. 141.5. Alcune caratteristiche dell’occupazione ....................................................................................... 211.6. La competitività delle imprese ...................................................................................................... 24
2. Scenari futuri. Dal “non più” al “non ancora” ....................................................................................... 312.1 Il contesto di riferimento ................................................................................................................ 312.2 Dal modello del “non più” al modello del “non ancora” ................................................................. 33
2.2.1 Riconoscere la complessità .................................................................................................... 332.2.2 Fine di un modello. Il “non più” ............................................................................................... 342.2.3 L’equilibrio della bicicletta. Verso il “non ancora” ................................................................... 38
2.3 Cartoline dal futuro. Cosa ci aspetta nel “non ancora”? ............................................................... 392.4 Le platfirm. Co-creatori di futuro. ................................................................................................... 452.5. Ripartire dal territorio. La città resiliente ...................................................................................... 482.6. Ripartire dalle competenze distintive. .......................................................................................... 502.7. Ripartire da Santarcangelo di Romagna ...................................................................................... 51
4 Sommario
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Premessa 5
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Premessa
Mark Twain sosteneva che esistono tre tipi di bugie, le piccole bugie, le grandi bugie e le statistiche. Una delle leggi di Murphy recita che se si raccolgono abbastanza dati qualsiasi cosa può essere dimostrata con metodi statistici. Charles Bukowski diffidava delle statistiche in quanto “un uomo con la testa nel forno e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media”. L’“Economist” afferma che l’economia è la scienza che studia perché le sue previsioni non si sono avverate.
Si potrebbe proseguire a lungo nel citare aforismi che mettono in dubbio la capacità della statistica di fotografare la realtà, una sfiducia verso i numeri che è diventata ancora più tangibile negli ultimi anni quando – per certi aspetti paradossalmente - di fronte ad una maggiore disponibilità di informazione economica e statistica, anche a livello territoriale, è diminuita la capacità di interpretare le dinamiche in atto.
Poter contare su più dati non si è tradotto in maggior conoscenza, un’equazione mancata le cui ragioni sono da ascrivere principalmente alla crescente complessità del sistema e all’incapacità di abbandonare gli abituali schemi dell’analisi dei dati.
È una difficoltà attribuibile a ragioni culturali, ma anche ad una inadeguatezza dei filtri che si è soliti utilizzare per fotografare l’economia, la canonica distinzione per classe dimensionale, settore di attività e territorio sembra aver perso gran parte del suo potere esplicativo.
Siamo un sistema complesso e, in quanto tale, non esistono spiegazioni semplici. Nell’analisi dei sistemi economici territoriali un sistema si definisce complesso quando le interazioni fra le componenti del sistema e fra queste ed il loro ambiente esterno non possono essere comprese analizzando le singole componenti. In un sistema complesso, in altre parole, le relazioni fra componenti sono l’aspetto più importante e determinante del sistema stesso. Una rete relazionale la cui rappresentazione non è identificabile in una struttura, non è classificabile e riproducibile attraverso un modello.
D’altro canto, è reale l’esigenza di disporre di strumenti analitici che, sebbene non esaustivi, siano in grado di fare emergere le principali traiettorie seguite dall’economia di un territorio nel suo percorso di sviluppo e di restituire elementi utili all’elaborazione di chiavi interpretative. Servono strumenti che siano capaci di andare oltre alla semplice rappresentazione statistica, nella consapevolezza che una volta scattata la fotografia la realtà sarà già differente da quella riprodotta nell’immagine, ma i fattori socio-economici e soprattutto i valori sottostanti che ne determinano i cambiamenti sono stati colti e fotografati.
Mutuando l’espressione dalla sociologia, si potrebbe affermare che occorre riuscire a cogliere gli elementi che definiscono l’identità del territorio, un’identità che non è immutabile, bensì una “aggregazione liquida” come sostiene Bauman, un’identità che nasce da valori condivisi. Ed è sull’abilità nel creare consenso sui valori che, in ultima analisi, si gioca la capacità di un territorio di evolvere verso una forma di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare crescita e benessere diffuso. In questa ottica, la ricerca delle determinanti dello sviluppo non deve tradursi in un
6 Premessa
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
perpetuo processo di aggiornamento di paradigmi o di schemi interpretativi, ma piuttosto nell’individuazione di ciò che sta alla base dell’identità di un territorio, di quei valori condivisi che governano la direzione e l’intensità delle trasformazioni.
Sulla base di queste considerazioni ho tentato di affrontare l’analisi dello sviluppo economico del comune Santarcangelo di Romagna. Il contenuto delle pagine successive rappresenta il tentativo di collegare e interpretare all’interno di un unico racconto i tanti numeri con i quali quotidianamente mi confronto. Una “massa informe di numeri”, affiorata elaborazione dopo elaborazione, a cui ho cercato di dare ordine seguendo le suggestioni evocate dai numeri e provando di dare risposta alle domande che essi sollevavano. Risposte che a loro volta introducevano nuovi numeri e nuovi interrogativi.
Il primo capitolo del libro racconta il tentativo di trasformare la “massa informe” dei numeri socio-economici di Santarcangelo in un flusso ordinato di informazioni alla ricerca di quegli elementi identitari, di quelle competenze distintive, capaci di dare loro un senso. Senso inteso come significato, ma anche come sinonimo di direzione di marcia, del dove stiamo andando. E del dove vogliamo andare.
Il secondo capitolo trae origine dai dati e dalle statistiche internazionali e regionali, una descrizione del contesto sociale ed economico che stiamo attraversando e delle sue possibili traiettorie future. In questo caso il tentativo è quello di leggere le competenze distintive di Santarcangelo alla luce delle trasformazioni globali in atto.
Una narrazione che ancora una volta prende le mosse dai dati, ma fatta di pochi numeri, preferendo privilegiare un racconto ricco di suggestioni e chiavi interpretative. Riflessioni personali e, in quanto tali, opinabili.
Nell’introdurre entrambi i capitoli ho utilizzato la parola tentativo. Questo studio, in definitiva, è esattamente questo, il tentativo di trasformare i miliardi di numeri che oggi abbiamo a disposizione in poche informazioni con una forte valenza strategica.
Informazioni utili per comprendere quanto sta avvenendo, di supporto per plasmare il dove vogliamo andare.
1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna 7
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna
1.1 Introduzione
Come anticipato in premessa, questo primo capitolo è un racconto il cui filo conduttore è tracciato da numeri. Sono i numeri con i quali, da oltre vent’anni, quotidianamente mi confronto, numeri che ho raccolto all’interno di un unico sistema informativo, Pablo. Pablo - acronimo di Popolazione, Addetti, Bilanci per LOcalizzazione – comprende al suo interno tutte (…o quasi) le informazioni disponibili a livello comunale per ciascuno dei 7.960 comuni italiani.
Le statistiche vanno da quelle demografiche a quelle sui redditi, da quelle sulla struttura produttiva a quelle sulla competitività. Migliaia di indicatori provenienti da fonti differenti (Istat, Camere di commercio, Ministeri, Inps, Agenzia delle entrate,…) ed elaborati cercando di affiancare alle analisi tradizionali percorsi di studio alternativi e chiavi interpretative innovative.
In questo studio i dati di Santarcangelo sono stati messi a confronto con quelli relativi all’intera provincia di Rimini e a quelli riferiti al totale dell’Emilia-Romagna. In alcune elaborazioni è stato riportato anche il posizionamento del comune di Santarcangelo nella graduatoria dei 331 comuni regionali.
Un racconto alla ricerca di quei numeri che segnano una differenza rispetto al resto del territorio, numeri che meglio di altri possono raccontare l’identità del territorio, le sue competenze distintive.
L’antropologo Gregory Bateson si domanda: “Quali sono le parti del territorio che sono riportate sulla mappa? Ora se il territorio fosse uniforme, nulla verrebbe riportato sulla mappa se non i suoi confini, che sono i punti ove la sua uniformità cessa di contro ad una più vasta matrice. Ciò che si trasferisce sulla mappa, di fatto, è la differenza, si tratti di una differenza di quota, o di vegetazione, o di struttura demografica, o di superficie. Le differenze sono le cose che sono riportate sulla mappa”.
La riflessione di Bateson può essere sintetizzata con la suggestione “il ponte tra mappa e territorio è la differenza”, dove la differenza è intesa come ciò che esce dagli schemi, si comporta con modalità eteroschedastiche, porta in-formazione, novità, evoluzione creativa. Quindi come ciò che non è pianificabile, identificabile, definibile a priori.
È una identificazione del territorio che esce dagli schemi tradizionali e apre il campo a infinite considerazioni. Procediamo un passo alla volta partendo dai numeri di Santarcangelo.
1.2 Demografia
C’è un primo aspetto che caratterizza Santarcangelo rispetto al resto della regione ed è relativo alla dinamica demografica. Prendiamo in esame gli ultimi cinquant’anni (più precisamente dal 1971 al 2017) e dividiamo il periodo in due archi temporali, uno di lungo periodo che va dal 1971 al 2011 e uno di più breve periodo che considera gli ultimi 6 anni.
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18 1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
costruzioni, metalli, carta, meccanica – altri che hanno incrementato le imprese a fronte di un calo degli addetti – servizi alle imprese, information and communication technology – altri ancora come la logistica si sono ristrutturati riducendo il numero delle imprese e aumentando l’occupazione.
Infine, vi sono settori che escono dalla crisi irrobustiti nel numero delle imprese e nell’occupazione: su tutti il comparto della sanità e dell’assistenza sociale cresciuto di oltre il 60 per cento sia come numero di unità locali che addetti, molto bene anche l’alloggio e la ristorazione, i servizi alle persone (anche in questo caso con un forte incremento delle attività legate alla cultura, allo sport e all’intrattenimento), la filiera della moda.
È possibile misurare i cambiamenti della struttura produttiva di Santarcangelo da un’altra prospettiva prendendo come criterio di classificazione i settori S3. La Commissione europea ha introdotto nella programmazione dei Fondi 2014-2020 la S3 - Smart Specialisation Strategy (S3), strategia di specializzazione intelligente che ogni regione attua facendo leva sui propri vantaggi competitivi per specializzarsi in ambiti di eccellenza e priorità strategiche.
L’Emilia-Romagna ha individuato tre sistemi produttivi che costituiscono i pilastri dell’economia regionale – agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica – due sistemi produttivi ad alto potenziale di crescita – industria della salute e del benessere, industrie culturali e creative, e un sistema terziario caratterizzato da servizi ad alta intensità di conoscenza.
A Santarcangelo il sistema produttivo S3 più rilevante è quello agroalimentare con quasi 2mila addetti, una filiera che negli anni della crisi si è ristrutturata riducendo il numero delle imprese e incrementando l’occupazione. La seconda filiera per capacità di creare occupazione è quella dell’edilizia, in forte contrazione come avviene nella quasi totalità della regione. Perde occupazione la terza filiera più rilevante, quella delle industrie culturali e creative: se si scompone questa filiera nelle singole attività si evidenzia una tenuta della componente manifatturiera, una diminuzione dei settori legati al commercio, una crescita dei servizi culturali e di intrattenimento. Da sottolineare la forte crescita dell’industria della salute e del benessere e di quella dei servizi ad alta intensità di conoscenza.
Santarcangelo. Unità locali e addetti. Variazione 2008-2017
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Registro delle imprese e Inps
Oltre la metà delle imprese con addetti operanti a Santarcangelo ha un solo addetto, il 93 per cento ha meno di 10 addetti. Una forte concentrazione verso la piccola dimensione, analogamente quanto avviene a Rimini e nel resto della regione. Le imprese con oltre 100 addetti rappresentano lo 0,3 per cento del totale delle società e quasi il 18 per cento dell’occupazione complessiva, la stessa distribuzione della provincia riminese. In regione le imprese con oltre 100 addetti rappresentano lo 0,4 per cento e contribuiscono alla creazione di occupazione per il 34 per cento.
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20 1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Dopo aver analizzato la struttura produttiva del territorio attraverso l’incrocio dei dati comunali con quelli regionali tentiamo di individuare le attività che caratterizzano maggiormente Santarcangelo, cioè quelle attività che presentano una quota di addetti sul totale occupati del comune significativamente differente da quella regionale, tenendo conto anche della dimensione di ciascun settore in termini di unità locali e di addetti.
Nel comparto industriale il settore “distintivo” del territorio è quello della stampa e riproduzione di supporti registrati. Si distinguono anche, seppur in misura inferiore, la fabbricazione di prodotti in metallo, fabbricazione di macchinari, di apparecchiature elettriche.
Nel settore dei servizi le attività distintive del territorio sono la produzione di software, consulenza informatica e la logistica (trasporto terrestre).
Santarcangelo. I settori distintivi
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Registro delle imprese e Inps
Un altro percorso per individuare le attività distintive di Santarcangelo è quello di calcolare per ciascun comune della regione l’incidenza di ogni attività sul totale degli addetti del comune. Ordinando le quote così calcolate si può verificare il posizionamento del comune di Santarcangelo nella graduatoria dei 331 comuni regionali.
Questa analisi, per semplicità espositiva, può essere condotta per filiera. Nella filiera agroalimentare di Santarcangelo opera poco più del 10 per cento degli addetti attivi nel comune, una percentuale che lo colloca al 191esimo posto nella graduatoria regionale. Percentuali superiori al 65 per cento a Ziano Piacentino, Goro (Fe), Besenzone (PC), Piozzano (PC) e Santa Sofia (FC). La filiera della moda vede Santarcangelo al 96esimo posto, al vertice San Mauro Pascoli (Fc), Soragna (Pr) e Carpi (Mo).
Quali sono le altre filiere dove Santarcangelo è tra le prime cento città della regione? Innanzitutto la filiera dell’Information e Communication Technology, come già era emerso
1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna 21
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
nell’analisi precedente. In questa filiera Santarcangelo occupa il quinto posto, preceduta da Collecchio (Pr), Casalecchio di Reno (Bo), Gragnano Trebbiense (Pc) e San Lazzaro di Savena (Bo). Santarcangelo è dodicesima nei servizi alle imprese, prima con riferimento ai comuni della Romagna. Nel commercio Santarcangelo si piazza al 26esimo posto, sesta in Romagna. Anche nei servizi alle persone Santarcangelo rientra nella top 100, al 96esimo posto.
Santarcangelo. Il posizionamento competitivo per filiera.
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Registro delle imprese e Inps
Quali sono le bandierine piantate in questa terza analisi sulla struttura produttiva? Innanzitutto una riguarda ancora una volta la crescita. In controtendenza al dato regionale le imprese continuano a crescere, così come aumenta l’occupazione (l’incremento degli addetti si verifica anche in regione, seppur con variazioni meno marcate). La distribuzione settoriale evidenzia la rilevanza del settore terziario e, all’interno di esso, dei comparti dell’ICT, del commercio e dei servizi alle imprese. È interessante osservare come i settori distintivi del territorio siano quelli che negli anni della crisi hanno aumentato il numero delle imprese riducendo l’occupazione, un processo di frammentazione che ha portato nuovi attori e, al tempo stesso, un ridimensionamento di quelli già presenti sul mercato. A crescere sono soprattutto i comparti riconducibili alla filiera della cura e del benessere delle persone, dinamica che accomuna Santarcangelo al resto del mondo.
1.5. Alcune caratteristiche dell’occupazione
I dati raccolti dall’Inps e rielaborati attraverso il sistema informativo SMAIL consentono di analizzare in maggior dettaglio le caratteristiche dell’occupazione nelle imprese del comune di Santarcangelo. Quasi due terzi degli occupati risulta alle dipendenze, percentuale che tocca i valori più alti nel manifatturiero e nel terziario, mentre nell’agricoltura e nelle costruzioni i lavoratori indipendenti superano quelli dipendenti.
Il 78 per cento dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato. Al settore dei servizi alle imprese spetta la quota più alta di assunzioni a tempo indeterminato, l’88 per cento, all’agricoltura la percentuale più bassa, il 15 per cento.
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24 1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
1.6. La competitività delle imprese
L’ultimo tassello dell’analisi sui dati di Santarcangelo riguarda gli indicatori della competitività delle imprese e del sistema territoriale.
RESILIENTI E VULNERABILI. Una prima elaborazione riguarda le società di capitali. Sono circa 350 le società di capitali operanti a Santarcangelo che nel 2016 hanno depositato il bilancio d’esercizio. Di queste poco più della metà erano presenti anche nel 2008, anno di inizio della crisi economica. Significa che il 47 per cento circa delle imprese che erano attive nel 2008 non lo sono più nel 2016, percentuale analoga a quella provinciale e di poco superiore a quella regionale.
Se consideriamo le imprese rimanenti, quelle che hanno attraversato tutta la fase della crisi, c’è un dato che differenzia Santarcangelo dal resto di Rimini e dall’Emilia-Romagna ed è la percentuale di imprese resilienti, vale a dire quelle società che hanno ripreso a crescere sia in termini di addetti che di fatturato.
A Santarcangelo le resilienti valgono il 46 per cento del totale, Rimini e la regione si fermano rispettivamente al 37 per cento e al 36 per cento.
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Aida
La differenza tra Santarcangelo e gli altri non va cercata tra le vulnerabili, corrispondenti a quelle che nel periodo 2008-2016 hanno perso ricavi e addetti, pari al 28 per cento analogamente a quanto riscontrato in regione ei in provincia.
La differenza va ricercata tra le imprese attendiste, vale a dire a quelle società che hanno reagito alla crisi con un comportamento difensivo in attesa di tempi migliori, mantenendo i livelli occupazionali ma sacrificando il fatturato. A Santarcangelo le attendiste sono solo il 17 per cento, valore che la posiziona molto lontana dal 36/37 per cento della provincia e della regione.
La maggior proattività di Santarcangelo la leggiamo anche nel dato delle interventiste, cioè di quelle imprese che hanno scelto di contrastare la congiuntura negativa seguendo percorsi di innovazione e di internazionalizzazione, una scelta che ha premiato dal punto di vista dei risultati economici ma non da quello occupazionale. A Santarcangelo le interventiste sono il 10 per cento, un po’ di più rispetto a Rimini (8 per cento) e all’Emilia-Romagna (6 per cento).
Considerando tutte le società di capitale attive nel 2017, lo stato di salute delle imprese di Santarcangelo è positivo, le imprese a rischio di fallimento sono il 2 per cento, quelle con una situazione economica e finanziaria critica rappresentano il 7 per cento, quasi un terzo delle società gode di ottima salute.
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1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna 27
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
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Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Aida
TURISMO. Tra i fattori di competitività di un territorio rientra anche l’industria turistica. Leggere il dato di Santarcangelo non è semplice per la vicinanza di Rimini e delle località della costa. Gli indicatori tradizionali per misurare la domanda turistica si basa sugli arrivi e sulle presenze, mancano le informazioni sugli escursionisti, vale a dire chi decide di visitare Santarcangelo nell’arco di una giornata senza pernottare nel comune ma preferendo alloggiare sulla costa.
Con questa premessa proviamo ad analizzare i dati sul turismo a partire dalle statistiche sull’offerta. I dati del registro delle imprese, quindi delle strutture iscritte alla Camera di commercio, indicano in 81 le attività turistiche presenti sul territorio per un totale di addetti superiore a 300. In termini percentuali gli addetti che operano nell’industria turistica sono poco meno del 4 per cento, valore più basso rispetto al 5,8 per cento regionale e, ovviamente, nettamente inferiore al 19 per cento della provincia riminese.
Santarcangelo. L’industria turistica, unità locali e addetti.
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Registro delle imprese, Inps
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1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna 29
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
sarebbe di diverso tenore se, come ricordato, ci fosse la possibilità di conteggiare gli escursionisti e il loro impatto sul territorio. Pur non supportati dai numeri credo sia corretto comprendere il turismo tra le competenze distintive del territorio, il patrimonio artistico e l’offerta culturale che vede nel Festival di Santarcangelo il principale evento, rappresentano alcuni attrattori turistici e fattori di crescita per l’intera economia locale.
Santarcangelo. L’industria turistica, unità locali e addetti.
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat,
Santarcangelo. L’industria turistica, unità locali e addetti.
Fonte: elaborazione centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat
Come già visto precedentemente, anche per i fattori di competitività il tratto distintivo sembra essere prima di tutto quello della crescita. Santarcangelo cresce di più nell’export, nel turismo, a conferma di una maggior dinamicità che investe tutti gli ambiti, sociali ed economici. Una dinamicità che si è tradotta anche in una maggiore capacità di reazione alla crisi.
La differenza con il resto della regione non è così ampia da farne un fattore di distintività, tuttavia anche l’internazionalizzazione rappresenta un elemento caratterizzante il territorio di Santarcangelo. Sia per quanto riguarda la capacità di attrarre capitali dall’estero, sia per la propensione delle imprese locali ad acquisire società straniere.
L’export e il turismo presentano caratteristiche analoghe, dati positivi e in crescita, eppure rimane la sensazione, per molti aspetti confortata dai numeri, di leve competitive agite solo in parte, di risultati che potrebbero essere ancora migliori di quelli conseguiti.
Se allarghiamo la riflessione fino a comprendere tutti gli indicatori visti in questo capitolo i segni particolari che possiamo leggere nella carta d’identità di Santarcangelo sono dinamicità e resilienza. Una città che cresce in abitanti, imprese, nella capacità di stare sul mercato, un sistema territoriale che negli anni più difficili meglio di altri ha saputo reagire proattivamente, rinnovarsi e ritrovare competitività.
C’è un altro segno particolare che si può annotare sulla carta d’identità e riguarda la compattezza, intesa come uniformità sociale ed economica. Una struttura per età meno sbilanciata rispetto alla regione, una distribuzione del reddito non sperequata, una struttura economica abbastanza omogenea dal punto di vista dimensionale e settoriale.
30 1. Il posizionamento competitivo di Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Questo il racconto dei numeri di Santarcangelo. Appare evidente come tale racconto, seppur integrato con il confronto provinciale e regionale, debba essere contestualizzato in uno scenario più ampio, che non può che essere quello globale.
In questa ottica lo stesso territorio dovrebbe essere reinterpretato e identificato secondo nuove logiche, da luogo delle appartenenze date a oggetto di relazioni contrattuali e contingenti in cui abitanti e imprese costruiscono consapevolmente il loro ambiente. Logiche che raramente coincidono con quelle amministrative, ma rispondono ad un’effettiva comunanza tra aziende e cittadini basata sulla condivisione di obiettivi e valori.
Se nella globalizzazione si compete non più tanto per singole imprese e persone quanto per sistemi territoriali, oggi la vecchia dimensione localista del territorio delimitato dai confini amministrativi o del distretto non è più sufficiente.
Per reggere l’urto della competizione globale diventa fondamentale pensare il territorio con logiche differenti, immaginare sistemi territoriali in cui lo sviluppo locale acquisisce una dimensione più pesante. Nuove aree intese come sistemi economici che pur connettendosi alla rete dei flussi globali mantengono nel contempo una dimensione locale che investe un territorio di raggio relativamente ampio nella quale convergono diverse soggettività. Territori i cui confini, essendo connessi alle dinamiche economiche e alla globalizzazione, seguono percorsi che fuoriescono dai perimetri tradizionali disegnando aree in perenne riconfigurazione. Una riconfigurazione non solo nel tempo, ma anche in funzione dei connettori, di ciò che tiene unite aree differenti, specializzazioni produttive, vocazioni turistiche, dinamiche sociali e demografiche.
Aree vaste, geocomunità sono solo alcune delle etichette utilizzate per tentare di definire queste aggregazioni territoriali. Per Santarcangelo significa saper giocare le proprie competenze distintive su perimetri territoriali differenti, talvolta guardando verso la via Emilia, in altri casi verso la costa, in altri ancora fuoriuscendo dai confini regionali e nazionali e collegandosi al mondo.
Nel prossimo capitolo cercherò di raccontare come potrebbe avvenire la connessione tra luogo (Santarcangelo) e flussi globali.
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1 “Fun
Santarcangel
e commerciltre vent’antto, innovazcamera…
tavia, inevit, anzi si fat, creare une, un prodoquesto arcoano un andta lenta ne
mazione, un che l’iPhone
tempo ad eossimi 5 ane, dove i tet attraversfatto di seerno di lenti stessa curvaonquistare ta le sociezione di mcani come Ggli anni settsua fase di do hanno suaratteristichngono sociegi le dinamicurano il vesso all’acaforma”, come ne rappresme raccontaminati dalle zioni. “Funzi maturità è
guardiamo mente la cdella fase d
è un esempfase di ferm
nziona finché no
2. Scenari fu
o di Romagn
alizzato. Prnni per aumzioni di tipo
tabilmente,ticava a mana nuova dotto radicalmo temporaldamento grello stadio rallentamen
e sta segueessere sostnni il mercattasti saranno le lenti densori che a contatto…a ad S la pola propria
età di succeassa. La cGeneral Moanta, con l’maturità e l
uccesso le ae e alle fun
età come Wche del van
vantaggio trccesso”, come Google,senta il valoa McGrath1
condizioni ziona finchéè il segnale
a molte durva a formdi maturità.pio la ricche
mento e di di
on smette di fun
uturi. Dal “non
na – Posiziona
rogressivammentare leincrementa
si arrivò aantenere quiscontinuità
mente innove, le vendaficamente
iniziale, unto se non
endo la sua tituito da quto sarà domno completaegli occhialapplicherem
… E così viaotremmo diposizione sesso persegclassifica Footors, Gener’avvento deascia il posaziende capnzioni dei p
Wallmart, Aigntaggio comramite l’accome racco Apple e Fa
ore strategic1 ogni teorcircostanti,
é non smettche le cond
delle nostrema di S e o
ezza creata iscontinuità
nzionare”, Rita G
più” al “non a
amento compe
mente il cellu vendite fuale e non ra
a un punto uelli esistenà con il pasvativo rispetdite – l’indi
rappresentun incremeuna flessioncurva a for
ualcosa di raminato dai Gamente sosli. Altri ancomo direttama, ognuno dsegnare ripstrategica. guivano le ortune 500ral Electric, ell’informaticsto all’informpaci di valorodotti. A mg, Enron e Cmpetitivo si cesso agli onta Rifkinacebook, doco. ia, ogni provincoli che te di funziodizioni sono
e variabili eoggi sembra
per abitantà con il pass
Gunther McGrat
ancora”
etitivo e scena
ulare si affeu sufficientadicale: il d
in cui nonti. Allora fu
ssato. Nel 2to al telefoncatore delltabile attrav
ento semprne in quellorma di S, sadicalmenteGoogle Glasstituiti dai cora affermamente sulladi questi propercorrendoDai primi aeconomie del 1970 Exxon Mob
ca, la stratemation technorizzare l’utimetà degli aCitigroup.sono modifasset, anz
n. Sono aove la dime
odotto o stnon posso
onare”, quano cambiate.
economicheano trovars
te dal dopogsato, ricond
th, Harvard Bus
ari futuri
ermò e conqte apportardesign, lo sp
si riuscì p necessario
2007 Steve no cellularelo stato di verso una cre più acco di maturitàecondo le pe innovativoss, gli occhcomandi vo
ano che enta pelle, il vodotti percoo le traiettoranni del Nodi scala e era guidat
bil e Union Cegia delle enology per flizzo delle i
anni novant
ficate ancoriché tramite
anni carattensione del
trategia comono essere ando la curv
e ci accorgsi nella part
guerra ad oucibile agli
siness Review, g
quistò quotere piccole portellino, la
più a conquo inventarsiJobs prese
.salute de
curva a formelerato ne
à.previsioni èo. Alcuni ipo
hiali commeocali e si ntro dieci anvideo saràrrerà la suaie seguite dovecento fidi scopo a
ta da colosCarbide. economie dfornire servinformaziona alle azien
ra una voltae la loro perizzati danetwork ch
mpetitiva happlicati al va ad S ent
giamo che te terminale
oggi. La creanni che fe
gennaio-febbrai
35
e di mercatomodifiche aa vibrazione
uistare nuoi qualcosa dentò il prim
l prodotto ma di S: unl periodo d
è destinato otizzano ch
ercializzati dnavigherà sni il cellular incorporat
a curva ad Sdalle impresno agli anattraverso ssi industria
i scala entrizi. In quest
ni in aggiuntnde leader
a, le aziendproprietà, daalle aziendhe riescono
a dei vincomutare deltra nella su
riproducone del grafico
scita fu lentecero seguit
io 2017
o, al e,
vi di
mo
– na di
in he da su re to S.se ni la ali
ra to ta si
de al
de a
oli le
ua
no o,
ta to
acgefopr
acpoInfup
mratrm
ua2rfod
afum
36
alla secondacaratterizzatgrandi dimeesse operavorma di S èprodotto, leicchezza tra
Nei decenaggiustamencrescita ecopiù l’elemenorientate andipendenteulcro del mopiccole dime
Dalla secmaturità, le allentare e ra imprese,meno non c
un paio di all’Emilia-Ro2023 qualsiiprendiamoorme di dodoping quan
È un moaggiornare eunziona anma non sar
a guerra moto dalla vici
ensioni che vano in unè cresciutae imprese a le aziendenni successnti per gara
onomica e bnto caratterizal consumemente dalodello rimasensioni.
conda metàvariabili c
poi a declin, e tra queson la stessa
osservazioomagna, il asi rito sca con magg
oping: il dopntitative eas
dello econoe rendere ecora e posrà più aggi
Santar
ondiale. Neinanza di pfacevano d rapporto drapidamenmaggiorm
e subfornitrisivi il modeantirsi la cobenessere. zzante, il m
matore, su fattore aggse la prese
à degli annche descrivnare. Ciò chste e il territa misura e c
oni. Gli anPIL regiona
aramantico gior fatica, nping aumen
sing…
omico paraefficiente c
ssiamo prosornato, al
2. S
rcangelo di R
l periodo surocesso e dda traino addi committente, il mercaente struttici e benessello distrettompetitività In questa f
modello poseuccessivamgregante, nnza di impr
ni novanta vono e mishe sta venetorio, non pcapillarità ra
ni che finiale è calatoè ammess
ne usciamonto della s
agonabile acon piccoli cseguire conpasso con
Scenari futuri. D
Romagna – Po
uccessivo indi prodotto d un insiemenza-subforato era in gturate comsere diffusotuale non r
e continuafase, la vicie al centro
mente l’innel process
rese più stru
la curva ssurano il nendo meno produce piùaggiunta in
scono per o nel 1983,so). La seco con una pesa pubbl
a un vecchcambiamenn l’utilizzare
le trasform
Dal “non più” a
osizionamento
niziò ad affee dalla pre
me più vastornitura. Songrado di ac
mmercializzao tra gli abitarichiese graare ad aliminanza di paltri fattori a
novazione o di lenta mutturate a fu
sembra avenostro mode
è il fulcro dbenesserepassato.
3 non po, nel 1993, onda osservelocità selica, il dopi
io cellularenti, con innoe il nostro cmazioni che
al “non ancora
o competitivo e
ermarsi il msenza di imo di piccoleno anni neiccogliere tutavano all’eanti del terriandi innovamentare il c
rocesso e daggreganti,
e l’internma costanteungere da d
er raggiuntello hanno
del modello,e e ricchezz
Se periodo ultimi all’Emiliastessa cè didinamicregionalcomplesentrare tecnicheciclo esulanoqueste p
ortano partinel 2003 e
rvazione è empre minoing svalutaz
e che non ovazioni inccellulare/moe avvengon
a”
e scenari futur
modello distrmprese di me aziende ci quali la ctto ciò che estero geneitorio.zioni, solo ircolo virtuodi prodotto prima le st
nazionalizzae trasformazdriver per qu
to la sua finiziato p
, il circolo vza diffusa. Q
circoscriviad’analisi
quarant’ana-Romagnacurva a formsegnata a del le nel sso. Senza
in disce sulla duraeconomico
o dall’obiettpagine mi licolarmentee nel 2013 che ogni v
ore e ricorrezione della
riusciamo crementali. odello econno nella soc
ri
rettuale medie e he con
curva a veniva erando
piccoli oso tra non fu rategie azione. zione il uelle di
fase di rima a
virtuoso Quanto
mo il agli
nni e a, la ma di S
dalla PIL suo
a voler ussioni ata del
che tivo di imito a
e bene (per il
volta ci endo a
a lira, il
più ad Certo,
nomico, cietà e
S
produrmeno
Riprha esad’essecellulaprontoGlass innescmodelrelazio
È loinapprnel risquandregolariconfiriconfieviden
Il mnon loPasolipetrolisviluppinteres
Nei che senon collettiquestoun nau
Nonantropalmenl’ammsettandell’effsia ne
È beche inecononeces
Ancentrata
Santarcangel
rrà risultati persone.rendendo qaurito la suere. Necessare, non è o a rottama
già prontocato non dlo, cambiam
one tutte le
o stesso tropriato, pespetto di redo i cambiaa ogni tanto gurazione gurazione,
nte riguarda
mancato equo scopriamni già nefera, denupo e progrsse individusuoi “scrittienza una mpoteva esività, ma soo caso, il soufrago immen è avvenupologica, to altri onimento dta e ottanficienza dell loro ruolo ene essere n passato mica, ricchsità di crear
che il termia in una f
2. Scenari fu
o di Romagn
sempre più
uanto afferua capacità sita di una dcosì semplre il nostro
o all’uso. Èdalla politicamenti che asue parti.
termine "mrché esso eegole prefiamenti avv– i piccoli acome è divaltrimenti
a il funziona
uilibrio del mo solo ogel 1973, nciava il dresso, lo s
uale e quello corsari” Pametamorfossserci salvolo quella inopravvissutoerso in un muta nessuntuttavia il
due ddi Pasolini,nta gli obiele risorse adi lavoratorchiari, la sera accet
ezza e benre una disco
ine "equilibfase che s
uturi. Dal “non
na – Posiziona
deludenti.
rmato precedi garantir
discontinuitàice quando
o vecchio mÈ un procesa ma da ta loro volta
modello" coevoca l’immssate, si m
venivano graggiustameventato il nil rischio è
amento del m
nostro modggi. Pier Pin piena disequilibrioscollamentoo collettivo. asolini avvesi antropolovezza perndividuale. o sarebbe smare di petrna metamo
modello ecenni d ha continettivi delle a disposiziori, sia nella lpinta individttata ed innessere diffontinuità pe
brio" va prosi manifest
più” al “non a
amento compe
A beneficia
edentementre crescita eà, su questoo si parla dmodello di Msso che rictrasformazioa modifican
on riferimenmagine di umuove attraradualment
enti – per ripnostro, anc
quello di mercato e le
dello Paolo
crisi o tra o tra
ertiva ogica r la E, in stato rolio.orfosi
per dopo
nuato a proimprese –
ne – non coloro veste ddualistica e ncentivata fuso su larger ritrovare u
ofondamentta come d
ancora”
etitivo e scena
arne sarann
e, è un moeconomica o vi è ampi
di modello eMotorola pechiede temoni radicalio profonda
nto allo svn qualcosaaverso autote, quando pristinare l’eche le regodare vita ae degenera
odurre ricch– massimaonfliggevandi cittadini.
volta all’arrperché ass
ga parte deun equilibrio
te rivisto. Li instabilità
ari futuri
no sempre m
dello che he coesione
o consensoeconomico,er sostituirlopo e, comei in alcune
amente ciò
viluppo ada di meccanomatismi. F
era sufficequilibrio. Inole dovrebbad effetti dazioni che ha
hezza. Quea profittabilno con le am
ricchimentosicurava el territorio. o su basi di
La nostra sà strutturale
meno impre
a smarrito e sociale, lao. Però, a d non c’è u
o con un nue spesso c
e delle comche collega
apparirenico, di un sFunzionava
ciente rivedn un sistembero essereistorsivi. L’a prodotto.
esto perchéità e mass
mbizioni del
o è sempre equilibrio, cOggi non pfferenti.
società seme permane
37
ese e sempr
il senso, cha sua ragio
differenza den rivenditoruovo Googcapita, vienmponenti dea e mette
sempre psistema che
a in passatere qualcha in perenn
e in perennesempio p
é negli ansimizzazionle persone
esistita, socioè crescitpiù, da qui
mbra esserente e – s
re
he on el re le
ne el in
iù e, to
he ne ne iù
ni ne
–
lo ta la
re se
rec
2
ocidap
cmccb
cefacopp
dd
“n
38
iconosciamequilibrio pecomplesso e
2.2.3 L’equili
Riconosceovviamente con il quale deale lo staattraverso mprogressivam
cose sono vma potremmcambiamentcosì, semplbicicletta, du
Lo stessocomplessi”. equilibrio chamiglia e lacambiamo noccorre riceparallelamenpassato, pro
Se questdavanti a nodi equilibri, i
Come dirnon più”, do
non conosci
mo la sua cerché, comeequilibrio, s
ibrio della b
ere la comdelle politiaffrontiamo
ato di stabilmodalità nomente sma
viste come omo dire lo sti così rapidicemente ounque un eq
o equilibrio iCoerentem
he mirano avoro. È unnoi, cambiarcarlo e rinnte ai cambobabilmente
e consideroi la necessnstabili e inebbe il socove i vecchiamo ancora
Santar
complessitàe afferma Paimmetria e
bicicletta. Ve
plessità imche consego i cambiamlità. Non è
on più efficarrite.
opposte. Lastesso per di e profondoccorre guaquilibrio inst
n movimenmente con la
a conciliaren equilibrio no gli altri, novarlo conbiamenti e re, come affe
razioni sonosità di crearen perenne riciologo Aldoi modi di aga le modalit
2. S
rcangelo di R
à – essa èaul Cilliers stabilità sig
erso il “non
plica dal puguenti - un
menti va allaun caso chaci, condiz
a stessa cosl’evoluzione
di che sembardare all’eqtabile e, al t
to che ritrova nostra vise aspetti trper natura muta l’amb
ntinuamenterimanessimerma la teor
o corrette, e una discoconfigurazio Bonomi sgire non sontà per acced
Scenari futuri. D
Romagna – Po
è destinatain “Complex
gnificano cri
ancora”
unto di vistsalto cultu
a ricerca e dhe da decenioni econom
qucochesPaimecPeneapassta
sa accade ne tecnologibrano inconquilibrio da tempo stess
viamo nei nsione ed i nra loro appa
instabile ebiente nel qe, perché seo ancorati aria della com
ci troviamontinuità e, one.
stiamo viveno più validdervi.
Dal “non più” a
osizionamento
a ad operaxity and Poisi”.
ta dell’analirale non indà valore alnni oramai miche e so
Tentiamo uell’equilibrioesione soche è il conssere arafrasando
mmaginare conomico cer manteneecessario pparentemessieme, il mabili perchénel nostro sca spinta d
nciliabili conuna prospe
so, proficuo
nostri componostri valoriarentement
e in perennequale viviame non fossial concetto mplessità, v
o nella fasal tempo st
ndo una trai, ad un mo
al “non ancora
o competitivo e
re lontana stmodernis
si economindifferente. ll’equilibrio, ci affanniam
ociali raggiu
faticosameio tra crescciale senza
ncetto stessradicalmen
o Jan Ail nostro s
come se fosere l’equilib
combinareente imposmovimento eé ci si muovsistema. La dall’industrian uno stato ettiva differ
o, un equilib
ortamenti di ci poniamote contrastae riconfigur
mo. Per riusmo in gradodi equilibrio
vivremmo u
se terminaltesso, di tro
ansizione dodello del “n
a”
e scenari futur
da condizm”, “in un s
ica e sociaIl percorsoha come m
mo nel rincunte in pas
ente di riscita economa aver comso di equilte cam
Ardui, possistema socsse una bicbrio in bicice due pssibili da me la stabilitve, eppure globalizzaz
a 4.0 – detdi stabilità.
rente, quellabrio in movim
i persone “so degli obieanti, per esrazione, in scire a mano di farlo evo che avevno stato di
e di un movare nuove
da un modenon ancora”
ri
zioni di sistema
le – e, logico
modello correre, ssato e
stabilire mica e mpreso ibrio a
mbiato. ssiamo ciale e cicletta. cletta è polarità mettere à. Si è le due
zione – ermina Non è
a della mento.
sistemi ettivi di sempio quanto tenerlo volvere amo in crisi.
modello, e forme
ello del ”, di cui
S
Connon sscomppoteremolto si vive
Lo Scambipoliticaglobalche ar
Se itra luo
2.3 Ca
del tunci aspsappia
Fra almenanni: q
I caconvedei riflgas seconse
Santarcangel
ncordare susufficiente parso, ricore è la capactempo si è
eva nello steStato-nazionata: il potera è rimastai. Oggi il gorrivano dallo
in passato ioghi e flussi
artoline dal
nnel prosegpetta all’uscamo se mig
le trasformo tre destinquella clima
ambiamenti gni internazettori. Tutti erra per coguirebbero.
2. Scenari fu
o di Romagn
ull’imprescinper realiz
rda come lacità di fare ledato per sc
esso posto, ne aveva il re è evaporaa immobile, overno locao spazio glo
il grande int, se ne agg
l futuro. Co
gue ancora cita è (saràliore o pegg
mazioni chenate a modifatica, quella
climatici szionali, divei principali
ontenere l’a.
uturi. Dal “non
na – Posiziona
ndibilità delzzarlo. Il a globalizzae cose, la pcontato che
nello stesspotere di faato nell’iperlocale, ferm
ale è chiamaobale.
terrogativo iunge un al
osa ci aspe
oggi, su un) profondamgiore, sicurae riusciamo ficare profo
a demografic
sembrano eentano mateIstituti di ricaumento de
più” al “non a
amento compe
dare vita asociologo azione abb
politica è la fci fosse un
so nucleo faare le cose.r-spazio, nema allo Staato a trovar
era: “cosa tro: “chi farà
etta nel “no
ecmanpevepr
aldicoca
n punto permente diffeamente diffe
a cogliereondamente ca e quella
essere la peria per amcerca conveella temper
ancora”
etitivo e scena
al “non ancpolacco Z
bia sancito facoltà di de
n legame indmiliare, e lo A causa d
ello spazio gato-nazionere soluzion
dobbiamo fà qualcosa?
on ancora”
Nel raccoconomisti
metafora dennunciavanessimisti ci edeva dellaroveniente
Altri ancorlcuna luce hi un tunonfortevole,asa ancora La ricerca
rò c’è una crente dal perente. , ma di cuilo scenario tecnologica
riorità da ambientalisti fengono sullaratura globa
ari futuri
cora” è conZygmunt Bil divorzio ecidere quadissolubile to Stato era ella globalizglobale, nel, incapace i a problem
fare?”, oggi?”.
?
ontare gli hanno fattl tunnel. G
no la luce spiegavan
a luce, ma in senso co
ra, e io tra hanno semnel da a, perché sa lungo.
a della nostconcordanzapaesaggio l
i ci sfuggeche ci acco
a.
affrontare infanatici appa necessità ale e gli ef
ndizione neBauman, re
tra potere ali cose vantra il poterelo Stato-nazzzazione la lo “spazio ddi gestire l
mi di cui non
, nella cont
anni delto spesso li ottimisti oin fondo
no che effeterano i far
ontrario.
questi, nopre preferit
arredare, darebbe sta
tra posiziona nelle opinasciato all’e
la portata,ompagnerà
n occasionepena si spen
di ridurre l’ffetti devas
39
ecessaria mecentemente politica.
nno fatte. Pee e la politicazione. situazione
dei flussi”. Lle dinamichn è la causa
rapposizion
lla crisi gricorso al
ogni anno al tunnel,
ttivamente i di un tren
n scorgendto raccontarda render
ato la nostr
ne all’internnioni, ciò chentrata. No
ve ne sonnei prossim
e dei grandngono le luemissione dtanti che n
ma te Il
er a,
è La he a,
ne
gli la ci i
si no
do re re ra
no he on
no mi
di ci di
ne
narac
suincec
imgecreaa
pcmo
in
v2p
40
nell’immaginal tempo steicercatori s
attuali e lacompletame
Si può dissimulazioni, un clima noncremento come ad ese periodi pcalore e sca
A fine 2mpegnati ingas serra e entro 1,5 grconcreta attecenti vice
alcun camambientale.
Secondo particolare concentrata mondiale. Cogni mese u
Aumentern Italia, uno
Le previsvent’anni av22 per centopeggiore se
ne, è, probaesso è un’ipi sono avvea simulazioente sommescutere a lquello che
ord-africanodella frequ
sempio alluvrolungati d
arsità di riso2015 a Pan modo attiv
contenere radi. Speriatuazione, puende politicbio di ro
le previsioin alcune in Cina e
Cambierà raun milione dranno ancheo dei primi Pioni più rec
vrà 755milao), ci sarannon ci foss
Santar
abilmente, uperbole proenturati nellone restituersa dalle aungo sulla è certo è c
o e dovrà auenza degvioni nella si siccità, in
orse idriche arigi, tutti vo per ridurl’aumento
amo che taurtroppo i pche non seotta verso
oni continuaree del pin India e
adicalmentedi giovani ine le person
Paesi al moncenti elaboabitanti in m
nno 264 ansero gli stran
2. S
rcangelo di R
uno scenariovocatoria p’immaginar
uita dalle cque.validità di he l’Italia va
attendersi uli eventi estagione invncendi, ondnei mesi esi Paesi srre le emissdella tempe
ale propositprimi passi eembrano s
la soste
uerà ad aupianeta. Nee in quei Pe la forza ladiani comin
ne anziane, ndo per incrate dall’Istmeno, il 31 ziani ogni 1nieri ad alim
Scenari futuri. D
Romagna – Po
o esageratoper lanciarere l’Italia al previsioni
queste a verso
un forte estremi, vernale date di stivi. i sono sioni di eratura to trovi e le più egnare
enibilità
umentare lel 2030 il aesi si reaavoro, bast
ncerà a cercun aspettoidenza dellatat nel magper cento s
100 bambinmentare le n
Dal “non più” a
osizionamento
Tra le che colpricercatosicuramedel marcentimetrun auinondazioad alta vessere queste il
ImmagSantarca
o che mai te un allarme2100 proietvede canc
la popolaz35 per ce
alizzerà il 2ti pensare care lavoro. che diventa popolazioggio 2018 dsarà componi (oggi 169nascite.
al “non ancora
o competitivo e
conseguenpiranno l’Itari dell’En
ente l’innalzre che tori entro il 2mento done. Sono 3vulnerabilitàsommerse delta del P
ginare il maangelo di roverà confe sul prossttando nel fcellata la
ione a liveento della 25 per centche per i p terà particolone con più dipingono u
osto da anzi9), un dato
a”
e scenari futur
nze più draalia – seconea –zamento deoccherà i 050 a cui s
del rischi33 le aree ià che risch
dal maro.
are nella piaRomagna, ferma nella imo futuro. futuro le tenpianura P
ello mondiapopolazioneto della riccprossimi ve
larmente rildi 65 anni.
un Paese ciani (oggi siche sarebb
ri
astiche ondo i vi è l livello 25/30
seguirà o di italiane iano di re, tra
azza di come
realtà, Alcuni
ndenze adana,
ale, in e sarà chezza
ent’anni
evante
che traamo al be ben
S
una ptoccar
I nustraniediventdel tuteconosenza del lav
EmiaccogdobbiaL’Emilma an
I numediasopratuna nauno ogmovimnegatiSantaressere
Santarcangel
ercentuale re il 30 per cumeri del 20era, tra i baa una su qtto anacronmiche evidl’apporto d
voro.lia-Romagnliere e con amo preparia-Romagn
nche il restomeri del pr regionale ttutto per l’aascita ogni gni sei. Qu
menti demogvo. La trasfrcangelo nee pronti ad a
2. Scenari fu
o di Romagn
che nella ccento. 017 segnalmbini con euattro tra i
nistico il dibdenziano codegli stranie
na anzianaun’elevata
rarci a un a è tra le a dell’Italia d
rimo capitolper struttur
arrivo di nuoquattro rig
uesto non sgrafici, già formazione ei prossimi affrontare i
uturi. Dal “non
na – Posiziona
classe più
ano come età inferioregiovani con
battito sul dome l’Emilieri non abbi
a e multietn qualità demodello ecaree magg
dovrà fare i o hanno mora e dinamovi cittadini guarda bamsignifica che
oggi il saldemograficanni, esse
cambiamen
più” al “non a
amento compe
AItalitoccalcusfio
Lqua(oggoltrequa
giovane, q
il 24 per cee ai cinque an età compriritto di cittaa-Romagnaia futuro, an
nica è unalla vita. Al
conomico eiormente inconti con trostrato comica demogrnon dall’est
mbini straniee Santarcando naturale
ca che sta aerne consapnti portati da
Sdovl’Indov3Dque
Ndeiun Peovucol
ancora”
etitivo e scena
Aumenterà aa nel 20cherà il 15 une regioni
orare il 30 pe
L’Emilia-Romasi un terzogi 24 per ce il 22 per
asi il doppiouella con e
ento dei naanni uno ogresa tra i 25adinanza, ta, come mnche ipotizz
a buona notempo stes
e sociale denteressate aasformazio
me Santarcarafica: popotero ma da eri, a Santangelo non de, differenzavvenendo pevoli è giàai nuovi sce
Siamo all’inve le macch
nternet dellve si usano
D. Cambieràello, cambieNon sappiai prossimi aanno all’a
rò quello cunque, milllegheranno
ari futuri
anche la po037 la pe
per cento i la presener cento.
magna saro della popcento). Gli scento dellao rispetto aetà inferiore
ati durante lgni cinque è5 e i 35 annutte le prevolte altre azando una
otizia, indicsso una notestinato a ca questi cani epocali. angelo di Rolazione piùaltre parti d
arcangelo ladebba guara tra nasciin regione pà un ottimoenari.
nizio dell’Inhine sono ine cose, imo la realtà aà il modo dierà il nostroamo cosa anni, non riultro figuriamche è certliardi e mo gli oggett
opolazione ercentuale (oggi 8,5 pza stranier
rà una repolazione sstranieri con popolazion
al 12 per cee ai 45 ann
’anno sia dè straniero, ni. Numeri visioni demaree del nomassiccia a
ca una cittàtizia che ci cambiare rambiamenti
Romagna difù giovane e
del Paese. Sa percentuardare con aite e morti,probabilmeno punto di p
dustria 4.0nterconnessmparano daaumentata i produrre,
o modo di viavverrà n
usciamo a pmoci nel lunto è che i
miliardi di ti tra di lor
41
straniera, di stranie
per cento), ra arriverà
egione dovsarà anziannteranno pene regionaleento attualeni, arriverà
di nazionalitrapporto chche rendonografiche eostro Paeseautomazion
à capace davverte ch
adicalmentedemografic
fferisca dale in crescitSe in regionale scende attenzione a, è di segnnte avverrà partenza pe
, la fabbricse attraversai big datae la stampma non soivere. ell’econom
prevedere dngo periodonternet sarsensori chro. L’interne
in eri in a
ve na er e, e, a
tà he no ed e,
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di he e. ci,
la ta ne a ai
no a
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ca so a,
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ia da o. rà he et
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vtededleaMrofac
dmmssreimgsaes
p
42
delle cose, urigorifero chmacchina de
Sulla basmmaginare mmagini chnostra vita n
Invecchiaviaggerannoecnologie destinate a esempio i domestiche eggere il lattività di asMaya, Kuryobot domamiliarizzarconti.
Anche il sdei tatuaggi medico. Sonmovimento scienza mesegnali bioeesponsabilimpedisconogambe (nel segnali bioeagisce di cesempio di sempre più
può già vede
un fenomenhe ordina il el caffè, sca
se delle spedelle “ca
he ci racconei prossimi
mento dellao a stretto ce delle nmigliorare
robot, oltree a cucin
linguaggio sistenza e c, Yumi, son
mestici core presto, b
settore dellafatti di sen
no già in coai paraplegdica. Quan
elettrici ai mi sono in geo al cervellocaso della
elettrici e caconseguenzcome l’innolabile.
ere all’oper
Santar
no che stiamlatte quand
alda l’acqua
erimentazioartoline daontano comi anni.
a popolaziocontatto, muove profela vita de
e a compienare, saran
del corpo cura della pno solo alcuon in q
biorobotica e
a sanità saràsori in gradommercio i gici. Alla bando muoviauscoli attravenere distuo di ordina
a paraplegiaapisce che za consenteovazione te
a Swagbot,
2. S
rcangelo di R
mo già sperdo sta per fa della docc
oni che già al futuro”, me cambie
one e tecnomolte delle n
essioni saregli anzianiere le faccnno in grad
e svolgerpersona. Rouni dei nomquali dove roboetica
à sconvoltodo di monito
primi esosse del loro mo gambeverso il midrbi del sistere agli arti
a) non riescla persona
endo a queecnologica s
il robot cow
Scenari futuri. D
Romagna – Po
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oggi sono delle
erà la
ologia nuove ranno . Per
cende do di ranno omeo, mi dei vremo
saranno n
o dalla tecnoorare i valorscheletri, “ar
funzioname e braccia dollo spinaleema muscoinferiori di
cono più a a che lo indesta persostia rendend
In agricsenza pilosatellitari precisione Lo stessosistemi di mappare contempordi tempo e
wboy, perfe
Dal “non più” a
osizionamento
anche nellesveglia che
traffico, su
in fase av
uove parole
ologia, già ori vitali ed inrmature higento un fora deciderl
e, se non fuolare e nervmuoversi. comunicare
dossa vuolena di sposdo il confin
oltura sonoota, assiste in graattraverso
o avverrà precisione e distrib
raneamentee materiali.etto per sorv
al “non ancora
o competitivo e
e piccole coprima di suona qualch
anzata, pos
e con le qu
oggi si stannnviarli direttgh tech” caprmidabile mo è il cervnzionano le
voso centraIl nostro cee. L’esosche muovere starsi realme tra scienz
o già realtàtiti attraverdo di farl’analisi chtramite drmontati a
buire acqe, con un nNelle prate
vegliare le m
a”
e scenari futur
ose quotidiauonare accee minuto pr
ssiamo pro
ali dovremo
no sperimetamente al paci di rest
mix di tecnoello che inv
e gambe, a le. Questi d
ervello e le heletro interle gambe.
mente. È sza e fantas
à i mezzi arso gli strre agricoltuhimica del teroni oppurterra, in grua e n
notevole riserie statunitmandrie.
ri
ane, dal ende la rima.
ovare a
o fare i
ntando proprio tituire il logia e via dei essere disturbi nostre
rcetta i Quindi olo un
scienza
agricoli rumenti ura di erreno. re con rado di utrienti parmio tensi si
S
c’è chguida
Le smodo lavoroprofesdovranchi disdovrà condumovimsmartp
Le sgrado urbanadiventtenere
già ogmacchSarà un’impsaranndi tocc
Va come
Santarcangel
hi ipotizza cautomatica
stampanti 3di produrre manifat
ssioni, altrenno cambiasegna moda
fare i conrre energ
mento e –phone – posstampanti 3di costruire
a, cioè la caerà sempre
e insieme ca
ggi si stimahine, alcuniun mondo portante sono solo un ucare le macsottolineatoin ogni rivo
2. Scenari fu
o di Romagn
che entro va.
3D cambiere beni, cosìturiero. N
e scompariare radicala oltre che
nti con i nuia, che s
– oltre a ssono moniD inciderane delle piccapacità di ree più centraambiament
a che oltre arrivano adominato
ocietà inforuomo e un chine”. Soloo come altroluzione tec
uturi. Dal “non
na – Posiziona
vent’anni la
ranno radicì come il mNascerannoiranno, altrmente. Percon le stam
uovi filati insi caricanotenere in itorare i valonno anche ncole abitazioeinventare lale e nascei demografi
e il 10 pera stimare chdalle macc
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o una battutri siano piùnologica, di
più” al “non a
amento compe
Neverdi,nuovestanncomei luog
AncMercemercaLo ste
profession
calmente il mercato del o nuove re ancora r esempio mpanti 3D n grado di o con il carica lo
ori vitali, regnel settore doni in 20 ol’uso degli seranno figuci, sostenib
cittadal nudi coglobasingopuntdivenimpr
E r cento dehe il tasso chine, Carl atunitense hmo per dareta? Forse n
ù ottimisti si fronte alla
ancora”
etitivo e scena
lle nostre c orti e giar
e tecnologieno diffondene compito quhi messi in
che le auto edes, Googato le loro aesso avverrne dell’auto
golare la tedelle costrure. Si parle
spazi esistere per prog
bilità ambiendini. Così couovo rapporohousing aalizzazione ole comuno di vista pnterà sempese e territo
cambierà rlle professdi sostituzioBass amm
ha affermae il cibo al c
no.sul futuro d
distruzione
ari futuri
città inizianrdini verticae idroponicndo i rewiluello di ripopericolo da
senza pilotgle e altri soauto che norà per i metrasportator
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al designer sarà sem
nità diventeroduttivo edpre più strorio d’appar
radicalmentioni attuali one sia pro
ministratore ato: “Nella cane, il can
el lavoro, ae di posti di
no a sorgeali coltivati che. Al temder, tecnic
ortare allo sall’uomo.
ta sono già ono pronti aon necessitazzi di traspre verrà so
e altro ancoggi ci sono di più di ri
– il luogo ctri urbani cponibilità ecranno altre
città, dall’amdi rifiuti. A
mpre più eranno aud energeticoringente il rtenenza.
te il mondosiano sos
ossimo al 5delegato dfabbrica d
e per imped
alcuni sostelavoro se n
43
re grattacieattraverso po stesso i che hanntato natura
realtà, Auda lanciare sano di pilota
porto pesantostituita dal
ora.stampanti
igenerazionche si abita che sappianconomica defigure legat
mministratorAnche se evidente,
utonome dao, così com
legame tr
o del lavorostituibili dal50 per centodi Autodesdel futuro dire all’uom
engono chene creerann
eli le si
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di, ul a. ti, la
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– no ei te re la le al
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sacrnda
44
altri nuovi esvolgerà del
Credo ci sportato dalla
offre numerstanno diffonecessità, umolto da viattesa della si attende la
Un second’impresa. Upagare e tut
Le piattafpagano i lavcompito dei eccezione dmpresa. Ad
Si potrebbsono sufficiediverso. Alcicondotti in
anche nel suUn esemp
si sceglie quaddebitare cassa. Signinunciare a
non fare la domanda –al “non anco
in misura slle professiosia del veroa tecnologia
rosi spunti ondendo forun’attività ccino quellochiamata p
a chiamata f
do aspetto Un’impresatelare i suoiforme scarivoratori, pri«network o
dei costi fiss assumersi
be proseguienti queste cuni di ques
un percorsuo significatpio: ad iniziuel che si vula spesa sifica anche d un nostrofila per poe alle tante
ora”.
Santar
superiore. Aoni che allo o in queste a e dall’indu
di discussrme lavoraton tutele s
o del dicianper poter scfissando lo
legato al ca«tradizion
lavoratori iicano integivi di alcunaorchestratorsi, le uscite tutti i rischi
ire a lungo poche righesti cambiamso di Sensoto dell’esseo 2017 Amuole e si es
sulla proprianessun co
o beneficio oter salvague come que
2. S
rcangelo di R
Altri ancora stato attuadue ultime
ustria 4.0 sa
ione, due tive on dem
scarse o nunnovesimo caricare le nschermo de
apitalismo dale» è resndipendent
gralmente sa tutela, sor» è l’aggioe sono direti è il lavorat
nel raccontae per compmenti porter. Senso an
ere, dell’agirmazon ha lasce senza faa carta. Qummesso, na favore di uardare deista che già
Scenari futuri. D
Romagna – Po
affermano cle non siamaffermazio
arà di segno
Ncaporchpiattefficfabbsocigiorindivpiù atto
Il in particolamand, doveulle. Per mosecolo, quanavi arrivateel proprio sm
delle piattafponsabile dtemente dalsul lavoratoolo in baseornamento ettamente prtore.
are i cambiarendere comranno benecora una vore, del perchnciato Amaare la fila. Cuesto signiessun addeun interessi posti di la
à oggi si van
Dal “non più” a
osizionamento
che il 65 pemo nemmenoni, ma temo negativo.
on solo inditalismo dehestrator», taforme pe
cacemente bisogni e ietà. Airbnbrno si allungviduano ne
efficace prno a necestema del c
are. Il primoe il lavoratoolti il nuovoando i lavoe al porto. Lmartphone.
forme riguadella soddill’attività svore il compiall’attività e
e la manuteroporzional
amenti che me ci attendefici, altri si olta inteso ché si fanno
azonGo, un Ci pensa la ifica nessuetto alla casse collettivoavoro? Crednno profilan
al “non ancora
o competitivo e
er cento degno in grado do che il sal
dustria 4.0,lle piattafor
di chi er identifica
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rda il ribaltasfazione dolta. ito di soddeffettivamenenzione deli all’andam
vivremo neda un mondriveleranno
come direzile cose.supermerctecnologia na fila, nesssa. Quantoo, per esemdo che la
ndo – darà u
a”
e scenari futur
gli studenti di immaginaldo occupaz
siamo nell’erme, dei «n
sa progare e cona e offetà presentiAlibaba, …delle azienace lo struzzare la sacità.
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chiamato sehe avanza llavano il merenza è ch
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isfare il clinte svolta. Lla piattaformento della
el prossimo do completao dannosi sione di mar
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era del network gettare nettere
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… Ogni de che umento società
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molo in he oggi
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ente e L’unico ma. Ad propria
futuro, amente se non rcia ma
i entra, nti e ad sa alla
sposti a odità di questa precisa
2. Scenari futuri. Dal “non più” al “non ancora” 45
Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Ciò non significa rinunciare né rallentare nella corsa all’innovazione tecnologica, non vi è alcun dubbio che l’innovazione rappresenti, oggi ancor più che in passato, una delle leve strategiche fondamentali e irrinunciabili per lo sviluppo delle imprese e, più in generale, del sistema economico e sociale. Tuttavia, non va dimenticato che in questi anni si sta affermando un fattore di competitività altrettanto fondamentale, la reputazione. Un’impresa così come un sistema territoriale per essere competitivo (attrattivo) nel lungo periodo non può prescindere da una buona reputazione, vale a dire da comportamenti volti alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale, alla cura di tutti coloro che abitano l’impresa, dai clienti/consumatori, ai dipendenti, agli stakeholder.
Non sempre innovazione e reputazione marciano allineate, ridare un Senso significa costruire un percorso dove le traiettorie dell’innovazione e della reputazione – così come le altre leve strategiche che attengono alla coesione sociale e alla crescita economica – siano rivolte verso la stessa direzione. Significa immaginare un mondo diverso, caratterizzato dall’innovazione tecnologica costruita attorno ad una visione, quello di uno sviluppo sostenibile. Un’innovazione tecnologica che si sviluppa e trae forza da un altro tipo di innovazione, quella relazionale o sociale. Il motore di tutto è la capacità delle persone con competenze diverse di condividere spazi, idee e collaborare su progetti comuni. Ibridazione e contaminazione sono tra le parole chiave che stanno caratterizzando questi anni e, probabilmente, continueranno a farlo anche nei prossimi. A sua volta l’innovazione relazionale di questi anni discende da un’altra innovazione, quella culturale sintetizzabile nel cambiamento di paradigma “dal possesso all’accesso”. Non è più importante avere la proprietà delle cose o delle idee, quello che importa è potervi accedere.
Airbnb, Uber, BlaBlaCar, Amazon e TaskRabbit sono solo alcune tra le piattaforme che fanno dell’economia della condivisione il loro motore di sviluppo. Allo stesso tempo, per quanto visto prima, il capitalismo delle piattaforme esemplifica gli effetti negativi che si creano quando - non sempre e non per tutti è così - l’innovazione tecnologica viene utilizzata per percorrere strade che vanno in direzione contraria a quelle che portano alla costruzione di un sistema territoriale coesivo e con benessere diffuso.
Ciò che è importante sottolineare è che alla base delle piattaforme c’è un modello organizzativo completamente differente da quello tradizionale, un modello che nei prossimi anni potrebbe rivoluzionare la nostra società. Meglio capirne di più.
2.4 Le platfirm. Co-creatori di futuro.
Nelle pagine precedenti si è raccontato dell’importanza dell’arredare il tunnel e in questi anni alcune imprese lo hanno fatto sicuramente meglio di altre, quelle che negli anni della crisi hanno continuato a creare occupazione e fatturato. Sono le imprese che nel primo capitolo sono state definite resilienti e, come si è visto, a Santarcangelo sono presenti in misura significativamente superiore a quanto avviene a Rimini e nel resto della regione.
Le imprese resilienti hanno alcuni comportamenti che le accomunano. Innanzitutto l’aver continuato a investire, soprattutto in macchinari, attrezzature e sui propri dipendenti. Cercare di competere abbassando il costo del lavoro non funziona, anzi. Le imprese che crescono mantengono un forte legame con il territorio, con la comunità d’appartenenza, pur seguendo traiettorie di sviluppo globali. Sono all’interno di filiere, filiere che integrano attività manifatturiere con quelle terziarie, che sono fortemente attive sui mercati esteri. All’interno delle filiere mantengono un ruolo strategicamente rilevante hanno competenze distintive che le rendono
ds
snaatr
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2acn
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sss
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s
46
difficilmentesostituibile,
La domansfide dell’indnostro modoaffermando anomale peradizionali.
Tutti sappessere la favalore che v
Nelle piatpersone, doLa piattaformmacchine, mcamere, me
L’effetto è2008 e oggialberghiera capacità ricene ha messi
Secondo
del 4 per ceNegli ann
strategie ripsulla logisticsviluppo.
Apple invpuntò tutto sattraverso lconsumator
Si venne sovrapponev
sostituibiliprima o poinda è: sarà dustria 4.0?o di produsul merca
erché si ba
piamo comabbrica piutva dall’acquttaforme no
ove produttoma non prodmette in colltte in colleg
è dirompent è valutata più importaettiva al moi 7. le previsio
nto.ni successiportate in tuca, sulle ec
vece sviluppsu un sisteme loro appi attraversoa creare uvano, che
Santar
. Una cosa verrà sostisufficiente
? Si è visto rre, di lavoto delle im
asano su m
me funzionattosto che iisizione deion c’è nullori e clienti oduce nulla, egamento c
gamento chte. Uber, pe25 miliardi
ante al mondondo, per ar
ni formulatUniti, Regncento di chsceglierann
Sono nusaranno copotrà obiettattività comescluse da
Nel 2007tra cinque iPhone ven
vi le cinquutti i manuaonomie di s
pò un solo ma operativplicazioni, lun mercato
na rete di ccrebbe in
2. S
rcangelo di R
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a un’impresl negozio oi fattori proda di tutto o consumatma vende
chi offre il si offre una s
er valore hadi dollari. P
do, vale 19 rrivare a un
e da Morgno Unito, Ghi viaggia peno una siste
umeri che ompletamentare che so
me quelle aqueste dina
7 il 90 per csocietà: N
nne messo i
ue imprese ali, puntandscala, inves
prodotto -o rivoluzionle "App", mo virtuale l’Aconsumatormisura es
Scenari futuri. D
Romagna – Po
sti anni ci h
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sa tradiziono l’albergo, duttivi fino aquesto. Sotori si inconla transazioervizio con sistemaziona già superaPer avere udi miliardi. milione di c
an StanleyGermania eer piacere eemazione A
raccontanonte ridisegnno mercati lberghiere, amiche. No
cento dei pNokia, Samin commerc
per guadado sulla diffstirono quot
dal design nario, che glma che soApp store. ri e svilupp
sponenziale
Dal “non più” a
osizionamento
hanno inse
rimanere coi prossimi aDi vivere. r, Airbnb s
completame
nale. C’è uci sono dip
alla vendita ono spazi ntrano per trone tra prodchi ne ha b
ne con chi laato la Genen termine dAncora, Macamere ha
y relativame Francia) ne il 23 per c
Airbnb.
come alcati da quesparticolari, ma che le
on ne sarei c
profitti della msung, Motocio quell’ann
agnare quoferenziazionte rilevanti
accattivantli stessi conoprattutto c
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al “non ancora
o competitivo e
gnato è ch
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solo per citente diversi
na strutturapendenti, c’del prodottovirtuali di rarre un rec
duttore e cliebisogno. Aira cerca.
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ente a quatnel corso dcento di chi
une filiere sto nuovo mche mettonimprese m
così sicuro.
telefonia morola, Sonyno, la sua q
ote di mercne del proddel loro fatt
te e con nunsumatori pcommercial
p, dove speeno di 8 a
a”
e scenari futur
he se qualc
nche di fronerà radicalmto come si tare i più fi rispetto a
a fisica, ch’è una cateo o del servinterazione ciproco vanente. Uber rbnb non po
Airbnb è ne, Hilton, la ocietà con m58 anni, Air
ttro mercatdel 2017 il i viaggia pe
e interi comodello. Quno a rischio
manifatturiere
mobile era ry e LG. Il
quota di pro
cato seguirotto, sul mturato in ric
uove capacotevano arrizzavano a
esso i due anni dalla n
ri
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nte alle mente il
stiano famosi, a quelli
he può ena del vizio.
tra le taggio. non ha
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maggior rbnb ce
ti (Stati 25 per
er affari
omparti ualcuno alcune e sono
ripartito primo
fitti era
rono le archio,
cerca e
cità - e ricchire ad altri
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S
nell’Apmiliard
Nel quelli s
L’esin tecnun’imploro co
Tuttstannopiattafcon i cdelle p
Comculturavaloreprodotconsuriuscirclienti
nuovogli rius
La rgiardinrincorsall'astil'altro quasi primo
2 Quhttp://ww
Santarcangel
pp store si tdi di dollari r2015 il 92
sopravvissu
sperienza dnologia e inpresa tradizombinazion
te le princio spostandforme, affianclienti/consuparole Platfome è facile iale non indi lineare datto o servizmi". Nella le a far intee i consum
modo di sasciva particoricerca di nuno di casasa. Così, cella, il suoelemento ncoricato su a superare
uesta breve ww.treccani.it/en
2. Scenari fu
o di Romagn
trovavano greali per gli per cento d
uti, solo l’8 p
ell’iPhone ddustria 4.0
zionale, pere costituisc
pali societàdo in quesncando aglumatori. Peorm e Firm.immaginarefferente, sigall’alto verszio e il clieogica della
eragire in umatori per co
altare l’asticolarmente buova tecnica, Horine danziché ino punto di
nuovo era laun fianco ni due metri
nota sulla snciclopedia/atlet
uturi. Dal “non
na – Posiziona
già 1,4 miliosviluppatordei profitti dper cento.
dimostra coper essere
r quanto innce la piattafo
à americansta direzioni investimen
er definire q
e non si tratgnifica mettso il bassoente passivpiattaforma
n rapporto ombinare in
Si tracompres
Parliaforbice, Michael molto lusaltare Arrivò a
Nei pHorine, talentuo
cella, in quabene.ca era legatdisponeva n una posavvio era
a posizionenell'attimo d.
storia del satica-le-specialita
più” al “non a
amento compe
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me essere competitivi
novativa, l’Aorma.
ne, anche qne, far evnti tradizionqueste impr
tta di un protere in discuo, oppure lvo nell’acqa le parole alla pari pemodo nuov
tta di un cso meglio ri
amo di saltoin particolSweeney,
unga e velol’asticella csaltare un
primi anni grande appso, era allaanto il salto
ta anche aldi poco s
sizione frotutto sposta
e del corpo,dello scavalc
lto in alto a-i-salti_(Enciclo
ancora”
etitivo e scena
un mercato
nia mobile
digitali non, bisogna p
App store ra
quelle che volvere l’imnali altri voltrese viene u
ocesso semussione scha visione duistarlo, bachiave dive
ersone intevo le risorse
ambiamentcorrendo a
o in alto2. Fare un irlaaveva perfeoce che necon un mometro e nov
del 1900 passionato a ricerca di a forbice n
fatto che, spazio per ntale rispeato a sinist che apparcamento. F
è stata realiopedia-dello-Sp
ari futuri
o virtuale ch
era detenut
sia sufficiepensare digiappresenta
operano inmpresa seg
ti a costruireutilizzato il
mplice, richiehemi tradiziodell’aziendaasata sul mentano com
erne ed estee e creare v
to epocale un esempio
Fino alla finandese emiezionato la el finale pieovimento dvantasette c
un giovanedi atletica mun
non
nel la
etto tra; riva u il
zzata consultaort)/
he ha gene
ta dall’iPho
ente, non baitale. Apple un mercat
n settori trauendo la e un rappotermine "Pl
ede innanzitonali, comea attiva nemodello "io
mmunity e cerne all’azievalore.
che, forse,o.e del 1900 igrato negltecnica con
egava a dedelle gambcentimetri n
e californiama non par
ando il sito
47
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asta investirrappresent
to virtuale,
adizionali, logica delrto differentatfirm", cra
tutto un salte la catena dl proporre
o produco tco-creazioneenda come
può esser
si saltava i Stati Unitn una ricorsestra per poe a forbice
nel 1895.
ano, Georgrticolarment
della Trecca
25
ri,
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si le te si
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a ti, sa oi e.
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48
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superiore ai
Il parallelpresenza disalto alla Foamiliari conprova a sautilizzando Crescerebbe
Pensare de grandi imnvestimenti
Fino a pocpiccole imprancora cosìabbiamo tecpossibile imogiche che
2.5. Ripartir
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ni successivsuoi.
due metri s
ismo tra p un’innovazosbury – s
n questa innltare a forbi nuovi pae meno. O
digitale, adomprese. Uno
iniziali, ser
co tempo farese potessì? Adesso cnologie ch
mmaginare ustanno alla
re dal territ
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di posiziona caratterizz
Santar
vi altri lo im
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a ci raccontse dare coche abbiame stanno cauna piattafo base di Ub
torio. La ci
a globalizzagato per penziata da sni cosa sem
nell’unico sne - e a vzata dal con
2. S
rcangelo di R
miteranno a
Arriviamoalto un 21ebocca apertsupera più piegandosi sbarra di ragazzo si csarà il "sacopernicanatecnica eranegli impianricaduta desenza mateato assoluta
e salto in ante – la tefare cose fl processo
ntralmente. ella co-creadal mercato
dello della etti più rilevattutto idee.
avamo cheme risultatomo il materambiando rorma manifber o Airbnb
ttà resilien
azione è querseguire lospazi aper
mbra in rapispazio che
volte anchenflitto tra flu
Scenari futuri. D
Romagna – Po
adottando il
o a Città deenne americta vincendo
l'asticella sul ventre, schiena. Èchiama Dicalto alla a” c’è una stata resa
nti e, in parella sabbia erasso, l'attamente impo
alto comincnologia stfino ad alloè irreversibSalterebbe
azione attra.
piattaformavanti di ques
era imposso totale unarasso e poradicalmentfatturiera, u
b adattando
nte
uello di aveo sviluppo. rti per proddo mutamesembra so
e un spazioussi che so
Dal “non più” a
osizionamento
suo stile v
l Messico, 2cano di Poo l'oro con
saltando cma girando
È una rivock Fosbury, Fosbury".
a spiegazioa possibile ticolare, da
con bloccterraggio diossibile.
ncia ad essta alle piattaora inimmagbile. Chi impe meno altaverso piat
a, saltare alsto process
sibile immaga grande im
ossiamo sate il nostro una platfirmle al mondo
r reso manBonomi affdurre per ento e allo solido e certoo di rapprervolano e a
al “non ancora
o competitivo e
ventrale, sp
20 ottobre rtland, Oregun nuovo s
con le gamo le spalle eoluzione co
e dal quel Dietro qu
one ben pdalle mod
alla sostituzichi di gomi schiena d
sere chiaroaforme comginabili. E qpara il saltoto. Chi impttaforme no
la Fosburyso è che no
ginare che mpresa. Sialtare alla Fmodo di far
m, che ripreo industriale
ifesta la ri-tferma “nell’acompetere,stato liquidoo: il territorisentazione
atterrano e m
a”
e scenari futur
pesso con r
1968. Nel sgon, lasciastile di saltmbe a forbe oltrepassaopernicana. giorno queesta “rivol
precisa, la difiche interione nella z
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Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Dunque, il territorio – così inteso, come ambiente di incontro tra luogo e flussi – diviene il luogo dove mettere in campo azioni in grado di portare a valore al proprio interno i cambiamenti dettati dai flussi esterni, così come costituisce il luogo dove adottare comportamenti volti ad accompagnare imprese e persone verso i flussi abbassando l’incertezza dello spazio aperto.
Per anni abbiamo sostenuto che imprese competitive fanno il territorio competitivo. Lo abbiamo sostenuto perché in passato era vero, la competitività delle imprese garantiva un elevato e diffuso benessere sul territorio.
Oggi, alla luce di quanto affermato, questo paradigma va ribaltato. Si è competitivi come persone e come imprese se si è inseriti all’interno di un sistema territoriale competitivo. Non è un gioco di parole ma è un cambiamento di paradigma che introduce differenze sostanziali, a partire dalla logica con la quale pensare le politiche per lo sviluppo (industriali e sociali, tenere distinti questi due mondi è sempre più privo di senso).
Ribaltare il paradigma significa che di fronte ad alcuni vincoli allo sviluppo, le imprese non vanno lasciate sole, ma accompagnate dal sistema territoriale, socializzando gli ostacoli e trovando insieme le soluzioni. Se si vuole portare l’impresa sulla via alta dello sviluppo è necessario accompagnarla nella logica di sistema territoriale, innanzitutto pensando a nuove modalità per consentire alle imprese di accedere alle competenze mancanti.
Ribaltare il paradigma significa iniziare a pensare il welfare non come un costo ma come una risorsa. I problemi connessi ai cambiamenti che stiamo vivendo stanno ridisegnando a fondo le modalità attraverso le quali le famiglie organizzano il loro funzionamento quotidiano. Le politiche di coesione sociale devono avere tra gli obiettivi la socializzazione dei rischi individuali, come quelli legati alla prima infanzia e all’invecchiamento, ma allo stesso tempo devono porsi come modus operandi l’identificazione e la realizzazione di un dividendo sociale, cioè di un insieme di vantaggi dei quali beneficiano tutti gli attori del territorio.
Ribaltare il paradigma richiede anche una differente visione da parte delle imprese, così come sostengono i principali “guru” di strategie aziendali. Porter afferma che nel lungo periodo ciò che crea valore per l’impresa lo crea anche per la società. E viceversa. Da qui il suo principio della “creazione di valore condiviso”, che pone i bisogni della società al centro delle strategie aziendali (a differenza della responsabilità sociale che li colloca in periferia). Una scelta dettata non da un approccio filantropico, ma perché far crescere la società in cui l’impresa opera è funzionale alla crescita dell’impresa stessa, alla pari di altre leve competitive.
Il “capitalismo costruttivo”, come lo definisce Haque, va ancora oltre e trasforma lo sviluppo sostenibile nella nuova incarnazione del capitalismo. Le strategie aziendali devono passare dall’efficienza operativa – che minimizza i costi contabili – all’efficienza sociale – che ha come obiettivo la minimizzazione di tutti i costi generati dalla produzione, non solo quelli contabili ma anche quelli sulla comunità, sull’ambiente, sulle future generazioni.
Ribaltare il paradigma richiede una governance. Nessun risultato è raggiungibile se non vi è compresenza di un insieme di istituzioni formali ed informali che consentano a persone ed imprese di perseguire i propri obiettivi individuali interagendo e contribuendo collettivamente al benessere generale. Dunque serve un governo del territorio capace di superare la dicotomia economia-sociale attraverso nuove forme di progettazione e gestione delle politiche. Esso deve essere rappresentanza dei bisogni del territorio, deve essere la giusta mediazione tra interessi
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Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
replicabili dalle imprese concorrenti. Vale anche per il territorio, si preferisce un territorio ad un altro – per viverci, per investirci, per visitarlo – perché offre una combinazione di fattori attrattivi e di condizioni economico-sociali giudicate migliori.
La regola che abbiamo appreso in questi anni di globalizzazione è che chi – persona, impresa o territorio – offre beni o servizi che vengono già proposti da altri, se non riesce ad apportare conoscenze o competenze distintive, è a forte rischio di esclusione.
Con riferimento alle imprese manifatturiere vi è una vasta letteratura in proposito. Nel lungo termine la competitività – e, prima ancora, la sopravvivenza – di un’impresa è frutto dell’abilità di sviluppare a costi minori e più velocemente dei propri concorrenti delle competenze distintive. Partendo da questa affermazione due economisti esperti in strategie aziendali, Prahalad e Hamel, hanno sviluppato un modello (“core competences”) volto a dimostrare la centralità delle competenze distintive come fattore strategico di crescita. Le competenze distintive possono essere definite come una combinazione di conoscenze, attitudini, abilità configurabili come “qualità speciali” che attengono alla singola impresa, un saper fare trasferito sui beni prodotti o sui servizi erogati.
Quali sono le nostre competenze distintive? Se guardiamo al manifatturiero tra le possibili competenze distintive escludiamo il minor costo – che, in molti casi, rappresentava un fattore di successo prima della globalizzazione. Inseguire i concorrenti lungo la strada della riduzione dei costi oppure rincorrerli sulla via della produttività sarebbe una gara che ci vedrebbe sicuramente sconfitti (a eccezione delle poche imprese che riescono a essere competitive anche su questi aspetti).
Il vantaggio competitivo della maggioranza delle nostre aziende non risiede nemmeno nel fatto di possedere tecniche e conoscenze più avanzate degli altri. Sono tanti i numeri che ci dicono che le imprese italiane non sono più innovative delle altre, né sembra plausibile fare della ricerca e dell’innovazione il punto di forza nei prossimi anni, sarebbe un obiettivo poco credibile alla luce della struttura produttiva e di quanto poco si investe sulla formazione del capitale umano.
Ciò che è presente – e che può essere sviluppato ulteriormente – sono tecniche e conoscenze originali difficilmente imitabili e trasferibili fuori dal territorio. Affinché questo capitale distintivo di tecniche e conoscenze possa essere un fattore di vantaggio è necessario che non sia incorporato in macchinari che possono essere venduti/localizzati in ogni parte del mondo, ma che sia legato alle capacità specifiche di certe persone, di certi territori, di certi contesti sociali.
Possiamo sintetizzare queste competenze in flessibilità (organizzativa e nel sistema relazionale), estetica, creatività. Sono caratteristiche trasversali ai settori, consentono l’accesso a più mercati, contribuiscono in maniera sostanziale a differenziare il prodotto, sono difficilmente imitabili dalla concorrenza.
2.7. Ripartire da Santarcangelo di Romagna
Ripercorrendo i numeri di Santarcangelo del primo capitolo e le riflessioni più generali di questa seconda parte, ho maturato la convinzione che nel perpetuo processo di metamorfosi strutturale ed organizzativa di un sistema territoriale alla ricerca della competitività vi siano due punti fermi, due fili rossi che ricorrono costantemente.
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Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Il primo filo rosso è che il successo del territorio nel corso dei decenni è sempre correlato alla emersione di imprese leader capaci di orientare sotto il profilo direzionale e strategico l'agire di un gran numero di imprese di minori dimensioni. Le imprese leader e un sistema di piccole imprese collegate in rete hanno consentito di ovviare alle limitazioni imposte dalla dimensione, hanno dato la possibilità – seppur indirettamente attraverso il legame con le imprese più strutturate – a larga parte delle aziende di essere presenti sui mercati esteri e di essere in prima linea sulla frontiera dell’innovazione. Possiamo leggerlo come una sorta di capitalismo territoriale all’interno del quale alcune imprese assumono una funzione di leadership, facendosi interpreti della proiezione internazionale e dei processi innovativi delle piccole aziende locali.
Il secondo filo rosso riguarda un'altra tipologia di rete, quella sociale. Ripercorrendo l’esperienza dei sistemi locali emerge che si è avuta crescita economica, coesione sociale e qualità della vita elevata dove si riuscito a creare consenso, dove gli obiettivi e i valori sono stati condivisi. In questi territori si è realizzato un circolo virtuoso tra imprese, lavoratori e cittadini, la competitività delle prime assicurava il benessere sul territorio, l’elevata qualità della vita degli abitanti garantiva le condizioni più favorevoli per la creazione e la condivisione della conoscenza che, a sua volta, alimentava la crescita economica. Un circolo virtuoso completato da una buona amministrazione del territorio ed un sistema di welfare efficiente.
Sono tanti i numeri di Santarcangelo che raccontano come questi due fili rossi siano presenti sul territorio e tra loro fortemente intrecciati. Filiere che si sono sviluppate attorno alle imprese locali driver, un sistema economico che si apre all’estero e innova senza recidere le radici territoriali, un benessere economico diffuso – benché i dati di ricchezza siano inferiori alla media regionale – un rapporto virtuoso tra imprese, cittadini e amministrazione locale.
Il vero valore aggiunto del cosiddetto “modello socio economico emiliano-romagnolo” è da ricercarsi nella diffusione della rete di relazioni formali e informali tra le imprese, le loro forme associative e gli enti locali, ma anche all’apporto di “esternalità positive” generate dai comportamenti altruistici tra persone, organizzazioni e collettività. Un sistema relazionale che attraversa tutto il territorio di Santarcangelo collegando imprese e cittadini.
La crisi economica di questi anni e le tante trasformazioni raccontate in questo capitolo sembrano minare seriamente questo modello di sviluppo. Allargando lo sguardo all’intero sistema regionale si è visto che la crisi ha coinvolto anche molte imprese leader. La flessione di queste aziende che fungono da traino a larga parte del sistema ha determinato in prima battuta un calo complessivo della competitività di tutte le imprese ad esse collegate. Molte delle imprese leader per rimanere sul mercato hanno operato una selezione ancora più rigida dei subfornitori (nonché una revisione delle condizioni economiche), alcune di esse stanno spostando la produzione fuori dai confini locali, altre stanno aprendo ad aziende subfornitrici localizzate all’estero. Altre ancora, infine, hanno attraversato indenni gli anni della crisi, mantenendo un forte legame con il territorio e, in alcuni casi, rafforzando il proprio ruolo nell’attivazione del sistema relazionale locale.
Non è solo la rete tra imprese ad indebolirsi, la loro minor competitività associata alla trasformazione demografica sta riducendo la capacità di assicurare benessere diffuso sul territorio. Anche la rete sociale appare sempre meno capace di unire, l’economia segue strade sempre più lontane dalle istanze sociali, vi è uno smarrimento generale dovuto ad un’assenza di valori, ad un sistema di rappresentanza che fatica a rappresentare.
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Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Sono sempre i numeri a dirci che questo processo di indebolimento, sia economico che sociale, a Santarcangelo si avverta meno che da altre parti. Da un lato l’alta percentuale di imprese resilienti e la capacità di attrarre investimenti dall’estero, dall’altro un minor impatto della trasformazione demografica sembrano proteggere i due fili rossi e tutto il sistema relazionale che li unisce.
Tuttavia, come già sottolineato più volte, questo non esime Santarcangelo dall’interrogarsi sul prossimo futuro. E, per quanto visto gli interrogativi sono tanti. Il primo riguarda il modello di sviluppo. I due fili rossi saranno ancora validi? È possibile assistere ad una nuova metamorfosi del sistema territoriale mantenendo come punti cardinali le imprese leader – traino di una moltitudine di imprese ad esse collegate – e la qualità del sistema relazionale?
La domanda può essere posta diversamente focalizzando l’analisi sul pilastro fondante del modello. La condivisione di obiettivi e di valori esiste ancora? Vi sono ancora quegli elementi che ci consentono di parlare di un’identità territoriale?
Un’ulteriore riflessione può aiutare nella comprensione di quanto sta avvenendo. Un elemento caratteristico del rinnovamento che il sistema territoriale ha vissuto in questi anni riguarda le trasformazioni nel capitalismo e nella composizione sociale. Sono cambiati i fattori che determinano la concorrenzialità dei territori e conseguentemente sono emerse nuove figure detentrici dei beni competitivi. Accanto al capitalismo tradizionale – il management delle medie e grandi imprese manifatturiere e delle banche – si fa strada un’altra forma di capitalismo composto dai “possessori” delle reti - fisiche e virtuali – dalle multiutility, dalle società della logistica e del terziario avanzato. Ad un “capitalismo manifatturiero” si affianca, come afferma Bonomi, un “capitalismo delle reti”. Parallelamente si moltiplicano i possessori di partita IVA, i lavoratori atipici e altre figure lavorative che faticano a trovare voce e rappresentanza.
Interrogarsi sulla tenuta dei fili rossi significa domandarsi quanto sia ancora saldo il rapporto tra capitalismo e territorio. Insistere sull’importanza del legame tra territorio ed impresa può sembrare pleonastico in una regione che su questo elemento ha costruito un “modello di sviluppo” studiato in ogni parte del mondo. In passato questo rapporto si è basato su un equilibrio di reciproca convenienza. Per le piccole imprese l’essere in relazione con le medie e grandi società ha costituito il tramite per connettersi con le reti lunghe. Per le società leader il forte legame territoriale e la cooperazione con le imprese del sistema territoriale hanno rappresentato un importante fattore strategico. Il radicamento delle filiere locali fino ad oggi sperimentato deriva dunque non da particolari obblighi sociali delle forme capitalistiche verso il territorio, ma dalla presenza – in questo territorio più che altrove – di altre risorse complementari, quelle legate alla capacità di generare un differenziale competitivo in termini di conoscenze originali ed esclusive.
Se ne conclude che il legame tra capitalismo e territorio – o, se si preferisce, tra i due fili rossi – è stato tanto più stringente quanto è stata maggiore la capacità di far evolvere la componente su cui il territorio può agire direttamente, il capitale della conoscenza.
Nelle pagine precedenti si è parlato di saltare alla Fosbury, di ribaltare molti dei paradigmi che ci hanno accompagnato in questi anni. Tutto questo va fatto senza mai perdere di vista l’obiettivo finale, senza mai smarrire il Senso. E l’obiettivo non può che essere quello di tenere sempre ben saldi i legami tra i due fili rossi, con modalità diverse rispetto al passato ma agendo sul capitale della conoscenza, su ciò che origina il differenziale competitivo.
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Santarcangelo di Romagna – Posizionamento competitivo e scenari futuri
Ma qual è la componente che genera il differenziale competitivo, cosa sostanzia il patrimonio che rende differente Santarcangelo di Romagna? La risposta non è semplice, da quanto visto nel primo capitolo vi sono aspetti economici e sociali che differenziano Santarcangelo dal resto della regione, quelle differenze che fuoriescono dalla mappa e ne definiscono il territorio, per tornare a quanto affermato nella premessa.
Tuttavia guardare alle singole competenze distintive se per alcuni aspetti è utile, da un differente punto di vista può essere fuorviante. In realtà ciò che differenzia Santarcangelo dagli altri sistemi locali è attribuibile ad un patrimonio proprio del territorio che non sappiamo scomporre con precisione chirurgica nelle sue parti elementari. Un patrimonio la cui proprietà è diffusa, composita, identificabile con il territorio stesso.
Nella premessa si è definita la differenza come ciò che esce dagli schemi, come ciò che non è identificabile, definibile a priori. Secondo il noto costituzionalista Zagrebelsky ci sono parole indefinibili che possono essere mostrate solo nella loro assenza, come libertà e giustizia. Ciò vale nell'ambito della poesia (l'indicibile di Rilke), della logica matematica (l'indecidibile di Godel), dell'economia (benessere e sviluppo).
Allora la leggibilità di un discorso sulla differenza dipende dal potere evocativo dei valori mostrati, dalla capacità di attrarre significato per parti di un organismo sociale dinamico.
Dunque, è nei valori o, più correttamente, nel loro potere evocativo che va ricercato ciò che determina diverse dotazioni di capitale relazionale nei territori.
E, in definitiva, il diverso posizionamento di Santarcangelo di Romagna.