Sbottonare la competitività.

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LA STANZA DEI BOTTONI I° seminario

Oficina d’impresa srl

Rovereto, 28 ottobre 2015

SBOTTONARE LA COMPETITIVITA’

Stefano Pollini

Nuove scoperte delle scienze sociali per la gestione strategica

Noi siamo le nostre risorse cognitive.

Se cambiamo modo di pensare, cambiamo i nostri comportamenti e cambieremo anche le cose che facciamo.

Gli incentivi "se... allora..." funzionano benissimo per questo genere di attività in cui ci sono regole semplici

e un chiaro traguardo da raggiungere.

Le ricompense, per loro stessa natura, concentrano l'attenzione, restringono il pensiero.

Con il problema della candela,

la soluzione non è davanti.

La soluzione è alla periferia.

La ricompensa restringe l'attenzione e riduce le nostre possibilità.

Gli incentivi economici possono produrre un impatto negativo sul risultato globale.

«C'è un disallineamento tra quanto la scienza sa e ciò che le imprese praticano. Molto più spesso di quanto pensiamo

continuano le imprese continuano a basare le loro decisioni, e la loro strutture organizzative su assunti

obsoleti, non provati, e fondati più sulla tradizione popolare che sulla scienza»

Dan Pink

https://www.ted.com/talks/dan_pink_on_motivation?language=it

1. Gli incentivi, i premi tipici del 20° secolo che pensiamo siano la parte naturale del mercato funzionano, sì, ma solo in casi sorprendentemente limitati.

2. Questi incentivi "se... allora..." spesso distruggono la creatività.

3. Il segreto per risultati di alto livello non sta nei premi o nelle punizioni, ma nella pulsione interna che non si vede. La pulsione a fare le cose per il loro valore. La spinta a fare le cose perché hanno senso.

«Se vuoi costruire una nave, non affaticarti a chiamare la gente per raccogliere legna e

preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro.

Prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato, appena si sarà

risvegliata, in loro, questa sete, si metteranno subito al lavoro per costruire la nave».

Antoine de Saint-Exupéry

Quando ci riferiamo alle organizzazioni come se fossero delle macchine ci aspettiamo che funzionino come macchine quindi siano efficienti, affidabili, prevedibili e funzioni in modo routinizzato.

Quando funziona la metafora della macchina?

• Quando sì è in presenza di un compito molto chiaro • Quando l’ambiente è stabile • Quando si vuole più volte riprodurre lo stesso prodotto • Quando la precisione gioca un ruolo fondamentale

Conflitto

• Come gestisco le riunioni?

Le persone esprimono senza problemi i loro punti di vista anche se diversi?

• Come gestisco le obiezioni?

• Che persone assumo (preferisco chi la pensa esattamente come me)?

• Il conflitto è visto come qualcosa da evitare? Di cui aver paura?

Quando capo e collaboratore sono sempre d'accordo, uno dei due non serve.

Conflitto

Questionario GALLUP

• Al lavoro, ho l’opportunità di fare quello che so fare meglio ogni giorno?

• La missione o lo scopo della mia organizzazione mi fa percepire che il mio lavoro sia importante?

• Negli ultimi sei mesi, qualcuno al lavoro ha parlato con me dei miei progressi?

• Le persone sono motivate e coinvolte esclusivamente dalle Imprese che ritengono emozionanti, alte, belle ai loro occhi.

• Di fronte alla realizzazione di una impresa danno il meglio di loro stessi, si attivano per esserne all'altezza, contribuiscono al successo della comunità, si comportano da adulti responsabili e consapevoli dell'importanza del loro ruolo, non si fanno troppe domande se non quelle pertinenti a fare meglio il proprio compito, lavorano sodo e con soddisfazione.

In assenza di Imprese da realizzare tutti i tentativi di attivare artificialmente questi comportamenti virtuosi (analisi di clima e di persone, valutazioni di performance, training alla motivazione /creatività/ leadership, premi ai comportamenti ritenuti virtuosi e punizioni agli altri, ricerca di salvifici talenti, ecc.) risultano essere ridicoli, agli occhi degli interessati, e, ancor peggio, sterili per i risultati aziendali.

“Il cammino dell’organizzazione dunque non è quello di una palla da bigliardo che, una

volta partita, segue una certa traiettoria, ma somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade e qui è

sviato da un’ombra, là da un gruppo di persone o da uno strano taglio di facciate, e

giunge infine ed un luogo che non conosceva e dove non desiderava andare.

L’andamento dell’organizzazione è un continuo sbandamento. Il presente è

sempre un’ultima casa al margine, che in qualche modo non fa più completamente

parte delle case della città”

Robert Musil

I 5 miti da sfatare

• Incentivi

• Organizzazione come una macchina

• Competitività

• Talento (super pollo)

• Conflitto (negativo, distruttivo)

• Sogno, vision • Organizzazione come

una nuvola

• Unicità «condivisa»

• Talenti di gruppo • Conflitto (positivo,

generativo)

Foto credits – Creative Commons • Nicolas Raymond “Old World Inspirational Sign” http://bit.ly/1PUtI52

• Joakim Berndes «Bokeh» http://bit.ly/1P1mUCy

• Stròlic Furlàn - Davide Gabino «Clouds and sea» http://bit.ly/1ipE3HH

• Theaucitron «Clouds» http://bit.ly/1M0XoY5

Grazie per l’attenzione

Il corso è stato sponsorizzato da