Post on 08-Mar-2016
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Welcome to Sardinia
www.sardegnasudest.com
in questo numero
Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra
orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da
spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista moz-
zafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre
generose pennellate di puro colore.Ma anche l'entro-
terra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la
Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra
terra, autentica perla del Mediterraneo e meta predi-
letta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino”.
Particolarmente interessante è la parte sud-orientale,
così lontana dalla mondanità chiassosa di altre,seppur
rinomatissime località isolane. Pensando proprio a
questi luoghi, così fortemente rappresentativi di que-
st'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinan-
te territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimen-
sione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itine-
rari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili
alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di
stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per
voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale!
Una guida ideale per una vacanza sapientemente
gestita tra momenti di autentico relax e appuntamen-
ti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di
vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai
trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi”. Informare
dunque è prima di tutto il nostro obiettivo.
Dettagliando percorsi,veicolando la vostra attenzione
sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle
che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna.
Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmette-
re quel gusto per la tradizione,quell'amore per la terra,
quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità.
Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di rea-
lizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista
informativo, ma che consegni nelle vostre mani un
periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e
asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate
estive,magari distesi sulla sabbia finissima di una delle
nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dun-
que diventare il punto di riferimento per le vostre
vacanze nell'isola.
Il nostro giornale, un compagno insepara-bile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isolaITINERARI
Cagliari
il fascino
del capoluogo
Pag. 9
STORIA
La storia
meravigliosa
di Costa Rei
Pag. 37
ESCURSIONI
I 7 fratelli
e i “tacchi”
d’Ogliastra
da pag. 55
GASTRONOMIA
Alla scoperta
degli antichi
sapori
da pag. 63
Benvenuti in Sardegnaph
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asal
a
www.sardegnasudest.com2 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 3Agosto 09
7 43
Chi Siamo
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Via Roma 214 09043 Muravera
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numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre.
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www.sardegnasudest.com4 Agosto 09
Sardegna Sud Est al servizio delterritorio
www.sardegnasudest.com 5Agosto 09
L'impegno e il lavoro di questi anni
ci ha consentito di creare e rafforzare
preziose sinergie e collaborazioni
con una vasta rappresentanza di
operatori del settore turistico. Anche
grazie al loro supporto, siamo oggi in
grado di fornirvi informazioni aggior-
nate e precise con un ricchissimo
calendario di eventi e appuntamenti
legati alle tradizioni e agli aspetti più
peculiari della cultura sarda.
L'arrivo in Sardegna, soprattutto per
chi la visita per la prima volta,è certa-
mente un'esperienza indimenticabi-
le. Pur conoscendola a fondo, noi
stessi, natii di quest'isola magica,
restiamo talvolta estasiati dinnanzi
all'immenso patrimonio naturalistico
che essa ci offre. Ci sentiamo davve-
ro dei privilegiati. Ecco perchè,
accompagnare il turista alla scoperta
della nostra amata isola attraverso il
nostro periodico, è un impegno che
varca i confini della professione.
Raccontare la Sardegna è per noi
prima di tutto “passione”.
Speriamo dunque di trasmettervi a
pieno questo sentimento, conse-
gnandovi le chiavi di una vacanza
tutta da vivere. Una vacanza organiz-
zata al meglio che, attraverso la scel-
ta più indicata dei luoghi da visitare,
delle strutture ricettive alle quali far
riferimento,degli itinerari più interes-
santi da percorrere, sia prima di tutto
“ottimizzazione” dei tempi. Sotto il
braccio il nostro Sardegna Sud- Est,
nella mente la certezza di godersi
una vacanza in Sardegna gustando
le migliori immagini di questa terra
dalle mille risorse, i profumi, i sapori
più tipici...Così ci piace immaginare il
“turista” appagato. Perchè l'acco-
glienza per chi sceglie la nostra isola
per le sue vacanze, dev'essere ade-
guata alle aspettative. In questo
senso il nostro giornale rappresenta
una novità. Laddove talvolta i servizi
d'informazione turistica non asse-
condano del tutto le esigenze della
domanda, entra in gioco Sardegna
Sud-Est.
Welcome to Sardinia
The sun, the sea, the whitest beaches, but also the inland area, so wild and full
of appeal. This is the Sardinia that we invite you to discover. The south east is
particularly interesting, so far removed from the showy luxury of other more
well known areas of the island. In these places, so strongly representative of
this ancient island, our newspaper has found its calling, creating tourist itineraries and unmissa-
ble wine and gastronomy tours for you. Sardegna Sud-Est wants to be a loyal and timely travel-
ling companion for you! An ideal guide for a holiday to divide between moments of real relaxa-
tion and appointments in the best known places and areas. Our main objective is to ‘inform’.
Detailing tours and drawing your attention to attractions which are not to be missed. With
Sardegna Sud-Est we propose to offer you reading material that will keep you company through
the hot summer days, perhaps lying on the finest sand on one of our splendid beaches.The effort
and work over the last years has enabled us to create and reinforce invaluable partnerships with
a vast representation of operators in the tourist sector. It is thanks to their support that we are
now able to provide you with up to date information, with the fullest calendar of events and
dates linked to traditions and the most typical aspects of the Sardinian culture. We will lead you,
then, to the best choices of places to visit, the accommodation to head to and the most intere-
sting itineraries to follow. With a copy of our Sardegna Sud-Est under your arm, you can be cer-
tain of enjoying a holiday in Sardinia, experiencing the very best of what this land has to offer.
This is how we like to imagine the satisfied tourist. The way we welcome people who choose our
island for their holidays should be tailored to their expectations. Sometimes the tourist informa-
tion services do not fulfil all of the expectations of the tourist’s enquiry. This is where Sardegna
Sud Est comes in. We wish you an unforgettable summer and we urge you to take our newspa-
per with you. With Sardegna Sud-Est, holidays in Sardinia are easier!
Die Sonne, das Meer, die schneeweißen Strände, aber auch das Innenland, so wild und
reich an Attraktionen. Das ist Sardinien, welches wir Sie einladen zu entdecken.
Besonders interessant ist der Süd- Osten, so weit entfernt von der lärmenden
Mondänität der anderen berühmten Ortschaften der Insel. An diesen Orten, so stark
repräsentativ dieser alten Insel, hat unsere Zeitung ihre Dimension gefunden, mit der Aufstellung von Reise-
und önogastronomischen Routen für Sie nicht zu versäumen. "Süd-Ost Sardinien" möchte für Sie ein zuver-
lässiger und ausführlicher Reisebegleiter sein! Ein idealer Führer für einen Urlaub zwischen Augenblicken der
authentischen Entspannung und Terminen in den berühmtesten Gebieten und Ortschaften zu erleben.Unser
erstes Ziel ist "zu informieren". Durch die detaillierte Beschreibung der Routen Ihre Aufmerksamkeit auf die
Attraktionen hinleitend. Mit "Süd-Ost Sardinien" schlagen wir Ihnen eine Lektüre vor, welche Ihnen in den
heißen Sommertagen Gesellschaft leisten soll,vielleicht entspannt auf dem Sand von einem unserer wunder-
schönen Strände. Der Einsatz und die Arbeit dieser letzten Jahre hat uns erlaubt, eine kostbare
Zusammenarbeit mit einer umfassenden Vertretung der Unternehmer des Tourismusbereiches zu verwirkli-
chen und zu verstärken. Auch dank ihrer Unterstützung können wir Ihnen heute aktualisierte Informationen
bieten mit einem sehr reichen Programm von Ereignissen und Terminen, verbunden mit den Traditionen und
den typischsten Aspekten der sardischen Kultur.Wir werden Sie also zur geeignetsten Wahl der Orte zu besi-
chtigen,der Aufnahmestrukturen auf die Sie Bezug nehmen können,der interessantesten Routen zum zurüc-
klegen, führen.Unter dem Arm unser "Süd-Ost Sardinien", im Sinne die Sicherheit einen Urlaub auf Sardinien
zu genießen, die besten Bilder dieses Landes, mit tausend Ressourcen, auskostend. So stellen wir uns den
zufriedenen "Touristen" vor. Die Aufnahme für jenen, der unsere Insel für seine Ferien wählt, soll den
Erwartungen nachkommen. Manchmal entsprechen die touristischen Informationsdienstleistungen nicht
den Bedürfnissen der Nachfrage. Und hier treten wir von "Süd- Ost Sardinien" ins Spielfeld.Wir wünschen
Ihnen einen unvergeßlichen Sommer und laden Sie ein, unsere Zeitung mitzunehmen. Mit "Süd-Ost
Sardinien" sind die Ferien auf Sardinien leichter!
Info
www.sardegna
sudest.com
www.sardegnasudest.com6 Agosto 09
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Il mare,con i suoi incredibili riflessi,così
limpido da poter intravedere bianchi
fondali di sabbia finissima. Le incredi-
bili calette, le coste, le spiagge. Non
sono le uniche attrattive presenti nella
Sardegna Sud-Est, ove è impossibile
non farsi rapire dalla varietà e la bellez-
za dei paesaggi, così fedeli nelle coste
alle splendide immagini da cartolina
note oggi a tutto il mondo e così sor-
prendenti nell'entroterra. Qui appare
la Sardegna meno conosciuta. Quella
che non ti aspetti.Una Sardegna capa-
ce di “incantare” con i colori accesi di
una vegetazione mediterranea e
variegata. Montagne aspre, antiche
vallate testimoni di una storia millena-
ria, un ambiente incontaminato e a
tratti selvaggio. Immagini, profumi e
suoni che si irradiano dal profondo
dell'anima di una terra che ha tantissi-
mo da raccontare. Una terra i cui frutti
rappresentano la vera essenza di un
autentico angolo di paradiso. Chi ha
avuto il piacere di visitare la Sardegna
e il sud-est in particolare, conosce
bene questi sapori e questi aromi e
difficilmente li dimentica. Basti pensa-
re al pesce, immancabile nelle tavole
sarde, soprattutto nelle zone costiere.
Spigole, orate, triglie, grandi pesci di
fondale come dentici, ricciole e cernie.
Ma anche deliziosi crostacei come
l'aragosta, i gamberi e molluschi
d'ogni sorta come polpi,calamari,sep-
pie, arselle e cozze. Che dire poi dei
prodotti più tipici come la “bottarga”
(autentica delizia preparata con le
uova di muggine)? Oppure i formaggi
dai sapori decisi e appetitosi, il rinoma-
to maialetto allo spiedo,sapientemen-
te presentato su un letto di mirto pro-
fumato,e molte altre delizie.La sempli-
cità e la genuinità sono comuni deno-
minatori nella cucina sarda e così
come a tavola, questa stessa semplici-
tà aè rievocata nei gesti della quotidia-
nità e nelle arti.Basti pensare alla musi-
ca e agli strumenti musicali più tipici,
le launeddas,costruiti con canne palu-
stri attraverso tecniche custodite gelo-
samente. La materia prima si lega
sempre, immancabilmente alla terra,
da tempo immemore.Le sonorità pro-
dotte sono dunque ruvide e affasci-
nanti allo stesso tempo.
Sardegna Sud Est,la terra del sognoAmbiente,cultura,gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile
Sardinia South East, the land of dreams
Those who have had the pleasure of visiting Sardinia,
and the south east in particular, know well and appre-
ciate the flavours and aromas that are most typical of
this land. Fish is never missing from the Sardinian
table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream,
mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper,
amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns
and molluscs of every type.‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from
the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian
cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the
famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in
the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenti-
city are common themes in Sardinian cuisine.The same simplicity is retai-
ned in everyday life and in the arts.The most typical musical instruments
in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously
guarded techniques.
Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den
Süd-Osten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und
Aromen dieses Landes. Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen
Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse,
Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse,
Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen
und jede Art von Mollusken.Unter den berühmtesten Produkten,der "Rogen",authentische
Köstlichkeit,zubereitet mit den Eiern der Meeräsche.Die sardischen Käse haben kräftige und
appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß
gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die
Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche.
Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und
in den Künsten.Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas",ange-
fertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das
Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden.Das Gebiet des Süd-
Osten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.
Info
www.sardegna
sudest.com
Castiadas, M.te Turno
Baunei, Cala Goloritzè
il trenino verde
ph. E. Loi
ph. E. Loi
www.sardegnasudest.com8 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 9Agosto 09
Le bellezze naturalistiche restano
tuttavia il fiore all'occhiello per il
comparto turistico isolano.
Pensando ai litorali da visitare, è
quasi impossibile delineare una
classifica dei luoghi più belli. Dalla
punta più a sud percorrendo il ter-
ritorio verso nord, lo spettacolo è
davvero sorprendente. Dalla
Spiaggia dei centomila “Il Poetto”
che, nonostante un recente disa-
stroso tentativo di ripascimento,
continua ad essere anno dopo
anno meta prediletta per i cagliari-
tani,per tanti sardi provenienti dal-
l'hinterland e per una consistente
rappresentanza di turisti stranieri,si
snoda un meraviglioso itinerario.
La spiaggia dei centomila
Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circo-
stanti falesie della Sella del Diavolo,ecco
le meraviglie che la rendono un gioiello
nel Mediterraneo.Tra storia e cultura,tra
cielo e sole, mare e terra, la città appare
come un luogo eletto di un turismo
sempre più entusiasta e mai pago di
questa straordinaria alchimia di attratti-
ve. Benvenuti a Karalis dunque. La sua
luce, la sua storia e le sue bellezze sono
apprezzabili nei quartieri storici Marina,
Stampace, Castello. Il lungo litorale delPPooeettttoo, con i suoi 7 Km. di spiaggia, il
fiore all'occhiello di questa perla del
Mediterraneo, meta ogni anno di
migliaia di turisti provenienti da tutto il
mondo. Cagliari, capoluogo della
Sardegna vanta una tradizione enoga-
stronomica tipica. La cucina marinara
allieta e soddisfa i palati più esigenti,con
i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un
mare cristallino e unico al mondo. Nel
1896,Cagliari era popolata da poco più
di 50 mila abitanti.Fino ad allora la città
colonizzata era governata da diverse
monarchie straniere che si sono succe-
dettero con le trame di un'aristocrazia
collegata a doppio filo. I rappresentanti
delle grandi famiglie,per la prima volta,
in pratica i nobili di Cagliari, fecero stra-
da alla nuova borghesia commerciale e
liberale. Il Comune abbandonò le stret-
te stradine di castello (Casteddu, così si
chiamava la città), ed uscendo dalle
scinante che mai. Il mare rende equili-
brio e mette a disposizione dell'uomo
le sue grandi risorse rigeneranti. Madre
natura compie il suo corso. Come nel
caso dello stagno di Molentargius.
Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di
importanza notevole, in quanto habitat
naturale dei bellissimi fenicotteri rosa
che qui, come solo in pochissimi altri
posti al mondo,nidificano.
antiche mura fortificate - che in più di
un'occasione salvarono la sua gente
dalle invasioni - scese a valle. Il cuore
pulsante dell'economia si stabilisce
davanti al porto, icona della moderna
città mercantile. E qui che i pescatori
Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro
attività naturale. Ma se la stessa ubica-
zione in una posizione così strategica,
fece all'epoca di Cagliari una città mer-
cantile,rimane salvo il concetto che per-
mise che il fianco potesse essere vulne-
rabile. E' qui che subì i numerosi bom-
bardamenti della Seconda Guerra
Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne
riconosciuta alla città la medaglia d'oro
al valor militare. In quel preciso istante il
mare riprende tra le sue braccia la città
e curandola dalle ferite la rese più affa-
Cagliari, il fascino del capoluogo
Cagliari, the charm of the principal city
Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del
Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the
Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky,
earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever
more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions.So welco-
me to Karalis.Its light,its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of
Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the
crown of this pearl of the Mediterranean,each year the destination of choice for thousands
of tourists from all over the world.Cagliari,principal city of Sardinia,boasts a characteristic
wine and gastronomy tradition.The seafood cuisine excites and satisfies even the most
demanding palates with the freshest raw ingredients,produce of a crystalline sea which is
unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inha-
bitants.Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monar-
chies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the
first time,the representatives of the great families, in essence Cagliari’s nobility,paved the
way for the new commercial and liberal bourgeoisie.The Council abandoned the little nar-
row streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient for-
tified walls,which on more than one occasion had saved its people from invasions,came
downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port,symbol of
the modern merchant city.It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natu-
ral activity.But while it was its setting in such a strategic position that in the past made
Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the
Second World War it suffered numerous bombardments.On 19 May 1950,the medal of
honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though
the sea took the city into its arms again and,healing its wounds,made it more enchanting
than ever.The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating
resources. Mother Nature completed her course.This is also the case of the lagoon of
Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks
to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here,one of very
few nesting sites in the world.
Cagliari,der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella del
Diavolo,das sind die Schönheiten,welche es zu einem Schmuckstück des
Mittelmeeres machen.Zwischen Geschichte und Kultur,zwischen Himmel
und Sonne, Meer und Land, erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort
eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimie
von Attraktionen. Also willkommen in Karalis.Sein Licht,seine Geschichte und seine Schönheiten
sind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina,Stampace,Castello.Der ausgedehnte
Küstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand,ist das Aushängeschild dieser Perle des
Mittelmeeres,jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen,aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari,
Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomische Tradition.Die Meeresküche erfreut
und stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden.Produkte eines
kristallklaren und einzigartigen Meeres auf der Welt. Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fün-
fzigtausend Einwohnern bewohnt.Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen aus-
ländischen Monarchien regiert,welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbun-
denen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien,d.h.die Adeligen von Cagliari
machten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum.Die Gemeinde
verließ die engen Straßen von Castello (Casteddu,so benannte sich die Stadt) und die alten gefe-
stigten Mauern,welche in mehr als einer Gelegenheit ihr Volk vor den Invasionen retteten und zog
talwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest,Ikone der modernen
Handelsstadt.Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität.
Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt aus
Cagliari machte,bleibt das Konzept offen,das erlaubte,daß die Seite verletzlich sein könne.Hier erlitt
sie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19.Mai 1950 wurde der Stadt
die Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen.In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadt
erneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend,machte es sie faszinierender als je.Das
Meer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zur
Verfügung.Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius.Eine Oase
des Friedens,im Herzen von Cagliari,von bemerkenswerter Wichtigkeit,da er natürliches Habitat
der wunderschönen rosaroten Flamingos ist,welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten der
Welt,nisten.
ph. A. Masala
ph. A. Masala
ph. A. Masala
Cagliari, Il Poetto e Marina Piccola
Cagliari, vista sul porto
www.sardegnasudest.com10 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 11Agosto 09
La posizione strategica sul mare, con
vista panoramica mozzafiato,non è la
sola attrattiva della città di Cagliari.Tra
le vie del capoluogo sardo,si possono
infatti scoprire incredibili bellezze sto-
riche e architettoniche. Il nostro tour
può dunque iniziare partendo dalla
storica via Roma,raffinato ingresso cit-
tadino ove fa capolino l'imponente
Palazzo Civico.È questa una costruzio-
ne risalente ai primi del '900, nella
quale si possono apprezzare elemen-
ti gotici e liberty. Le due torri a pianta
ottagonale, caratterizzano la struttura
austera del palazzo che si mostra slan-
ciato e luminoso agli occhi del visita-
tore, soprattutto in virtù del bianco
della pietra calcarea con la quale fù
realizzato. Altro importante monu-
mento cagliaritano è il Santuario della
Basilica di Bonaria, risalente al 1324.
Edificato per volere dell'infante
Alfonso d'Aragona, il Santuario fù
luogo prescelto per fornire assistenza
spirituale ai militari impegnati nell'as-
sedio della città. La Statua della
Vergine di Bonaria, scoperta nel 1370
e ospitata fin d'allora all'interno della
chiesa,divenne nel 1908 patrona del-
l'intera isola e rappresenta ancora
oggi un simbolo di buon auspicio per
i naviganti. Nella zona di “Castello”,
sono molteplici le testimonianze di
una storia antica. A delimitare il quar-
tiere più “alto” di Cagliari vi è l'appari-
scente Bastione di Saint Remy. Un
luogo particolarmente caro ai caglia-
ritani che,specialmente la sera,si reca-
no nei graziosi locali ubicati sull'ampia
terrazza all'aperto. La vista dal
Bastione di Saint Remy è davvero stra-
ordinaria.Da qui si può infatti ammira-
re un ampio scorcio della città e della
sua affascinante costa. Il Bastione,così
come il palazzo del Municipio, fu
costruito in pietra calcarea tra la fine
Cagliari,capitale nel mediterraneo
Cagliari capital of Mediterranean
Along the streets of the Sardinian capital, you can discover
incredible historical and architectural beauties. Our tour
starts from the historical Via Roma where we can find the
imposing Town Hall which dates back to the early 20th century. Another impor-
tant Cagliari monument is the Sanctuary of the Basilica of Bonaria, dating back to
1324.The statue of the Virgin of Bonaria, discovered in 1370 and since then hou-
sed inside the church, in 1908 became the patron saint of the island and is still
today a symbol of good omen for sailors .Marking the beginning of the “highest”
district of Cagliari is the striking Saint Remy Bastion, from where you can admire
a wide view of the city and its charming coastline.The Bastion, like the Town Hall,
was built in limestone between the late 19th century and the early 20th century.
"Viale Buoncammino" is one of the most suggestive parts of Cagliari,both for the
incredible view of the Gulf of Cagliari it offers and for the presence of high trees
whose leaves provide a refreshing cover on hot summer days
Die Position über dem Meer ist nicht der einzige Reiz der Stadt
Cagliari. Unsere Tour beginnt von der via Roma. Der Stadtpalast
geht auf die ersten Jahre des 1900 zurück.Zwei Türme charakteri-
sieren den leuchtenden Bau, aus Weißem Kalkstein.Sehenswert ist die Wallfahrtskirche
der Basilika von Bonaria vom Jahr 1324. Es war ein Ort um den Soldaten geistlichen
Beistand zu leisten. Die Statue der Jungfrau von Bonaria wurde ihm Jahr 1908
Schutzpatronin der Insel und ist ein Symbol des Schutzes für die Seefahrer.Die Bastei von
Saint Remy grenzt das Stadtviertel Castello ab. Ein beliebter Ort der Einwohner von
Cagliari, die sich am Abend in die Lokale auf der Terrasse im Freien begeben.Die Bastei
wurde zwischen Ende des 19.und Beginn des 20.Jahrhunderts erbaut.Die Freitreppe,auf
der Piazza Costituzione ist von vielen Touristen begangen,die sich mit ihren Stufen ausei-
nandersetzen,um die oben liegenden Terrassen zu erreichen.Auch ein Spaziergang zum
Viale Buoncammino ist unerläßlich,eine der schönsten Ecken von Cagliari,sei es wegen
der Aussicht auf den Golf,als auch wegen der Anwesenheit hochstämmiger Bäume
Cagliari, la scalinatadel bastione
Cagliari, il palazzo del municipio
Cagliari, il bastionedell'800 e i primi del '900. La grande
scalinata marmorea che si affaccia
sulla graziosa piazza Costituzione, è
percorsa ogni giorno specialmete
d'estate, da tanti turisti che sfidano i
numerosi gradini per accedere alle
terrazze sovrastanti. Proseguendo
verso la parte più alta della città, è
d'obbligo una passeggiata nel carat-
teristico “Viale Buoncammino”. È que-
sto infatti uno degli angoli più sugge-
stivi di Cagliari,sia per l'incredibile vista
che si offre sul Golfo di Cagliari che
per la presenza di piante ad alto fusto
che con le loro fronde garantiscono
un certo refrigerio nelle calde giorna-
te estive. A pochi passi dal Viale
Buoncammino, si possono visitare le
antiche rovine dell'Anfiteatro
ph. A. Masala
ph. A. Masala
ph. A. Masala
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Cagliari,citta d’arte,cultura e storia
Cagliari, the city of art, culture and history
A few steps from Viale Buoncammino, you can visit
the ancient ruins of the Roman Amphitheatre, the
largest monument of its kind in Sardinia. Since 2000,
the Roman Amphitheatre of Cagliari has hosted
music, operas and theatrical performances at an international level.
Going towards the ancient gateways to the old city we find the Citadel
of Museums which houses the National Art Gallery, the Archaeological
Museum and some permanent exhibitions. The Tower of San Pancrazio,
located at the top of the Castello is another important symbol of the
city, nearly 40 metres in height and austere in appearance. In ancient
times, from its construction in the early 14th century, it housed priso-
ners. Even higher and older is the Elephant's Tower, built in 1207 by
Pisans for defensive purposes and later used as a prison. The cathedral
is located in the Castello district and was built by the Pisans in the
thir teenth century.
Cagliari, tramonto sulgolfo visto da castello
Sopra la torre dell’elefantesotto il particolare
Romano, il più grande monumento
del “genere” in Sardegna.
Dell'originario monumento restano
oggi intatte le sole parti scavate nella
roccia e risalenti al III sec.d.C.Dal 2000,
l'Anfiteatro Romano di Cagliari fa da
affascinante scenario ad eventi musi-
cali, opere liriche e rappresentazioni
teatrali di livello internazionale.
Proseguendo verso le antiche porte
d'accesso alla città antica, troviamo la
Cittadella dei Musei, anticamente
regio Arsenale e attualmente grande
complesso museale che ospita la
Pinacoteca Nazionale, il Museo
Archeologico (ove sono custoditi pre-
ziosi reperti risalenti all'età preistorico-
nuragica) e alcune mostre perma-
nenti.Anche la Torre di San Pancrazio,
ubicata nella parte più alta di Castello
è un importante simbolo cittadino,
con i suoi quasi 40 metri d'altezza e
l'aspetto austero. Anticamente, fin
dalla sua costruzione all'inizio del
1300, ospitava i carcerati e per secoli,
proprio da questa torre
riecheggiavano i sinistri rintocchi della
campana ad accompagnare i con-
dannati a morte nel loro ultimo cam-
mino. Ancora più alta ed antica è la
Torre dell'Elefante, eretta nel 1207 dai
pisani per scopi difensivi e adibita a
carcere successivamente. Il nome
curioso di questa torre, deriva dalla
piccola scultura d'elefante incastona-
ta in una piccola mensola al'angolo
della torre stessa.Anche Cagliari natu-
ralmente ha la sua cattedrale.Ubicata
anch'essa nel quartiere Castello ed
edificata dai pisani nel XIII secolo è
oggi motivo d'orgoglio per i cagliari-
tani che ad essa sono particolarmen-
te legati.Attraverso i secoli, la struttura
originaria subì numerosi interventi.
In der Nähe liegen die Ruinen des römischen Amphitheaters.
Seit dem Jahr 2000 wird es zum Bühnenbild für musikali-
sche Ereignisse, lyrischer Werke und Theateraufführungen
von internationalem Niveau. Am Eingang der Altstadt liegt
die Cittadella dei Musei, einst königliches Arsenal und heute Museumskomplex,
welcher die Staatspinakothek, das archäologische Museum und einige
Ausstellungen beherbergt. Auch der Turm von San Pancrazio ist ein Stadtsymbol.
Er beherbergte die Gefangenen und von ihm hallten die Glockenschläge, welche
die zum Tode Verurteilten auf ihrem letzten Gang begleiteten. Der Turm des
Elefanten (1207) von den Pisanern erbaut und dann als Kerker benutzt. Sein
Name stammt von der kleinen Skulptur eines Elefanten, eingefaßt in einer
Konsole an der Ecke des Turmes. Die Kathedrale, ist heute Ursache des Stolzes für
die Einwohner der Stadt. Die Fassade, aus dem Jahr 1930 zeigt ein Ensemble von
Stilen: die Romanik, der Pisanische und jener aus Lucca. Die Innenkapellen, das
Presbyterium, die Krypta und der Domschatz sind Zeugnisse der Vergangenheit.
ph. A. Masala
ph. A. Masala
ph. A. Masala
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Cagliari,circondata dalla natura
Cagliari, surrounded by nature
Cagliari, la basilica di Bonaria
Cagliari, parco di molentargius
L'attuale facciata, non molto dissimile
all'originaria, risale infatti al 1930 e
mostra un armonioso “ensamble di
stili”, il romanico, il pisano e il lucchese.
Le cappelle all'interno, il presbiterio, la
cripta e il tesoro del Duomo,sono pre-
ziose testimonianze di un antico pas-
sato. Allontanandoci dal quartiere
Castello, è d'obbligo una visita alla
chiesa di San Saturnino, nel quartiere
Villanova. La chiesa, con l'adiacente
necropoli,è uno dei più importanti ed
antichi complessi paleocristiani della
Sardegna. Dell'antica basilica resta
oggi solo una parte dalla quale si
intravede l'antica pianta a croce greca.
San Saturnino fu gravemente dan-
neggiata dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale. Solo nel
1996 fu riaperta al pubblico e riconse-
gnata alla città. Per concludere il
nostro viaggio alla scoperta di
Cagliari, non si può tralasciare una
menzione alla splendida oasi naturali-
stica di Molentargius. Oggi infatti, lo
Stagno di Molentargius è Parco natu-
rale regionale e ospita una grande
colonia di fenicotteri rosa (circa 11.000
splendidi esemplari che hanno scelto
Molentargius per la nidificazione). Ai
fenicotteri rosa si aggiungono ben
180 specie di uccelli diversi tra i quali
anche aironi, polli sultani, cavalieri
d'Italia, folaghe, germani reali e molti
altri ancora...Tra storia,cultura paesag-
gi mozzafiato e naturalmente una
natura viva e incontaminata,la città di
Cagliari si presenta al visitatore come
un prezioso scrigno affacciato nel
mediterraneo.Uno scrigno i cui tesori
non smettono mai di stupire...
Through the centuries, the original structure has
undergone numerous restoration works. The current
facade dates from 1930 and shows a harmonious
"ensemble of styles", Roman, Pisan and Luccan.The
San Saturnino church in the Villanova district, with the adjacent
Necropolis, is one of the most important early Christian and ancient
complexes in Sardinia. The Molentargius Pond is a Regional Nature
Park and hosts a large colony of pink flamingos and some 180 different
species of birds.With history, culture, breathtaking landscapes and of
course a living and unspoilt nature, the city of Cagliari is like a precious
treasure chest overlooking the Mediterranean.
Auch ein Besuch bei der Kirche von San Saturnino ist uner-
läßlich. Die Kirche und die Nekropolis ist eines der ältesten
frühchristlichen Komplexe Sardiniens.Von der alten Basilika
bleibt nur noch ein Teil an dem man den griechischen
Kreuzgrundriß erkennt.Die Kirche wurde von den Bombardierungen sehr beschä-
digt. Im Jahr 1996 wurde sie wieder eröffnet. Am Ende unserer Reise kann man
die Naturoase von Molentargius nicht unterlassen. Diese ist Regionalpark und
beherbergt eine Kolonie von zirka 11000 rosaroten Flamingos die dort nisten.
Außerdem fügen sich 180 Arten von Vögeln hinzu. Zwischen Geschichte, Kultur,
atemberaubenden Landschaften präsentiert sich Cagliari dem Besucher wie ein
dem Mittelmeer zugewandter,wertvoller Schrein.Ein Schrein,dessen Schätze nie-
mals aufhören zu entzücken.
ph. A. Masala
ph. A. Masala
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Un percorso unico che percorrendo
il Viale Poetto partendo da Cagliari,
offre un colpo d'occhio suggestivo
sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a
pochi km dal capoluogo e rinoma-
tissimi per le grandi colonie di feni-
cotteri rosa che li popolano) da un
lato e dall'altro direttamente sul lun-
gomare. Chilometro dopo chilome-
tro, procedendo in direzione
Villasimius, il paesaggio muta,
mostrandosi a tratti aspro nella scar-
sa vegetazione. È qui che la strada si
inerpica tra le montagne. Pochi tor-
nanti dividono lo sguardo ignaro del
visitatore da un panorama spettaco-
lare. Superate le prime montagne
appare il mare. Azzurro e limpido, ad
accarezzare deliziose insenature e
spiagge bianchissime. I litorali di
Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas,
si fanno ammirare dall'alto, suscitan-
do in chi li scruta l'irrefrenabile desi-
derio di fare almeno un tuffo in quel-
le acque cristalline per poi adagiarsi
al sole sulla sabbia finissima e abba-
gliante. Proseguendo il percorso, la
tappa obbligata è Villasimius. Un
vitale centro turistico preso d'assalto
ogni anno da migliaia di turisti. Qui
sorge anche l'Area Marina Protetta di
Capo Carbonara-Villasimius. Un vero
paradiso per gli amanti del diving,
per la ricchezza e la bellezza dei fon-
dali, habitat incontaminato di una
fauna acquatica unica al mondo. Da
queste parti, le vacanze possono
rivelarsi davvero esaltanti. La molte-
plicità di strutture ricettive (alberghi,
camping, ristoranti, locali di ogni
genere), l'efficienza dei servizi, rap-
presentano una risposta efficace alla
forte domanda turistica specialmen-
te nel “clou” del periodo estivo. C'è
spazio infatti per il puro divertimen-
to, ma anche l'opportunità di goder-
si una vacanza in pieno relax. Anche
Costa Rei è altra rinomatissima meta
(non lontana da Villasimius), con il
suo grazioso centro urbano e la piaz-
zetta che accoglie spesso manifesta-
zioni e sagre di vario genere. La
spiaggia di Costa Rei si caratterizza
per la sabbia dorata e le imponenti
dune sabbiose. Il mare è un'autenti-
ca piscina con le acque trasparenti e
popolate da miriadi di piccoli pesci
che talvolta, si avvicinano curiosi ai
piedi dei bagnanti in prossimità del
bagnasciuga. Per poter visitare le più
belle spiagge del Sud-Est Sardegna e
godere a pieno delle bellezze che
esse offrono, occorrerebbero mesi. I
luoghi, i litorali, i fondali sono talmen-
te vari e meravigliosi ognuno per le
sue peculiarità, che meriterebbero
lunghi soggiorni da giugno fino a
settembre inoltrato. Da Costa Rei,
proseguendo verso Muravera,
Villaputzu, Porto Corallo, Marina di
Tertenia e Marina di Gairo si osserva-
no paesaggi più selvaggi e certa-
mente non meno suggestivi.
Viaggio sulla costa,verso l'OgliastraSosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei,per ammirare un mare da favola
Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra
Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the
Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of
foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from
Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a
few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink fla-
mingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of
Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns
separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains,
the sea appears.The coastline of Geremeas,Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, pro-
voking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route,Villasimius is an unmis-
sable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find
the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because
of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species uni-
que in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of
every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei
is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town squa-
re which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto
Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certain-
ly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to
pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the
beaches.
Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die
Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und
für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine
wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen
beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige
Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten
Flamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen.Richtung Villasimius wei-
terfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. Wenige
Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama.
Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas,Torre
delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unen-
tbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf
der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausen-
den Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein
echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen,
unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie
Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende
Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit
entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen
Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und
Marina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindruck-
svoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.
Villasimius, Porto Giunco
Ogliastra, Cala e Lua
ph. Sardinia Photo Event
www.sardegnasudest.com18 Agosto 09
In viaggio,sospesi tra cielo e mareVVaaccaannzzee ppaannoorraammiicchhee..Per chi ha scelto di passare le ferie
nel Sud Est dell’Isola, proponiamo
due itinerari molto interessanti che
fanno di questo breve viaggio,
un’esperienza unica e suggestiva.
Entrambe le strade conducono da
Cagliari a Muravera in circa un’ora di
viaggio.
Per gli amanti del mare consigliamo
la SP 17 nota anche come litoranea
Cagliari-Villasimius, mentre la SS125
(Campu Omu), attraversa paesaggi
selvaggi e montuosi.
La bellezza dei luoghi attraversati ci
spinge a consigliare fortemente
questi tragitti, magari percorrendo-
ne uno all’andata e l’altro al ritorno
dal periodo di vacanza.
Panoramic Holidays
For those of you who have chosen to spend your holidays in the South
East of the Island, we propose two very interesting tours which will
make this short journey unique and charming. Both roads run from
Cagliari to Muravera in about an hour (approximately 60 km).
For sun lovers we recommend the SP 17 also known as the Cagliari-Villasimius coastal road,
while the SS125 (Campu Omu),passes through wild and mountainous landscapes.
Because of the beauty of the places you pass through we strongly recommend these routes,
perhaps taking one route going and the other one coming back.
SP17 Blue Route
Starting from Cagliari,you go across the Gulf of the Angels,along the road which separates the
Poetto beach from the Molentargius Park salt lake,among the vibrant colours of these mirrors
of water and pink flamingos.After reaching the Margine Rosso coast,you continue towards
the Capitana district where the road begins to climb up the cliff.From here the asphalted road
begins a tortuous route,among crystal clear water bays,from the clear colours of the shore to
the deep blue of the offshore sea and headlands,from the summit of which the silent towers
once protected the coast from Barbary pirate invasions.After a few kilometres you come to
"Mari Pintau" (Painted Sea) beach and just behind the hill, the village of Geremeas with its
long white beach.Between bays and headlands you arrive at Torre delle Stelle,whose original
name,Turre 'e is Teulasa (Tower of Tiles) was wrongly interpreted by cartographers while dra-
wing up the first maps in the first half of the 20th century.After a stretch of curves and sharp
bends going down to the sea,you arrive at Solanas,hamlet of the district of Sinnai and from
here a short climb begins,leading to the promontory of Capo Boi.If you are travelling on two
wheels you can opt for an alternative route which adds only 2 kilometres to the journey,taking
the original route of the old provincial road,which allows you to go round the Capo Boi Hill,
on the top of which you can find the tower of the same name.The dirt road is not in very good
condition,but cars can pass.We recommend,however,that only motorbikes and bicycles use
the road,taking great care because of the absence of guard-rails.The landscape offers beau-
tiful views which deserve to be photographed,including the clear waters of Solanas and the
promontories between Porto Sa Ruxi and Capo Carbonara.
Returning to the main road you start a long descent and after 8 kilometres you arrive at the
well-known small town,Villasimus.A visit to Cape Carbonara,in the extreme south of the East
Coast,should not be missed.From the tower of Porto Giunco,one of the most beautiful places
of natural beauty imaginable can be observed.The journey continues north now:taking the
SP 18 in the Simus district and going towards P.ta Molentis.As you take the bends you can
appreciate the combination of the colour of the sea and the oleanders in bloom and, in the
deep blue sea,you can make out the Isle of Serpentara.Now the landscape becomes more
gentle with flat country and the white beaches of Cala Pira, Cala Sinzias and Santa Giusta,
before arriving in Costarei.From here you go through the village close to the long sandy coa-
stline almost 8 km long,up to the volcanic territory of Cape Ferrato,going down which,along
the dirt road,you can make out the isolated beaches of Cala Sa Figu,P.to S 'Ilixi,Feraxi and,in
the background,the coastal ponds of Colostrai and Feraxi.You continue along the dirt road and
at the intersection you turn right and follow the main road, go over the bridge on the Rio
Picocca and turn left,at the intersection turn right and proceed to S.Priamo,and here take the
SS125,which leads to Muravera.
Partendo da Cagliari,si attraversa il Golfo
degli Angeli, lungo la strada che separa
la spiaggia del Poetto dalle saline del
Parco di Molentargius,tra i colori intensi
di questi specchi d’acqua e dei fenicot-
teri rosa. Raggiunto il Litorale del
Margine Rosso si prosegue per Località
Capitana dove la strada comincia a iner-
picarsi lungo la scogliera.Da qui il nastro
asfaltato, si spiega in un percorso tor-
tuoso, tra baie adornate da acqua cri-
stallina, dai colori più chiari della riva al
blu intenso al largo e promontori dalle
cui sommità, le torri silenziose, proteg-
gevano le coste dalle invasioni dei pira-
ti barbareschi.Dopo pochi km si incon-
tra la spiaggia di “Mari Pintau” ovvero
mare dipinto e subito dietro il rilievo,
l’abitato di Geremeas con la sua lunga
spiaggia.Tra cale e promontori si giun-
ge a Torre delle Stelle il cui nome origi-
nario,Turre ‘e is Teulasa (torre delle tego-
le) fu erroneamente interpretato dai
cartografi, nella realizzazione delle
prime mappe nella prima metà del
1900.Curve e tornanti a picco sul mare
ci conducono a Solanas, frazione del
comune di Sinnai e da qui comincia
una breve salita che conduce al pro-
montorio di Capo Boi. Chi viaggia su
due ruote può optare per una alternati-
va che allunga di soli 2 km il tragitto,
riprendendo il tracciato originario della
vecchia strada provinciale, che consen-
te di fare il periplo del colle di Capo Boi,
sulla cui cima è posta l’omonima Torre.
Il fondo stradale, sterrato, non è in otti-
me condizioni, ma consente il passag-
gio di un’auto.Si consiglia comunque il
transito alle sole moto e bici, avendo
sempre la massima prudenza per la
mancanza di protezioni. Il paesaggio
offre alla vista scenari davvero suggesti-
vi che meritano una sosta per scattare
qualche foto, tra le limpide acque di
Solanas e i promontori tra Porto Sa Ruxi
e Capo Carbonara.
Rientrati nella strada principale ci si
avvia lungo la discesa che in 8 km porta
nella rinomata Villasimus. E’ d’obbligo
una visita a Capo Carbonara, estremo
Sud della Costa orientale per osservare,
dalla torre di Porto Giunco, uno degli
luoghi più incantevoli che la natura
potesse donare a questa terra.Il viaggio
prosegue ora verso nord,prendendo la
SP 18 in località Simus e da lì verso P.ta
Molentis.I giochi cromatici tra lo sfondo
del mare e gli oleandri in fiore ci accom-
pagnano tra le curve sinuose, scorgen-
do nel blu intenso del mare l’Isola di
Serpentara. Il Paesaggio si fa ora più
dolce con tratti pianeggianti e le bian-
che spiagge di Cala Pira, Cala Sinzias e
Santa Giusta, precedono l’arrivo a
Costarei. Da qui si attraversa il centro
abitato a un passo dal lungo litorale
sabbioso lungo quasi 8 km, fino al rilie-
vo vulcanico di Capo Ferrato, scenden-
do dal quale, lungo la strada sterrata, si
scorgono le isolate spiagge di Cala Sa
Figu, P.to S’Ilixi, Feraxi e sullo sfondo gli
stagni costieri di Colostrai e Feraxi. Si
prosegue lungo la sterrata e all’incrocio
si gira a destra seguendo la strada prin-
cipale, superato il ponte sul Rio Picocca
girare a sinistra, all’incrocio si svolta a
destra e procedendo sino a S. Priamo
per immettersi nella SS125 che porta
fino a Muravera.
Itinerario blu SP 17
Turisti nella strada tra p.to saruxi e villaggio dei mandorli
Vista su ll’isola di Serpentara
Costa selvaggia,sullo sfondo isola di serpentara
ph.A
.Mas
ala
ph.A
.Mas
ala
ph.A
.Mas
ala
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www.sardegnasudest.com20 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 21Agosto 09
Una sosta per ammirare la natura
SS125 Green Route
It is only just over 60 km from Cagliari to Muravera, on this
route through unspoilt, harsh and wild nature.
Once out of Cagliari, you take the SS554 for a short stretch
and then take the SS125. You pass the small Simbirizzi
reservoir and after about 20 kilometres start to go up the
great valley in which the village of San Gregorio lies, with its sumptuous vil-
las from the last century.
For lovers of cycling, the road becomes tortuous 3 kilometres before the Arcu
e Tidu mountain pass, 430 metres above sea level. Here you can find a cool
area to stop in the woods, on the slopes of the Monti dei Sette Fratelli
(1016m) in which the Forestry Agency of Sardinia manages a large nature
reserve where you can see deer, wild boar and, with a bit of luck, even the
golden eagle.
From here keep going down between the oak woods and dense
Mediterranean maquis, along the Rio Cannas valley which gets deeper and
deeper with every kilometre.
The form of the landscape becomes increasingly harsh and you can see,
among the hills, the characteristic granite blocks eroded by the weather.
Several times you cross the river over small bridges, some built from local
stone which managed to resist the floods which rage through this valley in
winter.
On the river bed we can see huge boulders rounded by the force of the river
and the characteristic “Marmitte dei Giganti” (deep grabens and perfectly
round potholes) hidden in the dense oleander vegetation.
There are many points where you can stop for a short break, but when you
come to the 49.3 kilometres marker you cannot fail to notice "the Arch of
the Angel" and the surrounding granite hills. This stretch of road is at the
narrowest and most spectacular part of the valley where quite often you can
see intrepid goats climbing the steep slopes in search of new shoots among
the rocks.The name derives from the two rocks which seem to hold the road
like the wings of a guardian angel. Twenty years ago, the Region of Sardinia,
included this area in the Natural Monuments of the Island and it is perhaps
one of the most beautiful road landscapes in Europe.
After passing the Arch of the Angel, the narrow gorge opens up and after a
few curves you encounter a large granite plaque known as "The Pillow of the
Shepherd" and frequented by lovers of traditional climbing. Arriving at the
cantoniera house after about a kilometre, Rio Cannas joins Rio Picocca and
soon after you reach the bridge on the river of the same name, built entirely
of granite stone over 7 bays. As the curves come to an end, take the long
straight road and you can't miss the eighteenth century BC Asoru Nuraghe.
From here head towards San Priamo, a village in the territory of San Vito
maintained by a rural sanctuary from the thirteenth century, partly dug into
the rock and positioned on the hill overlooking the small village, whose
architecture recalls the origin of the fascist period. Returning to the road you
head towards the Torre Salinas pond arriving at Muravera 7 kilometres later.
Sono poco più di 60 i km che sepa-
rano Cagliari da Muravera, in questo
percorso che attraversa una natura
incontaminata, aspra e selvaggia.
Usciti da Cagliari, si attraversa la
SS554 in un breve tratto per poi
immettersi sulla SS125. Si supera il
piccolo bacino artificiale di Simbirizzi
e dopo circa 20 chilometri si comin-
cia a risalire la grande vallata su cui
sorge il villaggio di San Gregorio,con
le sontuose ville del secolo scorso.
Per gli amanti delle due ruote, la stra-
da si fa subito tortuosa nei 3 km che
portano al valico Arcu e Tidu 430 m
s.l.m. Qui si trova una fresca area di
sosta immersa nel bosco, alle pendi-
ci dei Monti dei Sette Fratelli (1016)
nei quali l’Ente Foreste della
Sardegna, gestisce una vasta riserva
naturale dove è possibile incontrare
cervi, cinghiali e con un pizzico di
fortuna anche l’aquila reale.
Da qui si prosegue in discesa tra i
boschi di leccio e la fitta macchia
mediterranea, procedendo lungo la
valle del rio Cannas che si approfon-
disce sempre più ad ogni km.
Le forme del paesaggio si fanno
sempre più aspre, osservando tra i
rilievi, i tipici blocchi di granito erosi
dagli agenti meteorici.
Attraversiamo più volte il corso del
fiume nei piccoli ponti, alcuni realiz-
zati in pietra locale e scampati alle
grosse piene che in inverno imper-
versano la vallata. Nel letto del fiume
fanno bella mostra di se gli enormi
massi arrotondati dalla forza del
corso d’acqua e le tipiche marmitte
dei giganti nascoste tra la fitta vege-
tazione di oleandri.
Sono tanti i punti nei quali fermarsi
per fare una breve sosta, ma di sicu-
ro giunti al 49,3 km non si può far a
meno di notare “l’Arco dell’Angelo”e
i rilievi granitici circostanti. Questo
tratto di strada è posto nel punto più
stretto e spettacolare della vallata
ove non di rado si osservano le intre-
pide capre scalare le ripide pareti alla
ricerca di freschi germogli tra le
rocce. Il nome deriva dalle due rocce
che sembrano trattenere la strada
come fossero le ali di un angelo
custode. Vent’anni fa la Regione
Sardegna, inserì quest'area tra i
Monumenti Naturali dell’Isola e forse
uno dei tratti di strada paesaggisti-
camente più suggestivi d’Europa.
Superato l’Arco dell’Angelo, la stretta
gola si apre e dopo qualche curva si
incontra una grande placca granitica
nota come “placca del pastore”e fre-
quentata dagli amanti dell’arrampi-
cata in stile tradizionale. Giunti alla
casa cantoniera dopo circa un km, il
rio Cannas si immette sul Rio
Picocca e dopo poco si giunge al
ponte sull’omonimo corso d’acqua,
realizzato interamente in pietra gra-
nitica su 7 campate. Terminate le
curve si attraversa il lungo rettilineo
nel quale balza all’occhio il Nuraghe
Asoru del XVIII sec a.C.. Da qui ci diri-
giamo verso San Priamo, un villaggio
nel territorio di San Vito custodito
dal santuario campestre del XIII
secolo, scavato in parte nella roccia e
posto nella collina che sovrasta il
piccolo borgo, le cui linee architetto-
niche richiamano l’origine del perio-
do fascista. Ripresa la strada ci diri-
giamo verso lo stagno di Torre
Salinas per giungere dopo 7 km a
Muravera.
Itinerario verdeS.s.125
Sulle sponde del Rio Cannas
Ponte sul Rio Picocca Casa cantoniera lungo la statale
ph.A
.Mas
ala
ph.A
.Mas
ala
ph.A
.Mas
ala
www.sardegnasudest.com22 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 23Agosto 09
““TTrraavvoollttii ddaa uunn iinnssoolliittoo ddeessttiinnoonneellll''aazzzzuurrrroo mmaarree dd''aaggoossttoo””è un
film del 1974 scritto e diretto da
Lina Wertmüller.TTrraammaaRaffaella Pavone Lanzetti passa le
sue vacanze su uno yacht in
mezzo al mediterraneo, assieme ai
suoi ricchi amici.
Durante la crociera non fa altro
che rimarcare il proprio elevato
rango sociale umiliando i suoi sot-
toposti, tra cui Gennarino
Carunchio, un marinaio siciliano
rozzo.
Gennarino si ritrova a dover soddi-
sfare le richieste della "padrona",
fino a che, per un guasto al moto-
re di un gommone, i due si ritrove-
ranno soli in mare aperto.
Approdati su un'isola deserta, i
ruoli si invertono, e la Lanzetti
diventerà giocoforza schiava del
marinaio, che sfoga su di lei anti-
che frustrazioni sessuali e sociali,
facendo nascere una forte passio-
ne tra i due.RReemmaakkeeDel film è stato realizzato un rema-
ke dal titolo Travolti dal destino
(titolo originale Swept Away) diret-
to dal regista Guy Ritchie ed inter-
pretato da Madonna e da Adriano
Giannini, figlio di Giancarlo.
Qui la natura si mostra rigoglio-
sa nella vegetazione, laddove
talvolta per raggiungere le
spiagge occorre attraversare
intere pinete o ampi tratti di
boscaglia e macchia mediterra-
nea. Si giunge dunque in
Ogliastra, uno dei luoghi più
belli in Sardegna e una delle
zone più amate per un turismo
da “intenditori”. Gli ogliastrini
hanno certamente il merito
d'aver saputo conservare, custo-
dire e valorizzare le proprie tra-
dizioni facendone tesoro e ren-
dendole fonte d'ispirazione ine-
sauribile per una concezione del
“fare turismo” divulgativa del-
l'immenso patrimonio culturale
sardo.
Ecco perchè oggi in Ogliastra si
osserva un turismo differente
rispetto a quello presente in
altre rinomatissime zone della
Sardegna. È un turismo per certi
aspetti più attento alle sfumatu-
re. Un turismo che alla vacanza
in Sardegna, oltre al mare, al sole
e alla mondanità chiede cono-
scenza. Vivere dunque la sardità
nella sua interezza con le sue
tradizioni, i suoi costumi e le
prerogative di un popolo antico
e orgoglioso. Qui in Ogliastra più
che mai si coglie quello spirito
ospitale che contraddistingue il
carattere dei sardi. La bellezza
dei luoghi fa il resto. Le splendi-
de spiagge che da Barisardo a
Porto Frailis fino ad Arbatax con
la caratteristica spiaggia della
Capannina, impreziosita dalla
splendida pineta (ove è possibi-
le gustare freschissime specialità
di mare presso l'omonimo chio-
sco-bar ristorante), rappresenta-
no un patrimonio naturalistico
di straordinario valore. Tanto
mare dunque, ma anche qui
tanto divertimento e intratteni-
mento. Arbatax e Tortolì, ma
anche e soprattutto la graziosa
S.Maria Navarrese sono, special-
mente la sera, meta prediletta
per chi desidera fare una pas-
seggiata tra i negozi del centro
aperti fino a tarda sera, oppure
cenare o ascoltare un po' di
musica nei locali più alla moda e
magari andare a ballare. Dalla
mattina alla sera, la vacanza in
questo Sud-Est Sardegna può
diventare una fantastica avvenu-
ra da raccontare. Pensando alla
bellezza del territorio e in parti-
colare allo splendido mare che
bagna le sue coste, ci vengono
in mente le immagini di un film
che ha divertito e ammaliato
intere generazioni. “Travolti da
un insolito destino nell'azzurro
mare d'Agosto” era il titolo del
film. Quell'azzurro mare
d'Agosto, ma soprattut-
to quella scogliera
scoscesa, quella
sabbia bianchissi-
ma, erano i preziosi
tesori di Cala Luna.
Info
www.sardegna
sudest.com
Ogliastra,il turismo per intenditoriVivere la sardità nella sua interezza,con le sue tradizioni e i suoi costumi
Straordinaria location per il set di
un fortunato film “cult” del '74
diretto dalla Wertmuller e magi-
stralmente interpretato da
Giancarlo Giannini e Mariangela
Melato, Cala Luna si è rivelata allo-
ra al grande pubblico in tutta la
sua poetica bellezza, attirando
negli anni sucessivi un numero
eccezionale di turisti.Ubicata a sud
di Cala Gonone, tra le splendide
falesie del Golfo di Orosei (nelle
quali si apre anche la suggestiva
Grotta del Bue Marino),Cala Luna è
la punta di diamante di questo
Sud-Est Sardegna, vera e propria
terra del sogno. Un paradiso tra
cielo e terra ove la perfetta armo-
nia tra ambiente,cultura,gastrono-
mia ed ospitalità, garantisce il pre-
supposto d'eccezione per una
vacanza indimenticabile!
Ogliastra, destination of the discerning tourist
Una delle spiagge più belle del Mediterraneo
And so we arrive in Ogliastra, one of the most beautiful
places in Sardinia. In Ogliastra you can observe a kind of
tourism which, beyond the sea, the sun and luxury of a
holiday in Sardinia, deserves recognition. In this
enchanting ‘piece of Sardinia’ you experience more than
ever the hospitable spirit that distinguishes the Sardinians’ character. The
beauty of the places does the rest.The splendid beaches, from Barisardo to
Porto Frailis and Arbatax, with the characteristic beach of the Capannina,
enriched by the splendid pine forest (where at the bar and restaurant of the
same name you can sample the freshest seafood specialities), represent a
natural heritage of extraordinary value. Arbatax, Tortolì and also the pretty
S. Maria Navarrese are destinations favoured by those who want to take a
walk around the shops in the town centre which are open until late in the
evening, go out for dinner or listen to some music in the most fashionable
bars. From morning until night, a holiday in this south east Sardinia can
become a fantastic adventure to tell people about.To conclude our holiday
through the splendid beauty of these places, we must reserve a special
mention for the outstanding beach of Cala Luna. Situated south of Cala
Gonone, between the splendid cliffs of the Golfo di Orosei, overlooked by
the enchanting Grotta del Bue Marino (Monk Seal Cave), Cala Luna is the
jewel in the crown of south east Sardinia, real and true land of dreams. An
authentic paradise between heaven and earth.
Manchmal muß man ganze Pinienwälder oder weite Abschnitte
von Niederwald und Mittelmeer-Macchia durchqueren. Man
erreicht also die Ogliastra, eines der schönsten Gebiete Sardiniens.
In der Ogliastra stellt man einen Tourismus fest der vom Urlaub in
Sardinien außer dem Meer,der Sonne und der Mondanität,Kenntnis
erfordert. In diesem bezaubernden "Teil Sardiniens" nimmt man mehr als je den
gastfreundlichen Geist, der den Charakter der Sarden kennzeichnet, auf. Die Schönheit
der Ortschaften bildet den Rest.Die wunderschönen Strände, welche sich
von Barisardo bis Porto Frailis bis Arbatax ausdehnen,mit dem charakteristischen Strand
der Capannina, bereichert durch den wunderschönen Pinienwald, wo es möglich ist fri-
sche Meeresspezialitäten beim gleichnamigen Kiosk-Bar Restaurant zu genießen, stel-
len ein Naturvermögen von außerordentlichen Wert dar. Arbatax und Tortolì, aber auch
das liebliche S. Maria Navarrese sind bevorzugte Ziele für jene die einen Spaziergang
zwischen den Geschäften des Zentrums, bis spät Uhr abends geöffnet, machen wollen
oder zu Abend essen oder ein wenig Musik in den modernsten Lokalen hören möchten.
Vom Morgen bis zum Abend kann der Urlaub im Süd- Osten Sardiniens ein fantastisches
Abenteuer zum erzählen werden. Um unsere Reise zwischen den wunderbaren
Schönheiten dieser Gebiete zu beenden ist es obligatorisch den wunderschönen Strand
von Cala Luna zu zitieren. Im Süden von Cala Gonone, zwischen den herrlichen Klippen
der Bucht von Orosei, auf die sich auch die faszinierende Grotte des Bue Marino öffnet,
ist Cala Luna der Diamantenpunkt dieses Süd-Osten Sardiniens, wahre Traumerde. Ein
authentisches Paradies zwischen Himmel und Erde.
CCaallaa LLuunnaa,, BBaauunneeii
Curiosità
Ogliastra, la costa
Baunei, Portu Cuauph. E. Loi
ph. E. Loi
www.sardegnasudest.com24 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 25Agosto 09
Armungia, il museo a cielo apertoIl museo diffuso,la valorizzazione del patrimonio storico,artistico e culturale
Armungia,the open-air museum
Armungia stands on a hill at 365 metres above sea level, in the central part of Gerrei, a mostly
mountainous inner region of south-west Sardinia.
It lies at 65 kilometres from Cagliari and 30 from Muravera and its beautiful beaches.Visitors can-
not avoid to be enchanted by the silence of the woods and the scents of the country.Several long-
trunked tree woods can be found in the areas of Murdega,Is Storis,Miali and Is Forreddus.The lat-
ter is a municipal reforestation company of 130 hectares,with cycling tracks,rest areas and all the facilities visitors might
need in order to enjoy lovely picnics or walks in the green.Apparently the town was founded by the Punics and it should
owe its name to a leader named Aretusa.Armungia is rich in nuraghic testimonies: in the centre of the residential area
stands a nuraghe with a conical trunk shape.According to Giovanni Lilliu’s studies the nuraghe dates back to the Sardinian
Middle Bronze Age (1500-1400 B.C.) Armungia is an open air museum thanks to the several historical/archaeological
monuments and the traces of day-to-day culture present along its small streets.
The ethnographic museum,Emilio Lussu’s house,the forge,the Nuraghe and the small houses all around are micro-testi-
monies of a complex and vast culture which gives a symbolic value to the heritage and the identity of the community.The
Museum system consists of the historical-ethnographic Museum,“ Sa Domu de is Ainas”(The house of tools),“la Bottega
del Fabbro”(The Forge),the Urban Nuraghe and the Church of Beata Vergine Immacolata.
Armungia liegt auf einem Hügel, 365 m über dem Meeresspiegel, im Zentrum des Gerrei, ein
Gebiet im Landes Innere im Süd- Osten Sardiniens, das überwiegend aus Bergen besteht. Die
Entfernung von Cagliari ist 65 km,von Muravera und von seinen wunderbaren Stränden 30.Die
ruhigen Wälder und die Düfte des Landes stellen eine natürliche Umwelt dar, die nicht kein
Interesse seitens der Besucher hervorrufen können. Zahlreich sind die Hochwälder in den
Gegenden von Murdega,Is Storis,Miali und Is Forreddus.Die letzt genante ist ein Waldunternehmen der Gemeinde mit 130
Hektar,es ist mit Pisten für Mountain- Bikes,mit Raststätten und mit Strukturen ausgestattet,die es einem erlauben,schö-
ne Picknicks und Spaziergänge mitten im Grünen zu genießen.Auf die Punier ist Gründung der Ortschaft zurückzuführen,
die ihren Namen vom Heer- Führer Aretusa hat.Die auffallendsten archäologischen Fundstücke des Gemeindegebietes von
Armungia sind auf die Zeit der Nuraghen- Kultur zurückzuführen:Im Wohnzentrum erhebt sich die Kegelstumpf- Nuraghe,
die, nach den Forschungen von Giovanni Lilliu, auf die mittlere sardische Bronzezeit zurückzuführen ist, d.h. mit der
Zeiteinstufung von ca.1500-1400 v.Chr..Entlang der schmalen Straßen von Armungia folgen außer den Monumenten,die
zweifelsfrei von geschichtlich- archäologischem Interesse sind,Spuren der Alltagskultur aufeinander,die eine Zuschreibung
der Bezeichnung ausgebreitetes Museum ermöglicht. Das Völkerkundemuseum, das Haus von Emilio Lussu, der
Schmiedeladen,die Nuraghe und die kleinen dort umliegenden Häuser sind Teil und Erbgut der Gemeinschaft der klein-
sten Zeugnisse einer komplexen und weiten Kultur,die einen symbolischen Wert und Wichtigkeit haben,mit dem sich die
Identität der Gemeinschaft wiederspiegelt.Das Museumsgefüge besteht aus:dem Völkerkundemuseum;„Sa Domu de is
Amas“ (das Haus der Arbeitsgeräte); das Museumshaus „la Bottega del Fabbro“ (der Schmiedeladen); die
Gemeindenuraghe;die Kirche der seligen Jungfrau.
Numeri Utili
www.comune.armungia.ca.it
CCoommuunnee / Town hall 070 958285
OOssppeeddaallee / Hospital070 994501
GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 994501
CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 994501
GGuuaarrddiiaa FFoorreessttaallee / Forest rangers070 994501
IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 994501
FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 994501
monio della collettività, micro-testi-
monianze di una cultura complessa
ed ampia, che hanno un valore sim-
bolico ed una pregnanza tale che in
essa si rispecchia l’identità della
comunità. Il sistema Museale com-
prende:il Museo storico - etnografico;SSaa DDoommuu ddee iiss AAiinnaass; la Bottega del
Fabbro; il Nuraghe Urbano; la Chiesa
della Beata Vergine Immacolata.
Armungia è situata su una collina a
365 m. sul livello del mare, collocata
nella parte centrale del Gerrei, zona
interna della Sardegna sud-orientale
a carattere prevalentemente monta-
gnoso.Dista 65 km.da Cagliari e 30 da
Muravera e dalle sue splendide spiag-
ge. I silenzi dei boschi ed i profumi
della campagna costituiscono un
paesaggio naturale che non può non
suscitare l’interesse del visitatore.
Numerosi i boschi di alto fusto nelle
zone di Murdega, Is Storis, Miali e Is
Forreddus. Quest’ultima, un’azienda
boschiva comunale di 130 ettari, è
attrezzata con piste per mountain
bike, aree per la sosta e con strutture
tali da consentire piacevoli picnic e
passeggiate in mezzo al verde. Si fa
risalire ai Punici la fondazione del
paese il cui nome deriverebbe dal
condottiero Aretusa. Nel comune di
Armungia le emergenze archeologi-
che più evidenti del territorio sono
relative alla civiltà nuragica:nel centro
dell’abitato s’innalza il nuraghe tron-
co-conico risalente, secondo gli studi
di Giovanni Lilliu, all’età del Bronzo
Medio sardo, databile cioè al 1500-
1400 a.C. Circa. Lungo le stradine di
Armungia oltre ai monumenti di
indubbio interesse storico-archeolo-
gico,si susseguono tracce della cultu-
ra del quotidiano che consentono
l’attribuzione dell’appellativo di
museo diffuso. Il museo etnografico,
la casa di Emilio Lussu, la bottega del
fabbro, il Nuraghe, e le piccole case
intorno ad esso sono parte e patri-
Armungia,il nuraghe
Sopra: la bottega del fabbro
Armungia, veduta notturna
Sa Dumu de is Ainas
Il museo storico-etnografico Sa
domu de is Ainas, dispone di un
patrimonio di circa 600 reperti, è
una struttura espositiva che rac-
conta la cultura contadina delle
comunità del Sarrabus Gerrei,
attraverso l’esposizione degli stru-
menti agricoli e la ricostruzione
della coltivazione e della lavora-
zione del grano e della vite.
OOrraarriioo MMuusseeoo:: giovedi, venerdi,
sabato,domenica.
mattina 9-13 pomeriggio 16-20
Martedì dalle 10,00 alle 13,00
Mercoledì' dalle 16,30 alle 20,00
IInnffoo TTeell..0709589011
Un autentico tuffo nel passato per immergersi
nell'universo della cultura contadina
del Sarrabus-Gerrei.
www.sardegnasudest.com26 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 27Agosto 09
Verrà inaugurata al pubblico nel
mese di agosto, in occasione
dell’Estate Armungese 2009, e diven-
terà sede di un centro museale che
ospiterà una sezione storica dedicata
a Emilio e Joyce Lussu, oltre a uno
spazio per mostre temporanee.
Armungia si riappropria di uno dei
suoi spazi più belli, la “Casa del
Segretario”, importante abitazione
padronale del primo Novecento.
L’edificio, imponente nelle sue
dimensioni e interamente costruito in
pietra, è stato recentemente oggetto
di un intervento di recupero e valoriz-
zazione. Al suo interno si compone di
numerosi ambienti e conserva un
ampio cortile in ciottolato, la cantina,
il forno per la panificazione e una cap-
pella privata.
In occasione dell’inaugurazione al
pubblico, l’Amministrazione comuna-
le organizza il concorso di pittura a
premi “Emilio Lussu: l’impegno di una
vita”. La mostra si propone di ripercor-
rere la vita di uno dei più importanti
protagonisti della storia della
Sardegna, dall’esperienza del primo
conflitto mondiale alla vita parlamen-
tare nell’Italia repubblicana, passando
per l’impegno nelle fila del Partito
Sardo d’Azione e la lotta antifascista.
La “Casa del Segretario” diventa in
questo modo la suggestiva cornice
del primo di una serie di eventi attra-
verso i quali il paese punta alla piena
valorizzazione del suo più illustre con-
cittadino.
Il concorso è aperto alla partecipazio-
ne di tutti gli artisti che vorranno rea-
lizzare un’opera inerente al tema pro-
posto. Si prevede un’unica sezione
comprendente pittura, grafica (pezzi
unici), collages, acquarello e tempera.
Il formato delle opere non dovrà esse-
re inferiore ai 50 per 70 centimetri. La
mostra avrà luogo presso gli spazi
della “Casa del Segretario”dal 10 al 23
agosto. Le opere dovranno essere
consegnate o inviate entro il 28 luglio
al Comune di Armungia, in via
Funtanedda 2, o a Cagliari presso il
Caffè dell’Arte, sede artistica ed orga-
nizzativa della mostra, in via Caprera 3.
Il concorso prevede l’assegnazione di
11 premi, tra cui uno di 1000, uno di
700 e uno di 500 euro. Le opere ver-
ranno sottoposte alla votazione di
due giurie, una tecnica, formata da
professionisti ed esperti di pittura e
comunicazione,e una popolare,com-
posta da visitatori della mostra.
La premiazione avrà luogo la sera di
sabato 22 agosto.
Il regolamento potrà essere consulta-
to sul sito:wwwwww..ccoommuunnee..aarrmmuunnggiiaa..ccaa..iitt
PPeerr mmaaggggiioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii::potranno essere contattati gli uffici
del Sistema Museale, al numero 070
9589011, dal giovedì alla domenica, o
il Caffè dell’Arte, al numero 070
651616.
Estate Armungese:Concorso di pittura Una giuria di esperti giudicherà le opere che avranno come tema Emilio Lussu
Finalità del concorso: Valorizzare ed approfondire la vita e l’influenza di
Emilio Lussu nella storia della Sardegna e dell’Italia.
• Tema:Emilio Lussu: l’impegno di una vita.
• Il concorso è aperto a tutti gli artisti (pittori, grafici ecc.) che vorranno
inviare un’opera concernente il tema del concorso.
• Si prevede un’unica sezione comprendente pittura, grafica (opere uni-
che) collages,acquarello, tempera.
• Il formato delle opere non dovrà avere una dimensione inferiore ai 50 per
70 centimetri.
• L’opera dovrà essere debitamente incorniciata e provvista di agganci e
riportare a targa il nome dell’autore, il titolo, le dimensioni e la tecnica uti-
lizzata.
• Le opere dovranno essere consegnate o inviate entro il 28 luglio c.a. ad
Armungia, presso il Comune, in via Funtanedda 2, o a Cagliari, presso il
Caffè dell’Arte, in via Caprera 3.
• La direzione artistica si riserva la facoltà di selezionare le opere ammesse
al concorso.
• Le opere ammesse al concorso saranno giudicate da una giuria tecnica,
composta da esperti e professionisti di pittura e comunicazione,e da una
giuria popolare, composta dai visitatori della mostra delle opere. I giudizi
espressi da queste giurie saranno inappellabili.
• I premi dovranno essere considerati “premi acquisto”. I premi della giuria
tecnica non sono cumulabili con quelli della giuria popolare.
• Le opere premiate diverranno patrimonio del Comune di Armungia,che
li esporrà in modo permanente nelle sale della “Casa del Segretario”.
Qualunque artista non premiato volesse donare il suo lavoro al Comune,
questo verrà esposto come i premiati in modo permanente all’interno
della “Casa del Segretario”.
• Le opere saranno esposte dal 10 al 23 agosto presso le sale della “Casa
del Segretario”.
• In questo periodo si esprimerà la giuria popolare, col criterio di un voto
per ogni visitatore, voto che verrà espresso una sola volta (nome, cogno-
me e indirizzo verranno controllati dagli addetti del Comune).
• VVeerrrraannnnoo aasssseeggnnaattii ii sseegguueennttii pprreemmii::- Giuria tecnica: 1° classificato euro 1000,00
2° classificato euro 700,00
3° classificato euro 500,00
- Giuria popolare: 1° classificato euro 500,00
2° classificato euro 300,00
3° classificato euro 200,00
• La giuria tecnica assegnerà a seguire altri 4 premi speciali da euro 200,00
ciascuno.
• La premiazione avverrà la sera di sabato 22 agosto ad Armungia negli
spazi della “Casa del Segretario”.
Armungia,27 giugno 2009
La Direzione artistica
Regolamento
Armungia, la casa delsegretario
ph.B
www.sardegnasudest.com28 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 29Agosto 09
Villaputzu,gioiello della costa sud est
Un piccolo paradiso
Villaputzu jewel of south east coast
On the extreme North of Sarrabus,Villaputzu developed around the 10th Century when theArabs started raiding the coasts,thus forcing the local popolation into migrating inwards.Only afew kilometers away is Porto Corallo,a long sandyshore interrupted at a point by the mouth ofthe Flumendosa,the longest river of the island,which separates Villaputzu from Muravera.PortoCorallo owes its name to the coral which can be extracted from its creeks.A port capable of wel-coming 500 boats has being operating for some years.Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto
Corallo) stands opposite the port.This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pira-tes' aggressions.Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritan-ce of Villaputzu.The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola),not far from the small town.Withits towers,an inner garden and some typical rooms of the period,such as the accomodation of the lord of the manor,the chapel and the armoury,this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades.The Tower of Murtaswas built about a century later,in order to stop attacks from the coast.Other examples of this defensive system are Torredi San Lorenzo (The Tower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta). Villaputzu organizes shows and feastsall year long.One of the most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of theSea),held in August in Porto Corallo.In addition to the most known tourist destinations Villasimius,Costa Rey and Muravera,there is a less famous,yet fasci-nating place to see in the area:Porto Corallo,a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains.Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe.There aremany small coves scattered along the coast,where you can swim and relax,mirror calm creeks where you can admirethe lush sea flora.And, if you just turn around,you will discover that you are immersed in the green of Mediterraneanshrub, full with colours and fragrances that pervade junipers, century-old oaks, oleasters, and wide streeps of myrtle.Porto Corallo is a small paradise,equipped with all sorts of comforts.From the small harbour you can take a walk on thecoastline,where you will find a nice camping place,some picnic areas and finally the beach,equipped with refreshmentbooths,sunshade and deck-chair rent service,as well as a diving center.Close to the beach there is a recently built tou-rist resort,with its pretty stone houses in the typical Mediterranean colours.There are houses for rent, sport facilities,asupermarket,fast-food,tobacconist’s,pizzerias and restaurants with terraces facing the sea,a real chance to discover thewine and gastronomic treasures of South Sardinia:from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tastedwith the excellent Sardinian wines.The resorts has also a wellness center, where you will can enjoy relax with sauna,massage,multi-sensory shower,gym and swimming pool.There’s also entertainment for all:children and adults,duringthe day as well as in the evening.In short,Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary.
Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum, das sich um das 10.Jahrhundert entwickelt hat: in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an denKüsten zurückzuführen,welche die Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnereprovozierten.Wenige Kilometer vom Ort entfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo,Küstenstück, aus einem sandigen Küstenstreifen bestehend, der in einem Stück von denMündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens, der Villaputzu von Muravera
trennt- unterbrochen wird. Porto Corallo wird so genannt, weil von den Einbuchtungen zwischen seinen KlippenBruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500Bootsplätzen.Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16.Jahrhundert von den Spaniern gebaut,um den Überfällen der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch dasSchloss von Quirra und der Turm von Murtas.Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola,nicht weit vonder Ortschaft entfernt, das Schloss war jahrzehntelang die Residenz der Grafen von Carroz , es besteht aus Türmen,einem Innenhof und einigen Bereichen, die für Konstruktionen dieser Zeit typisch sind, wie das Haus desSchlossherrn, die Kapelle und die Waffenkammer.Der Zweitgenannte wurde ca.ein Jahrhundert nach dem Schlossgebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo undMotta ist er Teil eines über Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem.Die Gemeinde organisiert im Sommerund auch das ganze Jahr über Veranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während desSommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren der Madonna des Meeres, welches im August am Hafen von PortoCorallo stattfindet.Neben den bekanntesten touristischen Zielen,wie Villasimius,Costa Rey und Muravera,gibt es im Gebiet einen weni-ger bekannten, obwohl faszinierenden Ort, den man besuchen muß: Porto Corallo, kleine Landsstrecke zwischenMeer und Bergen.Lange,silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff,wo man liegen und son-nenbaden kann.Es gibt zahlreiche kleine Büchte, wo man schwimmen und sich entspannen kann, sowie die üppi-ge Meerflora bewundern kann. Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken, um den Mittelmeerbusch zuentdecken,die üppige,farbenprächtige und duftreiche Vegetation,die inmitten von Wacholdern,jahrhundertenaltenEichen,Oleastern und Myrten wächst.Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort.Von dem kleinen Hafenher,kann man an der Küste entlang spazieren:dort findet man einen schönen Campingplatz,einige Picknicksgebieteund schließlich den Strand,der mit Kiosks,Sonnenschirm- und Liegestuhlverleihservice, sowie einem Diving Centerausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetes Touristenressort mit hübschenSteinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen, einenSupermarkt,Fast-food,Tabakladen,Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer:eine einzigartige Gelegenheit,um die Schätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen, vom Fisch aus Buchtbis auf das köstliche Fleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann. Das Ressort hatauch ein Wellness Zentrum,das allerlei Entspannung anbietet mit Sauna,Massage,Erlebnisdusche,Fitnesscenter undSchwimmbad.Unterhaltung für alle, Kinder oder Erwachsene, tagsüber und am Abend ist auch garantiert.Es lohntsich also,Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!
Numeri Utili
CCoommuunnee / Town hall 070 997013
OOssppeeddaallee / Hospital070 609991
GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 6097737
CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 997022
PPoorrttoo TTuurriissttiiccoo / Small harbour070 996142
IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 996134
FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 997052
cappella e l'armeria. La seconda
invece fu costruita circa un seco-
lo dopo il castello per fermare gli
attacchi costieri e, insieme alla
torre di San Lorenzo e a Torre
Motta, fa parte del sistema difen-
sivo predisposto nei secoli. Il
paese organizza nel periodo esti-
vo, così come nell'arco dell'intero
anno, manifestazioni e festività:
una delle più emozionanti,
durante l'estate, è la festa in
onore della Madonna del Mare,
che si tiene in agosto a Porto
Corallo.
Tra le più note località turistiche
come Villasimius, Costa Rey e
Muravera, fa timidamente capolino
Porto Corallo, uno squarcio di terra
bagnato dal mare e protetto dalle
montagne. Distese di sabbia, dal
tipico colore argentato,sono inter-
rotte da spettacolari scogliere su cui
ci si può distendere per godersi il
sole; lungo tutta la costa sono sparse
piccole calette dove poter stare in
totale tranquillità, insenature naturali
creano specchi d’acqua cristallina in
cui ci si può immergere per ammira-
re la flora marina.Dalla stessa spiag-
gia basta voltare lo sguardo per
accorgersi di esser immersi nel verde
della macchia mediterranea, colori e
profumi danzano magicamente tra
ginepri, querce secolari, olivastri e
immancabili distese di mirto selvati-
co.Porto Corallo è un piccolo paradi-
so dotato di ogni confort. Dal portic-
ciolo inizia la passeggiata sul litorale
dove possiamo trovare un grazioso
campeggio ed alcuni punti ristoro
sino ad arrivare alla spiaggia attrez-
zata con Chioschi, servizio di noleg-
gio ombrelloni e sdraio e un diving
center.
Poco distante sorge il villaggio turi-
stico, di recente costruzione, con
deliziose case in pietra e dai tipici
colori mediterranei. Casa vacanze,
Impianti sportivi, market, fast food,
tabacchi, pizzerie e ristoranti con ter-
razza sul mare per scoprire ed
apprezzare i sapori eno-gastronomi-
ci tipici del sud sardegna, variando
tra pesce del golfo e saporite carni
locali accompagnati da ottimi vini
nostrani. Nel cuore del villaggio un
attrezzata isola del benessere è a
completa disposizione per farti pas-
sare una vacanza all‘insegna del
relax con saune, massaggi, docce
emozionali, palestra e piscina, e del
divertimento con animazione diur-
na e serale sia per gli adulti che per i
più piccini.
Insomma, Porto Corallo è una tappa
che non deve mancare nell’itinerario
delle vostre vacanze.
Villaputzu, situato all'estremo
nord del Sarrabus, è un centro
che si è sviluppato intorno al X
secolo: a questo periodo risalgo-
no, infatti, le prime incursioni
arabe contro le coste, che provo-
carono la migrazione della popo-
lazione locale verso l'interno. A
pochi chilometri dal paese si può
raggiungere la località Porto
Corallo, area costiera costituita
da un lungo arenile interrotto in
un tratto dalla foce del
Flumendosa, il secondo fiume
dell'Isola, che separa Villaputzu
da Muravera. Porto Corallo è così
chiamato poiché nelle insenatu-
re tra gli scogli è possibile estrar-
re frammenti di splendido coral-
lo. Da alcuni anni è in funzione il
porto, capace di 500 posti barca.
Antistante il porto, sorge la Torre
edificata dagli spagnoli nel XVI
secolo per contrastare le aggres-
sioni dei pirati barbareschi.
Patrimonio culturale di
Villaputzu sono anche il castello
di Quirra e la torre di Murtas: il
primo, situato vicino la chiesa di
San Nicola, poco distante dal
paese, fu per diversi decenni resi-
denza dei conti Carroz, dotato di
torri, di un cortile interno e di
alcuni ambienti tipici delle
costruzioni del periodo, come
l'abitazione del castellano, la
Villaputzu, spiaggia di Murtas
Villaputzu, torre di P.to Corallo
Villaputzu,spiaggia di Porto Tramatzu
Info
www.comune.
villaputzu.ca.it
www.sardegnasudest.com30 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 31Agosto 09
Un’approdo sicuro per i diportistiIl porto di Villaputzu sta acquistando nel tempo sempre maggiore importanza.
A safe harbor for boats
A capability of 430 boats, a fully-equipped campsite, a holiday village with every comfort and
several restaurants.This is what distinguishes the marina of Porto Corallo.The construction of this
port station started in the 80's and it was brought to completion in the last years.The marina
holds a strategic position between the campsite called “Prima spiaggia”and the beaches of Porto
Tramatzu.It is thus the ideal place to land if you travel the Villasimius-Arbatax route.This is demonstrated by the rising
number of tourists and the recognition of the experts in the last years.Every summer the marina area is livened up not
only by the presence of the yachtpeople but also by the exhibitions and events which attract numerous people, both
tourists and local people who take the chance of a walk along the seafront.Nearby you can find a very shady campsi-
te with a swimming pool,two kiosk-bars where you can have a rest during the day or have fun at night thanks to our
high-level staff. In the near holiday village, in addition to elegant small houses of every style with garden and green
lawn,you can find much appreciated restaurants and pizzerias, a wellness centre equipped with swimming pool and
efficient sport facilities.Well, just about everything you need for a holiday at the sea in a cheerful atmosphere.
ristoro durante il giorno e diver-
tirsi la notte grazie ad un'anima-
zione di alto livello. Nel vicino
villaggio turistico, oltre ad ele-
ganti casette di ogni tipologia
con tanto di giardino con prato
verde, operano apprezzati risto-
ranti e pizzerie e sono attivi un
centro benessere con piscina ed
efficienti impianti sportivi.
Insomma quanto basta per una
vacanza all'insegna del mare e
della spensieratezza.
430 posti barca, un attrezzatissi-
mo campeggio, un villaggio
turistico dotato di tutti i com-
forts e diversi ristoranti. Sono
queste le caratteristiche che
contraddistinguono il porticcio-
lo turistico di Porto Corallo. I
lavori per la costruzione dello
scalo, iniziati negli anni ottanta,
sono stati ultimati negli anni
scorsi. Il porticciolo, sistemato in
posizione strategica, fra il vicino
camping, la “Prima spiaggia” e
l'arenile di Porto Tramatzu, è un
approdo ideale per i diportisti
che utilizzano la rotta
Villasimius-Arbatax. Lo testimo-
niano i dati di questi ultimi anni,
nei quali le presenze nel portic-
ciolo villaputzese sono notevol-
mente cresciute e con esse l'ap-
prezzamento degli “addetti ai
lavori” per questa struttura.
L'area portuale ogni estate si
anima non solo grazie alla pre-
senza dei diportisti ma anche
per l'organizzazione di eventi
che attirano un gran numero di
persone, turisti ma anche citta-
dini che approfittano dell'occa-
sione per una passeggiata sul
lungomare. Nelle vicinanze ope-
rano un camping dotato di
piscina e molto ombreggiato,
due chioschi bar dove trovare
www.sardegnasudest.com32 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 33Agosto 09
Il Festival delle Launeddas è un evento che
nella scala delle grandi manifestazioni cul-
turali e tradizionali della Sardegna, può
essere considerata unica nel suo genere,
sia perché viene celebrato lo strumento
dei sardi, sia perché vede riunirsi armonio-
samente i rappresentanti delle più grandi
scuole di Launeddas, che storicamente
sono sempre state in grande rivalità.
Il Festival ha origine da un’antica legenda.
Secondo questa legenda le Launeddas
furono utilizzate dal demonio per distrarre
la Madonna, la quale era sulle tracce del
Figlio Risorto, ma incantata dal suono ritar-
dò l’incontro con il Figlio. Solo dopo esser-
si incontrati, la Madonna raccontò l’acca-
duto a Cristo, il quale applicò della cera
benedetta sullo strumento, affinché il
demonio non lo suonasse mai più.
Da questa legenda ne deriva la parte reli-
giosa del Festival, che consiste in una pro-
cessione dove la statua di Maria Madre del
Risorto, viene accompagnata dai suonatori
di Launeddas di tutta l’Isola e da numerosi
gruppi folkloristici.
Al termine della processione viene cele-
brata la Santa Messa e viene fatta la bene-
dizione di piccoli dobloni di cera d’api, che
i suonatori utilizzeranno nel corso dell’an-
no per rifinire ed accordare gli strumenti
costruiti.
La sera prende il via la parte “profana” del
Festival, dove per quasi tutta la notte i vari
suonatori si esibiscono sullo splendido
scenario delle gradinate del Palazzo del
Municipio.
Nel corso del concerto si assiste ad un
momento di grande spessore musicale per
il pubblico, insieme alle suonate tradizio-
nali, viene dato spazio ad una sezione spe-
ciale chiamata “Launeddas oltre i confini” in
cui le Launeddas vengono messe a con-
fronto con i generi musicali più vari (Jazz,
Blues, World Music, etc…) e con i diversi
strumenti etnici del Mediterraneo e oltre,
esportando così le Launeddas oltre i confi-
ni della Sardegna verso altre culture,
dando così un ampio respiro Etnico al
Festival.
L’elemento d’elite del Festival è il “Premio
Launeddas”, riconoscimento destinato a
coloro i quali negli anni hanno contribuito
alla salvaguardia del Patrimonio Culturale
della Sardegna anche grazie a nuovi lin-
guaggi artistici e musicali.
La manifestazione è organizzata
dall’Associazione Culturale “Maistus de
Sonus” e patrocinata dal Comune di
Villaputzu e dalla Provincia di Cagliari.
Villaputzu,il festival delle launeddas
Launeddas Festival
Of all the large scale cultural and traditional events in Sardinia, the Launeddas Festival may be considered uni-
que both because it celebrates the instrument of the Sardinians, and because it harmoniously brings together
representatives of the largest schools of Launeddas, which historically have always been great rivals.
The festival has its origins in an ancient legend. According to this legend, the Launeddas were used by the devil
to distract the Madonna, who was on the trail of the Risen Son but, enchanted by the sound, delayed her meeting
with her Son. Only after they met did the Madonna tell Christ what had happened, who then applied blessed wax to the instrument
so that the devil would not play it ever again.
From this legend the religious part of the Festival began, consisting of a procession where the statue of Maria Madre del Risorto
(Mother Mary of the Risen One), is accompanied by Launeddas players from across the island and many folk groups.
At the end of the procession, the Holy Mass is celebrated and the blessing of small doubloons of beeswax is made, which the pla-
yers will use during the year to refine and tune the instruments they have made.
The evening marks the beginning of the "profane" part of the festival, where for almost all the night the various players perform on
the suggestive steps of the Town Hall.
During the concert there is a special moment for the audience: along with the traditional sound, there is a special section called
"Launeddas beyond the boundaries" where different genres of music (Jazz, Blues,World Music, etc.) are played using various ethnic
instruments from the Mediterranean and beyond, thus exporting the Launeddas beyond the boundaries of Sardinia towards other
cultures, and giving an ethnic theme to the Festival.
The "Launeddas Award" is recognition for those who, over the years, have contributed to the preservation of Cultural Heritage in
Sardinia thanks in part to new artistic languages and music.
The event is organized by the cultural association “Maistus de Sonus” and sponsored by the Council of Villaputzu and the Province
of Cagliari.
www.sardegnasudest.com34 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 35Agosto 09
A Porto Corallo la 12 ̂Festa del mareDall’11 al 17 Agosto gli artigiani in mostra con i migliori prodotti della tradizione
“12th Festa del Mare” (Sea fest) at harbour of Villaputzu
12st Festa del Mare (Sea Festival) at the harbour of Villaputzu, Porto Corallo, from
11 to 17 August 2009. The Festa del Mare has become over time one of the most
important summer events in the east coast of Sardinia. Many events are schedu-
led during the Sea Festival, such as the Tourist Fair of Handicraft and
Agricultural/gastronomic products of the Sarrabus area, organized by Villaputzu’s Tourist Office. Every
year, about 40 artisan and food processing firms present their best products. In the evening there will
be typical product tasting sessions offered by producer.There will be also a Ravioli Festival and a Fish
festival, organized by Tourist Office in order to make tourists acquainted with the most typical
Sardinian dishes, as well as two exhibitions on wheat and cheese, showing the different phases of
their processing and production. Every evening, the Sea Festival will end with a music show. Come
and visit us: you’ll enjoy a warm and genuine welcome and discover the real South-east Sardinia!
grano” e “dal latte al formaggio”. Due
dimostrazioni che descrivono le varie
fasi di lavorazione e trasformazione,
che portano la materia prima a diveni-
re prodotto finito. Ogni serata della
“Festa del Mare” si conclude con uno
spettacolo d’intrattenimento musica-
le. Ci riempie il cuore di gioia vedere
quanto è cresciuta la Festa della
Madonna del Mare, nata 12 anni fa
grazie alla volontà e alla devozione dei
soci Proloco,oggi sempre più parteci-
pata e ricca d’intrattenimenti.Venite a
trovarci, oltre al mare, vi offriamo un
accoglienza fatta di cose semplici ma
genuine,grazie alle nostre genti e agli
ottimi prodotti della nostra terra assa-
porerete e scoprirete la vera Sardegna
sud orientale.
La Proloco di Villaputzu
Questa, manifestazione, arrivata alla
sua 12ma edizione, ha visto negli anni
un sempre maggiore interesse da
parte di turisti e residenti, con un
numero di presenze sempre più rile-
vante, tanto da riconfermarla come
una delle più importanti manifesta-
zioni estive dei tutta la costa sud
orientale. Tra i principali eventi orga-
nizzati in questa sei giorni all’insegna
del folklore e delle tradizioni, grande
successo riscuote “la Fiera Turistica
dell’Artigianato e dell’Agroalimentare
del Sarrabus Gerrei”.Una manifestazio-
ne,voluta diversi anni fa,dalla Pro Loco
di Villaputzu in collaborazione con il
CNA zonale (Confederazione
Nazionale Artigiani ). Circa 40 ogni
anno le aziende in mostra,provenien-
ti dal settore dell’artigianato artistico,e
del comparto Agroalimentare locale.
Oltre alle esposizioni a cura degli arti-
giani, ogni sera vengono offerte diret-
tamente dai produttori varie degusta-
zioni di prodotti tipici. All’insegna del
gusto, delle tradizioni e del folklore si
promuove la Sardegna. In program-
ma:“la sagra dei ravioli” e “la sagra del
pesce”, curate dalla Pro Loco di
Villaputzu che impegna tutti i soci nel
cucinare e servire a migliaia di turisti i
piatti più tipici. Iniziative di pregio inol-
tre sono quelle promosse ed organiz-
zate con la collaborazione del
Consorzio Castello di Quirra :“ le vie del
www.sardegnasudest.com36 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 37Agosto 09
La storia meravigliosa di Costa Rei
The wonderful story of Costa Rei
As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of the
owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who
had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of
establishing a tourist centre.And so the legendary Costa Smeralda was born.Back in 1962,
the news started the young Guido Van Alphen dreaming,and he decided to set off towards the island of his dre-
ams:Sardinia.He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that
was still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness.And so began the journey of
Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to
their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in
Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with
over 15 kilometres of untouched beaches.Roads were non-existent,and reaching the area by car was a difficult
and exhausting task.Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabi-
ted wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. After
Villasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from
the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey
along the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated the
various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to
the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A compa-
ny was born.
TThhee oorriiggiinn ooff tthhee nnaammee CCoossttaa RReeii
In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in
Cagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called
Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore
decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei.From then on the name Costa Rei was used
to refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tou-
rist season at the beginning of summer 1965.
Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas,
perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with
earth where a garden could be cultivated.The original idea was to make the structures invisible in the middle
of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to
greet the first guests of Costa Rei.
Come nelle favole, la storia turistica
di Costa Rei comincia nel momen-
to in cui un ragazzo di 22 anni,
figlio del titolare di una agenzia
immobiliare belga, sente parlare
per la prima volta di un certo Aga
khan, che aveva appena comprato
2000 ettari di terreno sulla costa
nord orientale della Sardegna con
l’intenzione di insediare un centro
turistico. Era nato il mito della
Costa Smeralda”. In quel lontano
1962, la notizia fece sognare il gio-
vane Guido Van Alphen, che decise
di partire alla volta dell’isola dei
suoi sogni : la Sardegna. Aveva già
sentito parlare da alcuni connazio-
nali di un lembo di costa sarda
ancora inesplorato, non troppo
distante dal capoluogo isolano ma
ancora selvaggio. Arrivato a
Cagliari e ottenuto il primo contat-
to con un intermediario del luogo,
conosce il giovane Pietro Valerio,
sposato con una ragazza di
Villasimius e trasferitosi in
Sardegna dalla penisola . Valerio
conosceva bene le località più
belle del sud est e le famiglie di
pastori provenienti dallaBBaarrbbaaggiiaa, che allora erano gli unici
possidenti terrieri della costa sud
orientale. Inizia così il viaggio di
Guido van Alphen uno dei tanti
pionieri che hanno fatto la storia
del turismo locale e che grazie al
suo intuito imprenditoriale diede
non solo i natali ma anche il nome
ad una delle più importanti locali-
tà turistiche della Sardegna. Nel
1962 il golfo che adesso si chiama
Costa Rei era una zona ad esclusi-
va vocazione pastorale, con oltre
15 chilometri di spiagge vergini.
Non esistevano strade, e raggiun-
gere la località in auto era impresa
ardua e faticosa. Dopo svariati chi-
lometri di strada bianca, il premio
di tanta fatica era comunque la
visione di scenari mozzafiato, che
si presentavano lungo la strada
panoramica che partendo dal
golfo di Cagliari collegava il
Capoluogo alla costa orientale.
Passando per Solanas e proceden-
do verso Villasimius, s’incomincia-
vano comunque ad intravedere le
prime, timide avvisaglie di quella
che poi si sarebbe rivelata una
vera e propria industria turistica. La
prima struttura turistica ricettiva
sorgeva a Torre delle Stelle, un vil-
laggio di proprietà di uno svizzero,
e pochi chilometri più avanti si
intravedeva quello che poi diven-
terà il Grand Hotel Capo Boi, di
proprietà di un belga , sito a poca
distanza dal centro urbano dell’at-
tuale Comune di VViillllaassiimmiiuuss.
Allora, appena 50 anni fa,
Villasimius era un piccolissimo
borgo di pescatori e carbonai che
offriva ai visitatori soltanto piccolo
albergo ristorante , la “Stella
d’Oro”,un solo bar ed un distributo-
re di carburante. Procedendo versoCCaassttiiaaddaass e Muravera si potevano
trovare solo estese aree disabitate
e selvagge, enormi spiagge di sab-
bia bianchissima contornata da
una foltissima macchia mediterra-
nea. Dopo Villasimius, il primo cen-
tro abitato era costituito dalla
colonia degli ex detenuti delle car-
ceri di Castiadas , appena dismes-
sa, e da Oliaspeciosa poi diventato
Comune. Nel corso di un lungo
viaggio lungo la costa orientale,
fino a Tortolì , Dorgali e la Costa
Smeralda Guido van Alphen valu-
ta attentamente le varie proposte
ed i siti di maggior interesse turisti-
co, e decide comunque di optare
per l’acquisto delle terre di pro-
prietà dei pastori di Villagrande
site nel Comune di Muravera. Nel
frattempo in Belgio, grazie alla
buona pubblicità del padre e della
sua Agenzia Immobiliare, il giova-
ne Guido non fa fatica a trovare i
soci di capitale per costruire un
albergo ed un villaggio turistico. Si
trattava di una strategia utile per
far salire sensibilmente i valori dei
terreni che s’intendevano acqui-
stare per poi rivendere ai suoi stes-
si connazionali. In breve nasce la
prima società Costa Rei S.p.A.
Subito dopo altri pionieri, sempre
dal Belgio, intraprendono la realiz-
zazione delle prime lottizzazioni.
Con le imprese approdarono a
Costa Rei anche le opere di un gio-
vanissimo architetto il belga Eric
Balliu, vincitore del prestigioso
Premio Roma Architettura, che
aveva deciso di mettere alla prova
il proprio ingegno e la propria
creatività proprio a Costa Rei. Fu
Eric Balliu a concepire il disegno
delle prime Ville, perfettamente
integrate con l’ambiente circo-
stante, realizzate con un tetto
piano e ricoperto di terra per
poterci coltivare un giardino.
L’idea, peraltro oggi attualissima,
era nata con l’intento di rendere
invisibili le costruzioni all’interno
della macchia mediterranea, in
modo da non deturpare in nessun
modo lo scenario selvaggio e sug-
gestivo che si sarebbe prospettato
ai primi ospiti di Costa Rei.
Purtroppo non la videro in questo
modo i costruttori che arrivarono
Costa Rei, Guido Van Alphensulla
Costa Rei
Castiadas, le vecchie carceri
Villasmius
Durante il medioevo il
principale insedia-
mento era sorto nei
pressi del promontorio
di Capo Carbonara. L'antica citta-
dina viveva proprio grazie all'attivi-
tà dei carbonai che potevano
sfruttare le ampie distese boschive
dei monti circostanti. Il centro era
comunemente chiamato in lingua
sarda Crabonaxia” ,tradotto in
Italiano come '' Carbonara''.
Castiadas
Le vecchie carceri di Castiadas furono costruite nel 1875. Insieme a
sette guardie carcerarie erano sbarcati nell’isola trenta detenuti,con
il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per
più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era sog-
getta.Fu così che riprese la vita,grazie all'arrivo dei carcerati che,anno dopo anno,
pietra dopo pietra,realizzarono quella che poi divenne la colonia penale più grande
d’Italia,fino al raggiungimento di oltre 1000 detenuti,100 agenti di custodia e oltre a
70 impiegati e relativi familiari. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere
importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale
cessò di esistere nel 1952,quando l’ETFAS,Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria
della Sardegna,prese in consegna la zona per attuarvi la riforma agricola.Ai conta-
dini tra cui anche tanti tunisini in fuga dalle dittature presenti in patria,vennero asse-
gnati i poderi derivanti dagli espropri statali.Ogni assegnatario aveva l'obbligo di col-
tivare il proprio fondo, producendo quantità di raccolto tali da garantire almeno il
sostentamento del relativo nucleo familiare.La maggior parte dei terreni lungo la
costa sud orientale partendo da Castiadas e procedendo verso l’Ogliastra,erano di
proprietà di sardi abitanti all’interno dell’isola,chiamata anche “ Barbagia”*. E le fami-
glie che vendettero i primi terreni ai pionieri del turismo della costa sud est erano di
origine ogliastrina precisamente di Villagrande Strisaili.
Barbagia
Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo
una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna,
tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va
ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale colo-
ro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di que-
sta regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani
a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione
successivamente . Per loro le
costruzioni , soprattutto se belle,
dovevano poter essere ammirate e
non nascoste .
LL’’ oorriiggiinnee ddeell nnoommee CCoossttaa RReeiiNegli anni 60 i terreni potevano
essere individuati solamente gra-
zie alle carte militari, acquistabili
solo a Cagliari c/o la libreria Dessì.
In una di queste carte, si poté nota-
re uno stagno che si chiamava
Piscina Rei ed una collinetta che si
chiamava Sa Punta Rei. Costa Rei
apparve subito un nome azzecca-
to, un marchio turistico, esotico. Si
decise pertanto di chiamare
anche il primo albergo nato sulla
costa con il nome di Hotel Villa
Rei. Subito dopo, con la prima pub-
blicità stampata, si utilizza il nome
Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala
Sinzias fino a Capo
Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la
stagione turistica di Costa Rei
all’inizio dell’estate 1965.
www.sardegnasudest.com38 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 39Agosto 09
La storia passa per le vecchie carcerila colonia penale,dismessa nel 1952,e diventata il cuore pulsante di Castiadas
The story goes for older prisons
The old prisons of Castiadas were built in
1875 as ordered by The Home Office: thir-
ty convicts together with seven prison
officers landed in Sardinia with the task
of rebuilding and giving new life to an
area which had been deserted for more than 1500 years
because of the famine and epidemics this land was subject
to. With their commitment the biggest penal colony in Italy
was built. It then reached a population of more than 2000
people among inmates, prison warders, employees and their
family. With the convicts’ hard work, important results were
achieved both in agriculture and pastoral farming. The penal
colony ceased to exist in 1952, when the ETFAS (The
Sardinian Agricultural Land Credit Board), following the
reforms of that period, contracted the area for the agricultu-
re reform and divided it into seven companies. Today, the old
prisons are an imposing and almost completely refurbished
building with the Governor’s villa, the cells, the offices, the
chemist’s and an inner garden where you can admire the
entire structure from. In the Summer the area of the penal
colony hosts many interesting handcrafts, painting or food
exhibitions, giving the tourist the chance of a full immersion
in the history of Castiadas.
Die alten Gefängnisse von Castiadas wurden auf
Wunsch des Innenministeriums 1875 erbaut:gemein-
sam mit sieben Gefängniswächtern strandeten auf der
Insel Dreißig Gefangene, deren Aufgabe es war, eine
Gegend zu entwässern und zum Leben zu erwecken,
die über 1500 Jahre lang unbewohnt blieb,das wegen der Hungersnot und der
Seuchen,denen diese Gegend ausgesetzt war.Mit deren Fleiß wurde die grö-
ßte Strafkolonie Italiens aufgerichtet, die später von mehr als zweitausend
Personen- die aus Sträflingen, Sträflingswachen und Angestellte mit deren
Familien zusammengesetzt waren- bewohnt wurde.Wegen der harten Arbeit,
welche die Sträflinge leisten mussten,hatten diese nicht so große Erfolge bei
den landwirtschaftlichen Tätigkeiten und bei der Viehzucht. Die Strafkolonie
hörte 1952 auf zu existieren,als der „ETFAS“,Verband für die Umgestaltung des
landwirtschaftlichen Bodens in Sardinien, die Gegend wegen einer
Landwirtschaftsreform,die in diesen Jahren entschieden wurde,übernahmen
und diese in sieben Unternehmen aufteilte. Heute präsentieren sich uns die
alten Gefängnisse wie ein großartiges Gebäude,fast komplett restauriert und in
mehreren Teilen aufgeteilt:ein Innenhof,von dem man die komplette Struktur
erblicken kann, die Villa des Direktors, die Gefängniszellen, die Büros und die
Apotheke.Während der Sommersaison, werden im Bereich der Strafkolonie
interessante Ausstellungen organisiert,die dem Handwerk,der Malkunst,dem
Bereich der Landwirtschaft und der Ernährung gewidmet sind und dem
Touristen die Möglichkeit geben,voll in die Geschichte dieses Landes einzutau-
chen.
Castiadas
Immaginate un territorio sempre
verde, un mare cristallino di colore
azzurro turchese,un’aria sana ed un
ambiente incontaminato, forse
unico al mondo,non stiamo fanta-
sticando, questo territorio è
Castiadas.
Le numerose spiagge di Castiadas,
hanno il colore e la struttura varia-
bile,si passa da un bianco finissimo
e cristallino nelle località denomi-
nate, Cala Pira, Monte Turno e
Sant’Elmo,ad una sabbia più com-
patta e dorata,nelle località marine
di Cala Sinzias,Cala Marina,Villa Rey
e Santa Giusta.
Castiadas non è solo mare, oltre a
chilometri di incantevoli coste, c’è
un patrimonio ambientale ancora
incontaminato, con le sue monta-
gne, con il candore delle rocce
lavorate dal vento e dalle piogge,
dove la vegetazione esistente è
rimasta vergine come madre natu-
ra ha creato.
Le carceri di Castiadas furono
costruite nel 1875 per volere del
Ministero dell’Interno: insieme a
sette guardie carcerarie sbarcarono
nell’isola trenta detenuti, con il com-
pito di bonificare e ridar vita ad una
zona rimasta disabitata per più di
1500 anni a causa delle carestie e
delle epidemie cui era soggetta. Con
il loro impegno, fu eretta la colonia
penale più grande d’Italia, che in
seguito arrivò ad ospitare più di due-
mila persone fra carcerati, agenti di
custodia ed impiegati con famiglia al
seguito. Il duro lavoro dei detenuti
non mancò di ottenere importanti
risultati nel campo dell’agricoltura e
della pastorizia. La colonia penale
cessò di esistere nel 1952, quando
l’ETFAS, Ente di Trasformazione
Fondiaria Agraria della Sardegna,
frutto della riforma approvata in
quegli anni, prese in appalto la zona
per la riforma agricola, e la suddivise
in sette aziende. Oggi le vecchie car-
ceri si presentano a noi come un
imponente edificio
quasi totalmen-
te ristruttura-
to, suddiviso in più parti: un cortile
interno da cui ammirare l’intera
struttura, la villa del Direttore, le celle,
gli uffici e la farmacia. Durante la sta-
gione estiva, nell’area della colonia
penale vengono organizzate interes-
santi mostre legate all’artigianato,
alla pittura, al settore agro-alimenta-
re, che permettono al turista di
immergersi appieno nella storia di
questo paese.
www.levecchiecarceri.it
www.sardegnasudest.com40 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 41Agosto 09
www.sardegnasudest.com42 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 43Agosto 09
Il mare, una meraviglia da esplorare
The sea, to experience and explore
The Sardinian ocean boasts an
ex tremely r ich habitat where
splendid creatures roam but
which at the same time repre-
sent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger
of marine species is almost always l inked to the pos-
sibil ity that they could inject poisons, some more
dangerous than others. This is the case for example
of the weever, par t icular ly cunning because i t
camouflages itself in the sandy depths, to subse-
quently strike with the poisonous spines positioned
on its back. Other than the weever, in the Sardinian
seas there are also a few species of jellyfish with
stinging venom, but also moray eels, whose bite can
be fairly painful and can cause infection. However
attacks by these multicoloured sea serpents are fair-
ly rare. Another inhabitant of these seas is the stin-
gray, a strange breed that can reach a considerable
size. A beautiful and fascinating creature but at the
same time par ticularly dangerous because of the
power ful and extremely poisonous sting in its tail (a
genuine weapon). Gentle and reser ved, the stingray
will not attack a human unless in self defence. In
Sardinia this is not the only par t of the natural world
to sometimes have unpleasant surprises in store. The
marine ecosystem is cer tainly among the richest
ecosystems in Sardinia. You need only to think of the
protected Marine Area of Vil lasimius-Capo Carbonara
in the south east. Diving in these depths is an unfor-
gettable experience. The clear and unspoilt water
allows you to admire the vast prairies of Poseidonia
plants. Near the rocks you can make out walls of red
and yellow bubbles, where different coloured moray
eels have found a home. Also, the area is not lacking
in lobsters, groupers, white bream, sea bream and
shoals of l ittle silver fish that swim quickly, creating
fascinating patterns. Moving fur ther down in the
depths of the ocean there are sea bream and amber-
jacks, blue sharks and even the odd.
Auf Sardinien geht die Gefahr der
Lebewesen aus dem Meer meist mit
der Möglichkeit einher, dass jene uns
mehr oder weniger giftige
Substanzen injizieren können. So ist
dies der Fall bei der Tracina, einer tüc-
kischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund
anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden gif-
tigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina fin-
det man in den sardischen Meeren einige giftige, brennen-
de Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich
schmerzhaft und infizierend sein kann, auf. Trotzdem sind
Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten.
Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine beson-
dere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine
schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer gifti-
gen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) ange-
bracht sind, als besonders gefährlich gilt. Die sanfte und
scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer
Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine
Tierwelt, die hin und wieder böse Überraschungen bietet.
Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die
Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild
wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat,
aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis
und anderen Glykosiden, äußerst giftig istEines der rei-
chsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an
die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo
Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen
ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und
unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit
Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen
kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben
Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen. Es
fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen,
Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen
Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen
zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich
Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und
einige einsame Pfeilhechte.
mondo sommerso. Organismi dai
colori sgargianti e creature miste-
riose si lasciano cullare tra i flutti
come in una romantica danza,
suscitando emozioni fortissime e
stupore in chi li osserva. L'acqua
limpida e incontaminata consente
di ammirare le vaste praterie di
poseidonie, anche in profondità più
alte di quelle alle quali solitamente
la specie è abituata. In prossimità
degli scogli si possono scorgere i
muri di gorgoglie rosse e gialle, ove
le murene trovano dimora e ben
mimetizzate attendono un passo
falso di un'ignara preda. Non man-
cano poi aragoste, cernie, saraghi,
orate, banchi di piccoli pesci argen-
tei che nuotano veloci disegnando
affascinanti traiettorie, e più giù
nelle profondità dei fondali si muo-
vono dentici e ricciole, verdesche e
qualche solitario barracuda. Tra gli
abitanti dei mari sardi vi sono anche
creature famose per la loro perico-
losità. In un “ensamble” armonioso
dove tutto cambia e si trasforma tra
cielo, terra e mare, la Sardegna
mostra orgogliosa il suo piccolo
miracolo. Una natura ancora intatta
ove tutto è vita e bellezza e dinnan-
zi alla quale l'uomo pur prendendo
parte al grande spettacolo da essa
offerto, resta innocuo spettatore.
Il mare sardo vanta un habitat ricchis-
simo,ove si muovono splendide crea-
ture e al contempo si celano vere e
proprie insidie per l'uomo.
Naturalmente a differenza dei mari
tropicali, le acque sarde sono decisa-
mente più sicure.Le probabilità di fare
incontri “indesiderati” durante un'im-
mersione o più semplicemente una
nuotata, sono abbastanza limitate. In
Sardegna, la pericolosità delle specie
marine è quasi sempre legata alla
possibilità che queste possano iniet-
tare veleni più o meno nocivi.È il caso
per esempio della Tracina (comune-
mente detta “Aragna” in Sardegna),
particolarmente insidiosa per via del
suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi
per poi colpire con le spine velenose
poste sul dorso. Il veleno iniettato
dalla Tracina è molto doloroso e, in
alcuni casi può anche portare alla
morte,causando uno shock anafilatti-
co. Oltre alla Tracina, nei mari sardi
sono presenti anche alcune specie di
meduse dal veleno orticante, ma
anche murene il cui morso può risul-
tare piuttosto doloroso e infettante.
Tuttavia gli attacchi da parte di questi
variopinti serpenti di mare sono piut-
tosto sporadici. Altro abitante di que-
sti mari è la Pastinaca. Una particolare
razza che può raggiungere dimensio-
ni considerevoli. Una creatura bella e
affascinante ma al contempo partico-
larmente pericolosa per via del
potente e velenosissimo pungiglione
di cui è dotata la coda (una vera e
propria arma). Mite e schiva, la
Pastinaca non attacca l'uomo se non
per difesa. In Sardegna non è il solo
mondo animale a riservare talvolta
spiacevoli sorprese.
Villasimius, Punta Molentisph. E.Trainito per A.M.P.
Un’immersione nel mare d’ogliastra
sotto: Girasole, spiaggia
Tra gli ecosistemi più ricchi, quello
marino in Sardegna è considerato
un vero e proprio paradiso sia dai
naturalisti che dagli appassionati di
immersione. Basti pensare all'Area
Marina protetta di Villasimius-Capo
Carbonara nel sud-est. Qui, nel
silenzio ovattato del profondo blu,
si trovano una molteplicità inim-
maginabile di forme di vita.
L'immersione in questi fondali è
un'esperienza indimenticabile, un
viaggio in un universo parallelo.
Qui, le vigenti norme a tutela del-
l'ambiente e i divieti di pesca e di
sfruttamento delle risorse marine,
hanno consentito alla vita di svilup-
parsi in tutte le forme possibili
dando origine ad uno straordinario
www.sardegnasudest.com44 Agosto 09
La Tracina
Comunemente chiamata anche «ARAGNA», è il pesce
più velenoso del Mediterraneo. La puntura provoca un
dolore urente che aumenta rapidamente, di durata
variabile da poche decine di minuti fino a 24 ore, talvol-
ta così forte da poter causare la perdita di conoscenza.
La zona colpita appare inizialmente biancastra,divenen-
do rapidamente rossa e tumefatta, con un gonfiore che
poi si estende alle parti vicine. Talvolta si verificano
anche difficoltà di respirazione, febbre, mal di testa, nau-
sea e vomito; nei casi più gravi si hanno anche convul-
sioni.
Dato che la tossina che viene inoculata è termolabile, il
trattamento richiede la disinfezione della ferita e l'im-
mersione della parte colpita in acqua salata calda, per
almeno due ore (possibilmente almeno un'ora). In alcu-
ni casi più gravi può essere necessario un controllo
medico e una terapia antibiotica. Si consiglia sempre la
profilassi antitetanica.
Le Meduse
Le meduse dei nostri mari non sono pericolose come
altre presenti in zone lontanissime, per esempio nei mari
tropicali, ma sono pur sempre causa di fastidio, come
arrossamenti, dolori e vesciche.
È sempre bene evitare di fare il bagno dove esse sono
presenti; soprattutto, anche se vengono appena sfiorate,
bisogna evitare di toccarsi poi gli occhi.
Gli arrossamenti e le vesciche provocate dal contatto con
i tentacoli delle meduse si curano con applicazioni di
soluzioni diluite di ammoniaca, impacchi di acqua salata
calda, alcol, pomate antistaminiche o corticosteroidee,
che inattivano il veleno dei tentacoli.
Nel caso che frammenti di tentacoli restino attaccati alla
cute, vanno rimossi facendo attenzione a non schiacciar-
li per non spremere altro veleno; bisogna evitare l'uso di
acqua dolce, che favorirebbe la fuoriuscita del veleno dai
tentacoli. Solo in caso di contatto con il viso o con gli
occhi,bisogna procedere il più precocemente possibile a
un abbondante lavaggio con acqua dolce fresca o con
prodotti specifici per il lavaggio oculare reperibili in far-
macia.
La Murena
E un pesce serpentiforme, considerato pericoloso e
velenoso a causa del suo aspetto aggressivo. In realtà è
molto timido e vive abitualmente riparato in tane costi-
tuite da spaccature degli scogli. Non attacca, ma morde
solo per difesa se si sente minacciato da vicino.
Il morso, a causa dei numerosi denti robusti e aguzzi e
della forza delle mascelle, è molto doloroso; contraria-
mente a quanto si crede non è velenoso, ma s'infetta
molto facilmente.E pertanto fondamentale procedere a
un'immediata disinfezione della ferita, seguita da tera-
pia antibiotica e profilassi antitetanica sotto controllo
medico.
I Ricci di mare
Vivono sugli scogli e presentano aculei molto acumina-
ti che si spezzano facilmente. Non iniettano veleno, ma
la puntura è dolorosa e s'infetta facilmente.
Bisogna procedere a un'accurata disinfezione della feri-
ta e a una rimozione degli aculei con una pinzetta steri-
lizzata.Può essere utile la terapia antibiotica e la profilas-
si antitetanica.
Dangerous Fish
TThhee LLeesssseerr WWeeeevveerr
The Lesser weever is the most poisonous fish in the Mediterranean.The sting causes a pain which can last from 10 minu-
tes to 24 hours and can be so severe that it can cause unconsciousness.Sometimes it can lead to difficulties breathing,fever,
headache and sickness. In the most serious cases the victim may also have convulsions.
Because the toxins inoculated are thermolabile,the affected part should be immersed in hot salt water for at least 2 hours.In more serious cases
a medical visit and antibiotics may be necessary.An antitetanus injection is recommended.
JJeellllyy FFiisshh
The jelly fish present in our seas are not as dangerous as those found in tropical seas but it is always best to avoid swimming when they are
present. Jellyfish stings can be healed by applying ammonia solutions, warm saltwater compresses, alcohol and antihistamine ointment.
If pieces of the tentacles are attached to the skin, avoid using fresh water as this causes the poison to come out of the tentacles.Only in case of
contact with the face or eyes should fresh water be used.
TThhee MMoorraayy EEeell
It does not attack, but bites only out of defence if it feels under threat from something nearby.
The bite, due to its many strong and pointed teeth and strength of its jaw, is very painful; it is not poisonous but becomes
infected very easily.
Treatment with antibiotics and an antitetanus injection under the supervision of a doctor.
SSeeaa UUrrcchhiinnss
They live on rocks and have very sharp spines that break easily.They do not inject poison, but the sting is
painful and becomes infected easily.
Disinfection of the wound and removal of the spine with a sterilized pair of tweezers.Treatment with anti-
biotics and antitetanus injection.
TThhee LLeeggeenndd ooff AArrjjaa ‘‘““LLaattrrooddeeccttuuss ttrreeddeecciimmgguuttttaattuuss”” ((ppaaggee 3333))
The Malmignatta, or falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) is an arachnid from the Araneomorfi
family. In Italy, along with Loxosceles rufescens, it is one of the few Italian species of arachnid whose bite can be
very dangerous for humans.
The female’s bite is not painful in the first instance but immediately after causes sweating, nausea, retching, fever, heada-
che and, in the most serious cases, loss of senses and in extremely rare cases death.
Seek emergency medical help immediately.
TThhee VVeellvveett AAnntt
Sardinia is one of the places with a high population of these velvet ants!
The velvet ant belongs to the vespoid family, which means it is related to the bee and wasp.The sting of a velvet ant, for a healthy person, is
almost completely harmless,but for someone with certain allergies or health problems it can be very dangerous.The bite of this insect can cause
pathogenic illnesses.
Il mare è bello,talvolta pericoloso
ph. Centro Immersioni Sardegna
Tel. 070.991399 - 3389797979
LLee ttoorrppeeddiinnii ssoonnoo iinn ggrraaddoo ddii eemmeetttteerree ppootteennttii ssccaarriicchhee eelleett--ttrriicchhee..La torpedine ocellata è il rappresentante più noto, vive nel
Meditterraneo e nell'Atlantico orientale, su fondali sabbiosi, a
profondità variabili da un metro a più di cento. E' lunga al massi-
mo 60 centimetri, ha un dorso bruno con macchie blu-cenere e
nere. Possiede due organi elettrici posti nella parte anteriore del
corpo, fra la testa e la pinna pettorale, che essa utilizza sia come armi
difensive sia per parallizzare le prede. L'entità delle scariche non supera i
60-80 volt, tali scosse possono stordire un uomo.
LLee rraazzzzeeLa razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a
Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Caccia all'agguato affondandosi nella
sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista
le prede, piomba all'improvviso su di esse. Parenti stetti degli squali, sono caratterizzati dal
corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi
posti sul dorso, bocca ventrale.
Alcune razze hanno un aculeo velenoso posto alla fine della coda con il quale stordi-
scono o uccidono le loro prede. Una di queste è la "pastinaca" un pesce che può
misurare oltre due metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda. Il tri-
gone è un animale che vive soprattutto nei fondali del Mar Mediterraneo,
Oceano Atlantico e Mar Nero. E' un pesce insidioso, poiché si nasconde
sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente
minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo
punge con il suo puntiglione. A causa della puntura di questo animale
il 4 settembre 2006 e' morto Steve Irwin noto anche come Crocodile
Hunter.
www.sardegnasudest.com 45Agosto 09
www.sardegnasudest.com46 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 47Agosto 09
www.sardegnasudest.com48 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 49Agosto 09
delle specie che vi abitano: riserva
integrale, generale o parziale,
dove sono vietate la caccia, la
pesca e la discarica dei rifiuti, oltre
a tutte le attività che possano
compromettere il perfetto equili-
brio della natura. Negli anni pas-
sati il mare di Villasimius servì da
passaggio per i popoli che instau-
ravano legami con le città portua-
li del continente e offriva altresì
un ottimo riparo dai venti per le
navi mercantili. Oggi ciò che vera-
mente merita attenzione è il
mondo sommerso che conserva
le testimonianze della lunga fre-
quentazione dell’uomo in queste
acque, come i relitti di alcune navi
naufragate, che possono essere
visitati grazie agli appositi “sentie-
ri blu”. Inoltre, i fondali contano la
presenza di numerose specie di
L’area marina protetta di
Villasimius è stata istituita nel
1998. Si estende nell’estrema
parte del sud-est della Sardegna,
quasi a formare un ideale triango-
lo e comprende un territorio ed
una varietà di specie marine
d’inestimabile valore.
Atta alla protezione dello spazio
naturale che essa comprende, lo
scopo che si prefigge è quello di
coniugare uno sviluppo socio-
economico vantaggioso, il rispet-
to dell’ecosistema. L’area è stata
suddivisa in tre zone a seconda
La magia del mondo sommersoL’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo.
The magic of the underwater world
La Mappa Das Wasserschutzgebiet von
Villasimius wurde 1998 dazu
ernannt. Es liegt im extremen
Süd- Osten Sardiniens, mit der
Form eines fast perfekten
Dreiecks, und umfasst ein
Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit
unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz die-
ses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich
gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische
Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des
Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt,
je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges,
allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das
Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die
das natürliche Gleichgewicht stören können verboten
sind. Das Meer von Villasimius war in der
Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die
Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland
errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als
hervorragender Schutz vor dem Wind an.Was heute wir-
klich große Aufmerksamkeit verdient, ist die
Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese
Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange
Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte
zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der
sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichti-
gen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große
Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt,
wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“
. Das ganze ist von großem Wert und von
grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle
die
ses wunderbare Wasserspektakel genießen können.
The protected sea area of
Villasimius was established in
1998. It spreads out in the
extreme part of the south-east
of Sardinia, almost forming an
ideal triangle, and it compre-
hends a territory and a variety of sea species of priceless
value.
It aims to respect and protect the ecosystem,promoting
a fruitful social-economic development. The area has
been divided into three zones according to the species
there living: integral, general or partial reserve, where all
the activities that might compromise the perfect balan-
ce of nature, such as hunting, fishing and dumping are
prohibited.
In the past the sea of Villasimius was a passage for the
people who made deals with the maritime towns of the
continent and was also an excellent shelter from the
winds for the mercantile boats.
What is really worth the attention today is the underwa-
ter world which keeps the testimonies of the man’s pre-
sence, such as the relicts of some wrecked ships which
can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”.
Moreover, the depths count the presence of many species
of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posi-
dona oceanica”. It all has a fundamental value and impor-
tance in order to let everybody enjoy this extraordinary
underwater show in the future.
IInn ttuuttttaa ll’’AArreeaa MMaarriinnaa PPrrootteettttaa nnoonn èè ccoonnsseennttiittoo::
La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qua-
lunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle spe-
cie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee;
L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e
delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e
liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche
transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino;
L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché
di sostanze tossiche e inquinanti;
Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizza-
zione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.
Le Regole
fauna e flora marina, come la
pinna nobilis e la posidonia ocea-
nica.
Tutto questo ha un valore e
un’importanza fondamentale per
far sì che tutti in futuro, possano
godere di questo straordinario
spettacolo sottomarino.
Info
www.ampcapo
carbonara.it
Zona riserva integrale “A”SETTORE OVEST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43Ep 39°08” .78N 009°34” .76Eq 39°09” .18N 009°34” .76Er 39°09” .18N 009°36” .46E
Zona riserva generale “B “ISOLA DEI CAVOLI – CAPO CARBONARAa 39°06” .29N 009°30” .62E (in costa)b 39°05” .39N 009°30” .30Ec 39°04” .08N 009°31” .94Ed 39°04” .92N 009°33” .10Ee 39°05” .95N 009°31” .87Ef 39°06” .05N 009°31” .28E (in costa)Zona riserva generale “B”SETTORE EST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43E
s 39°07” .83N 009°36” .84Et 39°09” .33N 009°36” .84Er 39°09” .18N 009°36” .46EZona riserva generale “B”SECCA DI BERNIl 39°06” .47N 009°33” .31Em 39°06” .70N 009°32” .25En 39Zona riserva generale “B”SETTORE SUD DELL’ ISOLA DEI CAVOLIg 39°04” .12N 009°31” .88Eh 39°03” .72N 009°32” .47E5 39°03” .37N 009°32” .05E4 39°03” .37N 009°31” .40Ei 39°03” .37N 009°31” .13E
Zona Riserva parziale “C”AREA MARINA PROTETTA1 39°07”.54N 009°25” .47E (sulla costa)2 39°06”.54N 009°26” .47E3 39°05”.62N 009°28” .49E4 39°03”.37N 009°31” .40E5 39°03”.37N 009°32” .05E6 39°07”.40N 009°37” .19E7 39°09”.50N 009°37” .19E8 39°09”.13N 009°34” .13E (sulla costa)
Centro Immersioni Sardegna
www.sardegnasudest.com50 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 51Agosto 09
La fauna sarda è un vero e pro-
prio patrimonio naturale preser-
vato grazie all’isolamento dovuto
alla posizione geografica della
Sardegna. Nel territorio di que-
st'antica isola, trovano ancora
oggi rifugio alcune specie piutto-
sto rare. Molte di queste sono
state salvate dall’estinzione gra-
zie all’opera di salvaguardia intra-
presa da associazioni indipen-
denti e corpi forestali. Verso la
fine degli anni settanta, il numero
dei grandi mammiferi erbivori ha
subito un drastico ridimensiona-
mento, soprattutto a causa della
caccia e del bracconaggio sel-
vaggio. Ma anche il degrado dell'-
habitat con gli incendi che ogni
anno affliggono la Sardegna e il
disboscamento, hanno fatto la
loro parte, infliggendo danni ine-
stimabili al patrimonio floro fau-
nistico isolano. Ci sono voluti
molti anni e specifiche azioni di
tutela per stabilizzare e ripopola-
re le vaste aree in cui vivevano
quegli stessi erbivori. Il Muflone
(la pecora selvatica originaria
della Corsica e della Sardegna) è
una delle specie a rischio. Tipico
delle zone rocciose caratterizzate
da una vegetazione non omoge-
nea, questo agile animale non
disdegna tuttavia le zone a livello
del mare.
Buona parte del patrimonio naturali-
stico della Sardegna discende unica-
mente dagli ecosistemi delle “zone
umide”. Le aree umide del Sarrabus
costituiscono nel loro insieme il terzo
sito naturalistico per importanza del
genere in Sardegna, dopo quelli
dell'Oristanese e del Cagliaritano.
L’elemento che meglio definisce la ric-
chezza naturalistica delle zone umide
del territorio del Sarrabus ove si regi-
strano peraltro i maggiori sforzi di
tutela (a livello locale e internazionale),
è l’insieme definito come “Stagni di
Colostrai, delle Saline e di Feraxi”.
L’avifauna di questo sito è la compo-
nente più interessante dal punto di
vista naturalistico, con alcune specie
rarissime come la beccaccia di mare,llaa ggaarrzzeettttaa, il mignattaio e la pesciaio-
la, che appaiono in questi luoghi
durante l' inverno e assai sporadica-
mente. Si registrano inoltre d'estate,
altre presenze più o meno frequenti. Il
cavaliere d'Italia (abbastanza raro in
Italia), il curioso pollo sultano con il
caratteristico piumaggio blu e il becco
rosso vivo e l'elegante fenicottero rosa
(del quale si contano innumerevoli
splendidi esemplari). Il falco pescatore,
la volpoca e la spatola sono presenze
fisse che indicano ancor più, la straor-
dinaria biodiversità di questo ecosiste-
ma. Il complesso degli Stagni di
Colostrai e delle Saline, e di
Feraxi è oggi un 'oasi naturalisti-
ca di grande rilievo sia dal punto di
vista turistico che da quello ambienta-
le. Non a caso riconosciuta recente-
mente in Europa quale “ Sito
d’Importanza Comunitaria e Zona a
protezione speciale”.
Fauna sarda:una tipicità da preservareIn quest'antica isola,trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare
Le zoneumideLe specie animali in Sardegna
sono più varie di quanto si possa
pensare. Alcune di esse come il
cinghiale, presenti prevalente-
mente nella macchia e negli
anfratti rocciosi dei boschi, sono
facilmente riconoscibili e talvol-
ta abituate alla presenza dell'uo-
mo e avvicinabili nel contesto
del loro habitat naturale. Molte
altre si mimetizzano perfetta-
mente nella boscaglia e risulta
praticamente impossibile osser-
varle se non a seguito di lunghi
estenuanti appostamenti. Il
Gatto Selvatico Sardo è uno di
questi. Un animale solitario ed
inavvicinabile che rimane nasco-
sto nella tana o in mezzo alla
folta vegetazione durante il gior-
no, per poi uscire allo scoperto
solo all’alba o al crepuscolo per
cacciare. L’habitat che più gli si
addice è la classica foresta medi-
terranea sempreverde in cui la
presenza di fittissimi arbusti e
piante, gli consente di condurre
una vita isolata e tranquilla.
Sardinian fauna, a unique characteristic to protect
Il Cinghiale
The animal species in Sardinia are more varied than you could ever
imagine.Some of them,like the wild boar,are easily recognisable in
the midst of their natural habitat.Many others camouflage themsel-
ves in the woodland and it becomes impossible to observe them
other than after long periods of observation.The Sardinian Wild Cat is one of these.A solita-
ry,unapproachable animal that remains hidden in burrows or in the middle of dense vege-
tation during the day,coming out into open ground to hunt only at dawn or dusk.In south
east Sardinia there are large colonies of wild boar,but alongside these we also find other ani-
mals, among them martens, dormice, griffons, golden eagles, peregrine falcons, kestrels,
sparrow-hawks,buzzards and many other species.It isn't rare to observe splendid golden
eagles surveying the Heels of Ogliastra in search of prey.As well as the wild boar,the mou-
flon (a wild sheep),the Sardinian deer and the fallow deer (which disappeared some time
ago but was recently reintroduced) are also present in this area.In the Ogliastra area there
are about forty different species of amphibians,reptiles,fish and mammals and at least thir-
ty species of bird,both migratory and resident.One of the most rare mammals is the monk
seal.At one time it could be admired in the seas of Ogliastra,but today the species is almost
completely extinct or at least reduced to a few animals.A good part of the natural heritage
of Sardinia originates from the ecosystems of the ‘humid zones’.Together,the humid areas
of Sarrabus,the ‘Lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi’constitute the third most important
naturalist site of this type in Sardinia,after those in Oristano and Cagliari.The avifauna (bird
species) of this site is the most interesting aspect,with a few extremely rare species such as
the sea woodcock,the glossy ibis and the smew,that appear in these places during the win-
ter fairly sporadically.In summer,sightings are recorded of other more or less frequent resi-
dents.The black winged stilt (quite rare in Italy),a peculiar sultan chicken with its characte-
ristic blue plumage and bright red beak,and the elegant pink flamingo (of which there are
many).The osprey,the shelduck and the spoonbill are permanent residents which are testa-
ment to the extraordinary biodiversity of this ecosystem.Today, the group of lagoons of
Colostrai,Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no conciden-
ce that it has recently been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and
Special Protection Area’.
Die Tierarten in Sardinien sind unterschiedlicher als man denkt. Einige
unter ihnen wie das Wildschwein sind leicht ihn ihrem Naturhabitat
erkennbar.Viele tarnen sich im Niederwald und man kann sie nicht sehen,
nur nach langen Postierungen. Die sardische Wildkatze ist eine dieser
Tierarten.Ein solitäres und unnahbares Tier,welches in seinem Bau oder in der dichten Vegetation
den ganzen Tag versteckt bleibt,um dann beim Morgengrauen oder in der Dämmerung zur Jagd
aus der Deckung zu treten.Im Süd-Osten Sardiniens gibt es große Kolonien Wildschweine aber wir
finden auch weitere Tiere, unter diesen Mardern, Siebenschläfer, Gänsegeier, Steinadler,
Wanderfalken,Turmfalken,Sperber,Mäusebussarde und viele andere Arten.Es ist nicht selten der
Fall wunderschöne Exemplare von Steinadlern auf der Suche nach Beute die tacchi der Ogliastra
überfliegen zu sehen.Außer dem Wildschwein gibt es in diesen Gebieten auch den Mufflon,den
sardischen Hirschen und den Damhirschen, vor einiger Zeit verschwunden und neulich wieder
eingeführt. Im Territorium der Ogliastra gibt es zirka vierzig Tierarten, unter diesen Amphibien,
Reptilien,Fische und Säugetiere und zumindest dreißig Arten von Zugvögeln und verschiedene
andere.Eines der seltensten ist die Mönchsrobbe.Einmal konnte man sie im Meer der Ogliastra
bewundern aber heute ist die Art fast vollkommen ausgestorben oder auf wenige Exemplare
reduziert.Der Großteil des Naturreichtums Sardiniens stammt von den Ökosystemen der "feu-
chten Zonen".Die feuchten Flächen des Sarrabus "Teiche von Colostrai,der Saline und von Feraxi"
bilden zusammen die dritte wichtigste naturverbundene Niederlassung in Sardinien,nach denen
im Gebiet von Oristano und von Cagliari.Die Vogelwelt dieser Niederlassung ist die interessanteste
Komponente mit einigen sehr seltenen Arten wie die Meerschnepfe, der Braune Sichler, der
Zwergsäger,welche in diesen Gebieten im Winter sehr selten auftauchen.Im Sommer registriert
man weitere Anwesenheiten mehr oder weniger häufig.Der Stelzenläufer (in Italien ziemlich sel-
ten), das neugierige Purpurhuhn mit dem charakteristischen blauen Federkleid und kräftigen
roten Schnabel und der elegante rosarote Flamingo (von dem man viele wunderschöne
Exemplare zählt).Der Fischadler,die Brandgans und der Löffler sind ständig anwesend und zeigen
noch mehr die außerordentliche Biodiversität dieses Ökosystems. Der Komplex der Teiche von
Colostrai,Saline und Feraxi ist heute eine Naturoase von großer Bedeutung und ist vor kurzer Zeit
in Europa als "wichtiger Ort für die europäische Gemeinschaft und als Zone mit besonderem
Schutz" anerkannt.
Cinghiale
La Garzetta
La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia
da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm.
Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è
nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri.
L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone svilup-
pa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla
nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste
una caratteristica evidente che differenzia i due sessi.
La Garzetta
Aiutandosi con le lunghe zampe
e sfruttando la rapidità e la preci-
sione dei suoi colpi di becco,
caccia le sue piccole prede in
acque basse. Spesso la si può
osservare in piccoli gruppi o
insieme ad altri aironi. Durante il
suo volo lento e regolare, la gar-
zetta ripiega il collo verso il
corpo formando una caratteristi-
ca "S".
ph.M. Pispisa
ph.M
.Pis
pisa
www.sardegnasudest.com52 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 53Agosto 09
L'elemento fondamentale da
tenere a mente quando si parte
per una gita o un'escursione, è la
scelta di un itinerario che sia il
più possibile adeguato alle pro-
prie esigenze. Non bisogna mai
addentrarsi in un'impresa che
superi le nostre capacità, a
dispetto dello spirito d'avventu-
ra e del contatto diretto con la
natura che non deve
mai rappresentare
una sfida. Bisogna
chiedere sempre
le informazioni
sul sentiero da
percorrere e il genere d’itinera-
rio che si vuole intraprendere
per le escursioni, con un pò d'
anticipo. Uno degli ingredienti
per garantirsi una bell’escursio-
ne, è avere l’attrezzatura adegua-
ta. Ma è altresì importante il
rispetto dell'ambiente circostan-
te e la cautela, qualora ci si
imbatta in animali o specie
vegetali sconosciute. Anche
in Sardegna infatti esisto-
no veri e propri pericoli in
questo senso.
Viaggiare sicuri? Dipende da voi!
Travelling safely
Travelling safely? It depends on you more than anything else. You always need to
ask in advance for information on the correct footpath to follow and the type of
route that you want to venture on. To guarantee a good trip, it is necessary to have
the correct equipment. Caution and respect for the environment around you are
also important if you happen to come across unknown animals or plant species. In
this sense even in Sardinia there are real and present dangers. There are a few plant species such as
the foxglove (which grows in the wild only in Sardinia and Corsica), multicoloured and pleasing to the
eye but extremely poisonous in all of its parts because of the presence of digitaline and other glyco-
sides. Even among mushrooms it is possible to come across some particularly dangerous varieties.You
need only think of Amanita Phalloides, relatively common in Sardinia and sometimes mistaken by
children for the common field mushroom. It is an extremely poisonous mushroom which can cause
death if eaten.We can add other varieties of poisonous mushroom like Amanita Muscaria, easily reco-
gnisable for its characteristic red top with white spots. You should never trust the classical folk tradi-
tions assuring you that a red mushroom is an edible mushroom.The poison of the mushroom may not
be toxic for animals but it is for humans. In order to protect your holidays from unpleasant mishaps it
is therefore advisable to follow these few clear rules.
These are a few useful pieces of advice. Happy holidays to all of you!
Sicher reisen? In erster Linie hängt dies von Ihnen ab. Informationen über den zu
bereisenden Weg und die genaue Fahrtroute sollten immer im Vorhinein abgefragt
werden. Um einer schönen Exkursion sicher zu sein, ist es notwendig, die richtige
Ausrüstung bei sich zu haben. Es ist außerdem wichtig die umliegende Natur zu
respektieren und vorsichtig zu sein, im Falle dass man auf unbekannte Tier- oder
Pflanzenarten stößt. Auch auf Sardinien lauern diesbezüglich einige Gefahren. Das sardische Meer
weist ein reiches und vielfältiges Habitat, in dem wunderbare Kreaturen neben echten Gefahren für
den Menschen vorzufinden sind, auf. Auch bezüglich der Pilze trifft man leicht auf die ein oder ande-
re sehr giftige Sorte. Die Amanita Phalloides, der „Grüne Knollenblätterpilz“ (auf Sardinien weit ver-
breitet), wird hin und wieder im Jungstadium mit dem geläufigen Prataiolo (Wiesenchampignon)
verwechselt. Es handelt sich hierbei aber um einen extrem giften Pilz, der nach Verzehr sogar zum
Tode führen kann. Es gibt aber noch weitere giftige Pilzarten, wie die Amanita Muscaria (Fliegenpilz),
die jedoch aufgrund der roten Kappe mit den weißen Punkten leicht erkannt werden kann. Man sol-
lte sich jedoch nie auf den dortigen Brauch verlassen, der besagt, dass ein angenagter Pilz ein essba-
rer ist. Das Gift eines Pilzes kann zwar für Tiere ungiftig sein, für den Menschen jedoch eine große
Gefahr darstellen. Um Ihre Reise ohne unangenehme Überraschungen genießen zu können, sollten Sie
also einige Regeln befolgen.
So hier einige brauchbare Ratschläge. Schönen Urlaub an Sie alle!
Le specie vegetali pericolose
Vi sono alcune specie vegetali come
La Digitale Purpurea (che cresce spon-
tanea solo in Sardegna e in Corsica),
variopinta e gradevole d'aspetto ma
velenosissima in ogni sua parte per la
presenza di digitalina ed altri glicosidi.
La flora sarda presenta una grossa
quantità di piante velenose che posso-
no portare seri problemi. Per questo è
importante fare attenzione in partico-
lare ai bambini e a ciò che potrebbero
assaggiare durante un'escursione o
una semplice passeggiata in campa-
gna. Anche tra i funghi é facile imbat-
tersi in qualche varietà particolarmen-
te pericolosa. Basti pensare all'Amanita
Phalloides, (abbastanza diffusa in
Sardegna) e talvolta allo stadio giova-
nile scambiata per il comune Prataiolo.
Si tratta di un fungo velenosissimo
che, se ingerito può portare alla morte.
Ad esso si affiancano altre varietà di
funghi velenosi come l'Amanita
Muscaria facilmente riconoscibile per
via del tipico cappello rosso punteg-
giato di bianco. Non bisogna mai fidar-
si delle classiche tradizioni popolari
che affermano che un fungo rosicchia-
to è un fungo commestibile. Il veleno
del fungo potrebbe non essere tossico
per gli animali ma solo per l’uomo.
Quando non si è sicuri della bontà di
un fungo, se non si ha la possibilità di
consultare il parere di un esperto è
sempre meglio buttarlo.
Piccoli consigli da mettere in pratica durante un’escursione
L’ Amanita MuscariaLoc. Castiadas
ph. E. Murana
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www.sardegnasudest.com 55Agosto 09
L’oasi naturale dei sette fratelliL'entroterra sardo vanta un patri-
monio inestimabile, benchè non sia
conosciuto al pari delle zone costie-
re. Nel sud-est dell'isola in particola-
re, si nascondono autentici tesori. In
esso si possono scoprire testimo-
nianze affascinanti di un antico pas-
sato e al contempo una natura rigo-
gliosa e incontaminata. L'oasi dei
Sette Fratelli è uno splendido spac-
cato di un territorio variegato dal
punto di vista paesaggistico e natu-
ralistico. L'intera area che occupa
circa 6.190 ettari ( 62 kmq ), si pre-
senta particolarmente suggestiva,
sovrastata dalla piccola ma rinoma-
ta catena montuosa (dalla quale
prende il nome); il Massiccio graniti-
co dei Sette Fratelli.
Originariamente in questa zona esi-
steva un'antica foresta, oggi quasi
del tutto scomparsa a causa dello
sfruttamento del territorio da parte
dell'uomo. Tuttavia, ciò che resta
della vegetazione di un tempo si
conserva con vigore sia per via del
clima favorevole che per i vincoli
ambientali che hanno posto fine
all'abbattimento dissennato degli
alberi e delle piante caratteristiche
del luogo. Oggi si auspica un sep-
pur lento recupero di questo
importante patrimonio ambientale,
con un ritorno alla situazione origi-
naria. L'oasi dei Sette Fratelli è uno
dei luoghi più amati dai sardi per
escursioni, gite e lunghe passeggia-
te utili a ritemprare il corpo e la
mente. Gli splendidi paesaggi e gli
scorci suggestivi che si offrono agli
occhi del visitatore, sono l'ideale per
sentirsi tutt'uno con la natura e le
sue preziose meraviglie. Il bosco,
lassù tra le valli dei Sette Fratelli, rac-
coglie in sè elementi tipici della
flora isolana. Nella macchia-foresta
emergono lecci, querce da sughero,
piante di corbezzolo, mirto (dal
quale si estrae un prezioso nettare
con il quale si produce un liquore
delizioso dal sapore intenso) e un
sottobosco dai mille profumi e
colori che caratterizza l'ambiente e
lo rende particolarmente romanti-
co. L'acqua è da queste parti un ele-
mento fortemente caratterizzante
del paesaggio, nonostante i monti
sardi siano notoriamente piuttosto
aridi. Nell'oasi dei Sette Fratelli ci si
può imbattere sovente in vere e
proprie piscine naturali, piccole
cascate e rigagnoli d'acqua limpida
e freschissima che con impeto vita-
le si fanno strada tra le rocce grani-
tiche. In questa vasta area del sud-
est sardo, si respira quall'aria tipica
degli ambienti mediterranei. Un'aria
familiare che i sardi conoscono
bene e che amano particolarmente,
specialmente nelle calde giornate
estive, quando la ricerca del refrige-
rio dai caldissimi raggi solari diventa
obiettivo primario per vivere una
giornata all'insegna del relax più
completo.
The nature reserve of “Sette fratelli”
The Sardinian inland area, particularly in the south east of
the island,boasts an inestimable heritage,despite not being
as well known as the coastal areas. The Seven Brothers
(Sette Fratelli) nature reserve is a splendid cross section of
an area that is rich and varied in terms of scenery and nature.The entire area,
which covers around 6,190 hectares (62 kmÇ) is dominated by the small but
famous mountain chain from which it gets its name; the granite Seven Brothers
Massif.The woodland,up among the valleys of the Seven Brothers,contains spe-
cimens that are typical of the island’s flora.Highlights of the maquis forest inclu-
de holm oaks, cork oaks, strawberry plants and myrtle (the berries of which are
used to produce a delicious liquor) and a lush undergrowth which characterizes
the area. In the Seven Brothers nature reserve you can come across real natural
swimming pools,small waterfalls and brooks of fresh crystal clear water making
its path through the granite rocks with vital force.
Das sardische Innenland, vor allem im Süd-Osten der Insel, rühmt
sich eines unschätzbaren Eigentums, auch wenn es nicht so
bekannt ist wie die Küstenzonen. Die Oase der Sette Fratelli ist
vom naturlandschaftlichen Gesichtspunkt aus ein wunderschöner
Abschnitt eines reichen und verschiedenartigen Gebietes. Die
gesamte Fläche besetzt zirka 6190 Hektar (62 Quadratkilometer), sie ist überragt von
der berühmten Bergkette (von der sie den Namen bekommt, der Granitmassiv der
Sette Fratelli).Der Wald,zwischen den Tälern der Sette Fratelli,sammelt in sich die typi-
schen Elemente der Inselflora. In der Wald- Macchia ragen Steineichen, Korkeichen,
Erdbeerbäume, Myrte (ihre Beeren werden verwendet um einen köstlichen Likör her-
zustellen) und ein üppiges Unterholz hervor,welches die Umwelt charakterisiert.In der
Oase der Sette Fratelli kann man auf echte Naturschwimmbäder, kleine Wasserfälle
und Bächlein aus durchsichtigem und frischem Wasser stoßen, die sich eine Straße
zwischen den Granitfelsen bahnen.
La malmignatta, o falange volterra-
na (Latrodectus tredecimguttatus)
è un aracnide del sottordine
Araneomorfi. In Italia è, assieme al
Loxosceles rufescens,è una delle
poche specie italiane il cui morso
può rivelarsi molto pericoloso per
gli umani.
Prende anche il nome di vedova
nera mediterranea, Arja (Argia) o
s’Alza in Sardegna. Il morso della
femmina, pur se meno pericoloso di
quello della cugina americana (la
famigerata Vedova nera), non è
doloroso al momento ma successi-
vamente provoca sudorazione, nau-
sea, conati di vomito, febbre, cefalea
e nei casi più gravi perdita di sensi e
rarissime volte la morte. In caso d'in-
cidente, l'unico consiglio, dettato
dalla pura razionalità, su cui possia-
mo fare affidamento è di recarsi il
prima possibile al pronto soccorso.
È attualmente ritenuto la causa del
tarantismo in Italia, per lungo
tempo erroneamente attribuito alla
Lycosa tarentula
Il mito dell’arja La Mutilla
Quella che sembra una formi-
ca, non assomiglia per niente
alla vera Argia! In realtà essa è
la femmina (senza ali) della "
Mutilla” L’ Argia (ragno veleno-
so) si deve dunque distinguere
da Fromigàrgia (formica vele-
nosa).
L’Argia è un ragno di piccole
dimensione identificabile nella
femmina di Latrodectus
Tredecimguttatus, mentre la
Fromigàrgia è la femmina della
Mutilla Europea.
Questa formica, se si sente
minacciata, emette uno strano
suono e punge col suo pungi-
glione lungo oltre mezzo cen-
timetro.
La Sardegna è una delle locali-
tà ad elevata diffusione di que-
ste "Mutille"!
Questo insetto ha preso "ille-
galmente" il nome del veleno-
sissimo ragno perché le sue
punture dolorose, in passato,
venivano scambiate per i
morsi dell 'odiato aracnide
(Arja)!
La Mutilla, appartenente alla
famiglia dei vespoidi, quindi è
una parente delle api e delle
vespe! Se la puntura di una
mutilla, per una persona sana,
è quasi del tutto innocua, per
un'altra con determinate aller-
gie o altri problemi di salute,
può essere molto pericolosa.
I morsi di questi insetti posso-
no comunque generare malat-
tie patogene per l'uomo, come
per esempio accade per le
punture delle zecche, che
generano rickettsiosi (febbre
bottonosa).
La Mutilla
“Il Pellicano”M.te 7 Fratelli
Escursione,M.te 7 Fratelli
La Malmignatta o Argia
www.sardegnasudest.com56 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 57Agosto 09
Un silenzio impreziosito dai dolci echi della
natura e capace di infondere pace ed armonia
nell'animo del visitatore. Questo stesso silenzio
domina tra i Tacchi d'Ogliastra, monti calcareo-
dolomitici, così chiamati per la loro conforma-
zione tipica simile ad un tacco di scarpa. Dalle
falde meridionali del massiccio del
Gennargentu si dipanano, come una catena
montuosa, i “Tacchi”e “tonneri”, erte pareti calca-
ree. Luoghi unici e selvaggi ove trova dimora
una flora e una fauna d'eccezionale rilevanza
naturalistica. In questi ambienti è possibile
ammirare creature di rara bellezza,come l'aquila
reale, il muflone,ma anche boschi secolari di lec-
cio e molte altre specie animali e vegetali. Il
Tacco in Monte Tisiddu, il Monte Arquerì, il Tacco
Arba di Ussassai, il Monte Lumburau, il Taccu
Anguil'e Ferru e Punta Corongiu di Jerzu, si
estendono per una superficie di circa 28 km
quadrati, abbracciando i territori dei comuni di
Ulassai,Osini,Gairo e Ussassi.Luoghi certamente
poco esplorati dal turismo di massa, e per que-
sto ancora più suggestivi e ricchi di fascino.
Perda Liana (1293 m.), per la sua posizione isola-
ta, è per le sue caratteristiche morfologiche un
autentico monumento naturale e probabilmen-
te il più noto in Sardegna. Tra questi monti, nei
vasti altipiani che offrono un colpo d'occhio
altamente scenografico è abbastanza comune il
fenomeno carsico. Qui, la progressiva erosione
della massa rocciosa ha generato numerose
grotte, alcune delle quali di grande interesse
scientifico.Tra queste meritano una menzione la
grotta di Orroli e di Serbissi a Osini, ma anche e
soprattutto quella di Ulassai “Su Marmuri”.
Accanto alle grotte, in questi luoghi, si può
osservare la presenza di numerosi complessi
nuragici. L'incontro senza tempo tra la natura e
gli antichi insediamenti umani le cui tracce sono
ancor oggi ben evidenti, è una delle ragioni per
le quali questo “spaccato di Sardegna” conserva
un fascino particolare.Nella vasta area dei tacchi
si contano quattordici Nuraghi. Quello di
Serbissi per esempio (situato a 964 metri),
Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu e
Pranu. Il ritrovamento in questa stessa area di
sole quattro Tombe dei Giganti può far suppor-
re che eventuali altre testimonianze funerarie
siano state distrutte o più semplicemente che
vigessero altre metodologie di sepoltura. La
massiccia presenza di rocce calcaree è una
caratteristica tipica anche del territorio di Baunei
(sempre nella provincia dell'Ogliastra). Questo
territorio è rinomato per le sue spettacolari bel-
lezze paesaggistiche e località turistiche di gran-
de pregio come Santa Maria Navarrese, confi-
nante con il borgo di Tancau,frazione di Lotzorai.
Da queste parti, negli ultimi anni il comparto
turistico ha avuto un'importante sviluppo
soprattutto con lo sfruttamento e la promozio-
ne delle zone costiere. Baunei conserva tuttavia
quel carattere chiuso e riservato che rappresen-
ta la vera essenza del popolo sardo. Ancor oggi
presso le abitazioni del borgo principale emer-
ge l'antica tradizione di chiara impronta agro-
pastorale. Il centro storico, piuttosto particolare
ha nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari
(XVII secolo) il suo esempio architettonico più
interessante, con la rara e particolarissima
copertura a cupole. L'esposizione e l'altitudi-
ne (480m.) restano senza dubbio i punti di
maggior pregio di Baunei, dal quale si offre
uno stupendo panorama sull'Ogliastra con
piena vista su un vasto territorio collinoso nel
quale si stagliano le vette più alte del
Gennargentu.Dall'entroterra fino alla costa,que-
sti luoghi non hanno paragoni in italia per il
carattere aspro selvaggio e le peculiarità uniche
della natura tipicamente mediterranea. Le
poche spiagge presenti, raggiungibili solo attra-
verso percorsi impervi o via mare, sono autenti-
ci gioielli incastonati in un bianco scri-
gno di rocce calcaree e impreziosite
da una cornice lussureggiante di
rigogliosa macchia mediterranea.
Cala Elune (o Cala Luna), Cala Sisine,
Cala Mariolu (in sardo viene anche
chiamata "Ispulixi de nie", cioè Pulce
di neve) e Cala Goloritzé (caratterizza-
ta dal monolite Pedra longa), sono
luoghi paradisiaci unici al mondo per
la particolarità degli arenili e il mare
cristallino. Ogni anno queste meravi-
gliose calette vengono letteralmente
prese d'assalto da centinaia di turisti
provenienti da tutto il mondo. È un
via vai continuo che via mare e via
terra (per i più sportivi) regala emo-
zioni indimenticabili. Questo è il vero
mare della Sardegna e questa è la sua
autentica magia.
Info
www.sardegna
sudest.com
Il tempo regala emozioni indimenticabili
Time unforgettable emotions
The ‘Heels of Ogliastra’, dolomitic limestone mountains so called for their form which is similar to the heel of a shoe, represent another splendid cross
section of the Sardinian inland area.The heels are steep calcareous rock faces which extend like a chain of mountains from the southern foot as far as
the massif of Gennargentu.They are unique and wild places where you can find flora and fauna of exceptional importance to naturalists. In these areas
it is possible to admire the golden eagle and the mouflon (a wild mountain sheep).There are also secular holm oak forests and many other animal and
plant species.The Heel in Mount Tisiddu, Mount Arquerì, Heel Arba of Ussassai, Mount Lumburau,Taccu Anguil'e Ferru and Punta Corongiu of Jerzu surround the territories of
the municipalities of Ulassai, Osini, Gairo and Ussassi. Perda Liana (1293m), is a real natural monument because of its isolated position and its morphological characteristics
and is probably the most well known in Sardinia. Among these mountains, on the vast plateaus that offer an incredibly scenic view, the karst phenomena is fairly common.
Here, the progressive erosion of the rocky mass has created numerous caves, some of which are of great scientific interest like the cave of Orroli and Serbissi at Osini, but par-
ticularly the one at Ulussai,‘Su Marmuri’.As well as the caves, in these places you will note the presence of numerous nuraghic systems.The one at Serbissi, for example (situa-
ted at 964 metres), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu and Pranu.The colossal presence of calcareous rock is also a typical characteristic of the Baunei area (also in
the province of Ogliastra).This area is notable for the spectacular beauty of its landscape and famous tourist destinations such as Santa Maria Navarrese, the neighbouring
village of Tancau and the hamlet of Lotzorai.Baunei retains that closed and reserved character which represents the real essence of the Sardinian people.The most interesting
architectural example in the historic centre is the parish church of San Nicola di Bari (17th century),with its rare domed roof.The setting and altitude (480m) remain Baunei’s
main strengths.The few beaches, reached only by inaccesible footpaths or from the sea, are authentic jewels set in a white casket of calcareous rocks and set off by a luxu-
rious frame of lush Mediterranean maquis. Cala Elune (or Cala Luna), Cala Sisine, Cala Mariolu (which in Sardinian dialect is also called "Ispulixi de nie", which means Snow
Flea) and Cala Goloritzé (characterized by the Pedra longa monolith), are unique places in the world for the particular characteristics of the stretches of sand and the crystal
blue sea. Every year these outstanding bays are invaded by hundreds of tourists who come from all over the world.
Ein weiterer wunderschöner Abschnitt des sardischen Innenlandes ist von den "Tacchi der Ogliastra" dargestellt, Kalkdolomitberge, so benannt wegen
ihrer Gestalt eines Schuhabsatzes ähnlich. Die tacchi sind erhobene Kalkbergwände, die sich wie eine Bergkette über die südlichen Erdschichten des
Gebirgsmassivs des Gennargentu ausdehnen.Es sind einzigartige und wilde Gebiete, wo eine Flora und Fauna von außergewöhnlicher Naturbedeutung
ihre Niederlassung findet. In diesen Gebieten kann man den Steinadler und den Mufflon bewundern. Es gibt außerdem hundertjährige
Steineichenwälder und viele andere Tier- und Pflanzenarten. Der Tacco auf dem Monte Tisiddu, der Monte Arquerì, der Tacco Arba von Ussassai, der Monte Lumburau, der
Tacco Angiul' e Ferru und Punta Corongiu von Jerzu umarmen die Gebiete der Gemeinden von Ulassai, Osini, Gairo und Ussassi. Perda Liana (1293 Meter) ist wegen seiner
einsamen Position und seinen morphologischen Eigenheiten ein authentisches Natur Monument und wahrscheinlich das berühmteste in Sardinien. Zwischen diesen
Bergen, auf den weiten Hochebenen, die einen sehr effektvollen Blickfang bieten, ist das Karstphänomen sehr verbreitet. Hier hat die zunehmende Erosion der Felsmasse
viele Grotten gebildet,einige von großem,wissenschaftlichem Interesse wie die Grotte von Orroli und von Serbissi in Osini aber hauptsächlich jene von Ulassai "Su Marmuri".
Neben diesen Grotten kann man in diesen Gebieten die Anwesenheit von zahlreichen Nuraghenkomplexen beobachten. Zum Beispiel die Nuraghe von Serbissi (auf einer
Höhe von 964 Metern gelegen), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu und Pranu. Die massive Anwesenheit von Kalkfelsen ist auch eine typische Eigenheit des
Gebietes von Baunei, daselbst in der Provinz der Ogliastra. Dieses Gebiet ist bekannt wegen seiner großartigen Landschaftsschönheiten und der berühmten
Fremdenverkehrsorte wie S.Maria Navarrese, angrenzend an die Ortschaft von Tancau, Ortsteil von Lotzorai. Baunei bewahrt seinen verschlossenen und zurückhaltenden
Charakter, der die wahre Essenz des sardischen Volkes darstellt. Die Altstadt hat an der Pfarrkirche des Hl. Nicola von Bari (XVII Jahrhundert) ihr interessantestes, architekto-
nisches Beispiel durch seine seltene Kuppelbedeckung. Die Lage und die Höhe (480 Meter) bleiben zweifellos Zeichen des hohen Wertes von Baunei. Die wenigen Strände,
nur durch unzugängliche Wege oder über das Meer erreichbar, sind authentische Juwele, eingefaßt in einen weißen Schrein von Kalkfelsen und bereichert durch den üppi-
gen Rahmen der wuchernden Mittelmeer-Macchia. Cala Elune oder Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu (auf sardisch wird sie auch "Ispulixi de nie" benannt, das heißt
Schneefloh) und Cala Goloritzé vom Monolith Pedra longa charakterisiert, sind einzigartige Orte auf der Welt wegen der Besonderheit der Sandstrände und des kristallkla-
ren Meer. Jedes Jahr werden diese wundervollen Buchten von Hunderten Touristen aus aller Welt bestürmt.
Gairo, Perda Liana
Baunei, Cuile
Osini, Scala di S. Giorgio
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Si tratta infatti di luoghi idonei a
preservare specie rare o in via
d'estinzione. È necessario dun-
que fare attenzione a non dan-
neggiare il loro habitat nel
migliore dei modi e prestare
sempre molta attenzione a dove
si cammina e cosa si potrebbe
calpestare! Gli incendi restano
tuttavia il pericolo numero “uno”
per la vegetazione e gli animali.
La distrazione o peggio il vanda-
lismo, sono le cause principali
dello svilupparsi di roghi che
spesso divampano per ettari ed
ettari di terreno distruggendo
non solo specie vegetali, ma
anche animali e in qualche caso
abitazioni e persone. È acclamato
che la maggior parte degli incen-
di è causata dall'incuria dell'uo-
mo ma soprattutto, da atti crimi-
nosi riconducibili allo stesso.
Coloro che per via di un atteg-
giamento superficiale o per dolo
appiccano un incendio, sono
perseguibili per legge e soggetti
a pesanti sanzioni se non addirit-
tura alla reclusione. Per evitare
che il fuoco divori tutto e
distrugga un patrimonio natura-
le importantissimo, si possono
seguire elementari regole com-
portamentali. Non mettere in
moto la macchina in prossimità
di sterpaglie secche, il calore pro-
dotto dalla marmitta potrebbe
generare un rogo. Quando si
fuma in macchina, occorre spe-
gnere la cicca nel posacenere
interno e mai lanciarla dal fine-
strino! Il fuoco ed i falò che si
accendono (anche nelle aree
autorizzate) debbono essere
controllati e opportunamente
spenti prima di abbandonare il
luogo dell'escursione o della
semplice gita. I segnali di perico-
lo posti sul ciglio della strada,
sono sempre utili per capire se ci
si trova in una zona più o meno a
rischio di incendi. Se ci si trova in
presenza di un incendio occorre
subito chiamare il pronto inter-
vento, ma se l'incendio è stato
appena appiccato, si può tentare
di soffocarne le fiamme con un
ramo verde, tenendo sempre le
spalle al vento. Non bisogna mai
sostare in prossimità del fuoco, si
potrebbe impedire il passaggio
ai mezzi di soccorso. Se si è a
conoscenza di sentieri che
potrebbero facilitare le operazio-
ni di spegnimento, bisogna pron-
tamente indicare la loro posizio-
ne alla guardia forestale oppure
ai vigili del fuoco. Spegnere da
soli un vasto incendio può risul-
tare un errore addirittura “fatale”.
In certi casi, l'unica via da pratica-
re è propria la fuga, non dimen-
ticando naturalmente di avvisare
le autorità competenti e gli
addetti alla sicurezza e, se possi-
bile, aiutare coloro che si trovino
in pericolo.
Caccia vietata per salvare le specie a rischioI parchi e le riserve,sono luoghi idonei a preservare specie rare o in via di estinzione
Hunting forbidden to save endangered species
In parks and nature reserves hunting and fishing are strictly forbidden. In fact these are places designed to
protect rare species or species which are close to extinction.So it is necessary to be careful not to damage their
habitat. Fires are the ‘number one’ danger for vegetation and animals. Carelessness, or worse, vandalism, are
the main causes of fires which often spread over hectares of land, destroying not only plant species but also
animals and in some cases houses and people.To avoid fire consuming everything and destroying a very important natural heri-
tage, we can follow a few simple behavioural rules. Do not start your car close to dry brushwood; the heat produced by the
silencer could start a blaze.Fires and lit bonfires (even in authorised areas) must be controlled and correctly extinguished befo-
re leaving the excursion area. Danger signs displayed at the side of the road are always useful to help you understand whether
you are in an area of high or low risk of fires.You should never stop close to a fire as this could impede the passing of the emer-
gency services.Trying to extinguish a large fire alone could be a fatal mistake. In certain cases, the only thing to do is really to
flee, naturally not forgetting to alert the competent authorities and the security staff and, if possible, helping others who find
themselves in danger.Protecting nature is everybody’s responsibility.Without its habitat the human race would die out, exactly
in the same way as is happening to many animal species. So even on holiday, during times of complete relaxation, we must
never forget to respect the fundamental rules of sensible behaviour to protect the environment. Following these few rules, we
will show consideration, but most importantly we will spend relaxing and pleasant days in the pursuit of peace.
Brände stellen aber nach wie vor für Vegetation und Tiere die Gefahr „Nummer 1“ dar.Die Zerstreuung, oder
noch schlimmer, der Vandalismus ist Hauptursache für das Entstehen von Feuer, welche sich oft auf viele
Hektar ausdehnen, und so nicht nur Pflanzen sondern auch Tiere und nicht selten auch Behausungen und
Personen vernichten.Um zu vermeiden, dass ein Feuer alles umliegende verschlingt und so eventuell ein
wichtiges Naturgut zerstört, kann man gewissen elementaren Verhaltensregeln folgen: Das Auto nicht in unmittelbarer Nähe
von trockenem Gestrüpp starten,denn der heiße Auspuff könnte zur Entstehung von Flammen führen.Lagerfeuer (auch wenn
auf dafür vorgesehenen Flächen entzündet) müssen kontrolliert und vor Verlassen des Exkursionsortes gründlich gelöscht wer-
den.Die am Rand der Strassen anzutreffenden Gefahrenschilder geben Auskunft darüber,ob und wie stark eine Zone brandge-
fährdet ist. Auf keinen Fall darf das Auto in der Nähe des Feuers abgestellt werden, da so die Zufahrt durch Löschfahrzeuge
erschwert oder gar verhindert werden könnte. Einen großen Brand allein versuchen zu löschen, kann sich als fataler Fehler
herausstellen.In vielen Fällen ist der einzige richtige Weg,die Flucht zu ergreifen,jedoch nicht ohne die zuständigen Autoritäten
und die Sicherheitsangestellten informiert und - wenn möglich - jenen, die sich in Gefahr befinden, geholfen zu haben. Die
Natur zu schützen ist die Pflicht eines Jeden.Wenn der Mensch seines Habitats beraubt werden würde, würde er aussterben,
genauso wie es für viele wichtige Tierarten der Fall ist.Selbst wenn wir uns auf Urlaub befinden, also in einem Moment abso-
luter Entspannung, dürfen wir nie auf die fundamentalen Verhaltensregeln, die dem Schutz der Natur dienen, vergessen.Wenn
wir diese wenige Regeln befolgen, können wir unsere Kultiviertheit beweisen, vor allem werden wir jedoch schöne Tage mit
ruhigem Gewissen genießen können.
ph. Matteo Pispisa
ph. Matteo Pispisa
ph. Matteo Pispisa
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parazione dei più squisiti for-
maggi locali come il pecorino, la
ricotta, “su casu ageru" e "casu
marzu". Anche il pane e i dolci
nascono da tradizioni e lavora-
zioni antiche. Basti pensare
all'appetitoso e fragrante pane
casareccio; pane pintau, pistoc-
cu, moddizzosu, accompagnato
quasi sempre in tavola dai vini
locali. È particolarmente rino-
mato il profumato vino canno-
nau d'Ogliastra. Pabassinas,
panisceddas, amarettus, cigiri
pistidau, pardulas, gattou, sono
sono alcuni dei dolci più tipici.
Autentiche delizie preparate da
mani sapienti, a base di man-
dorle, uva, ricotta e tanti altri
ingrediente semplici e naturali.
In Sardegna, il rapporto con la
natura emerge in tanti aspetti
della quotidianità e si riflette
con forza nei costumi e nelle
tradizioni del popolo sardo.
Ovini e suini fanno parte da
sempre del tipico paesaggio
sardo, in perfetta sintonia con le
più antiche tradizioni pastorali.
Nella gastronomia isolana non
mancano naturalmente i legumi
e gli ortaggi. Fave, piselli, pomo-
dori, zucchine e melanzane ven-
gono utilizzate spesso per ela-
borare appetitosi contorni, ma
anche per impreziosire deliziosi
condimenti per primi e secondi
piatti. Le pietanze più tipiche,
sono quasi sempre legate
all'aspetto stagionale e ai tempi
delle produzioni agro-pastorali.
Nel sud-est Sardegna si osserva-
no variazioni gastronomiche
i n t e r e s -
santi e peculiari. Ricette che da
sempre caratterizzano i luoghi e
le usanze più tipiche. Nel cuore
di Sarrabus Gerrei la presenza di
molteplici ovili offrono la possi-
bilità di degustare ottimi for-
maggi e prodotti tipici diretta-
mente in loco, immergendosi in
un ambiente caratteristico e
suggestivo. Ottimo pecorino,
ricotte salate e preparati a base
di formaggio fresco e miele
delizioso, capaci di incantare i
palati più esigenti. Nella zona di
Muravera, il paesaggio si carat-
terizza per la presenza di molte-
plici agrumeti, tra il mare e le
lagune. La sagra delle arance a
tal proposito è un evento
imperdibile e un'occasione spe-
ciale per gustare i migliori frutti
della nostra terra.
Anche l'Ogliastra è terra di tra-
dizioni culinarie rino-
mate. Qui si
p o s s o n o
gustare i
culur-
gio-
La natura emerge anche nella cucina
Nature in the kitchen
Meats are particularly tender and prized for their free range rearing. Naturally, vegetables are not lacking in the
island’s gastronomy. Beans, peas, tomatoes, courgettes and aubergines are used to create appetising side dishes,
but also to enrich delicious condiments for first and second courses. In the heart of Sarrabus Gerrei the abundan-
ce of sheep farms allows the possibility of tasting cheeses and typical products right ‘on site’, immersed in a cha-
racteristic and picturesque environment. Excellent pecorino cheese, savoury ricotta, products based on fresh cheese and delicious
honey and many other specialities. Ogliastra is also a land of famous culinary traditions. Here you can sample culurgiones (sheets
of pasta folded and closed in the form of little parcels with decorated edges, filled with potatoes, fresh pecorino and mint) and the
traditional ‘malloreddus’ (small dumplings made of pasta). Second courses maintain the same theme in common with the rest of
the island, with roast pork infused with the aromas of wild myrtle, but also, and more than anything else, roast mutton. The excel-
lent sheeps’ milk produced is also an ideal base for the preparation of the most exquisite local cheeses such as “su casu ageru" and
"casu marzu". Breads and sweets originate from ancient traditions and methods. You need only to think of the appetising and fra-
grant pane casareccio; pane pintau, pistoccu and moddizzosu, almost always accompanied at the table by local wines. The fragrant
wine Cannonau d’Ogliastra is particularly famous. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas and gattou, are some
of the most typical sweets, prepared by skilful hands using almonds, grapes, ricotta and many other simple and natural ingredients.
Aber an der typischen sardischen Tafel sind auch die geschmorten oder mit einer Suppe zubereitete Speisen
allgemein verbreitet. Das geschmorte Wildschwein oder das köstliche Lammfleisch in der Suppe gekocht mit
Gemüse und Kartoffel sind bedeutende Beispiele. In der Gastronomie der Insel fehlen natürlich die
Hülsenfrüchte und das Gemüse nicht. Feldbohnen, Erbsen, Tomaten, Zucchini und Auberginen werden verwen-
det um appetitanregende Zuspeisen zu kochen aber auch um schmackhafte Soßen für erste und zweite Gänge zu bereichern. Im
Herzen des Sarrabus Gerrei bietet die üppige Anwesenheit von Schafställen die Möglichkeit direkt am Ort Käsesorten und typische
Produkte zu kosten, während man sich in eine charakteristische und eindruckvolle Atmosphäre eintaucht. Ausgezeichneter
Schafkäse, gesalzene Topfensorten, zubereitet mit Frischkäse und köstlichem Honig und viele weitere Spezialitäten. Auch die
Ogliastra ist ein Gebiet mit berühmten kulinarischen Traditionen. Hier kann man die culurgiones probieren (zusammengefaltener
Teig, wie eine kleine Tüte, mit verzierten Rändern, gefüllt mit Kartoffel, frischem Schafkäse und Pfefferminzblätter) und die tradi-
tionellen "malloreddus" (Nudelklößchen). Die zweiten Gänge bewahren den Leitfaden der auf dem Rest der Insel verbreitet ist, mit
gebratenem Spanferkel aromatisiert mit wilder Myrte aber auch mit gebratenem Schaffleisch. Die ausgezeichnete Schafmilch ist
auch die ideale Basis für die Zubereitung der köstlichen Käsesorten wie " su casu ageru "und "casu marzu". Auch das Brot und die
Süßigkeiten entstehen aus alten Traditionen und Verarbeitungen. Man braucht nur an das appetitanregende und wohlriechende
hausgemachte Brot denken. Pane pintau, pistoccu, moddizzosu, fast immer bei Tisch von lokalen Weinen begleitet. Besonders
berühmt ist der duftende Wein Cannonau der Ogliastra. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas, gattou sind
nur einige der typischsten Süßigkeiten, von erfahrenen Händen mit Mandeln, Trauben, Topfen und vielen weiteren einfachen und
natürlichen Zutaten, zubereitet.
nes (sfoglia piegata e chiusa a
sacchetto con lembi decorati a
spiga, riempita con patata, for-
maggio pecorino fresco e
menta) e i tradizionali "mallo-
reddus" (gnocchetti di pasta). I
secondi piatti mantengono il
filo conduttore comune al
resto dell ' isola, con il
porchetto arrosto
aromatizzato con il
mirto selvatico, ma
anche e soprat-
tutto la pecora
arrosto. L'ottimo
latte di pecora
prodotto è
anche la base
ideale per la pre-
Le Sebadas
Le Sebadas sono da anno-
verarsi tra le specialità
sarde più gustose e cono-
sciute oltre i confini del-
l'isola.
Una sottile sfoglia fatta di
uovo e farina di grano duro,
un cuore di formaggio fre-
sco e filante, vengono
servite ricoperte da
un velo di miele o
da un cucchiaio di
zucchero.
Degustabili in qualsiasi
ristorante locale! Sono sem-
pre proposte come dolce
dessert.
ph.B
ph.B
ph.A
.Mas
ala
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Fedele al suo territorio, caratte-
rizzato da una natura inconta-
minata e a tratti sevaggia, la
cucina tipica sarda propone
piatti semplici e genuini. Per
questo oggi è molto apprezzata
anche in ambiente nazionale ed
estero. I sapori e gli aromi sono
facilmente riconoscibili e mai
occultati da salse o preparati
che possano soffocare il gusto
originario della materia prima.
Le ricette più rinomate e cono-
sciute nascono dall'incontro di
materie prime essenzialmente
legate alla terra. La ricchezza del
mare resta tuttavia una grande
risorsa nell'ambito di una diver-
sificazione gastronomica che
trova nei frutti di queste acque
cristalline un'ottima alternativa.
A Cagliari e nel vicino hinter-
land per esempio, è piuttosto
diffusa la cucina marinara.
Naturalmente non manca mai
l'aragosta, assoluta regina delle
tavole sarde nelle zone costiere,
ma deliziose sono anche altre
pietanze come la burrida, le
incomparabili grigliate di pesce
bianco freschissimo, i primi di
mare come gli spaghetti alle
arselle, ricci di mare e tante altre
delizie. Il patrimonio gastrono-
mico dell'entroterra, resta
comunque l'emblema della
cucina isolana con piatti rino-
mati dal gusto inconfondile. Tra
Alla scoperta degli antichi saporiDiscovering ancient flavours
The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never con-
cealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material,often
linked to produce obtained from the land.The abundance of the sea, however, is still a
great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari
and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of
Sardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalled
grilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the
inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste.
Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas.The method of cooking on a spit is the
most common.You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes are
also common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton
cooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples.
Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar
und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack
der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt
trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete
Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Languste
ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere
Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit
Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden
Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack.
Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen.
Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart.Man braucht
nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.
questi emergono le carni
d'agnello e il prelibato maialet-
to “detto Porceddu”. Le prepara-
zioni seguono come da tradizio-
ne, i dettami delle antiche ricet-
te, con l'utilizzo di aromi natura-
li e tempi di cottura piuttosto
lunghi. La cottura allo spiedo è
decisamente la più diffusa, ma
nella tipica tavola sarda sono
comuni anche le preparazioni in
umido come il cinghiale (dal
quale si ricava anhe un ottimo
sugo), in brodo (come la delizio-
sa pecora in cappotto) e non
solo. Le carni sono particolar-
mente tenere e pregiate per
via dell 'allevamento allo
stato brado che tiene l'ani-
male in sintonia con la natu-
ra, la terra e i frutti da essa
prodotti.
ph.B
ph.B
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Il cannonau, principe dei vini rossiCaratterizza sempre di più la cucina e il turismo di Sarrabus e Ogliastra Segni distintivi : colore rosso rubino ,
profumo intenso, sentori di peperone
verde e frutti di bosco, retrogusto leg-
gero di mandorle amare .Parliamo del
Cannonau,il principe dei vini rossi della
Sardegna che predilige la Costa
Orientale ed il suo entroterra, dalla
piana di Castiadas con i sottotitoli di
Capo Ferrato alle alte colline
dell'Ogliastra con la denominazione
Jerzu . Tre cantine sociali e numerose
cantine private assicurano al
Cannonau una lavorazione adeguata
alle caratteristiche microclimatiche
delle zone di produzione .Si tratta delle
cantine cooperative di Castiadas,
Antichi Poderi di Jerzu e Ogliastra di
Tortolì , mentre tra le cantine private
spiccano i nomi del Conte di Quirra a
Muravera , quello della Vitivinicola
Alberto Loi e le Cantine del Perda
Rubia a Cardedu . Al Vinitaly di Verona,
la più prestigiosa vetrina mondiale per
le produzioni enologiche, i vini canno-
nau della Costa Orientale hanno mie-
tuto negli anni importanti successi,
così come sulle prestigiose riviste spe-
cializzate del Gambero Rosso, la Guida
dell'Espresso e la Guida dei Vini d'Italia
fondata da Luigi Veronelli. Il cannonau
è molto apprezzato come vino da
pasto in abbinamento sopratutto con
gli arrosti, i patti di selvaggina o i pesci
cucinati ''in rosso''. Oltre che come
Doc in purezza , il cannonau può esse-
re lavorato in abbinamento con altre
uve,invecchiato in botti di rovere tradi-
zionali o affinato in barriques . Così
sono nati , per esempio , il Radames
della cantina Antichi Poderi ( un uvag-
gio in parti uguali di cannonau, caber-
net e carignano ) e il Donna Violante
di Carroz della Cantina di Tortolì ( can-
nonau e muristellu ) . Le cantine di
Sarrabus e Ogliastra lavorano preva-
lentemente uve cannonau ma non
solo : tra le uve rosse registrano una
crescente diffusione la monica, il cari-
gnano e il girò ; tra le bianche il ver-
mentino e il moscato .In tal modo le
cantine della Costa Orientale possono
offrire ai buongustai , residenti o turi-
sti,un abbinamento di vini intonato ai
diversi piatti: compreso lo spumante ,
il vino da dessert e la grappa. La cultu-
ra del vino attrae in modo crescente i
turisti e riguarda non soltanto le degu-
stazioni ma il paesaggio agrario e le le
forme tradizionali di coltivazione della
vite e di lavorazione del prodotto .
Recentemente la Regione ha promos-
so la creazione di veri e propri itinerari
eno-gastronomici dedicati al
Cannonau, sia in Oglliastra che nel
Sarrabus . Tra le feste dedicate al vino
che si svolgono durante il periodo esti-
vo citiamo la '' Sagra del Vino'' di Jerzu
( giunta quest'anno alla 30ma edizione
) che si tiene nella prima domenica d'
Agosto, seguita pochi giorni dopo ( il
10 Agosto) dalla manifestazione nazio-
nale Calici di Stelle riservata alle Città
del Vino. L'abbinamento tra i vini e i
piatti locali si sta affermando come ele-
mento distintivo delle gare gastrono-
miche più importanti come '' Spicchi
di Gusto'' , appuntamento collegato
alla Sagra degli Agrumi '' di Muravera .
Degustare un buon vino,alla tempera-
tura giunta e in un bicchiere adeguato,
costituisce un piacere aggiuntivo ad
ogni soggiorno turistico nella costa
orientale . Come in ogni luogo in cui
andiamo in vacanza, il vino fa parte
integrante del territorio e delle sue tra-
dizioni . Attorno alla coltivazione della
vite hanno prosperato le comunità di
interi paesi e non c'è famiglia nel
Sarrabus o in Ogliastra senza il piccolo
vigneto o la cantina di riferimento. La
vitivinicoltura utilizza ad ampie mani
le tecnologie più avanzate ma i pro-
cessi di lavorazione non possono pre-
scindere dai sistemi tradizionali .
Alcuni vigneti di alta collina ( la chia-
mano ''viticoltura eroica'') possono
essere lavorati solo con il giogo di buoi
o con il cavallo , mentre alcuni sistemi
di lavorazione ''morbidi'' vengono
adottati in cantina per lavorare le uve
di alta qualità,su imitazione dei sistemi
manuali di un tempo . Ecco perché il
vino fa parte integrante della cultura di
un popolo.Brindate con noi!! Cin Cin .
A sa saludi.
Nino Melis
The nature reserve of “Sette fratelli”
Distinctive signs:ruby red colour, intense aroma,hints of green pepper
and berries,slight aftertaste of bitter almonds.
Let's talk about Cannonau,the prince of the red wines of Sardinia which
is mostly produced on the East Coast and its hinterland,from the plain
of Castiadas,under the name of Cape Ferrato,to the high hills of Ogliastra,under the name of
Jerzu.Three social wineries and numerous private wineries ensure that Cannonau is prepared
according to the microclimatic characteristics of the production areas.These are the cooperati-
ves of Castiadas,Antichi Poderi of Jerzu and Ogliastra of Tortolì,while the private wineries inclu-
de Conte di Quirra at Muravera,Vitivinicola Alberto Loi and the Wineries of Perda Rubia at
Cardedu. At Vinitaly di Verona, the most prestigious showcase for world wine production,
Cannonau wines from the East Coast have claimed major successes over the years.This is also
the case in the journals of the prestigious Gambero Rosso, the Guida dell'Espresso (Espresso
Guide) and Guida dei Vini d'Italia (Guide to Italian Wines) founded by Luigi Veronelli.Cannonau
is greatly appreciated as a table wine,especially in combination with roasts,game or fish coo-
ked “in red''.As well as possessing the mark guaranteeing the quality of the wine (Doc) for the
pure grapes,Cannonau can be produced in combination with other grapes,aged in traditional
oak barrels or refined in casks.Thus were born,for example,the Radames of the Antichi Poderi
winery (a blend of equal parts of Cannonau,Cabernet and Carignan) and Donna Violante of
Carroz from the Winery of Tortoli (Cannonau and Muristellu).The wineries of Sarrabus and
Ogliastra work mainly with Cannonau grapes but not only: among red grapes, Monica,
Carignano and Girò are increasingly used,while among white grapes,Vermentino and Muscat
are used more and more.In this way,the wineries of the East Coast can offer people with good
taste,residents or tourists,a matching of wines with different dishes:including sparkling wine,
dessert wine and grappa.The culture of wine is attracting an increasing number of tourists and
concerns not only the tasting but also the agricultural landscape and traditional forms of vine
cultivation and processing of the product.Recently,the Region has promoted the creation of real
enogastronomic itineraries dedicated to Cannonau,both in Ogliastra and in Sarrabus.Among
the festivities dedicated to wine held throughout the summer there is ''the Festival of Wine'' in
Jerzu ( this year celebrating its 30th edition) which takes place on the first Sunday in August,
followed a few days later (on 10th August) by the national event “Calici di Stelle”,exclusively for
the Cities of Wine.The combination of wine and local cuisine is emerging as a distinctive featu-
re of culinary competitions,such as ''Spicchi di Gusto'' (Segments of Taste),an event connected
to the Muravera Citrus Festival.Tasting a good wine,at the right temperature in a suitable glass,
is an extra pleasure for every tourist staying on the east coast.As is the case in any place where
you go on holiday,wine plays an integral part of the territory and its traditions.Around the cul-
tivation of the vine,communities of entire villages flourish and there is no family in Ogliastra or
in Sarrabus without a small vineyard or winery.Wine cultivation makes great use of the most
advanced technologies but the processes must be accompanied by traditional systems.Tasting
a good wine,at the right temperature in a suitable glass,is an extra pleasure for every tourist sta-
ying on the east coast.As is the case in any place where you go on holiday,wine plays an inte-
gral part of the territory and its traditions.Around the cultivation of the vine,communities of
entire villages flourish and there is no family in Ogliastra or in Sarrabus without a small vineyard
or winery.Wine cultivation makes great use of the most advanced technologies but the proces-
ses must be accompanied by traditional systems.Some high hill vineyards (so-called “heroic
wine cultivation'') can be worked only with the yoke of oxen or horses,while some ''soft'' pro-
cessing systems are used in the winery to work with grapes of high quality, imitating the
manual systems of the past.That is why wine is an integral part of the culture of a people.Have
a toast with us! Cheers! A sa saludi.
Barrique nella cantina di Jerzu
La vendemmia
In cantina
ph. sardinia photo event
ph. Sardinia Photo Event
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www.sardegnasudest.com 67Agosto 09
San Tomas, un’olio da gambero rosso
altissima qualità, un fatto che gli
ha permesso di ottenere impor-
tanti riconoscimenti a livello
regionale. Siamo attentissimi nella
fase di raccolta delle olive che
vengono poste in cassette forate
per permettere loro di ‘respirare’
econservate in celle frigorifere ad
un temperatura di 18 gradi. Entro
24 ore dalla raccolta vengono
macinate in moderni frantoi a
freddo. Questo è un punto fonda-
mentale per conservare intatti i
profumi». Il risultato è un olio
extravergine dal gusto legger-
mente piccante, molto gradevole
all’olfatto. L’azienda olivicola San
Tomas vende l’intera produzione
nel nord Italia e all’estero, un
biglietto da visita niente male per
Castiadas e per l’intero sud-est
dell’Isola. «Proprio così – puntua-
lizza Pierangelo Cimetti – quelli
sono i nostri mercati di riferimen-
to. I nostri prodotti sono apprez-
zati molto. In Germania, Gran
Bretagna e Italia settentrionale
quindi, la richiesta maggiore del-
l’olio San Tomas, quasi un pezzo
di Sardegna che ‘vive’ all’estero e
che soddisfa i palati degli esigen-
ti acquirenti che scelgono di
gustare anche a casa loro ciò che
di buono hanno assaggiato nella
nostra isola. L’olio extravergine
prodotto nell’azienda castiadese
può essere degustato in loco. I
Cimetti, persone estremamente
disponibili, ricevono i visitatori
ogni giorno dalle nove del matti-
no alle venti per far assaggiare
pane, olio e olive. Un piacere cui è
consigliato vivamente di non
rinunciare.
Passione, tanta passione, impe-
gno, sacrificio e professionalità.
Sono gli ingredienti grazie ai
quali nasce un olio extravergine
di qualità superiore, quello pro-
dotto dall’azienda olivicola San
Tomas di Castiadas (località Sitò),
considerato uno dei migliori
dell’Isola. Gli “autori” di questo
piccolo miracolo castiadese sono
i componenti della famiglia
Cimetti. L’azienda, infatti, è rigo-
rosamente a conduzione familia-
re, ed è forse questo uno dei
segreti di questo prodotto di
OLIVICOLTURA SAN TOMASloc. Sitò 09040 CASTIADASTel. 070.9947028
Il mensile “Il Gambero Rosso”lo ha selezionato tra i migliori oli
The oil with the taste of Sarrabus
Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are theingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, consideredone of the best ones of the Island.The “authors” of this small miracle are the mem-bers of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains PierangeloCimetti,who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago
- they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas andthere they begun with the cultivation of olive trees.2800 plants are currently accommodated in six hec-tares of land.The result is a slightly spicy extra virgin olive oil,with a pleasant fragrance.San Tomas sellsthe entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entiresouth-east of the Island.The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight atnight, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread.A pleasure no one should miss.
Dove siamo / where we areL’oliodel
Sarrabus
www.sardegnasudest.com68 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 69Agosto 09
Il vero formaggio del sarrabusDove siamo / where we aresmettendo questa passione al
figlio maggiore, che, dopo una lau-
rea nella scuola lattiero casearia di
Lodi, numerosi stages all’estero, e
una decennale esperienza nel set-
tore, ha deciso di far fruttare tanto
lavoro, tanti sacrifici e una grande
passione, portando avanti un
sogno di famiglia, un proprio casei-
ficio artigianale. Dalla fusione di
esperienza e nuove tecnologie,
nascono i Formaggi di Muravera,
prodotti sani e genuini che accon-
tentano sia gli amanti dei sapori
antichi tradizionali, sia chi si avvici-
na per la prima volta al prodotto
caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai
classici pecorini stagionati e semi-
stagionati, propone una vasta
gamma di formaggi “giovani” e
innovativi, freschi e molli, formaggi
aromatizzati, formaggi speziati, che
si allontanano dall’immagine stan-
dardizzata del formaggio pecorino,
come un formaggio da dispensa, e
da grattugia.
La produzione varia dai classici
canestrati, dai cotti ai semicotti, ai
formaggi alle erbe. Ottimi i formag-
gi freschi, da tavola, e versatilissimi
per la preparazione di dolci. La
Sardaform di Muravera non trascu-
ra neanche la produzione di ricotta
fresca, ricotta salata, e, il classico
tradizionale “casu axedu”.
Questi formaggi vengono prodotti
esclusivamente con latte prove-
niente da allevamenti del Sarrabus,
assoluta garanzia di qualità e
genuinità.
Poco fuori il centro urbano di
Muravera, a pochi Km. da
Villasimius e Costa Rei, si può
acquistare il prodotto principe
della gastronomia sarda “Il formag-
gio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo
centro nella costa orientale sarda,
nasce la Sardaform, un piccolo
caseificio artigianale a conduzione
familiare. La famiglia Cappai, vanta
da tre generazioni, un’antica tradi-
zione nel settore lattiero caseario. Il
capo famiglia, per quasi 50 anni ha
collaborato con grandi aziende, sia
locali che a livello nazionale, tra-
VENDITA AL PUBBLICOFORMAGGI DI MURAVERA
Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800
Cell. 3479452664Cell. 3387251918
The real cheese of Sarrabus
Just outside the town of
Muravera, at a few km
distance from Villasimius
and Costa Rei, you can find
the main product of Sardinian gastronomical
products:“cheese”. Sardaform, a small family run
artisan business producing cheese was establi-
shed in 2005 in Muravera, a small town in the
Sardinian West coast.
Three generations of the Cappai family have been
working following the ancient Sardinian dairy
traditions. Muravera cheeses are genuine and
healthy cheese that satisfy both lovers of traditio-
nal taste and those who try Sardinian cheese for
the first time.
Fresh cheese,as well as table cheese and traditio-
nal ripe cheese are excellent.
All cheeses are produced using only milk from
cattles bread in the Sarrabus area: a guarantee of
the highest quality and genuinity.
Caseificioartigianalea conduzionefamiliare
www.sardegnasudest.com70 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 71Agosto 09
Nel sud-est Sardegna le produzioni artigia-
nali sono numerose e vantano profonde
ed antiche tradizioni.Tramandate di padre
in figlio,con esse si trasmette la somma arte
di donare agli oggetti creati non solo mira-
bile fattura, ma anche una connotazione
unica,“d'antico”.L’artigianato sardo non è solo
“mera produzione di oggetti di pregio”,ma
anche e soprattutto “cultura”. Un modo di
lavorare che nasce da un microcosmo di
idee,sentimenti ed emozioni.Una dimen-
sione dove ceramiche,ttaappppeettii,coltelli,cesti-
ni,gioielli e oggetti d'ogni genere diventano
pezzi di pregiato valore storico e culturale,al
di là del loro utilizzo nel quotidiano. Con
molta probabilità, il Sarrabus è anche terra
d'origine delle famose “Launeddas”,i più tipi-
ci strumenti musicali sardi, la cui tecnica di
costruzione vanta una tradizione antichissi-
ma, che resiste tutt'ora nelle mani dei più
esperti artigiani.
Le ceramiche sarde narrano la storia
e il percorso compiuto dagli antichi
artigiani che alla fedeltà all’antico
stile, uniscono la praticità e la creati-
vità artistica del mastro ceramista.
Una figura preziosa che con il suo
tornio e le mani nude, modella e
crea oggetti di assoluta bellezza. In
queste creazioni, si apprezzano gra-
ziose decorazioni dai colori vivaci,
spesso ispirate alla vita contadina e
alla natura, con stilizzazioni di figure
d'animali, fiori e piante. Oggetti
adatti ad ornare una tavola, ma
anche una teca.
Con gli antichi telai in orizzonta-
le di legno, vengono eseguiti
prodotti di nicchia molto ricer-
cati per via della pregevole fat-
tura.
Lana, cotone, lino sono i tessuti
con cui si eseguono cuscini,
tovaglie, tendaggi e copriletti
dai colori vivaci e sgargianti
accostati a tinte più tenui e deli-
cate. Le forme rappresentate
narrano antiche storie di un
tempo lontano, quando animali
e uomini vivevano in totale coa-
bitazione, immersi nella natura.
Artigianato della costa,tra storia e culturaLe CeramicheSarde
Coastal artisans, between history and culture
I Tappeti
Sardinian craft is
not just ‘produc-
tion of quality
objects’ but also
and above all ‘art
and culture’. An expert art, where
ceramics, rugs, knives, baskets,
jewels and objects of every type
become pieces of rich historical
and cultural value, beyond their
everyday use. In the ceramic crea-
tions you can appreciate gracious
decorations in vivid colours, often
inspired by farm and nature life,
with stylised impressions of ani-
mal figures, flowers and plants.
With the antique horizontal wood
canvases, products of fine wor-
kmanship are created. Wool, cotton
and linen are the materials used to
create cushions, tablecloths, cur-
tains and bedspreads in bright and
intense colours alongside paler
and more delicate tones.
Das sardische
Handwerdk ist
nicht nur
“Herstellung von
wertvollen Gegenständen” sondern auch
vor allem “Kunst und Kultur”.Eine außeror-
dentliche Kunst, in der Töpferei,Teppiche,
Messer,Körbe,Schmuck und jede Art von
Gegenständen Stücke von außerordentli-
chem kulturellen und geschichtlichen
Wert werden,abgesehen von ihrem tägli-
chen Gebrauch. In der Töpferei werden
hübsche farbfreudige Dekorationen
geschätzt die sich oft an das ländliche
Leben und an die Natur anlehnen, mit
Stilisierung von Tierfiguren, Blumen und
Pflanzen. Mit den alten, horizontalen
Holzwebstühlen werden
Qualitätsprodukte hergestellt. Wolle,
Baumwolle, Leinen sind die Stoffe aus
denen Pölster, Tischtücher, Vorhänge und
Bettüberwürfe hergestellt werden, in
bunten und grellen Farben, kombiniert
mit sanften und delikaten Farbtönen.
Sig. Nieddu, uno dei più anzianicestinai del Sarrabus
www.sardegnasudest.com72 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 73Agosto 09
Il sud est è una zona particolar-
mente importante dal punto di
vista della produzione artigianale.
Qui prevalgono oggetti d'artigia-
nato derivanti dall'asfodelo; in
particolare cestini, ma anche l'ar-
tigianato del telaio con meravi-
gliosi tappeti. E poi ancora bisac-
ce, ferro battuto, legno lavorato.
Nell'antico territorio del Sarrabus
Gerrei è piuttosto diffusa la cultu-
ra della realizzazione del “coltello”
che pur non essendo il fiore
all'occhiello della produzione
locale, vanta tra le sue file, degni
rappresentanti. Sono infatti
numerosi da queste parti, i cultori
di questa antica arte e sono
altrettanto numerosi gli oggetti
prodotti. Dai coltelli classici (is
arresojas), a quelli più raffinati
con manici preziosi intagliati e
finemente lavorati in lleeggnnoo, in
corno di muflone e talvolta anche
in corallo e in argento. Tra i più
interessanti esempi nell'ambito
della tradizione artigianale sarda,
vi è certamente l'antica arte della
filigrana, presente un po' in tutta
l'isola, sebbene in forme e carat-
teri che si differenziano a secon-
da del luogo di produzione. I gio-
ielli in filigrana si caratterizzano
per le forme e soggetti legati alle
tradizioni locali. La decorazione
dominante è la donna sarda, oltre
che per vezzo anche per funzione
religiosa e votiva, allorchè i mastri
orafi intrecciano sin dai tempi
antichi, splendidi anelli, orecchini,
medaglie e “bottoni mammellari”
simbolo della fertilità femminile e
donati anticamente come buon
auspicio. L'ingegno degli artigiani
sardi si manifesta maggiormente
nei materiali più poveri che, come
per incanto, assumono forme di
straordinaria bellezza e originali-
tà. Basti pensare agli utensili, così
vari e realizzati con massima cura
del dettaglio. Specchi, lampadari
in ferro battuto ed acciaio, vasi,
accessori vari per l'arredamento
della casa. Il gusto è quasi sempre
rustico e al contempo legato alla
tradizione della terra con i suoi
frutti. Il Sarrabus-Gerrei è cono-
sciuto come una terra per molti
aspetti selvaggia, ma al contem-
po ricca di tradizioni e tesori
nascosti. Nell'artigianato di questi
luoghi si possono scoprire crea-
zioni dal valore inestimabile crea-
te con estrema abilità, ricercatez-
za dei particolari, amore e passio-
ne per un lavoro che vive del-
l'ispirazione primaria derivata
dalla madre terra.
Le produzioni artigianali del sud est
Artisan trades of Ogliastra
Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from
asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then there
are also blacksmiths,wrought iron and wood carving.In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making
is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy repre-
sentatives.There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved
handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the
famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument.In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out.An
art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions.Master goldsmiths
can be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authentic
symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products.
With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of
Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces.
You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases,
various accessories to furnish the house and many others...
Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend.Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom
Affodill abstammen;besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden.Und dann
noch Satteltaschen,Schmiedeeisen,geschnitztes Holz.Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur
der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch
würdige Vertreter in ihren Reihen haben.Es gibt viele Typen;von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten,mit
wertvollen holzgeschnitzten Griffen,Griffen aus Mufflonhörnern,manchmal auch aus Koralle und Silber.Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus
auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen
Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der
Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen.Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe,Ohrringe,Medaillen
und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt
wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die
klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen
Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit
und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt
werden.Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl,Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……
Anche il legno è uno dei
materiali utilizzati per la
lavorazione di splendidi
prodotti. Con esso i fale-
gnami realizzano cassapanche inta-
gliate, le classiche sedie sarde impa-
gliate e molti altri oggetti di uso
comune.
Il legno
I Coltelli
ha una tradizione antichissima, come testimoniato
dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi
è di primaria importanza quella del ferro, con la
produzione di coltelli famosi in tutto il
mondo.
Donna al telaio
Coltelli, realizzazionidel mastro coltellaio
Anedda Roberto
www.sardegnasudest.com74 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 75Agosto 09
Windsurf,il protagonista dell’estate
Windsurf, the protagonist of the summer
Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, which
spread beginning in the 80’s. There are many establishement where
one can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) to the
beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius). Kitesurf is
the latest born among water sports. This inflatible kite in which the surfer is bound
has been becoming popular on beaches all over the world. It seems easy and fun but
it’s important to state beforehand that practice this sport it’s necessary to take a cour-
se at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) one can find a school and pre-
pared istructors. The last sport, but not for importance, is wavw surfing. Due to its
position, Sardinis is considered the best place to practice this sport in the entire
Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, the wind and our
waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest
spiaggia priva di ostacoli, per
permettere una partenza sicura
e magari un’amico che sappia
aiutarci nel momento della par-
tenza e “dell’atterraggio” dell’ala.
Il kitesurf è sicuramente spetta-
colare e bello da vedere, ma ha
bisogno di grandi spazi e delle
dovute attenzioni. L’ultimo sport,
ma non per importanza è il surf
da onda. Il surf vede le proprie
origini nell’Oceano Pacifico ed è
sport nazionale in Australia e
nelle isole delle Hawaii. Le tavole,
originariamente in legno, oggi
sono realizzate con clarck-foam
(poliuretano) e resina. Nuotando
incontro alle onde si arriva alla
line-up, il punto in cui le onde
cominciano a infrangersi. Da qui,
remando con la sola forza delle
braccia, ci si mette in piedi per
cavalcare le onde, facendo le
manovre (tricks) e mettendo in
discussione le proprie doti di
equilibrio. Anche se l’estate non
regala nella nostra costa grandi
mareggiate, ricordate che con
una tavola tipo mini malibu, di
circa 2,40 m si riesce a surfare già
con mezzo metro d’onda. La
Sardegna vista la sua posizione è
considerata il migliore luogo per
la pratica di questi sport in tutto
il Mediterraneo. Se siete dinamici
e amanti dello sport, il vento e le
nostre onde aspettano solo voi,
per vivere a pieno le vostre
vacanze in Sardegna.
l windsurf è il più anziano e
conosciuto tra gli sport acquati-
ci, si è diffuso a partire dagli Anni
Ottanta. Per praticarlo serve
tavola, albero, vela e boma, ma
soprattutto il vento… Il windsurf
è una sorta di evoluzione della
barca a vela, molto più pratico
nel trasporto e dinamico nelle
evoluzioni; permette di uscire
per mare in tutte le condizioni
cambiando tavola e vela in base
alla forza del vento e allo stato
del mare. Sono tanti gli stabili-
menti balneari dove è possibile
imparare, non avete che l’imba-
razzo della scelta! Il kitesurf è
l’ultimo nato tra gli sport acqua-
tici. Questo aquilone gonfiabile
(kite) al quale il surfista è vincola-
to attraverso 4 o 5 cavi (linee)
lunghi circa trenta metri, sta spo-
polando nelle spiagge di tutto il
mondo. Navigare in libertà sulla
superficie del mare, ma anche
saltare dieci e più metri in alto,
avendo la sensazione di volare!
Questo è il kitesurf. Sembra facile
e divertente e come tutte le
novità attira tante persone, ma è
importante premettere che per
praticare questo sport, è neces-
sario un corso presso un centro
specializzato. Non solo, è fonda-
mentale un vento costante e
possibilmente da mare, avere la
Villasimius, windsurf
Geremeas, Kitesurf
Villasimius,windsurfing a Porto Giunco
Muravera,spiaggia di Torre Salinas
ph. A. Masala
ph. A. Masala
ph. A. Masala ph. A. Masala
www.sardegnasudest.com76 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 77Agosto 09
Freeclimbing, emozioni verticali
Climbing in Sardinia
Talking about climbing in a bathing paradise like Sardinia may seem strange.
But in actual fact our island attracts thousands of tourists, enthusiasts and skilled clim-
bers from all over the world throughout the year, offering the intrepid climbers endless
routes scattered throughout the region.
The roots of sport climbing lie in mountaineering, in fact many people confuse the two
disciplines which, to an inexperienced eye seem a little like the same thing, but in reality are very different.
Mountaineering has been practiced in Sardinia for about thirty years, mainly in the mountains of Gallura in
the north and Supramonte in the centre of Sardinia, with routes as high as 700 metres which are somewhat
reminiscent of the Dolomites. Climbing in mountaineering style in general is practiced on very long routes
and without places where protection can be found, so you need to understand and know how to use equip-
ment like a hammer, pitons, knots and removable protections to protect you should you fall during the
ascent.
In sport climbing, on the other hand, routes are already equipped with robust fixed nails on the wall about
2 metres away from each other, ensuring that a climber is able to climb with less risk. It is, however, just as
exciting.Generally the length of a sporting route can range from about 10 to 35 metres on the so-called sin-
gle-pitch on which the climber reaches the end of the route and a companion below helps him down with
a rope. In multi-pitches, you can climb heights of hundreds of metres a little like mountaineering, but with
the protections already fixed to the wall. The rock on which you are most likely to climb in Sardinia is
without doubt limestone, but there are some areas in the north, where you can climb granite and also vol-
canic rocks like Monte Arci (Oristano) or the island of Carlo Forte.The most popular areas on the island are
Cala Gonone, Jerzu, Isili and Domusnovas. The South-East, in addition to the first two places mentioned
above, offers numerous climbing opportunities both in summer and winter in places such as Baunei, Cala
Luna, Cala Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè (the spire), Ulassai, Osini in the wonderful San Giorgio gorge,
Ussassai, Quirra,Villasimus (Cava Usai) among others.Thanks to the passion of many people who dedicate
their lives to equipping new walls and to spreading the popularity of this sport, some new sections are
being opened with hundreds of new routes all carefully surveyed and accurately mapped by length, posi-
tion of the safety points and level of difficulty. Maurizio Oviglia, mountaineer and Piemontese climber but
"adopted Sard" is certainly the most assiduous of them all. His guidebook "Pietra di Luna” (Moonstone),
continuously updated, is now about 400 pages long and is the ideal handbook for all European climbers in
search of excitement in the vertical world on our island. For the great variety of places, for the always favou-
rable climate and for the thousands of equipped routes, our region, in little more than two decades, has
become one of the most popular places in Italy, earning its place in the top ten sport climbing paradises in
Europe.
For more information visit these sites: www.sardiniaclimb.com and www.shardrock.net
ma con le protezioni già fissate alla
parete. La roccia sulla quale è più
probabile scalare in Sardegna è cer-
tamente il calcare, ma ci sono dei
settori al nord,dove si scala sul grani-
to e anche su rocce vulcaniche
come Monte Arci (OR) o l’Isola di
Carlo Forte. Le zone più frequentate
nell’Isola sono Cala Gonone, Jerzu ,
Isili e Domusnovas. Il Sud-Est, oltre
alle prime due località appena citate,
offre innumerevoli opportunità
arrampicatorie sia in estate che in
inverno come Baunei,Cala Luna,Cala
Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè
(la guglia), Ulassai, Osini nella
Splendida Gola di San Giorgio,
Ussassai, Quirra, Villasimus (Cava
Usai) e altre. Grazie alla passione
delle tante persone che dedicano la
loro vita all’attrezzatura di nuove
pareti e alla diffusione di questo
sport, stanno nascendo nuovi settori
con centinaia di nuove vie tutte cen-
site e accuratamente cartografate
per lunghezza, distanza dei punti di
assicurazione e difficoltà. Maurizio
Oviglia, alpinista e arrampicatore
Piemontese ma “sardo d’adozione”, è
certamente il più assiduo tra tutti. La
sua guida “Pietra di Luna”aggiornata
di continuo, conta ormai circa 400
pagine e rappresenta il vademecum
ideale per tutti gli scalatori d’Europa
alla ricerca di emozioni nel mondo
verticale nella nostra Isola. Per la
grande varietà di luoghi, per il clima
sempre favorevole e per le migliaia
di vie attrezzate, la nostra Regione, in
poco più di vent’anni, è divenuta
uno dei luoghi più frequentati
d’Italia, guadagnandosi il suo posto
nella top ten dei paradisi dell’arram-
picata sportiva in Europa.
Per ulteriori informazioni potete visi-
tare i siti internet:wwwwww..ssaarrddiinniiaacclliimmbb..ccoomm
wwwwww..sshhaarrddrroocckk..nneett
Parlare di arrampicata in un paradiso
balneare come la Sardegna può
sembrare strano.
In realtà la nostra Isola attrae a
migliaia di turisti, appassionati e forti
scalatori da tutto il mondo, durante
tutto l’arco dell’anno, offrendo agli
intrepidi climbers innumerevoli per-
corsi disseminati un po’ in tutto il ter-
ritorio regionale.
Le radici dell’arrampicata sportiva
affondano nell’alpinismo, infatti
molti confondono le due discipline
che a un occhio inesperto sembrano
un po’ la stessa cosa, ma in realtà
sono molto diverse tra loro.
L’alpinismo è praticato in Sardegna
da circa trent’anni e prevalentemen-
te nei monti della Gallura al Nord e
del Supramonte nel centro
Sardegna, con percorsi (vie) alti
anche 700m che ricordano un pò le
Dolomiti. L’arrampicata in stile alpini-
stico si pratica in genere su vie molto
lunghe e prive di punti in cui proteg-
gersi, pertanto è necessaria la cono-
scenza e l’uso dell’attrezzatura come
martello,chiodi da roccia,nodi e pro-
tezioni amovibili per potersi assicu-
rare da possibili cadute durante
l’ascesa.
Nell’arrampicata sportiva invece le
vie sono già attrezzate con robusti
chiodi fissati alla parete a circa 2
metri di distanza l’uno dall’altro,
garantendo allo scalatore una salita
più sicura e con meno imprevisti,ma
altrettanto emozionante. In genere
la lunghezza di una via sportiva può
variare da circa 10 m a 35 m nei
cosiddetti monotiri (silgle-pitch) nei
quali lo scalatore arriva alla fine della
via e poi scende, aiutato dal compa-
gno che dal basso lo cala con la
corda. Nelle vie di più tiri (multi-pit-
ches) è possibile scalare centinaia di
metri avanzando in altezza e alter-
nandosi un po’ come nell’alpinismo,
Arrampicata su roccie calcaree
Matteo Marini su "Marina" grado 8c+
Paolo Corvo sulla via "secondo dito" grado: 6c+
ph. A. Masala ph. A. Masala
ph. A. Masalaph. A. Masala
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Mirto, smell of sardinia
The small company born over
20 years ago. Bresca Dorada,
produces high quality liquors,
mirto in particular.The result is a
pleasant tasting liquor with
digestive properties which is still produced according
to the methods of a century ago, a recipe jealously
handed-down from father to son.The company has
enriched its offering with “limoncino” - lemon, oran-
ge and “ fico d’india” - prickly pear liquor and mar-
malade as well.Bresca Dorada is also small restaurant
where one can taste food and flavours from unique
territory such as Sarrabus
www.sardegnasudest.com 79Agosto 09
Un liquore dolce che con il suo sapore racconta il fasci-
no della nostra isola.Dall'infusione idroalcolica delle bac-
che del mirto selvatico,raccolto a mano nei territori più
impervi e suggestivi si ottiene il mirto di Sardegna.
Questo procedimento tradizionale viene ancora usato
dalle famiglie sarde per ottenere un liquore unico , da
offrire con orgoglio agli ospiti durante le ricorrenze più
importanti.Bresca Dorada continua a produrre questo
liquore con metodi tradizionali ma in un ambiente di
lavoro moderno, con grande attenzione sia per la quali-
tà della materia prima,le bacche nero-violacee raccolte
tra la vegetazione incontaminata della costa orientale,
sia per il prodotto ottenuto :un liquore limpido che pro-
fuma di bosco e regala al palato sensazioni inimitabili.Per
questo la qualità dei prodotti Bresca Dorada sono ben
conosciuti in Sardegna ,nella penisola e oltre i confini
dell'Italia. Il primo nucleo dell'azienda Bresca Dorada
nasce nel 1985 per iniziativa di Paolo Melis e Enrico Diana
.L’idea era quella di fare impresa rispettando ambiente e
tradizioni.Si è cominciato con la produzione del miele
per poi passare ai pranzi per i turisti ed infine alla produ-
zione del mirto >>. Un’idea che si è rivelata vincente,tan-
t’è che oggi Bresca Dorada è diventata un punto di rife-
rimento per tutto il mercato.<<Abbiamo iniziato a pro-
durre il “mirto”– raccontano Diana e Melis – sulla base di
una vecchia ricetta tramandata dalla nonna di uno di
noi.Il successo è stato immediato e così abbiamo deci-
so di dar vita ad una produzione su larga scala.Nel 1990
abbiamo provato a distribuire alcune migliaia di botti-
gliette da 25 cl presso i punti vendita che commercializ-
zavano il nostro miele ed in meno di due mesi abbiamo
esaurito l’intera produzione. Da lì è stato un autentico
crescendo che ci ha portato a vendere fino a 500 mila
bottiglie del nostro “mirto” in un solo anno >>. Oggi
Bresca Dorada si è dotata di impianti modernissimi per
la produzione del liquore: <<Dovevamo far fronte alle
esigenze di mercato – spiegano i pionieri dell'azienda –
che impone la lavorazione nel rispetto di severe norme
igieniche. Questo però non ha influito minimamente
sulla qualità del prodotto per il quale usiamo attenzioni
degne di una produzione artigianale in ogni fase della
lavorazione >>.“Il mirto”non è però l’unica specialità di
Bresca Dorada, una azienda che negli anni ha saputo
diversificare i propri prodotti per conquistare sempre
nuove fette di mercato.<< Se si vuole stare al passo con
le esigenze dei consumatori – confermano Melis e
Diana - servono sempre idee nuove . Così , dal miele
siamo passati al mirto e negli scorsi anni abbiamo arric-
chito la nostra offerta con il limoncino,i liquori d’arancia
e fico d’india.Dal mondo delle api si è giunti ai liquori .Il
passo successivo mosso da Bresca Dorada è stato in
direzione della produzione di marmellate .A cominciare
da quelle a base di agrumi,particolarmente abbondan-
ti e pregiati in un territorio che agli agrumi dedica ogni
anno una Sagra ed un affermato concorso gastronomi-
co intitolato ''Spicchi di Gusto ''. Poi è stata la volta dei fichi
d'India e delle mele cotogne del Sarrabus da cui si
ottengono deliziose confetture,che vengono prepara-
te nei laboratori di Bresca Dorada senza l'aggiunta di
qualsiasi additivo per la conservazione.L'Azienda conti-
nua il suo percorso nel grande rispetto per l’Ambiente,
che dovrebbe essere preso come esempio da tutti colo-
ro che fanno impresa in Sardegna.Una risorsa in più per
il Sarrabus che sta cercando di ripartire dalle ricchezze
del proprio territorio per costruire lo sviluppo economi-
co da troppo tempo atteso: <<Abbiamo una grande
tradizione agricola – sostengono Diana e Melis – che sta
piano piano scomparendo.Il nostro vuol essere pertan-
to un segnale chiaro ai giovani per ritornare alla terra.Del
resto tutti i nostri fornitori operano in zona.La terra può
permettere a tanti giovani di vivere dignitosamente gra-
zie al valore aggiunto della genuinità e della qualità >>.
Mirto, profumo di sardegnaBresca Dorada,azienda di Muravera,produce liquori della tradizione sarda
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www.sardegnasudest.com82 Agosto 09
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In tanti si domandano cosa significhi l'im-
magine impressa sulla bandiera sarda.
Quelle 4 teste scure con la testa fasciata da
una benda. E quello Scudo crociato di
rosso che fa pensare a qualcosa di forte-
mente rivoluzionario. I sardi sono un popo-
lo notoriamente legatissimo alla propria
terra; per questo i “Quattro Mori” hanno
prima di tutto un valore affettivo e in virtù
di questo legame vengono condotti con
orgoglio in giro per il mondo. Il vero signi-
ficato di quell'immagine impressa nella
bandiera sarda, è ancora oggi oggetto di
discussione tra gli storici. Secondo antiche
tradizioni spagnole, il simbolo dei Quattro
Mori fu creato da Pietro I d’Aragona, attor-
no all’anno 1000 per celebrare la vittoria di
Alcoraz sul popolo arabo, temibile nemico
che in quell'epoca mirava a conquistare
tutto il mediterraneo. Si suppone che il
simbolo dei quattro mori sia stato conces-
so alla terra sarda solo nel 1379 quando fu
annessa al Regno Aragonese. Durante i vari
secoli, l'immagine subì alcuni cambiamen-
ti (tra questi anche lo spostamento della
benda a coprire gli occhi), mantenendo
tuttavia le caratteristiche predominanti
come la posizione e direzione in cui le
teste guardavano. Tuttavia sono molti i miti
locali che si narrano riguardo allo stemma.
Questi ultimi riconducono in gran parte ad
una famigerata battaglia contro i mori,
attorno all’anno mille. Evento particola-
mente cruento in occasione del quale il
popolo sardo sconfisse gli arabi e impalò le
teste dei loro generali come monito contro
future invasioni. Tra storia e leggenda, mito
e realtà, la bandiera dei quattro mori resta
comunque un potente simbolo di apparte-
nenza, seppur con un emblematico tra-
scorso velato da un alone di mistero.
Tramandare valori, tradizioni, cultura e un
importante patrimonio letterario legato
alle leggende e al mito, è prerogativa tipi-
ca del popolo sardo. Un popolo che per il
suo carattere schivo e il suo attaccamento
alla terra, ha conservato nel tempo una for-
tissima identità. Un'identità che nei suoi
quattro mori ha trovato dimora e che
ancor oggi, tra passato e presente si distin-
gue con forza e con orgoglio al di là del
mare e della terra stessa.
Orgoglio di un popolo,tra storia e leggenda.Pride of a people, between history and legend
Many people wonder about the meaning of the image depicted on the Sardinian flag. Those four dark heads with their
heads bound by a bandana. And that shield crossed in red that evokes something that is intensely revolutionary. The
Sardinians are a people who are strongly attached to their land and for this reason more than anything else the ‘Four
Moors’ are of sentimental value and, because of this bond, they are carried proudly all over the world. The real meaning
of this image depicted on the Sardnian flag is still the subject of discussion between historians today.According to ancient
Spanish traditions, the symbol of the Four Moors was created by Pietro I of Aragon around the year 1000 to celebrate the victory of Alcoraz
over the Arab people, a feared enemy which in that period was threatening to conquer the entire Mediterranean. It is thought that the sym-
bol of the Four Moors was only granted to the Sardinian land in 1379 when it was annexed to the House of Aragon. Over the centuries, the
image has been the subject of a few changes, (among them even moving the bandana to cover the eyes) however still retaining the essen-
tial elements such as the position and direction in which the heads were looking. However, many local myths are told regarding the crest.
Most of these myths can be traced back to a notorious battle with the Moors, around the year 1000.They were particularly bloody events in
which the Sardinians defeated the Arabs and impaled the heads of their generals as a warning against future invasions. In any case, amidst
history and legend, myth and reality, the flag of the four Moors remains a powerful symbol of belonging, albeit with a symbolic past veiled
in an aura of mystery.To hand down values, traditions, culture and an important literary heritage linked to legend and myth, is a typical qua-
lity of the Sardinian people. A people who, because of their reserved character and attachment to their land, have retained over time a very
strong identity. An identity which in their Four Moors has found its home and which still today stands out between past and present with
strength and pride, even beyond the sea and the land itself.
Viele fragen sich, was das Bild, das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, bedeute. Jene vier dunklen Köpfe mit einer
Stirnbinde auf dem Kopf. Und dieses Schild mit einem roten Kreuz das an etwas besonders Revolutionäres erinnert. Die
Sarden sind – wie bekannt - ein mit dem eigenen Land verbundenes Volk; daher haben die “Vier Mohren” vor allem
einen gefühlsmä‚igen Wert und dadurch werden sie mit Stolz in der ganzen Welt herumgezeigt. Die wahre Bedeutung
dieses Bildes das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, ist noch heute Gegenstand von Diskussionen mit den Historikern.Nach alten spani-
schen Traditionen wurde das Symbol der Vier Mohren von Peter I. von Aragonien um das Jahr 1000 erschaffen um den Sieg von Alcoraz über
das arabische Volk, einem zu fürchtenden Feind der zu dieser Zeit versuchte, den ganzen Mittelmeerraum zu erobern, zu feiern. Man nimmt
an, daß das Symbol der Vier Mohren dem Land Sardinien erst 1379 zugestanden wurde als es dem Aragonesischen Reich angeschlossen
wurde. Im Laufe verschiedener Jahrhunderte erfuhr das Bild einige Veränderungen (unter ihnen auch das Verschieben der Binde auf die
Augen), wobei jedoch die überwiegenden Merkmale wie die Position und die Richtung in die die Köpfer schauten, beibehalten wurden.
Dennoch existieren viele lokale Mythen die über dieses Wappen erzählen.Sie führen gro‚teils auf eine berüchtigte Schlacht gegen die Mohren,
um das Jahr 1000 zurück. Ein besonders blutiges Ereignis in dem das sardische Volk die Araber besiegte und die Köpfe ihrer Generäle als
Mahnung gegen eventuelle zukünftige Invasionen auf Stangen aufspießte. Zwischen Geschichte und Legende, Mythus und Wirklichkeit, die
Fahne der Vier Mohren bleibt trotzdem ein starkes Symbol der Zugehörigkeit, eine emblematische Vergangenheit die mit einem geheimni-
svollen Nimbus umgeben ist.Die Überlieferung der Werte,Traditionen,der Kultur und einem wichtigen Literaturschatz der mit den Legenden
und dem Mythus verbunden ist, ist typisch für das sardische Volk. Ein Volk, das mit seinem zurückhaltenden Charakter und seiner
Verbundenheit mit der Erde seine starke Identität beibehalten hat. Eine Identität die in den Vier Mohren einen Platz gefunden hat der sich
noch heute mit Kraft und Stolz, in der Vergangenheit und Gegenwart jenseits des Meeres und der Erde selbst hervorhebt..
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Dopo una pausa di vari
anni torna a Villasimius
la realtà che ha fatto la
storia dell’intratteni-
mento notturno di
una delle località
turistiche più fre-
quentate dai giova-
ni vacanzieri della
costa orientale sarda. Lo
Sciabecco (ex La Forteza) riapre i
battenti con una nuova gestione, ambiente
nuovo e rinnovato per un Disco Club che
oggi si propone con una struttura rivisita-
ta nello stile e nella sua concezione di frui-
bilità. Più sobrio ed elegante rispetto al
passato, propone al suo interno diverse
aree ed ambienti per soddisfare clientele
sempre più esigenti.
Un’ ampia e rinnovata zona Bar, un’ esclusi-
va area Champagneria/Privè, una nuova
sala commercial ed house, dove alle con-
solle si esibiscono i più rinomati Dj nazio-
nali e di fama anche internazionale.
Il nuovo Sciabecco è anche un Wine & Grill
Restaurant, che con un ospitalità di 100
posti, garantisce alla propria clientela un
ottimo servizio. Specialisti in grigliate di
carne e pesce porta in tavola la qualità dei
prodotti locali, abbinando ad un ottima
cucina un buon assortimento di vini.PPeerr ii ppoocchhii cchhee nnoonn ccii ssoonnoo aannccoorraa ssttaatt ii ::
IILL LLOOCCAALLEE SSII TT RROOVVAA AA VV II LL LLAASSIIMMIIUUSS
PPRRIIMMAA DDEELLLL’’ IINNGGRREESSSSOO DDEELL PPAAEESSEE..
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www.sardegnasudest.com 85Agosto 09
Estate 2009,allo Sciabecco di Villasimius
Open every night: the most fashionable place
One of the most known night clubs in Villasimius is back: Lo
Sciabecco (ex La Forteza) is now open again as a Disco club under a
new management.The new night club is more stylish with different
areas for his guests: a vast lounge bar, an exclusive
Champagneria/Privé area, a new commercial and house music floor
with the most Italian and international DJs. New Sciabecco is also a Wine & Grill
Restaurant with a 100 guest capacity and local meat and fish specialties and a good wine
assortment.
NIGHT CLUB IS LOCATED JUST OUTSIDE VILLASIMIUS
Ein der berühmtesten Nachtklubs von Villasimius ist wieder da: Lo
Sciabecco (ehemaliger La Forteza) ist nun ein Disco club geworden
mit neuer Verwaltung. Der neue Nachtklub ist schicker als vorher mit
verschiedenen Bereichen zur Verfügung: ein weiträumiges Café, ein
exklusives Champagnerie/Privé-Bereich, ein neuer Commercial- und
House Bereich.Das neue Sciabecco ist auch ein Wein- und Grillrestaurant mit 100 Plätzen,
wo Fleisch- und Fischspezialitäten mit einem guten Weinsortiment serviert werden.
DAS NACHTKLUB BEFINDET EINIGE KILOMETER VOR VILLASIMIUS
Agosto 2009 allo Sciabecco
Estate 2009 Lo Sciabecco si rinnovaanche quest'anno, restiling della salacommerciale con una nuova pista daballo e un elegante superprivè.
Programmazione di agosto aperto tuttii giorni:Venerdì 7 Claudio CoccolutoVenerdì 14 Maurizio GubelliniSabato 15 Carnival Party con Frankie P.Domenica16 Miss SciabeccoVenerdì 21 House machine Story Dj Dan-Mc, e tntissime feste a tema.
www.sardegnasudest.com86 Agosto 09
www.sardegnasudest.com 87Agosto 09