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Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
SCIENZE E CITTADINANZA
SILVANO TAGLIAGAMBE - LATINA 22 MARZO 2013
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale 2
La relazione originaria tra
Scienza e Democrazia
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Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
ALAN CROMER: UNCOMMON SENSE (L’ERESIA DELLA SCIENZA)
TESI: NASCITA CONCOMITANTE DELLA SCIENZA E DELLADEMOCRAZIA NELL’ANTICA GRECIA GRAZIE ALLA FILOSOFIACHE SI SVILUPPO’ IN QUEL CONTESTO, AL METODO SPERIMENTALE ARISTOTELICO, AL LIBERO E RAZIONALECONFRONTO DELLE OPINIONI NELL’AGORA’, LUOGO DIFORMAZIONE DI UNO SPAZIO PUBBLICO BASATO SULLAPARTECIPAZIONEDEI CITTADINI E SUL PRINCIPIO DELLADECISIONE COLLEGIALE.
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Come si forma una comunità scientifica
• Critica alla Centralità del linguaggio (che è prodotto e non causa dell’intelligenza)Kuhn 1962
Struttura delle rivoluzioni scientifiche
Competenza linguistica
Intelligenza
Competenza linguistica
Intelligenza
Comunità scientifica
Centralità dei manuali
la Fisica di Aristotelel’Almagesto di Tolomeo, i Principia e l’Ottica di Newton, l’Elettricità di Franklin, la Chimica di Lavoisier la Geologia di Lyell
Oggetto: Stabiliscono quali siano i problemi e i metodi legittimi in un determinato campo di ricerca per diverse generazioni di scienziati
• Risultati inediti per attrarre seguaci• Aperti a nuovi sviluppi (risolvere altri
problemi)
Un Paradigma è un insieme stabilito di metodi o di fenomeni che una comunità condivide e assume come punto focale dell’impegno che vincola i suoi componenti.
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Come si forma una comunità scientifica
Assenza di discussioni epistemologiche o metodologiche su:
• Metodi• Problemi• Modelli di soluzione
Modificazione o revoca del
paradigma
Periodi di Scienza normale
Egemonia incontrastata di un Paradigma
(consenso)
Applicazioni come prova della teoria e non come parte dell’apprendimento
Studenti autorità dei docenti e testi
Nascita di nuovi paradigmi
(dal dissenso)
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Come si forma una comunità scientifica
• Le generalizzazioni simboliche
Forme schematiche la cui espressione simbolica cambia da applicazione ad applicazione
Esempi standard di problemi risolti (dimestichezza con il linguaggio e conoscenza della natura)
Stimolo per la scoperta
Relazioni di somiglianza
Applicazione 1
Applicazione 2
Applicazione 3
• Gli esemplari
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Come si forma una comunità scientifica
• Le generalizzazioni simboliche
Relazioni di somiglianza
Applicazione Legge di Coulomb nel campo elettrico
Applicazione al Sole e alla Terra
Applicazione alla Terra e
alla Luna
• Gli esemplari
F = ma
Predicato: x è una meccanica classica
Un oggetto x è una meccanica classica delle particelle in caso di presenza di:3 funzioni: f(forza) m(massa) p(posizione)2 insiemi : I (insieme delle particelle)
t (intervallo di tempo)
e ovviamente la relazione f=max è così una struttura determinata
F = G
m1 m2
r2
Legge di gravitazione universale
Applicazione al sistema solare
F=k
q1 q2
r2
Sneed 1971 The logical structure of Mathematical Phisics
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La dinamica delle teorie per T.S. Kuhn
Fase preparadigmatica
Scienza normale
Scienza rivoluzionaria
Scienza normale
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Fase pre-paradigmatica
Scienza normale
Scienza rivoluzionaria
Scienza normale
La dinamica delle teorie per T.S. Kuhn
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SCIENZA E GOVERNANCE
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Non è possibile un reale progetto formativo senza ricostituire il senso civile e politico dei valori dell’appartenenza, che è parte integrante del processo di individuazione del divenire persona.
Il rapporto individuo-gruppo non è accessorio, ma è costitutivo dell’essenza stessa dell’essere umano, svilirne un aspetto è svilire, con l’altro, tutto l’insieme.
Henri Matisse, La danza. 1910
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Government - Governance• Government: l’azione di governo attraverso la mobilitazione dell’apparato politico amministrativo• Governance: l’azione di governo attraverso la mobilitazione di una serie di soggetti diversi
– Istituzionali centrali e locali– Attori sociali e privati
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Dal Government alla Governance
• Organizzazione policentrica della società – Riscoperta del territorio come reticolo di interessi– Globalizzazione e reti transazionali– Delocalizzazione - Logistica
• Crisi del modello burocratico - amministrativo statale• La crisi del sistema di governo pubblico
– Privatizzazione del rapporto di lavoro– Carta dei servizi– Leggi sulla trasparenza
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Equilibrio tra centralismo e decentramento
• La Centralizzazione è efficace negli ambiti: – dei curricoli nazionali – Livelli essenziali di prestazione – Valutazione
• La Decentralizzazione è efficace nella: – Gestione del personale– Gestione finanziaria
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Competenze dello Stato• Inizio e durata dei percorsi di istruzione e
formazione• Ordinamenti scolastici• Valutazione del sistema educativo di
istruzione e formazione professionale• Contenuto essenziale dei piani di studio• Esami di Stato• Requisiti e formazione richiesti per
l'abilitazione all'insegnamento• Livelli essenziali delle prestazioni e gli
Standard formativi richiesti per la spendibilità dei titoli professionali
Competenze delle Regioni• Legislazione esclusiva sul sistema di istruzione e
formazione professionale• Edilizia scolastica• Assistenza scolastica (e diritto allo studio)• Indicazioni per i piani di studio del sistema di
istruzione e formazione professionale• Certificazione dei titoli professionali di istruzione
e formazione professionale• Amministrazione e gestione del sistema di
istruzione e formazione professionale• Legislazione concorrente sul sistema di
istruzione
Autonomia scolastica Organizzativa, didattica, di ricerca e sviluppo
Piano dell’offerta formativa
La distribuzione delle competenze
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CHE TIPO DI«BENE» È LA
CONOSCENZA3
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BENI «POSIZIONALI» ED ESCLUSIVI
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BENI COMUNI
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BENI COMUNI
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BENI RELAZIONALI (AMICIZIA, FIDUCIA, EMPATIA, SOLIDARIETÀ, CONOSCENZA)
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SFONDO CONDIVISO
Tutte le riflessioni e gli approfondimenti sui presupposti e sulle caratteristiche della società della conoscenza convergono nell’individuare, come suo tratto distintivo e aspetto caratterizzante, la centralità del nesso fra:
innovazione; partecipazione; concertazione; sussidiarietà; istruzione/formazione
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SFONDO CONDIVISO
La relazione tra questi cinque fattori non è di tipo sequenziale, ma circolare, caratterizzata dalla presenza di processi di retroazione.Se, all’interno della società della conoscenza, cerchiamo di capire quali caratteristiche debba avere un ambiente innovativo, lo possiamo pensare e definire come un insieme di relazioni circolari che portano a unità un contesto locale di produzione, un insieme di attori e di rappresentazioni e una cultura industriale, trasformandolo in un sistema organizzato, all’interno del quale si genera un processo dinamico e localizzato di apprendimento collettivo.
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Perché si possa parlare di ambiente innovativo non basta dunque la vicinanza geografica. A essa si deve accompagnare necessariamente una prossimità socio-culturale, definibile come presenza di modelli condivisi di comportamento, fiducia reciproca, linguaggi e rappresentazioni comuni e comuni codici morali e cognitivi. Prossimità geografica e prossimità socio-culturale determinano alta probabilità di interazione e sinergia fra i soggetti individuali e collettivi, contatti ripetuti che tendono all’informalità, assenza di comportamenti opportunistici, elevata divisione del lavoro e cooperazione all’interno dell’ambiente: quello che chiamiamo il suo capitale relazionale, fatto di attitudine alla cooperazione, fiducia, coesione e senso di appartenenza.
SFONDO CONDIVISO
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Assenso
Procedure e strumenti linguistici
Creazione di uno sfondo condiviso
Approccio A
Approccio B
Approccio COmogeneità di fondo di
premesse valori e obiettivi
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Dominio di condotta (consensuale)
Dominio cognitivo A Dominio
cognitivo B Dominio cognitivo C
Rigenerazione
Cooperazione
Interazione
T.Winograd F. Flores
• Non esiste un punto di vista assoluto da cui effettuare osservazioni e descrizioni indipendenti dal linguaggio
• Il linguaggio NON è uno strumento neutro
Il Linguaggio è una modellizzazione del comportamento di
orientamento reciproco
Cultura A Cultura BCultura C
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Heidegger
Vedere
Dare senso alle cose
GuardareIl mio mondo
Il mio vivere
Il senso dipende in modo essenziale dal contesto
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Sfondo comune di comprensione
Cultura A
Cultura B
ContestoSfondo di assunzioni
Gli oggetti del discorso vengono disvelati, esibiti,e mostrati e diventano comunicabili solo dopo essere divenuti parte di uno sfondo comune di comprensione
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Rete di impegni reciproci
Il Linguaggio come atti significativi :
• Atti direttivi (ordini)• Atti commissivi (promesse)• Atti dichiarativi (matrimonio)• Atti espressivi (chiedere scusa)
Un’espressione è un atto linguistico che ha conseguenze per i partecipanti, conduce ad azioni immediate e impegni per un’azione futura
J.L. Austin J.R. Searle
Né falsi nè veri
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Rete di impegni reciproci
Il ruolo chiave dei soggetti collettivi (comunità, organizzazioni, associazioni)
• Presa delle decisioni • Pre-orientamento di possibilità(azioni possibili e occultamento di altre)
Soggetti individuali
Derrik De Kerckhove: Intelligenza connettiva
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Gargani: necessità di cominciare a “pensare il mentale in termini di una diversa disposizione, di una disposizione sintonica, di una disposizione solidaristica, relazionale. Paragonare la mente non tanto a un processo occulto che avviene dentro la scatola cranica di ciascuno e pensare invece il mentale come un’atmosfera che ci circonda. Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio che condividiamo”
IL MENTALE COME SPAZIO CONDIVISO
Intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva
Intelligenza collettiva
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva
Intelligenza collettiva
• I singoli partecipano con la loro identità individuale• Conoscenza non come un fenomeno isolato ma distribuito• Nuova disposizione (sintotica, solidaristica e relazionale)• Nuovo modo di concepire, rappresentare e costruire la
conoscenza
Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio condiviso
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva
Intelligenza connettiva: oltre quella collettiva
Intelligenza collettiva
• I singoli partecipano con la loro identità individuale• Conoscenza non come un fenomeno isolato ma distribuito
• Nuovi saperi e creatività basata su un nuovo modo di concepire, condividere, rappresentare e costruire l’informazione e la conoscenza
Convergenza di pensiero e valori
Confronti e scambi
dinamici,con possibile convergenza di pensiero e
di valorisolo ex post
Somma di
intelligenze
Moltip
licazio
ne e
combinazione d
i
intelligenze
La intel-diversità come valore L’omogeneità come valore
I.Connettiva per conoscere, immaginare, progettareI Collettiva per operare, coordinarsi
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La circolarità tra formazione e sviluppo
Ciò che emerge così con sempre maggiore chiarezza è l’esistenza di una ineliminabile circolarità tra diritto/dovere di apprendere da parte di tutti gli agenti sociali presenti nel territorio e sviluppo all’interno di quest’ultimo. Se infatti è vero che per poter parlare di “innovazione” è necessario disporre un ricco capitale relazionale, fatto di intelligenza connettiva capillarmente diffusa, è evidente che la formazione diventa un presupposto indispensabile dello sviluppo; d’altro canto uno sviluppo equo e duraturo è ugualmente indispensabile al concreto esercizio del diritto fondamentale ad apprendere.
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La circolarità tra formazione e sviluppo/2
All’idea classica, secondo la quale prima studia e ci si forma, e poi si lavora, e le competenze accumulate nella fase iniziale debbono, sia pure con qualche approfondimento, bastare per tutto l’arco della vita, sta infatti subentrando sempre più quella che Hofstadter chiama una “ricorsività aggrovigliata”, fatta di intrecci, di interferenze, di circuiti di feedback: formazione e lavoro sono sempre più intessuti in forme intricate e miste, al punto che le distinzioni tra istruzione e formazione, tra formazione generale e formazione professionale sono sempre più incerte e labili e rispondono principalmente a funzioni amministrative.
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Platone:Il Menone
L’apprendimento è reminiscenza, anàmnesis, ricordare ciò
che conosciamo senza saperlo.
La conoscenza, acquisita, quindi, prima di incarnarsi in un corpo e
dimenticata al momento della nascita, rimane latente fino a
quando non viene recuperata dalla memoria.
Possiamo ritrovare nel racconto la continuità del rapporto individuo-gruppo, il valore indissolubile di questoinsieme, quell’anima immortale che è la specie che è in noi e di cui siamo parte.
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Lo schiavo di Menone trova la sua emancipazione nel diritto di appartenere alla comunità del sapere, nonostante la sua schiavitù, più di quanto non ne abbia il suo stesso padrone.Un’individualità che nel riconoscere i propri dubbi e limiti, non nega l’appartenenza e immette il suo sapere, non nell’ambito narcisistico della proprietà privata, ma in quello spazio comune e condiviso, che è la manifestazione più alta in cui l’essere coniuga individualità e universalità.
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AMBITI CULTURALI
ECITTADINANZA
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Lungo l’ambito dei linguaggi,il soggetto costruisce il sé
in quanto persona.
All’origine di tutti e tre i percorsi c’è la persona che vive qui e ora
I QUATTRO «AMBITI CULTURALI»
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Lungo l’ambito spazio-temporale costruisce il sé nel rapporto con gli altri.
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Lungo l’ambito matematica e scientifica
dell’indagine e della ricercacostruisce il sé nel rapporto
con gli oggetti, gli eventi,la complessa fenomenologia
del mondo delle “cose”.
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Anche la distribuzione delle otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva può essere agevolmente inserita in questa rappresentazione tridimensionale basata su tre edifici principali:
• la costruzione del sé• le relazioni con gli altri• il rapporto con la realtà
naturale e sociale
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I tre poli delle otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva
Rapporto con la realtà naturale e
sociale
Costruzione del sè
Rapporto con gli altri
Imparare ad imparare
Formulare progetti
Comunicare (rappresentare)
Collaborare e partecipare
Comunicare (comprendere)
Risolvere problemi
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Individuare collegamenti
e relazioni
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I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’ obbligo di istruzione
AMBITI CULTURALI
COMPETENZE DI BASE
ABILITA(capacità)
CONOSCENZE
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Ambito dei linguaggi
- Imparare ad imparare
- Progettare
- Comunicare: comprendere e rappresentare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile
-Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare l’informazione
Ambito matematico
Ambito scientifico-tecnologico
Ambito storico-sociale
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Il successo formativodi lunga durata è la risultante di una costruzione equilibrata delle tre direttrici di sviluppo e dei tre ambiti in modo che nessuno sopravanzi l’altro
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Indicazioni della Commissione Ceruti:
“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici,
etici, spirituali, religiosi”
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GARDNER: FIVE MINDS FOR THE FUTURE
MENTE DISCIPLINATA MENTE SINTETIZZATRICE MENTE CREATIVA MENTE RISPETTOSA, SOCIALE, EMPATICA MENTE ETICA
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LE TIC E
LA NUOVA ORGANIZZAZIONE
DEL SAPERE
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LE NUOVE TECNOLOGIE E IL «REMIX»
Laurence Lessig, considera le nuove tecnologie come l’esaltazione del «remix», cioè della capacità di riusare i contenuti, di remixarli, diffondendoli in una nuova forma, miscelandoli, “taggandoli”, cioè contrassegnandoli con etichette che aggiungono significato a essi e li aiutano a trovare un posto organizzato tra i milioni di altri contenuti disponibili in rete. In questo modo al materiale reperibile in Internet viene aggiunto un «metastrato» fornendo un’annotazione pubblica, come una parola chiave o un nome di categoria che si appende a un file, a una pagina o a un’immagine.
A mano a mano che i fruitori esplorano il web, lasciano segnali e tracce che aiutano gli altri a trovare e a capire gli stessi contenuti e a riflettere su ciò che accade una volta che un testo, un brano musicale o un film siano stati distribuiti.Per ogni singolo successo della Top 40 che viene trasmesso alla radio ormai e sempre più un sacco di ragazzini lo prende e ne realizza un remix.
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IL «REMIX» E IL ROVESCIAMENTO DELLA PROSPETTIVA
Siamo quindi realmente di fronte a un colossale e autentico «rovesciamento» della prospettiva di cui pochi comprendono ancora la portata.
Il focus, con il «remix» si sta spostando dai creatori e produttori dei contenuti, in modo da dare un po’ di spazio e di attenzione a quelle che assorbono i prodotti culturali, sia che si tratti di testi letterari, di musica, di film o di qualunque altra cosa.
Questo “pubblico di destinatari” assolve una funzione sempre più importante non solo nella distribuzione dei materiali in rete, ma anche (attraverso i tag) nella strutturazione di quella straordinaria macchina organizzativa che è Internet, che è una piattaforma per creare non solo nuove relazioni tra le persone, ma anche nessi inediti tra gli oggetti.
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Tendenze creative dei nuovi media
• 1996 - Internet, e-mail, web, search engine • 1997 - Video giochi• 1998 – Media conglomerates, streaming
media, electronic commerce
• 2000 - SMS, broadband, fotografia digitale, DVD
• 2002 - Blogs, peer-to-peer, file sharing• 2004 - Social software, GMail, del.icio.us (social
bookmarking), Flickr (image sharing), tagging e flocksonomies Wikipedia
• 2006 – YouTube – Google Earth – LiveMaps,SecondLife
• 2008 Twitter – Facebook social networking
Fonte : Integrazione da Derrick De Kerckhove Conferenza CAGLIARI 12 dic 2007
SharingCooperative knowledgeConvergenza dei saperi?
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Cos’è “folksonomy” (Sergio Maistrello)
• folks + taxonomy (Thomas Vander Wal 2004)• tassonomia popolare, etnoclassificazione• classificazione per parola chiave (tag)• priva di struttura di partenza• priva di relazioni predefinite tra gli elementi• classificazione spontanea e collaborativa• adatta ad ambienti non gerarchici• è creata dagli utenti in modo sequenziale• riflette i modelli concettuali degli utenti
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La grande “folks ciclopedia”
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L’approccio di rete e la retroazione degli utenti
L’enciclopedia Wikipedia Enciclopedia su internet scritta esclusivamente dagli utenti: la rivista Nature ha recentemente considerato le sue voci scientifiche precise quasi quanto quelle della rinomata Britannica
Il giornale
“OhmyNews“ è il quotidiano online nato in Corea del Sud basato su articoli scritti dai lettori (da oltre un anno i bilanci della società sono in attivo)
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L’approccio di rete e la retroazione degli utenti
Il software I programmi Opensource si caratterizzano proprio perché aperti alla creatività degli utilizzatori: migliorano grazie al contributo degli sviluppatori che possono modificarla a piacimento
Gli annunci Su eBay il più popolare sito delle aste e di contrattazioni tra privati nel mondo , la credibilità di un venditore o di un acquirente è stabilita grazie ai giudizi di chi in precedenza ha avuto a che fare con lui
Lego I fan della Lego creano il robot del futuro
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Alcune pratiche dei social media usate a scopo didattico:
User Generated Content:
Contenuto prodotto dagli utenti (di un servizio sul web); Consiste nel partecipare ad un progetto collettivo per produrre contenuto (come Wikipedia);
Tagging e Folksonomy;
Consiste nel catalogare un contenuto usando piccole etichette di testo dette tag (da cui il termine tagging); Folks+taxonomy: tassonomie costruite dalle persone, non gerarchiche ma emergenti; Tutti i principali servizi del web 2.0 consentono di associare ai contenuti digitali (testi, foto, immagini) etichette di testo.
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L’importanza di categorie, metadati, tag …e altri connettori di relazioni
I tag più utilizzati di sempre 07 africa amsterdam animals architecture art august
australia autumn baby band barcelona beach
berlin birthday black blackandwhite blue boston
bw california cameraphone camping
canada canon car cat chicago china
christmas church city clouds color concert
day de dog england europe fall family
festival film florida flower flowers food
football france friends fun garden
geotagged germany girl graffiti green
halloween hawaii hiking holiday home
honeymoon house india ireland island italy
japan july june kids la lake landscape light
live london macro may me mexico mountain
mountains museum music nature new
newyork newyorkcity newzealand night nikon
nyc ocean paris park party people
photos portrait red river roadtrip rock rome san
sanfrancisco scotland sea seattle show
sky snow spain spring street summer sun
sunset sydney taiwan texas thailand tokyo
toronto tour travel tree trees trip uk urban
usa vacation vancouver washington water
wedding white winter yellow york zoo
Che cosa sono i tag?
I “tag”, sono parole chiave o etichette di categoria, che possono essere attribuite a qualsiasi contenuto, ad es. a delle foto.
I tag aiutano a trovare fotografie che hanno qualcosa in comune.
Si possono assegnare un massimo di 75 tag a ciascuna foto.
VAI
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Taggare
• Dare un link specifico fra un oggetto digitale, qualunque esso sia, e un tag disponibile per tutti gli utenti o per gruppi ristretti
• Tipo: <a href=“http://www.technorati.com/tag/[parola
chiave]” rel=“tag”>parola chiave</a>)
• Inserire dentro un navigatore aperto
• Tipo: www.del.icio.us.org
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“ Taggare “ : un modo per ipercatalogare dinamicamente
Ingresso(funzione)
Vetratamobile (proprietà funzionale)
Controsoffitto(tecnica costruttiva)
Luce lineare(progettualità)
Parete percepita come
pannello(Proprietà percettiva)
Luce finestra
(effetti derivanti da
aspetti esterni)
+ luogo, significato globale, … (visione sistemico-olistica, semantica…)
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Il modello di Clay Shirky
(fonte: Shirky, 2005)
El Web remix: Tutti contenuti si ricombinano secondo analogie
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Nuova organizzazione del sapere
Per insiemi e categorie(rapporti di
giustapposizione)
A Rete(interconnessioni, rapporti cooperativi e competitivi, retroazioni e circolarità)
Interconnessioni paritetiche e a più livelliInterconnessione secondo una regola predefinita (gerarchica)
Ad Albero e a mappe
(rapporti gerarchici, di interazione)
Elencazioni ordinate o casuali
Elencazioni e categorizzazioniSistemi di relazioni
sottocategorie
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L’EVOLUZIONE DEI
CONCETTI DI «DEMOCRAZIA» E«CITTADINANZA»
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Politica
Organizzazione della Politica
Indirizzo e gestione della convivenza sociale e delle risorse pubbliche, attraverso il potere legislativo ed esecutivo. (Partecipativo dei soggetti individuali (cittadini) e collettivi (organizzazioni).Scelte e azioni del soggetto pubblico alla luce della dialettica e della partecipazione democratica espressa da identità, da valori, istanze sociali e culturali
Meta-politica Definizione e gestione delle regole con cui gestire la politica e i processi democratici (raccolta istanze, elaborazione, mediazione, concertazione, formalizzazione. Equilibri tra poteri e contropoteri, organi di garanzia, maggioranze e minoranze, …)Coinvolti : • Istituzioni, partiti politici, soggetti collettivi
(pubblici e privati), organi di garanzia, cittadini.• Media, massmedia, new media (IV Potere)
Partecipazione, • Responsabilità civile, etica, rappresentanza
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
Il principio dell’integrazione funzionale tra le strutture è divenuto criterio organizzativo fondante dell’apparato amministrativo e normale modalità operativa del medesimo.Al contempo, il principio di imparzialità è stato declinato come modo di essere e di operare dell’apparato sia nelle procedure, sia nell’organizzazione delle strutture, sia nei contenuti delle attività, anche attraverso la codificazione delle regole che presiedono ai diversi settori funzionali. L’Amministrazione si apre alla cooperazione con le altre istituzioni e con i soggetti esterni.
Dal 2000, un processo di complessiva riorganizzazione delle strutture amministrative della Camera come effetto delle• modifiche regolamentari del ’97• cambiamenti indotti dalla riforma del titolo V della Costituzione• revisione dei trattati europei
Fonte: Portale Storico Camera Deputati Attività Segretario Generale
L’esperienza istituzionale
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientaleFonte: Portale Storico Camera Deputati Attività Segretario Generale
L’esperienza istituzionale
integrazione funzionale
tra le strutture
principio di imparzialità
modo di essere e di operare
procedure
organizzazione delle strutture
contenuti delle attività
cooperazione con
soggetti esterni
altre istituzioni
Codificazione delle regole
Attivazione stili comportamentali
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
Democrazia Parlamentare
Estensione del sistema della democrazia
Fonte: Storia delle Telecomunicazioni University Press Firenze – C. Crespellani Attico e superattico delle telecomunicazioni
Democrazia Mass
mediatica
Democrazia Post
mass-mediatica
TelevisioneWeb
QuotidianiRadio
Web 2.0III spazio
Media abilitanti
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Democrazia: potere del popolo. Esercitato attraverso cosa?
Democraziaparlamentare
Democraziamass-mediatica
Democrazia post-mediatica
crisi crisi
Sovranità Partecipata ?
(democrazia diretta)
Parlamentare Mass-mediatica Post-mediatica
Referente Stato Stato - Regione UE – Stato – Regione –Territorio – Comunità e Lobbies , Media
Riferimenti dei contenuti
Ideologie Valori Cluster valoriali dinamici
Rappresentanza ParlamentoPartiti
Coalizioni di Partiti, Movimenti, lobbies agenti…
Diretta (in presenza o via Rete)
Stile Agomentativo Visuale e di spettacolarizzazione
Multi: on-line, on-time, (reti miste)
Rilevanza Ideologie GovernanceLook
Communities
ModalitàPartecipativa
Elezioni(Votazioni)
Elezioni(SondaggiVotazioni)
Elezioni - SondaggiApplicazioni in Rete (iptv- eventi online - blog)
Fattori chiave Istituzioni ideologiche Media poteri economici
Organi garanziaSistemi di conoscenza
1948 1989 2010
Fonte: Storia delle Telecomunicazioni University Press Firenze – C. Crespellani Attico e superattico delle telecomunicazioni
Cittadinanza attiva
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Democrazia: potere del popolo. Esercitato attraverso cosa?
Democraziaparlamentare
Democraziamass-mediatica
Democrazia post-mediatica
crisi crisi
Sovranità Partecipata ?
Parlamentare Mass-mediatica Post-mediatica
Modello comunicativo eDialettico
EVENTI in PRESENZA
Incontri ComiziConferenzeDibattiti
MonodirezionaleBroadcast
TELEVISIONE Campagna elettoraleTribune politicheInterviste e dialoghiTrasmissioni orientateConfronti leaderPubblicitàVideomessaggi
CARTELLONISTICA Pubblicità - slogan
STAMPAQuotidiani/SettimanaliLibri: Slogan, News , Gossip , Articoli, Narrazioni MOBILEPromo
Bidirezionale asimmetricoBroadcasting + InterazioneContributivo / Collaborativo(informale + formale)TV + CARTELLONISTICA + STAMPA + EVENTI
WEBBlog , CommunitiesSondaggi online , PortaliNewsletter, Social bookmarking, Social NetworkingWeb TV interattivaTV urbana--------------------------Nuove applicazioni e ambienti
1948 1989 2010
Fonte: Storia delle Telecomunicazioni University Press Firenze – C. Crespellani Attico e superattico delle telecomunicazioni
Particolari soggetti collettivi di riferimento
Dim
en
sio
ne
part
ecip
ati
va
•Completezza archivi•Facilità di accesso•Velocità di consultazione
Comunità di Apprendimento
• Istanza di partecipazione• Scambio di opinioni ed
esperienze
Istanza di Partecipazione in equilibrio con le esigenze di certificazione delle informazioni
Fonte : elaborazione riprendendo Stefano Micelli (13)
Comunità di Interesse
Comunità di Partecipazione
Dimensione informativa
Comunità di Pratica
Circolarità del sapereProgettualità e creativitàLegami stabili e profondiCoinvolgimento
Disponibilità a mettere in discussione
la propria idea
Comunità sociali: virtuali proiettate sul reale
Comunità su mondo fisico
Comunità virtuale
Fonte: elaborazione dalla definizione di Howard Rheingold del 1993
Capitale socialedi rete
colonizzare socialmente nuovi
spazi
Capitale di conoscenze, competenze, abilità, esperienze individuali
Comunione sociale
senso di vicinanza, presenza e condivisione, partecipando ad una comunità
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Dall’intersoggettività all’intelligenza connettiva
La conoscenza è dinamica e incompleta
• Sviluppo delle alternative• Accordarsi sulle premesse per la
selezione
• Ragionamento distribuito e ruolo della comunicazione
• Il pensiero come forma di connessione tra persone e gruppi
• Sviluppo di teorie sistemiche per sistemi multiagente le quali prevedono la possibilità, da parte di ciascun agente, di ragionare sulle proprie conoscenze e su quelle altrui, e permettono l’identificazione di conoscenze distribuite (distribuited knowledge) o condivise da un gruppo di agenti (common knowledge)
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L’IMPOSSIBILITA’ DI FAR FRONTE ALLO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA ATTAVERSO IL SOLO FORMALE
Uno studio della Berkeley University ha rilevato che il volume di informazioni prodotte tra il 2001 e il 2004 è equivalente a quello prodotto tra il 1970 e il 2000 e che queste sono a loro volta equivalenti alla quantità di tutte le informazioni prodotte dall’umanità da quando è nata la scrittura fino al 1970.Un aggiornamento di questo studio ha rilevato che nei due anni dal 2004 al 2006 abbiamo prodotto l’identica quantità di informazioni nella metà del periodo.
Se volessimo indicizzare solo l’informazione prodotta nei primi 6 anni di questo secolo staremmo dunque parlando del doppio di tutta l’informazione scritta di tutta la storia dell’umanità fino al 1970.
2001 20041970 20062000Inizio della scrittura
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Evoluzione del rapporto tra Politico e cittadino
Informare
Passivo
Consultare
Coinvolgere
Cooperare
Capacitare (empower)
“Vi teniamo informati”
“Vi ascoltiamo , abbiamo bisogno dei vostri commenti e informazioni
“Le vostre opinioni sono tenute in considerazione, ma senza impegno”
“Abbiamo bisogno delle vostre opinioni, ci impegniamo a
tenerne conto”
“”Metteremo in atto le vostre scelte”
Scala della partecipazione e delle relative “promesse”
Fonte: S.Arnstein 1969
Attivo
Proattivo involved
committed
informed
Cittadinanza attiva
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Società civile
Legislativo
Esecutivo
Politici
PartitiElezio
ni
Partecipazione attiva
1. Raccolta proposte2. Valutazione proposte3. Votazione priorità
Democrazia rappresentativa
Democrazia partecipativa
Valori IdeeIstanze
Interessi
Parti sociali
Cittadini
Democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa
Cittadinanza attiva
Democrazia deliberativa
Nel lessico anglosassone il verbo to deliberate viene utilizzato ponendo in risalto l’aspetto partecipativo e consensuale rispetto al momento della mera decisione: quest’ultima, singola tappa di un processo più ampio, si qualifica per il carattere dialogico del confronto.
Democrazia Deliberativa
World Café
Deliberative Opinion Pool
Open space
Technology
Town Meeting
Planning for Real
Citizen Juries
Bilancio Partecipativo
Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: http://centrostudi.crumbria.it/sites/centrostudi.crumbria.it/files/diz_democrazia_partecipativa.pdf
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E-TM Electronic Town Meeting
Fonte : Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro - Dizionario di Democrazia Partecipativa: http://centrostudi.crumbria.it/sites/centrostudi.crumbria.it/files/diz_democrazia_partecipativa.pdf
Ideato dall’associazione America Speaks sull’onda dei tradizionali town meeting statunitensi, l’Electronic Town Meeting (e-TM) permette di coniugare i vantaggi della discussione per piccoli gruppi con quelli di un sondaggio rivolto ad un ampio pubblico, offrendo le condizioni per riuscire a costruire un’agenda dei lavori in modo progressivo, sottoponendo a televoto dell’assemblea le domande che la discussione ha prodotto.
• Fase iniziale di lavoro in cui i partecipanti vengono informati grazie agli apporti di documenti ed esperti,
• Discussione in piccoli gruppi; grazie all’aiuto di facilitatori, ogni gruppo contribuisce all’elaborazione di un testo di discussione che viene sintetizzato e che costituisce la base per la fase successiva
• Formulazione di domande o proposte da sottoporre all’attenzione del pubblico e sulle quali i partecipanti possono esprimersi individualmente
• Voto in tempo reale mediante appositi telecomandi.
Le potenzialità di questo modello per i processi di democrazia deliberativa sono ormai riconosciute a livello internazionale, tanto che questa metodologia ha conosciuto un’ampia diffusione in vari contesti
Fasi di un processo di un bilancio partecipativo
Raccolta proposte
(definizione agenda)
Valutazione proposte
(Analisi, fattibilità …)
Votazione priorità Controllo e
verifiche(monitoraggio)
Realizzazione
Processi valutativi e decisionali
consenso consensodissensopluralità di visioni
pluralità di visionipluralità di visioni
decisione
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Ma la decisione è solo una parte del processo partecipativo
decisione
Raccolta delle proposte
Creazione sfondo condiviso
Valutazione alternative
Analisi dei problemi e delle opportunità
Ascolto
Nodo partecipativo:
Solidarietà cognitiva
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Comunale Urbano
Strutture ------------- OrganizzazioneProcedure ------------- Metodi/processiContenuti Attività----- Saperi contributi, report, progettiRegole ---------------- PrassiPartecipazione
attiva1. Raccolta proposte2. Valutazione proposte3. Votazione priorità
Democrazia partecipativa
Cittadini
Tematico
Territoriale
NazionaleVasta Area - Regionale
Esempio ?
Piano energetico
Chi fa, che cosa – Finalità - Ruoli - Responsabilità
Esempio ?
Riform
a scuola
educazione
energia
Dove e come declinare la democrazia partecipativa
etica
saluteviabilità
Esempio: Bila
ncio
Partecipativ
o
scuola
ambiente
Democrazia Rappresentativa(Camera Dep.)
Democrazia Partecipativa(Iniziative territoriali
Camera delle Regioni?)
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Cosa bolle in pentola
Biennale Democrazia?
Biennale Democrazia è un laboratorio pubblico permanente, radicato nel territorio e rivolto alle grandi dimensioni della politica odierna, aperto al dialogo, capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle università e destinato a tutti i cittadini.
Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie - laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, workshop di discussione, proposte specifiche - che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
Cosa bolle in pentola
http://centrostudi.crumbria.it/node/26
A cura di Fabiola De Toffol e Alessandra ValastroIl primo obiettivo di questo dizionario è quello di porre nuovamente al centro dell'attenzione istituzionale e civile il tema della partecipazione in una prospettiva che non si fermi ai principi-manifesto ma da questi tragga concreti strumenti per governare: un ausilio per la costruzione di un metodo, basato innanzitutto sul chiarimento e la condivisione dei suoi presupposti (concetti, obiettivi, tecniche e procedure).
Il secondo obiettivo è quello di dimostrare l'utilità concreta degli strumenti partecipativi nella progettazione e attuazione delle politiche pubbliche complesse in contesti variamente riconducibili a situazioni di crisi, ove il dialogo e la collaborazione fra amministrazioni e relative comunità possono indurre effetti ampiamente positivi in termini di trasformazione socio-istituzionale.
Il terzo obiettivo è quello di fornire strumenti di governo partecipato innanzitutto alle amministrazioni territoriali, in ragione del ruolo strategico che l'asse regione - enti locali può e deve assumere, tanto più nella fase istituzionale in atto.
Il quarto obiettivo è infine quello di fornire una panoramica di metodi e strumenti potenzialmente utili ad un sistema di governo partecipato che si ponga nella prospettiva delle migliori specificità della storia socio-politica della Regione Umbria, la quale vanta esperienze e riflessioni di grande livello in tema di pluralismo e partecipazione e nel contempo subisce i freni di una generale crisi istituzionale che fatica a trovare vie d'uscita.
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COMPETENZE DI
CITTADINANZA7
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Come scriveva due anni prima della sua improvvisa scomparsa Marco Mondadori, iniziando il suo manuale di “Logica” del 1997, al quale per circa un decennio aveva dedicato buona parte delle sue energie, “Ragionare dobbiamo, e spesso. Di ragionamenti facciamo un uso essenziale ed esplicito quando dobbiamo risolvere problemi importanti, si tratti di problemi pratici relativi a decisioni che influenzano significativamente la nostra vita oppure di problemi teorici che hanno a che vedere con la nostra conoscenza del mondo fisico e sociale”. In queste parole è racchiusa una elevata concezione non solo della logica e, più in generale, della filosofia, ma anche dell’insegnamento e della missione della scuola. Coltivare le capacità intellettuali richieste per inquadrare correttamente e risolvere un problema non è una virtù per una ristretta élite di pensatori, bensì una necessità per tutti coloro che non vogliano rinunciare a esercitare un controllo critico sulle decisioni importanti che li riguardano. Si tratta, inoltre, di un imperativo morale per quanti – giudici, politici, amministratori, manager – si trovino nella scomoda posizione di dover prendere decisioni importanti che riguardano “gli altri”.
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Competenze e capacità necessarie per inquadrare un problema e risolverlo
Analogia
Le possiamo così schematizzare:
Analisi
Astrazione
Deduzione
Abduzione
Induzione
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Analisi
Può essere concepita in due modi differenti:
• Scomposizione di un problema complesso nelle sue parti;
• Riduzione di un problema a un altro
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Astrazione
• Per estrazione
• Per soppressione
• Per ibridazione
• Per spostamento dell’attenzione
Si presenta sotto diverse forme e tipologie:
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Ibridazione
Nella Géométrie Descartes tratta le curve come ibridi geometrici-algebrici-
numerici che sono simultaneamente configurazioni formate spazialmente,
equazioni algebriche con due incognite e una serie infinita di coppie di numeri.
Y = 0,5x+3
P (0, 3)P (1, 3,5)P(2, 4)P 3, 4,5 )P …..(P ( x, y)
Ne consegue un’instabilità, perché questi tre diversi modi di trattare le curve non sono equivalenti: ma questa instabilità conferisce alle curve una multivalenza che è la chiave per la loro indagine e per il loro impiego nella fisica della seconda metà del XVIII secolo.
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Spostamento dell’attenzione
A = A1 - A2 = ….
Prima della creazione del calcolo infinitesimale, ci si concentrava solo sugli aspetti geometrici del problema di calcolare l’area di una curva, e di conseguenza si riusciva a risolverlo solo a costo di una notevole ingegnosità.
Dopo l’invenzione del calcolo, spostando l’attenzione sugli aspetti algebrici del problema, la curva venne considerata un’equazione e si poté risolvere un problema con un procedimento di routine e quasi meccanico.
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Deduzione
E’ l’inferenza in cui un parlante sostiene che la conclusione segue necessariamente
dalle premesse.
Detto in termini più precisi,“per un qualsiasi enunciato S, rispetto a un insieme di enunciati
K, la deduzione è una successione finita di enunciati il cui ultimo elemento è S (quello di
cui diciamo, appunto, che è dedotto), e tale che ogni suo elemento è un assioma o un
elemento di K, oppure segue da enunciati che lo precedono nella successione grazie a una
regola d’inferenza. Un termine sinonimo è ‘derivazione.
Assiomi
Ipotesi
Tesi: Conclusione ultima
Enunciati
Premessa
Reg
ole
di in
fere
nza
Conclusione intermedia
K
Enunciato S
Premesse
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Deduzione e sistema correlato
La deduzione è un concetto relativo a un sistema.
Ha senso dire che qualcosa è una deduzione solo in
relazione a un particolare sistema di assiomi e regole
d’inferenza.
La stessa esatta successione di enunciati può essere una
deduzione in un sistema, ma non in un altro”.
Tesi: Conclusione S
Enunciati
Premessa
Conclusione intermedia
Reg
ole
di in
fere
nza
Conclusione intermedia
Enunciato S
Premesse
Tesi: Conclusione S
Enunciati
Premessa
Conclusione intermedia
Reg
ole
di in
fere
nza
Premesse
Sistema A Sistema B
Conclusione intermedia
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Deduzione vs dimostrazione
Il concetto di deduzione è una generalizzazione del concetto di
dimostrazione. Una dimostrazione è una successione
finita di enunciati, ciascuno dei quali è un assioma o segue da enunciati che lo
precedono nella successione tramite una regola inferenziale.
L'ultimo enunciato della successione è un teorema.
La deduzione e la dimostrazione sono gli strumenti più efficaci di cui possiamo disporre per cercare di controllare la
validità del ragionamento di un agente qualsiasi e i risultati da lui ottenuti,
anche se i fondamentali risultati conseguiti a partire dal 1930 da Gödel, Church e Turing hanno posto limiti ben
precisi a questa possibilità.
Assiomi
Ipotesi
Tesi: Conclusione ultima
Enunciati
Premessa
Conclusione intermedia
Reg
ole
di in
fere
nza
Conclusione intermedia
Enunciato S
DimostrazionePremesse
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Abduzione
E’ il processo che, dato un certo dominio, mira alla generazione di spiegazioni di un insieme di eventi a partire da una data teoria, o legge, o ipotesi esplicativa, relativa a quel dominio.
Esempio:
A B
B
? A ?È plausibile
Se la batteria è scarica la macchina non parte
Premessa (causa) Conclusione (effetto)
Conclusione (causa) ? Premessa? (effetto)
La macchina non parte
? La batteria è scarica ?
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Abduzione
E’ il processo che, dato un certo dominio, mira alla generazione di spiegazioni di un insieme di eventi a partire da una data teoria, o legge, o ipotesi esplicativa, relativa a quel dominio.
Ecco un esempio di abduzione rispetto a una spiegazione:
Premessa
ConclusioneA = Batteria è scarica ??
B = La Macchina non va
Premessa
ConclusioneB =Macchina non va
A= Batteria scarica
A B (Spiegazione) ragionamento causale
B , ?? A ?? (Abduzione)
È plausibile che la batteria sia scarica
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Induzione
E’ il processo in base a cui s’inferisce dal particolare all’universale secondo il principio della generalizzazione.
Alla conclusione generale si può arrivare:• a partire da parecchi casi• a partire da un singolo caso
Ogni corvo che ho osservato è nero Ogni corvo è nero
(Se un certo membro a di una classe Q ha una data proprietà P, allora per un qualsiasi nuovo membro b della stessa classe Q si ipotizza il possesso della medesima proprietà P).
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Analogia
Varie nozioni di similarità:
• Per eguaglianza della forma
• Per eguaglianza della proporzione
• Per analogia di attributi essenziali
• Per possesso di alcuni attributi in comune
• Per possesso di alcuni attributi in comune pur in presenza di tratti non in comune (analogia positiva-negativa-neutra)
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Argomento analogico
Premessa analogica:il caso A e il caso B hanno in comune le caratteristiche c1,…,cn
Premessa attributiva: il caso A presenta l’ulteriore caratteristica x
Conclusione: anche il caso B presenta la caratteristica x
A B
x x
• c1,…,cn • c1,…,cn
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Inferenza induttiva e inferenza analogica
Sono connesse tra loro se si considera solo l’analogia positiva, ma sono irriducibili l’una all’altra se si considera anche l’analogia negativa.
In quest’ultimo caso questi due tipi di inferenza risultano essere complementari tra loro e utili in situazioni differenti.
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Inferenza induttiva e inferenza analogica
L’inferenza induttiva è utile quando non sappiamo con precisione come i casi osservati differiscano tra loro, e quindi non ne conosciamo esattamente l’analogia negativa, per cui un aumento del numero dei casi può aiutarci a trarre qualche conclusione su di essi.
L’inferenza analogica è utile quando non abbiamo osservato un numero elevato di casi, ma conosciamo con sufficiente precisione tanto l’analogia positiva quanto l’analogia negativa dei relativamente pochi casi osservati per cui l’analogia osservata può aiutarci a trarre qualche conclusione su di essi.
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Induzione e analogia
Sono processi fallibili: procedere sulla base di essi comporta la rinuncia alla certezza propria della deduzione.
Quella che possiamo chiamare la logica della scoperta ammette dunque il carattere strutturale e ineliminabile dellaincertezza e cerca di costruire su di esso.
Questa logica, pertanto, riconosce l’illusorietà dell’obiettivo di acquisire una certezza assoluta e lo sostituisce con quello di disporre di strumenti per l’estensione della nostra conoscenza fallibili ma corredati di procedure di controllo che consentano di riconoscere le anomalie e di correggerle.
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Rappresentazione Artificiale e Semplificata
Definizione di Modello
Il modello è una rappresentazione artificiale e semplificata del dominio che rappresenta
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In un’accezione larga, il concetto di modello è sovente utilizzato nella vita quotidiana.
Ad esempio, quando diciamo che una persona o un animale appartiene a una determinata tipologia (la volpe è astuta, l’imprenditore deve avere attitudine al rischio) esprimiamo un modello del loro comportamento che è nella nostra mente e che consente di prevederne le mosse in una certa situazione.
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Vi sono anche i modelli “materiali”.
Esempi sono i modelli in scala ridotta di un’opera artistica o architettonica, oppure un modello in scala ridotta, come quello in basso a sinistra, che replica con esattezza gli effetti dell'abbattimento degli alberi, o i prototipi che sono realizzati per effettuare dei test di resistenza meccanica o aerodinamica, come il provino di calcestruzzo cilindrico qui in basso sottoposto a una prova di compressione monoassiale.
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Tipicamente il modello matematico di un sistema consiste in un’equazione differenziale che stabilisce una relazione tra le variabili d’ingresso e le variabili d’uscita del sistema medesimo.
Questo tipo di descrizione è chiamata descrizione ingresso/uscita di un sistema dinamico. Il calcolo matematico consente di determinare le uscite a partire dagli ingressi e quindi di studiare la dinamica o il comportamento di un sistema in un certo ambiente. Le relazioni funzionali ingresso-uscita caratterizzano il sistema e ne definiscono il comportamento; esprimono l’uscita come funzione dell’ingresso.
Un modello di un sistema esprime la conoscenza di un fenomeno e come tale consente di rispondere a domande sul sistema senza la necessità di compiere un esperimento. Esso costituisce quindi un potente mezzo di previsione e descrizione del comportamento di un determinato sistema.
IL MODELLO FISICO-MATEMATICO
Equazione differenziale
Variabile in ingresso
Variabile in uscita
Sistema
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h
qi(t)
Il serbatoio in figura è caratterizzato dalla portata d’ingresso qi e dall’altezza del battente idrico h che rappresenta la variabile d’uscita. Assumendo un serbatoio di sezione costante A, il volume di liquido risulta: V = Ah.
dt
dhA
dt
dVqi
Per la legge di conservazione della massa (legge di continuità) si ha che:
Esempio: Modello matematico di un sistema idraulico
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Problema reale
Modello matematico
Analisi qualitativa
AlgoritmiModellisticanumerica
Risoluzione al calcolatore
La modellistica matematica
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LA MODELLISTICA MATEMATICACon il termine modellistica matematica si intende dunque il processo che si sviluppa attraverso l'interpretazione di un determinato problema, la rappresentazione dello stesso problema mediante il linguaggio e le equazioni della matematica, l'analisi di tali equazioni, nonché l'individuazione di metodi di simulazione numerica idonei ad approssimarle, e infine, I'implementazione di tali metodi su calcolatore tramite opportuni algoritmi.Qualunque ne sia la motivazione, grazie alla modellistica matematica un problema del mondo reale viene trasferito dall'universo che gli è proprio in un altro habitat in cui può essere analizzato più convenientemente, risolto per via numerica, indi ricondotto al suo ambito originario previa visualizzazione e interpretazione dei risultati ottenuti.
Fonte: A. Quarteroni, La modellistica matematica: una sintesi fra teoremi e mondo reale. Prolusione tenuta in occasione dell’inaugurazione del 136° anno accademico. Politecnico di Milano, 3 ottobre 1998
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
RAPPORTO TRA IL MODELLO MATEMATICO E LA REALTÀ
Il modello non esprime necessariamente l'intima e reale essenza del problema (la realtà è spesso così complessa da non lasciarsi rappresentare in modo esaustivo con formule matematiche), ma deve fornirne una SINTESI UTILE.La matematica aiuta a vedere e a capire la natura intrinseca di un problema, a determinare quali caratteristiche sono rilevanti e quali non lo sono, e, di conseguenza, a sviluppare una rappresentazione che contiene l'essenza del problema stesso.Una caratteristica della sfera d'indagine matematica presente in questo processo è l'ASTRAZIONE, ovvero la capacità di identificare caratteristiche comuni in campi differenti, così che idee generali possano essere elaborate a priori e applicate di conseguenza a situazioni fra loro assai diverse.
Fonte: A. Quarteroni, La modellistica matematica: una sintesi fra teoremi e mondo reale.
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CARATTERE INTERDISCIPLINARE DELLA MODELLISTICA MATEMATICA
La presenza di laboratori sperimentali e di gallerie del vento, di specialisti nell’analisi teorica, nell’informatica e nelle scienze fondamentali, quali la fisica e la chimica, e nei settori più spiccatamente tecnologici, e anche nell’architettura, nella grafica avanzata e nel design, è l’elemento distintivo di una CULTURA POLITECNICA e può fungere da elemento catalizzatore e propulsivo di una DISCIPLINA INTERSETTORIALE quale è la modellistica matematica.
Fonte: A. Quarteroni, La modellistica matematica: una sintesi fra teoremi e mondo reale.
Carlo Crespellani PorcellaProgetto POR 2000-2006 : Progettazione ambientale
SIMULAZIONEPer simulazione si intende un modello della realtà che consente di valutare e prevedere lo svolgersi dinamico di una serie di eventi susseguenti all'imposizione di certe condizioni da parte dell'analista o dell'utente. Un simulatore di volo, ad esempio, consente di prevedere il comportamento dell'aeromobile a fronte delle sue caratteristiche e dei comandi del pilota.Le simulazioni sono uno strumento sperimentale molto potente e si avvalgono delle possibilità di calcolo offerte dall'informatica; la simulazione, infatti, non è altro che la trasposizione in termini logico-matematico -procedurali di un "modello concettuale" della realtà; tale modello concettuale può essere definito come l'insieme di processi che hanno luogo nel sistema valutato e il cui insieme permette di comprendere le logiche di funzionamento del sistema stesso.
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SIMULAZIONE: ESEMPIO
La simulazione è uno strumento sperimentale molto potente. Essa non è altro che la trasposizione in termini logico-matematico -procedurali di un "modello concettuale" della realtà
Programma che permette di simulare una popolazione di piante, allo scopo di mostrare come le simulazioni possano essere utili strumenti per la riproduzione e comprensione dei sistemi complessi e possano essere usate come laboratori didattici virtuali.
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pratica
simulazione
Nasce così una terza gamba della conoscenza
teoriaD = g t 2 ⁄ 2
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Ci sono cose che sembrano difficili a farsi perché si è accecati dalle apparenze. Il senso di questo intervento teorico sul rapporto tra scienze e cittadinanza è proprio quello dell’importanza dell'analisi e della critica.Muller, street art. Gli abissi infuocati sono dipinti semplicemente sulla strada, la tridimensionalità è pura apparenza, appunto.
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Ancora Muller, in Cina... La giovane donna cinese salta a suo rischio e pericolo, l'abisso è immenso. Ma è tutta apparenza, è tutto dipinto sulla strada. Per intravvedere la realtà al di là delle apparenze non si può fare a meno delle armi della critica e della teoria.
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Bansky sui muri di Londra, street art. Spiacenti, lo stile di vita che avete ordinato non è al momento disponibile. Se ci crediamo allora è così. Invece noi pensiamo che la cittadinanza. così come viene prefigurata in questo intervento, sia possibile.
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Silvano Tagliagambesil.tagliagambe@gmail.com
Grazie dell’attenzione