Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo III a.a. 2013-2014.

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Scienza politicaProf. Luca Lanzalaco

Modulo III

a.a. 2013-2014

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MATERIALI RELATIVI AL terzoMODULO DI LEZIONI

ARGOMENTI TRATTATI:- LOGICA E FUNZIONAMENTO DEI REGIMI DEMOCRATICI

E COMPETIZIONE ELETTORALE- LE ISTITUZIONI DEI REGIMI DEMOCRATICI:

- LE FORME DI STATO- LE FORME DI GOVERNO- I SISTEMI ELETTORALI

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• Come funzionano i regimi democratici?

Il metodo democratico è lo strumento istituzionale per giungere a decisioni politiche in base al quale singoli individui ottengono il potere di decidere attraverso una competizione che ha come oggetto il voto popolare

J. Schumpeter

Elezioni Elezioni

Acquisizione del potere politico

Mantenimento, esercizio econtrollo del potere politico(8 condizioni di Dahl)

Acquisizione del potere politico

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Cosa succede tra una elezione e l’altra in un regime democratico ?

Elezioni------Processo politico-----elezioni

FORMAZIONE DI ALLEANZE, COALIZIONI, CONFLITTI

(“giochi di potere”)

CONTROLLO SUL ESERCI ZI O DEL I NFLUENZA SUL POTERE POLI TI CO POTERE POLI TI CO POTERE POLI TI CO (OPPOSI ZI ONE, (DECI SI ONI COLLETTI VI ZZATE, (GRUPPI , MOVI MENTI , PARLAMENTO) POLI TI CHE PUBBLI CHE) CI TTADI NI , I MPRESE)

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LE ELEZIONI E LA FORMAZIONE DEL GOVERNO: UN PROCESSO COMPLESSO

Forma di statoPer chi si vota?

Forma di governo

Come si convertono chi partecipa i voti in Elezioni alla potere politico? competizione elettorale?Sistemi elettorali come avviene Partiti la competizione? e sistemi di partito

formazione dei programmi e

campagna elettorale

il processo elettorale

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La complessità delle elezioni: sintesi

I STI TUZI ONI SI STEMA

ELETTORALE

FORMA DI

GOVERNO

FORMA DI

STATO

ATTORI PARTITI

POLITICI

GRUPPI DI

PRESSIONE

CITTADINI

PROCESSI PROCESSO ELETTORALE

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Le istituzioni dei regimi democratici: le forme di stato

• Natura storicamente determinata dello stato moderno e contemporaneo.

• Formazione dello stato come processo di accentramento territoriale delle risorse economiche, culturali e politiche.

• Emergono la distinzione e il conseguente conflitto tra centro e periferia.

• Modelli di ordinamento territoriale dello stato

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Differenti tipi di organi di governo subnazionali o periferici

Varietà di livelli (municipale, provinciale, regionale)

Varietà di competenze (amministrative vs. politiche)

Varietà di forma istituzionale (organi amministrativi vs. rappresentativi)

Differenti forme di stato cioè di relazioni tra organi centrali e periferici

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La forma di stato: le tipologie “tradizionali”

• stati unitari vs. federali• stati regionalizzati• differenti tipi di federalismo (federalismo duale,

concorrenziale, esecutivo, cooperativo)

La forma di stato: dalla dicotomia ai “continua”• esperienze storiche• tendenza verso la convergenza• stabilità dei modelli costituzionali vs. dinamismo delle

relazioni politico-amministrative

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La costruzione del “continuum”

Considerare la forma di stato “unitaria”, “regionale” o “federale” come stati di una proprietà o variabile

Considerare DUE proprietà (o variabili):

Il grado di centralismo/federalismo modello costituzionale

Il grado di centralizzazione/decentramento relazioni politico amministrative

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La proprietà “grado di centralismo/federalismo”

Il federalismo è quel principio che unisce una pluralità di unità politiche in una unità politica inclusiva secondo modalità che consentono di garantire l’esistenza e l’integrità di entrambe (Elazar)

Polarità di centri (nazionale e subnazionali)

Policentrismo ed equiordinazione

Vincoli reciprocimeccanismi centro-vincolanti

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La proprietà “grado di centralizzazione/decentramento”

Il grado di decentramento è la quantità di potere distribuita sul territorio in rapporto a quella concentrata a livello centrale

Indicatori

Ripartizione percentuale della spesa pubblica

Ripartizione percentuale delle entrate fiscali

Ripartizione percentuale del pubblico impiego

Indice

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15

16

La forma di stato: i risultati della analisi empirica

1. Esiste una relazione tra modello costituzionale e relazioni politico amministrative tra centro e periferia

2. La relazione, tuttavia, non è così stretta

3. Gli stati federali sono in generale più centralizzati di quello che ci aspetteremmo

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Le istituzioni dei regimi democratici: le forme di governo

• Funzioni di governo

• Istituzioni di governo (politiche e amministrative)

• Tipi di governi (a legittimazione diretta o indiretta, monocratici o collegiali)

• Tipi di parlamenti (monocamerali o bicamerali avversariali o policefali)

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MODELLI COSTITUZI ONALI

FORME DI GOVERNO

CONDI ZI ONI POLI TICHE

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La forma di governo:

i modelli costituzionali

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Governo fuso(parlamentare puro)

Governo

Parlamento

Elettori

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Governo bicefalo(semipresidenziale)

Elettori

Presidente(Capo dello

stato)

Capo dell’esecutiv

o

Parlamento

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Governo separato(presidenziale)

Elettori

Presidente(Capo dello

stato e dell’esecutivo

)

Governo

Parlamento

(Congresso)

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Governo a investitura diretta(premierato)

Primo ministro Parlamento

Elettori

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Quali condizioni politiche?

Nel parlamentarismoI fattori che condizionano la formazione di

una maggioranza parlamentare, cioè:

Il sistema dei partiti

L’organizzazione interna dei partiti

Il grado di distanza ideologica tra i partiti

Il continuum: dal controllo centralizzato alla dispersione del potere all’interno della maggioranza

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Nel presidenzialismoI fattori che incidono sulle rigidità decisionali, cioè:

Caratteristiche organizzative dei partiti

Grado di professionalizzazione dei parlamentari

Nel semipresidenzialismoI fattori che incidono sulle prassi presidenziali, cioè:

La coincidenza tra maggioranza parlamentare e presidenziale

La struttura organizzativa del partito di maggioranza relativa

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Le istituzioni dei regimi democratici: i sistemi elettorali

- Funzioni delle elezioni:1. investitura dei decisori pubblici

2. controllo sui decisori pubblici3. ritualizzazione delle pratiche

democratiche

- I sistemi elettoraliPreferenze degli elettori --> voti --> seggi

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dalle Preferenze ai Voti

Come si esprimono le preferenze? - voto cardinalepresente il rischio di scelte

subottimali:

A B A B A BC C C C C Cche si evitano con il

- voto ordinale (voto trasferibile)

Chi è l’oggetto delle preferenze? - candidato - partito

- voto disgiunto

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Dimensione della circoscrizione elettorale

1 2…………300

300 100 100 1001 11

Collegiuninominali

Circoscrizioniplurinominali

Collegio uniconazionale

Collegiouniconazionale per caricamonocratica

Nazionale Subnazionale

Estensione geografica

magnitudo

N

1

29

La formula elettorale

A B C45% 30% 25% VOTI COLLEGI O

A B C A B C A45% 30% 25% 60% 22% 18% 100% SEGGI

PROPORZIONALE MISTO O

PREMIO DI

MAGGIORANZA

MAGGIORITARIO

PURO O A DOPPIO

TURNO

3. SOGLI A DI SBARRAMENTO

P.ES. 26%

A B60% SEGGI 40% SEGGI

Scheda 3Giorno 13 novembre 2012

Evento Fase a cui si riferisce

Evento 1 Articolazione

Evento 2 Implementazione

…………

Evento n Conversione in decisionui

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