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SCUOLA DELL’INFANZIA NON STATALE:CONTRATTI, COSTO DEL LAVORO, DIRITTI
BOLOGNA, 7 MARZO 2012
MARI (FLC CGIL NAZIONALE)MASSIMO MARI – FLC CGIL NAZIONALE
IL SISTEMA
Il sistema nazionale di istruzione destinato all’infanzia 3-6 anni è costituito dalla scuola statale e dalla scuola non statale, dove la negazione sussume tutti gli interventi pubblici e privati non gestiti direttamente dallo Stato.
Il legislatore ha quindi prefigurato un sistema integrato pubblico/privato dove concorrono:- scuola dell’infanzia statale
- scuola dell’infanzia non statale privata paritaria - scuola dell’infanzia degli Enti Locali - scuola dell’infanzia privata non paritaria
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 10 marzo 2000, n. 62, Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione
�Legge 3 febbraio 2006, n. 27: Norme in materia di scuole non statali
�DM 29 novembre 2007, n. 267, Regolamento recante disciplina delle modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo mantenimento
�DM 29 novembre 2007, n. 263, Regolamento recante disciplina delle modalità procedimentali per l’inclusione e il mantenimento nell’elenco regionale delle scuole non paritarie
�DM 9 gennaio 2008, n. 23: Regolamento in materia di convenzioni con le scuole primarie paritarie
�DM del 10 ottobre 2008, n. 82: Linee guida per l’inclusione nell’elenco regionale delle scuole paritarie
�DM del 10 ottobre 2008, n. 83: Linee guida per il riconoscimento della parità scolastica e il suo mantenimento
�DM del 10 ottobre 2008, n. 84: Linee guida per l’attuazione delle norme in materia di convenzioni con le scuole primarie paritarie
�DLgs 16 aprile 1994, n. 297, Testo unico
SCUOLA DELL’INFANZIA NON STATALEI DATI QUANTITATIVI
La scuola dell’infanzia non statale complessivamente intesa, paritaria e non paritaria, copre il 38,9% dell’utenza complessiva (dato MIUR 2009/2010)
di cuiil 9,1% rappresentato dall’intervento diretto
degli EE.LL.Il 29,8% coperto dall’intervento dei soggetti
privati religiosi e laici
Istituzioni scolastiche
Dato nazionaleDato nazionale Statali 13.553 Paritarie pubbliche 1.841 Paritarie private 8.094 Totali 24.221 Emilia RomagnaEmilia Romagna Statali 723 Paritarie 832
Alunni Scuole dell’infanzia Emilia Romagna
Fonte Miur a/s 2008/2009
Statali 50.874 (46,19%) Paritarie 59.164 (53,72%) Non paritarie 95 ( 0,09%) Totale 110.133 (100%)
A/s 2010/2011 Fonte Regione Emilia Romagna Statali 47% Paritarie 53% di cui: 37% comunali, 60% paritarie
private, 3% private non paritarie su una popolazione di circa 114.000 alunni
LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
La distribuzione sul territorio nazionale è decisamente disomogenea e varia sia per aree (nord, centro, sud) che per suddivisione regionale e in alcuni casi provinciale.
A titolo esemplificativo: a sud e nelle isole le paritarie comunali sono poco diffuse (7,5-9% del totale), mentre nel nord la presenza statale e comunale non supera in media il 50%. Al centro invece il rapporto fra le diverse tipologie è sostanzialmente equilibrato
LA RIPARTIZIONE PER ORDINE DI SCUOLA
Scuole dell’infanzia: 67,2% Scuole primarie ex parificate e
convenzionate: 29,8% Sussidi e contributi alle scuole secondarie:
1,3% Handicap e accoglienza: 1,7%
REQUISITI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PARITA’ SCOLASTICA – L. 62/2000 E DM 83/2008
COMMA 4 ART. 1 L. 62/2000
La parità è riconosciuta alle scuole non statali che ne fanno richiesta e che, in possesso dei seguenti requisiti, si impegnano espressamente a date attuazione a quanto previsto dai commi 2 e 3:
un progetto educativo in armonia con i principi della Costituzione; un piano dell’offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti; attestazione della titolarità della gestione e la pubblicità dei bilanci;
la disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti;
l’istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica;
l’iscrizione alla scuola per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta, purchè in possesso di un titolo di studio valido per l’iscrizione alla classe che essi intendono frequentare;
l’applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con handicap o in condizioni di svantaggio;
l’organica costituzione di corsi completi: non può essere riconosciuta la parità a singole classi, tranne che in fase di istituzione di nuovi corsi completi, ad iniziare dalla prima classe;
personale docente fornito del titolo di abilitazione; contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti
collettivi nazionali di settore. DM del 10 ottobre 2008, n. 83: Linee guida per il riconoscimento della parità scolastica e il
suo mantenimento
Modelli organizzativi standard della scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia, rappresenta un luogo di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.
I modelli organizzativi della scuola dell’infanzia si articolano, tenendo conto delle preferenze delle famiglie, in attività educative normalmente organizzate su: 25/27, 40 e fino ad un massimo di 50 ore settimanali
La legge e i contratti prevedono il numero massimo di alunni per sezione
Inoltre, è prevista la prosecuzione, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, delle “Sezioni primavera” rivolte ai bambini della fascia di età dai 24 ai 36 mesi.
TITOLI DI STUDIO
o I docenti della scuola dell’infanzia paritaria debbono essere in possesso di idonei titoli di studio con valore abilitante:
o - laurea in scienza della formazione primaria indirizzo infanzia
o diploma di scuola o istituto magistrale conseguito prima del 2001
Precisazione D.M. 83/2008o Ai sensi dell’articolo 1, comma 4-bis, della legge n. 62 del
2000, come modificato dall’articolo 1, comma 8, del decreto legge n. 147 del 2007, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 176 del 2007, al personale docente in servizio presso le scuole dell’infanzia paritarie è riconosciuto il valore abilitante all’insegnamento dei titoli di studio di cui all’articolo 334 del decreto legislativo n. 297 del 1994.
IL RAPPORTO DI LAVORO
La legge di parità prevede per i soggetti gestori l’obbligo di applicare al personale docente i contratti collettivi nazionali di categoria. Di conseguenza è escluso l’utilizzo di qualsiasi forma di rapporto di lavoro non subordinato, salvo il ricorso per un massimo del 25% delle ore di docenza a prestazioni d’opera per attività non curricolari.
QUALE CCNL DI CATEGORIA?
La scelta dipende dalla natura del soggetto gestore
o Se il gestore è un ente di diritto privato, dall’appartenenza a un’associazione datoriale che stipula uno dei tre ccnl di categoria
o Se il gestore è pubblico, si applica il ccnl Autonomie Locali o Scuola statale
PERCHE’ I CCNL DI CATEGORIA
Perché lo impone la legge di parità Perché contemplano la scuola dell’infanzia nella loro
sfera di applicazione Perché prevedono una struttura organizzativa del
servizio ben definita Perché prevedono tutte le figure e i profili
professionali specifici della scuola dell’infanzia Perché definiscono l’orario di lavoro e i compiti di
tutto il personale Perché distinguono per i docenti le ore di
insegnamento frontale da quelle per le attività collegiali e connesse con la funzione docente
Perché prevedono la formazione e l’aggiornamento
SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI IN APPALTO O CONVENZIONE
L’Ente locale può affidare a soggetti terzi, mediante appalto o convenzione, la gestione del servizio di scuola dell’infanzia. In questo caso il ccnl di riferimento dovrebbe essere riconducibile a uno dei cinque ccnl di categoria (v. Legge di parità).
Risulta impropria l’applicazione di ccnl non di categoria quale ad esempio quello delle cooperative sociali.
Caso di appalto e convenzione: i compiti dell’ente locale
o APPALTO.Per questa tipologia di gestione l’Ente locale è tenuto,
nella stesura del capitolato d’appalto, ad esplicitare quale debba essere il ccnl di riferimento
o CONVENZIONE.Per questa tipologia di gestione il ccnl di riferimento è
quello applicato dal soggetto gestore e comunque sempre nell’ambito dei ccnl di categoria.
Nella stipula di convenzioni-tipo va esplicitato il ccnl di riferimento.
Organico del personale della scuola dell’infanzia
Normalmente le figure contrattuali presenti nell’organico di una scuola dell’infanzia sono:
Personale ausiliario Cuoco * Personale di segreteria/economo Personale docente Coordinatore
Orari di lavoro e retribuzioni mensili lorde dei docenti della scuola dell’infanzia (senza anzianità) al 1/9/2012
AGIDAE ANINSEI FISM * ENTI LOCALI * STATO *
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
31 1.541,70 34 1.266,22 32 1.364,55 36 1.621,18 25 1.610,35
* Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009
Orari di lavoro e retribuzioni mensili lorde del personale ausiliario della scuola dell’infanzia (senza anzianità) al 1/9/2012
AGIDAE ANINSEI FISM * ENTI LOCALI * STATO *
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
38 1.416,74 38 1.122,83 37 1.189,74 36 1.359,55 36 1.241,99
* Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009
Orari di lavoro e retribuzioni mensili lorde dei cuochi della scuola dell’infanzia (senza anzianità) al 1/9/2012
AGIDAE ANINSEI FISM * ENTI LOCALI * STATO *
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
38 1.455,86 38 1.205,14 37 1.236,10 36 1.437,06 36 1.273,83
* Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009
Orari di lavoro e retribuzioni mensili lorde del personale di segreteria della scuola dell’infanzia (senza anzianità) al 1/9/2012
AGIDAE ANINSEI FISM * ENTI LOCALI * STATO *
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
38 1.541,70 38 1.266,22 37 1.337,62 36 1.621,18 36 1.839,43
* Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009
(DSGA)
Orari di lavoro e retribuzioni mensili lorde del personale di coordinamento della scuola dell’infanzia (senza anzianità) al 1/9/2012
AGIDAE ANINSEI FISM * ENTI LOCALI * STATO *
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
Orario sett.
Retr.Tabell.
38 1.743,49 38 1.436,38 37 1.499,07 36 1.763,89 36 3.605,20
* Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009 * Al 1/9/2009
(Dirigente Scol)
Il costo del lavoro – CCNL AGIDAE
Mansione Lordo annuo dipendente Costo annuo azienda
Pers. ausiliario 19.782 26.508
Cuoco 20.338,12 27.253,08
Segretario 21.526,70 28.845,78
Docente 21.526,70 28.845,78
Coordinatore 24.344,29 32.621,34
Il costo del lavoro – CCNL ANINSEI
Mansione Lordo annuo dipendente Costo annuo azienda
Pers. ausiliario 15.678,04 21.008,58
Cuoco 16.827,33 22.548,60
Segretario 17.680,18 23.691,44
Docente 17.680,18 23.691,44
Coordinatore 20.056,12 26.875,20
Il costo del lavoro – CCNL FISM
Mansione Lordo annuo dipendente Costo annuo azienda
Pers. ausiliario 16.612,30 22.260,48
Cuoco 17.259,61 23.127,89
Segretario 18.677,20 25.027,40
Docente 19.053,16 25.531,23
Coordinatore 20.931,46 28.048,15
Il costo del lavoro – CCNL ENTI LOCALI
Mansione Lordo annuo dipendente Costo annuo azienda
Pers. ausiliario 18.983,35 25.437,68
Cuoco 20.065,61 26.887,92
Segretario 22.636,47 30.332,88
Docente 22.636,47 30.332,88
Coordinatore 24.629,13 33.003,03
Il costo del lavoro – CCNL SCUOLA ST.
Mansione Lordo annuo dipendente Costo annuo azienda
Pers. ausiliario 17.341,86 23.238,09
Cuoco 17.786,44 23.833,83
DSGA 25.683,89 34.416,41
Docente 22.485,25 30.130,24
Dirigente Scolastico 50.339,27 66.447,84
SCUOLA DELL’INFANZIA NON STATALE PRIVATA: COSTI ANNUI AZIENDA PER FIGURA
Mansione AGIDAE ANINSEI FISM
P. Ausiliario 26.508 21.008,58 22.260,48
Cuoco 27.253,08 22.548,60 23.127,89
Segretario 28.845,78 23.691,44 25.027,40
Docente 28.845,78 23.691,44 25.531,23
Coordinatore 32.621,34 26.875,20 28.048,15
Scuola dell’infanzia: costi annui azienda per figura
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
agidaeaninsei fismEE. LL. Stato
ausiliario
cuoco
segretario/dsga
docente
coordinatore/d.s.
Attività collegiali connesse alla funzione docente
o Oltre all’attività di insegnamento frontale il docente è tenuto a svolgere le attività connesse proprie della funzione docente ( partecipazione agli organi collegiali, colloqui con i genitori, programmazione, riunioni di intersezione ecc).
o I CCNL individuano il relativo Monte ore annuo o Nel CCNL Autonomie Locali il monte ore è compreso
nell’orario settimanale contrattuale.
La questione delle risorse e la necessità di una governance pubblica del sistema integrato
Purtroppo si assiste a tagli lineari (centrali e locali) che stanno azzerando le disponibilità riducendo pericolosamente l’offerta formativa pubblica sia statale che comunale
Da qui i processi di esternalizzazione dei servizi di scuola dell’infanzia da parte degli EE.LL. mediante il ricorso a convenzioni e appalti
Il pubblico non deve rinunciare alla responsabilità di essere garante della qualità dei servizi per l’infanzia sul territorio
Necessità quindi di rilanciare una governance pubblica del sistema
Sostegno allagenitorialità
DIRITTI DEI BAMBINI
GovernancePubblica
Dirittidella
Lavoratrice Madre
contrattazione territoriale per il
sociale
Contrattidi Lavoro
Diritti dei lavoratori dei Servizi Educativi
e della Scuola
Sistema Integrato dei Servizi Educativi
Gli attori della governance
• MIUR e sue articolazioni regionali e provinciali
• Regioni• Province• Comuni
Gli obiettivi della governance
Generalizzare la scuola dell’infanzia Garantire il diritto allo studio Offrire pari opportunità e accessibilità a una rete di
servizi di qualità
Gli strumenti della governance
Normativa nazionale e regionale Capitolati di appalto e convenzioni Contrattazione territoriale con le OO.SS. sulle
politiche di welfare per l’infanzia (intese, tavoli, piani di zona ecc.)
Coordinamento tra i vari soggetti pubblici Formazione comune del personale docente Valutazione, ricerca e monitoraggio Attività di controllo e ispettiva